marzo 2o11 - Comune di Castelfranco Emilia

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marzo 2o11 - Comune di Castelfranco Emilia
Disegno di Alessandro T.
MARZO 2O11
Il tempo per leggere, come il tempo per amare,
dilata il tempo per vivere.
Daniel Pennac
NOVITÀ
Francesco Alberoni, Racconti d'amore, curiosi e un po' irridenti, Rizzoli
2011 (N.ALBE sentimenti, i.64098)
Impacciati adolescenti o agiati uomini di mezza età, attrici nel fiore degli anni
o anziane donne dalla bellezza sfiorita, signore dall'aria spenta che celano
letterate di grande successo, coppie intriganti, ragazze disposte a tutto e
giovani ingenue, seduttori e giocatori d'azzardo: in ogni racconto è
rappresentata una "morale" che potrebbe ben costituire l'obiettivo di un
saggio. Questi racconti completano la riflessione iniziata con il romanzo "I
dialoghi degli amanti": con la loro leggerezza, il distacco ironico e la
canzonatura del modo corrente di pensare predispongono il lettore alla
passione, alla diversità e al candore dei Dialoghi, al vero amore fatto di
passione, erotismo, sessualità e sentimento.
Roberto Barbolini, Ricette di famiglia, Garzanti 2011 (N.BARB diari e
Memorie, i.64107)
Tutto comincia con un taccuino, 182 fogli a quadretti più alcuni sparsi, dove
una calligrafia un po' infantile, da maestra, ha annotato le ricette del
repertorio di famiglia. Mamma le ha raccolte da parenti e amiche, alcune le
ha copiate dal "Talismano della felicità": in gran parte però arrivano da nonna
Armida, e dunque da un Ottocento che in questo modo riesce ancora a
trasmettere il suo bagaglio di storia e di sapori. Gli ultimi assaggi di queste
"Ricette di famiglia" arrivano invece dai sushi bar e dagli happy hour che
vanno di moda oggi, dove si assaggia ma non si mangia. I pranzi e gli
spuntini sono quelli di una famiglia che, generazione dopo generazione,
bizzarria dopo bizzarria, attraversa più di un secolo di storia d'Italia, dalle
dimore di campagna dove si riunivano le grandi famiglie patriarcali ai bilocali
metropolitani che ospitano le nostre inquietudini. "Ricette di famiglia" è anche
una girandola di personaggi: la mamma che si lamenta perché fa tutto lei ma
impedisce a chiunque di avvicinarsi ai fornelli; il babbo dall'olfatto perfetto e
che perciò non vuole che si tagli la sfoglia con il coltello, perché altrimenti "sa
di metallo"; il professor Valentini, afflitto da un figlio anoressico e da una figlia
bulimica; Eugenio di Parigi, cugino della "nonna cattiva"; l'amico Giap che
sposa solo donne giapponesi; il Malinverni che vuole "globalizzare" le tigelle
aprendo un fast food in India.
Linwood Barclay, Prima che sia troppo tardi, Piemme 2011 (N.BARC
Giallo, i.64106)
Quel mattino, Sydney non si era voltata. Al volante, gli occhi fissi davanti a
sé, aveva ignorato il suo saluto. È questa l'ultima immagine che Tim Blake
conserva di sua figlia, dell'ultimo giorno in cui l'ha vista. A colazione avevano
avuto una discussione per un paio di occhiali troppo costosi su cui lui aveva
insinuato qualche sospetto. Del resto, sapeva che sua figlia non era un
angelo. Aveva pur sempre diciassette anni. La sera, Tim avrebbe cercato di
fare pace, ordinando la pizza che le piaceva. Alle sette, però, Sydney non era
ancora rientrata, e nemmeno un'ora più tardi. Non aveva chiamato per
avvisare e non era raggiungibile al telefono. La verità è che non sarebbe mai
tornata quella sera. Né quella successiva. Né quella dopo ancora. Nessuno
sa nulla. Nemmeno all'albergo dove Sydney aveva trovato lavoro per l'estate.
O almeno, così lei aveva fatto credere a suo padre: perché, all'albergo,
nessuno sa chi sia Sydney Blake. Mentre la polizia aggiunge il caso all'infinita
lista delle persone scomparse, il ritrovamento della macchina della ragazza,
con evidenti tracce di sangue sulla portiera e sul volante, smentisce l'ipotesi
di una semplice fuga da adolescente. Nel frattempo, il padre riceve una mail
da una sconosciuta che sostiene di aver visto Sydney; quando però Tim
cerca di incontrarla, scopre che è inesistente. È solo la prima di una serie di
trappole e false piste che trascinano Tim in una rete di mistero sempre più
intricata. In cui qualcuno cerca di incastrarlo.
Stefano Benni, Le Beatrici, Feltrinelli 2011 (N.BENN, i.63961)
Otto monologhi al femminile. Una suora assatanata, una donna ansiosa e
una donna in carriera, una vecchia bisbetica e una vecchia sognante, una
giovane irrequieta, un'adolescente crudele e una donna-lupo. Un continuum
di irose contumelie, invettive, spasmi amorosi, bamboleggiamenti, sproloqui,
pomposo sentenziare, ammiccanti confidenze, vaneggiamenti sessuali,
sussurri sognanti, impettite deliberazioni. Uno "spartito" di voci, un'opera
unica, fra teatro e racconto. Una folgorazione. Tra un monologo e l'altro, sei
poesie e due canzoni.
Boris Biancheri, Elogio del silenzio, Feltrinelli 2011 (N.BIAN, i.63947)
Felix è un ragazzo taciturno e riservatissimo, dotato di un insolito talento che
si compiace di coltivare in solitudine: una memoria prodigiosa che gli
permette di catalogare in maniera infallibile - e all'occorrenza rievocare milioni
di ricordi. È il suo insegnante di filosofia, il professor Kobbe, a scoprire questa
capacità e lo aiuta a coltivarla e a perfezionarla nella convinzione di poter fare
di lui un grande filosofo. Ben presto, però, si rende conto che questa dote, se
applicata alla politica, ha delle potenzialità straordinarie e capisce che, se
opportunamente guidato, Felix può diventare un grande statista. Al momento
di iscriversi all'Università Felix sceglie la facoltà di Filosofia. Tra gli insegnanti
c'è un enigmatico personaggio, il Maestro, che lo introduce nel mondo della
politica. Felix si rivela un collaboratore preziosissimo e il Maestro vince le
elezioni. Tutto quel consenso, e il successo che finisce per toccare anche lui,
inducono Felix a interrogarsi sulla natura effimera del potere.
Jean-Marie Blas De Roblès, La montagna di mezzanotte, Frassinelli
2011 (N.BLAS, i.63950)
Dopo quarantanni di onorato servizio Bastien, riservato custode del collegio
dei gesuiti di Lione, è costretto ad andare in pensione. Avvolto da un alone di
mistero che viene dal passato, l'anziano signore vive ormai più solitario di un
monaco buddista. Finché arriva una nuova vicina, Rose, che - intenerita dal
vecchio orso - inizia a frequentarlo. Nasce tra loro una grande amicizia, tanto
più che il figlio di lei, Paul, adora Bastien per le storie straordinarie che gli
racconta sul Tibet, sulle scienze e sulle religioni orientali, sul sanscrito e sullo
zen. Ben presto Rose scopre che l'uomo coltiva una passione totalizzante per
il Paese dei lama e desidera ardentemente raggiungerlo, non foss'altro che
per potervi morire. Allora regala all'uomo il tanto agognato viaggio. Prende
avvio così un cammino iniziatico appassionante tra le montagne e i segreti
tibetani, tra ipnotici mandala e personaggi affascinanti, mistici e ambigui.
Durante il quale Rose scoprirà che le passioni dell'amico affondano le radici
nei meandri più inquietanti della storia.
Louis Bromfield, Mrs. Parkington, Giunti 2011 (N.BROM, i.64104)
È la sera di Natale e Mrs. Parkington, vecchia signora dell'alta società
newyorchese degli anni Trenta, si gode la sua consueta bottiglia di
champagne, in attesa che la famiglia si riunisca. A ottantaquattro anni è
ancora il punto di riferimento per i suoi familiari, uno più volgare e inetto
dell'altro: la nevrotica figlia Alice, la nipote Madeleine con i suoi quattro mariti,
il viscido faccendiere Amory... Nessuno che abbia la tempra del suo defunto
marito, «un vero farabutto», ma anche un uomo ambizioso che ha creato una
fortuna per i suoi eredi. In questa cerchia di parassiti solo due eccezioni: la
pronipote prediletta Janie, innamorata di un ragazzo che i genitori non
approvano; e Al, l'impacciato cowboy che le ricorda le sue origini di cameriera
del Nevada. È lì che ha avuto inizio la turbinosa vicenda di Mrs. Parkington,
dal matrimonio col ricchissimo maggiore, ai successi della vita newyorchese,
ai tradimenti, alla perdita di due figli. Susie sembra ormai aver superato
qualunque prova, ma nello spietato mondo di Wall Street un ultimo
gigantesco scandalo sta per travolgere la sua famiglia.
Andrea Camilleri, Gran Circo Taddei e altre storie di Vigàta, Sellerio
2011 (N.CAMI, i.64065)
Otto storie, tanto perfette e compiute da costituire ciascuna un breve
romanzo. Ci sono i personaggi della Vigàta di ogni tempo, l'inventario di una
Sicilia dalle inesauribili sfaccettature: avvocati brillanti, chiromanti
improvvisate, contadini e studentesse, preti e federali, comunisti sfegatati,
donne risolute, un repertorio che suscita il sorriso o la pietà, e sempre un
forte coinvolgimento. Ma in queste storie c'è anche un elemento fiabesco,
mitico, un improvviso scarto dalla narrazione che ritorna insistente. È una
traccia sotterranea che si mescola con il momento storico che è sempre ben
definito, al punto che sin dalle prime righe di ogni storia la narrazione viene
incastonata in una data precisa, la fine dell'Ottocento, l'alba del 1900, ma più
spesso gli anni del fascismo, dello sbarco, del dopoguerra. Quasi sempre è
l'ironia, la burla a dominare, o il gallismo brancatiano, oppure l'umanità
solidale che non manca mai nelle storie di Camilleri che in quella "piazza
della memoria" che è Vigàta, attinge a storie vere o verosimili depositate fra i
suoi ricordi, per reinventarle e raccontarle con la sua capacità affabulatoria,
tutte spruzzate da una polvere di simpatia.
Jacques Chessex, Un ebreo come esempio, Fazi 2011 (N.CHES
Storico, i.64041)
Payerne, Svizzera, aprile 1942. La gente ha fame: dall'occhio cieco del suo
fanatismo antisemita il pastore locale Lugrin monta la folla contro "il nemico
ebreo", l'eterno capro espiatorio. Un garagista del villaggio, Fernand Ischi un
ragazzotto volgare, con fama di dongiovanni e inclinazioni sadiche -, cova il
sogno di diventare capo della sezione locale del Partito Nazista e mettere in
pratica quanto Lugrin predica ormai da anni: trovare un ebreo che dia
l'esempio facendolo morire come un cane, come una bestia al macello. Un
ebreo la cui uccisione dica a ciascuno che si può fare, che l'assassinio del
giudeo è un atto "esemplare". Un padre di famiglia, un uomo conosciuto e
stimato sarebbe la vittima ideale. Arthur Bloch, mercante di bestiame.
Jacques Chessex all'epoca dei fatti era un bambino. Anni dopo, in un caffè,
incontrerà Lugrin, il mandante dell'omicidio di Bloch. L'uomo gli rivela un
rimpianto: non essere stato più radicale, non avere spinto abbastanza a
fondo la lama contro gli ebrei. Perché il pastore è una creatura che non
appartiene più agli uomini. Appartiene al giudizio di Dio. Il racconto breve di
un caso di cronaca realmente accaduto. Un'atroce pagina di storia, narrata
da un autore che nel descrivere la stupidità dei carnefici, lo stridio dei loro
richiami alla purezza, la loro grigia, rattrappita ombra d'uomini indegni non
alza mai i toni, restituendo il compito di una qualificazione morale alla tersa
evidenza della verità.
Robin Cook, Il segreto delle ossa, Sperling&Kupfer 2011 (N.COOK
Giallo, i.64076)
Stimato medico di New York, Jack Stapleton ha sempre avuto una fiducia
illimitata nel potere della scienza. Ecco perché, quando il figlio si ammala
gravemente, sente venir meno tutte le certezze. Nel lungo e disperato
cammino verso la guarigione del bambino, Jack è disposto a tutto. Anche a
incrociare la sua strada con quella di due vecchi compagni di college: lo
spregiudicato archeologo e studioso della Bibbia, Shawn Daughtry, e il rigido
cardinale arcivescovo di New York, James O'Rourke. È disposto anche a
credere alla scoperta di Shawn: un antico codice con informazioni che
potrebbero consegnarlo agli annali della storia, nel quale forse è custodito il
miracoloso rimedio per salvare la vita del piccolo. Ma questa rivelazione
minerebbe le fondamenta stesse della Chiesa. Inizia così una corsa contro il
tempo che porta Jack fino a Roma, nel cuore della cristianità, dove sono
conservate le ossa dal potere divino. Una nuova frontiera del medical thriller
che mescola scienza, antiche credenze e sconvolgenti, possibili misteri.
Giuseppe Culicchia, Ameni inganni, Mondadori 2011 (N.CULI, i.64100)
Alberto ha due grandi passioni, e una piccola mansarda dove le nasconde al
resto del mondo. Adora le astronavi, che colleziona sotto forma di modelli
ricostruiti con cura maniacale. E venera le ragazze, che coccola e cataloga
con cura, se possibile, anche maggiore. Ne conosce di nuove ogni mese,
grazie a certe riviste porno americane - Sophie e Clara, Judith e Leila,
Sandreta e Deborah, e poi Jenny, Kerry, Carmen, Marlies... Alberto vuol bene
a ciascuna di loro, ma in cima a tutte c'è Olga: che non è una ragazza di
carta, e che grazie a Twitter condivide ogni segreto con lui. Solo che Alberto
non ha quindici anni, ma quarantuno. Studente brillante all'epoca delle
superiori, una volta iscritto alla facoltà di Fisica ha falsificato tutti i voti del suo
libretto universitario, scegliendo di non lavorare e di rimanere accanto a sua
madre. Quando la mamma all'improvviso muore Alberto è in difficoltà,
costretto a occuparsi di cose nuove, inquietanti e sconosciute: come
preparasi da mangiare, come aprire un conto in banca. Un giorno, per caso,
reincontra Letizia, la sua fidanzata del liceo, e capisce che è la sua reale
occasione per spezzare la solitudine. Con la stessa paziente perizia con cui
assembla i pezzi delle astronavi o esamina ogni centimetro delle sue amiche
patinate, dà inizio al suo assedio. Tutto fatto di menzogne, a cui è lui il primo
a credere...
Clive Cussler, La nave dei morti, Longanesi 2011 (N.CUSS, i.63952)
All'inizio è solo un puntino sul radar della Oregon, la nave ipertecnologica
capitanata da Juan Cabrillo, di ritorno da una missione top secret in Iran. Un
puntino che segnala un'imbarcazione alla deriva. Eppure nessuno ha raccolto
SOS. Cabrillo decide di vederci chiaro, ma nemmeno lui, che ha vissuto
avventure di ogni genere, è pronto a ciò che lo aspetta. Il ponte della Golden
Dawn è disseminato di cadaveri, così come la sala macchine, l'infermeria, il
salone delle feste e ogni angolo dell'elegante nave da crociera. Il virus - se di
virus si tratta - sembra aver colpito nel bel mezzo di una festa, visto che tutti i
morti sono in eleganti abiti da sera. Chi - o che cosa - può aver causato un
simile massacro? L'unica superstite, un'avvenente cameriera che era
ricoverata in infermeria in preda a una grave crisi asmatica, non ha visto nulla
ed è sotto shock... Per Cabrillo però non c'è da risolvere solo il terrificante
mistero della nave dei morti. Il figlio del suo vice Max Hanley è scomparso
dopo essere stato plagiato dai responsivisti, una setta che predica la
sterilizzazione dei propri membri per risolvere il problema della
sovrappopolazione sulla Terra. E forse il fatto che a bordo della Golden Dawn
si stesse svolgendo una loro convention non è un caso... Quello che aspetta
gli eroi della Oregon, questa volta, è davvero un orrore senza fine.
Piero Degli Antoni, Blocco 11. Il bambino nazista, Newton Compton
2010 (N. DEGL Giallo, i.63939)
In un campo di concentramento nazista dieci detenuti sono rinchiusi in
isolamento per una notte. Sono condannati a pagare con la vita la colpa di tre
compagni che sono riusciti a evadere da quell'inferno, e la loro esecuzione è
fissata per la mattina dopo. Ma il comandante del campo, che non può
permettersi di sprecare troppa "forza lavoro", decide che solo uno di loro
verrà sacrificato e infligge ai prigionieri un crudele supplizio: nel corso di
quella stessa notte dovranno stabilire da soli chi merita di sopravvivere e chi
no. Nella baracca d'isolamento la tensione e la paura sono insostenibili, i
detenuti devono tirare fuori un nome, altrimenti verranno fucilati. L'invisibile
ghigliottina pende minacciosa sulla testa di ciascuno di loro: tutti hanno
qualcosa da espiare, e le storie dei dieci prigionieri si intrecciano in
reciproche accuse, confessioni, racconti e ammissioni di colpa. Mentre il
comandante nazista è impegnato in una lunga partita a scacchi con suo figlio,
in cui i pedoni del gioco sono accomunati ai dieci detenuti in un parallelo
macabro e perverso, quella terribile notte viene infine rischiarata dalle prime
luci dell'alba e dieci anime sono ancora in bilico, sospese tra la condanna e
l'assoluzione. Chi di loro sarà sacrificato?
Willy Deweert, Il manoscritto di Santa Caterina, Rizzoli 2011 (N.DEWE
Giallo, i.64031)
Sinai. 2016: padre Hieronynios, il saggio bibliotecario del monastero di Santa
Caterina, scopre per caso un antichissimo manoscritto di una trentina di
pagine. Non corrisponde a nessuna opera conosciuta, e di lettura in lettura
Hieronynios si convince della sua eccezionalità. Intende farlo esaminare a un
santo monaco del monastero copto di Sant'Antonio, sull'altra sponda del golfo
di Suez, ma non arriverà mai a destinazione. A Cefalù, Salvo D'Ambrosi,
celebre chirurgo, vegeta in casa della sorella dopo aver perso la memoria
nell'incidente d'auto in cui, un anno prima, è rimasta uccisa la figlia Flora,
giornalista investigativa. Quando sul suo computer appare un messaggio
lasciato da Flora, Salvo torna improvvisamente alla vita, e si interroga proprio
sulla morte della figlia. Si è trattato di un attentato, legato alle inchieste di
Flora? Tiziana, una collega giornalista, gli racconta che Flora avrebbe dovuto
incontrare un sacerdote riguardo a un misterioso manoscritto. Per una strana
coincidenza, anche Quel sacerdote è morto. Salvo e Tiziana cominciano così
un viaggio insanguinato alla ricerca della verità, tra l'Egitto e Wasbington, tra
Panama e Heidelberg. Intanto, l'umanità è terrorizzata da una serie di segni
apocalittici, inviati da un Dio collerico e vendicatore.
Viola Di Grado, Settanta acrilico, trenta lana, E/O 2011 (N.DIGR,
i.64079)
Camelia vive con la madre a Leeds, una città in cui "l'inverno è cominciato da
così tanto tempo che nessuno è abbastanza vecchio da aver visto cosa c'era
prima", in una casa assediata dalla multa. Traduce manuali di istruzioni per
lavatrici, mentre la madre fotografa ossessivamente buchi di ogni tipo.
Entrambe segnate da un trauma, comunicano con un alfabeto fatto di
sguardi. Un giorno però Camelia incontra Wen, un ragazzo cinese che
comincia a insegnarle la sua lingua: gli ideogrammi. Assegnando nuovi
significati alle cose, apriranno un varco di bellezza e mistero nella vita buia di
Camelia. Ma Wen nasconde un segreto, assieme a uno strano fratello che
dietro una porta deturpa vestiti...
Franco Di Mare, Non chiedere perchè, Rizzoli 2011 (N.DIMA, i.64075)
Serve un pizzico di follia per inseguire, nella vita, quello che a tutti appare un
sogno irragionevole. Questa storia si sviluppa a Sarajevo, in piena guerra
fratricida della ex Jugoslavia, nell'estate del 1992, quando i cecchini sono
appostati dietro ogni persiana, le granate dilaniano interi quartieri, persino
arrampicarsi su un albero può essere letale: c'è chi muore perché non ha
saputo resistere alla tentazione delle ciliegie. Con la ferita di un matrimonio
fallito ancora aperta, Marco De Luca è l'unico fra i suoi colleghi giornalisti ad
aver accettato l'incarico di inviato per la televisione italiana in questo inferno.
Raccontare la complessità dei Balcani in novanta secondi al Tg è impossibile,
perciò non resta che denunciare l'inaudita barbarie. Come quella del
bombardamento sull'orfanotrofio, dove Marco si precipita a realizzare un
servizio. Ma questa volta il filmato, paradossalmente, non ha nulla di
drammatico. Come è possibile? In quella camerata piena di culle, Marco è
rimasto colpito da un particolare che nessuno ha notato: c'è un'unica bimba
bruna, mentre tutti gli altri sono biondi. E proprio quella bimba bruna lo spinge
a inseguire, con un pizzico di follia, quello che a tutti appare un sogno
irragionevole. Questa storia, ispirata a vicende realmente accadute, ruota
attorno a un formidabile atto d'amore che, a dispetto delle bombe e della
burocrazia, si è potuto compiere grazie all'aiuto provvidenziale di due donne
e alla determinazione incrollabile di un uomo.
Lucía Etxebarría, Il vero è un momento del falso, Guanda 2011
(N.ETXE, i.64078)
In una pineta alla periferia di Madrid viene ritrovato il corpo di Pumuky,
cantante e leader di uno dei gruppi rock del momento. Morto per un colpo alla
testa, a ventisette anni. Tutto fa pensare a un suicidio, ma qualcuno ipotizza
che sia stato ucciso: magari dal suo migliore amico, o forse dalla sua ex, o da
un pusher a cui doveva dei soldi. Il mondo di Pumuky era segnato da fragilità
ed eccessi: il grande vuoto per la perdita della madre, l'abuso di cocaina,
l'attrazione per donne spesso più mature, l'amicizia quasi morbosa con Mario
e Romano con cui ha poi fondato la band dei Sex and Love Addicts. A
raccontare la sua vita e a dare conto della sua morte vengono chiamati tredici
"testimoni", le persone che più gli erano vicine, legate a lui e fra loro da una
fitta rete di relazioni, professionali e affettive. Donne soprattutto, una
sventagliata di archetipi femminili che incarnano altrettante maniere di vivere
l'amore e il sesso. C'è Olga, donna manager; Valeria, modella con ambizioni
intellettuali; Sabina, psicologa affermata e affascinante; ci sono l'ambiziosa,
la rassegnata, l'invidiosa... Ciascuna crede di possedere l'elemento decisivo
per risolvere l'enigma, per ricostruire la verità. Ma Lucía Etxebarria sa che,
oggi più che mai, in un mondo in cui è facile nascondersi dietro l'immagine, "il
vero è un momento del falso" e che solo il lettore può ricomporre il puzzle e
scegliere la propria versione dei fatti.
Patrick Fogli, Ferruccio Pinotti, Non voglio il silenzio, Piemme 2011
(N.FOGL Giallo, i.64093)
La paura è un respiro trattenuto, le parole diventano un sussurro e cedono al
silenzio. Quando riceve la telefonata, la voce femminile che lo strappa al
sonno è spaventata e gli dà appuntamento per il giorno successivo, in un'aula
di tribunale. Un incontro che non avverrà, perché in quell'aula, davanti ai suoi
occhi, un uomo uccide la ragazza e si toglie la vita. Da lei, fa in tempo a udire
solo poche sillabe. Solara. Basta quel nome. Un nome che lo riporta al
pomeriggio in cui sua moglie muore in un incidente stradale, lasciandolo solo
a crescere Giulia. E ancora più indietro, all'estate in cui una bomba fa
esplodere in una strada di Palermo la vita di un magistrato. Solo un episodio
di una lunga stagione di stragi che, ancora una volta, getta l'Italia nel terrore.
La verità di quei giorni è sepolta sotto un cumulo di macerie che in troppi
hanno interesse a non rimuovere. Forse, l'uomo avrebbe dovuto lasciar
perdere, il giorno in cui ha sentito quel nome. Fingere di non sapere che
l'inchiesta su cui si erano inutilmente accaniti suo padre e sua moglie,
entrambi giornalisti, aveva lasciato nervi scoperti. Perché in un Paese che si
regge sui silenzi e le menzogne, la verità può diventare inafferrabile.
Margaux Fragoso, Tigre, tigre, Mondadori 2011 (N.FRAG Diari e
Memorie, i.64169)
Il padre di Margaux è un portoricano alcolizzato e instabile, capace di
esprimere a sua figlia un profondo affetto ma anche di trasformarsi, subito
dopo, in un essere violento da cui scappare. La madre di Margaux è una
donna mentalmente fragile, incapace di prendere la minima decisione.
Quando Margaux conosce Peter un giorno d'estate in una piscina pubblica,
rimane incantata dal suo modo di fare. Margaux ha sette anni, Peter
cinquantuno. Dopo quel primo incontro, Peter invita spesso a casa sua
Margaux e la madre. Per la bambina è l'ingresso in un mondo di sogno,
popolato di animali strani, libri, musica e magici giocattoli. Nel giro di qualche
mese Margaux si ritrova a trascorrere tutto il suo tempo con Peter. Lui la
copre di attenzioni, ma a poco a poco e insidiosamente il compagno di giochi
diventa padre, amante e infine oppressore. Affascinante e repellente,
affettuoso e infido, Peter si insinua in tutti gli aspetti della vita di Margaux,
trasformandola, nel corso di una relazione che durerà quindici anni, da vittima
innocente a partner consenziente, da ragazza estrosa e tenera a donna
privata della giovinezza e sull'orlo del suicidio. Sarà Peter, alla fine, a
chiudere questa straziante, tragica "storia d'amore".
Kerstin Gier, Red, Corbaccio 2011 (N.GIER Fantasy, i.63942)
Per l'amica Leslie, Gwendolyn è una ragazza fortunata: quanti possono dire
di abitare in un palazzo antico nel cuore di Londra, pieno di saloni, quadri e
passaggi segreti? E quanti, fra gli studenti della Saint Lennox High School,
possono vantare una famiglia altrettanto speciale, che da una generazione
all'altra si tramanda poteri misteriosi? Eppure Gwen non ne è affatto convinta.
Da quando, a causa della morte del padre, si è trasferita con la mamma e i
fratelli in quella casa, la sua vita le sembra sensibilmente peggiorata. La
nonna, Lady Arisa, comanda tutti a bacchetta con piglio da nobildonna e con
l'aiuto dell'inquietante maggiordomo Mr Bernhard, e zia Glenda considera lei,
Gwen, una ragazzina superficiale e certamente non all'altezza del nome dei
Montrose. E poi c'è Charlotte, sua cugina: capelli rossi, aggraziata,
bravissima a scuola e con un sorriso da Monna Lisa. È lei la prescelta, colei
che dalla nascita è stata addestrata per il grande giorno in cui compirà il
primo salto nel passato. Charlotte si dà un sacco di arie, ma Gwen proprio
non la invidia: sa bene che si tratta di una missione pericolosissima non solo
per la sua famiglia ma per l'umanità intera, e da cui potrebbe non esserci
ritorno. E non importa se Charlotte non viaggerà sola ma sarà accompagnata
da un altro prescelto, Gideon de Villiers, occhi verdi e sorriso sprezzante...
Gwen non vorrebbe davvero trovarsi al suo posto. Per nulla al mondo...
David Guterson, Un segreto di boschi e di stelle, Longanesi 2011
(N.GUTE, i.64068)
John e Neil hanno sedici anni quando si incontrano per la prima volta. È il
1972 e il mondo sta cambiando. John è figlio della buona società di Seattle e
frequenta una scuola prestigiosa, Neil è figlio di un carpentiere e studia in una
scuola pubblica. Così diversi, eppure così completi nella loro salda amicizia, i
due giovani finiscono per chiudersi in un rapporto esclusivo. Crescono
insieme fino a quando uno dei due decide di compiere una scelta estrema.
John, che dalla vita aveva avuto tutto, decide di ritirarsi in un bosco, per
tornare a quello stato di natura che rimane da sempre, per l'uomo
occidentale, il tanto desiderato ritorno alla felicità. Neil, abituato a dover
faticare per ottenere ciò che desidera, decide invece di seguire un percorso
più canonico. Si laurea, si sposa, ha dei bambini e diventa insegnante in un
liceo. Un unico patto li lega, un patto di silenzio e di sangue, perché nessuno
venga a sapere che tipo di esistenza conduca John. Il tempo passa e Neil si
reca regolarmente in visita all'amico per verificarne le condizioni di salute, ma
un anno, a causa di un imprevisto, ritarda il suo appuntamento. Quando
finalmente arriverà da lui troverà ad attenderlo una sorpresa sconvolgente...
Rawi Hage, Il ladro del silenzio, Garzanti 2011 (N.HAGE, i.64103)
Montreal. L'inverno stringe in una morsa tutta la città. Tra cumuli di neve e
strade ghiacciate, un giovane ladro si aggira senza pace. Insinuarsi nelle
calde case piene di luce, forzare le serrature, strisciare nei vicoli bui prima
che sia troppo tardi, vivere di espedienti. Questa è la sua vita adesso. Ma c'è
stato un tempo in cui la sua pelle era riscaldata dal tepore delle notti libanesi
e nelle sue orecchie risuonava la risata innocente e cristallina della sua
amatissima sorella. Un tempo di gioia, ma anche di guerriglia e violenza. Una
violenza che ha completamente stravolto la sua esistenza, che l'ha macchiato
di una colpa che non riesce a cancellare. Una colpa inconfessabile, che l'ha
costretto a fuggire da quei vicoli polverosi e dal sole mediorientale per
rifugiarsi in Canada, prigioniero della sua fredda disperazione. Ma una
speranza c'è ancora. E ha gli occhi vellutati e i capelli lunghi e neri di
Shahran, una splendida ballerina iraniana. Fin dalla prima volta in cui l'ha
vista volteggiare in una sfrenata e coloratissima danza gitana, il ragazzo ha
capito di volerla amare e proteggere per sempre. Solo lui può liberarla del
peso terribile e oscuro che la donna porta nel cuore e che le impedisce di
dimenticare quella cella angusta e sporca di Teheran. E l'aguzzino che lì
dentro l'aspettava ogni giorno. Il riscatto è possibile. Insieme, forse, possono
sopravvivere al loro passato...
Laurell K. Hamilton, Un soffio di gelo, Nord 2011 (N.HA;I Horror,
i.63948)
È da molto tempo che Meredith Gentry, principessa della corte Unseelie, non
torna a Los Angeles. Ora però è costretta a recarsi in città, dove lavorava
come detective privata, per difendere le sue guardie del corpo - Rhys, Galen
e Abeloec -, che sono state accusate di stupro da Lady Caitrin, una
nobildonna della corte Seelie. Se i tre fossero giudicati colpevoli, Faerie ne
chiederebbe l'estradizione e li condannerebbe alla tortura eterna. Convinta
dell'innocenza dei suoi uomini, Merry sospetta che in realtà il processo sia
una trappola ordita da suo zio Taranis, sovrano della Luce e delle Illusioni,
per arrivare a lei. Infatti, da quando è venuto a sapere degli straordinari poteri
che Merry ha risvegliato nella corte Unseelie, Taranis ha un unico obiettivo:
rapire la nipote per poi costringerla a sposarlo. Tuttavia, oltre che su alcuni
fedelissimi guerrieri, la principessa può contare anche su un potente alleato:
sir Hugh, il capo di un gruppo di nobili Seelie che, disgustato dai folli piani di
Taranis, sta tramando per far incoronare Merry unica regina dell'intero mondo
di Faerie...
Paul Harding, L'ultimo inverno, NeriPozza 2011 (N.HARD, i.2011)
Chi non è rimasto almeno una volta incantato dal mondo misterioso dei
venditori ambulanti, dai loro carretti così carichi di oggetti che essi sapevano
riparare grazie a un'arte tramandata da tempo immemorabile? È questo il
mondo da cui proviene George Washington Crosby; è questo il mondo a cui
ritorna mentresi prepara a concludere la sua vita circondato dai famigliari e
accompagnato dal tintinnio dei suoi orologi cui per anni si è dedicato come
meticoloso restauratore. Meravigliosi meccanismi di tutte le epoche e fogge
che sono stati a lungo il legame, negato ma indissolubile, con il mondo della
sua infanzia e di suo padre Howard, un uomo silenzioso, sognante, poetico, il
quale stentatamente manteneva quattro figli e una moglie insoddisfatta
girovagando con il suo carro pieno di mercanzie tra i boschi del Maine.
George ritrova Howard e di quell'uomo simile a un veggente rivede anche i
segni dell'incurabile e misteriosa malattia: l'epilessia. Un dramma che era
quasi in sintonia con quella natura imprevedibile e spesso impetuosa in cui il
venditore ambulante viveva immerso: un eccesso di energia che lo lasciava
stordito e sanguinante dopo angosciosi minuti trascorsi sul pavimento a
scalciare mentre i denti mordevano un bastoncino. Oppure le dita del figlio, di
George adolescente che in seguito, per anni, non aveva più saputo se odiare
o amare quel padre folle, ma che ora finalmente riesce a incontrare, e
solamente ad amare.
Evan Hunter (i.e. Ed McBain), L'universo del crimine, Einaudi 2011
(N.HUNT Giallo, i.64193)
Quarant'anni e più di carriera, disseminati di romanzi memorabili, ma anche
di racconti magistrali per ritmo, dialoghi, originalità delle trame e dei
personaggi. Fin dalle sue prime prove narrative, nelle quali si confrontava con
la tradizione del detective novel e ne sanciva il progressivo superamento, Ed
McBain ha sempre dimostrato una particolare affinità con la forma breve,
ideale per spaziare all'interno di tutte le possibili varianti del poliziesco,
perfezionando il proprio inconfondibile stile. Tra bande giovanili e investigatori
privati, poliziotti disillusi e private follie, i racconti di questa raccolta, in larga
parte inediti e selezionati a partire dall'intera produzione di McBain, ci
accompagnano nel variegato universo del crimine, svelandone ogni aspetto e
restituendoci un grandissimo scrittore in tutto l'umorismo e la profonda
umanità che lo hanno fatto amare dai lettori in tutto il mondo.
Paul Harding, L'ultimo inverno, NeriPozza 2011 (N.HARD, i.2011)
Chi non è rimasto almeno una volta incantato dal mondo misterioso dei
venditori ambulanti, dai loro carretti così carichi di oggetti che essi sapevano
riparare grazie a un'arte tramandata da tempo immemorabile? È questo il
mondo da cui proviene George Washington Crosby; è questo il mondo a cui
ritorna mentre si prepara a concludere la sua vita circondato dai familiari e
accompagnato dal tintinnio dei suoi orologi cui per anni si è dedicato come
meticoloso restauratore. Meravigliosi meccanismi di tutte le epoche e fogge
che sono stati a lungo il legame, negato ma indissolubile, con il mondo della
sua infanzia e di suo padre Howard, un uomo silenzioso, sognante, poetico, il
quale stentatamente manteneva quattro figli e una moglie insoddisfatta
girovagando con il suo carro pieno di mercanzie tra i boschi del Maine.
George ritrova Howard e di quell'uomo simile a un veggente rivede anche i
segni dell'incurabile e misteriosa malattia: l'epilessia. Un dramma che era
quasi in sintonia con quella natura imprevedibile e spesso impetuosa in cui il
venditore ambulante viveva immerso: un eccesso di energia che lo lasciava
stordito e sanguinante dopo angosciosi minuti trascorsi sul pavimento a
scalciare mentre i denti mordevano un bastoncino.
Rebecca Johns, La contessa nera, Garzanti 2011 (N.JOHN Storico,
i.63963)
Ungheria, 1611. L'alba illumina l'imponente castello di Csejthe. Nella torre più
alta, una donna completamente vestita di nero è sveglia da ore. Murata viva
in una stanza fino alla morte: così ha decretato il conte palatino. Ma la
contessa Erzsébet Bàthory non ha nessuna intenzione di accettare
supinamente il destino che le viene imposto. Non l'ha mai fatto nella sua vita.
Ha solo sei anni quando, nella sua dimora tra i freddi monti della Transilvania,
assiste ad atti di violenza indicibili. Neanche quando, appena adolescente, è
costretta a sposare l'algido e violento Ferenc Nàdasdy. Un uomo sempre
lontano, più interessato alla guerra e alle scorribande che a lei. Erzsébet è
sola, la responsabilità dei figli e dell'ordine nel castello di Sàrvàr è tutta sulle
sue spalle. Spetta a lei gestire alleanze politiche e lotte di potere. Lotte
sanguinose, piene di sotterfugi e tranelli, che fanno emergere la parte più
oscura della contessa, un'anima nera. Strane voci iniziano a spargersi sul
suo conto. Sparizioni di serve torturate e uccise, nobildonne svanite nel nulla.
Chi è davvero la donna imprigionata tra le gelide pietre di Csejthe? È solo
vittima di una cospirazione per toglierle il potere? O il male è l'unico modo per
Erzsébet di sopravvivere in un mondo dominato dagli uomini? La contessa
nera si ispira alla figura della prima serial killer della storia, Erzsébet Bàthory,
la contessa sanguinaria. Padrona spietata, torturatrice di centinaia di giovani
donne, assassina crudele.
Francesca Kay, La corsa del vento, Bollati Boringhieri 2011 (N.KAY,
i.63967)
Jennet Mallow porta il nome di una regina delle fate, ma esercita il suo regno
su un diverso genere di fantasmagoria: l'arte pittorica. Raccontare come in lei
quella passione imperiosa abbia conteso intensità alla vita è impresa di cui
soltanto una scrittura poetica può incaricarsi. Le parole che non arretrano di
fronte al viluppo acuminato dei sentimenti sanno compiere anche il prodigio di
trasferire sulla pagina il fare artistico nella sua concretezza materica,
evocando l'impasto dei colori e la malia delle forme. Così, nella finzione
narrativa, è un poeta a resuscitare splendidamente la storia di Jennet, da
quando, bambinetta, si infilava oltre la testiera del letto per disegnare sul
muro con tizzoni spenti, sino ai trionfi appartati della maturità. Nessuno, nella
sua famiglia "infelice e malconcia", le ha alleggerito il fardello del talento
assoluto, a cominciare dal marito David, pittore sfibrato dai riti del
maledettismo e ansioso soprattutto di non vedersi rubare la scena da un'esile
donna più dotata di lui. Sola, tra una madre preda di vecchie frustrazioni, un
piccolo spettro silenzioso di figlia che non cresce al pari dei suoi fratelli, un
collezionista esigente, amanti forsennati o in fuga, non ha altro ancoraggio se
non mani sapienti che trasformano pareti e tele in capolavori del nostro
tempo. Li vediamo nascere permeati della luminosità in cui vengono dipinti, il
bagliore abbacinante della Spagna mediterranea, le dissolvenze opalescenti
della Cornovaglia, la luce fangosa del Tamigi...
Barbara Kingsolver, Un mondo altrove, Mondadori 2011 (N.KING
Storico, i.63996)
Un ragazzino aspetta la marea giusta per tuffarsi nell'imboccatura di una
grotta sottomarina. Riemerge senza fiato in uno spettrale cenote, un pozzo
nel mezzo della giungla messicana bordato di coralli spezzati e dal fondo
ricoperto di ossa umane. Quando la marea si ritira, risucchia il ragazzino,
rigettandolo da quel luogo segreto nell'oceano. Non ci sarà una seconda
volta, perché prima della luna successiva la madre lo porterà via da Isla Pixol.
Harrison William Shepherd rimarrà per sempre ossessionato da quel
passaggio. E insisterà perché la madre gli compri un taccuino, che riempirà di
storie e di ricordi. Una volta finito, ne comprerà un altro e poi un altro ancora.
"Un mondo altrove" è la storia di Shepherd contenuta in quei taccuini, le
vicende della sua vita irrequieta e avventurosa tra gli anni della Depressione
e il maccartismo, dal Messico agli Stati Uniti, dal servizio a casa di Diego
Rivera e Frida Kahlo alle mansioni di segretario presso Lev Trockij, esule a
Città del Messico. Fino al ritorno negli Stati Uniti, il paese del padre, dove
vivrà una vita ritirata, senza amici e quasi senza relazioni, fatta eccezione per
la sua dattilografa, Violet Brown. Ma questo non basterà a salvarlo dall'isteria
anticomunista di cui gli Stati Uniti cadono preda sul finire degli anni Quaranta.
E così, spinto da Violet, deciderà di ritrasferirsi in Messico lasciando in
eredità alla fida segretaria la casa di Asheville e un segreto che la donna si
porterà nella tomba.
Dean Koontz, Il tuo cuore mi appartiene, Sperling&Kupfer 2011
(N.KOON Giallo, i.64073)
Ryan Perry ha il mondo in tasca: è un uomo di successo, possiede una villa
faraonica, ha una bellissima fidanzata, Samantha, con cui sta per sposarsi, e
tutta la vita davanti. O almeno così crede, fino al giorno in cui scopre di
essere affetto da una malformazione cardiaca che gli lascia molto poco da
vivere. Da quel momento la sua esistenza si riduce a una infinita serie di
esami, visite, ricoveri in ospedale, che lo fanno sprofondare in una spirale
sempre più cupa di angoscia e ossessioni. Solo quando si profila all'orizzonte
la possibilità di un trapianto, Ryan sembra ritrovare un po' della speranza
perduta. Ma non può immaginare che, una volta conclusa con successo
l'operazione, nulla per lui sarà più come prima. Minacciose presenze che solo
lui percepisce si insinuano nella sua vita, assediandolo nelle troppe stanze
della sua villa; allucinazioni orribili lo perseguitano, e macabri oggetti
compaiono dal nulla - un pendente a forma di cuore, un video cruento
dell'organo pulsante - accompagnati da un messaggio di terrificante
chiarezza: il tuo cuore mi appartiene. Da quel momento, il terrore si
impadronisce di Ryan, finché tutte le sue paure prenderanno la forma fin
troppo concreta di una sconosciuta dagli occhi a mandorla. Una donna che
nasconde un'atroce verità, e che è più vicina al cuore di Ryan di quanto lui
stesso possa immaginare...
Elmore Leonard, Out of sight, Einaudi 2011 (N.LEON Giallo, i.64206)
Jack Foley rapina banche. Famoso quasi quanto Dillinger, ne ha svuotate a
centinaia. Sta evadendo dal carcere di Glades, Florida, dove sconta
trent'anni. Karen Sisco è un federal marshal, una donna splendida e molto
decisa. Sta aspettando di scortare un detenuto. Il loro incontro non potrebbe
essere più impensato. Lei gli punta la pistola in faccia. Lui la spinge nel baule
dell'auto di Buddy, suo amico e complice di sempre, e vi si chiude. Nel buio
del bagagliaio, pelle contro pelle, il criminale e lo sceriffo scoprono di essere
irresistibilmente attratti. Da qui, un serrato vortice di incontri, scontri, fughe,
ricerche che li porterà dalle strade di Miami al gelo di Detroit, tra piccoli
delinquenti e spietati assassini. Finché i ruoli di cacciatore e preda si
confondono, e i protagonisti si perdono nel passaggio stretto e arduo che
divide ragione e sentimento, amore e dovere.
Elmore Leonard, Lo sconosciuto n. 89, Einaudi 2011 (N.LEON Giallo,
i.64185)
Jack Ryan ha fatto mille mestieri e combattuto una lunga guerra contro
l'alcool. Finalmente, a quasi quarant'anni, sembra aver trovato la
sistemazione ideale, l'ufficiale giudiziario. Ma accettando un incarico
apparentemente banale, Jack si trova immerso in una storia più grande di lui.
Un certo Mr Perez, che si occupa di individuare società per azioni con utili da
capogiro, incarica Ryan di rintracciare Robert Leary jr, sparito senza lasciare
tracce e senza mai riscuotere i ricchi dividendi che gli spettavano. A Jack
bastano poche ricerche per intravedere il ginepraio nel quale si sta
cacciando: Leary è un delinquente psicopatico, e c'è qualcun altro che lo
cerca, per saldare vecchi conti ancora aperti. Sarebbe meglio tirarsi indietro e
tornare alla vita di sempre, se non fosse per Lee, la moglie di Leary: una
bionda alcolizzata che chiede aiuto a Ryan, offrendogli l'occasione per
riscattare il suo passato.
Maud Lethielleux, Da qui vedo la luna, Frassinelli 2011 (N-LETH
Sentimenti, i.64171)
Moon ha diciannove anni, un animo ingenuo e uno sguardo incantato sul
mondo. Ha scelto di vivere per la strada perché vuole essere se stessa, libera
diversamente dalla gente che osserva passarle accanto - e addormentarsi la
sera su un suo cartone privato da cui può vedere la luna, tra un lampione e la
bottega di una fiorista. La chiamano "la piccola venditrice di sorrisi" ed è così
che si guadagna quel minimo che le serve per campare. Sì, perché a lei e
all'inseparabile cagnolina Comète basta poco; il calore, nelle gelide nottate
dell'inverno cittadino, glielo regalano i suoi amici senzatetto, Suzie e Michou
con il loro carrello del super, i punk migratori con le creste colorate, e Fidji, il
suo grande amore, "bello come un angelo della notte". E per lui che Moon
inizia a scrivere un romanzo, su un bloc notes sgraffignato in edicola. E poi
c'è Slam, appena uscito di prigione, avaro di parole ma con un cuore
immenso. Slam che ama tutto quel che Moon mette sulla carta e che ha una
certezza: un giorno, lei ce la farà a prendersi la luna. Raccontato da una
protagonista che ha tutto lo charme e il candore di Amélie Poulain, un
romanzo tenero ed emozionante, una storia di amore e di amicizia piena di
speranza, e di inguaribile, gioiosa fantasia.
Dominique Manotti, Già noto alle forze di polizia, Tropea 2011
(N.MANO Giallo, i.63999)
Parigi, vigilia della grande rivolta delle banlieu. Nell'estrema periferia della
capitale, un piccolo commissariato diviene luogo d'esperimento di nuove
politiche di sicurezza. A guidarlo è la commissaria Le Muir, astro nascente
della squadra che elabora le strategie del ministero dell'Interno e che porterà
il responsabile del dicastero a vincere le elezioni presidenziali. "La Muraille"
(la Muraglia), come la chiamano i suoi uomini, ha una lunga esperienza dei
quartieri difficili e crede che la polizia debba essere percepita come detentrice
della forza e che gli abusi di potere contro chi si ribella siano inevitabili. Come
lei la pensano il suo autista, dal passato oscuro, e i veterani del dipartimento.
A scontrarsi con questa concezione sono soprattutto i più giovani, tra cui un
agente al suo primo incarico e un'affascinante recluta, convinti che si possa e
si debba agire diversamente. L'incendio doloso di un alloggio di immigrati e il
pestaggio a morte di un minorenne durante un controllo sconvolgeranno la
situazione, in un duello a distanza tra due donne, intelligenti e tenaci, che si
odiano prima ancora di conoscersi.
Federica Manzon, Di fama e di sventura, Mondadori 2011 (N.MANZ,
i.64044)
Tommaso nasce nell'ora più calda del giorno più caldo dell'estate più calda.
"È nato sotto una cattiva stella", dicono le comari. Ma quel bambino ha
qualcosa di speciale. Sarà in grado di capire l'animo degli uomini con uno
sguardo, di leggere il futuro, ma su di sé attirerà tanto il successo quanto la
sventura. A un'esistenza segnata dall'abbandono e dall'ingiustizia Tommaso
opporrà una voglia di rivalsa che lo porterà a lasciare la sua città di mare e di
confine, di matti e sognatori, per il mondo oscuro e spietato dell'alta finanza
americana, trasformandosi da piccolo indiano dal cuore buono in cowboy
dall'anima di pietra. La sua storia sarà attraversata da personaggi
indimenticabili. La nonna Vittoria, che cammina alzando la gonna sopra il
ginocchio e incanta gli uomini. Ariel Fiore, il giovane amico campione di
nuoto, sempre buono, sempre bello, facile da amare e da tradire. Mila, la
figlia del grande assicuratore, dagli occhi gialli come il miele e velenosi come
il serpente. Federica Manzon disegna una saga coinvolgente, la storia senza
tempo di un uomo che lotta contro le lusinghe del lato oscuro. E al tempo
stesso racconta, in una cronaca dura e originale, l'economia di inizio
millennio, tra speculazioni crudeli e dissennate e l'onda nera e travolgente
della crisi.
Anne Lise Marstrand-Jorgensen, La guaritrice. Storia vera di Ildegarda
di Bingen, Sonzogno 2011 (N.MARS Storico Biografico, i.64045)
21 luglio 1098. Bermersheim, Germania meridionale. In un'estate torrida e
afosa nasce Ildegarda di Bingen. È gracile e malaticcia e tutti temono che
non arriverà a compiere un anno. La piccola invece soprawiverà, e questo
sarà solo il primo dei prodigiosi eventi della sua esistenza. Enigmatica e
affascinante figura del medioevo, Ildegarda, monaca di nobili origini, fu
mistica, profetessa, musicista e, scoprendo le virtù terapeutiche delle piante,
inventò la medicina naturale, che cura insieme il corpo e l'anima. A capo del
monastero di Bingen, attirò su di sé l'attenzione dei potenti del suo tempo,
entrò in contrasto con la Chiesa cattolica e non ebbe timore di sfidare
l'imperatore Barbarossa. In questa biografia romanzata, Anne Lise
Marstrand-Jorgensen ne segue il percorso più intimo, dalla prima infanzia alle
imprese nel mondo. Scopriamo che fin da bambina Ildegarda ha visioni
profetiche, parla con gli animali, comunica con i fiori, le piante e la natura. Ma
la sua estrema sensibilità e l'incrollabile fiducia di essere guidata dalla voce di
Dio, la metteranno in conflitto con la famiglia e i suoi maestri. E
moltiplicheranno le difficoltà che dovrà superare per affermare la propria
personalità. Da mesi in testa alle classifiche dei libri più venduti in Danimarca,
"La guaritrice" è un romanzo storico ambientato in un medioevo inedito, allo
stesso tempo realistico e magico.
Margaret Mazzantini, Nessuno si salva da solo, Mondadori 2011
(N.MAZZ, 64071)
Delia e Gaetano erano una coppia. Ora non lo sono più, e stasera devono
imparare a non esserlo. Si ritrovano a cena, in un ristorante all'aperto, poco
tempo dopo aver rotto quella che fu una famiglia. Lui si è trasferito in un
residence, lei è rimasta nella casa con i piccoli Cosmo e Nico. La passione
dell'inizio e la rabbia della fine sono ancora pericolosamente vicine. Delia e
Gaetano sono ancora giovani, più di trenta, meno di quaranta, un'età in cui si
può ricominciare. Sognano la pace ma sono tentati dall'altro e dall'altrove. Ma
dove hanno sbagliato? Non lo sanno. Tre anni dopo "Venuto al mondo",
Margaret Mazzantini torna con un romanzo che è l'autobiografia sentimentale
di una generazione. La storia di cenere e fiamme di una coppia
contemporanea con le sue trasgressioni ordinarie, con la sua quotidianità
avventurosa. Una coppia come tante, come noi. Contemporaneamente a noi.
Bernie McGill, La donna che collezionava farfalle, Bollati Boringhieri
2011 (N.MCGI Giallo Sotico, i.64066)
Irlanda del Nord, 1892. Charlotte Ormond, quattro anni, viene trovata morta
nella stanza del guardaroba della dimora di famiglia. Ha le mani legate con
una calza annodata a un anello infisso nel muro. La piccola si è strangolata
nel tentativo di liberarsi. A chiuderla lì dentro è stata la madre Harriet,
mettendo in atto i rigidissimi principi educativi in cui crede: la situazione le è
sfuggita di mano, la sua colpevolezza è evidente, ma le cose sono davvero
andate nel modo che appare più ovvio? Sessanta anni dopo, Maddie, la
vecchia tata di Charlotte, nel ricevere una lettera di Anna, l'ultima
discendente degli Ormond, capisce che è giunto il momento di confessare un
segreto che serba ormai da troppo tempo: solo lei sa cosa accadde
veramente nell'ultimo giorno di vita di Charlotte. Al racconto di Maddie si
alternano le pagine del diario che Harriet Ormond ha scritto in carcere dopo
la condanna con cui si è concluso il processo a suo carico. Due voci potenti e
straordinarie, quella arcaica, intrisa di spunti gotici, della popolana Maddie, e
quella secca, tagliente, aristocratica di Harriet, una donna fiera e
indipendente, algida e volitiva, incapace di scendere a compromessi. La
piccola comunità del luogo è stata pronta a giudicarla, ma il suo diario rivela
una realtà ben più complessa.
Rae Meadows, Un treno pieno di vento, Rizzoli 2011 (N.MEAD,
i.63946)
Agli inizi del Novecento intere folle di bambini vivevano di carità, piccoli furti e
altri espedienti per le strade di New York. Nacquero in quegli anni, per
iniziativa di un giovane pastore protestante, i cosiddetti Treni degli orfani:
decine di migliaia di bambini - abbandonati, senzatetto, vittime della povertà o
della negligenza dei genitori - salirono sui treni diretti a ovest, per essere
adottati da nuove famiglie cristiane dell'America rurale. Nessuno di loro
conosceva la propria destinazione. Ogni possibile provvedimento fu preso
affinché le famiglie d'origine non potessero mai più rintracciarli. "Un treno
pieno di vento prende" le mosse da un capitolo drammatico della storia
americana per raccontare le vite intrecciate di tre donne.
Federico Moccia, L'uomo che non voleva amare, Rizzoli 2011
(N.MOCC Sentimenti, i.63971)
Tancredi è l'uomo dei sogni: possiede un'isola alle Fiji, splendide ville in tutto
il mondo, jet privati ed è di una bellezza magnetica. Tutte le donne prima o
poi cedono al suo fascino. Ma lui non sa dimenticare una ferita del passato
che l'ha cambiato per sempre e per questo odia la felicità, è un uomo che non
vuole amare. Fino a quando incontra lei. Sofia è in una chiesa e sta
ascoltando un coro di bambini. Era una promessa mondiale del pianoforte, ed
è diventata una semplice insegnante. Ha smesso di suonare per un voto
d'amore. Basta uno sguardo perché Tancredi sia rapito da quella donna. E
farla sua diventerà un'ossessione divorante. Anche Sofia è turbata da quello
sconosciuto, lei, però, un amore ce l'ha già: è Andrea ed è per sempre. Ma
una donna può rifiutare una passione che non conosce confini, quando
irrompe nella sua vita e fa vacillare tutte le certezze? Tancredi capisce che
forse c'è un modo per averla e così decide di non fermarsi davanti a nulla.
Riuscirà a conquistare Sofia? La vedrà suonare di nuovo, solo per lui, seduta
a un pianoforte davanti all'oceano? E quale dolorosa scelta dovrà fare Sofia
alla fine?
Raul Montanari, L'esordiente, Dalai 2011 (N.MONT, i.64070)
Livio Aragona è uno scrittore noir cinquantenne. Nudo davanti allo specchio,
all'alba del 2009, si scatta una fotografia, come fa ogni primo di gennaio da
quando era ragazzo. Ma non immagina quale terremoto sta per sconvolgere
la sua vita. Preso fra l'ambizione di vincere il più prestigioso premio letterario
italiano, l'amore per un'autrice esordiente della quale non ha nessuna stima
come scrittrice e la trama pericolosa che un criminale tesse intorno a lui, Livio
vedrà le sue certezze andare in frantumi, in un crescendo tragicomico e
visionario punteggiato di colpi di scena, fino a un finale pirotecnico. Romanzo
di tensione, storia di un amore tormentato, ritratto di un uomo giunto al
crocevia della propria esistenza e satira del mondo letterario, questo libro
prosegue il percorso "post-noir" di Raul Montanari, che tanto interesse e
polemiche ha suscitato. La scommessa di raccontare con le cadenze
implacabili del thriller storie lontanissime dai luoghi comuni della narrativa
poliziesca.
Stefano Moretti, Scappare fortissimo, Einaudi 2011 (N.MORE, i.64039)
Si dice che i gatti abbiano sette, persino nove vite. Che riescano a precipitare
da altezze vertiginose per poi rialzarsi, darsi una lisciata al pelo e spiccare un
altro salto. Giovanni Prati di vite ne ha avute tante da perdere il conto. È stato
traduttore e poeta, cuoco, sceneggiatore, esperto di cooperazione nei paesi
in via di sviluppo. È stato uomo di punta della Infinite Power Limited, la più
potente multinazionale nel settore dell'aviation marketing. Fino a oggi: perché
stamattina Giovanni Prati ha raccolto le sue cose dalla scrivania, ha messo
nella borsa il notebook e se n'è andato. Davanti a lui un weekend eterno
durante il quale dovrà nascondersi e prepararsi, fare il punto di ciò che è
stato e prendere congedo: dai colleghi, dagli amici, soprattutto dai suoi
ragazzi. Per Giovanni si tratta dell'unica forma di amore possibile. Nella
contemplazione adorante dei propri sensualissimi dèi, Giovanni sopravvive e
insieme s'infligge la più crudele delle pene: nel confronto con la giovinezza, la
vecchiaia diventa evidenza che annichilisce. Comincia così, con la
percezione del proprio decadimento, la crisi di Giovanni Prati, ed è solo il
principio di una frana che pare voler travolgere tutto, il lavoro e le amicizie e
gli amori. Ai piedi di questa frana, nella preparazione dell'ultima fuga,
Giovanni sarà costretto a fare i conti con le proprie scelte, fino ad accorgersi
che scappare fortissimo, in fondo, non è troppo diverso da inseguire.
Guillame Musso, La ragazza di carta, Sperling&Kupfer 2011 (N.MUSS
Sentimenti, i.64085)
In piena crisi di ispirazione, solo e senza un soldo, lo scrittore Tom Boyde
non riesce a terminare il suo ultimo romanzo. Proprio quando tutto sembra
perduto, nella sua vita entra Billie. Misteriosa e bellissima, compare
all'improvviso in una notte di pioggia, con una storia incredibile da raccontare.
Gli dice infatti di essere la protagonista del suo romanzo, caduta nel mondo
reale da una frase che lui ha lasciato in sospeso. Se ora Tom non riprenderà
a scrivere, lei morirà. Sembra assurdo, eppure... Eppure, Tom le crede.
Perché è già follemente innamorato. Insieme Billie e Tom affronteranno
un'avventura straordinaria, in cui nulla è ciò che sembra. E scopriranno che la
vita, a volte, può essere un gioco pericoloso...
Amélie Nothomb, Una forma di vita, Voland 2011 (N.NOTH, i.64067)
"Quella mattina ricevetti una lettera diversa dal solito". Inizia così l'ultimo libro
di Amélie Nothomb, in cui la scrittrice si confronta con un genere che conosce
bene, quello epistolare. Amélie infatti passa parte del suo tempo a rispondere
alle lettere dei suoi numerosissimi fan. La lettera arriva da un soldato
americano di stanza a Bagdad, Melvin Mapple. Siamo agli inizi della
presidenza Obama. L'uomo spera di tornare a casa. Come molti soldati
americani in Iraq è afflitto dalla bulimia e da un'obesità sempre più
preoccupante, legate alla paura degli attentati, all'orrore della repressione e
alle costrizioni della vita militare. Poco a poco Amélie si affeziona al soldato
Mapple e ai suoi compagni obesi, quelli di taglia XXXXL. Per aiutarlo a
trovare una via d'uscita, gli suggerisce di praticare la body art fotografando sé
stesso e il cibo in ogni momento della giornata. All'improvviso però Melvin
Mapple smette di scriverle e Amélie, sconcertata, tenta di ritrovarlo... Il finale
è naturalmente del tutto inatteso. In questo romanzo l'autrice torna ad
affrontare temi a lei profondamente congeniali, come la bulimia, la solitudine
e la fuga nella monomania.
Joyce Carol Oates, Uccellino del paradiso, Mondadori 2011 (N.OATES,
i.64099)
1983: un efferato delitto sconvolge la cittadina di Sparta, nella provincia
americana. L'affascinante Zoe Kruller, cameriera in una gelateria e cantante
di bluegrass che insegue la celebrità, viene brutalmente strangolata nella
casa dove vive con un'amica dopo aver lasciato il marito, di origine
pellerossa, e il figlio Aaron. I sospetti cadono sull'avvenente Eddy Diehl, che
aveva una relazione con lei. E nell'ambiente torbido e soffocante di Sparta
l'accusa mette in moto un meccanismo perverso che distruggerà il ménage
familiare e la vita di quest'uomo. Testimone silenziosa della vicenda è Krista,
la figlia di Eddy, profondamente legata al padre e convinta della sua
innocenza. E lei a rievocare sul filo della memoria la figura paterna e gli anni
trascorsi sotto il segno d'un terribile trauma. Ma la sua esistenza si intreccia
anche con quella di Aaron, ragazzo difficile e problematico che reca nei tratti
e nell'indole l'impronta del suo retaggio indiano. Accomunati dalla dolorosa
perdita dei genitori che ha posto bruscamente fine alla loro infanzia, si
ritroveranno coinvolti in un amore acerbo e inespresso, con il quale
riusciranno a confrontarsi solo da adulti. "Uccellino del Paradiso" è un
romanzo di formazione che combina sensualità e violenza, un racconto dove
la tenerezza si intreccia indissolubilmente con la crudeltà. Ambientato nella
regione settentrionale dello Stato di New York che è per la Oates un
autentico "luogo dell'anima".
Antonio Pennacchi, Mammut, Mondadori 2011 (N.PENN, i.63970)
Benassa è lo storico, coriaceo rappresentante sindacale dei lavoratori alla
Supercavi di Latina-Borgo Piave. La tuta blu sull'anima, la trattativa nel
sangue, era il terrore di ogni direttore del personale. Tutti i comunicati che
emetteva il Consiglio di fabbrica, li componeva lui di notte. Ed erano poemi.
"Mazzate a rotta di collo sull'Azienda e su tutti i Dirigenti. Come movevano
una paglia, lui li tartassava sopra la bacheca." Sapeva fare solo quello. E solo
quello aveva sempre fatto. Per anni ha guidato le lotte dei compagni, tra
cortei e blocchi stradali, picchetti e occupazioni, conquiste e delusioni, ma ora
che bisogna combattere l'ultima decisiva battaglia sindacale, la gloriosa
azione collettiva per tenere la fabbrica aperta e sul mercato, Benassa è
stanco. Sul punto di mollare. O forse no. Dopo un'occupazione epica della
centrale nucleare di Latina, in due giorni di febbrile clausura nel sepolcro
dello stabilimento, Benassa cerca di spiegare ai propri compagni le sue
ragioni. Perché dopo vent'anni spesi a lottare per loro sta per cedere alle
richieste del capo del personale? Perché è sul punto di accettare di essere
pagato per stare fuori dalla fabbrica? Questo è il primo libro di Antonio
Pennacchi, il suo romanzo d'esordio, una grande epopea operaia scritta nel
1987, quando era lui pure come Benassa operaio in Fulgorcavi, e il suo
eccentrico talento doveva vedersela coi turni di notte alle coniche e alle
bicoppiatrici.
Romana Petri, Tutta la vita, Longanesi 2011 (N.PETR Sentimenti,
i.64072)
"Spaltero mi sta aspettando in Argentina, tra poco mi arriva un suo richiamo,
e stavolta non me lo lascio scappare pure se all'idea di tanto cambiamento mi
pare di morire. Stavolta so che a non cambiare ne va di tutta la mia vita. O
trovo il coraggio, o se ne va in malora." Alcina è una donna coraggiosa e fiera
che ha paura di una sola cosa: i sentimenti. Tanto che per non esserne
sopraffatta si è dovuta costruire una corazza di orgogliosa solitudine. Nel '48
ha trentatré anni e una guerra partigiana alle spalle, e sembra che il suo
destino sia ormai quello di vivere per sempre con lo sguardo rivolto al
passato, in un continuo parlare coi propri morti e con un cane selvatico. Ma
un giorno Alcina riceve una lettera che sull'onda travolgente del ricordo di un
unico, lunghissimo bacio le dà la forza di lasciare il suo casolare in Umbria e
di partire per l'Argentina. Ad aspettarla c'è Spaltero, un uomo più giovane di
lei ma con un carattere forte e sicuro e sempre proiettato verso il futuro. Ma è
sufficiente la fragile promessa contenuta nel ricordo di un bacio a spingere a
cambiare vita? Basterà la forza dell'amore per resistere al violento irrompere
della Storia? In un'epoca di sentimenti sfilacciati, esili e precari, Romana Petri
ha scelto di raccontare in questo romanzo la storia di un amore eterno e
indissolubile, al quale il passare del tempo solo aggiunge senza mai sottrarre.
Lore Pittacus, Il numero quattro, Nord 2011 (N.PITT Giallo, i.63962)
Siamo arrivati in nove. In apparenza, siamo uguali a voi: vestiamo come voi.
parliamo come voi, viviamo come voi. Ma non siamo affatto come voi. Siamo
in grado di fare cose che voi non potete neanche sognare. Abbiamo poteri
che voi non riuscite neanche a immaginare. Siamo più forti, più veloci e più
abili di qualsiasi essere vivente del vostro pianeta. Avete presente i supereroi
dei fumetti e quelli che ammirate al cinema? Una cosa del genere, però con
una grossa differenza: noi siamo reali. Ci siamo rifugiati sulla Terra e ci siamo
divisi per prepararci: dovevamo allenarci, scoprire tutti i nostri poteri e
imparare a usarli. Poi ci saremmo riuniti, tutti e nove, e saremmo stati pronti.
A combatterli. Ma loro hanno scoperto che siamo qui e adesso ci stanno
dando la caccia. Vogliono eliminarci, l'uno dopo l'altro. Così siamo costretti a
scappare, a spostarci in continuazione, ad avere paura della nostra stessa
ombra. Attualmente mi faccio chiamare John Smith, e mi nascondo a
Paradise, in Ohio. Credevo di essere al sicuro, ma ho commesso un errore
gravissimo: mi sono innamorato di una mia compagna di scuola. E non
potevo scegliere un momento peggiore. Perché loro hanno preso il Numero
Uno in Malesia. Il Numero Due in Inghilterra. Il Numero Tre in Kenya. E li
hanno uccisi. lo sono il Numero Quattro, lo sono il prossimo...
Thomas Pynchon, Vizio di forma, Einaudi 2011 (N.PYNC Giallo,
i.63957)
California, inizio anni Settanta. Doc Sportello, investigatore privato con una
passione smodata per le droghe e il surf, viene contattato da una vecchia
fiamma, Shasta, che gli rivela l'esistenza di un complotto per rapire il suo
nuovo amante, un costruttore miliardario. L'investigatore non fa neanche in
tempo ad avviare le sue indagini che si ritrova arrestato per l'omicidio di una
delle guardie del corpo del costruttore, il quale è intanto sparito, come pure
Shasta. Sembrano le premesse del più classico dei noir, ma ben presto le
coincidenze piú strane si accumulano e il mistero si allarga a macchia di
leopardo. Doc inciampa così in collezioni di cravatte con donnine discinte, in
falsi biglietti da venti dollari con il ritratto di Richard Nixon, in un'associazione
di dentisti assassini nota come Zanna d'Oro, che è però anche il nome di un
sedicente cartello indocinese dedito al traffico di eroina.
Ugo Riccarelli, La repubblica di un solo giorno, Mondadori 2011
(N.RICC Storico, i.64003)
Roma, novembre 1848: Pio IX fugge a Gaeta, mentre in città il governo
guidato dai triumviri Mazzini, Saffi e Armellini proclama la repubblica e
l'assemblea costituente si mette al lavoro per redigere una carta
costituzionale che trasformi finalmente in legge gli ideali che in quell'anno di
fuoco animano chi lotta per l'Italia unita. Ma alle porte della città, decisi a
riconsegnarla nelle mani del Papa Re, premono i francesi: e allora a
sostenere la Repubblica Romana accorrono militanti da tutta la penisola,
pronti a battersi contro quei "bugiardi che a parole difendono le repubbliche e
poi vengono a fare la guerra per affossarle". Appena uscito dall'esperienza
delle Cinque Giornate milanesi è il terzetto composto da Ranieri, Aurelio e
Cristina: il primo, romantico e riflessivo, crede nella strategia mazziniana della
prudenza e del sacrificio; il secondo, più impulsivo, sceglie invece di
combattere al fianco di Garibaldi, mentre Cristina, d'animo generoso e origini
principesche, organizza l'assistenza negli ospedali. Nel giro di pochi mesi la
sede papale si trasforma in un fervido laboratorio di nuove esperienze, un
crocevia di progetti in cui la borghesia liberale s'incontra con il popolo,
disilluso e persuaso che "tanto comanna sempre chi comanna". A partire da
un episodio glorioso e tragico, assolutamente poco noto, della storia
nazionale, Riccarelli mette in scena un romanzo storico di straordinaria
attualità.
James Rollins, L'altare dell'Eden, Nord 2011 (N.ROLL Giallo, i.64086)
Iraq, aprile 2003. Baghdad è stata appena conquistata dall'esercito
americano: la città è nel caos e, mentre i soldati cercano di arginare rapine e
saccheggi, alcuni uomini armati irrompono nel giardino zoologico e
sottraggono da un laboratorio sotterraneo i risultati di un esperimento
rivoluzionario. Le armi, però, non possono proteggerli dalla creatura che,
all'improvviso, emerge dall'oscurità... New Orleans, oggi. Un peschereccio
naufragato sulle coste della Louisiana, i membri dell'equipaggio scomparsi,
sangue ovunque e, nella stiva, un carico clandestino di animali esotici: è
questo lo scenario che si presenta alla veterinaria Lorna Polk, chiamata
dall'agente Jack Menard per prestare le prime cure ai preziosi animali.
Incuriosita dalle loro singolari anomalie fisiche e dalla loro stupefacente
intelligenza, Lorna sospetta subito che siano le cavie di audaci manipolazioni
genetiche. Ma la curiosità si trasforma in terrore quando prima scopre che un
feroce giaguaro dai denti a sciabola è fuggito nella palude, e poi si salva per
miracolo dall'esplosione che distrugge il peschereccio. Per far luce sulla
provenienza di quel misterioso carico, infatti, Jack e Lorna dovranno
affrontare un nemico potente e implacabile, disposto a tutto pur di
nascondere la verità. Perché quegli animali sono gli ignari custodi di un
segreto sconvolgente, un segreto che risale all'origine stessa della razza
umana...
Kris Saknussemm, Notti private, Rizzoli 2011 (N.SAKN Giallo, i.64030)
Birch Ritter è un detective della omicidi, tormentato, divorziato da poco, con
un passato pieno di segreti, ombre, fantasmi e sensi di colpa. È chiamato a
indagare su un caso di suicidio diverso da qualunque altro gli sia mai capitato
di vedere (e li ha visti tutti): un ricco costruttore edilizio, poco dopo aver
cambiato il testamento a favore della giovane moglie appena sposata,
cosparge la propria Mercedes di benzina, si incatena all'interno e dà fuoco
alla macchina. Grazie a un biglietto da visita che gli fornisce un collega
coinvolto con lui in una pericolosa storia di ricatti, Ritter entra in contatto con
Genevieve, una donna che dice di occuparsi di ombre, dei misteri che, nel
cuore degli uomini, occupano lo spazio fra la tenebra e la luce. Per esplorare
quello spazio, Ritter frequenta sempre più spesso la villa di Genevieve,
implicata nel suicidio del costruttore e in un altro, ugualmente oscuro, di un
impiegato del catasto. Nella villa, Ritter ha strane visioni, eventi inspiegabili
cominciano a verificarsi, e Genevieve prende il controllo su di lui, attraverso
giochi erotici simili a torture estreme. Notti private è una finestra spalancata
su un universo fantastico e inquietante in cui la perversione diviene la norma,
un incubo noir che sposta i confini del genere.
Jan-Philipp Sendker, Gli scherzi del Dragone, NeriPozza 2011
(N.SEND, i.63998)
Paul Leibovitz ha 53 anni, da trenta vive a Hong Kong. Christine Wu è una
quarantenne fuggita bambina con la madre dalla Cina di Mao. Come tutti i
cinesi, Christine crede nell'astrologia e, quando un indovino le preannuncia
un futuro di morte per l'uomo che ama, la sua reazione è di profonda
inquietudine. Perché Paul e Christine sono una coppia innamorata e unita,
anche grazie alle ferite che portano dentro: Paul ha perso il suo unico figlio
ancora bambino, e Christine ha vissuto anni di povertà e dolore nel ricordo
del padre, suicida perché dissidente, e di un fratello adolescente deportato tra
le montagne del Sichuan durante la Rivoluzione culturale del quale da
decenni non sa più nulla. Un giorno, però, arriva, inaspettata, una lettera
indirizzata "alla mia sorellina"... Con una richiesta d'aiuto. Giunti insieme in un
triste villaggio vicino a Shanghai, Christine e Paul trovano una situazione
drammatica: Min Fang, la moglie di Da Long, giace inerte e apparentemente
priva di coscienza accudita dal marito che spera in un aiuto da parte della
sorella. Ma Christine non ricorda più niente della sua infanzia; in quella terra
e in quella casa si sente estranea e desiderosa di fuggire. È invece Paul che
decide di rimanere e quando scopre che sono molti gli uomini e gli animali
che si ammalano e muoiono della stessa misteriosa malattia di Min Fang,
decide di vederci chiaro.
Elena Mauli Shapiro, Vita privata di una sconosciuta, Garzanti 2011
(N.SHAP, i.64000)
Parigi. La scatola è nascosta in un cassetto. Per anni ha custodito frammenti
di una vita lontana e ora aspetta solo di essere scoperta. Trevor Stratton,
professore americano, la trova per puro caso. Al suo interno lettere, vecchie
foto, pagine di diari, vari oggetti, tra cui spiccano un paio di guanti a rete. I
guanti di una santa o di una peccatrice? Trevor non lo sa. Per ora sa solo che
la donna che li indossava si chiamava Louise Brunet e viveva a Parigi tra le
due guerre. La risposta alle altre domande è in quei frammenti, tra i loro
profumi e segreti, tra le parole nascoste e quei ritratti color seppia. Trevor
cerca di ricostruire la vita della donna sconosciuta. Dall'amore tenero e
tragico per il cugino allo strano rapporto con il padre, da un matrimonio
scandito dalla noia fino alla passione, per l'affascinante professore di
francese, suo vicino di casa al numero 13 di Rue Thérèse. Ma più Trevor si
immerge negli oggetti del passato e ripercorre i luoghi di Louise, più qualcosa
di strano e misterioso inizia ad accadere nella vita del presente. Chi è
veramente Josianne, la ragazza dai capelli rossi che sembra prevedere
qualunque movimento di Stratton? Perché il professore si sente così attratto
da lei? Che cosa sa veramente quella ragazza su Louise Brunet? Solo la
scatola possiede la verità. Solo gli oggetti custodiscono una promessa e una
speranza. E spetta a Trevor discernere tra realtà e finzione per far sì che il
destino segua il suo corso.
Ludmilla Helga Siersch, Addio Vienna, Fazi 2011 N.SIER Diari e
Memorie, i.64002)
"Addio Vienna" è un romanzo autobiografico che ha inizio negli anni Venti,
quando l'autrice, ancora bambina, viveva nell'ex capitale asburgica insieme
alla nonna Wilma, animatrice di uno dei più prestigiosi salotti della città,
frequentato da intellettuali come Zweig e dai musicisti Strauss e Bruckncr, e
all'algida madre Fortunéc, militante socialista, amica di Freud. Il libro
racconta, con stile asciutto, l'inquieto vagare di Helga da un collegio all'altro
fino all'abbandono forzato degli studi, le precoci esperienze sessuali e il
trauma del carcere minorile. Quando, nel 1938, Vienna è invasa dall'armata
tedesca, la protagonista scopre di essere in grave pericolo. Iniziano gli anni
del terrore e delle rocambolesche fughe per la sopravvivenza. Le
deportazioni colpiscono la sua famiglia ma Helga, grazie al carattere
spregiudicato, dopo un periodo di clandestinità tra Austria e Germania,
troverà il modo di nascondersi riuscendo infine ad approdare in Italia. Finita la
guerra, verrà rinchiusa per nove mesi in un campo di prigionia, perché
accusata di collaborazionismo. Solo a Roma si aprirà per lei la possibilità di
una nuova esistenza: otterrà lavoro come costumista a Cinecittà e, accolta
nel mondo intellettuale della Capitale, diventerà amica, tra gli altri, di Age e
Scarpelli, Steno, De Feo e Monicelli. Prefazione di Mario Monticelli. L'autrice
risiede tuttora a Roma.
Georges Simenon, La fuga del signor Monde, Adelphi 2011 (N.SIME,
i.64083)
In una bella mattina d'inverno, mentre il suo autista lo portava, come ogni
giorno da trent'anni, nella ditta di import-export fondata da suo nonno,
Norbert Monde ha deciso di scomparire. Ma perché è accaduto proprio quel
giorno? Forse perché era il suo compleanno; o forse perché, alzando gli
occhi, ha visto i comignoli rosa stagliarsi contro un cielo di un pallido azzurro
in cui fluttuava pigra una minuscola nuvola bianca - e gli è venuta voglia di
vedere il mare. Quando finalmente se l'è trovato davanti, il signor Monde ha
pianto. E quelle lacrime, che si portavano via "tutta la stanchezza accumulata
in quarantotto anni", erano dolci, "perché ora la battaglia era finita", e lui era
finalmente come uno di quei clochard che dormono sotto i ponti di Parigi, e
che più di una volta gli era capitato di invidiare. Così è andato a vivere con
una tale Julie, che fa l'entraîneuse in un locale notturno di Nizza dove hanno
dato un lavoro anche a lui. Ed è diventato per tutti Désiré Clouet, il contabile
del Monico. Un giorno, però, gli apparirà dinanzi un fantasma della sua vita di
prima: allora il signor Monde riprenderà la sua identità.
Nalni Singh, Il profumo del sangue, Nord 2011 (N.SING Horror, i.63959)
Cento anni di schiavitù in cambio della vita eterna: il patto tra un uomo che
vuole diventare vampiro e l'angelo che decide di crearlo sembra vantaggioso,
ma cento anni sono molto lunghi... ed è compito dei Cacciatori rintracciare e
restituire ai padroni i vampiri che fuggono prima del termine. A New York,
nessuno svolge questo lavoro meglio di Elena Deveraux, perché lei possiede
la capacità innata di "fiutare" la brama di sangue. Ed è proprio grazie al suo
straordinario dono che viene scelta da Raphael, l'arcangelo della città, per un
incarico pericolosissimo: trovare e neutralizzare Uram, un angelo che si è
trasformato in un efferato assassino. Sebbene nessun umano abbia mai
affrontato un essere così potente, Elena non può tirarsi indietro, perché la
punizione per aver disobbedito sarebbe peggiore della morte. E, come se ciò
non bastasse, la Cacciatrice deve difendersi anche dallo stesso Raphael, che
le ha proposto di diventare la sua nuova amante. Tutti sanno che gli immortali
si servono degli umani soltanto per divertirsi, e lei non vuole certo lasciarsi
trattare come un oggetto. Ma Elena non può immaginare che, a volte, persino
gli arcangeli s'innamorano...
Lisa Jane Smith, Il Diario del Vampiro. La genesi, Newton Compton
2011 (N.SMIT Horror, i.63943)
Un quaderno dalle pagine ingiallite giace in un cassetto. Elena lo trova e
comincia a leggerlo. È il diario di Stefan, il suo amore. Tutto ebbe inizio alla
fine del diciannovesimo secolo a Mystic Falls, Virginia. La vita dei fratelli
Stefan e Damon Salvatore scorreva tranquilla tra splendide proprietà terriere
e incredibili ricchezze. Un grande affetto li univa e i due fratelli erano
inseparabili. Fino al giorno in cui nella loro vita comparve Katherine, una
donna incredibilmente bella e dal fascino magnetico. Da quel momento tutto
cambiò tra loro. Stefan e Damon iniziarono a lottare per conquistarla e
inevitabilmente divennero rivali. Ma presto scoprirono l'atroce verità: gli
splendidi vestiti e i luccicanti diamanti di questa misteriosa donna
nascondevano un terribile segreto.
Wilbur Smith, La legge del deserto, Longanesi 2011 (N.SMIT, i.64092)
Hazel Bannock, bellissima e raffinata vedova di un miliardario americano,
tiene ben salde le redini dell'impero che il marito le ha lasciato. Per garantire
la sicurezza del suo impianto petrolifero più importante, oggetto di frequenti
attacchi terroristici, si avvale di un plotone di mercenari guidati da Hector
Cross, ex SAS noto per i suoi metodi sbrigativi, talvolta estremi. Benché
nasca una forte attrazione sin dal loro primo incontro, tra i due non corre
buon sangue: Hazel non ama l'aggressività di Hector e il suo carattere brusco
e rude. Un evento tragico, tuttavia, sta per unirli: l'unica figlia di Hazel, la
ventenne Cayla, viene rapita da un gruppo di terroristi islamici, insediati in
una delle zone più selvagge e aride dell'Africa, una terra in cui il deserto corre
a filo del mare e in cui anche gli esseri umani più tenaci sono messi a dura
prova. Nonostante tutte le sue resistenze Hazel sa che solo Hector Cross può
tentare l'impresa impossibile di strappare Cayla dalle mani dei terroristi.
Danielle Steel, Gli inganni del cuore, Sperling&Kupfer 2011 (N.STEE
Sentimenti, i.64074)
Fotografa di successo Hope Dunne deve fare i conti con un cuore a pezzi e
senza più illusioni. Un tempo madre e moglie felice, ha conosciuto le lacrime,
il dolore e il lutto quando la vita le ha strappato l'unica figlia, lasciandola sola
e con un matrimonio finito alle spalle. Così, Hope si rifugia nel suo loft di
SoHo e si getta a capofitto nel lavoro. Ma ecco che il destino bussa
nuovamente alla sua porta: Finn O'Neill, uno dei più famosi autori di thriller al
mondo, la invita a Londra per le vacanze di Natale, desideroso di farsi
immortalare da lei per la copertina del suo ultimo romanzo. Con grande
sorpresa di Hope, Finn si rivela dotato di un fascino ipnotico, a cui lei non sa
sottrarsi. La corteggia, la stupisce, la colma di attenzioni, convincendola a
seguirlo a Blaxton House, una lussuosa e antica proprietà di famiglia in
Irlanda. Completamente soggiogata dallo charme magnetico di quell'uomo
appena conosciuto, Hope non sa resistergli e parte con lui. Presto però, nella
favola che Finn le sta facendo vivere, cominciano ad apparire alcune ombre qualche innocente bugia, qualche scatto di immotivata gelosia - e tutto
cambia. All'improvviso, dubbi e sospetti si fanno strada nella mente di Hope.
Sola, lontana da casa, inizia a non essere più tanto sicura della persona che
ama, e ha paura. Quante menzogne le ha raccontato Finn? Che cosa
nasconde? È possibile che quell'uomo gentile e premuroso le abbia taciuto
una verità a dir poco inquietante?
Olen Steinhauer, Exit, Giano 2011 (N.STEI Giallo, 63965)
«La ragazzina ha quindici anni. Si chiama Adriana Stanescu... Uccidila e
sbarazzati del corpo». A ricevere l'agghiacciante incarico, in un hotel di
Berlino, è un uomo segnato dal passato, angosciato dal presente e alla
ricerca di una via d'uscita per il futuro. La vita di Milo Weaver, infatti, è
un'intricata ragnatela in cui quasi tutto è segreto. Americano con un'infanzia
trascorsa per buona parte in Russia, Weaver è un "turista", che nel gergo
della segretissima sezione della CIA per la quale lavora indica un agente
privo "di un'identità fissa, di una casa, di principi morali", inviato da un luogo
all'altro della terra per gli scopi più inconfessabili e le Black Ops, le operazioni
coperte in cui è in gioco davvero il potere. Il rapporto di Weaver con l'Agenzia
è stato messo a repentaglio un anno prima da una missione in Sudan che lo
ha visto coinvolto nell'omicidio di un carismatico mullah e nella morte del suo
diretto superiore e mentore, il responsabile della "sezione turismo". Ma a
distanza di un anno la sezione lo richiama in servizio con il laconico
messaggio. Perché uccidere una ragazzina la cui unica colpa sembra quella
di essere figlia di immigrati moldavi alla ricerca di stabilità economica e
integrazione sociale nella ricca Germania? Il nuovo capo della sezione
turismo vuole forse in questo modo valutare la freddezza e la dedizione al
lavoro del suo controverso agente? O nel passato di Adriana si nasconde
qualcosa di indicibile, che ha segnato per sempre il suo destino?
Daniel Suarez, Daemon, Mondadori 2011 (N.SUAR Giallo, i.64032)
Matthew Sobol è il leggendario e visionario ideatore di popolarissimi giochi
online. La sua morte prematura getta nello sconforto milioni di fan sparsi in
tutto il mondo. Nello stesso tempo due programmatori della sua società
vengono trovati privi di vita in circostanze decisamente sospette. Sarà il
detective Peter Sebeck a cercare di far luce su questo caso davvero insolito.
La sua indagine, però, non sarà semplice. La morte di Sobol, infatti, si rivela
ben presto l'innesco di un meccanismo perverso, la prima tessera che, con
un effetto domino, è in grado di far saltare i sistemi dell'intera Rete. La mente
diabolica e geniale di Sobol ha creato un "daemon", un programma infernale
il cui compito è quello di scatenare una vera e propria guerra contro l'ordine
mondiale e distruggere qualsiasi cosa si opponga al suo inesorabile
cammino, riuscendo a essere sempre un passo avanti rispetto a chi cerca di
fermarlo. Quello che si prospetta è uno scenario inquietante, e per Sebeck,
che vede crescere l'ondata di panico, è una sfida mentale oltre che
poliziesca. Costretto ad affrontare un avversario inafferrabile, senza nome e
senza volto, dovrà ricorrere all'aiuto di un esperto consulente informatico per
venire a capo di un enigma sempre più complesso e contrastare un nemico
capace di dirigere dall'oltretomba un gioco spietato che potrebbe avere
conseguenze devastanti per l'intero pianeta.
Rupert Thomson, Morte di una assassina, Einaudi 2011 (N.THOM
Giallo, i.64191)
Billy è un oscuro poliziotto di provincia, con un passato pieno di rinunce e
amarezze, ma soprattutto segnato da una catena di delitti e torture su
bambini che aveva sconvolto la sua cittadina e per la quale era stata
condannata una donna. Ora l'assassina è morta, e tocca proprio a Billy
vegliarne il cadavere, per sottrarlo alla curiosità morbosa e al desiderio di
vendetta di un'intera comunità. Sarà una lunga notte, dominata dai ricordi
personali e dalla voce della morta, che sembra non accettare il silenzio finale
e insiste a voler raccontare le proprie, inaccettabili ragioni.
Antonin Varenne, Sezione suicidi, Einaudi 2011 (N.VARE Giallo,
i.64105)
Il tenente Guerin è sempre stato un poliziotto un po' speciale. Misantropo,
figlio di una prostituta che lo ha lasciato da poco orfano, vive tutto solo in un
appartamento immerso nel caos, con l'unica compagnia di uno stravagante
pappagallo che accoglie l'arrivo dei rari ospiti con vere e proprie esplosioni di
turpiloquio. Ma Guerin è anche uno sbirro di prim'ordine, onesto fino al
midollo e poco incline ai compromessi. Proprio per questo è stato spedito a
dirigere la sezione suicidi della Surété. Un esilio ben poco dorato, nel quale
sembra condannato all'inattività. Fino a quando Parigi viene sconvolta da una
serie di morti spettacolari e sospette. Le "vittime" si sono tolte la vita nude e
in pubblico, quasi seguissero tutte un medesimo, misterioso rituale. Con
l'aiuto di Nichols, uno psicologo americano figlio di hippy che vive in una
tenda nelle campagne francesi, Guerin si avvia lentamente a scoprire la
verità, tra mille ostacoli, con la coscienza che dietro quelle morti c'è qualcuno
pronto a muovere tutte le leve del potere, pur di non essere scoperto.
64066
Maria Venturi, Come prima, Rizzoli 2011 (N.VENT Sentimenti, i.64102)
Dieci giorni. Tanti ne bastano a un amore ormai consumato, diventato
cenere, per rinascere più forte di prima. Teresa e Jacopo si conoscono una
notte di dicembre e si innamorano anche se hanno tutto contro. Lei,
bellissima e consapevole del suo potere sugli uomini, ha ventanni anni e fa la
hostess di lusso. Lui è un ragazzo di buona famiglia con un brillante futuro da
medico. E ha appena sorpreso suo padre a letto con Teresa. Due mondi
lontani e apparentemente inconciliabili. Ma quella notte, quando Jacopo
soccorre Teresa seminuda sotto la pioggia, scoppia una travolgente passione
che in pochi mesi li porta a sposarsi e ad avere due figli. Un amore assoluto
che viene messo a dura prova dalla vita, sepolto da incomprensioni e dalle
macerie dei sensi di colpa. Quando poi un tragico incidente porta via Lucia, la
loro bambina affetta da gravi anomalie, l'incantesimo si rompe
definitivamente e lo scioglimento della coppia sembra scritto sulle carte
dell'imminente separazione. Eppure in dieci giorni tutto può cambiare: perché
per Teresa e Jacopo il dolore per quella perdita è come un appuntamento
con il destino, che può riannodare i fili della loro storia o allontanarli per
sempre. L'ultima occasione per riscoprire la forza inestinguibile dell'amore.
Paolo Villaggio, Mi dichi, prontuario comico della lingua italiana,
Mondadori 2011 (N.VILL Umorismo, i.64177)
Secondo voi "kibbutz" è un'espressione usata dalle contadine di Alberobello
quando sentono bussare alla porta del trullo? "Venerea" si dice di donna
bellissima e diafana? "Prostata" di persona sdraiata a terra, a faccia in giù, in
atto di adorazione? "Kandinsky" è un dolce nazionale ungherese? E,
passando al latino, Memento mori significa "il mio mento sembra quello di un
negro"? Brevi manu "tenere le mani all'altezza delle ascelle"? Deus ex
machina "perdio, che macchina!"? Allora avete bisogno di questo Prontuario
comico della lingua italiana, un saggio tanto divertente quanto impietoso,
scritto da una delle più grandi voci umoristiche della nostra storia. Villaggio ci
fa ridere e riflettere sull'italiano scritto e quello parlato, la neolingua degli SMS
e dei computer, i congiuntivi degli accademici e il linguaggio degli intellettuali
di sinistra. Così l'inventore di Fantozzi torna a fustigare, esaltare, fotografare
l'italiano medio. Inteso, stavolta, come lingua.
Angel Wagenstein, Abramo l'ubriacone, Dalai 2011 (N.WAGE, i.63997)
Dopo la saga dei "Cinque libri di Isacco Blumenfeld" e l' epopea di "Shanghai
addio", Angel Wagenstein fa rivivere un altro universo scomparso: la Plovdiv
della prima metà del Novecento, quando era una delle più belle e
cosmopolite città dei Balcani. Attraverso il personaggio di Berto Cohen ebreo bulgaro esiliato in Israele che ritorna nel proprio Paese natale per un
congresso di bizantinistica - l'autore ricorda con viva tenerezza il complesso
microcosmo in cui è nato e cresciuto e dove convivevano lingue e popoli
diversissimi. Il filo rosso della nostalgia, con l'amore giovanile per una
ragazza armena, Araxi Vartanian, si intreccia a un ritratto senza sconti della
Bulgaria contemporanea e a una rilettura del destino millenario del popolo
ebraico svolta sempre con humour e partecipazione: dalla cacciata dalla
Spagna nel 1492 al conflitto israelo-palestinese passando per la Shoah e il
salvataggio miracoloso degli ebrei bulgari durante la seconda guerra
mondiale. Su tutto il romanzo troneggia la figura indimenticabile del patriarca
Abramo, "l'ubriacone" del titolo, nonno di Berto e geniale affabulatore che di
volta in volta sostiene di avere camminato sulle acque della Galilea con Gesù
Cristo, attraversato le Alpi a dorso d'elefante in compagnia di Annibale, o di
avere affondato da solo la flotta turca per conto dei veneziani. È lui il
testimone privilegiato del crepuscolo che a poco a poco è calato su questo
nascosto angolo dei Balcani.
Minette Walters, L'ombra del camaleonte, Longanesi 2011 (N.WALT
Giallo, i.64108)
Quello che è tornato da una missione in Iraq è un uomo distrutto. Unico
sopravvissuto all'esplosione del suo blindato, il tenente Charles Acland ha
perso un occhio e deve affrontare una lunga riabilitazione. Già afflitto da un
carattere chiuso, Charles sfugge ogni contatto umano, da quello con i genitori
a quello con l'ex fidanzata, Jen, che l'aveva lasciato alla vigilia della partenza
e che ora vorrebbe riallacciare il rapporto. Nonostante il parere contrario dello
psichiatra dell'ospedale militare, Charles rifiuta ulteriori sedute e si trasferisce
a vivere a Londra, da solo, convinto di riuscire ad affrontare i feroci mal di
testa e la parziale amnesia che gli hanno lasciato le ferite. Nella sua nuova
casa Charles si fa notare per il suo comportamento asociale, si lascia andare
spesso ad attacchi d'ira, è subito pronto a menar le mani come unica
soluzione. Un profilo che ben si adatta a quello di un serial killer che sta
colpendo da mesi, stordendo giovani gay con una pistola elettrica e finendoli
poi a colpi di mazza... La polizia ne è sempre più convinta, soprattutto perché
Charles non sembra voler far nulla per difendersi...
Fay Weldon, Dopo il crash, E/O 2011 (N.WELD, i.63953)
Nel cuore della notte Frances sente bussare alla porta. Sono i funzionari del
nuovo governo, venuti a confiscare le sue proprietà. Un tempo scrittrice di
grande successo, ricca e famosa, nel 2013 Frances si ritrova povera, sola e
vecchia. Confinata nella casa al numero 3 di Chalcot Crescent, per fuggire
può soltanto rinchiudersi nella propria fantasia, in quell'arte dello scrivere che
le ha dato tutto quello che ora vogliono toglierle. E così ci regala un affresco
storico inframmezzato da cronache quotidiane sulle vicende della sua
numerosa e strampalata famiglia, una narrazione che copre con agile e
ironica disinvoltura cinquant'anni di eventi fondamentali come il crollo del
comunismo, la morte del capitalismo e la nascita di un nuovo governo basato
su una tirannia morbida e mediatizzata, senza però tralasciare i siparietti con
il nipote tossico e rivoluzionario, i tanti amori di una gioventù in nome del
sesso libero, l'astio di una figlia veterofemminista e le tribolazioni dell'altra
figlia sposata a un pezzo grosso della politica nazionale.
CONFINE
Il nuovo spazio dedicato ai giovani: libri e film capaci di
raccontare le sfide di chi sta crescendo; storie rivolte in avanti,
per varcare il confine con l'età adulta
Trudi Canavan, La spia dei maghi, Nord 2011 (CONFINE CANA
Fantasy, i.63964)
Non è stato facile per il giovane Lorkin crescere all'ombra della madre, la
maga Sonea, famosa in tutto il regno di Kyralia per aver reintrodotto la
potentissima magia nera. E altrettanto difficile è stato confrontarsi con la
memoria del padre, morto prima che lui nascesse: Lord Akkarin, l'uomo che,
vent'anni prima, era riuscito a sventare l'invasione dei perfidi maghi di
Sachaka, inaugurando così un periodo di pace e prosperità. È quindi per
dimostrare il suo valore che Lorkin si offre volontario per scortare Lord
Dannyl, il nuovo ambasciatore, proprio nel regno rivale, dove la popolazione
cova ancora un profondo risentimento nei confronti dei kyraliani. Sebbene la
missione diplomatica preveda soltanto un periodo di studi sulle antiche
leggende sachakane, il viaggio si annuncia irto di pericoli. Al loro arrivo,
infatti, i due maghi ricevono un'accoglienza gelida e, ben presto, rimangono
vittime di strani e inquietanti "incidenti". Ma Lorkin e Lord Dannyl non sanno
che il motivo di una simile ostilità non sono il rancore e la rivalità che dividono
i due regni, bensì le stesse ricerche dell'ambasciatore, che potrebbero
condurlo sulle tracce di un segreto antichissimo, un segreto che
sconvolgerebbe l'intero mondo della magia...
Emanuela Da Ros, Se, EL 2011 (CONFINE DARO Sentimenti, i.64029)
"Se" è (quasi) una storia qualunque. La storia di due ragazzi che si
incontrano e fanno l'amore. Lei, Virginia, ha quasi diciotto anni. Non è una
studentessa brillante, ma se la cava. È una che non si fa troppo notare, ma
che non passa nemmeno inosservata. La sua quotidianità scorre tra amiche,
verifiche, relazioni superficiali e dubbi: sull'amore, sul sesso, sul piacere e
sull'accettazione di sé. Dopo aver vissuto il suo primo rapporto sessuale con
un coetaneo, Virginia scopre la vera passione con Paolo, il suo giovane
professore di educazione fisica. Paolo, bellissimo e incapace di legarsi a
lungo a una ragazza, dà a Virginia emozioni intense ma fugaci. Quando la
loro relazione si interrompe, Virginia si rende conto di essere incinta. È
bastato un istante, e la sua vita è cambiata. Che deve fare? Diventare
mamma, nonostante la giovane età, o rinunciare al bambino che ha dentro di
sé? Il dilemma è drammatico da affrontare perché Virginia è consapevole
che, qualunque sarà la sua scelta, solo lei porterà con sé, per tutta la vita, le
conseguenze della sua decisione.
Zita Dazzi, Il volo di Alice, Rizzoli 2011 (CONFINE DAZZ Sentimenti,
i.64037)
Le vite di Alice e Jaime, quindicenni iscritti a un liceo classico milanese, non
potrebbero essere più diverse. Alice vive in centro, in una bella casa con una
madre intellettuale e troppo concentrata su se stessa per costruire un
rapporto d'amore con la figlia. A Jaime l'amore di sua madre è mancato per
tanti anni, ma ora che lei ha un permesso di soggiorno e un lavoro, ha potuto
raggiungerla nel quartiere di periferia dove condividono un minuscolo
appartamento. Quando Alice e Jaime si innamorano, nessuno sembra
disposto ad accettarlo. Ma la loro storia è più forte degli ostacoli, più tenace
dei pregiudizi. Una storia di sentimenti e di integrazione, una coraggiosa
battaglia quotidiana fondata sul valore del dialogo e del confronto.
Becca Fitzpatrick, Angeli nell'ombra, Piemme 2011 (CONFINE FITZ
Fantasy, i.63951)
Nora avrebbe dovuto sapere che la sua vita non sarebbe stata perfetta.
Infatti, non basta una relazione con il proprio angelo custode (che è tutto
tranne che angelico) ed essere sopravvissuta a un tentato omicidio per dirsi
felice. Patch infatti sembra allontanarsi da lei per avvicinarsi pericolosamente
alla sua peggior nemica, Marcie, e il ricordo del padre assassinato senza che
venisse mai trovato un colpevole, fa scivolare Nora sempre più nel sospetto
verso l'angelo immortale il cui passato è avvolto in un cupo e impenetrabile
mistero. La ricerca della verità spinge Nora verso qualcosa che avrebbe
preferito ignorare. Di colpo, tutte le sue certezze si dissolvono in un
crescendo di tensione, paura, confusione e rabbia. E, a mano a mano che il
dubbio si insinua nella sua mente, e il suo cuore si spacca per la gelosia,
Nora sembra non riuscire a vedere che il pericolo è sempre in agguato.
GENITORI
Daniele Novara, Dalla parte dei genitori. Strumenti per vivere bene il
proprio ruolo educativo, FrancoAngeli 2010 (GENITORI 649,7 NOVA,
i.64089)
FUMETTI
Sid Jacobson, Ernie Colòn, Anne Frank, la biografia a fumetti, Rizzoli
Lizard 2011 (FUMETTI 741,5 JACO, i.64001)
Melissa P., Alice Pasquini, Vertigine, Rizzoli 2011 (FUMETTI 741,5
MELI, i.64006)
VIAGGI
Touring Club, Alberghi e ristoranti d'Italia 2011, Touring Club 2011
(VIAGGI ALBERGHI 2011 Ospitalità, i.63690)
Federico Rampini, San Francisco-Milano. Un italiano nell'altra America,
Laterza 2011 (VIAGGI 917,94 CALIFORNIA Viaggiatori, i.63956)
INFORMATICA
Giuseppe Papotto, Presentazione conVincenti in Power Point. Consigli
pratici per uha comunicazione efficace, FrancoAngeli 2011
(D.006,6869 PAPO, i.64088)
SAGGISTICA
Psicologia (150)
Maria Rita Parsi, Ingrati. La sindrome rancorosa del beneficato,
Mondadori 2011 (D.152,4 PARS, i.64101)
A. Costabile, D. Bellacicco, F. Bellagmaba, J. Stevani, Fondamenti di
psicologia dello sviluppo, Laterza 2011 (D.155,4 FOND, i.64040)
Filosofia occidentale moderna (190)
Bertrand Russell, Saggi scettici, Longanesi 2011 (D.192 RUSS)
Religione (200)
Eva Cantarella, Paolo Ricca, Non commettere adulterio, IlMulino 2011
(D.241,52 CANT, i.64084)
Adriana Zarri, Un eremo non è un guscio di lumaca. Erba della mia
erba,e altri resoconti di vita, Einaudi 2011 (D.248 ZARR Diari e
memorie, i.63944)
Don Andrea Gallo, Loris Mazzetti, Sono venuto per servire, Aliberti
2011 (D.282,092 GALL Diari e memorie, i.63955)
Scienze sociali (300)
Claude Lévi-Strauss, Lo sguardo da lontano, IlSaggiatore 2010 (D.306
LEVI, i.64005)
Ermanno Rea, La fabbrica dell'obbedienza, Felrinelli 2011 (D.306,09
REA, i.64082)
John Gray, Marte è di ghiaccio Venere di fuoco. Il metodo Marte e
Venere per capire e governare le differenze biologiche tra uomini e
donne, Rizzoli 2011 (D.306,7 GRAY, i.64077)
Elio Rossi, I professionisti del potere, Chiarelettere 2011 (D.320,945
ROSS, i.64042)
Economia (330)
Piero Bevilacqua, Il grande saccheggio, Laterza 2011 (D.330,122 BEVI,
i.64004)
Vittorino Andreoli, Il denaro in testa, Rizzoli 2011 (D.332,4 ANDR,
i.63960)
Antonio Galdo, Basta poco. Pensieri forti e gesti semplici per una
nuova ecologia quiotidiana, Einaudi 2011 (D.339,47 GALD, i.63832)
Diritto (340)
Michele Ainis, L'assedio. La costituzione e i suoi nemici, Longanesi
2011 (D.342,45 AINI)
Nicola Gratteri, La giustizia è una cosa seria, Mondadori 2011
(D.347,45 GRAT, i.64081)
Problemi e servizi sociali (360)
Gian Antonio Stella, Sergio Rizzo, Vandali. L'assalto alle bellezze
d'Italia, Rizzoli 2011 (D.363,69 STEL, i.63966)
Educazione (370)
Paola Mastrocola, Togliamo il disturbo. Saggio sulla libertà di non
studiare, Guanda 2011 (D.373.45 MAST, i.63969)
Medicina (610)
Michael Pollan, Breviario di resistenza alimentare, Rizzoli 2011 (D.613
POLI, i.63949)
Arte (700)
Stefano Bollmann, Le donne che leggono sono sempre più pericolose,
Rizzoli 2011 (D.704,94 BOLL, i.64091)
Architettura (720)
Leonardo Benevolo, La fine della città, Laterza 2011 (D.720 BENE,
i.63994)
Maria Giovanna Belcastro, Jacopo Ortalli (a cura di), Sepolture
anomale. Indagini archeologiche e antropologiche dall'epoca classica
al Medioevo in Emilila Romagna. Giornata di studi (Castelfranco
Emilia, 19 dicembre 2009). All'insegna del Giglio 2010 (D. 726,8 SEPO,
i. 63454)
Fotografia (770)
Marco Pizzo, Lo stivale di Garibaldi. Risorgimento in fotografia,
Mondadori 2011 (D.779 PIZZ, i.64090)
Storia e Geografia (900)
G. Sababattucci, V. Vidotto, Il mondo contemporaneo. Dasl 1848 a oggi,
Laterza 2011 (D.909,8 SABB, i.64124)
Storia d'Europa (940)
Salmen Gradowski, Sonderklommando. Diario da un crematorio di
Asuschwitz, 1944, Marsilio 2011 (D.940,5317 GRAD, i.63836)
Storia d'Italia (945)
Bruna Bertolo, Donne del risorgimento. Le eorine invisibili dell'Unità
d'Italia, Ananke 2011 (D.945,08 BERT, i.64096)
Gianni Oliva, Esuli. Dalle foibe ai campi profughi: la tragedia degli italiani
di Istria, Fiume, Dalmazia, Mondadori 2011 (D.945,091 OLIV, i.63954)
Roberto Saviano, Vieni via con me, Feltrinelli 2011 (D.945,093 SAVI,
i.64064)
Per informazioni:
Biblioteca comunale di Castelfranco Emilia
P.zza della Liberazione, 5
Tel. 059/959376
e-mail: : [email protected]
ORARIO DI APERTURA
Lunedì
chiuso
14.30-18.30
Martedì
10.00-13.00
14.30-18.30
Mercoledì
10.00-13.00
14.30-18.30
Giovedì
10.00-13.00*
14.30-18.30
Venerdì
10.00-13.00
14.30-18.30
Sabato
9.00-13.00
chiuso
*apertura straordinaria sperimentale
PIUMATECA
Punto di lettura di Piumazzo
Via dei Mille, tel 059/935156
e-mail [email protected]
ORARIO DI APERTURA PIUMATECA
lunedì e giovedì: 16.15 - 18.15
sabato: 9.30 - 11.30
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