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Rotary International Anno rotariano Distretto 2040 Italia XLV 2011 – 2012 Bollettino n. 1873 ROTARY CLUB BERGAMO CITTA' ALTA Numero riunione 16 Soci intervenuti 32 Ospiti 11 Familiari Riunione del 12/01/2012 Club number: 2040 12216 Taverna Colleoni web site: www.rotbgalta.org Totale presenti 4 47 Qjfusp!Boupojp!Mpdbufmmj!dmbttjdp!f!kb{{! Eb!vo!tphop!be!vo!wfsp!f!qspqsjp!gftujwbm!!! Venerdì, 13 gennaio — E’ cominciato bene il nuovo anno. Si è parlato di musica, abbiamo incontrato musicisti di fama internazionale come Stefano Montanari e Gian Luigi Trovesi ed il nostro silente quanto ap- prezzato Gianni Bergamelli. Si è parlato di Pietro Antonio Locatelli, abbiamo ricordato un vecchio amico nonché discendente del grande musicista bergamasco, Giuseppe Fumagalli e, soprattutto, sono state lanciate idee e progetti CONVIVIALE DEL 12 GENNAIO Presiede il presidente Terranova Organico: soci eff. 72 Perego al club di Bergamo. Arditi Bertoncini Blumer Camplani Cattaneo G Cavallone Della Volta Donati Fumagalli Marino Mirandola Pandini Salvi A Salvi M Seccomandi Terranova Zavaritt ASSIDUITA’ Brambilla Cesarini Giannini Perego Solari Briolini Cagnoli Colleoni Cortinovis Giorgi Haessig Rampinelli E Rampinelli F tacchini Taddei 32+1= 33 su 44 (2 in congedo) = 75% TEMA La musica di Pietro Antonio Locatelli in chiave classica e jazzistica: il CD sponsorizzato dal nostro club. OSPITI Alberto Barcella e Giorgio Giovanelli (Rc Bergamo).Mietta Denti e Marina, Cristina Moro (RC BG Ovest). I Maestri: Gianni Bergamelli, Stefano Montanari e Gian Luigi Trovesi; il tecnico Barello. Guido Fumagalli e consorte (Zavaritt). FAMILIARI Carlo Barcella Cagnoli, Sissi Giannini, Maria Marino e Maria Adele Zavaritt. I PROSSIMI INCONTRI Giovedì 19 gennaio Ore 20,00, alla Taverna, ingresso del nuovo socio, prof. Ing. Stefano Paleari, Rettore dell’ Università di Bergamo. In questa occasione ci parlerà di un tema di grande attualità: “Prospettive del sistema aeroportuale europeo: opportunità per Orio al serio”. Giovedì 26 gennaio Ore 19,00: visiteremo, accompagnati dalla nostra Giovanna Brambilla, la mostra “Il Belpaese dell’ arte. Etiche ed estetiche della Nazione” allestita alla GAMeC in occasione del 150º anniversario dell’ Unità d’ Italia. Ore 20,15 circa. seguirà la conviviale in località da definire. E’ necessaria la prenotazione. per ulteriori impegni nel delicato quanto importante settore della promozione culturale con particolare attenzione al mondo musicale. In apertura di serata, il presidente ha chiesto ai soci un momento di raccoglimento in ricordo dell’ amico Carlo Barzanò, scomparso la vigilia di Capodanno. Solari ne ha ricordato l’ impegno che, nel lontano 1967, vide Barzanò contattare imprenditori, professionisti e personalità di spicco nei territori ad Est di Bergamo per dare vita al secondo Rotary Club di Bergamo: il nostro. Rotariano convinto, secondo presidente del club, Carlo Barzanò ha contribuito molto a creare nel nascente Est Bergamo Clusone quell’ unione e compattezza che da allora ci ha sempre caratterizzato. Era “il numero due” Una serata come amava definirsi e con grandi penso che, come tale, lo personaggi e ricorderemo con affetto l’ orgoglio di e tanto rimpianto. Roberto ha quindi rivolto una concreta una richiesta a tutti: chi promozione ha ricordi di persone, di culturale. fatti, di avvenimenti che riguardano la storia del nostro club, lo segnali. Al presidente piacerebbe molto che si ricordassero queste persone e queste vicende che sono parte integrante della storia del club e quindi un bene comune da condividere anche con chi, allora, non c’ era. Un rapido saluto agli ospiti ed il presidente ci ricorda che l’ oggetto di questa serata arriva da lontano dall’ amico Beppino Fumagalli per tanti anni nostro socio che, discendente di Pietro Antonio Locatelli volle che l’ avo ritrovasse a Bergamo il ricordo ed il prestigio che meritava. A Fumagalli è stata dedicata questa festa per una iniziativa che ha visto il nostro club in prima linea nella sponsorizzazione di un duplice CD con musiche di Locatelli interpretate da un astro del violino come Montanari e da un jazzista di fama come Trovesi. Una copia dei Cd è stat distribuita a tutti soci. E’ Tacchini che ricorda, come questi solisti, con l’ orchestra Salmeggia e Bergamelli aves(Continua a pagina 3) Presidente: dott. Roberto Terranova - (A) via Frizzoni, 12 - 24121 Bergamo - tel. 035 238549 - (U) via Camozzi, 70 - 24121 Bergamo - tel. 035 275208, fax 035 235624 Email: [email protected] - Segretario: ing. Gaetano Briolini – viale V. Emanuele, 43 – 24121 Bergamo – tel 035 242554 – - Email: [email protected] - cell:+39 338- 6193571 - Ufficio segreteria: Barbara Nappi - Pass. S. Bartolomeo,7 –24121 Bergamo - email: [email protected] - tel e fax +39 035 223020 - cell. +39 347 7473022 Riunioni rotariane: al giovedì, ore 20,00, Taverna Colleoni - Piazza Vecchia – Bergamo (tel.035 232596). In luglio sede itinerante nel territorio. Agosto riunioni sospese. Bergamo Città Alta Gennaio LA LETTERA DEL GOVERNATORE Rotary: contro i falsi valori correnti l’ impegno disinteressato verso gli altri Caro Presidente e caro Segretario, l’anno si è chiuso sotto l’insegna dei bilanci e dei consuntivi. La proverbiale energia rotariana, però, ci sollecita, fin da ora, a pensare a progetti, per il nuovo anno, di rinnovamento e di miglioramento; ci porta a pensare alla realizzazione dei nostri sogni e al raggiungimento di traguardi sempre più importanti e significativi. Si tratta di buoni propositi che trovano la loro corrispondenza nel tema su cui tutti noi, in questo primo mese dell’anno, siamo chiamati a riflettere: la consapevolezza di essere rotariani che deve spingere ognuno di noi ad approfondire ulteriormente la conoscenza del Rotary, ma, soprattutto, a riflettere sul significato di appartenenza. Cosa vuole dire, quindi, per ciascuno di noi, essere rotariano? Fondamentalmente, credo che essere rotariano significhi, prima di tutto, sentirsi in una “squadra” dove ognuno sa di avere un ruolo attivo e complementare. Solo così si può arrivare alla “meta” … L’orgoglio di appartenenza alla nostra squadra, ci deve spingere a un impegno sempre più profondo e consapevole: quale sarà la nostra vittoria ? Constatiamo tutti che nei rapporti umani si vanno affermando sempre più alcuni disvalori: la freddezza, l’ostilità, l’indifferenza prendono sempre più forza nei confronti della cordialità, del calore e della cortesia; a fronte della tolleranza, della comprensione, dell’indulgenza si vanno affermando l’insofferenza, l’inflessibilità, l’impazienza; il senso del vivere in comune viene spesso oltraggiato da un crudo egoismo. La mancanza di coerenza tra ciò che si dice e ciò che si fa … Ma se è vero che il Rotary costituisce ancora un’ associazione di servizio, se è vero che esso permette a ognuno di impegnarsi in progetti comuni e in scambi di idee, se è vero che esso induce ad esaltare la cordialità e la tolleranza a fronte dell’ indifferenza e della intransigenza, allora non dobbiamo più porci il problema del motivo per cui esiste ancora il Rotary e della nostra appartenenza ad esso: ogni persona ha ragione di esistere non tanto perché è capace di uniformarsi al verso in cui scorre la corrente, ma soprattutto perché è in grado di opporsi ad essa con l’ affermazione convinta della propria unicità rispetto ai falsi valori correnti e con la testarda valorizzazione di comportamenti che inneggiano all’ impegno disinteressato e al sacrificio del proprio tempo in favore degli altri e della propria attività per le finalità del gruppo cui appartiene. Queste sono le doti essenziali delle persone che vogliono chiamarsi rotariane. Il Rotary non è una semplice, seppur meritoria, associazione sociale e culturale come tante, ma è un collegio di amicizia, di solidarietà e di servizio che va vissuto con atteggiamenti da protagonista nell’ambito delle specifiche competenze di ognuno e, perché no, anche dei limiti di ciascuno: il Rotary possiede per questo delle potenzialità enormi, come ognuno può da solo comprendere, in quanto promuove la promozione dell’ essere umano tutto teso, a dispetto dei suoi limiti, a progettare per gli altri sulla base di ciò che gli detta il cuore e che gli suggerisce la ragione. Con la consapevolezza di tutto ciò, con l’ orgoglio di appartenenza e con lo spirito del servire, il Rotary può fare davvero molto sia nel nostro territorio che nel mondo intero. Cari amici che la fiaccola dentro di noi arda il più brillantemente possibile anche nel nuovo anno, che ci riscaldi e che illumini il nostro cammino... il cammino di “uomini di buona volontà”. Auguro un anno ricco di successi e di soddisfazioni, non solo rotariane. Auguro salute e serenità a voi e a tutti i vostri cari. I numeri del club Eccoci, con un breve ritardo, all’ aggiornamento dei “numeri” del club dopo le dimissioni dell’ amico Carlo Longaretti. L’ organico è tornato a 72 soci, ma il consiglio ha già annunciato prossimi incrementi. Con le dimissioni di Carlo e, l’ inevitabile scorrere del tempo, l’ età media dei soci del club è rimasta pressoché invariata, mentre l’ anzianità media ha fatto registrare un minimo calo. Qualche cambiamento l’ abbiamo nelle percentuali relative alle varie fasce d’ età dei soci. Sempre minima quella dei trentenni; è calata dell’ 1% quella dei quarantenni, si è rinforzata di circa un 2% quella dei cinquantenni, è invece rimasta invariata quella dei sessantenni e chiudiamo con una riduzione dell’ 1% in quella più alta, quella dei settantenni ed oltre. 43 Seconda data 15/11/11 Fondazione del club Soci fondatori presenti Dicembre 1967 2 onorari Totale soci Soci onorari 72 4 Soci per fasce d' età 30 - 39 40 - 49 50 - 59 60 - 70 Oltre 70 1 15 25 9 22 1,39% 20,83% 34,72% 12,50% 30,56% Totale soci attivi e DOF 72 100,00% Età media dei soci 62,572 anni Anzianità media 15,696 anni Dimissioni di Carlo Longaretti Bergamo Città Alta PIETRO ANTONIO LOCATELLI (1695 - 1764) Pietro Antonio Locatelli nacque a Bergamo, dove sono fornite da sue dediche o da scritti che attestano la sua presenza in questa o quella città: la dedica al poté formarsi nelle ‘cantorie’ della basilica di Santa Maria Maggiore, come violinista. Nel 1711 grapatrizio veneto Girolamo Michiel Lini preposta ai Concerti dell’Arte del Violino (Op. III); i 12 fiorini zie alle sue eccezionali capacità viene inviato a Roma per approfondire lo studio della musica. Egli d'oro ricevuti per un'esibizione a Monaco di Baviera frequentò probabilmente se non lo stesso Arcangepresso la corte del Principe-Elettore Karl Albert; gli lo Corelli, persone a quest'ultimo molto vicine 80 talleri imperiali percepiti nel dicembre 1728 a come Valentini.. Kasseler un servizio reso presso la corte del langraRimase a Roma fino al 1723, dove godette del vio. favore del cardinale Ottoboni e del maggiordomo Nel 1729, Locatelli si stabilì ad Amsterdam , città in cui visse fino alla morte, allontanandosene raramendel Papa, monsignor Camillo Cybo , dedicatario dei XII Concerti Grossi Opera I (1721). te. Qui diresse il Collegium Musicum , composto da benestanti amanti della musica per i quali egli comIn seguito a partire dal 1723 – probabilmente in concomitanza con la partenza dall'Urbe del suo poneva e per i quali, ogni mercoledì con regolarità, protettore, monsignor Cybo – iniziò a viaggiare Pietro Antonio Locatelli teneva un concerto presso la propria abitazione. soprattutto in Germania e diventa tuttavia assai difficile ricostruire Morì a 53 anni,, nel 1764, lasciando un discreto patrimonio a comcon precisione la vita del Locatelli in questi anni, alcuni indizi prova del successo da lui ottenuto nel gestire le proprie capacità. (Continua da pagina 1) sero maturato un sogno: quello di realizzare tutti insieme non solo un omaggio a Locatelli, ma una formula diversa di proporre della musica del settecento con non poche difficoltà ed una formula non comune nell’ interpretazione. Gian Luigi Trovesi, il gigante, accenna al primo concerto dal vivo tenuto in Santa Maria Maggiore, nell’ ambito della manifestazione “notti di luce” reinterpretando con una orchestra, la Salmeggia, ed un complesso jazz, le danze ed in particolare il minuetto con richiami musicali messicani. Stefano Montanari sottolinea il suo ruolo non solo di violinista ma di grande impegno nello studio del recupero della musica barocca. E’ bergmasco d’ adozione e Locatelli è il suo “pallino”. Ci ha parlato delle prime difficoltà al primo approccio con una orchestra sinfonica non strutturata per quel genere di musica che richiede anche strumenti dalle tipiche caratteristiche dell’ epoca. Infine la scelta delle opere di un Locatelli di rottura con la tradizione musicale romana di Corelli ma con ancora l’ influenza di Vivaldi. Sottigliezze interessanti frutto di uno studio e di una sensibilità musicale elevatissima come quella di Montanari. appuntamenti rotariani NEI CLUB DEL GRUPPO OROBICO Lunedì 16 gennaio Ore 12,45, al club di Bergamo, ristorante Colonna, intervento del socio Giovanni Venier che parlerà di: “Racconti ed immagini di cento anni di agricoltura in Lombardia”. Ore 20,00, al club di Bergamo Ovest, NH hotels, il PDG Cesare Cardani, del Politecnico di Milano, ricorderà un’ impresa che a suo tempo, 102 anni or sono, stupì il mondo: “Geo Chavez e la trasvolata delle Alpi, 23 settembre 1910”. Martedì 17 gennaio Ore 20,00, al club di Romano di Lombardia, ristorante La muratella, Giuseppe Bonaldi, Coordinatore nazionale della protezione civile ANA, presenterà “La Protezione civile dell’ Associazione Nazionale Alpini”. Mercoledì 18 gennaio Ore 20,00, al club di Treviglio e PB ristorante La lepre, il prof. Ottavio Alfieri, Direttore della cattedra di cardiochirurgia dell’ Università Vita e Salute del San Raffaele, parlerà de “Le malattie del cuore: la missione comune di medicina e industria”. Lunedì 23 gennaio Ore 12,45, al club di Bergamo, ristorante Colonna, la dott.ssa Cristina Botta parlerà de “Il nuovo Ostello della Gioventù di Bergamo”. NEL distretto 2040 Sabato 21 gennaio 2012 Ore 9,00, 3° Riunione Formazione dei nuovi Leader Rotary Foundation e Visione Futura SIAM - Via Santa Marta 18, Milano Lunedì 23 gennaio Ore 18,00, 2º Riunione “Da soci a rotariani” Auditorium Collegio Castelli Piazza Santuario, 10 Saronno 3 Nella sua veste di organizzatrice, Cristina Moro ci ha accennato a idee e progetti che si concretizzeranno fra Roma ed Amsterdan sempre in relazione all’ opera di Locatelli e che potrebbero trovare una significativa conclusione in un festival a lui dedicato. Giovedì 19 gennaio Un nuovo socio: Stefano Paleari Come è a tutti noto, Stefano Paleari è il Rettore della nostra università. Giovane, attivo, con tanti progetti sta gestendo con grande capacità e buon senso i non facili problemi che, in tempi di crisi, assediano una complessa struttura come la nostra università. Sarà un grande piacere per tutti noi riavere nel nostro club oltre che un personaggio di acclarato valore anche una figura istituzionale di grande prestigio. Cerchiamo di essere in tanti giovedì per accogliere Stefano con sincero affetto ed amicizia. Infine l’ intervento del socio Giovanni Fumagalli, figlio dell’ indimenticato Giuseppe, di cui ha detto “mi sembra di sentirne stasera la presenza”, che ci ha illustrato come l’ idea nacque due anni or sono all’ inaugurazione di BergamoScienza e che, subito, coinvolse il Rotary. ”Dobbiamo essere orgogliosi di quest’opera che è soprattutto concreta promozione culturale”. Bergamo e Locatelli: possiamo parlare di uno strano rapporto che non ci gratifica. Tanto amato e conosciuto nella mittle Europa tanto sottovalutato fino ad essere dimenticato nella sua terra di origine. La riscoperta di questo abilissimo violinista, ritenuto un precursore di Paganini oltre che un validissimo compositore barocco, la si deve ad (Continua a pagina 4) Bergamo Città Alta Jm!nfttbhhjp!efm!Qsftjefouf!Joufsob{jpobmf! E’ giunto il momento di guardare dentro i nostri club con onestà Cari fratelli e sorelle del Rotary, ad Arlington National Cemetery, fuori Washington, D.C., esiste un monumento alla memoria dei Seabees, noti anche come U.S. Naval Construction Force. La scritta dice: “Con mani e cuori capaci, le cose difficili le facciamo subito; per l' impossibile sarà necessario più tempo”. Nel Rotary, abbiamo già i nostri motti. Se non li avessimo, potrei usare queste due frasi. La forza dell’impegno comune, come scrisse una volta Paul Harris, non conosce limiti. Quando noi lavoriamo insieme, l’impossibile diventa possibile. Ho pensato a questo quando, qualche mese fa, ho letto un articolo nel New England Journal of Medicine, una delle più prestigiose riviste mediche degli Stati Uniti. Intitolato “The Polio Endgame,” l’articolo presentava una strategia per un’ era post polio, inclusa la gestione dei rischi post-eradicazione. Trent’ anni fa, un articolo del genere non si sarebbe potuto pubblicare. Oggi, diventa una prova della dedizione, della perseveranza e degli sforzi coordinati. L’impossibile, davvero, è diventato possibile. Un mondo dopo la polio, che una volta era solo una chimera, sarà presto una realtà.. Amici cari, il giorno in cui la polio sarà eradicata è quasi arrivato. Dobbiamo essere pronti a questo evento con un Rotary forte, un Rotary ricco di entusiasmo e fiducia, con una visione immaginativa e con chiare ambizioni. È arrivato il momento di prepararci a dare un’ occhiata onesta ai nostri club. I nostri progetti sono significativi, sostenibili e rilevanti? Le nostre riunioni sono produttive e divertenti? I nostri club sono accoglienti per i nuovi soci, i nostri programmi ed eventi sono accessibili alle giovani famiglie? E, una volta che i soci si affiliano ai club, diamo loro il giusto benvenuto, li coinvolgiamo abbastanza? Li rendiamo subito partecipi della famiglia del Rotary? Le cifre ci dicono che, anche se ci sono abbastanza nuovi soci che entrano nel Rotary ogni anno, dappertutto, troppi di loro lasciano il Rotary, continuamente. Quali sono le speranze disattese che li inducano a farlo? Quali aspettative non sono state corrisposte? Possiamo fare di meglio? Adesso è il momento di concentrare le nostre energie sui nostri club e sul modo in cui la gente li vede. È arrivato il momento di mostrare alle nostre comunità che il Rotary di oggi non è quello dei loro preconcetti. Il Rotary è un modo per allacciare rapporti, per fare di più, per diventare migliori - è un modo per usare il nostro idealismo e la nostra visione e trasformarli in realtà. Kalyan Banerjee Presidente Internazionale Qjfusp!Boupojp!Mpdbufmmj!dmbttjdp!f!kb{{! (Continua da pagina 3) un nostro vecchio amico a quel suo lontano discendente, per tanti anni socio del nostro club, che stupì il mondo culturale bergamasco restituendo alla città e alla sua tradizione musicale un personaggio che ha un posto di primo piano nella storia della musica europea: Giuseppe Fumagalli. Non gli è stato facile. Carattere volitivo e perseverante si è adoprato in tutti modi sul piano culturale, sul piano politico amministrativo ed impegnandosi finanziariamente in prima persona, per rivalutare la figura del lontano ascendente. E c’è riuscito. Ha promosso studi su Locatelli, ha interpellato esperti, ha creato un collegamento internazionale tra Bergamo, Amsterdam e Cremona, ha finanziato varie iniziative compresa un’ opera colossale, l’ Opera Omnia sulla produzione locatelliana curata da Albert Dunning con la Fondazione Pietro Antonio Locatelli. Oggi, a Bergamo, Locatelli ha raggiunto il suo posto nella storia della nostra città e della nostra importante tradizione musicale E concludiamo, come ha invitato Roberto, definendoci orgogliosi di appartenere a questo club che ha saputo, ed è riuscito con l’ impegno di molti, ad offrire questa iniziativa. Un caro saluto. STEFANO MONTANARI GIAN LUIGI TROVESI Diplomatosi in violino e pianoforte con il massimo dei voti e lode, ottiene il Diploma di alto perfezionamento in Musica da camera con il M.º Pier Narciso Masi presso l'Accademia Musicale di Firenze, e il Diploma di Solista con il M.° Carlo Chiarappa presso il Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano. Dal 1995 é primo violino concertatore dell' Accademia Bizantina di Ravenna, enemble specializzato in musica antica, con cui effettua tournée in tutto il mondo. E' docente di violino barocco presso l’Accademia Internazionale della Musica di Milano , del Corso di II° livello di violino barocco presso il Conservatorio “Dall’Abaco” di Verona e del Corso di II° livello presso il Conservatorio di Novara, da due anni è presente ai Corsi di alto perfezionamento in Musica Antica di Urbino. E' docente di violino barocco presso l’Accademia Internazionale della Musica di Milano, ed ai Corsi di alto perfezionamento in Musica Antica di Urbino. Conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo ha inciso per le più specializzate case discografiche, ed all’ attività di solista unisce quella di direttore d’ orchestra. Nel 2009 ha diret- Gianluigi Trovesi, bergamasco, si iscrisse al conservatorio del capoluogo dove,con il maestro Vittorio Fellegara studiò clarinetto ed armonia, contrappunto e fuga, diplomandosi nel 1966. Trovesi è infatti a tutt'oggi un jazzista polivalente: i suoi strumenti preferiti sono clarinetto e sassofono. In qualità di compositore, nel corso degli anni ha saputo trovare una sua caratteristica espressiva ben nota tra gli appassionati, mescolando il jazz a suggestioni della musica folkloristica e popolare italiana, la prima conosciuta inizialmente nell'infanzia, trascorsa nelle valli bergamasche, la seconda appresa e filtrata nel corso della lunga pratica di suonatore da balera, che - a detta dello stesso artista - costituì una parte essenziale del suo apprendistato. Nel 1977 iniziò la sua carriera da leader, come si dice in gergo jazzistico, fondando un trio con Paolo Damiani al basso e Gianni Cazzola alla batteria. All'inizio degli anni novanta Trovesi fondò anche un suo ottetto, con il quale intraprese un'esplorazione del repertorio popolare dell'intera Europa, che andò ad affiancarsi all'ormai consolidato rapporto con la reinterpretazione del folklore italiano. to a Bergamo l’ “Elisir d’ Amore” di Donizetti. 4