Servizi Dalla borsa della spesa si sente profumo di ripresa Corriere
Transcript
Servizi Dalla borsa della spesa si sente profumo di ripresa Corriere
30 giugno 2014 Pagina 30 Corriere Economia Gruppo ICBPI Dicono di noi Servizi Volge finalmente al bello il Barometro Cashless di CartaSi/CorrierEconomia. Servizi Dalla borsa della spesa si sente profumo di ripresa A maggio consumi su del 2,7%: è il secondo rialzo mensile consecutivo Segnali positivi : salgono gli acquisti per i beni non strettamente necessari. Due mesi consecutivi di consumi in rialzo non fanno ancora una tendenza consolidata, ma rappresentano un segnale importante. Dopo l' incremento del 2,7% della spesa realizzata con carta di credito nel mese di aprile, anche maggio ha registrato un rialzo del 2,4%, in linea con il dato del periodo precedente. Chi sale e chi scende É questo l' elemento più rilevante che emerge dalla consueta analisi mensile sull' andamento della spesa con carta magnetica realizzato da CartaSi, società leader in Italia per la gestioni e l' emissione di carte di credito, che in partnership con CorrierEconomia elabora il Barometro Cashless della spesa degli italiani. Il valore di questo indicatore, dato dalla differenza tra l' aumento (diminuzione) della spesa mensile rispetto alla media mobile dei 12 mesi precedenti, è stato a maggio pari a 1,5. «Il lungo periodo di opportunità turistiche di aprile è passato. Le possibilità di fruire di un ponte nel primo weekend non sono state molto diverse rispetto a quelle del 2013. Non pesano dunque sul dato di maggio particolari effetti di calendario. Inoltre, se si aggiunge che maggio 2013 presentava un livello di acquisti piuttosto elevato, superiore di oltre due punti e mezzo rispetto a quello dell' anno ancora precedente, possiamo dire che i dati evidenziano una crescita vera», commenta Francesco Pallavicino, responsabile degli studi di scenario di CartaSi. Naturalmente il dato medio della crescita degli acquisti non dice tutto sulle tendenze in atto, poiché la dinamica delle vendite a livello settoriale tende ad essere fortemente divergente. Accanto ai robusti rialzi di viaggi e trasporti (+9,4%), del dettaglio non alimentare (+8,7%) dell' informatica e dei beni digitali (+8,3%) si registrano incrementi più modesti per alberghi e ristoranti (+4,8%) e per i servizi vari (+1,8%). In forte decelerazione rispetto ai mesi precedenti la spesa legata alle telecomunicazioni (+0,8%). Mentre fra i settori con spesa in contrazione si registra un calo meno marcato rispetto a quello registrato nei primi mesi del 2014. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 1 30 giugno 2014 Pagina 30 < Segue Corriere Economia Gruppo ICBPI Dicono di noi Abbigliamento e calzature fanno registrare un 0,9%, gli alimentari il 3,3% e i beni per la casa un arretramento del 3,9%. Edonismo «Un fenomeno interessante che abbiamo notato nel mese di maggio è il forte incremento di alcuni segmenti di spese non strettamente obbligate, legate ai piccoli piaceri del quotidiano», osserva Pallavicino. Colpisce infatti il buon andamento degli acquisti di piante e fiori (+6,7%), prodotti di profumeria (+11,6%), animali e accessori (+21,8%), arte e collezionismo (+48,2%). «Questo tipo di consumi sono in un certo senso in sintonia con un clima generale di ristabilimento della fiducia. Offrono l' indicazione che, attraverso il passaggio a un moderato edonismo e a forme di autoindulgenza, la fase più acuta della crisi, durante la quale si badava unicamente ai consumi più strettamente indispensabili, viene lasciata alle spalle», conclude Pallavicino. Tagli piccoli La crisi tuttavia ha lasciato segni profondi nelle dinamiche di spesa degli italiani. Un indizio di questa «cicatrice» si può riscontrare nella costante diminuzione, che prosegue quasi ininterrottamente dal 2011, dell' importo medio degli «scontrini» e delle singole spese unitarie realizzate con carta di credito. «Le difficoltà di questi anni hanno modificato profondamente le abitudini di acquisto, costringendo i consumatori a variare le categorie di spesa, a scegliere canali di acquisto più convenienti e, all' interno di un medesimo gruppo di prodotti, a optare per quelli di qualità e costo inferiori», spiega Pallavicino. Questo ridimensionamento delle abitudini di spesa, che anche a maggio di quest' anno fa osservare un calo dell' importo medio per acquisto del 4,3%, è legato in parte ad aspetti non necessariamente negativi. Il calo dell' importo unitario dei singoli acquisti è dovuto anche al boom dell' ecommerce, che a maggio ha fatto registrare un incremento del 22% rispetto allo stesso periodo dell' anno precedente, contro una contrazione dello 0,8% (ma a gennaio il calo era stato superiore al 6%) del canale dei punti vendita tradizionali. In generale gli acquisti realizzati online sono più «mirati» e spesso si rivolgono a prodotti (pensiamo alle «app») il cui prezzo unitario è più basso rispetto a quello di molti beni del mondo fisico. DI MARCO SABELLA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 2