Magma Russo - Biblioteca Classense

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Magma Russo - Biblioteca Classense
Magma Russo
La madre patria chiama,
chiama Volgograd
Suggerimenti di lettura a cura della Biblioteca Classense
Bibliografia Aggiornata al 01/09/2014
La mia lotta per la libertà: un uomo solo contro il regime di Putin: articoli,
dialoghi, interviste / Michail Chodorkovskij. - Venezia : Marsilio, 2012. - 239 p. ; 22 cm.
Inventario
473833
Collocazione LETTURA 947.5 CHODORKOVS M
È diventato un simbolo della lotta per la libertà nella Russia di Putin: non
solo la sua personale ma quella di un intero paese. Ex magnate alla guida
del colosso petrolifero Yukos, Michail Chodorkovskij dal 2003 si trova in
carcere, imprigionato con l'accusa di frode fiscale. Due lunghi processi,
altrettante contestate condanne e la detenzione in Siberia non ne hanno però
fiaccato lo spirito. Dalla prigionia ha continuato a scrivere e a lanciare
messaggi capaci di incidere profondamente sulla vita politica russa e di
imporre il suo caso all'attenzione dell'opinione pubblica europea e
mondiale. Questo libro raccoglie gli scritti dell’ex "oligarca". Gli articoli
segnano la volontà di partecipare attivamente alla vita del paese,
analizzandone vizi e problemi.
Russia / Mario Ganino. - Bologna : Il mulino, 2010. - 202 p. ; 21 cm.
Inventario
467398
Collocazione DEWEY 342.47 01
È il paese più vasto del mondo: distesa tra due continenti, con undici fusi orari e una popolazione di
circa 142 milioni di abitanti: la Russia, divenuta indipendente nel 1991 con la line dell'Urss e la
nascita della Csi, si è dotata di una nuova Costituzione dal 1993, attraversando un decennio di grave
incertezza economica e politica, sino alla stabilizzazione putiniana. La sua forma di governo basata
sul potere presidenziale - oggi in fase di ulteriore assestamento - mostra elementi di continuità col
passato, quello più remoto delle origi dello Stato russo, ma anche con i decenni del socialismo
sovietico, oltre che con il periodo di Gorbacev tanto da essere definita postsovietica grazie ad una
perdurante concezione fortemente unitaria del potere. Oggi la Russia è uno dei quattro paesi Bric
(con Brasile, India e Cina), destinati a dominare l'economia del prossimo mezzo secolo.
Cecenia, anno 3. / Jonathan Littell ; traduzione di Margherita Botto. - Torino : Einaudi, 2010. 112 p. : ill. ; 23 cm.
Inventario
466915
Collocazione LETTURA 947.5 LITTELL J
Una mattina di settembre, poco dopo aver concluso la prima stesura di questo libro, Jonathan Littell
riceve una mail: Natal'ja Estemirova, una delle principali attiviste per i diritti umani a Groznyi, è
stata sequestrata. La sua visibilità, cosi si credeva, l'avrebbe tenuta al sicuro: la stessa cosa si diceva
anche della sua amica Anna Politkovskaja. La sera di quello stesso giorno il cadavere di Natal'ja
viene rinvenuto in un bosco alla frontiera con l'Inguscezia, crivellato di colpi. La notizia getta una
nuova luce sulle due settimane trascorse nel Caucaso da Littell, costringendolo di fatto a riscrivere il
reportage del suo soggiorno alla corte del presidente Ramzan Kadyrov nell'anno terzo del suo
governo. Littell è già stato in Cecenia, durante le due guerre, in missione per alcune organizzazioni
umanitarie e ha sempre mantenuto stretti contatti con il paese: ricorda bene, pertanto, i giorni in cui
la vita di un ceceno non valeva un copeco. La cecenizzazione, cioè la decisione presa da Vladimir
Putin nel 2002 di insediare nel paese un forte potere filorusso, composto principalmente da ex
separatisti, nell'indagine di Littell si svela essere il nome presentabile di un sistema che ha fatto
della corruzione più sfrenata, dell'islamizzazione a oltranza, della cooptazione forzata dei ribelli,
della tortura e dell'omicidio, gli strumenti quotidiani per il controllo del territorio.
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Per questo: alle radici di una morte annunciata: articoli 1999-2006 / Anna
Politkovskaja ; traduzione di Claudia Zonghetti. - Milano : Adelphi, 2009. - 489 p. ; 22 cm.
Inventario
459481 Collocazione LETTURA 947.5 POLITKOVSK A
Di tutti i libri di Anna Politkovskaja, questo, uscito dopo il suo assassinio, è il
più tragico e potente: ci dice infatti il perché di un destino, consente di leggere
in successione le cronache che nel tempo hanno decretato la fine di una vita. In
questo volume testi pubblicati, altri ancora inediti, promemoria personali e
testimonianze confluiscono in una sorta di ininterrotto reportage sulla Russia
contemporanea, dall'ottobre 1999 a fine settembre 2006, pochi giorni prima
della morte avvenuta il 7 ottobre. Il 19 febbraio 2009 un tribunale moscovita ha
assolto i tre imputati, ma il 25 giugno la Corte Suprema ha annullato per
significative violazioni procedurali la sentenza di assoluzione. Il processo
dunque si rifarà. Per Anna Politkovskaja l'unico giornalismo possibile era un
giornalismo sanitario, teso a proclamare una verità che si imprime nella
memoria anche grazie al vigore dello stile, al senso dello humour, all'alta
percettività nello scandagliare l'anima di vincitori e vinti. Il campo di indagine è vastissimo, ma qui gli
scenari già delineati nei libri precedenti vengono ripercorsi con nuovi dettagli e approfondimenti
rivelatori.
Quaderni russi: la guerra dimenticata del Caucaso / Igort. - Milano : Mondadori,
2011. - 170 p : fumetti ; 24 cm.
Inventario
472090 Collocazione LETTURA 741.5 IGORT
Quando, il 7 ottobre del 2006, Anna Politkovskaja fu assassinata rimasi scioccato. La brutalità di una
democrazia travestita aveva parlato. Ho trascorso quasi due anni tra Ucraina, Russia e Siberia, per
cercare di capire, registrare, viaggiando in compagnia dei miei quaderni da disegno. Cosa era stata
l'Unione Sovietica? Così è nato questo libro di storie di persone piccole, che attraverso il racconto mi
hanno aiutato a cercare di dipanarlo, questo mistero russo. La scintilla arrivò al mio arrivo a Mosca, il
19 gennaio 2009, quando con un colpo alla nuca furono assassinati l'avvocato, e amico di Anna
Politkovkaja, Stanislav Markelov e Anastasia Baburova, stagista della Novaja Gazeta, il giornale che
pubblicava i reportage di Anna. Poi certo, Parajanov, il grande regista giorgiano di origine armena,
allievo spirituale di Pierpaolo Pasolini. Arrestato e deportato per quasi cinque anni in Siberia. Il suo
crimine? Non avere aderito ai canoni del realismo socialista. In compagnia dei suoi film, nei lenti giorni
di viaggio ho attraversato in treno il cuore della Siberia e forse compreso un poco della meravigliosa
disperazione russa.
C'era una volta l'URSS: la fantastica avventura di due giovani coppie
occidentali sulle strade proibite del paese dei soviet / Dominique Lapierre; fotografie di
Jean-Pierre Pedrazzini e Dominique Lapierre. - Milano : Il saggiatore, 2009. - 154 p., 16 ill. ; 19 cm
Inventario
479029 Collocazione LETTURA VIAGGIAUTORE LAPIERRE D URSS
Nel 1956 Dominique e Aliette Lapierre approfittano di un momento in cui le relazioni diplomatiche tra
Francia e Urss sono particolarmente buone e ottengono il permesso di viaggiare in terra sovietica in
qualità di reporter per Paris Match. Affiancati da una coppia di giornalisti di un quotidiano della
gioventù comunista, hanno l'opportunità di muoversi in assoluta libertà tra Mosca, Kiev, Yalta, fino ad
arrivare in Georgia lungo la strada del Sud. Intervistano i contadini dei kolchoz e le commesse dei
grandi magazzini moscoviti, visitano luoghi storici o di culto, entrano nelle case di una popolazione
straordinariamente ospitale e incontrano zingari e misteriose tribù che neppure la rivoluzione ha osato
toccare.
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L'Urss dal trionfo al degrado: storia dell'Unione Sovietica, 1945-1991 / Andrea
Graziosi. - Bologna : Il mulino, 2008. - 741 p.; 22 cm.
Inventario
452899
Collocazione LETTURA 947.085 GRAZIOSI A
In questo volume Graziosi ricostruisce una storia non meno sorprendente di quella dell'Urss di
Lenin e Stalin, narrata nel volume precedente, ma anche molto diversa. Agli ultimi cupi anni di
Stalin, segnati da carestie e repressioni, seguì un periodo di profonde e inattese riforme culminate
nel 1956 nella denuncia di Chruscev al XX congresso. L'Urss conobbe allora i suoi anni migliori,
che coincisero però con l'affermazione di un regime forse più totalitario, seppure meno violento, di
quello staliniano. L'apparente stabilità copriva però un degrado testimoniato dall'alcolismo, dal
ritardo tecnologico e dall'emarginazione di parte della popolazione. Le vittorie internazionali,
associate alla decolonizzazione, le risorse garantite dal petrolio, e le sconfitte occidentali permisero
a questo sistema di illudersi, nel 1975, di aver vinto la guerra fredda. Pochi anni dopo, però, tutto si
capovolse. Il libro si conclude con la ricostruzione dello straordinario processo che portò in pochi
anni ai miracoli del 1989-91, quando un sistema dotato di un enorme esercito e di migliaia di testate
nucleari abbandonò pacificamente i suoi domini e annunciò poi il suo scioglimento per televisione,
appellandosi, per bocca del suo leader, ai valori della democrazia e dell'umanesimo.
Ingegneri di anime / Frank Westerman ; traduzione di Franco Paris. - Milano : Feltrinelli, 2006.
- 235 p.: ill. ; 22 cm.
Inventario
422275
Collocazione MAG 0300 01381
Il 26 ottobre 1932 Stalin si presentò a sorpresa a una riunione di una
dozzina di scrittori importanti convocati a Mosca da Maxim Gorky.
Stalin dichiarò che i progressi industriali sarebbero stati vani senza la
formazione del nuovo uomo sovietico: la produzione di carri armati
doveva andare di pari passo con quella delle anime e il compito di
forgiarle toccava agli scrittori. Siate ingegneri di anime fu il suo
monito. Da allora non ci fu complesso industriale che non avesse il suo
racconto celebrativo.
Imperium / Ryszard Kapuscinski ; traduzione di Vera Verdiani. - 5. ed. - Milano : Feltrinelli,
2005. - 276 p. ; 20 cm.
Inventario
428892
Collocazione LETTURA 947.084 KAPUSCINSK R
Imperium è la narrazione del viaggio di un esploratore molto speciale attraverso terre, realtà, storie
per lo più ancora sconosciute. Nel momento in cui il grande impero sovietico si dissolve in mille
rivoli e staterelli, la cronaca personale di Kapuscinski scopre e racconta oscure e violente realtà,
sommerse in una confusione di lingue e culture che rimandano al mondo dopo il crollo della Torre
di Babele. Un viaggio nello spazio e nel tempo, un racconto di ricordi in cui le esperienze passate si
intrecciano a quelle presenti nel darci, come dice Salman Rushdie, "una veritiera immagine del
mondo".
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Il bambino dal cuore di lupo: storie dall'inferno della Cecenia in guerra / Asne
Seierstad. - Milano : Rizzoli, 2008. - 329 p. ; 22 cm. ((Trad. di Anna Airoldi, Cristina Falcinella,
Margherita Podesta.
Inventario
444658 Collocazione LETTURA SEIERSTAD A BAMBINO DAL
Siamo a Grozny, la capitale devastata di una Cecenia in cui da quattordici anni l'unica legge è quella del
più forte, e nessuna ricostruzione sembra possibile a margine di un conflitto che si ferma per brevi
tregue ma non accenna a finire. Come il dolore dei sopravvissuti: Abdullah, che distrutto dalla morte
della moglie cerca senza sosta il suo ultimogenito, unico della famiglia ancora in vita; Tamara, che ha
visto morire il marito e tre figli mentre il quarto è tornato irriconoscibile, invecchiato da una sofferenza
senza uscita. Åsne Seierstad torna in Cecenia, dove ha cominciato la sua carriera di reporter di guerra,
per dare un volto alle migliaia di vittime e per documentare l'umiliazione di un paese schiacciato dalla
politica russa dell'era Putin, nel silenzio di media corrotti. Partendo da un orfanotrofio e inoltrandosi tra
le distese ghiacciate e le rovine, Seierstad tesse un racconto crudo e appassionato, l'epopea di un
conflitto ormai senza più radici, tanto insensato da sembrare insolubile. Per riscoprire l'orgoglio di un
popolo risoluto a far sentire la propria voce e a preparare la propria rinascita.
Un mese in Urss / Alberto Moravia ; a cura di Luca Clerici. - Milano : Bompiani, 2013. - LXV,
124 p. ; 20 cm
Inventario
482267 Collocazione LETTURA VIAGGIAUTORE MORAVIA A Urss
Il racconto del viaggio compiuto da Moravia nel 1958 nell'ex Unione Sovietica è un libro che vive di
due anime: da un lato il sentimento appassionato dell'intellettuale europeo che si confronta con la
cultura di Dostoevskij, Cechov e Gogol, che a Leningrado si appassiona ai luoghi dove abitò lo scrittore
dei "Demoni", che compie un viaggio pieno di sorprese nella storia di una delle letterature più
affascinanti d'Europa. Dall'altro lato, l'occhio di Moravia porta con sé anche il giudizio politico su un
paese laboratorio di dottrine sociali, di cui riscontra e analizza l'applicazione, criticando e paragonando
la situazione oltrecortina alla realtà del resto del continente.
Il trionfo della metafisica: memorie di uno scrittore in prigione / Eduard Limonov ;
introduzione di Maria Candida Ghidini ; traduzione di Giulia De Florio ed Elena Freda Piredda. Milano : Salani, 2013. - 248 p. ; 21 cm.
Inventario
480376
Collocazione LETTURA LIMONOV E TRIONFO DELL
Eduard Limonov non è mai stato un bravo ragazzo: scrittore di culto, guerrafondaio ribelle, dissidente
sdegnato, fondatore del Partito nazionalbolscevico, più volte arrestato. Visceralmente avverso a ogni
pregiudizio, radica le sue azioni e i suoi pensieri in una personalissima
visione del mondo e del destino dell'umanità. In questo libro, l'autore
racconta i mesi trascorsi all'interno della colonia penale n° 13 nelle steppe
della regione di Saratov. Al lager Limonov era arrivato all'inizio del
maggio 2003 dopo due anni di prigione. Il libro pullula dei personaggi più
disparati: i duri passati per le carceri e i campi di rieducazione per giudizi
spesso iniqui e affrettati, i criminali incalliti, ma anche gli innocenti
ingiustamente condannati. Tutti riforgiati in qualche modo dall'esperienza
dolorosa della prigionia, non necessariamente abbrutiti, ma quasi sempre
colti dallo sguardo pungente e imperturbabile dello scrittore nella loro
insopprimibile ma castrata umanità. Limonov si inserisce nella grande
tradizione letteraria russa: quella che, scontrandosi tragicamente con la
realtà del carcere e del gulag, ha trasformato la prigionia in una metafora
della società e della condizione umana.
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