IL PUNTO DI BENNY

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IL PUNTO DI BENNY
stagione 2015/2016 - numero
5
ANNO XVI num. 5 - Aut. Tribunale di Trento n.1071 dd. 04/12/2000 - Periodico mensile ind. d’informazione sportiva gratuito - Associazione Sportiva Dilettantistica Basket Club Gardolo 2000 - dir. resp. Domenico Sartori.
www.basketgardolo.it • redazione: Elena Trentini - [email protected]
IL PUNTO DI BENNY
Noi giochiamo e impariamo con i bambini
A
AGENZIA DI TRENTO - VALLE LAGHI
Via Brennero 118 - 38121 Trento
tel.: 0461 830388 - fax: 0461 830360
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Ufficio Sarche di Calavino: via del Garda, 38072 (TN)
tel.: 0461563157 - fax: 0461 561626
Ufficio di Cavedine: Piazza Italia 26, 38073 (TN)
tel.: 0461 560893 - fax. 0461 569524
questo punto del percorso dobbiamo parlare dei nostri campetti al chiuso; vedere
i bambini che sudando insieme riescono a gestire in autonomia tutti i conflitti che nascono su un campetto, senza abbandonarlo, è il nostro punto d’arrivo di quest’anno. Noi
allenatori e istruttori siamo sempre pronti, e siamo qui per questo, ad offrire gli strumenti per fare questo al meglio; migliorando il loro senso della percezione, le capacità
motorie, le capacità di adattamento e di trasformazione, il controllo, l’orientamento
spazio-temporale, la capacità di anticipare e la coordinazione motoria. Grazie a questo
arrivano ad una serie di traguardi di competenza dal punto di vista neuro-cognitivo,
socio-relazionale e motorio-funzionale indispensabili, prima che per il basket, per la
loro vita. Migliorano il palleggio, il passaggio, il tiro, il gioco senza palla e la difesa?
Sì, perché sono i sottostrumenti, nei quali crediamo molto, del nostro gioco-sport. Non
abbiamo la presunzione o la pretesa di fare miracoli, ma siamo convinti di lasciare un
piccolo segno e questo lo avvertiamo quotidianamente dalle emozioni dei nostri minicampioni che hanno finito inevitabilmente per contagiare anche la “squadra” dei genitori. Genitori che non si sono limitati ad offrirci la massima, ed indispensabile, fiducia,
ma anche l’entusiasmo e la disponibilità per rendere l’ambiente ancora più stimolante
(apprezzatissimi gli ormai immancabili terzi tempi attorno ad
un tavolo). L’unione si percepisce anche dall’espresso bisogno
di condividere l’avventura di un
torneo, da formalizzare.
I campionati? Stanno andando bene, di conseguenza e non
come obiettivo!
Buon MINIbasket.
Arben Baftiri
Crescere assieme
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in Via del Pioppeto 24 (loc. Crosare), Gardolo (TN)
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2
VOCE AI GENITORI
Io, mamma che ha scoperto
il basket
C
iao a tutti! Quando mi è stato chiesto di scrivere questo
pezzo ho accettato subito volentieri ma poi ripensandoci
mi sono detta: “Ma che ne so io di basket?”
Io che quando guardo una partita continuo a chiedere:
“Cos’è successo? Perché hanno fischiato?” E guardo l’arbitro
segnalare i falli pensando che per me quelli sembrano solo
dei passi di “macarena”! Il mio primo approccio a questo
sport è stato per merito di mio figlio Nicola che un giorno, smentendo le orme del papà calciatore, ci ha chiesto
di giocare a basket solo perché il suo miglior amico già lo
praticava. Un po’ scettici, perché conoscevamo ben poco di
questa disciplina, ma convinti che l’importante sia praticare
uno sport e meglio ancora se di squadra, e sentiti tanti pareri positivi, non abbiamo esitato ad iscriverlo. Grazie alla
sua scelta, sono entrata, prima in punta di piedi poi sempre
più presente, in questa società che sta accompagnando i
nostri piccoli nel loro percorso di crescita. Ho conosciuto
prima di tutto gli allenatori, che non allenano ma investono: investono soprattutto cuore e poi regole, perché con i
piccoli si passa prima dalle emozioni e poi dalle nozioni.
Ho conosciuto gli altri genitori che mi hanno insegnato ad
andarmene durante gli allenamenti perché i bambini lì sono
sicuri e sereni; mi hanno trasmesso la collaborazione nel preparare le merende dei dopo
partita e l’entusiasmo nell’alzarsi presto la
domenica mattina per accompagnare la
squadra in trasferta e tifare incoraggiando anche le sconfitte (molto poche in verità!). Ho capito che questo è ancora
uno sport sano, fatto di sudore e passione non solo per chi
lo pratica ma anche per chi lo segue. Quaranta minuti di
pura energia sconsigliato solo ai deboli di cuore. E in mezzo
a tutto questo ho cominciato ad ampliare le mie conoscenze
non solo seguendo l’Aquila in serie A ma cominciando a leggere qua e là notizie e commenti di varia natura. Tra questi
vorrei riportare alcuni punti di uno scritto dell’ex giocatore
Emanuele Ponti dedicate a suo figlio; le sue parole mi hanno
particolarmente colpito e trovo giusto condividerle.
“Divertiti, non mi stancheró mai di ripetertelo, divertiti...
scoprirai presto che quando vinci ti diverti di più di quando perdi (ma questo non te lo diró mai, lo scoprirai da
solo). Peró le sconfitte saranno molte di più delle vittorie
e molto più importanti, ti faranno crescere ed imparare dai
tuoi errori. Ascolta i tuoi istruttori, qualsiasi cosa ti diranno,
lo diranno per il tuo bene... qualcuno anche per il suo bene,
ma quando succederà, sarai grande abbastanza per capirlo.
Ama i tuoi compagni, tutti ... qualcuno non lo capirai, qualche altro penserai di non capirlo, qualcuno invece ti accompagnerà nel resto della tua vita, ma ognuno di loro ti insegnerà qualcosa e nella vita come nello
sport non si finisce mai di imparare. Tra
di loro ci saranno sicuramente gli amici
di una vita….”
Ed è per questo che
dico grazie al minibasket, perché vedo i
bambini soprattutto
divertirsi e trovare
nuovi amici!
La mamma di uno
Scoiattolo
AL BASKET GARDOLO
I
l cinque per mille è la quota dell’imposta IRPEF che ogni soggetto sottoposto a dichiarazione dei redditi potrà decidere se e a chi
devolvere, tramite la dichiarazione dei redditi, attraverso il CUD, il modello 730 o il modello Unico per le Persone Fisiche. I destinatari
del 5 per mille dell’Irpef sono le organizzazioni di volontariato e non lucrative di utilità sociale (Onlus), le associazioni di promozione
sociale, e le altre associazioni e/o fondazioni riconosciute che operano nei settori al sostegno delle attività sociali svolte dal Comune
di residenza, la ricerca scientifica e dell’università, la ricerca sanitaria, le attività che tutelano o promuovono i beni culturali e paesaggistici ed infine le associazioni sportive dilettantistiche. Come appunto l’A.S.D. BASKET GARDOLO 2000. Perché donarlo al B.C.Gardolo?
Ormai da un anno anche il Basket Gardolo risulta iscritto nell’elenco dei potenziali beneficiari del 5 per mille e contiamo sul tuo aiuto
per continuare a promuovere e sostenere lo sport a livello giovanile. Ricordati il nostro codice fiscale: 96005430226
Un piccolo gesto di solidarietà, un grande gesto per la TUA società!
Basket Gardolo ti ringrazia
di Donati Agela
Via Soprassasso 32/6 - 38121, Gardolo (TN)
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e-mail: [email protected]
3
“TIRI LIBeRI”
per i più piccoli”
“DUE SOTTO CANESTRO”
di Luca Cognolato – Einaudi Ragazzi
G
li Sharks non sono solo dei ragazzini che giocano a basket. Con loro in questa squadra si impara a tirare il famoso gancio-cielo, a trovare il coraggio perduto, a capire
chi sono i veri am ici e, perché no, ci si innamora della
miglior tiratrice da tre mai vista. Anche un buco di paese
è un buon posto quando lo spirito di Larry Bird e quello di
Magic Johnson sollevano gli animi... Stekko, Fiacca, Voghi,
Checco, il Grinta e tutti gli altri, stretti attorno al loro coach Otto per Otto, possono battersi con i Templari, la squadra più forte che ci sia, o vedersela con dei calciatori che
fanno i bulli. Il basket è un gioco che non guarda in faccia
nessuno, nemmeno per controllare il colore della pelle. Un
romanzo che parla di crescita, sport, amicizia...
Età di lettura: da 10 anni.
“Siamo la IV elementare di Vigo
Meano e come la classe III apparsa sul precedente giornalino,
abbiamo fatto l’esperienza di MINI
BASKET A SCUOLA. Anche per noi, la
speranza è di incontrarci di nuovo
l’anno prossimo”
VIA CHIOCCHETTI 42 - TEL. 0461 822233
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STORIE DI BASKET
DRAZEN, MOZART DEI CANESTRI
E’ il 15 marzo del lontano 1989. In NBA la storica rivalità fra le due squadre più
titolate, Boston e Lakers, sta volgendo al termine e un ragazzo di nome Michael
è in piena ascesa e sta iniziando a dominare.
Ma per una volta restiamo da questa parte dell’oceano. Siamo ad Atene, città di miti
e leggende, e all’ombra dell’Acropoli si sta per svolgere l’ennesimo combattimento
tra Davide e Golia.
Il teatro prescelto è il palazzo dello sport, il premio in palio la Coppa delle Coppe. I
due contendenti sono la corazzata Real Madrid e il “piccolo miracolo del Sud” Snaidero Caserta. Nando Gentile, Vincenzo Esposito e l’immenso Oscar Schmidt (se non
sapete chi è forse fareste meglio a documentarvi…) sono l’ossatura della squadra
italiana, ma nei Blancos milita un ragazzo jugoslavo, venticinquenne, che sta riscrivendo i record e la storia del basket continentale. Il suo nome è Drazen Petrovic.
A diciasette anni viaggia ad una media di 16,3 punti nel campionato jugoslavo nelle
file del Sibenik; passato al CIbona Zagabria, la squadra detentrice del titolo, arriva
la
consacrazione. In una partita
di Eurolega contro il Limoges realizza sette triple in altrettante azioni consecutive, mentre nella prima del campionato
1985/1986, all’età di ventun anni, mette a referto 112 punti
(aspetta…. cosa?!?!) contro l’Olimpia Ljubljana.
Viene soprannominato il “Diavolo di Sebenico” e il “Mozart dei
canestri”, ma probabilmente entrambi gli epiteti non rendono
abbastanza l’idea di quanto fosse dominante in campo. Considerato da molti come il giocatore europeo più forte di tutti i
tempi, è abbastanza comprensibile come quella notte di marzo
del ’89, Franco Marceleti, coach di Caserta, fosse abbastanza
preoccupato di fermare, ad ogni costo Drazen. Impresa non
facile. Penetratore infallibile, grande passatore, dotato di un
tiro da 3 che a quei tempi nessun altro poteva vantare. Era
apparentemente senza punti deboli. E quella sera lo dimostrò ancora una volta. Caserta restò in partita fino alla fine,
lottando con le unghie e con i denti, costringendo i madrileñi
ai supplementari, ma l’immensa classe di Petrovic era troppa.
Finì 117 a 113 per il Real, con il tabellino del “Mozart dei canestri” che recitava 62 alla voce punti fatti. 12 su 14 da due, 8 su
16 da tre e 14 su 15 ai tiri liberi.
Semplicemente immenso.
Purtroppo la sua morte prematura, a soli 28 anni, il 7 giugno
1993 nel corso di un incidente stradale, non ci ha consentito
di godere a lungo delle sue giocate, ma Drazen resterà per
sempre impresso nei ricordi di chiunque l’abbia visto giocare.
Ancor oggi, il giorno della sua morte, in Croazia è lutto nazionale.
Alessandro Valer
Drazen Petrovic
info:
[email protected]
[email protected]
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“FILM A CANESTRO”
PIU’ IN ALTO DI TUTTI
(REBOUND: THE LEGEND OF EARL “THE GOAT” MANIGAULT)
ERIQ LA SALLE, 1996
E
se vi dicessi che il miglior giocatore di sempre non ha mai
giocato in NBA e, anzi, non ha mai giocato in nessuna lega professionistica?
Potete anche non crederci, ma questo film vi racconta la sua storia,
la storia di “The Goat”, dalla sua ascesa a fenomeno nei campetti
di Harlem, al suo declino a causa della droga, fino alla sua redenzione.
Le tematiche di questo film superano di gran lunga il voler semplicemente raccontare la storia del protagonista. Anzi,
sembra quasi che la sua storia scorra parallelamente a quella dei bassifondi di New York e, visto che sotto quest’ottica,
appare chiaro il messaggio che non bisogna permettere che il contesto in cui nasciamo predetermini il nostro destino,
così come non bisogna abbattersi dopo una sconfitta, per quanto pesante possa sembrare.
Certo, questa consapevolezza “The Goat” la impara a sue spese e se il film contiene delle scene forti da sopportare è solo
per poi raccontare la vittoria di uno che avrebbe potuto essere una star, che invece si è autodistrutto e che infine ha
capito che c’era più bisogno di lui tra i ragazzini di periferia che non in un palazzetto dell’NBA.
Cristian Stenico
Film consigliato anche ai ragazzi più giovani, possibilmente accompagnati da un genitore.
“TIRI LIBeRI”
“GLI ANNI DI DRAZEN PETROVÍC.
PALLACANESTRO E VITA”
di Stefano Olivari – Indiscreto
L
a biografia definitiva del giocatore più emozionante di sempre,
icona della pallacanestro europea e degli anni Ottanta. Ragazzo
prodigio nella sua Sebenico, fenomeno di culto al Cibona Zagabria,
stella invidiata al Real Madrid, campione che nella NBA ce l’ha fatta
contro tutti in un’epoca in cui gli addetti ai lavori guardavano con
diffidenza chiunque non fosse nato negli Stati Uniti. Avendo vissuto
da protagonista il passaggio dalla Jugoslavia unita alla Croazia indipendente, Drazen non può essere raccontato soltanto attraverso
il basket ed è anche per questo che la sua importanza trascende lo sport. La morte a nemmeno ventinove anni nel suo
caso non è stata alla base del mito ma lo ha anzi interrotto proprio nel momento più bello, quando aveva conquistato
l’America e non aveva più nulla da dimostrare nemmeno a se stesso. Una vita indimenticabile, attraverso cui si può raccontare la storia e trarre ispirazione per il nostro presente.
(Per chi volesse imperdibile anche il documentario del 2010 “Once Brothers”, episodio 25 della serie “30 for 30”, collezione eclettica ed affascinante di appassionanti film su sport e cultura. Questo episodio nello specifico racconta
l’amicizia, l’ascesa, le vittorie e la conquista dell’America del basket da parte di Petrovic e del suo amico Divac; praticamente due fratelli finché la guerra civile dei Balcani non li dividerà per sempre).
I tre disegni di queste pagine sono di Shahab Shakib Passand
6
UNDER
S
15
tagione in crescendo per i nostri Under 15 che nel lungo girone di
ritorno (ben dieci le squadre da affrontare) hanno ribaltato le sorti di
alcune sfide perse nella fase di andata.
Ottimo segnale di miglioramento per il gruppo che ha dimostrato una
maggiore consapevolezza nei propri validi mezzi fisici e tecnici.
Purtroppo però, salvo una difficile impresa, rischiamo di rimanere, per un
soffio, fuori dalla fase delle Final 4 e chiudere al quinto posto un percorso comunque assolutamente positivo.
Ottimo il clima e la sinergia all’interno del gruppo anche con il fondamentale apporto dei ragazzi Under 14 che durante tutto l’arco della
stagione hanno affrontato con grande impegno e qualche bella soddisfazione il doppio campionato.
Fabrizio Guastamacchia
NR.
4
5
6
9
10
11
12
13
18
20
21
23
COGNOME
TRENTI
MARCHESINI
DALPIAZ
HYSI
JOBSTRAIBIZER
CLAUS
CLAUS
AMBROSI
TROIANO
POSTINGHEL
PREZZI
MAIERA
NOME
MATTEO
EDOARDO
LORENZO
FJORENCO
MARCO
MICHELE
CRISTIAN
GABRIELE
RICCARDO
MATTIA
EMANUELE
CHRISTIAN
RUOLO
PLAY – GUARDIA
ALA – GUARDIA
ALA
ALA – GUARDIA
PLAY – ALA
GUARDIA
CENTRO
GUARDIA
PLAY – GUARDIA
ALA
CENTRO
CENTRO
Sopra il tabellino di squadra e
sotto l’Under 15 con l’allenatore
Fabrizio Guastamacchia
7
promemoria:
Under 15
Under 13
BC GARDOLO
JUNIOR BASKET TRENTO
19/03/2016 - 17:30
AQUILA BASKET TRENTO
BC GARDOLO
02/04/2016-17:30
OLIMPIA BASKET
BC GARDOLO
09/04/2016 - 15:30
Under 14
BC GARD
OLO
JUNIOR B
ASKET TR
ENTO
03/04/20
16 - 15:3
0
MAIA ME
RANO
BC GARD
OLO
12/04/20
16 - 18:4
5
ONZA AVIO
APECHER
LO
BC GARDO
6 - 16:30
02/04/201
0
NIOR
PIANI JU
LO
BC GARDO
- 18:15
7/04/2016
LO
BC GARDO
NIOR B
PIANI JU
6 - 15:00
16/04/201
Promozione “B”
girone “Silver”
Under 18
ZZANO
PALL. VILLA
BC GARDOLO
- 20:45
31/03/2016
Promozione “A”
girone “Gold”
PALL. MORI BRENTONICO
BC GARDOLO “U 20”
07/04/2016 - 21:00
BC GARDOLO
JUNIOR BASKET ROVERETO
31/03/2016 - 21:30
MAIA MERANO
BC GARDOLO
07/04/2016 - 21:15
BC GARDOLO
PALL. VILLAZZANO
14/04/2016 - 21:30
Serie “D”
BC GARDOLO
VIRTUS ALTOGARDA
09/04/2016 - 20:30
PIANI JUNIOR
BC GARDOLO
16/04/2016 - 20:30
BC GARDOLO
CHARLY MERANO
23/04/2016 - 20:30
SIGHEL BRUNO
&
FIGLIO
S.R.L.
Concessionaria
Trento - Via Lavisotto, 8
Tel.: 0461 826090 - Fax: 0461 823506
[email protected] - www.sighel.it
DOLOMATIC SRL
Via Segantini 1, 38015 Lavis (TN)
Tel.: 0461 246476
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