File - Giuseppe Tranchida
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File - Giuseppe Tranchida
Cristiani, Ortodossi, Protestanti e Anglicani C A T T O L I C I DIVISIONE CHIESA SACRAMENTI SACERDOZIO SALVEZZA MARIA Il Concilio di Trento (1945) che attuò la controriforma cattolica basata sul credo stabilì: Capo della Chiesa è Cristo, ma il vescovo di Roma (il papa) è il garante dell'unità e guida del Popolo di Dio. Sono istituiti da Cristo e sono 7: battesimo, confermazione (cresima), eucaristia, penitenza, unzione degli infermi, ordine sacro e matrimonio. Cristo è il sommo sacerdote e tutti i fedeli partecipano al suo ministero, ma la cura della Chiesa è affidata al sacerdozio ministeriale o gerarchico: vescovi, preti ( o presbiteri) e diaconi. I primi due hanno l'obbligo del celibato e non sono ammesse le donne, perché gli apostoli erano uomini. Dio ha mandato il suo Figlio, Gesù Cristo, perché tutti gli uomini siano salvi e conoscano il Vangelo. La venerazione della Madonna, madre di Gesù, ha sempre caratterizzato la pietà cattolica. La Chiesa continua la sua missione attraverso la fedeltà alla Tradizione e alle Sacre Scritture. Nel 1854 è stato proclamato il dogma dell'Immacolata concezione (preservata dal peccato originale) e nel 1950 dell'Assunzione al cielo. - che i deve essere più fedeli e più coerenti al Vangelo; - che si deve scrivere ed insegnare il Catechismo; - che i sacramenti sono sette (7); - il celibato di Sacerdoti e Religiosi; - una nuova posizione in merito alla giustificazione che avviene anche per mezzo delle opere buone. I vescovi dipendono da lui e sono in comunione con il successore di Pietro. Ogni fedele è invitato a leggere la Bibbia e a confrontarsi con essa seguendo i consigli della Tradizione e del Magistero della Chiesa. La salvezza viene dalla grazia divina e dai meriti acquisiti con le opere buone. Nel 1054. Una delle cause fu la questione relativa allo Spirito Santo nel simbolo Apostolico (il Credo). O R T O D O S S I Le singole Chiese sono autonome (autocefale), dipendenti da un Patriarca (Costantinopoli, Mosca, Romania). Non riconoscono il primato universale del vescovo di Roma cioè il Papa. L'unità è garantita dalla condivisione dell'unica fede e dall'aiuto dello Spirito. Sono sette come quelli cattolici. I riti sono solenni e le chiese piene di icone (immagini) dorate, perché anticipano lo splendore del Regno. Hanno una concezione simile a quella cattolica, ma i pope (sacerdoti) possono sposarsi. Non prevedono il sacerdozio femminile. La teologia ortodossa fondamentalment e non si differenzia da quella cattolica. La divisione attuale è soprattutto legata alla questione del primato papale e dell'autonomia delle varie Chiese. La tradizione orientale invoca la Madre di Dio (Teuthokos) come «la tutta Santa», vergine e «immune da ogni peccato». È però inconcepibile un culto (anche la rappresentazio ne della madre) senza il figlio Gesù. P R O T E S T A N T I Nel 1517 Lutero pubblica 95 Tesi nelle quali espone la sua protesta che parte dalla questione della vendita delle Indulgenze da parte della Chiesa. Questo scisma (divisione) fu originato per questioni teologiche. In opposizione soprattutto alla concezione cattolica, pongono l'accento sulla Chiesa spirituale che ha in Cristo il solo capo. L'unica autorità è quella della Parola rivelata nelle sacre Scritture (da qui il motto “Sola fede,sola Scrittura”) e non riconoscono il Papa come guida della Chiesa. Nel 1520 Leone X° scomunica (allontanato dai sacramenti) Lutero dopo che questi bruciò nella pubblica piazza la Bolla Papale che lo invitava I fedeli leggono la Bibbia e la a ritrattare le sue interpretano senza i tesi. dettami della Tradizione e del Magistero della Chiesa. La divulgazione della Bibbia è basata sul principio “Libero esame-libero arbitrio”. Ne riconoscono soltanto due: battesimo ed eucaristia (detta Cena), perché gli altri non sono stati istituiti direttamente da Gesù. La confessione non è sacramento ed è pubblica. Rifiutano il sacerdozio ministeriale o gerarchico, in quanto ogni cristiano è sacerdote. I pastori hanno soltanto il compito di guidare le celebrazione e i culti e possono sposarsi. Anche le donne possono accedere a questo servizio. Tutte le variegate confessioni protestanti hanno in comune il concetto che la salvezza è un dono esclusivo di Dio; alcune parlano di predestinazione. La salvezza è indipendente dalle colpe o dai meriti accumulati in questa vita. Il mondo protestante rispetta la madre di Gesù, secondo il ruolo importante che le affidano i Vangeli, ma contestano il culto dei Cattolici e degli Ortodossi, che sconfina nell'adorazione . Non riconosce i dogmi mariani. A N G L I C A N I Nel 1534 Il sovrano Inglese Enrico VIII si autoproclama Governatore Supremo della Chiesa Anglicana. Egli voleva annullare il suo matrimonio con Caterina d’Aragona, ma il papa Clemente VII non lo concesse. La struttura gerarchica è molto simile a quella della Chiesa cattolica, ma con un'autonomia delle singole comunità, sul modello di quella ortodossa. Gli Anglicani sono guidati dal primate, l'arcivescovo di Canterbury che ha funzione di semplice coordinatore delle Chiese. Ne riconoscono solo due: il battesimo e l'eucaristia, ma danno valore anche ai riti che riguardano i sacramenti riconosciuti dai Cattolici e dagli Ortodossi. Non riconoscendo l'ordine come sacramento, il sacerdozio non ha lo stesso valore attribuito dai cattolici e dagli ortodossi, ma di fatto svolge una missione simile. Ai sacerdoti è consentito il matrimonio e le donne, da qualche tempo, sono ammesse al sacerdozio. La teologia della salvezza è simile a quella delle Chiese protestanti, dove si privilegia la fede in Dio che salva, piuttosto che le opere compiute dall'uomo. Non hanno particolari forme di devozione mariana, né celebrano feste, ma Maria viene ricordata come la madre di Gesù e come esempio di fede, secondo quanto testimoniato dai Vangeli. CONVERGENZE Tutti i Cristiani (Cattolici Ortodossi e Protestanti) credono in Gesù Cristo, unico Signore e salvatore; in un solo Dio creatore, che si è rivelato in Israele e in Gesù, come Dio di provvidenza ed amore; nello Spirito Santo, o Spirito divino che è presente nell’universo e nella storia. Credono in un solo Dio in tre persone, secondo le formulazioni che della fede cristiana furono date dalla chiesa nei primi cinque secoli. Tutti i Cristiani riconoscono che Dio ha parlato per mezzo dei profeti e, quando i tempi furono maturi, ha parlato in Gesù Cristo: credono che la testimonianza della sua parola è contenuta nelle Sacre Scritture dell’Antico e del Nuovo Testamento, cioè nella Bibbia, che è pertanto, per tutti, il testo fondamentale della rivelazione. Tutti i Cristiani condividono un solo battesimo, di acqua e di Spirito, che riconoscono vicendevolmente valido; tutti i cristiani celebrano la Cena del Signore, o eucaristia, alla quale tuttavia danno un significato diverso, ed alla quale non sono ancora in grado, in linea di principio, di partecipare insieme. Tutti i Cristiani ritengono che il Signore chiami coloro che credono in lui e che lo seguono, cioè il suo popolo, a una vita di fedeltà nella testimonianza di fede e nella scelta di una vita vissuta in modo coerente con l’evangelo. Tutti i Cristiani si riconoscono come popolo di Dio, chiamato a servirlo e a evangelizzare: essi costituiscono la Chiesa, la cui realtà e modi di vita essi intendono tuttavia in modi diversi. Tutti i cristiani vivono una vita aperta al futuro e al regno di Dio che viene e attendono la realizzazione della piena redenzione promessa in Cristo.