Servizi - Comune di Pergine Valsugana

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Servizi - Comune di Pergine Valsugana
Servizi
AC LI
Dimissi one d ei lavoratori
Dallo scorso 12 marzo 2016, con l’entrata in vigore del decreto 151/2015, il legislatore ha standardizzato una
procedura telematica per l’invio delle comunicazioni di dimissioni da parte dei lavoratori.
Lo scopo dell’intervento è quello di evitare qualunque tentativo di forzare la volontà del lavoratore nel momento
delle dimissioni, attribuendo a lui solo, e alle organizzazioni poste a tutela del lavoratore, la possibilità di comunicare al datore di lavoro la libera volontà di dimettersi.
In tal senso la norma individua negli enti di patronato, e nelle organizzazioni sindacali, i soggetti abilitati a
svolgere tali comunicazioni in nome e per conto del lavoratore realizzando di conseguenza oltre un’attività di
assistenza al lavoratore anche di verifica dell’identità del lavoratore, assumendosi la responsabilità di tale accertamento.
Il Patronato ha l’esplicita responsabilità di verificare l’identità del lavoratore ma anche, indirettamente, l’effettiva volontà del lavoratore a dimettersi.
La nuova disciplina va applicata a tutte le dimissioni volontarie con l’eccezione delle seguenti fattispecie:
• ai rapporti di lavoro domestico e nei casi in cui il recesso interviene nelle sedi c.d. “protette” (articolo 26,
comma 7, del decreto legislativo n. 151 del 2015);
• al recesso durante il periodo di prova di cui all’articolo 2096 del codice civile;
• nei casi di dimissioni o risoluzioni consensuali del rapporto di lavoro presentate dalla lavoratrice nel periodo di gravidanza o dalla lavoratrice/lavoratore durante i primi tre anni di vita del bambino, che dovranno
ancora essere convalidate presso la Direzione del lavoro territorialmente competente (ai sensi dell’articolo
55, comma 4, del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151)
• ai rapporti di lavoro marittimo, in quanto il contratto di arruolamento dei lavoratori marittimi è regolato da
legge speciale del Codice della Navigazione.
• ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo n. 165 del 2001.
Il lavoratore intenzionato a cessare il proprio rapporto di lavoro deve presentarsi presso gli Uffici del Patronato
Acli munito di:
• documento d’identità
• busta paga
• indirizzo di posta elettronica, proprio e del datore di lavoro
• indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) del datore di lavoro
• data di cessazione del rapporto di lavoro
Il Servizio Lavoro del patronato Acli è a disposizione per tutte le consulenze legate all’approfondimento alle
situazioni professionali più articolate e agli adempimenti legati al preavviso.
SPORTELLO CONSUMATORI
LEVICO:
venerdì 14 ottobre 14.30-16.30
giovedì 27 ottobre 14.30-16.30
venerdì 11 novembre 10.00-12.00,
giovedì 24 novembre 14.30-16.30,
venerdì 16 dicembre 14.30-16.30
PERGINE:
giovedì 13 ottobre 14.30-16.30
giovedì 27 ottobre 10.00-12.00
giovedì 10 novembre 14.30-16.30
giovedì 24 novembre 10.00-12.00
giovedì 15 dicembre 14.30-16.30
giovedì 29 dicembre 10.00-12.00
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POLIZIA
MUNICIPALE
Il territorio di competenza del Corpo di Polizia Locale Alta Valsugana è compreso
dai seguenti sette Comuni:
1. ALTOPIANO DELLA VIGOLANA
2. BASELGA DI PINÈ
3. CALDONAZZO
4. CALCERANICA AL LAGO
5. LEVICO TERME
6. PERGINE VALSUGANA
7. TENNA
Il territorio è caratterizzato da realtà diverse tra loro, ma accomunate dalla loro vocazione
turistica e da una rete viaria considerevole, costituita da strade provinciali e statali che
sopportano notevole traffico veicolare che si acuisce nelle stagioni turistiche sia estive sia
invernali.
La Polizia Locale segue tanti aspetti riguardanti le altrettante attività che la società, intesa
come l’insieme di singole persone e collettività, intraprende; è insito di questo concetto come
la propria attività, anche se rimane ancorata a principi base quali la prevenzione e il controllo,
sia in costante mutazione. A questo si aggiunge una sempre maggiore professionalità del
personale che ha portato il Corpo di Polizia Locale Alta Valsugana ad affrontare fatti e reati
oltre che al costante controllo dell’attività amministrativa. Un dato tra i tanti, gli atti di Polizia
Giudiziaria nell’anno 2005 sono stati 30, mentre in quello del 2015 sono stati 132.
La concretezza dell’attività svolta è anche nei dati di seguito elencati:
• VIGILANZA ALLE SCUOLE n. 1250 ore (dato riferito dal 01/01/2016 al 31/10/2016);
• OGGETTI RITROVATI n. 459; quelli più ricorrenti sono chiavi, biciclette e telefoni;
• AUTORIZZAZIONI ACCESSO ALLE ZONE A TRAFFICO LIMITATO n. 199;
• 2.226 ACCERTAMENTI ANAGRAFICI, NOTIFICHE ATTI PENALI e AMMINISTRATIVI e
PRATICHE AFFINI (dato riferito al solo Comune di Pergine);
• La POLIZIA LOCALE, in collaborazione con altri enti, ha verificato complessivamente
117 posizioni, tra cui alcune in cui si è ipotizzata la percezione indebita di prestazioni
assistenziali;
• VIOLAZIONI AI SENSI ART. 180 DEL CODICE DELLA STRADA: n. 186. Sono violazioni
dell’obbligo di avere con sé i documenti di circolazione; patente, libretto e assicurazione;
• 44 SEQUESTRI DI VEICOLI a seguito della violazione riguardante la mancata copertura
assicurativa;
• 15 FERMI AMMINISTRATIVI DI VEICOLI a seguito di guida senza patente, uso di veicolo
già sospeso dalla circolazione per omessa revisione e falsificazione targhe;
• VIOLAZIONI ALLE NORME DELLA VELOCITÀ n. 896;
• 77 INCIDENTI STRADALI RILEVATI, dei quali 1 mortale, 30 con lesioni per un totale di 42
persone ferite, 46 con danni alle cose. Numero 2 comunicazioni all’A.G., 30 comunicazioni
al Commissariato del Governo di Trento.
Preme precisare come sono 6 i pedoni investiti sugli attraversamenti pedonali; un dato
che deve fare riflettere circa l’obbligo di tutti i conducenti di veicoli di dare la precedenza ai
pedoni.
È più frequente l’evento con lesioni in centro abitato;
• CONTROLLI IN MATERIA DI EDILIZIA E AMBIENTE: n. 34 sopralluoghi ambientali con n. 3
comunicazioni di reato all’A.G. e n. 88 sopralluoghi edilizi con n. 7 comunicazioni di reato
all’A.G.;
• CONTROLLO IN MATERIA DI ANNONA/COMMERCIO; in questo ambito è stata posta
maggior attenzione al controllo dei venditori itineranti. Detti commercianti, per svolgere
la propria attività, devono avere apposita licenza e, dopo un’ora di attività in un luogo, di
spostarsi di almeno 500 metri.
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TARIFFE RIFIUTI:
AMNU resterà il
gestore più economico
UNA TARIFFA NON SUPERIORE
AGLI 0,5 CENTESIMI AL LITRO
dell’introduzione della nuova pratica per lo
smaltimento degli imballaggi leggeri, la quantificazione
esatta della tariffa che entrerà in vigore con il 2017
sarà comunque definita con precisione entro la fine
dell’anno in corso.
La conferenza dei sindaci soci di AMNU, ha
confermato all’unanimità la propria decisione di
applicare allo smaltimento degli imballaggi
leggeri una tariffa non superiore agli 0,5 centesimi
al litro, pari a 15 centesimi a conferimento.
Si parla di una spesa media per l’utente di circa 7 €
all’anno: “Poco più di una birra media” ha commentato
il sindaco di Pergine Roberto Oss Emer. “Si tratta
di una imputazione corretta ai costi di smaltimento derivanti
dalle varie tipologie di residuo” ribadisce il Presidente
di AMNU Alessandro Dolfi, che esclude possa
trattarsi di una ulteriore tassa ai danni dei cittadini.
Tali costi sono infatti attualmente coperti dalle
tariffe sullo smaltimento del secco residuo: è questo
tuttavia un sistema che non premia completamente
chi produce una minore quantità del residuo stesso.
“La tariffa per lo smaltimento della plastica – aggiunge
Dolfi -, della quale può essere valorizzata solo una piccola
percentuale correlata con la qualità del materiale conferito, è
stata pensata anche per innescare un meccanismo virtuoso di
minor produzione di questa tipologia di rifiuto”.
Come già segnalato in occasione dell’annuncio
CHIAVE ELETTRONICA
Il conferimento nei cassonetti in uso per la raccolta
stradale sarà possibile solo mediante una chiave
elettronica analoga a quella per il secco residuo già
in uso: sono oltre 5mila gli utenti che in pochi giorni
hanno voluto ritirare la propria presso gli sportelli
dell’azienda.
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nuova suddivisione dei costi restano le più basse
di tutto il trentino. È altresì scontato che anche per
il futuro la gestione virtuosa della società garantirà
risparmi tali da assicurare un ritorno anche ai cittadini:
come accaduto negli ultimi anni, AMNU potrebbe
infatti riconoscere sconti in bolletta commisurati
agli utili registrati (e quindi al comportamento
virtuoso dei cittadini).
Non è al vaglio alcuna ipotesi circa l’introduzione di
un servizio di raccolta alternativo alla soluzione
individuata. L’adozione di un sistema di raccolta
porta a porta, da alcuni invocato, è stata già presa
in considerazione e poi scartata da AMNU e dalle
municipalità coinvolte per almeno tre ragioni:
• perché è più costosa (in termini di gestione e
dunque di tariffazione)
• perché comporta più fastidi per l’utente,
costretto a stare ai tempi del calendario dei
prelievi
• perché impatta fortemente sull’ambiente
urbano in un territorio che ha nel turismo una
grossa fonte di sostentamento.
Si precisa che la novità introdotta non comporterà,
nel medio come pure nel breve periodo, un aggravio
del trattamento economico: a conti fatti, i costi
attribuiti al servizio globale - benché diversamente
declinati - saranno infatti i medesimi. Resteranno
dunque tra i più competitivi dell’intero territorio
provinciale.
I cittadini serviti da AMNU infatti, oltre ad
essere coloro che godono della tariffa più bassa
fra tutte quelle prese in considerazione nelle altre
zone del Trentino, hanno ricevuto importanti
riconoscimenti a livello nazionale per l’alto
livello di professionalità della gestione e per la
coscienziosità della popolazione.
Proprio negli anni passati (nell’ultimo caso lo scorso
anno), grazie ad una scelta oculata nella gestione
dei costi e del servizio, AMNU ha potuto anche
reinvestire i propri avanzi di gestione nella ulteriore
riduzione delle tariffe, che pur considerando la
UN PIANO DI INTERVENTO AMPIO
PER L’AUMENTO DELLA QUALITÀ
AMNU Spa ribadisce che l’operazione rientra in un
più ampio piano di intervento volto ad aumentare la
qualità del servizio e valorizzare il merito dei
cittadini che hanno aderito con impegno fino ad oggi
alle politiche promosse dalle istituzioni locali a favore
della sostenibilità ambientale.
La strada intrapresa corrisponde alla naturale,
responsabile evoluzione del modello tariffario
propria delle realtà con un elevato tasso di raccolta
differenziata. Il 40% delle impurità riscontrate tra
gli imballaggi leggeri comporta alla società –
dunque alla comunità - costi pari a circa 130mila
euro all’anno da imputare certamente a coloro che
maggiormente ne producono.
La migliore differenziazione non è che una tappa del
cammino verso la riduzione della produzione dei rifiuti,
ed è dovere di chi amministra e gestisce il bene comune
innescare e promuovere un cambiamento che sia di
vantaggio al singolo e alla collettività.
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