Organizziamo il Pensiero - Kambia il tuo Pensiero Kambia la tua Vita
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Organizziamo il Pensiero - Kambia il tuo Pensiero Kambia la tua Vita
www.ingegneriadelpensiero.com ESERCIZIO 3.II ORGANIZZIAMO IL PENSIERO Dal libro “KaMiCoCò: Kambiamento e Miglioramento Costante e Continuo – Manuale e Guida verso la scoperta e la realizzazione dei nostri Sogni” – Eugenio Ammaturo - Gruppo Albatros Il Filo s.r.l. L’Organizzazione del pensiero Noi siamo ciò che SCEGLIAMO di Essere e diventiamo quello che DECIDIAMO di Divenire. Le nostre Scelte guideranno il nostro destino se e solo se alla Scelta seguirà la Decisione di AGIRE. La fase Emotionale del processo di KaMiCoCò ci conduce alla Scelta attraverso l’individuazione o la riscoperta del nostro Sogno, il nostro atto di Fede (Crediamo nel nostro Sogno e siamo Fedeli ad esso), la nostra Consapevolezza (abbiamo la capacità di distinguere e perciò Visualizziamo il nostro Sogno nei minimi dettagli) e la nostra Volontà (attiviamo il potere di Scegliere, che ognuno di noi possiede anche se non lo utilizza). Perciò la valenza della nostra Scelta è direttamente proporzionale alla stessa esistenza del Sogno, a quanto realmente Crediamo sia esso realizzabile ed alla nostra capacità di Vedere il futuro Sognato. Operata la Scelta abbiamo percorso solamente la metà della strada che ci separa dal nostro Successo, poiché se la Scelta non è chiara e definita nei suoi particolari e se ad essa non segue l’Azione Decisa ed Organizzata questa resterà per sempre un Sogno nel Sogno. www.ingegneriadelpensiero.com La Decisione di Agire sarà tanto più forte e “Decisa” quanto più avremo considerato attentamente da un punto di vista prettamente razionale le varie fasi del sottoprocesso di “Organizzazione del pensiero”. Una volta Scelto, il nostro processo di Kambiamento non si deve interrompere, è necessario andare avanti con decisione verso il raggiungimento del Successo voluto. Ho Scelto di seguire il mio Sogno, realizzarlo significherà aver Kambiato la mia vita in meglio. Realizzarlo vorrà dire aver conseguito il mio personale Successo ed aver dimostrato a me stesso di poter applicare nuovamente con Successo il processo fatto ad un nuovo Sogno da raggiungere e così via in maniera Costante e Continua. Abbiamo ATTIVATO il nostro KaMiCoCò! E’ perciò necessario Organizzare il nostro pensiero, dobbiamo dare forma ai nostri pensieri, fornire regole e strumenti al nostro operato per raggiungere l’obiettivo fortemente voluto. Aver Scelto non equivale ad aver Deciso, la Decisione è il punto di arrivo del processo Organizzativo nato sulla Scelta ed il punto di partenza delle nostre Azioni future. VIVEK è il conseguimento della capacità di discernimento “ciò di cui abbiamo bisogno è una discrezione a occhi aperti e pensieri che sono chiari, risoluti e che ci consentano di prendere decisioni. Questo è il significato di VIVEK: chiarezza, consapevolezza. Significa che il potere del pensiero è completo. Significa che siamo passati attraverso i pensieri in modo così dettagliato che tutti i dubbi sono chiariti. Ora rimane solo la pura decisione nella sua essenza” Osho – In search of the micaculous Vol II, Poona Operata la mia Scelta, ho una forte motivazione interna , ora devo iniziare un processo razionale, devo raccogliere le informazioni ed analizzarle. Quello che nella fase Emotionale è rappresentato dal nostro Sogno, si trasforma in Obiettivo nella fase Rationale e diventa la nostra “ragione” ad operare in modo coordinato. Per raggiungere il nostro Obiettivo e vedere quindi realizzato il nostro Sogno dobbiamo seguire l’”Organizzazione del Pensiero” (OdP). www.ingegneriadelpensiero.com Affinché il nostro Sogno ci conduca consapevolmente alla Scelta deve prima di tutto esistere nel nostro cuore, noi dobbiamo essere fedeli ad esso e vederlo nei suoi particolari. In modo analogo per Decidere di Agire in modo Organizzato il nostro Obiettivo deve essere determinato in maniera chiara e dettagliata nella nostra mente. Solo così cuore e mente collaboreranno per il nostro Successo. Un Obiettivo deve essere concreto, misurabile, raggiungibile, coerente ai nostri valori, determinato nel tempo e scritto. L’Obiettivo è il nostro “cosa” ed è tanto più forte quanto più intenso è il nostro Sogno, il nostro perché. Se il nostro “perché” è chiaramente definito, vogliamo conoscere il nostro “come” con altrettanta concretezza e sentiamo l’importanza di determinare il “quando” con esattezza. Se il limite temporale che ci eravamo dati per raggiungere il nostro Obiettivo era di un anno e invece ci siamo riusciti in tre, qualcosa non è andato come avevamo programmato o forse non avevamo progettato nei minimi dettagli le azioni da compiere nel tempo a disposizione: la nostra vita nel frattempo potrebbe essere così diversa rispetto a tre anni prima al punto da invalidare l’Obiettivo raggiunto, o peggio, renderlo controproducente. Per questo i nostri Obiettivi possono essere distinti in “operativi” (di breve periodo), “funzionali” (di medio periodo), “strategici (di lungo periodo). Sapere con esattezza “entro quanto tempo”, ricopre lo stesso ruolo in termini di importanza della conoscenza delle informazioni necessarie, degli elementi costitutivi, delle attività da svolgere, di cosa sta dietro ciò che appare, di ogni dato di base indispensabile per il raggiungimento dello scopo che ci siamo prefissati. Per centrare, nel rispetto dei tempi previsti, il nostro Obiettivo dobbiamo Programmare il nostro operato e Decidere di Agire, la Scelta non basta! La Programmazione deve essere chiara e dettagliata quanto l’Obiettivo che desideriamo raggiungere, elaborata grazie all’”Organizzazione del Pensiero”, nella piena Fiducia delle proprie possibilità e soprattutto potenzialità, non condizionata dalla paura ed arricchita della creatività di cui siamo capaci. Il processo di “OdP” (Organizzazione del Pensiero) si compone delle seguenti cinque fasi operative: • ANALISI • DIAGNOSI • PIANIFICAZIONE • SINTESI www.ingegneriadelpensiero.com • PROGRAMMAZIONE L’ANALISI è la raccolta di tutte quelle informazioni che sono tenuto a conoscere, quindi equivale a ricercare, definire, scomporre, rilevare i singoli particolari come componenti dell’insieme prima di passare alla fase successiva: la Diagnosi. Con la DIAGNOSI lavoro sulla singola informazione e le associo un “senso”, mi concentro sul particolare osservandolo a 360° ed oltre. Sono partito dall’insieme, ho scomposto i suoi particolari ed operato la Diagnosi, il processo di SINTESI chiuderà il tutto. Prima della Sintesi è necessario Pianificare. Identificato il Sogno/Obiettivo nei particolari attraverso la scomposizione e l’elaborazione delle singole informazioni sento il bisogno di anticipare le possibili problematiche. Con la PIANIFICAZIONE mi interrogo sulle priorità, quale percorso è meglio seguire, quali sono le risorse disponibili e quelle necessarie, comincio ad immaginare il viaggio, senza definirne i tempi. Mi pongo i possibili problemi in modo da anticiparli. La SINTESI ci permette di riunire tutto, dal particolare torniamo al globale, abbiamo una visione integrata ed a 360° delle cose che prima abbiamo scomposto e su cui abbiamo riflettuto. E’ fondamentale ora tornare al nostro Sogno, visualizzarlo con chiarezza e nei suoi dettagli. Quell’Obiettivo è di nuovo un’unica entità, operata la Sintesi possiamo Programmare. La Sintesi è ottica globale, con l’aggiunta della variabile Tempo diventa PROGRAMMAZIONE. Qual è la differenza tra Pianificazione e Programmazione? Una sfumatura semplice ma che fa la differenza, la differenza che fa la differenza! … La VARIABILE TEMPO www.ingegneriadelpensiero.com Nella Pianificazione non tengo conto del tempo, di come nel tempo seguiranno le azioni da fare (sappiamo che cosa dobbiamo fare, come, ma non quando). Nella Programmazione invece teniamo conto del tempo, distribuiamo i processi e determiniamo i flussi. Scomposto il tutto, Analizziamo, raccogliamo le informazioni, creiamo entità e relazioni nella nostra testa, Pianifichiamo, ma non organizziamo nel tempo, sappiamo solo che dobbiamo fare, ma non abbiamo creato un diagramma di flusso, qualcosa che collega le varie azioni e sviluppa il processo nel tempo. Solo a questo livello ci poniamo il problema di capire quale azione viene prima dell’altra, come utilizzare il tempo che abbiamo a disposizione. Per raggiungere l’Obiettivo stabilito è indispensabile individuare le azioni che avremo la necessità di intraprendere. Successivamente esamineremo i passi da compiere, l’eventuale fattore limitante verrà fuori solo quando la nostra abilità nel conseguire l’Obiettivo si scontrerà con il tempo che ci siamo prefissati per raggiungerlo. L’immagine chiara del particolare e dell’universale, delle risorse disponibili e del tempo a nostra disposizione ci consente di poter concludere il processo in atto. Conosciamo le risorse a nostra disposizione e cosa dobbiamo acquisire, vediamo l’unità nelle sue componenti di base, tracciamo una linea temporale che ci dà la visione dinamica dell’Obiettivo da raggiungere. Stiamo facendo “Organizzazione del Pensiero”. Eppure giunti al termine della fase di Programmazione potremmo rimanere delusi, a questo punto la sfida con noi stessi si fa più ardua. La prima cosa da fare per evitare un’aspettativa mancata è applicare il processo di retroazione (feedback operativo), cioè tornare sulle singole fasi di OdP per capire se abbiamo saltato qualche passaggio o ignorato qualche aspetto. In genere il primo risultato ottenuto con il processo di “OdP” non è mai il migliore, la retroazione ci permette di ottimizzarlo. www.ingegneriadelpensiero.com Per un grande “Perché/Sogno” esiste sempre un ottimo “Cosa/Obiettivo – Come - Quando” (OdP), ma se la reiterazione del processo di OdP continua a non dare il risultato sperato, dobbiamo tornare ulteriormente indietro fino al nostro Sogno ed interrogarci sulla sua reale realizzabilità. In assenza di vincoli Spazio-Temporali nulla è impossibile, ma in questa vita dobbiamo tener conto della loro esistenza. Un ulteriore ostacolo alla realizzazione del nostro Sogno potrebbe essere la forza della nostra Scelta e quindi come siamo giunti ad essa. Il nostro atteggiamento, la nostra energia, le credenze hanno un ruolo fondamentale nel determinare quanta strada faremo. In genere se la Sorgente del Sogno è sana ed il percorso EmoRationale è completo, la Scelta trova nell’Organizzazione del Pensiero la sua realizzabilità. Solo una piccola percentuale dei limiti che ci impediscono di raggiungere i nostri Sogni esiste al di fuori di noi stessi, prima di cercare risposte all’esterno poniamoci le domande giuste. Per un Grande Sogno la soluzione da un punto di vista razionale sembra esistere sempre. www.ingegneriadelpensiero.com Se completiamo correttamente questo processo, abbiamo creato le basi solide per passare alla fase della Decisione. La Decisione va a ratificare il perché della mia Scelta , è la presa di posizione razionale, approva e conferma la mia Scelta. Il processo razionale ci porta a decidere: ho Deciso consapevole di aver tutti gli strumenti per il raggiungimento del mio successo a disposizione. Decidere non significa ancora Agire, tra la decisione e l’azione intervengono ancora più forti in noi la Paura e la Sfiducia: non ce la posso fare… ….e se poi va male… Per la maggior parte delle persone il Sogno termina qui, con la Decisione di non Agire. Non lo permettiamo, determinazione e perseveranza ci consentiranno di raggiungere sempre i nostri obiettivi e di scoprire cose ancora più grandi e importanti. Il percorso verso la vetta spesso è più determinante per la nostra crescita ed il nostro successo della stessa vetta. Ora, diamoci da fare e Decidiamo di Agire così come abbiamo programmato con il processo di “Organizzazione del Pensiero”. Solo nell’Azione il tutto trova “senso” e unità di intenti! Agire è sapere perché (Sogno) Agire è avere fiducia in se stessi (Credo) Agire è visualizzare il proprio futuro (Vedo) Agire è volere “costi quel che costi” raggiungere il proprio Sogno (Scelgo) Agire è conoscere cosa, come e quando (Organizzo) Agire è andare avanti forti del proprio “perché” e del proprio “come”, senza paura (Decido) … continuiamo ad utilizzare il potere delle Domande: Se esiste qualcuno che ha già realizzato un Sogno simile al mio perché io non dovrei farcela?! (Grandi riferimenti) www.ingegneriadelpensiero.com Se non esiste qualcuno che ha già realizzato un Sogno simile al mio perché io non dovrei farcela?! (Grandi scoperte) Come è possibile non raggiungere i propri Obiettivi e lasciare irrealizzati i propri Sogni? Tornando indietro con la mente ho provato ad individuare quelle cose in cui non ero riuscito o erano state semplicemente lasciate a metà e mi sono reso conto che avevo commesso sempre lo stesso errore : avevo saltato anche solo uno dei passaggi indispensabili del KaMiCoCò: (Sogno - Credo – Vedo – Scelgo – Organizzo – Decido – Agisco) Togliere il Sogno è come non avere Obiettivi Non avere Credo rimette tutto al caos e quindi al segnale chiaro di qualcuno altro. Non Vedere significa andare allo sbaraglio e non trovare il coraggio di chiedere. Non Scegliere equivale a non essere, non dichiararsi pronti a ricevere. Non Organizzare moltiplica le variabili che non sono sotto il nostro controllo Non Decidere ci rende incapaci Non Agire equivale a non vivere Scopriamo il nostro Sogno e Scegliamo di non saltare alcun passaggio fino all’Azione. Tutti possiamo raggiungere il nostro Successo, comprendere meglio noi stessi e chi ci circonda. Vivere in armonia con se stessi non è un “Sogno”, ma anche lo fosse ci siamo dati gli strumenti per renderlo concreto e raggiungibile in tempi brevi. Ed ora raggiunto il nostro Successo non dimentichiamo la cosa più importante: FESTEGGIAMO e GODIAMO del Sogno raggiunto, sentiamolo sulla pelle, assaporiamone l’intensità, respiriamone il profumo. Non permettiamo a questo momento di passare inosservato, come per ogni istante della nostra vita vale la pena goderne l’unicità. ASCOLTA il tuo corpo, FIDATI di te stesso e AFFIDATI agli Angeli. Buona giornata e Straordinaria vita Eugenio MonSan www.ingegneriadelpensiero.com