Un articolo richiesto - Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto
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Un articolo richiesto - Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto
2 Primo Piano Primo Piano Scuole e crocifissi: si scatena il dibattito L’ 15 novembre 2009 CHI HA PAURA DI U La sentenza della Corte europea che impone di togliere ultima cosa di cui ha bisogno il nostro Paese in questo momento è uno scontro sulla presenza del crocifisso nelle scuole, che rinfocolerebbe la contrapposizione sulla laicità dello stato e distoglierebbe da tanti altri problemi urgenti. E l’ultima cosa di cui ha bisogno la Chiesa del nostro Paese è la confusione tra le giuste ragioni per respingere la sentenza della Corte europea e il tentativo di tirare la Chiesa dalla propria parte politica mostrando indignazione contro la sentenza. Tuttavia la sentenza c’è e non si può ignorare, e non si può non esprimere a nostra volta un giudizio su di essa. Anche perché è espressa da un organismo, la Corte europea dei diritti umani, la cui natura e il potere non sono del tutto chiari. Non è infatti un organo del Consiglio europeo, istituzione dell’Unione europea, ma del Consiglio d’Europa che non fa parte dell’Unione e il cui nome induce a fare una gran confusione. Molti esperti esprimono dubbi sul valore di una sentenza del genere o lo negano del tutto. Lasciamo, per ora, da parte la questione della validità ed efficacia della sentenza e ragioniamo nel modo più pacato possibile sulla questione che ha sollevato. Per un credente cristiano il crocifisso rappresenta l’atto estremo di amore di Gesù, il Figlio di Dio fatto uomo, che si è lasciato uccidere dalla cattiveria umana per liberare noi uomini e donne dal dominio del male e ci ha offerto la possibilità di riconciliarci con Dio e partecipare alla sua vita eterna. Rappresenta il nucleo centrale della nostra fede. Non si è cristiani se non si crede in questo fatto accaduto nella nostra storia e se non si decide di cambiare la vita conformandola a quella di Gesù che è rimasto fedele a ciò che ha insegnato fino alla morte. Noi credenti desideriamo avere questo segno sempre davanti agli occhi per ricordarci chi siamo e come dobbiamo vivere. Ci dispiace sommamente che sia tolto dalle scuole e da altri luoghi pubblici, ma se questo serve per una convivenza più pacifica e fraterna, in questa nostra società che ha perso in gran parte questa fede e nella quale c’è ormai la presenza di altre religioni, non facciamo guerre per impedire la sua rimozione. Questo corrisponde a quel tipo di rapporti tra persone che lui, il Crocifisso, ha praticato e per i quali è morto. Anzi, egli ha anche indicato come una via utile per evitare confusioni e contrasti la distinzione tra il piano religioso e quello politico. Tuttavia è da considerare bene se veramente togliere il crocifisso serve a migliorare la nostra vita sociale. Molti, penso la maggioranza, contando gli interventi sulla stampa e in televisione, compresi atei e agnostici, sono convinti che nella lunga storia dell’Europa questo segno abbia espresso un insieme di idee secondo le quali è stata plasmata la convivenza dei popoli del continente, idee che sono rimaste anche prescindendo dalla radice religiosa da cui sono nate. Sono idee universali sulle quali si tenta di far convergere tutta l’umanità al di là delle varie religioni. Da noi, nella concretezza della nostra cultura e storia, tali idee sono legate a questo simbolo e quindi sembra opportuno mantenerlo, senza per questo mettere in pericolo la giusta distinzione tra sfera religiosa e politica. D’altra parte domandiamoci: è ragionevole una neutralità assoluta delle istituzioni democratiche rispetto ad ogni senti- lcuni amministratori coA munali hanno reagito alla sentenza della Corte di Strasburgo con varie iniziative talvolta originali e/o provocatorie. A Oderzo il capogruppo del Pdl Paolo Ferri ha chiesto al sindaco di predisporre una mozione in cui si rigetti la sentenza. A Conegliano analoga mozione è stata annunciata dalla Lega. La giunta di Revine Lago ha messo a bilancio una somma per l’acquisto dei crocifissi non solo da porre nei luoghi pubblici ma anche da regalare ai neodiciottenni. (Iscritto al n. 11 del Registro stampa del Tribunale di Treviso il 21-91948 e al Reg. Naz. della Stampa con il n. 3382 vol. 34 f. 649 del 5-991 - Iscr. ROC n. 1730) Direttore responsabile GIAMPIERO MORET Redazione e amministrazione Via Stella, 8 - Vittorio Veneto A Tarzo il sindaco ha tolto, per protesta, la bandiera europea dal municipio. Infine a Pieve di Soligo il vicesindaco Calissoni ha promosso una raccolta di firme contro la sentenza. Stampa: C.S.Editoriale Grisignano (Vi) “I dati forniti dai sottoscrittori degli abbonamenti vengono utilizzati esclusivamente nell’ambito della nostra attività e non vengono ceduti a terzi per alcun motivo in base a quanto predisposto dal D. Lgs n. 196 del 2003.” [email protected] - www.lazione.it rimozione turberebbe molte più persone e convincere, invece, del suo valore umano chi è turbato per la sua presenza. Un’altra chiarificazione è urgente e questa riguarda noi credenti e la Chiesa di cui facciamo parte. Dobbiamo essere estremamente vigili che la reazione contro la sentenza della Corte di Strasburgo non diventi per qualcuno strumento di lotta politica. È già successo nel passato che il crocifisso fosse impugnato come una spada. Sarebbe la profanazione più grave, molto più che toglierlo dalle pareti della scuola. Da segno di non violenza assoluta diventerebbe segno di violenza. Da segno di fratellanza, segno di divisione. Può diventarlo quando la fede è vissuta con intransigenza e intolleranza contro chi non la condivide. Può diventarlo quando la fede non è per niente vissuta con convinzione e non è trasformata in conversione di vita, ma è usata solamente contro altri. Può diventarlo quando la difesa del crocifisso serve solamente per accaparrarsi l’appoggio influente della Chiesa. Queste ambiguità sono più deleterie per la vita cristiana degli attacchi violenti ed espliciti contro la fede. Gesù, il Crocifisso, li ha sempre smascherati con le sue implacabili denunce nei confronti dei “sepolcri imbiancati”, che sono stati poi quelli che lo hanno messo in croce. Giampiero Moret AL NEGOZIO DI ARTICOLI RELIGIOSI DI VITTORIO LE IDEE DEI SINDACI Tel. 0438 940249 Fax 0438 555437 Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto mento religioso? È realistico separare in maniera così radicale le istituzioni politiche dal vissuto concreto di una società animata da sentimenti e pratiche religiose? Non è forse un impoverimento sia della vita sociale sia della politica? Non è forse una di quelle “pulizie” per ottenere una “purezza” che scarnifica la realtà e si dimostra alla fine disumana? Sono domande sulle quali è bene riflettere. Nella riflessione mettiamo pure anche tutte le deformazioni che questo segno ha subito lungo la storia. Ricordiamo pure la croce dei crociati e altri suoi usi violenti. E poi, messo tutto in conto, vediamo se non sia più opportuno lasciare questo segno la cui ABBONAMENTI 2010: "L'Azione fruisce dei contributi statali diretti di cui alla legge 7 agosto 1990, 250". Annuale (50 numeri) euro 43 Semestrale euro 25 - Sostenitore e. 80 Per l’estero chiedere in amministrazione. Questo settimanale è iscritto alla FISC Federazione Italiana Settimanali Cattolici Conto corrente postale n. 130310 ed associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana Socio del CONSIS CONSORZIO NAZIONALE SETTIMANALI SOC. COOP. a r.l. - ROMA Chiuso in redazione il 11.11.2009 alle ore 16.05 Un articolo richiesto da muro e le piccoIglilecrocifissi croci da catenina sono tra articoli più richiesti del nuo- vo negozio di articoli religiosi “San Tiziano” di via Lioni (a cento metri dalla Curia). Dall’apertura, avvenuta lo scorso 23 settembre, sono un centinaio i crocifissi da muro venduti. A richiederli – spiegano le commesse – sia sacerdoti che laici. Molti li acquistano per regalarli a giovani sposi, qualcuno per il proprio esercizio commerciale, qualcun altro come dono per un anniversario di matrimonio (per le nozze d’argento, ad esempio, viene regalato un croci- fisso d’argento). I costi sono i più vari: si va da 2 a centinaia di euro. I più richiesti sono quelli in vetro. Vanno bene anche le vendite delle crocette da mettere nelle catenine, in particolare quelle in argento e in argento dorato, mentre è passata la moda dei “tau”. FC L’interno del negozio Primo Piano 15 novembre 2009 3 UN UOMO IN CROCE? i crocifissi dalle aule scolastiche I VARI PASSAGGI GIURIDICI LE OPINIONI DEI LETTORI La lunga storia della sentenza ei giorni successivi alla notizia della sentenN za della Corte europea sono giunte in redazione diverse riflessioni di lettori in merito alla a Corte europea dei diritL ti dell’uomo di Strasburgo, all’unanimità dei giudici tupisce il fatto che, tutte o Squesti quasi, le reazioni suscitate in giorni dalla sentenza eu- componenti, nella decisione numero 30814/06, del 3 novembre 2009, ha condannato lo Stato italiano per la violazione dell’articolo 2, del protocollo numero 1, rivisto nel combinato disposto con l’articolo 9, della “Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali”, ritenendo che l’esposizione del crocifisso nelle aule scolastiche comporti una violazione del dovere dello Stato di rispettare la neutralità religiosa. Già nel 2004 anche la Corte Costituzionale era stata chiamata a pronunciarsi sullo stesso tema e aveva dichiarato manifestamente inammissibile la questione di legittimità costituzionale degli articoli 159 e 190 del Decreto legislativo 297/94 (Approvazione del testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado) sollevata, in riferimento al principio di laicità dello Stato e comunque alla supposta violazione di altri princìpi della Costituzione. In quella sede la Consulta non si pronunciò nella sostanza della questione, limitandosi a rigettare il ricorso per motivi procedurali, in quanto le norme contestate erano dei regolamenti, e non delle leggi (di valore superiore), e per questo non erano impugnabili costituzionalmente. La vicenda che invece ha portato alla pronuncia della Corte di Strasburgo inizia con il ricorso presentato al Tar del Veneto dalla nota signora S.L. di Abano Terme. Il Tar, rigettando il ricorso proposto nel 2005, si pronunciò ritenendo che il principio di laicità dello stato, di valore costituzionale, non era messo in dubbio dall’esposizione del crocifisso, ma anzi che il crocifisso doveva essere inteso come simbolo di una particolare storia, cultura e identità nazionale, oltre che espressione di alcuni principi laici della comunità. Per tali ragioni esso può essere legittimamente collocato nelle aule della scuola pubblica, in quanto non solo non contrastante ma addirittura affermativo e confermativo del principio della laicità dello Stato repubblicano: anche l’unità e l’identità culturale della nostra Nazione costituiscono principi costituzionali e il crocifisso, presente nelle aule sin dalla fine dell’Ottocento, ne è un’espressione. La questione giunge poi all’attenzione del secondo grado di giudizio della magistratura amministrativa, ovvero il Consiglio di Stato in Roma che nel 2006 ha di nuovo dato torto alla signora S.L. Nella lunga e articolata sentenza il Consiglio di Stato ribadisce che il crocifisso deve restare nelle aule scolastiche non perché sia un oggetto di culto, ma perché “è un simbolo idoneo ad esprimere l’elevato fondamento dei valori civili” quali la tolleranza, il rispetto reciproco, la valorizzazione della persona, l’affermazione dei suoi diritti, eccetera, che hanno certamente un’origine religiosa, ma “che sono poi i valori che delineano la laicità nell’attuale ordinamento dello Stato”. Insomma, le magistrature italiane fino ad ora interpellate hanno sempre ritenuto che l’esposizione del crocifisso nei luoghi pubblici non violi alcuno dei princìpi costituzionali, ma che esso sia un simbolo dal quale i medesimi princìpi traggono origine. Ora non resta che attendere la presentazione del ricorso da parte del governo italiano avverso la sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo e attendere gli esiti di questa battaglia non più solo legale, ma anche culturale. Avv. Marco Caliandro questione del crocifisso da togliere dalle scuole. Le riportiamo qui sotto e nella pagina seguente. CIMELIO DA APPENDERE O MODELLO DA INCARNARE? ropea di togliere il crocifisso dalle scuole puntino esclusivamente sugli aspetti, pur validi, della cultura, della tradizione, della storia... e anche dei sentimenti. Ciò, pur essendo apprezzabile, per il cristiano è a dir poco riduttivo. “La croce bisogna piantarla nel cuore e nella vita”, e ancora, “Bisogna salire sulla croce”; per questa mia riflessione parto da alcuni pensieri ed espressioni forti del vescovo Tonino Bello. Tutti coloro che in questi giorni si stracciano le vesti, che ne pensano di queste affermazioni? Quando si tratta delle leggi sulla vita, sulla dignità della persona, sulla fame nel mondo, sul traffico delle armi, sulla pace, sull’emigrazione, sul mercato... non reggono e non bastano le motivazioni culturali, storiche, sentimentali; la croce va piantata nel cuore! Qui bisogna salire sulla croce! Non abbiamo paure di chi muove censure di “orizzontalismo”. Chi vuole salire il calvario alla sequela di Cristo non teme di stendersi orizzontale sulla croce per la salvezza del popolo. Si sale sulla croce ogni volta che si contrastano le logiche correnti della sicurezza e degli schemi pagani del profitto; ogni volta che si afferma che la produzione delle armi e il segreto che copre il loro traffico sono una grossa violenza alla giustizia e un attentato alla pace; si sale sulla croce ogni volta che certe scelte scatenano la sufficienza dei dotti, l’ira dei potenti, lo scandalo dei pii, il compiacimento dei superficiali, l’indifferenza della massa. Sulla croce si sale ogni volta che si vuole dare una mano agli ultimi, ai poveri, ai diseredati, agli indifesi e sfruttati, ai perseguitati, partendo dal loro angolo prospettico e non dall’osservatorio dei benpensanti e dei garantisti. Sulla croce si sale ogni volta che si denunciano e si boicottano la violenza, la volgarità, l’indecenza dei mezzi di comunicazione, a partire dalla tivù e giù fino a Internet. “Si sale, infine, sulla croce ogni volta che si è chiamati a quella forma di martirio, straziante e dolcissimo (Tonino Bello l’ha vissuta e testimoniata fino all’ultimo) che si chiama perdono, nel cui oceano vorremmo chiedere al Signore di poter tutti naufragare”. Allora, saliti sul calvario, la croce bisogna piantarla nel cuore e scendere per le strade del mondo e appenderla nella storia della sua quotidianità. “La croce l’abbiamo isolata: è un albero nobile che cresce su zolle recintate, nel centro storico delle nostre memorie religiose, all’interno della zona archeologica dei nostri sentimenti. Ma troppo lontano dal- le strade a scorrimento veloce che battiamo ogni giorno. Abbiamo bisogno di riconciliarci con la croce e di ritrovare, sulla carta stradale della nostra esistenza paganeggiante, lo svincolo giusto che porta ai piedi del condannato”. Collocata questa cornice, il provvedimento di cui sopra può veramente incidere negativamente, non solo culturalmente e tradizionalmente, ma soprattutto sul significato e sulla valenza cristiana della presenza del crocifisso e della sua croce appesa nelle scuole e nei luoghi pubblici. Don Antonio Moretto parroco di Colbertaldo HANNO SCRITTO ANCHE I POLITICI anno preso posizione conH tro la sentenza della Corte di Strasburgo anche alcuni politici. Alla nostra redazione sono pervenuti comunicati e lettere in questo senso dei consiglieri regionali Diego Bottacin (Pd) e Marco Zabotti (Marca Civica), del gruppo consiliare della Lega Nord in Regione, del vicepresidente della Regione Franco Manzato (Lega), dell’assessore regionale Elena Donazzan (Pdl), di Gianna Galzignato, segretario provinciale Udc Treviso, dell’europarlamentare Antonio Cancian (Pdl), del ministro Luca Zaia (Pdl). UN SEGNO UNIVERSALE DI unanime levata di scudi L ’ delle forze politiche a difesa del crocifisso ha posto anco- ra una volta l’accento sui simboli della nostra identità culturale, da tutelare a fronte di decisioni comunitarie spesso incomprensibili. In realtà da molti anni, ad esempio nel mondo della scuola, ci sono talvolta dei tentativi di nascondere o di eliminare quei punti di riferimento che quasi geneticamente ritenevamo intoccabili, quali appunto il crocifisso, il presepe, l’ora di religione… Ci pare altresì che questi allarmi e queste condivisibili e indispensabili controffensive sembrino spesso aleggiare al di sopra del profondo significato che, a nostro parere, il cristiano o l’uomo in genere dovrebbe dare ad un crocifisso. Il crocifisso rappresenta un segno universale di speranza in tutti i luoghi in cui persone credenti o meno si ritrovano. Per i cristiani è un monito continuo verso un impegno e una disciplina morale che dovrebbero contraddistinguere un preciso modo di vivere. Per tutti, invece, se è vero che il Vangelo è fonte inesauribile di buon senso, di ricerca della vita a tutti i costi, di fraternità e di uguaglianza globali, la croce potrebbe essere un chiaro invito a sperare, sempre e in ogni situazione. Allora, anche se spesso essere cristiani può essere difficile, discutibile, o peggio ancora “politicamente inappetibile” per chi si ricorda del crocifisso solo quando c’è il timore di perdere consensi elettorali nel mondo cattolico, è vero che comunque tutti siamo uomini, che hanno sempre bisogno di segni di speranza, e forse la lettura universale anche di questo segno, il crocifisso, potrebbe portare ad un suo maggior rispetto e più onesta considerazione. Jacopo Beltrame 4 Primo Piano 15 novembre 2009 LE OPINIONI DEI LETTORI CROCIFISSO IN CHIESA, BANDIERA A SCUOLA i meraviglio che nelle auM le scolastiche non sia presente la bandiera italiana. Per essa sono morti anche nostri familiari, parenti. E nostri ragazzi avrebbero bisogno di essere educati prima di tutto a diventare buoni citta- dini. Allora piuttosto che la bandiera italiana in chiesa e il crocifisso a scuola, preferisco il crocifisso in chiesa e la bandiera a scuola; ogni cosa a suo posto. Mi meraviglio anche che non ci sia attenzione a come i libri di storia parlano della chiesa. Ricordo quello che aveva mia figlia in terza media: era chiaramente antireligioso. Ecco è anche lì che passa una mentalità antireligiosa, non basta il crocifisso. Diacono Ugo Agnoletto QUANTI SIMBOLI SONO A RISCHIO? e passa il concetto che bisogna eliminare le croci, in quanto simSun boli di origine religiosa che possono ledere la sensibilità di chi ha credo diverso, quante croci dovremo togliere? Non solo i croci- fissi nelle scuole! Sono a rischio il simbolo della Croce Rossa su fondo bianco, il computo del tempo (che si fa a partire dalla nascita del Cristo), la domenica (dies Domini, giorno del Signore), le scuole pubbliche e le vie intitolate ai santi, le feste di Natale e Pasqua... E pensate ai capitelli, alle croci sulle vette delle montagne (per i vittoriesi, sul monte Altare)... «L’universo dei simboli – ha spiegato in un intervento sul Sole 24 Ore il vescovo Bruno Forte – non si cancella impunemente, soprattutto quando essi rimandano alle sorgenti più profonde dell’identità dei singoli e dei popoli: chi pensasse di farlo in nome della “laicità”, dimostrerebbe invece soltanto un laicismo pregiudiziale, ideologico». QUANDO AD ESSERE CACCIATO NON È IL CROCIFISSO E LE CROCI SULLE VETTE? iovedì mattina 5 novembre G un uomo di 74 anni rientrando a casa, frutto in massi- ppartengo all’epoca in cui A ogni aula aveva il crocifisso e il ritratto del presidente del- ma parte delle sue fatiche insieme con quelle della moglie e dove abitava da oltre 25 anni sotto l’appartamento abitato dal figlio, si è trovato chiuso fuori dal figlio stesso titolare dell’immobile con le sue adiacenze. Naturalmente il sindaco, a nome dell’amministrazione, ha immediatamente provveduto, come di dovere, a gestire l’emergenza inserendolo provvisoriamente nell’appartamento di accoglienza della parrocchia gestito dalla Caritas. Domenica successiva ho accennato al termine della messa all’incredibile episodio, dicendo che mai mi sarei aspettato di dover accogliere un cittadino italiano residente del nostro Comune fin dalla nascita, nonché padre di famiglia. Dopo di che ho letto dal capitolo terzo del libro del Siracide i versetti 1-18, che si concludono con queste parole: “chi abbandona il padre è come un bestemmiatore, chi insulta sua madre è maledetto dal Signore”, sul dovere appunto dei figli verso i genitori e ho invitato urgentemente il consiglio pastorale allargato (non è stato possibile sul momento avvertire tutti), per prendere atto della situazione, per offrire tutta la collaborazione a chi di dovere e non solo per denunciare il fatto come immorale, illegale e tanto più anticristiano, ma per rendere meno trauma- tica la terribile esperienza di questa persona, vittima di un gesto ben peggiore che buttar fuori il crocifisso dalle aule scolastiche, per quanti difetti e responsabilità uno possa avere. Qui, infatti, si tratta solo di un simbolo, per quanto nobilissimo, ma di una persona immagine viva di Dio, con cui Cristo stesso si è identificato. Ritengo essenziale portare l’attenzione su questi fatti e tanti altri su cui si misura la vera identità di una comunità cristiana, con le sue radici ricordando che “dai frutti li riconoscerete”, come ci insegna Gesù. E un primo frutto della solidarietà umana e cristiana che ci dà, nonostante tutto, motivi di speranza, è il fatto che già una giovane famiglia della parrocchia ha messo a disposizione alcune stanze per accogliere dignitosamente questa persona. Siamo nel mese dedicato al ricordo riconoscente ai santi, ai morti e a quanti, vivi e defunti, ci hanno fatto del bene; per questo ritengo necessario seppur con sofferenza, portare l’attenzione su fatti del genere alla luce della parola di Dio di cui sopra: “una parola che conforta, che giudica, che condanna e che salva”. Sempre con la fiducia che mediante la preghiera, l’azione e la buona volontà questa ferita possa quanto prima essere risanata in una reale riconciliazione. Don Dino Milanese Moriago della Battaglia FIN DA BAMBINI, IL CROCIFISSO È UN RIFERIMENTO DI GIOIA uole intervenire di fronte a D disposizioni inqualificabili e davvero avvilenti, non solo per i credenti, ma anche per gli agnostici rispettosi e civili; ma mi sento in dovere, come cattolica e come persona dotata di un bagaglio morale, di esprimere il mio punto di vista. Lo faccio richiamandomi all’infanzia. Fin da bimba, il Crocifisso ha scandito tempi e spazi più importanti della mia giornata: il Suo sguardo rappresentava un punto di riferimento, anche se ero troppo piccola per capire l’effettiva portata di quel simbolo. Alzavo gli occhi verso di Lui, oqniqualvolta mi sentissi, in qualche modo, in difficoltà o smarrita e sapevo (ne ero e ne sono profondamente convinta) che quell’Uomo, in silenzio, mi avrebbe fatto sentire meno in affanno e meno disorientata! Sono passati diversi anni da allora, ma quel messaggio di gioia e di serenità, che passa attraverso una creatura, il Crocifisso, non solo rappresentativa ma fondante e ideale del Cattolicesimo, rimane forte e marcato in me! Ecco perché il provvedimento della Corte mi appare quanto mai inconcepibile e inaccettabile: rema contro la nostra identità religiosa e la nostra etica di uomini e donne di buona volontà! Elena Pilato Riflessione tratta dal sito Internet www.lazione.it, dove era stata inserita come commento al blog. IL CROCIFISSO AI DICIOTTENNI NON SIA UN FORMALISMO In riferimento alla decisione della giunta di Revine Lago di donare un crocifisso ai diciottenni, interviene la consigliere comunale Doris Carlet, capogruppo di minoranza. er rispetto del senso che la P croce rappresenta per un credente, non condivido l’iniziativa dell’amministrazione di Revine Lago di regalare il crocifisso ai diciottenni, come “simbolo di tradizione e identità”. Non mi piace l’amministrazione pubblica che ostenta e impone la croce ai giovani quasi come fosse uno strumento d’esorcismo. I nostri giovani necessitano di essere educati ai valori che quel crocifisso richiama e aiutati al formarsi di una conoscenza che permetta la maturazione di quei comportamenti che fanno del cristiano il vero segno della presenza di Dio. L’amministrazione, attraverso le sue strutture, curi la formazione del senso civico, educhi alla tolleranza, al rispetto del diverso e all’accoglienza, operi nel senso della giustizia e avrà fatto ai giovani il più alto regalo che la croce possa auspicare. Doris Carlet la Repubblica, così anche ogni ufficio “pubblico”. Nel mio ufficio nessun collega ebbe mai a eccepire (pur “non credendoci”) sul piccolo Cristo in croce che avevo appeso (senza chiedere preventivi consensi) sulla parete vicino alla porta d’ingresso... lì è rimasto anche dopo il mio pensionamento. Ora è tutto più complicato e se ne discute ai livelli “alti”; non emetto giudizi né sentenze: i motivi addotti sono tanti perché in ogni luogo definito “pubblico” non debba più esserci il crocifisso. Abito a Vittorio Veneto, dalle mie finestre vedo il monte Altare con la sua grande croce, di sera illuminata. Ho passato l’estate camminando su tanti sentieri di montagna: scarponi, zaino, fatica, sudore... la meta è stata quasi sempre una cima e quasi sempre ho trovato, là dove più su non si può, una croce... spero che non si arrivi a definire luogo pubblico anche tutte le nostre vette. Carla Da Re ALLORA CAMBIAMO LA BANDIERA EUROPEA orrei ricordare che, appeV na vedemmo la bandiera europea, tanti anni fa, ci chie- demmo come mai avessero usato proprio le dodici stelle in campo azzurro che stanno sul capo del simulacro dell’Immacolata Concezione (e di una immagine simile si parla anche nell’Apocalisse di san Giovanni apostolo, non battista). Tutte le persone mediamente esperte di segni e simboli lo sanno, si suppone anche la commissione che a suo tempo scelse quella bandiera, e il suo “creatore”, che forse per quel lavoro andò ad ispirarsi in un luogo tranquillo (una chiesa cattolica). A questo punto, usando la medesima logica applicata al crocifisso, i giudici della corte europea dovrebbero invitare i loro colleghi politici a sostituire al più presto la bandiera dell’Europa unita, quella azzurra con le stelle, con un’altra che non riporti un simbolo così esplicitamente e tradizionalmente cattolico. Sempre che dopo aver visto la pagliuzza s’accorgano anche della trave davanti ai loro occhi. Paolo Fiorindo QUANDO AVRAI BISOGNO DI FORZA Don Brunone De Toffol, parroco di Trichiana, ci invia una poesia sulla croce della poetessa di origine armena Vittoria Aganoor, vissuta a Basalghelle di Mansuè. Armenia, una terra che tanto ha sofferto, è letL ’ teralmente coperta di croci erette in stele dette “khatckar”, cioè croci di pietra o incise infinite volte sulle pareti delle chiese e sulle rocce, nella classica forma fiorita alle estremità del piede e dei bracci, a indicare la sua fecondità, quasi sempre senza la figura di Cristo, a simboleggiarne la Risurrezione. La poetessa di origine armena Vittoria Aganoor (1855-1910), scrisse da Basalghelle, “suo eremo”, questo stupendo testo sulla croce, quasi un suo testamento spirituale che invita tutti a guardare con fiducia alla croce di Cristo. QUANDO AVRAI BISOGNO DI FORZA Quando avrai bisogno di forza per resistere alle raffiche del dolore, per combattere le passioni, per infrenare il risentimento che così spesso suscitano le ingiustizie degli uomini e le loro ipocrite commedie, e i loro perfidi raggiri; strìngiti a quella immensa forza, a quella raggiante consolazione che è la croce. Da lei ti verranno le resistenze gagliarde, la generosa tolleranza, la speranza vivificatrice. Allora ti sembreranno misere cose tutte le passeggere vicende di questo viaggio nostro verso la ignota luce che ci attende e ci attira con muta voce e invisibili raggi che solo la nostra anima accoglie e intende. Tu allora alzerai la fronte serena e procederai sicuro tra il volgo, fisso il pensiero nella divina promessa, sorretta dalla visione d’un domani velato, ma certo. (Vittoria Aganoor fecit 30 settembre 1896 Basalghelle. Al conte Marcello) 6 Attualità 15 novembre 2009 A CORDIGNANO, PER IL 4 NOVEMBRE La messa negata alle scolaresche L a cerimonia di commemorazione del 4 novembre a Cordignano rimarrà nella memoria di molti, e non solo di quelli che vi hanno partecipato, per l’episodio della partecipazione di due scuole (due classi in loro rappresentanza, una delle elementari e una delle medie), restando fuori dalla chiesa durante la messa prevista dal programma della cerimonia. «Come ogni anno il Comune in collaborazione con l’associazione ex combattenti e reduci organizza questa manifestazione solenne, nella quale crediamo molto spiega il sindaco di Cordignano Roberto Campagna -. E come ogni anno dunque abbiamo invitato autorità civili e militari (è anche la festa delle forze armate), ed una rappresentanza delle scuole: per tutti lo stesso invito, che indicava chiaramente la scaletta della cerimonia. Il raduno in piazza, quindi la messa, e per concludere la classica commemorazione del 4 novembre, con suono del silenzio e benedizione». Alla messa, però, le due classi non hanno partecipato. I dirigenti scolastici hanno fatto sapere che il problema di partecipare non si è nemmeno posto, per evitare la contestazione di chi non voleva far partecipare i propri figli. Ci sono infatti casi di ricorsi (vinti) al Tar da parte di genitori agguerriti proprio per episodi come questo: le scuole quindi stanno ben attente. «All’uscita dalla messa - spiega il parroco don Piergiorgio Sanson c’erano le due classi: una già al monumento, l’altra nei pressi del municipio, che si è poi accodata al corteo. Si trattava di una cerimonia civile (infatti non era organizzata dalla parrocchia), che prevedeva una esperienza di religiosità, che si è voluta negare ai ragazzi facendoli restare fuori dalla chiesa, arrivando in piazza a messa quasi conclusa. Sono rimasto male per la loro assenza non per una questione di fede. Sono rimasto ferito come cittadino, perché se rispettiamo tutte le culture e le religioni, perché non dobbiamo rispettare la nostra, che è quella della maggioranza?». «Tutto dipende da una legge sbagliata - chiude Campagna -: non è ammissibile infatti che alla maggioranza dei nostri ragazzi, che sono fondamentalmente cattolici, sia impedito di partecipare alla messa, nel rispetto della nostra tradizione religiosa, per colpa di una minoranza di ragazzi di altre religioni. Gli stranieri che vengono da noi devono accettare le nostre regole, culture e tradizioni, come facciamo noi quando andiamo all’estero. E poi, che c’è di male se un ragazzo di altre religioni partecipa ad una funzione religiosa cattolica? Nulla, anzi ha l’occasione per imparare un aspetto della cultura e della tradizione del nostro Paese. E attenzione, non si dica che l’Italia non accoglie gli stranieri! Guardate cosa succede nel Mediterraneo!». AT LETTERA APERTA AL VESCOVO DI VITTORIO VENETO ono una dirigente scolastica di SpositoTreviso, in pensione. A prodella sovraesposizione me- diatica del fatto di Cordignano Le voglio raccontare due fatti molto significativi accaduti nella diocesi di Treviso e di Vittorio Veneto nei mesi immediatamente successivi alla revisione del Concordato. Ero direttrice didattica a Conegliano ed insieme ai colleghi, che gestivano i circoli che gravitavano all’interno della diocesi di Vittorio Veneto, presagendo che correvamo il rischio di entrare in conflitto con i parroci dei territori di competenza, se qualche persona molto autorevole non avesse loro spiegato il cambiamento, abbiamo chiesto un appuntamento al Vescovo, che ci ha ricevuto insieme al Vicario diocesano. Entrambi hanno rilevato che le nostre preoccupazioni erano fondate ed il Vescovo ha mandato subito una lettera pastorale a tutti i parroci, perché prendessero atto delle conseguenze della revisione del Concordato e spiegassero ai loro fedeli che ora nella scuola aveva diritto di cittadinanza la “cultura” religiosa ma non più gli atti di “culto”. Questi ultimi erano :il segno della croce, le preghiere prima delle lezioni, le benedizioni a Pasqua o comunque durante le cerimonie, le messe durante l’orario scolastico, eccetera. La preghiera, è stato chiaramente LA RISPOSTA DEL VESCOVO CORRADO Nessun affronto alla laicità ono stato personalmente Sterachiamato in causa da una letaperta, apparsa qualche giorno fa sui giornali (e qui sopra riportata, ndr). Essa mi chiede di pronunciarmi riguardo alla critica espressa dal parroco di Cordignano per la mancata partecipazione di due classi scolastiche alla celebrazione della S. Messa prevista nella commemorazione dei caduti lo scorso 4 novembre. Il contenuto della lettera aperta consiste nell’affermare che i responsabili della scuola non potevano in nessun caso far partecipare le scolaresche alla celebrazione liturgica, dal momento che il carattere laico della scuola statale, mentre prevede e valorizza l’insegnamento della religione cattolica, non consente invece lo svolgimento, in orario scolastico, di atti di culto. La decisione di non far partecipare gli studenti alla messa non deriverebbe quindi dal fatto che ci possono essere studenti di fede islamica o di altre religioni, ma da un esigenza della scuola stessa, che va rispettata nella sua laicità. Non ho difficoltà ad accogliere gli argomenti presentati. In particolare sono anch’io d’accordo che è del tutto sbagliato e ingiusto prendersela (su questo aspetto o su quello del crocifisso) con gli immigrati appartenenti ad altre religioni. Non sono certo loro che impediscono gli atti di culto o contestano la presenza del crocifisso nelle aule. Nello stesso tempo mi pare che il carattere laico della scuola statale sia sostanzialmente recepi- to e rispettato ormai dappertutto e che non vengano imposti nella scuola “atti di culto” cattolici. Voglio tuttavia far presente che la situazione che si è creata a Cordignano è in realtà assai particolare. La commemorazione dei caduti non è stata organizzata dalla parrocchia, bensì da altri organismi sociali e civili. La cerimonia della commemorazione prevedeva però come parte integrante la celebrazione della S. Messa, alla quale infatti hanno partecipato tutti coloro che poi si sono recati al monumento dei caduti. Personalmente non credo proprio che la partecipazione alla commemorazione nella sua interezza, compresa quindi la celebrazione della S. Messa (fatta salva la libertà di parteciparvi o spiegato, poteva essere analizzata, verso per verso, ma non recitata. Aggiungo che il presepe, che Papa Giovanni Paolo II ha definito “atto di fede”, diventa in questo modo un atto di culto, se gli viene affidato il vero significato religioso e simbolico e non viene realizzato semplicemente alla stregua di una decorazione sulle finestre delle scuole con i fiocchi di neve oppure si innalza un abete con i pendagli.... Anche durante la lezione facoltativa di religione cattolica (quindi in presenza di alunni che hanno scelto tutti di frequentare questa attività) valgono le stesse regole! Lei non può non sapere queste regole, perché allora permettere ora che venga forzata la situazione, mettendo in difficoltà la collega di Cordignano, lasciando nell’ignoranza (nel senso che ignorano) i parrocchiani e il parroco stesso? Il secondo episodio è ancora più significativo. Sempre nello stesso periodo un collega di Asolo aveva mandato una circolare ai suoi docenti con cui spiegava le nuove regole, tra cui la raccomandazione di evitare le preghiere prima delle lezioni. I genitori, non preparati, sono insorti mandando lettere ai giornali. Lei non ci crederà, ma il collega, che aveva solo fatto il suo dovere, è stato difeso pubblicamente dal Vicario diocesano, che ha spiegato ai genitori come stavano correttamente le cose. (...) Eccellenza per- meno da parte di qualche alunno) possa essere vista come un affronto alla laicità della scuola. Altrimenti la stessa cosa si dovrebbe dire anche della preghiera (cristiana) e della benedizione (cristiana) a cui le due classi hanno tranquillamente partecipato davanti al monumento dei caduti. Avendo il Consiglio d’Istituto deciso la partecipazione delle due classi alla cerimonia, sarebbe stato possibile anche prevedere che alcuni insegnanti si fossero resi disponibili a custodire i ragazzi che eventualmente non avessero voluto partecipare alla S. Messa. In questo modo la scuola avrebbe permesso agli alunni (cattolici o no) la conoscenza o, meglio, l’esperienza integrale di un momento altamente significativo della tradi- ché, Lei che sa, non fa sentire la Sua voce? (...) Credo che nessuno abbia il potere di de-potenziare la laicità della scuola, che deriva da quella dello Stato, che a sua volta deriva dalla Costituzione, né il Ministro con strumenti amministrativi (ricordo a suo tempo Misasi...) né i vari direttori regionali, che magari si affannano a dimostrarsi più sudditi delle gerarchie ecclesiastiche che delle leggi dello Stato. Un’ultima cosa, Eccellenza, perché lascia credere che la decisione di non permettere atti di culto dipenda dal fatto che ci possono essere studenti di fede islamica? Questo non è vero come ho cercato di spiegare, se Lei lascia circolare queste voci (messe in giro da giornalisti “ignoranti” e spesso faziosi, pronti a cavalcare qualsiasi indizio di conflitto), non solo avvalla delle falsità ma legittima chi fomenta scontri di civiltà. Lei non è d’accordo su questa ipotesi, vero? Non sarebbe meglio che invece di puntare sul potere, cercando di marcare il territorio, Lei e le altre autorità ecclesiastiche puntaste sulla potenza delle idee (e il Cristianesimo è ricchissimo di idee feconde) per aiutare la scuola a far crescere i nostri giovani nella forza della mente e del cuore, che in questi tempi sta dimostrando la sua carenza? Cinzia Mion Il vescovo Corrado Pizziolo zione sociale, civile e religiosa del paese in cui vivono, com’è la Commemorazione dei caduti. Non è proprio questo uno degli obiettivi che si propone l’educazione scolastica, anche in ordine a quella integrazione dei nuovi arrivati che tutti auspichiamo? + Corrado Pizziolo Attualità 15 novembre 2009 7 SECONDO L’ISLAMISTA ANGELO SCARABEL Il burqa non è un problema... U na donna che circola con il burqa per le strade dei nostri paesi è certamente un fatto inconsueto. È ovvio che, quando accade, si inneschino perplessità e dibattiti, come è accaduto a Pieve di Soligo, riaprendo polemiche riguardo alla presenza degli stranieri nel nostro territorio e a quale atteggiamento sia più giusto nei loro confronti, toccando anche il problema del ricavo delle moschee. La donna in burqa, tuttavia, pone uno specifico problema di ordine culturale e religioso sul quale abbiamo interpellato un esperto, Angelo Scarabel, vittoriese, docente di Storia della filosofia islamica e di Lingua e letteratura araba all’Università di Venezia. Quella del burqa è una tradizione del mondo islamico, ma fino a che punto? «Il burqa è un fenomeno squisitamente afghano. È da considerare un’abitudine locale, però con l’aspetto problematico di una tendenza a considerarlo obbligatorio. Ma nei testi sacri dell’islam non è previsto; c’è solo l’invito alle donne a presentarsi in moschea vestite in modo modesto, in modo da non attrarre attenzioni inopportune dei maschi. Già 30 anni fa in Egitto il velo era pressoché ignorato, anche dalle donne di campagna. Nel mondo arabo il volto delle donne rimane scoperto. Quella del burqa può essere SCARABEL Non è vero che alle donne viene imposto un certo modo di essere o di vestire. Anzi, le donne nel mondo islamico svolgono un ruolo preponderante in vari aspetti compresa in quella serie di abitudini locali che sono sorte soprattutto nelle zone periferiche dell’islam, per distinguersi dai praticanti di altre religioni». Il ruolo della donna nel mondo arabo è davvero di sottomissione? «Non è vero che alle donne viene imposto un certo modo di essere o di vestire. Diversamente da quel che siamo portati a pensare, le donne nel mondo islamico svolgono un ruolo preponderante in vari aspetti della vita sociale, come ad esempio nella definizione dei matrimoni. Si consideri che la tradizione dell’uso del velo nel mondo arabo è stata ripresa negli anni Settanta dalle studentesse dell’università del Cairo per un senso di identità islamica. Da noi fino a qualche decennio fa c’erano le donne vedove che vestivano sempre di nero, ed ora questo non accade più. Nei paesi arabi stiamo assistendo alla stessa evoluzione. Va detto che in tanti paesi musulmani ormai c’è una vita abbastanza simile alla nostra occidentale, tranne nelle campagne. Non ci sono grandi differenze tra le nostre città e quelle di quei paesi». I casi di utilizzo del burqa si prestano a strumentalizzazioni contro la religione islamica. Secondo lei dove stanno i veri problemi di accettazione dell’islam? «Nell’islam c’è una serie di riti che non hanno una particolare rilevanza sociale: le cinque preghiere quotidiane; la professione di fede, come nel caso della benedizione sul cibo; la preghiera collettiva del venerdì a mezzogiorno; il digiuno durante il Ramadam; l’elemosina tramite le proprie organizzazioni, laddove ci sono. Non mi pare che questi pongano dei particolari problemi di convivenza, o che risultino del tutto inaccettabili per la nostra cultura». Secondo lei non rappresenta un pericolo neanche se vengono aperte moschee? «Credo che la questione delle moschee sia connessa soprattutto con l’attuazione di un processo di integrazione, che è un fatto di mentalità e di progressiva, reciproca accettazione di certe diversità. Solo in questo modo si può giungere ad una convivenza senza problemi. D’altra parte va ricordato che il diritto a professare la propria religione è sancito dalla Costituzione». Viene sostenuto, però, che nei paesi musulmani l’accettazione dei cattolici non c’è… «Questo è vero nella penisola araba e nella zona delle città sante. Nel resto del mondo, anche in quei paesi diventati islamici, non c’è nessun divieto per le altre religioni riconosciute, come il cristianesimo». Se lei si trovasse a dover decidere nel caso dell’uso del burqa? «Io lo considererei vietabile, per ragioni di sicurezza. Mentre il velo arabo, che copre il capo e parzialmente il volto, non costituisce un problema. D’altra parte il burqa sta per essere vietato anche nei paesi islamici, in quanto espressione del fondamentalismo. Ho constatato che nelle università di vari paesi islamici è vietato il velo, ed anche la barba alla foggia dei fondamentalisti». Secondo lei ci sono i margini per una integrazione serena e senza problemi della religione SFORZA IL CASO DELLA DONNA IN BURQA A PIEVE DI SOLIGO ... il problema è la moschea no dopo l’altro vengono U al pettine i nodi causati da un’immigrazione mal go- vernata. Il Quartier del Piave, con il suo elevato tasso percentuale di presenza di immigrati, è una delle aree più sensibili della diocesi. E così nel giro di pochi giorni Pieve di Soligo è finita due volte agli onori della cronaca, anche nazionale: prima per la vicenda della donna musulmana contestata perché faceva la spesa al Bennet indossando il burqa e poi per la trattativa condotta da un gruppo di islamici per acquistare un capannone in zona Bennet da destinare a luogo di culto. «La storia del burqa a mio avviso è stata enfatizzata – af- ferma il sindaco Fabio Sforza –. Ne ho parlato con alcuni rappresentanti della comunità musulmana che hanno invitato la signora a utilizzare un abbigliamento più consono alla nostra realtà. Non ritengo si possa parlare di un fatto che provoca “allarme sociale”. Piuttosto mi preoccupa la concezione della donna che vi è in una cultura che concepisce il burqa». Va detto anche che si tratta di un caso isolato su migliaia di donne musulmane residenti nel Quartier del Piave. Più seria, invece, la vicenda della moschea. Spiega Sforza: «All’amministrazione era giunta notizia di una trattativa tra un privato e i rappresentanti di una comunità mu- sulmana non meglio definita per l’acquisto di un capannone vicino al Bennet. Abbiamo verificato la notizia e in effetti c’erano trattative in atto. Al privato era stato detto che l’edificio sarebbe stato utilizzato come sede per associazioni. La vicenda è terminata spontaneamente poiché il privato ha deciso di non vendere più il capannone. Il problema comunque va affrontato – ammette Sforza –. L’Italia è un Paese in cui c’è libertà di culto, che è un diritto importantissimo. Questo però non vuol dire che non bisogna vigilare. Nella cultura islamica non c’è il concetto di laicità e questo può comportare dei rischi. L’Islam, inoltre, per sua na- islamica in Italia? «Realisticamente credo che l’80% degli immigrati sia venuto in Italia per rimanerci. Credo, quindi, che occorra creare le condizioni affinché non ci siano né attriti né esclusioni. Va tenuto conto che le leggi italiane hanno clausole precise che a volte non coincidono con l’islam. Ad esempio la bigamia, che per noi è un reato mentre per gli islamici no. Ritengo che una discreta saggezza possa aiutare, dosando tra saggio rigore e saggio temporeggiamento, in modo che i nuovi residenti musulmani trovino da sé l’equilibrio. D’altra parte constatiamo che per i circa 500 mila italiani che sono diventati musulmani non esistono problemi di integrazione, forse perché non c’è diversità nel colore della pelle. Credo che sia più saggio ricorrere ad una certa rigidità solo quando è strettamente necessario». Franco Pozzebon Fabio Sforza tura è molto frammentato, e i vari gruppi fanno capo a imam che hanno visioni religiose diverse. Occorre, prima di ogni altra cosa, capire gli interlocutori con cui si ha a che vedere». Ma è anche vero «che piuttosto di avere dieci “cellule” che si ritrovano in un sottoscala in modo clandestino è meglio avere un luogo di ritrovo noto e controllabile». Come coniugare allora il ri- Sulla questione della moschea abbiamo già fatto incontri con alcune comunità islamiche locali moderate, trovando un atteggiamento costruttivo. I moderati mi risultano la stragrande maggioranza spetto della libertà religiosa con l’esigenza di sicurezza? «Abbiamo già fatto incontri con alcune comunità islamiche locali moderate, trovando un atteggiamento costruttivo. I moderati mi risultano la stragrande maggioranza. Quello del luogo di culto è un problema dell’intero Quartier del Piave, ritengo che lo dobbiamo affrontare insieme». Federico Citron 8 Attualità 15 novembre 2009 QUATTRO MILIARDI DI EURO PER LA SALVAGUARDIA A ROMA SI SONO SVOLTI GLI STATI GENERALI ANTIMAFIA Un Piano regionale per la tutela Mafia, una questione che delle acque ...ed anche dei cavatori riguarda anche il Nordest I l Piano di tutela delle acque del Veneto è realtà. Il Consiglio regionale l’ha approvato la scorsa settimana a maggioranza: favorevoli Pdl, Lega e nuovo Psi; contrari Pd e Rifondazione; astenuto il gruppo Verde. Si tratta di uno strumento normativo di cui le Regioni devono dotarsi per salvaguardare le proprie acque superficiali e sotterranee. Il documento definisce gli interventi di protezione e risanamento del patrimonio idrico regionale, ne fissa l’uso sostenibile secondo principi di conservazione, risparmio e riutilizzo di questo bene primario, determina il fabbisogno finanziario per rendere operative le azioni previste. Il piano fotografa innanzitutto i punti di criticità per le acque superficiali e sotterranee per ognuno degli 11 bacini idrografici del Veneto e dei vari corpi idrici (fiumi, laghi, lagune, fascia marino-costiera, falde). Identifica poi le aree che richiedono misure specifiche di prevenzione dall’inquinamento e di risana- mento, indicando per ognuno di questi segmenti le misure e le azioni previste. Tra le misure considerate, sul fronte della prevenzione ci sono quelle rivolte a salvaguardare le acque dallo sversamento dei nitrati di origine agricola e quelle mirate a far fronte ai danni provenienti dagli scarichi e dalla depurazione. La dotazione finanziaria del Piano è di 4 miliardi di euro e gli interventi previsti hanno come orizzonte temporale di attuazione il 2015. La parte più consistente della somma (1.690 milioni) è destinata all’adeguamento delle reti fognarie. Al settore della depurazione andranno 730 milio- SABATO 21 INCONTRO INFORMATIVO PER I GENITORI DI DISABILI ADULTI l Comitato Genitori RagazIrecentemente zi Disabili dell’Ulss 9 (che si è ampliato anche ai genitori delle Ulss 7 e 8) organizza per sabato 21 novembre un incontro aperto ai genitori, familiari e tutori di persone disabili adulte per parlare della compartecipazione alla spesa per l’accesso ai servizi per la disabilità adulta (C.e.o.d. - Case Allog- gio - R.S.A.) da parte degli utenti e loro familiari nelle tre Ulss della provincia di Treviso. Interverranno Flavio Savoldi (Fish regionale) e Maddalena Borigo (Anffas regionale). L’incontro si svolge sabato 21 novembre alle 15.00, a Ponte di Piave presso la Casa della Comunità “Luciano Martini”, in Via Gasparinetti 4. I 20 ANNI DALLA CADUTA DEL MURO L’esempio della Merkel stato abbastanza emozioÈ nante vedere, in questi giorni, in tivù, le celebrazioni per i venti anni dalla caduta del muro di Berlino. È stato bello rivedere Gorbaciov, Walesa, Kohl... i fautori di quella straordinaria vicenda che ha cambiato la storia dell’Europa e del mondo (e mancava papa Woytila, pur evocato da molti e in particolare da Walesa). In quello scorcio di anni ’80, in pochi anni, giorni, ore, sono accadute cose che sembravano impossibili. I comunisti russi che lasciavano cadere, una dopo l’altra, le loro roccaforti europee; Gorbaciov che, ogni gior- no con più audacia - che a noi pareva avventatezza, tanto c’eravamo abituati al vecchio mondo... - si sbarazzava delle forme e della sostanza dell’imperialismo sovietico; migliaia e poi milioni di cittadini che pacificamente buttavano fuori dai palazzi le cariatidi del socialismo reale, come fosse la cosa più naturale del mondo: un po’ d’aria fresca e pulizie di primavera, in un novembre indimenticabile. Bisogna riconoscere che qualche leader di statura analoga a quelli di vent’anni fa c’è ancora rimasto in giro. Uno di questi, a Berlino, non c’era: Obama ha fatto pervenire dei messaggi, inviato i ni. Al risparmio idrico in agricoltura e all’ammodernamento delle reti irrigue il Piano destina 500 milioni. Sono previsti poi altri settori di intervento: azioni contro la salinizzazione dei corsi d’acqua e delle falde (100 milioni); aumento delle capacità di invaso del sistema idrico; ricarica artificiale delle falde (100 milioni); riqualificazione fluviale (100 milioni); azioni sulle aree a vocazione zootecnica (190 milioni). L’approvazione del Piano ha avuto un finale imprevisto: un emendamento presentato dall’assessore Conta, in base al quale, pur vietando nuove cave, «il Piano consente attività estrattive previste dal Prac adottato dalla Giunta per gli ambienti caratterizzati da falde già a giorno». Questo emendamento è stato definito dai gruppi consiliari dell’opposizione un “colpo di mano” per favorire i cavatori; e per questo motivo, pur avendo contributo in sede di commissione a migliorare il Piano, hanno alla fine espresso voto contrario. afia... cosa ci evoca questa paM rola? Un mondo appartenente all’arretratezza del Sud, dove si ven- dicano faide familiari con la lupara? Oppure un mondo molto più complesso, dove “uomini d’onore” in accordo con parti corrotte della politica e dell’imprenditoria, fanno affari con appalti, rifiuti tossici, droga, racket e prostituzione? Certamente la seconda è più rispondente della realtà. A fine ottobre, alla presenza di Giorgio Napolitano, si è aperto a Roma il secondo convegno nazionale Contromafie, organizzato da Libera, il network di associazioni accompagnato da don Luigi Ciotti. In tre intensi giorni di testimonianze e dibattiti hanno partecipato 2mila 500 persone provenienti da tutta Italia e da 30 Paesi europei, oltre a rappresentanze extraeuropee. Il primo mito da sfatare, infatti, è che la mafia sia un problema del meridione. Un indicatore della presenza mafiosa è il numero di beni confiscati, che in Veneto nel 2008 sono ben 77. I fanghi tossici di Marghera vengono portati nel Casertano e lì “spalmati” sui campi come se fosse concime. Poi c’è il fatto che le zone ricche dell’Italia, come VITTORIO STAGE SULLA MEDIAZIONE abato 28 e domenica 29 noSVeneto vembre si terrà a Vittorio uno “Stage di sensibilizzazione all’ascolto e alla mediazione dei conflitti”. Il corso si propone di far sperimentare direttamente il metodo dell’ascolto profondo e della mediazione dei conflitti. Il modello formativo trae origine da quello di mediazione umanistica proposto dalla francese Jacqueline Morineau, che ha fondato e dirige il Censuoi fedelissimi, ma la “battaglia” con il Congresso per far passare la riforma sanitaria in America richiedeva la sua presenza a Washington, e probabilmente ha fatto bene, in questo frangente, ad anteporre la politica interna ad una cerimonia per quanto solenne e suggestiva. E poi il suo bagno di folla, a Berlino, lo aveva già avuto, prima ancora di diventare presidente. L’altro capo di governo che ha brillato in questi giorni di festeggiamenti è stata Angela Merkel, la personalità di maggiore lucidità politica che l’Europa possa vantare in questo momento. Ha ottenuto un successo personale straordinario e confermato che lei sì, è una vera figlia dell’89. La concretezza e la schiettezza con cui pratica la politica - una praticità qualche volta persino sbrigativa, impaziente - sono il marchio di fabbrica di una donna nata e cresciuta nella durezza della Germania tro di mediazione e di formazione alla mediazione, che lavora in stretto contatto con il Tribunale di Parigi. Il corso è aperto ad un massimo di 20 partecipanti. Per le iscrizioni c’è tempo fino al 22 novembre; informazioni, orari e costi: Associazione “La Voce” - cell. 333.8230904 (dalle 14 alle 16 o dopo le 18). Nel prossimo numero un ampio servizio sulla mediazione umanistica e sull’Associazione “La Voce” dell’Est. La Merkel ha capito che la democrazia ed il mercato non sono idoli da adorare e celebrare con la retorica, ma opportunità e strumenti da sfruttare al meglio. Per dare più soldi in busta paga ai lavoratori. Per fare scuole e ospedali. Per creare più coesione e solidarietà sociale. Per avere case calde e un’auto in garage. Tutte cose pratiche e concrete, prosaiche, ma così importanti per la nostra serenità e la nostra umanità... E in fondo non è questo che vorremmo dai nostri politici? Dateci un’amministrazione onesta e efficiente (l’onestà e l’incorruttibilità come motivo d’orgoglio); dei servizi di base per tutti (scuola, sanità, pensioni, aiuti ai più deboli, banche solide garantite dallo stato…: insomma, un po’ di socialismo!); e, per chi ha iniziativa, la possibilità di intraprendere e di innovare, correndo rischi ragionevoli. Da questo punto di vista, la Merkel è probabilmente il leader il nostro Nordest, sono un luogo priviliegiato per il riciclaggio di denaro sporco; a maggior ragione in un periodo di crisi come questo le mafie dispongono di grandi quantità di denaro liquido, che viene investito nell’acquisto di aziende, ristoranti, attività commerciali, eliminando la concorrenza. Un giorno è stato dedicato a lavori di gruppo, che hanno analizzato diverse aree, dai vari business sopra citati alle mafie trasnazionali, ai diritti umani, al tema dell’educazione alla legalità, al ruolo dell’informazione e della cultura, allo stato della giustizia, alla testimonianza delle vittime di mafia. Infine è stato redatto un manifesto finale che prende atto delle grandi difficoltà del momento attuale, da un lato una mafia sempre più “invisibile” e dall’altro uno stato colpevolmente incapace di prendere provvedimenti, tracciando alcune strade e strategie da seguire. Il nostro ruolo, come cittadini e come cristiani, è quello di essere vigili, informati e onesti, consci che, come diceva Falcone, «la mafia è un fenomeno storico, ha avuto un inizio e avrà una fine», ed è un problema che ci riguarda; «Per amore del mio popolo, non tacerò» diceva don Peppe Diana, ucciso dalla camorra nel 1995. Alberto Borean europeo più credibile. L’occasione della celebrazione della caduta del muro l’ha sfruttato non per vuoti trionfalismi, ma per ricordare che di muri, in Germania, c’è ancora, e che quella libertà assaporata vent’anni fa non è ancora goduta da tutti i tedeschi. Perché non ancora tutti possono godere di quella tranquillità materiale che è condizione necessaria (anche se non certo sufficiente) per lo sviluppo di tutti i diritti umani. L’ubriacatura liberista che ha travolto l’Europa ex comunista in questi ultimi vent’anni, causando disastri umani, sociali ed economici immensi (anche se non certo paragonabili a cinquant’anni di dittature) è alle spalle. L’Occidente e il capitalismo non sono il paradiso in terra. L’Europa può essere altro che un super-mercato unico. Questi vecchi e nuovi leaders venuti dall’Est hanno una grande sapienza politica da regalarci. Paolo De Stefani Economia 15 novembre 2009 MANTOVANI PARLA L’ECONOMISTA GUIDO MANTOVANI, DA STABIE Come leggere la crisi economica Guido Mantovani G uido Mantovani è originario delle frazione di Stabie di Lentiai, dove ama ritornare spesso e volentieri per incontrare amici e conoscenti, e per seguire il Centro ricerche “Progetto 09” della Fondazione Teofilo Intat di Lentiai, che dirige. È docente di Finanza aziendale, analisi finanziaria e finanza aziendale internazionale all’Università Ca’ Foscari di Venezia, lo è stato alla Bocconi di Milano, e collabora tuttora con la Eni Corporate University di Milano e la Fondazione Cuoa di Vicenza, ma anche con istituzioni economiche e finanziarie, occuProfessor Mantovani, quella che stiamo attraversando è una crisi economica, finanziaria o... entrambe? «Il problema vero non è capire in quale settore c’è crisi, bensì capire da quale settore sia nata la crisi, perché solo così è possibile prendere decisioni più efficaci per affrontarla e, soprattutto, prevenirla in futuro. La distinzione fra settore economico e finanziario è molto adottata nella pratica, ma è molto lontana da quanto effettivamente accade. Se in un paese c’è maggiore ricchezza, serve maggiore moneta per consentirne la circolazione; se un’azienda ha utili crescenti, anche i prezzi di borsa delle sue azioni saranno crescenti... insomma, la finanza riflette l’economia, ha senso dire che siano due cose separate?». Cosa ci ha insegnato questa crisi, ad un anno dal crollo di alcune importanti banche americane? pandosi di rischi d’impresa. Recentemente ha partecipato al convegno dei giovani di Confindustria a Capri. In occasione della presenza a Ca’ Foscari del presidente della Bce Trichet è stato anche intervistato sulla crisi economica dalla celeberrima emittente televisiva americana Cnbc, il canale commerciale della Nbc. A lui ci siamo rivolti, a circa un anno dal crollo di alcune grandi banche americane, che ha sancito l’inizio della grande crisi economica mondiale, per un punto della situazione. «Anzitutto che ciò che si vede (il segnale forte) non è sempre ciò che effettivamente esiste nella realtà (il debole). Secondo. Il delicato equilibrio fra liquidità ed investimento: più liquidità significa meno investimenti, ovvero meno redditi futuri. Quindi per avere redditi futuri più alti bisognerebbe avere meno liquidi... ma se tutti fanno così, nessuno potrà liquidare anticipatamente i capitali, cioè trasformarli in moneta! Allora meglio “essere molto liquidi”? Ma ci saranno meno redditi domani, e problemi di inflazione per la troppa liquidità... Terzo. La stabilità economica (che non vuol dire Pil sempre crescente o mercati sempre al rialzo, ma minore volatilità) è un bene “pubblico” ed esiste una pubblica utilità nella stabilizzazione del sistema, con immissione di denaro dagli stati (come è accaduto), con regolamentazioni migliorate (come si ACCORDO TRA ARTIGIANATO TREVIGIANO E BANCA DELLA MARCA Liquidi alle imprese rtigianato trevigiano di ConeA gliano e Banca della Marca hanno siglato un patto per facilitare l’erogazione di finanziamenti alle imprese artigiane associate. È la stretta creditizia, figlia della crisi finanziaria, infatti, il problema più pressante delle piccole aziende, che non trovano più prestiti con la facilità di prima e devono mandare avanti l’attività aziendale in un ciclo economico non favorevole. Le banche sono guardinghe, hanno bisogno di garanzie. Non possono permettersi, in un’economia che arranca, di rischiare di perdere il denaro (che è quello dei risparmiatori). D’altro canto, le imprese, per andare avanti, hanno bisogno di liquidità. Così, l’associazione degli Artigiani, presieduta da Piergiovanni Maschietto, e la Banca di credito cooperativo della Marca, diretta da Giuseppe Maset, si sono messe intorno ad un tavolo per tentare di far scorrere la fiducia nelle vene dei reciproci istituti, a beneficio delle imprese associate. L’accordo consiste nell’oliare il meccanismo dei finanziamenti alle imprese, utilizzando il fondo di garanzia associativo, che garantisce il prestito al 50 per cento (il consorzio fidi di emanazione di Artigianato trevigiano è Confitre). «La banca deve dare i propri denari in maniera saggia e giusta, non può permettersi che vadano perduti – spiega il direttore Maset –. L’accordo con Artigianato trevigiano ci permette di avere più informazioni sulle salute delle aziende e decidere a chi è giusto erogare i presti e a chi no. Loro conoscono da tempo i loro associati e confrontandoci possiamo dare una lettura equilibrata dei bilanci sta cercando di fare) o con una migliore gestione dei segnali dal sistema (come probabilmente si farà in futuro). Quarto. Non sempre i consumi sono retti dalla produzione di reddito, ma possono essere indotti anche dai rendimenti finanziari ottenibili: ma se questi (e succede) spariscono... La situazione è più grave per quei sistemi che – attraverso i fondi pensione – pagano rendite pensionistiche attraverso i risultati dell’investimento nei mercati finanziari. Quinto. Tanta informazione economica non significa necessariamente buona informazione, e lo stesso vale per la regolamentazione. Il sistema non ha bisogno di regolamentazioni molto dettagliate e per questo rigide, ma di regole semplici con applicabilità flessibile». Cosa è cambiato... o sta cambiando dopo un anno da questo 11 settembre finanziario? «È cambiato certamente il conaziendali, senza cadere in incomprensioni». Soddisfatto il presidente Maschietto: «In questa fase delicata c’è bisogno di liquidità e per trovare liquidità bisogna andare in banca, quindi c’è bisogno di collaborazione e di dialogo, e soprattutto di fiducia – spiega –. Le aziende artigiane sono sempre state un polmone per l’economia locale, che hanno spesso assorbito la manodopera delle grandi imprese in crisi, mantenendo i livelli di occupazione. Oggi questo tessuto produttivo è in difficoltà, con fatturati in calo del 30%, e ha bisogno di essere aiutato». Maschietto auspica anche un aiuto da parte dello Stato e della Regione. «C’è l’urgenza di prolungare la cassa integrazione anche al prossimo anno – dice – con i fondi che abbiamo arriviamo solo a fine 2009». L’accordo tra Banca della Marca e Artigianato trevigiano prevede anche corsi di formazione per gli imprenditori associati di management aziendale e politiche di marketing, che saranno attivati nei primi mesi del 2010. Francesca Nicastro 9 cetto di “ricchezza” che non si associa più necessariamente alla sola quantità ma anche alla qualità; è cambiato il significato che attribuiamo ai prezzi (prezzo basso = risparmio o prezzo basso = fregatura?); è cambiato il significato che attribuiamo alle regole (pensiamo alle procedure burocratiche pubbliche: servono al cittadino o solo al dipendente pubblico?); è cambiato il significato che attribuiamo al concetto di rischio (andare a lavorare subito, senza laurearsi, è un rischio che vale la pena di correre?)». Chi e come pagherà il costo degli interventi pubblici attivati a sostegno dell’economia? «Ci sono tre possibilità: li paghino i cittadini tutti, come contribuenti; li paghino i consumatori, con tassi di inflazione elevati; li paghino le aziende beneficiarie restituendo ciò che hanno avuto, come sta accadendo già in alcuni casi negli Usa». Quale inflazione ci sarà all’uscita dalla crisi? «Il Fondo monetario ci ha detto che si comincia a vedere l’uscita per il 2010. I governi sapranno resistere alla tentazione di usare l’inflazione come strumento di aggiustamento dei propri deficit di bilancio? E tutti noi sapremo resistere all’illusione di (finta) ricchezza che l’inflazione ci potrebbe dare?». I nostri soldi sono veramente al sicuro nelle banche italiane? Quando ci fu l’affaire Parmalat molti hanno giustamente urlato allo scandalo; ma altrettanti anni prima avevano trovato nelle obbligazioni Parmalat rendimenti più alti dei Bot. Siamo realistici: nessuno regala niente per niente «Penso di poter dire che non vi siano rischi eccessivi di sicurezza per i soldi depositati nelle nostre banche. Rispetto agli investimenti, bisogna capire cosa vogliamo veramente: quando ci fu l’affaire Parmalat molti hanno giustamente urlato allo scandalo; ma altrettanti anni prima avevano trovato nelle obbligazioni Parmalat rendimenti più alti dei Bot. Bisogna essere realistici: nessuno regala niente per niente. In quella situazione bisognava essere scettici! Rimangono due grossi problemi per il nostro sistema bancario: è troppo costoso, e nemmeno le fusioni hanno risolto questa situazione; e poi fa fatica a trovare i meritevoli a cui affidare denaro». L’enciclica Caritas in veritate ha degli agganci alla situazione economica. «È lo scritto più intelligente sulla crisi e dice due cose che per questa crisi e per sopravvivere ad essa mi sembrano utili. La prima è che la sobrietà è un fattore stabilizzante e la seconda è che “solo con la carità, illuminata dalla luce della ragione e della fede, è possibile conseguire obiettivi di sviluppo dotati di una valenza più umana e umanizzante”. Per me e per il mio lavoro è una sfida: cominciare a metterci dentro “la luce della ragione” tanto cara agli economisti nei loro modelli». Sergio Cugnach I MARRONI DI COMBAI SONO IGT, E IL FORMAGGIO PIAVE SOGNA LA DOP Prodotti certificati er i Marroni di Combai ora P c’è la certezza dell’Igp, l’Indicazione geografica protetta. Sono scaduti infatti la scorsa settimana i sei mesi dalla pubblicazione del disciplinare nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea. La pubblicazione era avvenuta lo scorso 9 maggio. Con questa Igp la provincia di Treviso si arricchisce ulteriormente, dopo il riconoscimento della Casatella trevigiana Dop nel marzo del 2008 e l’Igp per il radicchio trevigiano e l’asparago bianco di Cimadolmo. Quella dei Marroni di Combai è una produzione storica e caratteristica per questo territorio, con importanti ripercussioni e valenze anche per la tutela del territorio, la valorizzazione del paesaggio oltre che e- lemento importante dell’economia e dell’identità della Marca. La superficie interessata è di 150 ettari per una produzione annua di circa 700 quintali, con circa 300 aziende produttrici. I comuni inclusi nel disciplinare dell’Igp sono Segusino, Valdobbiadene, Miane, Follina, Cison, Revine Lago, Tarzo, Vittorio Veneto, Fregona, Sarmede e Cordignano. Continua intanto la battaglia per la promozione del formaggio Piave, ottenuto secondo un’antica tradizione esclusivamente con latte bellunese e ormai incamminato verso il traguardo del riconoscimento europeo della Denominazione d’origine protetta: il disciplinare è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale della comunità il 29 settembre scorso. 15 novembre 2009 MESSAGGIO DEL VESCOVO ari fedeli che aderite all’iniC ziativa del Monastero Invisibile, DOPO 5 ANNI È TEMPO DI RINNOVO Mille aderenti al Monastero Invisibile N ell’articolo apparso su L’A zione di domenica 1 novembre la nostra attenzione è stata richiamata all’importanza della preghiera per le vocazioni, in particolare per quelle al ministero ordinato. Ne abbiamo colto le motivazioni profonde, ci siamo sentiti incoraggiati a continuare e rilanciare questo impegno di tutta la diocesi, sono state ricordate due iniziative che caratterizzano particolarmente il primo giovedì del mese: la messa celebrata dal vescovo Corrado in Cattedrale e l’adorazione eucaristica parrocchiale. Accanto ad esse da alcuni anni svolge un prezioso servizio l’iniziativa del Monastero Invisibile, che raccoglie ormai oltre mille aderenti. In cosa consiste? Diverse persone (sani e malati, giovani, adulti e anziani…) si impegnano a mantenere costante, giorno e notte, la preghiera per le vocazioni di speciale consacrazione offrendo al Signore un tempo a cadenza mensile (ma talvolta anche settimanale), in un giorno e DON PAPA Dopo circa cinque anni dal suo inizio in diocesi, agli aderenti al Monastero Invisibile si chiede quest’anno di rinnovare la loro adesione, nel desiderio di confermare la propria disponibilità e impegno un’ora prefissati e liberamente scelti (per esempio dalle 17 alle 18 del primo giovedì di ogni mese), secondo modalità diverse (partecipazione alla messa, adorazione eucaristica, rosario, meditazione della Parola di Dio, Liturgia delle O- REALIZZATA DA SEMINARIO E CENTRO VOCAZIONI NUOVO “RITO DELLE ESEQUIE” Immaginetta da diffondere n occasione della Giornata del IconSeminario e in concomitanza l’Anno sacerdotale, il Semi- nario e il Centro diocesano vocazioni hanno preparato una immaginetta del Sacro Cuore nella quale sono riportate: la preghiera di papa Benedetto XVI per l’Anno sacerdotale e una preghiera del vescovo Corrado per le vocazioni sacerdotali e per il Seminario. Essa può essere diffusa in ogni parrocchia secondo varie modalità: nella visita o benedizione alle famiglie, in particolare agli ammalati; ai penitenti dopo la ra gli argomenti all’ordine del Tgiorno dell’assemblea dei ve- confessione; agli operatori pastorali (catechisti, animatori, consigli parrocchiali); ai ragazzi del catechismo, soprattutto ai ragazzi che si stanno preparando a ricevere la prima comunione e il sacramento della cresima; a tutti i fedeli che partecipano alla messa della domenica nella Giornata del Seminario (22 novembre) o nella Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni (25 aprile 2010). Si raccomanda una larga diffusione, per il maggior coinvolgimento possibile di tutta la comunità. È disponibile alla Libreria del Seminario. scovi italiani ad Assisi vi è il nuovo “Rito delle esequie” che – una volta approvato – dovrà passare al vaglio dei competenti organismi vaticani prima di entrare in vigore. “Mi pare che oggi sia diffusa la consapevolezza dell’urgenza di aiutare i nostri fratelli a pensare in maniera meno evasiva alla prospettiva dell’appuntamento con la morte come di una tappa non estirpabile dall’orizzonte concreto, comunque volentieri vi invio questo messaggio di saluto e di riconoscenza per il vostro impegno nella preghiera per le vocazioni di speciale consacrazione. L’occasione del rinnovo della vostra adesione – felicemente legata alla coincidenza con l’Anno sacerdotale voluto dal Santo Padre – offre a tutta la diocesi l’opportunità di riscoprire l’importanza della preghiera per le vocazioni. Essa non ha come unico scopo quello pur legittimo di chiedere al Signore il dono di nuove e sante vocazioni al sacerdozio, alla vita consacrata, alla missione, ma anche quello di pregare affinché ogni cristiano si ponga lui stesso in atteggiamento di fiduciosa disponibilità alla chiamata del Signore e le sia fedele, nella fedeltà di Gesù che è stato obbediente al Padre fino alla morte di croce. Incoraggio ciascuno di voi a continuare con generosità ad offrire come “sacrificio vivente, santo e gradito a Dio” (cf. Rm 12,1) la vostra preghiera, ma anche le vostre sofferenze, soprattutto quelle dovute alla malattia. Sono certo che il Cuore di Cristo saprà trasformarle in doni di Grazia per il nostro Seminario, per tutti i giovani – uomini e donne – chiamati dal Signore a donare a Lui tutta la loro vita per un servizio “a tempo pieno” alla Chiesa, sparsa in ogni parte della terra. La vostra offerta recherà beneficio a tutta la Diocesi e ad ogni vocazione e ministero dei quali lo Spirito Santo la sta arricchendo. Vi chiedo anche di poter coinvolgere altre persone sensibili a questa vera e propria forma di apostolato, proponendo loro di aderire al Monastero Invisibile. Vi esorto inoltre – qualora ve ne fosse la possibilità – a partecipare all’Adorazione eucaristica parrocchiale del primo giovedì del mese, sostenendola attivamente con la vostra presenza e collaborando con il parroco alla sua animazione. + Corrado Pizziolo Vescovo re…), eventualmente anche con l’aiuto del sussidio di preghiera per le vocazioni, inviato su richiesta degli iscritti via posta o e-mail. Pur potendo vivere questo momento anche in gruppo o in famiglia, l’adesione al Monastero Invisibile resta individuale e può essere data al Cdv attraverso un modulo appositamente predisposto. È auspicabile – qualora ve ne fosse la possibilità – che gli aderenti al Monastero Invisibile partecipino all’adorazione eucaristica comunitaria del primo giovedì del mese, sostenendola attivamente. Dopo circa cinque anni dal suo inizio in diocesi, agli aderenti al Monastero Invisibile si chiede quest’anno di rinnovare la loro adesione, nel desiderio di confermare la propria disponibilità e impegno. È un’occasione preziosa anche perché coloro che già da tempo aderiscono alla proposta possano farsene promotori presso altre persone, interessate ad essere coinvolte o aderire loro stesse a questa forma di preghiera per le vocazioni. Don Gianluigi Papa Direttore del Centro diocesano vocazioni incombente sulla vita di ciascuno – ha spiegato nella prolusione il cardinale Bagnasco –. E come la frequentazione di ambienti ospedalieri potrebbe talora rivelarsi quanto di più educativo per interiorizzare la fragilità connessa alla vita, così la capacità di vivere l’appuntamento con ‘sorella morte’ allorché essa si materializza di fianco a noi, è un segno di intelligenza e un modo prezioso per imparare a vivere davvero. Capita sovente di trovarci a riflettere sulla tendenza a considerare privatisticamente anche l’esperienza della morte. L’individualismo, che è cifra marcata di questa post-modernità, raggiunge ai limiti della vita una delle sue esasperazioni più impressionanti. Anche quando la maschera della morte scende sul volto dei propri cari, dunque si fa più prossima e meno facilmente evitabile, anche allora non di rado si tende a rimuovere l’evento, a scantonarlo, a scongiurare ogni coinvolgimento. Il fenomeno determina la pratica sparizione dell’esperienza della morte e di ogni suo simulacro dalla scena della vita. Va da sé che la comunità cristiana non possa avallare una tale cultura così irreale: nascondere la morte e dimenticare l’anima non rende più allegra la vita, in genere la rende solo più superficiale”. SABATO 21 GIORNATA PRO ORANTIBUS abato 21 novembre, in occasione della Festa della PresentaSzione di Maria al Tempio, la Chiesa celebra la “Giornata pro orantibus” dedicata alle monache di clausura. La finalità è di ricordare queste sorelle che, con la costante offerta della preghiera e della stessa vita nel più grande nascondimento, costituiscono una “parte specialissima” in mezzo al popolo cristiano. La Giornata costituisce anche l’occasione per dare un aiuto concreto ai monasteri più poveri. Le offerte possono essere inviate tramite il conto corrente postale numero 241018 intestato a: Segretariato assistenza monache c/o Sacra Congregazione dei religiosi, piazza Pio XII, 00193 Roma. Chiesa 15 novembre 2009 FU PARROCO DI STEVENÀ 11 PER 52 ANNI CAPPELLANO DELL’OSPEDALE Don Eligio, fedele Don Ezio, prete sereno fino alla fine D omenica 8 novembre all’ospedale di Conegliano don Eligio Rizzo ha concluso il suo cammino terreno. Nato nel 1923 a Faè di Oderzo, frequentò le medie alla Scuola Apostolica di Oderzo e ginnasio, liceo e teologia in Seminario a Vittorio Veneto. Ordinato sacerdote nel 1948 dal vescovo Zaffonato, venne subito inviato come cappellano a Miane, quindi a Sernaglia e Mareno di Piave. Dal ’55 al ’58 fu mansionario corale della Cattedrale, quindi una breve esperienza ancora da cappellano a Col San Martino e la prima nomina a parroco a Villa di Villa dal ’60 al ’62. Nell’ottobre del ’62 venne trasferito a Stevenà, dove rimase fino al 2002. Gli ultimi anni li ha trascorsi nella casa di riposo Immacolata di Lourdes di Conegliano. Così descrive don Eligio il diacono Elio Cao, che a Stevenà ha lavorato fianco a fianco con lui: “Convinto ed entusiasta di essere prete: lo manifestava in più occasioni e l’ha scritto anche nel suo testamento. Rigoroso nella sua vita spirituale e nella sua formazione. Per lui il centro era l’Eucaristia. Aveva una bella devozione mariana. Si è speso senza riserve nella vita pastorale, mettendo al primo posto la formazione cristiana della comunità. Impegnato nel promuovere, sostenere e aiutare la ministerialità laicale. Preparava personalmente i bambini alla prima comunione e i ragazzi alla cresima. Seguiva personalmente i genitori nel percorso di preparazione al battesimo dei figli, così le coppie che si preparavano al matrimonio. Visitava ammalati e anziani. Teneva molto al decoro delle chiese e delle celebrazioni. Appassiona- to di musica e canto, curava la preparazione e dirigeva il coro parrocchiale nelle grandi solennità. Molto ha fatto anche per le strutture parrocchiali: la cura e la ristrutturazione delle chiese e la realizzazione del campo sportivo e di quello da tennis”. Ha lasciato scritto nel suo testamento: “Il Signore sa (e mi sembra di essere sincero se mi vedo bene) che non sono attaccato alle cose. L’essenziale per me è questo: partire per ‘l’altra sponda’ della eterna vita con la veste del mio battesimo ben ordinata (o riordinata), in pace e nell’amore con il mio Signore e con tutti i fratelli. Felicissimo e riconoscentissimo d’essere sacerdote, con il solo rammarico di non aver amato o saputo amare Lui e i fratelli come Lui mi ha amato e insegnato ad amare. Il Padre di infinita misericordia accolga anche da me la preghiera del Figlio suo Crocifisso: ‘In manus tuas, Domine, commendo spiritum meum’”. L’eucaristia di ringraziamento, di suffragio e di commiato, presieduta dal Vescovo, è stata celebrata nella chiesa di Stevenà. Monsignor Pizziolo si è soffermato, in particolare, sugli ultimi sette anni di vita di don Eligio, segnati dalla sofferenza: “L’esperienza dalla malattia e della forzata inattività è stata certamente una prova molto dura per lui, così energico, attivo e intraprendente... È significativa la sua fedeltà, fino ai suoi ultimi giorni, alla preghiera della Liturgia delle Ore e, specialmente, all’Eucaristia, alla quale mai mancò: in don Eligio l’uomo interiore si rinnovò costantemente, pur nel disfacimento dell’uomo esteriore. È una grande lezione di cui dobbiamo essergli profondamente riconoscenDon Eligio Rizzo ti”. N ella notte fra ra stato insignito del tisabato 7 e dotolo di monsignore, lamenica 8 noscia un grande vuoto. vembre è terminato il Era facile incontrarlo cammino terreno di lungo le corsie dell’odon Ezio Dal Piva, 82 spedale, la svelta figuanni, da ben 52 capra avvolta nel camice pellano dell’ospedale bianco, sempre pronto di Oderzo. La sua dia dire una parola di inpartita ha lasciato coraggiamento, di spetutti attoniti, perché ranza. Piuttosto di dire il sacerdote godeva di Mons. Ezio Dal Piva una parola di troppo, buona salute e nulla don Ezio taceva, ascolfaceva presagire un simile epilogo. tava. Un atteggiamento il suo, di aDon Ezio era originario di Villa di scolto attento che ispirava fiducia, Villa di Mel. Dopo gli studi nel Seche rincuorava il malato anche graminario di Vittorio Veneto venne ve. A tutto ciò univa una vena di ordinato sacerdote da monsignor humour, con una piccola battuta spiZaffonato nel 1953. Dopo due breritosa riusciva sempre a strappare vi esperienze da cappellano, a Serun sorriso. Mancherà don Ezio. Sarà ravalle e Codognè, venne inviato strano non vederlo più andare, svelall’ospedale di Oderzo, dove si feto e sereno, fra i letti dei malati. ce apprezzare per le sue doti umaLe esequie sono state presiedute dal ne, per il carattere schietto, la paVescovo martedì 10 nel duomo di Orola franca e incoraggiante che aderzo. “La serenità con cui dialogaveva per tutti, credenti e non. va e incoraggiava i malati, il sorriso Il suo modo di fare era di sostegno con cui si rivolgeva loro invitandoanche nei momenti più difficili per li a pregare e ad affidarsi al Signore, gli ammalati. «Siamo molto addonon erano qualcosa di soltanto elorati per la sua morte – dice Clausteriore, ma esprimevano e tradio Dario, direttosmettevano la sua fere generale delde, la sua speranza e la IL VESCOVO l’Ulss 9 – da oltre carità che animavano mezzo secolo egli tutto il suo servizio” ha La serenità con cui era un punto di risottolineato il Vescodialogava e ferimento. Gli siavo. E riprendendo un incoraggiava i malati, mo grati per il suo passaggio del suo teil sorriso con cui si servizio, indispenstamento spirituale il rivolgeva loro sabile non solo per Vescovo ha concluso i credenti ma per invitandoli a pregare e l’omelia funebre invotutti coloro che ad affidarsi al Signore, cando il Signore “persoffrono». accolga don Ezio a non erano qualcosa di ché Don Ezio, che cantare le lodi con gli soltanto esteriore qualche anno fa eangeli e i santi”. RICORDIAMO I NOSTRI PRETI Don Giacomo, prete entusiasta o conosciuto don GiacoH mo. Questa frase può apparire banale ed è probabil- mente anche un po’ presuntuosa soprattutto nei confronti delle persone che hanno condiviso tante esperienze con lui. Io l’ho conosciuto come parroco dell’Mdg, Santa Maria delle Grazie come lui teneva a specificare. Ero a quel tempo un giovane animatore e, collaborando in parrocchia assieme a don Pierluigi Cesca e poi don Adriano Bellotto, ho avuto modo di scoprire a mano a mano tante caratteristiche di don Giacomo che spesso rischiavano di ri- Don Giacomo Gava manere nascoste dietro quella specie di corazza di cui era, più o meno consapevolmente, rivestito e che non lo aiutava ad entrare subito in dialogo con le persone. Per conoscere don Giacomo e non fermarsi all’apparenza, era necessario investire un po’ di tempo; la via migliore era quella di collaborare direttamente con lui. Le sue scelte pastorali, al di là che fossero giuste o sbagliate, non erano mai superficiali, ma sempre frutto di una lunga meditazione personale; cercava sempre di proporle con entusiasmo e tenacia. Sempre schietto e sincero, dava grande fiducia ai giovani, richiedendo da loro una fede sempre più matura e radicale. Esigente nell’impostazione della liturgia, orgoglioso di avere tanti chierichetti e ministranti ben preparati, curava personalmente le schede per la catechesi foraniale. Un pezzo del suo cuore era riservato al Brasile, a quei luoghi di missione dove operano i nostri sacerdoti diocesani fidei donum a cui lui stesso era legato. Durante il mio percorso di ricerca e maturazione vocazionale mi ha sempre sostenuto, facendomi capire bene che condivideva la bellezza e il prezzo di un cammino che a suo tempo aveva percorso anche lui. Ricordo l’entusiasmo che metteva in tutte le cose che faceva e diceva, anche durante il periodo della sua malattia. L’ultima volta che l’ho incontrato, nella sacrestia della Cattedrale in occasione della celebrazione della solennità di san Tiziano, mi aveva salutato felice. Lo voglio ricordare così! Don Roberto Bischer SCRIVETECI L a pubblicazione di ricordi dei preti diocesani ritornati alla Casa del Padre proseguirà per tutto l’Anno sacerdotale. Fino ad oggi sono stati pubblicati articoli su don Sisto Campodall’Orto, don Lorenzo Dalla Betta, don Bruno Florian, don Vittorino Favero, don Pino Zangiacomi. Per ciascun sacerdote viene pubblicato un solo ricordo. Sono già pervenuti in redazione o sono stati annunciati articoli su monsignor Vittorio Bet, monsignor Igino Facchinello, don Giuseppe Zago, monsignor Mosè Da Broi e don Giuseppe De Biasi. Per informazioni su lunghezza degli articoli e tempi di consegna contattare la redazione allo 0438-940249 o via e-mail [email protected]. 12 Chiesa 15 novembre 2009 MONS. BAGNASCO ALL’ASSEMBLEA DEI VESCOVI Politica, clima da svelenire «U na certa risonanza ha avuto nelle settimane scorse, ma assai di più ne avrebbe meritato, l’annuncio choccante che sette nostri fratelli cristiani sono stati orribilmente uccisi nel Sudan meridionale in una macabra parodia della crocifissione». È stato questo il primo argomento affrontato dal presidente della Cei, cardinal Angelo Bagnasco, nella prolusione ai lavori della 60ª assemblea generale dei vescovi (Assisi, 9-12 novembre). Parlando dell’Africa e poi facendo riferimento al Sinodo che si è svolto recentemente in Vaticano, ha sottolineato «il suo profondo senso di Dio», definendolo con le parole del Papa un «tesoro inestimabile per il mondo intero». Ha quindi notato che «il fenomeno della fame non dipende tanto dalla scarsità materiale delle risorse quanto da fattori sociali e istituzionali, ai quali occorre volersi applicare senza esitazioni». Cultura irreale della morte «Anche quando la maschera della morte scende sul volto dei propri cari, dunque si fa più prossima e meno facilmente evitabile, anche allora non di rado si tende a rimuovere l’evento, a scantonarlo, a scongiurare ogni coinvolgimento»: così il cardinal Bagnasco ha introdotto l’argomento della nuova edizione italiana del “Rito delle esequie”. «Il fenomeno determina la pratica sparizione dell’esperienza della morte e di ogni suo simulacro dalla scena della vita – ha aggiunto –. Va da sé che la comunità cristiana non Mons. Angelo Bagnasco possa avallare una tale cultura così irreale: nascondere la morte e dimenticare l’anima non rende più allegra la vita, in genere la rende solo più superficiale». Crocifisso: sentenza alquanto surreale Una “sentenza alquanto surreale emessa dalla Corte di Strasburgo, a proposito della presenza dei crocifissi nelle aule scolastiche italiane, nei confronti della quale bene ha fatto il governo ad annunciare ricorso”: così l’ha definita il presidente della Cei. “Lungi infatti dal minacciare le responsabilità educative della famiglia e quelle laiche di ogni Stato moderno, il crocifisso nella molteplicità dei suoi significati può suggerire solo valori positivi di inclusione, di comprensione reciproca, in ultima istanza di amore vicendevole”, ha poi affermato. Ru486, scuola libera “Principi non negoziabili”, pillola Ru486, obiezione di coscienza di operatori sanitari, farmacisti e farmacisti ospedalieri so- IL 22 NOVEMBRE LA CELEBRAZIONE NELLA BASILICA DELL’ANNUNCIAZIONE A NAZARETH Suor Ghattas beata l vescovo Giacinto-Boulos Ile Marcuzzo – vicario patriarcalatino per Israele, Nazareth – ci informa che la Chiesa di Gerusalemme si prepara a vivere un momento storico della sua vita. Il 22 novembre sarà infatti beatificata a Nazareth suor Maria Alfonsina Ghattas, originaria di Gerusalemme, fondatrice della Suore del Rosario nel 1880, morta nel 1927 a Ain Karem. «Come faccio di solito in queste occasioni, mi è graditissimo far partecipare a questi momenti significativi della nostra Chiesa anche gli Amici di Terra Santa e del Patriarcato Latino di Gerusalemme, e tra questi mi è lieto annoverare naturalmente molte persone della cara diocesi di Vittorio Veneto – spiega il vescovo Marcuzzo –. Lo faccio in unione con tutti i sacerdoti vittoriesi in Terra Santa e con lo scopo di appagare la sete di notizie sulla Chiesa di Terra Santa presso molti pellegrini e amici, e per mantenere e rafforzare sempre più quel legame unico che esiste tra la diocesi e la Terra Santa. La celebrazione avrà luogo nella Basilica dell’Annunciazione, sarà presieduta dal Patriarca latino di Gerusalemme, monsignor Fouad Twal, concelebrata da tanti vescovi e sacerdoti di diversi riti con il concorso previsto di migliaia di fedeli di tutta la Terra Santa e altrove, tra questi anche parenti e pronipoti della beata che adesso no stati oggetto dei successivi passaggi della prolusione. Sulla Ru486, in particolare, ha affermato che “l’intera operazione volta a rendere fruibile la controversa pillola non ci ha convinto né come cittadini né come pastori”. Circa l’obiezione di coscienza ha invece sottolineato che “in queste nostre osservazioni non c’è alcuna sottovalutazione del dramma in cui può trovarsi la donna, in particolare quando il pensiero di interrompere la gravidanza dovesse presentarsi per motivi legati alla condizione economica”. Sull’ora di religione islamica ha affermato che “non è in discussione… la libertà religiosa di chicchessia” e sulla “scuola libera” ha ribadito l’auspicio che “le cifre inizialmente previste con decurtazioni consistenti possano essere prontamente reintegrate in modo da consentire agli enti erogatori dei servizi di mantenere gli impegni già assunti”. Far crescere il Paese “Svelenire il clima generale” in politica, puntare alla crescita del Paese, come “condizione fondamentale per una giustizia sociale che migliori le condizioni del nostro Meridione”, sono stati gli ultimi temi affrontati dal presidente della Cei. “Il nostro popolo, che tanti sacrifici ha affrontato e affronta – ha affermato – gradirebbe davvero uno scatto in avanti nel segno della risolutezza e del superamento delle campagne denigratorie come delle polemiche strumentali. Ciascuno, ripeto, è chiamato in causa in quest’opera d’amore verso l’Italia”. vivono soprattutto in America. Durante la messa, monsignor Angelo Amato, prefetto della Congregazione per le cause dei Santi e delegato pontificio, leggerà il decreto papale di proclamazione della beata. Suor Maria Alfonsina Ghattas, nata nel 1842, già suora di San Giuseppe, ha avuto delle visioni (riconosciute) della Santissima Vergine, ha sempre lavorato nella pastorale delle nostre parrocchie e scuole, fondato (oltre le Suore del Rosario) anche diverse associazioni apostoliche per laici, contribuito molto a migliorare la situazione femminile nella nostra società, accompagnato efficacemente gli anni della rinascita (o “restaurazione”) del Patriarcato latino in Terra Santa nel 19º secolo. Già da vivente le erano stati attribuiti atti miracolosi, soprattutto salvataggi di bambini caduti in pozzi, e venne chiamata popolarmente la “santa dei pozzi”». BREVI DIOCESI Ac: il 15 percorso fidanzati Domenica 15 novembre a Conegliano, Casa Toniolo, dalle 15 alle 18 circa, l’appuntamento mensile dell’Ac per i fidanzati che intendono camminare verso la preparazione, remota o prossima, al matrimonio. Musica sacra: pronte le partiture per la messa di San Tiziano Sono disponibili in Libreria del Seminario, a Vittorio Veneto, i fascicoli con le partiture dei canti per i gruppi corali parrocchiali invitati alla celebrazione in onore di San Tiziano in programma per domenica 17 gennaio 2010 alle 15.30. La Tenda Tv: Scuola di preghiera La Tenda Tv, emittente della parrocchia vittoriese di Santi Pietro e Paolo, propone una trasmissione dedicata alla “Scuola di preghiera” per giovani dai 17 ai 35 anni che si tiene in Seminario. L’incontro del 6 novembre va in onda su La Tenda Tv (canale 19 Vhf, zona sud di Vittorio Veneto) fino a domenica 15. Ma è anche visibile a tutti e sempre perché disponibile su www.latendatv.it. BREVI LA NOSTRA FAMIGLIA Ovci: il 16 incontro volontari Lunedì 16 novembre dalle 19.30 alle 22 alla Nostra Famiglia di Conegliano incontro mensile dell’Organismo di volontario per la cooperazione internazionale (Ovci). La spiritualità di don Monza Lunedì 16 novembre alle 20.30 alla Nostra Famiglia di Conegliano secondo incontro di approfondimento della spiritualità sacerdotale di don Luigi Monza. Don Roberto Camilotti e le Piccole Apostole della Carità trattano il tema “La missione al mondo dentro la vocazione di prete”. BREVI TRIVENETO Padova: seminario sull’enciclica Sabato 14 novembre, nell’aula magna della Facoltà teologica del Triveneto (via del Seminario 29) a Padova, la facoltà, in collaborazione con l’Ucid, Unione cristiana imprenditori dirigenti e diocesi di Padova, propongono il convegno “Caritas in veritate nell’economia e nell’impresa”. Dalle 9.30 alle 12. Pordenone: l’ambasciatore della Bolivia incontra i boliviani e i gruppi missionari Sabato 21 novembre, alle 16 nel municipio di Pordenone, Esteban Elmer Catarina ambasciatore della Repubblica di Bolivia in Italia incontra i boliviani residenti nel territorio (anche di Vittorio Veneto), gli uffici e i gruppi missionari, le associazioni, i volontari e tutte le persone che hanno a cuore la Bolivia. Il confronto vuole essere un momento per ascoltare una fonte diretta che aiuta a capire la situazione e le prospettive del Paese e nello stesso tempo un’occasione per lo stesso per conoscere associazioni e gruppi che appoggiano concretamente questa nazione. Camposampiero: giornata di spiritualità su don Mazzolari Per ricordare don Primo Mazzolari, in occasione del 50º anniversario della morte, la casa di spiritualità Santuari Antoniani di Camposampiero – con la collaborazione della Fondazione Mazzolari di Bozzolo (Mn) – propone una giornata di spiritualità sabato 21 novembre sul tema “Cristiani in piedi, secondo don Primo Mazzolari, il tormento della profezia”. Il relatore principale sarà il professor Anselmo Palini, autore del volume “Primo Mazzolari, un uomo libero”. Inizio alle 9.15, conclusione alle 18.30 con la messa di ringraziamento. Per informazioni e adesioni telefono 049-9303003; e-mail [email protected]. Bassano: l’accompagnamento spirituale Dalla sera del 29 novembre alla mattina del 3 dicembre a Villa San Giuseppe di Bassano del Grappa corso di introduzione sull’accompagnamento spirituale personale con suor Gabriella Mian AdGB, padre Mario Marcolini s.i. e suor M. Paola Aiello s.a. Per informazioni e iscrizioni: 0424-504097. Chiesa 15 novembre 2009 Verso un orizzonte di luce Domenica 15 novembre XXXIII del tempo ordinario anno B Dn 12, 1-3; Sal 15; Eb 10, 11-14. 18; Mc 13, 24-32 Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio Prima settimana del Salterio N ella settimana passata, a catechismo, una quinta elementare ha posto tante domande curiose sull’esistenza e la natura del Paradiso e dell’Inferno. E anche il gruppo giovani chiede informazioni sull’aldilà. E così tornano alla mente immagini potenti: “Memento mori”. Ed anche: “memorare novissima tua, et in aeternum non peccabis” (Sir 7, 40). Ed ancora le “artes moriendi”. E pure la Divina commedia, più simpatica ai piccoli che ai grandi. Oppure quei trappisti che ogni giorno si scavano la fossa destinata ad accoglierli. Ma la Parola di Dio vola alta come aquila. Sì, resta la paura di “un tempo di angoscia”. Ma c’è anche una fantastica promes- sa: “in quel tempo sarà salvato il tuo popolo”. E ancora: “I saggi risplenderanno come lo splendore del firmamento; come le stelle per sempre”. Anche se, sul finire dell’anno liturgico, lo sfondo rimane sempre quello apocalittico del sole che si oscura e della luna che si spegne, Daniele, che scrive durante la persecuzione di Antioco Epifane (164 a. C.), annuncia la salvezza e la speranza. E ben prega il Salmo responsoriale (Sal 15): “gioisce il mio cuore ed esulta la mia anima; / anche il mio corpo riposa al sicuro, / perché non... lascerai che il tuo fedele veda la fossa”. Anche il Vangelo, a tratti, sembra far paura, ma non c’è nessuna catastrofe, nessuna fine del mondo. Se mai c’è la venuta del Cristo, l’W verso cui tende tutta la storia. Allora non incombe nessun oroscopo sul mondo, nessuna previsione geovista. Se mai, c’è una speranza. C’è un fico che germoglia. Così il cristiano esplora le oscure vicende della storia per vedere un fico che fiorisce. È un richiamo potente per tutti. E non possiamo RIFLESSIONI SUL PIANO PASTORALE Umiltà ra gli atteggiamenti riT chiesti per favorire la realtà delle vocazioni e della ministerialità, il Vescovo inserisce, nel Piano pastorale, l’umiltà. La trovo personalmente così difficile da vivere che ho deciso di provare a rifletterci sopra a voce alta. Il dizionario definisce l’umiltà: “sentimento e conseguente comportamento improntato alla consapevolezza dei propri limiti e al distacco da ogni forma di orgoglio e sicurezza eccessivi di sé”. E meno male che nel vocabolario è ancora presente, anche se sembra solo per identificare una condizione o uno stato d’animo proprio dei tempi passati. Oggi è decisamente fuori moda. Forse dà anche un po’ fastidio sentirne parlare. La parola proviene dalla radice latina “humus”, che descrive “il livello del terreno”. Non dimentichiamo che “umano” ha la stessa radice e ci ricorda che anche noi siamo impastati di terra. La cosa potrebbe dare ancora più fastidio. Il mondo di oggi non può dare spazio all’umiltà; sarebbe togliere nuovamente valore alla persona! E poi umili rispetto a chi, rispetto a cosa? È bene togliere un possibile equivoco: l’umiltà come virtù cristiana non consiste nel sentirsi un verme spregevole. Significa piuttosto possedere un giusto rispetto di se stessi e degli altri. Umiltà, ha suggerito qualcuno, è il nome cristiano dell’autostima. Ci libera dal sentirci sempre rivali di qualcuno, dal doverci sempre misurare con l’amico, il vicino, il collega: chi è più bravo, chi è meglio, chi è scartare l’idea di quest’incontro definitivo con il Signore, lasciandoci distrarre da tante banalità della vita. Le foglie ingialliscono e cadono in questi malinconici giorni di novembre. Ma Gesù parla di foglie che annunciano l’estate. Non c’è più l’immagine negativa del fico dell’Eden (Gn 3), e nemmeno quella della pianta maledetta (Mt 21), piena di foglie, senza frutto. Qui, in mezzo a tanta morte e desolazione, c’è solo un’immagine di vita. E il regno di Dio appare come la bella stagione dopo i rigori dell’inverno. È il momento di un rinnovamento. Per chi ha il dono della fede tutto è segno e annuncio del Cristo che viene. Il credente sa che ogni istante è un tempo favorevole, di grazia. Signore, fa che ognuno sia un fico pieno di germogli, tieni lontana quella maledizione che secca la vita. Fa che il sole non si oscuri e che la luna e le stelle restino lassù a far luce, soprattutto nella notte più buia. Fa che l’incontro con te sia una festa e non una paura. Fa che l’uomo d’oggi, che vuol staccarsi dalla croce, sia attento al tuo silenzioso passaggio. Fa che ciascuno si ponga ancora le grandi domande della vita: quelle che si fanno i bambini che spiazzano gli adulti. Chi sono? Da dove vengo? Dove vado? Fa che l’uomo “curvo” di oggi alzi ancora lo sguardo verso di te, approdo luminoso della storia. Don Pietro Bortolini più… L’umiltà dovrebbe darci la giusta ambizione per fare quello che siamo davvero in grado di fare, eliminando così le illusioni e le frustrazioni per quello che non abbiamo, per limiti reali, la capacità di fare. Umiltà significa anche non reclamare per sé il centro del palcoscenico, accettando così di non avere sempre il ruolo principale, ma semplicemente di recitare una parte insieme ad altri. In una società malata di protagonismo come la nostra la cosa deve suonare ben strana. Altro che spintonare a destra e a sinistra per apparire in primo piano, meglio se davanti alle telecamere! Stiamo parlando di una virtù così difficile da mettere in pratica, che Dio ha pensato bene di mandare qualcuno a insegnarcela. È venuto Gesù e ci ha detto, senza mezzi termini: “Imparate da me, che sono mite e umile di cuore!”. Se Gesù si fosse fermato alle parole, sarebbe stato semplice: si poteva ignorare. Ma egli “umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte, e morte di croce”. Questo ha reso tutto più complicato. Non c’è più spazio per la falsa umiltà: mi tocca proprio verificare i miei atteggiamenti. Devo tornare “a livello della terra”, riconoscermi creatura di fronte al mio Creatore, per poter cantare con Maria: “ha guardato l’umiltà della sua serva!”. Marilena Casagrande 13 Domenica 15 novembre: Celebra messa e cresime a Ramera (ore 9) e Saccon (ore 11). A Brugnera celebra la messa e benedice la nuova scuola materna (ore 14.30). Martedì 17 novembre: In Vescovado incontra i vicari foranei (ore 9.15). Celebra la messa in Seminario e partecipa alla commemorazione di don Pino Zangiacomi e alla presentazione del libro Poesie di don Pino (ore 18.30). Mercoledì 18 novembre: Al mattino incontra i sacerdoti dell’unità pastorale di Codognè. In Seminario tiene un incontro per i diaconi permanenti (ore 20.30). Giovedì 19 novembre: In Seminario incontra le insegnanti delle scuole materne parificate (ore 16.30). Venerdì 20 novembre: A Santa Lucia di Piave partecipa a un convegno sul beato fra’ Claudio (ore 20.30). Sabato 21 novembre: Celebra la messa nel santuario Madonna della Salute a Costa di Vittorio Veneto (ore 15). Celebra messa e cresime a Zoppè (ore 17). Domenica 22 novembre: Celebra messa e cresime a San Fior di Sopra (ore 9) e Santi Martino e Rosa in Conegliano (ore 11). Nella chiesa parrocchiale di Santa Lucia di Piave presiede la celebrazione dei vespri e conferisce il mandato a nuovi ministri straordinari della Comunione (ore 15). NOMINA l vescovo Corrado ha nominato don Pietro Silvestrini, parroco di IAlbina Gaiarine e Campomolino, anche amministratore parrocchiale di di Gaiarine. BREVI CHIESA DIOCESANA Riunione dei vicari foranei Martedì 17 novembre, alle 9.15 in Castello vescovile, riunione dei vicari foranei con il Vescovo. Seminario: commemorazione di don Zangiacomi a 50 anni dalla morte Martedì 17 novembre, alle 18.30 in Seminario a Vittorio Veneto, il Vescovo presiede una messa in suffragio di don Pino Zangiacomi nel 50º anniversario della morte. Alle 20.30, sempre in Seminario, commemorazione di don Zangiacomi con interventi di don Bruno Daniel, rettore del Seminario, e monsignor Ovidio Poletto, vescovo di Concordia-Pordenone. Aldo Toffoli presenta il libro “Poesie di don Pino” e Franco Santin legge alcune liriche accompagnato all’arpa da Sara Girardello. Seminario: il Vescovo incontra le insegnanti delle materne Fism Giovedì 19 novembre, alle 16.30 in Seminario a Vittorio Veneto, il Vescovo incontra le insegnanti delle scuole materne parificate (Fism). Usmi: ritiro spirituale Sabato 14 novembre ha luogo un ritiro spirituale nelle quattro zone della diocesi: Motta di Livenza, Pieve di Soligo, San Fior di Sopra, Vittorio Veneto. L’inizio è previsto per le 8.30. Oasi S. Chiara: incontri L’Oasi Santa Chiara promuove un ciclo di incontri di spiritualità sul tema “Cristiani nel mondo ma non del mondo”. Guida don Roberto Battistin. Gli incontri si terranno di mercoledì dalle 9 alle 11.30 con il seguente calendario: 18 novembre (tema: La testimonianza nella vita) e 9 dicembre 2009, 17 febbraio e 24 marzo 2010. Per informazioni e iscrizioni telefonare allo 0438-23687. Incontro Movimento Focolari Venerdì 13 novembre, alle 20.15 nei locali della parrocchia di Ponte della Priula, i focolarini propongono un incontro aperto a tutti. I partecipanti alla recente iniziativa del Movimento svoltasi a Loppiano porteranno la loro testimonianza. È un’occasione per conoscere un po’ meglio il pensiero di Chiara Lubich in clima familiare. S. Lucia: convegno su fra Claudio Venerdì 20 novembre, alle 20.30, il Vescovo partecipa a un convegno sul beato fra Claudio a Santa Lucia di Piave. 14 15 novembre 2009 IN SCENA MARTEDÌ 17 “To be or not to be” allo Zancanaro o be or not to be” di Maria “i palcoscenici TLetizia Compatangelo è per italiani una novità prodotta dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e firmata da Antonio Calende. Va in scena martedì 17 novembre, alle 21 al teatro Zancanaro a Sacile. Lo spettacolo è stato elaborato sulla base del soggetto originale dell’autore ungherese Melchior Lengyel, divenuto nel 1942 un film di successo di Ernst Lubitsch, genio delle commedie sofisticate hollywoodiane. Al cinema il soggetto è stato ripreso negli an- ni Ottanta, a teatro solo attualmente con questa produzione. È una commedia deliziosa e divertente e allo stesso tempo un testo interessante: da un lato interseca realtà e finzione, recita e verità, essere e non essere, dall’altro accetta la sfida di ritrarre il nazismo attraverso il linguaggio e i modi della comicità, una sfida vinta costruendo una valida satira dell’apparato e della logica hitleriani. Inoltre, senza offendere il ricordo di quel periodo doloroso e buio, lo racconta riconoscendo al teatro il ruolo di “arma LA RASSEGNA MULTIDISCIPLINARE DI PIEVE DI S. Via a PaesAgire “I l territorio non è solo un bene fisico ma è anche l’uso che se ne fa nel tempo e nello spazio”. Nella definizione di Nicola Stefani, assessore alla Cultura del Comune di Pieve di Soligo, è riassunta l’essenza di PaesAgire, rassegna culturale sul paesaggio che l’amministrazione comunale, assieme alla Regione, ripropone da venerdì 20 novembre. Al centro della ventina di eventi c’è il paesaggio, non astrattamente inteso, ma “agito”, e dunque osservato nelle sue relazioni con l’uomo che lo trasforma e lo reinterpreta da sempre. È il colore il tema conduttore della manifestazione, perché nulla meglio del colore – e mai come in autunno lo si capisce – restituisce il senso del paesaggio, la sua speciale pregnanza. PaesAgire, organizzata da Antennacinema con la direzione artistica di Michelangelo Dalto, racconterà il paesaggio attraverso alcuni film, tre dei quali sono anteprime nazionali, freschi di riconoscimenti nei vari festival cinematografici in Italia Venerdì 20 si avvia PaesAgire, rassegna sul paesaggio che propone una ventina di eventi cinematografici, filosofici, scientifici e urbanistici con personaggi come monsignor Zenti, l’astrofisico Benvenuti e la cantante Elisa e all’estero: “I dieci inverni” di Valerio Mieli (venerdì 20), “L’Italia del nostro scontento” di Elisa Fuksas, Francesca Muci e Lucrezia Le Moli (martedì 24), “La terra nel sangue” di Giovanni Ziberna (venerdì 4 dicembre). Tutte le proiezioni si terranno al cinema Careni, alle 20.45, con ingresso gratuito, e saranno seguite da dibattiti. Il paesaggio sarà pure oggetto di riflessioni peripatetiche tra professionisti e cultori: sabato 28 novembre, dalle 15, si potrà passeggiare e discutere con gli architetti Enrico De Mori e Marco Merello nel parco di villa Brandolini a Solighetto, sco- Musica jazz prendo le bellezze della dimora settecentesca, restituita agli antichi fasti da un recente restauro (curato proprio dallo stesso Merello). E si potrà visitare, il 12 dicembre (dalle 14.30), il cantiere delle Case Sabin, ascoltando da Stefano Zara, il progettista, e da Marco Filippi, il costruttore, i segreti degli edifici passivi, ad emissioni zero, che producono tutta l’energia di cui necessitano. E il colore torna quindi in primo piano con la mostra dedicata alla pittura di Bruno Donadel, che ne ripercorre l’excursus artistico dal 1956 ad oggi. Pochi altri come lui, nato 80 anni fa a Farra di Soligo, hanno saputo restituire l’animo immenso del paesaggio, l’intensità della vita agreste, la pace rurale, scolpiti nella tela, oltre il tempo e le mode. L’esposizione “Il sentimento del colore”, curata da Francesco Michielin, sarà inaugurata domenica 29 novembre a villa Brandolini. A presentarla, il critico d’arte Corrado Castellani. Ma PaesAgire saprà anche la- Musica classica IL CLOU CON LUDOVICO EINAUDI A DICEMBRE I DUE PIANISTI CELEBRATI A PARTIRE DA MERCOLEDÌ 18 Grandi nomi nel calendario de “Il volo del jazz” che parte sabato 14 La stagione alla Fazioli omaggia Chopin e Schumann udovico Einaudi torna al teatro L Zancanaro di Sacile. Sabato 12 dicembre il pianista e composito- re piemontese propone in riva al Livenza una delle tredici tappe italiane del tour di Nightbook, il suo ultimo album: “Uno sguardo possibile sulle esperienze che appartengono al lato più onirico, più interno di noi stessi” lo definisce l’autore. È questa la chicca de “Il volo del jazz” (www.controtempo.org), la rassegna organizzata dal circolo Controtempo. La quinta edizione inizia sabato 14 novembre, alle 21, con il quartetto di Stefano Di Battista, Roberto Tarenzi, Rosario Bonaccorso e Mar- cello Di Leonardo. A seguire: sabato 21 il pordenonese Remo Anzovino che sposa musica e cinema, giovedì 26 Esperanza Spalding che mescola jazz, folk e musica brasiliana, sabato 5 dicembre Nicola Combo jazz, poi Einaudi. Il 2010 si apre con Niccolò Fabi assieme allo Gnu Quartet con anche rielaborazioni jazz dei brani del cantautore, sabato 23 gennaio. Tutti gli spettacoli allo Zancanaro, tranne il finale “Tango connections” con chitarra, bandoneon e contrabbasso sabato 30 gennaio in San Gregorio. Sempre alle 21. Biglietti a 15 euro, 35 per Einaudi, gratis per Tango connections. Abbonamento 80 euro. Prevendite circuito Box Office o www.boxol.it. Tommaso Bisagno l 1º marzo 1810 nasceva FryIveniva deryk Chopin, l’8 giugno 1810 al mondo Robert Schu- mann. Settecento chilometri e appena tre mesi separano due grandi compositori e pianisti del Romanticismo. La Fazioli Concert Hall li riunisce e intitola “Chopin, Schumann e la notte” il suo cartellone di concerti, naturalmente di pianoforte, tra 2009 e 2010. Si inizia mercoledì 18 novembre, alle 20.45, con Nikolaj Demidenko, che, in omaggio al tema, inizierà con dei notturni di autori meno frequentati come Glinka, Kalinnikov, Blumenfeld, Rachmaninov e Field per poi pas- VITTORIO V. Rievocazione storica sare ai due grandi polacco e tedesco. Mercoledì 2 dicembre si va fuori tema: musiche brasiliane e argentine con Luiz De Moura Castro. Poi ancora Chopin e Schumann: 16 dicembre Pietro De Maria, 10 febbraio Trio Grieg, 24 febbraio Enrico Bronzi e Filippo Gamba, 10 marzo jazz con Paolo Fresu e Danilo Rea, 24 marzo Jin Ju, 14 aprile Elisabeth Leonskaja, 28 aprile Garrick Ohlsson, mercoledì 12 maggio Benedetto Lupo. Sempre alle 20.45, con breve introduzione prima delle note. Biglietti a 28 euro, 20 euro per chi ha meno di 30 anni. Per ogni concerto si può prenotare solo qualche giorno prima a [email protected] o allo 043472576. Dettagli su www.fazioliconcerthall.com. TB Doppio appuntamento con la Grande Guerra domenica 15 novembre a Vittorio Veneto. Alle 11.30, in biblioteca civica, Lorenzo Cadeddu presenta gli atti del convegno “Malattie e medicine di guerra nel Veneto alla fine del primo conflitto mondiale”. Alle 14.30 inizia, invece, la rievocazione in piazza Giovanni Paolo I dell’entrata dei lancieri di Firenze e dei bersaglieri in bicicletta. Seguiranno momenti di vita da parte dei gruppi storici, saranno presenti la fanfare e uno stand dell’esercito italiano e si potrà visitare la mostra fotografica a cura di Innocente Azzalini e Roberto Rossi. Hanno aderito le sezioni Ana di Vittorio Veneto e di Vazzola, l’Associazione nazionale bersaglieri della provincia di Treviso, i Grigio Verdi del Carso, l’Associazione per non dimenticare e i Cavalieri cenedesi. 15 15 novembre 2009 segreta”, di una luce in fondo al tunnel. I protagonisti Giuseppe Pambieri e Daniela Mazzucato sono affiancati da altri 18 interpreti. Spettacolo pieno d’ironia e garbo, di battute irresistibili e intuizioni intelligenti, di soluzioni d’effetto ma sempre eleganti, dimostra come lo spirito critico, la versatilità e creatività del teatro non siano disarmati neanche davanti alla brutalità più assurda della storia. Platea: 22 euro intero, 18 ridotto; galleria: 17 intero, 15 ridotto. Giulia Spagnol TEATRI SACILE Venerdì 13, alle 21 al teatro Ruffo, “L’eredità della contessa”, libero adattamento da Eduardo Scarpetta, con il Piccolo teatro “Città di Sacile” con video-prologo dei “Tramassi per maridar ’na puta” nell’allestimento del 2002. Ingresso: 8 euro, ridotto 6. S. GIOVANNI DEL TEMPIO Venerdì 13, alle 21 nella sala polifunzionale, “...Se fosse sempre oggi...” con la scuola di circo Flic sciare i paesaggi dell’anima e addentrarsi in questioni molto concrete, mettendo a confronto esperti su temi di scottante attualità, dall’uso dei fitofarmaci e le conseguenze sulla salute (10 dicembre) al Piano Casa regionale e la sua compatibilità paesaggistica (15 dicembre). Entrambi i convegni si terranno all’auditorium Battistella Moccia di Pieve di Soligo alle 20.45. PaesAgire, dopo la pausa natalizia, riprenderà a gennaio per terminare a marzo, esplorando in questo lasso di tempo altri paesaggi, linguistici e musicali fino a spingersi oltre i confini terrestri per spaziare nell’universo, tra le stelle. Sempre accompagnati da personaggi di spessore, tra i quali spiccano il vescovo Giuseppe Zenti, l’astrofisico Piero Benvenuti, la cantautrice Elisa, il vicepresidente della Regione Veneto Franco Manzato, il politologo Paolo Feltrin, l’imprenditrice Isabella Collalto. PaesAgire gode del patrocinio della Provincia di Treviso, della Comunità montana delle Prealpi trevigiane, dell’Università Iuav di Venezia, di Unindustria Treviso, degli ordini degli Ingegneri e degli Architetti della provincia di Treviso, del Faidelegazione di Treviso, e può contare su generosi sponsor privati. Il programma su: www.antennacinema.it. CONEGLIANO Foto di Pelizzari La fotografia odierna, che affonda le sue coordinate esecutive nel digitale, può riformulare proprio attraverso la tecnologia nuovi ambiti di indagine rappresentativa. Lo dimostrano i lavori originali del rodigino Raffaele Pelizzari negli spazi espositivi del Garage di corso Vittorio Emanuele a Conegliano. La personale di Pelizzari, dal titolo “Oceani & altri orizzonti”, ci catapulta tra masse oceaniche e profili terrestri, tra volte celesti e nuvole evanescenti, virtualmente codificati e rielaborati, ai quali si accompagnano volti stranieri, espressioni smarrite e scorci urbani dall’incerta collocazione temporale: un universo di pixel per visioni estemporanee. Orari (fino al 30 novembre): giovedìmartedì 9.30-1.30. Elena Pilato di Torino. Ingresso libero. VITTORIO VENETO Venerdì 13, alle 21 allo Spazio Mavv, “Teste di donna” di Edoardo Rossi. Ingresso libero. SACILE Sabato 14, alle 16 al teatro Ruffo, “Da una goccia nel mare” di Serena Finatti, spettacolo per bambini con gli Artisti Associati. SUSEGANA Sabato 14, alle 20.45 al teatro parrocchiale Beata Giuliana di Collalto, “Occhio alla spia” di Chapman e Pertwee, con la compagnia A- MOTTA DI LIVENZA Fino al 22 novembre, a palazzo La Loggia, è aperta la mostra di Paolo Del Giudice a cura di Carlo Sala. Orario: venerdì 16.30-19, sabato-domenica 10-12 e 16.30-19. Ingresso libero. CONEGLIANO Fino al 29 novembre, a Casa Cima, è aperta la mostra di Angelo Brugnera. Orari: martedì-domenica 15-18. PIAVON Fino al 29 novembre, a Ca’ Lozzio, è aperta la mostra di Moreno Fortunato. Orario: mercoledì-domenica 15-24. 15.30 all’ex latteria sociale, “I naufraghi” con la compagnia “Fun science - La scienza divertente” di Ferrara. Ingresso: 4 euro, 3 fino a 12 anni. CONEGLIANO Domenica 15, alle 16 all’auditorium Dina Orsi, “Hansel e Gretel” per bambini con la compagnia La casa degli gnomi. VITTORIO VENETO Mercoledì 18, alle 21.30 allo Spazio Mavv, “Mavv is a cabaret” con il laboratorio Tana dei Talenti. Ingresso libero. ALLA GALLERIA XX SETTEMBRE FINO AL 3 GENNAIO Il variegato universo di Franz Borghese in mostra a Conegliano i è aperta la mostra antoSBorghese logica dell’artista Franz alla galleria XX Set- tembre di Conegliano con le presentazioni critiche di Antonella Arban e Mara Campaner. Franz Borghese esprime e comunica ai suoi spettatori delle composizioni teatrali di un mondo fatto da plebei, nobili, borghesi, idioti, furbi, raffinati che ricordano il mondo dei pupi, delle marionette o della commedia dell’arte. Dimostra di essere il pittore di sensazioni, di situazioni latenti che stanno per esplodere, di scene di vita quotidiana, di momenti di gioia e allo stesso tempo di tristezza, di scoperta e genialità, un mondo narrato attraverso la consapevolezza del mezzo pittorico, dove la ragione si coniuga alla volontà di conservare il mistero della storia. Egli passa così dall’angelo al diavolo, dal buono al cattivo, dall’incubo all’ironia, dall’innocenza giocosa di certe forme burattinesche alla sapienza dei perturbanti protagonisti dei suoi capolavori. Proprio Franz Borghe- MOSTRE SAN POLO DI PIAVE Si inaugura sabato 14, alle 19 al Parco Gambrinus, la mostra fotografica “Le montagne del sistema solare”. Alle 17.30 alla sala teatrale del patronato Don Bosco la mostra verrà presentata da Andrea Bernagozzi, ricercatore scientifico per l’osservatorio astronomico della Valle d’Aosta, e Giuliano Romano, già docente di cosmologia e storia dell’astronomia all’università di Padova. Orario (fino al 3 gennaio): lunedì-venerdì 18.30-22, sabato-domenica 9-22. mici del teatro Roncade. Ingresso: 8 euro interi, 6,50 ridotti. CONEGLIANO Sabato 14, alle 21 all’auditorium Dina Orsi, “Splendidi!”. Ingresso: 10 euro interi, 6 ridotti. SAN FIOR Sabato 14, alle 21 nella sala polifunzionale del municipio, “Il matrimonio può attendere” di M. Fontanini con la compagnia Terzoteatro di Gorizia. Ingresso: 5 euro, gratis fino ai 16 anni. SARMEDE Domenica 15, alle ODERZO Fino al 5 dicembre, al ristorante Gellius, è aperta a mostra di Emanuele Kabu. Orario: martedì-domenica 10.30-21.30. PORTOBUFFOLÈ Fino al 6 dicembre, a Casa Gaia da Camino, è aperta la mostra fotografica “C’era una volta una città - Ritratti e autoritratti”. Orario: sabato 14.30-18.30, domenica 10.30-12.30 e 14.30-18.30. COLFOSCO Fino al 10 dicembre, al ristorante La Fenice, è aperta la mostra di Fiorindo “The scarecrows wizard people”. Orario (martedì-domenica): 18-24. ODERZO Fino al 13 dicembre al Museo archeologico è aperta la mostra “Il segreto del pozzo. Aspetti di vita quotidiana dai pozzi romani di Oderzo”. Orario: mercoledì-sabato 9-12 e 14.30-18. SARMEDE Fino al 20 dicembre, a palazzo municipale, è aperta la 27ª Mostra internazionale d’illustrazione per l’infanzia “Le immagini della fantasia”. Orario: feriali 9-13, 14-16, 20-21.30; festivi e prefestivi 10-12.30 e 14.30-19. se ha avuto modo di manifestare in tutta la sua carriera delle preferenze per alcuni di questi protagonisti come Napoleone Bonaparte, Alessandro il Macedone e anche alcuni immaginari come Frankenstein e il Conte Dracula che ha realizzato con perizia fascinosa e grazie alla quale ha maturato, nel corso degli anni, una cifra stilistica autonoma e l’immediata riconoscibilità del suo lavoro. Nel suo universo immaginoso prevale il divertimento in quanto Borghese si trasforma, quadro dopo quadro, in un affabulatore del quotidiano. Il suo senso del lepido si connota in una sorta di piacere a trasformare in risata il racconto di CONEGLIANO Fino al 3 gennaio, alla galleria XX Settembre, è aperta la mostra antologica di Franz Borghese “Cinque lustri di ironia graffiante”. Orario: martedì-sabato 1012 e 15.30-19, domenica 15.30-19. TREVISO Fino al 7 febbraio, agli Spazi Bomben, è aperta la mostra delle segnalazioni del concorso Luoghi di valore 2009. Orario: martedì-venerdì 15-20, sabato-domenica 10-20. Ingresso libero. PASSARIANO Fino al 7 marzo, a villa Manin, è aperta la mostra “L’età di Courbet e Monet”. Orario: lunedì-giovedì 9-18, venerdìdomenica 9-19. Biglietti: intero 10 euro, ridotto 8 e 6. TREVISO Fino al 9 maggio, a Casa dei Carraresi, è aperta la mostra “La Via della seta e la civiltà cinese. I segreti della città proibita”. Orario: martedì-giovedì 9-19, venerdìdomenica 9-20. Aperto 7 dicembre, 28 dicembre e 5 aprile. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 (studenti universitari e over 65) e 7 (under 18). ALTRI APPUNTAMENTI PIEVE DI SOLIGO Venerdì 13, alle 20.45 tutta un’umanità, rivisitata in chiave non conforme alle regole, nascondendo una parte della realtà, ben altrimenti drammatica, fra le pieghe carnose dei suoi personaggi ben nutriti. La giocosità continua anche nella stesura pittorica riducendo il colore ad arrivare a un bicromatismo o addirittura a un monocromatismo ma allo stesso tempo va sottolineata la perizia pittorica con cui lo stende. Le sue raffigurazioni rappresentano lo svolgimento compiuto di un avvenimento, la realtà quotidiana che diventa spassosa senza mai cadere nell’accentuazione caricaturale della figura umana. Permettono all’osservatore di partecipare direttamente alla problematica che viene proposta e di condividere il suo linguaggio senza necessità di tradurlo. La mostra rimarrà aperta fino al 3 gennaio con i seguenti orari: dal martedì al sabato dalle 15.30 alle 19 e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 19. Per informazioni: telefono 0438411492, 349-2144582. in biblioteca civica, si presenta il libro di Laura Sandi “Biscotti al malto fiore per un futuro migliore” (Mondadori). Presenta Teresa Bernardi. SACILE Domenica 15, alle 20.30 nella chiesa di San Gregorio, concerto “Un solo cammino” di Lincoln Almada e Evangelina Mascardi (arpe, liuti, tiorba, percussioni). Ingresso libero. VITTORIO VENETO Lunedì 16, alle 21 in libreria Fenice, si presenta il libro “Padroni a casa nostra. Perché a Nordest siamo tutti antipatici” (Mondadori). Interviene l’autore Gian Mario Villalta. CEGGIA Mercoledì 18, alle 20.30 in auditorium comunale, “Il rapporto di coppia. Come per una difettosa conoscenza dell’essere maschile e femminile possono sorgere crisi e divisioni” con il terapeuta Giovanni Peccarisio. CONEGLIANO Giovedì 19, alle 10 all’auditorium Dina Orsi, in vista dell’anno del Cima Giorgio Mies relaziona sul tema “Un castello non vale l’altro: aspetti storici del paesaggio della pittura veneta tra Quattro e Cinquecento”. 16 15 novembre 2009 ALLA PREMIAZIONE FINALE IL PARCO DELLE DOLOMITI FRIULANE, IL COROCAI DI VITTORIO E TANTE T-SHIRT VERDE MONTAGNA Camminamonti, che festa! I l verde dei prati di montagna, l’impronta del teropode, un dinosauro vissuto nel Triassico, 215 milioni di anni fa, ed una frase di Seneca: “Ogni cima che raggiungi non è altro che una tappa intermedia”. Sono questi gli ingredienti della T-shirt predisposta per la sedicesima edizione di “Camminamonti” e distribuita sabato scorso ai quasi quattrocento escursionisti ritrovatisi in Seminario a Vittorio Veneto per l’incontro di fine stagione. La chiusura dell’edizione 2009 è stata l’occasione per un bilancio che è diventato un racconto, un inno alla montagna, riuscito bene grazie a tante mani... Grazie alla carrellata di fotografie ricordo dell’estate, con tanti monti, tanti zaini e tante facce contente di essere giunte in vetta. Grazie ai due ospiti speciali. A caratterizzare la premiazione 2009 è stato quest’anno il Parco Naturale delle Dolomiti Friulane, rappresentato al massimo livello con il presidente Marino Martini, comandante della Stazione Forestale di Claut, e del maresciallo Giovanni Capaldi, ovviamente entrambi grandi appassionati di montagna. E ad allietare l’incontro con le proprie canzoni sono poi state le voci del Corocai di Vittorio Veneto, diretto dalla maestra Eleonora Possamai. Grazie alle brevi testimonianze dei premiati sul palco. Innanzi tutti c’è “mister Camminamonti 2009”. Il titolo se l’è aggiudicato quest’anno Dino Piovesana di Sacile. E la giuria non ha avuto difficoltà a stabilire la graduatoria, poiché Dino ha inanellato un numero incredibile di mete raggiunte nel corso della stagione 2009: rifugi, casere, bivacchi, rigorosamente testimoniati da timbri o foto. Con 193 mete valide ha stabilito quasi un record da Guinness dei primati, frutto di tenacia e non solo. Infatti, come ha raccontato egli stesso sabato scorso, il componente del gruppo “Nino Lot” con un amico pianificava le gite per ottenere il maggior numero di casere e rifugi per ciascuna gita, grazie anche agli “amici del martedì” con i quali è andato a camminare e che l’hanno sostenuto. Spesso c’era anche Marisa Luccato Marcon, la vittoriese classificatasi seconda con ben 82 mete valide, con la quale Dino ha condiviso tante uscite. E Marisa non ha finito di salire le TUTTI I VINCITORI. E PRIMO IL SACILESE DINO PIOVESANA Salire le montagne premia... Classifica Camminamonti 2009 1. classificato: Dino Piovesana, di Sacile, con 193 mete valide 2. classificato: Marisa Luccato Marcon di Vittorio Veneto, con 82 mete valide 3. classificato: (ex aequo) Elvia Candon, Antonia e Alberto Roccon di Crocetta del Montello, con 65 mete valide GRUPPI: - Gruppo Amici Scalatori Gas (33 componenti) - Gruppo Amici della montagna “Nino Lot” (38) - Gruppo San Donà (21) - Gruppo Università Aperta (13) - Baby Club di Motta di Livenza (18) JUNIOR: Chiara Duchini, nata il 2 dicembre 2008, di Roberto ed Hellen Duchini, di Vittorio Veneto I 26 DEGLI “ITINERARI SPECIALI”: (8 itinerari) Silverio Graziotin, Miriam Cucciol, Dino Piovesana, Luigi Piccin, Mariuccia Carlot, Marisa Luccato in Marcon; (7 itinerari) Silvano Tomasella, Laura Tomasella, Michela De Zan, Teresa Tomasella, Gabriele Marcon, Bruno Lovadina, Renzo De Carli, Bruna Rossa; (6 itinerari) Maria Grazia Breda, Pierina Coghetto, Daniela Soldera, Enio Dal Mas, Luigi Casteller, Casteller Tesser SENIOR: Elvia Candon, classe 1939, di Crocetta del Montello FAMIGLIA CAMMINAMONTI: Famiglia Pin, di Cordignano: Luigi e Luciana, i figli Daniela, Diego di 10 anni, Paolo di 5 anni, con 21 mete valide La classica foto-ricordo dell’edizione 2009 con i vincitori negli itinerari speciali Emilia, Elvia Candon, Antonia Roccon, Alberto Roccon, Luciano Borsato, Maria Cristina Camerin, Federico Borsato. PREMIO CREATIVITÀ: 1. Cinzia Banchellini, 25 anni, di Gassino (Torino) 2. (ex aequo): Marzia Rovato di Colle Umberto; Elena Pillon di Col San Martino Il testo vincente: La “dolomite” maestosa e accattivante È una perla da pescar con le tue gambe, la ricerca appar uno “scoglio” assai duro a partir da un ghiaione, un mugo o un “antro” oscuro, di certo vive nel sorriso trafelato degli amici che con te han faticato, una foto poi suggella le mirabil gesta ma è il ricordo l’essenza che ti resta. La famiglia Zoia felice di essere giunta lassù, una foto simbolo per Camminamonti montagne, tanto che a ritirare il premio di Camminamonti è stato il marito Gabriele Marcon, perché lei era in Nepal per un trekking. Al terzo posto tre escursionisti di Crocetta del Montello: Elvia, An- tonia e Alberto, non casualmente giunti ex aequo con 65 mete valide. «Andiamo a camminare sempre insieme o non andiamo!», hanno spiegato gli inseparabili. Ben 89 sono state famiglie che hanno affrontato i sentieri, passo il maresciallo Giovanni Capaldi e Marino Martini, presidente del Parco naturale delle Dolomiti Friulane Dino Piovesana, vincitore con 193 mete raggiunte dopo passo, insieme genitori e figli. E tra tutte il titolo di “Famiglia Camminamonti” è andato ai Pin di Cordignano: Luigi, Luciana, che sono riusciti nella doppia impresa di coinvolgere nella fatica di andare per rifugi i tre figli, poi sod- disfatti delle mete raggiunte. Cinque sono stati i gruppi, composti da almeno 10 persone, che hanno ricevuto un riconoscimento, con i più numerosi che sono risultati il Gas - Gruppo Amici Scalatori e il Gruppo Amici della montagna “Nino Lot”. In 26 hanno poi effettuato almeno 5 itinerari speciali e partecipato alla “Giornata Camminamonti”. Mentre ben sei sono quelli che hanno raggiunto tutte e otto le mete, alcune anche in alta quota. La più giovane partecipante del 2009 è risultata la piccola Chiara Duchini, nata il 2 dicembre 2008, che ha potuto gustare fin dai primi mesi di vita la bellezza dei panorami alpini, il contatto con la natura …e le solide spalle di papà Roberto e mamma Hellen. Come meno giovane del 2009 è stata premiata Elvia Candon, classe 1939. Il premio creatività quest’anno è andato ad una ragazza piemontese, Cinzia Banchellini, che si è appassionata a “Camminamonti” coinvolta dagli zii, e che per la sua poesia - come ha spiegato lei stessa durante la cerimonia - si è ispirata alla proposta degli itinerari speciali. A confermare che la creatività è donna, Cinzia ha preceduto altre due escursioniste: Marzia di Colle Umberto ed Elena di Col San Martino. A fine premiazione è stata inventata stavolta una foto con indossata la nuova maglietta, di un bel verde sgargiante. Che sarà quindi l’emblema che permetterà di riconoscere questi genuini, convinti appassionati di montagna durante tante altre camminate dell’anno prossimo. Con la massima di Seneca - “Ogni cima che raggiungi non è altro che una tappa intermedia” - sulla gioia e fatica dell’andare in montagna, che diventa paradigma della vita. Franco Pozzebon Gli organizzatori di Camminamonti 2009: settimanale diocesano L’Azione, Cai Conegliano, Cai Motta di Livenza, Cai Oderzo, Cai Pieve di Soligo, Cai Sacile, Cai San Polo di Piave, Cai Vittorio Veneto, Gruppo Amici della montagna "Nino Lot" di Cordignano, in collaborazione con: Parco Naturale Dolomiti Friulane; Corpo Forestale della Regione Friuli Venezia Giulia. Inoltre hanno contribuito alla buona riuscita, con premi per i partecipanti, anche la Regione Veneto e la Provincia di Treviso. Il CoroCai di Vittorio Veneto, diretto dalla maestra Eleonora Possamai GLI STIPENDI DI VESPA, FAZIO & C. Quanto ci costano i conduttori Rai! A lmeno una volta l’anno, puntualmente, saltano fuori i dati sugli stipendi dei conduttori televisivi. Ed è subito polemica. È successo l’anno scorso con il milione di euro di Bonolis per condurre Sanremo, succede oggi con Bruno Vespa (nella foto), che si è visto rinviare il rinnovo del contratto da parte della Rai perché considerato troppo oneroso. Il conduttore di “Porta a porta” avrebbe, infatti, dovuto ricevere 1,2 milioni di euro più un ulteriore aumento del 20% che avrebbe portato lo stipendio a 1,6 milioni, cifra considerata davvero eccessiva per le casse dell’azienda, i cui amministratori hanno preso tempo per decidere al meglio la soluzione ideale. Di fronte a questo tentennare, però, il malcontento di Vespa non si è affatto attendere: “Questo contratto non è stato tirato fuori all’improvviso da un cassetto del direttore generale. È frutto di una serrata trattativa di diversi mesi che ha coinvolto molte strutture aziendali. (…) Consideriamo 140 puntate, la media degli ultimi anni. Le prime cento mi vengono pagate 11.878,50 euro lordi ciascuna, le ulteriori quaranta 10.329,14 euro lordi. Totale 1.601.016,40 euro lordi annui (la metà, come è noto, se ne va in imposte). Con il nuovo contratto le prime cento puntate verrebbero compensate con 1.300.000 euro lordi (13 mila l’una) e le ulteriori quaranta 480 mila euro lordi (12 mila l’una). Totale 1.780.000. Differenza tra vec- chio e nuovo contratto 178.963,40 euro lordi all’anno. L’11,18% in più. Tutto il resto è aleatorio”. Ma non è tutto. Il presentatore ha poi rilanciato: “In tempi difficili bisogna essere solidali. Adesso vorrei rinunciare a 150 mila euro all’anno del mio nuovo contratto (600 mila euro in quattro anni) se la Rai utilizzasse questa somma per dieci borse di studio annuali da 15 mila euro l’una per dieci giovani da ammettere, dopo una accurata selezione, a un corso-concorso serissimo come quello che quarant’anni fa portò me e altri trenta colleghi in Rai. Mi piacerebbe che una somma analoga (collettiva, non voglio impoverire nessuno...) la sottoscrivessero insieme Santoro, Fazio, Dandini, Bignardi, Annunziata, Floris in modo da raggiungere le venti borse di studio” (fonte: Corrieredellasera.it). Lucia Annunziata ha già espresso la sua disponibilità, pur non avendo le medesime possibilità economiche di Vespa (il suo stipendio ammonta a 8 mila euro, “Mezz’ora” ne costa 26 mila a puntata). Ma quanto guadagnano gli altri conduttori Rai in un anno? Il settimanale Gente ha provato a calcolarlo: in cima alla classifica, Fabio Fazio, con 2.185.000 euro, poi Simona Ventura con 1.800.000 euro e terza con 1.200.000 Milly Carlucci. Santoro e Bignardi 650.000, mentre tra i meno dispendiosi risulta Giovanni Floris con 300.000 euro. Sul merito effettivo di tali guadagni, la parola passa ai telespettatori. Silvia Albrizio GLI APPUNTAMENTI CINEMATOGRAFICI VITTORIO VENETO Venerdì 13, alle 21 in biblioteca civica, per la rassegna “Don’t forget-Il cinema di Ennio Flaiano” si proietta “La cagna” di Marco Ferreri (Italia/Francia, 1972). Ingresso: 3 euro. PIEVE DI SOLIGO Venerdì 13, alle 21, e sabato 14, alle 15, 18, e 21, al cinema Careni si proietta “Up” di Pete Docter e Bob Peterson (Usa, 2009, animazione). Ingresso: 5 euro, ridotto 4. VITTORIO VENETO Lunedì 16 e martedì 17, alle 21.15 al cinema Verdi, per rassegna di cinema d’autore si proietta “Cosmonauta” di Susanna Nicchiarelli (Italia, 2009). Ingresso: 5 euro. ODERZO Mercoledì 18 e gio- vedì 19, alle 20 e alle 22 al cinema Cristallo, si proietta “Lo spazio bianco” di Francesca Comencini (Italia, 2009). Ingresso: 5 euro, ridotto 4. FARRA DI SOLIGO Mercoledì 18, alle 20.45 all’auditorium Santo Stefano, per il Cineforum Quartier del Piave si proietta “Valzer con Bashir” di Ari Folman (Israele/Germania/Francia, 2008). Ingresso: 5 euro. SACILE Mercoledì 18, alle 21 al cinema Zancanaro, si proietta “Il divo” di Paolo Sorrentino (Italia, 2008). VITTORIO VENETO Giovedì 19, alle 21 al cinema Verdi, per la rassegna di cinema sulla montagna si proietta “North Face” di Philipp Stölzl (Germania, 2008). Ingresso: 5 euro. LO STAFF DELLO ZION IN ONDA SU RADIO CONEGLIANO “Backstage!” alla radio SABATO 14 Radio 24, 14, Non ci sono più le mezze stagioni. Scrittori e luoghi comuni con Roberta Giordano. Raitre, 20.10, Che tempo che fa. Con Fabio Fazio, Aldo, Giovanni e Giacomo. Italia 1, 21.10, Boog e Elliott a caccia di amici. Film d’animazione. DOMENICA 15 Radio 3 Rai, 10.50, Percorsi. “I sette nuovi peccati capitali”. Con Stefania Rossini. La 7, 20.30, S.O.S. Tata. Reality show. Raitre, 21.30, Report. “L’evasione corre sul lago” di Paolo Mondani. LUNEDÌ 16 Telechiara, 11, Chiacchiere e caffè. Vita di famiglia. Raidue, 17.40, Art Attack. Varietà con Giovanni Muciaccia. Raiuno, 21.10, Un medico in famiglia. “Non c’è rosa senza spine”. Telefilm. MARTEDÌ 17 Radio 2 Rai, 8, Il ruggito del coniglio. Con Antonello Dose e Marco Presta. Raiuno, 17, 52º Zecchino d’oro. Conducono Veronica Maya e Paolo Conticini. La 7, 21.10, Impero. “Giordano Bruno e Galileo Galilei: processo alle idee”. Con Valerio Massimo Manfredi. MERCOLEDÌ 18 Radio 1 Rai, 15.40, Radio City. Conduce Stefano Mensurati. Raitre, 16.35, Melevisione. Varietà per i più piccoli. Italia 1, 21.10, C.S.I. Miami. “Il motel della morte”. Telefilm. GIOVEDÌ 19 Radio 3 Rai, 11.30, Radio 3 Mondo. Attualità. Telechiara, 16, I luoghi dello spirito. Documenti. La 7, 21.10, Dr House. “Zoppo ma… in gamba”. Telefilm. VENERDÌ 20 Telechiara, 16, Cari amici. Conduce Andrea Marini. Radio 2 Rai, 17, Sei uno zero. Varietà con Lillo e Greg. Raitre, 21.10, Mi manda Raitre. Attualità con Andrea Vianello. gni giovedì, dalle 21 alle 22 sulle frequenze di Radio CoO negliano, va in onda “Backstage!”, il nuovo programma radiofonico targato Zion Rock Club. Ogni giovedì, in diretta, Gianluigi Potenza, Carlo Piscopello e Francesco “Noiz-P” Putano dello Zion condurranno il programma seguendo la stessa linea comunicativa che in questi ultimi cinque anni ha ormai contraddistinto il rock club coneglianese: non una semplice programmazione di brani rock ed electro ma anche informazione, interviste, approfondimenti, curiosità, nuove proposte e divagazioni. È disponibile un indirizzo email, [email protected], al quale poter inviare idee, richieste, domande e proposte. Queste le frequenze di Radio Conegliano: 90.6 Mhz per Conegliano e limitrofe, 96.3 Mhz per Vittorio Veneto e pedemontana, in streaming sul sito www.radioconegliano.it. Giacinto Bevilacqua VERSO IL 50º DI “TUTTO IL CALCIO MINUTO PER MINUTO” Il calcio gridato di oggi festeggiamenti per i 50 anni di “Tutto il calcio minuto per miIcompleanno nuto” sono già cominciati con una puntata di “Porta a porta”. Il si festeggerà il 10 gennaio 2010. All’epoca le radio- cronache si limitavano a quattro campi principali e ai secondi tempi delle partite. Intere generazioni hanno passato i pomeriggi della domenica con le radioline attaccate all’orecchio, magari sentono ancora la voce del radiocronista che interrompeva un collega per aggiornare su un gol segnato dalla squadra del cuore. Di questo parlano tutti con nostalgia. A me che non sono mai stato un tifoso viene, invece, la nostalgia dei radiocronisti di allora, che parlavano con tono di voce normale, salvo nei momenti nei quali c’era un’azione importante da raccontare. Oggi le radiocronache sono tutte urlate minuto per minuto, come se ad ogni passaggio potesse accadere l’imprevedibile: così le segnalazioni dei gol sono spesso sotto tono oppure gridate dai tifosi più che dai cronisti. Va bene fare la concorrenza alla televisione, ma c’è una misura in tutte le cose. Gianfranco Da Re IL RETTORE COMPAGNO NE PARLA A “SETTIMANA RPC” La “Caritas in veritate” SETTIMANA RPC Cristina Compagno, rettore dell’Università di Udine, dimostra perché la recente enciclica di Benedetto XVI, “Caritas in veritate”, è importante anche per l’economia, responsabilizzando i suoi attori. Il suo intervento sabato 14 novembre, alle 10.30, e, in replica, domenica 15 alle 9.30. NOTIZIE FLASH Spazio alla cronaca e ai temi d’attualità con le notizie selezionate da Giulia Riva. La rassegna va in onda dal lunedì al sabato alle 11.30, 12, 17 e 19.45. I RAGAZZI DEL PALAZZO Intrattenimento e comicità con il programma di Andrea, Cristian, Cristiano, Vincenzo e Alessio in onda ogni sabato pomeriggio dalle 14 alle 16. LEGGENDO RECITANDO Il mondo del teatro e poesie nel programma con Maria Grazia Sartori in onda il martedì dalle 10.45 alle 11 e, in replica, il venerdì dalle 17.15 alle 18. IL CAFFÈ FILOSOFICO Il tema della puntata di venerdì 20 novembre, alle 14.30, è “Immortalità dell’anima o risurrezione del corpo?”. Vittorio Veneto 23 BREVI VITTORIO VENETO Lettura dell’enciclica A VITTORIO VENETO IL PROGETTO PILOTA DI ATTIVITÀ MOTORIA PREVENTIVA ADATTATA Salute dallo sport D a qualche mese ha preso avvio a Vittorio Veneto il progetto pilota Ampa, Attività motoria preventiva adattata, promosso dal dipartimento Servizio per l’educazione e la promozione della salute dell’Ulss 7 e realizzato grazie all’impegno dell’Istituto di medicina dello sport e dell’attività motoria di Vittorio Veneto, diretto dal dottor Vincenzo Lamberti. Una palestra medica, ospitata nella struttura Casa Arcobaleno dell’Istituto Cesana Malanotti, ogni giorno accoglie uomini e donne, si va dai 35 agli 80 anni, affetti da patologie croniche quali le malattie cardiovascolari, come ipertensione arteriosa e esiti d’infarto, il diabete mellito e le broncopneumopatie croniche. Questa è definita palestra medica perché tutte le apparecchiature sulle quali i pazienti eseguono gli esercizi fisici sono di tipo elettromedicale e un team di medici, coordinati dal dottor Vincenzo Lamberti, definisce in base alle patologie di ogni paziente la tipologia di esercizi fisici che sono eseguiti sotto la supervisione dello sportterapeuta. Questo innova- Allo Spazio Sartè fino all’8 dicembre si terrà la mostra di Giovanna Barbieri “Riflessi”. Fino al 7 dicembre alla galleria Parentesi Studia in via Manin 82 si terrà la mostra Movimenti urbani. Alle 18.30, in biblioteca civica, presentazione degli atti del convegno sulla prima guerra mondiale “La battaglia del solstizio”. Presenta Lorenzo Cadeddu. Alle 21, in biblioteca civica, rassegna cinematografica Don’t forget-il cinema di Ennio Flaiano con il film La Cagna di Marco Ferreri (Italia/Francia, 1972). Biglietto 3 euro. Alle 21, allo Spazio Mavv, spettacolo Teste di donna di Edoardo Rossi. SABATO 14 Da oggi al 22 novembre al santuario della Madonna del- Corso per volontari in casa di riposo Comincia giovedì 19 novembre il corso di formazione per volontari in casa di riposo organizzato dalla Conferenza di San Vincenzo di Vittorio Veneto. Il corso, che prevede cinque incontri con rilascio di attestato finale, si svolge nella sala incontro di Casa Arcobaleno dell’Istituto Cesana Malanotti a Costa. Nel primo incontro Maurizio Venturino, presidente del Cesana, parlerà de “L’evoluzione dei servizi socio-sanitari e ruolo del volontariato”. Secondo incontro lunedì 23. L’iscrizione avviene in occasione del primo incontro. Per informazioni: Antonietta Fusco (0438-551060) o Istituto Cesana Malanotti (Giulia Biral 0438-948955). Incontro per le famiglie Si svolge sabato 14 novembre, dalle 17 alle 22, il primo incontro con le famiglie organizzato dalle parrocchie di Sant’Andrea e Serravalle, dal titolo “Le stagioni della coppia e della famiglia”. Appuntamento all’oratorio di Sant’Andrea. Vincenzo Lamberti e la palestra tivo progetto fa propria l’intuizione di Ippocrate “se potessimo dare ad ogni individuo la giusta quantità di nutrimento e di esercizio fisico, né troppo né poco, avremmo trovato la giusta strada per la salute”, dunque promuove la salute attraverso la pratica dell’attività fisica sia nella popolazione sana che in quella affetta da malattie croniche invalidanti stabilizzate. Come si accede a questa palestra e, quindi, come si partecipa al progetto Ampa? «Il medico specialistico o di base prescrive al paziente affetto da una malattia cronica in fase clinica stabilizzata una visita di tipo medico sportivo – spiega il dottor Vincenzo Lamberti –. Il paziente si reca quindi all’Istituto di medicina dello sport di Vittorio Veneto, dove il mio staff esegue una prova funzionale cardio-polmonare. Sulla base di quanto emerge viene compilata una cartella clinica, sulla quale riportiamo una valutazione funzionale medico-sportiva ed elaboriamo il programma di esercizi fisici da svolgere sulle varie macchine anche in relazione al sesso, all’età e alla patologia». Ogni paziente ha a disposizione circa 36 sedute e ciò permetterà fino a febbraio 2010 a ben 200 persone di partecipare a questo progetto, i cui primi risultati sono già stati analizzati dal team medico, oltre ad essersi tramutati in benefici per i pazienti. Quali sono gli obiettivi di questo progetto basato sull’esercizio fisico? «Sono tre: cambiare lo stile di vita dei pazienti; attraverso l’attività motoria, far sì che diminuisca anche l’assunzione di farmaci e, infine, diminuire i ricoveri ospedalieri – spiega Lamberti –. Noi questi tre momenti li stiamo studiando e i dati che raccoglieremo in questo primo anno di sperimentazione ci daranno ragione, o meno, su quanto ci eravamo prefissati». Chi volesse maggiori informazioni può contattare l’Istituto di Medicina dello Sport 0438-556205 o visionare il video di presentazione del progetto Ampa su Youtube, notissimo portale Internet. Claudia Borsoi COSA SONO I GAS? Agenda Vittorio Veneto VENERDÌ 13 Continuano gli appuntamenti organizzati dalle commissioni Pastorale sociale e del lavoro e dalla Caritas delle foranie di Vittorio Veneto e Pedemontana. Venerdì 20 novembre, al centro La Tenda di Santi Pietro e Paolo, alle 20.30, don Giampiero Moret, direttore de L’Azione, legge e commenta i passi più significativi dell’enciclica “Caritas in veritate”. La terza ed ultima parte della lettura dell’enciclica si terrà venerdì 18 dicembre. la Salute a Costa è prevista la XXVI Festa della Madonna della Salute. Durante i festeggiamenti funzionerà un chiosco enogastronomico. Alle 21, allo Spazio Mavv, concerto dei Waterline. dei bersaglieri in bicicletta, a cura dell’associazione Cavalieri cenedesi e del Comando 1º Fod. Alle 18, allo Spazio Mavv, aperitivo musicale After Tea con dj set Exhibition. DOMENICA 15 LUNEDÌ 16 Alle 9, a Costa, tradizionale Marcia panoramica della Salute (6 e 12 km) nell’ambito dei festeggiamenti per la Madonna della Salute. Dalle 14 apertura del Pozzo di San Patrizio. Ludobusa Costa dalle 14.30 alle 16.30. Alle 11.30, in biblioteca civica, si tiene la presentazione degli atti del convegno sulla medicina di guerra tenutosi a ottobre 2008 in occasione del 90º della Grande Guerra. Alle 14.30 comincia una rievocazione storica dell’entrata a Vittorio Veneto dei lancieri di Firenze a cavallo e Alle 21, per la serie “Incontri della stanza gialla” alla libreria Fenice presentazione di “Padroni a casa nostra - Perché a Nordest siamo tutti antipatici” (Mondadori, 2009), con l’intervento dell’autore Gian Mario Villalta. Alle 21.15, al cinema Verdi, rassegna di cinema d’autore con Cosmonauta. Ingresso 5 euro. MARTEDÌ 17 Alle 21.15, al cinema Verdi, rassegna di cinema d’autore con “Cosmonauta”. Ingresso 5 euro. MERCOLEDÌ 18 Alle 21.30, allo Spazio Mavv, Mavv is a cabaret con il laboratorio Tana dei Talenti. GIOVEDÌ 19 Alle 20.30, in occasione dei festeggiamenti per la Madonna della Salute, processione aux flambeaux lungo le scalette della Madonna della Salute. Alle 21, al cinema Verdi, comincia la Rassegna di cinema sulla montagna, direttamente dal Trento Film Festival con il film “North Face”, anteprima nazionale. Biglietto 5 euro. Interviene il presidente del Club alpino italiano di Vittorio Veneto, Mara Baldissini. Farmacia di turno: Zoia, via Fadalto Alto 86, telefono 0438-918947; Vittorio Veneto Servizi Spa, piazza Fiume 29, San Giacomo di Veglia, telefono 0438-500351. Gruppi di acquisto soliIneto,dale (Gas) di Vittorio VeCon.Gas e Gas Fenderl, in collaborazione con il Progetto Casamia, organizzano per mercoledì 18 novembre alle 20.45 al Centro sociale di Anzano una serata informativa aperta a tutti. Carlo Barbon, del coordinamento Gas di Treviso, spiegherà cosa sono e perché nascono i Gas. Il Con.Gas, composto da circa venti famiglie, è presente a Vittorio da gennaio 2008 e l’interesse nei confronti di questa realtà è andato crescendo, tanto che sempre in città ad inizio 2009 è nato anche il Gas Fenderl, una quindicina le famiglie. «Ogni gruppo – spiega Alessandra Carrara, coordinatrice del Con.Gas – è una realtà a sé stante, di piccole dimensioni, che si basa sulla collaborazione volontaria e attiva dei suoi partecipanti». Castagne e salute al circolo Braido Il circolo Auser “Elisa Braido” organizza per sabato 14 novembre una “castagnata al ritmo della fisarmonica”, dalle 15 nel cortile delle ex scuole elementari di Costa in via Dalmazia. La fisarmonica sarà suonata da Giovanni Segat. Mercoledì 18 alle 15 è invece in programma un incontro in collaborazione con il servizio di educazione alla salute e prevenzione dell’Ulss 7: il dottor Franco Moretto interviene sul tema dell’attività motoria. L’incontro, aperto a tutti, si svolge nella sede del circolo, presso le ex scuole elementari di Costa. Serravalle, mistero dei sensi Un’ora e mezza per scoprire Serravalle: un po’ visita turistica, un po’ degustazione guidata, un po’ spettacolo teatrale. È “Serravalle, mistero dei sensi”: appuntamento venerdì 13 o venerdì 20 alle 19 (se non piove) in piazza Foro Boario. Organizza Astarte servizi culturali in collaborazione con la Pro loco Vittorio Veneto. Partecipazione gratuita, meglio prenotare al 347-6721240. Circa trenta persone hanno partecipato all’esordio di “Mistero dei sensi” venerdì 6. Nuovo libro di Piasentin Domenica 15 novembre, alle 17.30 al patronato di Ceneda, presentazione del nuovo libro di “quasi poesia” del cenedese Carlo Piasentin. S’intitola “La bona creanza” e sarà introdotto da Emanuela Da Ros e Mario Ulliana. Pianca presidente dell’Isrev Il direttivo dell’Isrev (Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea del Vittoriese) ha nominato Vittorino Pianca nuovo presidente, in sostituzione del compianto onorevole Franco Concas recentemente scomparso. Pianca è stato tra i soci fondatori dell’Istituto, e da sempre è componente del direttivo di cui è stato per anni segretario amministrativo. Scuola aperta al collegio Dante Sabato 21 novembre dalle 15 alle 18 è la prima delle quattro giornate di scuola aperta al collegio Dante. Sarà l’occasione per conoscere l’offerta formativa del collegio, che va dalla scuola elementare, alla media, alle superiori (ragioneria e geometri). Ricco il panorama delle attività extrascolastiche (laboratori di musica e danza, studio assistito, sport) e dei servizi (mensa interna e pulmini). Castagnata al Sangio Sabato 14 novembre a San Giacomo presso l’area attrezzata del Sangio dalle 15.30 alle 18, il Gruppo Giovani invita tutti alla castagnata; sono graditi dolci e bibite, per offrire un pomeriggio ancora più appetitoso! 24 Dai nostri paesi Vittorio Veneto L’ARCHIVIO DI SALSA lla presenza del veA scovo Corrado Pizziolo, del parroco don Piergiorgio Da Canal, dei responsabili dell’Ufficio diocesano di arte sacra don Fabrizio Mariani e Cristina Falsarella, dei fedeli di Salsa e di altri cultori del passato della nostra diocesi è stato presentato l’archivio parrocchiale di San Michele Arcangelo di Salsa. Grazie ai registri della confraternita di San Michele è stato possibile ripercorrere la storia di Salsa nei secoli. Risale al 1498 il documento più antico ritrovato. Si è scoperto tra le carte che della confraternita dedicata al santo protettore dei Longobardi faceva parte anche il pittore Silvestro Arnosti ed è stata riconosciuta una presenza in AL SANTUARIO DELLA MADONNA DELLA SALUTE Costa festeggia i suoi 180 anni U n nuovo paramento sacro di elevato valore, una casula che rappresenta la pala dell’altare della chiesetta della Madonna della Salute, offerto da un donatore che vuole rimanere anonimo e che verrà indossato dal vescovo Corrado il giorno della celebrazione solenne e il giorno successivo da monsignor Magarotto, è solo una delle novità che interessano questa festa devozionale che compie ormai 180 anni, a partire dalla data di fondazione del santuario. Quest’anno infatti la manifestazione verrà seguita in diretta dalla televisione parrocchiale di Santi Pietro e Paolo “La Tenda Tv” ed è stato anche affittato per la prima volta un car- tellone pubblicitario stradale. Dopo tanto impegno negli anni è felice padre Giovanbattista Guidolin, parroco di Costa. «L’affluenza aumenta di anno in anno, viene molta gente anche da fuori, è un bel segno di devozione che ripaga me e i miei collaboratori in parrocchia dell’impegno che profondiamo per il santuario durante tutto l’anno. Abbiamo anche cercato di ripubblicare un libro sul santuario di don Sartori uscito la prima volta per i 150 anni ma non ce l’abbiamo fatta. Ci ripromettiamo di portare a termine anche questo proget- DOPO OTTO ANNI UN SUCCESSO INATTESO Il ritorno del Cineforum on la chiusura della seC de storica della Casa dello studente, il Cinefo- rum vittoriese aveva tentato di emigrare, sette/otto anni fa, in biblioteca civica, ma senza entusiasmo né soddisfazione. E da allora l’attività si era di fatto sospesa. Ora però, con la nuova saletta a casa Fenderl, il presidente Gianfranco Da Re ha voluto fare un nuovo tentativo, sfidando la grande concorrenza televisiva e di videoprestiti. «Abbiamo pensato a sei serate – spiega Da Re –, a cadenza settimanale, proponendo film recenti che però non hanno avuto grande riscontro nelle sale, per motivi diversi». E come è andata? «Meglio che nelle più rosee previsioni: una cinquantina di presenze fisse (ovvero la sala praticamente piena), con il ritorno di alcuni soci storici, affiancati a nuove persone. Gente di tutte le età, dagli universitari ad un’arzilla ultranovantenne. Un successo inspiegabile, decretato dal passaparola degli appassionati». La formula è quella classica? «Sì: una piccola presentazione/scheda del film, la proiezione, e poi il dibattito, al quale si fermava, intervenendo, circa metà dei presenti. Sì, l’impressione è che ci sia bisogno di parlare delle proprie emozioni». Ed ora, forti di questo suc- Il santuario della Madonna della Salute to». Soddisfatto anche Giovanni Petollino che coordina l’attività del gruppo parrocchiale. «Ci siamo impegnati tutto l’anno per 25 anni e questi sono i risultati, siamo estremamente soddisfatti, abbiamo però seriamente bisogno di più partecipazione 15 novembre 2009 parrocchia della famiglia dei Ghirlanduzzi. È stata l’archivista Francesca Girardi a presentare quanto emerso dagli studi, mentre l’archivista Piscopo ha parlato del pittore Giovanni De Min autore, nella metà dell’Ottocento, della pala dell’altare. C’è chi, ha detto il relatore, riconosce Garibaldi nel volto del Padre Eterno, mentre le ali dell’arcangelo Gabriele sono dipinte di bianco, rosso e verde. dei giovani per poter garantire la continuità dell’impegno: l’anno prossimo il pozzo di San Patrizio rischia di saltare». Dal 14 al 22 novembre si svolgeranno una trentina di pellegrinaggi di parrocchie della diocesi al santuario, ciascun parroco celebrerà una messa in occasione dei festeggiamenti. Sabato 14 alle 20.30 nella chiesa di San Giuseppe c’è anche un concerto con la Corale femminile vittoriese e il coro Col di Lana. Venerdì 20 la processione mariana “aux flambeaux” lungo le gradinate del santuario, con partenza alle 20.30 dal parcheggio delle elementari Marco Polo. Sabato 21, festa della Madonna della Salute, alle 15 la celebrazione solenne presieduta del vescovo Corrado; il 22 verrà in visita monsignor Alfredo Magarotto, da sempre affettivamente legato al santuario, di cui ha sempre seguito attentamente la sistemazione. Alle 15.30 celebrerà la messa. La festa ha momenti anche ludici con il pozzo di San Patrizio, pesca a premi organizzata con lungo impegno dal Gruppo ricreativo parrocchiale. Alberto Della Giustina ATTIVITÀ AL PARCO FENDERL G rande movimento al Parco Fenderl. Dopo la conclusione con successo della seconda edizione delle Fiabe a merenda, la rassegna di teatro seguita da oltre 400 persone, piccoli e grandi, e del Cineforum (di cui parliamo a fianco), sono partiti nell’ambito del progetto di Baratto culturale gli appuntamenti di “Migranti - Storie di vita”, dove vengono raccontate in prima persona emozionanti testimonianze di immigrazione. Prosegue con successo (più di venti iscritti), il laboratorio di danze balcaniche tenuto da Sanja il martedì sera alle 20.30. Parte mercoledì 18 novembre alle 16 il laboratorio di Teatro&natura “Tana liberi tutti” tenuto da Tania De Poi per i bambini dai 6 agli 11 anni. Il corso, di durata bimestrale, si propone di introdurre il bambino al mondo del teatro in relazione con la natura. In otto incontri si sperimenteranno diversi ambiti: animazione teatrale, esplorazione ambientale nel parco, letture animate e laboratori creativi. Informazioni e iscrizioni: 349-2337912 o 0438-555274. Sabato 21 alle 20.45 per il progetto Vivere in Italia, la serata a sostegno di Roberto Saviano con la lettura di brani tratti dal romanzo Gomorra. Intervengono Simone Carnielli, Carlo De Poi, Stefania Mazzocut, Paola Perin, Paolo Russo, Guglielmo Scarabel, 3+1 Per Caso. cesso... «Replicheremo alla fine dell’inverno, tra febbraio e marzo, con un’altra serie di sei film (formula ritenuta giusta dai presenti). E per l’estate stiamo valutando l’ipotesi di un appuntamento all’aperto, nel piccolo anfiteatro del parco Fenderl». Bentornato Cineforum. AT LA PASTICCERIA SANGIACOMESE FESTEGGIA L’IMPORTANTE TRAGUARDO 50 anni di Dolomiti on le quattro doC meniche “a tema” (cioccolato, creme e quant’altro di buono!) dello scorso ottobre, la pasticceria Dolomiti di San Giacomo di Veglia ha festeggiato i 50 di attività. Dunque già un luogo storico di Vittorio Veneto, e per di più con 50 anni ininterrotti di dolcezza! «Quando avevo12 anni, chiesi a mio padre (Pino) cosa fa un buon dolce e la risposta – ricorda Riccardo Ton, classe 1977, gran maestro pasticcere ma anche dottore specialista delle migrazioni degli uccelli – fu sorprendente: “servono passione, concentrazione, ingredienti selezionati ed autentici, conoscenze tecniche, coerenza, fantasia, buon gusto, sensibilità, cura per la ricerca, per i dettagli e la volontà di superarsi... comunque, niente fa un buon dolce come una buona clientela!». Questa filosofia e la buona clientela hanno quindi portato in buona salute la pasticceria Dolomiti al traguardo dei suoi primi 50 anni. Cavallo di battaglia è ancora la già famosa torta “Dolomiti”, creata nel 2004 da Riccardo come marchio dell’esercizio, tuttavia si sta ben affermando anche quella del cinquantennio! Qui a San Giacomo, dai Ton, più di una volta è davvero un’avventura il poter parcheggiare l’auto, ma la bontà della casa fa superare anche questo ir- Riccardo Ton nella pasticceria ritante disagio, che spesso induce invece a cambiar posto. La famiglia Ton in occasione di questo 50º compleanno ha poi inserito all’interno della propria offerta anche un vasto assortimento di prodotti specifici per i clienti con intolleranze alimentari a latte, uova e glutine. «Siamo forse – commenta ancora il dottor Riccardo – la prima pasticceria ad “impatto zero”, dacché nel nostro piccolo operiamo una raccolta differenziata quanto più attenta possibile e puntiamo a ridurre al minimo sprechi ed emissioni». Ritenendo quindi che la questione ambientale sia di assoluta priorità, Riccardo Ton in occasione del 50º di attività della pasticceria di famiglia ha deciso di donare all’associazione “Foreste per sempre” una somma «che ci permetterà di adottare ben 50 mila metri quadrati di foresta con lo scopo di assorbire 55 tonnellate di anidride carbonica». Mario Sanson IL 4 NOVEMBRE A VITTORIO o scorso 5 novembre è L stata celebrata in piazza del Popolo a Vittorio Vene- to la Festa dell’unità nazionale e la Giornata delle forze armate. «La festa del 4 novembre ha un sapore speciale per Vittorio Veneto. La nostra città è infatti associata – ha commentato il sindaco Gianantonio Da Re – in modo indelebile a quei giorni straordinari e tragici che segnarono la fine della Grande Guerra. I nostri soldati, la nostra gente, combattevano per la propria casa, per la propria famiglia. Ben diverso era invece lo spirito dell’esercito austroungarico, dove si mescolavano etnie e nazionalità differenti che sentivano sempre più lontane ed incomprensibili le ragioni di quella guerra». «Oggi, noi che siamo i discendenti e gli eredi di quel corpo d’armata che entrò nella piazza del Duomo alla guida del gene- rale Graziali – ha sottolineato Mario Marioli, generale comandante del 1º Fod, che ha sede in città – difendiamo gli interessi dell’Italia in altri luoghi che si chiamano Libano, Kossovo, Afghanistan, dove talvolta versiamo il sangue». A conclusione della giornata, a palazzo Doro Altan l’avvocato Alberto Steccanella ha difeso da par suo il vittoriese Francesco Sartori, autore del diario “Dai dì della sconfitta all’alba della vittoria”, incriminato nel dopoguerra quale “collaborazionista” degli invasori e affamatori “austro-ungarici”. MS Il sindaco Da Re e il generale Marioli 26 Dai nostri paesi Vittorio - Vittoriese LAVORO “AUTOBIOGRAFICO” DI FEDERICO CAMPODALL’ORTO Una tesi su La Tenda Tv hi mai potrebbe C scrivere una tesi di laurea spiccatamente autobiografica? È l’onore capitato al ventitreenne di Santi Pietro e Paolo Federico Campodall’Orto, che martedì 13 ottobre al- l’Università di Trieste ha conquistato la laurea triennale in “Comunicazione e pubblicità” con tesi su “Il fenomeno telestreet e il progetto La Tenda Tv”. In cui cioè, dopo aver raccontato storia e forma di queste micro emittenti televisive locali e non commerciali, passa ad analizzarne l’unico esempio in diocesi e in provincia: La Tenda Tv. Cioè l’emittente parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, di cui Campodall’Orto è stato PER IL RECUPERO DELL’EX CASERMA BIANCHIN 661 mila euro in Cansiglio L a prossima primavera, sul Pian Cansiglio, l’avvio dei lavori di riqualificazione dell’ex caserma Bianchin. Per demolizioni e riconversione turistica del sito sono già pronti 661 mila euro di fondi pubblici. Il piano di riqualificazione dell’ex base missilistica portato avanti da Veneto Agricoltura è stato illustrato il 24 ottobre alle autorità regionali e ai visitatori che numerosi hanno partecipato sul Cansiglio alla celebrazione del decennale dello stesso Veneto Agricoltura. La ex base ha storicamente svolto una funzione di difesa terra-aria da ipotetici attacchi da Est. Era dotata di missili americani “Nike Ercules”, che potevano montare anche testate nucleari. È stata poi abbandonata dal 1979 I ruderi dell’ex caserma e consegnata nel 2008 a Veneto Agricoltura. L’ex base diverrà soprattutto una struttura a fruizione sociale, turistico-ri- Non esiste l’Adsl, se non per una piccola parte di popolazione di Ponte della Muda che è collegata alla linea di Orsago. Perché lì, al di là della Pontebbana, c’è la centralina che serve il comune limitrofo. Sono molteplici i canali comunicativi attraverso i quali giungono al sindaco richieste di poter attivare Internet veloce. «È soprattutto la fascia giovane – spiega il primo cittadino Roberto Campagna – che richiede l’Adsl, in quanto utilizza Internet per lavoro e non solo. Oggi come oggi un paese per essere moderno deve avere questo tipo di comunicazione. Telecom lo deve capire e non ci si deve fermare puramente ad una creativa ed educativa. Un hangar e il bunker relativo saranno ristrutturati e poi conservati quali testimoni della “Guerra fredda”. Verso la piana, un ampio parcheggio servirà infine i tanti turisti che durante i fine settimana invadono attualmente i cigli della statale e i prati. È prevista anche un’area di sosta per i camper. MS omenica 15 novembre il Pian Cansiglio sbarca su D Raiuno. Il programma di agricoltura Linea Verde infatti, in onda alle 12.20 sulla principale rete Rai, sarà tut- to dedicato all’agricoltura nella piana. Nei giorni scorsi le troupe della Rai sono state in Cansiglio (anche con l’ausilio di riprese dall’elicottero) per preparare il programma. Si parlerà dell’attività forestale di Veneto Agricoltura, e della situazione del settore zootecnico, con servizi specifici sull’allevamento bovino e della pecora alpagota. In particolare, relativamente alla pecora, ci si soffermerà sull’aspetto “culinario” (con un servizio sulla carne di agnello girato all’agriturismo Le Code), e sul progetto di rivalutazione della sua lana. Tra gli intervistati Toio De Savorgnani, il vicepresidente della Regione Franco Manzato, che spiegherà i contenuti del progetto di agricoltura biologica intrapreso dalla Regione, e il titolare della azienda Itlas di Vittorio Veneto, Patrizio Dei Ros, in merito al progetto Assi del Cansiglio. La chiusura del programma sarà riservata al ministro Luca Zaia, girata al villaggio cimbro di Vallorch. Cordignano vuole l’Adsl valutazione di tipo economico». Perché a Telecom l’amministrazione comunale di Cordignano si è rivolta a più riprese, ha anche dato la propria disponibilità a collaborare per attivare il servizio. Ma finora nessuna riposta positiva è giunta al sindaco Campagna. «Abbiamo fatto a Telecom – continua il sindaco – la proposta di mettere a disposizione i cavidotti della pubblica illuminazione in modo tale da ridurre i costi. La centralina dell’Adsl è a Orsago e basterebbe effettuare il collegamento con la nostra centralina di via Vittorio Veneto, distante circa tre chilometri. Come Comune abbiamo condotto delle verifiche constatando che i cavidotti sono presenti praticamente nella quasi totalità fondatore, e in cui con altri giovani volontari si alterna nel ruolo di regista, conduttore, montatore, programmista... La Tenda Tv (canale 19 Vhf per Vittorio Veneto sud) trasmette da due anni al servizio della parrocchia. E se qualcuno pensasse mai di avviare una web tv diocesana sarebbe il primo logico candidato. La tesi ripercorre la storia de La Tenda Tv, dal primo “Si vede!”, degno delle ca- IL CANSIGLIO DOMENICA 15 SU RAIUNO LA BATTAGLIA PER VIAGGIARE VELOCI IN INTERNET avigare in Internet a N Cordignano è una vera e propria sofferenza. 15 novembre 2009 del tragitto. Ora aspettiamo fiduciosi una risposta». Ma il lieto fine non sembra ancora a portata di mano perché Cordignano e i suoi abitanti fanno parte di quell’unico 3% di popolazione italiana che non può contare ancora sull’Adsl. L’ufficio stampa della Telecom, senza entrare nello specifico del caso del Comune della Marca trevigiana, ricorda che il 97% è a un buon livello di copertura e per il restante territorio generalmente si tratta di zone “a fallimento di mercato”. «È previsto in futuro – spiega dall’ufficio stampa di Roma, Simona Bolletta – il completamento a livello nazionale, ma è necessario che si attivino anche i vari attori istituzionali, provinciali e comunali. I programmi necessitano di una forte collaborazione per ottenere il servizio». Per cercare di risolvere, seppur parzialmente e temporaneamente il problema, la giunta Campagna ha deciso di attivare presso la biblioteca una nuova rete wireless (Wi-Fi) in modo tale che i cittadini, gratuitamente, recandosi al centro culturale Francesconi possano collegarsi ad Internet con il proprio computer portatile. «Intendiamo in questo modo – sottolinea il primo cittadino – dare una risposta soprattutto agli studenti e ai giovani che hanno bisogno di collegarsi alla rete con una velocità pari a quella dell’Adsl». Il servizio è attivo durante l’orario di apertura della biblioteca e per collegarsi basta fornire le proprie generalità e compilare una richiesta. Fatto ciò verrà assegnata all’utente una password per accedere al collegamento con il proprio pc portatile. Gerda De Nardi Federico Campodall’Orto ravelle di Colombo, alle antenne installate sul tetto della chiesa, dalla co- struzione dello studio al dettaglio del palinsesto, dal servizio alla diocesi, con la ripresa della Festa dei giovani, a quello alla città, con la maxidiretta per le elezioni amministrative di giugno. Esempi di come anche la piccola Tenda Tv, sostenuta solo dalla passione dei volontari, sia un contributo a colmare il drammatico divario tra il paese televisivo e il paese reale. TB BREVI VITTORIESE FREGONA: Salatin presidente del Consorzio del Torchiato È Alessandro Salatin (nella foto) il nuovo presidente del Consorzio del Torchiato di Fregona. Trentasei anni, lavora all’Azienda vinicola Salatin di Villa di Villa, che produce il Torchiato nei suoi terreni a Fregona. Salatin, già membro del consiglio direttivo del Consorzio, è stato eletto all’unanimità presidente nell’assemblea dello scorso 29 ottobre. Sostituisce Stefania Pollini, che lascia dopo due mandati da presidente. I vice di Salatin sono Claudio Dall’Antonia e Francesco Tomasi. Consiglieri: Michele Da Frè, Luciano Chies, Emanuele Uliana e Mariano Pizzol. Obiettivi di Salatin? «Anzitutto – risponde lui – portare avanti quello di buono che ha fatto Pollini. Poi è importante la realizzazione del centro di appassimento (a Osigo): l’intervento, a cura del Comune, è già stato finanziato, ma i lavori non sono ancora cominciati. Poi vorremmo anche cercare di aumentare le vendite del Torchiato e farlo conoscere». FREGONA: Luana Maso presenta il suo primo cd Sabato 14 novembre, alle 21 al centro sociale di Fregona, presentazione di “Un po’ di me”, primo album della giovane cantante di Fregona Luana Maso, con sue cover di brani celebri. Informazioni e assaggi su www.luanamaso.it. SARMEDE: a teatro per studiare la scienza Secondo appuntamento della rassegna “La famiglia va a teatro”: domenica 15 novembre, alle 15.30 nel nuovo teatro di Sarmede alla latteria sociale in via Mazzini, il gruppo ferrarese “Fun Science” mette in scena lo spettacolo “I naufraghi”, che attraverso una storia divertente avvicina ad alcuni principi scientifici. Consigliato a bambini e ragazzi da 6 a 12 anni, dura 70 minuti. Ingresso 4 euro, 3 euro fino a 12 anni. SARMEDE: calendario della Pro loco È pronto il calendario 2010 della Pro loco di Sarmede, che riporta per ogni mese le più belle immagini delle Fiere del teatro. Lo si può sfogliare anche su www.sarmede.org. Per averlo contattare la Pro loco allo 04381791227 o [email protected]. Richiesto un contributo di 5 euro. Marcia per il Cansiglio di ambientalisti e alpinisti Edizione numero 22 dell’incontro di alpinisti e ambientalisti a casera e forcella Palantina nel massiccio del Cansiglio: l’appuntamento è per domenica 15 novembre con partenza alle 9.30 da pian Canaie e previsti arrivi alla casera alle 11.30, alla forcella alle 14. I partecipanti vogliono ritrovarsi e marciare anzitutto per dire “no” al progetto di impianto di risalita che colleghi il Cansiglio con la forcella Palantina e di lì gli impianti di Piancavallo. Per sostenere la presenza è stata anche avviata una raccolta fondi da parte degli organizzatori della manifestazione, cioè Wwf e Cai del Veneto, Legambiente del Friuli, Mountain Wilderness e altre. Alpinisti e ambientalisti intendono anche opporsi all’avvio della caccia in Cansiglio per ovviare alla sovrappopolazione di cervi. E pure al riesumato progetto di cabinovia Vittorio Veneto-Pizzoc, considerato possibile cavallo di Troia per una cementificazione del Pizzoc o la costruzione di altri impianti. Dai nostri paesi Quartier del Piave 15 novembre 2009 MESSA A FOLLINA PER ANGELA BOTTEGA A DUE ANNI DALLA MORTE Ricordando Angela olitamente con il traSmascorrere del tempo sfuil ricordo delle persone che ci hanno lasciato. Nel caso di Angela Bottega, invece, più ci si allontana da quel triste 9 novembre 2007, giorno in cui ha terminato il suo breve pellegrinaggio in questa terra, più viene alla luce la sua personalità limpida, mite e profondamente religiosa. Angela è mancata a soli 27 anni, vinta da una malattia affrontata con coraggio e riservatezza. Era a un passo dalla laurea in Medicina all’Università di Trieste. Era approdata agli studi universitari dopo aver frequentato, con brillanti risultati, il liceo scientifico a Pieve di Soligo, paese in cui risiedeva con la famiglia. Aveva tanti talenti e sogni. «A un certo punto, però, la sua esistenza è cambiata e ha dovuto misurarsi con la malattia – ha ricordato il INAUGURATI I LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE L’asilo, orgoglio di Vidor P unteggiare con lo stiletto lungo il margine della forma; colorare dentro i confini senza debordare; mettere le braccia conserte sopra il banco; recitare facendo finta di non avere paura… Pensavano forse a questi gesti lontani i tanti vidoresi di tutte le età intervenuti sabato scorso, 7 novembre, al momento di presentazione dell’edificio rinnovato della loro scuola materna. Del resto della vita di ogni persona il periodo della prima infanzia è quello che, in genere, si ricorda con maggiore nitidezza. Poi l’asilo è un luogo importante per i componenti di una comunità: per i bambini che incontrano il mondo collettivo, per i giovani genitori che si scontrano con le cruciali questioni educative, per i nonni che vi ritrovano un ruolo antico, per tutto ciò che lì dentro, di regole, creatività e istruzione, comincia a prendere forma. Per i cittadini di Vidor e Colbertaldo questa scuola offre una consapevolezza in più: quella di appar- VIDOR: il parroco don Marco benedice la ristrutturata scuola materna tenere a una comunità che fu molto sensibile alla crescita sociale e culturale dei propri membri. La festa voluta dal comitato di gestione presieduto da Pietro Possamai per presentare la prima parte conclusa dei lavori di restauro, necessari a mettere in sicurezza la struttura e riorganizzarne gli spazi, è stata un’occasione di scoperta o di revisione della storia. Era il 1889 – quindi giusto 120 anni fa – quando, per interessamento della parrocchia,veniva acquistato un ampio locale in Alnè di Sotto da destinare ad asilo infantile. Il progetto rimane bloccato per alcuni anni, finché, nel 1892, a Margherita ed Elisa Andreoli, che diverranno fondatrici proprio a Vidor dell’ordine delle Suore Serve di Maria Riparatrici, verrà affidato l’incarico di gestire la scuola. Nel frattempo la casa ospita, per la villeggiatura, i bambini ciechi di un istituto di Padova; dà le proprie aule a una scuola apostolica che aveva la sede centrale a Onè di Fonte; apre le porte a quella fondamentale scuola legataria operante a Vidor dal 1790 che istruisce ragazzi e ragazze anche dei paesi limitrofi fino agli undici anni e che si trovava in difficoltà logistiche. Alle 20.45 all’auditorium Santo Stefano di Farra di Soligo ultimo Incontro musicale 2009. Il gruppo FactorTango ripropone in vesta moderna il tango classico. Ingresso 5 euro. Alle 20.45 nell’auditorium della biblioteca comunale di Pieve viene presentato da Teresa Bernardi il libro Biscotti al malto fiore per un futuro migliore di Laura Sandi. Partecipa l’autrice. Al termine degustazione di biscotti offerti dal negozio di pasta fresca “Osteria al Portego”. Alle 21 al cinema Careni di Pieve di Soligo proiezione del film d’animazione “Up”. SABATO 14 Alle 13.30 dal parcheggio dello stadio di Pieve di Soligo parte un’escursione guidata da Gianni Marciano a Campea Forcella Xoco. Organizza l’Università degli adulti. Alle 15, 18 e 21 al cinema Careni di Pieve di Soligo proiezione del film “Up”. Da oggi fino al 29 novembre festeggiamenti della Madonna della Salute presso il campo sportivo di Villanova di Sernaglia a cura del Comitato Festeggiamenti. loro che non si sentono ricchi di se stessi e del loro essere”. Umiltà, nascondimento, quasi un “programma” di vita. Maturato da una ragazza che a soli 27 anni aveva già fatto le sue scelte: «Ad Angela si può applicare quanto scritto nel libro della Sapienza – ha affermato il cappellano dell’ospedale di Castelfranco –: non sono gli anni a fare la sapienza della persona». FC cappellano dell’ospedale di Castelfranco nella messa di suffragio celebrata nell’abbazia di Follina lo scorso 8 novembre –. Pur nella malattia è stata capace di mettersi a servizio degli altri e di non essere di peso per alcuno. Angela è stata un inno alla vita, la grazia di Dio l’ha resa un’opera d’arte». Angela coltivava il proprio rapporto con Dio. Il suo percorso spirituale emerge dalle lettere e dai passi del dia- rio. Nel santino-ricordo fatto stampare dai familiari per il secondo anniversario della morte vi sono dei pensieri sulla Vergine ripresi da una lettera del 2003: “Maria è la serva umile e fedele, che vive la propria esistenza nella riservatezza – scriveva Angela –. L’umiltà è farci piccoli per fare spazio agli altri... L’umiltà aiuta a confidare meno in noi stessi per avere più fiducia in Dio. La “povertà di spirito” è di co- I primi anni del ‘900 sono ricchi di lasciti; ne sono artefici le famiglie borghesi degli Zadra e quelle nobiliari dei Vergerio e degli Alberini; ma sarà il cavalier Carlo Tittoni, con la donazione di una cospicua eredità – è del ’22 lo svelamento del testamento – a radicare l’asilo nel territorio. I bambini frequentanti sono oltre centoventi, figli delle famiglie del popolo; per la loro refezione e per l’acquisto di sussidi didattici ci pensano i benefattori. L’asilo è allora comunale e gestito dalla “Congregazione di Carità”, la stessa che segue la casa di ricovero, esito di un plurisecolare “ospitale” che riceve da sempre poveri, pellegrini, soli, ammalati. Nel 1936 Vittorio Emanuele III e Benito Mussolini firmano il decreto di istituzione dell’“Asilo Infantile Comunale di Alnè di Vidor” come Ente Autonomo. Con la nomina del presidente da parte del prefetto di Treviso, nello stesso anno, inizia il periodo moderno della scuola: ci saranno un gruppo di gestione e uno statuto a garantire il procedere corretto di una realtà oramai consolidata, che nel 1959 verrà titolata al suo più importante protettore, Carlo Tittoni. Con la donazione del terreno da parte della contessa Margherita Albertini Govone la scuola riaprirà i battenti in via Calcurta, dove si trova adesso ad accogliere i bambini di tutto il mondo. Elvira Fantin BREVI QUARTIER DEL PIAVE COLBERTALDO: è mancata improvvisamente Olga Cerne È improvvisamente scomparsa a 67 anni Olga Cerne Possamai, per tanti anni insegnante in varie scuole della Marca trevigiana, già presidente della commissione provinciale sulle pari opportunità e del club femminile Soroptmist di Treviso, attiva nella promozione di iniziative umanitarie nei paesi africani in via di sviluppo e da sempre impegnata nel volontariato e nel sociale. Olga Cerne è morta improvvisamente mentre era in visita alla figlia a Parigi. Originaria di Pederobba, risiedeva a Colbertaldo dove è stato celebrato il funerale. Lascia il marito Bertillo e le figlie Simona e Irina. C.S. MARTINO: concerto e teatro Per la 19ª festa de San Martin, Pro loco, alpini e parrocchia di Col San Martino hanno organizzato due eventi culturali: venerdì 13 alle 20.45 nella chiesa parrocchiale concerto con la Corale di Barbisano diretta da Rinaldo Padoin, il coro Valcanzoi di Castelfranco Veneto e la Schola Cantorum di Santa Giustina Bellunese; sabato 14 alle 20.30 “L’albergo del libero scambio” commedia di Feydeau interpretata dalla compagnia “La Contrada”. Domenica 15 alle 10.30 viene celebrata la messa nell’oratorio dedicato a San Martino e alla sera, intorno alle 22.30, i fuochi artificiali chiuderanno la manifestazione. Nella sede della Pro loco nel fine settimana caldarroste e vino nuovo. COLLALTO: Spettacolo su Bianca Sabato 21 novembre alle 20.30 nella tensostruttura presso la chiesa di Collalto rappresentazione multimediale “Leggenda di Bianca di Collalto” per la regia di Enrico Dall’Anese e Sergio Soldan. Nell’ambito della rassegna “Festival dei luoghi misteriosi del Veneto”. VIDOR: Casa Fuson alla Pro loco Il consiglio comunale di Vidor ha votato, a maggioranza, la concessione d’uso gratuito della Casa Fuson alla Pro loco di Colbertaldo. L’edificio era stato acquistato qualche tempo fa dal Comune dagli eredi di Tecla Fuson per 230 mila euro. PIEVE: I RAGAZZI DEL 1929 Agenda Quartier del Piave VENERDÌ 13 27 ni colli di Colbertaldo nella sede degli alpini. Organizza la Pro loco. LUNEDÌ 16 Alle 20.45 al teatro Careni di Pieve concerto dei vincitori del XXXIX Concorso Internazionale “Toti Dal Monte”. MERCOLEDÌ 18 DOMENICA 15 Inizia oggi al teatro Careni la rassegna per famiglie Domeniche a teatro. Alle 16 la compagnia Accademia Perduta propone lo spettacolo “Il pifferaio magico”. Terminano oggi a Mosnigo e Falzè i festeggiamenti di San Martino. Da oggi a domenica 29 novembre a Colbertaldo festa di Sant’Andrea con rassegna vi- Alle 15 nell’aula magna dell’Istituto Casagrande Marisa Salimbeni guida all’ascolto dell’opera Lucia di Lammermoor di Donizetti. Organizza l’Università Adulti di Pieve. Alle 20.45 all’auditorium Santo Stefano di Farra di Soligo proiezione del film “Valzer con Bashir”. Terzo appuntamento del ciclo Cineforum Quartier del Piave. Ingresso: 5,50 euro. Nella foto: i ragazzi e le ragazze del 1929 del Comune di Pieve di Soligo si sono ritrovati per festeggiare i loro ottant’anni. Nel duomo di Pieve hanno partecipato alla messa per i vivi e i defunti, e in un ristorante hanno pranzato in allegria. 28 Dai nostri paesi Vallata - Bellunese LUNGO LA STRADA FRATTA-COLMAGGIORE La nostra storia nei murales C i sono Pro loco che interpretano il loro ruolo in modo davvero encomiabile. È il caso dell’associazione di Tarzo che ha dato vita, due anni fa, al progetto Murales. Ovvero riprodurre scene di vita paesana del passato, favole popolari locali e immagini della tradizione, sui muri delle case che si trovano lungo la caratteristica strada che attraversa i centri storici di Fratta e Colmaggiore. «L’idea è nata in seno alla Pro loco e al comitato Va’ dee femene con lo scopo di valorizzare il territorio – spiega Luciano Piaia, presidente della Pro loco –. La strada Fratta-Colmaggiore collega due parchi sempre più conosciuti e frequentati: il Livelet a Lago e il Va’ dee femene a Colmaggiore. Questo percorso sta diventando un tassello della proposta turistica della Vallata. Ma c’è un secondo o- biettivo: lasciare una testimonianza di chi e come eravamo. Quindi il progetto ha anche uno scopo educativo. Penso che come Pro loco abbiamo il dovere sicuramente di proporre momenti di festa e intrattenimento, ma anche di investire risorse per accrescere il valore del territorio». I temi dei murales sono concordati dall’artista con i promotori dell’ini- COLMAGGIORE DI TARZO: il negozio di casoìn, opera di Gabriele Cattarin, e (in alto) la fontana del borgo di Franco Corrocher DOMENICA SCORSA GRANDE FESTA NELLA PARROCCHIA DI MEL Canonica inaugurata stato affidato al chieriÈ chetto Cristian il compito di tagliare il nastro, che ha ufficialmente inaugurato gli importanti interventi di restauro della antica canonica di Mel e dell’antico edificio delle Celle nelle quali oggi è stato sistemato l’importante archivio parrocchiale di Mel. «Dopo esattamente un an- no e 10 mesi, la canonica di Mel è ritornata ad essere la casa non solo di noi sacerdoti ma della intera comunità zumellese - ha sottolineato don Egidio nel suo intervento al termine della solenne celebrazione che ha preceduto la cerimonia di benedizione e inaugurazione della canonica -. Questa inaugurazione segna una L’iniziativa è della Pro loco e del comitato Va’ dee femene. Sono già cinque i murales realizzati da artisti locali. Altri sono in cantiere per il prossimo anno. ziativa. Quindi il bozzetto viene sottoposto all’approvazione di Giorgio Mies e Giuseppe Grava che valutano, in particolare, il rispetto della verità storica. Le spese di realizzazione sono sostenute dalla Pro loco e dalla Banca delle Prealpi. Fino ad oggi sono cinque i murales realizzati. Le tecniche utilizzate dagli artisti sono due: graffito o affresco. Partendo da Fratta abbiamo l’opera di Chiara Piccin inaugurata lo scorso luglio. Piccin ha raffigurato, in tonalità seppia, uno spaccato della vita contadina del Novecento ambientandolo in un cortile di una casa colonica; in particolare si notano i lavori pratitappa importante nella storia plurisecolare della comunità zumellese». Nel corso della messa è stato fatto un particolare ricordo di tutti i parroci e cappellani che nel corso dei secoli hanno abitato in canonica. Stefano Varaschin, vice presidente del consiglio parrocchiale, ha espresso un sincero ringraziamento a don Egidio, che è riuscito a portare a termine questo importante restauro tra innumerevoli difficoltà economiche non ancora risolte. Ringraziamenti sono stati porti anche ai direttori dei 15 novembre 2009 cati dalla gente della frazione: la pesca e la fabbricazione delle “grisioe”. Salendo si incrocia il murales in acrilico del 2008 di Walther Bernardi col mazarol che saltella nel bosco. Sul muro di una casa a lato della chiesa di San Martino sempre nel 2008 Dario Dall’Olio ha dipinto un san Martino. Davvero meritano una visita le due opere che si trovano a Colmaggiore. La prima è un affresco realizzato in sei giorni da Franco Corrocher dal titolo “L’acqua è vita”. È una scena, ripresa da una foto d’epoca, che ha come protagonista la fontana-abbeveratoio che è collocata proprio di fronte all’affresco. Fontana che è stata oggetto di un bel restauro da parte del comitato Va’ dee femene. La seconda opera è un murales di Gabriele Cattarin raffigurante il negozio di casoìn di Colmaggiore ricostruito con dovizia di particolari sulla facciata dell’edificio dove un tempo c’era proprio un negozio di casoìn. «Quest’opera non solo riporta alla memoria una scena tipica di vita passata ma fa anche rivivere il senso di solidarietà che c’era una volta. Il casoìn, infatti, faceva credito senza problemi a favore di chi stava peggio». Per il 2009 sono annunciati nuovi murales. Partiamo da Colmaggiore. Sicuramente Giuseppe Grava realizzerà un graffito per festeggiare il 40º della Festa della castagna. Vicino alla latteria verranno riprodotte le antiche fornaci. E in una casa che un tempo aveva al proprio esterno filari di gelso verrà raffigurata la coltivazione del baco da seta. A Fratta, invece, due artisti riproporranno scene di vita dell’antica osteria, proprio nell’edificio in cui era collocato il locale pubblico, e della villa padronale della famiglia Rossi. Federico Citron BREVI VALLATA TARZO: foto e convegno sulla presenza dei veneti nell’Agro Pontino A Tarzo arriva la manifestazione itinerante “L’Agro Pontino e il Veneto, un incontro che continua” promossa dall’associazione “Veneti nel Lazio” per raccontare quanto fatto dai veneti emigrati “in agro” nel 1932. Giovedì 19 novembre alle 18.30 in municipio saluto ufficiale di benvenuto; venerdì 20 alle 19 nell’aula magna della scuola media inaugurazione di una mostra fotografica; sabato 20, sempre in aula magna, alle 17.30 conferenza sulla storia della bonifica delle paludi pontine, alle 20 buffet con prodotti enogastronomici pontini e alle 21.30 esibizione della Corale dei Laghi; domenica 22 alle 8 in chiesa messa per i veneti nel Lazio. COMBAI: veglia dei giovani La commissione giovani della forania della Vallata ricorda ai giovani dai 14 ai 35 anni che il secondo momento del percorso di preghiera e approfondimento dal titolo “Stette in mezzo a loro” si svolgerà nella chiesa di Combai venerdì 20 novembre alle 20.30 con una veglia di preghiera incentrata sulla figura del giovane ricco. La veglia è aperta a tutta la comunità. PREMAOR: raduno Fiat 500 Domenica 15 dalle 8 alle 14.45 in piazza Emigranti a Premaor 7° raduno delle gloriose Fiat 500. È una delle manifestazioni promosse dal comitato festeggiamneti Quei 4 Gat de Premaor in occasione dei festeggiamenti di San Martino che proprio il 15. BREVI BELLUNESE TRICHIANA: nuovo ponte sulla strada del San Boldo La Regione Veneto finanzierà con un milione 250 mila euro la costruzione di un nuovo ponte sul torrente Marteniga tagliando così due pericolosi tornanti che si trovano sulla strada che dal passo San Boldo va a Trichiana. Il nuovo ponte avrà una luce di 27,50 metri e sarà largo 9,50 metri. I lavori dovrebbero iniziare nei primi mesi del 2010 e terminare a metà del 2011. S. ANTONIO TORTAL: petizione per l’ufficio postale a tempo pieno Si può sottoscrivere fino a sabato 14 novembre la petizione finalizzata a ripristinare l’apertura a tempo pieno dell’ufficio postale di S. Antonio Tortal. Le prime firme a sostegno della petizione sono quelle del dindaco del Comune di Trichiana, Giorgio Cavallet, e degli assessori residenti nella frazione, Flavio Da Canal e Gianpaolo Tomio. Verso la fine del mese di settembre le Poste hanno comunicato che, contrariamente al solito, non sarebbe stato ripristinato l’orario tradizionale, con l’apertura dal lunedì al sabato, ma sarebbe rimasto in vigore l’orario estivo, che prevede il funzionamento dell’ufficio solo nelle giornate di lunedì, mercoledì e venerdì. lavori, alle numerose imprese che hanno lavorato e ai tanti volontari che in vario modo si sono resi disponibili per i lavori di pulizia e di trasloco. Il vice sindaco di Mel Silvia Comel nel prendere la parola ha ringraziato il parroco don Egidio per il suo impegno per le varie iniziative di restauro degli edifici sacri intraprese nel corso di questi ultimi anni. Dopo il taglio del nastro, c’è stata la visita agli interni restaurati sia della canonica che delle Celle. SC MEL: l’inaugurazione della canonica Dai nostri paesi Conegliano 15 novembre 2009 INTERVISTA A TUTTO CAMPO AL SINDACO MANIERO Sta tornando la disoccupazione P oliticamente tranquillo, amministrativamente preoccupato. È così che troviamo Alberto Maniero giunto più o meno a metà del suo primo mandato di sindaco di Conegliano. Politicamente ritiene di essere uscito illeso dalla bufera esplosa nei mesi scorsi nella maggioranza tra ala sacconiana e gaviana dell’ex Forza Italia, bufera alimentata anche da qualche personalismo. Da un punto di vista amministrativo, invece, Maniero deve fare i conti con casse esangui che costringono a tagli e rinvii di opere già programmate da tempo. Ma il nostro colloquio non può non iniziare con una domanda sulla crisi economica. A Conegliano si sente, non si sente, è marcata, è sopportabile? «Già da un anno – risponde Maniero – sto percependo alcune emergenze. Il martedì, giorno di ricevimento, ho una fila di immigrati e italiani che cercano aiuto. Sta ritornando la disoccupazione, chi viene licenziato non riesce a trovare un nuovo lavoro. E le famiglie, naturalmente, ne risentono. Anche le casse comunali risentono della crisi. Sono 2-3 anni che gli oneri di urbanizzazione, che dipendono dall’attività edilizia, calano del 10-20 per cento». I dati dicono che in generale le tariffe dei servizi comunali aumentano. Non è possibile perlomeno tenerle ferme in questo momento di difficoltà? «Stiamo concentrando gli aiuti su chi veramente ha bisogno, ad esempio le famiglie prive completa- CONCORSO PRESEPI ENTRO IL 21 LA CRISI Già da un anno sto percependo alcune emergenze. Il martedì, giorno di ricevimento, ho una fila di immigrati e italiani che cercano aiuto mente di reddito. I conti dei servizi come mensa e trasporto scolastico devono quadrare, per cui se i costi aumentano, anche le tariffe aumentano. Voglio sottolineare, però, che questi servizi non sono pagati interamente dai fruitori, ma il Comune interviene con fondi propri e molto più dei Comuni limitrofi». Come vede il futuro produttivo di Conegliano e S. VINCENZO: CORSO PER VOLONTARI dintorni? «Sono fiducioso in una ripresa, questo territorio ha grandi risorse. Alcuni settori, come il vino, tengono bene. Certo, dobbiamo convincerci che il mercato occupazionale è cambiato e non si può più attendere il lavoro “buono”. Dico a tutti che bisogna accettare il primo lavoro che si trova, poi con il secondo si migliorerà». Dalla recente crisi politica pare uscita rafforzata la Lega e indebolito il Popolo della libertà. È vero? «No. Per evitare “campagne acquisti” i gruppi di maggioranza avevano fatto un accordo all’inizio del mandato: ogni spostamento di persone da un gruppo all’altro non avrebbe cambiato gli equilibri. La Lega fa parte integrante di questa maggioranza, il Pdl deve crescere come partito e sconta la mancanza di storia e di struttura. E paga anche qualche differenza di veduta a livello regionale». Torniamo all’amministrazione. A Conegliano ci sono due grandi stabili “strategici” – le ex caserme Marras e San Marco – che attendono di essere restaurati e utilizzati. A che punto siamo? «I giornali hanno “costruito” una polemica tra SPORT E MESSE amministrazione comunale di abato 14 novembre nella sala riuniol consigliere comunale Enzo L ’ S I Conegliano ha indetto la terza eni dell’oratorio di Madonna delle GraPerin ha presentato un’interdizione del concorso “Il Presepe più zie con l’intervento di Giovanni Sallemi, pellanza al sindaco Maniero in bello”. La distribuzione del bando con la scheda di adesione avviene presso l’Informacittà-Informagiovani di piazzale F.lli Zoppas. Sia il bando che la scheda di partecipazione potranno essere scaricati anche dal sito www.comune.conegliano.tv.it. Coloro che desiderano partecipare dovranno inviare entro sabato 21 novembre la domanda di adesione. Per informazioni: Informacittà n. 0438 413319-413403 e.mail [email protected]. direttore della casa di riposo Villa Bianca di Tarzo, comincia un corso di formazione per volontari ospedalieri e socio-sanitari promosso dalle Conferenze di Conegliano della San Vincenzo in collaborazione con la parrocchia MdG e l’ospedale di Conegliano. Gli incontri in programma sono cinque (14, 16, 17, 21 e 23 novembre) dalle 15.30 alle 17.30. La partecipazione non è vincolante al servizio di volontariato. Per informazioni e iscrizioni rivolgersi a Renato Pasqualotti 339.4262838. cui chiede “una più attenta considerazione sulla concessione di chiusura di alcune strade per manifestazioni sportive, soprattutto nei giorni di domenica o in coincidenza con gli orari delle messe, perché talvolta si è impedito alla comunità parrocchiale di accedere alla propria chiesa per le funzioni». In particolare Perin segnala disagi lo scorso 4 ottobre a Collabrigo. Agenda Conegliano VENERDÌ 13 Apre oggi all’oratorio dell’Assunta Fantasie natalizie mostra di addobbi natalizi, decoupage e oggettistica. Prosegue fino al 22 novembre con orario feriale 10-12 e 15-19, sabato e domenica 10-12.30 e 14.30-19.30. Alle 21, all’auditorium Dina Orsi, Concerto verticale con dialoghi e filmati dell’alpinista Fabio Palma e la musica dal vivo della band Miradavaga, per l’8ª Rassegna di multivisione organizzata dal Cai. Ingresso libero. SABATO 14 Oggi e domani all’auditorium Toniolo 9º convegno internazionale Guarigione e terapie non convenzionali. Per informazioni: Manuela 0438701054, 335 431571, e-mail [email protected], www.oltrelinfinito.it. Dalle 9 alla palestra dello stadio 39º Indoor “Città di Conegliano” gara interregionale di tiro con l’arco. Pro- segue domenica. Ingresso libero. Alle 21, all’auditorium Dina Orsi, per la 12ª rassegna Tremilioni a teatro va in scena “Splendidi!” da Neil Simon, per la regia di Diego Carli. Ingresso (posti numerati) 10 euro interi, 6 euro (bambini e ragazzi fino ai 14 anni) ridotti. Alle 21, nell’aula magna dell’Istituto per il turismo “Da Collo” (in via Galilei 6), si tiene il concerto Serata in canto, con la partecipazione del Coro Conegliano, dei Cantori di Pregassona di Lugano (Svizzera), e del Coro Vos de Mont di Tricesimo (Udine). Biglietto 7 euro. Alle 22 apertura porte dello Zion Rock Club in zona industriale Campidui per il concerto degli Amari. Ingresso 8 euro. DOMENICA 15 Alle 11, al ridotto del teatro Accademia, Concerto aperitivo. Ingresso 5 euro. Alle 16, all’auditorium Dina Orsi, per la rassegna Il teatro che non c’è la compagnia La casa degli gnomi rappresenta “Hansel e Gretel”. Alle 16, nella sede della Carpenè Malvolti, Concerto in cantina del Corocastel. GIOVEDÌ 19 Alle 10, all’auditorium Dina Orsi, Artestoria propone la seconda conferenza per conoscere meglio le opere del Cima. Tema “Un castello non vale l’altro: aspetti storici del paesaggio della pittura veneta tra Quattro e Cinquecento”. Relatore Giorgio Mies. Ingresso libero. Alle 22 apertura porte allo Zion Rock Club in zona industriale Campidui al gruppo giamaicano Easy Star All Stars. Ingresso 16 euro, riservato soci Arci. SABATO 21 Alle 14.30, nella sala musica del centro diurno anziani in via Carpenè 16, pomeriggio musicale con ballo. Organizza Una proposta per la terza età. Alle 17, nella sala conferenze in piazzale Fratelli Zoppas, per gli Incontri culturali “Il canto XIII del Purgatorio” spiegazione e commento di Carmelo Ciccia, lettura e recita di Renato Toffoli. Ingresso libero. Alle 21, al teatro Accademia, la compagnia “I giovani... ritrovati” va in scena con la piece goldoniana Sior Todero Brontolon. Regia di Paolo Trevisi. Biglietti da 10 a 20 euro. L’intero ricavato sarà devoluto a Uildm, Unione italiana lotta alla distrofia muscolare di Treviso. Farmacia di turno: Fiorenzato, via Veneto 14, telefono 0438-34800. me e l’ex sindaco Zambon sul ritardo del recupero della Marras. In realtà lì è tutto fermo solo per i vin- Alberto Maniero sindaco di Conegliano coli imposti dal Patto di stabilità. La San Marco non è nostra ma dell’Ulss che doveva restaurarla per portarci il distretto oggi in via Maset. Da tempo sto invitando la direzione dell’Ulss a procedere con i lavori perché lo stabile di via Maset a noi serve per le associazioni». Diverse associazioni sono un po’ stanche di attendere una nuova sede «Le associazioni a Conegliano sono storicamente portate in palmo di mano. Ripeto: sto insistendo con il direttore dell’Ulss per arrivare a una soluzione per il distretto, che per noi può anche essere diversa dall’ex caserma San Marco». Ancora pochi mesi e sarà pronto il raccordo tra A28 29 e A27 a San Vendemiano. Non teme un aumento del traffico lungo la circonvallazione di Conegliano? «Sono preoccupato ma la situazione è diversa rispetto a Pianzano. A San Vendemiano l’A28 non si ferma in mezzo ai campi ma si raccorda con un’altra. Sicuramente ora si fa più urgente la costruzione della tangenziale sud e vedo che anche la Provincia è consapevole di questo». Tre grossi interventi che contraddistingueranno i prossimi due anni e mezzo di amministrazione. «Il prossimo anno sarà pronta la nuova strada Amerigo Vespucci e si procederà con la pedonalizzazione di viale Carducci; stiamo pubblicando il bando del project financing del nuovo municipio; completeremo la caserma dei carabinieri. Oggi come oggi siamo costretti a fare Piani di opere pubbliche di importi pari alla metà di cinque anni fa. Questo a causa dei continui tagli, quest’anno siamo scesi a 102 euro a cittadino di trasferimenti statali contro i 126 dell’anno precedente, e del Patto di stabilità. I comuni sono diventati gli ammortizzatori sociali delle finanze pubbliche». Federico Citron BREVI CONEGLIANO Parrocchia di Campolongo: aperta la casa di via degli Olmi La parrocchia di Campolongo ha deciso di aprire la restaurata Casa di via degli Olmi ogni lunedì dalle 15 alle 18.30 e dalle 20 alle 22, e ogni venerdì dalle 20 alle 22. Entro questo orario, che potrà avere modifiche in base alla risposta delle persone, chi frequenta la casa per ritagliarsi un tempo personale può arrivare e sostare secondo il proprio bisogno e possibilità. La casa è a disposizione anche di singoli o gruppi che ne faranno richiesta, facendo riferimento a Rita e alle persone che l’aiutano nella gestione della casa. Acr: festa del Ciao in famiglia L’Acr delle foranie di Conegliano e Vittorio Veneto invita i ragazzi dai 6 ai 14 anni e le loro famiglie alla “Festa del Ciao in Famiglia” domenica 15 novembre a Madonna delle Grazie. Programma: alle 9 accoglienza con AcrRock, alle 9.30 On Air, alle 11 Jingle, alle 11.45 messa, alle 12.30 pranzo, alle 14 fine delle trasmissioni. Per genitori e nonni è previsto un incontro guidato da Francesca Zabotti. Natalità, convegno di Soldera Mercoledì 18 novembre alle 21 nella sede dell’Associazione Nazionale Psicologia Educazione Prenatale (Anpep) in via Padova 37 Gino Soldera (nella foto), psicologo psicoterapeuta e fondatore dell’Anpep, tiene una conferenza sul tema: “Sulla generatività: per un concepimento naturale e consapevole del figlio”. Ingresso gratuito. Per prenotare i posti telefonare al 338.5363650. San Pio X: percorso per genitori Mercoledì 18 novembre secondo appuntamento, nel salone del centro parrocchiale di San Pio X, del percorso per genitori “L’educazione come metafora delle relazioni” promosso dalle scuole dell’infanzia della zona 7 della Fism. La psicologa Sara Nappi della Nostra Famiglia affronterà il tema: “Possiamo educare il bambino di fronte al dolore, al lutto e alla frustrazione? Strategie e strumenti possibili”. Inizio alle 20.30. 30 Dai nostri paesi Conegliano - Coneglianese AL CONVENTO DEI CAPPUCCINI DI CONEGLIANO Ultimo saluto a due frati D oppio lutto dai Frati Cappuccini di Conegliano. Sono infatti mancati fra Giuseppe Menini, 69 anni, nato a Roverè Veronese e Fra Giovanni (Vito) Fraccaro, 85 anni,originario di Villarazzo di Castelfranco. Un calvario di oltre tre mesi ha portato alla morte di frate Giuseppe, già superiore a Conegliano negli anni novanta. Era stato operato a Padova lo scorso 29 luglio e in ospedale a Padova è morto martedì 3 novembre, a seguito di gravi complicazioni da cui non si era mai ripreso. I funerali del religioso sono stati celebrati sabato 7 novembre a Conegliano al mattino nella chiesa del convento dei Cappuccini e nel pomeriggio nella chiesa parrocchiale di S. Rocco di Piegara (Verona), dove poi è stato sepolto. Padre Fraccaro, che era stato predicatore, è spirato invece lo scorso 4 novembre nel suo convento di Conegliano, dove da SAN FIORCODOGNÈ: INCONTRI DI ASTRONOMIA fessor Francesco Paresce Marconi, fisico e astronomo, su iniziativa dell’Associazione Radiantistica Trevigiana. Venerdì 13 novembre, alle 20.45, nella sala polifunzionale del municipio di San Fior Paresce approfondisce il tema: “Da Galileo Galilei a Guglielmo D oppio appuntamento nel Coneglianese con il pro- Fra Giuseppe Menini BRUNO BISOL E ANGELA MARINELLI SI SONO REINCONTRATI A CASA FENZI Insieme dopo 80 anni S i erano conosciuti sui banchi di scuola a Soligo. Si sono ritrovati dopo oltre 80 anni, nelle sale della casa di riposo Fenzi dove sono ospiti entrambi. La storia vede al centro Bruno Bisol di Pieve di Soligo e Angela Marinelli di Cison di Valmarino, entrambi classe 1917. Oggi sono due arzilli 92enni che si sono reincontrati nelle scorse settimane in viale Spellanzon. Nella loro memoria sono impressi indelebili soprattutto i ricordi della quarta elementare che hanno frequentato assieme, a Soligo. Poi ognuno ha preso la propria strada, Angela Marinelli per oltre 40 anni è stata insegnante del- vent’anni confessava e serviva alla “mensa dei poveri”, per cui era molto popolare, anche quando usciva per Conegliano città. I funerali, venerdì 6 novembre al mattino nella chiesa del suo convento e nel pomeriggio nella chiesa della natìa Villarazzo. MS Fra Giovanni Fraccaro Marconi. Dalla terra al cielo: 40°Anniversario dello sbarco dell’uomo sulla luna”; la seconda parte del programma prevede la consegna dei premi “Bravissimo”, agli alunni meritevoli, e del premio “Coerenza”. Sabato 14 alle 10 al Palablù di Codognè il prof. Pa- le elementari del suo paese, Rolle. Bruno Bisol, invece, ha avviato lo stabilimento Zincherie Bisol, oggi portate avanti dai suoi figli e note oltre confine. Ognuno ha percorso il proprio cammino, fino al ritrovo, inaspettato: «Parlando assieme e condividendo i nostri racconti - spiegano - abbiamo capito che avevamo una storia in comune. 15 novembre 2009 TUMORI CONVEGNO P roseguono i convegni promossi da Banca della Marca, Cro di Aviano e Ulss 7 su “La ricerca che cura - Diagnosi precoce per una cura efficace - Il tumore del colon-retto ed il programma di screening; la prevenzione oncologica in ginecologia; tumore della prostata: prevenzione e nuovi trattamenti”. Il prossimo si terrà martedì 17 novembre alle 20.30 all’auditorium Dina Orsi di Parè. Interverranno i medici: Elio Campagnutta direttore Chirurgia Oncologica Ginecologica Cro di Aviano, Francesco De Marchi direttore Oncologia Chirurgica Generale Cro di Aviano, Giorgio Giorda e Francesco Sopracordevole Chirurgia Oncologica Ginecologica Cro di Aviano, Agostino Steffan responsabile Unità di Patologia Oncologica Cro di Aviano, Gabriele Munegato direttore Chirurgia Generale Ospedale di Conegliano, Lorenzo Buttazzi, Antonio Garbeglio e Daniele Maruzzi Urologia Ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone. resce incontrerà gli studenti in occasione dell’Anno Internazionale di Astronomia. Il professor Paresce è insegnante all’università di Berkeley e di Bologna nella facoltà di astronomia ed ha lavorato per varie missioni spaziali della Nasa. Alla fine ci siamo ritrovati e abbiamo capito che avevamo frequentato la stessa classe delle elementari». Erica Bet BREVI PONTEBBANA CODOGNÈ: morta la maestra Biscaro A Codognè è mancata a 77 anni Edvige Biscaro vedova Vendrame. Per molti anni ha insegnato nelle scuole elementari del paese. È stata impegnata in parrocchia come catechista e in politica come consigliere comunale. Dopo la pensione collaborava nell’ottica di famiglia. Lascia tre figli. PIANZANO: incontro di storia locale Venerdì 13 novembre alle 20.45 nell’aula magna della scuola media di Pianzano si tiene il secondo e ultimo incontro di storia locale promosso dall’Amministrazione comunale. Fabrizio Schincariol illustra “Tracce di romanità nel Coneglianese: materiali dalle Ville Romane”. ORSAGO: vicende geologiche Martedì 17 novembre alle 15 nella saletta del cinema Cristallo di Orsago il geologo Antonio Della Libera presenta le vicende geologiche del territorio trevigiano e in particolare di Orsago. Organizza il Circolo culturale Don Giuseppe Zago. BAVER: visita alla chiesetta Proseguono le visite guidate alla chiesa di San Biagio di Baver, la terza domenica del mese, a cura dell’associazione culturale Borgo Baver onlus. La prossima è prevista per domenica 15 novembre alle 14.30, con ritrovo a Pianzano, in via Baver 33 (di fronte alla chiesetta). ORSAGO: concerto di beneficenza e festa del novello Concerto rock di beneficenza del gruppo Ostetrika Gamberini sabato 14 alle 21.30 nello stand del Novello a Orsago su iniziativa dell’associazione “Moreno e Roberto”. Il concerto è inserito nella tradizionale festa “Novello in Piazza” (13-15 novembre). Domenica 15 novembre il programma prevede spiedo gigante, pigiatura dell’uva, spettacoli e intrattenimento per adulti e bambini. BREVI SAN VENDEMIANO 289 mila 736 euro per l’asilo nido La Giunta regionale del Veneto ha deliberato un ulteriore contributo di 289 mila 736 euro a favore del Comune di San Vendemiano per la realizzazione dell’asilo nido. Complessivamente la Regione sostiene questa opera pubblica del Comune con 489 mila 922 euro, stanziati tra lo scorso e quest’anno. Cercasi famiglie per ospitare bambini bielorussi in estate L’associazione “Help for Children” di San Vendemiano organizza per mercoledì 18 novembre un incontro al quale sono invitate tutte le famiglie che desiderano accogliere durante la prossima estate un bambino proveniente dalla Bielorussia. L’incontro è allargato a tutte quelle persone sensibili che intendono offrire la loro collaborazione. L’appuntamento è per le 20.30 nel salone parrocchiale di San Vendemiano. In tale occasione verranno inoltre presentati i progetti dell’associazione per il 2010. Sagra a Cosniga Bruno Bisol e Angela Marinelli Comincia sabato 14 novembre a Cosniga la tradizionale festa della Madonna della Salute con prodotti tipici e musica dal vivo. Prosegue fino a domenica 22. 32 Dai nostri paesi Coneglianese 15 novembre 2009 OPERATA GRAZIE AGLI AMICI PARCO BOLDA Celestina potrà cantare P resto Celestina potrà cantare. L’associazione Amici Parco Bolda di Santa Lucia di Piave sta raccogliendo fondi per realizzare il sogno di una bellissima bambina di 7 anni della Guinea Bissau, affetta da palatoschisi. L’onlus ha fatto arrivare la piccola in Italia nel luglio scorso e ha attivato una convenzione con la Regione Veneto per la copertura dei costi del primo intervento chirurgico (la ricostruzione del palato), facendosi carico delle spese di viaggio e permanenza. Celestina è stata operata giovedì 5 novembre all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso, reparto di chirurgia maxillo facciale, e sta bene. Ne avrà per una decina di giorni. Prima di poter tornare a Bissau dalla sua famiglia, però, dovrà reimparare a parlare e a cibarsi. L’associazione sta raccogliendo fondi per le spese di riabilitazione e per un probabile secondo intervento. La bimba vive, assieme alla zia che l’accompagna, a Susegana in un appartamento che la famiglia Collalto ha dato in comodato d’uso gratuito all’associazione sanluciese. «Siamo molto grati alla famiglia Collalto che ci sta aiutando in questo progetto e a tutte le persone generose che ci sostengono - afferma il presidente di Amici Parco Bolda Giancarlo Antoniazzi -. Un grazie particolare va a Clementa, che ci ha segnalato la sofferenza di Celestina, si è adoperata con noi per portarla in Italia e la sta seguendo giorno dopo giorno». Dietro il sogno di una bimba africana che sta per ritrovare il suo sorriso non poteva che esserci lei, Clementa Dos Olis Vieira, premiata nel 2007 con il Civilitas proprio per il suo impegno a favore dei bambini guineiani affetti da malformazioni. Anni fa era toccato ad Aliou e poi a Minga, operata più volte alle gambe, che ora vivono entrambi con lei e il marito Carlos a Santa Lucia. «Il sogno di Celestina è di poter cantare - La piccola Celestina dice Clementa - Ci auguriamo che lo possa fare presto, grazie all’aiuto che siamo certi arriverà da parte di tante persone generose». Chi volesse dare il suo contributo, può fare riferimento al conto corrente intestato all’associazione Amici Parco Bolda onlus presso la Banca della Marca, filiale di S. Lucia di Piave, Iban: IT 74 N 07084 62050 0060810472, mettendo come causale “Celestina”. Francesca Nicastro tro di Feletto Loris Dalto è stato informato della profanazione di quattro tombe di suore nel cimitero comunale. Dalle tombe sono state divelte le croci in legno. Il grave atto è stato condannato dal primo cittadino che si è recato immediatamente a portare solidarietà alla madre su- periora dell’Istituto Ancelle del Bambin Gesù, una residenza per suore anziane ubicata in via Papa Roncalli, e poi in cimitero dove ha risistemato le croci. «È stato un atto indegno, deplorevole, un segno di intolleranza ingiustificata che condanno fermamente, nella consapevolezza di interpretare il sentimento dei cittadini di San Pietro di Feletto - afferma il pri- PONTE: furto in canonica Altro furto in una canonica nel tardo pomeriggio dello scorso 4 novembre. Questa volta i ladri hanno visitato la casa parrocchiale di Ponte della Priula mentre il vescovo Corrado stava celebrando la messa del patrono San Carlo. Rubati il computer portatile del parroco, mons. Toffoli, e i portafogli e i cellulari di due confratelli del Santissimo Sacramento. PONTE: 30° del coro Ave Plavis Compie trent’anni il coro Ave Plavis di Ponte della Priula, che festeggia con un incontro conviviale tra coristi, amici e simpatizzanti, domenica 22 novembre, giornata di Santa Cecilia, patrona del canto sacro. In occasione della Festa di San Carlo, nei locali dell’oratorio parrocchiale, è stata allestita una mostra fotografica che raccoglieva le immagini di trent’anni di concerti, gite, incontri conviviali. trale sul medioevo di Innocente Soligon e la sua compagnia “Dei Guitti dell’Antica Fiera”. Dopo mesi e mesi di prove in casa di Innocente, la prima di “Scene dal Medioevo” ha riscosso applausi convinti sia per i brani musicali con liuto e ghironda, sia per le scenette recitate in vernacolo volgare. Nella foto una scena del quadro “In taberna” mentre i protagonisti cantano Hymnus vini (Inno al vino) da “Carmina Burana”. a sera di martedì 10 noL vembre, intorno alle, 19.30 il sindaco di San Pie- A partire dallo scorso 7 novembre e fino al 29 maggio il primo e il terzo sabato di ogni mese dalle 9 alle 12, nella sala assessori del municipio di Susegana, un esperto incontra i cittadini per dare informazioni su energie rinnovabili, risparmio energetico e incentivi fiscali. Lo Sportello Energia è promosso dall’assessorato all’ambiente del Comune. Sabato 14, alle 20.45 nel teatro dell’oratorio “Beata Giuliana” di Susegana, il Gruppo Amici Teatro Roncade presenta lo spettacolo “Occhio alla spia”. Organizza il centro ricreativo Vivaio. Ingresso: intero 8 euro, ridotto 6,50. uccesso, alla casa soggiorno Divina ProvviSdenza di Santa Lucia, per il nuovo lavoro tea- Profanate 4 tombe Sportello energia Teatro SUCCESSO PER SOLIGON NEL CIMITERO DI SAN PIETRO DI FELETTO SUSEGANA mo cittadino -. Le Ancelle del Bambin Gesù sono una presenza molto apprezzata nella nostra comunità per l’opera di educazione a favore dei bambini e dei ragazzi, per i servizi alla parrocchia, per le visite agli ammalati. Mi auguro che chi ha compiuto un gesto così vigliacco abbia modo di riflettere e pentirsi». Le suore - riferisce il sindaco - hanno provveduto a denunciare il fatto ai Carabinieri di Conegliano. BREVI LA COLONNA S. LUCIA: l’addio a Danizza Da Re Danizza Da Re, infermiera di 52 anni, ha voluto indossare un abito da popolana della rievocazione storica dell’Antica Fiera, per il suo funerale, tenutosi sabato 7 novembre nell’oratorio del Ramoncello a Santa Lucia di Piave. Ha chiesto la messa in latino, accompagnata da antiche arie gregoriane, per il giorno del suo congedo dalla famiglia, dagli amici, dall’associazione Antica Fiera, presente alle esequie con numerosi figuranti in costume, che hanno portato a spalla la bara. E c’era tanta gente a salutare Danizza Da Re per l’ultima volta; tra la folla il sindaco Fantinel e le tante persone che hanno apprezzato il carattere determinato ed esuberante di Danizza, che si manifestava compiutamente all’Antica Fiera, nella rappresentazione della famiglia di mercati veneziani di preziose stoffe, che condivideva con il marito Flavio. Oltre a lui, lascia i figli Andrea e Denise, ma anche una testimonianza di coraggio e di serenità nell’affrontare un male che, spesso, non perdona. AM S. LUCIA: il 15 la rievocazione Causa maltempo la rievocazione storica, in programma lo scorso fine settimana a Santa Lucia di Piave, è stata rinviata a domenica 15 novembre. Si comincia alle 9 con l’apertura del mercato medievale, quindi alla 11.30 la messa in latino con il coro “I cantori di Sottoselva”. Alle 14 il grande corteo storico con spettacoli fino a sera. Quest’anno c’è pure uno speciale annullo filatelico all’ex Filanda. S. POLO: incontro con lo scrittore De Gasperi Venerdì 13 alle 21, nella nuova sede presso gli impianti sportivi di San Polo di Piave, la locale sottosezione Cai organizza una serata con il vincitore del premio Gambrinus Mazzotti 2009, Fiorenzo De Gasperi autore del volume “Santuari e pellegrinaggi dei ladini e delle genti mochene e cimbre”. VAZZOLA: 100 anni Martedì 24 novembre Maria Portello raggiunge il traguardo dei 100 anni! Non le pare quasi possibile possa essere passato tutto questo tempo. Nata in una famiglia povera, Maria ha sempre lavorato a servizio. Parlando della propria vita, le riaffiorano ricordi tristi, come la morte della propria mamma, ed altri felici, come quando un amico comune ha fatto incontrare Maria e quel ragazzo, Gino, che sarebbe diventato suo marito. E ancora i numerosi trasferimenti in Piemonte e in Toscana per garantire per sé e per il proprio marito un reddito dignitoso, fino alla costruzione di una casa di proprietà nella terra d’origine, Tezze di Piave. Il giorno del suo compleanno la signora Maria verrà festeggiata nella casa di soggiorno “F.lli Mozzetti” alle 15. BREVI FELETTO RUA: 25° di don Fulvio Martedì 10 novembre don Fulvio Silotto ha festeggiato i 25 anni di ordinazione sacerdotale. Ordinato a Gaiarine nel 1984, ha svolto il suo ministero presbiterale in varie comunità, e attualmente è parroco a Rua di Feletto. Sabato 14, alle 18.30, celebra la messa di ringraziamento nella chiesa di Rua di Feletto con tutti coloro che desiderano condividere con lui la gioia e la gratitudine al Signore per questa ricorrenza. S. PIETRO: il vescovo alla mostra di Giuseppe Vio Sabato 14 novembre, alle 17, il vescovo Corrado farà visita alla mostra d’arte di Giuseppe Vio in svolgimento all’oratorio parrocchiale di San Pietro di Feletto. Dai nostri paesi Friuli 15 novembre 2009 BRUGNERA: DANESI ALL’IPSIA P er quattro settimane 11 studenti della scuola professionale Herningsholm di Herning, nello Jutland (Danimarca), sono alla Scuola del mobile di Brugnera grazie al progetto formativo senza frontiere “Leonardo”. I ragazzi, accompagnati dagli insegnanti e dal dirigente Aldo Mattera, hanno visitato il municipio di Brugnera e la sede dell’Asdi, incontrando anche il presidente Ermes Moras. «In Danimarca esiste una tradizione di eccellenza nel settore del mobile e quindi potremo avere una comune visione dei problemi e delle prospettive – ha affermato Aldo Mattera –. Si tratta di una straordinaria esperienza umana e culturale che ci accingiamo a fare insieme, condividendo valori cultu- BRUGNERA / È FESTA PER LA COMUNITÀ PARROCCHIALE Domenica si inaugura la nuova scuola materna D omenica 15 novembre, alle 14.30, si inaugura ufficialmente la nuova scuola dell’infanzia di Brugnera che accoglie, già da quasi due mesi, più di 160 bambini. Da questo semplice dato è facile comprendere che il nuovo edificio costituiva un’impresa necessaria da realizzare, anche a costo di separarsi dai vecchi locali, nei quali la scuola era ospitata sin dalla sua fondazione nel 1947, ricchi pertanto di un copioso patrimonio di ricordi, affetti e valori. Un cambiamento che deve essere interpretato come un segno concreto da parte della parrocchia di voler stare al passo con i tempi, intraprendendo una strada rischiosa, difficile e costosa. Con il contributo solidale e generoso della comunità, che peraltro continua a sostenere praticamente la nuova scuola, e con i finanziamenti delle istituzioni, si è arrivati a un traguardo di cui essere fieri ed orgogliosi. Certo, il percorso non è stato privo di ostacoli, in primis quelli di matrice economica, ma dovuti anche a quella sorta di pessimismo, connaturato nelle persone, di fronte a situazioni di rottura, di cambiamento, che comportano quasi un salto nel buio, un passo avanti in una direzione che si presume accidentata e priva di un arrivo, di un termine, sicuri. Ma la costanza di don Celestino Mattiuz e l’entusiasmo di tutti coloro che hanno collaborato, anche e soprattutto come volontari, ha contagiato pian piano gran parte della comunità, ora pronta ad affrontare con più corag- gio e maggiore coesione le nuove sfide che l’apertura ufficiale della nuova scuola porta con sé. Nel solco di una tradizione che rimonta a più di sessant’anni addietro, questo vero e proprio punto di riferimento per il paese di Brugnera, ma anche per le realtà limitrofe, si propone infatti di continuare a veicolare valori fondanti lo spirito cristiano, esattamente quelli sui quali la sua storia si è fondata e poi sostenuta; valori che adesso si trovano chiamati, nell’atteggiamento concreto delle persone che li condividono, a realizzare concretamente quell’apertura verso l’altro che possa condurre alla costituzione di una realtà veramente multiculturale, esempio di vita per la nostra quotidianità di uomini e di cittadini. rali e morali collettivi anche nel contesto europeo». «La formazione e la ricerca costituiscono una tematica di assoluto rilievo per il Distretto del mobile – ha sottolineato Moras –. Il perseguimento di questo obiettivo avviene attraverso la promozione della cultura del distretto e la qualità delle risorse umane e tecnologiche. L’augurio per questi ragazzi è che facciano tesoro di questa esperienza, con un mutuo arricchimento educativo e umano». GHIRANO: STORIA DELLE FAMIGLIE L’utenza variegata degli alunni della scuola dell’infanzia è un dato da leggersi con tale lente, stando attenti cioè a cogliere e a fare nostra a tutti i livelli la testimonianza di questi piccoli, chiamati a misurarsi fin dalla loro prima formazione con un mondo sicuramente diverso, ma non per questo da considerarsi meno affascinante e bello, di coloro che li hanno preceduti. In tale ottica, di appello alla responsabilità civile e pedagogica della nostra comunità, sono da interpretare alcuni segni realizzati dal comitato parrocchiale per l’inaugurazione: innanzitutto, i nomi di tutti i residenti del Comune a puntellare la parte inferiore della tettoia d’ingresso all’asilo; in secondo luogo, il cuore in plexiglass contenente tante piccole aperture, quasi delle porte, una per ognuna delle vie del paese, corredate di una parola indicante un valore, un augurio, un auspicio per il futuro della comunità e della scuola, che si propone così di essere ancora a lungo punto di riferimento costante per la vita della nostra parrocchia. SARONE / HA LASCIATO UN VUOTO PROVINCIA: CONTRIBUTI AI CENTRI S. GIOVANNI DEL TEMPIO: PARTE LA RASSEGNA TEATRALE DI AGGREGAZIONE GIOVANILE n gruppo teatrale per U offrire occasioni di incontro e di lavoro in gruppo. È questo lo spirito della compagnia “Oggettivamente pazzi” della parrocchia di San Giovanni del Tempio, nata nel 2004 dall’idea di alcuni catechisti. Da venerdì 13 novembre al 28 maggio propone la rassegna di musica, teatro, culture e sapori dal titolo “Venerdì… liberamente”. Gli spettacoli, ad ingresso libero, avranno inizio alle 21 nella sala polifunzionale della parrocchia. Primo appuntamento venerdì 13 con “Se fos- se sempre oggi”, spettacolo tragicomico fatto di equilibrismi, acrobazie, danza e musica organizzato in collaborazione con il circo Flic di Torino. Si continua il 27 novembre con “Le streghe”, spettacolo per bambini che, con la leggerezza e la magia del gioco teatrale, affronta la problematica della paura del diverso e di ciò che non si conosce, scritto e diretto dagli stessi interpreti, attori diplomati alle scuole di recitazione del Teatro a l’Avogaria di Venezia e del Teatro Stabile di Genova. EB a Giunta provinciale L ha stanziato 160 mila euro per l’aggregazione giovanile. Hanno beneficiato dei contributi per l’aggregazione giovanile, relativi all’anno 2009, in totale 37 parrocchie, 21 comuni e 9 associazioni ovvero 67 soggetti pubblici e privati, laici e religiosi che offrono strutture, iniziative e progetti per i giovani. I finanziamenti serviranno al funzionamento dei centri di 33 aggregazione, dai laboratori d’arte e pittura alle sale musicali e alle altre attività legate alla socializzazione. Sul territorio diocesano sono quattro le realtà interessate. Il Comune di Prata riceverà 2 mila euro, il Comune di Sacile 3 mila, la parrocchia Santa Maria Assunta di Fratta di Caneva 800 e la parrocchia San Nicolò vescovo di Sacile 2 mila 600. Le parrocchie di Fratta e di Sacile fra le beneficiarie L’archivista Nadia Giacomini e monsignor Romano Nardin alla presentazione della mostra degli alberi genealogici delle famiglie di Ghirano La mancanza di Riccardo Ortolan trascorso già un mese È dalla morte di Riccardo Ortolan (nella foto) di Saro- ne. In pochi mesi si è ammalato e, nonostante le cure e la grande forza di volontà, il male lo ha debilitato sempre più fino a concludere la sua esistenza terrena. La sua dipartita ha lasciato un grande vuoto nella famiglia e nella comunità. Come lui, altri canevesi quest’anno hanno concluso troppo presto il loro cammino terreno: Lino, Renato, Roberto, Danilo, Roberto... Riccardo era cresciuto nella parrocchia di Sarone, partecipando alla vita e alle iniziative. Negli anni giovanili aveva vissuto con don Battista le vicende e l’esperienza di parrocchia e di lavoro dei seminaristiteologi Adriano, Armando, Evaristo e Martino, poi diventati preti. Don Armando, unico prete ordinato a Sarone, ora è vescovo in Brasile. Pur abitando ai confini della parrocchia, Riccardo ha partecipato al consiglio pastorale, agli affari economici... L’esperienza di famiglia con Maria Rosa lo ha portato a impegnarsi nel gruppo famiglie, coinvolgendo altre coppie e aiutando tanti ad affrontare meglio gli impegni e a superare difficoltà e incomprensioni familiari. L’attività di postino nelle varie zone del Comune di Caneva gli dava l’opportunità di incontrare persone e conoscere gioie e dolori di tanti. La sua presenza portava una parola di conforto, un’attenzione, una preghiera. Oltre al lavoro di portalet- tere, a casa aveva campi da coltivare e animali da governare. E, dopo la morte inattesa del padre, aveva dovuto assumersi pure questo impegno. Fino all’ultimo ha voluto seguire l’attività familiare portando in cantina col trattore l’uva che veniva vendemmiata. I figli, cresciuti con pazienza e competenza, gli hanno dato soddisfazione. Aveva appena potuto godere delle lauree a pieni voti di Chiara, Lorenzo e Davide, e della maturità di Marco, ora impegnati in varie scelte e attività. Pur dovendo vivere con tanta sofferenza e disagio questo tempo, familiari e amici siamo convinti che Riccardo vive nella pace dei santi e nella gloria di Dio continuando a seguire e proteggere i figli, la moglie, la mamma, parenti e amici. Ringraziamo il Signore per questo fratello che ha saputo impegnare bene la sua vita e dare un esempio a chi lo ha conosciuto e stimato. Il funerale è stato non solo un addio, ma una celebrazione che ha coinvolto tanta gente nella preghiera e nella riflessione, per accompagnare un amico, insieme ai familiari. Invece dei fiori, la famiglia ha proposto, come anche lui avrebbe desiderato, di contribuire a un progetto di sviluppo del centro agricolo dell’abbé Gerardo Ngendanayo a Mutwenzi in Burundi, raccogliendo quasi tremila euro. Con sant’Agostino abbiamo pregato: “Non ti chiediamo, Signore, perché ce l’hai tolto, ti ringraziamo perché ce l’hai dato”. 34 Dai nostri paesi Opitergino - Memorie 15 novembre 2009 daco durante l’incontro RUSTIGNÈ: PIAZZOLA ha tenuto con la poECOLOGICA DA SPOSTARE che polazione. «Oltre al pro- SAN VINCENZO: MORTO ANTONIO SPRICIGO FONTANELLE, TEATRO: “UN GRAZIOSO VIA VAI” i sono svolti martedì scorso SSannella chiesa parrocchiale di Vincenzo a Oderzo i funera- associazione La Fonte, in collaboraè una piazzola ecologica da L ’ zione con il Comune, invita tutti a C’spostare: è quella che si trova teatro sabato 14 novembre. Alle 20.30 a Rustignè, lungo la via Comunale. UN’INTESA TRA VARI ENTI li di Antonio Spricigo, scomparso domenica 8 novembre all’età di 93 anni, per una vita sacrestano della stessa parrocchia. A presiedere il rito il parroco don Angelo Pavan, che nell’omelia ha sottolineato i punti salenti della vita di Antonio. Concludendo l’omelia, don Angelo ha detto: «Mi piace pensarlo come un albero, le cui radici sono bagnate dalla fonte dello Spirito Santo». nella palestra comunale di via Kennedy viene rappresentata la commedia brillante “Un grazioso via vai”, a cura dei Commedianti per scherzo, gruppo amatoriale di San Cassiano di Livenza. La commedia si rifà alle ottocentesche pochade di George Feydeau ed è la storia di un impenitente latin lover specializzato nel conquistare le hostess. Il divertimento è assicurato. Ingresso libero. La quale si trova proprio a filo con la carreggiata stradale e le auto che si fermano per scaricare le immondizie non hanno uno spazio adeguato dove parcheggiare. Venendo così a trovarsi sulla carreggiata dove transitano gli altri veicoli costituendo un serio pericolo. La richiesta di spostamento è stata fatta dagli abitanti di Rustignè al sin- blema delle macchine che passano e si trovano davanti questi veicoli che intralciano – hanno spiegato – quella piazzola è troppo in un luogo di passaggio. Là vanno a finire anche rifiuti di Salgareda, di Levada mentre il servizio di smaltimento è pagato dal nostro Comune». La richiesta è che tale piazzola, del resto indispensabile per la corretta raccolta dei rifiuti, venga collocata altrove. In un luogo dove si possa parcheggiare senza pericoli. AF VISITE GUIDATE AL “LAGO LE RISORGIVE” n progetto per garantire a tutti la scuola, specie ai bambini in situazioni disagiate. Lo ha approvato il Comune di Oderzo, in collaborazione con la Caritas, la direzione didattica, l’Ulss 9, la San Vincenzo de’ Paoli e la parrocchia di San Giovanni Battista. Da tempo il Comune e queste associazioni collaborano per il sostegno di alcuni nuclei familiari con l’adozione di iniziative mirate ai bambini che, diversamente, avrebbero difficoltà a frequentare la scuola. Questo nuovo progetto si articola in tre anni e si rivolge in modo specifico a famiglie che versano in condizioni tali da pregiudicare la reale integrazione dei bambini con il territorio se essi non frequentano appieno le istituzioni scolastiche. Inoltre i bambini appartenenti a queste famiglie in difficoltà hanno bisogno di un aiuto concreto nello svolgere i compiti scolastici quotidiani, così la parrocchia di Oderzo, supportata dai suoi volontari, ha istituito un do- poscuola gratuito. L’obiettivo che il progetto si propone di raggiungere consiste nell’aumentare le occasioni di aggregazione di questi bambini nella scuola, favorendo la loro frequenza per tutto l’anno scolastico attraver- so la costruzione di una rete di supporto. Legando il progetto di sostegno alla frequenza scolastica si crea una possibilità di “aggancio” delle famiglie che apre nuove prospettive di inserimento nella vita della comunità e di conseguenza aiuta i minori ad avere maggiori occasioni di crescita personale e quindi migliori proposte lavorative nel loro futuro. Il Comune di Oderzo è intervenuto con uno stanziamento di 8 mila euro; da sottolineare lo sforzo che viene inoltre profuso dalla parrocchia di San Giovanni Battista, dalla Caritas e dalla San Vincenzo. Le famiglie coinvolte sono quelle di cassaintegrati, disoccupati, ex carcerati e carcerati, di nomadi, di ex giostrai, di minori segnalati dai servizi pubblici. Garantendo a questi alunni la possibilità di usufruire la mensa, essi si possono fermare a scuola anche al pomeriggio, frequentando così il doposcuola. Fra gli altri obiettivi posti quello di sensibilizzare i genitori rispetto al loro ruolo genitoriale, vivendo la risorsa della scuola come un’occasione per migliorare la propria condizione sociale. Ogni due mesi si procederà al monitoraggio delle famiglie che aderiscono al progetto per verificare l’andamento dell’attività ed eventualmente adeguare gli interventi. In totale le persone coinvolte sono 13 tra volontari e assistenti sociali, fra esse 7 volontari già insegnanti della parrocchia di Oderzo. Si tratta di un progetto di estrema concretezza che, grazie alla preziosa risorsa del volontariato, può dare un validissimo supporto a diverse famiglie. Agendo su bisogni reali, concreti che, se soddisfatti, possono davvero aprire nuove prospettive ai giovanissimi opitergini coinvolti. AF S. ROCCO-CONEGLIANO FONTANELLE BRUGNERA S. LUCIA DI PIAVE PONTE DELLA MUDA S. VENDEMIANO ANGELA DA RIOS n. 27.2.1929 - m. 21.11.2007 Non piangete la mia assenza, sono beata in Dio e prego per voi. Io vi amerò dal cielo come vi ho amati in terra. ALCIDE FACCIN n. 15.10.1923 - m. 15.11.2008 Un anno fa ci lasciavi per il viaggio più lungo della tua vita intensa. Grazie per tutto quello che ci hai insegnato e continua a guardarci dall’alto del cielo; noi ti ricordiamo con affetto sincero e profondo. Tua moglie e i tuoi figli. MARIO PILLON n. 23.8.1935 - m. 18.11.2006 I tuoi famigliari e amici ti ricordano con affetto nel terzo anniversario. DINO SPINAZZÈ n. 19.11.1923 - m. 19.11.1993 Nel 16º anniversario della tua scomparsa, ricordiamo il tuo buon esempio vissuto da cristiano. Con l’amore di sempre, moglie, figli e nipoti. PIETRO COSTARIOL n. 15.9.1942 - m. 13.10.2009 Sei sempre nei nostri cuori. Moglie, figli, nuore, nipotina e parenti tutti. LINO SCOTTON n. 4.9.1926 - m. 13.11.1996 A tredici anni dalla tua scomparsa rimani sempre vivo nei nostri cuori. I tuoi cari. Diritto alla scuola, impegno comune U Interventi concreti per gli alunni con situazioni familiari difficili: i contributi del Comune, il doposcuola gratuito in parrocchia, l’“aggancio” e montoraggio delle famiglie A lezione di natura scuola di... natura. CoA me preannunciato la scorsa primavera, Sante Pezzutto, presidente dell’associazione “Lago Le Risorgive” e dell’ente Feste rusteghesi, ha realizzato l’iniziativa delle lezioni didattiche, invitando presso il suo circolo di Rustignè le classi prime delle scuole elementari di Piavon e di Fossalta Maggiore. Alcune guide del Corpo forestale dello Stato, esperte conoscitrici di fauna, flora e itticoltura, hanno accompagnato le scolaresche in passeggiate naturalistiche nel bosco privato “Le Risorgive”, illustrando agli alunni i diversi tipi di alberi: salici, gelsi, sanguinelli, eccetera. Dopo aver ammirato nelle diapositive le diverse specie di fauna e flora presenti nella zona, gli alunni sono passati alla parte pratica, cimentandosi con le canne da pesca a pescare le trote nei laghetti. Per la prossima primavera 2010, il presidente Pezzutto intende replicare il programma didattico con le scolaresche dei plessi di Piavon, Dall’Ongaro, Parise e Fossalta Maggiore, invitando nella sua proprietà una scuola alla volta e com- pletare la giornata naturalistica offrendo agli alunni il pranzo nella cucina-tavola calda del Circolo, di fronte ai laghetti. Oltre ai programmi didattici, è stato predisposto il calendario fino a maggio delle gare sociali di pesca che, oltre ai soci, coinvolgono società sportive anche fuori Comune e di altre province. Inoltre per le gare del Circolo, il presidente propone la pesca con canne e attrezzature come si usava 40 anni fa, con nylon, amo arcuato, un tappo di sughero per galleggiante e la tradizionale canna d’India. Fiorella Casonato Agenda Opitergino SABATO 14 NOVEMBRE Alle 20.45, in duomo, “MusicaIncanto”, concerto per coro, soli e organo di musiche di autori classici e contemporanei con la partecipazione del soprano Makiko Inoue. Alle 15, al centro La Fontana di Rustignè, Giochi di terra, laboratorio dove si gioca a trasformare con la manipolazione l’argilla. Partecipazione gratuita ma vincolata al tes- seramento all’associazione La Fontana (tessera 6 euro). Alle 20.30, al centro La Fontana di Rustignè, serata di degustazione insaccati, affettati, vini locali. DOMENICA 15 A Lutrano si tiene la commemorazione di Max Longhini, pilota della seconda guerra mondiale: cerimonia religiosa alle 11, deposizione di una corona al tempietto in via Calstorta, presente una delega- zione di Aviano. Dalle 15 alle 19, in piazza Grande, la Pro loco organizza la seconda festa delle castagne. Calcio: Opitergina-Dolo Rivera del Brenta, Eccellenza girone B. sponsabilità sociale delle imprese”. Alle 20.45, a palazzo Foscolo, per la rassegna “Incontri con l’autore”, presentazione del libro “Accabadora” di Michela Murgia, sul tema dell’accanimento terapeutico. LUNEDÌ 16 Farmacie di turno: Favero, via Garibaldi 18, Oderzo, telefono 0422-712241; Rossetto, via Ballarin 1, Motta di Livenza, telefono 0422766550. Dalle 20.30 alle 22.30, in sala del duomo, sesto incontro della Scuola diocesana di formazione all’impegno sociale e politico. Tema “La re- Dai nostri paesi Mottense - Veneziano - Memorie 15 novembre 2009 35 LA RICERCA DI UN COMPRATORE CONTINUA PER L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI MOTTA Europan, nominato il curatore fallimentare A breve il ritorno nel consorzio? I poco un impiego alternativo. «L’auspicio è sempre quello – commenta Farnea –. Ossia che si trovi un compratore che si accolli l’affitto della struttura o almeno la singola produzione. Chiaro che sarebbe una soluzione ottimale per il prosieguo dell’attività dell’Europan. L’azienda sarebbe in crisi da mesi, anche se il bubbone è scoppiato subito dopo le ferie di agosto. GAR ono passati parecchi Smunianni da quando i codi Motta di Livenza e Meduna di Livenza sono usciti dal consorzio dei comuni opitergino-mottensi sbattendo la porta. Tanto che, per anni, il consorzio è divenuto esclusivamente “opitergino”. Oggi pare che il vento soffi da un’altra parte: con l’avvento del sindaco di Gorgo al Monticano, Firmino Vettori, ai vertici del consor- zio si intensificano i rapporti con Motta e Meduna. Se da un lato Vettori ha incassato l’ok di Marica Fantuz, sindaco di Meduna, possibilista si è anche detto Paolo Speranzon per Motta. Infatti, il primo cittadino liventino ha detto: «Per quanto ci riguarda siamo aperti a questa possibilità. È chiaro che prima dovremo trovarci e discutere del riassetto del consorzio». do viva la recita del rosario a maggio. Merita una segnalazione l’albero di Sant’Antonio di via Ponte Romano, formidabile esemplare di albero sacro: un pioppo secolare con appeso un minuscolo capitello di legno con l’icona del santo, lì collocato per proteggere la bonifica Loro. Il capitello più antico è quello di via Salezzo, risalente agli anni immediatamente successivi alla seconda guerra mondiale: all’epoca furono gli abitanti della contrada a voler elevare alla Madonna un capitello votivo, dopo lo scampato pericolo di un bombardamento nel corso del conflitto. Per costruirlo, infatti, vennero utilizzate tra l’altro le pietre delle case bombardate. Sono state riportate anche costruzioni recenti: la cappelletta della Madonna del Cammino in via XXV Aprile, realizzata nel 1997 dall’associazione Bersaglieri e il capitello di via Noghera, nella proprietà Fornasier, ricostruito in un’area dove ne esisteva già uno, sede in passato di un complesso monastico con oratorio. Chi desiderasse una copia della guida può rivolgersi alla Pro loco. Beatrice Doretto PEREGRINATIO A CESSALTO TORRE: PALIO DI SAN MARTINO RINVIATO A DOMENICA 15 l 4 novembre il tribunale ha nominato il curatore fallimentare per la vicenda Europan, l’azienda di pannelli per mobili in via Magnadola a Motta sull’orlo del fallimento. Le speranze di un ipotetico compratore si stanno riducendo al lumicino. Al momento è in discussione la possibilità di 12 mesi di cassa integrazione; ma alcuni lavoratori hanno già ulteriori con- tatti per un impiego alternativo. L’assessore provinciale Denis Farnea ha segnalato come si sta discutendo per la cassa integrazione lunga 12 mesi per chi non riuscirà trovare nel giro di CURATO DA MILA MANZATO Un libro su nove capitelli di Ceggia ndar per capitelli” è la “pubblicazione Aproposta della terza realizzata dal- storica Mila Manzato, che ha curato i testi impreziositi dalle belle illustrazioni di la Pro loco in collaborazione Pietra Gambino. Il risultato con il Comune di Ceggia, in è un piccolo ma gradevole lioccasione della festa di San bretto, una sorta di guida che Martino di domenica scorsa. traccia un itinerario – con Il tema di fondo è sempre lo tanto di piantina – tra i castesso: le tradizioni e i segni pitelli di Ceggia. Certo, l’edel mondo contadino, con lenco non è esaustivo ed è la un’attenzione particolare, stessa autrice ad augurarsi di quest’anno, per quei segni di “poter aggiungere ulteriori devozione che, ancora oggi, notizie su questi segni sacri si trovano lungo le strade e della storia di Ceggia”, ma che, purtroppo, passano per- raggiunge il suo intento: valopiù inosservati. lorizzare questo patrimonio Che significato hanno i ca- frutto del sentimento del sapitelli? Qual è la cro, di credenze e loro origine? di pietà che perQuali sono i cameavano la vita pitelli più signifidei contadini. cativi che si troSono nove i capivano nel territotelli di Ceggia ririo di Ceggia? A prodotti nel liqueste domande bretto. Di questi, ha fornito una ricinque sono dedisposta attenta e cati al culto madocumentata la Il capitello di via Salezzo, a Ceggia riano, mantenen- STEVENÀ - DUE RICORRENZE NEL TUO RICORDO CARLO ARPIONI n. 20.6.1975 - m. 17.11.1995 C aro Carlo, due ricorrenze avvengono in questo mese che dedichiamo al ricordo di quelli che ci hanno preceduto. Primo: il tuo onomastico, san Carlo Borromeo, scelto da noi genitori come protettore e guida; secondo: la tua dipartita da noi, la quale ha svuotato la nostra casa. Nel giorno anniversario una messa verrà celebrata alle 16.30 nella cappella ove tu attendi la santa risurrezione nell’ultimo giorno e onde la famiglia si ricomporrà. Da mamma, papà, Maria Pia e Francesco. Stevenà, S. Carlo Borromeo 2009 Il sindaco di Motta Paolo Speranzon Per cui Motta tornerà in seno al consorzio senza riserve? «Ripeto, prima dovremo riunirci intorno ad un tavolo insieme agli altri sindaci, discutere di come poter riorganizzare il sistema consorziale e poi valutare. Ma da parte nostra c’è la volontà di verificare questa possibilità». GAR i è conclusa martedì la econdo e ultimo fine settimana di festeggiamenti a TorScomune Peregrinatio Mariae nel Sre di Mosto per la Fiera di San Martino. Sabato 14 nodi Cessalto. Gran- vembre con musica dal vivo e stand enogastronomico presde affluenza di fedeli per tutti i cinque giorni che hanno coinvolto tra venerdì e martedì scorsi le tre parrocchie a turno. Già alla celebrazione di sabato pomeriggio, a Sant’Anastasio, e poi alla processione che ha accompagnato la Madonna a Cessalto, c’era tantissima gente. Lungo il percorso, poi, di casa in casa, tutti fuori sulla strada ad attendere il passaggio del corteo. Partecipate le celebrazioni del sabato sera e della domenica a Cessalto. Con la celebrazione di lunedì pomeriggio, che ha visto coinvolti i ragazzi del catechismo, si è tenuta la cerimonia del mandato alle catechiste. La tregua offerta da “Giove pluvio” lunedì sera ha dato modo di far svolgere regolarmente la processione della Madonna da Cessalto a Santa Maria di Campagna. Tutte le principali celebrazioni, sono state rese solenni dalla corale di Cessalto e Santa Maria di Campagna. MG S. FIOR - IN MEMORIA DI OLGA A DUE ANNI DALLA MORTE so il tendone di piazza Indipendenza; mentre domenica 15 novembre ci sarà il Palio di San Martino, rinviato causa maltempo. Dalle 10 alle 15.30 le frazioni di Torre di Mosto si sfideranno in 4 prove di abilità: “corsa coi sachi”, “sgrana panoce”, “corsa coa bot” e “tiro coa corda”. Alle 17 si saprà chi sarà il vincitore. Alle 16.30 spettacolo teatrale con la compagnia Oxilia che metterà in scena “Il Campiello” di Carlo Goldoni. Conclusione alle 20 con la gara “dea pastasuta”, alla quale ci si può liberamente iscrivere il giorno stesso. TEZZE DI PIAVE - DAL CIELO PROTEGGETECI! ASSUNTA BATTELLO ENRICO ZANARDO in ZANARDO n. 22.12.1929 - m. 17.1.1995 n. 6.2.1927 - m. 18.11.2006 ara mamma, sono passati tre anni dalla tua scomparsa, ogni giorno che passa ti pensiamo con nostalgia. Ci rafforza il pensarti al cospetto del Signore, insieme al tuo Enrico, nostro papà che da 15 anni non è più con noi. Insieme, dal cielo proteggeteci come facevate quando eravate in vita qui con noi. I tuoi figli unitamente a nuore o nipoti. C VALMARENO/SOLIGHETTO SEMPRE VIVI IN NOI C ara Olga, due anni sono passati ormai, ma la morte non ti possiede più. Non può tenerti inchiodata alla croce. Io stesso vivo in te. O Signore, tendo le braccia a te, tu sei la mia pace, la nostra pace. Il cuore non può accettare la notte e l’amore non può svanire nel nulla. Ora sorridi al Signore e il Signore sorride a te. Sorridi anche a me e ai nostri cari perché l’inverno annuncia la primavera e la vita di ciascuno riprende... insieme. Tra noi, con il Risorto. Tuo marito Ennio OLGA SANT n. 24.1.1939 - m. 15.11.2007 Domenica 15 novembre, alle 18 nella chiesa di San Fior, sarà celebrata una messa nell’anniversario. PIERINA SPINA n. 28.8.1959 - m. 13.11.2004 S ANGELO SPINA n. 6.1.1928 - m. 23.11.1989 ono trascorsi cinque e venti anni da quando ci avete lasciati, ma la vostra bontà e l’esempio di grande amore rimane sempre in noi che vi abbiamo voluto bene. Vi ricordiamo con immenso affetto. I vostri cari PANATHLON Concorso Il Panathlon International Club di Pieve di Soligo e Quartier del Piave promuove il concorso grafico e letterario “Sport è …”. L’iniziativa è riservata alle scuole primarie e secondarie di primo gra- do dei comuni di Pieve di Soligo e Refrontolo. La presentazione del concorso è in programma sabato 14, alle 11.30 nella sala pubblica in Via Borgo Stolfi 2, presso la filiale della Banca Popolare di Marostica. Gli elaborati vanno consegnati alle scuole e insegnanti di riferimento entro e non oltre sa- bato 28 novembre. La serata finale, con la premiazione dei migliori elaborati, invece, è fissata per martedì 22 dicembre alle ore 18 presso il teatro-cinema parrocchiale Careni a Pieve di Soligo. Per informazioni: tel. 0438.981275 oppue 348.9001303. LA ZOPPAS ARENA OSPITA LA FUTSAL CUP OVVERO LA CHAMPIONS DEL CALCIO A 5 Futsal da campioni R itorna il grande calcio a 5 alla Zoppas Arena di Conegliano. Il palazzetto dello sport, gestito dalla Spes Conegliano, infatti, a partire da giovedì 19 novembre ospita l’elite round della Futsal Cup, la Champions League di calcio a 5. Dopo la Final Eight di Coppa Italia, disputatasi alla Zoppas Arena lo scorso febbraio con la vittoria ai rigori dall’Arzignano sull’alter Ego al termine di una partita entusiasmante, il territorio diocesano si prepara così ad ospitare un’altra prestigiosa competizione di una disciplina sportiva che si è diffusa a macchia d’olio. La portacolori italiana è l’AlterEgo Luparense che è stata inserita in un girone di ferro. A fare compagnia allo squadrone veneto, infatti, nel girone A figurano la spagnola ElPozo Murcia, la belga Action 21 Charleroi e la georgiana Iberia 2003 Tbilisi. Il girone In alto, la Luparense finalista di Coppa Italia, sotto si festeggia lo scudetto MARCEDOMENICA ALLA PANORAMICA considerata una delle più È belle non competitive della provincia di Treviso. Si cor- re domenica 15 la 26a edizione della Panoramica della Salute. La podistica è organizzata dal Gruppo marciatori La Salute promette spettacolo dalla prima all’ultima giornata, così da allietare gli appassionati che assisteranno alla Zoppas Arena (che si conferma, per l’occasione, una delle strutture più all’avanguardia nel panorama nazionale, capace di ospitare manifestazioni sportive e musicali al più alto livello) a tre giornate di gare ad alto contenuto tecnico e agonistico. Quando l’Alter Ego Luparense ha ottenuto dall’Uefa il compito di organizzare uno degli elite round di Coppa Campioni, stante l’indisponibilità per ristrutturazione del palasport di Padova e per la concomitanza con altre manifestazioni quello di Bassano del Grappa, la scelta è caduta sulla Zoppas Arena. Dal quadrangolare passerà una sola squadra. Già fissate le date: giovedì 19, venerdì 20 e domenica 22 novembre. Anche per la Coppa campioni si tratta di un ritorno: si rigioca in Italia dopo il girone organizzato dall’Arzignano a Verona e quello allestito dalla Luparense al San Lazzaro di Padova nel 2007. In entrambe le occasioni la squadra italiana è andata vicina alla storica qualificazione. Chissà che Conegliano, stavolta, non riesca a portare fortuna alla squadra di San Martino di Lupari. CAIGLI APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA DA DOMENICA A GIOVEDÌ C’È LA NAZIONALE ITALIANA er tutti gli escursionisti e alP pinisti dei Cai domenica 15 è stata organizzata la Giornata Grande rubgy a Sacile in difesa dell’antica Foresta del Cansiglio. Il raduno alle 9.30 presso il Pian Canaie e il rientro alle 15 circa. Il Cai di Conegliano vi aspetta venerdì 13 al ”Concerto verticale” con dialoghi e filmati dell’alpinista Fabio Palma e musica dal vivo della band Miradavaga. La serata avrà luogo alle 21 presso l’auditorium Dina Orsi a Conegliano. Domenica 15 gli iscritti al Cai sono invitati al pranzo sociale alla Casa degli Alpini al Passo San Boldo. Durante il pranzo verranno assegnati i premi fedeltà. Venerdì 13, alle 21 nella nuova sede presso gli impianti sportivi di San Polo di Piave, la locale sottosezione Cai invita soci e simpatizzanti alla serata con il vincitore del premio Gambrinus Mazzotti 2009. Fiorenzo De Gasperi presenterà il suo libro “Santuari e pellegrinaggi dei Ladini e delle genti mochene e cimbre”. La settimana seguente, sabato 21 alle 15, verrà inaugurata la nuova sede della sottosezione e la nuova struttura di arrampicata presso gli impianti sportivi di San Polo di Piave. Interverranno il presidente del Cai Annibale Salsa e le autorità locali. Nell’occasione si svolgerà la cerimonia di inaugurazione di una via di San Polo di Piave dedicata a Giuseppe Mazzotti. La Notturna a Praderadego è l’uscita proposta dal Cai di Pieve di Soligo per sabato 14. Partenza alle 17.30 da piazza Solighetto e rientro alle 24. Il programma delle serate autunnali del Cai di Sacile continua con un filmato sull’Aconcagua che verrà presentato da Gianni Michellin e Paolo Castellarin. L’incontro si svolgerà presso la sala parrocchiale di San Giovanni del Tempio alle 21. Mara Campaner arà una settimana molto Svolgerà particolare quella che coinla città di Sacile e gli appassionati di rugby. La nazionale italiana, che sabato 14 affronta la Nuova Zelanda allo stadio San Siro di Milano, il giorno dopo, domenica 15, partirà alla volta di Sacile dove alle 17 raggiungerà l’Hotel Due Leoni. Il mattino dopo, alle 12.30, è in programma il primo incontro con la stampa con i tre assistenti di coach Mallett, vale a dire Troncon, Orlandi e Marco. Alle 15.15 gli azzurri terranno il primo allenamento allo stadio “Omero Tognon” di Fontanafredda, aperto a fotografi e giornalisti solo per i primi 15 minuti. Martedì 17 al Due Leoni di Sacile stesso programma, con conferenza stampa anticipata alle 12. Gio- vedì 19, alle 12, annuncio a Sacile della formazione che sfiderà il Sudafrica, campione del mondo a Udine sabato 21. Alle 13.30 di giovedì si parte per Udine per preparare lì le ultime rifiniture. Rosario Padovano in località Costa di Vittorio Veneto. Sono due i percorsi proposti su terreno misto: 6 e 12 chilometri. La partenza unica verrà data alle 9 precise. Per informazioni telefonare allo 0438.551076. Ciclocross itorna in provincia di TreviR so il Trofeo Triveneto di ciclocross-Gran premio Mosole Calcestruzzi. Domenica 15, infatti, si disputa sesta prova a Salvatoronda di Godega di Sant’Urbano. Il Veloce club Orsago ha fissato la partenza della prima gara alle 12.30 con il clou alle 14.30 per la prova di under 23, elite e amatori Fascia 1. Questi gli attuali capoclassifica: esordienti Franzolin (Cartura Nalin), allievi 1 Samsa (Caprivesi), allievi 2 Zurlo (Postumia 73), juniores Lorenzon (Ormelle), under 23 Tabacchi (Carraro Team), elite Paccagnella (Brenta), amatori F1 Cusin (Cycling team Friuli), amatori F2 Schiro (Santorso), donne esordienti Giopp (Foen), allieve Paladin (Marchiol), donne Staffler (Carraro Team). Giuseppe Dal Grande Coach Nick Mallett 15 novembre 2009 IL SOLLIEVO DELLE CURE PALLIATIVE a oltre un anno sono sottoD posto a cure intensive, seguito dal Servizio cure palliati- ve domiciliari che fa capo al Distretto di Pieve di Soligo dell’Ulss 7, diretto dal dottor Cosimo De Chirico e sotto la responsabilità generale del dottor Del Favero e amministrativa del dottor Tabaccanti. Un progetto nato da poco, che porta un ottimo sollievo ai pazienti che ne stanno sperimentando bontà ed efficacia. Spesso, a torto o a ragione, la sanità nazionale è sotto il faro di una critica che non risparmia nemmeno le buone intenzioni, ma per l’iniziativa in questione, illustrata recentemente dallo stesso dottor De Chirico in ambito nazionale, ricevendone ampio riconoscimento, oltre a costituire l’inizio di un percor- LA FORTE ESPERIENZA DI VOLONTARIATO DI QUATTRO GIOVANI DELLA DIOCESI Una scuola chiamata Africa C ome ogni anno, anche quest’anno i missionari della Consolata hanno organizzato un campo di lavoro e conoscenza delle varie realtà missionarie durante l’estate. I protagonisti siamo stati noi quattro giovani che, dopo un periodo di preparazione e formazione, siamo partiti accompagnati da padre Godfrey presso la missione di Sasilo (Heka) nella diocesi di Singida in Tanzania, dove lavorano i missionari della Consolata già dal 1986. (...) Un fattore che ci ha toccato il cuore sono state le lacrime che a molti di loro solcavano il viso quando lasciavamo come dono un semplice pezzo di sapone e un indumento. Tutti ci mettevano a disposizione la loro casa come fosse la nostra; alcuni erano anche rattristati perché non avevano niente da donarci, altri ci offrivano parte del loro cibo o altre cose a loro utili che però dovevamo assolutamente accettare per non recar loro offesa. Ci hanno trasmesso l’umiltà e la gioia. Vedevamo che essi apprezzavano i piccoli e i semplici gesti come quello di un sorriso, un saluto, una parola, un semplice banale pezzo di sapone. Come si fa a rimanere indifferenti a tale insegnamento? Un altro punto che ci ha colpito molto è quanto l’acqua sia una materia rara e quindi preziosa. Ci siamo maggiormente resi conto dell’importanza dell’acqua e di quali effetti provoca la sua carenza. Uomini che abitavano lontano dal villaggio, donne e bambini dei villaggi vicini, si recavano al letto del fiume con la speranza che, dalla buca scavata, uscisse l’acqua. Altri che potevano permettersi di pagarla, si recavano al pozzo: lì l’acqua era presente solo se durante la giornata la forza del vento aveva mosso le pale del mulino a vento. La scarsità d’acqua incideva sulla coltivazione quindi sulla poca varietà di cibo; il terreno era arido e secca la vegetazione che nutriva mucche e capre. Tutti questi effetti rendevano la dieta alimentare squilibrata. A chi ci chiede cosa è cambiato in noi dopo l’esperienza in Tanzania non possiamo dare una risposta precisa ed esauriente, perché le cose e le emozioni vissute sono molte e complesse. Di sicuro possiamo dire partendo da questa esperienza, che abbiamo visto il mondo con un altro occhio. Riusciamo a cogliere maggiormente il valore della vita, valorizziamo i piccoli gesti quotidiani e ringraziamo per tutto ciò che la Provvidenza ogni giorno ci dona. Inoltre, l’esperienza, ci fa vedere il mondo con un occhio più critico. Infine l’accoglienza ricevuta e la convivenza pacifica di diverse religioni ed etnie viste in Tanzania... non sarà che ci possono dire qualcosa nel contesto attuale che stiamo vivendo? Eccoci, questa è la nostra Africa, la nostra missione che ci porteremo sempre nei nostri cuori. Mai dimenticheremo le persone, il loro vissuto di fede e tanti altri valori che ci hanno trasmessi. Se qualcuno vuol fare questi tipi di esperienza rivolgersi a missionari della Consolata: [email protected] Elisa, Silvia, Silvia, Stefano e padre Godfrey La versione integrale della lettera su www.lazione.it sezione Lettere LA VERITÀ SUI GIOVANI PER BRUGNERA ome fondatore della lista C Giovani per Brugnera tengo a fornire alcune spiegazioni e chiarimenti. Edis Pivetta non è assolutamente un esponente politico dei Giovani per Brugnera, semplicemente perché non ha mai fatto parte del nostro gruppo. Pivetta fa parte di un’associazione chiamata Nuovi Obiettivi e non ha titolo per parlare a nome dei Giovani per Brugnera. Il gruppo Giovani per Brugnera ha condiviso in campagna elettorale con i Nuovi Obiettivi un programma, tanto è vero che durante la campagna elettorale la lista si chiamava “Giovani e Nuovi Obiettivi per Brugnera” ed era composta per metà di rappresentanti dei Giovani e per metà dei Nuovi Obiettivi. Questo è agli occhi di tutti. In quanto capolista della lista civica e fondatore dei Giovani, il sottoscritto ha tutto il titolo per parlare a nome dei Giovani per Brugnera. Se poi mi si viene a chiedere se in prima persona ho proposto l’in- troduzione della figura del presidente del consiglio, ciò non corrisponde al vero e non risulta sul programma che abbiamo firmato e che è depositato in comune. Invito, anzi, tutti i cittadini a verificare. so indispensabile per il sollievo del malato con gravi difficoltà di spostamento, sottolinea l’attenzione crescente per la vita che, in definitiva e a tutte le età, ma soprattutto in quella anziana e per una società veramente civile, richiede particolare considerazione. L’Ulss che fa parte del Distretto di Pieve di Soligo si è distinta in altre iniziative a beneficio della salute: questa è una di quelle che vanno sostenute e implementate, benché in speri- NON BISOGNA PERDERE L’ABITUDINE A LEGGERE itorno su un argomento che R mi sta tanto a cuore, quello della lettura dei libri. Oggi si leg- margine. Oggi in ogni casa, con Internet, c’è una biblioteca di miliardi di volumi, ma se non c’è la capacità della lettura serve a niente. Certo come il computer non è il demonio, così il libro non è quel medium da confinare in polverose biblioteche. I libri sono strumento educativo per eccellenza. Vanno acquistati, regalati e letti. E rileggere un libro che si è in precedenza apprezzato può rappresentare la scoperta di aspetti nuovi e inaspettati. Oltretutto ci sono dei libri che non possiamo non conoscere. Leggere un libro è ben diverso dal leggere un messaggio televisivo che peraltro ha vita breve, tanto quanto passa sullo schermo, mentre il libro permette riflessioni attente, ripetute, da fissare e da rimandare ad altre riflessioni che completano il bagaglio conoscitivo. Certo non è facile, neanche per gli insegnanti, abituare oggi i ragazzi alla lettura dei libri. Ma è una cosa questa che non si può lasciar perdere. Don Giovanni Dan Il fatto che Pivetta sia stato nominato capogruppo della lista Giovani e Nuovi Obiettivi in consiglio comunale non gli conferisce titolo per parlare a nome del gruppo Giovani per Brugnera. Non mi sembra corretto che una persona si prenda i meriti di mesi di duro lavoro e di un pro- getto così grande come è quello dei Giovani, solo perché ha ricevuto la nomina a capogruppo. Pivetta può benissimo dire e fare quello che vuole con il nome dei Nuovi Obiettivi, non lo può fare con quello dei Giovani per Brugnera. L’esperienza con i Nuovi Obiettivi è terminata alla fine della campagna elettorale. Faccio, inoltre, presente che il gruppo dei Giovani per Brugnera a breve inizierà i lavori di discussione politica per poter migliorare e concretamente proporre idee nuove secondo il puro e vero stile dei giovani. Grazie. Alen Pignat presidente Giovani per Brugnera ge molto meno di una volta. Noi poi in Italia abbiamo un tasso di lettura molto basso rispetto agli altri paesi editorialmente avanzati: il 56% degli italiani non legge nemmeno un libro all’anno. E il restante 44% di lettori è lontano dal 75-80% dei paesi del nord Europa. Purtroppo paghiamo livelli insufficienti di istruzione e pregiudizi verso le biblioteche pubbliche e scolastiche che invece fungono da stimolo. Bisogna sensibilizzare i genitori a dedicare più tempo a leggere i libri ai figli: la lettura ad alta voce è fondamentale per lo sviluppo cognitivo e linguistico del bambino, per il suo consolidamento affettivo ed emotivo. E quelle letture non si dimenticano mai. C’è chi sostiene che il libro ha ormai i giorni contati e che lo leggeremo solo sullo schermo. Questo già impedirebbe una pratica per me irrinunciabile che è quella dell’annotare, del sottolineare, dell’appuntare a CASA DI RIPOSO IN VAL LAPISINA acendo seguito all’articolo F apparso sul numero scorso de L’Azione intitolato “Voglia- mo gente in Val Lapisina”, sono perfettamente d’accordo con De Nardi e a tale proposito sono uno, dal 18 aprile 2006, di quegli ipotetici abitanti che tenta di dare incremento a tale valle e che ha istituito la farmacia sperando in un incremento della popolazione in tale territorio. C’è un gruppo di imprenditori, ben noto a un mio conosciuto architetto, disposti ad acquistare i due alberghi chiusi, Mosè e Posta-Miravalle ed eventualmente anche le ex scuole e- mentazione e nonostante i probabili costi, vista anche la recrudescenza di una simile malattia sul nostro territorio. Guido De Carlo Cordignano lementari di Fadalto Alto, per trasformarli in casa di riposo. Di tale possibilità ho parlato, sempre accompagnato dall’architetto, con la responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune, con il sindaco Da Re, con l’assessore Valdegamberi e attualmente, con l’aiuto del signor Lino Pierobon di Fadalto Alto e qualche altra persona disponibile, stiamo raccogliendo firme per realizzare il progetto, anche in considerazione della necessità di creare posti di lavoro oltre che di accoglienza per i bisognosi. Ignazio Zoia titolare della farmacia di Fadalto Potete inviare le vostre LETTERE AL DIRETTORE per posta elettronica all’indirizzo: [email protected] per posta all’indirizzo: L’Azione - via Jacopo Stella, 8 31029 Vittorio Veneto oppure per fax allo 0438.555437 39 OBBLIGATORIA PER ALCUNI PROFESSIONISTI a cura del Centro COSPES Onlus di Mogliano Veneto (TV) - Tel. 041 5902318 È in arrivo la Posta elettronica certificata IL TEMPOREGGIARE NON È MAI BEN VISTO Specialisti della procrastinazione: è giunta l’ora che cominciamo! M amma: “Perché non hai fatto i compiti?”. Figlio: “Li faccio dopo!”. È la risposta che sentite sempre più spesso, in diverse attività quotidiane? Allora in famiglia c’è almeno uno specialista della procrastinazione! Il proverbiale “Chi ha tempo non aspetti tempo” ci ricorda che il tempo non si accumula; le cose sì. Il tempo non si mette via, anzi vola o fugge; insomma, il tempo va sfruttato al meglio quando se ne ha. Vi sono persone dinamiche, intraprendenti che non aspettano l’imbeccata di nessuno (genitori, superiori) per svolgere i loro compiti. Cosa differenzia queste persone da coloro che tendono, invece, a differire ad un ipotetico dopo ciò che devono fare ora. Chi dorme non piglia pesci. Il temporeggiare, sia nelle azioni che nelle decisioni, non è ben visto in nessun ambiente sociale: dal contesto scolastico a quello lavorativo. Le condotte di rinvio, cioè le abitudini a procrastinare, creano disguidi non solo personali (insoddisfazioni e abbassamento continuo dell’autostima) ma anche per il gruppo di appartenenza (lavoro supplementare per i colleghi, obiettivi mancati, errori decisionali). Ogni lasciata è persa! È ciò che accade, ad esempio, agli studenti del quinto anno di scuola superiore, indecisi su quale percorso di studi universitari intraprendere: i procrastinatori affermano che decideranno la settimana prima di iscriversi, dopo aver passato le vacanze estive in modo “adeguato”. E prima? C’è l’impegno dell’esame di maturità… Rimandare, rimandare, rimandare sempre può dipendere da molti fattori, tra i quali la scarsa competenza di gestire contemporaneamente più responsabilità o l’essere poco abituati a sperimentarsi nel portare a termine degli impegni. Chi ben comincia è a metà dell’opera. Non riesce a farlo il procrastinatore, disabituato a cominciare e allenato, piuttosto, all’attesa, all’aspettare che qualcuno o qualcosa cambi le carte in tavola. Insomma, che la situazione si risolva da sola. In realtà, l’atteggiamento del procrastinatore è più simile al mettere la testa sotto la sabbia (credenza, probabilmente errata, riguardo allo struzzo). Ma quand’è che ci nascondiamo? Quand’è che fuggiamo? Quando sentiamo che le nostre risorse, le nostre forze non sono adeguate per fronteggiare il compito che ci troviamo davanti. È certamente capitato ad ognuno di noi di pensare che le proprie chance non fossero sufficienti e, quindi, di abbandonare la sfida. È una questione di percezione: si tratta di definire bene il problema, di non sopravvalutarlo, con l’ovvia conseguenza di ritenerci incapaci; significa non sovraccaricarlo di eccessive ansie e preoccupazioni, con il pericolo di bloccarci. Dunque, nei prossimi giorni, pensate a qualcosa che state procrastinando da tempo, individuate un momento tranquillo nel corso della giornata e pianificate il primo passo. Il resto? Beh, non state a guardare! Dott. Alberto Narduzzo psicopedagogista [email protected] rriva la Pec, la Posta eletA tronica certificata. È una procedura ancora sperimenta- le attivata da Inps e Aci in accordo con il ministero della Pubblica amministrazione. Ma di cosa si tratta? Riportiamo la spiegazione fornita dal sito di Altroconsumo, l’associazione per la tutela e la difesa dei consumatori più diffusa in Italia. La Posta elettronica certificata è simile alla posta elettronica tradizionale ma gli utenti che inviano messaggi con questo sistema hanno la certezza dell’invio e della ricezione delle e-mail, attraverso delle ricevute di spedizione con pieno valore legale. La Pec è obbligatoria per alcuni professionisti. Coloro che sono iscritti in albi o elenchi professionali come, avvocati, ingegneri, architetti, dottori commercialisti sono obbligati a dotarsi di una casella di Posta elettronica certificata entro il 29 novembre.