Non sono pericolosi - Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto

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Non sono pericolosi - Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto
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Periscopio
Mondo
Basilicata: accesa protesta contro
il deposito per rifiuti radioattivi
Blocco delle strade, manifestazioni di piazza, nette
prese di posizione dei sacerdoti. La Basilicata è tutta schierata contro la decisione del Governo di realizzare a Scanzano Jonico un
deposito nazionale per i rifiuti radioattivi. Costo: 5 milioni di euro.
Turchia: 23 morti in attentato
a sinagoga
Sabato scorso, 15 novembre, due autobombe sono esplose davanti alle sinagoghe di Istanbul provocando
la morte di 23 ebrei e il ferimento di altre 300 persone. Dura la reazione di Israele al tragico fatto di sangue.
Giovanni Paolo II: in Palestina
ponti e non muri
Domenica scorsa, 16 novembre, all’Angelus papa Giovanni Paolo II ha invitato i politici dei Paesi medio-orientali a costruire ponti di pace e non muri di divisione.
Ds, Margherita e Sdi:
lista unica alle Europee
Le assemblee dei Democratici di Sinistra, della Margherita e dei Socialisti democratici hanno approvato
la proposta, lanciata da Romano Prodi, di presentarsi
in unica lista alle prossime elezioni europee. Ma ancora non è stato deciso se gli eletti andranno a costituire un unico gruppo autonomo o rientreranno nelle
fila delle grandi famiglie politiche esistenti.
Otto maghrebini espulsi da Torino
Un sedicente imam residente a Torino e altri sette maghrebini sono stati espulsi dall’Italia per “turbativa dell’ordine pubblico e pericolo per la sicurezza dello Stato”. Dopo l’attentato di Nassiriya, Abdul Quadrir Allah
Fadl Mamour aveva affermato: «Questo è solo l’inizio.
Bin Laden continuerà negli attacchi all’Italia fino a
quando il Governo non ritirerà i suoi militari dall’Iraq.
Gli italiani sono tutti a rischio». E non era la prima volta che le dichiarazioni dell’imam suscitavano scalpore.
CITTADINO
INFORMATO
Aflatossine nel latte
L’associazione Altroconsumo lo andava dicendo già
da anni: attenti alle aflatossine nel latte. E l’ottobre
scorso è arrivata la conferma dalla Regione Lombardia allarmata per la presenza elevata nel latte di aflatossine, sostanze particolarmente cancerogene provenienti dalle muffe presenti nei mangimi. L’alta concentrazione di queste tossine ha costretto a distruggere il 20 per cento del latte prodotto in Lombardia.
e
L’AZiON
Primo Piano
Domenica 23 novembre 2003
e
L’AZiON
Primo Piano
La presenza dei cinesi
Comune per Comune
I CINESI TRA NOI
N
el variegato mondo degli
immigrati nel nostro territorio, i cinesi rappresentano una delle realtà più in crescita,
ma anche più misteriose. Quasi un
mondo a parte. Socializzano poco e
ben poco si sa di come vivono.
In provincia di Treviso le presenze più consistenti sono a Castelfran-
co, Montebelluna e Conegliano, con
riferimento ai dati ufficiali dei regolari, dando per scontato che i clandestini siano sempre numerosi.
In gran parte miti e laboriosi, il problema principale alla loro integrazione risulta essere la difficoltà linguistica. Di certo rappresentano per noi
un’ulteriore sfida all’accoglienza.
INTERVISTA A DANIELE COLOGNA,
ESPERTO DEL MONDO CINESE
“Non sono pericolosi”
N
on sono più così
“invisibili”. Ed è
ora, quindi, di
smetterla con tanti stereotipi su di loro: i cinesi. Lo lascia capire in modo chiaro
Daniele Cologna, ricercatore della società milanese
Sinergia ed esperto del
mondo cinese, che abbiamo interpellato perché ci
indicasse alcuni elementi utili a comprendere meglio
la realtà degli immigrati cinesi.
Innanzitutto, perché i
cinesi vengono in Italia?
«Ci sono due fattori principali che spiegano l’immigrazione cinese. Uno è l’esistenza di catene migratorie formate
da parenti, amici, paesani che fanno
da richiamo
ad altri.
L’altro fattore è una
spinta alla ricerca di migliori opportunità di vita,
anche se –
sia chiaro non provengono da situazioni di povertà, anzi. Tanti qui in Italia, ad esempio,
provengono dalla città di
Wenzhou, nella provincia
de Zhejiang, un’area in cui
si è registrato un recente,
forte sviluppo grazie alla
piccola imprenditoria locale, qualcosa di simile a quello che è accaduto nel nostro
Nord Est. Questa crescita
economica ha influenzato
l’intera area innalzando il
costo della vita e spingendo molti all’emigrazione
Ma l’inizio del fenomeno dei cinesi in Italia risale
agli anni Venti, prima a Milano e poi in altre città d’Italia, aprendo ristoranti o,
Conegliano
205
Vittorio Veneto 83
Oderzo
60
Susegana
45
Sacile
23
Vidor
17
San Vendemiano15
Sernaglia
13
Miane
10
Gaiarine
9
Motta di Livenza 8
Godega S. U.
8
Santa Lucia
7
Refrontolo
7
in seguito, lavorazione di
borse in pelle o in tela. Successivamente la loro presenza si è diffusa nei distretti del tessile, da Prato
a Carpi, dal Piemonte al Veneto. Ora, però, con l’aumento della popolazione cinese i settori economici in
cui sono presenti si sono
moltiplicati: c’è un proliferare di edicole, bar, tintorie,
ecc.».
Gli immigrati cinesi finora si notavano poco, secondo lei perché?
«Perché molti cinesi lavoravano per connazionali,
tra l’altro svolgendo attività
rumorose, che li tenevano
lontani dai centri abitati. Aprendo attività diverse,
non più rivolte solo ai
cinesi,
è
però diventato necessario per loro parlare l’italiano, aprirsi. Ma
quello delle
comunità cinesi chiuse
in sé stesse è uno stereotipo che non corrisponde più
alla realtà. Basti considerare che oggi un cinese su
quattro è un minore che sta
frequentando la scuola dell’obbligo e che quindi già
parla correttamente l’italiano: questo accelererà il loro inserimento sociale».
C’è da aver paura dei
cinesi?
«Direi proprio di no.
Non ha senso aver paura
dell’immigrazione cinese,
perché essa si caratterizza
per essere “familiare”, quindi alla ricerca immediata di
stabilità. È una realtà ben
diversa da quella degli immigrato adulto che arriva
“Sono
indispensabili
interventi di
mediazione
culturale”
dall’Africa o dall’Est all’avventura...
La presenza di tanti bambini, poi, è un indice di forte radicamento nel territorio. E si tratta di famiglie
motivate all’imprenditoria,
decise a far soldi, senza altri obbiettivi che il benessere della famiglia stessa».
Cosa distingue l’immigrazione cinese rispetto a quella di altri
gruppi etnici?
«Nessun’altra popolazione straniera presente in
Italia ha una così alta redditività ed anche una così
vivace imprenditorialità.
Inoltre i cinesi possono
rappresentare anche un’opportunità per il loro retroterra storico e socio-culturale che essi rappresentano.
Un’altra caratteristica: la
maggior parte dei cinesi finanzia la propria attività economica grazie a prestiti
senza interessi da parte di
parenti e amici, secondo un
sistema di aiuto reciproco.
I soldi non vengono messi
né in banca né sotto il materasso».
Un altro stereotipo è
che i cinesi lavorano
tanto: É vero?
«É vero, lavorano tanto
qui da noi! Più fattori li spingono a lavorare anche 13-15
ore al giorno. Chi è emigrato è fortemente motivato ad un miglioramento della sua condizione economica. Inoltre, per quelli che emigrano clandestinamente,
c’è sempre un debito da estinguere, contratto per riuscire ad arrivare qui. Ma,
specialmente in tanti laboratori contoterzisti, non
hanno alternativa: se vo-
Daniele Cologna, sinologo, durante un recente
viaggio nella provincia cinese dello Zehijang
gliono essere competitivi e
non venire “cancellati” devono accettare le condizioni che vengono loro poste
dai committenti».
Quale integrazione è
possibile, quali i percorsi per la convivenza?
«Occorre comprendere
che i cinesi, per ragioni storiche, hanno difficoltà a capire come funzionano le istituzioni in genere. Inoltre
per i cinesi adulti la barriera rappresentata dalla lingua è enorme! Per essi imparare l’italiano è difficile
quanto lo è per noi imparare il cinese... Quindi sono
indispensabili interventi di
mediazione culturale, di intermediazione sociale, che
vengano attivati dalle nostre stesse istituzioni. E
questo, senza aspettarsi
troppo risposte simili a
quelle, ad esempio, dei magrebini che imparano presto a chi devono rivolgersi
e a chi chiedere ciò di cui
necessitano».
Ne verranno ancora?
«Certamente sì. Tutto fa
pensare che la presenza cinese tra noi è destinata a
crescere a ritmi intensi. Per
più fattori: l’emigrazione dal
Paese d’origine, gli spostamenti interni all’Italia, il
maggior numero di figli
procreati, i ricongiungimenti familiari».
Quindi è importante
prestare un’adeguata
attenzione a questa
presenza?
«Una politica attendista
può avere conseguenze negative, anche se adesso c’è
una situazione di calma e
tranquillità... Problemi di
conflitti tra vicini, tra negozi concorrenti potranno
scaturire prima o poi. Dobbiamo tener conto, da un lato, che gli italiani in genere
conoscono poco la cultura
e la realtà dei cinesi: c’è
quindi il rischio degli stereotipi. Dall’altra parte, poi,
va sempre tenuto conto che
i cinesi non sono nemmeno
in grado di farsi conoscere,
di portare avanti le loro istanze.
Occorre pertanto che
siamo noi italiani a pensare
a forme di coinvolgimento
e di integrazione degli immigrati cinesi, prima che si
creino pericolosi atteggiamenti di ostilità, comitati
contro di loro... allora sarà
troppo tardi per parlare di
integrazione».
Franco Pozzebon
L’ESPERIENZA DI UNA MEDIATRICE CULTURALE
La difficoltà della lingua
è il problema principale
N
elle scuole elementari e medie
di Conegliano i cinesi sono sempre più di casa.
Tanto che i dirigenti scolastici stanno ricorrendo
ai mediatori culturali per
far fronte agli inevitabili
problemi di integrazione.
Marzia Zaro - laureata in
Lingue orientali all’Istituto di cinese dell’Università Ca’ Foscari di Venezia - fa questo mestiere da
diversi anni. Ha cominciato a Paese, quindi Istrana, Roncade, Treviso.
Lo scorso anno ha inziato a lavorare anche in Sinistra Piave, precisamente alle medie Grava di Conegliano. Quest’anno ha
un pacchetto di 40 ore alle Brustolon. La sua attività consiste nella traduzione della modulistica e
delle informative, nella
consegna delle schede di
valutazione, negli incontri con le famiglie, nell’insegnamento dell’italiano, nell’organizzazione
di feste interculturali.
Dott.ssa Zaro, da dove arrivano i cinesi
che risiedono a Conegliano?
«Quasi tutti dalla regione dello Fujan. Dobbiamo toglierci dalla testa lo stereotipo della Cina: “campagne, risaie,
contadini”. Anche lì sta avanzando l’industrializzazione, specie lungo le coste, e i giovani non sono
poi tanto diversi dai nostri».
Si dice che i cinesi
stanno tra di loro e
non legano con altre
etnie. È vero?
«La comunità cinese
non ha una spiccata esigenza di integrazione.
Probabilemente si rendono conto della radicale
diversità tra la loro cultura e quella occidentale e
vogliono mantenere la loro identità. I giovani, ad
esempio, immaginano il
matrimonio solo con connazionali».
Si vedono poco in giro. Come mai?
«Non perché vogliano
starsene nascosti. È il loro modo di vivere: se ne
stanno in casa oppure visitano gli amici ma sempre in casa. Raramente
vanno al bar o al ristorante. Salvo i ragazzi più
ABITANO A BOCCA DI STRADA
apà Yao Fenzhang,
mamma Lin Bizhen, e i
figli: Hongfeng, Hongjiao,
Fuhai (tre gemelli!). Vi garantiamo che si scrive così. Come
pronunciarli bene, questi nomi
della Cina postmaoista, è un altro paio di maniche… Battute
a parte (così, giusto per rompere il ghiaccio) provate a pensarci un po’: se è difficile per
noi, credete che a loro vada meglio? No, no, manco per idea.
Pensate, papà Fenzhang, 44 anni portati che è una meraviglia,
è da undici anni che va su e giù
per l’Italia, da Roma a Napoli,
«Tutti vorrebbero tornare in Cina. Chi prosegue negli studi aspira a
un lavoro che gli consenta di lavorare per aziende
italiane in Cina».
È vero che terminato l’orario scolastico
lavorano?
«A me non risulta. Personalmente ho riscontrato un solo caso di due ragazzini nel Padovano che
il sabato e la domenica lavoravano in un laboratorio di famiglia. Va detto
che le ragazzine sono impiegate moltissimo nei lavori domestici: puliscono
casa, fanno da mangiare,
si occupano della spesa,
tengono i fratelli più piccoli».
Con la religione come la mettiamo?
«Si dicono buddisti ma
non praticano. Il buddismo più che una religione è una filosofia di vita.
Però in tutte le case hanno un altarino a ricordo
degli antenati. Ne conosco anche di cattolici: a
Mestre c’è una chiesa cinese».
Quali sono i maggiori problemi che
incontra nel suo lavoro?
«Far capire ai ragazzi
il funzionamento delle nostre scuole e la necessità
di rispettare alcune regole. Poi c’è il problema dell’insegnamento della lingua italiana».
Federico Citron
3
NEL MONDO DEL LAVORO
Nei laboratori
o nelle bancarelle
«D
ei cinesi? Sappiamo ben poco. Sono molto chiusi». È
quasi un ritornello, quello
che ci si sente rispondere a
chiedere informazione sui
cinesi, anche tra chi segue
da vicino il mondo del lavoro, la realtà locale dell’immigrazione.
«Con le ultime regolarizzazioni – sostiene Maurizio Cecchetto, segretario
provinciale della Cisl, già
presidente dell’associazione “Fratelli d’Italia” - la situazione è un po’ cambiata:
sono diventati più visibili,
perché tanti sono usciti dalla clandestinità. Si vedono
di più per le strade, si percepisce una loro presenza
E della realtà lavorativa
dei cinesi? Poco si sa – se
non quando scattano le operazioni della Guardia di
Finanza - dei laboratori, soprattutto nel tessile, dove
per 15 o anche più ore al
giorno lavorano folle di cinesi, spesso in condizioni
di forte disagio.
Ma la produzione di questi laboratori solo in parte
ha lo sbocco della vendita
nelle bancarelle dei mercati. Una parte è destinata anche alla produzione regolare, anche di grandi aziende, quindi con una “complicità” diffusa.
In alcune zone della provincia di Treviso i laboratori di contoterzisti cinesi a-
sociale».
Ci sono anche i cinesi
che si iscrivono al sindacato. «Ma si tratta di quelli
che hanno un lavoro regolare. E sono loro a chiederlo, anche se poi non assumono mai – come accade
per stranieri di altre nazionalità – un ruolo attivo,
d’impegno diretto».
«Da quel che possiamo
capire – continua Cecchetto – alle spalle dei cinesi ci
sono “reti” forti, in grado di
finanziare gli ingressi, ma
anche l’avvio di aziende, e
che esercitano anche un
controllo sociale interno».
vrebbero rimpiazzato pressochè del tutto i contorerzisti italiani. Ma sempre più
sono i cinesi che vengono
assunti come dipendenti
nelle aziende locali, a fianco di immigrati di altre etnie.
Per riuscire a sapere e a
capire di più il “fenomeno
giallo” il Forum per l’immigrazione della Sinistra Piave ha già messo in calendario per il febbraio 2004,
un ciclo di incontri che si
terrà a Conegliano e sarà
incentrato proprio sulla conoscenza della cultura cinese.
di Conegliano, che
frequentano con profitto. “Solo a Napoli
qualche problema,
se non stai attento ti
fregano tutto”.
Già, la Cina è vicina. No, niente vero: è
lontana, lontanissida Vedelago a Susema. Le ragazze non
gana, e adesso a Bocsentono nostalgie,
ca di Strada, eppure
papà sì, gli mancano
cavargli una parola
Yao Fenzhang con la moglie Lin Bizhen e i tre figli Hongfeng, Hongjiao, Fuhai i paesaggi della sua
che sia una, nella linregione del sud est, ugua di Dante, è un’impresa. Già,
na regione dedita all’agricoltura,
in testa alla lista delle difficoltà de. Bollente e verace. Fenzhang verde e antica, gli mancano gli a– domanda numero 1, la più ov- sorride, gli va di scherzare: pro- mici dell’infanzia, e gli mancano
via – loro mettono la lingua.
blemi con gli italiani? Assoluta- i sapori della mitica cucina. Ma
Sono andato a trovarli al civi- mente no! Fila liscia che è un pia- è gente che si sa adattare, e che
co 2 di via Aldo Moro, nel picco- cere con i vicini, i suoi colleghi sa lavorare duro. “Tornare in Cilo, lindo appartamentino all’ulti- alla Marmitte Zara sono simpa- na, no, per adesso proprio no, un
mo piano. Quasi a sorpresa, con ticissimi (“ci parliamo a gesti…”, domani forse, chissà…”. Il dobrevissimo preavviso. E la prima traduce Hongfeng, e ride) le ra- mani è l’oggi, quel che conta è tecosa che hanno fatto è stato met- gazze Hongfeng e Hongjiao han- nersi stretto quel lavoro che trotermi davanti ogni ben di Dio: u- no familiarizzato subito con gli vare probabilmente è costato
va, mele, e naturalmente té ver- altri studenti del “Marco Fanno” qualche fatica di troppo. Gente
La vita tranquilla
della famiglia Yao
P
integrati che cominciano
ad andare in pizzeria».
Quali sono gli hobby
dei ragazzi cinesi?
«La televisione e la musica cinesi. Passano tantissime ore davanti alla
tivvù cinese e questo non
facilita l’apprendimento
dell’italiano».
Nello studio come
vanno?
«Sono molto motivati,
dopo un anno e mezzo sono in grado di parlare e
comprendere abbastanza
bene. In genere si applicano. Poi naturalmente ci
sono le eccezioni, come
tra gli italiani d’altra parte».
Dopo la terza media
continuano a studiare?
«Lo scorso anno alle
scuole Grava, su sette ragazzi che hanno sostenuto l’esame di terza media,
cinque si sono iscritti alle scuole superiori. In genere fanno scuole tecniche, principalmente Ragioneria e Istituti professionali o anche il Turistico».
Cosa sognano i ragazzi cinesi?
Vazzola
6
Codognè
6
Colle Umberto 5
San Fior
4
Mareno
2
Cappella M.
2
Sarmede
2
San Polo
1
Tarzo
1
Chiarano
1
Cordignano
1
(Presenze regolari nei Comuni diocesani - Fonte Caritas)
Domenica 23 novembre 2003
pragmatica, ma non dimentica
del valore della tradizione. Gli
Yao sono religiosi, buddisti come la gran parte dei loro connazionali. Ci tengono a ribadirlo, perché «in Cina non tutti credono». Eppure il nuovo corso di
Pechino ha affievolito la morsa
della persecuzione religiosa, la
fede non è più un delitto.
Domanda dopo domanda,
tra un calice di te verde e l’altro, l’intervista sfuma in un simpatico chiacchiericcio che dà
spazio ai quesiti futili. Futili?
Mica poi tanto. Per esempio: sabato e domenica cosa fate? Come passate il tempo libero (come, anche i cinesi conoscono il
tempo libero? Caspita!). Girano, vanno a incontrare gli amici connazionali, fanno sport.
Con lezioncina finale: «Non come italiani, sempre per bar e ristoranti, noi non fare così».
Valerio Cupidi
4
NordEst
e
L’AZiON
Attualità
Domenica 23 novembre 2003
Quale strategia
NOTIZIE
Ancora troppo sangue
sulle strade trevigiane
Ancora un fine settimana di sangue sulle strade trevigiane. Nella notte tra sabato 15 e domenica 16 novembre perdono la vita quattro persone. Nel primo
incidente, a Fontanelle, perde la vita un giovane di
27 anni, Stefano Migotto. Nel secondo, avvenuto a
Susegana, a causa dello scontro frontale tra due autovetture muoiono Gabriella Fontebasso, 43 anni, e
Samuele Crespan, 29. Antonio Dal Santo, 51 anni,
muore invece nella sua auto fuori strada a Negrisia
di Ponte di Piave.
Sicurezza stradale:
la “giornata” a Pordenone
La sicurezza viaggia... a ritmo di musica. Saranno infatti cantanti di grido e i cabarettisti di Colorado cafè
ad animare la quinta edizione della Giornata che la
Provincia di Pordenone dedica quest’anno al tema
della sicurezza stradale. L’iniziativa è in programma
per sabato 29 novembre a Pordenone, nel palazzetto dello sport di via Interna. La serata musicale prenderà il via alle 18. Ma già alle 17 si potrà visitare il
“motorhome”, una vera e propria “casa dei motori”,
uno spazio virtuale dedicato alla sicurezza sulla strada, con tanto di “crash test”. Destinatari primi dell’iniziativa sono evidentemente i giovani. Ingresso
gratuito.
Unindustria Treviso:
fatevi l’antinfluenzale...
Influenza? No, grazie! Dopo i positivi risultati degli
anni scorsi, Unindustria Treviso ha avviato anche
quest’anno un’iniziativa – assieme alle tre Uls della
provincia – per promuovere nelle imprese associate la campagna di profilassi e favorire i dipendenti
che volontariamente intendano sottoporsi alla vaccinazione antinfluenzale. La somministrazione del
vaccino potrà essere effettuata sia nelle strutture sanitarie territoriali sia, se il numero di adesioni è alto, direttamente in azienda.
Corso per volontari
che operano con i nomadi
Come inserire, in classe ma non solo, i bambini rom
e sinti, ossia gli “zingari”? Questo il tema del percorso
formativo proposto dall’Opera Nomadi di Treviso, associazione di volontariato che raggruppa coloro che
si occupano della relazione con i nuclei rom e sinti.
Si comincia mercoledì 26 novembre, tre gli incontri
per insegnanti; la giornata di sabato 29 novembre
sarà tutta dedicata al modulo per volontari con i piccoli nomadi.
La partecipazione al corso, che si svolge a Treviso
(via Montello 5, sede di “Fratelli d’Italia”) è gratuita. Per informazioni: telefono 0422-320543, e-mail [email protected].
p e r i l f u t u ro
d e l l a M a rc a ?
T
reviso come Barcellona, Francoforte, Stoccol-
ma?
Il presidente della Provincia Luca Zaia ci crede e
si sta prodigando per dare
allo sviluppo della Marca
trevigiana, sprovincializzandola quel che serve e
dotandola di un Piano strategico che possa fare da
traino allo sviluppo complessivo futuro.
È una scommessa, la
sua, lanciata dopo la sua
rielezione a presidente
della Provincia, e giunta ora alla “fase pubblica”, do-
po aver siglato intese con
alcuni partner, primo fra
tutti il “Patto per Treviso”,
con la Camera di Commercio, il 15 gennaio scorso.
«Il Piano strategico – ha
spiegato Zaia – è come una grande orchestra, in
cui tutti gli strumenti partecipano alla perfetta realizzazione della performance musicale. Ogni interlocutore del territorio,
in relazione alla propria
rappresentatività, sarà delegato all’esecuzione di un
aspetto ben definito del
Piano».
Venerdì scorso a villa
Albrizzi Fianchetti di Preganziol si è tenuto un convegno internazionale sulle
esperienze di pianificazione strategica a livello europeo, con la partecipazione dei direttori dei Piani strategici di sette città:
Stoccolma, Francoforte,
Lione, Barcellona, Valencia, Siviglia e Glasgow.
E nell’occasione è stato
costituito ufficialmente anche il Comitato scientifico
internazionale per il Piano
strategico di Treviso, composto dai direttori dei Piani strategici internaziona-
PIANO STRATEGICO / 2:L’INDAGINE
Economia di Marca in difficoltà
N
ell’ambito della definizione del Piano
strategico la Provincia di
Treviso ha commissionato
alla Swg, l’istituto triestino
di ricerche, una indagine
tra 400 imprenditori trevigiani, che paiono abbastanza sfiduciati su come sta andando l’economia locale. Se
ben il 78 % di essi dà un giudizio “molto” o “abbastanza” soddisfacente della situazione economica, d’altra
parte il 58 % è convinto che
la situazione negli ultimi 12
mesi sia peggiorata.
Il capitolo dedicato a
“settori di crisi e delocalizzazioni” indica che nei prossimi anni il 25 % imprenditori prevedono una contrazione nel tessile e abbiglia-
mento, per il 13 %
in agricoltura, per
il 10 % nel calzaturiero, per l’8 % nelle costruzioni. E
sarà proprio il tessile, secondo il 32
%, a subire maggiormente la delocalizzazione, mentre il 24
% pensa soprattutto al calzaturiero. E la corsa sarà
verso Est, nei Paesi dell’ex
blocco sovietico come principali mercati di crescita e
di proiezione.
I ricercatori della Swg
definiscono l’economia trevigiana come una “nebulosa dello sviluppo”: «Il sistema provinciale sembra reggere, ma le prospettive di
futuro paiono appannate».
Riuscirà il Piano strategico
a ridare luce al futuro della
Marca?
Il Piano
strategico
della Provincia
decollerà solo
se si farà
squadra
li e del Comitato scientifico nazionale formato dai
rettori delle Università di
Padova, Ca’ Foscari e dello Iuav di Venezia.
Due sono le tappe pubbliche prossime, verso il
Piano strategico: la presentazione da parte della
Camera di Commercio, sabato prossimo 28 novembre, del riposizionamento
competitivo con la partecipazione del presidente
Luca Zaia; la convocazione degli “Stati generali”
prevista per la fine del
gennaio 2004.
In questi passaggi e anche in quelli che seguiranno, la “carta” più decisiva per l’attuazione e la
buona riuscita di un Piano
è quella della condivisione, e quindi della disponibilità alla collaborazione
tra le entità a diverso titolo coinvolte. Un passo che
per ora sembra un traguardo utopistico, visti i
tanti campanilismi e le infinite manifestazioni di faziosità politica che contraddistinguono la realtà
locale. E Zaia dovrà saper
fare squadra, più che esibirsi in assoli. Dovrà mediare, dovrà lavorare per
la qualità dei suonatori,
ma ancor più per la loro amalgama.
Una partita giocoforza
difficile, anche per la prospettiva di sviluppo “frenato” che sembra prospettarsi all’orizzonte dell’economia trevigiana.
A Treviso si discute lo Statuto del Veneto
unedì 24 novembre tocca al capoluogo della Marca ospitare la
Commissione regionale per lo Statuto della Regione Veneto.
Nel Palazzo della Provincia di via Battisti a partire dalle 10 sono
invitati enti, istituzioni, rappresentanti del mondo economico, imprenditoriale, sociale e culturale. E si aprirà il confronto sulla bozza
di Statuto regionale, già presentata in altre province, con la possibilità di esprimere osservazioni, valutazioni e proposte di modifica.
L
SEGUE DALLA PRIMA
I
l terrorismo poi, che è il contrario
della democrazia e sempre legato ai
totalitarismi, è un nemico che richiede
strategie particolari. Bin Laden non è capo di un popolo aggressore, ma di un’organizzazione segreta. È molto più efficace, senza voler dettare strategie militari,
combatterlo scoprendo le sue trame e
creandogli attorno il vuoto. Ma questo
comporta di evitare atteggiamenti ostili
nei confronti di tutto l’Islam e di promuovere il dialogo con la maggioranza
dell’Islam che non è fondamentalista e
violento. È molto più efficace spendere
le energie per rafforzare i governi che dimostrano di fare passi verso la democrazia, piuttosto che aggredire popoli dove
si pensa che alligni la mala pianta.
Inoltre, come non è possibile imporre
la democrazia con le armi, così non si può
pensare di consolidare la democrazia usando metodi cinici che arrivano perfino
ad aiutare i nemici dichiarati della democrazia. Si sapeva fin dall’inizio chi fossero i talebani e tuttavia sono stati aiutati
perché si pensava che potessero essere
uno strumento utile per contrastare i russi in Afghanistan. Anche Saddam era già
noto quando venne sostenuto nella sua
lotta contro l’Iran.
I fatti del vicino Oriente confermano
l’antico principio etico che i mezzi devono essere adeguati ai fini, cioè che non è
possibile usare mezzi illeciti per ottenere
fini buoni. Ogni volta che si deroga da
questo principio si paga duramente. Questo vale anche nella lotta contro il terrorismo: la pretesa di sradicare la mala pian-
ta scavalcando regole di diritto internazionale che stanno alla base della democrazia o confidando
eccessivamente sull’uso della violenza
delle armi, ha provocato l’effetto contrario di renderla più virulenta e infestante
di prima.
Il dolore immenso che proviamo per
quei nostri soldati massacrati in Iraq, perché non sia solamente emozione momentanea o, peggio, artificiosa retorica, deve
aiutarci a capire come dobbiamo condurre questo mondo che diventa ogni giorno
di più il mondo di tutti: un’unica famiglia.
Non spetta solo ai
grandi questa conduzione. Le decisioni di chi ha il potere
devono nascere sulla base delle convinzioni comuni. E
queste si formano
quando ognuno si
sforza di ragionare
sui fatti e di ascoltare attentamente quelle intuizioni di verità
e di giustizia che esistono in ciascuno di
noi. Perché, alla fin fine, è alla coscienza
etica, con buona pace di tutti i realismi
politici e le furbizie machiavelliche, che
dobbiamo far riferimento. Ogni allontanamento da essa non può che provocare
disastri. (GpM)
Attualità
DURO CONFRONTO TRA SINDACI E CIT
Rifiuti: tensione
ancora alta
U
fficialmente
non esiste alcun dissidio
tra Cit, Savno, Vesta, Contarina, ovvero i protagonisti della partita rifiuti in
Sinistra Piave. Ma dietro
alla concordia di facciata
è tutto un digrignar di
denti, mulinar di spade e
caricar di schioppi. L’ultimo scontro è maturato in
questi giorni. Motivo? La
destinazione futura del
secco fino ad oggi smaltito nell’impianto di Fusina
di proprietà della Vesta (la
municipalizzata del Comune di Venezia detentrice di una percentuale della Savno). Spiega il presidente del Cit Giovanni Cesca: «Come Autorità di bacino dobbiamo attenerci
alla programmazione provinciale e regionale. In base al piano regionale in vigore, se la Provincia è in
grado di garantire l’autosufficienza a livello di impiantistica, tutti i bacini
hanno l’obbligo di smaltire a livello provinciale. Fino a luglio di quest’anno
la Provincia non aveva
questa autosufficienza.
Ma avendo autorizzato
l’ampliamento di Lovadina (gestito dalla Contari-
N
(da sinistra) Antonio Morona presidente della Savno e Giovanni Cesca presidente del Cit
na, ndr) per il secco, ora
questo impianto è capace
di ricevere anche i rifiuti
del nostro bacino. Per legge quindi dovremo andare lì». Il ragionamento non
fa una grinza. Solo che la
tariffa di smaltimento stabilita dalla Contarina è più
alta di quella pagata attualmente alla Vesta. Perciò i sindaci, già sotto
pressione per le proteste
dei cittadini per rincari e
disser vizi, contestano la
decisione di smaltire a Lovadina. Contestazione
rientrata, secondo Cesca:
«Stiamo contrattando con
Contarina per avere un
prezzo pari a quello pagato alla Vesta, così da non
l cordoglio e la commozione per la morte
dei 17 militari e i due civili italiani uccisi dall’attentato alla missione del nostro Paese
a Nassiriya, non devono impedirci di guardare con realismo al senso politico del nostro impegno in quel Paese.
Lo dobbiamo alla memoria
dei caduti.
Ora, con lucidità e obiettività dobbiamo riconoscere
che il bilancio della presenza internazionale in Irak negli ultimi sei mesi è purtroppo ampiamente deficitario.
L’attentato al contingente italiano è uno dei tanti segnali
di un fallimento politico che
potrebbe trasformarsi addirittura in smacco militare per
la coalizione euro-americana.
L’illusione americana di
rimanere solo pochi mesi in
Irak dopo la sconfitta militare di Saddam Hussein è evaporata già la scorsa estate. Le
avere costi maggiori». Ma
lo scontro è più complesso di quel che appare.
C’entra la politica. Alcuni
sindaci di area Forza Italia-An diffidano della Con-
PENSIONATI CISL: Un nuovo servizio
fortunati
uova iniziativa proa favore dei meno
mossa dal coordinamento donne della Fnp-Cisl di Treviso. La parte “rosa”
dell’associazione pensionati, infatti, avvierà, a partire dal
4 dicembre, un nuovo servizio per iscritti e non nella sede della Fnp-Cisl di Treviso in via Cacciatori del Sile 21/a.
Si tratta di uno sportello, aperto tutti giovedì dalle 15
I
Contestato
il conferimento
all’impianto
di Lovadina
per le
conseguenze
sui costi
tarina considerata una
roccaforte della Lega che
ne esprime il presidente.
C’entrano gli affari. C’è da
scommettere che la Vesta
– partner già inquieta, per
altri motivi, di Savno – non
faccia i salti di gioia all’idea di “perdere” i rifiuti
del nostro bacino.
Ma di questo, in fondo
in fondo, al contribuente
interessa fino ad un certo
punto. Ciò che più gli interessa è che alla fine della fiera la bolletta non aumenti e, possibilmente, diminuisca. Assicura Cesca:
«A fronte di questa maggiore massa da trattare (a
Lovadina, ndr), la tariffa
di smaltimento dovrebbe
anche scendere. Questo è
già definito in un accordo
di programma che ha valenza dal 1º di agosto fino
a fine anno. Già a partire
dal 1º gennaio 2004 ci sarà
una nuova tariffa che
comporterà una riduzione del 10 per cento». Chi
vivrà vedrà (e, se del caso,
protesterà...).
Infine il capitolo Savno.
«Per noi la Savno continua
come prima, Non abbiamo di che dubitare sul suo
andamento. È ovvio che
pilotare una macchina
complessa come i rifiuti
non è semplice» assicura
il presidente del Cit, che
della Savno è azionista di
maggioranza. Non la pensano così i cittadini alle
prese con rincari, mancato avvio del conteggio degli svuotamenti, lettere
che arrivano in ritardo.
Non c’è dubbio. La macchina Savno sta correndo:
ma verso dove sta andando? (FC)
analisi di esperti della Cia e del
Pentagono che
mettevano in
guardia il presidente Bush
rispetto ai rischi di un dopoguerra ingovernabile sono
state sistematicamente ignorate, a vantaggio di altre previsioni fin troppo funzionali ai disegni politici della Casa Bianca. Il presidente americano voleva fortissimamente una vittoria rapida e definitiva in Irak e la ristrutturazione geopolitica dell’intero Medio Oriente, considerata la chiave non solo per
stroncare definitivamente il
terrorismo islamico di Bin Laden, ma anche per consolidare per i prossimi decenni la
supremazia degli Usa nel
mondo. Ebbene, quei conti
alle 18, che offrirà indicazioni utili sui luoghi o sulle strutture, siano esse pubbliche o
private o di volontariato, a cui si possono rivolgere coloro che si trovano in situazione di disagio per ragioni di
salute, handicap, non autosufficienza.
Lo scopo è di creare collegamenti che possano alleviare
le situazioni di disagio e offrire prospettive di solidarietà.
ha sostenuto le
posizioni anglo-americane
sul pericolo atomico irakeno, ha fornito
il supporto logistico richiesto alle operazioni militari
e, ad attacco finito, ha messo
a disposizione
un contingente di militari per
gestire l’occupazione.
Certo, la presenza dei militari e dei carabinieri in Irak
è stata descritta come “umanitaria” ed effettivamente lo
spirito con cui i nostri soldati
hanno operato in quel Paese
è stato “umanitario”. Ma come non rendersi conto che la
situazione irakena non poteva essere paragonata a quella
del Kosovo? Come non riconoscere che mancavano le
condizioni politiche minime
PER RISPETTO AI CADUTI
Strage di Nassiriya:
e le responsabilità?
oggi appaiono truccati.
Nella strategia anglo-americana era fondamentale mostrare di avere l’appoggio di
almeno qualche altro Paese.
L’Italia figura tra i Paesi che
hanno sostanzialmente appoggiato l’operazione in Irak.
Nonostante la conclamata
“non belligeranza”, nonostante il continuo appellarsi all’Onu, nonostante l’omaggio alle
parole del Papa che esplicitamente bocciava la “guerra
preventiva”, il nostro governo
Domenica 23 novembre 2003
5
DALLA REGIONE VENETO
46 defibrillatori
consegnati all’Avis
L’
assessore regionale Antonio
De Poli ha consegnato
all’Avis regionale 46 defibrillatori semiautomatici da utilizzare in ambiente extra-ospedaliero. Il defibrillatore è un
apparecchio che viene usato in caso di arresto
cardiaco ed è facile da usare perché dotato di messaggi visivi e vocali che guidano il soccorritore in tutte
le fasi dell’intervento. Per
l’uso di queste apparecchiature si prevede la formazione di volontari (infermieri
ma anche personale non sanitario) addestrati nell’attività di rianimazione cardiopolmonare. Un rapido intervento con il defibrillatore
è capace di aumentare di almeno il 50% la percentuale
di sopravvivenza delle persone colpite da problemi
cardiaci.
«La Regione – sottolinea
l’assessore De Poli – ha
stanziato per questa iniziativa oltre 206 mila euro nella
cornice di un intervento che
prevede due piani: il primo
consiste in otto corsi di addestramento per circa cento volontari e un corso per
tre formatori abilitati; il secondo prevede la consegna
dei defibrillatori in tutte le
province, da utilizzarsi nelle
postazioni Avis, i distretti sanitari, i servizi di ambulanza e primo soccorso, e negli
ambienti di vita e di lavoro
di maggiore aggregazione».
Il progetto defibrillatori
si inserisce in un’iniziativa
denominata Pad Chain (Public Access Defibrillation
Chain) che coinvolge e organizza in una precisa sequenza temporale istituzioni e forze diverse per trattare entro 4 minuti, una persona colpita da arresto cardiocircolatorio.
CONEGLIANO: Centro regionale
per le attività trasfusionali
H
a preso avvio a Conegliano l’attività del Centro regionale per le attività trasfusionali (Crat) del Veneto,
con sede nell’Ulss 7. Questa nuova struttura è il nucleo centrale del coordinamento per la realizzazione delle attività e dei
progetti previsti dal nuovo Piano sangue del Veneto approvato dalla Giunta nella scorsa primavera (e ora all’attenzione
del Consiglio regionale). Tra i più importanti compiti del Crat,
c’è quello di traghettare il sistema sangue del Veneto dall’attuale fase di frammentazione (è sostanzialmente aziendale)
ad una forte integrazione con il livello regionale di programmazione, prevedendo l’assegnazione di risorse vincolate attraverso il neo costituito Fondo regionale attività trasfusionali,
e occupandosi della realizzazione del Piano, compresa la gestione degli emoderivati e lo sviluppo della medicina trasfusionale. Responsabile del Crat è il dottor Antonio Breda.
per far percepire come pacifica una presenza militare a
fianco degli Usa? Come non
capire che in queste condizioni la minaccia terroristica
non poteva che crescere (e i
segnali in questo senso non
sono mancati: la strage alle
Nazioni Unite, l’attentato alla Croce Rossa, i kamikaze a
Ryiad…)?
C’è insomma una pesante responsabilità politica dietro alla strage di Nassiryia,
che si aggiunge alla responsabilità criminale dei terroristi che l’hanno pianificata e
realizzata. I governi della
coalizione che occupa militarmente l’Irak – e quindi anche il nostro governo – non
possono limitarsi alla celebrazione del lutto. Non sarebbe rispettoso né per i caduti, né per coloro che sono
rimasti a rischiare la propria
vita.
Paolo De Stefani
MONDO ARTIGIANO
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e
L’AZiON
Economia
Domenica 23 novembre 2003
CONFARTIGIANATO DELLA MARCA
La sfida dell’economia:
e le piccole imprese?
D
al chiuso della
bottega al mercato locale, regionale, nazionale fino alla prospettiva oggi di un
mercato che non ha più
confini. È possibile per una piccola e media impresa del Duemila restare ancora competitiva su di un
mercato sempre più globale? Se lo sono chiesto gli
artigiani all’appuntamento annuale della Confartigianato della Marca Trevigiana “L’Artigianato e l’economia globale. Scenari
e strategie vincenti”, cui
sono intervenuti Allen Sinai, economista di fama internazionale e il presidente della Banca Nazionale
del Lavoro Luigi Abete. «Il
mondo dell’artigianato –
ricorda Mario Pozza, presidente della Confartigianato della Marca trevigiana – è stato sempre portato a misurarsi con il ter-
mine e il concetto di globalizzazione con preoccupazione o quanto meno
con diffidenza. Un atteggiamento che ha una sua
ragion d’essere. Il dito è
puntato innanzitutto sulle
difficoltà di ordine culturale ma si ferma con
preoccupazione sull’impotenza odierna delle piccole e medie imprese di far
fronte alla concorrenza di
attività con costi di lavoro
assolutamente incomparabili a quelli italiani».
«È il problema soprattutto della produzione che
Mario Pozza
ruota attorno al “sistema
moda” – precisa Pozza –
che, da un lato produce il
fenomeno della delocalizzazione, dall’altro vede
sempre più aggressiva la
presenza di prodotti pro-
Giornata dell’economia, le prospettive per la Marca
U
na giornata dedicata all’economia dove chi ha
responsabilità di “governance” dello sviluppo economico, ascoltate analisi e diagnosi delle associazioni
di categoria, dei sindacati, dei consumatori e dei singoli imprenditori, ha potuto dare alcune linee di percorso per uno sviluppo competitivo della nostra provincia. E’ quanto si è proposto l’annuale Giornata
dell’Economia, organizzata da Camera di Commercio
con ospite d’eccellenza il Premio Nobel per l’Economia, James Heckman.
«L’Italia ha bisogno di un’apertura maggiore alla competizione - ha dichiarato Heckman - e alla mentalità del capitale. Non basta un semplice taglio di tasse, è questione di mentalità che bisogna acquisire di
fronte a un nuovo ordine mondiale per cui ci vuole flessibilità». Serve dunque mettersi in rete e unire le forze, come ha più volte sottolineato il presidente di Camera di Commercio, Federico Tessari: «Rispetto a Italia e Veneto, Treviso ha dimostrato di saper tenere. Ma nelle fasi di galleggiamento è meglio
pensare a un futuro in cui mettere in rete in processi integrati tutte le nostre eccellenze e capacità».
Da qui l’importanza del Patto per Treviso firmato
con la Provincia e gli investimenti nella ricerca e
nella formazione, a favore delle piccole medie imprese. Secondo Tessari insomma oggi siamo chiamati a ri-costruire una Treviso con tre T: talento, tecnologia, tolleranza.(PF)
venienti per esempio da
Cina e India a costi cui non
si può competere». Che fare allora? Secondo l’economista Sinai, dopo anni
di recessione, l’economia
globale invertirà rotta dirigendosi verso una vera
ripresa ed espansione. In
tutto questo scenario dovrebbero beneficiarne
dunque anche le piccole e
medie imprese: dovrebbero salire le esportazioni, con positive ripercussioni per le aziende trevigiane manifatturiere-tessili. I bassi tassi di interesse e le disponibilità finanziarie inoltre aiuteranno le piccole e medie imprese dove il finanziamento è importante alla loro attività. Sarà strategico
investire infine nel turismo globale, una nuova risorsa economica. Ma attenzione: «Le Pmi dovranno guardarsi dalla concorrenza che proviene ad
esempio da Cina dove non
ci saranno inversioni di
rotta – ha aggiunto Sinai
–. Non solo: la cultura della Pmi nel Veneto non
sembra ancora pronta a uno scenario mondiale vista la conduzione familiare e la forte identità per la
propria azienda. Bisognerà dunque puntare alle economie di scala».
Paola Fantin
DI CORDIGNANO-ORSAGO
Alla Navalmar
130 cassaintegrati
D
a 25 anni leader
nella realizzazione di interni di navi, oggi la Navalmar di Cordignano-Orsago è costretta a chiedere la cassa integrazione straordinaria
per i suoi 117 dipendenti
e per quelli della Nortech e la Demo, due aziende ad essa collegate che
lavorano all’interno dello
stesso stabilimento, per
un totale di 130 dipendenti. Della situazione di
crisi che sta mettendo in
ginocchio ormai da un
anno questa importante
realtà trevigiana (alla base vi è soprattutto la difficoltà di ottenere commesse dalla Fincantieri,
per cui la Navalmar lavora da diversi anni) si è
parlato nel corso di due
incontri tra la Fiom Cgil
di Treviso e l’amministratore delegato Marino
Manzoli. «La mancanza
di commesse da parte
della Fincantieri - ha spiegato il segretario della
Fiom Candido Omiciuolo, presente agli incontri
insieme a Loris Scarpa,
funzionario della Fiom l’ha messa in grosse difficoltà dal punto vista economico-finanziario tanto che a dicembre non
potrà più essere onorato
il pagamento delle retribuzioni (cosa che è invece avvenuta fino ad oggi,
novembre compreso).
Da un anno a questa parte la Navalmar, che un
tempo contava anche 150
dipendenti, ha tentato di
tamponare la falla grazie
a commesse per armatori giapponesi ed esteri: ora, però, questa falla è diventata una voragine che
sta rischiando di distruggere un’azienda all’avanguardia in quanto a
tecnologia, professionalità e competenza nella lavorazione dell’acciaio e
derivati e, inoltre, di cancellare un patrimonio del
territorio e un pezzo di
storia della cantieristica
navale italiana».
Per salvare la Navalmar e i 130 posti di lavoro le organizzazioni sindacali hanno chiesto un
incontro con i sindaci di
Cordignano e Orsago e
un intervento delle forze
politiche: ai primi solleciteranno un impegno
per consolidare nei loro
territori le attività produttive, ai secondi di caldeggiare la Fincantieri affinché riconfermi le commesse.
7
PREZZI
Cereali (alla tonnellata + Iva)
Frumento tenero nazionale
Fino da 190,00 a 195,00
Buono mercantile da 188,00 a 190,00
Granoturco in granella nazionale (umidità 14%)
Ibrido giallo Veneto da 172,00 a 173,00
Ibrido giallo Friuli da 169,00 a 171,00
Estero giallo tenero
Orzo nazionale (p.s. 60/62 - 14% um.)
da 175,00 a 180,00
Prodotti della macinazione
Prodotti del grano tenero
a) farine con caratteristiche di legge:
tipo 00 (ceneri 0,50 - glut. 7) da 315,00
a 320,00
tipo 0 (ceneri 0,60 - glut. 9) da 310,00
a 315,00
b) farine da pasticceria da 474,00 a
484,00
Prodotti del granoturco (franco partenza - imballato)
farina bianca granita da 390,00 a 395,00
farina gialla nostrana (nazionale) da
285,00 a 290,00
spezzato di granoturco degerminato tenero da 227,00 a 232,00
Vini (alla produzione, lire per ettogrado)
Merlot del Veneto gr. 10-12 da
4,60 a 5,50
Merlot colli trevigiani gr.
10,5/12,5 da 5,20 a 6,20
Cabernet del Veneto gr. 11-13 da
5,50 a 8,00
Raboso rosso del Veneto gr. 9-11
da 5,00 a 5,50
Tocai del Piave Doc da 6,30 a
6,80
Verduzzo del Veneto gr. 10/12 da
4,90 a 5,50
Pinot bianco del Veneto gr. 9,512,5 da 7,50 a 8,00
Pinot grigio del Veneto gr.
9,5/12,5 da 14,50 a 15,50
Chardonnay del Veneto gr.
9,5/10,5 da 7,00 a 7,50
Prosecco del Veneto gr. 10-11 da
10,50 a 11,50
Prodotti avicoli - conigli pollame
Uova fresche di gallina (100 pezzi)
cat. L grammi 63/73 a 10,20
cat. M grammi 53/63 a 9,40
Pulcini da carne misti (cadauno) da 0,31
a 0,33
Pulcini femmine per uova (cadauno) da
0,60 a 0,64
(prezzi al chilogrammo)
Polli allevamento intensivo a terra a
pigmentazione gialla
- leggeri da 0,95 a 0,97
- pesanti da 0,98 a 1,00
Galline allevamento intensivo a terra
- medie da 0,58 a 0,60
- pesanti da 0,50 a 0,55
Galline allevamento intensivo in batteria
- medie da 0,52 a 0,54
Anatre mute femmine da 1,80 a 1,84
Faraone all. tradizionale “di voliera” da
1,88 a 1,92
Tacchini pesanti
- femmine da 1,30 a 1,32
- maschi da 1,47 a 1,49
Galletti
- polli a collo nudo da 1,80 a 1,85
- galletti livornesi da 2,10 a 2,14
Conigli
- oltre kg. 2,5 da 2,36 a 2,42
Bestiame suino (prezzi al chilogrammo)
Grassi da kg. 90-115 fino a 1,29
Grassi da kg. 145-160 fino a 1,28
Oltre 180 kg. fino a 1,16
Magroni da kg. 40 fino a 1,74
Magroni da kg. 50 fino a 1,72
Magroni da kg. 65 fino a 1,65
Lattonzoli da kg. 25 fino a 2,31
Lattonzoli da kg. 30 fino a 1,92
Prezzi aggiornati a martedì
18 novembre 2003
e
L’AZiON
e
L’AZiON
Chiesa
GIORNATA DEL SEMINARIO
DOMENICA 23, DUE AVVENIMENTI SIGNIFICATIVI
IL MESSAGGIO DEL VESCOVO
Il Seminario, scuola
per “pescatori di uomini”
D
ue significativi eventi caratterizzano la Giornata
del Seminario di quest’anno: la celebrazione in cattedrale del rito di ammissione di alcuni
candidati al presbiterato e al diaconato permanente e, subito dopo, l’inaugurazione in Seminario dei locali ristrutturati. Sabato 29 novembre
ci sarà poi l’ordinazione presbiterale di don Federico De Bianchi. Si rinnovano le strutture costruite sessanta anni fa e rimaste inalterate da
allora e nel contempo maturano nuove vocazioni all’ordine sacro a servizio della Chiesa diocesana.
Nel suo messaggio alla diocesi il
Vescovo espressamente ringrazia “la
generosità di tanti benefattori e specialmente dei sacerdoti” che ha permesso di sostenere il costo dell’opera di ristrutturazione, ringrazia il
Signore per i trentaquattro seminaristi che attualmente sono in Seminario, sottolinea che il Signore continua a far sentire ai ragazzi e ai giovani la sua voce e invita le comunità
ad avvalersi delle proposte vocazionali offerte dal Seminario.
È questo un nostro vivissimo desiderio: che i cammini di formazione vocazionale per le varie fasce di
età e l’esperienza di vita cristiana e
di crescita umana offerti dal Seminario Minore vengano sempre più
valorizzati e a tanti ragazzi e giovani
giunga l’invito personale a conoscere e a incontrare queste proposte.
Vediamo con favore, inoltre, l’iniziativa del Centro diocesano
vocazioni denominata “Laboratorio vocazionale” rivolta a preti, consacrati, genitori e operatori pastorali
in genere con lo scopo di
coltivare una spiritualità e
una cultura vocazionale traducibili in concrete propo-
N
ell’occasione della Giornata del Seminario, domenica 23 vengono inaugurati e
benedetti i nuovi lavori di ristrutturazione eseguiti nella parte sud
dell’ala centrale del Seminario
diocesano, a Vittorio Veneto.
I lavori, dopo un primo periodo di studio e progettazione sono
iniziati a fine anno 2001 e sono
durati circa due anni. I lavori hanno interessato tutta la parte sud
dell’ala centrale e le aule scolastiche dell’ala sotto la chiesa.
Sono stati ricavati i locali adibiti a Seminario maggiore (per gli
studenti di teologia) e i locali per
la scuola di teologia per laici, usufruibili anche come aule per
riunioni.
I lavori si sono svolti su quattro piani più il piano seminterrato. Tutto l’edificio è stato completamente svuotato, lasciando
ste da promuovere nelle singole
realtà parrocchiali. Auspichiamo che
in ogni comunità ci sia chi promuova l’interessamento e la partecipazione a queste iniziative.
Il manifesto della Giornata del
Seminario 2003 riproduce la vetrata
della nuova cappella della comunità
teologica realizzata nel contesto dell’opera di restauro dell’ala sud. Rappresenta figurativamente la missione del sacerdote secondo le parole
di Gesù a Pietro: “Duc in altum...,
Prendi il largo e gettate le reti per la
pesca” (Luca 5). Il manifesto ricor-
da quanto dice l’apostolo: “Sulla tua
parola getterò le reti”, a significare
la risposta generosa dei giovani che
ancora oggi nella nostra diocesi scelgono di giocare la loro vita sulla Parola del Signore e si preparano a diventare pescatori di uomini. Incoraggiati da queste testimonianze e
ancorati alla Parola del Signore, perseveriamo nell’opera di promozione
delle vocazioni all’ordine sacro, lavorando con coraggio e in unità d’intenti.
Don Graziano De Nardo
Rettore del Seminario
DOMENICA 23 ALLE 17.30
I componenti delle varie comunità
del Seminario diocesano:
(qui sopra)i ragazzi delle scuole medie
e delle superiori); (qui a sinistra) la
quinta e sesta teologia; (sotto) la terza
e quarta teologia; (più sotto) il biennio
di teologia; (a sinistra) la Comunità
vocazionale di Premaor
Ammissione agli
ordini sacri per sette
I
n occasione della Giornata del Seminario, quest’anno ci saranno due celebrazioni a livello diocesano – una domenica 23 e una sabato 29 – destinate a coinvolgere e a far riflettere l’intera Chiesa locale sull’importanza del Seminario: domenica 23 in cattedrale a Vittorio Veneto alle
17.30 c’è il rito di ammissione agli ordini sacri per sette persone; sabato 29 ci sarà l’ordinazione sacerdotale di don Federico De
Bianchi.
Quattro sono gli studenti di teologia nel
Seminario diocesano che chiedono l’ammissione al presbiterato.
La ristrutturazione
per la teologia
La destinazione dei nuovi
locali
I locali oggetto della ristrutturazione avranno ora queste de-
stinazioni.
Piano seminterrato: impiantistica, depositi, locali per il tempo libero.
Piano terra: locali per scuola
di teologia e sale riunioni, segreteria e servizi.
Primo piano: locali per la vita comunitaria della comunità teologica (cappella, biblioteca, sale
riunioni e lavoro, refezione e intrattenimento).
Secondo e terzo piano: 31
camere con servizio per abitazione e studio, 4 appartamentini
per sacerdoti (superiori e animatori).
All’ultimo piano due stanze
con servizi, predisposte per più
letti.
Lo sforzo finanziario
«Per realizzare questa opera
lo sforzo finanziario è stato ingente – spiega l’amministratore
del Seminario, don Domenico
Tomè – ed è stato sostenuto senza che siano giunti contributi pub-
uest’anno il piano pastorale diocesano,
che ha come primo obiettivo
la contemplazione del volto
di Cristo risorto, centro e fondamento della nostra fede, ci
offre un motivo in più per celebrare, con impegno e convinzione, la Giornata del Seminario.
Il Signore Gesù è sempre
vivo e operante in mezzo a
noi e continua a far sentire
specialmente ai ragazzi e ai giovani la
sua voce: “Venite e seguitemi, vi farò
diventare pescatori di uomini” (Mt 4,
20).
I sacerdoti, che il Seminario ha il
compito di formare, sono, come insegna il Concilio, “i necessari collaboratori dei vescovi (PO, 7), successori degli apostoli, nell’opera di evangelizzazione e santificazione del mondo.
Ringraziamo il Signore per i 34 seminaristi che attualmente sono in Seminario e preghiamo perché possano
compiere fruttuosamente il lungo
cammino verso la meta del sacerdozio,
docili alla guida dei loro superiori e
professori, ai quali desidero esprimere, a nome della diocesi, la più viva e
sincera riconoscenza.
I
Alberto Botteon, 31 anni di Santa Maria di Feletto, frequenta la terza teologia e
nel fine settimana presta servizio pastorale
a Colle Umberto.
Yuri Boz, 22 anni, di Fontanelle, frequenta la terza teologia e svolge servizio
pastorale a Mansuè e Basalghelle.
Mirco Miotto, 23 anni, di Col San Martino, frequenta la quarta teologia; presta servizio pastorale a Miane.
Alessandro Ravanello, 24 anni, di Faè
di Oderzo, frequenta la terza teologia ed è
in servizio pastorale a Mareno di Piave.
I tre laici che chiedono l’ammissione al
diaconato permanente sono: Alberto Azzari, 61 anni, di Pieve di Soligo; Giovanni
De Col, 42 anni di Bagnolo; Guido Stella,
55 anni, di Sacile. Il rito riguardante l’itinerario verso il diaconato permanente prevede una particolarità: se il candidato è coniugato – in questo caso sono due – la sua
domanda di ammissione è accompagnata
dall’assenso esplicito della moglie.
INAUGURAZIONE DOMENICA
solo i muri e i solai al grezzo. È
seguito il rifacimento di pavimenti, rivestimenti, intonaci esterni e interni, servizi, impiantistica, serramenti.
È stato inoltre completato lo
scalone principale (mancante) dal
secondo al terzo piano. Ed è stata realizzata la rampa di accesso
per disabili, come abbattimento
delle barriere architettoniche.
Q
blici di alcun genere. I fondi sono venuti tutti da offerte libere e
da lasciti. Innanzitutto quelli di alcuni sacerdoti che, in morte,
hanno lasciato tutto al Seminario.
Poi da molti sacerdoti, a cominciare dal Vescovo, che hanno dato somme considerevoli come offerte straordinarie.
Da ultimo, ma di primaria importanza, le continue e ripetute
offerte di sacerdoti e laici che
giorno per giorno aiutano con il
loro contributo. La Giornata del
Seminario è una buona occasione perché queste piccole gocce
riempiano il vaso, grazie alla generosità di tutti.
È naturale e comprensibile
che, dopo un simile impegno, le
casse del Seminario diocesano si
siano svuotate e che, per poter
continuare la sua opera, abbia bisogno di aiuti».
n Seminario si va per
diventare preti e a me
l’idea di diventare prete
venne già il giorno della
mia prima Comunione, perché mi sembrava bellissimo tenere Gesù tra le mani e darlo agli altri e da quel
giorno non mi abbandonò
più anche se col tempo,
andò arricchendosi di altre
motivazioni. Pensavo, ad esempio, che l’anima vale
più del corpo, che insegnare a vivere bene come Gesù ci ha insegnato era una
missione molto importante. Mi piaceva la vita di parrocchia che frequentavo
con regolarità e vedevo nel
parroco e nel cappellano
persone che ci facevano incontrare il Signore.
In Seminario però ci andai solo dopo la terza media perché i miei genitori
volevano assicurarsi che
non si trattava di pensieri
fugaci, ma di propositi seri.
Nel frattempo famiglia, parrocchia e collegio dove feci gli studi primari pur senza alcuna pressione, coltivavano la mia vita cristiana.
Così quando si trattò di
decidere la scuola superiore, ripetei la mia intenzione
e vidi nei genitori e nei fratelli una tranquilla approvazione e una gioia contenuta, più esplicita e forte invece nel mio parroco. Nell’autunno dell’ormai lontano 1951 entravo in Seminario per iniziare la quarta
ginnasio. L’impatto fu tremendo. Non conoscevo
nessuno dei miei compagni
di classe. Ci furono subito
Il Seminario, che, dopo i
recenti lavori di ristrutturazione e ammodernamento,
si presenta anche più accogliente, attende dalle parrocchie e famiglie, dall’Azione cattolica e dalla pastorale
giovanile, le nuove vocazioni e chiede l’aiuto di tutti per
svolgere efficacemente la
sua insostituibile funzione.
Ha bisogno di sostegno
morale ed economico e ringrazia, per mezzo mio, la generosità di
tanti benefattori e specialmente dei sacerdoti.
Ma vuole essere anche centro di animazione vocazionale e per questo rivolgo ai parroci, alle catechiste, agli animatori di Azione cattolica, dell’Agesci e dei gruppi giovanili, l’invito a farlo conoscere e cogliere l’opportunità
che offre per incontri di formazione e
spiritualità.
Concludo facendo mio l’augurio più
volte espresso dal vescovo Albino Luciani, che i problemi del Seminario siano sentiti come problemi di tutta la
diocesi e tutti concorrano a risolverli,
con la preghiera, le offerte e il concreto interessamento vocazionale.
+ Alfredo, Vescovo
IL RICORDO
“Furono anni
belli,di seria
preparazione”
tre giorni di esercizi spirituali, tre giorni di silenzio
e di prediche. Fino ad allora non avevo fatto neanche
mezza giornata di ritiro. Il
mangiare non mi andava
per niente. Ma gli esercizi
terminarono con una confessione liberatrice, si cominciò la scuola regolare e
trovai nei compagni degli
amici che nutrivano il mio
stesso ideale. Mi adattai
presto. La regolarità della
vita del Seminario cominciò a piacermi, trovai nella
direzione spirituale un
grande aiuto per capirmi
meglio e nella regolare vita sacramentale la gioia interiore della vita di grazia.
Degli anni del ginnasio
e del liceo mi resta il ricordo dell’impegno nello studio, dell’ansia degli esami
di maturità al liceo Flaminio e il maturare della mia
affettività che metteva alla
prova la mia scelta di vita
tutta per il Signore. Ma ricordo anche le carismatiche figure di alcuni insegnanti, tutti sacerdoti, e ancora il paziente e rasserenante accompagnamento
soprattutto di un padre spirituale.
Mi rattristava il vedere
che diversi compagni di
strada lasciavano il Seminario, ma questo rafforzava
la mia volontà di mettermi
tutto a disposizione della
causa di Cristo. Poi vennero gli anni della teologia
con gli studi più specifici e
le tappe che ritmavano l’avvicinarsi al sacerdozio. Furono anni belli, di seria preparazione a quella che doveva essere la vita di prete
nelle nostre parrocchie. A
volte sento qualche rilievo
e qualche critica sul clima
educativo del Seminario di
quegli anni. Sinceramente
non ho mai avvertito nessuna forzatura. Certamente bisognava educare alla
dedizione, al sacrificio, soprattutto alla fede e alla preghiera. Non è una vita comune quella del sacerdote
e se la sua personalità umana e cristiana non è robusta, non può tener testa
alle difficoltà che incontra.
E a mio giudizio la vita del
Seminario con la sua austerità ci preparava a questo. Erano anche altri tempi e altro era il clima cristiano delle nostre parrocchie. Ordinato sacerdote
ancora giovanissimo, ho
potuto sempre attingere alla formazione ricevuta e ho
sempre mantenuto un bel
ricordo degli anni del Seminario e tanta riconoscenza soprattutto per certe figure di sacerdoti che
sono stati determinanti perché il mio cammino vocazionale maturasse fino all’ordinazione.
Don Piergiorgio Camilotto
Domenica 23 novembre 2003
9
Al convegno interdiocesano di Conegliano
ribadita l’importanza di un’accoglienza e di un
coinvolgimento pastorale di circensi e lunaparkisti
Fratelli circensi
I
l Convegno Interdiocesano della Pastorale dei Circhi e dei Luna Park, che si è tenuto domenica 16 novembre a Conegliano, è diventato un rinnovato punto di partenza
per il cammino che le Chiese di Vittorio Veneto, Treviso, Concordia – Pordenone
hanno intrapreso da tempo
ma che deve essere ora proseguito con entusiasmo, costanza e iniziative concrete.
Oltre un centinaio erano le
persone presenti all’incontro, tra cui sacerdoti, religiose e laici impegnati nelle
comunità cristiane, operatori dello spettacolo viaggiante e amministratori degli enti locali.
«È questo – ha affermato il vescovo di
Vittorio Veneto –
monsignor Alfredo
Magarotto – un momento molto importante per riflettere
su una realtà che
non può essere messa ai margini. Mi auguro che questo
convegno possa portare a delle conclusioni operative. Il mondo dei
circensi e lunaparkisti merita stima, incoraggiamento
e testimonianza di affetto.
La loro è una presenza significativa e il loro compito
ha un grande valore culturale».
Da tempo nelle tre diocesi la pastorale di settore si
sta attivando per l’accoglienza e la catechesi a ragazzi e giovani, soprattutto
in preparazione ai sacramenti dell’iniziazione cristiana. «Sono queste – ha
sottolineato don Mirko Dalla Torre, delegato del vescovo di Vittorio Veneto per
la pastorale del circo e del luna park – esperienze che do-
vrebbero essere arricchite
attraverso una presenza ancor più numerosa di cristiani impegnati nella pastorale
di settore. Il convegno è una sfida che abbiamo voluto lanciare alle comunità cristiane ma anche agli enti locali, perché il conoscere
maggiormente da vicino
questo mondo possa essere di stimolo per accogliere
e condividere tratti di cammino, seppur brevi, con persone che giungono nei nostri paesi, in occasione delle nostre feste, per allietarle
con la loro professionalità».
E di “cammino” ha parlato la biblista Roberta Ron-
chiato nel ripercorrere la vicenda dei discepoli di Emmaus che, nella frase “Gesù
si accostò… e camminava
con loro” dell’evangelista
Luca, ha dato il titolo al convegno. Monsignor Piergiorgio Saviola, direttore
dell’Ufficio nazionale della
pastorale dei circhi e dei luna park, ha sottolineato l’urgenza di una maggiore attenzione verso il mondo itinerante da parte delle comunità cristiane. «Al parroco – ha affermato – spetta la
cura pastorale dei fieranti
quando sostano nella propria parrocchia. Egli è obbligato all’accoglienza. La
gente dello spettacolo viag-
UNITALSI: Domenica 23
l’assemblea a Vittorio
È
tempo di assemblea per i volontari dell’Unitalsi della sottosezione di Vittorio Veneto. Domenica
23 novembre si terrà un’intera giornata dedicata alla conoscenza del patrimonio artistico locale e all’approfondimento delle tematiche associative.
Alle 10.30 è prevista la visita al Museo d’Arte Sacra Albino Luciani, guidata dal direttore del museo stesso,
monsignor Rino Bechevolo. Alle 13 si
terrà il pranzo al castello vescovile.
Alle 15 seguirà la recita del rosario
e l’assemblea. Verranno inoltre discusse le proposte per celebrare, nel
2004, il 30º pellegrinaggio diocesano
a Lourdes.
Le prenotazioni per la visita al museo vanno fatte telefonando allo 0438940383 oppure 0438-53118.
giante non va considerata
lontana, perché è cristiana».
Il convegno ha dato poi
spazio agli operatori del settore. Massimiliano Zamperla, del luna park, ha ricordato come, nonostante
l’esistenza della legge 337
che dovrebbe rendere obbligatoria la presenza di aree attrezzate per ospitare i
fieranti, nella maggior parte
dei casi i comuni ne siano
sprovvisti. «La Chiesa – ha
quindi continuato – è l’unico settore che ci viene incontro. Quello che ci aspettiamo dagli altri è che non ci
chiudano la porta in faccia,
come spesso accade».
«Vorremmo – ha fato
eco Salvatore Vassallo del Circo di Vienna
– più comprensione.
Vorremmo solo essere trattati come persone. In molti paesi
non ci trattano bene e
questo ci umilia».
In occasione del
primo convegno interdiocesano, il vescovo Alfredo Magarotto ha inoltre effettuato giovedì 13 novembre la visita pastorale e
la benedizione del Circo di
Vienna e per la prima volta
è entrato nello chapiteau per
assistere ad uno spettacolo.
Insieme a lui anche il sindaco di Conegliano, Floriano Zambon, e gli studenti e
teologi del Seminario vescovile.
Nella mattinata di domenica 16 novembre, invece,
sempre al Circo delle famiglie Vassallo e Caveagna, si
è tenuta la celebrazione eucaristica presieduta da monsignor Piergiorgio Saviola e
animata dal canto dei giovani delle parrocchie di Conegliano.
Gerda De Nardi
FRA’ CLAUDIO: A S. Lucia il
vescovo Sossai Zandonadi
enerdì 28 novembre, alle 20.30, nella chiesa arcipretale di S. Lucia di Piave sarà il Vescovo di Golatina, nello Stato di Spirito Santo del Brasile, monsignor
Decio Sossai Zandonadi, a presiedere la solenne concelebrazione eucaristica in onore del beato Claudio Granzotto. Il consueto appuntamento con la Messa di ogni
ultimo venerdì del mese, dedicato al ricordo di fra’ Claudio, assume dunque una valenza del tutto speciale a fine novembre, proprio in virtù della presenza del presule salesiano Sossai Zandonadi – di origini italiane,
per parte di nonno paterno dei Sossai di S. Lucia di
Piave e per nonna paterna di famiglia proveniente da
San Michele di Piave – consacrato vescovo il 2 febbraio
1997, fino al luglio 2003 ausiliare del cardinale arcivescovo della diocesi di Belo Horizonte. «Con queste iniziative – spiega l’arciprete di S. Lucia, don Italo Moras – vogliamo ravvivare l’omaggio spirituale a fra’ Claudio e alla sua vita di santità: in questo percorso siamo confortati dalla crescente devozione, visto il gran
numero di pellegrini che fanno tappa a S. Lucia per onorare e chiedere grazie al beato Granzotto». (MZ)
V
10
e
L’AZiON
Chiesa
Domenica 23 novembre 2003
DOMENICA 23 NEL DUOMO DI BELLUNO
L’incontro di Taizé
ad Amburgo
Papa Luciani: il via
al processo di beatificazione
D
omenica 23 novembre a Belluno si apre
il processo di beatificazione e canonizzazione di Giovanni Paolo I, Albino Luciani.
Nella Solennità di Cristo Re dell’Universo, con inizio alle 15 è
stata convocata tutta la diocesi
di Belluno-Feltre: sacerdoti, parrocchie, associazioni e movimenti.
Ad ospitare la cerimonia sarà
la cattedrale di San Martino in
Belluno. E in via del tutto eccezionale sarà presente il cardinale José Saraiva Martins, prefet-
to della Congregazione per le
cause dei santi, il quale normalmente non partecipa alla sessione di apertura di un processo, ma eventualmente solo alla
sessione di chiusura.
Per la specialissima occasione il vescovo di Belluno Vincenzo Savio ha invitato il patriarca di
Venezia Angelo Scola, il vescovo
di Vittorio Veneto Alfredo Magarotto e monsignor Eugenio
Ravignani, già vescovo di Vittorio Veneto, tutti successori di Albino Luciani nelle rispettive sedi vescovili; monsignor Pietro
Brollo già vescovo a Belluno e ora arcivescovo di Udine e monsignor Maffeo
Ducoli, vescovo emerito di
Belluno-Feltre.
E sono invitati a presenziare i sacerdoti che furono segretari di Luciani: don Francesco Taffarel, monsignor Mario
Senigaglia e don Diego Lorenzi.
Come avviene “il processo”
L’inchiesta diocesana ha lo
scopo di raccogliere – attraverso documenti e testimonianze di-
UN LIBRO-TESTIMONIANZA
DELLA SORELLA NINA
rebbero Luciani già sugli altari. «I giornali ci hanno interpretato male – conferma Pia –.Noi famigliari non abbiamo mai detto di essere contrari al
processo, ma che don Albino, così schivo, probabilmente non l’avrebbe desiderato. Salvo poi piegarsi alla volontà della Chiesa, se questo avesse
comportato del bene. Come in realtà avverrà».
Dello zio, durante la presentazione del libro, edito da “30 giorni”, Pia Luciani ha sottolineato la fermezza di carattere, al di là della sua amabilità. «Era
serenamente preparato a portare anche il peso di
questa grande responsabilità», ha puntualizzato la nipote, quasi a voler smentire l’ipotesi che Giovanni Paolo I sia
morto a seguito dell’eccessiva
tensione cui era sottoposto.
Nel libro, in ogni caso, colpisce la semplicità di Luciani
– come ha sottolineato la curatrice Stefania Falasca –,
grazie alla quale egli seppe
parlare ed aprire il cuore a
tanti fedeli normali e a tanti che cristiani non erano.
(FDM)
“Mio fratello Albino”
A
d Albino Luciani avrebbe fatto piacere il processo di beatificazione? «Per il suo carattere,
piuttosto riservato, evidentemente no. Ma per la mia
famiglia è sicuramente un onore». Lo afferma Pia Luciani, nipote di Giovanni Paolo I, morto 25 anni fa dopo soli 33 giorni di pontificato. Nelle settimane scorse, sia Pia che la zia Atonia (Nina), sorella
di Albino, s’erano ripetutamente espresse in termini che potevano sembrare non del tutto favorevoli all’apertura della causa di beatificazione.
La presentazione nei giorni scorsi a Venezia, in Regione, del libro “Mio
fratello Albino”, sostanzialmente un’intervista con Atonia, ha dato modo ai
cronisti di chiarire la circostanza che
aveva oggettivamente determinato
qualche perplessità tra i fedeli che vor-
I
rette – tutte le prove circa la vita, l’attività, la morte, la fama di
santità o di martirio e il fondamento di questa stessa fama, ossia le virtù eroiche o il martirio
del servo di Dio.
La strada verso la beatificazione e la canonizzazione passa
attraverso l’approvazione delle
virtù eroiche: sono queste l’oggetto dell’indagine e degli interrogatori.
E le virtù in questione sono
quelle teologali (fede, speranza
e carità) e quelle cardinali (prudenza, giustezza, fortezza e temperanza).
A queste normalmente si aggiunge una o più virtù che hanno caratterizzato la vita del servo di Dio. Certamente per la causa di papa Luciani verrà presa in
esame anche la virtù dell’umiltà,
che è quella che ha colpito maggiormente i fedeli. E che indubbiamente Luciani ha praticato e
scelto anche come motto episcopale.
E c’è poi la questione dell’eroicità: non bastano molti atti di
una virtù, ma è necessario che
sia dimostrata l’eroicità di tutte
e singole le virtù citate, cioè l’osservanza in modo eccellente –
che suscita ammirazione e quindi non è comune e ordinario –
delle singole virtù.
l prossimo incontro europeo dei giovani
animato dalla comunità di Taizé, si svolgerà ad Amburgo, nel nord della Germania, alla fine di quest’anno, dal 29 dicembre 2003 al 2 gennaio 2004.
Facendo seguito a quello di Parigi, che ha
visto la partecipazione di 80 mila giovani
provenienti dai diversi Paesi europei, l’incontro europeo di Amburgo sarà una nuova tappa del “pellegrinaggio di fiducia attraverso la terra” che la comunità di Taizé
si prefigge da oltre 25 anni. La città di
Amburgo, con il suo immenso porto e la
sua moltitudine di ponti, simbolizza bene
l’apertura sul mondo e la possibilità di unirsi, di comunicare.
Un invito comune delle Chiese cattolica e
protestante di Amburgo è stato indirizzato alla comunità di Taizé per preparare
questo incontro nella loro città. I responsabili delle chiese, insieme al sindaco della città, hanno espresso la loro gioia di
poter accogliere l’incontro.
Anche un gruppo di giovani della nostra
diocesi parteciperà all’incontro. Si sono già
ritrovati insieme per alcuni momenti di preghiera, vissuta sullo stile di Taizé, in diverse parrocchie della diocesi: a Ponte della Priula, Sernaglia, Conegliano e Ramera.
Il prossimo incontro di preghiera, con la
raccolta delle iscrizioni, è previsto per venerdì 28 novembre, alle 21 nella cripta
della Cattedrale di Vittorio Veneto.
Per informazioni ci si può rivolgere a Giovanni Da Riva telefono 328-2914436, email [email protected].
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e
L’AZiON
Chiesa
Domenica 23 novembre 2003
11
L’AGENDA
del Vescovo
Una piccola, grande,
misteriosa Presenza
R
iflettendo
sulla
santità che abita il
quotidiano, mi passano davanti agli occhi istanti di vita presenti in
tanti volti, quelli delle
persone con cui vivo, con
cui lavoro; i volti che ricordo e che hanno attraversato la mia vita come
stelle cadenti: una luce intensa, poi più nulla se non
un segno profondo…
Adesso, in particolare,
penso ad una mamma, un
papà e alla loro bambina
ammalata.
È piccola
questa figlia e probabilmente
non diventerà molto
più grande
di come è adesso perché la sua
malattia non
concede molti giorni…:
giusto il tempo che basta
per imparare ad amare la
vita e insegnare a farlo a
chi non ne è capace! L’oggi di questa famiglia è un
dono grande
per cui non si
stancano di
ringraziare e
lo fanno vivendolo intensamente,
insieme.
Mamma e
papà sono
le braccia,
le gambe,
le mani e,
quando
ser ve, la
voce della loro piccina.
Per lei hanno imparato a
fare cose impensabili e si
inventano l’impossibile,
pur che sia serena e possa godere di ogni piccola cosa, pur che si senta
amata di un amore che
non ha paura di affrontare il dolore. Un amore
che non si risparmia per
evitare di soffrire, ma, anzi, si lascia abbracciare
dalla verità di questa esistenza “spezzata”. Lei, la
bimba, è il motore di questo amore. È vero, non
cammina, non muove da
sola le braccia, ma nessuno ha saputo “com-
muovere” i loro cuori così, fino ad oggi. Con il suo
sorriso è la loro luce, con
la sua debole voce è la loro speranza, con la sua vita è la loro gioia.
In tutto questo, respiro una fedeltà che ha profumo intenso di santità: una santità silenziosa, nascosta, una santità che è
di ogni minuto, di ogni ora, di ogni giorno che
sarà dato! È il mistero
dell’Amore che chiama e
salva, nella vita di ogni
giorno.
MONDO GIOVANE
Le piccole Apostole de
“La Nostra Famiglia”
I
ttolica
Azione ca
Incontro biblico - Venerdì 21 novembre, alle
20.30 a casa Toniolo di Conegliano, primo incontro
del percorso biblico pensato per adulti e giovani. “La Parola di Dio nella comunità cristiana”. Guida la riflessione don Chino Biscontin.
Week-end Diciottenni - Dalle 17 di sabato 22 novembre fino alle 14 di domenica
23 novembre, a Fregona, nella casa Zardetto, primo fine settimana per Diciottenni (giovani nati negli anni 1985-1986). Tema dell’incontro: “Alla scoperta del progetto di vita”. Iscrizioni: telefono 0438-940374.
Cammino fidanzati - Domenica 23 novembre, a casa Toniolo, incontro del cammino fidanzati diocesano dalle 15 fino alle 18 circa. Tema: “Dall’innamoramento all’amore”.
Giornata di spiritualità per adulti-terza età - Mercoledì 26 novembre, nella Casa Esercizi di Vittorio Veneto (castello vescovile), giornata di spiritualità per adulti-terza età, guidata da don Pietro Bortolini. L’inizio dell’incontro è fissato per le 9 e si concluderà intorno alle 17. Iscrizioni: telefono 0438-940374.
Incontro biblico - Venerdì 28 novembre alle 20.30 a casa Toniolo di Conegliano,
secondo incontro del percorso biblico pensato per adulti e giovani. “Il cuore di Gesù
nel Vangelo di Luca”. Guida la riflessione don Chino Biscontin.
Ufficio per la
pastorale
liturgica
S
ono in stampa, in
questi giorni, i sussidi per il tempo di Avvento a cura di questo ufficio. Giungeranno tramite posta il più presto possibile ad ogni singola parrocchia e alle comunità
religiose più numerose che
non abbiano diretta cura
d’anime.
È possibile acquistarne, comunque, anche alla
Libreria del Seminario.
OGGI Domenica
Domenica 23 novembre – Solennità di Cristo Re (Dan 7, 13-14;
Sal 92; Apoc 1, 5-8; Gv 18, 3337)
Seconda settimana del salterio
C’è potere e potere. Il vangelo di
questa domenica ci pone dinanzi due
poteri, due regalità, due modi di intendere la vita, la storia e la realtà: Pilato
e Gesù. La sapienza popolare ci fa dire
che è “un gran signore” chi – anche se
di umili condizioni – esprime equilibrio,
sincerità, dignità, libertà e ricerca disinteressata del vero e del bene. Al contrario, per quanto una persona sia socialmente in alto, se è gonfia di sé e cerca solo il plauso personale, incontra indifferenza ed antipatia. La gente sa giudicare tra potere e potere: c’è un potere che edifica e un potere che demolisce. C’è una regalità di cui si ha bisogno ed una di cui disfarsi. Per Pilato il
termine “re” significa solo prestigio politico: dinanzi a Gesù egli cerca di capire principalmente se è un dissidente
dal quale difendersi. Su tutto il resto è
diffidente e scettico. Gesù invece apre
orizzonti nuovi e provoca Pilato ad interrogarsi sul significato del potere e
della libertà dell’uomo. Il vangelo invita così ciascuno di noi a scegliere sotto quale “signoria” porre la propria e-
Domenica 23, Solennità di Cristo Re dell’Universo: Celebra Messa e Cresima a Orsago (9)
e a San Vendemiano (11). In cattedrale a Belluno
partecipa all’apertura del processo per la causa di
beatificazione e canonizzazione del Servo di Dio Albino Luciani-Giovanni Paolo I (15). In cattedrale a
Vittorio Veneto presiede l’Eucaristia e il rito di ammissione tra i candidati al diaconato e presbiterato
(17.30). In Seminario benedice i nuovi locali (18.30).
Martedì 25: Al mattino udienze. Nel pomeriggio partecipa
alla riunione dei presidenti degli Istituti diocesani
sostentamento clero del Triveneto.
Mercoledì 26: Partecipa al Consiglio di amministrazione
della Fondazione S. Augusta, all’Opera Immacolata di
Conegliano (17.30).
Giovedì 27: Al mattino udienze.
Venerdì 28: Partecipa alla giornata conclusiva degli esercizi spirituali dei preti giovani e concelebra l’Eucaristia ai Santuari Antoniani di Camposampiero.
Sabato 29: In cattedrale presiede la concelebrazione eucaristica di ordinazione presbiterale (15). Celebra la
Messa a Meschio, con il rito di ammissione al catecumenato degli adulti (18.30).
Domenica 30: Celebra Messa e Cresima a San Rocco di Conegliano (10) e a Santa Maria di Feletto (11.15).
sistenza: se quella del dominio fine a se
stesso (Pilato) o quella della Verità e
dell’Amore (Gesù). Gesù realizza nel
mondo il progetto dell’amore di Dio,
donando se stesso sino alla morte di
croce. Il mondo ha bisogno di questo
“signore” e di questa regalità. Gesù esercita la propria regalità non opprimendo ma chiamando liberamente ogni uomo.
La Chiesa, il prete, il seminario.
Gesù dice «Io sono re». Vuol dire che
questa regalità non è esclusiva ma che
può essere partecipata. A questa regalità di verità ed amore egli associa i suoi
discepoli e li chiama ad essere “gran signori”, non al modo di Pilato ma al modo suo: «Chi vuol essere il primo, si faccia l’ultimo ed il servo di tutti» (Mt 20,
27). Quanti hanno il cuore sensibile ed
aperto al servizio dell’amore e della verità possono diventare suoi discepoli,
missionari della “sua” regalità. Questa
è precisamente la vocazione di tutta la
Chiesa, chiamata a vivere nella comunione la varietà dei doni e dei carismi
per l’edificazione del Regno di Dio. La
comunità credente può attingere la forza per vivere secondo lo spirito di Gesù grazie particolarmente al ministero
ordinato, il quale rimette i peccati, aiuta a comprendere la Parola, dona la pre-
n questa settimana saranno due gli appuntamenti del calendario delle “Manifestazioni d’autunno 2003” stilato all’Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali sul tema “Mondo giovane”.
Martedì 25 a Moriago della Battaglia, scuola media, alle 20.30 ci sarà un incontro-dibattito sul
tema: “Bisogni e aspettative dei giovani nell’immaginario collettivo” a partire da un’inchiesta curata dal
Progetto Giovani del Coneglianese e del Quartier del
Piave. Relatore sarà Franco Santamaria (Università
di Trieste).
Venerdì 28 a Conegliano, nella parrocchia Immacolata di Lourdes, alle 20.30
si terrà un incontro-dibattito
sul tema: “Dieci regole d’oro
per avere giovani responsabili”. Relatrice: Maria Baldo (nella foto), responsabile nazionale Agesci per la formazione dei
capi. È prevista anche una
proiezione multimediale sulla
vita scout.
Nella prima metà di dicembre, poi, si terranno altri due incontri: giovedì 11 a Conegliano, sul tema
“Servizio civile e volontariato”, a cura della Caritas
diocesana; venerdì 12 a Pieve di Soligo, sul tema
“Ha ancora senso sposarsi oggi?”.
TERRA SANTA: Il ritrovo dei
pellegrini a Villanova di Motta
L’
senza del Risorto nell’Eucaristia e guida il popolo di Dio nell’unità. Il sacerdozio va così letto nella logica del servizio – non del potere – ed aiuta la Chiesa ad essere autenticamente se stessa.
Per questo, quanti hanno a cuore la
Chiesa devono anche sentirsi chiamati a pregare per le vocazioni sacerdotali
e ad incoraggiare e sostenere il seminario e le iniziative che esso propone.
(Dagli “spunti per l’omelia” per la giornata del seminario).
Per la liturgia. In ogni parrocchia
è giunto il materiale per la giornata del
seminario. Vi si trova anche un pieghevole con utili suggerimenti per la
celebrazione eucaristica (introduzioni,
atto penitenziale, preghiere dei fedeli).
In questa domenica si consiglia di mettere a disposizione dei fedeli “Mondo
S”, il giornalino del seminario, utile
strumento per conoscerne la realtà e le
proposte.
Don Alessio Magoga
evento straordinario del pellegrinaggio in Terra
Santa che ha avuto luogo nel mese di luglio 2003
è rimasto indelebile nel cuore dei partecipanti. La visita
dei luoghi santi, la presenza di sua Eccellenza e la buona accoglienza di tante persone ha creato un’atmosfera
ideale per rinsaldare tra tutti i presenti vincoli di amicizia e desiderio di ritrovarci ancora.
L’incontro si svolge domenica 23 novembre alle 14.30
nella parrocchia di Villanova di Motta di Livenza.
Le diapositive di uno dei partecipanti daranno modo
di «visitare idealmente – come ha detto il vescovo Magarotto – gli stessi luoghi, le basiliche, i santuari, città e
villaggi, siti archeologici e gli ambienti naturali attraverso
i quali si è snodata nel tempo la storia della salvezza».
Nell’occasione verrà consegnato l’opuscolo “Il cammino della speranza”, diario del pellegrinaggio, presentato dal Vescovo.
L’invito è rivolto non solo ai partecipanti al pellegrinaggio ma soprattutto a coloro che intendono intraprendere il “Santo Viaggio”.
A questo proposito, assecondando sempre il desiderio del Vescovo e con la sua benedizione, il prossimo pellegrinaggio avrà luogo dal 18 al 25 marzo 2004. Sono già
iscritte 24 persone. In un prossimo numero de L’Azione
il programma e le notizie utili.
Per informazioni: don Giuseppe Querin incaricato diocesano e animatore dei pellegrinaggi, telefono 0422768136.
Domenica 23 novembre 2003
CON UN IMPECCABILE CONCERTO
PIEVE
Al Careni
i vincitori
del concorso
Toti Dal Monte
D
omenica 23 novembre,
alle
20.45, al teatro Careni di
Pieve di Soligo serata di
canto con i giovani vincitori del Concorso internazionale di canto
“Toti Dal Monte”, che si
è svolto a Treviso lo scorso giugno. I cantanti sono la mezzosoprano Lucia Cirillo, la soprano
Yukari Inoue, il basso
buffo Salvatore Salvaggio; li accompagna al pianoforte Roberta Ferrari.
Li ascolteremo in arie,
duetti e terzetti da opere
di Cimarosa (“Il matrimonio segreto”, che era
l’opera messa a concorso, e che verrà messa in
scena il 10, 12, 14 dicembre a Vittorio Veneto), di Bellini, Donizetti,
Mozart, Rossini.
Biglietti: da 10 a 15 euro, telefono 0438-82841.
TREVISO:
Convegno
sull’Humanitas
nel mondo antico
F
ondazione Cassamarca,
in collaborazione con il
Centrum Latinitatis Europae
Decima Regio di Treviso e il Liceo Classico Canova, organizza un convegno nazionale sul
tema: “L’Humanitas nel mondo
antico: filantropia, cultura, pietas”. Il convegno si svolge il 22
novembre presso la chiesa di S.
Croce (quartiere universitario)
a Treviso. L’inizio dei lavori è
fissato alle 9.30. Intervengono
tra gli altri: Giovanna Garbarino (Università di Torino) “Humanitas e Urbanitas - l’importanza delle buone maniere”;
Luigi Garofano (Università di
Padova) “L’humanitas nel pensiero della giurisprudenza classica”; Franco Posocco (Università di Padova) “Da Ippodamo a Vitruvio: le regole per il
territorio, la città, l’architettura”; Lorenzo Biagi (direttore
del settimanale “La Vita del Popolo”), “Humanitas oggi”. Nel
pomeriggio, a partire dalle 15,
tavola rotonda sul tema “Insegnare ai giovani, un ideale antico”. Coordina lo scrittore
Gian Domenico Mazzocato.
CONEGLIANO
Due cori
e un’orchestra
per il “Trionfo
di Vivaldi”
D
ue cori polifonici e
un’orchestra, all’interno di una delle più
antiche chiese della diocesi, per rendere omaggio
al genio musicale del “prete rosso” Antonio Vivaldi
(1678-1742).
Domenica 30 novembre, con inizio alle 16.30,
la chiesa di Santi Martino
e Rosa di Conegliano ospiterà “Il trionfo di Vivaldi”, concerto d’autunno,
nel quale verranno presentati il Kyrie e il Dixit
Salmo 109, due composizioni sacre del musicista
veneziano, nell’esecuzione
congiunta dell’Insieme Vocale “Città di Conegliano”
e della Corale “Luigi Sartori” di Spresiano. I due cori saranno accompagnati
dall’ orchestra “Serenissimae Collegium” di Treviso diretta da Marco Rinaldi e Luciano Borin. (A.Ta)
Il Teatro Comunale
restituito alla città di Treviso
A villa
Brandolini di
Solighetto fino
al 30 novembre
alcune opere
dell’artista nato
a Pieve
di Soligo
100 anni fa.
R
estaurato, riaperto e subito… parzialmente richiuso. Non
c’è pace per il rinnovato
Teatro Comunale di Treviso. La colpa è dei parapetti dei palchi, strutture di sicurezza obbligatorie per legge, ma assenti all’inaugurazione
di sabato 15 novembre.
Sembra che tali protezioni, previste nel progetto, non siano alla fine
piaciute per motivi estetici a Dino De Poli, presidente della Fondazione Cassamarca, la finanziatrice del restauro.
Ventiquattr’ore dopo, poco prima dell’inizio del
concerto domenicale
del pianista Andrea Lucchesini, i palchi sono stati dichiarati inagibili, lasciando al pubblico solo
le poltrone della platea.
I parapetti verranno
collocati, ma questa volta saranno di un modello gradito al presidentemecenate. Treviso si
merita un teatro in cui la
sicurezza sia compatibile con la bellezza.
Ed è davvero bello il
nuovo Comunale dopo il
E
ra da tempo che i
nipoti di Corrado
Zanzotto avevano
in animo di organizzare una mostra a Pieve di Soligo.
Per riproporre l’opera dello
zio alla gente di Pieve e del
Quartier del Piave dove, a
più riprese negli anni, Corrado era ritornato sia per
riattivare vecchi legami, sia
per lavorare, in un ambiente umano e in un paesaggio
che in lui avevano lasciato
sensazioni vive e pulsanti.
Il proposito, a lungo coltivato, si è concretizzato in
questi giorni nella ricorrenza dell’anniversario dei
100 anni della nascita di Corrado Zanzotto (Pieve di Soligo 1903-Pistoia 1980) e
grazie alla sensibilità dell’assessorato alla Cultura
del Comune di Pieve di Soligo, che ha messo a disposizione alcune sale di villa
Brandolini in Solighetto per
l’esposizione di quadri e
sculture dell’artista, pievigino di nascita e pistoiese di
adozione. Gran parte delle
opere sono state trasportate in macchina da Pistoia a
Pieve dai nipoti. Ci piace sottolineare questo episodio
perché esprime da un lato
un legame familiare che
continua attraverso le opere
d’arte e dall’altro un rapporto immediato, non paludato, con quadri e sculture.
Che non vengono considerati come oggetti “sacri” da
conservare in teca, ma oggetti vivi da far circolare e
conoscere.
Corrado Zanzotto nasce
a Pieve il 3 maggio 1903. È
il secondo dei quattro figli di
Attilio e Giuditta Bon. Cugino del padre è Giovanni
Zanzotto, pittore e decoratore attivo in Italia negli anni 1880-1930, a sua volta padre di Andrea, oggi poeta affermato a livello internazionale. Insomma nasce e cresce in un ambiente familiare dove il gusto per l’arte e
la cultura è di casa. Nel 1906
avviene il trasferimento di
tutta la famiglia a Pistoia.
Ma il legame con il Quartier
del Piave non viene meno.
Nel suo vagabondare da una città all’altra – Pistoia, Arezzo, Cortona, Venezia, Milano, Firenze... – trova sem-
pre il tempo per ritornare
nella terra delle origini. Intorno agli anni Venti dimora più volte nella campagna
di Pieve e Moriago presso i
cugini. Soggiorno che appare determinante per la
grande scorta di colori che
Zanzotto “saccheggia” a
quella campagna e trafuga
in Toscana. Nel ’26 è a Soligo dove il padre ha acquistato una villetta rossa, tuttora esistente, denominata
“Il belvedere” e situata nell’omonima via. Arrestato
con l’accusa di sovversione
e antifascismo viene mandato al confino a Pieve, dove è ricoverato a lungo in ospedale. Tra l’8 settembre e
la fine della guerra vaga tra
l’Agordino e il Trevigiano
legandosi anche a gruppi
partigiani. Dopo la guerra e
fino alla morte i rapporti con
il Veneto si fanno molto radi. Ma i colori, i paesaggi, i
volti del Quartier del Piave
sono ormai entrati a far parte del suo vissuto e ritorneranno spesso nelle sue opere.
Corrado Zanzotto si applicò inizialmente, per vocazione personale, alla scultura e alla fusione in bronzo.
Ma la gran parte di questa
produzione venne dispersa
dagli eventi bellici. L’impegno più assiduo e continuo
fu quello dedicato al disegno, nel quale dimostra di
possedere, oltre ad una indiscutibile abilità tecnica, u-
na grande varietà di esperienze: dallo schizzo veloce
allo studio meditato. Paesaggi, ritratti, nudi, eseguiti nelle tecniche più varie
(matita, carboncino, acquarello...). Verso la metà degli
anni Cinquanta abbandonò
quasi totalmente la scultura
per dedicarsi alla pittura. I
temi più ricorrenti nei suoi
lavori sono: l’autoritratto, la
natura morta con cappello,
le maschere, il paesaggio
della montagna pistoiese, il
nudo femminile.
La mostra di Solighetto,
oltre ad avere un considerevole valore artistico, contribuisce a far luce su di un
pezzo di storia locale. E su
di una famiglia, quella degli
Zanzotto, che meriterebbe
di essere meglio conosciuta. Tra i suoi componenti vi
è un forte legame, umano e
culturale, tanto che Corrado
era solito dire: «Non per nulla sono cugino di quell’Andrea Zanzotto poeta ermetico». Come forte è il loro
radicamento con il territorio del Quartier del Piave
che rappresenta il “grembo”
in cui sono nati e cresciuti.
La mostra “L’importanza del segno Omaggio a Corrado Zanzotto nel centenario della nascita” rimane aperta
fino al 30 novembre in villa Brandolini a Solighetto. Orari: giovedì, venerdì e sabato dalle 15 alle 19; domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15
alle 19. Informazioni e prenotazioni:
Ufficio Cultura Pieve di Soligo telefono 0438-985335.
restauro. Vale la pena ricordare le tappe di questo
intervento. Nel 1999, dopo la chiusura (con tanto
di polemiche e proteste in
piazza degli orchestrali),
il Comune firmava una
convenzione con la Fondazione Cassamarca, con
cui affidava a quest’ultima
il restauro conservativo e
la conseguente gestione
del Teatro Comunale.
I lavori hanno riguardato sia la sala teatrale
propriamente detta sia le
aree pubbliche (ingresso,
foyer, sala, palchi, boccascena), nonché gli elementi strutturali e deco-
CONEGLIANO:All’Accademia
la stagione teatrale dei ragazzi
C
on “L’isola dei tesori” di Sergio Manfio, interpretata dagli Alcuni, martedì 25 novembre inizia la Stagione teatrale dei ragazzi (elementari e medie) 2003/2004 del teatro Accademia di Conegliano. Secondo appuntamento il 10 dicembre
con la compagnia La Contrada che interpreterà “Il gatto e la volpe” da Carlo Collodi. Si continuerà a gennaio e febbraio con altri due spettacoli: “Pierino e il lupo” e “Tutti insieme con Romeo e Giulietta”. Il 2 febbraio e il 7
aprile due spettacoli in lingua originale inglese: “Dr. Jeckill e Mr. Hyde”
e “A Christmas Carol”. Tutti gli spettacoli iniziano alle 10.30. Il prezzo
d’ingresso è di 5 euro (6,50 per gli
spettacoli in lingua originale). Per
informazioni telefonare alla segreteria del teatro Accademia 0438-22880.
MUSICA E DANZA
CISON Sabato 22, alle 20.45, il teatro
La Loggia ospita il concerto di chitarra
del gruppo Gispy Project del chitarrista
tzigano Biréli Lagrène.
PIEVE Domenica 23, alle 20.45, al teatro Careni concerto dei vincitori del XXXIII
Concorso internazionale per cantanti “Toti Dal Monte”.
LIBRI:
Sette racconti
in treno
V
enerdì 21
novembre,
alle 21, il giornalista Carlo Mocci
presenta, nella libreria Canova di
Conegliano, il volume “Eurostar,
sette racconti in
treno” edito da
Monti Zoppelli.
Sarà presente l’autrice Anthilia.
rativi. I locali sono stati climatizzati e adeguati alle
normative sanitarie e antincendio. Il risultato è un
vero gioiello, luogo ideale
per concerti e opere liriche, anche se il palcoscenico necessiterà di qualche ulteriore modifica.
Il concerto inaugurale
Sabato 15 novembre il
Comunale è stato restituito alla città e alla provincia
di Treviso. L’evento è stato celebrato con una serata di grande musica non
priva di un tocco di mondanità. Sul palco la Royal
Philarmonic Orchestra di-
retta da Daniele Gatti, insieme al violinista Vadim
Repin. In platea e nei palchi (senza balaustre)
hanno presenziato i principali esponenti della
classe dirigente politica
ed economica trevigiana.
Tra questi: i presidenti di
Regione e Provincia,
Galan e Zaia, il sindaco Gobbo e il prosindaco Gentilini, assessori e imprenditori. Il
vescovo Magnani ha
benedetto il teatro
dopo il taglio del nastro inaugurale.
Il concerto si è aperto con l’Inno di
Mameli, dedicato alle vittime dell’attentato di Nassiryia.
L’orchestra londinese si è quindi brillantemente cimentata
con l’Overture della
“Sposa venduta” di Smetana. Successivamente
ha accompagnato il violinista siberiano Vadim
Repin in una spettacolare interpretazione (molto applaudita) di un concerto di Ciaikovskij. Dopo l’intervallo il pubblico
ha potuto apprezzare l’esecuzione di alcuni brani dalla suite “Romeo e
Giulietta” di Sergej
Prokofiev.
Tutto musicalmente
perfetto, a parte gli “assolo” di due telefonini, incautamente lasciati accesi.
Athos Tassi
Una raccolta
di poesie
di Graziano
Sozza
«Q
uando Graziano
Sozza mi portò le
sue poesie notai in esse come delle pennellate rapide di
colori ora intensi ora caldi ora tristi, ma sempre ricchi di
un profondo senso di umanità, colta al volo nel turbinio
della nostra esistenza». Così
scrive il professor Paolo Martorel nella prefazione alla raccolta di poesie “Oltre…”, di
Graziano Sozza, che verrà
presentata sabato 22 novembre, alle 20.30, nella sala consiliare del Comune di Sernaglia della Battaglia. Relatori
dell’incontro, patrocinato dal
Comune, saranno la dottoressa Tatiana Santin e lo stesso professor Martorel, mentre l’attore Filippo Maria Covre reciterà alcune poesie
tratte dal volume “Oltre…”,
che è corredato da illustrazioni dell’artista Luciano De
Nicolo. Nelle liriche inserite
nel libro – come afferma Tatiana Santin nel commento
critico – si intrecciano “tre figure principali: la vita, la morte, il pensiero”. Graziano Sozza, 48 anni, è nato e risiede a
Sernaglia. Diplomato al liceo
artistico di Treviso, lavora da
sempre nel campo dell’arte
come pittore, gallerista e corniciaio. (MZ)
A TREVISO LA STORIA DELL’ILLUMINAZIONE
È
stata inaugurata venerdì scorso,
14 novembre, a palazzo Giacomelli in Treviso l’esposizione di manifesti “La
luce sul filo. Lampadine nei manifesti della Raccolta Salce”. Nata dall’accordo siglato da Unindustria,
Comune di Treviso e Soprintendenza per i Beni artistici storici e demoetnoantropologici
del Veneto per la valorizzazione della Raccolta Salce, la mostra ripercorre la storia dell’illuminazione elettrica e
quindi della produzione di
lampadine, tra le quali si af-
SAN VENDEMIANO Chiude il 23 novembre la mostra “Grazia Simonetti - Percorsi” allestita nella sala esposizioni del municipio. Orari: venerdì e sabato 16-19.30;
domenica 10-12.30 e 16-19.30.
INIZIATIVE VARIE
CONEGLIANO Domenica 23 secondo
Concerto aperitivo promosso dall’Istituto
musicale Benvenuti. Alle 11, al ridotto del
teatro Accademia, il duo Christian Saccon,
violino, e Marco Grisanti, pianoforte, in brani di Vitali, Beethoven, Bartok, Paganini.
Ingresso libero.
CONEGLIANO Sabato 22 (dalle15.30
alle 19.30) e domenica 23 (dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17), all’Informagiovani, corso di scrittura creativa “Il racconto”. Organizza l’associazione “Caffè inchiostro”.
SAN PIETRO DI FELETTO Fino al
29 novembre nell’antico eremo camaldolese, oggi sede del municipio di San Pietro di Feletto, personale di Claudia Meneghin. Orari: festivi e prefestivi 10-12.30 e
15-19; feriali: 9-12 e 14.30-18.
MOSTRE
COLLE UMBERTO Domenica 23 novembre, alle 16.30 nella chiesa parrocchiale, concerto di Santa Cecilia con il violinista Alessio Pianca e l’organista Gianandrea Pauletta. Musiche di Vitali, Rhein-
CAPPELLA MAGGIORE Chiude il
23 novembre la mostra allestita a Casa
Cillo e dedicata a “Carri, Carrioti, Carradori”. Orari feriali: 10-12 e 16-20; orari
festivi 10-12 e 14-20.
SACILE Chiude il 30 novembre la mostra promossa dal Circolo filatelico di Sacile e dedicata al 40º anniversario di fondazione del Circolo stesso. Il giorno 29,
dalle 14 alle 18, è possibile richiedere l’annullo postale della mostra.
re
t
s
o
M
ferma la lampadina a filamento metallico di cui proprio quest’anno si festeggia il centenario.
Questa esposizione – la quarta nell’ambito del “Progetto Salce” – vede la collaborazione attiva di Osram,
grande gruppo internazionale che
fin dalle origini, a fine Ottocento, è
protagonista dell’industria dell’illuminazione, in Italia e all’estero.
La mostra rimane aperta fino al 28
marzo 2004. Orari: tutti i giorni 912.30 e 14.30-19; domenica 14.30-19.
Ingresso libero.
berger e Protnov.
CONEGLIANO Martedì
25 novembre, alle 21, al teatro Accademia nuovo appuntamento con i concerti jazz della rassegna
“I miti del palcoscenico”. Sul palco Stanley Jordan in Magic Touch. Biglietti: loggia
12 euro, platea e prima galleria 1 euro.
SERNAGLIA
SACILE È aperta fino al
15 dicembre la mostra “Riccardo Licata, un artista mediterraneo”. Allestita a palazzo Regazzoni-Flangini-Biglia e curata da
Giovanni Granzotto l’esposizione è aperta
tutti i giorni dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.
BELLUNO Fino al 15 febbraio a palazzo Crepadona sono aperte le mostre
“Da Corot a Monet. Opere impressioniste
della Johannesburg Art Gallery” e “Da Van
Gogh a Picasso. Capolavori del disegno
francese del XIX e XX secolo del County
Museum of Art di Los Angeles”. Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 19; sabato dalle
10 alle 21. Biglietto: intero 7 euro, ridotto 5,50 euro.
TREVISO Fino al 7 marzo 2004 è possibile visitare a Casa dei Carraresi la mostra “L’oro e l’azzurro. I colori del Sud da
Cézanne a Bonnard”. Orario: da lunedì a
giovedì 9-20, venerdì e domenica 9-22, sabato 9-24. Biglietti: interi 10 euro, ridotti
8 euro. Informazioni allo 0422-513161/62.
SUSEGANA Chiude il 30 maggio la mostra “Dynamis - Macchine da lavoro e modelli funzionanti dai disegni di Leonardo
da Vinci” allestita nel Museo dell’uomo. Orari: da martedì a sabato 9-13; domenica
14-18. Ingresso: interi 5 euro, ridotti 3,50
euro. Per informazioni e visite guidate telefonare allo 0438-738610. Sito internet:
www.museodelluomo.superva.it
MONTEBELLUNA Fino al 31 maggio
è aperta la mostra “Abracadabra. magie
della natura” allestita al Museo di storia
naturale e archeologia di via Piave 15.
Gli appuntamenti della rassegna di teatro
per bambini promossa da Alcuni Teatro sono riportati nella rubrica Cinema&Teatro
nella pagina degli spettacoli.
e
L’AZiON
Spettacoli
Q
TELECHIARA
V
Internet: www.radioconegliano.it
sabato
domenica
lunedì
22 novembre
28 novembre
enerdì 28 novembre alle 23.15 su Telechiara si parla del restauro della settecentenaria chiesa di Sant’Andrea a
Vittorio. L’appuntamento è nel settimanale “Giorno dopo giorno”; replica sabato alle 10.30.
Martedì 25 novembre alle 11.10 don Gabriele Pedrina intervista
Franca Valeri sul mondo del teatro. Infine venerdì alle 20.30 Edoardo Pittalis ci porta dentro l’attualità con la sua rubrica settimanale.
martedì
VITTORIO Venerdì 21 novembre,
alle 20.45 alla Casa Fenderl, il Cineforum Vittoriese presenta “Il cappotto” del 1952, di Alberto Lattuada, tratto da Gogol. Lattuada, trasferisce la vicenda
del piccolo funzionaTEATRO PER
rio statale russo in uBAMBINI
na città del Nord ITREVISO Domenica 23
talia anni Cinquanta.
novembre all’Alcuni Teatro
A impersonare il proSant’Anna la compagnia Tib
tagonista, un “travet”
teatro rappresenta “Le
del municipio, è Requattro stagioni”. Inizio alnato Rascel; la vile 16. Biglietto: 4 euro.
cenda denuncia l’eAlberto Lattuada goismo della società
CINEFORUM
che usciva dalla ricostruzione, l’inuODERZO Venerdì 21, alle 20.30 manità dell’uomo e della burocraal Turroni, proiezione di “Elling” di zia. Ingresso 3 euro, tessera cinefoPeter Naess. Ingresso 4 euro. Orga- rum 5 euro.
mercoledì
CONEGLIANO Sabato 29 novembre alle 21, al teatro Accademia,
Sandra Collodel e Giampiero Bianchi in “L’amante” di Harold Pinter
per la regia di Francesco Sala. Biglietti: platea e prima galleria 22 euro, loggia 16 euro.
giovedì
VITTORIO Continua il cineforum
“Uomini e montagne nel cinema”.
Giovedì 27 tocca alla pellicola di Ermanno Olmi del 1959 “Il tempo si
è fermato”. In biblioteca alle 20.45.
Ingresso: 3 euro.
23 novembre
SERNAGLIA Mercoledì 26 novembre, alle 20.30, nella sala polifunzionale del municipio,“Cineforum
del Quartier del Piave”.Viene proiettato il film “Essere e avere” di Nicolas Philibert. Biglietto 5,50 euro.
24 novembre
CONEGLIANO Sabato 22, all’auditorium Dina Orsi, la compagnia
El Garanghelo presenta il dramma
“La famegia del santolo” di G. Gallina. Inizio alle 21. Nell’ambito della rassegna “Tremilioni a teatro”.
SERNAGLIA Domenica 23 nel
salone del municipio c’è il cartone
per ragazzi “Peter Pan - Ritorno all’isola che non c’è”. Alle 16.
25 novembre
SAN FIOR Sabato 22 novembre,
alle 21, nella sala polifunzionale del
Comune viene rappresentato “El moroso dela nona”. Ingresso 5 euro,
gratuito per i minori di 16 anni.
nizza il Circolo “Pietro Dal Monaco”.
15
Rai,“tempi lunghi”
per elaborare il lutto
darietà più o menon posso non
di
no appariscenti,
a meno di
Gianfranco Da Re fare
culminate nelconfrontare il
l’omaggio alle salme al Vitto- modo di reagire di oggi con
riano e alla partecipazione ai quello di una volta. Proprio
funerali.
quarant’anni fa ci fu l’attentato
Non sto dicendo che la Rai contro John Kennedy. Quella
non abbia svolto il suo compi- sera il Tg1 aprì con la notizia
to di informazione: mercoledì della morte e i programmi in
Radiouno ha gestito una lun- palinsesto furono modificati
ghissima diretta per tutto il immediatamente in segno di
giorno, tutti i Tg hanno imba- lutto. Anche in quell’occasione
stito edizioni speciali. Di certo partirono le note di “Caroselnon era colpa dei presentatori lo”, per un riflesso condizionadei vari programmi quotidiani to, ma furono immediatamense le espressioni di cordoglio te fermate. Mi rendo conto che
con cui esordivano, stonavano nel 1963 c’erano solo due cacon quello che veniva dopo. nali Rai e dunque le cose eraComprendo le esigenze eco- no molto più semplici. Posso
nomiche della tivù di stato, ma capire che oggi è più compli-
cato intervenire immediatamente: ci sono contratti pubblicitari su cui accordarsi. Ma
non posso credere che non si
poteva rinviare nemmeno “L’isola dei famosi”, dato che per
i prossimi venerdì sono previste antologie dei momenti “più
significativi” della trasmissione. Non rimpiango neanche un
po’ i tempi di lutto in cui la musica leggera era bandita e alla
prima serata erano riservati
film drammatici e tragedie, ma
condivido in pieno l’idea che è
stata la televisione a unificare
linguisticamente l’Italia e che la
televisione deve esprimere il
sentimento di tutti, anche modificando i suoi programmi.
PROGRAMMI SCELTI PER VOI da GdR
26 novembre
TREVISO Venerdì 21 e sabato 22
alle 20.45 e domenica 23 alle 16,
al teatro Eden la compagnia Teatro
Eliseo propone “La vedova di Socrate” di e con Franca Valeri.
T eatro
27 novembre
TEATRO
C
inema &
venerdì
L’UFO IN WEB...
Immagino che se a qualcuno un giorno capitasse di trovare degli strani
segni, dei cerchi che solcano l’erba del giardino, questi penserebbe per
prima cosa ad un tiro mancino del vicino e come seconda scelta ad un
taglio poco ortodosso dell’erba, praticato da un giardiniere fin troppo
creativo. Una terza ipotesi c’è e sconfina nel regno della fantascienza: questa implica l’esistenza degli ufo e la non remota possibilità che questi oggetti mai identificati in modo preciso, usino certe volte i nostri campi, i
nostri spazi come parcheggi per le loro astronavi. Per sapere se realmente
questi esseri vivono tra noi basta collegarsi alla sezione veneta del Centro ufologico nazionale per scoprire che molti di quei fenomeni che vengono bollati come fantasie collettive e suggestioni sono in realtà alla base di una scienza quasi esatta. Il centro è presente nella rete con un sito (http://www.cun-veneto.it/ ) molto aggiornato che stupisce per il rigore scientifico delle sue proposte, per l’analisi seria e circostanziata dei
vari casi che si sono presentati anche nella nostra regione. Nella colonna
di sinistra possiamo trovare le diverse sezioni che esplorano i vari aspetti
delle questioni ufologiche. Tra le cose più interessanti c’è un completo
glossario dei termini che riguardano la materia trattata dal centro, oltre
ad un’ampia vetrina dei casi avvenuti nella nostra regione.Voto: 6/7. (IDL)
uanto tempo c’è
voluto perché la
Rai adeguasse i
propri palinsesti al grave lutto
che ha colpito l’Italia? Più o meno una settimana. Se mercoledì scorso non è sembrato opportuno rimandare l’amichevole con la Polonia e si è trovato
subito il modo di giustificare
chi ha “oscurato” il minuto di
silenzio in campo con uno spot
pubblicitario, oggi (martedì 18
novembre) tutti applaudono alla decisione del direttore della
Rai Cattaneo di ripulire i palinsesti dalla pubblicità per dare
solennità al giorno di lutto nazionale in occasione dei funerali di stato delle diciannove vittime dell’attentato di Nassiriya.
In mezzo ci sono state le
proteste ai giornali e ai centralini Rai, le polemiche di tanti
giornalisti, la manifestazione
del cordoglio di tutta una nazione con espressioni di soli-
Domenica 23 novembre 2003
TV
C
nale del 46º Zecchino d’Ozone. Il film è interpretato
ro, presentato da Heather
da Denzel Washington (foParisi e Cino Tortorella.
to) e diretto da Norman
In prima serata alle 21 la
Jewison.
stessa rete presenta la stoAlle 23.30 su Raitre Carria del pugile nero Rubin
lo Lucarelli ricostruisce il
Carter, detto Hurricane cui
“Caso Pier Paolo Pasolini”
anche Bob Dylan dedicò una can- per Blu notte.
L
Ford con Henry Fonda.
Charlton Heston e Ava Gardner
sono i protagonisti del film drammatico 55 giorni a Pechino di Nicholas Ray, su Retequattro alle 14.
La stessa rete alle 18.30 presenta
un episodio della serie Perry Mason, “Partitura mortale”, il suo
programma di maggior successo,
e alle 21, tre episodi della serie 24
su un distretto di polizia di una
grande città.
Su Raiuno alle 20.45 si può vedere la prima parte del film Marcinelle, sulla tragedia mineraria
che colpì tanti nostri emigranti.
R
pomeriggio di Raidue: alle 18.40 c’è
Friends e alle 19.05 la nuova serie
poliziesca The Division: cinque
donne speciali.
In prima serata, alle 20.55 su
Raiuno va in onda la seconda parte
di Marcinelle di Andrea e Antonio
Frezza con Maria Grazia Cucinotta
e Claudio Amendola.
Alle 21 su Canale 5 Aldo, Giovanni e Giacomo interpretano la
commedia Chiedimi se sono felice. E Appuntamento con la storia, su Retequattro alle 23.15, ricostruisce “JFK, la fine di un sogno americano”.
I
Storie del fantabosco.
Alle 17 Retequattro presenta il western classico Sfida oltre il fiume rosso di
Richard Thorpe con Glenn
Ford.
In prima serata alle 20.55
Raiuno trasmette il film
drammatico Pearl Harbour di Michael Bay con Ben Affleck (foto), Josh Hartnette Kate Beckinsale.
Alle 22.55 su Raidue prende il via
la nuova rubrica di attualità Gente
di notte di Giovanni Filippetto, che
presenta servizi su storie avvenute
nel corso della notte in una città.
O
il film d’avventura Il mio amico delfino di Lames B. Clark.
Per chi ama i quiz, Gerry Scotti
presenta Passaparola su Canale 5
alle 18.40.
In prima serata, alle 21, si contendono i maggiori ascolti la commedia Anna and the King su Canale
5, con Jodie Foster nei panni di una
governante alla corte del re del Siam,
e Richard Gere nei panni di un ginecologo nel film di Robert Altman
Il dottor T & le donne, su Raidue.
Su La 7 alle 21.30 Andrea Monti
presenta il settimanale di attualità
scientifiche Sfera.
I
Alle 14 su La 7 c’è il western La
vecchia legge del West con James
Coburn.
Walker Texas Ranger, alias
Chuck Norris, continua a indagare
ogni sera su Retequattro alle 19.50
nei telefilm della serie omonima.
Alle 21 c’è la scelta fra il thriller
per adulti di Stephen Hopkins Under Suspicion con Gene Hackman
e Morgan Freeman su Raitre e la
commedia Big Mama di Raja Gosnell su Italia 1. Alle 21.30 su La 7 va
in onda il film di spionaggio Quarto protocollo di John Mackenzie
con Michael Caine e Pierce Brosnan.
A
presenta “Ultimo gioco” e
“Indagine pericolosa” della
terza serie del Commissario Rex, con Gedeon
Burkhard e Heinz Weixlbraun.
Alle 21 su Italia 1 ci sono
i nuovi episodi della serie
ome fare per insegnare a una covata di oche selvatiche
a migrare? Una buona idea viene a
Jeff Daniels, padre della protagonista di L’incredibile volo di Carroll
Ballard, in onda alle 16.15 su Canale 5.
Alle 17.15 Raiuno trasmette la fia Messa che trasmette Raiuno va in onda dal monastero di Savigliano (Cuneo) alle 10.55.
La 7 presenta un film drammatico di Edmond Gréville del 1960,
Le mani dell’altro, alle 9.05 e alle 14 il western classico Il massacro di Fort Apache di John
aitre apre le sue trasmissioni quotidiane alle 8.05 con la
rubrica di attualità La storia siamo
noi di Giovanni Minoli.
Alle 16.50 Retequattro presenta
il film biografico Il grande Caruso,
interpretato dal tenore Mario Lanza.
Sono cambiati i telefilm del tardo
l pomeriggio di Raitre è
dedicato ai più giovani:
alle 15.10 Paola Sensini presenta il GT Ragazzi, alle
15.25 Federico Taddia introduce i video degli alunni delle scuole in Screen Saver, e
alle 15.45 ci sono i cartoni di
gni mattina alle 11.35 Alessandro Di Pietro si occupa
dei nostri acquisti quotidiani in Occhio alla spesa su Raiuno.
Su La 7 prosegue la rassegna dedicata a Jerry Lewis con Pazzi, pupe e pillole del 1964.
Alle 17 su Retequattro va in onda
talia 1 presenta alle 9.30 il film
fantastico di Bob Hoskins
Rainbow - Il mondo segreto dei
colori.
Sulla stessa rete alle 14.35 continuano gli episodi dell’ultima serie di
Dawson Creek con James Van Der
Beek.
lle 16 su Retequattro c’è il
film d’avventura Vento di
tempesta di Irving Rapper con Carroll Baker e Roger Moore (foto).
Alle 17 su Raitre Sveva Sagramola
presenta il quiz e i documentari di
Cose dell’altro Geo e Geo & Geo.
In prima serata alle 20.55 Raiuno
C.S.I. Miami, mentre su Retequattro alla stessa ora Clint
Eastwood nei panni dell’Ispettore Callaghan indaga
su un serial killer in Scommessa con la morte di
Buddy Van Horn, per adulti.
e
L’AZiON
Volontariato
Domenica 23 novembre 2003
17
Il bilancio preventivo 2004 del Centro di servizio VENERDÌ 28 CONVEGNO A TREVISO
Risorse preziose Anche il terzo settore
verso il bilancio sociale
per tanti progetti P
P
iù di un miliardo e
mezzo di vecchie lire,
ovvero 787 mila 982
euro: è la somma che Comitato
di gestione del Fondo speciale
per il volontariato ha messo a disposizione del Centro di servizio per il volontariato della provincia di Treviso per il 2004, un
importo analogo a quello stanziato lo scorso anno. Il Consiglio direttivo ne ha disposto l’utilizzo, secondo i consueti criteri di trasparenza, nel bilancio
preventivo approvato in questi
giorni. E proprio l’esame delle
diverse voci del bilancio è fondamentale per comprendere
l’importanza del Centro di servizio nel sostegno e nella promozione del volontariato e dell’associazionismo locale e l’efficacia con la quale questo ruolo viene svolto.
La parte più
rilevante degli
stanziamenti
del 2003 riguarda naturalmente il finanziamento di
progetti a rilevanza locale in
molteplici ambiti d’intervento: dalla formazione alla prevenzione sociosanitaria,
dal lavoro con
gli immigrati
alla cooperazione internazionale, dal disagio minorile al sostegno alla famiglia, dall’handicap alla cultura, le associazioni
si dimostrano ancora una volta
un’autentica e insostituibile ricchezza per la società.
Si tratta di
627 mila 982 euro complessivi
(pari all’80% della disponibilità
totale), in parte
distribuiti tramite bando di
finanziamento,
in parte destinati a progetti e
iniziative specifici. Tra questi
30 mila euro per
iniziative attinenti la terza età, con particolare attenzione a progetti che
prevedano il coinvolgimento di
giovani e anziani in esperienze
concrete di intergenerazionalità; altri 30 mila euro per progetti, studi, iniziative, anche
proposte d’intesa con le commissioni pari opportunità, che
valorizzino il
ruolo della donna nel volontariato e in altre
realtà sociali o
per iniziative
che contrastino
fenomeni di emarginazione o
di povertà soprattutto di anziane sole; 30
mila euro per iniziative culturali di scambio,
conoscenza reciproca e integrazione che coinvolgono le associazioni e le comunità di immigrati presenti nel nostro territorio; 35 mila euro per il Laboratorio scuola & volontariato (che coinvolge numerosi istituti scolastici in tutta la pro-
Oltre 627 mila
euro a
disposizione per
iniziative delle
associazioni di
volontariato
trevigiane
Nella Marca
già sei
organizzazioni
l’hanno scelto
vincia); e infine 35 mila euro per
lo Sportello giustizia (che promuove le attività di volontariato nei due istituti penitenziari
trevigiani, quello per adulti e
quello per minori).
Soltanto il 12% dello stanziamento complessivo è destinato
alle spese di gestione e funzionamento del Centro e comprende anche gli stipendi del
personale, l’acquisto e l’aggiornamento del materiale informatico hardware e software, il
servizio fotocopie (l’uso della
fotocopiatrice è infatti gratuito
per tutte le associazioni che ne
facciano richiesta). 67 mila euro infine verranno impiegati per
attività di promozione e informazione (il Centro di servizio
pubblica un notiziario trimestrale e offre alle associazioni
un ufficio stampa per la promozione delle iniziative), per
consulenze (in ambito fiscale,
amministrativo e legale) e attività di formazione (che comprende sia l’organizzazione di
corsi e iniziative locali, sia la
partecipazione dei dirigenti delle associazioni a corsi a livello
nazionale).
VOLONTARIATO / IN BREVE
TREVISO:Apre uno sportello informativo sul carcere
L’associazione “Per ricominciare”, dopo l’apertura della sede in via Montello 5 (dove è operativa la raccolta degli indumenti destinati ai carcerati della
Casa circondariale di Santa Bona), inaugura anche lo sportello
informativo di via Isola di mezzo
35, sempre a Treviso. Quest’ultimo indirizzo vuole diventare un
vero e proprio punto di riferimento per i familiari dei detenuti o per chi è appena uscito dal
carcere: verranno infatti offerti
sostegno per favorire il reinserimento sociale e informazioni utili su emergenza abitativa, ser-
vizi sociali e sanitari, nonché pareri legali e appoggio psicologico. Il punto informativo, che ha
il patrocinio del Comune di Treviso, e si inserisce tra le attività
finanziate dal Centro di servizio
nell’ambito dello “Sportello giustizia”, è aperto al martedì e al venerdì, dalle 16 alle 18. Per informazioni: telefono 0422-412067.
SPETTACOLI:Teatro e disabili a Conegliano, cineforum
a Oderzo
Ultimo appuntamento con
Strabiliando, la rassegna teatrale, promossa dal Centro di servizio per il volontariato, che vede protagonisti i disabili. Domenica 23 novembre, all’auditorium
Dina Orsi di Parè, alle 15.30 il
Cars (Centro accoglienza e recupero sociale) di Verona presenta “I quattro elementi”.
Per un ciclo di spettacoli che
si chiude un altro prosegue: “Disagio? Parliamone insieme” è il
cineforum sul disagio mentale,
promosso da Aittsam e Centro
di servizio, in svolgimento ad Oderzo; mercoledì 26 novembre,
er il terzo settore, che ha settore: da Fabrizio Panozzo (dofatto dell’impegno civile e cente di economia delle organizsociale la propria ragione d’esse- zazioni non profit a Venezia) ad
re, la redazione di
Aldo Olimpi (ammiun bilancio sociale
nistratore delegato
è importante per
della Zanussi di Madare peso e valore
niaco, tra le prime aalle proprie attività.
ziende italiane a preSi tratta infatti di usentare il proprio bino strumento che
lancio sociale).
comunica in modo
Oltre al Centro di
efficace e traspaservizio, sono cinrente la rilevanza e
que le organizzazioil peso dell’impeni che hanno redatgno quotidiano delle organizza- to il bilancio sociale relativo al
zioni non profit all’interno delle 2002, tre associazioni di volontacomunità locali.
riato (Advar, Avis e Lega italiana
Per questo il Centro di servi- per la lotta contro i tumori), una
zio per il volontariato, in collabo- fondazione (Il nostro domani onrazione con Altraimpresa Trevi- lus) e una cooperativa sociale (il
so, ha promosso, nel corso del “Solco”): dalla ricerca, preven2003, un percorso di approfondi- zione e assistenza in ambito samento su questi temi che ha por- nitario alla disabilità, all’inseritato cinque realtà del terzo setto- mento professionale e sociale dei
re (oltre al Cds stesso) a realiz- disabili psichici, sono tra loro dizare il proprio bilancio sociale e versi gli ambiti d’intervento nelpresentarlo nel corso di un con- le quali queste realtà operano, afvegno dal titolo “Il bilancio so- fiancandosi e talvolta sostituenciale: strumento di comunicazio- dosi alle strutture pubbliche. Per
ne, responsabilità,
loro il bilancio soreputazione e creciale diventa una
dibilità”, che si terrà
sorta di fotografia
venerdì 28 novemapprofondita del lobre, alle 15.30, presro operato attraverso la chiesa di Sanso la quale le orgata Croce (piazzale
nizzazioni stesse, il
dell’Università) a
loro pubblico di riTreviso. Si tratta di
ferimento, la comuun’occasione di dinità intera possono
battito e approfonvalutare la rilevanza
dimento con stue l’impatto delle atFabrizio Panozzo (Università di Venezia) tività realizzate.
diosi ed esperti del
alle 20.45, al cinema Turroni di
Oderzo, si proietta “Sto lavorando” di Daniele Segre, seguirà il
dibattito con la presenza dello
stesso regista. Per informazioni:
Centro di servizio, telefono 0422542941.
TREVISO: Convegno sulla
risorsa acqua
“Per l’acqua. Dal nord al sud
del mondo una risorsa indispensabile” è il titolo del convegno, organizzato da Coop Adriatica, Banca etica e Cooperativa
Pace e sviluppo, in programma
mercoledì 3 dicembre alle 20.45
nella sala Longhin di Casa Toniolo, a Treviso. Parleranno del
“problema e della risorsa acqua”
Francesco Russo (Ass. Naz.
Coop. Consumo), Francesco
Bicciato (Banca Etica), Stefano
Busolin (volontario nella missione Zway Sisters in Etiopia) e
Alessia Crespan (Coop. Pace e
Sviluppo). Hanno collaborato all’organizzazione: Il Gruppone,
Zikomo, Auser e Legambiente
Treviso. Per informazioni Centro di servizio: 0422-542941.
ALLA SCOPERTA DELL A COLOMBIA
“P
er le strade di Bogotà” è
un’iniziativa dell’associazione Nats Treviso, finanziata
e sostenuta dal Centro di servizio
per il volontariato: si tratta di un
percorso di conoscenza e informazione sulla realtà colombiana
e in particolare sui temi del lavoro e dello sfruttamento minorile, visti attraverso gli occhi di
bambini e adolescenti lavoratori.
È infatti presente a Treviso, tra
novembre e dicembre, una delegazione di ragazzi colombiani, in
rappresentanza dei movimenti
autoorganizzati locali, accompagnati dagli adulti che li coordinano e collaborano con loro.
Si tratta di una testimonianza
forte e diretta che si propone di
coinvolgere tutta la cittadinanza:
dai più giovani (attraverso un fitto calendario di incontri nelle
scuole della provincia, in collaborazione con il Laboratorio
scuola & volontariato) agli adul-
ti (grazie a una serie di incontri
e dibattiti a livello locale).
Infine sono previsti due momenti di particolare rilievo: un seminario di approfondimento della durata di due giornate (a cura
dell’avvocato Alejandro Martinez, coordinatore del Movimento dei bambini lavoratori di Bogotà), sabato e domenica 22 e 23
novembre nella parrocchia di
Sant’Antonino (a Treviso); e un
convegno sui diritti dell’infanzia
(Da vittime a protagonisti: i movimenti dei bambini lavoratori in
difesa dei diritti umani) che si
svolgerà sabato 6 novembre, al
Teatro sociale di Treviso, proprio
in concomitanza con la giornata
mondiale Onu sul volontariato.
Contemporaneamente, la presenza dell’associazione Nat’s sotto la Loggia dei Cavalieri e la
rappresentazione, alle 15, dello spettacolo BambiNo costituiscono l’atto conclusivo di questo
percorso. Per informazioni: [email protected],
telefono 329-4099717.
Pagina realizzata
in collaborazione
con la Consulta
provinciale
del volontariato
e il Centro di servizio
per il volontariato
di Treviso
18
Domenica 23 novembre 2003
e
L’AZiON
Veneto Sociale
IL DIRITTO DEI DISABILI A CRESCERE CON CONVEGNO SULLA BIOETICA
LE STESSE ESPERIENZE DEI PROPRI COETANEI
Non solo le cure
N
el convegno “In
viaggio per diventare adulti”,
svoltosi venerdì 14 novembre all’auditorium Dina Orsi di Parè, ci si è posti nuovamente una domanda fondamentale. Ha
ancora senso, nel mondo
delle disabilità, parlare di
assistenza di tipo accuditivo? Continuare ad attivare
strutture di residenzialità
e di accoglienza, dove si
accudisce il disabile, che è
destinatario di una riabilitazione convenzionale e
standardizzata, uguale per
tutti trascurando il mettersi in relazione con il disabile? La risposta è unanime: certo che no.
Ha sicuramente più
senso parlare del diritto sacrosanto, anche per una
persona disabile, ad una vita indipendente. Ad una
crescita autonoma e serena, non consumata unicamente in famiglia. Ma fatta di scuola, lavoro, sport
e di tante esperienze concrete d’incontro e di scambio sociale. Questo il pun-
to focale, il nuovo versante culturale, attorno cui si
sono riunite le riflessioni
dei diversi specialisti del
terzo settore, presenti al
convegno. Un dibattito
che fino all’ultima battuta
ha riaffermato tre concetti-chiave. L’esigibilità dei
diritti (ossia “il diritto ad avere diritti”) delle persone
disabili in quanto membri
attivi della società. La non
discriminazione nei processi formativi ed economici: anch’io a scuola o all’università, anch’io al lavoro.
L’accessibilità ai servizi
di assistenza e d’inserimento secondo piani d’azione assolutamente personali e individuali: aiutare me, non “servizi per gli
handicappati”. Da realizzare in spazi ricreativi o di
lavoro sempre meno istituzionalizzati: non vincolati alla sola terapia e alla
gestione delle disabilità,
ma incentrati sulla valorizzazione di risorse e capacità. Sei abile a qualcosa,
pur se diversamente abile.
In tema d’interventi e di
politiche per l’handicap
l’Uls 7 continuerà sulla
strada imboccata con successo da tutto il Veneto:
quella della verifica costante e capillare dei
Piani di zona
sanitari.
Quella dei finanziamenti
mirati sui bisogni effettivi dei disabili in ambito
locale, non
su progetti
formali e generici di carattere nazionale. Senza
dimenticare
il potenziamento della
rete integrata di centri socio-educativi, professionali e medico-riabilitativi per
l’handicap adulto. Che dal
febbraio 2004 si arricchiranno del tanto atteso centro per il Dopo di noi a Orsago.
Elena Pilato
Genetica e handicap:
il possibile, il giusto
«G
estire il progresso biomedico con le sue potenzialità diagnostiche, terapeutiche e riabilitative è questione di forte impatto. Ora infatti possiamo intervenire in zone e momenti
della vita un
tempo inaccessibili. Ma
non tutto si
può fare e
non in tutti i
contesti: bisogna porsi delle priorità, anche a fronte
del limite delle risorse disponibili».
Così Corrado
Viafora, docente di bioetica, ha introdotto il convegno “Disabilità e bioetica. I diritti, i dilemmi” svoltosi a Padova.
Obiettivo era suscitare un
dibattito sulle problematiche etiche sollevate dalla
genetica, dal punto di vista
delle persone con disabi-
lità, in una prospettiva etico-pubblica (è giusto? chi
fissa le regole?) più ampia
di quella medico-sanitaria
(è tecnicamente fattibile?)
entro cui generalmente se
ne discute.
A dar voce all’associazionismo, ribadendo la validità dell’approccio eticopubblico, basato sul rispetto dei diritti umani, sono stati i rappresentanti di
Disabled peoples international. «Secondo il modello medico noi disabili siamo persone malate, invalide, da curare in luoghi segregati, in contesti medici. Noi sosteniamo invece
che la disabilità è una condizione ordinaria, non legata alla malattia: è la necessità di compiere attività
quotidiane in modi diversi. Rivendichiamo il diritto
di essere differenti, e dunque un approccio sociale
al disagio che pretenda rispetto per la dignità della
persona».
Genetica e mercato Altro corno del rapporto
tra disabilità e bioetica: fi-
Anno europeo
dei disabili
no a dove spingere i test
genetici? «Si tratta di analisi di specifici geni predittori di malattie, al fine della prognosi e della diagnosi – ha spiegato Romano
Tenconi, professore di genetica –. Ma possono indicare malattie che potrebbero non svilupparsi mai».
La diagnostica tradizionale si effettua su persone
con sintomi evidenti (che
stanno male, cioè), quella
genetica anche su chi non
reca segni clinici in atto.
«Oggi – ha osservato Stefano Rodotà, presidente
dell’autorità per la privacy
– c’è un crescente e non
sempre giustificato ricorso ai test genetici. Una
strategia istituzionale scaturita da una forte spinta
di mercato»: le aziende
sempre più cercano dati
per le ricerche. Tanto che
Rodotà ha parlato del «rischio di una eugenetica
(parte della genetica che
studia il patrimonio ereditario umano) di mercato».
Cinzia Agostini
Sapori originali
la scelta della qualità
Valsana si rivolge da oltre un decennio a dettaglianti e ristoratori con un ampio assortimento
di circa 400 referenze di formaggi italiani ed esteri, oltre 300 referenze di salumi e una
vasta scelta di ricercati abbinamenti.
L'azienda, da anni impegnata nella promozione della cultura del gusto attraverso la
realizzazione di schede informative e serate di degustazione, ha partecipato di recente a
una delle principali rassegne italiane dedicate al formaggio, il "Cheese 2003" di Bra (CN),
con l'obiettivo di promuovere alcuni dei prodotti piu caratterizzati del Triveneto e la
tradizione casearia dell'area in cui opera.
Valsana S.r.l - Via Crevada, 57 - 31020 San Pietro di Feletto (TV)
Tel. 0438 64650 - Fax 0438 455952 - www.valsana.it - [email protected]
e
L’AZiON
Speciale “L’Azione”
Domenica 23 novembre 2003
19
SI È SVOLTO DOMENICA SCORSA A CONEGLIANO IL MANIFESTO DELLA
L’INCONTRO DEI PROMOTORI DEL NOSTRO SETTIMANALE
CAMPAGNA 2004
Ripartire a novant’anni
È
iniziata domenica
scorsa per L’Azione
un’annata speciale.
Con l’incontro dei promotori
del nostro settimanale si è infatti aperta la campagna abbonamenti 2004, che coincide con
il novantesimo anniversario di
fondazione del giornale, che uscì per la prima volta nel 1914.
Il ritrovo si è svolto a Conegliano, grazie all’ospitalità della parrocchia dell’Immacolata
di Lourdes.
Almeno un’ottantina di parrocchie erano rappresentate da
uno o più referenti a questo ritrovo annuale, in cui avviene la
consegna del manifesto e degli
altri materiali da utilizzare nella fase di rinnovo degli abbonamenti.
Ai promotori il direttore don
Giampiero Moret ha rinnovato
la fiducia e l’apprezzamento
per la loro disponibilità a sostenere in modo così fattivo la
diffusione del giornale.
È stata ribadita l’importanza
della figura dei promotori de
L’Azione nelle varie comunità
parrocchiali: svolgono l’importante servizio del rinnovo
degli abbonamenti, diventando i referenti terminali della rete della diffusione del settimanale diocesano.
E don Moret ha colto anche
l’occasione per indicare la linea su cui si sta muovendo L’Azione: «Vogliamo essere un
giornale vivo, che parla della
vita della gente, delle nostre
parrocchie, della realtà e dei
problemi che caratterizzano le
nostre comunità locali, la società in cui viviamo».
«Un compito che il nostro
giornale – ha ricordato don
Moret – si dette fino da quando nacque, nel dicembre del
U
1914, alla vigilia della Grande
Guerra, quindi in tempi decisamente difficili».
E alcuni dei promotori presenti domenica ricordavano
quando L’Azione arrivava in
parrocchia in rotoli da tagliare
o in un unico pacco da distribuire, poi, alle singole famiglie.
Oggi, invece, si confrontano
con un giornale che si può leggere anche in Internet e che
arriva comodamente a casa.
Sull’argomento sono stati nuovamente segnalati ritardi nella
consegna concentrati in alcune
zone della diocesi, dovuti,
com’è stato ribadito, a proble-
DINAMICISSIMO CIRCOLO ENARS
I
l banchetto conviviale che ha rallegrato l’incontro dei promotori de L’Azione di domenica scorsa è stato preparato dai volontari del Circolo Enars, che hanno dimostrato un’altra volta ancora – se ce n’era bisogno – la propria versatilità
e il proprio... entusiasmo organizzativo.
Per la parrocchia dell’Immacolata di Lourdes
e per l’intera città di Conegliano il Circolo Enars,
guidato da Giorgio Cais, rappresenta infatti una
realtà associativa esemplare.
E la sua forza sta nella capacità di aggregare almeno un centinaio di persone d’ogni età, disponibili a lavorare generosamente per la buona riuscita delle varie iniziative. Tra queste spicca la
“Festa della birra e dello sport” che, ogni anno,
nel mese di giugno propone un intenso calendario di eventi sportivi e culturali sempre di ottima
qualità, che si rivela un coinvolgente, quanto prezioso momento di aggregazione sociale.
I cuochi
volontari
del
Circolo
Enars al
lavoro
Nonni e nipoti
mi postali.
e senza impegno di quattro nuDurante l’incontro sono sta- meri del giornale.
te ricordate alcune iniziative
promozionali:
- un anno in omaggio agli sposi novelli
che vengono segnalati prima delle nozze;
- l’occasione di rinnovare il proprio abbonamento e di regalarne uno nuovo a soli 75 euro (anziché 80
euro);
(in alto) i promotori intervenuti all’incontro di domenica a
- la possibilità di far
conoscere L’Azione ri- Conegliano; (qui sopra, da sinistra) la responsabile della promozione
chiedendo o propo- de L’Azione Laura Ceccarini e il direttore don Giampiero Moret;
(qui sotto a sinistra) un momento del pranzo insieme
nendo l’invio gratuito
“L’Azione“
in Internet solo
per gli abbonati
a questo numero la lettura integrale dei
contenuti de L’Azione su Internet sarà riservato solamente agli abbonati rinnovati alla data dell’accesso al sito.
Ad esempio, se il vostro abbonamento scade
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2004; dopo tale data, se non verrà rinnovato
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Questo servizio rimarrà quindi ad esclusivo uso degli abbonati che potranno consultare il
giornale in versione elettronica a partire dal
venerdì alle 10.30.
D
n nonno che dialoga con la nipotina, così il giornale ha voluto rappresentare il novantesimo anniversario della nascita de L’Azione, che
ricorre il prossimo anno, nel manifesto per la campagna degli abbonamenti.
Un passato raccontato e conservato nella memoria del giornale e un futuro ancora da raccontare perché, nonostante l’età, L’Azione è più che mai
decisa a continuare il suo compito di
strumento informativo e di interprete
della vita che si svolge soprattutto sul
nostro territorio. L’Azione è stata fondata nel dicembre del 1914, anno difficile per la guerra che già infuriava in
Europa e vigilia del coinvolgimento in
essa del nostro Paese, anno, quindi,
poco propizio per il lancio di un giornale, eppure il vescovo Rodolfo Caroli, entrato da pochi mesi in diocesi, non
ha avuto incertezze, tanto forte era la
sua convinzione della necessità che la
diocesi si dotasse di questo strumento.
Da allora L’Azione ha intrapreso il
suo cammino accompagnando le vicende, spesso burrascose e tragiche,
del secolo scorso.
Abbiamo voluto mettere in primo
piano questa ricorrenza perché confidiamo che possa stimolare l’attenzione verso il giornale e l’impegno a
diffonderlo sempre più.
dai
Nostri Paesi
TRAFORO DI SANT’AUGUSTA
Due gallerie e tre rotonde
per la nuova tangenziale
I
l suo “mito” ha accompagnato la vita
di molti vittoriesi.
Ora, il progetto della tangenziale est di Vittorio Veneto (volgarmente detto
“traforo di Sant’Augusta”,
anche se le gallerie saranno due: quello che buca il colle intitolato alla
Patrona e quello della
Madonna della Salute) è
diventato “definitivo”,
cioè destinato a diventare esecutivo (e quindi via
ai lavori) se non ci saranno altri intoppi. L’ingegnere Giovanni Zuccolo
ha presentato il progetto
definitivo del primo lotto
della tangenziale al consiglio comunale giovedì
13 e a 400 cittadini al teatro Da Ponte lunedì 17.
Ecco le caratteristiche
del primo tratto di tan-
VENERDÌ 21 NOVEMBRE
SOLENNITÀ MADONNA DELLA SALUTE
: Alle 8 S. Messa per Sant’Andrea, alle 10 messa solenne in onore di Maria
celebrata dal vescovo Magarotto. Messe alle 11 (Follina), 14.30 (Santa Giustina e Val Lapisina) e alle 15.30 a Revine.
Al Castello iniziano gli Esercizi spirituali per giovani a cura di don Piero Bortolini. Da stasera fino al dopo pranzo
di domenica 23.
Alle 20.45 alla Casa Fenderl, il Cineforum Vittoriese propone “Il cappotto” di
Alberto Lattuada. Ingresso 3 euro.
SABATO 22
MADONNA DELLA SALUTE - Alle 20.30
nella chiesa San Giuseppe di Costa concerto della corale di San Vendemiano.
DOMENICA 23
MADONNA DELLA SALUTE: Alle 9 S.
genziale, la variante La
Sega–Ospedale di 4773
metri.
Da Savassa si scende
all’altezza della “casa –
ponte” in via della Sega,
dove ci sarà la prima di
tre rotatorie. Il tracciato
supera il Meschio, e imbocca la galleria “Santa
Augusta”, 1490 metri. Il
tracciato della galleria sale percorrendo una curva
per poi scendere in rettifilo e supera una galleria
idraulica di competenza
Enel. La volta di questa
galleria sarà alta 8 metri.
Quindi, il tracciato percorre un tratto di circa
130 metri e sottopassa via
Cittolini. Poi riemerge a
cielo aperto, in una “trincea” lunga circa 185 metri. Sottopassa via Rindola bassa (non si pas-
Messa (per Costa), ore 10 S. Messa celebrata da un sacerdote della Casa S.Raffaele. Alle 11 S. Messa solenne presieduta dal vicario
generale mons. Guerrino Pagotto
con benedizione di moto e motorini. S. Messa alle 14.30 (S. Giacomo) e alle 15.30 (Carpesica). Stand
enogastronomico .
Giornata del seminario: alle 17.30
in Cattedrale rito di ammissione
per sette tra laici e seminaristi (vedi servizio a pag. 8).
Unitalsi: assemblea per i volontari
sottosezione di Vittorio. Alle 10.30
visita al museo d’arte sacra. Alle
13 pranzo al castello. Alle 15 recita del rosario e assemblea.
LUNEDÌ 24
Dalle 15 alle 18 a Nove è aperta la ludoteca. Stesso orario venerdì.
serà più in auto, ma solo
a piedi e in bici, su sovrappasso), ed entra nella seconda rotatoria (Rindola) su piano inclinato,
che raccoglie sulla destra
la confluenza di una bretella di collegamento con
via Carso. Uscito dalla
rotonda, il tracciato supera via Rio dei Casai, che
sarà dotata di sottopasso.
Dopodiché supera lo stesso Rio. Poi la variante
scende fino alla seconda
galleria (“Madonna della Salute”, 756 metri),
supera il sottopasso di via
dei Balbinot, poi via Bibanel e piega quindi verso sud con una curva che
aggira l’ospedale. Supera un ultimo sottopasso e
termina nella terza rotatoria, al confine con Cappella Maggiore.
MARTEDÌ 25
Dalle 15 alle 18 a San Giacomo è aperta la ludoteca. Stesso orario mercoledì e giovedì.
Alle 21 in biblioteca serata del Cai con
tema “Montagne e deserti” con diapositive. Relazione di Giuliano Bressan
MERCOLEDÌ 26
Alla Casa esercizi in Castello giornata di
spiritualità per adulti e terza età, guidata da don Piero Bortolini. L’incontro
è fissato per le 9 e si concluderà intorno alle 17.
Info: 0438 - 940374
GIOVEDI 27
Alle 20.30 in biblioteca per il cineforum “Uomini e montagne” proiezione di
“IL tempo si è fermato” di Ermanno Olmi.
VENERDÌ 28
Inizia la sagra dell’Immacolata. a Formeniga (vedi pagina seguente)
Farmacia di turno : Zamperlini, via Da
Ponte tel. 0438 -53116
I L T R A C C I AT O
Vittorio V.
LE IDEE DEI (POCHI) CONTRARI
L
a maggior parte dei
vittoriesi è favorevole al traforo di Sant’Augusta.
È pacifico.
Ma questa volta le voci
dei politici e dei vittoriesi sul
progetto Zuccolo non si sono
sentite. Nè in consiglio comunale, visto che doveva solo prendere atto del tracciato, né al termine della presentazione al Da Ponte, per
mancanza di tempo secondo
il sindaco Scottà. Non serve.
Una lettera al sindaco, consiglio comunale e ministri
Matteoli, Lunardi e Tremonti
è stata inviata dall’ingegner Ernesto Armellin, strenuo oppositore della tangenziale : «Il
traffico sulla variante sarà insignificante – sostiene Armellin – perché con il completamento della A28 da Sacile a Conegliano il bacino d’utenza del
traforo si ridurrà a pochi comuni a nord dell’A28 o della
Pontebbana (ipotizziamo: Fregona, Sarmede, Cappella). A
nessun vittoriese converrà seguire la nuova arteria, se non
altro per il timore ad infilarsi
nelle due lunghe gallerie».
Un’alternativa,un’utopia.
ECOGLOBAL: sei licenziati
E
coglobal chiude lasciando sulla strada
6 lavoratori: 4 saranno licenziati a fine novembre,
gli altri due a fine anno. È
il risvolto più amaro di una
vicenda che si è trascinata
per tutto l’anno. «L’azienda
è stata risarcita per la chiusura anticipata, i suoi collaboratori no. Un’ingiustizia
inspiegabile», sottolinea il
sindacalista Danilo Collodel della Cgil. Il sindacato
chiede che il protocollo
d’intesa tra Comune ed Ecoglobal che pone termine
in zona industriale a San
Giacomo alla presenza dell’industria tanto discussa
preveda anche garanzie per
i lavoratori. «Quanto meno
un indennizzo - afferma
Collodel - perché non è giusto lasciare delle persone
sulla strada in questo modo». I lavoratori, infatti, non
saranno posti in mobilità,
ma avranno a loro disposizione soltanto il sussidio di
disoccupazione. «Si tenga
presente, fra l’altro, che l’Ecoglobal non è stata chiusa
con decreto ingiuntivo, ma
attraverso un percorso condiviso». (FDM)
La circonvallazione salverà
Serravalle, ma irromperà su
campagna e collina. Di fronte all’inevitabile danno ambientale, e al cospicuo investimento necessario, c’è chi
rispolvera un’utopia: superare la stretta di Serravalle
attraverso la liberalizzazione
dell’A27 da Vittorio Sud a
Vittorio Nord. Obbligando
le auto e il traffico a passare
di lì. Certo, i guidatori sarebbero costretti a un tragitto più lungo. Ma questi amanti dell’utopia pensano
anche che non sempre si
debba cedere alla dittatura
delle quattro ruote.
Alle Filande
“Le voci della
scuola”
ncora in dubbio sulla scelta dopo la terza media?
Un’opportunità di chiarirsi le
idee è offerta da "Le voci della scuola", mostra alle Filande
in cui si presentano le 13
scuole superiori del vittoriese.
Sarà aperta al pubblico sabato 22 dalle 15 alle 19 e domenica 23 dalle 9 alle 12. Inoltre a breve uscirà lo speciale L’Azione illustrata dedicato ad una panoramica delle
scuole superiori di Vittorio e
Conegliano.
A
e
L’AZiON
Vittorio Veneto
COLLEZIONE PERSONALE DI ARTE SACRA
“È per amore della Cattedrale”
mons. Moret regala... un museo
D
a anni lo seguono chiesa cristiana di Ceneovunque vada e o- da, dedicata anche allora
ra monsignor Antonio alla Beata Maria Assunta,
Moret ha deciso di la- della quale sono molto
sciarli riposare nel luogo devoto». La collezione di
più adatto, dove lo erano arte sacra era stata racstati quando erano inte- colta dall’appassionato e
gri. Sono una
attento
quarantina di
monsignoreperti archeore quando
logici che comfurono eseprendono ornaguiti i lavoti su pietra e su
ri di comarmo. Una
struzione
vera carta d’idel nuovo
dentità dell’atpatronato,
tuale cattedrale PREZIOSI FRAMMENTI - Uno dei reperti con la dedonati da mons. Moret molizione
di Ceneda, edificata, come
della casa
sempre avveniva, sull’an- dei canonici negli anni
tica e primitiva basilica ’58/59. Sono tutti reperti
paleocristiana.
che si raggruppano in tre
Sta per essere comple- periodi storici precisi. Il
tata la loro sistemazione primo è il periodo tardonelle due sale che si tro- antico, paleocristiano,
vano all’entrata posterio- che va dal IV al VI secore della Cattedrale. Il luo- lo; il secondo è il periodo
go è senz’altro il più ido- barbarico dal VI al X seneo anche per la facilità colo, quando non si scoldi visione. «È un regalo pivano figure umane ma
che faccio – afferma mon- solo ornati; come nel tersignor Moret – per un at- zo periodo, quello romato d’amore verso la prima nico che va dal X al XII se-
colo. Sono descritti tutti
per la prima volta nella
guida storica che sarà
presentata, quasi sicuramente la seconda domenica di gennaio 2004, in
vicinanza alla festa di San
Tiziano. In quell’occasione monsignor Moret regalerà la guida ai presenti, come aveva già fatto
con il catalogo “Mille anni di sculture e ornati lapidei nell’area ducale cenedese” nel 2001.
Isabella Mariotto
A S. GIACOMO IL FRANTOIO
quintali giornalieri con una resa di 15,5 chili d’olio
su 100 chili di olive convogliate.
L’olio del frantoio si fregia della Dop Veneto, sotto zona del Grappa, e al
momento chi lo ha se lo
tiene, anche se un bottiglione casalingo da 2 litri
vale sui 26 euro.
«Non promettiamo un
ritorno economico sul breve periodo – spiega – perché per abbattere almeno
i costi fissi dovremmo imbottigliare (bottiglie da ½
litro e a 10 euro cadauna,
ndr) non meno di 15-20 ettolitri di olio l’anno. Cifra
dalla quale ora siamo distanti, ma non troppo!».
Mario Sanson
L’ulivo vittoriese
punta alla qualità
Q
uello degli ulivi dal “non presente”, portando
Grappa al Cansi- alle stelle la bontà dell’olio
glio è un grande sogno rea- medesimo».
lizzato! Quando una decina
Baccichetti, che è il vid’anni fa o giù di lì è co- ce presidente dell’Aprool
minciata la grande avven- (Associazione produttori
tura dell’impianto in
zone scoscese, o in
altre comunque non
più adatte ad una viticoltura da reddito,
più d’uno ha storto il
naso, in attesa del fallimento. Ma gli ulivi,
e soprattutto gli olivicoltori nostrani sono duri a morire…
onde per cui dal
Grappa al Cansiglio
ci sono oggi almeno
ATTORNO AL FRANTOIO - Sebastiano Baccichetti
200 mila piante, con
e Gino Breda (col camice), la mente
una produzione che
e il braccio per l’olio d’oliva vittoriese
quest’anno – anno
“balengo” per l’insolita, lunga, lunghissima, olivicoli di Treviso, 700 itorrida, secchissima esta- scritti), lo abbiamo inconte – si aggira sugli trato “alle Filande” di San
800/1000 quintali di olive. Giacomo, tutto indaffarato
«Sanissime e per giun- attorno al modernissimo
ta senza attacchi di mosca, frantoio sociale, l’unico
che a volte è un vero fla- professionale in tutta la
gello – commenta Seba- provincia di Treviso, inaustiano Baccichetti da Ce- gurato a ottobre.
neda, pioniere degli ulivi
L’impianto studiato dalmoderni sul colle San Pao- lo stesso Baccichetti, e che
lo, che già in antichità era si avvale della maestria e
“monte degli ulivi” –, il che delle competenze di Gino
ci consente di spremere Breda da Fregona, ha una
un olio con acidità quasi capacità lavorativa di 40
Domenica 23 novembre 2003
DA LUNEDÌ 24 APRE LA NUOVA COSMO
LA “SCUOLA DEI 90 GIORNI” IN VIA PONTAVAI
I
n tempo da guinness
ha superato tutti i
collaudi ed è già cominciato il trasferimento dell’arredo. Iniziata il 9 luglio
e conclusa entro i previsti
90 giorni, la nuova scuola media Cosmo ospita da
giovedì 20 gli studenti.
Così si risponde all’emer-
genza-pericolosità strutturale della vecchia Cosmo in centro. Edificata
vicino all’Istituto d’arte,
in via Pontavai, la struttura è stata costruita con
prefabbricati modulari in
acciaio e cemento, isolata
termicamente e acusticamente, e rivestita inter-
GIÀ PRONTA - L’ingresso della nuova scuola Cosmo
SS. PIETRO E PAOLO, LAVORI IN CORSO
avori in corso per una delle chiese più giovani
della nostra città. Da lunedì 10 impresa al lavoro a Santi Pietro e Paolo. Nel corso dell’estate, infatti, si sono verificate delle cadute di piccoli pezzi
di intonaco dal cordolo, potenzialmente pericolose,
che avevano convinto a transennare la zona d’accesso alla chiesa. Ora il cordolo (la sporgenza bianca nella rossa facciata) verrà rifatto integralmente.
Con la stessa posa di ponteggi si provvederà anche
a intervenire sugli otto pilastri portanti della chiesa, bisognosi di manutenzione.
I lavori dovrebbero protrarsi per un mese circa, e
costare attorno ai 110 mila euro.
L
FORMENIGA:
tempo di sagra
I
nizia venerdì 28
la tradizionale sagra dell’Immacolata a
Formeniga, con torneo di briscola venerdì sera, e musica al
sabato. Domenica 30
invece si terrà la festa
degli anziani della parrocchia, con Messa alle 11 seguita dal pranzo insieme.
Per tutta la durata
della sagra – dal 28 novembre all’8 dicembre
– saranno aperti la pesca di beneficenza e il
chiosco enogastronomico.
21
namente in cartongesso.
I medesimi materiali dell’Istituto d’arte, l’unica
scuola del Vittoriese ad aver avuto bisogno soltanto di minima manutenzione negli ultimi dieci anni. All’interno ci sono 12
aule, una che può ospitare 22 alunni e le altre 28,
una sala insegnanti e una
per i bidelli, e quattro laboratori: uno multimediale, uno insonorizzato
per la musica, uno tecnico artistico ed uno per la
biblioteca e le attività alternative. L’impianto termico è a pavimento, per
un ottimale risparmio energetico. All’inaugurazione di sabato 22 novembre alle 11 parteciperanno le autorità e vi è la
specifica volontà che «sia
presente – afferma l’assessore all’Istruzione, Antonella Caldart – l’autorità
religiosa, perché è importante che Dio sia presente anche a scuola».
L’importo investito per
la nuova sede è di 1 milione 300 mila euro, ottenuto tramite un mutuo
dalla Cassa depositi e prestiti, e restituibile in 40 rate semestrali. (IM)
22
TANTI BEI PERCORSI MAL SEGNALATI
Colle in bici:
bella e impossibile?
F
ossimo nell’Olanda che tanto ama
le bici, ci sarebbero frecce e mappe a profusione lungo quelle deliziose,
solitarie stradicciole, che con
i colori dell’autunno ne guadagnano anche in fascino.
Ma Colle Umberto ha fatto
le pentole ma non i coperchi.
Ha cioè predisposto una rete di stradine secondarie di
interesse naturalistico e storico (molti sono di origine
napoleonica). Percorsi alternativi che diano un motivo in
più di scegliere la bici anziché la macchina. Ma li ha
corredati di una segnaletica
a volte assente e a volte confusa, in cui si sommano tante proposte di itinerario diverse, e i tratti del percorso
sono tra loro slegati.
come detto, le frecce sono
talvolta assenti all’interno dei
tratti di percorso: ci si perde. E mancano del tutto nei
tratti di collegamento: non
viene in mente a nessuno
che potrebbe interessarci un
anello ciclabile fuori dagli
stradoni per congiungere le
parti del Comune di Colle?
Come ci si perde anche
quando le frecce sono doppie, come all’incrocio via Salis-via Marcon per chi arriva
da Mescolino: ti dicono di andare in entrambe le direzioni, meglio chiedere consiglio
ad Amleto... Si può obiettare
che in realtà la rete serve a
valorizzare tratti di valore
storico, che quindi sono più
d’uno. Ma resta il disorientamento di chi non conosce
a menadito i percorsi collumbertesi. Anche perché
nei cartelli si parla di un itinerario che sia anche turistico.
In generale, tutte le frecce sembrano essere pensate
per chi viaggia in senso orario (da Colle a Mescolino, eccetera), al contrario del nostro test.
INTERVISTA A LEO PIZZOL
re di numerosi affreschi in Italia e all’estero e di film di animazione. La sua presenza a
Sarmede ha cambiato il paese, facendolo conoscere in tutta l’Europa. Alle prime edizioni partecipavano quasi esclusivamente artisti amici di
Zavrel, ma pian
piano la Mostra si
affacciò su tutto il
panorama mondiale dell’illustrazione per l’infanzia. Molti operatori di creatività si
sono formati a
Sarmede o hanno
trovato a SarmeLeo Pizzol de – spiega ancora Leo Pizzol, infaticabile quanto discreto nell’apparire – la possibilità di far
conoscere il loro lavoro e di
accrescere la loro esperienza.
Per quanto riguarda il futuro
della nostra Mostra, dipende
molto dall’aiuto che si potrà
avere dalle istituzioni. Si potrebbero fare molte più cose
soprattutto durante il periodo
della Mostra, ma abbiamo carenza di spazi. Questo problema non può essere risolto
dalla Fondazione Mostra».
Mario Sanson
I problemi
Mentre le strade sterrate
sono tutte ottimamente tenute, le frecce segnaletiche
di legno sono spesso rese illeggibili dal tempo. Inoltre,
Alla Mostra
servono più spazi!
C
on quest’anno, a Sarmede, il “paese della
fiaba”, la Mostra internazionale d’illustrazione per l’infanzia ha toccato quota 21 edizioni. Un traguardo insperato, anche per il grande e crescente successo e in special
modo per l’enorme numero
di bambini (11 mila 200 alla
20ª edizione), genitori e più
semplicemente di gente che
qui ci arriva, anzi ci vuole arrivare!
Se così si può dire, “soci”
fondatori furono nell’ormai
lontano 1983 in primis l’indimenticato e indimenticabile
Stepan Zavrel, poi Huber Di
Remigio, Ivo Lorenzon, Leo
Pizzol, cui si sono affiancati
subito Wanda Dal Cin, Danny
e Rino Masutti.
Questi amici, ad eccezione di Huber Di Remigio, fanno attualmente parte della
fondazione Mostra interna-
zionale d’illustrazione per
l’infanzia,
che è presieduta da Leo
Pizzol, in tutti i sensi il
“server” doc
di
questo
grande evento mediatico
e culturale
pur in una minuscola comunità (3 mila anime), e per
giunta alle falde della montagna, quindi con problemi di
spazio per gli oltre 42 mila visitatori dell’anno scorso.
«Zavrel, artista boemo ora
scomparso, risiedeva a Sarmede fin dal 1968 – commenta il professor Leo Pizzol,
60 anni egregiamente portati, e dalla insospettata vitalità
–, ed era molto conosciuto
non solo come illustratore,
ma anche come pittore, auto-
CAPPELLA: Luigi e non Flavio Cillo
Per un errore la scorsa settimana
abbiamo pubblicato la foto di
Luigi Cillo a corredo di un
articolo in cui si parlava di
Flavio Cillo. Ce ne scusiamo con
gli interessati e pubblichiamo la
foto corretta di Flavio Cillo.
e
L’AZiON
Vittoriese
Domenica 23 novembre 2003
SARMEDE:
Laboratori per
famiglie
uovo appuntamento a Sarmede
con i laboratori creativi per i
bambini accompagnati dai genitori.
Sabato 22, dalle 14.30 alle 17.30,
si costruiscono le ciabatte di Cenerentola e viene proposta una rivisitazione creativa della fiaba con
Cristiano Marin.
N
Ulteriore elemento di
confusione: lungo le strade si
trovano tantissimi tipi di indicazioni: di legno grandi in
alto, di legno piccole in basso coi numeri 101, 201 e 701;
marroni metallici rettangolari con l’indicazione “La
strada dei colli”; frecce stradali col logo di “Bicinvacanza”; rettangolari alti e stretti
col logo di una bici. E “Mulini e officine” a Mescolino.
Dà il suo contributo anche il sito web comunale
(www.comunecolleumberto.it, voce “percorsi naturalistici”, poi “visualizza la mappa”): il “percorso naturalistico” proposto ricalca in gran
parte l’itinerario che abbiamo visto, ma non del tutto; il
“percorso delle ville”, invece, è una novità. Di entrambi, comunque, non c’è traccia sul terreno, in frecce o
indicazioni.
Per l’anello che abbiamo
preso in considerazione noi,
bisogna seguire (se ci riuscite) le frecce marroni piccole (e consunte) e quelle
più basse contrassegnate dal
101, e prendere come riferimento le mappe affisse nelle bacheche col tettuccio.
Che troviamo a Colle, ma
non a San Martino.
Altra confusione, almeno
all’occhio profano, è nei cartelli esplicativi delle piccole
bellezze locali. Metallici per
ville e chiesette, lignei per al-
cuni pochi tratti di interesse
naturalistico. Ma non erano
due facce della stessa medaglia acchiappaturisti?
Turismo
Colle Umberto ha grandi
potenzialità per un certo tipo
di turismo. Nella zona è probabilmente il Comune con la
più estesa rete di percorsi ciclabili, o in cui passeggiare.
Perlopiù pianeggianti o in
dolce pendenza, permetterebbero anche collegamenti a Vittorio, Cappella, San
Fior senza passare per le
strade principali. E la manutenzione di queste strade,
che spesso, come visto, hanno anche valore storico, è lodevole. Ma l’abbondanza da
un lato e l’incompletezza dall’altro della segnaletica rendono la rete di stradine accessibile solo a chi già la conosce.
Per chi?
Sono circa 8 chilometri di
percorso, agevoli per le biciclette, non occorre la mountain bike. Anche se i meno allenati troveranno qualche salita su cui scendere di sella.
In passeggiata, sono carini
alcuni tratti: per famiglie e
bambini, soprattutto l’anello
da Mescolino a San Bastian,
con andata per via Salis e ritorno per via Marcon. Ottimo allenamento anche per
appassionati di jogging: però
privo di illuminazione.
Tommaso Bisagno
CAPPELLA
Il 23 la Banda
anima
la messa
delle 10.30
I
l Corpo bandistico di
Cappella Maggiore domenica questa, 23 novembre, è in festa. «Ogni anno –
sottolinea il parroco, don
Giulio Fabris – i bandisti per
onorare la loro patrona animano con la musica una messa per la comunità ed è per
me occasione anche per ringraziarli per le varie esecuzioni musicali che realizzano
da sempre nel corso dell’anno in diversi momenti come
la processione del Rosario».
L’appuntamento con il
Corpo bandistico è fissato
per la messa delle 10.30. Nel
frattempo i bandisti sono al
lavoro per preparare i concerti in occasione del Natale
2003, che li vedrà impegnati
il 20 dicembre a Sarmede e
il 21 a Bagnolo.
e
L’AZiON
Vallata / QdP
SEMPRE MENO SERVIZI PER LA COMUNITÀ
Tovena, attese
e disillusioni
U
n ufficio postale, un negozio
di alimentari,
sei osterie, un’agenzia finanziaria e la chiesa. Qualcuno penserà che stiamo
descrivendo quel che resta di un disperso paesino
della montagna bellunese.
E invece parliamo di Tovena. Paese che conta 640
abitanti. Con Soller e Gai
supera di poco i mille. Pochi ma combattivi. Decisi
a difendere la propria identità. «Il paese va avanti grazie al volontariato» affermano, con un pelo di orgoglio, i “capi” di alpini e
pro loco. Qualche esempio dell’impegno del volontariato? La costruzione
della sede degli alpini sul
San Boldo, la pulizia dei
sentieri e del torrente Gravon, l’antica sagra dei santi Simone e Giuda.
Loro si danno da fare
ma – denunciano – trova-
Aumentano gli immigrati,
calano i servizi
Angolo caratteristico di Tovena
no poco aiuto dalle istituzioni. Come capita in tanti comuni, anche qui la frazione piccola si sente “dimenticata” dal capoluogo,
che è Cison. Non si tratta
tanto di mancanza di opere pubbliche, «perché ne
hanno fatte: i marciapiedi,
il tetto delle ex scuole, la
piazza, il cimitero», ma di
quelle piccole attenzioni
che agevolano la vita quotidiana. Un esempio con-
creto? Per motivi di carenza, l’acqua è stata tolta
proprio nei giorni della sagra. Questo ha fatto arrabbiare molti volontari.
Il San Boldo
mai decollato
Negli anni passati c’era
la speranza che il rilancio
di Tovena passasse per il
rilancio del San Boldo. Ma
oramai questa è considerata una pia illusione. Sul
passo il giro di gente è
MIANE: Incontro con Giovanardi
V
enerdì 21 novembre, alle 19.45, il ministro per i rapporti con il Parlamento Carlo Giovanardi tiene un incontro nell’aula magna della scuola elementare di Miane sul
tema “I giovani e il servizio civile volontario, opportunità per
il nostro territorio”. Al convegno interviene anche l’onorevole
Luigi D’Agrò capogruppo Commissione attività produttive
della Camera dei Deputati. Organizza il Comune di Miane.
REVINE: Messa per don Chiarel
A
sei anni dalla morte di don Luigi Chiarel, verrà
celebrata domenica 23 novembre alle 10, una
messa nella chiesa arcipretale di Revine, suo paese di
natale. L’iniziativa darà inoltre modo di incontrarsi per
un momento di preghiera insieme, a quanti l’hanno conosciuto e hanno condiviso con lui momenti della loro
vita. Tra questi i membri dell’Associazione radiantistica trevigiana, Gruppo Radio Italia Alfa Tango e del Movimento apostolico ciechi di cui fu consulente ecclesiastico, i fedeli della parrocchia di Rai di San Polo di
Piave dove fu parroco per diversi anni. Il ricordo di don
Luigi a Revine Lago rivive inoltre nella chiesetta della
Madonna della Neve in località Lama delle Crode, da
lui voluta e realizzata.
COMBAI: A 102 anni è deceduta
Maria Buogo ved. Stefani
M
ercoledì scorso la
comunità di Combai ha tributato l’estremo
saluto a Maria
Buogo vedova
Stefani, 102 anni, la più anziana cittadina del
comune di Miane, deceduta
nell’ospedale di
Noale. L’ultracentenaria aveva festeggiato il
suo ultimo compleanno il
27 febbraio scorso a Spinea, nel Veneziano, nella
casa della figlia Renata
molto limitato. Solo in occasione delle feste promosse dagli alpini si registra un certo via-vai. «È inutile, lassù mancano le
attrattive» dicono i tovenesi. E non possiamo dar
loro torto. Non c’è neppure un’area con giochi per
bambini, il minimo per attrarre le famiglie. «Quando la nostra casa sarà finita – osserva il presidente
degli alpini Mario Magagnin – faremo iniziative da
maggio a settembre. Ma
servono soldi». Quella casa è il simbolo di cosa può
far fare il sano orgoglio alpin-tovenese: è stata realizzata da volontari con 2
mila 200 ore di lavoro. Ora mancano serramenti e
impianti. Costo preventivato: 70 mila euro.
dov’era ospite durante il
periodo invernale. Nata
nel 1901, sposata nel 1924
con Silvio Stefani, Maria Buogo è sempre
stata molto impegnata nei lavori agricoli, e
tra le sue passioni figurava
l’arte di confezionare ghirlande con fiori di
carta e piume d’oca. Lascia
i quattro figli Renata, Teresa, Emma e Celeste con
i rispettivi familiari.
Se oggi la popolazione
di Tovena “tiene” è grazie
agli extracomunitari che
comprano o prendono in
affitto vecchie case disabitate. Che sono davvero
tante. Nel borgo Magagnin un tempo vivevano in
43, oggi una decina. Così
in borgo Antiga. «Gli immigrati non creano problemi – spiega Luca D’Agostin proprietario della
bella locanda Al Bakaro –.
Non si può parlare di integrazione ma, ad esem-
BARBISANO:AL LAVORO
PER IL MERCATINO
S
i sono messe al lavoro
le donne della Corale
Barbisano all’idea di allestire
un mercatino natalizio che apre i suoi battenti già domenica 23 novembre in occasione del concerto di S. Caterina (alle 17). Il mercatino verrà
allestito dopo il concerto, nelle ex scuole elementari dove
ci sarà anche un piccolo rinfresco. Al concerto interverranno i cori “Suaves Vocis”
della provincia di Padova e
“Natività della Beata Vergine”
di Miane, oltre al coro ospitante.
L’idea del mercatino è nata dal bisogno di raccogliere
fondi per le attività della Corale, ma vista la quantità degli oggetti prodotti, una buona parte andrà sicuramente a
iniziative di solidarietà.
Ogni giovedì sera una decina di signore si incontravano nella stanza del Filò per
creare manufatti di ogni ge-
SERNAGLIA:
Incontro
sull’immigrazione
PIEVE: Dibattito
“I giovani e lo
sport”
L’
Anolf della provincia di Treviso – associazione nata nell’ambito della Cisl per occuparsi
di immigrazione – e il Comune di Sernaglia della
Battaglia, organizzano una
serata per dibattere su uno
degli argomenti più d’attualità di questi ultimi
tempi: “Immigrazione &
integrazione, viaggio tra
leggi e regolamenti, diritti e doveri”. L’appuntamento è per venerdì 28 novembre, a partire dalle
20.30, nella sala comunale
di Sernaglia della Battaglia. La serata vedrà la relazione di Mauro Brambullo, magistrato. Moderatore sarà Franco Marcuzzo, che elencherà anche alcuni dati sulla presenza di immigrati nella
provincia di Treviso.
giovani e lo sport oggi: si
gioca ancora per divertirsi?”:
è questo il tema del dibattito
pubblico organizzato da Panathlon International-Club di Pieve di
Soligo e Quartier del Piave e Basket Pieve ’94-Centro Minibasket
Pieve di Soligo, con il patrocinio
del Comune di Pieve di Soligo,
per lunedì 24 novembre, alle
18.45, nell’auditorium comunale
Battistella Moccia di Pieve. Interverranno Paolo Pressacco, ex
giocatore di serie A, segretario generale della Pallacanestro Benetton Treviso, Domenico Immucci,
responsabile Progetto Scuola della Fip, Jacopo Lodde, allenatore
nazionale, head coach del Basket
Vigor Conegliano, Maurizio Sarcinelli, allenatore nazionale, responsabile settore giovanile del
Basket Vigor Conegliano, Cosimo
De Chirico, componente della Società italiana di medicina generale. (MZ)
“I
Domenica 23 novembre 2003
pio, frequentano tranquillamente i locali». Luca è di
quelli che si sono rimboccati le maniche e hanno
scommesso sul proprio
paese: «Nel ’95 ho deciso,
insieme a mio fratello, di
23
Il parroco:
“Dobbiamo
riscoprire
i valori”
andare in ferie. E anche
l’ultimo negozio rimasto,
il casoin, è da almeno quattro anni in odore di chiusura.
«Ci fosse almeno un’area giochi attrezzata per i
ragazzi – sottolineano diversi tovenesi – dove realizzare anche le strutture
fisse per le feste» sottolinea il presidente della Pro
loco, che deve fare ogni
anno i conti con capannone e cucina da montare e
smontare.
restaurare la vecchia osteria di famiglia. In pochi
hanno creduto alla nostra
scelta. Ebbene da otto anni lavoriamo bene, sia con
gente del paese, sia con
gente da fuori». Al Bakaro
è infatti conosciuta ben oltre la Vallata.
La popolazione è calata
e i servizi se ne sono andati. Le scuole sono state
chiuse nel 1990. Per la materna e le elementari si va
a Cison, per le medie a
Follina. Il medico di famiglia apre l’ambulatorio il
giovedì per tre ore; poi riceve a Cison. È ancora aperto l’ufficio postale ma
ci sono avvisaglie di una
sua soppressione. Già l’estate scorsa è stato aperto
a singhiozzo per consentire all’unica impiegata di
«Qui bisogna prima di
tutto recuperare i valori umani, cristiani e sociale –
sottolinea il parroco don
Livio Spader –. Comprendo le preoccupazioni per
il futuro del paese, ma la
mia attenzione è rivolta soprattutto alla crescente disattenzione verso il messaggio evangelico. Per ridare nuova vita a Tovena
ser vono sì le attività sociali, ma non bastano.
Dobbiamo lavorare come
comunità guardando alle
finalità profonde dell’uomo. C’è l’urgenza di conciliare gli impegni del cristiano con la vita moderna. Pertanto non solo tempo per lo sport ma anche
per il catechismo. Non solo lavoro ma anche servizio nella comunità».
Federico Citron
nere: abitini per le bambole,
cuscini, presepi in pasta di sale, palline, biglietti augurali,
braccialetti e tante altre cose.
Un modo diverso di stare insieme, unendo allegria e creatività. «Siamo partite quasi per
scherzo – affermano coriste e
simpatizzanti –, ma strada facendo ci siamo accorte che
basterebbero poche ore alla
settimana per realizzare oggetti davvero unici e originali». E non è detto che quest’attività debba fermarsi qui.
Erica Pradal
L’auspicio del parroco
24
VALUTAZIONI SUGLI UOMINI E L’AMBIENTE
Don Sergio e il
Quartier del Piave
S
to a Vidor nel
zione, e per
1920, è parroco
questo sono
di Fontigo dal
state una be1959 ed è un
nedizione, ma
cultore di storia
nel contempo
locale. Passiohanno indotto
ne che straripa
l’individuo ad
fin dalle prime
attaccarsi ai
battute: subito
beni materiali.
mi mostra le foSono tra i pestocopie di alcusimisti. Ormai
ni rari docua guidare la vimenti: una foto
ta è un sentid’epoca di Piemento mateDon Sergio Bortolamiol riale e non spive che arriva
da Vienna, una
rituale».
cartina toponomastica di ViCome ne veniamo fuodor che spiega l’origine delri?
la località “Bosco”, e altro an«Forse serve una stretta
cora.
economica. Non nel senso di
Ma torniamo al tema del- ritornare a condizioni di mil’incontro. Senza tanti giri di seria. Ma di avere un po’ meparole, con l’immediatezza e no, così da dare il giusto pela ruvidezza che gli sono pro- so alle cose e relativizzare il
prie, don Sergio arriva subi- valore dei beni».
to al dunque. «Com’è oggi la
Veniamo al territorio.
gente del Quartier del PiaLa diga di Falzè è trave? C’è tanto individualismo
montata. Ma resta il
e relativismo. Le fabbriche ci
problema della gestiohanno salvato dall’emigrane del fiume...
I
COLBERTALDO
fogliando L’Azione
del 1969 mi sono
imbattuto in un articolo di fuoco scritto dal parroco di Fontigo, don Sergio
Bortolamiol, contro il progetto di una diga sul Piave da
realizzarsi a Falzè di Piave.
Don Sergio e i fontighesi
quella battaglia l’hanno vinta: la diga non è stata realizzata, anche se, di tanto in tanto, qualcuno della “bassa” rispolvera quella vecchia idea
in contrapposizione alla soluzione – fatta propria di recente dall’Autorità di bacino
– delle casse di laminazione.
Letto quell’articolo ho deciso di fare un salto a Fontigo da don Sergio, per una
chiacchierata sul Piave e sulla gente che vi abita intorno.
E per avere un aiuto nell’analisi – che da mesi questo
giornale sta compiendo – sui
cambiamenti in atto nel
Quartier del Piave. Terra che
don Sergio conosce a menadito dal momento che è na-
gruppi parrocchiali di
Colbertaldo si sono
riuniti domenica 9 novembre nella casa di spiritualità
“Papa Luciani” in Santa Giustina (Bl) per una giornata
di ritiro e di fraternità; ed è
stata veramente una domenica vissuta intensamente e
cordialmente.
Erano presenti il consiglio pastorale, gli animatori
e catechisti, il coro, il gruppo missionario e il gruppo
delle pulizie della chiesa.
A guidare l’incontro è stata una coppia di Belluno, sul
tema: “Parrocchia ed Eucaristia”.
La vivacità e la scioltezza
con cui è stato presentato e
svolto il tema ha conquistato e coinvolto l’assemblea.
La ripresa dell’anno pastorale in parrocchia non poteva essere più promettente: la semina ha trovato un
buon terreno!
Nella misura in cui l’Eucaristia fa la comunità, a sua
volta la comunità diventa Eucaristia: “Fate questo in memoria di me”, fare memoria
Ritiro
del CPP
e festa
di S. Andrea
di Lui significa diventare dono e comunione nel servizio
e nella partecipazione alla vita della parrocchia.
Il pranzo e l’Eucaristia
del pomeriggio sono stati
condivisi con altre due comunità presenti nella casa
“Papa Luciani”: quelle di
Tezze e di Santa Maria del
Piave. Sono stati due mo-
e
L’AZiON
Quartier del Piave
Domenica 23 novembre 2003
menti molto significativi che
hanno iniettato entusiasmo
e seminato speranza.
Ora la comunità si prepara alla celebrazione del
patrono sant’Andrea apostolo, che segna l’inizio dell’Avvento.
Venerdì 28 è in programma una veglia di preghiera,
domenica 30 la Messa solenne e il pomeriggio di festa in oratorio con il teatrino
delle marionette, la presentazione del calendario 2004
“Un anno in Colbertaldo: panoramiche e proverbi” e l’apertura del mercatino di oggettistica natalizia equo solidale che rimarrà aperto fino a Natale.
PIEVE / 65 ANNI DI MATRIMONIO
arco Busetto
(93 anni) e Irma Mura (87
anni) si sono uniti in
matrimonio il 26 novembre 1938. Quest’anno festeggiano,
quindi, i loro 65 anni di
vita in comune, attorniati dalle tre figlie, dai
tre generi, sei nipoti e
quattro pronipoti.
M
«Il Piave è un torrente,
non si può fermare. Stanno
scavando ai suoi fianchi e così la parte centrale del letto
è più alta. Questo è sbagliato e provoca fenomeni di erosione come quello che sta
colpendo l’Isola dei Morti. La
mia idea è che bisogna togliere ghiaia in mezzo così
da portare il letto tutto allo
stesso livello».
Qualcuno ha proposto
di piantare viti nei
Palù. È d’accordo?
«I Palù devono restare così come sono. Non si piantano le viti nell’acqua. Gli interessi spingono a fare interventi le cui conseguenze prima o poi si pagano. Lo dimostrano alcune realizzazioni nella zona nord dei Palù.
Ci sono amministratori che
hanno “assassinato” la natura».
Ha qualche aneddoto
sui paesi del Quartier
del Piave?
«Ognuno ha un carattere
che lo contraddistingue dagli
altri, anche se pian piano l’identità si sta perdendo. Ad
esempio un tempo chiamavamo i moriaghesi “quei dei
cravata” per il loro atteggiamento sostenuto, a Mosnigo
invece c’era fame, tanta fame. Alcuni paesi sono stati
poi fortemente segnati dai loro parroci. Penso a monsignor Costa a Vidor e a monsignor Pasin a Soligo». (FC)
COL SAN MARTINO
100 anni della chiesa,
un anno di festa
I
l 21 novembre del 1904 l’arcipretale di Col San Martino veniva “resa ufficiabile con solenne benedizione”, come si trova scritto nei registri della parrocchia.
Il 21 novembre 2003, alle 19.30, nella stessa chiesa il vescovo Magarotto presiede una solenne celebrazione in
occasione dell’apertura dell’anno di preparazione al centenario della chiesa. «Quasi un Anno giubilare allo scopo di sensibilizzare e coinvolgere i colsanmartinesi con
riflessioni, iniziative, celebrazioni – spiega il parroco
don Mario Battistin –. Mi auguro che tutto l’anno del
centenario offra l’opportunità di ravvivare la fede, rafforzare la speranza e consolidare la carità».
Alla messa del 21 un posto particolare sarà riservato ai parrocchiani dai 70 anni in su: sono coloro che hanno sentito raccontare la storia della grande costruzione, magari dagli stessi
artefici. Per l’occasione
il Vescovo ha composto
una “preghiera del centenario della chiesa”.
L’arcipretale, dedicata all’Annunciazione del
Signore, venne edificata tra il 1898 e il 1904 su
progetto dell’ingegner
Augusto Zardo. Durante la Grande Guerra
venne spogliata dei suoi
arredi e adibita a deposito per munizioni. Nel
1971 subì gravi danni a
causa di un incendio
provocato da un fulmine.
e
L’AZiON
Conegliano
Domenica 23 novembre 2003
INTITOLATA A “SERGIO TOFANO” D. SALTON SALUTA IL DUOMO
Parè, dopo la ristrutturazione “Qui ho imparato
ecco la nuova scuola dell’infanzia
a fare il prete”
È
“I
nsegnare
ai
bambini il buon
gusto”. Era l’appello di Sergio Tofano, in
arte “Sto”, vignettista, illustratore, ma anche autore, regista e attore di teatro, a cui è stata intitolata
la scuola dell’infanzia di
Parè, nota a tutti, fino alla
scorsa settimana, semplicemente come scuola materna di Parè. E l’inventore del signor Bonaventura, la nota striscia di fumetti del Corriere dei Piccoli, non è mai arrivato a
vedere, essendo morto nel
1973, quanto bisogno di
“buon gusto” ci sia ai giorni nostri. A trasferire ai 140
piccoli ospiti della scuola
gli insegnamenti dell’artista romano ci penseranno
la direttrice didattica del
III circolo, Sabrina Antiga,
e le maestre, a partire da
quel manifesto sul teatro
per i bambini che Tofano
firmò di suo pugno. «Egli
credeva che non fosse una
buona cosa far fare teatro
ai bambini – spiega Antiga – perché rischiano di diventare “marionette” nelle mani degli adulti. Riteneva invece più educativo
produrre del buon teatro,
coinvolgente, stimolante
rivolto ai bambini». Così la
direzione didattica ha motivato la scelta dell’intesta-
PARÈ: La scuola dell’infanzia “Sergio Tofano”
zione a Sergio Tofano della materna di Parè. Oltre a
un cambiamento di nome,
anche uno di fatto: il plesso, inaugurato alla presenza del vescovo Alfredo
Magarotto il 15 novembre
scorso, è stato ampliato
per un investimento complessivo di circa 690 mila
euro. «La scuola era stata
progettata per contenere
tre sezioni – afferma Antiga – mentre ormai i locali
ne ospitavano cinque. Ora
abbiamo due aule in più e
un salone. Allestiremo una stanza a refettorio per i
bimbi più piccoli, in modo
che durante i pasti non siano disturbati, e una sala
lettura dove daremo vita a
una vera e propria biblioteca. Qui ci sarà inoltre lo
spazio per laboratori di lettura animata». Sono inoltre stati adeguati gli impianti e rifatti i servizi i-
gienici. Altra modifica rilevante, l’ingresso: non è
più sull’incrocio, ma nella
parte posteriore del plesso
scolastico, in via Risorgimento. Alcuni residenti
del quartiere, infatti, avevano segnalato la pericolosità dell’entrata principale e la questione era stata portata in Consiglio comunale da un’interpellanza della Lega Nord. È stato infine ricavato un nuovo
edificio che ospiterà la
nuova sede del III circolo,
consentendo così di recuperare spazi e di concentrare tutte classi in un unico plesso. «Un ottimo risultato – ha commentato il
sindaco Floriano Zambon
– con l’adeguamento della
scuola alle nuove esigenze può dirsi completa l’offerta di strutture materno
infantili del quartiere».
Francesca Nicastro
PIEVE: IL BALBI ACCOGLIE
RAGAZZI E FAMIGLIE IN VISITA
I
l collegio vescovile Balbi Valier di Pieve di Soligo sarà Scuola aperta sabato 29 novembre, dalle
14.30 alle 18.30, in particolare allo scopo di far conoscere per l’anno scolastico
2004-2005 l’Istituto giuridico
economico per ragionieri,
con opzione linguistica. Gli
Istituti Balbi Valier, sorti nel
1926 e paritari nel 2000, vantano una lunga tradizione educativa basata sulla centralità dello studente. Al fine
di rispondere pienamente alle esigenze dei ragazzi, l’Istituto promuove periodicamente attività di dibattito,
confronto e sensibilizzazio-
ne sulle problematiche del
mondo giovanile attraverso
la collaborazione di esperti.
Inoltre, già da alcuni anni,
anticipando la legislazione
in materia, si avvale della figura del “tutor” scolastico.
«Il Balbi garantisce una formazione aderente a quelle
che sono le specifiche esigenze della realtà universitaria e lavorativa – spiega il
direttore, monsignor Mario
De Luca (nella foto) – e sono numerosissime le aziende dell’area che si rivolgono
alle nostre segreterie per avere personale esperto».
In quest’ottica è stato pure avviato il progetto “Alter-
nanza scuola lavoro”, per cui
l’allievo, in due diverse fasi
dell’anno scolastico, viene
inserito in aziende italiane
ed estere, già a partire dal
terzo anno delle superiori. Il
Balbi, inoltre, non solo è dotato di laboratori linguistici
e informatici all’avanguardia, ma garantisce anche
l’opportunità di accedere alla certificazione europea delle lingue e alla patente informatica europea. (MZ)
arrivato il tempo dei
saluti per don Francesco Salton, 35 anni, originario di Corbanese. Lascia
infatti la parrocchia del Duomo e di Costa di Conegliano,
dove era cappellano, per incamminarsi verso Ramera
dove sarà parroco. Domenica 30 novembre la messa
di commiato alle 11.15 in
Duomo.
Don Francesco, lasciare il Duomo di Conegliano è una fatica?
«Monsignor Ravignani
mi ha consacrato prete il 18
giugno 1994. Ho iniziato subito il mio servizio al Duomo di Conegliano, dove sono stato fino al 6 gennaio
1996. Sono ritornato in Duomo nel mese di agosto del
1999. In questi anni ho vissuto intensamente la fatica
e la gioia della pastorale giovanile, proponendo campiscuola itineranti, momenti
di confronto e formativi. È
chiaro che incontrando i giovani, incontri famiglie, storie di vita, volti ed emozioni.
Fare il prete diventa piantare radici dentro la comunità
per alimentarne la vita».
I ragazzi, monsignor
Nardin, la corale, i cristiani impegnati, un
ambiente che ti prende la vita?
«I ragazzi hanno riempito ogni giorno la mia bisaccia di pellegrino con mille
Don Francesco Salton
storie di autenticità, mi hanno interpellato come prete,
come educatore, come compagno di viaggio. I percorsi
di preparazione alla Cresima avvengono in un momento carico di significati
per la loro crescita. Ho poi
cercato di vivere il mio essere prete nei vari ambiti in
sintonia con monsignor Romano Nardin, con il Consiglio pastorale, il Gruppo catechisti e catechiste, e le varie associazioni tra cui l’Azione cattolica. Debbo dire
che il Duomo mi ha insegnato a fare il prete.
Ho fatto anche l’organista in Duomo e – fatto non
previsto – il direttore della
Corale del Duomo che, alla
morte di don Angelo Visentin, ne ha assunto il nome.
Devo dire che l’affiatamento tra i coristi, i grandi concerti, l’apporto dato alla liturgia, mi hanno impegnato in modo intenso, ma mi
hanno dato anche un entu-
25
siasmo che serviva in tanti
momenti di difficoltà».
Ma non c’è solo la parrocchia. Un prete è anche dono per un territorio, per una forania.
Quali impegni e quali
eredità?
«Ho lavorato nella commissione liturgica e, nell’ultimo periodo, la scuola liturgica foraniale. Tante volte il compianto don Lorenzo
Dalla Betta, mio ex parroco
di Corbanese, mi aveva chiesto di aiutarlo insieme ad altri sacerdoti per guidare
qualche incontro liturgico in
altre foranie.
Insieme abbiamo organizzato le celebrazioni cittadine e foraniali più importanti come la festa di San
Leonardo, Corpus Domini
cittadino e la via crucis cittadina del Venerdì santo».
Dal Duomo a Ramera,
due realtà diverse. Da
cappellano a parroco...
«Lascio portandomi appresso il bagaglio di esperienza accumulata e il ricordo di tanti che mi hanno voluto bene e aiutato a fare bene. Lascio don Romano con
cui ho condiviso gioie e fatiche pastorali e che mi ha
sempre aiutato e incoraggiato. Mi segue il ricordo di
don Angelo Visentin di cui
sono stato – per qualche
tempo – successore. Incamminandomi verso Ramera provo riconoscenza
verso il Vescovo per la fiducia che mi ha dimostrato.
Ho il timore di non essere all’altezza del compito che mi
è stato affidato per cui confido nella preghiera di tutti
e nell’aiuto della comunità
di Ramera».
e
L’AZiON
Conegliano
ORA LA CONFERENZA DEI SERVIZI
A28,per il lotto
29 ok dei ministri
O
k ministeriale agli ultimi 4 chilometri dell’A28. Il
decreto che sblocca il lotto
29, da Levada in Comune di
Godega a San Vendemiano,
porta le firme dei ministri all’Ambiente Altero Matteoli e
ai Beni culturali Giuliano Urbani. Era il documento ufficiale che mancava, dopo che
la Commissione statale chiamata a pronunciarsi sulla valutazione di impatto ambientale (Via) aveva dato parere favorevole al tracciato
originario. Il lotto 29, del resto, è quello da sempre più
contestato perché corre sulla zona di pregio ambientale
e paesaggistico dei Palù. E
non si escludono ora nuove
azioni dei gruppi ambientalisti, che già avevano tentato
invano di fermare il lotto 28
con un ricorso al Tar Veneto. Ma la via crucis burocratica non finisce qua: dovrà
essere convocata una Con-
CONEGLIANO:
Disabili attori
al Dina Orsi
D
omenica 23 novembre alle 15.30, all’auditorium Dina Orsi, il Centro di accoglienza e recupero sociale di Verona presenta lo spettacolo “I quattro elementi”. Si tratta dell’ultimo
appuntamento con “Strabiliando”, rassegna teatrale
che ha come protagonisti ragazzi disabili. La manifestazione è promossa dal Centro
di servizi per il volontariato
in occasione dell’Anno europeo del diversamente abile.
L’ingresso allo spettacolo
è gratuito. Per riservare i posti telefonare allo 0422542941.
VENERDÌ 21
Alle 20.30, alla Casa “Toniolo”
di via Galilei, don Chino Biscontin conduce un incontro biblico sul tema “La Parola di Dio
nella comunità cristiana”. Ingresso libero.
SABATO 22
Da oggi pomeriggio e per una
settimana è di turno la farmacia del dottor Fiorenzato, in via
Veneto 14.
Alle 21, all’auditorium Dina Orsi, per la sesta rassegna “Tremilioni a teatro” la compagnia
El Garanghelo di Venezia porta
in scena “La famegia del santolo”, commedia in tre atti di
ferenza dei servizi con tutti
i soggetti interessati all’opera: Comuni, Provincia, Regione, Ministeri, Autovie Venete. Il presidente della Provincia di Treviso Luca Zaia
giura che sarà entro l’anno.
L’ultima autorizzazione porterà la firma
dell’Anas. Poi il
via al cantiere,
entro il 2004.
Due, tre anni e
l’A28 sarà completata, dopo
un decennio di
attesa. Ma il sì di Roma non
è stato incondizionato, e dal
progetto dovrà sparire il servizio di sosta di Ghebo, nei
pressi di San Vendemiano,
dotato di stazione di rifornimento e area verde. L’opera
per i ministri è
stata giudicata
troppo impattante. Gli altri
adeguamenti –
dichiara Autovie – sono «di
poco rilievo». Il
costo del lotto
29 supera i 100
Ma c’è
il problema
della provvista
di ghiaia
MADONNA DELLE GRAZIE:
Cos’è il commercio equo?
I
l MeC e il Gruppo missionario
Madonna delle Grazie ci invitano all’incontro “Il commercio equo-solidale. Cos’è?” che si tiene venerdì 21 novembre alle 20.45 nel salone parrocchiale MdG. Si sente ormai da tempo parlare di questo
commercio alternativo che negli
ultimi tempi ha fatto passi da gigante. In questa serata i volontari
della Bottega del mondo “Armadillo” spiegheranno in che cosa e
perché si differisce dai consuetudinari canali
commerciali. Durante la serata verrà fatta una proposta aperta a tutti coloro che desiderano avere una
fornitura costante di uno o più prodotti del commercio equo e solidale. La scelta di ciò che si compra conta, eccome!
Giacinto Gallina. A cura della
compagnia teatrale “Tremilioni”.
DOMENICA 23
Alle 11, al ridotto del teatro Accademia, secondo appuntamento con i Concerti aperitivo a cura dell’Istituto musicale Benvenuti. Suona oggi il duo Christian
Saccon (violino) e Marco Grisanti
(pianoforte). In programma musiche di Vitali, Beethoven, Bartòk
e Paganini. Ingresso libero.
Alle 15, all’auditorium di Casa
Fenzi, si tiene un “pomeriggio
musicale” per gli ospiti della
struttura. A cura del circolo ricreativo culturale Il Nettuno.
LUNEDÌ 24
Alle 20.30, nel salone parrocchiale di Santa Maria delle Grazie, prosegue il corso per educatori e genitori sul tema “Educare al dolore: come?” riservato ad un massimo di venti iscritti. Questa sera Gabriella
Burba parla sul tema “La società di fronte al dolore”. Informazioni allo 0438-413383 (Marina, operatrice di comunità).
MARTEDÌ 25
Inizia questa sera alle 20.30, al
Centro sociale di Campolongo,
il corso di formazione in otto
incontri per coppie di fidanzati sul tema “La relazione dei fidanzati: imparare a star bene
insieme”, a cura dell’Amministrazione comunale. Informazioni allo 0438-413253 (Direzione generale servizi alla perso-
milioni di euro. La società,
per evitare che gli ultimi chilometri vadano a rilento come il lotto 28 (si parla di ritardo di almeno un anno), ha
inoltre messo le mani avanti. Uno dei problemi dei ritardi del tratto Sacile-Levada riguarda l’approvvigionamento di ghiaia, reperita nei
fiumi friulani, e ultimamente anche dall’intervento di
manutenzione idraulica del
Cellina e del Meduna. Ma
per il lotto 29, Autovie Venete, sfruttando l’articolo 9 della LR 15/02, ha chiesto l’autorizzazione ad aprire una cava di prestito, in modo da sottrarre l’approvvigionamento
di materia prima per la realizzazione di un’opera pubblica ai prezzi di mercato.
Sulle modalità di utilizzo
della A28 è intervenuta la
Commissione Viabilità della
Margherita per la Sinistra
Piave, chiedendo che il tratto Sacile-Levada non venga
aperto prima che siano completate le circa dieci infrastrutture di adduzione, che
hanno il compito di oltrepassare i centri urbani, in
modo che non siano invasi
dal traffico, e di collegare direttamente all’autostrada le
zone industriali. La Margherita chiede inoltre che il
tratto trevigiano sia libero da
pedaggio, proposta su cui sta
lavorando da anni anche Luca Zaia. (FN)
Domenica 23 novembre 2003
CONVEGNO CON VITTADINI
Impresa e arte:
arte come impresa
“I
mpresa e arte: arte come impresa”
è il titolo del convegno promosso da Comune di Conegliano, Compagnia delle
Opere e Unindustria per
sabato 22 novembre nell’ex convento di San Francesco.
Il convegno ruoterà
attorno all’inter vento
del professor Vittadini
sulle opportunità, in termini di agevolazioni fiscali, per le
imprese che
vogliono investire in cultura. Un intervento che farà luce sul
panorama legislativo, confrontando il caso italiano
con le normative vigenti
nei più importanti Paesi
stranieri e insieme esaminando le potenzialità offerte dallo strumento fiscale per lo sviluppo dell’investimento culturale
del nostro Paese.
UNIVERSITÀ AUSER
V
errà inaugurata sabato 22 novembre alle 15 con
un concerto nell’aula magna dell’Istituto tecnico
per il turismo F. Da Collo la nuova Università aperta di
Conegliano, fortemente voluta dall’Auser Sinistra Piave
per il tempo libero e l’educazione permanente. Il concerto di solidarietà (il ricavato andrà infatti al locale Filo
d’argento) è presentato dalla Fisorchestra School Band
diretta da Francesco Salvador che eseguirà musiche di
Liszt, Mascagni, Mozart, Brahms, Astor Piazzolla, Strauss.
All’evento saranno presenti le autorità delle 26 Amministrazioni comunali della Sinistra Piave e i dirigenti Auser.
na), iscrizioni entro il 24 novembre.
GIOVEDÌ 27
Da oggi a domenica 30 novembre in orario diurno, nella
palestra del centro Fallai (località Colnù) l’associazione ornitologica coneglianese presenta la
mostra espositiva di uccelli di
tutte le razze, a ingresso libero. Informazioni al 3470610189.
VENERDÌ 28
Alle 21, all’auditorium Dina Orsi, per la rassegna di incontri e
proiezioni “Spettacolo montagna”, l’alpinista Simone Moro
presenta il suo nuovo libro “Cometa sull’Annapurna”. A cura
del Club alpino italiano sezione di Conegliano. Ingresso libero.
27
Dopo l’intervento del
sindaco di Conegliano Floriano Zambon (alle 9.30) e
del presidente della Compagnia delle Opere Nord
Est Alberto Raffaelli (alle
10) sono previsti gli interventi di: Loris Balliana, assessore alla cultura di Conegliano, su
“La generazione di valore nelle
sponsorizzazioni culturali”; Giorgio
Vittadini,
presidente
della Fondazione per la
Giorgio Vittadini sussidiarietà, su “No
profit e cultura: un inizio di
sussidiarietà”; Rose Marie
Sozzi Parravicini, presidente Wea (World exhibition association) di Milano, su “La passione per l’arte come attività manageriale”; Vladek Cwaalinski,
critico d’arte, su “Impresa
e arte: valore per il territorio”. La conclusione dei
lavori è prevista per le 13.
SOLIDARIETÀ:
Raccolta per il
Burkina Faso
D
a sabato 22 a domenica 30 è possibile
visitare, all’hotel Cristallo,
la mostra a scopo benefico
di creazioni natalizie “L’albero delle fiabe” per sostenere la missione nel Burkina Faso delle Suore di SS.
Maria Consolatrice, in servizio all’ospedale De Gironcoli. Orari di apertura:
tutti i giorni 10-12.30 e
15.30- 18.30. Ingresso libero.
Martedì 25, alle 20.30,
sempre all’hotel Cristallo, è
in programma una cena di
beneficenza sempre per la
missione in Burkina Faso.
28
D
ue miliardi e 200 milioni di vecchie lire.
È questa la cifra che l’Amministrazione comunale di
San Vendemiano investirà in
questi ultimi mesi del 2003
e nel 2004 per adeguare i
plessi scolastici e completare le strutture ad essi collegati in modo da poter offrire all’utenza un servizio migliore.
Entro breve verranno avviati i lavori di costruzione
della nuova mensa che verrà
realizzata nell’ambito del
complesso scolastico del capoluogo. «Il progetto ine-
e
L’AZiON
Coneglianese
Domenica 23 novembre 2003
S.VENDEMIANO / IL COMUNE
INVESTE PER LE SCUOLE
rente la mensa delle scuole
elementari – spiega il sindaco Guido Dussin – prevede
anche la costruzione di una
nuova sala insegnanti. Ciò
permetterà di liberare l’attuale recuperando un’ulteriore aula per i laboratori. La
mensa verrà poi utilizzata
non solo in ambito scolastico, ma anche come punto di
ritrovo per manifestazioni
varie. La spesa complessiva
per tale opera è di 500 mila
euro».
Altri 200 mila euro, che
verranno finanziati con un
mutuo entro la fine dell’anno
in corso, serviranno per sistemare gli spogliatoi della
palestrina, modificare i servizi igienici e procedere all’acquisto dell’arredamento
della mensa e della cucina.
Il 2004 porterà infine nuovi lavori di adeguamento nei
plessi delle scuole elementari di San Vendemiano,
Zoppè e Fossamerlo. «Verranno – sottolinea il primo
cittadino – sistemati gli impianti, le centrali termiche e
i sistemi di sicurezza degli
edifici. Ciò sarà possibile in
quanto la Regione Veneto ha
stanziato un contributo di
200 mila euro ai quali aggiungeremo, come Comune, altri 215 mila euro. Con
questi interventi verranno
completate le opere effettuate negli ultimi anni per
rendere più sicure, accoglienti e all’avanguardia le
scuole elementari e medie
di San Vendemiano». (GDN)
AVIS/AIDO S.VENDEMIANO
L
e associazioni Avis e Aido di San Vendemiano
in collaborazione con la Pro loco e con il patrocinio dell’Amministrazione comunale organizzano delle serate di informazione al centro sociale Fabbri di piazza Cosniga a San Vendemiano.
Dopo l’incontro del 20 novembre dedicato a “La
lavorazione del sangue dalla donazione alla trasfusione” che ha visto come relatore il dottor A. Dal
Canton, responsabile del Centro trasfusionale di Conegliano Uls 7, giovedì 27 novembre, alle 20.30, avrà
luogo una serata sul tema “Donazione e trapianto
per una scelta consapevole”. Relazioneranno i rappresentanti del Gruppo di coordinamento prelievi
Uls 7.
CODOGNÈ/INIZIATIVA DELLA PARROCCHIA L’AZIENDA DI PONTE PRIULA
“Sarà un asilo nido integrato
La Cartopiave,
sul serio a misura di bambino” sensore economico
P
U
na nuova realtà
pensata e voluta a
misura di bambino sta sorgendo a Codognè.
Si tratta dell’asilo nido integrato che la parrocchia, guidata da don Marco Pizzol, aprirà al termine dei lavori di
ristrutturazione dei locali che
un tempo ospitavano le suore.
«La scuola materna – spiega don Marco – è stata completamente rifatta nel 1989.
Rimaneva solo la vecchia
struttura nella quale abitavano le suore. Si è pensato così
di rimetterla a nuovo e di destinarla a tale uso anche perché nella situazione in cui si
trovava non era più utilizzabile per altri scopi».
L’edificio originario è stato così completamente svuotato, lasciandovi solamente i
muri perimetrali. Al suo interno la ripartizione degli spazi è stata studiata in modo tale da permettere di ospitare
una moderna struttura di asilo nido integrato.
I lavori hanno preso il via
a metà luglio e attualmente
sono in fase di ultimazione.
Il costo dell’opera raggiunge un importo di circa
300 mila euro. Le spese saranno affrontate grazie alle of-
Scorcio sulla struttura dell’asilo nido che nascerà
ferte della parrocchia, ad un
contributo regionale di 65 mila euro e ad un contributo comunale di 50 mila euro. Anche l’Amministrazione comunale di Codognè, infatti, vista l’importanza del servizio
offerto dalla parrocchia, ha ritenuto opportuno dare il proprio appoggio e sostegno all’iniziativa.
«L’asilo nido integrato –
continua don Marco – potrà ospitare un numero massimo
di 30 bambini, a partire dall’anno di vita. L’inaugurazione avrà luogo il 4 gennaio del
2004 mentre l’apertura ufficiale avverrà il 12 gennaio.
Per tale data verranno assunte nuove insegnanti e il
personale necessario per far
funzionare la struttura. La
Codognè,
il calendario 2004
dedicato agli emigranti
S
ta diventando una tradizione la pubblicazione del calendario a Codognè. Sono ben nove
anni che la Commissione attività culturali si attiva cercando temi a sfondo
sociale, tradizionale, culinario
e altro. Quest’anno, in assonanza con le tematiche presenti in ambito sociale, il tema scelto è l’emigrazione vista dalla parte di chi se ne è
andato all’inizio del secolo
scorso in cerca di fortuna.
«Abbiamo spedito – spiega
Stefano Esposito, presidente
della Commissione – centinaia di lettere agli emigrati
europei in Germania, Francia,
Belgio, e di oltre oceano, Argentina, Brasile, Australia, Ca-
precedenza sarà data ai figli di
famiglie residenti nelle parrocchie di Codognè e Roverbasso, poi del comune e quindi dall’esterno. Il motivo per
cui abbiamo deciso di realizzare l’asilo nido integrato è infatti nato dalle molte richieste
pervenute da parte di genitori della parrocchia che erano
costretti a portare i propri figli in asili distanti dal luogo di
residenza».
A rendere ancor più interessante il tutto è il fatto che
sarà garantita la continuità
con la scuola materna, portando a compimento un percorso che potrà andare da uno a sei anni, età in cui il bambino passerà alla scuola elementare.
Gerda De Nardi
nada e Venezuela. Dalle risposte che abbiamo ottenuto ricaveremo il Calendario 2004, che presenteremo come di solito a gennaio». Quale particolarità conterrà, quindi? Solo le testimonianze, gli aneddoti, le foto, i pensieri di viaggio, che
i nostri avi e i loro discendenti hanno trattenuto per un secolo. Hanno scritto di loro pugno, di getto, senza pensarci troppo, cosa hanno vissuto sulle navi che li trasportavano lontano dalla loro
terra d’origine, le difficoltà che
hanno incontrato nelle nuove
terre, i primi cambiamenti sociali che li riconoscevano «Dalle lettere traspare la sofferenza che hanno avuto, le fatiche che hanno dovuto sopportare, la rassegnazione in
molti casi, ma anche l’ottimismo e una fede profonda segno di una religiosità radicata, che ha sempre sorretto
l’ottimismo».
Isabella Mariotto
roduce 125 milioni di
metri cubi di scatole,
in solo cartone. È la Cartopiave di Ponte della Priula, una delle maggiori aziende del
settore in Italia e a livello europeo. Cartopiave sforna un
mare di fogli di cartone che
poi prendono forma e consistenza in base ad un preciso
processo: si compra carta ed
esce ciò che, in base alle strategie di marketing, ordina azienda per azienda, dal semplice imballaggio per lavatrici a raffinati contenitori per il
vino o per il caffè con studiati design.
Il fatturato raggiunge i 50
milioni di euro, i dipendenti
si aggirano attorno alle 160 unità lavorative.
Ed è un’azienda che può
“conoscere” le maglie produttive di ogni settore e comprenderne lo stato di salute.
Conosce il termometro del
quadro economico globale
del Nord-Est; oltre ad essere
un osservatorio privilegiato
ha modo di sentire veramente il polso della situazione.
A chi sta a capo di questa
azienda, il direttore generale
Roland Faihs, chiediamo di
sviscerare le problematiche
PIANZANO
Sulla Variante alla
provinciale 41
c’è l’accordo tra
Comuni e Provincia
F
irmato l’accordo
preliminare tra la
Provincia di Treviso e i comuni di Godega Sant’Urbano, San Fior e Colle Umberto per la definizione
della Variante alla strada
provinciale 41 di Pianzano. Nel documento le rispettive Amministrazioni
ribadiscono l’imprescindibilità del collegamento tra
il casello in località Levada
(Pianzano, uscita dell’autostrada A28) e la statale
13 Pontebbana.
economiche del momento.
«Dopo tantissimi anni, per
la prima volta c’è una flessione» esordisce l’ingegnere
Roland Faihs, austriaco, con
un sorriso e una leggera inflessione della sua lingua madre nella voce. «Nel Nord-Est, quest’anno, fino a settembre, la situazione in media era migliore dell’umore pubblico (intende la preoccupazione dei vari imprenditori,
ndr). Da metà settembre ad
oggi c’è un notevole abbassamento della domanda. E qui
scorgo alcuni
problemi».
Faihs mette sul
tappeto molti elementi che hanno contribuito alla flessione. In una visione panoramica, punto primo è la congiuntura nazionale e strutturale propria
dell’Italia, e, scendendo al
particolare, la “difficoltà organica” delle aziende venete
a sviluppare la struttura manageriale. Aziende-padronali fossilizzate e con grossi problemi di passaggio generazionale. Inoltre chi soffre oggi è chi realizza prodotti con
pochissimo valore aggiunto
(per esempio nel tessile le filature...), e chi non ha investito in tecnologie avanzate e
si affida ad una manodopera
non specializzata, ma che comunque oggi come oggi registra un costo troppo elevato. Per queste aziende rimane un unico sbocco, la delocalizzazione, la prospettiva è
di licenziamenti a catena,
sebbene la produttività sia
buona. Come competere allora con i mercati orientali?
In ultima analisi ciò che
ha fatto grande il Nord-Est
(piccole aziende, manodopera volonterosa, impresa-familiare…) oggi è a suo svantaggio. Inoltre Faihs annovera fra i mali dell’economia
del Nord-Est la mancanza di
investimenti in formazione.
Il mercato è
cambiato molto velocemente e l’azienda
veneta non si
è adeguata.
Dobbiamo
aspettarci
quindi una
forte flessione? «Il Triveneto era molto competitivo e
ha perso parte della sua forza, l’export, soprattutto l’America, assorbe da un 20 ad
un 30% in meno, ma io credo
lo stesso fortemente in questo territorio. La fantasia, la
flessibilità, il design sono una grande forza e una caratteristica di questa gente, capace di grandi cose».
Loretta Bellussi
Il direttore
“legge”
la situazione
a Nord-Est
IN BREVE
CASTELLO
ROGANZUOLO
S. FIOR DI SOPRA
Le candele di Telefono
Azzurro
Con le candele azzurre non accendi
solo la luce, ma anche la speranza.
Perché il ricavato della loro vendita
va a favore di Telefono Azzurro, l’associazione benefica che opera in difesa dei diritti dei bambini; e che si finanzia solo con i contributi dei privati. E particolarmente in provincia di
Treviso, dove a titolo sperimentale ha
cominciato a operare un team-emergenza di Telefono Azzurro, ed è presente anche un centro territoriale. I
numeri di Telefono Azzurro sono 196
96 per bambini e 196 15 15 15 per
ragazzi con più di 14 anni e adulti
che segnalano situazioni di disagio di
minori. In diocesi le candele di Telefono
Azzurro saranno in vendita in piazza,
sabato 22 e domenica 23 solo a Castello Roganzuolo e San Fior di Sopra.
CASTELLO
ROGANZUOLO
GAIARINE
Il dramma dei bambini
lavoratori
L’associazione trevigiana Nats organizza due incontri con bambini colombiani che lavorano, rappresentanti
dell’associazione dei bambini lavoratori. È l’occasione per riflettere e saperne di più sul dramma del lavoro
minorile, che è anche l’ambito dell’impegno di Nats.
Appuntamento lunedì 24 a Castello
Roganzuolo alle 20.30 nel salone parrocchiale e venerdì 28 a Gaiarine al
patronato della parrocchia di San Tomaso.
e
L’AZiON
Friuli
Domenica 23 novembre 2003
IN PRIMAVERA SACILE ANDRÀ A VOTARE
È già “totosindaco”,
al via le grandi manovre
Don Tarcisio Bertacco e mons. Henri Coudrai, prefetto apostolico di Mongo
S
arà una primavera scottante in riva al Livenza. Fra
maggio e giugno, infatti,
nel Giardino della Serenissima la popolazione
sarà chiamata a recarsi
due volte alle urne per rinnovare il consiglio provinciale e per eleggere il nuovo sindaco. Dimessasi Gina Fasan, a causa dell’incompatibilità fra le cariche
di primo cittadino
di Sacile e di consigliere regionale, si
è aperto l’inseguimento al successore dell’esponente
dell’Udc. Difficilmente ad una donna succederà un’altra lady della politica, a
quanto si sussurra nei corridoi della politica sacilese. In consiglio comunale,
nel corso dell’ultimo quadriennio, è successo di tutto e di più, essendosi registrati numerosi “salti” da
partito a partito e da opposizione a maggioranza.
La giunta è stata puntellata, il sindaco è emigrato
dal centrosinistra al centrodestra, alcuni antagonisti il giorno del voto sono diventati collaboratori
in giunta. L’attuale maggioranza è retta dal vicesindaco dell’ultimo quadriennio Fasan, Loris Monai, esponente di Alleanza
Nazionale, e primo sindaco di destra della storia di
Sacile. La giunta Monai,
che a primavera lascerà in
ogni caso ambendo egli ad
uno scranno di consigliere
S
in Provincia, è sostenuta
dalla Lista per Fasan (i cui
membri, in parte, hanno aderito all’Udc) e la Lega
Nord.
Quali movimenti si
stanno preparando in vista
dell’importante volata primaverile? Nel Centrodestra si sta lavorando ad un
ricompattamento, come
anticipatoci dal primo cittadino Monai le scorse set-
timane: «L’obiettivo è assolutamente ricostituire la
Casa delle libertà, compresa Forza Italia naturalmente. Questo è il principio che si sta adoperando
su tutto il territorio provinciale laddove è prossima la scadenza amministrativa. Tuttavia è materia delle segreterie provinciali». All’opposizione è
il maggiore partito cittadino, Forza Italia, uscitosene
dalla maggioranza sbattendo la porta per screzi
con Fasan. Anche per il
partito degli Azzurri, che
ha rotto con la precedente giunta in seguito alla revoca dell’assessorato a Roberto Ceraolo, l’obiettivo
finale sembra essere il ricompattamento del Centrodestra. Trattative, pur
con distinguo interni, sono già avviate e il clima in
consiglio comunale sembra essersi rasserenato. La
novità viene dal Centrosinistra dove, sull’onda lunga del clamoroso successo
di Riccardo Illy alle regionali, è sbocciata Intesa democratica. All’alleanza dei
partiti di Centrosinistra
sembrano vedere con favore anche formazioni di
sinistra extra Ulivo quali i
Socialisti democratici rappresentati in consiglio comunale da Bruno Manfè e
Rifondazione comunista.
Da qui alla primavera, tuttavia, c’è molto da lavorare e ancora largo margine
per litigare. La differenza,
nella direzione di alleanze
allargate o di fratture insanabili, la faranno le candidature a primo cittadino.
Nessun nome di punta è
ancora trapelato, ma la cenere è calda nel focolare
della politica sacilese.
Giacinto Bevilacqua
S
i possono aiutare i
malati oncologici e
le loro famiglie anche divertendosi. È l’invito della Fondazione Biasotto,
l’associazione Onlus con
sede a Ghirano, che organizza per sabato 22 novembre al teatro Pileo di
Prata un galà di lirica e
danza. Con inizio alle
20.45 si esibiranno, gratuitamente per la Fondazione Biasotto, la soprano Paola Moro, i tenori
Paolo Artico e Rodolfo Vitale, la pianista Marco Co-
STORIA
i inaugura
giovedì 27 novembre il ciclo
di incontri storici “C’era una
volta la guerra.
La storia nei ricordi dei giovani di allora
(1940-1945)”. L’Associazione culturale altoliventina XX
Secolo, con la collaborazione di Historia-Gruppo studi
storici e sociali Pordenone,
alle 20.30 nell’aula magna
delle scuole medie di Prata
getterà luce su un episodio
accaduto a Ghirano 59 anni
fa. Si tratta della rappresaglia del 12 ottobre 1944 nel
corso della quale i nazifascisti, per togliere forze alla resistenza partigiana che si andava consolidando nelle
campagne, catturò nelle loro
case una trentina di uomini.
Sceltine dieci, gli occupanti
li condussero in località Tremeacque, predisponendo
un’esecuzione
sommaria dal
momento che
alcuni soldati
non avevano risposto all’appello mattutino. Fu l’intervento di Nicola
Salce, che parlava tedesco, a salvare la vita ai dieci giovani, spiegando
che i soldati la sera precedente si erano ubriacati e avevano passato la notte sotto le stelle. I dieci vennero
allora condotti in carcere a
Pordenone e, successivamente, nei campi di lavoro
presso Innsbruck, dai quali
fecero ritorno il 4 maggio
1945. Nel corso della serata,
arricchita da documentari,
musica dal vivo al pianoforte e incisioni d’epoca, interverranno due testimoni di
quella drammatica pagina di
storia: Sante Bevilacqua, ora
residente a Colfrancui di Oderzo, e Romeo Ronchese.
Un episodio della
guerra di Liberazione
viene rievocato
giovedì 27 a Prata
UN INCONTRO A SACILE
Don Bertacco,
da Sarh a Mongo
N
a Sarh in Ciad per realizzare il Foyer seminario, la
casa del centro traduzioni
e la chiesa nel quartiere di
Bandà a Sarh. Un prezioso
e valido aiuto, don Tarcisio
lo ha avuto anche dall’associazionismo locale: l’Anla, il Lyons Club, il Circolo Due Mori che hanno
contribuito al sostegno di
un dispensario per la cura
dei malati di Sarh.
Don Tarcisio ha quindi
ricordato il lavoro dei missionari che hanno collaborato con lui nella missione
ciadiana: don Carlo Mac-
GHIRANO
ne di Pordenone, sarà interamente devoluto alla
Fondazione Biasotto per
l’assistenza domiciliare
oncologica.
In particolare, l’associazione mette a disposizione due automezzi e autisti volontari per il trasporto gratuito di ammalati oncologici dal proprio
domicilio alle strutture sanitarie per visite e terapie.
Un’iniziativa di solidarietà concreta che merita
di essere segnalata e, soprattutto, sostenuta.
ella sala “Capitanio” di palazzo Carli a Sacile, martedì 4 novembre, don Tarcisio Bertacco ha incontrato gli amici e quanti in vario modo gli sono stati vicini nei
12 anni di missione in Ciad.
È stata per don Tarcisio
l’opportunità per ringraziare tutti coloro che in
questi anni lo hanno sostenuto nel suo impegnativo e difficile lavoro in terra africana: gli operai e volontari che da Sacile e Pieve di Soligo nel 1992, nel
1996 e nel 2000 sono stati
Questo sabato
un galà di lirica
e di danza per la
Fondazione Biasotto
lombaro, il violinista Ambra Casonato, gli allievi dell’Art school di Pordenone.
L’ingresso è di 10 euro. Il ricavato della serata, organizzata in collaborazione
con la Società operaia di
mutuo soccorso e istruzio-
IN BREVE
SACILE
Parrocchia
del Duomo
Venerdì 21 novembre, dalle 16 alle 18 a palazzo Carli di Sacile, è
aperto il Centro di Ascolto Caritas. Dalle 17 alle 19 sempre a
palazzo Carli è aperta la segreteria del Centro di consulenza familiare che riprende le attività dopo un anno di inattività.
Venerdì 22 novembre, la messa
delle 19 in duomo viene animata dall’Istituto musicale Vincenzo
Ruffo. Alle 20.45 in duomo si tiene un concerto
d’organo del maestro Mario Scaramucci, preceduto
da un breve approfondimento sul tema della musica sacra e della riforma
ceciliana.
Sistemazione
del
presbiterio
Si è potuto dare final-
mente inizio nel duomo di Sacile alla definitiva sistemazione del
presbiterio, con la realizzazione
del nuovo altare, dell’ambone e
della sede; il progetto, già presentato alcuni anni fa, ha appena ottenuto l’approvazione definitiva della Commissione diocesana dell’arte sacra e della Soprintendenza ai Beni monumentali di
Trieste e potrà essere portato a
termine anche grazie alla generosità di alcune famiglie sacilesi.
29
cari, don Adriano Zanette,
don Ugo Cettolin e don Adriano Bellotto che attualmente è a Sarh. I risultati
di tanto lavoro si stanno vedendo ora, ha proseguito
don Tarcisio: dal foyer-seminario in questi anni sono usciti quattro preti e altri quattro saranno ordinati a Natale 2003. Inoltre nei
prossimi tre anni saranno
ordinati altri otto preti ciadiani che hanno studiato al
Foyer.
«La mia attività a Sarh –
ha detto don Tarcisio – mi
ha visto impegnato con la
Legione di Maria che raccoglie le donne ciadiane
impegnate nell’associazionismo cattolico, con i giovani e la gente dei villaggi
che incontravo ogni fine
settimana per la celebrazione della messa e il catechismo. Questa poliedrica attività missionaria mi
ha portato a dovermi confrontare con la cultura locale, i loro usi e costumi: i
riti dell’iniziazione, la poligamia, i contatti con i mussulmani, la loro religione e
le loro comunità».
Nell’ultima parte del
suo intervento, don Tarcisio ha voluto motivare il
perché del suo passaggio
dalla missione di Sarh a
quella di Mongo, sempre
in Ciad, in cui si recherà il
prossimo 3 dicembre. «Dopo 12 anni di attività missionaria a Sarh, ho maturato l’esigenza di proseguire il mio impegno in altra diocesi, per evitare di identificare l’esperienza del
foyer con la mia persona.
Le due diocesi, quella di
Vittorio Veneto e quella di
Sarh, devono impegnarsi a
dare continuità al lavoro
avviato in un rapporto di
interscambio. Inoltre è
tempo che l’attività del
foyer sia preso in mano dai
preti ciadiani. Perché tutto
questo avvenga è importante il sostegno e le preghiere della comunità cristiana vittoriese».
30
Domenica 23 novembre 2003
M
omenti di affettuosa memoria
sono stati vissuti dalle comunità di Mansuè e Basalghelle, riunite nell’unità pastorale, per la presenza a pochi giorni l’uno
dall’altro di due sacerdoti nati in questi luoghi e
da molti anni pastori in altre realtà. La prima visita
è stata quella di don Dino
Fabris che nella chiesa di
Basalghelle ha voluto celebrare una messa di suffragio del fratello don
Bruno, mancato lo scorso anno, alla quale hanno
MANSUÈ
Accordo fatto:
nuova rotatoria
vicino agli
impianti sportivi
U
na rotatoria sostituirà l’incrocio di
strade che si trova ora nei
pressi degli impianti sportivi a Mansuè. A realizzarla
sarà la ditta che sta lottizzando la grande area nei
pressi degli impianti sportivi. L’accordo è stato illustrato durante l’ultimo consiglio comunale. In cambio
di un migliore assetto della
zona lottizzabile il Comune
ha richiesto quale contropartita la costruzione della
rotatoria e di una strada di
accesso alla lottizzazione.
Due opere quantificate in 26
mila euro la prima e in 15
mila la seconda. Nel prossimo futuro dunque muterà aspetto una zona che a Mansuè conoscono tutti, assai
frequentata perché vi si trovano le scuole e gli impianti sportivi, perché c’è uno
degli accessi al cimitero infine perché vi si tengono i
festeggiamenti paesani e il
raduno nazionale di moto
d’epoca. Così com’è strutturato attualmente l’incrocio
è piuttosto intricato, e non
consente una circolazione
fluida, pur non presentando
problemi per la sicurezza.
La rotatoria che verrà realizzata non sarà di forma
proprio rotonda, dal progetto illustrato al consiglio comunale appare piuttosto obliqua ma consentirà di guadagnare spazio rispetto alla
soluzione attuale, oltre a permettere una circolazione più
scorrevole. I gruppi di minoranza hanno manifestato
qualche perplessità sul fatto
che i ragazzi delle scuole
possano attraversare la rotatoria contromano per abbreviare i percorsi. Quest’eventualità è stata oggetto di attenta discussione, nel
corso della quale si è osservato come i ragazzi, già da
adesso, utilizzino il marciapiede che gira intorno alle
scuole e alla palestra, per recarsi agli impianti sportivi,
non arrivando dunque all’incrocio. Un’abitudine che
dovrebbero conservare anche quando sarà costruita la
rotatoria. (AF)
MANSUÈ/BASALGHELLE IN
FESTA PER DUE SACERDOTI
partecipato anche i parrocchiani di quest’ultimo.
Una celebrazione intensa
e toccante, ricordando un
sacerdote tanto caro a Basalghelle, officiata dal fratello che da diverso tempo è disabile e celebra la
Messa senza potersi alzare dalla sua carrozzina.
La seconda visita in ordine di tempo è stata quella di don Emilio Silvestrini, segretario dell’Acca-
e
L’AZiON
Opitergino/Mottense
demia Pontificia di Roma,
ritornato nel suo paese in
occasione degli esercizi
spirituali che frequenterà
a Conegliano. Egli ha celebrato una Messa a Basalghelle e poi ha voluto
officiarne una anche a
Mansuè. Domenica, durante la celebrazione delle 11, si è felicitato con la
popolazione per la splendida chiesa, riportata a
nuova luce dai recenti in-
terventi di restauro e per
la numerosa presenza dei
parrocchiani. Per l’omelia egli si è ispirato proprio alla scritta che si trova sotto il grandioso dipinto del Modolo che illumina la cupola della
chiesa: Ego sum lux mundi, che tutti a Mansuè conoscono così bene. Don
Emilio quindi, nel guardare i bambini che stavano sui primi banchi, si è
sovvenuto di quando, ragazzetto, “stavo sulle
panche della chiesa di Basalghelle”. (AF)
CIPRESSI MALATI
I
ntervento triennale per curare una grave malattia
che ha colpito i cipressi in località San Giovanni di
Motta. «La malattia dei cipressi – spiega l’assessore all’ambiente Renzo Cester – provoca un progressivo disseccamento della chioma fino alla morte dell’albero».
Una recente analisi ha sottolineato che la malattia è particolarmente grave; da qui l’intervento per la sistemazione dei cipressi, da realizzarsi in tempi assai ristretti,
visto il rischio di una risoluzione tardiva. Gli esemplari
sono 61, alcuni dei quali centenari: «Sei sono senz’altro
da abbattere ma per la maggior parte il recupero è probabile». L’intervento ammonta a circa duemila euro. Si
punta così a risanare completamente le piante asportando e distruggendo le parti della chioma colpite.
ODERZO / COSÌ CONFARTIGIANATO PROFILI / GIANNI DE BORTOLI
Banche e artigiani,
che rapporti freddini
G
li artigiani e le
banche. Un rapporto talvolta
difficile, comunque necessario, da migliorare: se ne
è parlato nel corso di un incontro organizzato da Confartigianato al quale hanno
preso parte diversi esperti. Banche di manica larga
con i grandi gruppi industriali e, per contro, “prudenti” con le piccole imprese artigiane. Modelli di
“rating” inadeguati, banche che, complici le grandi fusioni, si allontanano
dal territorio e dalle piccole imprese. «L’introduzione dell’euro, la situazione
economica mondiale, ma
soprattutto i nuovi criteri
di valutazione del capitale
di rischio – ha sottolineato
il presidente mandamentale Ezio Dan – ormai conosciuti come “Basilea 2”,
hanno complicato ulteriormente la situazione e l’o-
rizzonte ci appare tutt’altro
che promettente». Una veloce indagine compiuta da
Confartigianato fra i propri
associati, che sono circa
1500, ha rivelato che solo
un artigiano su 9 non è
preoccupato dall’arrivo dei
nuovi sistemi di “rating”
che vanno sotto il nome di
“Basilea 2”. «Non è un mistero che le banche siano
di manica larga con i grandi gruppi industriali e assai prudenti, per non dire
di peggio – ha rimarcato Ezio Dan –, con le piccole
imprese. È altrettanto noto
che il sistema creditizio italiano si aggrappa al totem
delle garanzie finanziarie,
trascurando la validità delle idee e la dinamicità imprenditoriale. Nei fatti – ha
evidenziato Dan – la sensazione è di una distanza e
di un disinteresse sempre
maggiori per il piccolo
cliente, sia esso una famiglia o un artigiano. Tanti
artigiani ci hanno confessato il loro disorientamento nel rapporto con le banche perché cambiano i nomi e gli assetti societari ma
soprattutto gli interlocutori». Dan ha dato uno sguardo anche ai problemi di casa propria. La scelta strategica, per il presidente, è
fare squadra, per strappare
migliori condizioni, crearsi migliori opportunità,
promuovendo anche la crescita del proprio territorio.
Annalisa Fregonese
Mottense in gamba
che fa... l’australiano
P
rende quota il progetto di Gianni De
Bortoli, mottense, emigrato nel 1957, relativo alla costruzione del grande ponte
dell’Emigrante a Camberra, in Australia, una struttura lunga oltre 400 metri.
Il progetto era stato presentato qualche mese fa
dallo stesso De Bortoli, presidente del comitato per la
costruzione del ponte; ma
a distanza di mesi com’è la
situazione oggi? «Abbiamo
ricevuto aiuti da molte amministrazioni comunali della zona, dai frati del santuario mottense della Madonna dei Miracoli e da tanti
privati. Per questo molte istituzioni dell’OpiterginoMottense avranno il proprio
stemma e la targa. Il lavoro
dunque prosegue a gonfie
vele». L’opera “Monumento
nazionale dell’emigrante”
consiste nella costruzione
ex novo di un ponte pedonabile di oltre 400 metri che
collega il palazzo del Parlamento nel centro di Camberra alla zona dei Musei
IN BREVE
Mansuè / I cent’anni di nonna Candida
Giovedì 20 novembre a Mansuè festa per i “primi” 100 anni di nonna Candida (nella foto).
Il comitato organizzatore formato da figli, nipoti nonché pronipoti, da alcuni mesi al lavoro, hanno messo in piedi una giornata che vorrà rimanere nella storia e soprattutto nell’animo di tutti quelli che vorranno partecipare.
La nostra cara nonna Candida Furlan in Barriviera ha compiuto esattamente il giorno 20
novembre 100 anni e nella giornata di oggi si riunirà tutta la comunità nella chiesa parrocchiale di Mansuè per assistere alla Messa celebrata dal parroco di Mansuè seguita da un
pranzo di 150 invitati.
La domanda che tutti si fanno o che vorrebbero fare a nonna Candida è sempre la stessa:
“ma come vive?”,“cosa ha fatto per arrivare ai suoi primi 100 anni?”. La risposta che nonna Candida dà è semplice e schietta:“lavorare... ma non troppo, e soprattutto mangiare poco”.
Battute a parte, il segreto di lunga vita della nostra cara nonna è sicuramente lo stile di
vita o meglio l’ambiente nel quale trascorre la sua giornata, fatta di abitudini legate al mondo contadino sicuramente molto differente dal mondo frenetico in cui noi viviamo.
Nella sua famiglia si usa da sempre, e sottolineo da sempre, la dormitina post pranzo. Per 12 mesi l’anno dalle 13.30 alle 15 si usa andare a letto anche solo per leggere e non necessariamente per dormire. Questo fa sì che il corpo si riposi e possa arrivare a
100 anni. Quello che più voglio sottolineare è il “come” la nostra nonna Candida è arrivata ai mitici 100 anni: in ottima salute, super lucida e soprattutto super attenta a riprendere figli, nipoti e pronipoti in caso “non si comportino bene” oppure non la passino
a trovare da tanto tempo.
Dal punto di vista caratteriale, nonna Candida si definisce “timida” ma sotto sotto ama essere al centro dell’attenzione e soprattutto
ama parlare, dialogare, ricordare... La sua mente contiene più dati dell’anagrafe comunale. Se i discorsi riguardano i parenti o abitanti di Mansuè conosce tutto di tutti.
Cosa augurare alla nostra cara nonna Candida? Tanti auguri e un grazie di esistere. Sono le persone così che fanno le colonne dell’umanità e soprattutto quelle che possono dare un buon esempio per il futuro.
Il Comitato festeggiamenti
Remo Fracassi (nipote)
nazionali d’Australia. La
struttura sarà completata
con globo terrestre, costruito in lamine d’acciaio inox, del diametro di 83 metri, posto sulla riva del parlamento australiano. Il ponte supererà in altezza e volumetria, ad esempio, la statua della libertà. Il colossale progetto ha già trovato
autorizzazione e solidarietà
dal Parlamento australiano,
largo appoggio dall’opinione pubblica tramite la
stampa nazionale, consistenti donazioni dai governi di Germania, Canada,
Francia, innumerevoli Comuni italiani, connazionali
e associazioni. «Le donazioni – spiega il mottense
De Bortoli – verranno ricordate con una targa in
bronzo fissata sullo stesso
ponte». L’iniziativa è finalizzata a ricordare i tanti emigrati, italiani in particolare
ma anche europei e non solo, che hanno dato il proprio
contributo per lo sviluppo
del continente australiano
lungo il Novecento. (GR)
MOTTA DI LIVENZA
Dalla parrocchia
Questo venerdì 21 alle 20.45
in patronato incontro foraniale degli animatori Ac con don
Fabio Soldan sulla pastorale vocazionale dei ragazzi e dei giovani.
Domenica alle 11 Messa con i
confratelli del Santissimo Sacramento, classe 1925 e classe
1934.
Mostra di Marchioni
Prosegue fino al 23 novembre
la personale del pittore Tiziano Marchioni a “La Loggia” di
Motta. La mostra ha i seguenti orari: feriali 16-19; festivi
10.30-12.30 e 15.30-19.
Dal Comune
L’assessorato ai Servizi sociali
di Motta informa che entro il
30 novembre si può richiedere
il contributo per famiglie che
assistono parenti non autosufficienti con l’aiuto di assistenti in regola con la contribuzione.
Informazioni: ufficio comunale
Servizi sociali 0422-761555.
Cimitero mottense
Si ricomincia a lavorare al cimitero monumentale di San
Giovanni di Motta. Dopo che la
ditta “Chiodi” di Teramo, azienda che si era aggiudicata
l’appalto e successivamente
“sparita”, l’Amministrazione comunale ha chiuso l’accordo con
la “Cogeco” di Mestre, seconda
classificata nella gara di appalto. Sono state avviate le pratiche per la rescissione del contratto con la “Chiodi”: in questi giorni verranno valutati i costi sostenuti dalla prima ditta
per i lavori compiuti ai quali,
però, andranno sottratti i danni subiti dal Comune per ritardi
nella consegna dell’opera.
e
L’AZiON
Ve/Mottense/Memorie
ANCHE A CEGGIA IL PROGETTO CHERNOBYL
Al via una gara di solidarietà
per aiutare i piccoli bielorussi
È
iniziata da poco
più di un mese a
Ceggia la trafila di
contatti e di pratiche avviata
dall’associazione Chernobyl
per realizzare il progetto
2004 di accoglienza dei bambini bielorussi. E questi bambini hanno già un nome e un
volto: saranno venti, provenienti da un grande orfanotrofio della regione di Vitsbek a nord est di Chernobyl.
«L’appello rivolto alle famiglie del paese affinché partecipino e sostengano l’iniziativa ha ottenuto pronta risposta: sono già state individuate le venti famiglie che
daranno ospitalità – spiega
Mariangela Doretto presidente dell’associazione – ma
contiamo sull’appoggio di
molti, di chiunque creda in
questo progetto, per l’organizzazione delle attività, l’animazione dei bambini, l’aiuto nelle nostre iniziative di autofinanziamento. L’associazione Chernobyl è una realtà
ormai consolidata in paese,
che dal 1996 organizza periodi di soggiorno per bambini che vivono nelle zone
contaminate, per un totale di
150 bambini e oltre 70 famiglie coinvolte fino ad oggi».
Un mese a Ceggia per i
piccoli bielorussi rappresenta una vera e propria “vacanza di risanamento” che li aiuta a rinforzare il loro sistema
immunitario. È stato dimostrato che dopo un soggiorno di almeno 30 giorni, i bambini perdono dal 30 al 50 per
cento del cesio-137 assorbito (l’elemento radioattivo più
presente nell’organismo delle persone contaminate). Accanto a questo, il progetto ha
raggiunto con il tempo altre
finalità proponendosi come
esperienza di arricchimento
affettivo e culturale: il contatto con le famiglie e l’inserimento nell’attività formativa delle scuole elementari diventa occasione di crescita,
anche per chi li ospita e per i
ragazzi di Ceggia.
Arriveranno a metà aprile,
Domenica 23 novembre dopo la messa delle 18, alla casa della dottrina,
si terrà la “cena dei fidanzati” offerta dalla parrocchia. Sono invitate
tutte le coppie dell’unità pastorale
Ceggia-Fossà-Grassaga, non solo quelle che hanno partecipato ai corsi in
preparazione al matrimonio, ma tutti coloro che desiderano condividere una serata in compagnia.
Per informazioni telefono 0421329137.
S
ono trascorsi 40 anni dalla morte della
mamma e 30 dalla morte
del papà. In questo mese
Maria Viezzer
dedicato ai defunti, don
Mansueto ricorda i suoi
cari genitori Vittorio e Maria, raccomandando a
OGLIANO / IL RICORDO
DEL CARO LEO ZANIN
MOTTA/FESTEGGIATISSIME
APOSTOLE DEL SACRO CUORE
Un momento della cerimonia, mentre interviene il Sindaco
C’
uovo libro di
Paolo Maurensig. Goriziano di
nascita, udinese
d’adozione, l’autore delle conosciute e apprezzate opere “La variante di Lünenburg” e “Canone inverso” era
già stato ospite della biblioteca
civica a fine febbraio dello scorso anno per le ultime battute
del tour promozionale legato
al suo “Uomo scarlatto”. Torna
venerdì 28 novembre alle 20.30
per presentare il nuovo libro
“Il guardiano dei
sogni” edito da
Mondadori, uscito ufficialmente il
18 di questo mese. «Stavolta è
un’anteprima assoluta e ne siamo
onorati» spiega la
coordinatrice
dell’incontro Manuela Speranzon anche a nome dell’assessorato alla cultura. Cultura che
deve essere sempre veicolo di
interscambio, come dimostrano i numerosi corsi organizzati sempre alla stessa biblioteca
in Riviera Scarpa 17.
SAN VENDEMIANO
SUSEGANA
OGLIANO
LINO SCOTTON
n. 4.9.1926 - m. 13.11.1996
A sette anni dalla tua scomparsa rimani sempre vivo nei
nostri cuori.
I tuoi cari.
GIUSEPPE BOTTENE
n. 1.2.1920 - m. 23.11.1989
Nel 14º anniversario della sua
morte, la moglie e i parenti lo
ricordano con immutato affetto e grande rimpianto.
CANDIDA MARIA TAFFAREL
ved. GRAVA
n. 8.2.1916 - m. 20.10.2003
Nel trigesimo della tua scomparsa, cara mamma, vogliamo ricordarti insieme a papà e ringraziarti per il tuo amore e il tuo insegnamento.
Con affetto, tutti i tuoi cari.
Una Messa di suffragio, domenica
BOCCA DI STRADA
CATTEDRALE
SACILE-MILANO
TRICHIANA
ENZO GANDIN
n. 9.5.1918 - m. 24.11.2001
Nel secondo anniversario della tua scomparsa, il tempo passa ma il ricordo di te è sempre
presente nei nostri cuori.
I tuoi cari.
DINO POLDELMENGO
n. 13.5.1910 - m. 5.11.1977
CLELIA PASQUOTTI
in POLDELMENGO
n. 26.1.1913 - m. 4.11.2001
Nel secondo anniversario della tua scomparsa cara Clelia,
vogliamo ricordarti insieme al
tuo Dino, nella speranza che
possiate essere felici in Cielo
come lo eravate fra di noi. Figli, nuora e nipoti.
LUIGI ALTINIER
1922-2003
Cristianamente e improvvisamente è mancato ai suoi cari.
Dedicò tutta la sua vita al lavoro e alla famiglia. Lascia la
moglie Vilma Piveta, i figli
Ferdinando, MariaTeresa, il
genero, i fratelli, le sorelle e i
parenti.
suor ANSELMINA DAL MAS
Figlie di S. Giuseppe
del Caburlotto
n. 4.1.1888 - m. 23.11.1968
suor EMILIA ROCCO
Suore Domenicane
della B. Imelda
n. 12.7.1904 - m. 24.11.1988
Sono ricordate con una Messa
da don Ezio.
Film per tutti
Appuntamento per grandi e piccini
con i film proiettati dal gruppo Eureka e dall’associazione Noi nella
sala cinema Toniolo: per giovani e
adulti, sabato 22 novembre alle 21
“Amore a prima svista” con Gwyneth Paltrow e sabato 29 novembre
“Dont’ say a word” thriller con Michael Douglas. Le famiglie invece potranno scegliere l’avventura e la fantasia dei film “Scooby Doo” domenica 23 alle 15 e “Spirit” di Spielberg, domenica 30 novembre. L’ingresso è libero.
SOLIGO / DON MANSUETO VIEZZER
RICORDA I GENITORI E LO ZIO SANTE
Vittorio Viezzer
accompagnati da un’interprete e da due maestre: per
molti sarà un ritorno. L’associazione infatti si propone di
far ripetere ad ogni bambino
l’esperienza per tre anni, così da garantire continuità al
percorso terapeutico e di crescita.
Per le famiglie saranno organizzati degli incontri preparativi, anche con un interprete che insegnerà frasi di
base in russo per la conversazione quotidiana.
Chiunque desiderasse
contattare l’associazione e
rendersi disponibile per collaborare al progetto può telefonare a Mariangela (3471140099) o Lorella (0421329867).
Beatrice Doretto
31
le del Sacro Cuore che ormai da un secolo prestano
il loro prezioso servizio a
Motta. La comunità si è
stretta intorno al gruppo
delle religiose attive presso l’asilo “Monumento ai
caduti” con una celebrazione insieme al Vescovo
in duomo; subito dopo, cerimonia di intitolazione di
una strada del centro storico, nella zona recentemente rinnovata proprio a
due passi dalla scuola materna. Un gesto che sottolinea una volta ancora la
vicinanza della città di
Motta alle religiose che
nel corso dei decenni hanno svolto un ruolo fondamentale per la crescita della comunità.
IN BREVE
CEGGIA
La cena dei fidanzati
Domenica 23 novembre 2003
Sante Viezzer
N
era molta gente
sabato scorso a festeggiare le suore Aposto-
LIBRI
“Il guardiano dei
sogni” di Maurensig
a Motta il 28
E c’è pure l’autore
quanti li conobbero una
preghiera di suffragio: insieme ad essi ricorda anche lo zio Sante.
C
arissimo Leo,
quest’anno è il
25º anniversario della tua
partenza per il Cielo…
quanto tempo… passato
faticosamente a pensarti
con grande nostalgia.
Con i nipoti e gli amici
ricordiamo la tua generosità, la tua apertura agli
altri, la tua disponibilità
con tutti: un grande tesoro di virtù che ti rendono
sempre presente.
Ti ricorderemo, insieme al papà Aldo, nella
Messa domenica 23 novembre alle 10.30 a Ogliano.
LEO ZANIN
n. 21.4.1952 - m. 23.11.1978
ALDO ZANIN
n. 27.7.1914 - m. 28.10.1992
Con grande affetto,
mamma e sorelle.
C
on Gino Borsoi, il
motociclista opitergino che corre in classe 125 tracciamo
un bilancio della stagione
appena conclusa.
Cominciamo guardando
la classifica finale piloti: Gino Borsoi, 54 punti, diciassettesimo su 35 piloti. Dopo il sesto posto in classifica dell’anno scorso qualcuno potrebbe dire che quest’anno hai proprio deluso.
Ma c’è un però: quest’anno
non hai fatto solo il pilota.
«Quest’anno sono anche
proprietario del mio team,
la Globet-com Racing. Tempo fa mi sono incontrato con
due persone appassionate
di moto, e abbiamo deciso
di fondare un team».
In pratica stai già cominciando a pensare
al futuro.
«Certo, facendo sia il pilota che il manager ho iniziato a mettere un piede nell’ottica dirigenziale. Penso
di continuare con il doppio
lavoro almeno per il prossimo anno sicuramente. E
in teoria sembra che ci sia
la possibilità di fare la 250
con una terza moto del
team, che guiderò io. Di sicuro, in ogni caso, ne avre-
De Angelis secondo con la moto del suo team
Gino Borsoi
pilota e manager
mo due in 125: con due
Comunque hai di che
piloti giovani, se passo in
essere soddisfatto lo
250; altrimenti io insiestesso visto che il tuo
me ad un altro pilota che
compagno di squadra
sostituirà De Angelis».
Alex De Angelis, è arAnche perché in
rivato secondo.
questi giorni gira u«Ovviamente. Siamo
na voce che vorpartiti a gennaio che il
rebbe vietare la
team praticamente non e125 a voi piloti con
sisteva, puntando a piazpiù di 28 anni...
zare un pilota tra i primi
«Sembrava che stesdieci, e nessuno era mai
se per partire questa reriuscito prima, con un
gola già dal 2004 ma hanteam nuovo, a laurearsi
no cambiato idea, per DELUSIONE? - Nel mondiale 125 Borsoi è giunto diciassettesimo vicecampione.
Sotto
fortuna, visto che è una
l’ambito sportivo quindi
grande stupidaggine».
è stata una grande staForse gli organizzatori entrante e che quindi do- gione. Per quanto mi ripensano che voi “vec- vrebbe essere riservata…
guarda invece non lo è sta… agli sbarbatelli.
chi” togliete lo spazio
to. Probabilmente è stato
«Esatto. Ma se uno va per questo secondo impeai “giovani”.
«Non lo so. Anch’io ho forte in questa categoria, gno che ho avuto, ma sono
chiesto spiegazioni… dico- anche se ha 30 anni non è stato anche piuttosto sforno che la 125 è una classe giusto che debba uscire».
tunato. La moto ha avuto di-
CORRERE AMMIRARE GUSTARE
IMMERSI NEL CANSIGLIO 2004
S
ettembre 2004,
Fregona: prima edizione della Ecomaratona dei Cimbri. Ovvero, una corsa podistica,
ma anche un’occasione
di incontro ravvicinato
e affascinato con la natura.
Si par tirà da Fregona, e subito il passaggio
per le grotte del Caglieron: poi l’erta salita per
Sonego fino alle Casere
Pizzoc; poi il passaggio
nella parte alta della foresta del Cansiglio fino
a Vallorch «che ci permetterà di assaggiare e
quindi degustare quanto di meglio può offrire
il bosco», scrivono gli
organizzatori, dando
un’idea dello spirito della manifestazione. Poi la
discesa spezzagambe fino a Fregona lungo la
Strada del Santo.
Spiega il presidente
della Pro loco Alber to
Fossa «Si tratterà non
solo di organizzare un
evento agonistico di alto livello, ma anche di
promuovere e valorizzare le risorse naturali e
culturali. Vogliamo favorire il turismo sostenibile, promuovere i
prodotti artigianali e gastronomici locali, e tutelare sempre di più il
territorio».
È un tipo di manifestazione pressoché sconosciuta nel Nord Italia.
«Fregona è il luogo ideale per un’ecomaratona», conclude Fossa.
Rossella Pagotto
IN BREVE
Ammirare la montagna
dalle poltrone
Nuovi appuntamenti a Conegliano con
la montagna che diventa spettacolo.
Venerdì 21 alle 21 sarà protagonista
lo “Hielo Patagonico Sur”, immenso
ghiacciaio della Patagonia raccontato
da Giuliano De Marchi; venerdì 28 invece, stessa ora e sempre all’auditorium Dina Orsi, arriverà il grande scalatore bergamasco Simone Moro con
“Il grande alpinismo - Cometa sull’Annapurna”, racconto della sua
drammatica avventura himalayana del
1997.
Marciare in... allegria
tra le colline
Allegria!
Non è solo l’esclamazione di Mike
Bongiorno, ma anche il nome e lo
spirito del gruppo di marciatori di
Barbisano che organizza per domenica 30 novembre la Marcia di Santa
Caterina, con percorsi collinari di 6,
12 e 19 km che si snodano tra Collalto, Barbisanello e Barbisano, dove
ci sono partenza (alle 9 per tutti) e
arrivo davanti alla chiesa, nella foto).
Dolci premi per tutti i primi 1600 iscritti; l’anno scorso i partecipanti furono addirittura tre volte tanto.
Per informazioni: Roberto Pastore,
0438-980083; Giordano Fornasier,
0438-842011.
tri sulla sicurezza stradale.
Noi spieghiamo sempre
che correre in
strada non è
assolutamente
come correre
in pista: in gara noi corriaIL DUBBIO - Nel 2004 correrà in 125 o in 250?
mo nella massima sicurezversi problemi tecnici ina- za, a senso unico. Ma fuori
spettati, e poi quando vedi dal circuito guido rispetche non sei più davanti an- tando il codice della strada,
che la testa non funziona più non faccio certo lo spericocome dovrebbe».
lato come potrebbe pensaPuò essere dipeso an- re qualcuno o come vorche dall’Aprilia?
rebbero fare certi ragazzi i«Sicuramente. Quest’an- mitandoci».
no forniva le moto a molti
Invece qualcuno diteam ufficiali oltre che a noi,
ce che voi motociclisti
e probabilmente ha un po’ edate il cattivo esempio
sagerato. Non ha potuto
sponsorizzando sigaconsegnare pezzi buoni a
rette.
tutti e così nel corso della
«Non credo proprio che
stagione ha privilegiato i pi- un ragazzo cominci a fumaloti che lottavano per il tito- re perché vede la pubblicità
lo».
di una certa marca su una
Un’ultima cosa… una moto. Anche perché la pubosservazione che mol- blicità delle sigarette in
ti fanno a voi motoci- realtà c’è dappertutto. Cosa
clisti è che correndo si dovrebbe dire della Ferdate il cattivo esempio rari allora? In questi casi si
agli adolescenti.
tende sempre a prendere in
«Questo non è assoluta- esame i piloti di moto, menmente vero. Io ho parteci- tre la Formula 1 meno».
pato e parteciperò a inconAndrea Pizzinat
CSI TREVIGIANO: al via domenica
30 la stagione della campestre
C
onto alla rovescia
per la stagione di
corsa campestre promossa dal Centro sportivo italiano di Treviso. Si terrà
infatti domenica 30 novembre la 1ª prova di corsa campestre Csi a Santa
Cristina di Quinto con ritrovo presso la chiesa. Gli
atleti e le giurie si incontreranno alle 8.20. Dalle
8.40 verranno disputate le
gare per categoria: esordienti, ragazzi, cadetti, allievi, junior, senior, amatori. La stagione di atletica continuerà poi con la
già annunciata prima prova regionale che si svolgerà domenica 7 dicembre a Rivadolmo di Baone
(Pd), mentre è già stata
fissata la fase finale della
Joy Cup 2004 per la corsa
campestre che si svolgerà
a fine marzo in provincia
di Belluno. Prova alla quale si potrà avere diritto a
partecipare previa assidua
presenza alle prove provinciali e regionali. Il responsabile della Commissione Atletica Csi di Treviso Adriano Didonè ha
annunciato che quanto prima sarà resa nota anche
la data della riunione per
decidere le rimanenti prove. Chi fosse interessato
all’organizzazione di una
di esse ne faccia richiesta
in segreteria (0422548964, fax 0422-412201).
Paola Fantin
e
L’AZiON
PACE
Un’utopia
da coltivare
nonostante
tutto...
S
pettabile Direzione,
come volevasi dimostrare gli Usa in Iraq
sono intervenuti non per
salvaguardare Israele, né
per eliminare armi di distruzione di massa (chi le
ha viste?); ma per ora in
quel Paese vediamo un
continuo peggioramento
della situazione e non se
ne vede la fine. Morale:
non è certo con le armi
che si impone la democrazia e si aiuta un popolo.
A riguardo di Israele,
quanta delusione a non
vedere alcun spiraglio di
pace in quei luoghi; ha
detto bene, a suo tempo,
il cardinal Martini: «Finché non c’è pace a Gerusalemme non ve ne sarà
in tutto il Medio Oriente».
E quel muro della vergogna che continua a serpeggiare inesorabile e ora si parla di costruirne
un altro anche ad Est della Cisgiordania, lungo il
Giordano. L’intera Palestina diverrà un grande
Lettere
ghetto, “ghetti di triste
memoria”, ma ora sulla
pelle del popolo palestinese.
Ci vorrebbe un muro
di confine, se proprio lo si
vuole, ma dovrebbe essere un muro di olivi che da
nord a sud attraversi i due
Stati, per una fascia larga
100 metri e una Cooperativa arabo-israeliana per la
loro coltivazione, inoltre,
qua e là dei “check-point”
ma non di controllo, bensì di incontro, incontri di
cultura, di arte, di musica, incontri interreligiosi,
ecumenici, eccetera. Utopia? Penso proprio di sì.
Nel recente e significativo
articolo “Dio unico Dio
della guerra” si menziona
a un Dio unico che significa uguaglianza e fraternità di tutti gli uomini, perché tutti da Lui creati, ma
purtroppo tale annuncio
di amore e pace del Dio
di Abramo per gli Ebrei o
Allah per i musulmani
non viene né ascoltato, né
tanto meno messo in pratica. Già 2000 anni fa si
parlava di “popolo di dura
cervice”... o sbaglio?
Resta comunque la
speranza che si può migliorare e questo vale per
tutti.
Un augurio quindi di amore e pace a tutti.
Lucio Gemo
& interventi
SENTIERI
Comunità
Montana,
gestione
discutibile
P
er amore della verità alcune precisazioni sono
dovute all’articolo-intervista al
presidente della Comunità
Montana Possamai (vedi L’Azione del 2 novembre 2003).
Progetto Sentieri. “Un progetto che, è bene ricordare, è
stata una grande idea oltre che
opportunità, che ha permesso
di recuperare, conoscere, promuovere e valorizzare il nostro
territorio”, così scrive l’assessore del Comune di Miane
Claudia Comin, nella sua lettera apparsa su L’Azione del 2
novembre 2003. Opinione diametralmente opposta invece
quella del presidente Possamai: “È vero, non ci abbiamo
mai creduto!”. A questo punto
credo, e questo è il mio pensiero, che i volontari delle associazioni che hanno aderito
al Progetto avranno qualcosa
da ridire dopo che per anni
hanno lavorato, su proposta
della Comunità Montana, per
recuperare e valorizzare il territorio e far così decollare il
Progetto sentieri.
Strada del Praderadego. La
Comunità Montana ha perso
il finanziamento “perché non
sono state sanate mancanze
formali richieste dall’ufficio
per lettera a cui non è seguita
risposta”. Così scrive il Comitato tecnico interministeriale
per la montagna in data 26 novembre 2001. Questa è l’amara verità. E così sono stati persi 570 milioni del progetto predisposto dai tecnici Giuseppe
Da Rui e Ivan Mazzero.
Indennità. Possamai ricorda che i nove assessori guadagnano solo 600 mila lire, ma
dimentica di informarci quanto guadagna il vice presidente
(circa 2 milioni) e che lui guadagna, al mese, sui 5,5 milioni
di vecchie lire. A suo tempo
1995-99, il sottoscritto in qualità di assessore guadagnava
circa 350 mila lire (lorde naturalmente) e il presidente meno di un milione di lire.
Servizi intercomunali. Mi
consenta presidente Possamai, l’iniziativa dello sfalcio dei
prati abbandonati, non è farina
del suo sacco.
Palio delle Prealpi. Per l’edizione 2003 la Comunità
e
L’AZ iON
Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto
(Iscritto al n. 11 del Registro stampa del Tribunale di Treviso il 21-9-1948 e al Reg.
Naz. della Stampa con il n. 3382 vol. 34 f. 649 del 5-9-91 - Iscr. ROC n. 1730)
Direttore responsabile
GIAMPIERO MORET
Redazione e amministrazione
Tel. 0438 940249
e-mail: [email protected]
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Via J. Stella, 8 - Fax 0438 555437
TIPSE - Tel. 0438 53638 - 31029 VITTORIO V.
Domenica 23 novembre 2003
Montana ha speso 7 mila 200
euro (14 milioni delle vecchie
lire) per l’affitto dei cavalli giacché i comuni hanno declinato
l’invito di partecipare e di contribuire. E dire che il 13 gennaio di quest’anno Possamai
ci assicurava “tale manifestazione ha cadenza biennale e si
farà solo se ci sarà l’adesione
dei Comuni”. Servono commenti? Ma soprattutto a chi
serve questo pseudo palio?
Prealpi in festa. Per l’edizione 2003 la Comunità Montana ha speso 23 mila 720 euro (45 milioni delle vecchie lire), nonostante ciò la Prealpi
in festa non è apparsa in nessuna riga di nessun giornale.
Ai miei tempi 1995-99, per questa iniziativa si spendeva circa
cinque milioni. Sempre delle
vecchie lire, naturalmente.
“Succursale” di Zaia. La Primavera del Prosecco nasce
per volontà della Comunità
Montana che la registra presso la Camera di Commercio
nel 1999. Ma Zaia ammonisce
che “l’unico ente pubblico che
ha realizzato la Primavera del
ABBONAMENTI 2003:
Annuale (50 numeri) 40
Semestrale 22
Sostenitore 80
35
Prosecco è la Provincia” (Il
Gazzettino 20 giugno 2003). E
la Comunità Montana che fa?
Tace naturalmente e per di più
partecipa pagando 5 mila euro a Ombralonga 2003. Ho citato un esempio. Altri ne potrei fare.
Coerenza politica. Fino a
qualche anno fa la Lega Nord,
partito cui appartiene attualmente il presidente Possamai
dopo che per anni ha militato
nella Democrazia cristiana (se
lo venisse a sapere Bossi...),
così considerava le Comunità
Montane: enti inutili, carrozzoni, mangiasoldi. Da eliminare, insomma. Coerentemente con questi convincimenti nella metà degli anni Novanta, la Lega Nord presentava in Regione una proposta di
legge per la loro eliminazione.
Ora invece apprendiamo dal
presidente leghista Possamai
che “la Comunità Montana
svolge un ruolo importante”.
Giuseppe De Luca
Consigliere del gruppo rinnovamento in Comunità Montana Prealpi Trevigiane
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Senza Nome-1