Matteo Agoletti: «Amo il calcio e vedrei bene in campo

Transcript

Matteo Agoletti: «Amo il calcio e vedrei bene in campo
Sport
INFORMAZIONE DI PARMA
L’INTERVISTA
«Do un giudizio molto positivo
degli Stati generali che in passato
sono stati considerati inutili»
LUNEDÌ 21 SETTEMBRE 2009
«Il premio “Sport Civiltà” lo darei
a Giulia Gibertini, Maria Chiara
Franchini e Stefano Morrone»
23
«Ho giocato a calcio fino a 17 anni,
poi ho fatto l’arbitro. Ho smesso
quando sono stato eletto in consiglio»
Il presidente della Commissione consiliare Sport si racconta
Matteo Agoletti:
«Amo il calcio e vedrei
bene in campo il sindaco
con tutti gli assessori»
«Sogno di realizzare una sorta di trekking urbano che serve alla gente,
soprattutto ai giovani, per capire che si fa esercizio fisico anche camminando
a piedi o in bicicletta. Un modo di intendere la vita nel centro della città»
Matteo Billi
port e politica.Un binomio
che accompagna da tempo
la vita di Matteo Agoletti,28 anni compiuti lo scorso 7 agosto,
dipendente di un’azienda del
territorio con compiti amministrativi,ma anche,e soprattutto,
consigliere comunale dell’Udc
e presidente della 2ª Commissione Cultura,Scuola,Politiche
giovanili,Sport e Tempo libero
del Comune di Parma (vedi articolo in basso).Agoletti è un
giovane a cui piace stare con i
giovani e adoperarsi per loro.
E’stato calciatore fino a 17 anni
quando un infortunio gli ha fatto scoprire che si poteva stare
da protagonista su un campo da
calcio anche con un altro ruolo:
l’arbitro.«Ma ho smesso nel
2007 quando sono stato eletto
in consiglio comunale a Parma
–- racconta all’Informazione
Agoletti – All’epoca arbitravo
in Promozione per il calcio a undici e il serie C per quello a cinque».Ma la passione per lo sport
è rimasta («Mi definisco uno
sportivo a 360 gradi») anche se
il calcio viene prima di tutto il resto,anche degli affetti:«Non ho
impegni sentimentali»,confessa.«Così nei fine settimana sono
libero di seguire il Parma,il basket femminile e la pallavolo.
Tutte le altre discipline cerco
di incastrarle».Un impegno in
prima persona per Agoletti che
la scorsa settimana ha partecipato anche agli Stati generali
dello Sport promossi dall’amministrazione ducale.
Agoletti, che giudizio può
dare dell’evento?
«Giudizio molto positivo.A
Parma,anche a seguito degli importanti risultati sportivi ottenuti negli anni,qualcuno ha pensato di poter vivere di rendita ritenendo inutile organizzare un
incontro del genere.Di questo
bisogna dare merito all’assessore Ghiretti che ha avuto la
volontà e l’intuizione per farlo.
Qualcuno l’ha definito“un grosso passo in avanti per lo sport locale”secondo me è qualcosa di
più.Lo dico per le presenze fatte registrare non solo in termini numerici ma anche qualitativi;perché erano rappresentate
non solo le squadre delle massime serie ma anche le società
dilettantistiche;perché“lo sport
scaccia le vipere dai parchi”,come dice Ghiretti.Quest’ultima
affermazione è la più importante:lo sport è palestra di vita
e fa bene dal punto di vista psicofisico».
Come amministrazione
S
avete avuto anche qualche
critica.
«Non più di tante ma era chiaro che ci fossero voci diversificate.L’idea di fondo era quella di
recepire in termi concreti in
maniera aperta i suggerimenti
di chi quotidianamente fa sport,
presta il proprio contributo,fatica,fa sacrifici per gestire le società.Campi sportivi e palestre
sono molto affollati e quindi
oggettivamente questi dirigenti
sono costretti a fare un lavoro
difficile.Qualcuno ha voluto accendere la polemica ma tutto
sommato è stata una piattaforma ideale,un punto di partenza».
Il Comune sta portando
avanti l’idea delle cittadelle
dello sport. Che ne pensa?
«E’un’idea che la giunta sta
portando avanti ma lo spunto
arriva soprattutto dai campus
universitari degli Usa dove lo
sport è fortemente collegato
alla scuola.A Parma si vogliono
ricreare spazi dove ci sia funzionalità in senso sportivo.E
non voglio dimenticare la Cittadella con la“C”maiuscola,la
zona dello sport destrutturato,
dove fare attività liberamente.
Qualche giorno fa è stato inaugurato il“time point”per chi corre,poi ci saranno i campi da beach volley,da calcetto,da basket.
Bisogna educare i giovani,facendo funzionare gli impianti un
po’per tutti e gestendo gli orari.
E se posso aggiungere...».
Dica...
«Mi piacerebbe che a Parma
ci fosse la possibilità di fare sport
in maniera destrutturata ma in
senso lato.Mi spiego.Una sorta
di trekking urbano con la gente che passeggia e che sa che,
per esempio,da piazzale Santa
Croce a piazza Garibaldi ci mette“tot”minuti,fa esercizio fisico,
lascia a casa lo scooter.Un modo
di intendere la vita all’interno
della città all’insegna dello
sport,sfruttando la bicicletta e le
capacità motorie di ognuno».
Torniamo allo sport vero
e proprio. Come giudica il
fatto che le due società di
rugby non riescano (quasi)
mai a lavorare di comune
accordo?
«Non sono conosco a fondo
la questione ma posso capire
che a livello locale ci possono
essere situazioni in cui è difficile trovare delle sintesi.Però negli ultimi tempi per quanto riguarda lo stadio il dialogo c’è.
Certo,da tifoso parmigiano vedrei bene un’unica,forte,squadra».
E della vicenda del nuoto e
della pallanuoto con la cronica mancanza di spazi acqua adeguati, cosa pensa?
«E’sotto la lente di ingrandimento dell’amministrazione.
L’assessore penso abbia ben
presente la situazione e ha avuto modo di analizzarla con le
stesse società.Mi auguro si possa arrivare alla realizzazione di
un valido impianto natatorio».
Da quando è in carica ha
lavorato con due assessori
allo Sport: prima Vittorio
Adorni, ora Roberto Ghiretti. Come si è trovato?
«Due grandissimi uomini di
sport.Adorni su Parma ha portato la sua esperienza di sport
vissuto.Tutte le volte che è venuto in commissione non ha mai
fatto mancare aneddoti pratici.
Ghiretti è un tecnico dello sport
che non va sulle prime pagine
dei giornali ma conosce tutti
quelli che ci vanno perché collabora con loro.E’molto competente,un valore aggiunto per
l’amministrazione».
A chi darebbe il premio
“Sport civiltà” 2009?
«Cercherei di valorizzare figure che rappresentino la parmigianità.A Giulia Gibertini per il
volley e a Maria Chiara Franchini per il basket.E poi ha uno che
parmigiano non è ma negli ultimi tre anni ha lottato e sofferto
come se lo fosse:Stefano Morrone».
Un’ultima domanda, a che
sport farebbe giocare la
giunta?
«A calcio ovviamente...».
Provi a fare la formazio-
Matteo Agoletti (a destra) in Cittadella corre a fianco del sindaco di Parma Pietro Vignali
ne...
«Pietro Vignali come regista,
Giorgio Aiello in porta,Fabio
Fecci terzino destro,Giuseppe
Pellacini terzino sinistro,Gianluca Broglia al centro della difesa
insieme a Davide Mora.A centrocampo Paolo Buzzi,Francesco Manfredi e Lorenzo Lasagna
oltre al già citato sindaco,in attacco Giovanni Paolo Bernini e
Luca Sommi.Paolo Zoni secon-
do portiere (un tempo per
uno),Roberto Ghiretti allenatore,Cristina Sassi e Cecilia Greci dirigenti accompagnatori.Io
mi metterei in panchina pronto
ad entrare in caso di bisogno...».
Il consesso presieduto dall’esponente dell’Udc ha funzioni istruttorie e propositive da sottoporre al conisiglio
«La “mission“ è fare da collante tra amministrazione e club»
L
e Commissioni consiliari permanenti sono organi interni al consiglio,composti da consiglieri di maggioranza e minoranza e con funzioni istruttorie e propositive rispetto agli argomenti rientranti in determinate
tematiche e da sottoporre a decisione consiliare.«E’un
laboratorio di idee in fase preconsiliare – spiega Agoletti – Grazie anche alla disponibilità degli altri membri (RobertoAgnetti,Natalia Borri,Matteo Caselli,Paolo Pizzigoni,Maria Vittoria Valdrè,Mario Variati) da quando siamo
in carica noi siamo usciti anche dal palazzo.Siamo stati a
Moletolo,c’era ancora l’assessore Adorni,per visitare
l’impianto del rugby al centro di polemiche;siamo stati
ricevuti al Parma dal presidente Ghirardi;TinoAsprilla ha
partecipato a una seduta della commissione.Vogliamo
essere un collante tra le società sportive e l’amministrazione comunale».Così rischiate di sovrapporsi all’assessorato allo Sport? «No,lavoriamo per l’assessore.Abbiamo autonomia ma facendo parte di una maggioranza prima di muovermi mi confronto con Ghiretti per cercare di capire qual è la posizione della giunta». (m. b.)
I membri della 2ª Commissione consiliare posano con Tino Asprilla