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edico
sulla. a P dei piloti"
Irisultati dell'inchiesta francese sul volo Germanwíngs
"A Lubitz fu prescritto il rícovero, ma nessuno sapeva
ANDREATARQUINI
DUE SETTIMANE prima di togliersi la vita e uccidere con sé
altre 149 persone schiantandosi sulle Alpi francesi ai comandi dell'Airbus di Germanwings, il copilota tedesco Andreas Lubitz aveva ricevuto dal
suo medico la raccomandazione di farsi ricoverare con urgenza in un ospedale psichiatrico.
Ma compagnia aerea e autorità aeronautiche tedesche non
lo seppero mai. Lo afferma il
rapporto finale del Bureau
d`enquêtes
et
d'analyses
(Bea) francese, consigliando
di abolire il diritto dei piloti al
segreto medico: meno privacy
e più sicurezza.
Il rapporto, presentato dal direttore del Bea Rémy Jouty e
dal responsabile dell'inchiesta
Arnaud Desjardin (indagine
ed esame delle scatole nere furono condotte in Francia, territorio della sciagura) offre conferme spaventose delle cause
della tragedia di quasi un anno
fa. Il 24 marzo 2015, Andreas
Lubitz, copilota del volo
Gwi18g della compagnia low
cost di Lufthansa da Barcellona a Düsseldorf, approfittando
dell'assenza del comandante
assentatosi per andare alla toilette, chiuse con il blocco di sicurezza antiterrorismo la cabi-
"Occorre rivedere
le regole di difesa
della privacy
in nome della sicurezza"
na di pilotaggio, prese i comandi e lanciò il bireattore contro
le montagne.
«Lubitz era seriamente malato, e diversi medici privati
che lo avevano in cura lo sapevano benissimo», dicono gli inquirenti francesi: il 27enne pilota assumeva regolarmente forti dosi di psicofarmaci come
Mirtazapim, Citalopram e Zopiclon. Cioè medicine che, quando vengono prescritte, spingono i medici a sconsigliare al paziente anche la guida di un'automobile. Ma l'informazione
«non arrivò mai a Germanwings, né alle autorità del traffico aereo».
Il Bea, considerato un'autorità internazionale in materia di
sicurezza del volo visto anche il
ruolo della Francia nella tecnologia aeronautica, raccomanda «regole che obblighino i medici a informare le autorità
competenti ogni volta che lo
stato di salute di un loro paziente comporta forti rischi per la sicurezza pubblica e la vita di altri». E in particolare «occorre
definire con precisione come lo
stato di salute dei piloti viene
sorvegliato, e se sono atti al volo nel caso abbiano precedenti
di turbe psichiatriche».
In Germania, ma anche in altri paesi, fanno premio le regole di difesa della privacy. Di cui
Lubitz aveva approfittato per
nascondere la sua malattia e
portare a termine il suo piano.
«Servono norme più chiare per
sapere quando è necessario violare il segreto medico», ammonisce il Bea. Cockpit, l'influente sindacato dei piloti di linea
tedeschi, si è subito dichiarato
d'accordo, ma le autorità federali dell'aviazione civile esprimono riserve. Ora cresce per
Lufthansa il rischio che gli avvocati dei familiari delle vittime sporgano causa negli Usa
(dove Lubitz aveva seguito corsi di volo poi sospesi per i suoi
problemi): la giustizia americana potrebbe imporre a Lufthansa risarcimenti ben più alti dei
25mila euro a persona più premio di Sümila offerti finora.
©RIPROOUZIONE RISERVATA
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