Parma-Bologna-Genoa - Comune di San Giorgio di Piano

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Parma-Bologna-Genoa - Comune di San Giorgio di Piano
PARMA-BOLOGNA 0-2
L’ANAGRAMMA DI DETARI E LO SPELEOLOGO AFFOSSANO PARMA
Raggiunta la salvezza a prova di aritmetica nonostante la netta sconfitta contro il Napoli, il
Bologna si avvia verso le ultime due gare di campionato in totale decompressione. A Parma,
nella giornata della festa per il ventennale dal trionfo dei ducali a Wembley in Coppa delle
Coppe (mentre il glorioso BFC sprofondava miseramente negli inferi della C e ormai prossimo
al fallimento), Pioli e i suoi ragazzi regalano ai duecentocinquanta sostenitori al seguito la
gioia di una bella vittoria, netta, meritata e quanto mai inaspettata, visto le gravi assenze di
Gilardino, Kone e Perez,
appiedati per un turno dal
Giudice Sportivo. Gabbiadini
unica punta dunque,
offensivamente coadiuvato dal
trio sulla trequarti PasquatoDiamanti-Lazaros, con Naldo
schierato sin dal primo minuto in
coppia con Sorensen, poiché sia
Cherubin ed Antonsson sono
fuori causa per infortunio. Se
sulla carta il Bologna appare
rimaneggiato, in campo è tutta
un’altra musica. Khrin dirige
l’orchestra e giusto il tempo di
leggere i primi spartiti, Taider
dopo sei minuti trafigge Mirante
con un preciso sinistro scagliato
dal limite dopo una corta
respinta della difesa, un colpo
da biliardo che si infila quasi a fil
di palo, proprio sotto il settore
ospiti. La reazione degli uomini
di Donadoni si fa sentire presto.
Il tridente formato da Biabiany,
Amauri e l’ex Belfodil cercano
più volte il pari, ma Stojanovic
(confermato numero uno
rossoblu nonostante le nove reti
incassate in due partite) fa
buonissima guardia, anzi risulta
decisivo in almeno tre
circostanze con parate
spettacolari. Nella ripresa i padroni di casa aumentano gli assalti ma la precisione latita.
Naldo francobolla per bene Amauri, la pressione rossoblu sui portatori di palla crociati ne
riduce la rapidità di manovra, specie sulle fasce. I felsinei pungono per lo più con rapide
ripartenze e vivaci percussioni di Alino sulla trequarti. Da una di queste, superata la mezz’ora,
arriva il raddoppio rossoblu. Il riccioluto fantasista toscano serve sul filo del fuorigioco il neo
entrato Moscardelli che, per qualche secondo e barba da speleologo (o da naufrago, fate voi)
a parte, si trasforma nel mai dimenticato (per i parmensi, ovviamente) Tino Asprilla, un rapido
scatto e lascia partire un bolide rasoterra sul quale il povero Mirante nulla può fare. Prima rete
per lui e la sua gioia si unisce a quella di noi tifosi saltellanti in suo onore, fedeli al coro a lui
dedicato. La partita finisce qui e non c’è più niente da raccontare, se non la bella ovazione
per i rossoblu sotto la curva e una curiosità legata alla vittoria nel derby. Per la prima volta
Pioli batte la squadra della sua città. Meglio averlo fatto in rossoblu, non è vero??
BOLOGNA-GENOA 0-0
VOLEMOSE BENE, IN FONDO ABBIAMO GLI STESSI COLORI….
L’ultima giornata di campionato giunge serena, a sentenze già emanate. Salutano infatti la
massima serie Pescara, Siena e con grande sorpresa il Palermo dello stronca-allenatori
Zamparini. Mancano giusto i piazzamenti Champions ed il quadro è completo. Al Dall’Ara
arriva il Genoa bello sazio e spensierato, reduce dai bagordi della salvezza acciuffata
soprattutto per demeriti altrui. Vabbè, ogni tanto succede anche agli altri…Si attende pertanto
una gara giocata senza l’esasperazione del risultato, che se finisse con un pari e reti a
grappoli d’ambo le parti non sarebbe in fin dei conti un delitto, anzi una gioia agli occhi degli
spettatori, tra i quali moltissimi bambini con le rispettive famiglie. Tornano a disposizione Gila
e Kone, ancora dall’inizio Naldo, Khrin e Lazaros, a riposo Perez e Gabbiadini, ma entrambi
in panca. Nel Genoa l’ex e mai retrocesso Portanova comanda la difesa, curiosamente
formata da altri ex rossoblu, Moretti e Manfredini, mentre davanti il trio Jankovic-BorrielloFloro Flores promette sfracelli. Forse la parola sfracelli è un tantino esagerata, diciamo che
può creare qualche grattacapo al giovane
portierone Stojanovic, ancora una volta
confermato guardiano dei pali di casa. Sin
dalle prima battute, la partita si mostra
gradevole. Diamanti pare ispirato come
nelle giornate migliori, il Bologna attacca
con buoni fraseggi ma Donnarumma,
estremo difensore dei liguri, non si lascia di
certo intimorire. Un gol annullato a Kone
passa quasi inosservato, ma non lo è la
grande parata in tuffo di Stoja sulla
punizione magistralmente calciata da Floro
Flores. Il greco dal ciuffo ribelle e pizzetto
curato coglie la traversa su cross di Alino e
si conta una bella occasione sciupata da
Lazaros. Il gol è nell’aria ma non arriva. Il
Bologna comincia il secondo tempo con lo
stesso piglio deciso della prima frazione di
gioco. Diamanti si rivela un tantino egoista
in almeno un paio di occasioni sprecate
malamente. Vuole congedarsi dal suo
pubblico nel migliore dei modi. Un saluto
che sa di addio, secondo le ultime
indiscrezioni del calciomercato. Passano i
minuti e l’assedio della Pioli-band inizia a
diventare insistente. Ci provano un po’ tutti,
da Alino a Gila, da Khrin a Taider, ma il
risultato non cambia, fossilizzato sullo 0-0. Entra Moscardelli per rinvigorire l’attacco ma
niente da fare. L’emozione più forte della ripresa è una colluttazione verbale che ha i
prodromi di una rissa (spenta sul nascere) fra Diamanti e Borriello nell’area genoana. Volano
parole di fuoco tra il pratese e l’ex di Belen, ci pensa l’arbitro a rasserenare gli animi
distribuendo ai due contendenti un bel cartellino giallo. Negli ultimi minuti c’è gloria anche per
Natali, al rientro dopo sette mesi ai box causa grave infortunio ai legamenti, e disdetta (per
non dire sfiga) per Alino, uscito anzitempo in barella per uno scontro fortuito. Insomma, un
inutile puntaccio per uno e tutti a rinfrescarsi sotto le docce sognando spiagge dorate e mari
cristallini che presto, per molti dei protagonisti in campo, diventeranno realtà. Prima di girare
dalla parte giusto il pomello dell’acqua calda, i doverosi saluti ai tifosi sotto la curva. Oltre ai
giocatori rossoblu, per la prima volta si vede sulla pista di tartan un commosso Pioli, invitato a
sventolare un enorme bandierone più grande di lui ma non del suo cuore, un faro nella notte
per le sorti rossoblu.
Buone vacanze vecchio Bologna, ci rivediamo ad agosto…
ALMANACCO

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