n° 01, gennaio 2017
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n° 01, gennaio 2017
AGRICOLTURA TRENTINA Immagine di copertina: Val di Cembra, vigneti terrazzati (f.to G. Assandri, MUSE) MENSILE DELLA CIA DEL TRENTINO ANNO XXXVI - N° 1/2017 CONVEGNO CIA 2016 SICUREZZA: ALCUNI PROMEMORIA DONAZIONE AZIENDE AGRICOLE COLPITE DAL TERREMOTO 3 Le noStre Sedi VaL d’adige trento - uffiCio ProVinCiaLe Via Maccani 199 Tel. 0461.420969 - 0461.421230 0461.1730440 Fax 0461.422259 da lunedì a giovedì dalle 8.00 alle 12.45 e dalle 14.00 alle 17.30, il venerdì dalle 8.00 alle 13.00 e-mail: [email protected] aLdeno c/o Studio Maistri - via Giacometti 9/2 Tel. 0461.842636 mercoledì dalle 8.15 alle 10.00 MezzoLoMBardo Via Degasperi 41/b c/o Studio Degasperi Martinelli Tel. 0461.211451 giovedì dalle 8.30 alle 10.30 VerLa di gioVo c/o Cassa Rurale di Giovo venerdì dalle 8.30 alle10.00 VaL di non CLeS - uffiCio di zona Via Dallafior 40 Tel. 0463.422140 - Fax 0463.423205 da lunedì a giovedì dalle 8.00 alle 12.15 e dalle 14.00 alle 18.00, il venerdì dalle 8.00 alle 12.15 e-mail: [email protected] VaLSugana Pergine VaLSugana Loc. Fratte n. 18/11 (Centro commerciale Ponte Regio) c/o Servizi Imprese (1° piano) tel. 331/9791950 neW! martedì 8.00-12.00 / giovedì 8.00-12.00 e-mail [email protected] Borgo VaLSugana Via Gozzer, 6 - Tel. 0461.757417 - Fax 0461.041925 lunedì dalle 8.00 alle 12.45 e il pomeriggio su appuntamento, mercoledì dalle 8.00 alle 12.45 e il pomeriggio dalle 14.00 alle 17.30 venerdì dalle 8.00 alle 13.00 e-mail [email protected] Sant’orSoLa terMe Il 1° e il 3° martedì del mese dalle 8.00 alle 10.00 presso il Municipio fierozzo Il 1° e il 3° martedì del mese dalle 10:30 alle 12:30 presso il Municipio VaLLagarina roVereto - nuoVo uffiCio di zona Piazza Achille Leoni 22/B (Follone) c/o Confesercenti (3° piano) Tel. 0464/424931 - Fax 0464/991990 da lunedì a giovedì dalle 8:00 alle 12:45 e dalle 14:00 alle 16:30, venerdì dalle 8:00 alle 13:00 e-mail: [email protected] aLa c/o “Centro Zendri” - Via Soini / 2° e 4° venerdì del mese dalle ore 16.00 alle 17.30 aVio c/o Bar Sport - Via Venezia, 75 /2° e 4° venerdì del mese dalle ore 14.30 alle 16.00 aLto garda e giudiCarie arCo Via Galas, 13 martedì dalle ore 14.30 alle 17.00 e giovedì dalle ore 8.30 alle 10.45 Cell. 335/8082533 Giorgio Tartarotti dro c/o Biblioteca comunale - Via Battisti, 14 giovedì dalle ore 11.00 alle 12.00 tione via Roma, 53 Tel. 0465.765003 - Fax 0465.241990 lunedì e giovedì dalle 8:00 alle 12:45 e dalle 14:00 alle 17:00 (pomeriggio solo su appuntamento), mercoledì dalle 8:00 alle 12:45 e-mail: [email protected] sommario 04 20 “SCELTE PER IL FUTURO DELLA NOSTRA AGRICOLTURA” CSA - CIA SERVIZI AGRICOLI 21 05 ALCUNE NOTE SULLA RIFORMA E SUL GRUPPO BANCARIO COOPERATIVO CASSA CENTRALE BANCA 06 RELAZIONE DI PAOLO CALOVI 07 ALBUM CONVEGNO CIA 01.12.2016 - INTERVENTI 09 COSTANTE CONFRONTO PER CONIUGARE PRODUZIONE E AMBIENTE 10 NOTIZIE FLASH LEGGE DI BILANCIO 22 DIRITTO AGRARIO: SE LO CONOSCI È MEGLIO 22 TREND POSITIVO PER LA FORMAZIONE 23 PROSSIMI CORSI IN PARTENZA 24 NOTIZIE DAL CAA 25 NOTIZIE DAL CAF BIODIVERSITÀ: IL RUOLO SPECIALE DI FEM 11 CARMINE ABATE, SCRITTORE CONTADINO, OSPITE DI ECCEZIONE AL CONVEGNO E SOCIO CIA 26 SI APRE IL TESSERAMENTO ALL’ASSOCIAZIONE GIOVANI IMPRENDITORI AGRICOLI DEL TRENTINO! 27 ASSEMBLEA NAZIONALE DONNE IN CAMPO 13 QUATTRO ITALIANI SU DIECI PREFERISCONO LA VENDITA DIRETTA 14 29 NOTIZIE DALLA FONDAZIONE EDMUND MACH 30 “DOBBIAMO SOLO RIPARTIRE” VENDO E COMPRO 17 RAMI E RADICI INVADENTI 18 HAI L’ABILITAZIONE PER GUIDARE IL TRATTORE? 19 CARRI RACCOLTA direttore Massimo Tomasi direzione e redazione Michele Zacchi Trento - Via Maccani, 199 Tel. 0461.1730452 Fax 0461.422259 e-mail: [email protected] in redazione: Francesca Eccher, Stefano Gasperi, Nicola Guella, Francesca Tonetti, Nadia Paronetto, Martina Tarasco, Simone Sandri Iscrizione N. 150 Del Tribunale Di Trento 30 Ottobre 1970 a Cura di Agriverde Cia Srl Trento - Via Maccani 199 realizzazione grafica e stampa: Studio Bi Quattro srl Tel. 0461.238913 e-mail: [email protected] Per inserzioni pubblicitarie AGRIVERDE CIA SRL - Via Maccani, 199 - 38121 Trento - 0461/1730452 - [email protected] tieniti aggiornato sugli adempimenti e le scadenze consultando il nostro sito internet www.cia.tn.it 4 FONDO “Scelte per il futuro della nostra agricoltura” di Paolo Calovi (Presidente CIA Trentino) “L a centralità che caratterizza l’attuale sistema agroalimentare richiede la capacità di mettere in atto strategie di sviluppo che non solo salvaguardino e valorizzino le produzioni tipiche del nostro territorio, ma siano in grado di garantire sicurezza per la salute del consumatore. Si pongono così soluzioni in grado di favorire contestualmente lo sviluppo economico, la salvaguardia ambientale e l’equità sociale: in sintesi “sviluppo sostenibile”, una strada ormai obbligata.” Così è iniziata la mia relazione al convegno che come Cia del Trentino abbiamo organizzato il 1 dicembre e in queste parole c’era tutta l’essenza che si voleva far emergere. Il mondo è cambiato e anche l’agricoltura ne deve prendere atto e quindi aprire un dialogo con la società civile che ci chiede salubrità del territorio, del prodotto e che guarda con occhio molto critico ad alcune fasi del processo produttivo con particolare attenzione alla difesa fitosanitaria. Con questa occasione di confronto si è voluto dare il nostro contributo per iniziare un percorso dove condividere i nostri problemi e fare qualche riflessione assieme per lanciare un messaggio chiaro: nessuno oggi ha la soluzione in tasca, non esistono né tecniche, né culture che possano dare redditività economica sen- za intervento di difesa. Dobbiamo perciò ascoltarci nelle diverse voci, individuare un percorso comune per riuscire a soddisfare al massimo le reciproche necessità. Il convegno ha sicuramente evidenziato che le basi per fare dei ragionamenti assieme, tra persone che hanno esigenze diverse, è possibile, basta avere onestà intellettuale ed essere trasparenti. Solo il dialogo aperto, sincero e costruttivo può lenire situazioni di contrasto che possono diventare a volte spinose per la nostra attività. Diventa per noi produttori fondamentale evidenziare che il mondo agricolo trentino è di grande qualità e che questo risultato è il frutto di un lavoro cominciato parecchi anni fa e che ora ci permette di fare ulteriori passi in avanti sul tema della sostenibilità. Tutti gli interventi hanno sottolineato il grande lavoro che l’agricoltura trentina ha già fatto e sta mettendo in atto per limitare l’uso della chimica, senza alcuna demonizzazione. Il presidente di Fem, Andrea Segrè è intervenuto (una sintesi la trovate in altra pagina del giornale n.d.r) e ha ribadito il ruolo della Fondazione come centro di ricerca e di sostegno alle esigenze quotidiane degli agricoltori. Un concetto peraltro ribadito dall’assessora Sara Ferrari. Elemento fondamentale alla base di ogni scelta è una sostenibilità dalla quale non si può prescindere e cioè quella che riguarda l’azienda agricola e il reddito economico. Questa sostenibilità è prioritaria e questo concetto deve essere chiaro a tutti coloro che vogliono intervenire nel dibattito. Con il nostro convegno abbiamo fatto un passo, importante, ma solo il primo di una serie. Ora è necessario continuare questo cammino mantenendo intatto il reciproco rispetto e la disponibilità al confronto. Si tratta di un patrimonio che non deve essere disperso ed è per questo che a conclusione del dibatto è stato proposto di tenere la prossima primavera gli stati generali dell’agricoltura, un evento che Fem può gestire con grande credibilità e di cui abbiamo bisogno. Manca, a livello provinciale, quella visione d’insieme che è indispensabile per definire le strategie dell’agricoltura trentina se questa vuole avere un futuro. Il frutteto sostenibile sperimentato a Maso delle Part (Mezzolombardo), in parete e con reti multi task, che richiede meno chimica e manodopera. Archivio FEM CREDITO Alcune note sulla riforma e sul Gruppo Bancario Cooperativo Cassa Centrale Banca di Giorgio Fracalossi (Presidente di Cassa Centrale Banca) L a riforma del Credito Cooperativo, varata dal Governo con la legge 49/2016 e resa operativa con le disposizioni attuative della Banca d’Italia del 3 novembre scorso, impone alle Casse Rurali – Banche di Credito Cooperativo di aderire ad un gruppo bancario cooperativo, pena la revoca della licenza bancaria. Cassa Centrale Banca, che opera come banca di secondo livello da oltre 40 anni per tutte le Casse Rurali Trentine e per numerose BCC in altre regioni italiane, ha prontamente predisposto un progetto di costituzione di un proprio Gruppo Bancario Cooperativo al quale, ad oggi, 97 Casse Rurali – Banche di Credito Cooperativo di tutta Italia hanno espresso l’intenzione di aderire. I rapporti fra la Capogruppo, Cassa Centrale Banca, e le singole aziende di credito aderenti, le Casse Rurali – Banche di Credito Cooperativo, saranno regolati da un contratto di coesione in base al quale la Capogruppo avrà dei poteri di direzione e coordinamento nei confronti delle banche aderenti. In contropartita queste ultime potranno delegare alla Capogruppo tutta una serie di attività di back office, come i controlli di secondo livello, l’attività di internal audit e di compliance. Si potranno così liberare delle risorse sia economiche che umane tali da garantire alla Cassa Rurale – Banche di Credito Cooperativo di focalizzarsi maggiormente sulla propria attività tradizionale di banca di prossimità al servizio delle famiglie, delle imprese artigiane, in ultima analisi della comunità di cui è espressione. Al tempo stesso la Cassa Rurale – Banca di Credito Cooperativo potrà entrare a far parte di un Gruppo con dei fondamentali patrimoniali di tutto rispetto che lo collocheranno ai vertici della classifica nazionale. Solidità patrimoniale e maggiore efficacia ed efficienza operativa consentiranno alla singola banca di accrescere ulteriormente la propria capacità di corrispondere alle esigenze del proprio territorio. Abbiamo sempre detto che la BCC-CR deve rimanere al centro del nostro progetto. Il valore del nostro sistema è quello di avere tante Banche che “vivono” i nostri territori, che dialogano con i loro soci e clienti, che sono vicini a famiglie ed im- ”la BCC-CR deve rimanere al centro del nostro progetto. Il valore del nostro sistema è quello di avere tante Banche che “vivono” i nostri territori, che dialogano con i loro soci e clienti, che sono vicini a famiglie ed imprese” prese. Però abbiamo anche sempre detto che la costituzione del Gruppo Bancario cooperativo, implica dover accettare le regole che il gruppo dovrà darsi per garantire la solidità complessiva, la sua responsabilità ad essere un gruppo efficienti ed innovativo. Dovremo avere tutti il coraggio di metterci in discussione, come persone, come BCC-CR ed anche come banche di secondo livello. Una sfida importante che dobbiamo avere il coraggio di affrontare tutti assieme perché questo sistema possa continuare ad essere una parte importante del sistema bancario italiano. Il progetto elaborato da Cassa Centrale Banca sta proseguendo secondo la scansione temporale definita. Il numero delle BCC aderenti, come detto poco fa già 97, è destinato a crescere dopo l’assemblea di Federcasse. Grande soddisfazione anche per la notizia che ChiantiBanca, la terza BCC in Italia, ha deliberato di rinunciare alla trasformazione in Spa per rimanere BCC ed aderire al Gruppo Bancario Cooperativo di Cassa Centrale. Una decisione che ci riempie di orgoglio e soddisfazione. Ora i prossimi passi prevedono il completamento del progetto, l’aumento del capitale sociale e la sottoscrizione del contratto di adesione che ogni BCC/CR, che aderirà al Gruppo, dovrà sottoscrivere. Poi il progetto definitivo sarà presentato, riteniamo entro metà 2017, in Banca d’Italia. Stiamo lavorando per essere operativi con il primo gennaio 2018. La riforma del Credito Cooperativo sarà dunque uno strumento che rafforzerà la cooperazione di credito sia a livello provinciale che nazionale, confermandola come attore di rilievo nell’evoluzione economica e sociale del Paese. 5 6 CONVEGNO Relazione di Paolo Calovi Pubblichiamo alcuni stralci della relazione che Paolo Calovi, Presidente Confederazione Italiana Agricoltori del Trentino, ha presentato al Convegno di Cia del 01.12.2016. L’ attuale sistema agroalimentare richiede strategie di sviluppo in grado di favorire contestualmente lo sviluppo economico, la salvaguardia ambientale e l’equità sociale: in sintesi “sviluppo sostenibile”, una strada ormai obbligata. Ricerca e innovazione tecnologica, sperimentazione, formazione degli addetti ai lavori, parametri e regole certe, comunicazione trasparente verso i consumatori sono i cardini di questa grande sfida. Si tratta di un equilibrio molto precario, fragile, che richiede da parte di tutti noi grandi doti di ascolto per capire ragioni tecnico-scientifiche, culturali, sociali che ruotano intorno ad un comparto produttivo: non solo perché agricoltura sta a cibo come cibo sta a energia per la vita, ma perché l’agricoltura trentina è un’agricoltura urbanizzata spesso a confine con centri abitati e infrastrutture, nel bene e nel male. La CIA del Trentino vuole affrontare, con il vostro contributo, questo tema di grande attualità, delicato, a tratti scomodo, ma che non possiamo più ignorare. Per meglio inquadrare il tema di questa giornata vorrei analizzare con voi alcuni argomenti, come il territorio, elementi di forza e criticità; l’evoluzione dei sistemi produttivi e il valore del cibo. […] Dobbiamo trovare un punto d’incontro tra agricoltori-produttori e società civile-consumatori. Esigenze diverse (già menzionate), che se non governate creano attriti e scontri a volte affidati ai media ed alla stampa per sollevare grandi polveroni che danneggiano l’immagine di tutto il Trentino, ... favorire contestualmente lo sviluppo economico, la salvaguardia ambientale e l’equità sociale: in sintesi “sviluppo sostenibile”, una strada ormai obbligata. per ritornare pochi giorni dopo al punto di partenza. Credo invece che ci vogliono persone di buona volontà, che sappiano ascoltare prima ancora di parlare, senza barriere o pregiudizi, le ragioni di tutti. Anche la politica ha un grande ruolo, politica che Aristotele definiva come l’arte atta a dirimere i contrasti. Cerchiamo di recuperare questo grande valore. C’è un parola chiave che ci aiuta in questo compito ed è la parola “Rispetto”, a 360 gradi. Questa parola apre la porta ad una serie di altre: responsabilità, ricerca, innovazione, visione, cultura, diritti e doveri. Oggi vuole essere un’occasione per avviare un percorso verso un punto di equilibrio tra le esigenze di sostenibilità economica dell’impresa e di sostenibilità ambientale del territorio e dei cittadini. Ringrazio gli intervenuti a questo momento e i presenti che invito ad essere parte attiva. Leggi la relazione completa sul nostro sito www.cia.tn.it convegno Album convegno CIA 01.12.2016 interventi Luca Rigotti, Presidente Gruppo Mezzacorona “La politica dei piccoli passi. È fondamentale saper comunicare ciò che si sta già facendo, rendere partecipi i cittadini e i consumatori.” Luigi Togn, Pubblichiamo inoltre i messaggi arrivati da Südtiroler Bäuerinnenorganisation e dall’Associazione Giovani Cooperatori Trentini, in occasione del Convegno CIA del 1 dicembre 2016. L’agricoltura biologica non è più una scelta di nicchia, ma una componente essenziale dell’agricoltura. Tuttavia, se questa forma di produzione agricola non sarà imposta dall’alto, dovrà essere riconosciuta dal basso. Secondo me, non si tratta di scegliere tra le due alternative, ma optare per entrambe. Infine, sono i consumatori a decidere, tramite gli acquisti quotidiani, quali tipi di agricoltura verranno praticati in futuro. La presidentessa di Südtiroler Bäuerinnenorganisation, Hiltraud Erschbamer Confindustria Trento “Complimenti a Paolo Calovi per il coraggio del Convegno e di alcune sfumature della relazione. Non dobbiamo dimenticare che il Trentino è stato il primo ad affrontare il tema e per primo ha cercato alternative alla chimica” Stefano Pisoni, Imprenditore agricolo “La nostra è un’azienda biodinamica che deve misurarsi, come tutte, con la sua sostenibilità sul mercato. Bisogna recuperare quella capacità interpretativa sulla natura che avevano i ‘nostri vecchi’” Alessandro Dalpiaz, Direttore Apot S.C.A “Non si deve trascurare il valore della comunicazione, deve essere chiaro il lavoro che è stato fatto. Il cambiamento è un percorso, richiede la costruzione di una strada condivisa” Bruno Lutterotti, Presidente Cavit “Il rischio più grande, su questi temi importanti, è affrontarli con superficialità. Bisogna allargare il dibattito e puntare molto sulla formazione” 7 8 CONVEGNO Voglio prima di tutto ringraziare la Confederazione Italiana Agricoltori per l’iniziativa, che conferma il suo nobile impegno nella ricerca della sostenibilità nelle scelte riguardanti lo sviluppo del settore agricolo. Studiando le possibili soluzioni che permettano di mantenere e sviluppare la biodiversità delle nostre colture è fondamentale, anche se non sempre è una consuetudine affermata, mantenere una visione attenta alle conseguenze ambientali delle strategie adottate. L’attenzione dovrebbe essere a parer mio equamente distribuita tra vari fattori, tutti importanti: quantità conferita senz’altro, ma nondimeno la qualità, intesa come salubrità e varietà dei prodotti offerti. Il tutto considerando che l’utilizzo della chimica e dei fitosanitari è stato strumentale in passato e lo sarà ancora, ma le nuove consapevolezze in tema di rispetto ambientale impongono un’attenta valutazione delle sue ricadute sul nostro ecosistema. Le future generazioni ce ne saranno grate, quanto più potranno consumare prodotti locali, coltivati in un ambiente sano, secondo criteri sensibili alla biodiversità e al rispetto dei nostri territori. Un grazie di cuore a tutti gli attori coinvolti attivamente in queste valutazioni ed un augurio di buon lavoro. Mauro Fezzi, Alessandro Merlini presidente Associazione Giovani Cooperatori Trentini Sara Ferrari, Presidente Federaz. Trentina della Coop. “La sostenibilità ambientale è sotto i riflettori, la sostenibilità economica dovrebbe essere ritenuta altrettanto importante: l’una non esiste senza l’altra” Mara Baldo, Presidente Donne In Campo Trentino “Noi, imprenditori e imprenditrici agricole, che siamo anche cittadini e consumatori, dobbiamo essere i protagonisti della salvaguardia dei nostri territori affinché questi diventino un bene di tutti, economico, sociale e di benessere” Sieghard Alber, Presidente Südtiroler Bauerjugend “Solo la collaborazione tra associazioni e territori può aiutare ad affrontare il complicato equilibrio tra sostegno al reddito degli agricoltori; richieste del mercato; sostenibilità ambientale e bisogni dei consumatori” Roberto De Laurentis, Presidente Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento “Il percorso è graduale e da compiere tutti insieme: ogni viaggio di mille miglia inizia con un primo passo, quello di oggi. L’orizzonte a cui si guarda deve però essere di lunga durata” Assessora all’università e ricerca, politiche giovanili, pari opportunità, cooperazione allo sviluppo “È giusto che la ricerca abbia progetti di lungo periodo, ma deve essere capace di rispondere rapidamente alle esigenze che emergono dai territori” convegno Costante confronto per coniugare produzione e ambiente “V orrei partire da una considerazione molto semplice: la salute è una condizione complessiva che va oltre il tradizionale concetto d’ assenza di malattia e degli aspetti sanitari individuali ed arriva ad assumere connotazioni collettive e sociali. La Provincia ha fatto propria quest’impostazione, tanto che nel “Piano per la salute del Trentino 2015 – 2025” si legge:“a rendere più facile (o più difficile) la conduzione di una vita salutare e sostenibile contribuiscono tutti i settori della pubblica amministrazione e della società civile, non solo il settore sociosanitario. Risulta pertanto fondamentale l’applicazione di una strategia della salute in tutte le politiche.” Il benessere di una società è quindi strettamente collegato al contesto territoriale e ambientale in cui le persone vivono. Questo è particolarmente vero per il Trentino dove spesso la dimensione ambientale si intreccia profondamente con i settori produttivi e la vocazione agricola d’intere zone del nostro territorio. A questo proposito risultano interessanti i dati sulla percezione dell’influenza ambiente-salute nella popolazione provinciale. Da notare come essi da un lato certifichino una percezione complessivamente positiva dell’apporto ambientale alla salute (il 52% della popolazione ritiene che la qualità dell’ambiente in cui vive influisca positivamente sul suo stato di salute); dall’altro sottolineino come i due fattori ambientali che destano maggiore preoccupazione sono: l’inquinamento dell’aria causato dal traffico e l’utilizzo di fitosanitari. L’insieme di questi indicatori, per quanto afferiscano alla percezione individuale più che alla valutazione scientifica del rischio, rappresenta uno degli elementi di cui l’ente pubblico deve tener conto nell’elaborazione delle proprie politiche. Concentrandoci in questa sede sull’utiliz- La dott.ssa Alessandra Schiavuzzi, presente al Convegno di Cia, ha portato il contributo dell’Assessore alla Salute e alle politiche sociali, Luca Zeni, che per impegni istituzionali non è potuto intervenire personalmente. zo dei prodotti fitosanitari è opportuno segnalare come la Giunta Provinciale con la delibera n. 369 del 9 marzo 2015 “Disposizioni per l’attuazione del Piano nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (PAN)” ha dato avvio ad una serie di tavoli di raccordo, condivisione e programmazione tra i dipartimenti degli assessorati alla salute, all’ambiente e all’agricoltura. Obiettivo di questi tavoli era, ed è, quello di trovare le modalità migliori per applicare le disposizioni nazionali ed europee alle peculiarità del territorio trentino. Si è valutato inoltre che la tutela offerta dalla norma nazionale presenta margini di possibile miglioramento, se applicata alla realtà trentina che si caratterizza per un’agricoltura di tipo specialistico realizzata su piccoli appezzamenti spesso a diretto contatto degli insediamenti urbani. Nel portare avanti i lavori si ha avuto modo di constatare con soddisfazione che in molti aspetti le politiche dell’agricoltura trentina avevano già anticipato le revisioni procedurali richieste dalla normativa europea e nazionale, dimostrando attenzione e lungimiranza nei confronti dell’impatto su salute e ambiente che l’utilizzo di prodotti fitosanitari, potenzial- mente comporta. Un ruolo importante in questo contesto è ricoperto dagli agricoltori stessi che si sono dimostrati pronti a fare proprie fin da subito le norme della “Produzione Integrata Volontaria”, come definita dal PAN, con limitazioni volontarie che vanno oltre le normative esistenti e “la progressiva eliminazione dai disciplinari di produzione integrata di sostanze attive ritenute a rischio per la salute e per l’ambiente”. Allo stato attuale è intenzione dell’assessorato che rappresento (unitamente a quello dell’agricoltura) continuare nel confronto costante, unica strada percorribile, per individuare azioni e strategie capaci di coniugare l’appagamento dei bisogni umani con il rispetto dei criteri compatibili con uno sviluppo sostenibile e rispettoso della salute della popolazione. Gli impegni che si concretizzeranno nell’immediato futuro prevedono, sia l’attivazione, in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, di un programma di monitoraggio della popolazione trentina che risulta più esposta all’utilizzo di prodotti fitosanitari; sia l’elaborazione di un regolamento provinciale che stabilisca le misure in materia di utilizzo dei prodotti fitosanitari sul territorio provinciale per prevenire i danni alla salute umana, nel rispetto della normativa europea e nazionale. Sul medio periodo invece si continuerà a guardare con interesse alla ricerca di nuove specie arboree maggiormente resistenti ai parassiti e di nuove molecole per il trattamento, sempre più compatibili con il rispetto dell’ambiente e della salute dell’uomo, e di nuove tecnologie antideriva. Tutto questo per favorire il contemperamento delle esigenze dell’economia e della produzione agricola con quelle fondamentali del benessere.” 9 10 CONVEGNO Biodiversità: il ruolo speciale di FEM Riportiamo la relazione di Andrea Segrè, Presidente Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige, al convegno del 1 dicembre. I nizio con delle premesse per inquadrare la Fondazione Mach. FEM è il primo centro “One health” italiano; ciò significa che gli studi interdisciplinari portati avanti nelle sue quattro anime – Centro Istruzione e Formazione, Centro Ricerca e Innovazione, Centro Trasferimento Tecnologico e Azienda agricola – sono volti a contribuire al miglioramento della qualità della vita e alla crescita sociale ed economica del territorio che la ospita. Poi la Fondazione si posiziona dentro la cornice della cosiddetta “Economia circolare”, un termine che rimanda direttamente al ciclo virtuoso della natura. Con questo approccio - che si allontana dall’ottica della crescita puramente lineare - si vuole puntare ad un’agricoltura che usi le risorse in modo responsabile ma che, allo stesso tempo, riesca a saldare le esigenze dei produttori e dei consumatori. È così del resto che va vista la sostenibilità, declinata nei driver ambientale, sociale ed economico. Rispondendo a quest’ultima istanza, la produzione di un alimento deve prima di tutto essere conveniente per l’agricoltore, generando un reddito equo e soddisfacente. Allo stesso tempo, il prodotto deve però essere avvicinabile anche da chi lo acquista sullo scaffale. Coniugando queste prospettive si deve creare un’alleanza tra i portatori di interesse della filiera agro-alimentare, partendo dall’assunto che uscire da visioni antagoniste per andare in questa direzione, conviene a tutti. Dal punto di vista della sostenibilità ambientale, ovvero del rispetto delle risorse naturali, va sempre tenuto a mente che le prime “vittime” della chimica sono gli stessi agricoltori. Nuovamente mi appello a uno spirito di condivisione, a un atteggiamento più costruttivo che tenga d’occhio la meta finale, ricollegabile al driver “sociale”: il settore primario deve garantire condizioni di benessere, mettendo al centro l’uomo come individuo e come collettività. Il percorso verso la sostenibilità nelle tre accezioni sopra elencate è tuttavia indissolubilmente legato a una ricerca scientifica che risponda al requisito dell’oggettività, una caratteristica che solo il pubblico può garantire. È la ricerca pubblica a dover ricoprire il ruolo di protagonista negli studi su agricoltura, ambiente e alimentazione; il privato, infatti, legittimamente, dovrà tenere in conto anche il ritorno economico. Se si guarda al futuro, nella cittadella agricola di San Michele all’Adige tra le altre ricerche ci stiamo occupando del genome editing, l’ultima frontiera delle biotecnologie moderne; con gli studi in questo settore puntiamo a ottenere varietà coltivate resistenti di melo e vite che, in futuro, potrebbero essere autorizzate anche in Europa. FEM si sta impegnando molto anche sullo sviluppo di bioagrofarmaci e metodi alternativi ai prodotti di sintesi chimica, senza dimenticare tecnologie come la con- fusione sessuale per frutteto e vigneto, e le sperimentazioni per ridurre la deriva. Ribaltando il famoso motto, credo che il Trentino sia il luogo giusto per “pensare locale e agire globale”. Possiamo partire dalle best practice della nostra Provincia per risolvere problemi di più ampia portata. Per riuscire ancora meglio in questo intento, l’anno scorso è stata approvata la convenzione che istituisce a San Michele all’Adige il Centro Agricoltura, Alimentazione Ambiente (C3A) congiunto con l’Università di Trento. In questi mesi il progetto ha preso progressivamente forma. Con l’entrata a pieno titolo dell’Università al nostro interno si verrà a creare uno spazio unico dove declinare in tutti i modi i solidi principi e le buone pratiche della sostenibilità a partire dalla produzione agricola, la trasformazione alimentare e la tutela dell’ambiente e della salute. Per concludere, sono convito che la Fondazione Mach debba intervenire sempre più sull’opinione pubblica in virtù della sua comprovata terzietà e del suo alto riconoscimento scientifico, certificato dall’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (ANVUR). In questa veste FEM deve avere tra le sue priorità la formazione dei policy maker; è la politica, infatti, a possedere gli strumenti legislativi in grado di indirizzare le scelte della collettività. Gli studiosi e i tecnici servono a questo: ad aiutare la politica a guardare lontano, quando essa sembra costretta a un pensiero di breve termine. Insomma, la Fondazione Mach c’è. Il mondo agricolo può contare sul nostro ente per realizzare un’agricoltura più sostenibile. convegno Carmine Abate, scrittore contadino, ospite di eccezione al Convegno e socio CIA S inossi “Il banchetto di nozze e altri sapori”, Mondadori, 2016. C’è un incontro quotidiano che scandisce e rende più bella la nostra vita, che ci sa sorprendere creando connessioni inattese e meravigliose. L’incontro con il cibo. E anche il destino del protagonista di questo libro è intrecciato con le pietanze “saporitòse” di cui si nutre, dalla nascita in Calabria alla maturità nel Nord. Il cibo è identità e qui diventa motore del racconto: un’appassionata storia di formazione attraverso i sapori e le fragranze che rinsaldano il legame con le origini, accompagnano il distacco dalla propria terra, annunciano il brivido dell’ignoto. Ecco dunque le tredici cose buone del Natale, i piatti preparati con giorni di anticipo, che lasciavano intuire all’autore bambino il ritorno imminente del padre dalla Germania. E poi, nell’adolescenza, nuovi appetiti che troveranno soddisfazione nella letteratura: libri prelibati che trasformano l’autore in un lettore onnivoro. Quando toccherà a lui abbandonare il paese per un impiego in Germania, dove incontrerà la donna della sua vita e poi con lei deciderà di stabilirsi in Trentino - a metà strada tra i loro mondi d’origine -, sarà ancora un piatto a celebrare la nuova vita: la polenta con la ‘nduja, sintesi perfetta di Nord e Sud. Carmine Abate racconta il legame con la terra - la fatica che comporta, ma pure le dolcezze, l’incanto - e poi gli affetti, i sogni e i successi di chi sperimenta luoghi e sapori lontani, scegliendo di vivere, sempre, per addizione. E lo fa con un libro straordinario, che si divora d’un fiato ed è capace di realizzare una prodigiosa armonia tra i sensi, con gli occhi che leggono e trasmettono al cervello i sapori del cuore. 11 12 CONVEGNO PoLenta Con ’nduJa […] Con la mia ragazza tedesca ci trasferimmo da Cles a Besenello. La nuova casa era spaziosa, una villetta a schiera su tre piani. Aveva un ampio terrazzo in legno, dove si poteva mangiare da aprile a ottobre. Rispetto alla latitudine, il clima non era così freddo, grazie alla cosiddetta Ora del Garda, una corrente di aria calda che proveniva dal grande lago. «L’ideale per un terrone come te» mi disse il mio vicino di casa, spiegandomi il fenomeno. Poi sorrise: «Scherzo!». Nel giardino crescevano begonie, rose gigantesche e un vecchio pesco che però era sul punto di seccarsi. Sfruttai subito il favore del clima per piantare il mio albero preferito, il fico, e poi un cachi, un susino, un ciliegio e un albicocco. Ma con il tempo l’albero più maestoso sarebbe diventato il nespolo giapponese, che mio cognato mi aveva portato da Amburgo in un vasetto. Un albero foresto, che si è saputo adeguare con forza alla diversità del terreno e del clima. Fiorisce di continuo, anche in pieno inverno; a ogni gelata i fiori si seccano, ma tra fine giugno e luglio, se l’Ora del Garda lo riscalda per bene, si riempie di frutti succosi, così tanti e dolci che li condividiamo volentieri con gli uccelli e gli amici. Ero orgoglioso del nostro giardino, il posto che più mi ricordava la Calabria. E insistevo affinché i miei passassero da Besenello come facevano i genitori della mia ragazza, entusiasti della casa, del giardino, del cibo e dei vini. Mio padre era un bastian contrario. Quando smisi di invitarlo, decise di venire a Besenello con la mamma. Approfittarono di uno degli ultimi viaggi ad Amburgo, dopo le ferie. Arrivarono la sera e del giardino videro ben poco, anche se la mamma cominciò a dire: «Benedica, benedica, che posto bello, che buon addore di fiorame, che bellizza di casa». La mattina seguente li chiamai per la colazione, ma in camera trovai solo la mamma: mio padre era sparito. «Ha detto che faceva una girijàta stamattina presto, ma ancora non torna, il disgraziato. Mi fa sempre spagnàre così assai che mi vengono i sudùri della morte.» Provai a tranquillizzarla: «Vieni a prenderti il caffè, papà torna fra poco». Ma le ore passavano, la mamma aveva già bevuto quattro caffè, la sua droga, e lui non rientrava. Cominciai a preoccuparmi pure io, forse mio padre si era perso, forse si era sentito male, forse girava fischiettando, incurante delle preoccupazioni degli altri. Comunque stava rovinando l’atmosfera festosa che si respirava in attesa del pranzo. Verso l’una mio padre rincasò euforico con una busta piena di funghi che la mamma, di nascosto, buttò nel bidone della spazzatura. Non si fidava dei funghi di casa sua, figuriamoci dei “fungi furestèri”. Aveva girato a piedi tutta la campagna, raccontò mio padre durante il pranzo, i vigneti ordinati e puliti come dei salotti, gli alberi da frutto potati a dovere, i boschi rigogliosi attorno al paese, ricchi di funghi di ogni tipo e di alberi alti e dritti che parevano sentinelle. Aveva pure parlato con tanti contadini, gente onesta e fatigatòra, si vedeva dalla cera rugantòsa e dall’occhi sperti; non aveva capito proprio tutto perché quelli là parlavano in dialetto, ma almeno le robbe importanti le aveva capite: che la Provincia li aiutava, non come da noi, e che potevano vivere dignitosamente con la loro fatìga, non come da noi, e che stavano bene a soldi, non come da noi, e perciò non dovevano più emigrare, come avevano fatto pure loro in passato, la loro terra ricambiava la fatìga sudata, non come da noi, la loro terra è bella e succosa, come da noi. Ero piacevolmente sorpreso dell’analisi di mio padre e ne approfittai per puntualizzare, forse per prendermi una rivincita: «Te l’avevo detto che qui si sta bene...». E lui, senza battere ciglio: «Sì, ma qui non hanno l’aria fina che improfuma di mare, non hanno le robbe buone che c’abbiamo noi da mangiare...». E cominciò a elogiare la ’nduja di Spilinga, che lui stesso ci aveva portato, la migliore della Calabria, disse, per palatàri forti, un insaccato cremoso fatto con carne di maiale e peperoncino piccante, da spalmare sul pane e leccarsi le dita. Scoppiammo tutti a ridere, perché poco prima, mangiando i canederli con burro e salvia, aveva fatto la scarpetta nel piatto, tanto li aveva trovati saporitòsi, e del moscato giallo di Besenello aveva ammesso: «Questo è un vinarello come Cristo comanda, non ti stordisce come il nostro». La pietanza successiva era giapponese, costine di maiale al forno, con salsa di soia, tanto aglio e tanta cipolla gialla, con contorno di porri lessi. La mia ragazza spiegò che l’aveva lasciata decantare una notte nel frigo prima di metterla al forno e la mamma ammise che una robba così saporitòsa non sarebbe stata capace di cucinarla. Mio padre invece non commentava per timore di contraddirsi. Mangiava e beveva con gusto. Muto. La mia ragazza portò in tavola la polenta con la ’nduja di Spilinga. Era una sua creazione, una perfetta sintesi di Nord e Sud, per me un piccolo capolavoro culinario nella sua semplicità, con gli ingredienti principali ricoperti da fette sottili di provola silana e poi abbrustoliti. Mio padre l’assaporò estasiato. Era la terza o quarta volta in vita sua che mangiava la polenta, ma mai così piccante come piaceva a lui. E di nuovo gli uscì un pensiero ad alta voce: «Questa è una femmina con sale, da maritare subito». […] (Brano tratto da Carmine Abate, Il banchetto di nozze e altri sapori, Mondadori, 2016) REDAZIONALE 13 Quattro italiani su dieci preferiscono la vendita diretta AGRIDIRECT 2017 - Fiera specializzata delle attrezzature per la produzione e la vendita diretta di prodotti agricoli - Bolzano, 18 – 20 febbraio 2017 L’acquisto diretto presso il produttore diventa per i consumatori di tutta Europa una consuetudine. Tale tendenza si riscontra anche in Italia. Con Agridirect Fiera Bolzano vanta nella propria offerta una manifestazione concepita proprio per questo settore. La seconda edizione di questa unica piattaforma per l’intera regione alpina, avrà luogo dal 18 al 20 febbraio 2017. Buone notizie dall’associazione nazionale degli imprenditori agricoli Coldiretti: nei passati cinque anni la percentuale dei consumatori che si rivolgono direttamente al coltivatore ha registrato un incremento del 55%, portando oggi, in media, a un quarto gli italiani che acquistano direttamente dal produttore. I mercati agricoli e i punti vendita delle aziende agricole contrastano così il calo complessivo del consumo di generi alimentari conseguente alla crisi economica generale. Tra le motivazioni a favore dell’acquisto diretto spiccano principalmente i tratti che contraddistinguono questi generi alimentari: la sicurezza e la tracciabilità della produzione, la filiera corta e la stagionalità, nonché l’opportunità di reperire prodotti tipici locali della tradizione, rari e a rischio di scomparire. Tuttavia anche una maggior consapevolezza ambientale e la volontà di sostenere l’economia e l’occupazione locale rappresentano alcuni dei fattori decisivi. Questi dati rincuoranti, raccolti dalla principale associazione nazionale italiana degli imprenditori agricoli tramite un sondaggio, rispecchiano la tendenza europea verso l’acquisto diretto presso i produttori di generi agricoli artigianali. Con Agridirect, Fiera Bolzano punta al momento opportuno e in un luogo ideale su un settore economico in espansione, nel cuore della regione alpina, crocevia tra due monti culturali, linguistici ed economici. La fiera, unica in Italia, offre un punto di incontro tra visitatori del 2017 AGRIDIRECT FIERA SPECIALIZZATA DELLE ATTREZZATURE PER LA PRODUZIONE E LA VENDITA DIRETTA DEI PRODOTTI AGRICOLI 18 - 20 FEBBRAIO 2017 / BOLZANO Sa-Mo: 09.00 - 17.00 settore e aziende del campo della vendita diretta di prodotti agricoli e artigianali della tradizione, puntando a favorire lo scambio di idee e di opinioni nonché a sostenere l’innovazione e ad instaurare nuovi contatti commerciali. A tal fine, particolare attenzione è dedicata agli eventi e all’interessante programma che accompagnano la manifestazione, volti a conferire un valore aggiunto alla presentazione dei prodotti per tutti i partecipanti. La realizzazione di una serie di eventi divulgativi e formativi appositi e in parte specifici per ogni fiera è, da tempo, uno dei punti di forza apprezzati sia dagli espositori che dai visitatori esperti e rappresenta il fiore all’occhiello di Fiera Bolzano, nonché il suo tratto distintivo. I settori espositivi sono già delineati e comprendono l’intera gamma di prodotti e servizi d’interesse per i gruppi di visitatori di riferimento: dagli allestimenti per aziende e punti vendita agricoli e dalla produzione e lavorazione dei prodotti, fino alla sicurezza sul lavoro e all’abbigliamento professionale, nonché all’igiene e all’imballaggio, passando per il corretto stoccaggio e la giusta commercializzazione di prodotti agricoli, senza dimenticare gli interlocutori preposti presso associazioni e istituzioni. Dal 18 al 20 febbraio 2017 tutto ciò sarà a disposizione durante Agridirect nei padiglioni di Fiera Bolzano. Ulteriori informazioni: www.agridirect.it ONLINE COUPON IL TUO BIGLIETTO GRATUITO OFFERTO DA: Visita il nostro online-shop, utilizza il seguente codice coupon e registrati per ricevere via email 1 biglietto gratuito. www.agridirect.it/onlineshop AR I 1 7 6 0 0 0 0 0 02F3E 14 TERREMOTO “Dobbiamo solo ripartire” Il 22 dicembre 2016 si è tenuto nelle Marche il Convegno “Lo sviluppo delle produzioni di qualità della montagna e l’agricoltura nelle aree colpite dal terremoto”. Lasciamo la parola alla presidente CIA Marche, Mirella Gattari, e al presidente provinciale di CIA Ascoli Piceno e Fermo, Ugo Marcelli. “N on esiste un piano ‘b’ - ha detto il presidente regionale di CIA Marche, Mirella Gattari – noi dobbiamo solo ripartire. Dobbiamo tutelare la qualità e la genuinità dei nostri prodotti e dobbiamo rilanciare e promuovere il nostro territorio. Dopo il dramma, grazie anche alle opportunità date dal decreto legge sul terremoto, ci sarà un nuovo sviluppo e una nuova programmazione in cui i protagonisti saranno gli agricoltori”. La CIA, ha detto inoltre la presidente, sarà a fianco degli agricoltori per costruire tutti i percorsi necessari per far sì che con la ricostruzione la qualità in questi territori per lo più montani sia migliore di prima. La presidente ha ricordato alla assessore regionale alla agricoltura nonché vicepresidente delle Marche, Anna Casini, che da tempo sui tavoli regionali giace la proposta di CIA per le aree interne e che le risorse del PSR destinate alle aree colpite dal sisma possono essere utilizzate per questo scopo. Proposta che prevede misure legate all’indennità compensativa, agli accordi d’area, al prepensionamento, allo sviluppo di nuove imprese e allo sviluppo di filiere locali e montane. Da quest’ultima proposta si vuole partire, raccogliendo l’invito del presidente nazionale all’ultima assemblea nazionale, che invitata a sperimentare il percorso dei ‘Network dei Valori’ (filiere tra agricoltura, artigianato, commercio, logistica e enti locali per costruire un percorso virtuoso intorno alle produzioni agroalimentari) proprio nei territori feriti dal sisma, per dare impulso alla ripresa delle attività economiche e sostenere la commercializzazione delle produzioni tipiche e locali. Una presa di posizione netta e chiara che è stata condivisa anche dalla vice presidente della Regione Marche, Anna Casini, la quale ha dichiarato la “volontà dell’ente regionale di sviluppare progetti che permettano di continuare a vivere e lavorare in queste aree e che promuovano i prodotti tipici dei territori”. Il presidente provinciale di CIA Ascoli Piceno e Fermo, Ugo Marcelli, ha portato a conoscenza dei presenti le percentuali relative ai soci della CIA colpiti dal sisma che sintetizziamo in 45-50% di soci con danni, 12-15% di soci con abitazioni inagibili, 45% di aziende agricole con strutture lesionate di cui un 25% con allevamento e relativi problemi sui ricoveri per il bestiame e/o fienili. Il presidente ha sottolineato gli interventi che CIA, nazionale e provinciale, ha messo in campo per l’emergenza e ricordato: l’iniziativa di turismo verde per ospitare le famiglie senza casa, le campagne per la raccolta fondi TERREMOTO [RI]COSTRUIAMO DONAZIONE SOLIDALE PER AZIENDE AGRICOLE COLPITE DAL TERREMOTO ed in particolare l’iniziativa ‘Amatriciana Solidale’, le iniziative per aiutare la vendita dei prodotti delle imprese del territorio ed in particolare il ‘pacco dell’Appennino’. Il presidente Ugo Marcelli ha ringraziato la grande azione di solidarietà messa in atto dalle CIA regionali e provinciali italiane che ad oggi ha permesso di donare 7 unità abitative (di cui 4 già consegnate e le altre 3 entro la fine dell’anno) ad aziende che vivono in condizioni disagiate nella regione. L’incontro ha visto la partecipazione di numerosi operatori agricoli che si sono confrontati con i relatori del convegno su tematiche specifiche, quali lo stato attuale delle norme per la ricostruzione con l’ing. Pina Fiorenza dello Studio Syntesi, sulla possibilità di implementare con la ricostruzione filiere legate a legno ed energia con l’aiuto dell’ing. Nicola Pennelli dello studio Stu.Pi.Re ed infine lo sviluppo di filiere locali con Mini impianti per la trasformazione dell’ambiente montano presentati dalla ditta SINT TECNOLOGIE SRL. L’emergenza dei territori colpiti dal terremoto non è finita! CIA Trentino, in qualità di organizzazione professionale agricola, insieme alle CIA regionali dei territori colpiti dal sisma, si sente in dovere di prestare attenzione alle aziende agricole e ai loro operatori. Per questo motivo ha individuato due sostegni concreti per le imprese agricole del Centro Italia in difficoltà. 1) ACQUISTO DI PRODOTTI AGRICOLI DELLE AZIENDE COLPITE DAL TERREMOTO Effettua una donazione di 25€ o 50€ per ricevere i prodotti delle aziende maggiormente colpite dal sisma. Le aziende sono tutt’oggi in condizioni di difficoltà, verranno quindi raccolti i prodotti agricoli tipici dei territori, in base alle disponibilità di quantità e alla situazione strutturale di ogni singola azienda. Le difficoltà interne alle aziende e i disagi delle vie di comunicazione non ci permettono di garantire tempi di consegna brevi, per questo verranno scelti solo prodotti non deperibili (legumi, pasta, conserve, ecc). Insieme alla consegna dei prodotti verrà comunicato il nome e il contatto delle aziende di provenienza. 2) DONAZIONE LIBERA PER UNITÀ ABITATIVE MOBILI Molte aziende sono ancora inagibili e gli agricoltori sono obbligati a lasciare le loro aziende per la notte; mancando la custodia di animali e beni questi sono molto spesso oggetto di furti. Per dare un’immediata risposta a questa emergenza, affinché gli imprenditori agricoli possano stare in azienda, presidiando i prodotti e il bestiame, è necessario acquistare case mobili. Queste sono le uniche strutture che possono essere consegnate in breve tempo, che rispettano le caratteristiche imposte dalle autorità locali. Le CIA regionali Marche, Umbria e Lazio hanno stilato una graduatoria delle aziende maggiormente in difficoltà, dando priorità alle aziende di montagna, con un nucleo familiare allargato e con disagi specifici o malattie in famiglia. Effettua una donazione libera per contribuire a comprare unità abitative mobili attrezzate per le aziende colpite dal sisma. Il costo di ogni singola casetta compresa della messa a dimora è di circa 8800 €. Nel caso in cui non si raggiunga la cifra per l’acquisto di una casetta, CIA Trentino si fa garante che le risorse raccolte vengano aggregate ad altre per l’acquisto dei moduli abitativi (o comunque per iniziative dedicate al settore agricolo). Sarà nostra cura inviare aggiornamenti e specifiche circa il proseguo delle iniziative e del progetto. EFFETTUA LA TUA DONAZIONE PRIMA POSSIBILE! IL 1° OBIETTIVO CHE CI PONIAMO È UNA RACCOLTA FONDI ENTRO IL 31 GENNAIO 2017! Per sapere come fare contattaci allo 0461/1730452 o consulta il sito CIA Trentino www.cia.tn.it. 15 AVVOCATO Rami e radici invadenti di Andrea Callegari (Avvocato CIA Trentino) C apita che vicino si lamenti che i rami del vostro albero o della vostra siepe invadano il suo terreno. Magari ostacolano in qualche modo il passaggio o semplicemente lo infastidiscono. La domanda è: può il vicino tagliare i rami? L’art. 896 del Codice Civile dice: “Quegli sul cui fondo si protendono i rami degli alberi del vicino può in qualunque tempo costringerlo a tagliarli… “. Quindi il vicino infastidito non può tagliare i rami; ha però diritto di chiedere che sia il proprietario a tagliarli. E se il proprietario non li taglia? Potrà (e dovrà) rivolgersi al Giudice che emetterà un provvedimento che lo obbligherà a farlo. Al Giudice potrà anche essere richiesto il risarcimento del danno subito in conseguenza dell’invasione dei rami (si pensi alle spese necessarie a ripulire dalle foglie che cadono e marciscono o ai graffi sull’automobile). Non si usucapisce il diritto a tenere i rami protesi sul terreno altrui. Non c’è quindi limite di tempo per pretenderne il taglio. E se a sconfinare sono le radici? Lo stesso art. 896 del Codice civile prosegue dicendo. “ … e può egli stesso tagliare le radici che si addentrano nel suo fondo”. Quindi il vicino può, senza chiedere il permesso, tagliare lui direttamente le radici. In entrambi i casi, l’art. 896 del Codice Civile dice ancora “ … salvi però in ambedue i casi i regolamenti e gli usi locali.”. Questi due principi generali possono quindi essere derogati da regolamenti emanati dell’autorità locale o dagli usi. E se il vicino taglia i rami? Commette un illecito civile, che fa sorgere il diritto al risarcimento del danno e contemporaneamente anche il reato di danneggiamento punito dall’art. 635 del codice penale Di in caso emblematico si è occupata la Corte di Cassazione in una sentenza del 2011. Una donna era entrata nella proprietà del suo vicino di casa e aveva tagliato una siepe i cui rami, sporgenti oltre la recinzione, ostacolavano il passaggio della sua autovettura. Sorpresa dal proprietario, in- “La domanda è: può il vicino tagliare i rami?” “E se a sconfinare sono le radici?” veì contro di lui ingiuriandolo. Il Tribunale la condannò per i reati di invasione di terreni (art. 633 c.p.), danneggiamento (art. 635 c.p.) e ingiuria (art. 594 c.p.). L’imputata fece ricorso in Cassazione. La Suprema Corte confermò la condanna per il danneggiamento: la signora aveva addirittura estirpato l’intera pianta e non solo i rami sporgenti. La assolse per l’invasione del terreno in quanto la donna si era introdotta nel terreno del vicino solo per tagliare i rami e non per occuparne il terreno o, comunque, per trarne un profitto. La assolse anche per l’ingiuria perché ritenne che le espressioni utilizzate non configurassero il reato perché non erano offensive dell’onore o del decoro. «Sei ridicolo, ti comporti come un bambino, chi ti credi di essere, il padrone del mondo? Ricordati che sei un uomo e non puoi portarti nella tomba i beni che possiedi!». Le espressioni vennero ritenute solo sarcastiche e provocatorie, non offensive. Da ultimo: e i frutti che cadono dall’albero del vicino sul mio fondo? Lo stesso articolo 896 del Codice Civile dice che se gli usi locali non dispongono diversamente, i frutti naturalmente caduti dai rami protesi sul fondo del vicino appartengono al proprietario del fondo su cui sono caduti. Se gli usi locali dispongono invece che i frutti appartengono al proprietario dell’albero, per la raccolta di essi dovrà essere consentito al vicino di entrare nel fondo sul quale sono caduti per raccoglierli. aSSiStenza LegaLe Ricordiamo ai gentili lettori che la Confederazione Italiana Agricoltori mette gratuitamente a disposizione dei propri associati (in regola con il pagamento delle tessera associativa) un consulente legale secondo i seguenti orari e previo appuntamento: trento - Via Maccani, 199 tutti i giovedì dalle 16.30 alle 18.00 - Avv. Andrea Callegari CLeS - Via Dallafior, 40 il secondo giovedì del mese dalle 14.00 alle 15.30 - Avv. Lorenzo Widmann 17 18 SICUREZZA Hai l’abilitazione per guidare il trattore? R icordiamo che chiunque utilizza trattori agricoli e forestali deve, ai sensi del D.lgs 81/08 , essere in possesso di una formazione ed addestramento adeguati e specifici, tali da consentire l’utilizzo delle attrezzature in modo idoneo e sicuro, anche in relazione ai rischi che possano essere causati ad altre persone. Lavoratori del settore agricolo (principali categorie) che alla data del 31 dicembre 2015 Devono frequentare un corso di formazione completo di 8 ore + verifica Sono addetti alla conduzione e hanno esperienza documentata almeno pari a 2 anni. NON sono addetti alla conduzione del trattore agricolo o forestale e NON hanno nessuno dei requisiti (esperienza documentata o formazione) Sono GIÀ addetti alla conduzione del trattore agricolo o forestale, ma NON hanno nessuno dei requisiti (esperienza documentata o formazione) Devono frequentare un corso di aggiornamento di 4 ore (ogni 5 anni) entro il 13 marzo 2017 Corso prima dell’utilizzo entro 5 anni dall’avvenuta formazione entro il 31 dicembre 2017 entro 5 anni dall’avvenuta formazione Per quali mezzi non serve l’abilitazione? In base alle informazioni in nostro possesso, sentiti gli enti preposti in materia di sicurezza, NON serve l’abilitazione per: - CARRI RACCOLTA - MACCHINARI MONTATI SUL TRATTORE (es.carrello elevatore se montato sul trattore) - ESCAVATORI con massa operativa minore di 4000 kg - PALE CARICATRICI FRONTALI con massa operativa minore di 4500 kg - AUTORIBALTABILI A CINGOLI con massa operativa minore di 4500 kg Per questi mezzi è sufficiente la formazione fatta semplicemente dal datore di lavoro SICUREZZA 19 Carri raccolta Hai adempiuto a tutti gli obblighi? L a normativa in materia di sicurezza è stata adeguata e integrata più volte dal 1982. Ricordiamo (sommariamente) che il D.lgs 81/08 prevede che i componenti dell’impresa familiare ed i lavoratori autonomi, i coltivatori diretti del fondo, i soci delle società semplici operanti nel settore agricolo devono utilizzare attrezzature di lavoro in conformità alle disposizioni di cui al titolo III. Sono obbligatorie per i CARRI RACCOLTA la DENUNCIA DI MESSA IN SERVIZIO e le VERIFICHE PERIODICHE OGNI 2 ANNI, oltre alla manutenzione. Per Maggiori informazioni chiama gli uffici CIA Trentino CONTRO LA STAGIONE PIÙ DURA, UN ESCAVATORE A PARTIRE DA SOLI 18 € AL GIORNO Ecco come rendere più facile il difficoltoso lavoro invernale ! Il vantaggio del nostro imbattibile prezzo comprensivo di tutto: agevolate il vostro lavoro con tecnica all’avanguardia. Scegliete il vostro escavatore dal nostro innovativo parco macchine su niederstaetter.it . Oppure fate la vostra richiesta allo 0471 061143. 20 CSA CSA - Cia servizi agricoli Operare in agricoltura in esenzione fiscale e nel pieno rispetto della normativa. Semplificazioni, adempimenti e opportunità per i soci S eMPLifiCazioni: tutti i doCuMenti Sono PrediSPoSti dai noStri uffiCi. CSA si prende l’onere di redarre tutta la modulistica necessaria per le fasi di accreditamento e di gestione. Al fine di tutelare i soci ed evitare un uso non allineato alle direttive, limitando i disagi nella gestione, è compito dei nostri uffici predisporre per ciascun associato tutta la documentazione compilata per l’intera durata del processo di accreditamento e gestione. zione della dichiarazione IVA • l’accreditamento a CSA Trentino si rinnova tacitamente annualmente (al 31/12 di ogni anno) accreditamento •puòassociarsiaCSAanchecoluiche non è socio CIA Trentino •per accreditarsi come Socio realizzatore dei servizi è obbligatorio possedere la qualifica di imprenditore agricolo professionale1 • è dovere del socio, qualora la propria azienda non raggiunga un volume di affari superiore ai 7000 €/anno, dichiarare di essere esonerato dalla presenta- gestione •le lavorazioni sono da considerarsi regolarmente svolte all’interno di CSA solo se entrambe le aziende sono associate a CSA • quanto svolto grazie a CSA è interamente escluso da qualsiasi tassazione purché: •i macchinari agricoli utilizzati siano di proprietà del Socio realizzatore e che questi vengano utilizzati da lui stesso 1 Per imprenditore agricolo professionale si intende l’imprenditore agricolo che si dedica direttamente e abitualmente alla manuale coltivazione dei terreni, in qualità di proprietario, affittuario, usufruttuario, enfiteuta, e/o all’allevamento del bestiame ed attività connesse. È regolarmente iscritto all’INPS agricoltura. Possiede partita IVA agricola ed è iscritto alla CCIAA. 2 Per avere la completa esenzione da tassazione, l’art. 17 della Legge n. 97/1994 contempla solamente il “lavoro proprio del coltivatore diretto e dei familiari ex art. 230-bis del codice Civile”, escludendovi pertanto dipendenti dell’azienda agricola non familiari. SCONTI ABBONAMENTI 2017 La CIA del Trentino, grazie ad un accordo con le "Edizioni L’Informatore Agrario", RISERVA AI PROPRI SOCI quote scontate particolari per l’abbonamento annuo alle riviste (valide per gli abb. in scadenza da novembre 2015): L’INFORMATORE AGRARIO (settimanale 47 numeri + supplementi) a e 88,00 VITA IN CAMPAGNA (mensile 11 numeri + supplementi) a e 47,00 VITA IN CAMPAGNA (mensile 11 numeri + supplementi) + VIVERE LA CASA IN CAMPAGNA (trimestrale) a e 55,00 MAD - MACCHINE AGRICOLE DOMANI (mensile 10 numeri + supplementi) a e 53,00 Per la sottoscrizione degli abbonamenti è necessario far pervenire il presente coupon alla segreteria della CIA a mano, a mezzo posta o via fax al n. 0461.422259 unitamente alla ricevuta dell’effettuato bonifico alla CIA di Trento IBAN: IT 48 O 08132 01802 0000 6035 0130 - Causale: "ABBONAMENTO A (nome rivista)” Cognome ______________________________ Nome ____________________________ Via ___________________________________________________ CAP _____________ Comune ______________________ Tel. _______________________________________ E-mail __________________________________________________________________ Nuovo abbonamento Rinnovo Sei aSSoCiato a CSa trentino? RICORDATI DI CONSEGNARE AI NOSTRI UFFICI COPIA DI TUTTA LA DOCUMENTAZIONE RELATIVA AL 2016 (CONTRATTO, NOTE, ECC). INOLTRE RICORDA CHE I CONTRATTI VANNO RINNOVATI PER IL 2017. Per qualsiasi dubbio o informazione contattaci 0461/1730452 o da un suo collaboratore famigliare2; • il valore complessivo delle attività svolte nell’anno imputabili al singolo associato non deve superare i 25.822,00 €; •ilavorisvoltiriguardinolaconduzione agricola e o miglioramenti fondiari • qualsiasi variazione (ai dati aziendali, all’indirizzo colturale, alla tipologia di lavorazioni e ai macchinari,.....) deve essere debitamente comunicata a CSA • ogni nuovo anno bisogna aggiornare i contratti d’opera tra le parti, anche quelli in essere dall’anno precedente •gliassociatidevonocompilareinmodo corretto e completo tutta la modulistica prevista nonché consegnare quanto indicato agli uffici competenti LEGGE DI BILANCIO Notizie flash Legge di Bilancio di Nicola Guella (Responsabile Amministrativo CIA Trentino) N ella giornata di mercoledì è stata votata al Senato la legge di bilancio. In attesa della sua pubblicazione definitiva oltre che dell’emanazione dei consueti provvedimenti attuativi elenco le principali novità per il settore agricolo: • abolizione dell’IRPEF per i coltivatori diretti i IAP iscritti alla previdenza agricola dall’anno d’imposta 2017 al 2019 compreso. Sono esclusi da tale agevolazione solo i soci di società a responsabilità limitata e cooperative; • per la piccola proprietà montana viene reintrodotta l’agevolazione ex art. 9 c. 2 DPR 601/1973 grazie alla quali i trasferimenti dei terreni saranno assoggettati solo all’imposta di registro nella misura fissa di 200,00 Euro. A tale misura, abolita nel 2014, avranno accesso IAP e CD, anche costituiti in forma associata; •pergliagriturismièprevistouncredito d’imposta del 65% sulle spese relative ad interventi volti alla riqualificazione delle strutture ricettivo-alberghiere per gli anni d’imposta 2017 e 2018; • il settore agricolo potrà beneficiare Preferiresti ricevere la rivista tramite mail invece che tramite posta, per essere puntualmente informato? Non esitare a dircelo! Contatti: [email protected] Tel. 0461.1730452 ) dri, MUSE G. Assan zati (f.to ti terraz ra, vigne Val di Cemb coper tina: di Immagine 02UPTAT EIOLUPIDUME LX OCC RIOS DOL NDEMPO 03UPTAT EIOLUPIDUME LX OCC RIOS DOL NDEMPO Segnaliamo un progetto di CIA nazionale per la commercializzazione dei prodotti attraverso il portale di e-commerce AMAZON a Chi È riVoLto Aziende produttrici del settore agroalimentare associate a CIA interessate ad ampliare il loro mercato. CoSa offre - L’opportunità di posizionare i propri prodotti su mercati nazionali e internazionali attraverso il portale di AMAZON, la seconda azienda di e-commerce al mondo, nella sezione Made in Italy. - la possibilità di interfacciarsi con un unico venditore, un Consorzio appositamente costituito che funge verso AMAZON da offerente “in conto vendita” e che funge da gestore di tutti gli adempimenti (aspetti fiscali, gestione contabile e amministrativa, etichettatura, accordi con trasportatori, ecc.) Prezzo di Vendita Il prezzo al pubblico subisce un incremento dovuto ai costi di gestione di tutto il sistema pari a circa il 30-35%, esclusa l’IVA e le spese di trasporto che sono a carico del consumatore. URA COLTTI AGRITR EN NA OCC RIOS DOL NDEMPO opportunità QuaLi Prodotti Possono essere commercializzati tutti i prodotti con scadenza > 105 gg e con temperatura di stoccaggio 10°-30°. NO TRENTI CIA DEL- N° 1/2017 DELLA VI MENSILE ANNO XXX 01UPTAT EIOLUPIDUME LX delle agevolazioni per gli investimenti (superammortamento 140% e Nuova Sabatini) per l’acquisto di macchine utensili, motrici, per movimentazione pezzi, e per la realizzazione e di impianti volta alla trasformazione di materie prime; •esonerocontributivotriennaleperineoiscritti IAP e CD con un’età inferiore a 40 anni. Tale agevolazione viene estesa anche anche agli iscritti nel corso del 2016 purché in possesso di terreni ubicati in zone montane svantaggiate come il territorio Trentino. CoMe ParteCiPare Contattare CIA Trentino che farà da tramite con la sede nazionale per tutte le informazioni di dettaglio. E-mail: [email protected] oppure tel. 0461/1730452. 21 22 corsi Diritto agrario: se lo conosci è meglio Continuano le serate gratuite di CIA sul tema del diritto agrario C ome posso affittare il fondo senza preoccuparmi? Se coltivo un fondo da anni, può diventare mio? Posso mettere un cancello sulla strada che usa anche il vicino? Queste sono state alcune delle tante domande dei partecipanti alle serate di di- ritto agrario organizzate da CIA nello scorso mese di dicembre a Trento e a Nomi. Nell’esposizione dell’avvocato Andrea Callegari si è parlato di contratto d’affitto di fondi rustici, comodato, prelazione, usucapione, servitù di passo e molti altri temi collegati alla vita in campagna. La trattazione è stata arricchita da tanti spunti “concreti” offerti dalle domande dei partecipanti. Al termine della serata, durante il brindisi finale, si è concordato sull’importanza di conoscere le principali norme e di farsi supportare dalla competenza di CIA e dai legali convenzionati. Le prossime serate, del tutto gratuite, si terranno a Villa Agnedo Via Barricata 10 c/o C.O.BA.V. VENERDI’ 20 GENNAIO 2017 dalle ore 20:00 Interviene l’avvocato Andrea Callegari Cles Via Marconi 58 c/o sala Esposizioni CR Tuenno-V. di Non GIOVEDì 26 GENNAIO 2017 dalle ore 20:00 Interviene l’avvocato Lorenzo Widmann. È gradita conferma di partecipazione al n. 0461/1730452 Trend positivo per la formazione N el 2016 la società di formazione Agriverde-CIA ha realizzato 30 iniziative: 24 corsi a pagamento dell’utenza, 4 corsi finanziati dall’ente pubblico e 2 seminari a partecipazione gratuita. Il trend è positivo (nel 2015 i corsi realizzati erano 14), segno che operatori agricoli e tecnici coinvolti credono nell’importanza di mantenere aggiornate le proprie competenze. Le ore di formazione sono state 235. I partecipanti sono stati 479. CORSI PER ABILITAZIONE TRATTORE La scadenza di marzo è vicina. Si consiglia di non aspettare le ultime settimane per iscriversi. Ricordiamo che obbligatoriamente tutti gli utilizzatori di trattori agricoli devono frequentare entro la data del 13 marzo 2017 un corso di 4 ore. Per chi ancora non avesse comunicato la propria adesione al corso consigliamo di contattare con urgenza l’ufficio formazione (n. 0461/1730452, oppure scaricare la modulistica per l’iscrizione dal sito www.cia.tn.it). Il termine per iscriversi (sullo scorso numero avevamo segnalato la data del 12 dicembre) è stato prorogato vista la numerosità delle richieste di adesione. Ai corsi finora svolti (10 nel 2016) si vanno ad aggiungere altri 15 corsi già programmati per i primi mesi del 2017. Possono iscriversi ai corsi – lo prevede la normativa - al massimo 24 persone per iniziativa. Questo permette ai partecipanti di relazionarsi con i relatori e ottenere risposta a domande concrete. I partecipanti ai corsi finora svolti hanno apprezzato la formazione (dati emersi dalla elaborazione dei questionari di gradimento) vista non solo come obbligo ma anche come opportunità. corsi Prossimi corsi in partenza Prenotati subito i posti sono limitati! ALLEVAMENTO DELLA GALLINA OVAIOLA IN MONTAGNA scadenza iscrizioni: sede prima lezione durata quota di iscrizione 22 febbraio 2017 TRENTO c/o CIA via E. Maccani 199 3 marzo 2017 16 ore 135 € IVA incl. (soci CIA) 160 € IVA incl. (NON soci CIA) AGRICOLTURA BIODINAMICA. TECNICHE PER L’AUMENTO DELLA FERTILITÀ DEL SUOLO E USO PRATICO DEI PREPARATI scadenza iscrizioni: sede prima lezione durata quota di iscrizione 27 febbraio 2017 COMANO TERME Hotel Villa di Campo, Campo Lomaso 40 7 marzo 2017 24 ore 200 € IVA incl. (soci CIA) 240 € IVA incl. (NON soci CIA) CORSO DI ORTICOLTURA BIODINAMICA scadenza iscrizioni: sede prima lezione durata quota di iscrizione 6 marzo 2017 COMANO TERME Hotel Villa di Campo, Campo Lomaso 40 16 marzo 2017 24 ore 200 € IVA incl. (soci CIA) 240 € IVA incl. (NON soci CIA) LA PRIMAVERA IN CUCINA. CORSO PRATICO DI CUCINA STAGIONALE (prossimo incontro maggio 2017) scadenza iscrizioni: sede prima lezione durata quota di iscrizione 13 marzo 2017 TRENTO Laboratorio “Fucina” e Bar Naut - c/o Cooperativa sociale Samuele - via alle Laste 22, Trento 22 marzo 2017 4 ore a singolo incontro 45€ IVA incl. (soci CIA) 55€ IVA incl. (NON soci CIA) IN PROGRAMMAZIONE NEI PROSSIMI MESI - APICOLTURA BIOLOGICA - COLTIVARE IL PRATO: CONOSCERLO, GESTIRLO, MIGLIORARLO PER OTTIMIZZARE LA PRODUZIONE FORAGGERA - ALLEVAMENTO DEGLI AVICOLI, CONIGLIO E MAIALE PER AUTOCONSUMO E PER PRODUZIONE DI REDDITO - ERBORISTERIA 23 24 caa Notizie dal CAA a cura degli uffici CAA di CIA Trentino PROPOSTA DI MODIFICHE ALL’AUTORIZZAZIONE IMPIANTI VITICOLI Il MIPAF ha inviato alle regioni e provincie autonome una bozza di modifica del sistema di rilascio delle autorizzazioni ai nuovi impianti viticoli. Le modifiche previste nella bozza dovranno essere discusse nel Comitato tecnico di coordinamento in materia di agricoltura (CTA) fra stato e regioni. Le principali modifiche che si vorrebbero introdurre dal 2017 riguardano: •il contrasto a fenomeni elusivi del criterio di distribuzione proporzionale: sono considerate ammissibili le richieste di autorizzazione se dal fascicolo aziendale del richiedente risulta la proprietà o la conduzione da almeno 2 anni di una superficie agricola pari o superiore a quella richiesta; •la possibilità di effettuare l’impianto in regione diversa da quella in cui è stata fatta la richiesta di autorizzazione; •l’obbligo di mantenere i nuovi impianti autorizzati per almeno 5 anni (salvo casi di forza maggiore e motivi fitosanitari); •la possibilità per regioni e provincie autonome di concedere prioritariamente fino al 50% delle superfici autorizzabili all’impianto viticolo. NUOVE TABELLE UMA Avvisiamo tutti gli agricoltori che sono state approvate e pubblicate le nuove tabelle ettaro/coltura di assegnazione del carburante agricolo agevolato per il territorio provinciale. Sul nostro sito www.cia.tn.it sono disponibili alcuni approfondimenti. Per avere maggiori informazioni rivolgersi ai nostri uffici CAA. RIPRISTINATA TASSA DI REGISTRO FISSA PER GLI AGRICOLTORI NON PROFESSIONALI DI MONTAGNA In una nota condivisa con i parlamentari Berger e Schullian, il senatore Panizza comunica che, nella nuova legge di bilancio approvata in via definitiva, sono state inserite alcune importanti misure per il settore agricolo. Su tutte, sottolineiamo il ripristino delle agevolazioni tributarie per gli agricoltori non professionali di montagna. Rimaniamo in attesa dei regolamenti attuativi per capire come di fatto verrà concretizzata la norma. Il testo completo del comunicato stampa e tutti gli aggiorna- menti sul nostro www.cia.tn.it. DOMANDE DI CONTRIBUTO SULLE SPESE DI CERTIFICAZIONE BIOLOGICA Ricordiamo che il 15 gennaio sono scadute le domande di contributo sulle spese di certificazione biologica. Agli operatori iscritti nell’elenco provinciale degli operatori biologici possono essere concessi contributi fino alla misura massima del 90 % delle spese sostenute per il controllo e per la certificazione del processo produttivo biologico. Presso i nostri uffici e sul sito trentinoagricoltura.it è possibile avere maggiori informazioni. PAGAMENTI PSR Misure a superficie PSR 2015 ancora da pagare •entro il 31/12/2016 sono state pagate parte delle domande relative all’alpeggio 2015 le altre verranno pagate nei primi mesi del 2017 •restano poi da pagare ancora le domande sul biologico 2015 che dovrebbero venir pagate anche queste nei primi mesi del 2017 I BUONI FRUTTI DEL SAPER FARE “SISTEMA” Prosegue il progetto “Trentino Frutticolo Sostenibile”, un percorso maturato nel tempo e che ancora continua. A nemmeno un anno dall’avvio, numerose le iniziative messe in atto con successo, frutto di un’attività organizzata, coordinata e condivisa da tutti gli attori della filiera. Trento – Netta implementazione dei controlli sulla corretta applicazione dei disciplinari di produzione integrata, dei 5200 pianificati ne sono stati realizzati 7.181, con la rilevazione di un solo 2% di non conformità, oltre 3500 i frutticoltori coinvolti in azioni formative di aggiornamento delle tecniche di produzione nell’ottica della sicurezza, pienamente messe in atto le 10 attività con finalità ambientale programmate con la Fondazione Edmund Mach per un investimento di oltre 400.000 euro, completato il programma di lavoro con l’Agenzia per l’Ambiente che ha visto la mappatura di 305 punti di prelievo con un deciso miglioramento della qualità chimica delle acque. Sono state poi introdotte, in collaborazione con CIF, due varietà di melo resistenti alla ticchiolatura, con un piano di investimento per 130ha, ed è in corso un progetto sul “frutteto pedonabile sostenibile” che vede coinvolti CIF, FEM e APOT, nella sperimentazione operativa per la riduzione dei trattamenti anticrittogamici, l’eliminazione della deriva, la sostituzione del diserbo chimico e lo studio della biodiversità dei suoli del sistema frutticolo trentino. Questi sono alcuni dei risultati del progetto “Trentino Frutticolo Sostenibile” per il 2016, avviato lo scorso marzo, resi possibili dalla capacità degli enti coinvolti di fare “sistema”, dalla PAT, nel rapporto con il mondo ambiente e salute, alla FEM, sul fronte della ricerca e l’innovazione, e ad APOT, che ha giocato un ruolo fondamentale nel coordinamento dei frutticoltori e investimenti. “E’ passato meno di un anno dall’inizio delle attività di informazione e comunicazione che Apot ed i Consorzi associati hanno deciso di attivare per dare trasparenza e maggiore valore alle tante iniziative realizzate nel campo della sostenibilità – dichiara Ennio Magnani, Presidente APOT – E già i primi risultati si sono visti, frutto del costante dialogo e confronto tra enti pubblici e privati, organismi di categoria e rappresentanze, libere associazioni e centri di ricerca. Un intenso lavoro di relazione e di condivisione, dove ognuno ha operato con la massima serietà, professionalità e concretezza, consapevole di sostenere e realizzare progetti finalizzati a garantire un futuro al nostro territorio e alle nuove generazioni”. Il Progetto Trentino Frutticolo Sostenibile ha dimostrato di essere un percorso fattivo che intende proseguire con altrettanti ambiziosi obiettivi per il prossimo 2017, a partire dalla pubblicazione del primo bilancio sostenibile, un testo di sintesi che sarà presentato e distribuito nell’ambito di un convegno organizzato per il prossimo 19 gennaio al Teatro Sociale di Trento. L’incontro sarà aperto alla cittadinanza con la finalità di condividere e rendere tangibile l’impegno profuso da tutti gli addetti alla filiera nel perseguire il benessere dell’ambiente e dell’intera collettività. CORSI Notizie dal CAF a cura degli uffici CAF di CIA Trentino noVitÀ Per iL 2017 La finanziaria 2017 è stata votata al Senato. Ricordando che prima dell’approvazione definitiva potranno esserci delle modifiche e delle “cancellazioni”, e che in alcuni casi bisognerà aspettare il decreto attuativo, ecco le novità più interessanti relative a fisco, pensioni e famiglia: •èstatobloccatol’aumentodell’IVAnel 2017, ed è stato rinviato al 2018; • la somma, relativa ai premi di produzione, che può essere detassata al 10% aumenta a 3.000 euro; •sonoproragatiperil2017ladetrazione del 50% e il tetto di € 96.000 per i lavori di ristrutturazione edilizia; •èprorogatoperil2017ilbonusmobili legato alle ristrutturazioni ( finisce con il 31/12/2016 invece, il bonus per le giovani coppie che comprano casa ); •èprorogataperil2017ladetrazione del 65% per i lavori di risparmio energetico sulle singole unità immobiliari; • i lavori di risparmio energetico sulle parti condominiali, se possiedono determinate caratteristiche, avranno diritto alla detrazione del 70% o del 75% fino al 2021; •cambialadatadiscadenzadelversamento del saldo Irpef e del 1° acconto, che slitta dal 16 al 30 giugno; •èsoppressol’obbligodiutilizzareilcanale telematico per il versamento tramite modello F24 di importi superiori a € 1.000 da parte di soggetti privati; •èprevistounbonusdimilleeuroannuali per l’iscrizione all’asilo nido per i nati a partire dal 2016; • gli studenti che appartengono ad un nucleo familare con indicatore Isee inferiore ai 13.000 euro, saranno esonerati dalle tasse universitarie; •ivoucherpergliasilinidosonoprorogati per il 2017 e il 2018 e sono estesi alle mamme lavoratrici autonome e imprenditrici; •èprevistounnuovobonusnatalitàdi 800 euro; • è previsto un bonus contributivo per chi ha meno di 40 anni e avvia una nuova impresa agricola nel 2017. Per i primi tre anni c’è l’esonero dal versamento, del 100%, ridotto al 66% nel quarto anno, e al 50% nel quinto anno. La finanziaria prevede anche un “pacchetto pensioni: • APE, permetterà di lasciare il lavoro a 63 anni, in anticipo rispetto all’età pensionabile; •ilcumulogratuitodeicontributiversati in differenti gestioni potrà essere ef- fettuato anche ai fini della pensione anticipata; •saràestesal’opzionedonna; •saràestesaa30.700lavoratoril’ottava salvaguardia. PagaMento PenSioni A partire dal 2017 il pagamento delle pensioni, di assegni, delle indennità di accompagnamento e delle rendite vitalize INAIL, saranno erogate il secondo giorno bancabile del mese. La Direzione e i Dipendenti CIA Trentino sono vicini ai familiari dell’Avv. Piergiorgio Sandri, storico collaboratore di CIA La Direzione e i Dipendenti CIA Trentino sono vicini ai familiari di Irma Rossi vedova Devigili 25 26 AGIA Si apre il tesseramento all’Associazione Giovani Imprenditori Agricoli del Trentino! T’ANNI? DI QUARAN LO? HAI MENO E AGRICO R O T T E S L E LAVORI N … ASSOCIATI AD AGIA TRENTINO!! AGIA Trentino in breve AGIA Trentino nasce nel 2013 e ad oggi conta circa 30 associati. Si tratta di un gruppo con un'età media di 25 anni, che rappresenta tutti i settori dell'attività agricola (dalla viticoltura all'allevamento) e tutti i diversi approcci a questo lavoro (si va dall'agricoltore biologico a chi ha aperto una fattoria sociale). Sono giovani imprenditori e imprenditrici che intendono portare nel loro agire quotidiano entusiasmo, innovazione e professionalità. "Ci contraddistingue la voglia di confrontarci, di condividere esperienze professionali, di crescere come operatori agricoli ed imprenditori. Vogliamo contribuire al ricambio generazionale del settore agricolo locale, alla vita istituzionale con risposte concrete ai bisogni dei giovani." [dal documento programmatico AGIA Trentino, Trento - 15 aprile 2015] C ari amici, sono Andrea Recchia, imprenditore agricolo e presidente di AGIA Trentino, con queste righe voglio sottolineare la grande possibilità che l’associazione di categoria giovanile che ora rappresento ci può dare. Per non togliere tempo prezioso al vostro lavoro cercherò brevemente di elencarvi le motivazioni per cui l’associazione giovanile della CIA di Trento potrebbe essere una valida scelta, un luogo dove portare le vostre idee e le vostre competenze aiutando tutto il nostro comparto agricolo di montagna. Le difficoltà quotidiane che incontriamo nel nostro lavoro sono molte, vanno dalla banale avversità atmosferica al più complesso problema burocratico: ma con spirito di resistenza, inciso dal tempo nel nostro DNA, noi uomini e donne dediti al lavoro della terra ci siamo sempre impegnati a risolverle. AGIA quindi potrebbe essere proprio la scelta giusta per favorire l’unione delle singole risposte che ognuno riesce a dare alle difficoltà che incontra. L’associazione può, in modo concreto, unire tutti i giovani agricoltori nella costruzione di un settore agricolo territoriale nuovo e innovativo, in grado di dare man forte a tutte le giovani imprese trentine. Concludo augurandovi un nuovo anno pieno di soddisfazioni ed aspettandovi numerosi alle prossime iniziative che con il nostro direttivo stiamo organizzando su tutto il territorio provinciale e cordialmente vi saluto. P.S. la segreteria dell’associazione è sempre disponibile a fornire tutte le più comuni informazioni di cui potreste avere bisogno. Con stima, per il direttivo, Andrea Recchia presidente AGIA Trento La CIA del Trentino è un’organizzazione giovane. Giovane: nel consiglio di amministrazione e nei suoi collaboratori. Giovane: nel modo di affrontare le tematiche che ogni giorno interessano il nostro settore. Sa guardare con lungimiranza verso strategie di competitività, per mantenere nel tempo di- gnità e reddito adeguato alle nostre imprese, in un periodo di grande cambiamento che ci vede tutti impegnati in un percorso propositivo di innovazione e formazione. Per realizzare questo, diventa indispensabile la vicinanza attenta e puntuale dei nostri associati e soprattutto di voi giovani che con la vostra freschezza di idee e nuove tecnologie diventate grande ricchezza per tutti noi. Aderire all’associazione giovani agricoltori della CIA è un’occasione per far sentire con forza la vostra presenza. Contano sempre le idee, ma anche i numeri hanno la loro importanza. Vi lascio augurandovi uno spumeggiante 2017 ricordandovi che la CIA continuerà e rimanere giovane solo grazie al vostro contributo. Paolo Calovi presidente CIA Trentino Si apre il tesseramento all’Associazione Giovani Imprenditori Agricoli del Trentino! AGIA TRENTINO IN BREVE. 30 associati con un’età media di 25 anni che rappresentano tutti i settori dell’attività agricola e i diversi approcci a questo lavoro. PERCHÉ ASSOCIARSI. AGIA nasce per confrontarsi e mantenere una rete di scambio con altri giovani agricoltori del territorio, condividere esperienze professionali, crescere come operatori agricoli ed imprenditori. Vogliamo contribuire al ricambio generazionale del settore agricolo locale, discutere argomenti di interesse e partecipare alla vita istituzionale cercando risposte concrete ai bisogni dei giovani in agricoltura. AGIA Trentino significa anche ... tenersi aggiornato L’Associazione è rappresentata in organismi nazionali e comunitari. Per questo, partecipando ad AGIA Trentino potrai essere informato su eventi, iniziative e agevolazioni rivolte ai giovani a livello locale, nazionale ed europeo. Puoi ricevere il mensile Agricoltura Trentina in formato digitale e essere inserito nella mailing list dell’Associazione. ... avere uno spazio sui canali di comunicazione dell’Associazione Tramite la pagina web, la pagina facebook AGIA-Trentino e lo spazio dedicato ad AGIA all’interno di Agricoltura Trentina (stampata in 3500 copie), vengono promosse le aziende associate e le iniziative realizzate; si dà diffusione ai documenti prodotti e alle notizie di settore, utili ai giovani associati. ... usufruire di tante collaborazioni, costruirne di nuove Nel tempo abbiamo costruito una solida rete di contatti con Associazioni e Cooperative del territorio: risorsa fondamentale per diffondere i prodotti agricoli trentini e valorizzare il lavoro dei giovani in agricoltura. AGIA collabora, tra gli altri, con i Giovani Cooperatori; i giovani agricoltori del Bauernjugend altoatesino; l’associazione Donne in Campo di CIA. Stiamo avviando inoltre collaborazioni con Gestor, cooperativa di albergatori che si rifornisce direttamente dai produttori, e il Tavolo dell’Economia Solidale. Ci interfacciamo con le istituzioni, a livello locale e nazionale, per portare istanze specifiche di settore e generazionali, raccogliendo ed elaborando le diverse esigenze e presentandoci come intelocutore riconosciuto. ... sconti sui servizi assicurativi Per il 2017 Agia ha avviato una convenzione con Plus Servizi che può stipulare convenzioni con primari gruppi assicurativi con scontistiche riservate fino al 50%. CHI SI PUÒ TESSERARE? Tutti i giovani entro il quarantesimo anno di età. L’Associazione è aperta a tutti gli operatori delle aziende agricole del territorio, che lavorano nell’ambiente rurale o che siano interessati al settore agricolo. Anche chi non è socio CIA può tesserarsi AGIA Trentino. QUANTO COSTA. La tessera associativa ha un costo di 10€, ha validità annuale (scade il 31/12 di ogni anno) e può essere richiesta in qualunque momento dell’anno. COME, DOVE, QUANDO. Per associarsi rivolgiti a: ASSOCIAZIONE GIOVANI IMPRENDITORI AGRICOLI DEL TRENTINO, Via E. Maccani 199 - 38121 Trento. Tel. 0461.1730452 - fax 0461.422259, e-mail: [email protected], sito: www.cia.tn.it/ASSOCIAZIONI/AGIA-del-Trentino, fb: AGIA-Trentino. È possibile associarsi anche presso gli uffici di zona o nelle sedi periferiche di CIA Trentino. DIC Assemblea Nazionale Donne in Campo Roma, 16 Novembre 2016 A novembre si è tenuta l’Assemblea nazionale Donne in Campo, alla quale hanno partecipato Mara Baldo e Nadia Mittestainer, rispettivamente Presidente e Vice Presidente dell’associazione Donne in Campo Trentino. L’Assemblea è stata un’occasione, insieme alle referenti nazionali e alle rappresentanti delle altre regioni e province d’Italia, di discutere, confrontarsi e dibattere sul futuro che vogliamo, sull’agricoltura che vogliamo, sull’Associazione che vogliamo. Preme condividere stralci della Relazione della Presidente nazionale, Mara Longhin. “In questi anni abbiamo lavorato sodo e ci siamo impegnate tanto per far crescere la nostra Associazione. [...] Sono convinta che il percorso che abbiamo fatto sia un percorso importante, di grande valore, che ha portato ad una crescita e uno sviluppo significativo di una realtà come l’Associazione Donne in Campo. [...] Credo che oggi siamo abbastanza mature da analizzare questo percorso e credo che [...] sia arrivato il momento della ‘consapevolezza’ e della condivisione. Perché solo condividendo una visione, degli obiettivi, un’impostazione, si crea coesione, senso di appartenenza e un agire comune. E di agire comune questo paese oggi ha un disperato bisogno. Oggi l’Associazione Donne in Campo è costituita in 15 regioni italiane e le sue Presidenti siedono a pieno titolo nelle Giunte Cia! Questo è un successo straordinario frutto di un evoluzione di ottica che oggi voglio focalizzare. L’evoluzione di ottica è stata in primo luogo quella di intendere l’Associazione come uno strumento ‘aperto’ a chi, donna dell’agricoltura, voglia impegnarsi sui temi fondanti che ci vedono attive. Uno strumento aperto al servizio dei terri- tori e per coinvolgere le agricoltrici e le donne dell’agricoltura ad impegnarsi su diversi temi che possono essere cruciali per un territorio, come l’ambiente, il dissesto idrogeologico, il rapporto tra agricoltori e città, i mercati agricoli, la fertilità della terra, il consumo di suolo. Qualsiasi argomento insomma cruciale per quel particolare territorio e che ponga gli agricoltori come soggetti attivi nell’impegno per il miglioramento della qualità di vita dei territori rurali e del reddito delle aziende. [...] L’evoluzione di ottica è stata perciò quella di intendere l’Associazione Donne in Campo come BENE COMUNE al servizio di tutti, della società e dell’agricoltura ma anche dei cittadini, della loro salute e del cibo che consumano. L’altro progresso, a mio parere è stato quello di uscire dall’ambito angusto delle pari opportunità intese come mera, anche se giusta, azione rivendicativa. [...] Rispetto a questo punto noi abbiamo inteso l’associazione come “.. luogo d’incontro, di scambio, di solidarietà tra le donne del mondo agricolo per elaborare idee comuni e fornire appoggio reciproco e condivisione nella difesa del territorio e nel rilancio dell’agricoltura” (cit. Statuto Nazionale Donne in Campo). Un luogo di incontro, quindi, uno strumento messo a disposizione della partecipazione, della condivisione. [...] Ma la visione più importante che Donne in Campo ha elaborato e che è stata passata come un ‘testimone’ dai gruppi ‘veterani’ dell’Associazione e che come ‘testimone’ verrà passata alle future Donne in Campo, è quello della ‘diversità’ del femminile, diversità come valore, da difendere con orgoglio e senza cadere nella trappola di confondere la parità di diritti con l’omologazione dei sessi, in una concezione ‘monovarietale’ applicata a tutto, persino alla vita 27 28 dic e agli esseri umani. Una diversità che va difesa nella dignità di ognuno a tutti i livelli: diversità tra esseri umani, tra specie vegetali, tra specie animali, tra culture. Accanto a questo abbiamo inteso Donne in Campo come l’occhio femminile della Cia che in quanto Confederazione, fonda sul pluralismo la sua struttura e natura. Il nostro sguardo sull’agricoltura, i suoi problemi, la sua evoluzione futura, frutto dell’elaborazione che i gruppi territoriali svolgono nella loro attività è il contributo che noi offriamo annualmente alla riflessione comune confederale e che, abbiamo visto con piacere e soddisfazione, viene spesso accolto e fatto parte della visione comune del Sistema Cia. [...] Sicuramente dove oggi siamo arrivate non è un traguardo ma una meta che ci porta ad andare oltre, a crescere anche sindacalmente perché la presenza e il presidio dei nostri territori rappresenta la crescita delle nostre aziende. Una crescita non misurabile semplicemente valutando il dato economico delle nostre aziende ma una crescita di sistema che vede il riconoscimento e l’importanza del nostro mondo agricolo nel territorio di appartenenza. Si deve partire dal locale per soluzioni globali e dunque le armi a disposizione non sono l’individualismo ma la RETE (come le imprenditrici hanno dimostrato di saper fare) che diramandosi e contaminandosi ci supporta e permette di farci crescere individualmente e come Associazione. Un futuro promettente che sicuramente ha dato e darà sempre più protagonismo alle imprenditrici agricole, ma porterà a realizzare quella “VISIONE AGRICOLA” verso cui il nostro continuo confronto ci porta ad orientarci. [...] Sempre più stiamo imparando a non delegare ma a confrontarci nei Tavoli, a riconoscere ed utilizzare gli strumenti giusti non per rivendicare uno STATUS ma semplicemente per rendere CONSAPEVOLE un paese Italia che se non riconosce l’agricoltura come bene e patrimonio della collettività non potrà avere futuro. [...] [Donne] Siate protagoniste del futuro e impegnatevi per determinarlo e viverlo da protagoniste! [...] Prendiamoci il diritto e dovere di ‘esserci’ e di determinare l’agricoltura che vogliamo! INSIEME PERCHé LA FORZA DI OGNUNA È LA FORZA DI TUTTE!” TESSERAMENTO 2017 Partecipa a DONNE IN CAMPO TRENTINO! Avrai l’opportunità di condividere esperienze importanti proprie del settore agricolo, di partecipare ad eventi locali e nazionali di promozione dell’imprenditorialità femminile - mercati, convegni, incontri, ... - e di confrontarti con donne che mettono a disposizione il loro vissuto. Per scoprire le modalità di iscrizione all’associazione e per ricevere informazioni, contattaci allo 0461.1730452 o tramite mail [email protected] Visita la nostra pagina facebook donneincampotrentino e il nostro sito donneincampo.cia.tn.it EDMUND MACH Notizie dalla Fondazione Edmund Mach a cura di Silvia Ceschini (Ufficio Stampa Fondazione Edmund Mach) difesa sostenibile delle colture, premiati tre ricercatori feM Il 2016 si è concluso con prestigiosi riconoscimenti per la ricerca e il trasferimento tecnologico di San Michele. Gli ultimi premi dell’anno per la Fondazione Edmund Mach da parte della comunità scientifica internazionale sono andati ai ricercatori Jernej Polajnar del Centro Ricerca e Innovazione per la sua attività di ricerca nel campo della confusione sessuale vibrazionale, Tiziana Oppedisano e Daniele Prodorutti del Centro Trasferimento Tecnologico rispettivamente per gli studi sulla biologia degli insetti vettori degli scopazzi del melo e la combinazione di metodi di difesa integrata per la riduzione dei trattamenti chimici. Verde ornamentale e arboricoltura, tutti i corsi feM 2017 Dal giardino agli orti didattici, dal tree climbing ai cablaggi, dalle avversità degli alberi alla valutazione della stabilità delle piante. Per i professionisti e gli appassionati dell’arboricoltura e del verde ornamentale la Fondazione Edmund Mach organizza anche per il 2017 una serie di corsi e attività formative. Le proposte didattiche sono promosse dal Centro Istruzione e Formazione nell’ambito del Dipartimento Istruzione Post Secondaria e Universitaria. I corsi proposti e le varie tematiche affrontate mirano ad aumentare le conoscenze e le competenze di tecnici, professionisti e operatori del settore ai vari livelli e vengono progettati per mantenere viva e costante la connessione tra innovazione e mondo del lavoro. “il trentino oleario”, rivive il manoscritto del prof. hugues Fresca di stampa una nuova pubblicazione edita dalla Fondazione Edmund Mach e curata dal tecnico Franco Michelotti. Si tratta del manuale “Il Trentino oleario”, trascrizione dell’opera inedita “Trentino oleario: Principi generali di Elaiografia e Monografia dell’olivo e dell’olio nel Trentino” scritta da Carlo Hugues, professore di origine piemontese che ha lavorato in Trentino dal 1874 al 1882, in qualità di direttore della Società agraria roveretana e dell’annessa scuola agraria. Giovedì 1° dicembre, al Casinò di Arco il volume è stato presentato agli olivicoltori trentini e agli esperti del settore. Sono intervenuti, accanto al curatore Franco Michelotti, il direttore generale Sergio Menapace, il dirigente del Centro Trasferimento Tecnologico Michele Pontalti, il direttore della Biblioteca statale isontina di Gorizia Marco Menato. Per maggiori info “http://www.fmach.it/Servizi-Generali/Editoria/Il-Trentino- Seguici su fmach.it e sui nostri social media! Facebook www.facebook.com/ fondazionemach Twitter www.twitter.com/ fondazione_mach Youtube www.youtube.com/ fondazionemach Pinterest www.pinterest.com/ fondazionemach Linkedin www.linkedin.com/company/ fondazione-edmund-mach Google+ http://bit.ly/100AuHx 29 30 VENDO & COMPRO M.10.1W VENDO muletto trattore Falconero, centralina idraulica con 2 leve; strige 1 cassone. Tel. 3397602074 M.10.2 VENDO trattore antonio Carraro tigrone3700 anno 92-2690 ore prezzo euro 5000 trattabili (possibilità rimorchio più fresa). 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