Non sono pericolosi - Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto
Transcript
Non sono pericolosi - Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto
2 Periscopio Mondo Basilicata: accesa protesta contro il deposito per rifiuti radioattivi Blocco delle strade, manifestazioni di piazza, nette prese di posizione dei sacerdoti. La Basilicata è tutta schierata contro la decisione del Governo di realizzare a Scanzano Jonico un deposito nazionale per i rifiuti radioattivi. Costo: 5 milioni di euro. Turchia: 23 morti in attentato a sinagoga Sabato scorso, 15 novembre, due autobombe sono esplose davanti alle sinagoghe di Istanbul provocando la morte di 23 ebrei e il ferimento di altre 300 persone. Dura la reazione di Israele al tragico fatto di sangue. Giovanni Paolo II: in Palestina ponti e non muri Domenica scorsa, 16 novembre, all’Angelus papa Giovanni Paolo II ha invitato i politici dei Paesi medio-orientali a costruire ponti di pace e non muri di divisione. Ds, Margherita e Sdi: lista unica alle Europee Le assemblee dei Democratici di Sinistra, della Margherita e dei Socialisti democratici hanno approvato la proposta, lanciata da Romano Prodi, di presentarsi in unica lista alle prossime elezioni europee. Ma ancora non è stato deciso se gli eletti andranno a costituire un unico gruppo autonomo o rientreranno nelle fila delle grandi famiglie politiche esistenti. Otto maghrebini espulsi da Torino Un sedicente imam residente a Torino e altri sette maghrebini sono stati espulsi dall’Italia per “turbativa dell’ordine pubblico e pericolo per la sicurezza dello Stato”. Dopo l’attentato di Nassiriya, Abdul Quadrir Allah Fadl Mamour aveva affermato: «Questo è solo l’inizio. Bin Laden continuerà negli attacchi all’Italia fino a quando il Governo non ritirerà i suoi militari dall’Iraq. Gli italiani sono tutti a rischio». E non era la prima volta che le dichiarazioni dell’imam suscitavano scalpore. CITTADINO INFORMATO Aflatossine nel latte L’associazione Altroconsumo lo andava dicendo già da anni: attenti alle aflatossine nel latte. E l’ottobre scorso è arrivata la conferma dalla Regione Lombardia allarmata per la presenza elevata nel latte di aflatossine, sostanze particolarmente cancerogene provenienti dalle muffe presenti nei mangimi. L’alta concentrazione di queste tossine ha costretto a distruggere il 20 per cento del latte prodotto in Lombardia. e L’AZiON Primo Piano Domenica 23 novembre 2003 e L’AZiON Primo Piano La presenza dei cinesi Comune per Comune I CINESI TRA NOI N el variegato mondo degli immigrati nel nostro territorio, i cinesi rappresentano una delle realtà più in crescita, ma anche più misteriose. Quasi un mondo a parte. Socializzano poco e ben poco si sa di come vivono. In provincia di Treviso le presenze più consistenti sono a Castelfran- co, Montebelluna e Conegliano, con riferimento ai dati ufficiali dei regolari, dando per scontato che i clandestini siano sempre numerosi. In gran parte miti e laboriosi, il problema principale alla loro integrazione risulta essere la difficoltà linguistica. Di certo rappresentano per noi un’ulteriore sfida all’accoglienza. INTERVISTA A DANIELE COLOGNA, ESPERTO DEL MONDO CINESE “Non sono pericolosi” N on sono più così “invisibili”. Ed è ora, quindi, di smetterla con tanti stereotipi su di loro: i cinesi. Lo lascia capire in modo chiaro Daniele Cologna, ricercatore della società milanese Sinergia ed esperto del mondo cinese, che abbiamo interpellato perché ci indicasse alcuni elementi utili a comprendere meglio la realtà degli immigrati cinesi. Innanzitutto, perché i cinesi vengono in Italia? «Ci sono due fattori principali che spiegano l’immigrazione cinese. Uno è l’esistenza di catene migratorie formate da parenti, amici, paesani che fanno da richiamo ad altri. L’altro fattore è una spinta alla ricerca di migliori opportunità di vita, anche se – sia chiaro non provengono da situazioni di povertà, anzi. Tanti qui in Italia, ad esempio, provengono dalla città di Wenzhou, nella provincia de Zhejiang, un’area in cui si è registrato un recente, forte sviluppo grazie alla piccola imprenditoria locale, qualcosa di simile a quello che è accaduto nel nostro Nord Est. Questa crescita economica ha influenzato l’intera area innalzando il costo della vita e spingendo molti all’emigrazione Ma l’inizio del fenomeno dei cinesi in Italia risale agli anni Venti, prima a Milano e poi in altre città d’Italia, aprendo ristoranti o, Conegliano 205 Vittorio Veneto 83 Oderzo 60 Susegana 45 Sacile 23 Vidor 17 San Vendemiano15 Sernaglia 13 Miane 10 Gaiarine 9 Motta di Livenza 8 Godega S. U. 8 Santa Lucia 7 Refrontolo 7 in seguito, lavorazione di borse in pelle o in tela. Successivamente la loro presenza si è diffusa nei distretti del tessile, da Prato a Carpi, dal Piemonte al Veneto. Ora, però, con l’aumento della popolazione cinese i settori economici in cui sono presenti si sono moltiplicati: c’è un proliferare di edicole, bar, tintorie, ecc.». Gli immigrati cinesi finora si notavano poco, secondo lei perché? «Perché molti cinesi lavoravano per connazionali, tra l’altro svolgendo attività rumorose, che li tenevano lontani dai centri abitati. Aprendo attività diverse, non più rivolte solo ai cinesi, è però diventato necessario per loro parlare l’italiano, aprirsi. Ma quello delle comunità cinesi chiuse in sé stesse è uno stereotipo che non corrisponde più alla realtà. Basti considerare che oggi un cinese su quattro è un minore che sta frequentando la scuola dell’obbligo e che quindi già parla correttamente l’italiano: questo accelererà il loro inserimento sociale». C’è da aver paura dei cinesi? «Direi proprio di no. Non ha senso aver paura dell’immigrazione cinese, perché essa si caratterizza per essere “familiare”, quindi alla ricerca immediata di stabilità. È una realtà ben diversa da quella degli immigrato adulto che arriva “Sono indispensabili interventi di mediazione culturale” dall’Africa o dall’Est all’avventura... La presenza di tanti bambini, poi, è un indice di forte radicamento nel territorio. E si tratta di famiglie motivate all’imprenditoria, decise a far soldi, senza altri obbiettivi che il benessere della famiglia stessa». Cosa distingue l’immigrazione cinese rispetto a quella di altri gruppi etnici? «Nessun’altra popolazione straniera presente in Italia ha una così alta redditività ed anche una così vivace imprenditorialità. Inoltre i cinesi possono rappresentare anche un’opportunità per il loro retroterra storico e socio-culturale che essi rappresentano. Un’altra caratteristica: la maggior parte dei cinesi finanzia la propria attività economica grazie a prestiti senza interessi da parte di parenti e amici, secondo un sistema di aiuto reciproco. I soldi non vengono messi né in banca né sotto il materasso». Un altro stereotipo è che i cinesi lavorano tanto: É vero? «É vero, lavorano tanto qui da noi! Più fattori li spingono a lavorare anche 13-15 ore al giorno. Chi è emigrato è fortemente motivato ad un miglioramento della sua condizione economica. Inoltre, per quelli che emigrano clandestinamente, c’è sempre un debito da estinguere, contratto per riuscire ad arrivare qui. Ma, specialmente in tanti laboratori contoterzisti, non hanno alternativa: se vo- Daniele Cologna, sinologo, durante un recente viaggio nella provincia cinese dello Zehijang gliono essere competitivi e non venire “cancellati” devono accettare le condizioni che vengono loro poste dai committenti». Quale integrazione è possibile, quali i percorsi per la convivenza? «Occorre comprendere che i cinesi, per ragioni storiche, hanno difficoltà a capire come funzionano le istituzioni in genere. Inoltre per i cinesi adulti la barriera rappresentata dalla lingua è enorme! Per essi imparare l’italiano è difficile quanto lo è per noi imparare il cinese... Quindi sono indispensabili interventi di mediazione culturale, di intermediazione sociale, che vengano attivati dalle nostre stesse istituzioni. E questo, senza aspettarsi troppo risposte simili a quelle, ad esempio, dei magrebini che imparano presto a chi devono rivolgersi e a chi chiedere ciò di cui necessitano». Ne verranno ancora? «Certamente sì. Tutto fa pensare che la presenza cinese tra noi è destinata a crescere a ritmi intensi. Per più fattori: l’emigrazione dal Paese d’origine, gli spostamenti interni all’Italia, il maggior numero di figli procreati, i ricongiungimenti familiari». Quindi è importante prestare un’adeguata attenzione a questa presenza? «Una politica attendista può avere conseguenze negative, anche se adesso c’è una situazione di calma e tranquillità... Problemi di conflitti tra vicini, tra negozi concorrenti potranno scaturire prima o poi. Dobbiamo tener conto, da un lato, che gli italiani in genere conoscono poco la cultura e la realtà dei cinesi: c’è quindi il rischio degli stereotipi. Dall’altra parte, poi, va sempre tenuto conto che i cinesi non sono nemmeno in grado di farsi conoscere, di portare avanti le loro istanze. Occorre pertanto che siamo noi italiani a pensare a forme di coinvolgimento e di integrazione degli immigrati cinesi, prima che si creino pericolosi atteggiamenti di ostilità, comitati contro di loro... allora sarà troppo tardi per parlare di integrazione». Franco Pozzebon L’ESPERIENZA DI UNA MEDIATRICE CULTURALE La difficoltà della lingua è il problema principale N elle scuole elementari e medie di Conegliano i cinesi sono sempre più di casa. Tanto che i dirigenti scolastici stanno ricorrendo ai mediatori culturali per far fronte agli inevitabili problemi di integrazione. Marzia Zaro - laureata in Lingue orientali all’Istituto di cinese dell’Università Ca’ Foscari di Venezia - fa questo mestiere da diversi anni. Ha cominciato a Paese, quindi Istrana, Roncade, Treviso. Lo scorso anno ha inziato a lavorare anche in Sinistra Piave, precisamente alle medie Grava di Conegliano. Quest’anno ha un pacchetto di 40 ore alle Brustolon. La sua attività consiste nella traduzione della modulistica e delle informative, nella consegna delle schede di valutazione, negli incontri con le famiglie, nell’insegnamento dell’italiano, nell’organizzazione di feste interculturali. Dott.ssa Zaro, da dove arrivano i cinesi che risiedono a Conegliano? «Quasi tutti dalla regione dello Fujan. Dobbiamo toglierci dalla testa lo stereotipo della Cina: “campagne, risaie, contadini”. Anche lì sta avanzando l’industrializzazione, specie lungo le coste, e i giovani non sono poi tanto diversi dai nostri». Si dice che i cinesi stanno tra di loro e non legano con altre etnie. È vero? «La comunità cinese non ha una spiccata esigenza di integrazione. Probabilemente si rendono conto della radicale diversità tra la loro cultura e quella occidentale e vogliono mantenere la loro identità. I giovani, ad esempio, immaginano il matrimonio solo con connazionali». Si vedono poco in giro. Come mai? «Non perché vogliano starsene nascosti. È il loro modo di vivere: se ne stanno in casa oppure visitano gli amici ma sempre in casa. Raramente vanno al bar o al ristorante. Salvo i ragazzi più ABITANO A BOCCA DI STRADA apà Yao Fenzhang, mamma Lin Bizhen, e i figli: Hongfeng, Hongjiao, Fuhai (tre gemelli!). Vi garantiamo che si scrive così. Come pronunciarli bene, questi nomi della Cina postmaoista, è un altro paio di maniche… Battute a parte (così, giusto per rompere il ghiaccio) provate a pensarci un po’: se è difficile per noi, credete che a loro vada meglio? No, no, manco per idea. Pensate, papà Fenzhang, 44 anni portati che è una meraviglia, è da undici anni che va su e giù per l’Italia, da Roma a Napoli, «Tutti vorrebbero tornare in Cina. Chi prosegue negli studi aspira a un lavoro che gli consenta di lavorare per aziende italiane in Cina». È vero che terminato l’orario scolastico lavorano? «A me non risulta. Personalmente ho riscontrato un solo caso di due ragazzini nel Padovano che il sabato e la domenica lavoravano in un laboratorio di famiglia. Va detto che le ragazzine sono impiegate moltissimo nei lavori domestici: puliscono casa, fanno da mangiare, si occupano della spesa, tengono i fratelli più piccoli». Con la religione come la mettiamo? «Si dicono buddisti ma non praticano. Il buddismo più che una religione è una filosofia di vita. Però in tutte le case hanno un altarino a ricordo degli antenati. Ne conosco anche di cattolici: a Mestre c’è una chiesa cinese». Quali sono i maggiori problemi che incontra nel suo lavoro? «Far capire ai ragazzi il funzionamento delle nostre scuole e la necessità di rispettare alcune regole. Poi c’è il problema dell’insegnamento della lingua italiana». Federico Citron 3 NEL MONDO DEL LAVORO Nei laboratori o nelle bancarelle «D ei cinesi? Sappiamo ben poco. Sono molto chiusi». È quasi un ritornello, quello che ci si sente rispondere a chiedere informazione sui cinesi, anche tra chi segue da vicino il mondo del lavoro, la realtà locale dell’immigrazione. «Con le ultime regolarizzazioni – sostiene Maurizio Cecchetto, segretario provinciale della Cisl, già presidente dell’associazione “Fratelli d’Italia” - la situazione è un po’ cambiata: sono diventati più visibili, perché tanti sono usciti dalla clandestinità. Si vedono di più per le strade, si percepisce una loro presenza E della realtà lavorativa dei cinesi? Poco si sa – se non quando scattano le operazioni della Guardia di Finanza - dei laboratori, soprattutto nel tessile, dove per 15 o anche più ore al giorno lavorano folle di cinesi, spesso in condizioni di forte disagio. Ma la produzione di questi laboratori solo in parte ha lo sbocco della vendita nelle bancarelle dei mercati. Una parte è destinata anche alla produzione regolare, anche di grandi aziende, quindi con una “complicità” diffusa. In alcune zone della provincia di Treviso i laboratori di contoterzisti cinesi a- sociale». Ci sono anche i cinesi che si iscrivono al sindacato. «Ma si tratta di quelli che hanno un lavoro regolare. E sono loro a chiederlo, anche se poi non assumono mai – come accade per stranieri di altre nazionalità – un ruolo attivo, d’impegno diretto». «Da quel che possiamo capire – continua Cecchetto – alle spalle dei cinesi ci sono “reti” forti, in grado di finanziare gli ingressi, ma anche l’avvio di aziende, e che esercitano anche un controllo sociale interno». vrebbero rimpiazzato pressochè del tutto i contorerzisti italiani. Ma sempre più sono i cinesi che vengono assunti come dipendenti nelle aziende locali, a fianco di immigrati di altre etnie. Per riuscire a sapere e a capire di più il “fenomeno giallo” il Forum per l’immigrazione della Sinistra Piave ha già messo in calendario per il febbraio 2004, un ciclo di incontri che si terrà a Conegliano e sarà incentrato proprio sulla conoscenza della cultura cinese. di Conegliano, che frequentano con profitto. “Solo a Napoli qualche problema, se non stai attento ti fregano tutto”. Già, la Cina è vicina. No, niente vero: è lontana, lontanissida Vedelago a Susema. Le ragazze non gana, e adesso a Bocsentono nostalgie, ca di Strada, eppure papà sì, gli mancano cavargli una parola Yao Fenzhang con la moglie Lin Bizhen e i tre figli Hongfeng, Hongjiao, Fuhai i paesaggi della sua che sia una, nella linregione del sud est, ugua di Dante, è un’impresa. Già, na regione dedita all’agricoltura, in testa alla lista delle difficoltà de. Bollente e verace. Fenzhang verde e antica, gli mancano gli a– domanda numero 1, la più ov- sorride, gli va di scherzare: pro- mici dell’infanzia, e gli mancano via – loro mettono la lingua. blemi con gli italiani? Assoluta- i sapori della mitica cucina. Ma Sono andato a trovarli al civi- mente no! Fila liscia che è un pia- è gente che si sa adattare, e che co 2 di via Aldo Moro, nel picco- cere con i vicini, i suoi colleghi sa lavorare duro. “Tornare in Cilo, lindo appartamentino all’ulti- alla Marmitte Zara sono simpa- na, no, per adesso proprio no, un mo piano. Quasi a sorpresa, con ticissimi (“ci parliamo a gesti…”, domani forse, chissà…”. Il dobrevissimo preavviso. E la prima traduce Hongfeng, e ride) le ra- mani è l’oggi, quel che conta è tecosa che hanno fatto è stato met- gazze Hongfeng e Hongjiao han- nersi stretto quel lavoro che trotermi davanti ogni ben di Dio: u- no familiarizzato subito con gli vare probabilmente è costato va, mele, e naturalmente té ver- altri studenti del “Marco Fanno” qualche fatica di troppo. Gente La vita tranquilla della famiglia Yao P integrati che cominciano ad andare in pizzeria». Quali sono gli hobby dei ragazzi cinesi? «La televisione e la musica cinesi. Passano tantissime ore davanti alla tivvù cinese e questo non facilita l’apprendimento dell’italiano». Nello studio come vanno? «Sono molto motivati, dopo un anno e mezzo sono in grado di parlare e comprendere abbastanza bene. In genere si applicano. Poi naturalmente ci sono le eccezioni, come tra gli italiani d’altra parte». Dopo la terza media continuano a studiare? «Lo scorso anno alle scuole Grava, su sette ragazzi che hanno sostenuto l’esame di terza media, cinque si sono iscritti alle scuole superiori. In genere fanno scuole tecniche, principalmente Ragioneria e Istituti professionali o anche il Turistico». Cosa sognano i ragazzi cinesi? Vazzola 6 Codognè 6 Colle Umberto 5 San Fior 4 Mareno 2 Cappella M. 2 Sarmede 2 San Polo 1 Tarzo 1 Chiarano 1 Cordignano 1 (Presenze regolari nei Comuni diocesani - Fonte Caritas) Domenica 23 novembre 2003 pragmatica, ma non dimentica del valore della tradizione. Gli Yao sono religiosi, buddisti come la gran parte dei loro connazionali. Ci tengono a ribadirlo, perché «in Cina non tutti credono». Eppure il nuovo corso di Pechino ha affievolito la morsa della persecuzione religiosa, la fede non è più un delitto. Domanda dopo domanda, tra un calice di te verde e l’altro, l’intervista sfuma in un simpatico chiacchiericcio che dà spazio ai quesiti futili. Futili? Mica poi tanto. Per esempio: sabato e domenica cosa fate? Come passate il tempo libero (come, anche i cinesi conoscono il tempo libero? Caspita!). Girano, vanno a incontrare gli amici connazionali, fanno sport. Con lezioncina finale: «Non come italiani, sempre per bar e ristoranti, noi non fare così». Valerio Cupidi 4 NordEst e L’AZiON Attualità Domenica 23 novembre 2003 Quale strategia NOTIZIE Ancora troppo sangue sulle strade trevigiane Ancora un fine settimana di sangue sulle strade trevigiane. Nella notte tra sabato 15 e domenica 16 novembre perdono la vita quattro persone. Nel primo incidente, a Fontanelle, perde la vita un giovane di 27 anni, Stefano Migotto. Nel secondo, avvenuto a Susegana, a causa dello scontro frontale tra due autovetture muoiono Gabriella Fontebasso, 43 anni, e Samuele Crespan, 29. Antonio Dal Santo, 51 anni, muore invece nella sua auto fuori strada a Negrisia di Ponte di Piave. Sicurezza stradale: la “giornata” a Pordenone La sicurezza viaggia... a ritmo di musica. Saranno infatti cantanti di grido e i cabarettisti di Colorado cafè ad animare la quinta edizione della Giornata che la Provincia di Pordenone dedica quest’anno al tema della sicurezza stradale. L’iniziativa è in programma per sabato 29 novembre a Pordenone, nel palazzetto dello sport di via Interna. La serata musicale prenderà il via alle 18. Ma già alle 17 si potrà visitare il “motorhome”, una vera e propria “casa dei motori”, uno spazio virtuale dedicato alla sicurezza sulla strada, con tanto di “crash test”. Destinatari primi dell’iniziativa sono evidentemente i giovani. Ingresso gratuito. Unindustria Treviso: fatevi l’antinfluenzale... Influenza? No, grazie! Dopo i positivi risultati degli anni scorsi, Unindustria Treviso ha avviato anche quest’anno un’iniziativa – assieme alle tre Uls della provincia – per promuovere nelle imprese associate la campagna di profilassi e favorire i dipendenti che volontariamente intendano sottoporsi alla vaccinazione antinfluenzale. La somministrazione del vaccino potrà essere effettuata sia nelle strutture sanitarie territoriali sia, se il numero di adesioni è alto, direttamente in azienda. Corso per volontari che operano con i nomadi Come inserire, in classe ma non solo, i bambini rom e sinti, ossia gli “zingari”? Questo il tema del percorso formativo proposto dall’Opera Nomadi di Treviso, associazione di volontariato che raggruppa coloro che si occupano della relazione con i nuclei rom e sinti. Si comincia mercoledì 26 novembre, tre gli incontri per insegnanti; la giornata di sabato 29 novembre sarà tutta dedicata al modulo per volontari con i piccoli nomadi. La partecipazione al corso, che si svolge a Treviso (via Montello 5, sede di “Fratelli d’Italia”) è gratuita. Per informazioni: telefono 0422-320543, e-mail [email protected]. p e r i l f u t u ro d e l l a M a rc a ? T reviso come Barcellona, Francoforte, Stoccol- ma? Il presidente della Provincia Luca Zaia ci crede e si sta prodigando per dare allo sviluppo della Marca trevigiana, sprovincializzandola quel che serve e dotandola di un Piano strategico che possa fare da traino allo sviluppo complessivo futuro. È una scommessa, la sua, lanciata dopo la sua rielezione a presidente della Provincia, e giunta ora alla “fase pubblica”, do- po aver siglato intese con alcuni partner, primo fra tutti il “Patto per Treviso”, con la Camera di Commercio, il 15 gennaio scorso. «Il Piano strategico – ha spiegato Zaia – è come una grande orchestra, in cui tutti gli strumenti partecipano alla perfetta realizzazione della performance musicale. Ogni interlocutore del territorio, in relazione alla propria rappresentatività, sarà delegato all’esecuzione di un aspetto ben definito del Piano». Venerdì scorso a villa Albrizzi Fianchetti di Preganziol si è tenuto un convegno internazionale sulle esperienze di pianificazione strategica a livello europeo, con la partecipazione dei direttori dei Piani strategici di sette città: Stoccolma, Francoforte, Lione, Barcellona, Valencia, Siviglia e Glasgow. E nell’occasione è stato costituito ufficialmente anche il Comitato scientifico internazionale per il Piano strategico di Treviso, composto dai direttori dei Piani strategici internaziona- PIANO STRATEGICO / 2:L’INDAGINE Economia di Marca in difficoltà N ell’ambito della definizione del Piano strategico la Provincia di Treviso ha commissionato alla Swg, l’istituto triestino di ricerche, una indagine tra 400 imprenditori trevigiani, che paiono abbastanza sfiduciati su come sta andando l’economia locale. Se ben il 78 % di essi dà un giudizio “molto” o “abbastanza” soddisfacente della situazione economica, d’altra parte il 58 % è convinto che la situazione negli ultimi 12 mesi sia peggiorata. Il capitolo dedicato a “settori di crisi e delocalizzazioni” indica che nei prossimi anni il 25 % imprenditori prevedono una contrazione nel tessile e abbiglia- mento, per il 13 % in agricoltura, per il 10 % nel calzaturiero, per l’8 % nelle costruzioni. E sarà proprio il tessile, secondo il 32 %, a subire maggiormente la delocalizzazione, mentre il 24 % pensa soprattutto al calzaturiero. E la corsa sarà verso Est, nei Paesi dell’ex blocco sovietico come principali mercati di crescita e di proiezione. I ricercatori della Swg definiscono l’economia trevigiana come una “nebulosa dello sviluppo”: «Il sistema provinciale sembra reggere, ma le prospettive di futuro paiono appannate». Riuscirà il Piano strategico a ridare luce al futuro della Marca? Il Piano strategico della Provincia decollerà solo se si farà squadra li e del Comitato scientifico nazionale formato dai rettori delle Università di Padova, Ca’ Foscari e dello Iuav di Venezia. Due sono le tappe pubbliche prossime, verso il Piano strategico: la presentazione da parte della Camera di Commercio, sabato prossimo 28 novembre, del riposizionamento competitivo con la partecipazione del presidente Luca Zaia; la convocazione degli “Stati generali” prevista per la fine del gennaio 2004. In questi passaggi e anche in quelli che seguiranno, la “carta” più decisiva per l’attuazione e la buona riuscita di un Piano è quella della condivisione, e quindi della disponibilità alla collaborazione tra le entità a diverso titolo coinvolte. Un passo che per ora sembra un traguardo utopistico, visti i tanti campanilismi e le infinite manifestazioni di faziosità politica che contraddistinguono la realtà locale. E Zaia dovrà saper fare squadra, più che esibirsi in assoli. Dovrà mediare, dovrà lavorare per la qualità dei suonatori, ma ancor più per la loro amalgama. Una partita giocoforza difficile, anche per la prospettiva di sviluppo “frenato” che sembra prospettarsi all’orizzonte dell’economia trevigiana. A Treviso si discute lo Statuto del Veneto unedì 24 novembre tocca al capoluogo della Marca ospitare la Commissione regionale per lo Statuto della Regione Veneto. Nel Palazzo della Provincia di via Battisti a partire dalle 10 sono invitati enti, istituzioni, rappresentanti del mondo economico, imprenditoriale, sociale e culturale. E si aprirà il confronto sulla bozza di Statuto regionale, già presentata in altre province, con la possibilità di esprimere osservazioni, valutazioni e proposte di modifica. L SEGUE DALLA PRIMA I l terrorismo poi, che è il contrario della democrazia e sempre legato ai totalitarismi, è un nemico che richiede strategie particolari. Bin Laden non è capo di un popolo aggressore, ma di un’organizzazione segreta. È molto più efficace, senza voler dettare strategie militari, combatterlo scoprendo le sue trame e creandogli attorno il vuoto. Ma questo comporta di evitare atteggiamenti ostili nei confronti di tutto l’Islam e di promuovere il dialogo con la maggioranza dell’Islam che non è fondamentalista e violento. È molto più efficace spendere le energie per rafforzare i governi che dimostrano di fare passi verso la democrazia, piuttosto che aggredire popoli dove si pensa che alligni la mala pianta. Inoltre, come non è possibile imporre la democrazia con le armi, così non si può pensare di consolidare la democrazia usando metodi cinici che arrivano perfino ad aiutare i nemici dichiarati della democrazia. Si sapeva fin dall’inizio chi fossero i talebani e tuttavia sono stati aiutati perché si pensava che potessero essere uno strumento utile per contrastare i russi in Afghanistan. Anche Saddam era già noto quando venne sostenuto nella sua lotta contro l’Iran. I fatti del vicino Oriente confermano l’antico principio etico che i mezzi devono essere adeguati ai fini, cioè che non è possibile usare mezzi illeciti per ottenere fini buoni. Ogni volta che si deroga da questo principio si paga duramente. Questo vale anche nella lotta contro il terrorismo: la pretesa di sradicare la mala pian- ta scavalcando regole di diritto internazionale che stanno alla base della democrazia o confidando eccessivamente sull’uso della violenza delle armi, ha provocato l’effetto contrario di renderla più virulenta e infestante di prima. Il dolore immenso che proviamo per quei nostri soldati massacrati in Iraq, perché non sia solamente emozione momentanea o, peggio, artificiosa retorica, deve aiutarci a capire come dobbiamo condurre questo mondo che diventa ogni giorno di più il mondo di tutti: un’unica famiglia. Non spetta solo ai grandi questa conduzione. Le decisioni di chi ha il potere devono nascere sulla base delle convinzioni comuni. E queste si formano quando ognuno si sforza di ragionare sui fatti e di ascoltare attentamente quelle intuizioni di verità e di giustizia che esistono in ciascuno di noi. Perché, alla fin fine, è alla coscienza etica, con buona pace di tutti i realismi politici e le furbizie machiavelliche, che dobbiamo far riferimento. Ogni allontanamento da essa non può che provocare disastri. (GpM) Attualità DURO CONFRONTO TRA SINDACI E CIT Rifiuti: tensione ancora alta U fficialmente non esiste alcun dissidio tra Cit, Savno, Vesta, Contarina, ovvero i protagonisti della partita rifiuti in Sinistra Piave. Ma dietro alla concordia di facciata è tutto un digrignar di denti, mulinar di spade e caricar di schioppi. L’ultimo scontro è maturato in questi giorni. Motivo? La destinazione futura del secco fino ad oggi smaltito nell’impianto di Fusina di proprietà della Vesta (la municipalizzata del Comune di Venezia detentrice di una percentuale della Savno). Spiega il presidente del Cit Giovanni Cesca: «Come Autorità di bacino dobbiamo attenerci alla programmazione provinciale e regionale. In base al piano regionale in vigore, se la Provincia è in grado di garantire l’autosufficienza a livello di impiantistica, tutti i bacini hanno l’obbligo di smaltire a livello provinciale. Fino a luglio di quest’anno la Provincia non aveva questa autosufficienza. Ma avendo autorizzato l’ampliamento di Lovadina (gestito dalla Contari- N (da sinistra) Antonio Morona presidente della Savno e Giovanni Cesca presidente del Cit na, ndr) per il secco, ora questo impianto è capace di ricevere anche i rifiuti del nostro bacino. Per legge quindi dovremo andare lì». Il ragionamento non fa una grinza. Solo che la tariffa di smaltimento stabilita dalla Contarina è più alta di quella pagata attualmente alla Vesta. Perciò i sindaci, già sotto pressione per le proteste dei cittadini per rincari e disser vizi, contestano la decisione di smaltire a Lovadina. Contestazione rientrata, secondo Cesca: «Stiamo contrattando con Contarina per avere un prezzo pari a quello pagato alla Vesta, così da non l cordoglio e la commozione per la morte dei 17 militari e i due civili italiani uccisi dall’attentato alla missione del nostro Paese a Nassiriya, non devono impedirci di guardare con realismo al senso politico del nostro impegno in quel Paese. Lo dobbiamo alla memoria dei caduti. Ora, con lucidità e obiettività dobbiamo riconoscere che il bilancio della presenza internazionale in Irak negli ultimi sei mesi è purtroppo ampiamente deficitario. L’attentato al contingente italiano è uno dei tanti segnali di un fallimento politico che potrebbe trasformarsi addirittura in smacco militare per la coalizione euro-americana. L’illusione americana di rimanere solo pochi mesi in Irak dopo la sconfitta militare di Saddam Hussein è evaporata già la scorsa estate. Le avere costi maggiori». Ma lo scontro è più complesso di quel che appare. C’entra la politica. Alcuni sindaci di area Forza Italia-An diffidano della Con- PENSIONATI CISL: Un nuovo servizio fortunati uova iniziativa proa favore dei meno mossa dal coordinamento donne della Fnp-Cisl di Treviso. La parte “rosa” dell’associazione pensionati, infatti, avvierà, a partire dal 4 dicembre, un nuovo servizio per iscritti e non nella sede della Fnp-Cisl di Treviso in via Cacciatori del Sile 21/a. Si tratta di uno sportello, aperto tutti giovedì dalle 15 I Contestato il conferimento all’impianto di Lovadina per le conseguenze sui costi tarina considerata una roccaforte della Lega che ne esprime il presidente. C’entrano gli affari. C’è da scommettere che la Vesta – partner già inquieta, per altri motivi, di Savno – non faccia i salti di gioia all’idea di “perdere” i rifiuti del nostro bacino. Ma di questo, in fondo in fondo, al contribuente interessa fino ad un certo punto. Ciò che più gli interessa è che alla fine della fiera la bolletta non aumenti e, possibilmente, diminuisca. Assicura Cesca: «A fronte di questa maggiore massa da trattare (a Lovadina, ndr), la tariffa di smaltimento dovrebbe anche scendere. Questo è già definito in un accordo di programma che ha valenza dal 1º di agosto fino a fine anno. Già a partire dal 1º gennaio 2004 ci sarà una nuova tariffa che comporterà una riduzione del 10 per cento». Chi vivrà vedrà (e, se del caso, protesterà...). Infine il capitolo Savno. «Per noi la Savno continua come prima, Non abbiamo di che dubitare sul suo andamento. È ovvio che pilotare una macchina complessa come i rifiuti non è semplice» assicura il presidente del Cit, che della Savno è azionista di maggioranza. Non la pensano così i cittadini alle prese con rincari, mancato avvio del conteggio degli svuotamenti, lettere che arrivano in ritardo. Non c’è dubbio. La macchina Savno sta correndo: ma verso dove sta andando? (FC) analisi di esperti della Cia e del Pentagono che mettevano in guardia il presidente Bush rispetto ai rischi di un dopoguerra ingovernabile sono state sistematicamente ignorate, a vantaggio di altre previsioni fin troppo funzionali ai disegni politici della Casa Bianca. Il presidente americano voleva fortissimamente una vittoria rapida e definitiva in Irak e la ristrutturazione geopolitica dell’intero Medio Oriente, considerata la chiave non solo per stroncare definitivamente il terrorismo islamico di Bin Laden, ma anche per consolidare per i prossimi decenni la supremazia degli Usa nel mondo. Ebbene, quei conti alle 18, che offrirà indicazioni utili sui luoghi o sulle strutture, siano esse pubbliche o private o di volontariato, a cui si possono rivolgere coloro che si trovano in situazione di disagio per ragioni di salute, handicap, non autosufficienza. Lo scopo è di creare collegamenti che possano alleviare le situazioni di disagio e offrire prospettive di solidarietà. ha sostenuto le posizioni anglo-americane sul pericolo atomico irakeno, ha fornito il supporto logistico richiesto alle operazioni militari e, ad attacco finito, ha messo a disposizione un contingente di militari per gestire l’occupazione. Certo, la presenza dei militari e dei carabinieri in Irak è stata descritta come “umanitaria” ed effettivamente lo spirito con cui i nostri soldati hanno operato in quel Paese è stato “umanitario”. Ma come non rendersi conto che la situazione irakena non poteva essere paragonata a quella del Kosovo? Come non riconoscere che mancavano le condizioni politiche minime PER RISPETTO AI CADUTI Strage di Nassiriya: e le responsabilità? oggi appaiono truccati. Nella strategia anglo-americana era fondamentale mostrare di avere l’appoggio di almeno qualche altro Paese. L’Italia figura tra i Paesi che hanno sostanzialmente appoggiato l’operazione in Irak. Nonostante la conclamata “non belligeranza”, nonostante il continuo appellarsi all’Onu, nonostante l’omaggio alle parole del Papa che esplicitamente bocciava la “guerra preventiva”, il nostro governo Domenica 23 novembre 2003 5 DALLA REGIONE VENETO 46 defibrillatori consegnati all’Avis L’ assessore regionale Antonio De Poli ha consegnato all’Avis regionale 46 defibrillatori semiautomatici da utilizzare in ambiente extra-ospedaliero. Il defibrillatore è un apparecchio che viene usato in caso di arresto cardiaco ed è facile da usare perché dotato di messaggi visivi e vocali che guidano il soccorritore in tutte le fasi dell’intervento. Per l’uso di queste apparecchiature si prevede la formazione di volontari (infermieri ma anche personale non sanitario) addestrati nell’attività di rianimazione cardiopolmonare. Un rapido intervento con il defibrillatore è capace di aumentare di almeno il 50% la percentuale di sopravvivenza delle persone colpite da problemi cardiaci. «La Regione – sottolinea l’assessore De Poli – ha stanziato per questa iniziativa oltre 206 mila euro nella cornice di un intervento che prevede due piani: il primo consiste in otto corsi di addestramento per circa cento volontari e un corso per tre formatori abilitati; il secondo prevede la consegna dei defibrillatori in tutte le province, da utilizzarsi nelle postazioni Avis, i distretti sanitari, i servizi di ambulanza e primo soccorso, e negli ambienti di vita e di lavoro di maggiore aggregazione». Il progetto defibrillatori si inserisce in un’iniziativa denominata Pad Chain (Public Access Defibrillation Chain) che coinvolge e organizza in una precisa sequenza temporale istituzioni e forze diverse per trattare entro 4 minuti, una persona colpita da arresto cardiocircolatorio. CONEGLIANO: Centro regionale per le attività trasfusionali H a preso avvio a Conegliano l’attività del Centro regionale per le attività trasfusionali (Crat) del Veneto, con sede nell’Ulss 7. Questa nuova struttura è il nucleo centrale del coordinamento per la realizzazione delle attività e dei progetti previsti dal nuovo Piano sangue del Veneto approvato dalla Giunta nella scorsa primavera (e ora all’attenzione del Consiglio regionale). Tra i più importanti compiti del Crat, c’è quello di traghettare il sistema sangue del Veneto dall’attuale fase di frammentazione (è sostanzialmente aziendale) ad una forte integrazione con il livello regionale di programmazione, prevedendo l’assegnazione di risorse vincolate attraverso il neo costituito Fondo regionale attività trasfusionali, e occupandosi della realizzazione del Piano, compresa la gestione degli emoderivati e lo sviluppo della medicina trasfusionale. Responsabile del Crat è il dottor Antonio Breda. per far percepire come pacifica una presenza militare a fianco degli Usa? Come non capire che in queste condizioni la minaccia terroristica non poteva che crescere (e i segnali in questo senso non sono mancati: la strage alle Nazioni Unite, l’attentato alla Croce Rossa, i kamikaze a Ryiad…)? C’è insomma una pesante responsabilità politica dietro alla strage di Nassiryia, che si aggiunge alla responsabilità criminale dei terroristi che l’hanno pianificata e realizzata. I governi della coalizione che occupa militarmente l’Irak – e quindi anche il nostro governo – non possono limitarsi alla celebrazione del lutto. Non sarebbe rispettoso né per i caduti, né per coloro che sono rimasti a rischiare la propria vita. Paolo De Stefani MONDO ARTIGIANO e L’AZiON PRESEPI Scegliete tra: TERRACOTTA, RESINA, LEGNO.. da cm 6,5 a 125 FONTANINI, TRIPI napoletani, spagnoli, francesi.. CAPANNE MOVIMENTI MOTORINI.. ICONE QUADRI VILLORBA (TV) S.S. Pontebbana incrocio Castrette Tel.e Fax 0422/618688 e L’AZiON Economia Domenica 23 novembre 2003 CONFARTIGIANATO DELLA MARCA La sfida dell’economia: e le piccole imprese? D al chiuso della bottega al mercato locale, regionale, nazionale fino alla prospettiva oggi di un mercato che non ha più confini. È possibile per una piccola e media impresa del Duemila restare ancora competitiva su di un mercato sempre più globale? Se lo sono chiesto gli artigiani all’appuntamento annuale della Confartigianato della Marca Trevigiana “L’Artigianato e l’economia globale. Scenari e strategie vincenti”, cui sono intervenuti Allen Sinai, economista di fama internazionale e il presidente della Banca Nazionale del Lavoro Luigi Abete. «Il mondo dell’artigianato – ricorda Mario Pozza, presidente della Confartigianato della Marca trevigiana – è stato sempre portato a misurarsi con il ter- mine e il concetto di globalizzazione con preoccupazione o quanto meno con diffidenza. Un atteggiamento che ha una sua ragion d’essere. Il dito è puntato innanzitutto sulle difficoltà di ordine culturale ma si ferma con preoccupazione sull’impotenza odierna delle piccole e medie imprese di far fronte alla concorrenza di attività con costi di lavoro assolutamente incomparabili a quelli italiani». «È il problema soprattutto della produzione che Mario Pozza ruota attorno al “sistema moda” – precisa Pozza – che, da un lato produce il fenomeno della delocalizzazione, dall’altro vede sempre più aggressiva la presenza di prodotti pro- Giornata dell’economia, le prospettive per la Marca U na giornata dedicata all’economia dove chi ha responsabilità di “governance” dello sviluppo economico, ascoltate analisi e diagnosi delle associazioni di categoria, dei sindacati, dei consumatori e dei singoli imprenditori, ha potuto dare alcune linee di percorso per uno sviluppo competitivo della nostra provincia. E’ quanto si è proposto l’annuale Giornata dell’Economia, organizzata da Camera di Commercio con ospite d’eccellenza il Premio Nobel per l’Economia, James Heckman. «L’Italia ha bisogno di un’apertura maggiore alla competizione - ha dichiarato Heckman - e alla mentalità del capitale. Non basta un semplice taglio di tasse, è questione di mentalità che bisogna acquisire di fronte a un nuovo ordine mondiale per cui ci vuole flessibilità». Serve dunque mettersi in rete e unire le forze, come ha più volte sottolineato il presidente di Camera di Commercio, Federico Tessari: «Rispetto a Italia e Veneto, Treviso ha dimostrato di saper tenere. Ma nelle fasi di galleggiamento è meglio pensare a un futuro in cui mettere in rete in processi integrati tutte le nostre eccellenze e capacità». Da qui l’importanza del Patto per Treviso firmato con la Provincia e gli investimenti nella ricerca e nella formazione, a favore delle piccole medie imprese. Secondo Tessari insomma oggi siamo chiamati a ri-costruire una Treviso con tre T: talento, tecnologia, tolleranza.(PF) venienti per esempio da Cina e India a costi cui non si può competere». Che fare allora? Secondo l’economista Sinai, dopo anni di recessione, l’economia globale invertirà rotta dirigendosi verso una vera ripresa ed espansione. In tutto questo scenario dovrebbero beneficiarne dunque anche le piccole e medie imprese: dovrebbero salire le esportazioni, con positive ripercussioni per le aziende trevigiane manifatturiere-tessili. I bassi tassi di interesse e le disponibilità finanziarie inoltre aiuteranno le piccole e medie imprese dove il finanziamento è importante alla loro attività. Sarà strategico investire infine nel turismo globale, una nuova risorsa economica. Ma attenzione: «Le Pmi dovranno guardarsi dalla concorrenza che proviene ad esempio da Cina dove non ci saranno inversioni di rotta – ha aggiunto Sinai –. Non solo: la cultura della Pmi nel Veneto non sembra ancora pronta a uno scenario mondiale vista la conduzione familiare e la forte identità per la propria azienda. Bisognerà dunque puntare alle economie di scala». Paola Fantin DI CORDIGNANO-ORSAGO Alla Navalmar 130 cassaintegrati D a 25 anni leader nella realizzazione di interni di navi, oggi la Navalmar di Cordignano-Orsago è costretta a chiedere la cassa integrazione straordinaria per i suoi 117 dipendenti e per quelli della Nortech e la Demo, due aziende ad essa collegate che lavorano all’interno dello stesso stabilimento, per un totale di 130 dipendenti. Della situazione di crisi che sta mettendo in ginocchio ormai da un anno questa importante realtà trevigiana (alla base vi è soprattutto la difficoltà di ottenere commesse dalla Fincantieri, per cui la Navalmar lavora da diversi anni) si è parlato nel corso di due incontri tra la Fiom Cgil di Treviso e l’amministratore delegato Marino Manzoli. «La mancanza di commesse da parte della Fincantieri - ha spiegato il segretario della Fiom Candido Omiciuolo, presente agli incontri insieme a Loris Scarpa, funzionario della Fiom l’ha messa in grosse difficoltà dal punto vista economico-finanziario tanto che a dicembre non potrà più essere onorato il pagamento delle retribuzioni (cosa che è invece avvenuta fino ad oggi, novembre compreso). Da un anno a questa parte la Navalmar, che un tempo contava anche 150 dipendenti, ha tentato di tamponare la falla grazie a commesse per armatori giapponesi ed esteri: ora, però, questa falla è diventata una voragine che sta rischiando di distruggere un’azienda all’avanguardia in quanto a tecnologia, professionalità e competenza nella lavorazione dell’acciaio e derivati e, inoltre, di cancellare un patrimonio del territorio e un pezzo di storia della cantieristica navale italiana». Per salvare la Navalmar e i 130 posti di lavoro le organizzazioni sindacali hanno chiesto un incontro con i sindaci di Cordignano e Orsago e un intervento delle forze politiche: ai primi solleciteranno un impegno per consolidare nei loro territori le attività produttive, ai secondi di caldeggiare la Fincantieri affinché riconfermi le commesse. 7 PREZZI Cereali (alla tonnellata + Iva) Frumento tenero nazionale Fino da 190,00 a 195,00 Buono mercantile da 188,00 a 190,00 Granoturco in granella nazionale (umidità 14%) Ibrido giallo Veneto da 172,00 a 173,00 Ibrido giallo Friuli da 169,00 a 171,00 Estero giallo tenero Orzo nazionale (p.s. 60/62 - 14% um.) da 175,00 a 180,00 Prodotti della macinazione Prodotti del grano tenero a) farine con caratteristiche di legge: tipo 00 (ceneri 0,50 - glut. 7) da 315,00 a 320,00 tipo 0 (ceneri 0,60 - glut. 9) da 310,00 a 315,00 b) farine da pasticceria da 474,00 a 484,00 Prodotti del granoturco (franco partenza - imballato) farina bianca granita da 390,00 a 395,00 farina gialla nostrana (nazionale) da 285,00 a 290,00 spezzato di granoturco degerminato tenero da 227,00 a 232,00 Vini (alla produzione, lire per ettogrado) Merlot del Veneto gr. 10-12 da 4,60 a 5,50 Merlot colli trevigiani gr. 10,5/12,5 da 5,20 a 6,20 Cabernet del Veneto gr. 11-13 da 5,50 a 8,00 Raboso rosso del Veneto gr. 9-11 da 5,00 a 5,50 Tocai del Piave Doc da 6,30 a 6,80 Verduzzo del Veneto gr. 10/12 da 4,90 a 5,50 Pinot bianco del Veneto gr. 9,512,5 da 7,50 a 8,00 Pinot grigio del Veneto gr. 9,5/12,5 da 14,50 a 15,50 Chardonnay del Veneto gr. 9,5/10,5 da 7,00 a 7,50 Prosecco del Veneto gr. 10-11 da 10,50 a 11,50 Prodotti avicoli - conigli pollame Uova fresche di gallina (100 pezzi) cat. L grammi 63/73 a 10,20 cat. M grammi 53/63 a 9,40 Pulcini da carne misti (cadauno) da 0,31 a 0,33 Pulcini femmine per uova (cadauno) da 0,60 a 0,64 (prezzi al chilogrammo) Polli allevamento intensivo a terra a pigmentazione gialla - leggeri da 0,95 a 0,97 - pesanti da 0,98 a 1,00 Galline allevamento intensivo a terra - medie da 0,58 a 0,60 - pesanti da 0,50 a 0,55 Galline allevamento intensivo in batteria - medie da 0,52 a 0,54 Anatre mute femmine da 1,80 a 1,84 Faraone all. tradizionale “di voliera” da 1,88 a 1,92 Tacchini pesanti - femmine da 1,30 a 1,32 - maschi da 1,47 a 1,49 Galletti - polli a collo nudo da 1,80 a 1,85 - galletti livornesi da 2,10 a 2,14 Conigli - oltre kg. 2,5 da 2,36 a 2,42 Bestiame suino (prezzi al chilogrammo) Grassi da kg. 90-115 fino a 1,29 Grassi da kg. 145-160 fino a 1,28 Oltre 180 kg. fino a 1,16 Magroni da kg. 40 fino a 1,74 Magroni da kg. 50 fino a 1,72 Magroni da kg. 65 fino a 1,65 Lattonzoli da kg. 25 fino a 2,31 Lattonzoli da kg. 30 fino a 1,92 Prezzi aggiornati a martedì 18 novembre 2003 e L’AZiON e L’AZiON Chiesa GIORNATA DEL SEMINARIO DOMENICA 23, DUE AVVENIMENTI SIGNIFICATIVI IL MESSAGGIO DEL VESCOVO Il Seminario, scuola per “pescatori di uomini” D ue significativi eventi caratterizzano la Giornata del Seminario di quest’anno: la celebrazione in cattedrale del rito di ammissione di alcuni candidati al presbiterato e al diaconato permanente e, subito dopo, l’inaugurazione in Seminario dei locali ristrutturati. Sabato 29 novembre ci sarà poi l’ordinazione presbiterale di don Federico De Bianchi. Si rinnovano le strutture costruite sessanta anni fa e rimaste inalterate da allora e nel contempo maturano nuove vocazioni all’ordine sacro a servizio della Chiesa diocesana. Nel suo messaggio alla diocesi il Vescovo espressamente ringrazia “la generosità di tanti benefattori e specialmente dei sacerdoti” che ha permesso di sostenere il costo dell’opera di ristrutturazione, ringrazia il Signore per i trentaquattro seminaristi che attualmente sono in Seminario, sottolinea che il Signore continua a far sentire ai ragazzi e ai giovani la sua voce e invita le comunità ad avvalersi delle proposte vocazionali offerte dal Seminario. È questo un nostro vivissimo desiderio: che i cammini di formazione vocazionale per le varie fasce di età e l’esperienza di vita cristiana e di crescita umana offerti dal Seminario Minore vengano sempre più valorizzati e a tanti ragazzi e giovani giunga l’invito personale a conoscere e a incontrare queste proposte. Vediamo con favore, inoltre, l’iniziativa del Centro diocesano vocazioni denominata “Laboratorio vocazionale” rivolta a preti, consacrati, genitori e operatori pastorali in genere con lo scopo di coltivare una spiritualità e una cultura vocazionale traducibili in concrete propo- N ell’occasione della Giornata del Seminario, domenica 23 vengono inaugurati e benedetti i nuovi lavori di ristrutturazione eseguiti nella parte sud dell’ala centrale del Seminario diocesano, a Vittorio Veneto. I lavori, dopo un primo periodo di studio e progettazione sono iniziati a fine anno 2001 e sono durati circa due anni. I lavori hanno interessato tutta la parte sud dell’ala centrale e le aule scolastiche dell’ala sotto la chiesa. Sono stati ricavati i locali adibiti a Seminario maggiore (per gli studenti di teologia) e i locali per la scuola di teologia per laici, usufruibili anche come aule per riunioni. I lavori si sono svolti su quattro piani più il piano seminterrato. Tutto l’edificio è stato completamente svuotato, lasciando ste da promuovere nelle singole realtà parrocchiali. Auspichiamo che in ogni comunità ci sia chi promuova l’interessamento e la partecipazione a queste iniziative. Il manifesto della Giornata del Seminario 2003 riproduce la vetrata della nuova cappella della comunità teologica realizzata nel contesto dell’opera di restauro dell’ala sud. Rappresenta figurativamente la missione del sacerdote secondo le parole di Gesù a Pietro: “Duc in altum..., Prendi il largo e gettate le reti per la pesca” (Luca 5). Il manifesto ricor- da quanto dice l’apostolo: “Sulla tua parola getterò le reti”, a significare la risposta generosa dei giovani che ancora oggi nella nostra diocesi scelgono di giocare la loro vita sulla Parola del Signore e si preparano a diventare pescatori di uomini. Incoraggiati da queste testimonianze e ancorati alla Parola del Signore, perseveriamo nell’opera di promozione delle vocazioni all’ordine sacro, lavorando con coraggio e in unità d’intenti. Don Graziano De Nardo Rettore del Seminario DOMENICA 23 ALLE 17.30 I componenti delle varie comunità del Seminario diocesano: (qui sopra)i ragazzi delle scuole medie e delle superiori); (qui a sinistra) la quinta e sesta teologia; (sotto) la terza e quarta teologia; (più sotto) il biennio di teologia; (a sinistra) la Comunità vocazionale di Premaor Ammissione agli ordini sacri per sette I n occasione della Giornata del Seminario, quest’anno ci saranno due celebrazioni a livello diocesano – una domenica 23 e una sabato 29 – destinate a coinvolgere e a far riflettere l’intera Chiesa locale sull’importanza del Seminario: domenica 23 in cattedrale a Vittorio Veneto alle 17.30 c’è il rito di ammissione agli ordini sacri per sette persone; sabato 29 ci sarà l’ordinazione sacerdotale di don Federico De Bianchi. Quattro sono gli studenti di teologia nel Seminario diocesano che chiedono l’ammissione al presbiterato. La ristrutturazione per la teologia La destinazione dei nuovi locali I locali oggetto della ristrutturazione avranno ora queste de- stinazioni. Piano seminterrato: impiantistica, depositi, locali per il tempo libero. Piano terra: locali per scuola di teologia e sale riunioni, segreteria e servizi. Primo piano: locali per la vita comunitaria della comunità teologica (cappella, biblioteca, sale riunioni e lavoro, refezione e intrattenimento). Secondo e terzo piano: 31 camere con servizio per abitazione e studio, 4 appartamentini per sacerdoti (superiori e animatori). All’ultimo piano due stanze con servizi, predisposte per più letti. Lo sforzo finanziario «Per realizzare questa opera lo sforzo finanziario è stato ingente – spiega l’amministratore del Seminario, don Domenico Tomè – ed è stato sostenuto senza che siano giunti contributi pub- uest’anno il piano pastorale diocesano, che ha come primo obiettivo la contemplazione del volto di Cristo risorto, centro e fondamento della nostra fede, ci offre un motivo in più per celebrare, con impegno e convinzione, la Giornata del Seminario. Il Signore Gesù è sempre vivo e operante in mezzo a noi e continua a far sentire specialmente ai ragazzi e ai giovani la sua voce: “Venite e seguitemi, vi farò diventare pescatori di uomini” (Mt 4, 20). I sacerdoti, che il Seminario ha il compito di formare, sono, come insegna il Concilio, “i necessari collaboratori dei vescovi (PO, 7), successori degli apostoli, nell’opera di evangelizzazione e santificazione del mondo. Ringraziamo il Signore per i 34 seminaristi che attualmente sono in Seminario e preghiamo perché possano compiere fruttuosamente il lungo cammino verso la meta del sacerdozio, docili alla guida dei loro superiori e professori, ai quali desidero esprimere, a nome della diocesi, la più viva e sincera riconoscenza. I Alberto Botteon, 31 anni di Santa Maria di Feletto, frequenta la terza teologia e nel fine settimana presta servizio pastorale a Colle Umberto. Yuri Boz, 22 anni, di Fontanelle, frequenta la terza teologia e svolge servizio pastorale a Mansuè e Basalghelle. Mirco Miotto, 23 anni, di Col San Martino, frequenta la quarta teologia; presta servizio pastorale a Miane. Alessandro Ravanello, 24 anni, di Faè di Oderzo, frequenta la terza teologia ed è in servizio pastorale a Mareno di Piave. I tre laici che chiedono l’ammissione al diaconato permanente sono: Alberto Azzari, 61 anni, di Pieve di Soligo; Giovanni De Col, 42 anni di Bagnolo; Guido Stella, 55 anni, di Sacile. Il rito riguardante l’itinerario verso il diaconato permanente prevede una particolarità: se il candidato è coniugato – in questo caso sono due – la sua domanda di ammissione è accompagnata dall’assenso esplicito della moglie. INAUGURAZIONE DOMENICA solo i muri e i solai al grezzo. È seguito il rifacimento di pavimenti, rivestimenti, intonaci esterni e interni, servizi, impiantistica, serramenti. È stato inoltre completato lo scalone principale (mancante) dal secondo al terzo piano. Ed è stata realizzata la rampa di accesso per disabili, come abbattimento delle barriere architettoniche. Q blici di alcun genere. I fondi sono venuti tutti da offerte libere e da lasciti. Innanzitutto quelli di alcuni sacerdoti che, in morte, hanno lasciato tutto al Seminario. Poi da molti sacerdoti, a cominciare dal Vescovo, che hanno dato somme considerevoli come offerte straordinarie. Da ultimo, ma di primaria importanza, le continue e ripetute offerte di sacerdoti e laici che giorno per giorno aiutano con il loro contributo. La Giornata del Seminario è una buona occasione perché queste piccole gocce riempiano il vaso, grazie alla generosità di tutti. È naturale e comprensibile che, dopo un simile impegno, le casse del Seminario diocesano si siano svuotate e che, per poter continuare la sua opera, abbia bisogno di aiuti». n Seminario si va per diventare preti e a me l’idea di diventare prete venne già il giorno della mia prima Comunione, perché mi sembrava bellissimo tenere Gesù tra le mani e darlo agli altri e da quel giorno non mi abbandonò più anche se col tempo, andò arricchendosi di altre motivazioni. Pensavo, ad esempio, che l’anima vale più del corpo, che insegnare a vivere bene come Gesù ci ha insegnato era una missione molto importante. Mi piaceva la vita di parrocchia che frequentavo con regolarità e vedevo nel parroco e nel cappellano persone che ci facevano incontrare il Signore. In Seminario però ci andai solo dopo la terza media perché i miei genitori volevano assicurarsi che non si trattava di pensieri fugaci, ma di propositi seri. Nel frattempo famiglia, parrocchia e collegio dove feci gli studi primari pur senza alcuna pressione, coltivavano la mia vita cristiana. Così quando si trattò di decidere la scuola superiore, ripetei la mia intenzione e vidi nei genitori e nei fratelli una tranquilla approvazione e una gioia contenuta, più esplicita e forte invece nel mio parroco. Nell’autunno dell’ormai lontano 1951 entravo in Seminario per iniziare la quarta ginnasio. L’impatto fu tremendo. Non conoscevo nessuno dei miei compagni di classe. Ci furono subito Il Seminario, che, dopo i recenti lavori di ristrutturazione e ammodernamento, si presenta anche più accogliente, attende dalle parrocchie e famiglie, dall’Azione cattolica e dalla pastorale giovanile, le nuove vocazioni e chiede l’aiuto di tutti per svolgere efficacemente la sua insostituibile funzione. Ha bisogno di sostegno morale ed economico e ringrazia, per mezzo mio, la generosità di tanti benefattori e specialmente dei sacerdoti. Ma vuole essere anche centro di animazione vocazionale e per questo rivolgo ai parroci, alle catechiste, agli animatori di Azione cattolica, dell’Agesci e dei gruppi giovanili, l’invito a farlo conoscere e cogliere l’opportunità che offre per incontri di formazione e spiritualità. Concludo facendo mio l’augurio più volte espresso dal vescovo Albino Luciani, che i problemi del Seminario siano sentiti come problemi di tutta la diocesi e tutti concorrano a risolverli, con la preghiera, le offerte e il concreto interessamento vocazionale. + Alfredo, Vescovo IL RICORDO “Furono anni belli,di seria preparazione” tre giorni di esercizi spirituali, tre giorni di silenzio e di prediche. Fino ad allora non avevo fatto neanche mezza giornata di ritiro. Il mangiare non mi andava per niente. Ma gli esercizi terminarono con una confessione liberatrice, si cominciò la scuola regolare e trovai nei compagni degli amici che nutrivano il mio stesso ideale. Mi adattai presto. La regolarità della vita del Seminario cominciò a piacermi, trovai nella direzione spirituale un grande aiuto per capirmi meglio e nella regolare vita sacramentale la gioia interiore della vita di grazia. Degli anni del ginnasio e del liceo mi resta il ricordo dell’impegno nello studio, dell’ansia degli esami di maturità al liceo Flaminio e il maturare della mia affettività che metteva alla prova la mia scelta di vita tutta per il Signore. Ma ricordo anche le carismatiche figure di alcuni insegnanti, tutti sacerdoti, e ancora il paziente e rasserenante accompagnamento soprattutto di un padre spirituale. Mi rattristava il vedere che diversi compagni di strada lasciavano il Seminario, ma questo rafforzava la mia volontà di mettermi tutto a disposizione della causa di Cristo. Poi vennero gli anni della teologia con gli studi più specifici e le tappe che ritmavano l’avvicinarsi al sacerdozio. Furono anni belli, di seria preparazione a quella che doveva essere la vita di prete nelle nostre parrocchie. A volte sento qualche rilievo e qualche critica sul clima educativo del Seminario di quegli anni. Sinceramente non ho mai avvertito nessuna forzatura. Certamente bisognava educare alla dedizione, al sacrificio, soprattutto alla fede e alla preghiera. Non è una vita comune quella del sacerdote e se la sua personalità umana e cristiana non è robusta, non può tener testa alle difficoltà che incontra. E a mio giudizio la vita del Seminario con la sua austerità ci preparava a questo. Erano anche altri tempi e altro era il clima cristiano delle nostre parrocchie. Ordinato sacerdote ancora giovanissimo, ho potuto sempre attingere alla formazione ricevuta e ho sempre mantenuto un bel ricordo degli anni del Seminario e tanta riconoscenza soprattutto per certe figure di sacerdoti che sono stati determinanti perché il mio cammino vocazionale maturasse fino all’ordinazione. Don Piergiorgio Camilotto Domenica 23 novembre 2003 9 Al convegno interdiocesano di Conegliano ribadita l’importanza di un’accoglienza e di un coinvolgimento pastorale di circensi e lunaparkisti Fratelli circensi I l Convegno Interdiocesano della Pastorale dei Circhi e dei Luna Park, che si è tenuto domenica 16 novembre a Conegliano, è diventato un rinnovato punto di partenza per il cammino che le Chiese di Vittorio Veneto, Treviso, Concordia – Pordenone hanno intrapreso da tempo ma che deve essere ora proseguito con entusiasmo, costanza e iniziative concrete. Oltre un centinaio erano le persone presenti all’incontro, tra cui sacerdoti, religiose e laici impegnati nelle comunità cristiane, operatori dello spettacolo viaggiante e amministratori degli enti locali. «È questo – ha affermato il vescovo di Vittorio Veneto – monsignor Alfredo Magarotto – un momento molto importante per riflettere su una realtà che non può essere messa ai margini. Mi auguro che questo convegno possa portare a delle conclusioni operative. Il mondo dei circensi e lunaparkisti merita stima, incoraggiamento e testimonianza di affetto. La loro è una presenza significativa e il loro compito ha un grande valore culturale». Da tempo nelle tre diocesi la pastorale di settore si sta attivando per l’accoglienza e la catechesi a ragazzi e giovani, soprattutto in preparazione ai sacramenti dell’iniziazione cristiana. «Sono queste – ha sottolineato don Mirko Dalla Torre, delegato del vescovo di Vittorio Veneto per la pastorale del circo e del luna park – esperienze che do- vrebbero essere arricchite attraverso una presenza ancor più numerosa di cristiani impegnati nella pastorale di settore. Il convegno è una sfida che abbiamo voluto lanciare alle comunità cristiane ma anche agli enti locali, perché il conoscere maggiormente da vicino questo mondo possa essere di stimolo per accogliere e condividere tratti di cammino, seppur brevi, con persone che giungono nei nostri paesi, in occasione delle nostre feste, per allietarle con la loro professionalità». E di “cammino” ha parlato la biblista Roberta Ron- chiato nel ripercorrere la vicenda dei discepoli di Emmaus che, nella frase “Gesù si accostò… e camminava con loro” dell’evangelista Luca, ha dato il titolo al convegno. Monsignor Piergiorgio Saviola, direttore dell’Ufficio nazionale della pastorale dei circhi e dei luna park, ha sottolineato l’urgenza di una maggiore attenzione verso il mondo itinerante da parte delle comunità cristiane. «Al parroco – ha affermato – spetta la cura pastorale dei fieranti quando sostano nella propria parrocchia. Egli è obbligato all’accoglienza. La gente dello spettacolo viag- UNITALSI: Domenica 23 l’assemblea a Vittorio È tempo di assemblea per i volontari dell’Unitalsi della sottosezione di Vittorio Veneto. Domenica 23 novembre si terrà un’intera giornata dedicata alla conoscenza del patrimonio artistico locale e all’approfondimento delle tematiche associative. Alle 10.30 è prevista la visita al Museo d’Arte Sacra Albino Luciani, guidata dal direttore del museo stesso, monsignor Rino Bechevolo. Alle 13 si terrà il pranzo al castello vescovile. Alle 15 seguirà la recita del rosario e l’assemblea. Verranno inoltre discusse le proposte per celebrare, nel 2004, il 30º pellegrinaggio diocesano a Lourdes. Le prenotazioni per la visita al museo vanno fatte telefonando allo 0438940383 oppure 0438-53118. giante non va considerata lontana, perché è cristiana». Il convegno ha dato poi spazio agli operatori del settore. Massimiliano Zamperla, del luna park, ha ricordato come, nonostante l’esistenza della legge 337 che dovrebbe rendere obbligatoria la presenza di aree attrezzate per ospitare i fieranti, nella maggior parte dei casi i comuni ne siano sprovvisti. «La Chiesa – ha quindi continuato – è l’unico settore che ci viene incontro. Quello che ci aspettiamo dagli altri è che non ci chiudano la porta in faccia, come spesso accade». «Vorremmo – ha fato eco Salvatore Vassallo del Circo di Vienna – più comprensione. Vorremmo solo essere trattati come persone. In molti paesi non ci trattano bene e questo ci umilia». In occasione del primo convegno interdiocesano, il vescovo Alfredo Magarotto ha inoltre effettuato giovedì 13 novembre la visita pastorale e la benedizione del Circo di Vienna e per la prima volta è entrato nello chapiteau per assistere ad uno spettacolo. Insieme a lui anche il sindaco di Conegliano, Floriano Zambon, e gli studenti e teologi del Seminario vescovile. Nella mattinata di domenica 16 novembre, invece, sempre al Circo delle famiglie Vassallo e Caveagna, si è tenuta la celebrazione eucaristica presieduta da monsignor Piergiorgio Saviola e animata dal canto dei giovani delle parrocchie di Conegliano. Gerda De Nardi FRA’ CLAUDIO: A S. Lucia il vescovo Sossai Zandonadi enerdì 28 novembre, alle 20.30, nella chiesa arcipretale di S. Lucia di Piave sarà il Vescovo di Golatina, nello Stato di Spirito Santo del Brasile, monsignor Decio Sossai Zandonadi, a presiedere la solenne concelebrazione eucaristica in onore del beato Claudio Granzotto. Il consueto appuntamento con la Messa di ogni ultimo venerdì del mese, dedicato al ricordo di fra’ Claudio, assume dunque una valenza del tutto speciale a fine novembre, proprio in virtù della presenza del presule salesiano Sossai Zandonadi – di origini italiane, per parte di nonno paterno dei Sossai di S. Lucia di Piave e per nonna paterna di famiglia proveniente da San Michele di Piave – consacrato vescovo il 2 febbraio 1997, fino al luglio 2003 ausiliare del cardinale arcivescovo della diocesi di Belo Horizonte. «Con queste iniziative – spiega l’arciprete di S. Lucia, don Italo Moras – vogliamo ravvivare l’omaggio spirituale a fra’ Claudio e alla sua vita di santità: in questo percorso siamo confortati dalla crescente devozione, visto il gran numero di pellegrini che fanno tappa a S. Lucia per onorare e chiedere grazie al beato Granzotto». (MZ) V 10 e L’AZiON Chiesa Domenica 23 novembre 2003 DOMENICA 23 NEL DUOMO DI BELLUNO L’incontro di Taizé ad Amburgo Papa Luciani: il via al processo di beatificazione D omenica 23 novembre a Belluno si apre il processo di beatificazione e canonizzazione di Giovanni Paolo I, Albino Luciani. Nella Solennità di Cristo Re dell’Universo, con inizio alle 15 è stata convocata tutta la diocesi di Belluno-Feltre: sacerdoti, parrocchie, associazioni e movimenti. Ad ospitare la cerimonia sarà la cattedrale di San Martino in Belluno. E in via del tutto eccezionale sarà presente il cardinale José Saraiva Martins, prefet- to della Congregazione per le cause dei santi, il quale normalmente non partecipa alla sessione di apertura di un processo, ma eventualmente solo alla sessione di chiusura. Per la specialissima occasione il vescovo di Belluno Vincenzo Savio ha invitato il patriarca di Venezia Angelo Scola, il vescovo di Vittorio Veneto Alfredo Magarotto e monsignor Eugenio Ravignani, già vescovo di Vittorio Veneto, tutti successori di Albino Luciani nelle rispettive sedi vescovili; monsignor Pietro Brollo già vescovo a Belluno e ora arcivescovo di Udine e monsignor Maffeo Ducoli, vescovo emerito di Belluno-Feltre. E sono invitati a presenziare i sacerdoti che furono segretari di Luciani: don Francesco Taffarel, monsignor Mario Senigaglia e don Diego Lorenzi. Come avviene “il processo” L’inchiesta diocesana ha lo scopo di raccogliere – attraverso documenti e testimonianze di- UN LIBRO-TESTIMONIANZA DELLA SORELLA NINA rebbero Luciani già sugli altari. «I giornali ci hanno interpretato male – conferma Pia –.Noi famigliari non abbiamo mai detto di essere contrari al processo, ma che don Albino, così schivo, probabilmente non l’avrebbe desiderato. Salvo poi piegarsi alla volontà della Chiesa, se questo avesse comportato del bene. Come in realtà avverrà». Dello zio, durante la presentazione del libro, edito da “30 giorni”, Pia Luciani ha sottolineato la fermezza di carattere, al di là della sua amabilità. «Era serenamente preparato a portare anche il peso di questa grande responsabilità», ha puntualizzato la nipote, quasi a voler smentire l’ipotesi che Giovanni Paolo I sia morto a seguito dell’eccessiva tensione cui era sottoposto. Nel libro, in ogni caso, colpisce la semplicità di Luciani – come ha sottolineato la curatrice Stefania Falasca –, grazie alla quale egli seppe parlare ed aprire il cuore a tanti fedeli normali e a tanti che cristiani non erano. (FDM) “Mio fratello Albino” A d Albino Luciani avrebbe fatto piacere il processo di beatificazione? «Per il suo carattere, piuttosto riservato, evidentemente no. Ma per la mia famiglia è sicuramente un onore». Lo afferma Pia Luciani, nipote di Giovanni Paolo I, morto 25 anni fa dopo soli 33 giorni di pontificato. Nelle settimane scorse, sia Pia che la zia Atonia (Nina), sorella di Albino, s’erano ripetutamente espresse in termini che potevano sembrare non del tutto favorevoli all’apertura della causa di beatificazione. La presentazione nei giorni scorsi a Venezia, in Regione, del libro “Mio fratello Albino”, sostanzialmente un’intervista con Atonia, ha dato modo ai cronisti di chiarire la circostanza che aveva oggettivamente determinato qualche perplessità tra i fedeli che vor- I rette – tutte le prove circa la vita, l’attività, la morte, la fama di santità o di martirio e il fondamento di questa stessa fama, ossia le virtù eroiche o il martirio del servo di Dio. La strada verso la beatificazione e la canonizzazione passa attraverso l’approvazione delle virtù eroiche: sono queste l’oggetto dell’indagine e degli interrogatori. E le virtù in questione sono quelle teologali (fede, speranza e carità) e quelle cardinali (prudenza, giustezza, fortezza e temperanza). A queste normalmente si aggiunge una o più virtù che hanno caratterizzato la vita del servo di Dio. Certamente per la causa di papa Luciani verrà presa in esame anche la virtù dell’umiltà, che è quella che ha colpito maggiormente i fedeli. E che indubbiamente Luciani ha praticato e scelto anche come motto episcopale. E c’è poi la questione dell’eroicità: non bastano molti atti di una virtù, ma è necessario che sia dimostrata l’eroicità di tutte e singole le virtù citate, cioè l’osservanza in modo eccellente – che suscita ammirazione e quindi non è comune e ordinario – delle singole virtù. l prossimo incontro europeo dei giovani animato dalla comunità di Taizé, si svolgerà ad Amburgo, nel nord della Germania, alla fine di quest’anno, dal 29 dicembre 2003 al 2 gennaio 2004. Facendo seguito a quello di Parigi, che ha visto la partecipazione di 80 mila giovani provenienti dai diversi Paesi europei, l’incontro europeo di Amburgo sarà una nuova tappa del “pellegrinaggio di fiducia attraverso la terra” che la comunità di Taizé si prefigge da oltre 25 anni. La città di Amburgo, con il suo immenso porto e la sua moltitudine di ponti, simbolizza bene l’apertura sul mondo e la possibilità di unirsi, di comunicare. Un invito comune delle Chiese cattolica e protestante di Amburgo è stato indirizzato alla comunità di Taizé per preparare questo incontro nella loro città. I responsabili delle chiese, insieme al sindaco della città, hanno espresso la loro gioia di poter accogliere l’incontro. Anche un gruppo di giovani della nostra diocesi parteciperà all’incontro. Si sono già ritrovati insieme per alcuni momenti di preghiera, vissuta sullo stile di Taizé, in diverse parrocchie della diocesi: a Ponte della Priula, Sernaglia, Conegliano e Ramera. Il prossimo incontro di preghiera, con la raccolta delle iscrizioni, è previsto per venerdì 28 novembre, alle 21 nella cripta della Cattedrale di Vittorio Veneto. Per informazioni ci si può rivolgere a Giovanni Da Riva telefono 328-2914436, email [email protected]. COROLLA VERSO Solo fino al 30 Novembre Finanziamento a tasso zero di 12.000 euro in 36 mesi tan 0%, taeg 1,14 %, spese istruttoria 160 euro. Salvo approvazione Toyota Financial Service Motori: benzina tutti 16V a fasatura variabile VVT-i: 1.6 da 110 CV e 1.8 da 135 CV turbodiesel 16V a iniezione diretta Common Rail D-4D 2.0 da 90 CV. Consumi: da 6,2 a 8,2 l/100Km (ciclo combinato). Emissioni di CO2 da 164 a 195 g/Km TI ASPETTIAMO Concessionaria ANCHE BIANCO IL SABATO APERTURA SHOW ROOM - Viale Venezia, 91 Conegliano - Tel. 0438 454052 San Vendemiano (TV) S.S. 51 (Via Risorgimento, 21/23) Officina e Usato Tel. 0438 401480 Treviso - Via Noalese, 55 Tel. 0422.433.325 e L’AZiON Chiesa Domenica 23 novembre 2003 11 L’AGENDA del Vescovo Una piccola, grande, misteriosa Presenza R iflettendo sulla santità che abita il quotidiano, mi passano davanti agli occhi istanti di vita presenti in tanti volti, quelli delle persone con cui vivo, con cui lavoro; i volti che ricordo e che hanno attraversato la mia vita come stelle cadenti: una luce intensa, poi più nulla se non un segno profondo… Adesso, in particolare, penso ad una mamma, un papà e alla loro bambina ammalata. È piccola questa figlia e probabilmente non diventerà molto più grande di come è adesso perché la sua malattia non concede molti giorni…: giusto il tempo che basta per imparare ad amare la vita e insegnare a farlo a chi non ne è capace! L’oggi di questa famiglia è un dono grande per cui non si stancano di ringraziare e lo fanno vivendolo intensamente, insieme. Mamma e papà sono le braccia, le gambe, le mani e, quando ser ve, la voce della loro piccina. Per lei hanno imparato a fare cose impensabili e si inventano l’impossibile, pur che sia serena e possa godere di ogni piccola cosa, pur che si senta amata di un amore che non ha paura di affrontare il dolore. Un amore che non si risparmia per evitare di soffrire, ma, anzi, si lascia abbracciare dalla verità di questa esistenza “spezzata”. Lei, la bimba, è il motore di questo amore. È vero, non cammina, non muove da sola le braccia, ma nessuno ha saputo “com- muovere” i loro cuori così, fino ad oggi. Con il suo sorriso è la loro luce, con la sua debole voce è la loro speranza, con la sua vita è la loro gioia. In tutto questo, respiro una fedeltà che ha profumo intenso di santità: una santità silenziosa, nascosta, una santità che è di ogni minuto, di ogni ora, di ogni giorno che sarà dato! È il mistero dell’Amore che chiama e salva, nella vita di ogni giorno. MONDO GIOVANE Le piccole Apostole de “La Nostra Famiglia” I ttolica Azione ca Incontro biblico - Venerdì 21 novembre, alle 20.30 a casa Toniolo di Conegliano, primo incontro del percorso biblico pensato per adulti e giovani. “La Parola di Dio nella comunità cristiana”. Guida la riflessione don Chino Biscontin. Week-end Diciottenni - Dalle 17 di sabato 22 novembre fino alle 14 di domenica 23 novembre, a Fregona, nella casa Zardetto, primo fine settimana per Diciottenni (giovani nati negli anni 1985-1986). Tema dell’incontro: “Alla scoperta del progetto di vita”. Iscrizioni: telefono 0438-940374. Cammino fidanzati - Domenica 23 novembre, a casa Toniolo, incontro del cammino fidanzati diocesano dalle 15 fino alle 18 circa. Tema: “Dall’innamoramento all’amore”. Giornata di spiritualità per adulti-terza età - Mercoledì 26 novembre, nella Casa Esercizi di Vittorio Veneto (castello vescovile), giornata di spiritualità per adulti-terza età, guidata da don Pietro Bortolini. L’inizio dell’incontro è fissato per le 9 e si concluderà intorno alle 17. Iscrizioni: telefono 0438-940374. Incontro biblico - Venerdì 28 novembre alle 20.30 a casa Toniolo di Conegliano, secondo incontro del percorso biblico pensato per adulti e giovani. “Il cuore di Gesù nel Vangelo di Luca”. Guida la riflessione don Chino Biscontin. Ufficio per la pastorale liturgica S ono in stampa, in questi giorni, i sussidi per il tempo di Avvento a cura di questo ufficio. Giungeranno tramite posta il più presto possibile ad ogni singola parrocchia e alle comunità religiose più numerose che non abbiano diretta cura d’anime. È possibile acquistarne, comunque, anche alla Libreria del Seminario. OGGI Domenica Domenica 23 novembre – Solennità di Cristo Re (Dan 7, 13-14; Sal 92; Apoc 1, 5-8; Gv 18, 3337) Seconda settimana del salterio C’è potere e potere. Il vangelo di questa domenica ci pone dinanzi due poteri, due regalità, due modi di intendere la vita, la storia e la realtà: Pilato e Gesù. La sapienza popolare ci fa dire che è “un gran signore” chi – anche se di umili condizioni – esprime equilibrio, sincerità, dignità, libertà e ricerca disinteressata del vero e del bene. Al contrario, per quanto una persona sia socialmente in alto, se è gonfia di sé e cerca solo il plauso personale, incontra indifferenza ed antipatia. La gente sa giudicare tra potere e potere: c’è un potere che edifica e un potere che demolisce. C’è una regalità di cui si ha bisogno ed una di cui disfarsi. Per Pilato il termine “re” significa solo prestigio politico: dinanzi a Gesù egli cerca di capire principalmente se è un dissidente dal quale difendersi. Su tutto il resto è diffidente e scettico. Gesù invece apre orizzonti nuovi e provoca Pilato ad interrogarsi sul significato del potere e della libertà dell’uomo. Il vangelo invita così ciascuno di noi a scegliere sotto quale “signoria” porre la propria e- Domenica 23, Solennità di Cristo Re dell’Universo: Celebra Messa e Cresima a Orsago (9) e a San Vendemiano (11). In cattedrale a Belluno partecipa all’apertura del processo per la causa di beatificazione e canonizzazione del Servo di Dio Albino Luciani-Giovanni Paolo I (15). In cattedrale a Vittorio Veneto presiede l’Eucaristia e il rito di ammissione tra i candidati al diaconato e presbiterato (17.30). In Seminario benedice i nuovi locali (18.30). Martedì 25: Al mattino udienze. Nel pomeriggio partecipa alla riunione dei presidenti degli Istituti diocesani sostentamento clero del Triveneto. Mercoledì 26: Partecipa al Consiglio di amministrazione della Fondazione S. Augusta, all’Opera Immacolata di Conegliano (17.30). Giovedì 27: Al mattino udienze. Venerdì 28: Partecipa alla giornata conclusiva degli esercizi spirituali dei preti giovani e concelebra l’Eucaristia ai Santuari Antoniani di Camposampiero. Sabato 29: In cattedrale presiede la concelebrazione eucaristica di ordinazione presbiterale (15). Celebra la Messa a Meschio, con il rito di ammissione al catecumenato degli adulti (18.30). Domenica 30: Celebra Messa e Cresima a San Rocco di Conegliano (10) e a Santa Maria di Feletto (11.15). sistenza: se quella del dominio fine a se stesso (Pilato) o quella della Verità e dell’Amore (Gesù). Gesù realizza nel mondo il progetto dell’amore di Dio, donando se stesso sino alla morte di croce. Il mondo ha bisogno di questo “signore” e di questa regalità. Gesù esercita la propria regalità non opprimendo ma chiamando liberamente ogni uomo. La Chiesa, il prete, il seminario. Gesù dice «Io sono re». Vuol dire che questa regalità non è esclusiva ma che può essere partecipata. A questa regalità di verità ed amore egli associa i suoi discepoli e li chiama ad essere “gran signori”, non al modo di Pilato ma al modo suo: «Chi vuol essere il primo, si faccia l’ultimo ed il servo di tutti» (Mt 20, 27). Quanti hanno il cuore sensibile ed aperto al servizio dell’amore e della verità possono diventare suoi discepoli, missionari della “sua” regalità. Questa è precisamente la vocazione di tutta la Chiesa, chiamata a vivere nella comunione la varietà dei doni e dei carismi per l’edificazione del Regno di Dio. La comunità credente può attingere la forza per vivere secondo lo spirito di Gesù grazie particolarmente al ministero ordinato, il quale rimette i peccati, aiuta a comprendere la Parola, dona la pre- n questa settimana saranno due gli appuntamenti del calendario delle “Manifestazioni d’autunno 2003” stilato all’Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali sul tema “Mondo giovane”. Martedì 25 a Moriago della Battaglia, scuola media, alle 20.30 ci sarà un incontro-dibattito sul tema: “Bisogni e aspettative dei giovani nell’immaginario collettivo” a partire da un’inchiesta curata dal Progetto Giovani del Coneglianese e del Quartier del Piave. Relatore sarà Franco Santamaria (Università di Trieste). Venerdì 28 a Conegliano, nella parrocchia Immacolata di Lourdes, alle 20.30 si terrà un incontro-dibattito sul tema: “Dieci regole d’oro per avere giovani responsabili”. Relatrice: Maria Baldo (nella foto), responsabile nazionale Agesci per la formazione dei capi. È prevista anche una proiezione multimediale sulla vita scout. Nella prima metà di dicembre, poi, si terranno altri due incontri: giovedì 11 a Conegliano, sul tema “Servizio civile e volontariato”, a cura della Caritas diocesana; venerdì 12 a Pieve di Soligo, sul tema “Ha ancora senso sposarsi oggi?”. TERRA SANTA: Il ritrovo dei pellegrini a Villanova di Motta L’ senza del Risorto nell’Eucaristia e guida il popolo di Dio nell’unità. Il sacerdozio va così letto nella logica del servizio – non del potere – ed aiuta la Chiesa ad essere autenticamente se stessa. Per questo, quanti hanno a cuore la Chiesa devono anche sentirsi chiamati a pregare per le vocazioni sacerdotali e ad incoraggiare e sostenere il seminario e le iniziative che esso propone. (Dagli “spunti per l’omelia” per la giornata del seminario). Per la liturgia. In ogni parrocchia è giunto il materiale per la giornata del seminario. Vi si trova anche un pieghevole con utili suggerimenti per la celebrazione eucaristica (introduzioni, atto penitenziale, preghiere dei fedeli). In questa domenica si consiglia di mettere a disposizione dei fedeli “Mondo S”, il giornalino del seminario, utile strumento per conoscerne la realtà e le proposte. Don Alessio Magoga evento straordinario del pellegrinaggio in Terra Santa che ha avuto luogo nel mese di luglio 2003 è rimasto indelebile nel cuore dei partecipanti. La visita dei luoghi santi, la presenza di sua Eccellenza e la buona accoglienza di tante persone ha creato un’atmosfera ideale per rinsaldare tra tutti i presenti vincoli di amicizia e desiderio di ritrovarci ancora. L’incontro si svolge domenica 23 novembre alle 14.30 nella parrocchia di Villanova di Motta di Livenza. Le diapositive di uno dei partecipanti daranno modo di «visitare idealmente – come ha detto il vescovo Magarotto – gli stessi luoghi, le basiliche, i santuari, città e villaggi, siti archeologici e gli ambienti naturali attraverso i quali si è snodata nel tempo la storia della salvezza». Nell’occasione verrà consegnato l’opuscolo “Il cammino della speranza”, diario del pellegrinaggio, presentato dal Vescovo. L’invito è rivolto non solo ai partecipanti al pellegrinaggio ma soprattutto a coloro che intendono intraprendere il “Santo Viaggio”. A questo proposito, assecondando sempre il desiderio del Vescovo e con la sua benedizione, il prossimo pellegrinaggio avrà luogo dal 18 al 25 marzo 2004. Sono già iscritte 24 persone. In un prossimo numero de L’Azione il programma e le notizie utili. Per informazioni: don Giuseppe Querin incaricato diocesano e animatore dei pellegrinaggi, telefono 0422768136. Domenica 23 novembre 2003 CON UN IMPECCABILE CONCERTO PIEVE Al Careni i vincitori del concorso Toti Dal Monte D omenica 23 novembre, alle 20.45, al teatro Careni di Pieve di Soligo serata di canto con i giovani vincitori del Concorso internazionale di canto “Toti Dal Monte”, che si è svolto a Treviso lo scorso giugno. I cantanti sono la mezzosoprano Lucia Cirillo, la soprano Yukari Inoue, il basso buffo Salvatore Salvaggio; li accompagna al pianoforte Roberta Ferrari. Li ascolteremo in arie, duetti e terzetti da opere di Cimarosa (“Il matrimonio segreto”, che era l’opera messa a concorso, e che verrà messa in scena il 10, 12, 14 dicembre a Vittorio Veneto), di Bellini, Donizetti, Mozart, Rossini. Biglietti: da 10 a 15 euro, telefono 0438-82841. TREVISO: Convegno sull’Humanitas nel mondo antico F ondazione Cassamarca, in collaborazione con il Centrum Latinitatis Europae Decima Regio di Treviso e il Liceo Classico Canova, organizza un convegno nazionale sul tema: “L’Humanitas nel mondo antico: filantropia, cultura, pietas”. Il convegno si svolge il 22 novembre presso la chiesa di S. Croce (quartiere universitario) a Treviso. L’inizio dei lavori è fissato alle 9.30. Intervengono tra gli altri: Giovanna Garbarino (Università di Torino) “Humanitas e Urbanitas - l’importanza delle buone maniere”; Luigi Garofano (Università di Padova) “L’humanitas nel pensiero della giurisprudenza classica”; Franco Posocco (Università di Padova) “Da Ippodamo a Vitruvio: le regole per il territorio, la città, l’architettura”; Lorenzo Biagi (direttore del settimanale “La Vita del Popolo”), “Humanitas oggi”. Nel pomeriggio, a partire dalle 15, tavola rotonda sul tema “Insegnare ai giovani, un ideale antico”. Coordina lo scrittore Gian Domenico Mazzocato. CONEGLIANO Due cori e un’orchestra per il “Trionfo di Vivaldi” D ue cori polifonici e un’orchestra, all’interno di una delle più antiche chiese della diocesi, per rendere omaggio al genio musicale del “prete rosso” Antonio Vivaldi (1678-1742). Domenica 30 novembre, con inizio alle 16.30, la chiesa di Santi Martino e Rosa di Conegliano ospiterà “Il trionfo di Vivaldi”, concerto d’autunno, nel quale verranno presentati il Kyrie e il Dixit Salmo 109, due composizioni sacre del musicista veneziano, nell’esecuzione congiunta dell’Insieme Vocale “Città di Conegliano” e della Corale “Luigi Sartori” di Spresiano. I due cori saranno accompagnati dall’ orchestra “Serenissimae Collegium” di Treviso diretta da Marco Rinaldi e Luciano Borin. (A.Ta) Il Teatro Comunale restituito alla città di Treviso A villa Brandolini di Solighetto fino al 30 novembre alcune opere dell’artista nato a Pieve di Soligo 100 anni fa. R estaurato, riaperto e subito… parzialmente richiuso. Non c’è pace per il rinnovato Teatro Comunale di Treviso. La colpa è dei parapetti dei palchi, strutture di sicurezza obbligatorie per legge, ma assenti all’inaugurazione di sabato 15 novembre. Sembra che tali protezioni, previste nel progetto, non siano alla fine piaciute per motivi estetici a Dino De Poli, presidente della Fondazione Cassamarca, la finanziatrice del restauro. Ventiquattr’ore dopo, poco prima dell’inizio del concerto domenicale del pianista Andrea Lucchesini, i palchi sono stati dichiarati inagibili, lasciando al pubblico solo le poltrone della platea. I parapetti verranno collocati, ma questa volta saranno di un modello gradito al presidentemecenate. Treviso si merita un teatro in cui la sicurezza sia compatibile con la bellezza. Ed è davvero bello il nuovo Comunale dopo il E ra da tempo che i nipoti di Corrado Zanzotto avevano in animo di organizzare una mostra a Pieve di Soligo. Per riproporre l’opera dello zio alla gente di Pieve e del Quartier del Piave dove, a più riprese negli anni, Corrado era ritornato sia per riattivare vecchi legami, sia per lavorare, in un ambiente umano e in un paesaggio che in lui avevano lasciato sensazioni vive e pulsanti. Il proposito, a lungo coltivato, si è concretizzato in questi giorni nella ricorrenza dell’anniversario dei 100 anni della nascita di Corrado Zanzotto (Pieve di Soligo 1903-Pistoia 1980) e grazie alla sensibilità dell’assessorato alla Cultura del Comune di Pieve di Soligo, che ha messo a disposizione alcune sale di villa Brandolini in Solighetto per l’esposizione di quadri e sculture dell’artista, pievigino di nascita e pistoiese di adozione. Gran parte delle opere sono state trasportate in macchina da Pistoia a Pieve dai nipoti. Ci piace sottolineare questo episodio perché esprime da un lato un legame familiare che continua attraverso le opere d’arte e dall’altro un rapporto immediato, non paludato, con quadri e sculture. Che non vengono considerati come oggetti “sacri” da conservare in teca, ma oggetti vivi da far circolare e conoscere. Corrado Zanzotto nasce a Pieve il 3 maggio 1903. È il secondo dei quattro figli di Attilio e Giuditta Bon. Cugino del padre è Giovanni Zanzotto, pittore e decoratore attivo in Italia negli anni 1880-1930, a sua volta padre di Andrea, oggi poeta affermato a livello internazionale. Insomma nasce e cresce in un ambiente familiare dove il gusto per l’arte e la cultura è di casa. Nel 1906 avviene il trasferimento di tutta la famiglia a Pistoia. Ma il legame con il Quartier del Piave non viene meno. Nel suo vagabondare da una città all’altra – Pistoia, Arezzo, Cortona, Venezia, Milano, Firenze... – trova sem- pre il tempo per ritornare nella terra delle origini. Intorno agli anni Venti dimora più volte nella campagna di Pieve e Moriago presso i cugini. Soggiorno che appare determinante per la grande scorta di colori che Zanzotto “saccheggia” a quella campagna e trafuga in Toscana. Nel ’26 è a Soligo dove il padre ha acquistato una villetta rossa, tuttora esistente, denominata “Il belvedere” e situata nell’omonima via. Arrestato con l’accusa di sovversione e antifascismo viene mandato al confino a Pieve, dove è ricoverato a lungo in ospedale. Tra l’8 settembre e la fine della guerra vaga tra l’Agordino e il Trevigiano legandosi anche a gruppi partigiani. Dopo la guerra e fino alla morte i rapporti con il Veneto si fanno molto radi. Ma i colori, i paesaggi, i volti del Quartier del Piave sono ormai entrati a far parte del suo vissuto e ritorneranno spesso nelle sue opere. Corrado Zanzotto si applicò inizialmente, per vocazione personale, alla scultura e alla fusione in bronzo. Ma la gran parte di questa produzione venne dispersa dagli eventi bellici. L’impegno più assiduo e continuo fu quello dedicato al disegno, nel quale dimostra di possedere, oltre ad una indiscutibile abilità tecnica, u- na grande varietà di esperienze: dallo schizzo veloce allo studio meditato. Paesaggi, ritratti, nudi, eseguiti nelle tecniche più varie (matita, carboncino, acquarello...). Verso la metà degli anni Cinquanta abbandonò quasi totalmente la scultura per dedicarsi alla pittura. I temi più ricorrenti nei suoi lavori sono: l’autoritratto, la natura morta con cappello, le maschere, il paesaggio della montagna pistoiese, il nudo femminile. La mostra di Solighetto, oltre ad avere un considerevole valore artistico, contribuisce a far luce su di un pezzo di storia locale. E su di una famiglia, quella degli Zanzotto, che meriterebbe di essere meglio conosciuta. Tra i suoi componenti vi è un forte legame, umano e culturale, tanto che Corrado era solito dire: «Non per nulla sono cugino di quell’Andrea Zanzotto poeta ermetico». Come forte è il loro radicamento con il territorio del Quartier del Piave che rappresenta il “grembo” in cui sono nati e cresciuti. La mostra “L’importanza del segno Omaggio a Corrado Zanzotto nel centenario della nascita” rimane aperta fino al 30 novembre in villa Brandolini a Solighetto. Orari: giovedì, venerdì e sabato dalle 15 alle 19; domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19. Informazioni e prenotazioni: Ufficio Cultura Pieve di Soligo telefono 0438-985335. restauro. Vale la pena ricordare le tappe di questo intervento. Nel 1999, dopo la chiusura (con tanto di polemiche e proteste in piazza degli orchestrali), il Comune firmava una convenzione con la Fondazione Cassamarca, con cui affidava a quest’ultima il restauro conservativo e la conseguente gestione del Teatro Comunale. I lavori hanno riguardato sia la sala teatrale propriamente detta sia le aree pubbliche (ingresso, foyer, sala, palchi, boccascena), nonché gli elementi strutturali e deco- CONEGLIANO:All’Accademia la stagione teatrale dei ragazzi C on “L’isola dei tesori” di Sergio Manfio, interpretata dagli Alcuni, martedì 25 novembre inizia la Stagione teatrale dei ragazzi (elementari e medie) 2003/2004 del teatro Accademia di Conegliano. Secondo appuntamento il 10 dicembre con la compagnia La Contrada che interpreterà “Il gatto e la volpe” da Carlo Collodi. Si continuerà a gennaio e febbraio con altri due spettacoli: “Pierino e il lupo” e “Tutti insieme con Romeo e Giulietta”. Il 2 febbraio e il 7 aprile due spettacoli in lingua originale inglese: “Dr. Jeckill e Mr. Hyde” e “A Christmas Carol”. Tutti gli spettacoli iniziano alle 10.30. Il prezzo d’ingresso è di 5 euro (6,50 per gli spettacoli in lingua originale). Per informazioni telefonare alla segreteria del teatro Accademia 0438-22880. MUSICA E DANZA CISON Sabato 22, alle 20.45, il teatro La Loggia ospita il concerto di chitarra del gruppo Gispy Project del chitarrista tzigano Biréli Lagrène. PIEVE Domenica 23, alle 20.45, al teatro Careni concerto dei vincitori del XXXIII Concorso internazionale per cantanti “Toti Dal Monte”. LIBRI: Sette racconti in treno V enerdì 21 novembre, alle 21, il giornalista Carlo Mocci presenta, nella libreria Canova di Conegliano, il volume “Eurostar, sette racconti in treno” edito da Monti Zoppelli. Sarà presente l’autrice Anthilia. rativi. I locali sono stati climatizzati e adeguati alle normative sanitarie e antincendio. Il risultato è un vero gioiello, luogo ideale per concerti e opere liriche, anche se il palcoscenico necessiterà di qualche ulteriore modifica. Il concerto inaugurale Sabato 15 novembre il Comunale è stato restituito alla città e alla provincia di Treviso. L’evento è stato celebrato con una serata di grande musica non priva di un tocco di mondanità. Sul palco la Royal Philarmonic Orchestra di- retta da Daniele Gatti, insieme al violinista Vadim Repin. In platea e nei palchi (senza balaustre) hanno presenziato i principali esponenti della classe dirigente politica ed economica trevigiana. Tra questi: i presidenti di Regione e Provincia, Galan e Zaia, il sindaco Gobbo e il prosindaco Gentilini, assessori e imprenditori. Il vescovo Magnani ha benedetto il teatro dopo il taglio del nastro inaugurale. Il concerto si è aperto con l’Inno di Mameli, dedicato alle vittime dell’attentato di Nassiryia. L’orchestra londinese si è quindi brillantemente cimentata con l’Overture della “Sposa venduta” di Smetana. Successivamente ha accompagnato il violinista siberiano Vadim Repin in una spettacolare interpretazione (molto applaudita) di un concerto di Ciaikovskij. Dopo l’intervallo il pubblico ha potuto apprezzare l’esecuzione di alcuni brani dalla suite “Romeo e Giulietta” di Sergej Prokofiev. Tutto musicalmente perfetto, a parte gli “assolo” di due telefonini, incautamente lasciati accesi. Athos Tassi Una raccolta di poesie di Graziano Sozza «Q uando Graziano Sozza mi portò le sue poesie notai in esse come delle pennellate rapide di colori ora intensi ora caldi ora tristi, ma sempre ricchi di un profondo senso di umanità, colta al volo nel turbinio della nostra esistenza». Così scrive il professor Paolo Martorel nella prefazione alla raccolta di poesie “Oltre…”, di Graziano Sozza, che verrà presentata sabato 22 novembre, alle 20.30, nella sala consiliare del Comune di Sernaglia della Battaglia. Relatori dell’incontro, patrocinato dal Comune, saranno la dottoressa Tatiana Santin e lo stesso professor Martorel, mentre l’attore Filippo Maria Covre reciterà alcune poesie tratte dal volume “Oltre…”, che è corredato da illustrazioni dell’artista Luciano De Nicolo. Nelle liriche inserite nel libro – come afferma Tatiana Santin nel commento critico – si intrecciano “tre figure principali: la vita, la morte, il pensiero”. Graziano Sozza, 48 anni, è nato e risiede a Sernaglia. Diplomato al liceo artistico di Treviso, lavora da sempre nel campo dell’arte come pittore, gallerista e corniciaio. (MZ) A TREVISO LA STORIA DELL’ILLUMINAZIONE È stata inaugurata venerdì scorso, 14 novembre, a palazzo Giacomelli in Treviso l’esposizione di manifesti “La luce sul filo. Lampadine nei manifesti della Raccolta Salce”. Nata dall’accordo siglato da Unindustria, Comune di Treviso e Soprintendenza per i Beni artistici storici e demoetnoantropologici del Veneto per la valorizzazione della Raccolta Salce, la mostra ripercorre la storia dell’illuminazione elettrica e quindi della produzione di lampadine, tra le quali si af- SAN VENDEMIANO Chiude il 23 novembre la mostra “Grazia Simonetti - Percorsi” allestita nella sala esposizioni del municipio. Orari: venerdì e sabato 16-19.30; domenica 10-12.30 e 16-19.30. INIZIATIVE VARIE CONEGLIANO Domenica 23 secondo Concerto aperitivo promosso dall’Istituto musicale Benvenuti. Alle 11, al ridotto del teatro Accademia, il duo Christian Saccon, violino, e Marco Grisanti, pianoforte, in brani di Vitali, Beethoven, Bartok, Paganini. Ingresso libero. CONEGLIANO Sabato 22 (dalle15.30 alle 19.30) e domenica 23 (dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17), all’Informagiovani, corso di scrittura creativa “Il racconto”. Organizza l’associazione “Caffè inchiostro”. SAN PIETRO DI FELETTO Fino al 29 novembre nell’antico eremo camaldolese, oggi sede del municipio di San Pietro di Feletto, personale di Claudia Meneghin. Orari: festivi e prefestivi 10-12.30 e 15-19; feriali: 9-12 e 14.30-18. MOSTRE COLLE UMBERTO Domenica 23 novembre, alle 16.30 nella chiesa parrocchiale, concerto di Santa Cecilia con il violinista Alessio Pianca e l’organista Gianandrea Pauletta. Musiche di Vitali, Rhein- CAPPELLA MAGGIORE Chiude il 23 novembre la mostra allestita a Casa Cillo e dedicata a “Carri, Carrioti, Carradori”. Orari feriali: 10-12 e 16-20; orari festivi 10-12 e 14-20. SACILE Chiude il 30 novembre la mostra promossa dal Circolo filatelico di Sacile e dedicata al 40º anniversario di fondazione del Circolo stesso. Il giorno 29, dalle 14 alle 18, è possibile richiedere l’annullo postale della mostra. re t s o M ferma la lampadina a filamento metallico di cui proprio quest’anno si festeggia il centenario. Questa esposizione – la quarta nell’ambito del “Progetto Salce” – vede la collaborazione attiva di Osram, grande gruppo internazionale che fin dalle origini, a fine Ottocento, è protagonista dell’industria dell’illuminazione, in Italia e all’estero. La mostra rimane aperta fino al 28 marzo 2004. Orari: tutti i giorni 912.30 e 14.30-19; domenica 14.30-19. Ingresso libero. berger e Protnov. CONEGLIANO Martedì 25 novembre, alle 21, al teatro Accademia nuovo appuntamento con i concerti jazz della rassegna “I miti del palcoscenico”. Sul palco Stanley Jordan in Magic Touch. Biglietti: loggia 12 euro, platea e prima galleria 1 euro. SERNAGLIA SACILE È aperta fino al 15 dicembre la mostra “Riccardo Licata, un artista mediterraneo”. Allestita a palazzo Regazzoni-Flangini-Biglia e curata da Giovanni Granzotto l’esposizione è aperta tutti i giorni dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19. BELLUNO Fino al 15 febbraio a palazzo Crepadona sono aperte le mostre “Da Corot a Monet. Opere impressioniste della Johannesburg Art Gallery” e “Da Van Gogh a Picasso. Capolavori del disegno francese del XIX e XX secolo del County Museum of Art di Los Angeles”. Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 19; sabato dalle 10 alle 21. Biglietto: intero 7 euro, ridotto 5,50 euro. TREVISO Fino al 7 marzo 2004 è possibile visitare a Casa dei Carraresi la mostra “L’oro e l’azzurro. I colori del Sud da Cézanne a Bonnard”. Orario: da lunedì a giovedì 9-20, venerdì e domenica 9-22, sabato 9-24. Biglietti: interi 10 euro, ridotti 8 euro. Informazioni allo 0422-513161/62. SUSEGANA Chiude il 30 maggio la mostra “Dynamis - Macchine da lavoro e modelli funzionanti dai disegni di Leonardo da Vinci” allestita nel Museo dell’uomo. Orari: da martedì a sabato 9-13; domenica 14-18. Ingresso: interi 5 euro, ridotti 3,50 euro. Per informazioni e visite guidate telefonare allo 0438-738610. Sito internet: www.museodelluomo.superva.it MONTEBELLUNA Fino al 31 maggio è aperta la mostra “Abracadabra. magie della natura” allestita al Museo di storia naturale e archeologia di via Piave 15. Gli appuntamenti della rassegna di teatro per bambini promossa da Alcuni Teatro sono riportati nella rubrica Cinema&Teatro nella pagina degli spettacoli. e L’AZiON Spettacoli Q TELECHIARA V Internet: www.radioconegliano.it sabato domenica lunedì 22 novembre 28 novembre enerdì 28 novembre alle 23.15 su Telechiara si parla del restauro della settecentenaria chiesa di Sant’Andrea a Vittorio. L’appuntamento è nel settimanale “Giorno dopo giorno”; replica sabato alle 10.30. Martedì 25 novembre alle 11.10 don Gabriele Pedrina intervista Franca Valeri sul mondo del teatro. Infine venerdì alle 20.30 Edoardo Pittalis ci porta dentro l’attualità con la sua rubrica settimanale. martedì VITTORIO Venerdì 21 novembre, alle 20.45 alla Casa Fenderl, il Cineforum Vittoriese presenta “Il cappotto” del 1952, di Alberto Lattuada, tratto da Gogol. Lattuada, trasferisce la vicenda del piccolo funzionaTEATRO PER rio statale russo in uBAMBINI na città del Nord ITREVISO Domenica 23 talia anni Cinquanta. novembre all’Alcuni Teatro A impersonare il proSant’Anna la compagnia Tib tagonista, un “travet” teatro rappresenta “Le del municipio, è Requattro stagioni”. Inizio alnato Rascel; la vile 16. Biglietto: 4 euro. cenda denuncia l’eAlberto Lattuada goismo della società CINEFORUM che usciva dalla ricostruzione, l’inuODERZO Venerdì 21, alle 20.30 manità dell’uomo e della burocraal Turroni, proiezione di “Elling” di zia. Ingresso 3 euro, tessera cinefoPeter Naess. Ingresso 4 euro. Orga- rum 5 euro. mercoledì CONEGLIANO Sabato 29 novembre alle 21, al teatro Accademia, Sandra Collodel e Giampiero Bianchi in “L’amante” di Harold Pinter per la regia di Francesco Sala. Biglietti: platea e prima galleria 22 euro, loggia 16 euro. giovedì VITTORIO Continua il cineforum “Uomini e montagne nel cinema”. Giovedì 27 tocca alla pellicola di Ermanno Olmi del 1959 “Il tempo si è fermato”. In biblioteca alle 20.45. Ingresso: 3 euro. 23 novembre SERNAGLIA Mercoledì 26 novembre, alle 20.30, nella sala polifunzionale del municipio,“Cineforum del Quartier del Piave”.Viene proiettato il film “Essere e avere” di Nicolas Philibert. Biglietto 5,50 euro. 24 novembre CONEGLIANO Sabato 22, all’auditorium Dina Orsi, la compagnia El Garanghelo presenta il dramma “La famegia del santolo” di G. Gallina. Inizio alle 21. Nell’ambito della rassegna “Tremilioni a teatro”. SERNAGLIA Domenica 23 nel salone del municipio c’è il cartone per ragazzi “Peter Pan - Ritorno all’isola che non c’è”. Alle 16. 25 novembre SAN FIOR Sabato 22 novembre, alle 21, nella sala polifunzionale del Comune viene rappresentato “El moroso dela nona”. Ingresso 5 euro, gratuito per i minori di 16 anni. nizza il Circolo “Pietro Dal Monaco”. 15 Rai,“tempi lunghi” per elaborare il lutto darietà più o menon posso non di no appariscenti, a meno di Gianfranco Da Re fare culminate nelconfrontare il l’omaggio alle salme al Vitto- modo di reagire di oggi con riano e alla partecipazione ai quello di una volta. Proprio funerali. quarant’anni fa ci fu l’attentato Non sto dicendo che la Rai contro John Kennedy. Quella non abbia svolto il suo compi- sera il Tg1 aprì con la notizia to di informazione: mercoledì della morte e i programmi in Radiouno ha gestito una lun- palinsesto furono modificati ghissima diretta per tutto il immediatamente in segno di giorno, tutti i Tg hanno imba- lutto. Anche in quell’occasione stito edizioni speciali. Di certo partirono le note di “Caroselnon era colpa dei presentatori lo”, per un riflesso condizionadei vari programmi quotidiani to, ma furono immediatamense le espressioni di cordoglio te fermate. Mi rendo conto che con cui esordivano, stonavano nel 1963 c’erano solo due cacon quello che veniva dopo. nali Rai e dunque le cose eraComprendo le esigenze eco- no molto più semplici. Posso nomiche della tivù di stato, ma capire che oggi è più compli- cato intervenire immediatamente: ci sono contratti pubblicitari su cui accordarsi. Ma non posso credere che non si poteva rinviare nemmeno “L’isola dei famosi”, dato che per i prossimi venerdì sono previste antologie dei momenti “più significativi” della trasmissione. Non rimpiango neanche un po’ i tempi di lutto in cui la musica leggera era bandita e alla prima serata erano riservati film drammatici e tragedie, ma condivido in pieno l’idea che è stata la televisione a unificare linguisticamente l’Italia e che la televisione deve esprimere il sentimento di tutti, anche modificando i suoi programmi. PROGRAMMI SCELTI PER VOI da GdR 26 novembre TREVISO Venerdì 21 e sabato 22 alle 20.45 e domenica 23 alle 16, al teatro Eden la compagnia Teatro Eliseo propone “La vedova di Socrate” di e con Franca Valeri. T eatro 27 novembre TEATRO C inema & venerdì L’UFO IN WEB... Immagino che se a qualcuno un giorno capitasse di trovare degli strani segni, dei cerchi che solcano l’erba del giardino, questi penserebbe per prima cosa ad un tiro mancino del vicino e come seconda scelta ad un taglio poco ortodosso dell’erba, praticato da un giardiniere fin troppo creativo. Una terza ipotesi c’è e sconfina nel regno della fantascienza: questa implica l’esistenza degli ufo e la non remota possibilità che questi oggetti mai identificati in modo preciso, usino certe volte i nostri campi, i nostri spazi come parcheggi per le loro astronavi. Per sapere se realmente questi esseri vivono tra noi basta collegarsi alla sezione veneta del Centro ufologico nazionale per scoprire che molti di quei fenomeni che vengono bollati come fantasie collettive e suggestioni sono in realtà alla base di una scienza quasi esatta. Il centro è presente nella rete con un sito (http://www.cun-veneto.it/ ) molto aggiornato che stupisce per il rigore scientifico delle sue proposte, per l’analisi seria e circostanziata dei vari casi che si sono presentati anche nella nostra regione. Nella colonna di sinistra possiamo trovare le diverse sezioni che esplorano i vari aspetti delle questioni ufologiche. Tra le cose più interessanti c’è un completo glossario dei termini che riguardano la materia trattata dal centro, oltre ad un’ampia vetrina dei casi avvenuti nella nostra regione.Voto: 6/7. (IDL) uanto tempo c’è voluto perché la Rai adeguasse i propri palinsesti al grave lutto che ha colpito l’Italia? Più o meno una settimana. Se mercoledì scorso non è sembrato opportuno rimandare l’amichevole con la Polonia e si è trovato subito il modo di giustificare chi ha “oscurato” il minuto di silenzio in campo con uno spot pubblicitario, oggi (martedì 18 novembre) tutti applaudono alla decisione del direttore della Rai Cattaneo di ripulire i palinsesti dalla pubblicità per dare solennità al giorno di lutto nazionale in occasione dei funerali di stato delle diciannove vittime dell’attentato di Nassiriya. In mezzo ci sono state le proteste ai giornali e ai centralini Rai, le polemiche di tanti giornalisti, la manifestazione del cordoglio di tutta una nazione con espressioni di soli- Domenica 23 novembre 2003 TV C nale del 46º Zecchino d’Ozone. Il film è interpretato ro, presentato da Heather da Denzel Washington (foParisi e Cino Tortorella. to) e diretto da Norman In prima serata alle 21 la Jewison. stessa rete presenta la stoAlle 23.30 su Raitre Carria del pugile nero Rubin lo Lucarelli ricostruisce il Carter, detto Hurricane cui “Caso Pier Paolo Pasolini” anche Bob Dylan dedicò una can- per Blu notte. L Ford con Henry Fonda. Charlton Heston e Ava Gardner sono i protagonisti del film drammatico 55 giorni a Pechino di Nicholas Ray, su Retequattro alle 14. La stessa rete alle 18.30 presenta un episodio della serie Perry Mason, “Partitura mortale”, il suo programma di maggior successo, e alle 21, tre episodi della serie 24 su un distretto di polizia di una grande città. Su Raiuno alle 20.45 si può vedere la prima parte del film Marcinelle, sulla tragedia mineraria che colpì tanti nostri emigranti. R pomeriggio di Raidue: alle 18.40 c’è Friends e alle 19.05 la nuova serie poliziesca The Division: cinque donne speciali. In prima serata, alle 20.55 su Raiuno va in onda la seconda parte di Marcinelle di Andrea e Antonio Frezza con Maria Grazia Cucinotta e Claudio Amendola. Alle 21 su Canale 5 Aldo, Giovanni e Giacomo interpretano la commedia Chiedimi se sono felice. E Appuntamento con la storia, su Retequattro alle 23.15, ricostruisce “JFK, la fine di un sogno americano”. I Storie del fantabosco. Alle 17 Retequattro presenta il western classico Sfida oltre il fiume rosso di Richard Thorpe con Glenn Ford. In prima serata alle 20.55 Raiuno trasmette il film drammatico Pearl Harbour di Michael Bay con Ben Affleck (foto), Josh Hartnette Kate Beckinsale. Alle 22.55 su Raidue prende il via la nuova rubrica di attualità Gente di notte di Giovanni Filippetto, che presenta servizi su storie avvenute nel corso della notte in una città. O il film d’avventura Il mio amico delfino di Lames B. Clark. Per chi ama i quiz, Gerry Scotti presenta Passaparola su Canale 5 alle 18.40. In prima serata, alle 21, si contendono i maggiori ascolti la commedia Anna and the King su Canale 5, con Jodie Foster nei panni di una governante alla corte del re del Siam, e Richard Gere nei panni di un ginecologo nel film di Robert Altman Il dottor T & le donne, su Raidue. Su La 7 alle 21.30 Andrea Monti presenta il settimanale di attualità scientifiche Sfera. I Alle 14 su La 7 c’è il western La vecchia legge del West con James Coburn. Walker Texas Ranger, alias Chuck Norris, continua a indagare ogni sera su Retequattro alle 19.50 nei telefilm della serie omonima. Alle 21 c’è la scelta fra il thriller per adulti di Stephen Hopkins Under Suspicion con Gene Hackman e Morgan Freeman su Raitre e la commedia Big Mama di Raja Gosnell su Italia 1. Alle 21.30 su La 7 va in onda il film di spionaggio Quarto protocollo di John Mackenzie con Michael Caine e Pierce Brosnan. A presenta “Ultimo gioco” e “Indagine pericolosa” della terza serie del Commissario Rex, con Gedeon Burkhard e Heinz Weixlbraun. Alle 21 su Italia 1 ci sono i nuovi episodi della serie ome fare per insegnare a una covata di oche selvatiche a migrare? Una buona idea viene a Jeff Daniels, padre della protagonista di L’incredibile volo di Carroll Ballard, in onda alle 16.15 su Canale 5. Alle 17.15 Raiuno trasmette la fia Messa che trasmette Raiuno va in onda dal monastero di Savigliano (Cuneo) alle 10.55. La 7 presenta un film drammatico di Edmond Gréville del 1960, Le mani dell’altro, alle 9.05 e alle 14 il western classico Il massacro di Fort Apache di John aitre apre le sue trasmissioni quotidiane alle 8.05 con la rubrica di attualità La storia siamo noi di Giovanni Minoli. Alle 16.50 Retequattro presenta il film biografico Il grande Caruso, interpretato dal tenore Mario Lanza. Sono cambiati i telefilm del tardo l pomeriggio di Raitre è dedicato ai più giovani: alle 15.10 Paola Sensini presenta il GT Ragazzi, alle 15.25 Federico Taddia introduce i video degli alunni delle scuole in Screen Saver, e alle 15.45 ci sono i cartoni di gni mattina alle 11.35 Alessandro Di Pietro si occupa dei nostri acquisti quotidiani in Occhio alla spesa su Raiuno. Su La 7 prosegue la rassegna dedicata a Jerry Lewis con Pazzi, pupe e pillole del 1964. Alle 17 su Retequattro va in onda talia 1 presenta alle 9.30 il film fantastico di Bob Hoskins Rainbow - Il mondo segreto dei colori. Sulla stessa rete alle 14.35 continuano gli episodi dell’ultima serie di Dawson Creek con James Van Der Beek. lle 16 su Retequattro c’è il film d’avventura Vento di tempesta di Irving Rapper con Carroll Baker e Roger Moore (foto). Alle 17 su Raitre Sveva Sagramola presenta il quiz e i documentari di Cose dell’altro Geo e Geo & Geo. In prima serata alle 20.55 Raiuno C.S.I. Miami, mentre su Retequattro alla stessa ora Clint Eastwood nei panni dell’Ispettore Callaghan indaga su un serial killer in Scommessa con la morte di Buddy Van Horn, per adulti. e L’AZiON Volontariato Domenica 23 novembre 2003 17 Il bilancio preventivo 2004 del Centro di servizio VENERDÌ 28 CONVEGNO A TREVISO Risorse preziose Anche il terzo settore verso il bilancio sociale per tanti progetti P P iù di un miliardo e mezzo di vecchie lire, ovvero 787 mila 982 euro: è la somma che Comitato di gestione del Fondo speciale per il volontariato ha messo a disposizione del Centro di servizio per il volontariato della provincia di Treviso per il 2004, un importo analogo a quello stanziato lo scorso anno. Il Consiglio direttivo ne ha disposto l’utilizzo, secondo i consueti criteri di trasparenza, nel bilancio preventivo approvato in questi giorni. E proprio l’esame delle diverse voci del bilancio è fondamentale per comprendere l’importanza del Centro di servizio nel sostegno e nella promozione del volontariato e dell’associazionismo locale e l’efficacia con la quale questo ruolo viene svolto. La parte più rilevante degli stanziamenti del 2003 riguarda naturalmente il finanziamento di progetti a rilevanza locale in molteplici ambiti d’intervento: dalla formazione alla prevenzione sociosanitaria, dal lavoro con gli immigrati alla cooperazione internazionale, dal disagio minorile al sostegno alla famiglia, dall’handicap alla cultura, le associazioni si dimostrano ancora una volta un’autentica e insostituibile ricchezza per la società. Si tratta di 627 mila 982 euro complessivi (pari all’80% della disponibilità totale), in parte distribuiti tramite bando di finanziamento, in parte destinati a progetti e iniziative specifici. Tra questi 30 mila euro per iniziative attinenti la terza età, con particolare attenzione a progetti che prevedano il coinvolgimento di giovani e anziani in esperienze concrete di intergenerazionalità; altri 30 mila euro per progetti, studi, iniziative, anche proposte d’intesa con le commissioni pari opportunità, che valorizzino il ruolo della donna nel volontariato e in altre realtà sociali o per iniziative che contrastino fenomeni di emarginazione o di povertà soprattutto di anziane sole; 30 mila euro per iniziative culturali di scambio, conoscenza reciproca e integrazione che coinvolgono le associazioni e le comunità di immigrati presenti nel nostro territorio; 35 mila euro per il Laboratorio scuola & volontariato (che coinvolge numerosi istituti scolastici in tutta la pro- Oltre 627 mila euro a disposizione per iniziative delle associazioni di volontariato trevigiane Nella Marca già sei organizzazioni l’hanno scelto vincia); e infine 35 mila euro per lo Sportello giustizia (che promuove le attività di volontariato nei due istituti penitenziari trevigiani, quello per adulti e quello per minori). Soltanto il 12% dello stanziamento complessivo è destinato alle spese di gestione e funzionamento del Centro e comprende anche gli stipendi del personale, l’acquisto e l’aggiornamento del materiale informatico hardware e software, il servizio fotocopie (l’uso della fotocopiatrice è infatti gratuito per tutte le associazioni che ne facciano richiesta). 67 mila euro infine verranno impiegati per attività di promozione e informazione (il Centro di servizio pubblica un notiziario trimestrale e offre alle associazioni un ufficio stampa per la promozione delle iniziative), per consulenze (in ambito fiscale, amministrativo e legale) e attività di formazione (che comprende sia l’organizzazione di corsi e iniziative locali, sia la partecipazione dei dirigenti delle associazioni a corsi a livello nazionale). VOLONTARIATO / IN BREVE TREVISO:Apre uno sportello informativo sul carcere L’associazione “Per ricominciare”, dopo l’apertura della sede in via Montello 5 (dove è operativa la raccolta degli indumenti destinati ai carcerati della Casa circondariale di Santa Bona), inaugura anche lo sportello informativo di via Isola di mezzo 35, sempre a Treviso. Quest’ultimo indirizzo vuole diventare un vero e proprio punto di riferimento per i familiari dei detenuti o per chi è appena uscito dal carcere: verranno infatti offerti sostegno per favorire il reinserimento sociale e informazioni utili su emergenza abitativa, ser- vizi sociali e sanitari, nonché pareri legali e appoggio psicologico. Il punto informativo, che ha il patrocinio del Comune di Treviso, e si inserisce tra le attività finanziate dal Centro di servizio nell’ambito dello “Sportello giustizia”, è aperto al martedì e al venerdì, dalle 16 alle 18. Per informazioni: telefono 0422-412067. SPETTACOLI:Teatro e disabili a Conegliano, cineforum a Oderzo Ultimo appuntamento con Strabiliando, la rassegna teatrale, promossa dal Centro di servizio per il volontariato, che vede protagonisti i disabili. Domenica 23 novembre, all’auditorium Dina Orsi di Parè, alle 15.30 il Cars (Centro accoglienza e recupero sociale) di Verona presenta “I quattro elementi”. Per un ciclo di spettacoli che si chiude un altro prosegue: “Disagio? Parliamone insieme” è il cineforum sul disagio mentale, promosso da Aittsam e Centro di servizio, in svolgimento ad Oderzo; mercoledì 26 novembre, er il terzo settore, che ha settore: da Fabrizio Panozzo (dofatto dell’impegno civile e cente di economia delle organizsociale la propria ragione d’esse- zazioni non profit a Venezia) ad re, la redazione di Aldo Olimpi (ammiun bilancio sociale nistratore delegato è importante per della Zanussi di Madare peso e valore niaco, tra le prime aalle proprie attività. ziende italiane a preSi tratta infatti di usentare il proprio bino strumento che lancio sociale). comunica in modo Oltre al Centro di efficace e traspaservizio, sono cinrente la rilevanza e que le organizzazioil peso dell’impeni che hanno redatgno quotidiano delle organizza- to il bilancio sociale relativo al zioni non profit all’interno delle 2002, tre associazioni di volontacomunità locali. riato (Advar, Avis e Lega italiana Per questo il Centro di servi- per la lotta contro i tumori), una zio per il volontariato, in collabo- fondazione (Il nostro domani onrazione con Altraimpresa Trevi- lus) e una cooperativa sociale (il so, ha promosso, nel corso del “Solco”): dalla ricerca, preven2003, un percorso di approfondi- zione e assistenza in ambito samento su questi temi che ha por- nitario alla disabilità, all’inseritato cinque realtà del terzo setto- mento professionale e sociale dei re (oltre al Cds stesso) a realiz- disabili psichici, sono tra loro dizare il proprio bilancio sociale e versi gli ambiti d’intervento nelpresentarlo nel corso di un con- le quali queste realtà operano, afvegno dal titolo “Il bilancio so- fiancandosi e talvolta sostituenciale: strumento di comunicazio- dosi alle strutture pubbliche. Per ne, responsabilità, loro il bilancio soreputazione e creciale diventa una dibilità”, che si terrà sorta di fotografia venerdì 28 novemapprofondita del lobre, alle 15.30, presro operato attraverso la chiesa di Sanso la quale le orgata Croce (piazzale nizzazioni stesse, il dell’Università) a loro pubblico di riTreviso. Si tratta di ferimento, la comuun’occasione di dinità intera possono battito e approfonvalutare la rilevanza dimento con stue l’impatto delle atFabrizio Panozzo (Università di Venezia) tività realizzate. diosi ed esperti del alle 20.45, al cinema Turroni di Oderzo, si proietta “Sto lavorando” di Daniele Segre, seguirà il dibattito con la presenza dello stesso regista. Per informazioni: Centro di servizio, telefono 0422542941. TREVISO: Convegno sulla risorsa acqua “Per l’acqua. Dal nord al sud del mondo una risorsa indispensabile” è il titolo del convegno, organizzato da Coop Adriatica, Banca etica e Cooperativa Pace e sviluppo, in programma mercoledì 3 dicembre alle 20.45 nella sala Longhin di Casa Toniolo, a Treviso. Parleranno del “problema e della risorsa acqua” Francesco Russo (Ass. Naz. Coop. Consumo), Francesco Bicciato (Banca Etica), Stefano Busolin (volontario nella missione Zway Sisters in Etiopia) e Alessia Crespan (Coop. Pace e Sviluppo). Hanno collaborato all’organizzazione: Il Gruppone, Zikomo, Auser e Legambiente Treviso. Per informazioni Centro di servizio: 0422-542941. ALLA SCOPERTA DELL A COLOMBIA “P er le strade di Bogotà” è un’iniziativa dell’associazione Nats Treviso, finanziata e sostenuta dal Centro di servizio per il volontariato: si tratta di un percorso di conoscenza e informazione sulla realtà colombiana e in particolare sui temi del lavoro e dello sfruttamento minorile, visti attraverso gli occhi di bambini e adolescenti lavoratori. È infatti presente a Treviso, tra novembre e dicembre, una delegazione di ragazzi colombiani, in rappresentanza dei movimenti autoorganizzati locali, accompagnati dagli adulti che li coordinano e collaborano con loro. Si tratta di una testimonianza forte e diretta che si propone di coinvolgere tutta la cittadinanza: dai più giovani (attraverso un fitto calendario di incontri nelle scuole della provincia, in collaborazione con il Laboratorio scuola & volontariato) agli adul- ti (grazie a una serie di incontri e dibattiti a livello locale). Infine sono previsti due momenti di particolare rilievo: un seminario di approfondimento della durata di due giornate (a cura dell’avvocato Alejandro Martinez, coordinatore del Movimento dei bambini lavoratori di Bogotà), sabato e domenica 22 e 23 novembre nella parrocchia di Sant’Antonino (a Treviso); e un convegno sui diritti dell’infanzia (Da vittime a protagonisti: i movimenti dei bambini lavoratori in difesa dei diritti umani) che si svolgerà sabato 6 novembre, al Teatro sociale di Treviso, proprio in concomitanza con la giornata mondiale Onu sul volontariato. Contemporaneamente, la presenza dell’associazione Nat’s sotto la Loggia dei Cavalieri e la rappresentazione, alle 15, dello spettacolo BambiNo costituiscono l’atto conclusivo di questo percorso. Per informazioni: [email protected], telefono 329-4099717. Pagina realizzata in collaborazione con la Consulta provinciale del volontariato e il Centro di servizio per il volontariato di Treviso 18 Domenica 23 novembre 2003 e L’AZiON Veneto Sociale IL DIRITTO DEI DISABILI A CRESCERE CON CONVEGNO SULLA BIOETICA LE STESSE ESPERIENZE DEI PROPRI COETANEI Non solo le cure N el convegno “In viaggio per diventare adulti”, svoltosi venerdì 14 novembre all’auditorium Dina Orsi di Parè, ci si è posti nuovamente una domanda fondamentale. Ha ancora senso, nel mondo delle disabilità, parlare di assistenza di tipo accuditivo? Continuare ad attivare strutture di residenzialità e di accoglienza, dove si accudisce il disabile, che è destinatario di una riabilitazione convenzionale e standardizzata, uguale per tutti trascurando il mettersi in relazione con il disabile? La risposta è unanime: certo che no. Ha sicuramente più senso parlare del diritto sacrosanto, anche per una persona disabile, ad una vita indipendente. Ad una crescita autonoma e serena, non consumata unicamente in famiglia. Ma fatta di scuola, lavoro, sport e di tante esperienze concrete d’incontro e di scambio sociale. Questo il pun- to focale, il nuovo versante culturale, attorno cui si sono riunite le riflessioni dei diversi specialisti del terzo settore, presenti al convegno. Un dibattito che fino all’ultima battuta ha riaffermato tre concetti-chiave. L’esigibilità dei diritti (ossia “il diritto ad avere diritti”) delle persone disabili in quanto membri attivi della società. La non discriminazione nei processi formativi ed economici: anch’io a scuola o all’università, anch’io al lavoro. L’accessibilità ai servizi di assistenza e d’inserimento secondo piani d’azione assolutamente personali e individuali: aiutare me, non “servizi per gli handicappati”. Da realizzare in spazi ricreativi o di lavoro sempre meno istituzionalizzati: non vincolati alla sola terapia e alla gestione delle disabilità, ma incentrati sulla valorizzazione di risorse e capacità. Sei abile a qualcosa, pur se diversamente abile. In tema d’interventi e di politiche per l’handicap l’Uls 7 continuerà sulla strada imboccata con successo da tutto il Veneto: quella della verifica costante e capillare dei Piani di zona sanitari. Quella dei finanziamenti mirati sui bisogni effettivi dei disabili in ambito locale, non su progetti formali e generici di carattere nazionale. Senza dimenticare il potenziamento della rete integrata di centri socio-educativi, professionali e medico-riabilitativi per l’handicap adulto. Che dal febbraio 2004 si arricchiranno del tanto atteso centro per il Dopo di noi a Orsago. Elena Pilato Genetica e handicap: il possibile, il giusto «G estire il progresso biomedico con le sue potenzialità diagnostiche, terapeutiche e riabilitative è questione di forte impatto. Ora infatti possiamo intervenire in zone e momenti della vita un tempo inaccessibili. Ma non tutto si può fare e non in tutti i contesti: bisogna porsi delle priorità, anche a fronte del limite delle risorse disponibili». Così Corrado Viafora, docente di bioetica, ha introdotto il convegno “Disabilità e bioetica. I diritti, i dilemmi” svoltosi a Padova. Obiettivo era suscitare un dibattito sulle problematiche etiche sollevate dalla genetica, dal punto di vista delle persone con disabi- lità, in una prospettiva etico-pubblica (è giusto? chi fissa le regole?) più ampia di quella medico-sanitaria (è tecnicamente fattibile?) entro cui generalmente se ne discute. A dar voce all’associazionismo, ribadendo la validità dell’approccio eticopubblico, basato sul rispetto dei diritti umani, sono stati i rappresentanti di Disabled peoples international. «Secondo il modello medico noi disabili siamo persone malate, invalide, da curare in luoghi segregati, in contesti medici. Noi sosteniamo invece che la disabilità è una condizione ordinaria, non legata alla malattia: è la necessità di compiere attività quotidiane in modi diversi. Rivendichiamo il diritto di essere differenti, e dunque un approccio sociale al disagio che pretenda rispetto per la dignità della persona». Genetica e mercato Altro corno del rapporto tra disabilità e bioetica: fi- Anno europeo dei disabili no a dove spingere i test genetici? «Si tratta di analisi di specifici geni predittori di malattie, al fine della prognosi e della diagnosi – ha spiegato Romano Tenconi, professore di genetica –. Ma possono indicare malattie che potrebbero non svilupparsi mai». La diagnostica tradizionale si effettua su persone con sintomi evidenti (che stanno male, cioè), quella genetica anche su chi non reca segni clinici in atto. «Oggi – ha osservato Stefano Rodotà, presidente dell’autorità per la privacy – c’è un crescente e non sempre giustificato ricorso ai test genetici. Una strategia istituzionale scaturita da una forte spinta di mercato»: le aziende sempre più cercano dati per le ricerche. Tanto che Rodotà ha parlato del «rischio di una eugenetica (parte della genetica che studia il patrimonio ereditario umano) di mercato». Cinzia Agostini Sapori originali la scelta della qualità Valsana si rivolge da oltre un decennio a dettaglianti e ristoratori con un ampio assortimento di circa 400 referenze di formaggi italiani ed esteri, oltre 300 referenze di salumi e una vasta scelta di ricercati abbinamenti. L'azienda, da anni impegnata nella promozione della cultura del gusto attraverso la realizzazione di schede informative e serate di degustazione, ha partecipato di recente a una delle principali rassegne italiane dedicate al formaggio, il "Cheese 2003" di Bra (CN), con l'obiettivo di promuovere alcuni dei prodotti piu caratterizzati del Triveneto e la tradizione casearia dell'area in cui opera. Valsana S.r.l - Via Crevada, 57 - 31020 San Pietro di Feletto (TV) Tel. 0438 64650 - Fax 0438 455952 - www.valsana.it - [email protected] e L’AZiON Speciale “L’Azione” Domenica 23 novembre 2003 19 SI È SVOLTO DOMENICA SCORSA A CONEGLIANO IL MANIFESTO DELLA L’INCONTRO DEI PROMOTORI DEL NOSTRO SETTIMANALE CAMPAGNA 2004 Ripartire a novant’anni È iniziata domenica scorsa per L’Azione un’annata speciale. Con l’incontro dei promotori del nostro settimanale si è infatti aperta la campagna abbonamenti 2004, che coincide con il novantesimo anniversario di fondazione del giornale, che uscì per la prima volta nel 1914. Il ritrovo si è svolto a Conegliano, grazie all’ospitalità della parrocchia dell’Immacolata di Lourdes. Almeno un’ottantina di parrocchie erano rappresentate da uno o più referenti a questo ritrovo annuale, in cui avviene la consegna del manifesto e degli altri materiali da utilizzare nella fase di rinnovo degli abbonamenti. Ai promotori il direttore don Giampiero Moret ha rinnovato la fiducia e l’apprezzamento per la loro disponibilità a sostenere in modo così fattivo la diffusione del giornale. È stata ribadita l’importanza della figura dei promotori de L’Azione nelle varie comunità parrocchiali: svolgono l’importante servizio del rinnovo degli abbonamenti, diventando i referenti terminali della rete della diffusione del settimanale diocesano. E don Moret ha colto anche l’occasione per indicare la linea su cui si sta muovendo L’Azione: «Vogliamo essere un giornale vivo, che parla della vita della gente, delle nostre parrocchie, della realtà e dei problemi che caratterizzano le nostre comunità locali, la società in cui viviamo». «Un compito che il nostro giornale – ha ricordato don Moret – si dette fino da quando nacque, nel dicembre del U 1914, alla vigilia della Grande Guerra, quindi in tempi decisamente difficili». E alcuni dei promotori presenti domenica ricordavano quando L’Azione arrivava in parrocchia in rotoli da tagliare o in un unico pacco da distribuire, poi, alle singole famiglie. Oggi, invece, si confrontano con un giornale che si può leggere anche in Internet e che arriva comodamente a casa. Sull’argomento sono stati nuovamente segnalati ritardi nella consegna concentrati in alcune zone della diocesi, dovuti, com’è stato ribadito, a proble- DINAMICISSIMO CIRCOLO ENARS I l banchetto conviviale che ha rallegrato l’incontro dei promotori de L’Azione di domenica scorsa è stato preparato dai volontari del Circolo Enars, che hanno dimostrato un’altra volta ancora – se ce n’era bisogno – la propria versatilità e il proprio... entusiasmo organizzativo. Per la parrocchia dell’Immacolata di Lourdes e per l’intera città di Conegliano il Circolo Enars, guidato da Giorgio Cais, rappresenta infatti una realtà associativa esemplare. E la sua forza sta nella capacità di aggregare almeno un centinaio di persone d’ogni età, disponibili a lavorare generosamente per la buona riuscita delle varie iniziative. Tra queste spicca la “Festa della birra e dello sport” che, ogni anno, nel mese di giugno propone un intenso calendario di eventi sportivi e culturali sempre di ottima qualità, che si rivela un coinvolgente, quanto prezioso momento di aggregazione sociale. I cuochi volontari del Circolo Enars al lavoro Nonni e nipoti mi postali. e senza impegno di quattro nuDurante l’incontro sono sta- meri del giornale. te ricordate alcune iniziative promozionali: - un anno in omaggio agli sposi novelli che vengono segnalati prima delle nozze; - l’occasione di rinnovare il proprio abbonamento e di regalarne uno nuovo a soli 75 euro (anziché 80 euro); (in alto) i promotori intervenuti all’incontro di domenica a - la possibilità di far conoscere L’Azione ri- Conegliano; (qui sopra, da sinistra) la responsabile della promozione chiedendo o propo- de L’Azione Laura Ceccarini e il direttore don Giampiero Moret; (qui sotto a sinistra) un momento del pranzo insieme nendo l’invio gratuito “L’Azione“ in Internet solo per gli abbonati a questo numero la lettura integrale dei contenuti de L’Azione su Internet sarà riservato solamente agli abbonati rinnovati alla data dell’accesso al sito. Ad esempio, se il vostro abbonamento scade il 31 dicembre 2003 potrete leggere l’edizione completa de L’Azione fino al 10 gennaio 2004; dopo tale data, se non verrà rinnovato l’abbonamento, questo non sarà più possibile. Per ottenere la password sarà necessario collegarsi al sito www.lazione.it e cliccare su “utenti registrati” in alto a sinistra e poi su “non hai ancora la tua password?” e seguire le istruzioni. Sarà necessario tenere a portata di mano l’etichetta con l’indirizzo del giornale e avere una casella di posta elettronica. Entro alcuni minuti verranno inviati alla vostra email i dati da inserire per l’accesso riservato. Nome utente e password potranno essere successivamente modificati a proprio piacimento. Per gli altri utenti rimarranno visibili la prima pagina, l’anteprima delle notizie del settimanale e dell’archivio, le news e tutte le sezioni statiche, i supplementi e L’Azione Illustrata. Questo servizio rimarrà quindi ad esclusivo uso degli abbonati che potranno consultare il giornale in versione elettronica a partire dal venerdì alle 10.30. D n nonno che dialoga con la nipotina, così il giornale ha voluto rappresentare il novantesimo anniversario della nascita de L’Azione, che ricorre il prossimo anno, nel manifesto per la campagna degli abbonamenti. Un passato raccontato e conservato nella memoria del giornale e un futuro ancora da raccontare perché, nonostante l’età, L’Azione è più che mai decisa a continuare il suo compito di strumento informativo e di interprete della vita che si svolge soprattutto sul nostro territorio. L’Azione è stata fondata nel dicembre del 1914, anno difficile per la guerra che già infuriava in Europa e vigilia del coinvolgimento in essa del nostro Paese, anno, quindi, poco propizio per il lancio di un giornale, eppure il vescovo Rodolfo Caroli, entrato da pochi mesi in diocesi, non ha avuto incertezze, tanto forte era la sua convinzione della necessità che la diocesi si dotasse di questo strumento. Da allora L’Azione ha intrapreso il suo cammino accompagnando le vicende, spesso burrascose e tragiche, del secolo scorso. Abbiamo voluto mettere in primo piano questa ricorrenza perché confidiamo che possa stimolare l’attenzione verso il giornale e l’impegno a diffonderlo sempre più. dai Nostri Paesi TRAFORO DI SANT’AUGUSTA Due gallerie e tre rotonde per la nuova tangenziale I l suo “mito” ha accompagnato la vita di molti vittoriesi. Ora, il progetto della tangenziale est di Vittorio Veneto (volgarmente detto “traforo di Sant’Augusta”, anche se le gallerie saranno due: quello che buca il colle intitolato alla Patrona e quello della Madonna della Salute) è diventato “definitivo”, cioè destinato a diventare esecutivo (e quindi via ai lavori) se non ci saranno altri intoppi. L’ingegnere Giovanni Zuccolo ha presentato il progetto definitivo del primo lotto della tangenziale al consiglio comunale giovedì 13 e a 400 cittadini al teatro Da Ponte lunedì 17. Ecco le caratteristiche del primo tratto di tan- VENERDÌ 21 NOVEMBRE SOLENNITÀ MADONNA DELLA SALUTE : Alle 8 S. Messa per Sant’Andrea, alle 10 messa solenne in onore di Maria celebrata dal vescovo Magarotto. Messe alle 11 (Follina), 14.30 (Santa Giustina e Val Lapisina) e alle 15.30 a Revine. Al Castello iniziano gli Esercizi spirituali per giovani a cura di don Piero Bortolini. Da stasera fino al dopo pranzo di domenica 23. Alle 20.45 alla Casa Fenderl, il Cineforum Vittoriese propone “Il cappotto” di Alberto Lattuada. Ingresso 3 euro. SABATO 22 MADONNA DELLA SALUTE - Alle 20.30 nella chiesa San Giuseppe di Costa concerto della corale di San Vendemiano. DOMENICA 23 MADONNA DELLA SALUTE: Alle 9 S. genziale, la variante La Sega–Ospedale di 4773 metri. Da Savassa si scende all’altezza della “casa – ponte” in via della Sega, dove ci sarà la prima di tre rotatorie. Il tracciato supera il Meschio, e imbocca la galleria “Santa Augusta”, 1490 metri. Il tracciato della galleria sale percorrendo una curva per poi scendere in rettifilo e supera una galleria idraulica di competenza Enel. La volta di questa galleria sarà alta 8 metri. Quindi, il tracciato percorre un tratto di circa 130 metri e sottopassa via Cittolini. Poi riemerge a cielo aperto, in una “trincea” lunga circa 185 metri. Sottopassa via Rindola bassa (non si pas- Messa (per Costa), ore 10 S. Messa celebrata da un sacerdote della Casa S.Raffaele. Alle 11 S. Messa solenne presieduta dal vicario generale mons. Guerrino Pagotto con benedizione di moto e motorini. S. Messa alle 14.30 (S. Giacomo) e alle 15.30 (Carpesica). Stand enogastronomico . Giornata del seminario: alle 17.30 in Cattedrale rito di ammissione per sette tra laici e seminaristi (vedi servizio a pag. 8). Unitalsi: assemblea per i volontari sottosezione di Vittorio. Alle 10.30 visita al museo d’arte sacra. Alle 13 pranzo al castello. Alle 15 recita del rosario e assemblea. LUNEDÌ 24 Dalle 15 alle 18 a Nove è aperta la ludoteca. Stesso orario venerdì. serà più in auto, ma solo a piedi e in bici, su sovrappasso), ed entra nella seconda rotatoria (Rindola) su piano inclinato, che raccoglie sulla destra la confluenza di una bretella di collegamento con via Carso. Uscito dalla rotonda, il tracciato supera via Rio dei Casai, che sarà dotata di sottopasso. Dopodiché supera lo stesso Rio. Poi la variante scende fino alla seconda galleria (“Madonna della Salute”, 756 metri), supera il sottopasso di via dei Balbinot, poi via Bibanel e piega quindi verso sud con una curva che aggira l’ospedale. Supera un ultimo sottopasso e termina nella terza rotatoria, al confine con Cappella Maggiore. MARTEDÌ 25 Dalle 15 alle 18 a San Giacomo è aperta la ludoteca. Stesso orario mercoledì e giovedì. Alle 21 in biblioteca serata del Cai con tema “Montagne e deserti” con diapositive. Relazione di Giuliano Bressan MERCOLEDÌ 26 Alla Casa esercizi in Castello giornata di spiritualità per adulti e terza età, guidata da don Piero Bortolini. L’incontro è fissato per le 9 e si concluderà intorno alle 17. Info: 0438 - 940374 GIOVEDI 27 Alle 20.30 in biblioteca per il cineforum “Uomini e montagne” proiezione di “IL tempo si è fermato” di Ermanno Olmi. VENERDÌ 28 Inizia la sagra dell’Immacolata. a Formeniga (vedi pagina seguente) Farmacia di turno : Zamperlini, via Da Ponte tel. 0438 -53116 I L T R A C C I AT O Vittorio V. LE IDEE DEI (POCHI) CONTRARI L a maggior parte dei vittoriesi è favorevole al traforo di Sant’Augusta. È pacifico. Ma questa volta le voci dei politici e dei vittoriesi sul progetto Zuccolo non si sono sentite. Nè in consiglio comunale, visto che doveva solo prendere atto del tracciato, né al termine della presentazione al Da Ponte, per mancanza di tempo secondo il sindaco Scottà. Non serve. Una lettera al sindaco, consiglio comunale e ministri Matteoli, Lunardi e Tremonti è stata inviata dall’ingegner Ernesto Armellin, strenuo oppositore della tangenziale : «Il traffico sulla variante sarà insignificante – sostiene Armellin – perché con il completamento della A28 da Sacile a Conegliano il bacino d’utenza del traforo si ridurrà a pochi comuni a nord dell’A28 o della Pontebbana (ipotizziamo: Fregona, Sarmede, Cappella). A nessun vittoriese converrà seguire la nuova arteria, se non altro per il timore ad infilarsi nelle due lunghe gallerie». Un’alternativa,un’utopia. ECOGLOBAL: sei licenziati E coglobal chiude lasciando sulla strada 6 lavoratori: 4 saranno licenziati a fine novembre, gli altri due a fine anno. È il risvolto più amaro di una vicenda che si è trascinata per tutto l’anno. «L’azienda è stata risarcita per la chiusura anticipata, i suoi collaboratori no. Un’ingiustizia inspiegabile», sottolinea il sindacalista Danilo Collodel della Cgil. Il sindacato chiede che il protocollo d’intesa tra Comune ed Ecoglobal che pone termine in zona industriale a San Giacomo alla presenza dell’industria tanto discussa preveda anche garanzie per i lavoratori. «Quanto meno un indennizzo - afferma Collodel - perché non è giusto lasciare delle persone sulla strada in questo modo». I lavoratori, infatti, non saranno posti in mobilità, ma avranno a loro disposizione soltanto il sussidio di disoccupazione. «Si tenga presente, fra l’altro, che l’Ecoglobal non è stata chiusa con decreto ingiuntivo, ma attraverso un percorso condiviso». (FDM) La circonvallazione salverà Serravalle, ma irromperà su campagna e collina. Di fronte all’inevitabile danno ambientale, e al cospicuo investimento necessario, c’è chi rispolvera un’utopia: superare la stretta di Serravalle attraverso la liberalizzazione dell’A27 da Vittorio Sud a Vittorio Nord. Obbligando le auto e il traffico a passare di lì. Certo, i guidatori sarebbero costretti a un tragitto più lungo. Ma questi amanti dell’utopia pensano anche che non sempre si debba cedere alla dittatura delle quattro ruote. Alle Filande “Le voci della scuola” ncora in dubbio sulla scelta dopo la terza media? Un’opportunità di chiarirsi le idee è offerta da "Le voci della scuola", mostra alle Filande in cui si presentano le 13 scuole superiori del vittoriese. Sarà aperta al pubblico sabato 22 dalle 15 alle 19 e domenica 23 dalle 9 alle 12. Inoltre a breve uscirà lo speciale L’Azione illustrata dedicato ad una panoramica delle scuole superiori di Vittorio e Conegliano. A e L’AZiON Vittorio Veneto COLLEZIONE PERSONALE DI ARTE SACRA “È per amore della Cattedrale” mons. Moret regala... un museo D a anni lo seguono chiesa cristiana di Ceneovunque vada e o- da, dedicata anche allora ra monsignor Antonio alla Beata Maria Assunta, Moret ha deciso di la- della quale sono molto sciarli riposare nel luogo devoto». La collezione di più adatto, dove lo erano arte sacra era stata racstati quando erano inte- colta dall’appassionato e gri. Sono una attento quarantina di monsignoreperti archeore quando logici che comfurono eseprendono ornaguiti i lavoti su pietra e su ri di comarmo. Una struzione vera carta d’idel nuovo dentità dell’atpatronato, tuale cattedrale PREZIOSI FRAMMENTI - Uno dei reperti con la dedonati da mons. Moret molizione di Ceneda, edificata, come della casa sempre avveniva, sull’an- dei canonici negli anni tica e primitiva basilica ’58/59. Sono tutti reperti paleocristiana. che si raggruppano in tre Sta per essere comple- periodi storici precisi. Il tata la loro sistemazione primo è il periodo tardonelle due sale che si tro- antico, paleocristiano, vano all’entrata posterio- che va dal IV al VI secore della Cattedrale. Il luo- lo; il secondo è il periodo go è senz’altro il più ido- barbarico dal VI al X seneo anche per la facilità colo, quando non si scoldi visione. «È un regalo pivano figure umane ma che faccio – afferma mon- solo ornati; come nel tersignor Moret – per un at- zo periodo, quello romato d’amore verso la prima nico che va dal X al XII se- colo. Sono descritti tutti per la prima volta nella guida storica che sarà presentata, quasi sicuramente la seconda domenica di gennaio 2004, in vicinanza alla festa di San Tiziano. In quell’occasione monsignor Moret regalerà la guida ai presenti, come aveva già fatto con il catalogo “Mille anni di sculture e ornati lapidei nell’area ducale cenedese” nel 2001. Isabella Mariotto A S. GIACOMO IL FRANTOIO quintali giornalieri con una resa di 15,5 chili d’olio su 100 chili di olive convogliate. L’olio del frantoio si fregia della Dop Veneto, sotto zona del Grappa, e al momento chi lo ha se lo tiene, anche se un bottiglione casalingo da 2 litri vale sui 26 euro. «Non promettiamo un ritorno economico sul breve periodo – spiega – perché per abbattere almeno i costi fissi dovremmo imbottigliare (bottiglie da ½ litro e a 10 euro cadauna, ndr) non meno di 15-20 ettolitri di olio l’anno. Cifra dalla quale ora siamo distanti, ma non troppo!». Mario Sanson L’ulivo vittoriese punta alla qualità Q uello degli ulivi dal “non presente”, portando Grappa al Cansi- alle stelle la bontà dell’olio glio è un grande sogno rea- medesimo». lizzato! Quando una decina Baccichetti, che è il vid’anni fa o giù di lì è co- ce presidente dell’Aprool minciata la grande avven- (Associazione produttori tura dell’impianto in zone scoscese, o in altre comunque non più adatte ad una viticoltura da reddito, più d’uno ha storto il naso, in attesa del fallimento. Ma gli ulivi, e soprattutto gli olivicoltori nostrani sono duri a morire… onde per cui dal Grappa al Cansiglio ci sono oggi almeno ATTORNO AL FRANTOIO - Sebastiano Baccichetti 200 mila piante, con e Gino Breda (col camice), la mente una produzione che e il braccio per l’olio d’oliva vittoriese quest’anno – anno “balengo” per l’insolita, lunga, lunghissima, olivicoli di Treviso, 700 itorrida, secchissima esta- scritti), lo abbiamo inconte – si aggira sugli trato “alle Filande” di San 800/1000 quintali di olive. Giacomo, tutto indaffarato «Sanissime e per giun- attorno al modernissimo ta senza attacchi di mosca, frantoio sociale, l’unico che a volte è un vero fla- professionale in tutta la gello – commenta Seba- provincia di Treviso, inaustiano Baccichetti da Ce- gurato a ottobre. neda, pioniere degli ulivi L’impianto studiato dalmoderni sul colle San Pao- lo stesso Baccichetti, e che lo, che già in antichità era si avvale della maestria e “monte degli ulivi” –, il che delle competenze di Gino ci consente di spremere Breda da Fregona, ha una un olio con acidità quasi capacità lavorativa di 40 Domenica 23 novembre 2003 DA LUNEDÌ 24 APRE LA NUOVA COSMO LA “SCUOLA DEI 90 GIORNI” IN VIA PONTAVAI I n tempo da guinness ha superato tutti i collaudi ed è già cominciato il trasferimento dell’arredo. Iniziata il 9 luglio e conclusa entro i previsti 90 giorni, la nuova scuola media Cosmo ospita da giovedì 20 gli studenti. Così si risponde all’emer- genza-pericolosità strutturale della vecchia Cosmo in centro. Edificata vicino all’Istituto d’arte, in via Pontavai, la struttura è stata costruita con prefabbricati modulari in acciaio e cemento, isolata termicamente e acusticamente, e rivestita inter- GIÀ PRONTA - L’ingresso della nuova scuola Cosmo SS. PIETRO E PAOLO, LAVORI IN CORSO avori in corso per una delle chiese più giovani della nostra città. Da lunedì 10 impresa al lavoro a Santi Pietro e Paolo. Nel corso dell’estate, infatti, si sono verificate delle cadute di piccoli pezzi di intonaco dal cordolo, potenzialmente pericolose, che avevano convinto a transennare la zona d’accesso alla chiesa. Ora il cordolo (la sporgenza bianca nella rossa facciata) verrà rifatto integralmente. Con la stessa posa di ponteggi si provvederà anche a intervenire sugli otto pilastri portanti della chiesa, bisognosi di manutenzione. I lavori dovrebbero protrarsi per un mese circa, e costare attorno ai 110 mila euro. L FORMENIGA: tempo di sagra I nizia venerdì 28 la tradizionale sagra dell’Immacolata a Formeniga, con torneo di briscola venerdì sera, e musica al sabato. Domenica 30 invece si terrà la festa degli anziani della parrocchia, con Messa alle 11 seguita dal pranzo insieme. Per tutta la durata della sagra – dal 28 novembre all’8 dicembre – saranno aperti la pesca di beneficenza e il chiosco enogastronomico. 21 namente in cartongesso. I medesimi materiali dell’Istituto d’arte, l’unica scuola del Vittoriese ad aver avuto bisogno soltanto di minima manutenzione negli ultimi dieci anni. All’interno ci sono 12 aule, una che può ospitare 22 alunni e le altre 28, una sala insegnanti e una per i bidelli, e quattro laboratori: uno multimediale, uno insonorizzato per la musica, uno tecnico artistico ed uno per la biblioteca e le attività alternative. L’impianto termico è a pavimento, per un ottimale risparmio energetico. All’inaugurazione di sabato 22 novembre alle 11 parteciperanno le autorità e vi è la specifica volontà che «sia presente – afferma l’assessore all’Istruzione, Antonella Caldart – l’autorità religiosa, perché è importante che Dio sia presente anche a scuola». L’importo investito per la nuova sede è di 1 milione 300 mila euro, ottenuto tramite un mutuo dalla Cassa depositi e prestiti, e restituibile in 40 rate semestrali. (IM) 22 TANTI BEI PERCORSI MAL SEGNALATI Colle in bici: bella e impossibile? F ossimo nell’Olanda che tanto ama le bici, ci sarebbero frecce e mappe a profusione lungo quelle deliziose, solitarie stradicciole, che con i colori dell’autunno ne guadagnano anche in fascino. Ma Colle Umberto ha fatto le pentole ma non i coperchi. Ha cioè predisposto una rete di stradine secondarie di interesse naturalistico e storico (molti sono di origine napoleonica). Percorsi alternativi che diano un motivo in più di scegliere la bici anziché la macchina. Ma li ha corredati di una segnaletica a volte assente e a volte confusa, in cui si sommano tante proposte di itinerario diverse, e i tratti del percorso sono tra loro slegati. come detto, le frecce sono talvolta assenti all’interno dei tratti di percorso: ci si perde. E mancano del tutto nei tratti di collegamento: non viene in mente a nessuno che potrebbe interessarci un anello ciclabile fuori dagli stradoni per congiungere le parti del Comune di Colle? Come ci si perde anche quando le frecce sono doppie, come all’incrocio via Salis-via Marcon per chi arriva da Mescolino: ti dicono di andare in entrambe le direzioni, meglio chiedere consiglio ad Amleto... Si può obiettare che in realtà la rete serve a valorizzare tratti di valore storico, che quindi sono più d’uno. Ma resta il disorientamento di chi non conosce a menadito i percorsi collumbertesi. Anche perché nei cartelli si parla di un itinerario che sia anche turistico. In generale, tutte le frecce sembrano essere pensate per chi viaggia in senso orario (da Colle a Mescolino, eccetera), al contrario del nostro test. INTERVISTA A LEO PIZZOL re di numerosi affreschi in Italia e all’estero e di film di animazione. La sua presenza a Sarmede ha cambiato il paese, facendolo conoscere in tutta l’Europa. Alle prime edizioni partecipavano quasi esclusivamente artisti amici di Zavrel, ma pian piano la Mostra si affacciò su tutto il panorama mondiale dell’illustrazione per l’infanzia. Molti operatori di creatività si sono formati a Sarmede o hanno trovato a SarmeLeo Pizzol de – spiega ancora Leo Pizzol, infaticabile quanto discreto nell’apparire – la possibilità di far conoscere il loro lavoro e di accrescere la loro esperienza. Per quanto riguarda il futuro della nostra Mostra, dipende molto dall’aiuto che si potrà avere dalle istituzioni. Si potrebbero fare molte più cose soprattutto durante il periodo della Mostra, ma abbiamo carenza di spazi. Questo problema non può essere risolto dalla Fondazione Mostra». Mario Sanson I problemi Mentre le strade sterrate sono tutte ottimamente tenute, le frecce segnaletiche di legno sono spesso rese illeggibili dal tempo. Inoltre, Alla Mostra servono più spazi! C on quest’anno, a Sarmede, il “paese della fiaba”, la Mostra internazionale d’illustrazione per l’infanzia ha toccato quota 21 edizioni. Un traguardo insperato, anche per il grande e crescente successo e in special modo per l’enorme numero di bambini (11 mila 200 alla 20ª edizione), genitori e più semplicemente di gente che qui ci arriva, anzi ci vuole arrivare! Se così si può dire, “soci” fondatori furono nell’ormai lontano 1983 in primis l’indimenticato e indimenticabile Stepan Zavrel, poi Huber Di Remigio, Ivo Lorenzon, Leo Pizzol, cui si sono affiancati subito Wanda Dal Cin, Danny e Rino Masutti. Questi amici, ad eccezione di Huber Di Remigio, fanno attualmente parte della fondazione Mostra interna- zionale d’illustrazione per l’infanzia, che è presieduta da Leo Pizzol, in tutti i sensi il “server” doc di questo grande evento mediatico e culturale pur in una minuscola comunità (3 mila anime), e per giunta alle falde della montagna, quindi con problemi di spazio per gli oltre 42 mila visitatori dell’anno scorso. «Zavrel, artista boemo ora scomparso, risiedeva a Sarmede fin dal 1968 – commenta il professor Leo Pizzol, 60 anni egregiamente portati, e dalla insospettata vitalità –, ed era molto conosciuto non solo come illustratore, ma anche come pittore, auto- CAPPELLA: Luigi e non Flavio Cillo Per un errore la scorsa settimana abbiamo pubblicato la foto di Luigi Cillo a corredo di un articolo in cui si parlava di Flavio Cillo. Ce ne scusiamo con gli interessati e pubblichiamo la foto corretta di Flavio Cillo. e L’AZiON Vittoriese Domenica 23 novembre 2003 SARMEDE: Laboratori per famiglie uovo appuntamento a Sarmede con i laboratori creativi per i bambini accompagnati dai genitori. Sabato 22, dalle 14.30 alle 17.30, si costruiscono le ciabatte di Cenerentola e viene proposta una rivisitazione creativa della fiaba con Cristiano Marin. N Ulteriore elemento di confusione: lungo le strade si trovano tantissimi tipi di indicazioni: di legno grandi in alto, di legno piccole in basso coi numeri 101, 201 e 701; marroni metallici rettangolari con l’indicazione “La strada dei colli”; frecce stradali col logo di “Bicinvacanza”; rettangolari alti e stretti col logo di una bici. E “Mulini e officine” a Mescolino. Dà il suo contributo anche il sito web comunale (www.comunecolleumberto.it, voce “percorsi naturalistici”, poi “visualizza la mappa”): il “percorso naturalistico” proposto ricalca in gran parte l’itinerario che abbiamo visto, ma non del tutto; il “percorso delle ville”, invece, è una novità. Di entrambi, comunque, non c’è traccia sul terreno, in frecce o indicazioni. Per l’anello che abbiamo preso in considerazione noi, bisogna seguire (se ci riuscite) le frecce marroni piccole (e consunte) e quelle più basse contrassegnate dal 101, e prendere come riferimento le mappe affisse nelle bacheche col tettuccio. Che troviamo a Colle, ma non a San Martino. Altra confusione, almeno all’occhio profano, è nei cartelli esplicativi delle piccole bellezze locali. Metallici per ville e chiesette, lignei per al- cuni pochi tratti di interesse naturalistico. Ma non erano due facce della stessa medaglia acchiappaturisti? Turismo Colle Umberto ha grandi potenzialità per un certo tipo di turismo. Nella zona è probabilmente il Comune con la più estesa rete di percorsi ciclabili, o in cui passeggiare. Perlopiù pianeggianti o in dolce pendenza, permetterebbero anche collegamenti a Vittorio, Cappella, San Fior senza passare per le strade principali. E la manutenzione di queste strade, che spesso, come visto, hanno anche valore storico, è lodevole. Ma l’abbondanza da un lato e l’incompletezza dall’altro della segnaletica rendono la rete di stradine accessibile solo a chi già la conosce. Per chi? Sono circa 8 chilometri di percorso, agevoli per le biciclette, non occorre la mountain bike. Anche se i meno allenati troveranno qualche salita su cui scendere di sella. In passeggiata, sono carini alcuni tratti: per famiglie e bambini, soprattutto l’anello da Mescolino a San Bastian, con andata per via Salis e ritorno per via Marcon. Ottimo allenamento anche per appassionati di jogging: però privo di illuminazione. Tommaso Bisagno CAPPELLA Il 23 la Banda anima la messa delle 10.30 I l Corpo bandistico di Cappella Maggiore domenica questa, 23 novembre, è in festa. «Ogni anno – sottolinea il parroco, don Giulio Fabris – i bandisti per onorare la loro patrona animano con la musica una messa per la comunità ed è per me occasione anche per ringraziarli per le varie esecuzioni musicali che realizzano da sempre nel corso dell’anno in diversi momenti come la processione del Rosario». L’appuntamento con il Corpo bandistico è fissato per la messa delle 10.30. Nel frattempo i bandisti sono al lavoro per preparare i concerti in occasione del Natale 2003, che li vedrà impegnati il 20 dicembre a Sarmede e il 21 a Bagnolo. e L’AZiON Vallata / QdP SEMPRE MENO SERVIZI PER LA COMUNITÀ Tovena, attese e disillusioni U n ufficio postale, un negozio di alimentari, sei osterie, un’agenzia finanziaria e la chiesa. Qualcuno penserà che stiamo descrivendo quel che resta di un disperso paesino della montagna bellunese. E invece parliamo di Tovena. Paese che conta 640 abitanti. Con Soller e Gai supera di poco i mille. Pochi ma combattivi. Decisi a difendere la propria identità. «Il paese va avanti grazie al volontariato» affermano, con un pelo di orgoglio, i “capi” di alpini e pro loco. Qualche esempio dell’impegno del volontariato? La costruzione della sede degli alpini sul San Boldo, la pulizia dei sentieri e del torrente Gravon, l’antica sagra dei santi Simone e Giuda. Loro si danno da fare ma – denunciano – trova- Aumentano gli immigrati, calano i servizi Angolo caratteristico di Tovena no poco aiuto dalle istituzioni. Come capita in tanti comuni, anche qui la frazione piccola si sente “dimenticata” dal capoluogo, che è Cison. Non si tratta tanto di mancanza di opere pubbliche, «perché ne hanno fatte: i marciapiedi, il tetto delle ex scuole, la piazza, il cimitero», ma di quelle piccole attenzioni che agevolano la vita quotidiana. Un esempio con- creto? Per motivi di carenza, l’acqua è stata tolta proprio nei giorni della sagra. Questo ha fatto arrabbiare molti volontari. Il San Boldo mai decollato Negli anni passati c’era la speranza che il rilancio di Tovena passasse per il rilancio del San Boldo. Ma oramai questa è considerata una pia illusione. Sul passo il giro di gente è MIANE: Incontro con Giovanardi V enerdì 21 novembre, alle 19.45, il ministro per i rapporti con il Parlamento Carlo Giovanardi tiene un incontro nell’aula magna della scuola elementare di Miane sul tema “I giovani e il servizio civile volontario, opportunità per il nostro territorio”. Al convegno interviene anche l’onorevole Luigi D’Agrò capogruppo Commissione attività produttive della Camera dei Deputati. Organizza il Comune di Miane. REVINE: Messa per don Chiarel A sei anni dalla morte di don Luigi Chiarel, verrà celebrata domenica 23 novembre alle 10, una messa nella chiesa arcipretale di Revine, suo paese di natale. L’iniziativa darà inoltre modo di incontrarsi per un momento di preghiera insieme, a quanti l’hanno conosciuto e hanno condiviso con lui momenti della loro vita. Tra questi i membri dell’Associazione radiantistica trevigiana, Gruppo Radio Italia Alfa Tango e del Movimento apostolico ciechi di cui fu consulente ecclesiastico, i fedeli della parrocchia di Rai di San Polo di Piave dove fu parroco per diversi anni. Il ricordo di don Luigi a Revine Lago rivive inoltre nella chiesetta della Madonna della Neve in località Lama delle Crode, da lui voluta e realizzata. COMBAI: A 102 anni è deceduta Maria Buogo ved. Stefani M ercoledì scorso la comunità di Combai ha tributato l’estremo saluto a Maria Buogo vedova Stefani, 102 anni, la più anziana cittadina del comune di Miane, deceduta nell’ospedale di Noale. L’ultracentenaria aveva festeggiato il suo ultimo compleanno il 27 febbraio scorso a Spinea, nel Veneziano, nella casa della figlia Renata molto limitato. Solo in occasione delle feste promosse dagli alpini si registra un certo via-vai. «È inutile, lassù mancano le attrattive» dicono i tovenesi. E non possiamo dar loro torto. Non c’è neppure un’area con giochi per bambini, il minimo per attrarre le famiglie. «Quando la nostra casa sarà finita – osserva il presidente degli alpini Mario Magagnin – faremo iniziative da maggio a settembre. Ma servono soldi». Quella casa è il simbolo di cosa può far fare il sano orgoglio alpin-tovenese: è stata realizzata da volontari con 2 mila 200 ore di lavoro. Ora mancano serramenti e impianti. Costo preventivato: 70 mila euro. dov’era ospite durante il periodo invernale. Nata nel 1901, sposata nel 1924 con Silvio Stefani, Maria Buogo è sempre stata molto impegnata nei lavori agricoli, e tra le sue passioni figurava l’arte di confezionare ghirlande con fiori di carta e piume d’oca. Lascia i quattro figli Renata, Teresa, Emma e Celeste con i rispettivi familiari. Se oggi la popolazione di Tovena “tiene” è grazie agli extracomunitari che comprano o prendono in affitto vecchie case disabitate. Che sono davvero tante. Nel borgo Magagnin un tempo vivevano in 43, oggi una decina. Così in borgo Antiga. «Gli immigrati non creano problemi – spiega Luca D’Agostin proprietario della bella locanda Al Bakaro –. Non si può parlare di integrazione ma, ad esem- BARBISANO:AL LAVORO PER IL MERCATINO S i sono messe al lavoro le donne della Corale Barbisano all’idea di allestire un mercatino natalizio che apre i suoi battenti già domenica 23 novembre in occasione del concerto di S. Caterina (alle 17). Il mercatino verrà allestito dopo il concerto, nelle ex scuole elementari dove ci sarà anche un piccolo rinfresco. Al concerto interverranno i cori “Suaves Vocis” della provincia di Padova e “Natività della Beata Vergine” di Miane, oltre al coro ospitante. L’idea del mercatino è nata dal bisogno di raccogliere fondi per le attività della Corale, ma vista la quantità degli oggetti prodotti, una buona parte andrà sicuramente a iniziative di solidarietà. Ogni giovedì sera una decina di signore si incontravano nella stanza del Filò per creare manufatti di ogni ge- SERNAGLIA: Incontro sull’immigrazione PIEVE: Dibattito “I giovani e lo sport” L’ Anolf della provincia di Treviso – associazione nata nell’ambito della Cisl per occuparsi di immigrazione – e il Comune di Sernaglia della Battaglia, organizzano una serata per dibattere su uno degli argomenti più d’attualità di questi ultimi tempi: “Immigrazione & integrazione, viaggio tra leggi e regolamenti, diritti e doveri”. L’appuntamento è per venerdì 28 novembre, a partire dalle 20.30, nella sala comunale di Sernaglia della Battaglia. La serata vedrà la relazione di Mauro Brambullo, magistrato. Moderatore sarà Franco Marcuzzo, che elencherà anche alcuni dati sulla presenza di immigrati nella provincia di Treviso. giovani e lo sport oggi: si gioca ancora per divertirsi?”: è questo il tema del dibattito pubblico organizzato da Panathlon International-Club di Pieve di Soligo e Quartier del Piave e Basket Pieve ’94-Centro Minibasket Pieve di Soligo, con il patrocinio del Comune di Pieve di Soligo, per lunedì 24 novembre, alle 18.45, nell’auditorium comunale Battistella Moccia di Pieve. Interverranno Paolo Pressacco, ex giocatore di serie A, segretario generale della Pallacanestro Benetton Treviso, Domenico Immucci, responsabile Progetto Scuola della Fip, Jacopo Lodde, allenatore nazionale, head coach del Basket Vigor Conegliano, Maurizio Sarcinelli, allenatore nazionale, responsabile settore giovanile del Basket Vigor Conegliano, Cosimo De Chirico, componente della Società italiana di medicina generale. (MZ) “I Domenica 23 novembre 2003 pio, frequentano tranquillamente i locali». Luca è di quelli che si sono rimboccati le maniche e hanno scommesso sul proprio paese: «Nel ’95 ho deciso, insieme a mio fratello, di 23 Il parroco: “Dobbiamo riscoprire i valori” andare in ferie. E anche l’ultimo negozio rimasto, il casoin, è da almeno quattro anni in odore di chiusura. «Ci fosse almeno un’area giochi attrezzata per i ragazzi – sottolineano diversi tovenesi – dove realizzare anche le strutture fisse per le feste» sottolinea il presidente della Pro loco, che deve fare ogni anno i conti con capannone e cucina da montare e smontare. restaurare la vecchia osteria di famiglia. In pochi hanno creduto alla nostra scelta. Ebbene da otto anni lavoriamo bene, sia con gente del paese, sia con gente da fuori». Al Bakaro è infatti conosciuta ben oltre la Vallata. La popolazione è calata e i servizi se ne sono andati. Le scuole sono state chiuse nel 1990. Per la materna e le elementari si va a Cison, per le medie a Follina. Il medico di famiglia apre l’ambulatorio il giovedì per tre ore; poi riceve a Cison. È ancora aperto l’ufficio postale ma ci sono avvisaglie di una sua soppressione. Già l’estate scorsa è stato aperto a singhiozzo per consentire all’unica impiegata di «Qui bisogna prima di tutto recuperare i valori umani, cristiani e sociale – sottolinea il parroco don Livio Spader –. Comprendo le preoccupazioni per il futuro del paese, ma la mia attenzione è rivolta soprattutto alla crescente disattenzione verso il messaggio evangelico. Per ridare nuova vita a Tovena ser vono sì le attività sociali, ma non bastano. Dobbiamo lavorare come comunità guardando alle finalità profonde dell’uomo. C’è l’urgenza di conciliare gli impegni del cristiano con la vita moderna. Pertanto non solo tempo per lo sport ma anche per il catechismo. Non solo lavoro ma anche servizio nella comunità». Federico Citron nere: abitini per le bambole, cuscini, presepi in pasta di sale, palline, biglietti augurali, braccialetti e tante altre cose. Un modo diverso di stare insieme, unendo allegria e creatività. «Siamo partite quasi per scherzo – affermano coriste e simpatizzanti –, ma strada facendo ci siamo accorte che basterebbero poche ore alla settimana per realizzare oggetti davvero unici e originali». E non è detto che quest’attività debba fermarsi qui. Erica Pradal L’auspicio del parroco 24 VALUTAZIONI SUGLI UOMINI E L’AMBIENTE Don Sergio e il Quartier del Piave S to a Vidor nel zione, e per 1920, è parroco questo sono di Fontigo dal state una be1959 ed è un nedizione, ma cultore di storia nel contempo locale. Passiohanno indotto ne che straripa l’individuo ad fin dalle prime attaccarsi ai battute: subito beni materiali. mi mostra le foSono tra i pestocopie di alcusimisti. Ormai ni rari docua guidare la vimenti: una foto ta è un sentid’epoca di Piemento mateDon Sergio Bortolamiol riale e non spive che arriva da Vienna, una rituale». cartina toponomastica di ViCome ne veniamo fuodor che spiega l’origine delri? la località “Bosco”, e altro an«Forse serve una stretta cora. economica. Non nel senso di Ma torniamo al tema del- ritornare a condizioni di mil’incontro. Senza tanti giri di seria. Ma di avere un po’ meparole, con l’immediatezza e no, così da dare il giusto pela ruvidezza che gli sono pro- so alle cose e relativizzare il prie, don Sergio arriva subi- valore dei beni». to al dunque. «Com’è oggi la Veniamo al territorio. gente del Quartier del PiaLa diga di Falzè è trave? C’è tanto individualismo montata. Ma resta il e relativismo. Le fabbriche ci problema della gestiohanno salvato dall’emigrane del fiume... I COLBERTALDO fogliando L’Azione del 1969 mi sono imbattuto in un articolo di fuoco scritto dal parroco di Fontigo, don Sergio Bortolamiol, contro il progetto di una diga sul Piave da realizzarsi a Falzè di Piave. Don Sergio e i fontighesi quella battaglia l’hanno vinta: la diga non è stata realizzata, anche se, di tanto in tanto, qualcuno della “bassa” rispolvera quella vecchia idea in contrapposizione alla soluzione – fatta propria di recente dall’Autorità di bacino – delle casse di laminazione. Letto quell’articolo ho deciso di fare un salto a Fontigo da don Sergio, per una chiacchierata sul Piave e sulla gente che vi abita intorno. E per avere un aiuto nell’analisi – che da mesi questo giornale sta compiendo – sui cambiamenti in atto nel Quartier del Piave. Terra che don Sergio conosce a menadito dal momento che è na- gruppi parrocchiali di Colbertaldo si sono riuniti domenica 9 novembre nella casa di spiritualità “Papa Luciani” in Santa Giustina (Bl) per una giornata di ritiro e di fraternità; ed è stata veramente una domenica vissuta intensamente e cordialmente. Erano presenti il consiglio pastorale, gli animatori e catechisti, il coro, il gruppo missionario e il gruppo delle pulizie della chiesa. A guidare l’incontro è stata una coppia di Belluno, sul tema: “Parrocchia ed Eucaristia”. La vivacità e la scioltezza con cui è stato presentato e svolto il tema ha conquistato e coinvolto l’assemblea. La ripresa dell’anno pastorale in parrocchia non poteva essere più promettente: la semina ha trovato un buon terreno! Nella misura in cui l’Eucaristia fa la comunità, a sua volta la comunità diventa Eucaristia: “Fate questo in memoria di me”, fare memoria Ritiro del CPP e festa di S. Andrea di Lui significa diventare dono e comunione nel servizio e nella partecipazione alla vita della parrocchia. Il pranzo e l’Eucaristia del pomeriggio sono stati condivisi con altre due comunità presenti nella casa “Papa Luciani”: quelle di Tezze e di Santa Maria del Piave. Sono stati due mo- e L’AZiON Quartier del Piave Domenica 23 novembre 2003 menti molto significativi che hanno iniettato entusiasmo e seminato speranza. Ora la comunità si prepara alla celebrazione del patrono sant’Andrea apostolo, che segna l’inizio dell’Avvento. Venerdì 28 è in programma una veglia di preghiera, domenica 30 la Messa solenne e il pomeriggio di festa in oratorio con il teatrino delle marionette, la presentazione del calendario 2004 “Un anno in Colbertaldo: panoramiche e proverbi” e l’apertura del mercatino di oggettistica natalizia equo solidale che rimarrà aperto fino a Natale. PIEVE / 65 ANNI DI MATRIMONIO arco Busetto (93 anni) e Irma Mura (87 anni) si sono uniti in matrimonio il 26 novembre 1938. Quest’anno festeggiano, quindi, i loro 65 anni di vita in comune, attorniati dalle tre figlie, dai tre generi, sei nipoti e quattro pronipoti. M «Il Piave è un torrente, non si può fermare. Stanno scavando ai suoi fianchi e così la parte centrale del letto è più alta. Questo è sbagliato e provoca fenomeni di erosione come quello che sta colpendo l’Isola dei Morti. La mia idea è che bisogna togliere ghiaia in mezzo così da portare il letto tutto allo stesso livello». Qualcuno ha proposto di piantare viti nei Palù. È d’accordo? «I Palù devono restare così come sono. Non si piantano le viti nell’acqua. Gli interessi spingono a fare interventi le cui conseguenze prima o poi si pagano. Lo dimostrano alcune realizzazioni nella zona nord dei Palù. Ci sono amministratori che hanno “assassinato” la natura». Ha qualche aneddoto sui paesi del Quartier del Piave? «Ognuno ha un carattere che lo contraddistingue dagli altri, anche se pian piano l’identità si sta perdendo. Ad esempio un tempo chiamavamo i moriaghesi “quei dei cravata” per il loro atteggiamento sostenuto, a Mosnigo invece c’era fame, tanta fame. Alcuni paesi sono stati poi fortemente segnati dai loro parroci. Penso a monsignor Costa a Vidor e a monsignor Pasin a Soligo». (FC) COL SAN MARTINO 100 anni della chiesa, un anno di festa I l 21 novembre del 1904 l’arcipretale di Col San Martino veniva “resa ufficiabile con solenne benedizione”, come si trova scritto nei registri della parrocchia. Il 21 novembre 2003, alle 19.30, nella stessa chiesa il vescovo Magarotto presiede una solenne celebrazione in occasione dell’apertura dell’anno di preparazione al centenario della chiesa. «Quasi un Anno giubilare allo scopo di sensibilizzare e coinvolgere i colsanmartinesi con riflessioni, iniziative, celebrazioni – spiega il parroco don Mario Battistin –. Mi auguro che tutto l’anno del centenario offra l’opportunità di ravvivare la fede, rafforzare la speranza e consolidare la carità». Alla messa del 21 un posto particolare sarà riservato ai parrocchiani dai 70 anni in su: sono coloro che hanno sentito raccontare la storia della grande costruzione, magari dagli stessi artefici. Per l’occasione il Vescovo ha composto una “preghiera del centenario della chiesa”. L’arcipretale, dedicata all’Annunciazione del Signore, venne edificata tra il 1898 e il 1904 su progetto dell’ingegner Augusto Zardo. Durante la Grande Guerra venne spogliata dei suoi arredi e adibita a deposito per munizioni. Nel 1971 subì gravi danni a causa di un incendio provocato da un fulmine. e L’AZiON Conegliano Domenica 23 novembre 2003 INTITOLATA A “SERGIO TOFANO” D. SALTON SALUTA IL DUOMO Parè, dopo la ristrutturazione “Qui ho imparato ecco la nuova scuola dell’infanzia a fare il prete” È “I nsegnare ai bambini il buon gusto”. Era l’appello di Sergio Tofano, in arte “Sto”, vignettista, illustratore, ma anche autore, regista e attore di teatro, a cui è stata intitolata la scuola dell’infanzia di Parè, nota a tutti, fino alla scorsa settimana, semplicemente come scuola materna di Parè. E l’inventore del signor Bonaventura, la nota striscia di fumetti del Corriere dei Piccoli, non è mai arrivato a vedere, essendo morto nel 1973, quanto bisogno di “buon gusto” ci sia ai giorni nostri. A trasferire ai 140 piccoli ospiti della scuola gli insegnamenti dell’artista romano ci penseranno la direttrice didattica del III circolo, Sabrina Antiga, e le maestre, a partire da quel manifesto sul teatro per i bambini che Tofano firmò di suo pugno. «Egli credeva che non fosse una buona cosa far fare teatro ai bambini – spiega Antiga – perché rischiano di diventare “marionette” nelle mani degli adulti. Riteneva invece più educativo produrre del buon teatro, coinvolgente, stimolante rivolto ai bambini». Così la direzione didattica ha motivato la scelta dell’intesta- PARÈ: La scuola dell’infanzia “Sergio Tofano” zione a Sergio Tofano della materna di Parè. Oltre a un cambiamento di nome, anche uno di fatto: il plesso, inaugurato alla presenza del vescovo Alfredo Magarotto il 15 novembre scorso, è stato ampliato per un investimento complessivo di circa 690 mila euro. «La scuola era stata progettata per contenere tre sezioni – afferma Antiga – mentre ormai i locali ne ospitavano cinque. Ora abbiamo due aule in più e un salone. Allestiremo una stanza a refettorio per i bimbi più piccoli, in modo che durante i pasti non siano disturbati, e una sala lettura dove daremo vita a una vera e propria biblioteca. Qui ci sarà inoltre lo spazio per laboratori di lettura animata». Sono inoltre stati adeguati gli impianti e rifatti i servizi i- gienici. Altra modifica rilevante, l’ingresso: non è più sull’incrocio, ma nella parte posteriore del plesso scolastico, in via Risorgimento. Alcuni residenti del quartiere, infatti, avevano segnalato la pericolosità dell’entrata principale e la questione era stata portata in Consiglio comunale da un’interpellanza della Lega Nord. È stato infine ricavato un nuovo edificio che ospiterà la nuova sede del III circolo, consentendo così di recuperare spazi e di concentrare tutte classi in un unico plesso. «Un ottimo risultato – ha commentato il sindaco Floriano Zambon – con l’adeguamento della scuola alle nuove esigenze può dirsi completa l’offerta di strutture materno infantili del quartiere». Francesca Nicastro PIEVE: IL BALBI ACCOGLIE RAGAZZI E FAMIGLIE IN VISITA I l collegio vescovile Balbi Valier di Pieve di Soligo sarà Scuola aperta sabato 29 novembre, dalle 14.30 alle 18.30, in particolare allo scopo di far conoscere per l’anno scolastico 2004-2005 l’Istituto giuridico economico per ragionieri, con opzione linguistica. Gli Istituti Balbi Valier, sorti nel 1926 e paritari nel 2000, vantano una lunga tradizione educativa basata sulla centralità dello studente. Al fine di rispondere pienamente alle esigenze dei ragazzi, l’Istituto promuove periodicamente attività di dibattito, confronto e sensibilizzazio- ne sulle problematiche del mondo giovanile attraverso la collaborazione di esperti. Inoltre, già da alcuni anni, anticipando la legislazione in materia, si avvale della figura del “tutor” scolastico. «Il Balbi garantisce una formazione aderente a quelle che sono le specifiche esigenze della realtà universitaria e lavorativa – spiega il direttore, monsignor Mario De Luca (nella foto) – e sono numerosissime le aziende dell’area che si rivolgono alle nostre segreterie per avere personale esperto». In quest’ottica è stato pure avviato il progetto “Alter- nanza scuola lavoro”, per cui l’allievo, in due diverse fasi dell’anno scolastico, viene inserito in aziende italiane ed estere, già a partire dal terzo anno delle superiori. Il Balbi, inoltre, non solo è dotato di laboratori linguistici e informatici all’avanguardia, ma garantisce anche l’opportunità di accedere alla certificazione europea delle lingue e alla patente informatica europea. (MZ) arrivato il tempo dei saluti per don Francesco Salton, 35 anni, originario di Corbanese. Lascia infatti la parrocchia del Duomo e di Costa di Conegliano, dove era cappellano, per incamminarsi verso Ramera dove sarà parroco. Domenica 30 novembre la messa di commiato alle 11.15 in Duomo. Don Francesco, lasciare il Duomo di Conegliano è una fatica? «Monsignor Ravignani mi ha consacrato prete il 18 giugno 1994. Ho iniziato subito il mio servizio al Duomo di Conegliano, dove sono stato fino al 6 gennaio 1996. Sono ritornato in Duomo nel mese di agosto del 1999. In questi anni ho vissuto intensamente la fatica e la gioia della pastorale giovanile, proponendo campiscuola itineranti, momenti di confronto e formativi. È chiaro che incontrando i giovani, incontri famiglie, storie di vita, volti ed emozioni. Fare il prete diventa piantare radici dentro la comunità per alimentarne la vita». I ragazzi, monsignor Nardin, la corale, i cristiani impegnati, un ambiente che ti prende la vita? «I ragazzi hanno riempito ogni giorno la mia bisaccia di pellegrino con mille Don Francesco Salton storie di autenticità, mi hanno interpellato come prete, come educatore, come compagno di viaggio. I percorsi di preparazione alla Cresima avvengono in un momento carico di significati per la loro crescita. Ho poi cercato di vivere il mio essere prete nei vari ambiti in sintonia con monsignor Romano Nardin, con il Consiglio pastorale, il Gruppo catechisti e catechiste, e le varie associazioni tra cui l’Azione cattolica. Debbo dire che il Duomo mi ha insegnato a fare il prete. Ho fatto anche l’organista in Duomo e – fatto non previsto – il direttore della Corale del Duomo che, alla morte di don Angelo Visentin, ne ha assunto il nome. Devo dire che l’affiatamento tra i coristi, i grandi concerti, l’apporto dato alla liturgia, mi hanno impegnato in modo intenso, ma mi hanno dato anche un entu- 25 siasmo che serviva in tanti momenti di difficoltà». Ma non c’è solo la parrocchia. Un prete è anche dono per un territorio, per una forania. Quali impegni e quali eredità? «Ho lavorato nella commissione liturgica e, nell’ultimo periodo, la scuola liturgica foraniale. Tante volte il compianto don Lorenzo Dalla Betta, mio ex parroco di Corbanese, mi aveva chiesto di aiutarlo insieme ad altri sacerdoti per guidare qualche incontro liturgico in altre foranie. Insieme abbiamo organizzato le celebrazioni cittadine e foraniali più importanti come la festa di San Leonardo, Corpus Domini cittadino e la via crucis cittadina del Venerdì santo». Dal Duomo a Ramera, due realtà diverse. Da cappellano a parroco... «Lascio portandomi appresso il bagaglio di esperienza accumulata e il ricordo di tanti che mi hanno voluto bene e aiutato a fare bene. Lascio don Romano con cui ho condiviso gioie e fatiche pastorali e che mi ha sempre aiutato e incoraggiato. Mi segue il ricordo di don Angelo Visentin di cui sono stato – per qualche tempo – successore. Incamminandomi verso Ramera provo riconoscenza verso il Vescovo per la fiducia che mi ha dimostrato. Ho il timore di non essere all’altezza del compito che mi è stato affidato per cui confido nella preghiera di tutti e nell’aiuto della comunità di Ramera». e L’AZiON Conegliano ORA LA CONFERENZA DEI SERVIZI A28,per il lotto 29 ok dei ministri O k ministeriale agli ultimi 4 chilometri dell’A28. Il decreto che sblocca il lotto 29, da Levada in Comune di Godega a San Vendemiano, porta le firme dei ministri all’Ambiente Altero Matteoli e ai Beni culturali Giuliano Urbani. Era il documento ufficiale che mancava, dopo che la Commissione statale chiamata a pronunciarsi sulla valutazione di impatto ambientale (Via) aveva dato parere favorevole al tracciato originario. Il lotto 29, del resto, è quello da sempre più contestato perché corre sulla zona di pregio ambientale e paesaggistico dei Palù. E non si escludono ora nuove azioni dei gruppi ambientalisti, che già avevano tentato invano di fermare il lotto 28 con un ricorso al Tar Veneto. Ma la via crucis burocratica non finisce qua: dovrà essere convocata una Con- CONEGLIANO: Disabili attori al Dina Orsi D omenica 23 novembre alle 15.30, all’auditorium Dina Orsi, il Centro di accoglienza e recupero sociale di Verona presenta lo spettacolo “I quattro elementi”. Si tratta dell’ultimo appuntamento con “Strabiliando”, rassegna teatrale che ha come protagonisti ragazzi disabili. La manifestazione è promossa dal Centro di servizi per il volontariato in occasione dell’Anno europeo del diversamente abile. L’ingresso allo spettacolo è gratuito. Per riservare i posti telefonare allo 0422542941. VENERDÌ 21 Alle 20.30, alla Casa “Toniolo” di via Galilei, don Chino Biscontin conduce un incontro biblico sul tema “La Parola di Dio nella comunità cristiana”. Ingresso libero. SABATO 22 Da oggi pomeriggio e per una settimana è di turno la farmacia del dottor Fiorenzato, in via Veneto 14. Alle 21, all’auditorium Dina Orsi, per la sesta rassegna “Tremilioni a teatro” la compagnia El Garanghelo di Venezia porta in scena “La famegia del santolo”, commedia in tre atti di ferenza dei servizi con tutti i soggetti interessati all’opera: Comuni, Provincia, Regione, Ministeri, Autovie Venete. Il presidente della Provincia di Treviso Luca Zaia giura che sarà entro l’anno. L’ultima autorizzazione porterà la firma dell’Anas. Poi il via al cantiere, entro il 2004. Due, tre anni e l’A28 sarà completata, dopo un decennio di attesa. Ma il sì di Roma non è stato incondizionato, e dal progetto dovrà sparire il servizio di sosta di Ghebo, nei pressi di San Vendemiano, dotato di stazione di rifornimento e area verde. L’opera per i ministri è stata giudicata troppo impattante. Gli altri adeguamenti – dichiara Autovie – sono «di poco rilievo». Il costo del lotto 29 supera i 100 Ma c’è il problema della provvista di ghiaia MADONNA DELLE GRAZIE: Cos’è il commercio equo? I l MeC e il Gruppo missionario Madonna delle Grazie ci invitano all’incontro “Il commercio equo-solidale. Cos’è?” che si tiene venerdì 21 novembre alle 20.45 nel salone parrocchiale MdG. Si sente ormai da tempo parlare di questo commercio alternativo che negli ultimi tempi ha fatto passi da gigante. In questa serata i volontari della Bottega del mondo “Armadillo” spiegheranno in che cosa e perché si differisce dai consuetudinari canali commerciali. Durante la serata verrà fatta una proposta aperta a tutti coloro che desiderano avere una fornitura costante di uno o più prodotti del commercio equo e solidale. La scelta di ciò che si compra conta, eccome! Giacinto Gallina. A cura della compagnia teatrale “Tremilioni”. DOMENICA 23 Alle 11, al ridotto del teatro Accademia, secondo appuntamento con i Concerti aperitivo a cura dell’Istituto musicale Benvenuti. Suona oggi il duo Christian Saccon (violino) e Marco Grisanti (pianoforte). In programma musiche di Vitali, Beethoven, Bartòk e Paganini. Ingresso libero. Alle 15, all’auditorium di Casa Fenzi, si tiene un “pomeriggio musicale” per gli ospiti della struttura. A cura del circolo ricreativo culturale Il Nettuno. LUNEDÌ 24 Alle 20.30, nel salone parrocchiale di Santa Maria delle Grazie, prosegue il corso per educatori e genitori sul tema “Educare al dolore: come?” riservato ad un massimo di venti iscritti. Questa sera Gabriella Burba parla sul tema “La società di fronte al dolore”. Informazioni allo 0438-413383 (Marina, operatrice di comunità). MARTEDÌ 25 Inizia questa sera alle 20.30, al Centro sociale di Campolongo, il corso di formazione in otto incontri per coppie di fidanzati sul tema “La relazione dei fidanzati: imparare a star bene insieme”, a cura dell’Amministrazione comunale. Informazioni allo 0438-413253 (Direzione generale servizi alla perso- milioni di euro. La società, per evitare che gli ultimi chilometri vadano a rilento come il lotto 28 (si parla di ritardo di almeno un anno), ha inoltre messo le mani avanti. Uno dei problemi dei ritardi del tratto Sacile-Levada riguarda l’approvvigionamento di ghiaia, reperita nei fiumi friulani, e ultimamente anche dall’intervento di manutenzione idraulica del Cellina e del Meduna. Ma per il lotto 29, Autovie Venete, sfruttando l’articolo 9 della LR 15/02, ha chiesto l’autorizzazione ad aprire una cava di prestito, in modo da sottrarre l’approvvigionamento di materia prima per la realizzazione di un’opera pubblica ai prezzi di mercato. Sulle modalità di utilizzo della A28 è intervenuta la Commissione Viabilità della Margherita per la Sinistra Piave, chiedendo che il tratto Sacile-Levada non venga aperto prima che siano completate le circa dieci infrastrutture di adduzione, che hanno il compito di oltrepassare i centri urbani, in modo che non siano invasi dal traffico, e di collegare direttamente all’autostrada le zone industriali. La Margherita chiede inoltre che il tratto trevigiano sia libero da pedaggio, proposta su cui sta lavorando da anni anche Luca Zaia. (FN) Domenica 23 novembre 2003 CONVEGNO CON VITTADINI Impresa e arte: arte come impresa “I mpresa e arte: arte come impresa” è il titolo del convegno promosso da Comune di Conegliano, Compagnia delle Opere e Unindustria per sabato 22 novembre nell’ex convento di San Francesco. Il convegno ruoterà attorno all’inter vento del professor Vittadini sulle opportunità, in termini di agevolazioni fiscali, per le imprese che vogliono investire in cultura. Un intervento che farà luce sul panorama legislativo, confrontando il caso italiano con le normative vigenti nei più importanti Paesi stranieri e insieme esaminando le potenzialità offerte dallo strumento fiscale per lo sviluppo dell’investimento culturale del nostro Paese. UNIVERSITÀ AUSER V errà inaugurata sabato 22 novembre alle 15 con un concerto nell’aula magna dell’Istituto tecnico per il turismo F. Da Collo la nuova Università aperta di Conegliano, fortemente voluta dall’Auser Sinistra Piave per il tempo libero e l’educazione permanente. Il concerto di solidarietà (il ricavato andrà infatti al locale Filo d’argento) è presentato dalla Fisorchestra School Band diretta da Francesco Salvador che eseguirà musiche di Liszt, Mascagni, Mozart, Brahms, Astor Piazzolla, Strauss. All’evento saranno presenti le autorità delle 26 Amministrazioni comunali della Sinistra Piave e i dirigenti Auser. na), iscrizioni entro il 24 novembre. GIOVEDÌ 27 Da oggi a domenica 30 novembre in orario diurno, nella palestra del centro Fallai (località Colnù) l’associazione ornitologica coneglianese presenta la mostra espositiva di uccelli di tutte le razze, a ingresso libero. Informazioni al 3470610189. VENERDÌ 28 Alle 21, all’auditorium Dina Orsi, per la rassegna di incontri e proiezioni “Spettacolo montagna”, l’alpinista Simone Moro presenta il suo nuovo libro “Cometa sull’Annapurna”. A cura del Club alpino italiano sezione di Conegliano. Ingresso libero. 27 Dopo l’intervento del sindaco di Conegliano Floriano Zambon (alle 9.30) e del presidente della Compagnia delle Opere Nord Est Alberto Raffaelli (alle 10) sono previsti gli interventi di: Loris Balliana, assessore alla cultura di Conegliano, su “La generazione di valore nelle sponsorizzazioni culturali”; Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Giorgio Vittadini sussidiarietà, su “No profit e cultura: un inizio di sussidiarietà”; Rose Marie Sozzi Parravicini, presidente Wea (World exhibition association) di Milano, su “La passione per l’arte come attività manageriale”; Vladek Cwaalinski, critico d’arte, su “Impresa e arte: valore per il territorio”. La conclusione dei lavori è prevista per le 13. SOLIDARIETÀ: Raccolta per il Burkina Faso D a sabato 22 a domenica 30 è possibile visitare, all’hotel Cristallo, la mostra a scopo benefico di creazioni natalizie “L’albero delle fiabe” per sostenere la missione nel Burkina Faso delle Suore di SS. Maria Consolatrice, in servizio all’ospedale De Gironcoli. Orari di apertura: tutti i giorni 10-12.30 e 15.30- 18.30. Ingresso libero. Martedì 25, alle 20.30, sempre all’hotel Cristallo, è in programma una cena di beneficenza sempre per la missione in Burkina Faso. 28 D ue miliardi e 200 milioni di vecchie lire. È questa la cifra che l’Amministrazione comunale di San Vendemiano investirà in questi ultimi mesi del 2003 e nel 2004 per adeguare i plessi scolastici e completare le strutture ad essi collegati in modo da poter offrire all’utenza un servizio migliore. Entro breve verranno avviati i lavori di costruzione della nuova mensa che verrà realizzata nell’ambito del complesso scolastico del capoluogo. «Il progetto ine- e L’AZiON Coneglianese Domenica 23 novembre 2003 S.VENDEMIANO / IL COMUNE INVESTE PER LE SCUOLE rente la mensa delle scuole elementari – spiega il sindaco Guido Dussin – prevede anche la costruzione di una nuova sala insegnanti. Ciò permetterà di liberare l’attuale recuperando un’ulteriore aula per i laboratori. La mensa verrà poi utilizzata non solo in ambito scolastico, ma anche come punto di ritrovo per manifestazioni varie. La spesa complessiva per tale opera è di 500 mila euro». Altri 200 mila euro, che verranno finanziati con un mutuo entro la fine dell’anno in corso, serviranno per sistemare gli spogliatoi della palestrina, modificare i servizi igienici e procedere all’acquisto dell’arredamento della mensa e della cucina. Il 2004 porterà infine nuovi lavori di adeguamento nei plessi delle scuole elementari di San Vendemiano, Zoppè e Fossamerlo. «Verranno – sottolinea il primo cittadino – sistemati gli impianti, le centrali termiche e i sistemi di sicurezza degli edifici. Ciò sarà possibile in quanto la Regione Veneto ha stanziato un contributo di 200 mila euro ai quali aggiungeremo, come Comune, altri 215 mila euro. Con questi interventi verranno completate le opere effettuate negli ultimi anni per rendere più sicure, accoglienti e all’avanguardia le scuole elementari e medie di San Vendemiano». (GDN) AVIS/AIDO S.VENDEMIANO L e associazioni Avis e Aido di San Vendemiano in collaborazione con la Pro loco e con il patrocinio dell’Amministrazione comunale organizzano delle serate di informazione al centro sociale Fabbri di piazza Cosniga a San Vendemiano. Dopo l’incontro del 20 novembre dedicato a “La lavorazione del sangue dalla donazione alla trasfusione” che ha visto come relatore il dottor A. Dal Canton, responsabile del Centro trasfusionale di Conegliano Uls 7, giovedì 27 novembre, alle 20.30, avrà luogo una serata sul tema “Donazione e trapianto per una scelta consapevole”. Relazioneranno i rappresentanti del Gruppo di coordinamento prelievi Uls 7. CODOGNÈ/INIZIATIVA DELLA PARROCCHIA L’AZIENDA DI PONTE PRIULA “Sarà un asilo nido integrato La Cartopiave, sul serio a misura di bambino” sensore economico P U na nuova realtà pensata e voluta a misura di bambino sta sorgendo a Codognè. Si tratta dell’asilo nido integrato che la parrocchia, guidata da don Marco Pizzol, aprirà al termine dei lavori di ristrutturazione dei locali che un tempo ospitavano le suore. «La scuola materna – spiega don Marco – è stata completamente rifatta nel 1989. Rimaneva solo la vecchia struttura nella quale abitavano le suore. Si è pensato così di rimetterla a nuovo e di destinarla a tale uso anche perché nella situazione in cui si trovava non era più utilizzabile per altri scopi». L’edificio originario è stato così completamente svuotato, lasciandovi solamente i muri perimetrali. Al suo interno la ripartizione degli spazi è stata studiata in modo tale da permettere di ospitare una moderna struttura di asilo nido integrato. I lavori hanno preso il via a metà luglio e attualmente sono in fase di ultimazione. Il costo dell’opera raggiunge un importo di circa 300 mila euro. Le spese saranno affrontate grazie alle of- Scorcio sulla struttura dell’asilo nido che nascerà ferte della parrocchia, ad un contributo regionale di 65 mila euro e ad un contributo comunale di 50 mila euro. Anche l’Amministrazione comunale di Codognè, infatti, vista l’importanza del servizio offerto dalla parrocchia, ha ritenuto opportuno dare il proprio appoggio e sostegno all’iniziativa. «L’asilo nido integrato – continua don Marco – potrà ospitare un numero massimo di 30 bambini, a partire dall’anno di vita. L’inaugurazione avrà luogo il 4 gennaio del 2004 mentre l’apertura ufficiale avverrà il 12 gennaio. Per tale data verranno assunte nuove insegnanti e il personale necessario per far funzionare la struttura. La Codognè, il calendario 2004 dedicato agli emigranti S ta diventando una tradizione la pubblicazione del calendario a Codognè. Sono ben nove anni che la Commissione attività culturali si attiva cercando temi a sfondo sociale, tradizionale, culinario e altro. Quest’anno, in assonanza con le tematiche presenti in ambito sociale, il tema scelto è l’emigrazione vista dalla parte di chi se ne è andato all’inizio del secolo scorso in cerca di fortuna. «Abbiamo spedito – spiega Stefano Esposito, presidente della Commissione – centinaia di lettere agli emigrati europei in Germania, Francia, Belgio, e di oltre oceano, Argentina, Brasile, Australia, Ca- precedenza sarà data ai figli di famiglie residenti nelle parrocchie di Codognè e Roverbasso, poi del comune e quindi dall’esterno. Il motivo per cui abbiamo deciso di realizzare l’asilo nido integrato è infatti nato dalle molte richieste pervenute da parte di genitori della parrocchia che erano costretti a portare i propri figli in asili distanti dal luogo di residenza». A rendere ancor più interessante il tutto è il fatto che sarà garantita la continuità con la scuola materna, portando a compimento un percorso che potrà andare da uno a sei anni, età in cui il bambino passerà alla scuola elementare. Gerda De Nardi nada e Venezuela. Dalle risposte che abbiamo ottenuto ricaveremo il Calendario 2004, che presenteremo come di solito a gennaio». Quale particolarità conterrà, quindi? Solo le testimonianze, gli aneddoti, le foto, i pensieri di viaggio, che i nostri avi e i loro discendenti hanno trattenuto per un secolo. Hanno scritto di loro pugno, di getto, senza pensarci troppo, cosa hanno vissuto sulle navi che li trasportavano lontano dalla loro terra d’origine, le difficoltà che hanno incontrato nelle nuove terre, i primi cambiamenti sociali che li riconoscevano «Dalle lettere traspare la sofferenza che hanno avuto, le fatiche che hanno dovuto sopportare, la rassegnazione in molti casi, ma anche l’ottimismo e una fede profonda segno di una religiosità radicata, che ha sempre sorretto l’ottimismo». Isabella Mariotto roduce 125 milioni di metri cubi di scatole, in solo cartone. È la Cartopiave di Ponte della Priula, una delle maggiori aziende del settore in Italia e a livello europeo. Cartopiave sforna un mare di fogli di cartone che poi prendono forma e consistenza in base ad un preciso processo: si compra carta ed esce ciò che, in base alle strategie di marketing, ordina azienda per azienda, dal semplice imballaggio per lavatrici a raffinati contenitori per il vino o per il caffè con studiati design. Il fatturato raggiunge i 50 milioni di euro, i dipendenti si aggirano attorno alle 160 unità lavorative. Ed è un’azienda che può “conoscere” le maglie produttive di ogni settore e comprenderne lo stato di salute. Conosce il termometro del quadro economico globale del Nord-Est; oltre ad essere un osservatorio privilegiato ha modo di sentire veramente il polso della situazione. A chi sta a capo di questa azienda, il direttore generale Roland Faihs, chiediamo di sviscerare le problematiche PIANZANO Sulla Variante alla provinciale 41 c’è l’accordo tra Comuni e Provincia F irmato l’accordo preliminare tra la Provincia di Treviso e i comuni di Godega Sant’Urbano, San Fior e Colle Umberto per la definizione della Variante alla strada provinciale 41 di Pianzano. Nel documento le rispettive Amministrazioni ribadiscono l’imprescindibilità del collegamento tra il casello in località Levada (Pianzano, uscita dell’autostrada A28) e la statale 13 Pontebbana. economiche del momento. «Dopo tantissimi anni, per la prima volta c’è una flessione» esordisce l’ingegnere Roland Faihs, austriaco, con un sorriso e una leggera inflessione della sua lingua madre nella voce. «Nel Nord-Est, quest’anno, fino a settembre, la situazione in media era migliore dell’umore pubblico (intende la preoccupazione dei vari imprenditori, ndr). Da metà settembre ad oggi c’è un notevole abbassamento della domanda. E qui scorgo alcuni problemi». Faihs mette sul tappeto molti elementi che hanno contribuito alla flessione. In una visione panoramica, punto primo è la congiuntura nazionale e strutturale propria dell’Italia, e, scendendo al particolare, la “difficoltà organica” delle aziende venete a sviluppare la struttura manageriale. Aziende-padronali fossilizzate e con grossi problemi di passaggio generazionale. Inoltre chi soffre oggi è chi realizza prodotti con pochissimo valore aggiunto (per esempio nel tessile le filature...), e chi non ha investito in tecnologie avanzate e si affida ad una manodopera non specializzata, ma che comunque oggi come oggi registra un costo troppo elevato. Per queste aziende rimane un unico sbocco, la delocalizzazione, la prospettiva è di licenziamenti a catena, sebbene la produttività sia buona. Come competere allora con i mercati orientali? In ultima analisi ciò che ha fatto grande il Nord-Est (piccole aziende, manodopera volonterosa, impresa-familiare…) oggi è a suo svantaggio. Inoltre Faihs annovera fra i mali dell’economia del Nord-Est la mancanza di investimenti in formazione. Il mercato è cambiato molto velocemente e l’azienda veneta non si è adeguata. Dobbiamo aspettarci quindi una forte flessione? «Il Triveneto era molto competitivo e ha perso parte della sua forza, l’export, soprattutto l’America, assorbe da un 20 ad un 30% in meno, ma io credo lo stesso fortemente in questo territorio. La fantasia, la flessibilità, il design sono una grande forza e una caratteristica di questa gente, capace di grandi cose». Loretta Bellussi Il direttore “legge” la situazione a Nord-Est IN BREVE CASTELLO ROGANZUOLO S. FIOR DI SOPRA Le candele di Telefono Azzurro Con le candele azzurre non accendi solo la luce, ma anche la speranza. Perché il ricavato della loro vendita va a favore di Telefono Azzurro, l’associazione benefica che opera in difesa dei diritti dei bambini; e che si finanzia solo con i contributi dei privati. E particolarmente in provincia di Treviso, dove a titolo sperimentale ha cominciato a operare un team-emergenza di Telefono Azzurro, ed è presente anche un centro territoriale. I numeri di Telefono Azzurro sono 196 96 per bambini e 196 15 15 15 per ragazzi con più di 14 anni e adulti che segnalano situazioni di disagio di minori. In diocesi le candele di Telefono Azzurro saranno in vendita in piazza, sabato 22 e domenica 23 solo a Castello Roganzuolo e San Fior di Sopra. CASTELLO ROGANZUOLO GAIARINE Il dramma dei bambini lavoratori L’associazione trevigiana Nats organizza due incontri con bambini colombiani che lavorano, rappresentanti dell’associazione dei bambini lavoratori. È l’occasione per riflettere e saperne di più sul dramma del lavoro minorile, che è anche l’ambito dell’impegno di Nats. Appuntamento lunedì 24 a Castello Roganzuolo alle 20.30 nel salone parrocchiale e venerdì 28 a Gaiarine al patronato della parrocchia di San Tomaso. e L’AZiON Friuli Domenica 23 novembre 2003 IN PRIMAVERA SACILE ANDRÀ A VOTARE È già “totosindaco”, al via le grandi manovre Don Tarcisio Bertacco e mons. Henri Coudrai, prefetto apostolico di Mongo S arà una primavera scottante in riva al Livenza. Fra maggio e giugno, infatti, nel Giardino della Serenissima la popolazione sarà chiamata a recarsi due volte alle urne per rinnovare il consiglio provinciale e per eleggere il nuovo sindaco. Dimessasi Gina Fasan, a causa dell’incompatibilità fra le cariche di primo cittadino di Sacile e di consigliere regionale, si è aperto l’inseguimento al successore dell’esponente dell’Udc. Difficilmente ad una donna succederà un’altra lady della politica, a quanto si sussurra nei corridoi della politica sacilese. In consiglio comunale, nel corso dell’ultimo quadriennio, è successo di tutto e di più, essendosi registrati numerosi “salti” da partito a partito e da opposizione a maggioranza. La giunta è stata puntellata, il sindaco è emigrato dal centrosinistra al centrodestra, alcuni antagonisti il giorno del voto sono diventati collaboratori in giunta. L’attuale maggioranza è retta dal vicesindaco dell’ultimo quadriennio Fasan, Loris Monai, esponente di Alleanza Nazionale, e primo sindaco di destra della storia di Sacile. La giunta Monai, che a primavera lascerà in ogni caso ambendo egli ad uno scranno di consigliere S in Provincia, è sostenuta dalla Lista per Fasan (i cui membri, in parte, hanno aderito all’Udc) e la Lega Nord. Quali movimenti si stanno preparando in vista dell’importante volata primaverile? Nel Centrodestra si sta lavorando ad un ricompattamento, come anticipatoci dal primo cittadino Monai le scorse set- timane: «L’obiettivo è assolutamente ricostituire la Casa delle libertà, compresa Forza Italia naturalmente. Questo è il principio che si sta adoperando su tutto il territorio provinciale laddove è prossima la scadenza amministrativa. Tuttavia è materia delle segreterie provinciali». All’opposizione è il maggiore partito cittadino, Forza Italia, uscitosene dalla maggioranza sbattendo la porta per screzi con Fasan. Anche per il partito degli Azzurri, che ha rotto con la precedente giunta in seguito alla revoca dell’assessorato a Roberto Ceraolo, l’obiettivo finale sembra essere il ricompattamento del Centrodestra. Trattative, pur con distinguo interni, sono già avviate e il clima in consiglio comunale sembra essersi rasserenato. La novità viene dal Centrosinistra dove, sull’onda lunga del clamoroso successo di Riccardo Illy alle regionali, è sbocciata Intesa democratica. All’alleanza dei partiti di Centrosinistra sembrano vedere con favore anche formazioni di sinistra extra Ulivo quali i Socialisti democratici rappresentati in consiglio comunale da Bruno Manfè e Rifondazione comunista. Da qui alla primavera, tuttavia, c’è molto da lavorare e ancora largo margine per litigare. La differenza, nella direzione di alleanze allargate o di fratture insanabili, la faranno le candidature a primo cittadino. Nessun nome di punta è ancora trapelato, ma la cenere è calda nel focolare della politica sacilese. Giacinto Bevilacqua S i possono aiutare i malati oncologici e le loro famiglie anche divertendosi. È l’invito della Fondazione Biasotto, l’associazione Onlus con sede a Ghirano, che organizza per sabato 22 novembre al teatro Pileo di Prata un galà di lirica e danza. Con inizio alle 20.45 si esibiranno, gratuitamente per la Fondazione Biasotto, la soprano Paola Moro, i tenori Paolo Artico e Rodolfo Vitale, la pianista Marco Co- STORIA i inaugura giovedì 27 novembre il ciclo di incontri storici “C’era una volta la guerra. La storia nei ricordi dei giovani di allora (1940-1945)”. L’Associazione culturale altoliventina XX Secolo, con la collaborazione di Historia-Gruppo studi storici e sociali Pordenone, alle 20.30 nell’aula magna delle scuole medie di Prata getterà luce su un episodio accaduto a Ghirano 59 anni fa. Si tratta della rappresaglia del 12 ottobre 1944 nel corso della quale i nazifascisti, per togliere forze alla resistenza partigiana che si andava consolidando nelle campagne, catturò nelle loro case una trentina di uomini. Sceltine dieci, gli occupanti li condussero in località Tremeacque, predisponendo un’esecuzione sommaria dal momento che alcuni soldati non avevano risposto all’appello mattutino. Fu l’intervento di Nicola Salce, che parlava tedesco, a salvare la vita ai dieci giovani, spiegando che i soldati la sera precedente si erano ubriacati e avevano passato la notte sotto le stelle. I dieci vennero allora condotti in carcere a Pordenone e, successivamente, nei campi di lavoro presso Innsbruck, dai quali fecero ritorno il 4 maggio 1945. Nel corso della serata, arricchita da documentari, musica dal vivo al pianoforte e incisioni d’epoca, interverranno due testimoni di quella drammatica pagina di storia: Sante Bevilacqua, ora residente a Colfrancui di Oderzo, e Romeo Ronchese. Un episodio della guerra di Liberazione viene rievocato giovedì 27 a Prata UN INCONTRO A SACILE Don Bertacco, da Sarh a Mongo N a Sarh in Ciad per realizzare il Foyer seminario, la casa del centro traduzioni e la chiesa nel quartiere di Bandà a Sarh. Un prezioso e valido aiuto, don Tarcisio lo ha avuto anche dall’associazionismo locale: l’Anla, il Lyons Club, il Circolo Due Mori che hanno contribuito al sostegno di un dispensario per la cura dei malati di Sarh. Don Tarcisio ha quindi ricordato il lavoro dei missionari che hanno collaborato con lui nella missione ciadiana: don Carlo Mac- GHIRANO ne di Pordenone, sarà interamente devoluto alla Fondazione Biasotto per l’assistenza domiciliare oncologica. In particolare, l’associazione mette a disposizione due automezzi e autisti volontari per il trasporto gratuito di ammalati oncologici dal proprio domicilio alle strutture sanitarie per visite e terapie. Un’iniziativa di solidarietà concreta che merita di essere segnalata e, soprattutto, sostenuta. ella sala “Capitanio” di palazzo Carli a Sacile, martedì 4 novembre, don Tarcisio Bertacco ha incontrato gli amici e quanti in vario modo gli sono stati vicini nei 12 anni di missione in Ciad. È stata per don Tarcisio l’opportunità per ringraziare tutti coloro che in questi anni lo hanno sostenuto nel suo impegnativo e difficile lavoro in terra africana: gli operai e volontari che da Sacile e Pieve di Soligo nel 1992, nel 1996 e nel 2000 sono stati Questo sabato un galà di lirica e di danza per la Fondazione Biasotto lombaro, il violinista Ambra Casonato, gli allievi dell’Art school di Pordenone. L’ingresso è di 10 euro. Il ricavato della serata, organizzata in collaborazione con la Società operaia di mutuo soccorso e istruzio- IN BREVE SACILE Parrocchia del Duomo Venerdì 21 novembre, dalle 16 alle 18 a palazzo Carli di Sacile, è aperto il Centro di Ascolto Caritas. Dalle 17 alle 19 sempre a palazzo Carli è aperta la segreteria del Centro di consulenza familiare che riprende le attività dopo un anno di inattività. Venerdì 22 novembre, la messa delle 19 in duomo viene animata dall’Istituto musicale Vincenzo Ruffo. Alle 20.45 in duomo si tiene un concerto d’organo del maestro Mario Scaramucci, preceduto da un breve approfondimento sul tema della musica sacra e della riforma ceciliana. Sistemazione del presbiterio Si è potuto dare final- mente inizio nel duomo di Sacile alla definitiva sistemazione del presbiterio, con la realizzazione del nuovo altare, dell’ambone e della sede; il progetto, già presentato alcuni anni fa, ha appena ottenuto l’approvazione definitiva della Commissione diocesana dell’arte sacra e della Soprintendenza ai Beni monumentali di Trieste e potrà essere portato a termine anche grazie alla generosità di alcune famiglie sacilesi. 29 cari, don Adriano Zanette, don Ugo Cettolin e don Adriano Bellotto che attualmente è a Sarh. I risultati di tanto lavoro si stanno vedendo ora, ha proseguito don Tarcisio: dal foyer-seminario in questi anni sono usciti quattro preti e altri quattro saranno ordinati a Natale 2003. Inoltre nei prossimi tre anni saranno ordinati altri otto preti ciadiani che hanno studiato al Foyer. «La mia attività a Sarh – ha detto don Tarcisio – mi ha visto impegnato con la Legione di Maria che raccoglie le donne ciadiane impegnate nell’associazionismo cattolico, con i giovani e la gente dei villaggi che incontravo ogni fine settimana per la celebrazione della messa e il catechismo. Questa poliedrica attività missionaria mi ha portato a dovermi confrontare con la cultura locale, i loro usi e costumi: i riti dell’iniziazione, la poligamia, i contatti con i mussulmani, la loro religione e le loro comunità». Nell’ultima parte del suo intervento, don Tarcisio ha voluto motivare il perché del suo passaggio dalla missione di Sarh a quella di Mongo, sempre in Ciad, in cui si recherà il prossimo 3 dicembre. «Dopo 12 anni di attività missionaria a Sarh, ho maturato l’esigenza di proseguire il mio impegno in altra diocesi, per evitare di identificare l’esperienza del foyer con la mia persona. Le due diocesi, quella di Vittorio Veneto e quella di Sarh, devono impegnarsi a dare continuità al lavoro avviato in un rapporto di interscambio. Inoltre è tempo che l’attività del foyer sia preso in mano dai preti ciadiani. Perché tutto questo avvenga è importante il sostegno e le preghiere della comunità cristiana vittoriese». 30 Domenica 23 novembre 2003 M omenti di affettuosa memoria sono stati vissuti dalle comunità di Mansuè e Basalghelle, riunite nell’unità pastorale, per la presenza a pochi giorni l’uno dall’altro di due sacerdoti nati in questi luoghi e da molti anni pastori in altre realtà. La prima visita è stata quella di don Dino Fabris che nella chiesa di Basalghelle ha voluto celebrare una messa di suffragio del fratello don Bruno, mancato lo scorso anno, alla quale hanno MANSUÈ Accordo fatto: nuova rotatoria vicino agli impianti sportivi U na rotatoria sostituirà l’incrocio di strade che si trova ora nei pressi degli impianti sportivi a Mansuè. A realizzarla sarà la ditta che sta lottizzando la grande area nei pressi degli impianti sportivi. L’accordo è stato illustrato durante l’ultimo consiglio comunale. In cambio di un migliore assetto della zona lottizzabile il Comune ha richiesto quale contropartita la costruzione della rotatoria e di una strada di accesso alla lottizzazione. Due opere quantificate in 26 mila euro la prima e in 15 mila la seconda. Nel prossimo futuro dunque muterà aspetto una zona che a Mansuè conoscono tutti, assai frequentata perché vi si trovano le scuole e gli impianti sportivi, perché c’è uno degli accessi al cimitero infine perché vi si tengono i festeggiamenti paesani e il raduno nazionale di moto d’epoca. Così com’è strutturato attualmente l’incrocio è piuttosto intricato, e non consente una circolazione fluida, pur non presentando problemi per la sicurezza. La rotatoria che verrà realizzata non sarà di forma proprio rotonda, dal progetto illustrato al consiglio comunale appare piuttosto obliqua ma consentirà di guadagnare spazio rispetto alla soluzione attuale, oltre a permettere una circolazione più scorrevole. I gruppi di minoranza hanno manifestato qualche perplessità sul fatto che i ragazzi delle scuole possano attraversare la rotatoria contromano per abbreviare i percorsi. Quest’eventualità è stata oggetto di attenta discussione, nel corso della quale si è osservato come i ragazzi, già da adesso, utilizzino il marciapiede che gira intorno alle scuole e alla palestra, per recarsi agli impianti sportivi, non arrivando dunque all’incrocio. Un’abitudine che dovrebbero conservare anche quando sarà costruita la rotatoria. (AF) MANSUÈ/BASALGHELLE IN FESTA PER DUE SACERDOTI partecipato anche i parrocchiani di quest’ultimo. Una celebrazione intensa e toccante, ricordando un sacerdote tanto caro a Basalghelle, officiata dal fratello che da diverso tempo è disabile e celebra la Messa senza potersi alzare dalla sua carrozzina. La seconda visita in ordine di tempo è stata quella di don Emilio Silvestrini, segretario dell’Acca- e L’AZiON Opitergino/Mottense demia Pontificia di Roma, ritornato nel suo paese in occasione degli esercizi spirituali che frequenterà a Conegliano. Egli ha celebrato una Messa a Basalghelle e poi ha voluto officiarne una anche a Mansuè. Domenica, durante la celebrazione delle 11, si è felicitato con la popolazione per la splendida chiesa, riportata a nuova luce dai recenti in- terventi di restauro e per la numerosa presenza dei parrocchiani. Per l’omelia egli si è ispirato proprio alla scritta che si trova sotto il grandioso dipinto del Modolo che illumina la cupola della chiesa: Ego sum lux mundi, che tutti a Mansuè conoscono così bene. Don Emilio quindi, nel guardare i bambini che stavano sui primi banchi, si è sovvenuto di quando, ragazzetto, “stavo sulle panche della chiesa di Basalghelle”. (AF) CIPRESSI MALATI I ntervento triennale per curare una grave malattia che ha colpito i cipressi in località San Giovanni di Motta. «La malattia dei cipressi – spiega l’assessore all’ambiente Renzo Cester – provoca un progressivo disseccamento della chioma fino alla morte dell’albero». Una recente analisi ha sottolineato che la malattia è particolarmente grave; da qui l’intervento per la sistemazione dei cipressi, da realizzarsi in tempi assai ristretti, visto il rischio di una risoluzione tardiva. Gli esemplari sono 61, alcuni dei quali centenari: «Sei sono senz’altro da abbattere ma per la maggior parte il recupero è probabile». L’intervento ammonta a circa duemila euro. Si punta così a risanare completamente le piante asportando e distruggendo le parti della chioma colpite. ODERZO / COSÌ CONFARTIGIANATO PROFILI / GIANNI DE BORTOLI Banche e artigiani, che rapporti freddini G li artigiani e le banche. Un rapporto talvolta difficile, comunque necessario, da migliorare: se ne è parlato nel corso di un incontro organizzato da Confartigianato al quale hanno preso parte diversi esperti. Banche di manica larga con i grandi gruppi industriali e, per contro, “prudenti” con le piccole imprese artigiane. Modelli di “rating” inadeguati, banche che, complici le grandi fusioni, si allontanano dal territorio e dalle piccole imprese. «L’introduzione dell’euro, la situazione economica mondiale, ma soprattutto i nuovi criteri di valutazione del capitale di rischio – ha sottolineato il presidente mandamentale Ezio Dan – ormai conosciuti come “Basilea 2”, hanno complicato ulteriormente la situazione e l’o- rizzonte ci appare tutt’altro che promettente». Una veloce indagine compiuta da Confartigianato fra i propri associati, che sono circa 1500, ha rivelato che solo un artigiano su 9 non è preoccupato dall’arrivo dei nuovi sistemi di “rating” che vanno sotto il nome di “Basilea 2”. «Non è un mistero che le banche siano di manica larga con i grandi gruppi industriali e assai prudenti, per non dire di peggio – ha rimarcato Ezio Dan –, con le piccole imprese. È altrettanto noto che il sistema creditizio italiano si aggrappa al totem delle garanzie finanziarie, trascurando la validità delle idee e la dinamicità imprenditoriale. Nei fatti – ha evidenziato Dan – la sensazione è di una distanza e di un disinteresse sempre maggiori per il piccolo cliente, sia esso una famiglia o un artigiano. Tanti artigiani ci hanno confessato il loro disorientamento nel rapporto con le banche perché cambiano i nomi e gli assetti societari ma soprattutto gli interlocutori». Dan ha dato uno sguardo anche ai problemi di casa propria. La scelta strategica, per il presidente, è fare squadra, per strappare migliori condizioni, crearsi migliori opportunità, promuovendo anche la crescita del proprio territorio. Annalisa Fregonese Mottense in gamba che fa... l’australiano P rende quota il progetto di Gianni De Bortoli, mottense, emigrato nel 1957, relativo alla costruzione del grande ponte dell’Emigrante a Camberra, in Australia, una struttura lunga oltre 400 metri. Il progetto era stato presentato qualche mese fa dallo stesso De Bortoli, presidente del comitato per la costruzione del ponte; ma a distanza di mesi com’è la situazione oggi? «Abbiamo ricevuto aiuti da molte amministrazioni comunali della zona, dai frati del santuario mottense della Madonna dei Miracoli e da tanti privati. Per questo molte istituzioni dell’OpiterginoMottense avranno il proprio stemma e la targa. Il lavoro dunque prosegue a gonfie vele». L’opera “Monumento nazionale dell’emigrante” consiste nella costruzione ex novo di un ponte pedonabile di oltre 400 metri che collega il palazzo del Parlamento nel centro di Camberra alla zona dei Musei IN BREVE Mansuè / I cent’anni di nonna Candida Giovedì 20 novembre a Mansuè festa per i “primi” 100 anni di nonna Candida (nella foto). Il comitato organizzatore formato da figli, nipoti nonché pronipoti, da alcuni mesi al lavoro, hanno messo in piedi una giornata che vorrà rimanere nella storia e soprattutto nell’animo di tutti quelli che vorranno partecipare. La nostra cara nonna Candida Furlan in Barriviera ha compiuto esattamente il giorno 20 novembre 100 anni e nella giornata di oggi si riunirà tutta la comunità nella chiesa parrocchiale di Mansuè per assistere alla Messa celebrata dal parroco di Mansuè seguita da un pranzo di 150 invitati. La domanda che tutti si fanno o che vorrebbero fare a nonna Candida è sempre la stessa: “ma come vive?”,“cosa ha fatto per arrivare ai suoi primi 100 anni?”. La risposta che nonna Candida dà è semplice e schietta:“lavorare... ma non troppo, e soprattutto mangiare poco”. Battute a parte, il segreto di lunga vita della nostra cara nonna è sicuramente lo stile di vita o meglio l’ambiente nel quale trascorre la sua giornata, fatta di abitudini legate al mondo contadino sicuramente molto differente dal mondo frenetico in cui noi viviamo. Nella sua famiglia si usa da sempre, e sottolineo da sempre, la dormitina post pranzo. Per 12 mesi l’anno dalle 13.30 alle 15 si usa andare a letto anche solo per leggere e non necessariamente per dormire. Questo fa sì che il corpo si riposi e possa arrivare a 100 anni. Quello che più voglio sottolineare è il “come” la nostra nonna Candida è arrivata ai mitici 100 anni: in ottima salute, super lucida e soprattutto super attenta a riprendere figli, nipoti e pronipoti in caso “non si comportino bene” oppure non la passino a trovare da tanto tempo. Dal punto di vista caratteriale, nonna Candida si definisce “timida” ma sotto sotto ama essere al centro dell’attenzione e soprattutto ama parlare, dialogare, ricordare... La sua mente contiene più dati dell’anagrafe comunale. Se i discorsi riguardano i parenti o abitanti di Mansuè conosce tutto di tutti. Cosa augurare alla nostra cara nonna Candida? Tanti auguri e un grazie di esistere. Sono le persone così che fanno le colonne dell’umanità e soprattutto quelle che possono dare un buon esempio per il futuro. Il Comitato festeggiamenti Remo Fracassi (nipote) nazionali d’Australia. La struttura sarà completata con globo terrestre, costruito in lamine d’acciaio inox, del diametro di 83 metri, posto sulla riva del parlamento australiano. Il ponte supererà in altezza e volumetria, ad esempio, la statua della libertà. Il colossale progetto ha già trovato autorizzazione e solidarietà dal Parlamento australiano, largo appoggio dall’opinione pubblica tramite la stampa nazionale, consistenti donazioni dai governi di Germania, Canada, Francia, innumerevoli Comuni italiani, connazionali e associazioni. «Le donazioni – spiega il mottense De Bortoli – verranno ricordate con una targa in bronzo fissata sullo stesso ponte». L’iniziativa è finalizzata a ricordare i tanti emigrati, italiani in particolare ma anche europei e non solo, che hanno dato il proprio contributo per lo sviluppo del continente australiano lungo il Novecento. (GR) MOTTA DI LIVENZA Dalla parrocchia Questo venerdì 21 alle 20.45 in patronato incontro foraniale degli animatori Ac con don Fabio Soldan sulla pastorale vocazionale dei ragazzi e dei giovani. Domenica alle 11 Messa con i confratelli del Santissimo Sacramento, classe 1925 e classe 1934. Mostra di Marchioni Prosegue fino al 23 novembre la personale del pittore Tiziano Marchioni a “La Loggia” di Motta. La mostra ha i seguenti orari: feriali 16-19; festivi 10.30-12.30 e 15.30-19. Dal Comune L’assessorato ai Servizi sociali di Motta informa che entro il 30 novembre si può richiedere il contributo per famiglie che assistono parenti non autosufficienti con l’aiuto di assistenti in regola con la contribuzione. Informazioni: ufficio comunale Servizi sociali 0422-761555. Cimitero mottense Si ricomincia a lavorare al cimitero monumentale di San Giovanni di Motta. Dopo che la ditta “Chiodi” di Teramo, azienda che si era aggiudicata l’appalto e successivamente “sparita”, l’Amministrazione comunale ha chiuso l’accordo con la “Cogeco” di Mestre, seconda classificata nella gara di appalto. Sono state avviate le pratiche per la rescissione del contratto con la “Chiodi”: in questi giorni verranno valutati i costi sostenuti dalla prima ditta per i lavori compiuti ai quali, però, andranno sottratti i danni subiti dal Comune per ritardi nella consegna dell’opera. e L’AZiON Ve/Mottense/Memorie ANCHE A CEGGIA IL PROGETTO CHERNOBYL Al via una gara di solidarietà per aiutare i piccoli bielorussi È iniziata da poco più di un mese a Ceggia la trafila di contatti e di pratiche avviata dall’associazione Chernobyl per realizzare il progetto 2004 di accoglienza dei bambini bielorussi. E questi bambini hanno già un nome e un volto: saranno venti, provenienti da un grande orfanotrofio della regione di Vitsbek a nord est di Chernobyl. «L’appello rivolto alle famiglie del paese affinché partecipino e sostengano l’iniziativa ha ottenuto pronta risposta: sono già state individuate le venti famiglie che daranno ospitalità – spiega Mariangela Doretto presidente dell’associazione – ma contiamo sull’appoggio di molti, di chiunque creda in questo progetto, per l’organizzazione delle attività, l’animazione dei bambini, l’aiuto nelle nostre iniziative di autofinanziamento. L’associazione Chernobyl è una realtà ormai consolidata in paese, che dal 1996 organizza periodi di soggiorno per bambini che vivono nelle zone contaminate, per un totale di 150 bambini e oltre 70 famiglie coinvolte fino ad oggi». Un mese a Ceggia per i piccoli bielorussi rappresenta una vera e propria “vacanza di risanamento” che li aiuta a rinforzare il loro sistema immunitario. È stato dimostrato che dopo un soggiorno di almeno 30 giorni, i bambini perdono dal 30 al 50 per cento del cesio-137 assorbito (l’elemento radioattivo più presente nell’organismo delle persone contaminate). Accanto a questo, il progetto ha raggiunto con il tempo altre finalità proponendosi come esperienza di arricchimento affettivo e culturale: il contatto con le famiglie e l’inserimento nell’attività formativa delle scuole elementari diventa occasione di crescita, anche per chi li ospita e per i ragazzi di Ceggia. Arriveranno a metà aprile, Domenica 23 novembre dopo la messa delle 18, alla casa della dottrina, si terrà la “cena dei fidanzati” offerta dalla parrocchia. Sono invitate tutte le coppie dell’unità pastorale Ceggia-Fossà-Grassaga, non solo quelle che hanno partecipato ai corsi in preparazione al matrimonio, ma tutti coloro che desiderano condividere una serata in compagnia. Per informazioni telefono 0421329137. S ono trascorsi 40 anni dalla morte della mamma e 30 dalla morte del papà. In questo mese Maria Viezzer dedicato ai defunti, don Mansueto ricorda i suoi cari genitori Vittorio e Maria, raccomandando a OGLIANO / IL RICORDO DEL CARO LEO ZANIN MOTTA/FESTEGGIATISSIME APOSTOLE DEL SACRO CUORE Un momento della cerimonia, mentre interviene il Sindaco C’ uovo libro di Paolo Maurensig. Goriziano di nascita, udinese d’adozione, l’autore delle conosciute e apprezzate opere “La variante di Lünenburg” e “Canone inverso” era già stato ospite della biblioteca civica a fine febbraio dello scorso anno per le ultime battute del tour promozionale legato al suo “Uomo scarlatto”. Torna venerdì 28 novembre alle 20.30 per presentare il nuovo libro “Il guardiano dei sogni” edito da Mondadori, uscito ufficialmente il 18 di questo mese. «Stavolta è un’anteprima assoluta e ne siamo onorati» spiega la coordinatrice dell’incontro Manuela Speranzon anche a nome dell’assessorato alla cultura. Cultura che deve essere sempre veicolo di interscambio, come dimostrano i numerosi corsi organizzati sempre alla stessa biblioteca in Riviera Scarpa 17. SAN VENDEMIANO SUSEGANA OGLIANO LINO SCOTTON n. 4.9.1926 - m. 13.11.1996 A sette anni dalla tua scomparsa rimani sempre vivo nei nostri cuori. I tuoi cari. GIUSEPPE BOTTENE n. 1.2.1920 - m. 23.11.1989 Nel 14º anniversario della sua morte, la moglie e i parenti lo ricordano con immutato affetto e grande rimpianto. CANDIDA MARIA TAFFAREL ved. GRAVA n. 8.2.1916 - m. 20.10.2003 Nel trigesimo della tua scomparsa, cara mamma, vogliamo ricordarti insieme a papà e ringraziarti per il tuo amore e il tuo insegnamento. Con affetto, tutti i tuoi cari. Una Messa di suffragio, domenica BOCCA DI STRADA CATTEDRALE SACILE-MILANO TRICHIANA ENZO GANDIN n. 9.5.1918 - m. 24.11.2001 Nel secondo anniversario della tua scomparsa, il tempo passa ma il ricordo di te è sempre presente nei nostri cuori. I tuoi cari. DINO POLDELMENGO n. 13.5.1910 - m. 5.11.1977 CLELIA PASQUOTTI in POLDELMENGO n. 26.1.1913 - m. 4.11.2001 Nel secondo anniversario della tua scomparsa cara Clelia, vogliamo ricordarti insieme al tuo Dino, nella speranza che possiate essere felici in Cielo come lo eravate fra di noi. Figli, nuora e nipoti. LUIGI ALTINIER 1922-2003 Cristianamente e improvvisamente è mancato ai suoi cari. Dedicò tutta la sua vita al lavoro e alla famiglia. Lascia la moglie Vilma Piveta, i figli Ferdinando, MariaTeresa, il genero, i fratelli, le sorelle e i parenti. suor ANSELMINA DAL MAS Figlie di S. Giuseppe del Caburlotto n. 4.1.1888 - m. 23.11.1968 suor EMILIA ROCCO Suore Domenicane della B. Imelda n. 12.7.1904 - m. 24.11.1988 Sono ricordate con una Messa da don Ezio. Film per tutti Appuntamento per grandi e piccini con i film proiettati dal gruppo Eureka e dall’associazione Noi nella sala cinema Toniolo: per giovani e adulti, sabato 22 novembre alle 21 “Amore a prima svista” con Gwyneth Paltrow e sabato 29 novembre “Dont’ say a word” thriller con Michael Douglas. Le famiglie invece potranno scegliere l’avventura e la fantasia dei film “Scooby Doo” domenica 23 alle 15 e “Spirit” di Spielberg, domenica 30 novembre. L’ingresso è libero. SOLIGO / DON MANSUETO VIEZZER RICORDA I GENITORI E LO ZIO SANTE Vittorio Viezzer accompagnati da un’interprete e da due maestre: per molti sarà un ritorno. L’associazione infatti si propone di far ripetere ad ogni bambino l’esperienza per tre anni, così da garantire continuità al percorso terapeutico e di crescita. Per le famiglie saranno organizzati degli incontri preparativi, anche con un interprete che insegnerà frasi di base in russo per la conversazione quotidiana. Chiunque desiderasse contattare l’associazione e rendersi disponibile per collaborare al progetto può telefonare a Mariangela (3471140099) o Lorella (0421329867). Beatrice Doretto 31 le del Sacro Cuore che ormai da un secolo prestano il loro prezioso servizio a Motta. La comunità si è stretta intorno al gruppo delle religiose attive presso l’asilo “Monumento ai caduti” con una celebrazione insieme al Vescovo in duomo; subito dopo, cerimonia di intitolazione di una strada del centro storico, nella zona recentemente rinnovata proprio a due passi dalla scuola materna. Un gesto che sottolinea una volta ancora la vicinanza della città di Motta alle religiose che nel corso dei decenni hanno svolto un ruolo fondamentale per la crescita della comunità. IN BREVE CEGGIA La cena dei fidanzati Domenica 23 novembre 2003 Sante Viezzer N era molta gente sabato scorso a festeggiare le suore Aposto- LIBRI “Il guardiano dei sogni” di Maurensig a Motta il 28 E c’è pure l’autore quanti li conobbero una preghiera di suffragio: insieme ad essi ricorda anche lo zio Sante. C arissimo Leo, quest’anno è il 25º anniversario della tua partenza per il Cielo… quanto tempo… passato faticosamente a pensarti con grande nostalgia. Con i nipoti e gli amici ricordiamo la tua generosità, la tua apertura agli altri, la tua disponibilità con tutti: un grande tesoro di virtù che ti rendono sempre presente. Ti ricorderemo, insieme al papà Aldo, nella Messa domenica 23 novembre alle 10.30 a Ogliano. LEO ZANIN n. 21.4.1952 - m. 23.11.1978 ALDO ZANIN n. 27.7.1914 - m. 28.10.1992 Con grande affetto, mamma e sorelle. C on Gino Borsoi, il motociclista opitergino che corre in classe 125 tracciamo un bilancio della stagione appena conclusa. Cominciamo guardando la classifica finale piloti: Gino Borsoi, 54 punti, diciassettesimo su 35 piloti. Dopo il sesto posto in classifica dell’anno scorso qualcuno potrebbe dire che quest’anno hai proprio deluso. Ma c’è un però: quest’anno non hai fatto solo il pilota. «Quest’anno sono anche proprietario del mio team, la Globet-com Racing. Tempo fa mi sono incontrato con due persone appassionate di moto, e abbiamo deciso di fondare un team». In pratica stai già cominciando a pensare al futuro. «Certo, facendo sia il pilota che il manager ho iniziato a mettere un piede nell’ottica dirigenziale. Penso di continuare con il doppio lavoro almeno per il prossimo anno sicuramente. E in teoria sembra che ci sia la possibilità di fare la 250 con una terza moto del team, che guiderò io. Di sicuro, in ogni caso, ne avre- De Angelis secondo con la moto del suo team Gino Borsoi pilota e manager mo due in 125: con due Comunque hai di che piloti giovani, se passo in essere soddisfatto lo 250; altrimenti io insiestesso visto che il tuo me ad un altro pilota che compagno di squadra sostituirà De Angelis». Alex De Angelis, è arAnche perché in rivato secondo. questi giorni gira u«Ovviamente. Siamo na voce che vorpartiti a gennaio che il rebbe vietare la team praticamente non e125 a voi piloti con sisteva, puntando a piazpiù di 28 anni... zare un pilota tra i primi «Sembrava che stesdieci, e nessuno era mai se per partire questa reriuscito prima, con un gola già dal 2004 ma hanteam nuovo, a laurearsi no cambiato idea, per DELUSIONE? - Nel mondiale 125 Borsoi è giunto diciassettesimo vicecampione. Sotto fortuna, visto che è una l’ambito sportivo quindi grande stupidaggine». è stata una grande staForse gli organizzatori entrante e che quindi do- gione. Per quanto mi ripensano che voi “vec- vrebbe essere riservata… guarda invece non lo è sta… agli sbarbatelli. chi” togliete lo spazio to. Probabilmente è stato «Esatto. Ma se uno va per questo secondo impeai “giovani”. «Non lo so. Anch’io ho forte in questa categoria, gno che ho avuto, ma sono chiesto spiegazioni… dico- anche se ha 30 anni non è stato anche piuttosto sforno che la 125 è una classe giusto che debba uscire». tunato. La moto ha avuto di- CORRERE AMMIRARE GUSTARE IMMERSI NEL CANSIGLIO 2004 S ettembre 2004, Fregona: prima edizione della Ecomaratona dei Cimbri. Ovvero, una corsa podistica, ma anche un’occasione di incontro ravvicinato e affascinato con la natura. Si par tirà da Fregona, e subito il passaggio per le grotte del Caglieron: poi l’erta salita per Sonego fino alle Casere Pizzoc; poi il passaggio nella parte alta della foresta del Cansiglio fino a Vallorch «che ci permetterà di assaggiare e quindi degustare quanto di meglio può offrire il bosco», scrivono gli organizzatori, dando un’idea dello spirito della manifestazione. Poi la discesa spezzagambe fino a Fregona lungo la Strada del Santo. Spiega il presidente della Pro loco Alber to Fossa «Si tratterà non solo di organizzare un evento agonistico di alto livello, ma anche di promuovere e valorizzare le risorse naturali e culturali. Vogliamo favorire il turismo sostenibile, promuovere i prodotti artigianali e gastronomici locali, e tutelare sempre di più il territorio». È un tipo di manifestazione pressoché sconosciuta nel Nord Italia. «Fregona è il luogo ideale per un’ecomaratona», conclude Fossa. Rossella Pagotto IN BREVE Ammirare la montagna dalle poltrone Nuovi appuntamenti a Conegliano con la montagna che diventa spettacolo. Venerdì 21 alle 21 sarà protagonista lo “Hielo Patagonico Sur”, immenso ghiacciaio della Patagonia raccontato da Giuliano De Marchi; venerdì 28 invece, stessa ora e sempre all’auditorium Dina Orsi, arriverà il grande scalatore bergamasco Simone Moro con “Il grande alpinismo - Cometa sull’Annapurna”, racconto della sua drammatica avventura himalayana del 1997. Marciare in... allegria tra le colline Allegria! Non è solo l’esclamazione di Mike Bongiorno, ma anche il nome e lo spirito del gruppo di marciatori di Barbisano che organizza per domenica 30 novembre la Marcia di Santa Caterina, con percorsi collinari di 6, 12 e 19 km che si snodano tra Collalto, Barbisanello e Barbisano, dove ci sono partenza (alle 9 per tutti) e arrivo davanti alla chiesa, nella foto). Dolci premi per tutti i primi 1600 iscritti; l’anno scorso i partecipanti furono addirittura tre volte tanto. Per informazioni: Roberto Pastore, 0438-980083; Giordano Fornasier, 0438-842011. tri sulla sicurezza stradale. Noi spieghiamo sempre che correre in strada non è assolutamente come correre in pista: in gara noi corriaIL DUBBIO - Nel 2004 correrà in 125 o in 250? mo nella massima sicurezversi problemi tecnici ina- za, a senso unico. Ma fuori spettati, e poi quando vedi dal circuito guido rispetche non sei più davanti an- tando il codice della strada, che la testa non funziona più non faccio certo lo spericocome dovrebbe». lato come potrebbe pensaPuò essere dipeso an- re qualcuno o come vorche dall’Aprilia? rebbero fare certi ragazzi i«Sicuramente. Quest’an- mitandoci». no forniva le moto a molti Invece qualcuno diteam ufficiali oltre che a noi, ce che voi motociclisti e probabilmente ha un po’ edate il cattivo esempio sagerato. Non ha potuto sponsorizzando sigaconsegnare pezzi buoni a rette. tutti e così nel corso della «Non credo proprio che stagione ha privilegiato i pi- un ragazzo cominci a fumaloti che lottavano per il tito- re perché vede la pubblicità lo». di una certa marca su una Un’ultima cosa… una moto. Anche perché la pubosservazione che mol- blicità delle sigarette in ti fanno a voi motoci- realtà c’è dappertutto. Cosa clisti è che correndo si dovrebbe dire della Ferdate il cattivo esempio rari allora? In questi casi si agli adolescenti. tende sempre a prendere in «Questo non è assoluta- esame i piloti di moto, menmente vero. Io ho parteci- tre la Formula 1 meno». pato e parteciperò a inconAndrea Pizzinat CSI TREVIGIANO: al via domenica 30 la stagione della campestre C onto alla rovescia per la stagione di corsa campestre promossa dal Centro sportivo italiano di Treviso. Si terrà infatti domenica 30 novembre la 1ª prova di corsa campestre Csi a Santa Cristina di Quinto con ritrovo presso la chiesa. Gli atleti e le giurie si incontreranno alle 8.20. Dalle 8.40 verranno disputate le gare per categoria: esordienti, ragazzi, cadetti, allievi, junior, senior, amatori. La stagione di atletica continuerà poi con la già annunciata prima prova regionale che si svolgerà domenica 7 dicembre a Rivadolmo di Baone (Pd), mentre è già stata fissata la fase finale della Joy Cup 2004 per la corsa campestre che si svolgerà a fine marzo in provincia di Belluno. Prova alla quale si potrà avere diritto a partecipare previa assidua presenza alle prove provinciali e regionali. Il responsabile della Commissione Atletica Csi di Treviso Adriano Didonè ha annunciato che quanto prima sarà resa nota anche la data della riunione per decidere le rimanenti prove. Chi fosse interessato all’organizzazione di una di esse ne faccia richiesta in segreteria (0422548964, fax 0422-412201). Paola Fantin e L’AZiON PACE Un’utopia da coltivare nonostante tutto... S pettabile Direzione, come volevasi dimostrare gli Usa in Iraq sono intervenuti non per salvaguardare Israele, né per eliminare armi di distruzione di massa (chi le ha viste?); ma per ora in quel Paese vediamo un continuo peggioramento della situazione e non se ne vede la fine. Morale: non è certo con le armi che si impone la democrazia e si aiuta un popolo. A riguardo di Israele, quanta delusione a non vedere alcun spiraglio di pace in quei luoghi; ha detto bene, a suo tempo, il cardinal Martini: «Finché non c’è pace a Gerusalemme non ve ne sarà in tutto il Medio Oriente». E quel muro della vergogna che continua a serpeggiare inesorabile e ora si parla di costruirne un altro anche ad Est della Cisgiordania, lungo il Giordano. L’intera Palestina diverrà un grande Lettere ghetto, “ghetti di triste memoria”, ma ora sulla pelle del popolo palestinese. Ci vorrebbe un muro di confine, se proprio lo si vuole, ma dovrebbe essere un muro di olivi che da nord a sud attraversi i due Stati, per una fascia larga 100 metri e una Cooperativa arabo-israeliana per la loro coltivazione, inoltre, qua e là dei “check-point” ma non di controllo, bensì di incontro, incontri di cultura, di arte, di musica, incontri interreligiosi, ecumenici, eccetera. Utopia? Penso proprio di sì. Nel recente e significativo articolo “Dio unico Dio della guerra” si menziona a un Dio unico che significa uguaglianza e fraternità di tutti gli uomini, perché tutti da Lui creati, ma purtroppo tale annuncio di amore e pace del Dio di Abramo per gli Ebrei o Allah per i musulmani non viene né ascoltato, né tanto meno messo in pratica. Già 2000 anni fa si parlava di “popolo di dura cervice”... o sbaglio? Resta comunque la speranza che si può migliorare e questo vale per tutti. Un augurio quindi di amore e pace a tutti. Lucio Gemo & interventi SENTIERI Comunità Montana, gestione discutibile P er amore della verità alcune precisazioni sono dovute all’articolo-intervista al presidente della Comunità Montana Possamai (vedi L’Azione del 2 novembre 2003). Progetto Sentieri. “Un progetto che, è bene ricordare, è stata una grande idea oltre che opportunità, che ha permesso di recuperare, conoscere, promuovere e valorizzare il nostro territorio”, così scrive l’assessore del Comune di Miane Claudia Comin, nella sua lettera apparsa su L’Azione del 2 novembre 2003. Opinione diametralmente opposta invece quella del presidente Possamai: “È vero, non ci abbiamo mai creduto!”. A questo punto credo, e questo è il mio pensiero, che i volontari delle associazioni che hanno aderito al Progetto avranno qualcosa da ridire dopo che per anni hanno lavorato, su proposta della Comunità Montana, per recuperare e valorizzare il territorio e far così decollare il Progetto sentieri. Strada del Praderadego. La Comunità Montana ha perso il finanziamento “perché non sono state sanate mancanze formali richieste dall’ufficio per lettera a cui non è seguita risposta”. Così scrive il Comitato tecnico interministeriale per la montagna in data 26 novembre 2001. Questa è l’amara verità. E così sono stati persi 570 milioni del progetto predisposto dai tecnici Giuseppe Da Rui e Ivan Mazzero. Indennità. Possamai ricorda che i nove assessori guadagnano solo 600 mila lire, ma dimentica di informarci quanto guadagna il vice presidente (circa 2 milioni) e che lui guadagna, al mese, sui 5,5 milioni di vecchie lire. A suo tempo 1995-99, il sottoscritto in qualità di assessore guadagnava circa 350 mila lire (lorde naturalmente) e il presidente meno di un milione di lire. Servizi intercomunali. Mi consenta presidente Possamai, l’iniziativa dello sfalcio dei prati abbandonati, non è farina del suo sacco. Palio delle Prealpi. Per l’edizione 2003 la Comunità e L’AZ iON Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto (Iscritto al n. 11 del Registro stampa del Tribunale di Treviso il 21-9-1948 e al Reg. Naz. della Stampa con il n. 3382 vol. 34 f. 649 del 5-9-91 - Iscr. ROC n. 1730) Direttore responsabile GIAMPIERO MORET Redazione e amministrazione Tel. 0438 940249 e-mail: [email protected] www.lazione.it Via J. Stella, 8 - Fax 0438 555437 TIPSE - Tel. 0438 53638 - 31029 VITTORIO V. Domenica 23 novembre 2003 Montana ha speso 7 mila 200 euro (14 milioni delle vecchie lire) per l’affitto dei cavalli giacché i comuni hanno declinato l’invito di partecipare e di contribuire. E dire che il 13 gennaio di quest’anno Possamai ci assicurava “tale manifestazione ha cadenza biennale e si farà solo se ci sarà l’adesione dei Comuni”. Servono commenti? Ma soprattutto a chi serve questo pseudo palio? Prealpi in festa. Per l’edizione 2003 la Comunità Montana ha speso 23 mila 720 euro (45 milioni delle vecchie lire), nonostante ciò la Prealpi in festa non è apparsa in nessuna riga di nessun giornale. Ai miei tempi 1995-99, per questa iniziativa si spendeva circa cinque milioni. Sempre delle vecchie lire, naturalmente. “Succursale” di Zaia. La Primavera del Prosecco nasce per volontà della Comunità Montana che la registra presso la Camera di Commercio nel 1999. Ma Zaia ammonisce che “l’unico ente pubblico che ha realizzato la Primavera del ABBONAMENTI 2003: Annuale (50 numeri) 40 Semestrale 22 Sostenitore 80 35 Prosecco è la Provincia” (Il Gazzettino 20 giugno 2003). E la Comunità Montana che fa? Tace naturalmente e per di più partecipa pagando 5 mila euro a Ombralonga 2003. Ho citato un esempio. Altri ne potrei fare. Coerenza politica. Fino a qualche anno fa la Lega Nord, partito cui appartiene attualmente il presidente Possamai dopo che per anni ha militato nella Democrazia cristiana (se lo venisse a sapere Bossi...), così considerava le Comunità Montane: enti inutili, carrozzoni, mangiasoldi. Da eliminare, insomma. Coerentemente con questi convincimenti nella metà degli anni Novanta, la Lega Nord presentava in Regione una proposta di legge per la loro eliminazione. Ora invece apprendiamo dal presidente leghista Possamai che “la Comunità Montana svolge un ruolo importante”. Giuseppe De Luca Consigliere del gruppo rinnovamento in Comunità Montana Prealpi Trevigiane Questo settimanale è iscritto alla FISC Federazione Italiana Settimanali Cattolici Socio del CONSIS CONSORZIO NAZIONALE SETTIMANALI SOC. COOP. a r.l. - ROMA ed associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana Per l’estero chiedere in amministrazione. Conto corrente postale n. 130310 “I dati forniti dai sottoscrittori degli abbonamenti vengono utilizzati esclusivamente nell’ambito della nostra attività e non vengono ceduti a terzi per alcun motivo.” Immagine PostScript Senza Nome-1