teoria dei sistemi sistemi lineari - Automazione@ingre
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Teoria dei Sistemi - A.A. 2003/2004 TEORIA DEI SISTEMI Laurea Specialistica in Ingegneria Meccatronica Laurea Specialistica in Ingegneria Gestionale – Indirizzo Gestione Industriale TEORIA DEI SISTEMI SISTEMI LINEARI Ing. Cristian Secchi Tel. 0522 522234 e-mail: [email protected] http://www.ingre.unimore.it/staff/secchi Trasformazioni lineari Dati due spazi vettoriali V e W, una trasformazione lineare T è una funzione T:V → W che gode delle seguenti proprietà: 1. T(v1+v2)=T(v1)+T(v2) ∀ v1,v2 ∈ V 2. T(α v)=αT(v) ∀v∈V e∀α∈R Una volta fissate una base in V e una base in W, è possibile rappresentare una funzione lineare con una matrice; sia A tale matrice, allora: La rappresentazione A della trasformazione T non è unica. Cambiando le basi di V e W cambia la matrice che rappresenta la trasformazione lineare. Cristian Secchi Cristian Secchi Teoria dei Sistemi Sistemi Lineari -- 2 Pag. 1 Teoria dei Sistemi - A.A. 2003/2004 Trasformazioni Lineari L’Immagine di una trasformazione lineare T è il sottospazio vettoriale definito da: Il Kernel di una trasformazione lineare T è il sottospazio vettoriale definito da: Cristian Secchi Teoria dei Sistemi Sistemi Lineari -- 3 Sistemi lineari Un sistema dinamico si dice lineare se: 1. E’ un sistema regolare 2. La funzione di transizione φ è lineare rispetto allo stato e rispetto all’ingresso 3. La funzione di uscita è lineare rispetto allo stato e all’ingresso. Cristian Secchi Cristian Secchi Teoria dei Sistemi Sistemi Lineari -- 4 Pag. 2 Teoria dei Sistemi - A.A. 2003/2004 Sistemi lineari Il fatto che la funzione di transizione sia lineare significa che: E’ possibile, per un sistema lineare, decomporre il movimento del sistema nella somma di due contributi: uno dipende solamente dallo stato iniziale e l’altro solamente dall’ingresso. Cristian Secchi Teoria dei Sistemi Sistemi Lineari -- 5 Sistemi lineari La funzione φl(t,t0,x(t0))=φ(t,t0,x(t0),0), che descrive il movimento del sistema quando l’ingresso è nullo, è lineare in x(t0), cioè: questo movimento è detto movimento libero. Una volta fissata una base in X è possibile rappresentare φl con una matrice e si ha: dove la matrice Φ(t,t0), che dipende da t e t0, è detta matrice di transizione dello stato. Cristian Secchi Cristian Secchi Teoria dei Sistemi Sistemi Lineari -- 6 Pag. 3 Teoria dei Sistemi - A.A. 2003/2004 Sistemi lineari La funzione φf, che descrive il movimento del sistema quando lo stato iniziale è nullo, è lineare in u(·), cioè: questo movimento è detto movimento forzato Una volta fissata una base in U è possibile rappresentare φf con una matrice e si ha: dove la matrice Φf(t,t0), che dipende da t e t0, è detta matrice di distribuzione degli ingressi. Cristian Secchi Teoria dei Sistemi Sistemi Lineari -- 7 Sistemi lineari Il fatto che la funzione di uscita sia lineare negli argomenti x e u, significa, seguendo ragionamenti analoghi a quelli fatti per la funzione di trasferimento di stato, che, una volta fissata una base in X e U, è possibile scrivere: dove le matrici C e D dipendono dal tempo. Cristian Secchi Cristian Secchi Teoria dei Sistemi Sistemi Lineari -- 8 Pag. 4 Teoria dei Sistemi - A.A. 2003/2004 Rappresentazione dei sistemi lineari Teorema: E’ possibile, rappresentare la funzione di stato di un sistema lineare come: dove t0 è l’istante iniziale • Il teorema si dimostra sfruttando la linearità della funzione di transizione dello stato • E’ molto importante in quanto consente di rappresentare il sistema con equazioni lineari nello stato e nell’ingresso. • E’ possibile sfruttare potenti tecniche dell’algebra lineare per analizzare e controllare tali sistemi. Cristian Secchi Teoria dei Sistemi Sistemi Lineari -- 9 Rappresentazione dei sistemi lineari Considerando il fatto che la funzione di uscita è lineare in x e u, è possibile dimostrare che un sistema è lineare se e solo se è rappresentabile mediante le seguenti equazioni: che sono equivalenti a: Il primo tipo di equazioni sono molto più utilizzate in quanto è possibile dedurre importanti caratteristiche del sistema dalle proprietà delle matrici A(t), B(t), C(t) e D(t). Cristian Secchi Cristian Secchi Teoria dei Sistemi Sistemi Lineari -- 10 Pag. 5 Teoria dei Sistemi - A.A. 2003/2004 Rappresentazione dei sistemi lineari A(t), B(t), C(t) e D(t) sono matrici i cui elementi possono dipendere dal tempo. Nel caso di un sistema con n stati, m ingressi e p uscite, tali matrici hanno i seguenti nomi e la seguente struttura: • Matrice di stato: Matrice Quadrata • Matrice di ingresso: Cristian Secchi Teoria dei Sistemi Sistemi Lineari -- 11 Rappresentazione dei sistemi lineari • Matrice di uscita: • Matrice di ingresso-uscita: Cristian Secchi Cristian Secchi Teoria dei Sistemi Sistemi Lineari -- 12 Pag. 6 Teoria dei Sistemi - A.A. 2003/2004 Esempio – Circuito Elettrico A R1 E R2 u y x F B Cristian Secchi C Teoria dei Sistemi Sistemi Lineari -- 13 Esempio – Circuito Elettrico Sia la funzione di stato che la funzione d’uscita sono lineari nello stato e nell’ingresso, quindi il sistema è lineare. In particolare il sistema ha 1 stato, 1 ingresso e 1 uscita e, quindi, le matrici A(t), B(t), C(t) e D(t) saranno tutte 1 X 1, cioè scalari. Le equazioni che modellano il sistema sono: dove Cristian Secchi Cristian Secchi Teoria dei Sistemi Sistemi Lineari -- 14 Pag. 7 Teoria dei Sistemi - A.A. 2003/2004 Esempio – Sistema Meccanico x1 x2 m k u b y Teoria dei Sistemi Cristian Secchi Sistemi Lineari -- 15 Esempio – Sistema Meccanico Sia la funzione di stato che la funzione d’uscita sono lineari nello stato e nell’ingresso, quindi il sistema è lineare. In particolare il sistema ha 2 stato, 1 ingresso e 1 uscita e, quindi, la matrice A(t) sarà 2 x 2, B(t) sarà 2 x 1, C(t) sarà 1 x 2 e D(t) sarà 1 x 1. Le equazioni che modellano il sistema lineare sono: . C(t) B(t) A(t) x(t) C(t) Cristian Secchi Cristian Secchi D(t) Teoria dei Sistemi Sistemi Lineari -- 16 Pag. 8 Teoria dei Sistemi - A.A. 2003/2004 Principio di sovrapposizione degli effetti Teorema: Dato un sistema lineare con istante iniziale t0, siano x’ e y’ il movimento dello stato e l’uscita generati dall’ingresso u’ a partire dallo stato x’(t0) e, rispettivamente, x’’ e y’’ il movimento dello stato e l’uscita generati dall’ingresso u’’ a partire dallo stato x’’(t0). Allora, per ogni coppia di scalari α e β, il movimento dello stato x’’’ e l’uscita y’’’ generati da a partire dallo stato sono Cristian Secchi Teoria dei Sistemi Sistemi Lineari -- 17 Principio di sovrapposizione degli effetti Il principio di sovrapposizione degli effetti è di grande importanza perché consente di calcolare il movimento (e l’uscita) generato da più cause (cioè da coppie stato iniziale-ingresso) come la somma pesata dei singoli effetti provocati da ciascuna causa. La dimostrazione del teorema è una conseguenza della linearità delle funzioni di transizione dello stato e della funzione di uscita. Cristian Secchi Cristian Secchi Teoria dei Sistemi Sistemi Lineari -- 18 Pag. 9 Teoria dei Sistemi - A.A. 2003/2004 Esempio: Principio di sovrapposizione degli effetti u m k b Applicando una forza costante la massa si ferma in una posizione in cui la forza elastica Fe generata dalla molla equilibria la forza applicata u. Teoria dei Sistemi Cristian Secchi Sistemi Lineari -- 19 Esempio: Principio di sovrapposizione degli effetti Caso 1 : Fe(t)=-kx(t): il sistema è lineare. x’(t0)=0 u’=1 N 5 5 4.5 4.5 4 4 y’(t) 3.5 3 3 2.5 2 2 1.5 1.5 1 1 0.5 0.5 Cristian Secchi 5 y’’(t) 3.5 2.5 0 0 Cristian Secchi x’’(t0)=0 u’’=2 N 10 15 0 0 Teoria dei Sistemi 5 10 15 Sistemi Lineari -- 20 Pag. 10 Teoria dei Sistemi - A.A. 2003/2004 Esempio: Principio di sovrapposizione degli effetti x’’’(t0)=0 u’’’=3 N 5 4.5 y’’’(t) 4 3.5 3 2.5 2 1.5 1 0.5 0 0 Cristian Secchi 5 10 Teoria dei Sistemi 15 Sistemi Lineari -- 21 Esempio: Principio di sovrapposizione degli effetti Il sistema è lineare e, quindi, vale il principio di sovrapposizione degli effetti. Infatti, l’andamento dell’uscita corrispondente a x’’’(t0)=0 e u’’’=3N è dato dalla somma dell’andamento delle uscite in corrispondenza a x’(t0)=0 e u’=1N e x’’(t0)=0 e u’’=2N. Infatti: e, quindi Cristian Secchi Cristian Secchi Teoria dei Sistemi Sistemi Lineari -- 22 Pag. 11 Teoria dei Sistemi - A.A. 2003/2004 Esempio: Principio di sovrapposizione degli effetti Caso 2 : Fe(t)=-kx3(t): il sistema NON è lineare. Le equazioni che descrivono il sistema sono: Non sono equazioni lineari Teoria dei Sistemi Cristian Secchi Sistemi Lineari -- 23 Esempio: Principio di sovrapposizione degli effetti x’(t0)=0 u’=1 N x’’(t0)=0 u’’=2 N 5 5 4.5 4.5 4 4 y’(t) 3.5 3 3 2.5 2.5 2 2 1.5 1.5 1 1 0.5 0.5 0 0 5 Cristian Secchi Cristian Secchi y’’(t) 3.5 10 15 0 0 Teoria dei Sistemi 5 10 15 Sistemi Lineari -- 24 Pag. 12 Teoria dei Sistemi - A.A. 2003/2004 Esempio: Principio di sovrapposizione degli effetti x’’’(t0)=0 u’’’=3 N 5 4.5 4 y’’’(t) 3.5 3 2.5 2 1.5 1 0.5 0 0 Cristian Secchi 5 10 Teoria dei Sistemi 15 Sistemi Lineari -- 25 Esempio: Principio di sovrapposizione degli effetti Il sistema non è lineare e, quindi, non vale il principio di sovrapposizione degli effetti. Infatti, nonostante: si ha che Il principio di sovrapposizione degli effetti vale solo per i sistemi lineari. Cristian Secchi Cristian Secchi Teoria dei Sistemi Sistemi Lineari -- 26 Pag. 13 Teoria dei Sistemi - A.A. 2003/2004 Sistemi tempotempo-invarianti (o stazionari) Un sistema si dice tempo-invariante (o stazionario) se: 1) L’insieme dei tempi T è un gruppo additivo 2) Per ogni u(·) ∈ Ω e ∀ τ ∈ T, la funzione uτ(·), ottenuta per traslazione (uτ(t)=u(t+τ), ∀ τ ∈ T), appartiene a Ω 3) La funzione di transizione dello stato gode della proprietà: 4) La funzione d’uscita è indipendente da t: Cristian Secchi Teoria dei Sistemi Sistemi Lineari -- 27 Sistemi tempotempo-invarianti (o stazionari) Le condizioni 1) e 2) sono tecniche. La prima serve per giustificare la somma di istanti di tempo (nel caso T=R tale condizione è soddisfatta); la seconda serve per poter ammettere, tra le funzioni di ingresso ammissibili, tutte quelle traslate nel tempo di una certa quantità La condizione 3) dice che la funzione di transizione dello stato non dipende dai parametri t e t0 in modo indipendente ma è funzione solamente della differenza (t-t0), cioè della quantità di tempo trascorsa dall’istante iniziale. E’ quindi sempre possibile riportarci nella situazione in cui l’istante iniziale coincide con l’origine dei tempi, cioè, in cui t0=0. Nel corso studieremo sistemi tempo-invarianti e, quindi, assumeremo sempre t0=0. Cristian Secchi Cristian Secchi Teoria dei Sistemi Sistemi Lineari -- 28 Pag. 14 Teoria dei Sistemi - A.A. 2003/2004 Sistemi tempotempo-invarianti (o stazionari) La condizione 4) implica che l’uscita non dipende esplicitamente dal tempo t. In generale, le equazioni che rappresentano un sistema dinamico tempo-invariante sono: Il tempo non appare esplicitamente né nella funzione di stato né nella funzione di uscita. Cristian Secchi Teoria dei Sistemi Sistemi Lineari -- 29 Sistemi Lineari Tempo Invarianti (LTI) La condizione di tempo-invarianza per i sistemi lineari si traduce nel fatto che le matrici che descrivono il sistema NON dipendono dal tempo. Un sistema LTI è pertanto rappresentato dalle seguenti equazioni: dove A, B, C e D sono matrici costanti di dimensioni opportune. Cristian Secchi Cristian Secchi Teoria dei Sistemi Sistemi Lineari -- 30 Pag. 15 Teoria dei Sistemi - A.A. 2003/2004 Sistemi tempotempo-invarianti - Esempi R1 A E R2 u y x C F B Teoria dei Sistemi Cristian Secchi Sistemi Lineari -- 31 Sistemi tempotempo-invarianti - Esempi x1 x2 m k u b y Cristian Secchi Cristian Secchi Teoria dei Sistemi Sistemi Lineari -- 32 Pag. 16 Teoria dei Sistemi - A.A. 2003/2004 Soluzione della funzione di stato Problema: Data l’equazione che descrive l’evoluzione dello stato di un sistema dinamico, trovare il movimento dello stato x(t) associato a un certo stato iniziale x(t0) • Occorre risolvere un’equazione differenziale che può essere non lineare e che dipende esplicitamente dal tempo. Non esiste una soluzione generale al problema. Cristian Secchi Teoria dei Sistemi Sistemi Lineari -- 33 Soluzione della funzione di stato E’ possibile risolvere il problema per certe classi di sistemi, come per esempio quella dei sistemi lineari. Anche se esiste la soluzione per sistemi lineari tempo-varianti, ci concentreremo su una classe più ristretta di sistemi, quella dei sistemi lineari tempo-invarianti L’equazione che considereremo sarà quindi: Cristian Secchi Cristian Secchi Teoria dei Sistemi Sistemi Lineari -- 34 Pag. 17 Teoria dei Sistemi - A.A. 2003/2004 Soluzione della funzione di stato per sistemi LTI Consideriamo prima il caso di un sistema LTI autonomo (cioè con funzione di ingresso nulla): Sappiamo che: dove Φ(t) è la matrice di transizione dello stato che modella il movimento libero del sistema Cristian Secchi Teoria dei Sistemi Sistemi Lineari -- 35 Soluzione della funzione di stato per sistemi LTI Dalle precedenti relazioni segue che: La soluzione dell’equazione, analogamente al caso scalare, è: Ma cosa significa fare l’esponenziale di una matrice? Cristian Secchi Cristian Secchi Teoria dei Sistemi Sistemi Lineari -- 36 Pag. 18 Teoria dei Sistemi - A.A. 2003/2004 Soluzione della funzione di stato per sistemi LTI L’esponenziale è definibile mediante la sua espansione in serie: Analogamente, è possibile definire l’esponenziale di una matrice come: Cristian Secchi Teoria dei Sistemi Sistemi Lineari -- 37 Soluzione della funzione di stato per sistemi LTI Consideriamo ora il caso più generale: La soluzione dell’equazione è data dalla cosiddetta formula di Lagrange : Cristian Secchi Cristian Secchi Teoria dei Sistemi Sistemi Lineari -- 38 Pag. 19 Teoria dei Sistemi - A.A. 2003/2004 Soluzione della funzione di stato per sistemi LTI Per verificare il risultato si utilizza la seguente formula di derivazione: Derivando la formula di Lagrange e applicando tale formula si ottiene: Cristian Secchi Teoria dei Sistemi Sistemi Lineari -- 39 Soluzione della funzione di stato per sistemi LTI Rimane una questione in sospeso: come calcolare eAt? E’ impensabile dover usare direttamente la definizione che implicherebbe una somma di una serie matriciale. E’ possibile ottenere delle formule più compatte per il calcolo dell’esponenziale. Prima di ottenere tali formule, però, occorre introdurre strumenti ulteriori per l’analisi dei sistemi LTI. Cristian Secchi Cristian Secchi Teoria dei Sistemi Sistemi Lineari -- 40 Pag. 20 Teoria dei Sistemi - A.A. 2003/2004 TEORIA DEI SISTEMI Laurea Specialistica in Ingegneria Meccatronica Laurea Specialistica in Ingegneria Gestionale – Indirizzo Gestione Industriale TEORIA DEI SISTEMI SISTEMI LINEARI Ing. Cristian Secchi Tel. 0522 522234 e-mail: [email protected] http://www.ingre.unimore.it/staff/secchi Cristian Secchi Pag. 21