arcobaleno agosto 2014 - Fondazione IPS Cardinal Giorgio Gusmini

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arcobaleno agosto 2014 - Fondazione IPS Cardinal Giorgio Gusmini
Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1 comma 2, LO/BG
GIORNALINO MENSILE N° 261 – AGOSTO 2014 REDATTO CON GLI OSPITI DELLA FONDAZIONE
“CARD. GUSMINI” di VERTOVA , VIA SAN CARLO, 30
SERVIZIO ANIMAZIONE
TELEFONO: 035/737613
FAX: 035/737660
EMAIL: [email protected]
SITO INTERNET: www.piacasa.it
Associazione Volontari e Sostenitori
dell’Hospice di Vertova – ONLUS
CALENDARIO INCONTRI MEDITAZIONE 2014
Presso la sala riunioni/tisaneria dell’Hospice
mercoledì 6 agosto
lunedì 11 agosto
mercoledì 3 settembre
lunedì 8 settembre
mercoledì 17 settembre
lunedì 22 settembre
mercoledì 8 ottobre
lunedì 13 ottobre
mercoledì 22 ottobre
lunedì 27 ottobre
mercoledì 5 novembre
lunedì 10 novembre
mercoledì 19 novembre
lunedì 24 novembre
mercoledì 3 dicembre
mercoledì 10 dicembre
lunedì 15 dicembre
lunedì 29 dicembre
ORARI:
il lunedì dalle 20:00 alle 21:30
il mercoledì dalle 13:00 alle 14:30
Le rubriche redatte con gli ospiti e
con i residenti della Fondazione
Dal Nucleo Alzheimer…. mi ritorni in mente!
CAVLERA 2014
Alessandro, Angela, Emilia, Giorgio, Livia, Rosetta… questi
sono i protagonisti della vacanza in Cavlera 2014.
Eccola l’allegra compagnia che anche quest’anno ha trascorso
la sua vacanza ospite presso il Rifugio Alpino, all’insegna
dell’allegria e del “Bo tép”!
Cinque giorni di dolce far nulla, in cui le nostre giornate sono
state scandite dai gustosi pasti preparati dal nostro Gianni e
trascorse chiacchierando in compagnia e cantando
allegramente.
A proposito di canto… ecco che ci torna subito alla mente il
tormentone della vacanza… “Lassù sulle montagne, tra monti
e valli d’or”… avete capito bene…“La Montanara” era proprio il
canto che risuonava immancabilmente in ogni ora e in ogni
momento grazie a quel canterino di Alessandro, che riusciva a
coinvolgere tutti noi in un appassionato gorgheggio!
Purtroppo la giornata di lunedì è stata fredda e piovosa, così
siamo rimasti tutto il pomeriggio all’interno del rifugio, ma già
martedì il tempo è migliorato, permettendoci di stare all’aria
aperta e di occuparci un po’ anche della nostra abbronzatura.
Subito ci spalmiamo di crema solare, cappellino in testa… e
pronti per affrontare la giornata!
Fortunatamente da mercoledì pomeriggio si è alzata la
temperatura, permettendoci così di abbandonare maglioni e
sciarpe!
Martedì sera ci siamo esibiti nell’ormai famosa rassegna
canora di Cavlera, con l’aiuto di valenti chitarristi e
percussionisti che per il terzo anno hanno allietato le nostre
serate mondane… persino Emilia si è lasciata coinvolgere!
Mercoledì sera “Gran cena in compagnia” al Rifugio, con
parenti ed amici… e così ore piccole ancora una volta!
Allora giovedì sera, per recuperare la forma perduta, tutti in
movimento per il “Super torneo” ai birilli… ma proprio tutti,
rifugista compreso!
E in men che non si dica, ecco che è già venerdì mattina…
proprio ora che cominciavamo a prenderci gusto, ecco che la
vacanza volge al termine… colazione con calma, un po’ di
movimento e quattro chiacchiere in compagnia accarezzati dal
sole… l’ultimo succulento pranzetto di Gianni e via tutti sul
pullmino!
Saluti e baci… anzi, per dirla in “stile Cavlera”…
Salami e prosciutti a tutti!!!
Abbiamo ricevuto…..
Clusone, 23 giugno 2014
Carissimi organizzatori e ospiti della Fondazione Cardinal Gusmini di Vertova.
Vi ringraziamo e siamo molto riconoscenti per la vostra visita e per averci fatto
rivivere il percorso che ogni uomo vive, dalla nascita all’anzianità, visto con gli occhi
della speranza.
E’ stato tutto bellissimo, siete riusciti a proiettarci nei ricordi del nostro passato.
Abbiamo rivissuto le stagioni trascorse, grazie alle canzoni e alle immagini ci hanno
coinvolto e hanno permesso tutto ciò.
Con questa lettera cogliamo l’occasione per ringraziare gli operatori per il loro
continuo interessamento verso gli anziani.
Gli ospiti della Fondazione Sant’Andrea di Clusone.
Cuori generosi...
Per il compleanno di Mario
Per il compleanno di Ilva
Carmela
Tina
€ 15
€ 50
€5
€ 10
Grazie di cuore…..
PER LA CENA A ROSET: Terry e volontari della Casa Albergo Angeline per
la condivisione; Teresa e Franco Testa per aver preparato ed offerto l’ottima
ed abbondante cena
PER LA FESTA DELL’ACCOGLIENZA A NEMBRO: l’animatore Walter,
ospiti, operatori e volontari
PER LE FESTE DEI COMPLEANNI: Giambattista e Valerio; Elia; Giulio e
Amadio che hanno animato le nostre feste; la sorella di Rosaria M. per la
torta; alcuni parenti per le bibite; i parenti di nonna Betina Paganessi per la
torta e le bibite; i parenti di Ines Damiani per le bibite
PER LA GITA SOCIALE IN CAVLERA: il Gruppo Alpini Vertova-Colzate;
l’Associazione Anziani e Pensionati; signor Sassi per l’intrattenimento
inoltre…..
 la SPI CGIL della valle Seriana per averci invitato il 12 luglio allo
spettacolo dall’Associazione Culturale “Gli Zanni” che ha
presentato, presso la palestra Comunale di Colzate, lo spettacolo
teatrale-musicale “I Zùegn de la Ranga”;
 gli ospiti, i volontari ed educatori della C.D.R. di Osio Sotto per
averci invitato a presentare il nostro Recital: grazie per
l’accoglienza, gli applausi ed il graditissimo rinfresco;
 il Gruppo Alpini di Semonte per averci preparato un’ottima ed
abbondante grigliata con polenta;
 gli amici della Casa Del Pescatore di San Felice a Monasterolo per
la cortesia, il buon pranzo e il prezzo di favore
Le poesie del cuore….
IL VENTO
E’ mite carezza
che passa gentile
e tiepida scherza
coi fiori d’aprile
è vasto respiro
lanciato sull’onda
che spinge la vela
in corsa gioconda.
E’ mano che afferra
con dita spiegate
e all’albero strappa
le foglie dorate.
E’ gelido soffio
che scende dai monti
e in ghiaccio tramuta i
rivi e le fonti
così senza posa,
or rapido or lento,
si svolge l’eterno
cammino del vento.
Ada Negri
Amici miei…. dalla CPA/CPM
Resoconto della vacanza al mare
Lunedì 23 giugno siamo partiti col pulmino con direzione Cesenatico:
eravamo l’autista, le operatrici Maria e Nadia, i compagni Marco,
Giordano, Gigliola, Antonietta e noi due, Nicola e Chiara.
Io, Chiara, adoro l’Autogrill perché c’è gente diversa dal solito ed anche il
mangiare. Ci sono poi un sacco di cose belle come souvenir.
Abbiamo alloggiato all’Hotel Universale Promenade e abbiamo preso
sempre bel tempo, a parte due giorni. Quando c’era bel tempo abbiamo
preso il sole, fato i bagni, fatto passeggiate nell’acqua calda e sul
lungomare. Avevamo l’all inclusive: con il braccialetto potevamo bere e
mangiare tutto quello che volevamo durante il giorno. I pasti al buffet
erano buonissimi: calamari fritti, antipasti misti, pasta di ogni tipo, dolci…
La sera abbiamo visitato i mercatini e comprato regali per la famiglia e
per noi stessi. Unica pecca: la paura dei cani che metteva ansia, paura e
panico a Nicola: ogni tanto si rifugiava nell’albergo.
Nicola e Chiara
La nostra gita al Minitalia
Sabato 19 luglio siamo andati a Minitalia. Sono stato felice per aver
trascorso una giornata bellissima!
Stefano
Lieto evento
La figlia di mia sorella Ferrantina ha avuto un bimbo. Si chiama
Francesco…come il Papa. L’ho conosciuto a Montecchio mentre lui era nel
seggiolone sul divano di casa di mia sorella. Io sto volentieri a Montecchio
perché ci sono le piantagioni di mele, di more e tanti animali.
Sandra
Prossime vacanze
Fra qualche giorno partiremo per la montagna. Cia aspettiamo una
vacanza sotto il sole di Val Malenco.
Maria Angela
FEDRA del Mantenimento racconta….
L’INCONTRO CON PADRE ILARIO
Padre Ilario è un Missionario Bergamasco, ma stato in Mozambico.
Una mattina, dopo la santa Messa celebrata nella nostra chiesetta,
ci siamo spostati in Sala Polivalente e Padre Ilario ci ha mostrato un
video che spiegava per bene tutto quello che hanno fatto con l’aiuto
prezioso di tanti volontari.
Padre Ilario è un Padre alto di statura ma è anche grande nel
cuore!
In Mozambico sono state fatte tante opere buone: case, scuole,
chiese…Negli ospedali curano gli ammalati e cercano di dare
lavoro alla gente che è povera.
Ha parlato un’oretta ed è stato brillante nelle spiegazioni.
E’ stato loquace con noi ed ha risposto alle nostre domande.
E’ stata una bella esperienza e lo ringraziamo di cuore per questa
mattinata che ha voluto dedicarci!
Il RECITAL
Stiamo ancora proponendo il nostro recital agli ospiti delle strutture
della nostra provincia e siamo molto soddisfatti!
Ogni mercoledì mattina lo proviamo e ci impegniamo molto!
E’ una bella esperienza questa che stiamo vivendo: si va a cantare
nei vari paesi e nelle residenze tutti ci accolgono con calore…noi
siamo felici e contenti. Ci piace essere invitati e presentare questa
storia che poi… è la storia di tutti noi!
Siamo ben preparati, abbiamo la maglietta nuova ed i colori sono
diversi…come quelli dell’Arcobaleno! Siamo proprio eleganti!
Abbiamo il maestro Raffaele che ci dirige, Leo e Luisa che fanno i
tecnici, le educatrici Giulia, Sara e Paola che ci aiutano e portano in
scena i simboli, la Valeria legge i vari passaggi della storia.
Siamo un bel gruppo: unito, affiatato ed appassionato e, dopo la
pausa nel mese di agosto, continueremo ad andare in giro sino a
fine Settembre!
Infatti l’11 saremo alla casa di riposo di Scanzorosciate e il 21 al
Kilometrorosso!!!
Il grillo parlante della CRM
RAPPORTO TRA PERSONE DEL MONDO ESTERNO E
NOI DELLA COMUNITÀ
ANTONIO:
appena arrivato non sapevo cos’era una comunità. Pensavo fosse
sciolta…invece ci sono regole, presupposti per viverci, regole di convivenza.
Siamo visti in modo diverso, forse è un’impressione mia. Sembra che
abbiamo stampato in fronte che viviamo in modo diverso. Non tutti sono
uguali. Mi pesa perché siamo tutti uguali in questo mondo anche se abbiamo
piccole pecche. C’è un sostegno nel gruppo della comunità, ma non fuori. In
un mese ho capito tante cose: vivere in comunità aiuta.
VALE:
il rapporto tra noi ed il mondo esterno è un po’ difficile. Ci vedono come dei
“pazzi”, solo perché siamo in una comunità, quando invece io penso che
siamo migliori di loro nella sensibilità e nel riconoscere le nostre difficoltà. Io
penso che i matti non esistono, anzi forse i veri matti li troviamo fuori. Io sono
pronta e l’essere in comunità mi sta aiutando anche nel rapporto con i miei
genitori: vado più d’accordo. Io sono pronta anche per una mia autonomia
fuori anche se sarà difficile. Se dovessi ascoltare tutti i pettegolezzi che fa il
mondo fuori ha non vivrei più.
MAURIZIO M.:
io ho trovato la vita in comunità durissima… però ho trovato tanti amici che mi
hanno aiutato e sono riuscito a guarire. Sono venuto via dal mio paese di
Gorle e qui sono guarito. Mi sento diverso perché se sei guarito affronti il
mondo in un’altra dimensione, ma se sei malato non affronti il mondo.
MAURIZIO R.:
il mondo esterno non mi fa paura. Il primo tempo ero sospettoso e non mi
fidavo ad uscire. Qui è passato, ormai mi sento completamente guarito e non
ho più paura di uscire….
MONICA:
non ho paura di affrontare il mondo esterno perché mi rendo conto di essere
persona in difficoltà. Non mi spaventa il giudizio degli altri, perché voglio
pensare al mio percorso. Siamo persone come loro.
BARBARA:
stando in comunità ho imparato a rapportarmi con gli altri (persone in
comunità) questo giova nel comportarmi e nel riuscire ad essere autonoma.
NATHALIA:
non avevo paura di uscire di casa. Adesso devo uscire con qualcuno perché
mi fa paura il mondo esterno. Ho bisogno di uscire con qualcuno per non fare
sbagli (scappare a casa). Non mi sento pronta perché ho paura del mondo
esterno ma voglio affrontarlo….
Gli ospiti di Casa Serena ci confermano:
LE VACANZE……CHE BELLA INVENZIONE!
La bella stagione quest’anno fa fatica a farsi vedere e da un po’
aspettiamo il sole, ma noi in vacanza ci siamo già stati e, come al
solito, è andata davvero bene.
Dove siamo stati?
Noi, carissimi lettori, siamo stati una settimana sul monte
Cavlera al rifugio degli Alpini! Una vacanza davvero molto bella
trascorsa all’insegna del relax che ci ha accompagnato per
l’intera settimana.
Certo… purtroppo il tempo non è stato proprio eccezionale, ma a
noi è andata bene lo stesso perché la compagnia era davvero
bella!
Quest’anno siamo saliti con gli ospiti del Centro Diurno e del
Mantenimento e a fine vacanza possiamo proprio dire che ci
siamo divertiti.
La chitarra che suona, le risate in compagnia la buona tavola e la
pace che questo posto dona, sono davvero cose che fanno la
fortuna di una vacanza.
I nostri accompagnatori sono stati tutti bravissimi, gentilissimi
e abbiamo apprezzato tanto la loro disponibilità a seguirci giorno
e notte. Sono stati davvero bravi tutti.
Tutti i giorni il divertimento era assicurato e i canti, i balli e la
classica passeggiata alla chiesetta per la recita del Rosario,
hanno scandito le nostre giornate e ci hanno regalato emozioni a
“go-go” e allegria a dismisura.
Per non parlare del buon cibo e dell’accoglienza degli Alpini:
sempre impeccabile! In questa settimana di vacanza abbiamo
mangiato di tutto e di più assaggiando sempre cose diverse e ci
hanno viziati anche un po’con buonissime merende.
Purtroppo qualche inconveniente di salute è da mettere in conto
ma per fortuna nulla di grave ne tanto meno nulla che abbia
minato la vacanza. D'altronde per noi “giovincelli” qualche
acciacco è sempre dietro l’angolo.
Cogliamo l’occasione, in queste brevi righe, per ringraziare tanto
chi ha organizzato la vacanza, tutti quelli che hanno gestito la
settimana e soprattutto tutti gli alpini che annualmente si
prodigano nell’accoglierci e nel farci sempre sentire dei Re.
Grazie infine a Gianni che come cuoco è davvero è “una
cannonata”!
Grazie a Monia, Marco, Paola, Cecilia, Giulia, Simona e Raffa per
la grande disponibilità e umanità che anche quest’anno hanno
mostrato nei nostri confronti, contribuendo in modo importante
a
farci
vivere
ancora
una
volta
una
vacanza
davvero
indimenticabile.
Noi di Casa Serena ci siamo trovati molto bene
e speriamo di poter rifare questa esperienza vacanziera
anche l’anno prossimo.
GRAZIE DI CUORE A TUTTI!!!
Dal CDI:
LE VACANZE IN CAVLERA
Anche quest’anno è arrivato il tempo delle vacanze e, finalmente…
il tempo di CAVLERA!
Da lunedì 30 giugno a venerdì 4 luglio siamo stati ospiti al rifugio
degli alpini. Il tempo non è stato sempre splendido, qualche
temporale è arrivato, ma non ha rovinato il bel clima che si è creato
lassù.
Per me è stata la seconda esperienza in Cavlera, ma sarei pronta a
ripartire ancora, oggi stesso. Il rifugio degli alpini diventa per noi un
angolo di paradiso. Gianni e i suoi collaboratori ogni anno ci
accolgono e ci preparano pranzetti gustosi.
Abbiamo fatto passeggiate, cantato, giocato e…sinceramente
chiacchierato molto volentieri.
Il gruppo di ospiti era ben assortito e ci siamo trovati molto bene
insieme!
Sicuramente per noi ospiti è una bella occasione vivere
un’esperienza di vacanza come questa e devo ringraziare tutti quelli
che hanno permesso di realizzarla.
Grazie di cuore agli alpini, alla Fondazione, alla nostre famiglie ed
agli operatori che “ci sono stati dietro” con tanta dedizione giorno e
notte!!!
All’anno prossimo!!!
Gualdi Serafina
Redazione di gruppo: la gita sociale in Cavlera
Mercoledì 23 luglio si è svolta la GITA SOCIALE in Cavlera,
organizzata in collaborazione con l’Associazione Anziani e
Pensionati ed il gruppo Alpini Vertova-Colzate.
Durante la giornata abbiamo “raccolto a caldo” le impressioni
degli ospiti che erano con noi e che non avevano trascorso le
vacanze presso il Rifugio Alpini.
Sentiamo un po’ cosa ci hanno detto….
Elisabeth P.: questo giorno è stato molto bello e ritrovarci in
questo posto di montagna mi ha fatto felice!
Caterina C.: mi sono trovata bene: bella la compagnia, brave
le nostre accompagnatrici e buono il pranzo!
Paolo P.: bella giornata trascorsa in buona compagnia. Ottimo
il pranzo! Ci ha fatto piacere ricevere la visita del nostro
Sindaco e del nostro Parroco!!!
Carmela T.: gli alpini sono stati accoglienti ed anche altri
anziani del Centro Sociale sono state gentili con noi!
Elisabetta M.: in Cavlera al mattino abbiamo fatto una bella
passeggiata fin dopo la chiesetta…mi sono rilassata!
Ottavio M.: tutto benissimo: mi sono trovato bene con tanta
brava gente!
Enrica M.: è la prima volta che vengo in Cavlera. Io sono di
Orezzo e in tutta la mia vita su questo monte non ero mai
salita. Ho salutato e parlato con il parroco di Vertova: è stato
gentile
ad
abbondante!
ascoltarmi!
Gli
alpini
Il
ci
pranzo
hanno
è
stato
fatto
ottimo
una
ed
calorosa
accoglienza. Sono proprio contenta.
Luciano G.: mi sono goduto una bella giornata!
Giovanni M.: mi è piaciuto stare e mangiare in compagnia al
rifugio…
Rosaria M.: buona la polenta…tutto bello…bella compagnia!
Abbiamo scritto anche le impressioni delle operatrici in
accompagnamento:
Roberta C.: dopo aver ben mangiato e ben bevuto (acqua
pura di fonte)…mi sento rigenerata nel corpo e nell’anima!
Stare con i nostri magnifici ospiti è sempre una gioia! Loro
sanno sempre “dare” più di quanto ci possiamo immaginare!
I.P. Daniela: posto bellissimo…sembra il mio paese…il paese
dove sono nata! Con gli ospiti mi è piaciuto passare questa
giornata: con loro ho potuto vivere ore diverse da quelle che
solitamente si trascorrono in reparto. Sono entusiasta di
questa mia prima uscita: tutti sono stati bene e se stanno
bene loro, stiamo benissimo anche noi! Grazie per questa
opportunità tanto gioiosa e gratificante per tutti!
AD AGOSTO COMPIONO GLI ANNI … .
IN CPA
Il 24 ag o st o co m p ie 54 an n i il sig . Pie r an g elo M.
IN CPM
il 25 ag o st o co m p ie 56 an n i il sig . Gian m ar co R.
il 30 ag o st o co m p ie 47 an n i la sig .r a Mo n ica A.
A CASA SERENA
Il 7 ag o st o co m p ie 83 an n i il sig . An t o n io M .
Il 12 ag o st o co m p ie 84 an n i il sig . Gio van n i M .
Il 13 ag o st o co m p ie 86 an n i la sig .r a Ro sa F.
Il 29 ag o st o co m p ie 90 an n i la sig .r a Nat alin a S.
Il 31 ag o st o co m p ie 73 an n i la sig .r a Giu d it t a E.
AL NUCLEO ALZHEIMER
Il 29 co m p ie 93 an n i il sig . Alessan d r o G.
AL MANTENIMENTO
Il 17 co m p ie 73 an n i la sig .r a Mar ia Oliva M .
Il 29 co m p ie 60 an n i il sig . Ser g io C.
Faremo festa tutti insieme
VENERDI’ 22 AGOSTO alle ore 14,45
in piazzetta o in sala polivalente
con il mitico CLAUDIO GALLIZZIOLI
VIA VAI IN FONDAZIONE …
SALUTIAMO CON TANTO AFFETTO:
Giannina Alessandrina G.
Teresa P.
Fernanda P.
Natalina P.
ACCOGLIAMO CON GIOIA:
Maria B.
Umberto B.
Antonio C.
Alessandro D.
Maria F.
Olga M.
LIETI EVENTI
Il nostro fisioterapista Paolo si è sposato!
“A lui e alla consorte giunga Il nostro augurio di felicità”
IL SIGNORE HA ACCOLTO TRA LE SUE BRACCIA:
Gian Mario C.
Ippolita Z.
Sincere ed affettuose condoglianze ai parenti!
Le nostre carissime volontarie Maria Gusmini ed Anna Zucca ci hanno
lasciato…
Sentiremo molto la loro mancanza: il loro tempo dedicato ai nostri ospiti
e al servizio animazione è stato molto prezioso!
La nostra riconoscenza per quanto hanno “dato e fatto” non avrà mai
fine…..
Ai famigliari porgiamo affettuose condoglianze.
“Accoglile o Signore nei tuoi giardini e dissetale alle tue sorgenti”
Servizio Animazione: il palo della cuccagna di AGOSTO
 Il 5, l’11, il 18, il 26 alle ore 14,30 nel giardino davanti al C.D.I. o in
animazione: MOMENTI RISOCIALIZZANTI con tombolate, giochi,
musica e merenda
 Lunedì 4 alle ore 19,00 in animazione: PIZZATA (offerta dal
Ristorante-pizzeria Holiday di Boldo di Colzate)
 Mercoledì 6 alle ore 9,30: GITA in VALCANALE….andiamo a trovare
gli amici del gruppo Fratellanza che sono in vacanza
 Giovedì 7 alle ore 13,30 con gli ospiti di Casa Serena andiamo a fare
merenda al parco del Centro Culturale Testori
 Domenica 10 alle ore 19,45: andiamo in piazza San Lorenzo per
assistere al CONCERTO del Corpo Musicale Vertova
 Martedì 12 alle ore 17,00 andiamo al parco della Buschina di
Fiorano per la CENA
 Mercoledì 13 ore 9,00 GITA alle Piane di Lizzola…..pranzo presso il
ristoro del Gruppo Alpini
 Giovedì 14 alle ore 13,30 con gli ospiti del C.D.I. andiamo a fare
merenda al parco di Fiorano
 Venerdì 15 alle ore 15,30 in piazzetta: ANGURIATA DI
FERRAGOSTO
 Mercoledì 20 alle ore 9,30: andiamo in GITA alla Cascina
Agriturismo Asperti dove trascorreremo la giornata in compagnia
degli amici della C.D.R. di Nembro
 Giovedì 21 alle ore 13,30 con gli ospiti del Nucleo Alzheimer
andiamo a fare merenda al parco di Leffe
 Venerdì 22 alle ore 14,45 in piazzetta o in Sala Polivalente: FESTA
PER I COMPLEANNI con Claudio Gallizioli
 Lunedì 25 alle ore 9,30 andiamo in GITA A BOLGARE
 Mercoledì 27 alle ore 9,45 andiamo in GITA alla Madonna della
Castagna a Bergamo
 Giovedì 28 alle ore 13,30 con gli ospiti dell’I.D.R. andiamo a fare
merenda nella pineta di Piario
Domenica 31 ci troveremo per la
24ª FESTA INSIEME
con:
Gruppo Fratellanza
Gruppo Caritativo
Casa Albergo Angeline
PROGRAMMA:
alle ore 11,00 nella nostra chiesetta:
SANTA MESSA animata dai gruppi
alle ore 12,00:
PRANZO in piazzetta o in animazione
alle ore 14,00 in sala polivalente:
intrattenimento e merenda (sono graditi dolci e torte)
alle ore 15,30:
lancio dei palloncini con i messaggi…..
LO SLOGAN PER QUESTA FESTA INSIEME è:
“….la presenza….un abbraccio…un sorriso:
questo è tempo condiviso!”
ALCUNE ANTICIPAZIONI SULLE ATTIVITA’
In programma per SETTEMBRE 2014
Riprendiamo i laboratori:
ATELIER dalle ore 14,30 alle ore 17,30 in animazione:
lunedì 8, 15, 22, 29
FALEGNAMERIA dalle ore 14,30 alle ore 17,30 in animazione:
martedì 16, 23, 30
PROVE del RECITAL alle ore 9,45 in Sala Polivalente:
Il 3, 8, 17
 Il 9 alle ore 9,30: andiamo al Centro Sportivo Rodigari di
Valbondione per la GARA DI PESCA
 Il 10 alle ore 20,30 in Sala Polivalente: SPETTACOLO DI
DANZA
 L’11 alle ore 13,30 partenza per la C.D.R. di Scanzorosciate:
presenteremo il nostro RECITAL “il cerchio della vita”
 Il 13 a Vertova c’è la NOTTE BIANCA: verso le ore 20,00 ci
recheremo in piazza San Marco per assistere allo
spettacolo di PIETRO GHISLANDI
 IL 18 alle ore 9,15 in animazione: LABORATORIO DI CUCINA
alle ore 12,00 in animazione: PRANZIAMO INSIEME
 Il 20 alle ore 20,30 in piazzetta o in sala polivalente:
CONCERTO DELLA BANDA DI NESE
 Il 21 nel pomeriggio: proponiamo il nostro RECITAL al
Kilometro Rosso
 Il 22 alle ore 13,00 in animazione: coordinamento con gli
educatori/animatori delle C.d.r. della provincia per la
RASSEGNA CANORA 2015
 Il 24 alle ore 14,45 in sala polivalente: FESTA PER I
COMPLEANNI
PAGINA DEL BUONUMORE
- Gino, perché hai cambiato nome al tuo villino? “La conchiglia” mi pareva
proprio un bel nome
- Sì, ma ero stufo di sentirmi chiedere: È in casa il sig. Mollusco?
Un medico dice al paziente: - Non le nascondo che lei è molto grave. C’è
qualcuno che desidera vedere? –
-Sì, un altro medico!
- Dimmi il nome di tre animali pelosi.
- Il gatto, il cane e il treno.
-Il treno?
-Sì, mio papà dice che lo prende per un pelo....
Continuiamo la pubblicazione degli episodi tratti dal libro scritto
dall’amico Fabrizio Dettamanti…..
“Gioppino scarpe grosse cervello fino”
I GENDARMI PRENDONO UN GRANCHIO
-Meglio i somari! – disse Gioppino a Gualtiero dopo avergli
riportato il terribile baio.
-Ti capisco: devi aver corso un brutto rischio! –
-E come! Ho rischiato di farmi frate! –
Evidentemente Gualtiero non intese e Gioppino gli raccontò la
sua strana avventura con queste parole: - Basta! Non voglio più
sentir parlare né di cavalli né di altri animali! –
Invece, dopo qualche mese, i fatti vollero che egli avesse ad
occuparsi di gatti.
Non erano però gatti da salotto, come ora; erano gatti da difesa,
che servivano per tener lontani i topi che infestavano i cortili e i
granai. Se poi, per qualche epidemia, morivano i conigli, le povere
bestiole venivano sacrificati per pranzi e cenoni.
Un giorno alcuni comari stavano chiacchierando davanti alla
bottega del maniscalco, quando per strada passò un gatto bianco
e nero.
La Zabetta, che stava parlando male dei suoi vicini di casa,
cambiò improvvisamente discorso e disse: -A proposito, il mio
gatto è sparito di casa tre giorni fa e non l’ho più rivisto. –
Anche il mio – aggiunse la Mariettina.
-Ma guarda un po’, intervenne la Togna –anche le mie due gattine
non si fanno più vedere da parecchio tempo.
Chissà dove sono finite! –
A questo punto il maniscalco Ferrinotti intervenne e disse loro
ridendo: -Voi donne non capite niente!
E’ chiaro che i gatti sono nella stagione degli amori e vanno
spesso per qualche giorno sui tetti in cerca di avventure.
Ma state tranquille che quando avranno fame ritorneranno a
casa. –
La spiegazione sembrò accontentare le comari, ma non Gioppino
che, poco lontano, aveva ascoltato quei discorsi. Egli, infatti
pensò:
-A me piace la Margì e tutte le sere passo davanti al portone di
casa sua per vederla, mentre lei non fa altrettanto nei miei
riguardi.
Ora, siccome i gatti sono bestie come me, quando si innamorano
sono i maschi che fanno a cercare le femmine, e non viceversa.
Come si spiega allora che le gatte della Togna siano sparite di
casa? Ci dev’essere sotto qualcosa! –
Così cominciò a indagare sull’accaduto e si recò subito dal
vecchio Barbisù, che possedeva almeno una dozzina di gatti.
Lo trovò che stava mungendo una mucca, circondato da cinque o
sei micetti miagolanti che aspettavano la loro razione di latte.
-Voi che siete un esperto – gli chiese Gioppino – mi sapreste dire
se i gatti sono “in amore” in questo periodo? –
-Che domanda? – rispose il Barbisù. – Avrai visto anche tu che le
gatte hanno appena “fatto i micini” in questi giorni, e perciò non
può essere la stagione degli amori. –
- Eh già – annuì Gioppino, - potevo pensarci anch’io.
Ma ditemi, quanti gatti avete voi?
- Ne ho quattordici… anzi, ne avevo quattordici, perché sono due
giorni che non vedo più il Bianchino, il Giorgio e la Nerina. Ho
paura che siano stati presi da qualcuno. –
Gioppino non ebbe più dubbi: qualcosa doveva essere accaduto.
Si recò allora in mezzo allora in piazza e a tutti coloro che
passavano chiese notizie dei loro gatti.
Nel giro di mezz’ora si trovò attorniato da una cinquantina di
persone, ciascuna delle quali aveva “smarrito” almeno un gatto.
-Date ascolto a me, - consigliò allora Gioppino – andate dai
gendarmi – e raccontate loro tutta la questione. –
La gendarmeria era situata all’inizio dell’attuale via Libertà, poco
distante dall’imbocco della strada che porta alle Campanelle, ed
occupava i lussuosi locali del Palazzo Gregorini; così almeno
dicevano i gendarmi, ma tutti sapevano che nel palazzo viveva
invece una vecchissima contessa, la quale non voleva saperne di
morire, quasi per far dispetto a Filippino e a Filippone ed impedir
loro di andare ad abitare nella casa dei suoi avi.
I gendarmi, per il momento, occupavano solo alcune scomode
stanzette, che un tempo erano abitate dai servi della nobile
famiglia Gregorini.
Quel giorno Filippone fu svegliato dal suono della campanella
appesa all’esterno della gendarmeria e da una serie di colpi
battuti a tamburo sulla porta con pugni e zoccoli.
Spaventato per il frastuono, si precipitò ad aprire e trovandosi
di fronte tanta gente, domandò pieno di agitazione: - Che cosa è
successo? Presto, parlate! –
-Sono spariti i nostri gatti – rispose qualcuno – dovete fare
qualcosa e subito!
-Che cosa? – urlò Filippino infuriato più che mai. – E voi venite
dai rappresentanti della legge per queste sciocchezze? Ve li do
io i gatti! È mai possibile che non si possa mai lavorare in pace,
con tutto il da fare che abbiamo? –
Ciò detto, richiuse violentemente la porta e ritornò a sdraiarsi
sulla sedia a dondolo in giardino.
Filippino non aveva sentito nulla; era intento a giocare a briscola
da solo.
Quando il vociare della gente che si allontanava dalla
gendarmeria
cessò, Filippone era
già
profondamente
addormentato.
Il suo sonno, però, ebbe breve durata, perché al termine di una
partita a carte Filippino cominciò a urlare: - Ho vinto! Ho vinto! –
Filippone balzò in piedi e sguainò la sciabola.
-Che c’è? Che succede? – domandò allarmatissimo.
-Ho vinto! Ho vinto ancora una volta! – rispose Filippino
saltellando dalla gioia.
-Imbecille! Pezzo d’asino! – gridò il suo compagno dandogli un
potente pugno sul naso. – Vorrei vedere come fai a perdere, se
giochi sempre da solo! –
-Filippino pianse accarezzandosi il naso che era diventato tutto
viola per il colpo subìto ma non osò reagire contro l’inseparabile
Filippone.
-Cattivo! – gli disse soltanto mentre si recava in cucina a farsi gli
impacchi.
Poco dopo si udì il nitrito di un cavallo e il rumore di una
carrozza che si fermava davanti alla gendarmeria.
-Dev’essere qualcuno di importante! Esclamò Filippone
accomodandosi la divisa sgualcita.
Filippino si tolse dal naso la fasciatura che si era fatta e si
asciugò l’ultima lacrima, poi, col petto in fuori e la faccia seria, si
avviò ad aprire seguito dal suo compagno.
In quel momento qualcuno aveva incominciato a bussare e
Filippino, aprendo la porta, si prese un altro pugno sul naso.
Però non disse nulla, perché davanti a lui c’era il governatore De
Stivalis.
I due gendarmi si inchinarono come maggiordomi dicendo: - I
nostri ossequi, Eccellenza! Che cosa desiderate, Eccellenza?
Possiamo spolverarvi gli stivali, Eccellenza? –
Il governatore fu di poche parole: -E’ sparito il gatto bianco
della signora Carlotta, mia diletta consorte. Qualora ne aveste
notizie, provvedete ad avvisarmi! –
Filippino e Filippone si guardarono negli occhi ed esclamarono:
-Come! E’ sparito un gatto? Senz’altro è stato rapito da qualche
manigoldo. La questione è grave, provvederemo subito alle
ricerche. –
Il governatore ripartì senza neppure ringraziare i due gendarmi
e i due gendarmi si precipitarono in paese per iniziare l’indagine.
Appostato nei pressi della gendarmeria Gioppino aveva visto e
sentito tutto e già immaginava che Filippino e Filippone ne
avrebbero combinata una delle loro. Infatti dopo alcuni minuti,
arrivarono in paese due contadini delle Capanelle, uno dei quali
portava un grosso sacco sulle spalle.
I gendarmi si insospettirono e, quando videro che nel sacco
qualcosa si muoveva, sguainarono le sciabole e cominciarono a
inseguirli urlando: - Al ladro! Al ladro! –
I poveri contadini, meravigliati e spaventatissimi, vedendosi
inseguiti si misero a correre per le vie del paese senza neppure
sapere perché dovessero fuggire. Intanto molta gente era uscita
dalle case e si era unita ai gendarmi nell’inseguimento.
Dopo più di mezz’ora, i due malcapitati furono bloccati in un
cortile e subito circondati da un centinaio di persone armate di
forche, bastoni e falci affilatissime.
-Posate subito quel sacco – ordinò Filippone con una voce da
metter paura.
Il contadino che recava la presunta refurtiva, lasciò cadere a
terra il sacco, che subito cominciò a saltellare inseguito da un
cagnetto bastardo che abbaiava divertito e curioso contro lo
strano involucro.
I gendarmi si precipitarono a bloccare il sacco e sciogliendo il
nodo che lo chiudeva, esclamò: - Ecco finalmente i gatti! –
Ne uscirono invece quattro anatre starnazzanti, una delle quali
diede subito una tremenda beccata sul naso ancora dolorante di
Filippino.
Filippone si affrettò a sorreggere il compagno che stava per
svenire dal dolore e in quel momento il cane, che non capiva bene
cosa stesse succedendo, ma che voleva rendersi utile in qualche
modo, azzannò con violenza il polpaccio destro di Filippone.
La gente, delusa, se ne tornò a casa.
I due innocenti contadini furono però arrestati e chiusi in
prigione dai gendarmi che sequestrarono anche le anatre.
Ci pensò Gioppino a farli liberare.
L’astuto zanichese si recò immediatamente dal parroco e gli
disse: - Filippino e Filippone hanno arrestato due bravi cristiani
che vi stavano portando quattro anatre in regalo. –
-Mio Dio! – esclamò don Terenzio. – Devo subito provvedere a
salvare quelle povere anat… cioè… quelle povere anime! Vado
immediatamente alla gendarmeria! –
Così Filippino e Filippone furono costretti a liberare sia i
contadini che le anatre, dopo aver recitato insieme al parroco
quattro rosari per espiare le proprie colpe.
-Grazie, grazie, reverendo – continuarono a ripetere i due
contadini e don Terenzio disse loro: - Figlioli, le vie del Signore
sono infinite e…..le vostre anatre sono ben nutrite!
L’offerta che fate alla parrocchia sarà gradita a tutti i Santi del
Paradiso. –
Ciò detto, afferrò le anatre per il collo e se le porto a casa,
lasciando i due poveretti senza parole.
Alla prossima….
“Non è sufficiente aggiungere giorni di vita,
bisogna aggiungere vita ai giorni”
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TE NE SARANNO GRATE LE FAMIGLIE
CHE VIVONO IN PRIMA PERSONA
IL PROBLEMA DEL DISAGIO
 il bene che fai potrà essere dimenticato: non importa, fa il bene.
 Quello che hai costruito sarà distrutto: non importa, costruisci.
 La gente che hai aiutato forse non ti dirà “grazie”:
 non importa, aiutala. il bene che fai potrà essere dimenticato: non importa,
fa il bene.
 Quello che hai costruito sarà distrutto: non importa, costruisci.
 La gente che hai aiutato forse non ti dirà “grazie”:
non importa, aiutala.
 Dai al mondo il meglio di te e ti tireranno le pietre:
non importa, dà il meglio di te.
(tratto da “il meglio di te” di MADRE TERESA DI CALCUTTA)
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