Visualizza l`intero editoria in formato PDF

Transcript

Visualizza l`intero editoria in formato PDF
laVoce
di Massafra
ANNO VII - NUMERO 329
26 GENNAIO 2013 - EURO 2,00
SETTIMANALE D’INFORMAZIONE DELLA TEBAIDE D’ITALIA
Edicola
Euro 2,00
Abbonati
Euro 1,20
Edizione on line
Euro 0,50
BAR AURORA,
50 ANNI E NON LI DIMOSTRA
Luca e Donato Carucci si raccontano a La Voce, svelando aneddoti dello storico
bar massafrese che ha superato il mezzo secolo di vita e si proietta nel futuro
Al Teatro Comunale festa dell’alta cultura e dell’orgoglio dell’identità massafrese
Presentazione del “Dizionario etimologico e grammatica
del dialetto parlato a Massafra” di Roberto Caprara
ABBONARSI ALLA VERSIONE ON LINE
DE “LA VOCE DI MASSAFRA” CONVIENE!
24 PAGINE TUTTE A COLORI
A SOLI 50 CENTESIMI
scrivi a: [email protected]
Piccola fiera
dell’editoria locale
e degli scrittori
massafresi
dal 21 gennaio al
17 febbraio 2013
Massafra,
corso Roma, 34
Per info:
334.675.31.02
In anteprima:
Dizionario del
dialetto parlato
a Massafra
autografato
dal prof.
Roberto
CAPRARA
La Voce di Massafra n. 329
del 26 gennaio 2013
Chiuso in Redazione alle ore
23,00 di giovedì 24 gennaio 2013
Gli articoli pervenuti e non
pubblicati verranno editati sui
prossimi numeri.
la voce di massafra
sabato 26 gennaio 2013
L’editoriale
Giovanni MATICHECCHIA
Siamo un Paese vicino alla follia. Con gravi spunti
schizofrenici. I giornali riportano le affermazioni del capo
del governo, del ministro per l’ambiente, di quello per la
salute: tutti invocano (tra questi il brillante e poco
competente presidente dell’Ilva, già prefetto), l’applicazione
della legge.
Una legge truffaldina, un decreto frettolosamente tramutato
in legge (quando devono proteggere gli interessi del capitale
una legge si fa in quindici giorni).
Hanno tutti dimenticato l’esistenza della norma limpida,
quella giusta, ossequiosa della Costituzione. Che si tratti di
un’accolita di gente poco raccomandabile lo testimonia il
fatto che predicano, predicano e predicano e il centro
siderurgico continua a produrre malattie e morte, insieme
all’acciaio sfornato, ora come allora, senza interruzione. Non
un capello di miglioramento ambientale degli impianti a
distanza di sei mesi dai precisi impegni assunti. Nessuna
certezza su quello che potranno fare due pregiudicati come
Riva e il figlio a lungo latitante a Londra. Venderanno.
Bonificheranno. Scapperanno dall’Italia. Tutte le ipotesi sono
valide. Una sola la certezza, Ferrante continua a produrre
per vendere e fare profitti. Maledetti profitti. Per far
rispettare la legge fasulla sono pronti a fare un altro decreto,
da approvare nel giro di poche ore, un provvedimento più
truffaldino del precedente.
Poi c’è la genialata del nostro governatore regionale. Propone
di dissequestrare la produzione da luglio a novembre (quindi
di vendere un corpo del reato) per ricavarne utili da mettere
a disposizione per le migliorie ambientali dello stabilimento.
Sfugge al nostro presidente regionale che Ferrante dice di
essere in crisi di liquidità e che forse non pagherà i prossimi
stipendi. Usano benissimo l’arma del ricatto. Un po’ tutti
fanno finta di credere che Riva e il figlio sono poveri in
canna e che in banca hanno solo qualche spicciolo di
risparmi.
Perché non sequestrare le loro ricchezze? Perché non
sequestrare lo stabilimento e bonificarlo con il ricavato delle
vendite dalle quali sottrarre solo gli stipendi per i dipendenti?
Le cozze sono alla diossina come le capre e le pecore.
Mangiamo veleni tutti i giorni.
Non è assolutamente dimostrato che anche le donne non
allattino diossina. Certo è che ci sono neonati con il tumore.
Tutto nell’indifferenza dei potenti che ritengono “una
minchiata” la vita di qualche uomo. Anche per i sindacati
non si è trattato di una stagione brillante. Sembrano confusi
e disorientati. I partiti impegnatissimi nella stesura delle
liste (un’altra beffa) hanno da poco concluso il loro lavoro
sfregiando la democrazia.
I lavoratori sono disperati e Taranto che sembra, per ora,
una tranquilla città potrebbe presto trasformarsi in una città
terrorizzata dal futuro con gravi conseguenze sul piano
dell’ordine pubblico.
Nessuno può escludere che gli effetti nefasti abbiano a
coinvolgere l’intera provincia.
Massafra compresa.
3
C’era una volta la donazione del sangue
Massafra è più povera. Non solo della possibilità di donare il
sangue presso un’autoemoteca messa a disposizione dal
Centro Trasfusionale dell’ospedale tarantino SS. Annunziata.
È più povera perché è stata calpestata la solidarietà. Un gesto
bellissimo come quello della donazione del sangue ha subito
un grave insulto da parte di un gruppetto di cittadini che con
la donazione d’amore e la solidarietà non hanno nulla a che
fare. Il loro comportamento giustifica mille supposizioni
intorno alla donazione del sangue. Hanno dunque fatto del
male anche all’idea della solidarietà umana con pesanti
ripercussioni sulla salute dei malati che quel sangue
aspettavano. Questa stolta politica finirà per azzerare il
numero dei cittadini donatori di sangue. Adesso ci aspettiamo
che intervenga un commissario nominato dal Centro
Trasfusionale di Taranto che azzeri tutte le cariche e verifichi
la correttezza amministrativa e l’idoneità dei componenti il
direttivo di tutte le associazioni. Cercare il colpevole sarebbe
vano. Anche chi non è stato capace di resistere alle
provocazioni non ha dimostrato un grande equilibrio e una
grande responsabilità. Già a dicembre La Voce ha riportato
notizie di zuffe in occasione della donazione del sangue presso
l’autoemoteca. Già allora scrivemmo e riproponiamo oggi:
Al Centro Trasfusionale che cosa ne pensano? Si può
disciplinare la materia? Possono essere espulsi i facinorosi
che invece di lavorare per la più alta forma di solidarietà
lavorano per i propri interessi? (G.M.)
4
la voce di massafra
sabato 26 gennaio 2013
La gestione del centro
storico nel XXI secolo
Apprendo da amici che l’Amministrazione Comunale di
Massafra intende procedere alla rivisitazione del Piano
Particolareggiato del centro storico redatto alla fine degli
anni ’80 dal Prof. Arch. Massimo Pica Ciamarra dell’Università
di Napoli, adottato dal Consiglio Comunale nel 1990 e poi
abbandonato. Sono passati oltre 20 anni dall’adozione e
intanto la strategia della pianificazione esecutiva del Centro
Storico di una città complessa come Massafra, interessata
da vincoli storici, urbanistici, paesaggistici ecc., di interesse
europeo e mondiale, tanto da poter essere ascritti
all’UNESCO, è diventata più complessa tanto che sarebbe
auspicabile una definizione del “passaggio storico urbano”
(P.S.U.) ed un “Programma di gestione” di esso (P.d.G.). Tale
approccio fu avviato con gli amici prof. Orazio Santoro e con
l’amico scomparso prof. Fernando Ladiana con la redazione
del P.R.G. anch’esso perdutosi per strada e mai esaminato
nei suoi documenti scrittografici dalla Regione Puglia. Quindi
oggi, nel XXI secolo, per patrimonio culturale deve intendersi
non soltanto conservazione e restauro, ma anche
“sostenibilità territoriale” da realizzarsi attraverso un insieme
di discipline che sono a fondamento di approcci partecipativi
alla conoscenza delle risorse e della “gestione” dei rischi del
patrimonio. La nozione di “gestione” dei beni culturali mira
a garantire una protezione sostenibile dei beni classificabili
come patrimonio di valore culturale complesso. Il Centro
Storico di Massafra per la sua originalità e unicità tra il
costruito, le cosiddette “Vicinanze”, e le chiese rupestri che
popolano il territorio, le case grotte disperse nell’intero
territorio e le antiche masserie costituiscono un patrimonio
di indiscutibile unicità tanto da considerarlo un “Paesaggio
Storico Urbano” e non più solo centro storico delimitato da
costruzioni sub divo identitarie di un periodo storico. Il
progetto di P.P. del centro Storico di Massafra dovrà essere
trasformato in un progetto di “Paesaggio Storico” poiché i
contenuti dell’intero patrimonio vanno fuori dai limiti della
città storica finora conosciuta e studiata da tanti studiosi
locali. Il patrimonio della “città storica” massafrese è
integrabile nel patrimonio mondiale, ma porta con sé un
approccio olistico, dinamico e stratificato che potrebbe
creare diverse prospettive di Programma di gestione (P.d.G.)
per approfondire l’immensa complessità delle questioni che
riguardano le città storiche.
La necessità di garantire una “protezione e conservazione
efficace e una valorizzazione attiva” del patrimonio consiglia
di preparare col piano del centro Storico il “Piano di Gestione
(P.d.G.) con i relativi contenuti dei principali obiettivi per
tramandarli alle future generazioni. Questa missione della
redazione del P.d.G. impone l’adozione di politiche e
provvedimenti tecnici, amministrativi e finanziari per
conservare e valorizzare il patrimonio e integrarlo nella vita
collettiva e per prevenire i rischi che ne minacciano l’integrità.
Riguardo alle città che hanno un notevole interesse storico
nell’urbano e nell’intero territorio, i metodi di gestione
devono adattarsi all’approccio integrato e dinamico, che
definisce la città come un organismo formatosi attraverso i
processi storici, culturali e sociali ed economici e che continua
a vivere, quindi anche a mutare: un sistema composito,
costituito dalle caratteristiche ed interrelazioni di elementi
interni ed esterni, naturali d artificiali, materiali ed
immateriali. L’originalità, l’integrità, l’autenticità di un bene,
possono essere aspetti separati ma correlati tra loro.
L’autenticità è riconosciuta come un fattore che qualifica i
valori del patrimonio ed è quindi a base di tutte le attività di
ricerca, di conservazione e gestione. In una città storica
dove i cambiamenti sono inevitabili e continui, un punto di
riferimento per la valutazione potrebbe essere l’autenticità
Numeri arretrati
Successo per la raccolta di ricette
firmate dalla blogger food masssafrese
Daniela Neglia. Per i collezionisti,
l’Editore informa che si possono
richiedere i numeri arretrati de La Voce
con le schede di cucina “Sapori di casa”
presso l’edicolante di fiducia, o
telefonando in Redazione.
(334.675.31.02)
la voce di massafra
sabato 26 gennaio 2013
e la continuità della identità del luogo, prescindendo dalla
originalità, ossia dalla storia degli elementi che la
compongono. L’integrità invece, deve avere tutti gli elementi
necessari a rappresentare un valore universale. Per
dichiarare l’integrità di un sito si dovrebbe presentare un
quadro completo dei suoi contenuti e il suo stato attuale di
conservazione, insieme ai fattori di rischio e cambiamenti
che possono alterarlo. Riguardo ai centri storici che hanno
strutture stratificate ed eterogenee, per definire e valutare
l’integrità del contesto urbano si può parlare di diversi punti
di vista storico, strutturale, visivo, sociale e funzionale –
che possono essere considerati separatamente o in relazione
tra loro (Jokilehto, 2010). Per mantenere l’integrità della
città storica è importante considerare tutti gli elementi e le
caratteristiche che formano l’identità dei luoghi:
caratteristiche geologiche, topografiche e i materiali
disponibili, attività socio-economiche e il know-how della
cultura materiale, gli scambi e le dinamiche culturali,
tradizioni e riti sono alcuni elementi da considerare per
valutare l’integrità dei siti.
L’approccio integrato del Paesaggio Storico Urbano non
identifica il contesto storico urbano con i confini del “centro
storico” e necessita, di conseguenza, di nuovi metodi di
ricognizione del suo valore d’insieme, che supera in un certo
senso la rilevanza dei singoli componenti. Pertanto il
Paesaggio Storico Urbano, non intende soltanto i tessuti
urbani edificati, con un contorno più o meno delineabile,
ma un territorio più vasto, che comprende anche relazioni
visive, sociali e funzionali tra tessuto urbano e i suoi dintorni.
La raccomandazione del “Vienna Memorandum” (2005, art.
7) costituisce un valido punto di partenza per comprendere
il Paesaggio Storico Urbano, prevalendo l’attenzione agli
aspetti fisici e quindi non riesce ad abbracciare l’intero
“sistema urbano” fatto anche di valori intangibili, significati
e interrelazioni. Il Paesaggio Storico Urbano è una mentalità,
una considerazione della città e delle sue parti, come risultato
di processi naturali, culturali, socio-economici, che lo hanno
costruito spazialmente, temporalmente e sperimentalmente.
Esso, per verità, riguarda tanto i siti e i valori portati dalla
gente, quanto gli spazi e gli edifici. La considerazione
integrata del patrimonio culturale, materiale ed immateriale,
non è però solo uno dei principali aspetti dell’approccio
Paesaggio Storico Urbano, ma anche una condizione
fondamentale per lo sviluppo sostenibile per la salvaguardia
del patrimonio culturale intangibile che comprende tradizioni,
espressioni orali, lingue, pratiche sociali, riti ed eventi,
conoscenze e pratiche locali riguardo la Natura e l’Universo,
l’arte culinaria e le tradizioni artigianali. I fattori che formano
il paesaggio urbano sono di natura statica, cioè suolo, le
5
condizioni climatiche e materiali, e di natura dinamica e cioè
le caratteristiche della società, i modi di vita, le cattività
economiche, i percorsi, le relazioni, le reti di comunicazione.
Le comunicazioni sono alla base delle dinamiche di
cambiamento che portano alla evoluzione del Paesaggio
Storico Urbano nel tempo e nello spazio. Identificare l’area
tutelata. Considerare il contesto urbano con un paesaggio
caratterizzato da elementi culturali e naturali, materiali ed
immateriali, interni ed esterni, sovra o sottostanti il suolo,
non solo porta ad allargare i confini, ma ne modifica anche
significati e funzioni. Perimetrare la parte storica della città,
in genere punto di partenza per identificare un contesto
urbano da tutelare, significa individuarne le qualità specifiche
che lo caratterizzano spesso non perimetrabili da confini
bidimensionali.
I legami storici, visivi e funzionali tra i diversi elementi del
paesaggio sono altrettanto importanti delle caratteristiche
dei singoli elementi da tutelare. Allora nella prospettiva del
Paesaggio Storico Urbano l’integrità della città storica
comprende il territorio, costruito da aree urbane rurali e
naturali, prescindendo dalla loro identità storica e dal
patrimonio tangibile e intangibile. Questo approccio richiede
non solo di estendere il concetto di integrità ai nuovi contenuti
allargati, ma anche di considerare ai fini della gestione, i
legami storici, strutturali, funzionali e visivi dei diversi
elementi del paesaggio. Perché la sostenibilità del contesto
urbano non dipenda solo dalla compresenza di tali elementi,
ma anche e forse più dalla continuità delle relazioni che lo
rendono vivo. D’altra parte le aree tutelate comprendono
spesso diverse aree urbane e rurali, archeologiche e naturali
– sotto il controllo di diversi Enti, che possono avere visioni
diverse sul futuro dell’area del il Paesaggio Storico. In questo
caso la sostenibilità ed il successo del programma di Gestione
dipendono dalla capacità di risolvere i conflitti e di creare
sinergie tra i diversi attori locali per raggiungere gli obiettivi.
Il sistema di gestione dovrebbe inoltre garantire una
condivisione rapida e trasparente di tutte le informazioni che
riguardano anche l’avanzamento del piano. Una
conservazione sostenibile non può esistere con un approccio
parziale, concentrato solo su singoli interventi. Il Centro
Storico ed il suo Paesaggio è un sistema composito e
complesso, che vive, cresce e cambia, condiviso e coordinato
da tanti attori e che deve la sua identità a numerosi e diversi
fattori. Questo dato di fatto, infatti, è il punto di incrocio di
due concetti: il Paesaggio Storico Urbano come approccio
ad identificarlo e il “ Programma di Gestione” come strumento
per mantenerlo.
Donato Bosco
6
la voce di massafra
sabato 26 gennaio 2013
Seduta Consiliare
del 22 Gennaio 2013
Prima parte della seduta dedicata a comunicazioni,
interrogazioni e interpellanze: ripristino a regola d’arte delle
sedi stradali dopo lavori effettuati da ditte private per
installazione servizi vari, al fine di non incorrere in contenziosi
rinvenienti da danni per insidie stradali (Pelillo); Regolamento
sul ripristino manto stradale e Regolamento sulla Sosta a
Pagamento (Zanframundo); ingiunzione di pagamenti per
TARSU anni pregressi con pignoramenti e possibilità di
verificare l’applicabil ità degli stessi (Giannotta);
regolarizzazione del traffico in concomitanza con l’uscita degli
alunni dai plessi scolastici e ripristino dell’Ufficio
Informagiovani (Ventura); pulizia delle strade in Zona
Belvedere (Putignano); richiesta di delucidazioni sul
trasferimento degli Uffici da Palazzo De Notaristefani al
Municipio di Viale Magna Grecia (Ludovico); avvisi di
pagamenti Tarsu emessi dal gestore della riscossione, per
esigere pagamenti arretrati (De Giorgio); diverse
problematiche connesse agli accertamenti TARSU e revisione
del Regolamento inerente sempre alla Tarsu (Miccolis). Il
sindaco Martino Tamburrano ha fornito chiarimenti agli
interventi, soffermandosi maggiormente su quanto fatto nel
settore della tassazione e su come non sia ammesso il
condono della Tarsu. A proposito della migrazione degli Uffici
da Palazzo De Notaristefani al Municipio di Viale Magna
Grecia, il sindaco ha affermato che non è in atto alcun
trasferimento. Il consigliere Maurizio Ludovico ritenendosi
insoddisfatto delle affermazioni del sindaco ha dichiarato la
propria astensione dalla discussione e dall’approvazione dei
punti iscritti all’ordine del giorno. Il consigliere Massaro ha
chiesto una reale e continua sensibilità verso il Centro Storico.
Miccolis ha sostenuto che il Centro Storico è patrimonio di
tutta la Città.
Tamburrano, a proposito del punto inerente all’o.d.g.
“Regolamento Comunale Nomina degli Scrutatori”, ha
affermato che già in sede di convocazione della Commissione
Elettorale aveva deciso di effettuare un pubblico sorteggio
per individuare i componenti degli Uffici di Sezione. Il
consigliere Miccolis ha ribadito la necessità di approvare il
Regolamento, garanzia di imparzialità. Il presidente Pilolli
ha chiarito che l’approvazione di un o.d.g. non è legato al
Regolamento, in quanto questo prevede una procedura
particolare. Altri consiglieri (Miraglia, Baccaro, Zanframundo,
Giannotta e Pelillo) sono intervenuti sull’argomento
“Regolamento Comunale Nomina degli Scrutatori”.
Dopo una sospensione, i punti “Regolamento per la disciplina
dei Controlli Interni” e “Nuovo Regolamento di Contabilità”,
già iscritti all’ordine del giorno, sono stati aggiornati alla
prossima seduta di Consiglio comunale che avrà luogo lunedì
4 febbraio p.v. alle ore 10,00.
Con 17 voti favorevoli e 1 astenuto la massima assise
cittadina, visto l’odg presentato dai capigruppo Baccaro,
Cofano e Miccolis e recepito quanto affermato
precedentemente dal sindaco Tamburrano, ha deliberato che,
in occasione delle prossime consultazioni elettorali del 24 e
25 febbraio 2013, l’indicazione degli scrutatori avverrà con
la modalità del pubblico sorteggio.
La Voce dei Partiti
e Movimenti Politici
Comunicati stampa e lettere aperte
Cofano: Possibile scioglimento
del Consiglio Comunale
Entro il 9 Gennaio 2013 tutti gli Enti locali avrebbero dovuto
adottare i regolamenti che definiscono la disciplina del
sistema dei controlli interni e attivare le varie forme di Audit.
La legge n.213 del 07 Dicembre 2012 ha convertito in legge
il decreto legge n.174 del 10 Ottobre 2012, pertanto, entro
90 giorni (termine che non è stato prorogato) dall’entrata
in vigore del suddetto decreto legge, tutti i Comuni in base
al nuovo articolo 147 del Testo Unico degli Enti Locali, devono
approvare in Consiglio Comunale il regolamento sui Controlli
di Regolarità Amministrativa e Contabile dei propri atti, il
regolamento sul Controllo di Gestione e sulla Verifica dei
programmi. Nello stesso termine occorre, anche, definire
le nuove norme del regolamento di contabilità per il costante
controllo degli equilibri finanziari. Nel regolamento dei
controlli interni bisogna, inoltre, definire le disposizioni sul
controllo strategico , la verifica dell’andamento degli
organismi esterni e il controllo sulla qualità dei servizi. Questi
tre elementi, peraltro,anche se avranno, per il Comune di
Massafra, applicazione dal 2015 (per i comuni superiori a
15 mila abitanti l’obbligo decorrere dal 2015), devono essere
comunque considerati nei regolamenti d’approvare. A
tutt’oggi i suddetti regolamenti non sono stati né approntati
dagli uffici preposti , né sono mai stati esaminati e discussi
nelle Commissione Affari Generali e Bilancio. Il sottoscritto
ha consegnato al protocollo una nota con la quale ha
informato il Sindaco, il Segretario Generale i Dirigenti ed i
Capigruppo delle forze politiche presenti in Consiglio
Comunale rilevando che il Comune di Massafra non ha
comunicato al Prefetto e alla sezione regionale della Corte
dei Conti di Bari l’adozione dei regolamenti previsti dal
decreto legge n.174/2012. Il termine previsto dalla legge
per la suddetta comunicazione è il 09 Gennaio 2013. Come
previsto dalla legge ora il Prefetto assegnerà al Comune di
Massafra un ulteriore termine di 60 giorni per ottemperare
a quando stabilito dalla norma. Nel caso in cui non si dovesse
adottare quanto richiesto dall’art. 147 del TUEL il Prefetto
avvierà la procedura di scioglimento del Consiglio Comunale.
Giuseppe Cofano - Consigliere Comunale
Nei giorni scorsi la CGIL e lo SPI-CGIL di Massafra hanno
ritenuto opportuno far pervenire al Sindaco, all’ Assessore
e al Dirigente all’Urbanistica un documento in cui si rilevano
alcune Osservazioni sul Documento Programmatico
Preliminare al P.U.G.
«Pensiamo sia importante rendere pubbliche tali
osservazioni, nell’intento di portare a conoscenza dei
cittadini non solo cosa ne pensano la CGIL e lo SPI-CGIL,
ma anche di dare la possibilità a tutti di saperne di più su
uno strumento importante, come il Piano Urbanistico
Generale - affermano in una nota stampa la Coordinatrice
CGIL Massafra Augusta BISANTI e il segretario dello SPICGIL Massafra Leonardo SPADA - Anzi,sarebbe auspicabile
che tutte le Forze Politiche e le Associazioni rendessero
pubbliche le loro opinioni e che sulla stampa si aprisse un
dibattito serio e trasparente sulla pianificazione del
futuro della nostra Città».
la voce di massafra
sabato 26 gennaio 2013
7
Accertamento Tarsu: alcune riflessioni
Da circa un mese la città, famiglie e imprenditori, sono in
fermento a causa di avvisi di accertamento TARSU, relativi
agli anni 2007/2011 da parte dell’Amministrazione Comunale.
Molti Cittadini mi hanno chiesto un parere sull’argomento.
Secondo me è decaduto il potere di accertamento da parte
dell’Amministrazione per gli anni precedenti il 2011. La legge
507/1993 distingue i cittadini in 2 categorie:
coloro che erano tenuti a dichiarare la superficie dopo il
2005 e coloro che erano già a ruolo, per i quali avrebbe
dovuto essere l’Amministrazione Comunale a effettuare i
relativi controlli. Occorre ricordare che il Comune di
Massafra, negli anni 1995/1996 accertò la superficie TARSU
con propri tecnici (appalto ditta “Gioiello”), per cui non si
può imputare al cittadino l’infedele dichiarazione (Circolare
n. 13/2005 del Ministero dell’Economia e Finanze). Inoltre
il co.340 L. 311/2004 prevede che la superficie TARSU non
può essere inferiore all’80 % della superficie catastale. Per
gli immobili già denunciati (a ruolo o con superficie già
conosciuta), i comuni modificarono d’ufficio la superficie
dichiarata, dandone comunicazione agli interessati, senza
applicazione di sanzioni per “infedele dichiarazione” art.
70 d.lgs. 15/11/1993, modificato dall’art. co.340 L.311/
2004.Per cui i cittadini tenuti a dichiarare la superficie sono
coloro che non erano conosciuti ai fini TARSU, mentre per
coloro che erano già conosciuti attraverso il ruolo, spettava
al Comune di Massafra l’obbligo di controllare la superficie
da tassare, acquisendo la stessa dal Catasto. Nel caso in
cui si riscontrasse una maggiore superficie, si applica
l’art.72 co.1 d.lgs. 507/1993 per cui la maggiore tassa
doveva essere iscritta a ruolo entro l’anno successivo. Per
questo, i cittadini che erano a ruolo o erano stati accertati
nel 2006 non possono essere tassati per omessa o infedele
dichiarazione. Inoltre sorge un altro dubbio non solo a
causa dell’art.72, ma anche per la particolare struttura della
TARSU che non può superare il costo del servizio.
Occorrerebbe controllare il Bilancio Preventivo e Consuntivo
per verificare anno per anno, le entrate TARSU nel periodo
2007/201: se le entrate superano il costo del servizio
occorre effettuare una compensazione nell’anno
successivo, caso contrario si avrebbe un indebito
arricchimento.
Per questo l’accertamento retroattivo della tassa rifiuti non
è possibile, non avendo più il Comune di Massafra potere di
accertamento. Inoltre occorre verificare se è stato rispettato
l’art.10 del contratto d’appalto fra Comune di Massafra e
SOGET, dove è previsto la procedura di accesso ai locali;
nel caso in cui non è stato rispettato gli avvisi sono da
considerare nulli.
Giuseppe Spera - Commercialista
Tassa rifiuti: Terzium non datur!
La Pubblica Amministrazione è governata secondo regole
ben delineate che non possono essere disattese,
diversamente si incorrerebbe nella violazione dei principi di
imparzialità e terzietà rispetto al singolo cittadino.
Qualora la PA dovesse esercitare illegittimamente i poteri
riconosciuti dalla legge, il cittadino leso può ricorrere nei
modi e termini che la legge gli consente, presso gli stessi
organi amministrativi, avviando un processo di revisione
dell’operato asseritamente illegittimo, o avviare le procedure
giudiziarie competenti.
Terzium non datur !
La premessa è necessaria per introdurre la querelle che in
questo periodo sta appassionando la cittadinanza di Massafra,
in merito alla TARSU (tassa rifiuti).
Molto polverone è stato sollevato ,e come spesso accade,
senza addivenire ad un risultato che possa soddisfare tutti
gli attori.
In primo luogo bisogna quindi affermare che la PA non può
esimersi dall’effettuare i dovuti accertamenti e le riscossioni,
previste obbligatoriamente dalla legge dello Stato e regolato
nelle modalità applicative da regolamenti Comunali.
Qualora si dovesse ipotizzare una diversa applicazione della
legge e dei regolamenti da parte della PA o si dovesse
ipotizzare l’applicazione di deroghe, ciò potrebbe violare i
ridetti principi di imparzialità e terzietà, lasciando spazio ad
azioni giudiziarie, da parte dei cittadini che hanno assolto il
loro debito tributario.
I tentativi di modificare le disposizioni normative in favore
di situazioni soggettive venutesi a creare durante tutto il
tempo di vigenza della TARSU, ingenerano nei cittadini
aspettative che puntualmente non saranno soddisfatte,
perché coloro che devono concretizzare gli atti non possono
superare i poteri/doveri che gli rinvengono dalla legge dello
Stato. Con quale prerogativa di legge dovrebbe il Sindaco o
il Dirigente di Ragioneria applicare regole diverse da quelle
che si rinvengono dalle norme di riferimento, non è dato
sapere.
Ordunque, il buon senso vuole che, qualora la PA dovesse
eccedere nei poteri o dovesse applicare illegittimamente le
norme per il buon funzionamento dell’Ente, il cittadino dia
impulso alle ulteriori norme poste a tutela dei diritti soggettivi
e degli interessi legittimi.
Michele De Giorgio - Avvocato
8
la voce di massafra
sabato 26 gennaio 2013
BAR AURORA, 50 ANNI E NON LI DIMOSTRA
Luca e Donato Carucci si raccontano a La Voce, svelando aneddoti dello storico
bar massafrese che ha superato il mezzo secolo di vita e si proietta nel futuro
ANTONELLA D’ERI VIESTI
Entrando nel Bar Aurora si viene colpiti subito da un
particolare: c’è tutta la famiglia Carucci all’opera.
Luca, storico proprietario del bar, sua moglie Giovanna, i
figli Letizia, Mirella e Donato, che dal 2011 è titolare
dell’attività avendo raccolto con entusiasmo l’eredità paterna.
Guardando negli occhi Luca e Donato si legge una storia, la
storia di un grande uomo che negli anni Sessanta rivoluzionò
le abitudini dei massafresi e di un bambino che era partito
proprio da quella sede storica, ubicata all’imbocco di via Muro,
aiutando suo padre e che oggi, con il supporto di quella
famiglia rimasta sempre unita, ha trasformato il bar in un
luogo di incontro per i giovani di Massafra e di tutta la
provincia di Taranto.
La storia parte dal lontano 8 gennaio del 1962, ben
cinquantuno anni fa.
Lo sguardo commosso di Luca, vivace settantenne che ha
fatto della sua professione la sua vita, racconta la storia di
una Massafra ormai perduta, ma ancora viva nei cuori di chi
l’ha vissuta.
Le mie domande suscitano la curiosità di Luca che, con
partecipazione e trasporto mi racconta la storia del Bar
Aurora, una storia che si incrocia con quella della sua vita e
della sua famiglia.
Come è nato il bar Aurora e da dove deriva il suo nome?
“Da bambino abitavo con i miei zii che gestivano un
tabacchino sulla strada Appia. Il tabacchino era un punto di
riferimento soprat-tutto per chi viaggiava e che li trovava
ristoro e accoglienza. Li vissi la mia infanzia. Mi appas-sionava
stare a contatto con la gente, ascoltare qualcuno che si
fermava per un caffè o per un po’ di compagnia. Quando
tornai dal servizio militare ebbi l’idea di aprire un bar e così,
chiuso il tabacchino, ci trasferimmo nella sede storica del
bar Aurora, quella alla fine di via Messapia o come si diceva
all’epoca mbond u’ mur.
I lavori si conclusero all’alba dell’8 gennaio 1962 e il geometra
Giannotta, che aveva coordinato il tutto, decise di chiamarlo
Bar Aurora, perché aveva visto la luce nelle prime ore dell’alba
di una bella e fredda giornata invernale.”
Luca e Donato Carucci; l’interno del bar Aurora
Dalla testimonianza un
po’ malinconica di
persone come mio
nonno, Ciccio Viesti, che
il bar Aurora era, un po’
come oggi, il punto di
ritrovo per i giovani del
paese. Cosa è cambiato
da allora?
“Inventare e reinventarsi
è stato sempre un vizio di famiglia. Aperto il bar capii che i
giovani, come me del resto che all’epoca avevo solo
vent’anni, avevano bisogno di sapere che c’era un luogo
per loro, dove potevano divertirsi e avere un po’ di svago
dopo le lunghe giornate di lavoro in campagna. Allora
inaugurai i tornei di calcetto, di calcio balilla, di giochi da
tavola (prettamente giochi di carte) e la cuccagna in piazza
Garibaldi con tanto di premi gastronomici per i vincitori. Ai
tornei di calcetto partecipavano anche le famiglie che si
riunivano negli stadi portando teglie di pasta al forno,
parmigiana e altre prelibatezze. Era un divertimento per
tutti. Le squadre di calcetto del Bar Aurora avevano anche
appassionate tifoserie di ultrà. Da Massafra partivano gruppi
di sei/settecento persone alla volta del campetto di
Castellaneta, dove si svolgevano i tornei. Il bar Aurora firmò
anche due carri allegorici durante il Carnevale, Donne dadi
e guai e Caravan Petrolio, tutto ciò però negli anni Settanta,
la voce di massafra
sabato 26 gennaio 2013
9
La prima insegna del Bar Aurora nel 1962 con
il proprietario, Luca Carucci e alcuni clienti
quando l’attività era già avviata. Bisognava sempre e
comunque pensare a qualcosa di nuovo per il paese. Erano
gli anni della rinascita economica; il pericolo della guerra
era finito e bisognava rinascere, ricostruire una società.”
Quale è stata la ricetta per farlo durare cinquant’anni prima
che i suoi figli lo rinnovassero?
“Il bar è stato per ben vent’anni all’imbocco di via Muro, dal
1962 al 1982. All’epoca era frequentato da soli uomini,
l’ingresso alle donne era vietato per principio. Neanche mia
moglie ha mai frequentato il bar in quei vent’anni. Donato
mi aiutava qualche volta, soprattutto d’estate e mia madre,
un’anziana donna forte, di polso. Poi decidemmo di trasferirci
su corso Roma vicino alla scuola elementare Giovanni
Pascoli. Quella era una zona ancora in costruzione, la
chiamavamo la masseria, ma il trasferimento del bar
impresse una svolta importante: la clientela cambiò
radicalmente, come anche la società tutt. Il bar diventò un
luogo di ritrovo per famiglie soprattutto la domenica mattina,
quando si consumava tutti insieme la colazione e un buon
gelato e durante la settimana accoglievamo le maestre della
scuola vicina per il caffè. Mia moglie venne ad aiutarmi con
la piccola Mirella che si divertiva a giocare con la macchina
Cimbali per il caffè.
L’ultima a fare il suo ingresso fu Letizia che, quando aveva
circa vent’anni, sostituì Donato che era partito per il militare.
Il segreto per farlo durare così tanto tempo è stato, in primo
luogo, l’unione della famiglia, il Bar Aurora è la famiglia
Carucci e, senza dubbio, la disponibilità nei confronti dei
clienti. Quando stai dietro il bancone di un bar devi
Nella prima immagine il carro allegorico
“Donne dadi e guai” sponsorizzato dal bar Aurora
rappresentare un punto di riferimento per i clienti e per tutti
quelli che varcano la porta: c’è chi, con la scusa di un caffè,
vuole fare due chiacchiere per ammazzare il tempo o sentirsi
meno solo e tu, con grande umiltà e gioia per il tuo mestiere,
devi mostrarti sempre disponibile e accogliente. L’arroganza
non paga, mai! È quello che ho sempre insegnato a Donato,
Letizia e Mirella che oggi gestiscono il nuovo, ma sempre
storico, bar Aurora.”
La parola passa dunque a Donato, che dal settembre 2011
gestisce, insieme alle sorelle, Letizia e Mirella, lo storico bar
paterno.
Donato ha ereditato l’inventiva e la capacità imprenditoriale
del padre, trasformando il bar Aurora in luogo importante
per la movida massafrese, mantenendo comunque la
tradizione.
Come è nata l’idea di rinnovare il bar Aurora?
“Quando Arredarte lasciò libero il locale dove siamo oggi, ci
venne subito l’idea di trasferirci. Volevamo ampliare la
clientela, proprio come fece mio padre nell’ ‘82 trasferendosi
dal centro storico a corso Roma. Volevamo creare un bar
che potesse competere con il nuovo trend dei disco-bar che
si è diffuso negli ultimi anni.
Inoltre il bar Aurora è aperto 24h/24 e questo lo ha fatto
diventare un vero e proprio punto di riferimento per una
clientela molto diversificata. Non si può immaginare quanta
gente ci sia in giro anche di notte. Arrivano clienti da tutta la
provincia di Taranto e il fatto di sapere che c’è un bar sempre
aperto, sul modello dei Giardini Virgilio e della Fenice a
Taranto dà un senso di tranquillità.”
Come sono stati i primi tempi del “nuovo” bar Aurora?
“Nei primi mesi il bar ha avuto qualche difficoltà a decollare
principalmente per il caldo: i mesi di settembre e ottobre
del 2011 furono molto caldi e il bar Aurora offre molto più
spazio interno che esterno e la gente, come sappiamo, se fa
caldo preferisce stare all’aria aperta. Poi abbiamo iniziato a
organizzare serate che coprivano tutto il fine settimana e le
cose sono andate sempre meglio. Durante i miei anni di
“gavetta” e di lavoro fuori Massafra avevo imparato qualcosa
su come si organizzano gli eventi serali per i ragazzi.
Ovviamente non avrei fatto nulla se non avessi avuto la mia
famiglia alle spalle, sempre presente e sempre unita. Come
ha detto bene mio padre il bar Aurora è la famiglia Carucci.”
Dal settembre 2012 è partita la collaborazione con Musica &
Parole: di qui un crescendo inarrestabile di successi.
“Conoscevo già lo staff di Musica & Parole e con loro ho
lavorato per parecchi anni. Si sono appoggiati al bar Aurora
perché era un bar nascente e promettente.
Di lì sono nate le due più importanti iniziative del fine
settimana: il Ti voglio bene, che propone una serata
divertente e tranquilla, con musica commerciale e il
Sottosopra, un po’ più trasgressivo e originale, che sfrutta i
diversi livelli del bar.
Come tutte le cose serie, queste due idee sono nate per
gioco: eravamo una sera con lo staff e, tra una sigaretta e
qualche chiacchiera frivola, abbiamo pensato a creare queste
occasioni di divertimento che potessero abbracciare una
10
la voce di massafra
sabato 26 gennaio 2013
Il corso è promosso da Università Popolare
delle Gravine Ioniche e Biblioteca Comunale
Assessorato alla Cultura
“Fantasia in cucina”
L’incontro con il famoso presentatore Corrado
clientela diversificata che avesse come obiettivo solo quello
di divertirsi. Abbiamo sempre evitato di creare situazioni
scomode. Al bar Aurora ci si diverte e ci si svaga.”
Il capodanno al bar Aurora è stato l’evento di chiusura del
2012, ma questo non è stato il primo anno, giusto?
“Esattamente. Devo questa brillante idea al mio amico,
scomparso circa un anno fa, Carmine Franco. Fu lui che pensò
al Capodanno al Bar Aurora, da fare a porte chiuse fino alla
mezzanotte e poi da aprire al pubblico subito dopo i
festeggiamenti. Nel 2011 c’erano tantissime persone,
l’iniziativa venne accolta con entusiasmo. Nel 2012 invece,
la prima parte, quella del cenone e dei primi festeggiamenti
è andata avanti più tranquillamente, c’era un’atmosfera più
raccolta. Ma quando abbiamo aperto le porte al pubblico,
intorno all’una, si è riversato un fiume di persone provenienti
da tutta la provincia di Taranto: la maggior parte dei presenti
non era di Massafra.
È stato un successo e per questo devo ringraziare la mia
famiglia, Musica & Parole, ma soprattutto la gente: Aurora
piace!”.
La Voce di Massafra
Settimanale di politica, cronaca, sport
e cultura della Tebaide d’Italia
Direttore responsabile: Nino Bellinvia
Vice direttore: Giovanni Matichecchia
Redattore: Antonio Dellisanti
Reg. Trib. Taranto n. 408/06 del 24/03/2006
Registro Operatori della Comunicazione:
R.O.C. n.18242
Editore: Antonio Dellisanti Editore s.r.l. - Massafra
Redazione “La Voce” c/o Istituto Comprensivo “S.G. Bosco”
via Nuova sn. 74016 Massafra (TA) - Tel/fax 099.880.57.61
La Università Popolare delle Gravine Ioniche (UPGI) e la
Biblioteca Comunale - Assessorato alla Cultura anche per
quest’anno sociale hanno voluto favorire con l’educazione
permanente processi di integrazione sociale rispettosi della
legalità, dei diritti degli immigrati e della convivenza operosa
e pacifica. Con questa premessa, sono stati organizzati
quindici (15) corsi di formazione rivolti a tutte le fasce di
età di cittadini non solo massafresi, ma anche dei comuni
viciniori Mottola e Palagiano.
I corsi, la cui offerta formativa è variegata, hanno suscitato
notevole interesse e una massiccia adesione come per il
corso “Fantasia in cucina”. Quest’ultimo ha avuto inizio
giorno 23 gennaio dalle ore 16,30 alle 19,00 presso i locali
del “New Magazine”, pub ristorante in via Gravina San Marco
n. 1, presieduto dalla signora Gianna Logatto e avrà una
durata complessiva di 20 ore, riportate in 7 incontri.
Ad ogni incontro verranno proposte ricette che porteranno
in tavola prodotti del territorio cucinati con fantasia e
maestria grazie a persone esperte e competenti del settore
culinario.
Stella Valle
Ricetta
“SOUFFLE DI ZUCCA”
Ingredienti:500 gr. di zucca; 150 gr. di burro; ½ di latte;
100 gr. di parmigiano grattugiato; 2 cucchiai di fecola di
patate; 3 uova
Preparazione: pulire e tagliare a cubetti la zucca, fondere
gr. 50 di burro in una casseruola aggiungere la zucca a
cubetti lasciare insaporire a fuoco vivace. Aggiungere 4
cucchiai d’acqua e sale q.b.fare cuocere per 12 minuti circa.
Quando la zucca sarà cotta passarla al frullino per ottenere
una crema, aggiungere il latte, 70 gr. di burro,il parmigiano,
e la fecola di patate sciolta in un po’ di latte. Mettere sul
fuoco il composto e fare cuocere a fuoco medio per 15 m.
mescolando. Togliere dal fuoco e lasciare raffreddare. A
parte montare gli albumi a neve e aggiungerli insieme ai
tuorli al composto, incorporando a poco a poco.
Imburrare una teglia per suofflè con il restante burro, e
versarvi il composto. Cuocere a calore medio 160° per 15
m. Servire caldo.
Redazione cell. 334.675.31.02 / e-mail: [email protected]
Copia arretrata Euro 2,50
Stampato da: LA TECNOGRAFICA - Massafra
Abbonamenti (annuale): euro 60,00 - Massafra/edicole;
euro 140,00 - Italia/Poste; euro 30,00 - online pdf;
aziende sostenitrici: euro 121,00 /edicole
Costo pubblicità: euro 75,00 (formato pagina a colori);
euro 40,00 (metà pagina a colori) Per info: 334.675.31.02
Gli articoli inviati e pubblicati, salvo accordo scritto fra l’Editore e gli autori
(responsabili, civilmente e penalmente , dei giudizi espressi nei loro scritti)
s’intendono ceduti a titolo gratuito. Scritti, disegni e fotografie, anche se
non pubblicati, non si restituiscono. Non verranno pubblicate lettere
anonime; se richiesto, verrà mantenuto l’anonimato.
Questo periodico non riceve finanziamenti nazionali,
regionali, provinciali e comunali.
la voce di massafra
sabato 26 gennaio 2013
11
… E VISSERO TUTTI FELICI E CONTENTI!
Il carnevale dell’IC ‘De Amicis’ nel segno dell’ottimismo
Alzi la mano chi non ha aspettato, da bimbo, l’epilogo
liberatore di ogni favola, l’ ‘happy end’ che rimetteva a posto
ogni situazione problematica che aveva fatto trattenere il
fiato per la sorte del protagonista. Che fosse un lupo o un
Lucignolo monello, una strega o una
matrigna cattiva, da sempre la favola ha
riservato al finale un’ importanza
fondamentale: tradizionalmente, mentre
l’eroe viene premiato, il cattivo incontra
il destino meritato con un trionfo della
giustizia. Le favole comunicano, in forme
diverse, che una lotta contro le grandi
difficoltà della vita è inevitabile e che
occorre lottare tanto per superare gli
ostacoli; in tutte le storie raccontate sin
dalla notte dei tempi il male è presente
come il bene. Ma, a ben riflettere, spesso
il senso di molte fiabe non è la morale in
sé, il ‘fabula docet’ di latina memoria, ma
la fiducia di poter riuscire sfruttando i
propri mezzi. La favola è rassicurante; non
a caso i bimbi non sono mai stanchi di
sentirsele ripetere più e più volte, sempre con le stesse
parole, con lo stesso tono di voce e, magari, accompagnate
da gesti consueti.
Le fiabe riproducono tappe fondamentali dello sviluppo
individuale e divengono metafore di crescita e questo noi
educatori lo sappiamo bene. Accogliamo piccoli ‘Cappuccetto
Rosso’ entusiasti della vita, ignari del lupo che si nasconde
dietro l’albero mentre, felici, raccolgono i fiorellini per la
nonna; o piuttosto spensierati ‘Pinocchio’ che affidano i loro
zecchini ad un gatto e una volpe imbroglioni, pronti a carpire
la buona fede e l’ingenuità tipiche dell’infanzia. I
preadolescenti che le famiglie ci consegnano non hanno
ancora la malizia degli adulti, spesso non riconoscono le
insidie che possono nascondersi nelle diverse situazioni, non
capiscono fino in fondo di chi possono fidarsi e di chi, invece,
no. Viene in aiuto, allora, anche la lettura, lo studio e la
drammatizzazione delle fiabe e delle
favole; viaggiare attraverso i racconti
permette di conoscere e di conoscersi
meglio, venendo in contatto con una
realtà multisfaccettata che permetterà
ai bambini di imparare a contrastare le
difficoltà quotidiane. Proprio per
raggiungere questo traguardo, ad inizio
d’anno scolastico la scuola stringe con
le famiglie un ideale patto di
collaborazione, un impegno reciproco
che aiuti il bambino a crescere, che lo
prepari, con un ampio raggio di
conoscenze, ad affrontare al meglio le
avversità della vita.
In quest’ottica, la scelta della favola
come tematica del gruppo mascherato
che l’Istituto ‘De Amicis’ farà sfilare per
il 60° Carnevale di Massafra non è casuale. Vogliamo
trasmettere ai ragazzi quella fiducia nel futuro e
quell’ottimismo minacciati dalle tante difficoltà della vita
quotidiana. L’obiettivo che come scuola ci poniamo è di dare
una speranza concreta nei propri mezzi a tutti, nel nome di
quella meritocrazia troppo spesso dimenticata; con impegno,
studio e serietà i loro diventeranno obiettivi possibili e non
soltanto sogni adolescenziali e, come recita il motto della
‘Manzoni’ “Nella formazione dei giovani la nostra fiducia nel
futuro”.
Marina Del Mastro
Seminario promosso dal Rotaract Massafra, presso l’Appia Palace
“Disturbi dell’apprendimento a scuola: quali interventi?”
Questa sera, sabato 26 gennaio, presso l’Appia Palace Hotel,
alle 18.00, si terrà un seminario organizzato dal Rotaract
club Massafra dal tema: “Disturbi specifici
dell’apprendimento a scuola … Quali interventi? Quali
strumenti? Quali metodologie?” Interverranno Flavia Pelillo
(Presidente Rotaract Club Massafra), Rosanna Arpino
(Psicologa-Psicoterapeuta Direttore Istituto Su.Mi.Pa.
Taranto), Alessandro Barca (Docente di Did. generale e teoria
della scuola c/o l’Ist. Sup. Scienze Religiose “R. Guardini”).
La partecipazione all’incontro è gratuita e libera. Cosa sono
i Disturbi specifici dell’apprendimento? La Legge 8 ottobre
2010, nº 170 riconosce la dislessia, la disgrafia, la
disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di
apprendimento, denominati “DSA”. Si manifestano in bambini
con normali capacità di apprendimento, intelligenza e
caratteristiche fisiche e mentali che non farebbero presagire
un disagio perché considerabili nella norma. Problematico
l’inserimento di questi individui nell’armonia della classe,
spesso catalogati come disordinati o disattenti sono trascurati
e con difficoltà tentano di raggiungere il livello medio di
apprendimento con una spesa emotiva notevole e un drastico
crollo della loro autostima. Ancora una volta il Rotaract Club,
affronta tematiche sensibili penetrando nel tessuto sociale,
analizza nello specifico, con l’aiuto di esperti, realtà che
quotidianamente il sistema scolastico cittadino (e non) e le
famiglie devono affrontare. Bambini, che con un’analisi
superficiale vengono “etichettati” come distratti, sono
emarginati dai compagni o dagli insegnanti a causa di una
dilagante superficialità ed ignoranza, potrebbero essere affetti
da Disturbi specifici dell’apprendimento e per questo
andrebbero semplicemente aiutati. Come? Sarà possibile
scoprirlo con l’aiuto degli esperti docenti del seminario.
Luciana Miccolis - Rotaract Club Massafra
aziende sostenitrici_lavocedimassafra
12
la voce di massafra
sabato 26 gennaio 2013
ABBIGLIAMENTO
OVS
corso Roma, 181 - Massafra tel. 099.885.42.64
mail: [email protected]
via A. Fighera, 13 - Martina Franca tel. 080.485.88.55
ROBE DI KAPPA - SUPERGA
Mario Lombardo
Via C. Scarano, 45-47 - Massafra tel.099.880.25.08
ABBIGLIAMENTO SPORTIVO
PIANETA SPORT s.r.l.
Running - tennis - volley - piscina - fitness
Viale Marconi, 164 - Massafra tel.099.885.73.43
www.pianeta-sport.it; e-mail: [email protected]
AGENZIA VIAGGI
PANTHEON VIAGGI
Viale G. Marconi, 105 - Massafra
tel. 099.883.00.03 - fax 099.883.00.04
ANIMALI DOMESTICI - TOELETTATURA
BEAUTY CAMILLA DI ANNA DEBELLIS
Via F. Petrarca, 42 - Massafra tel.347.401.13.35
mail: [email protected]
ANIMALI DOMESTICI - VENDITA
HOBBY ACQUARIO DI FRANCESCO REGGIO
Corso Roma, 90 / Via del Santuario, 30 - Massafra
tel.099.885.28.27
ARREDAMENTO
CASTELLANO ARREDAMENTI
S.S. 7 Appia km.635 - Massafra
tel.099.880.24.33 www.castellanoarreda.it
ASSOCIAZIONI:
ART & SHOW - CANTA CHE TI PASSA
tel. 360455931
ASD “ÉTOILE” - via S. Francesco, 31 - Massafra
ASD “RUSSIAN BALLET” - via S. Leopoldo Mandic, 24 Massafra
FIDAPA
IL SERRAGLIO
LA TAVOLOZZA CREATIVA
PRO LOCO MASSAFRA
CSD TAEKWONDO MASSAFRA M° PETRELLI
Via Tazzoli, 13 - Massafra
UNIVERSITA’ POPOLARE DELLE GRAVINE IONICHE
BANCA
BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI MASSAFRA
Via Mazzini, 65/A - Massafra - tel. 099.880.48.40
BAR
CAFFE’ ROUGE
Gelateria - Pasticceria - Stuzzicheria - Ricevitoria
Corso Italia, 14 - Massafra - tel. 099.880.48.19
COLORADO CAFE’
di Conforti Cosimo
via P.Scarano, 13 tel. 099.880.00.99 - Massafra
DREAM ON FASHION CAFE’
Viale Marconi 223/A - Massafra - tel. 099.885.48.99
BED & BREAKFAST
NACORE’ www.nacore.it
Via E. Casulli, 12 (Zona Parco di Guerra)
tel. 099.400.77.43 - 340.392.39.75 - 320.947.13.98
CANCELLERIA ARTICOLI PER L’UFFICIO
RICALCONT S.R.L.
p.zza V. Emanuele, 19 - Massafra - tel. 099.880.05.53
CASEIFICIO
CAROLI PIETRO & C. s.a.s.
Via Dalmazia, 26/28 - Massafra - tel. 099.880.16.31
MOTTOLA NICOLA
Via C.llo Scarano, 127 - Massafra - tel. 099.880.15.84
cell. 338.378.68.16 e-mail: [email protected]
CENTRO SERVIZI PER L’INFANZIA NIDO LUDOTECA
IL DRAGHETTO ROSA
Scuola dell’infanzia - Asilo nido - Ludoteca
Feste private per bambini - Doposcuola
via per Martina Franca, 50 / via del Santuario, 59
Massafra - tel.fax 099.880.37.39 / 099.450.86.21
cell. 339.838.09.47
CENTRO ESTETICO
BODY & SOUL - ANIMA E CORPO S.A.S.
di Loredana Albanese
via Zara, 25 ang. via S. Spaventa - Massafra
tel. 099.880.04.09
IL GIARDINO INDIANO di Katia Montemurro
via Paganini, 48/b - Massafra tel. 099.880.11.46
mobileph 366.63.65.354; mail: [email protected]
ISTITUTO DI BELLEZZA DIBI CENTER
di Grazia Ciaurro - via Parini, 1 - Massafra
tel. 099.880.29.88
CONCESSIONARIA AUTO
APPIASTORE S.P.A. CONCESSIONARIA FORD
S.S. Appia km.633,650 - Massafra - tel. 099.883.00.14
MASTER CAR s.r.l. www.mastercarauto.it
S.S. Appia, 36 - Massafra tel. 099.880.49.00
fax 099.880.47.92 cell. 340.969.98.21
SIAI S.P.A. CONCESSIONARIA FIAT
S.S. Appia, km.634 - Massafra - tel. 099.880.22.00
ELETTRICITA’
C.E.I. COMPONENTI ELETTRICI IMPIANTI
di Giovanni Tegas
Corso Roma, 234 - Massafra tel. 099.880.18.18
e-mail: [email protected]
ELETTRODOMESTICI
C.E.A.M. di Angelo Melone Via V. Veneto, 44
Massafra tel. 099.880.01.56 - 099.880.09.42
ENERGIA
APPIA ENERGY s.r.l.
Contrada Console - Massafra
FALEGNAMERIA - ARREDAMENTI SU MISURA
SCAM di Scarcia Michele
Contrada S. Rocco Palata - Massafra - tel. 348.870.69.15
FOOD & BEVERAGE
BUONGUSTO ITALIA S.R.L.
Via Ciura, s.n. tel. 099.880.11.69 - Massafra
www.buongustoitalia.it; mail: [email protected]
FARMACIA
BENEGIANO dott.ssa Rosa Maria
Viale Marconi, 71 - Massafra - tel.fax 099.880.16.74
368.366.13.14 - 099.880.05.98
SASSO dott.ssa Rocca
p.zza Garibaldi, 32 - Massafra - tel.fax 099.880.10.71
345.311.20.71
GADGETS
P’S di Valentini Salvatore www.psonline.ps
Viale Marconi, 75 - Massafra - tel. 099.880.48.85
P.zza Kennedy - Castellaneta Marina
PAPERXPRESS di Lorenzo Martucci
Gadgets personalizzati, spedizione pacchi
Via C. Poerio, 70 - Massafra - tel. 099.450.81.61
fax 099.450.81.73 mai: [email protected]
GASTRONOMIA
LA CUCINA DEI DESIDERI
Viale Marconi, 219 - Massafra - tel. 329.118.86.83
INFORMATICA
ETA BETA - di Gaetano Pignatelli
via Frappietri, 45 - Massafra
tel. 099.885.23.56 cell. 349.841.82.01
IMPIANTI INDUSTRIALI
STOMA GROUP S.P.A.
Via Ciura, s.n. - Massafra - tel. 099.880.47.86
IMPIANTISTICA - CONDIZIONATORI
ANNESE IMPIANTI s.r.l.
via I^trav. S. Pertini, 4 - Massafra - tel. 099.880.03.06
cell. 338.875.09.38
IMPIANTI ELETTRICI INDUSTRIALI
I.C.E.A. S.R.L.
S.S. Appia km. 634 + 340 - Massafra - tel. 099.880.14.65
MACELLERIA
CARNI da FRANCESCO RESTA
Via del Santuario, 97 - Massafra - tel. 099.880.19.83
MACELLERIA EQUINA DI ORLANDO COSIMO
Viale A. Manzoni, 30 - Massafra - tel. 099.450.70.17
MANGIMI PER ANIMALI - INGROSSO/DETTAGLIO
ANIMAL PRO di Pietro MAGAZZINO
Via della stazione, 22 - Massafra - tel. 099.880.61.40
tel. 340.865.31.52 e-mail: [email protected]
MATERIALE IDRAULICO - CLIMATIZZATORI
RUBINETTERIE - CALDAIE - RADIATORI
JONICA IDROTERMICA S.N.C.
Via Brindisi, s.n. - Massafra tel. 099.885.21.32
OREFICERIA
LABORATORIO ORAFO
JOY PREZIOSI MOTIVI
viale Marconi, 175 - Massafra - tel.099.946.10.81
PALESTRA
AGORA
via Gorizia, 103 - Massafra - tel. 099.880.37.96
IMPERIAL FIT
via Pesaro, 2 - Massafra - tel. 099.885.25.49
mobileph: 346.06.34.748 mail: [email protected]
la voce di massafra
sabato 26 gennaio 2013
13
PERFORMANCE
Via Frappietri, 74 - Massafra - tel.099.880.74.74
PANIFICIO - PASTICCERIA
L’ARTE DEI SAPORI
Solito’s bakery s.r.l. - Corso Italia, 37/41 - Massafra
tel. 340.064.50.35 / 338.947.94.41
OFFICINA MECCANICA
TORELLI GIOVANNI
Via F. Petrarca, 144 - Massafra - tel. 099.880.27.83
ORGANIZZAZIONE MATRIMONI
SPOSIAMOVI
Via I.Ciaia, 32 - Massafra - tel. 099.885.22.40
mail:[email protected];
michela.puglia@ sposiamovi.it.
PASTICCERIA TONIGEL ZANFRAMUNDO S.N.C.
P.zza Garibaldi, 20 - Massafra - tel. 099.880.19.95
PIZZERIA GUSTO GIUSTO
Via Livorno, 4 - Massafra - tel. 347.500.13.14
PUBBLICITA’
IMPRESSIO di Silvio Musella - www.impressio.it
I trav. Via S. Pertini - Massafra - tel. 099.880.60.94
PRODOTTI PER L’AGRICOLTURA
MANGIMI PER ANIMALI
N.A.M. COSIMO SERIO
Via Ciura, s.n. - Massafra - tel. 099.880.37.95
RISTOPUB - PIZZERIA
MAJOR CAFÉ di Antonio Borgo
viale Magna Grecia, 28 - Massafra - tel. 099.880.14.23
SERVIZI SANITARI
MEDICAL SMILE S.A.S. di Cerbino & C.
Via Fiume, 35 - Massafra - tel. fax 099.885.15.15
SPEDIZIONI NAZIONALI ED INTERNAZIONALI
MAIL BOXES ETC. - Affiliato Riccardo Caso
Corso Italia, 13 - Massafra - tel. 099.880.12.16
Fax 099.885.63.55
TABACCHERIA - RICEVITORIA
ESPOSITO GIUSEPPE
Viale M. Grecia, 161 - Massafra - tel.fax 099.885.72.62
AFFITTASI
Ampia stanza uso Ufficio - Studio (mq.23) in
appartamento condiviso con altri professionisti sito
al Piano Terra con ampio terrazzino di pertinenza.
Canone comprensivo di : quota condominiale, enel,
gas, tarsu, riscaldamento autonomo.
Saletta d’attesa e bagno condivisi. Ripostiglio.Ampio
parcheggio libero. Zona tranquilla e silenziosa
(Quartiere Nuove Vicinanze - nei pressi della Stazione
dei Carabinieri). SOLO REFERENZIATI.
Per info: Nicola 3395930644
aziende sostenitrici_lavocedimassafra
NUOVA AZIENDA SOSTENITRICE DE “LA VOCE DI MASSAFRA”
14
la voce di massafra
sabato 26 gennaio 2013
Organizzato al Palazzetto dello Sport dal CSD Taekwondo Massafra
Oltre 250 atleti al riuscito stage con il M° Park Young Ghil
NINO BELLINVIA
Taekwondo in primo piano domenica scorsa, 20 gennaio,
nel festoso Palazzetto dello Sport “Papa Giovanni”, affollato
come non mai di atleti, appassionati di taekwondo e
autorevoli personaggi di altre arti marziali di varie città.
Ad organizzare magnificamente l’evento, come aveva già fatto
in occasione di un Campionato Cadetti, è stato il C.S.D.
“Taekwondo Massafra” – Team Petrelli che ha ospitato il
precursore del Taekwondo in Italia, il Maestro Park Young
Ghil, cintura nera 9° Dan, membro della commissione
mondiale di forme di Taekwondo e direttore sportivo della
FITA.
Comprensibile l’orgoglio del Team Petrelli, avendo appreso
anche che il M° Park per essere presente a Massafra ha
rinviato ad altra data un invito della Federazione Croata di
TKW.
Grande poi la commozione, in particolare del M° Tommaso
Petrelli, quando, a fine stage, il M° Park ha voluto visitare,
restandone entusiasta, la palestra del CSD “Taekwondo
Massafra”, congratulandosi con lui per come era fatta e
curata.
Ma torniamo all’inizio. A fare gli onori di casa è stato proprio
il M° Tommaso Petrelli che con grande commozione per
l’avvenimento, impensabile per tanti, ma non per lui che ha
visto concretizzarsi un sogno, ha ringraziato non solo il M°
Park ma tutti i presenti, i maestri e gli atleti delle varie
palestre. Un ringraziamento ha anche rivolto per la
disponibilità e cortesia alla famiglia Capriulo dell’Hotel Appia
per la disponibilità e cortesia alla famiglia Capriulo dell’Appia
Palace Hotel, dove il centro sportivo ha ospitato il notissimo
maestro che ha portato per il primo il taekwondo in Italia e
a farlo scoprire non solo come uno sport, ma come una
scuola di vita. A portare il saluto dell’Amministrazione
Comunale e le loro congratulazioni per l’evento sono
intervenuti il presidente del Consiglio Comunale
Giandomenico Pilolli e il vice sindaco ed assessore allo Sport
Antonio Viesti. Intervenuto anche il presidente della FITA
(Regionale Puglia) Giuseppe Perulli (si è complimentato con
tutta l’organizzazione per la bella manifestazione) e, tra gli
altri, il Maestro Romeo Cassano, responsabile sul territorio
dell’arte marziale “Ju Jitsu” che ha consegnato un
gagliardetto al M° Park ed uno al M° Petrelli.
Allo stage, diviso in parti (lezioni prima per i bambini e poi
per gli adulti) hanno preso parte oltre 250 atleti provenienti
da varie palestre pugliesi, ai quali è stato consegnato un
artistico attestato di partecipazione.
Il Comune di Massafra ha consegnato al M° ParK una targa
ricordo, mentre gli atleti del Centro “Taekwondo Massafra”,
a conclusione dello stage, gli hanno consegnato una targa
di bronzo fuso con uno scorcio di Massafra ed un dipinto
del suo volto, consegnato da Francesco Petrelli, autore della
stessa opera.
FARMACIE DI TURNO
Sabato 26 gennaio 2013
MASSARO - corso Roma
BENEGIANO - viale Marconi
Domenica 27 gennaio 2013
SACCOIA - via C. Scarano
Cinema Spadaro
dal 26 AL 31 GENNAIO / giovedì CHIUSO
SALA 1: La migliore offerta
SALA 2: Asterix e Obelix al servizio di sua Maestà
ORE 19,00 - 21,00
la voce di massafra
sabato 26 gennaio 2013
15
La Professoressa Teresa Bosco insignita del grado
di Cavaliere dell’Ordine delle Palme Accademiche
La Professoressa Teresa
Bosco è stata insignita
del grado di Chevalier
dans l’Ordre des Palmes
Academiques, alta
onorificenza conferita
dal Ministero dell’Educazione
Nazionale
Francese. La docente ne
ha avuto notizia nei
giorni scorsi attraverso
una comunicazione
proveniente dall’Ambasciata francese. La prestigiosa onorificenza premia l’impegno
profuso per decenni in favore della conoscenza e diffusione
della lingua e della cultura francese in Italia.
L’ordine delle Palme Accademiche venne creato da
Napoleone Bonaparte; poi istituzionalizzato nel 1955 dal
Presidente del Consiglio Edgard Faure. L’onorificenza è
attribuita a docenti che abbiano reso servizi eminenti in
favore dello sviluppo della cultura nazionale francese, a
prescindere dalla loro nazionalità.
La Professoressa Bosco ha insegnato francese nelle scuole
ed è Vicepresidente dell’Alliance Française sede di Taranto.
Si è sempre distinta per il suo costante impegno in favore
dello sviluppo delle relazioni italo-francesi, attraverso
progetti culturali di ampio respiro.
Importante il suo impegno negli scambi tra la città di Taranto
e Brest, gemellata alla prima sin dal 1964. In tal senso, è
da ricordare il suo coinvolgimento nel progetto di
“esportazione” temporanea degli ori di Taranto a Brest, e la
cura della traduzione francese del volume del MARTA, il
Museo Nazionale Archeologico di Taranto (Ed. Scorpione)
Ma sono tante le sue collaborazioni nella traduzione di testi,
nell’interpretariato, nella diffusione di volumi e testi di autori
francesi. E’ ben nota anche la sua passione per Choderlos
de Laclos, autore de “Le relazioni pericolose”, generale
napoleonico e importante scrittore francese, morto a Taranto
nel 1803, e che ha dato nome al fortino sull’isola di San
Paolo. Ragione per la quale la docente ha espresso a gran
voce il suo disappunto per l’idea di vendere l’isolotto e
mettere in pericolo un patrimonio storico di notevole
importanza. I suoi alunni e i corsisti dell’Alliance Française
hanno apprezzato questo importante riconoscimento
attribuito senza troppi fasti ad una persona umile e piena di
passione per una lingua vivissima e per una cultura
strettamente legata a quella italiana, ma dalla quale
avremmo da imparare - proprio in quanto italiani - il rispetto
per le regole e per le libertà individuali.
Stagione di Prosa 2012/2013
Spettacolo Teatrale “Il discorso del Re”
con Luca Barbareschi
Mercoledì 30 Gennaio 2013, 21:00 - 23:00
Domani, il Vangelo
VANGELO (Lc 1,1-4; 4,14-21)
Oggi si è compiuta questa Scrittura.
+ Dal Vangelo secondo Luca
Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli
avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, come ce
li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari
fin da principio e divennero ministri della Parola, così
anch’io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni
circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto
ordinato per te, illustre Teòfilo, in modo che tu possa
renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai
ricevuto. In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la
potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la
regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano
lode. Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il
suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a
leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo
e trovò il passo dove era scritto: «Lo Spirito del Signore è
sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e
mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a
proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista;
a rimettere in libertà gli oppressi e proclamare l’anno di
grazia del Signore». Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò
all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti
erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è
compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».
Il Vangelo è un racconto scritto di ciò che Gesù ha fatto e
detto; anzi è un racconto della narrazione che Gesù con
tutta la sua vita ha fatto di Dio. Ecco perché in questi
brevi versetti iniziali ci viene detto molto, ci viene esposto
l’essenziale della nostra fede: «Dio nessuno l’ha mai visto,
ma Gesù che è il Figlio da lui inviato, Gesù uomo in tutto
come noi, ce ne ha fatto il racconto» (cf. Gv 1,18); e chi è
stato associato alla sua vita, ossia chi lo ha visto, ascoltato
e toccato, a sua volta ci ha trasmesso un racconto su Gesù
(cf. 1Gv 1,1-3), che poi alcuni uomini, gli evangelisti, hanno
messo per iscritto. Ma questo è ciò che accade da sempre
all’interno della comunità dei credenti in Dio, nell’Antico e
nel Nuovo Testamento, ed è ciò che avviene ancora oggi
nella chiesa… Letto il brano, spetta a Gesù darne una
spiegazione, ed egli lo fa attraverso un’«omelia» qui
riassunta in pochissime parole: «Oggi si è compiuta questa
Scrittura». Ovvero: il profeta presentato da Isaia è Gesù
stesso, la Parola di Dio testimoniata dall’antico profeta e
ascoltata da quanti si trovano nella sinagoga si realizza
proprio in lui!
16
la voce di massafra
sabato 26 gennaio 2013
Quando “Nascere donna” è un valore aggiunto:
l’I.C. Pascoli incontra Delia D’Ettorre
KATIA TAGLIENTE
Le luci della festa natalizia si sono ormai spente; l’alberello
è tornato in cantina, i regali ricevuti hanno ormai esaurito la
loro carica di stupore. Con i mezzi che la nostra società
consumistica ci ha offerto, noi sì che siamo arrivati, come
sempre, puntualissimi all’appuntamento natalizio e, ogni anno
che passa, ci preoccupiamo sempre più, di cose futili. Messi
di fronte ai problemi più gravi della vita, invece, i nostri
atteggiamenti più frequenti sono due: mettiamo mano al
portafogli e, con la nostra offerta, ci sentiamo a posto con la
coscienza o, più semplicemente, voltiamo le spalle al dolore,
alla sofferenza Queste sono solo alcune delle riflessioni e
meditazioni scaturite durante la lunga serata del 19 dicembre
nell’Auditorium del plesso “Andria” dove è avvenuta la
presentazione del libro “Nascere Donna” di Delia D’Ettorre,
la scrittrice affetta ormai da vent’anni da S.L.A. (Sclerosi
laterale amiotrofica), malattia che l’ha privata dell’autonomia
e della possibilità di comunicare verbalmente. Il suo libro,
come dice la professoressa Maria Longo, che ne ha curato la
prefazione, è un viaggio nella sua anima che ci porta con
enorme stupore a confrontarci con una creatura che la S.L.A.
ha tentato di sottomettere e di stremare con indicibili
sofferenze, ma invano, poiché non ha scalfito il suo animo
combattivo e l’ha resa una donna “amazzone” (da qui il titolo
del video proiettato nella stessa serata e curato da Roberto
Ligurgo con la collaborazione dell’insegnante Rosaura Di
Giuseppe che ha dato voce ai ricordi di Delia), una donna
guerriera e , nello stesso tempo fragile e bisognosa di cure.
Di fronte a una malattia tanto grave e impegnativa, tuttavia,
fuggono tutti ed è difficile anche trovare una badante. La
presentazione del libro, preceduta dalle parole della Dirigente
Scolastica, la professoressa Patrizia Capobianco,
dall’intervento di Giancarla Zaccaro, Assessore alla P. I. del
Comune di Massafra, dalle testimonianze reali, toccanti e, a
tratti, ironiche delle amiche dell’autrice (che la definiscono
una donna “morbida” nel corpo, ma tanto combattiva
nell’animo) e dall’eloquio coinvolgente di Mariangela
Lamanna, vicepresidente del Comitato Malati S.L.A. e
patologie altamente invalidanti ha lasciato tutti senza parole.
Trasportati dalla dolcezza delle note musicali della
professoressa di pianoforte, Alessandra Salamino, docente
dell’ I. C. “Pascoli” che hanno accompagnato la voce
dell’attrice Valentina Rota dell’Associazione culturale “Le
Forche”, gli spettatori hanno avuto la sensazione di ascoltare
la voce stessa di Delia che narra i suoi ricordi di bambina e
di adolescente, ricordi che sembrano non vissuti dall’autrice,
“troppo lontani, cancellati, come un disegno errato, da troppo
dolore”.Le pagine del suo libro hanno sicuramente toccato il
cuore di tutte le donne e degli uomini presenti, ma solo di
quelli che, come ha detto la nostra Dirigente, sono capaci di
leggere il mondo al femminile e di riconoscere che la donna
ha un ruolo centrale nel mondo degli esseri umani e che
nascere donna è (non in tutte le culture) un privilegio e un
susseguirsi di emozioni esclusive. Per parlare di S.L.A. (e
cito ancora le parole della professoressa Longo) “siamo
entrati in punta di piedi nei meandri dei ricordi che Delia ci
ha affidato, preoccupati che le sue atroci sofferenze
potessero non essere pienamente comprese dai nostri allievi,
data la loro giovane età”. E invece, gran parte dei ragazzi
presenti hanno mostrato attenzione e sensibilità; del resto
il compito della scuola non è, forse, quello di insegnare la
vita e di far capire alle nuove generazioni quanto sia valido
, soprattutto ai giorni nostri, il pensiero del vecchio Seneca:
“Viviti is qui multis usui est, viviti is qui se
utitur”.(Vive veramente chi si rende utile all’umanità e colui
che sa usare se stesso)?
Questa mattina a Martina Franca nella
Sala Consiliare del Palazzo Ducale
Conferimento cittadinanza onoraria
al prof. Cosimo Damiano Fonseca
Allo ore 10.00 di questa mattina, 26 gennaio, nella Sala
Consiliare di Palazzo Ducale di Martina Franca si terrà la
cerimonia ufficiale di conferimento della cittadinanza
onoraria al prof. mons. Cosimo Damiano Fonseca,
Accademico dei Lincei. A leggere la motivazione ufficiale
del conferimento sarà il sindaco Francesco Ancona, presenti
autorità varie e cittadini che avranno il piacere di poter
ascoltare il prof. Fonseca, ambasciatore illustre della cultura
meridionale ed italiana nel mondo, che per l’occasione terrà
una lectio magistralis sul tema “Da Martina Franca
all’Europa: tre testimoni del secolo breve”.
Per tale occasione è convocato il Consiglio Comunale
aperto. Consiglio Comunale che il 28 dicembre 2012 aveva
deliberato all’unanimità il conferimento della cittadinanza
onoraria di Martina Franca al prof. Cosimo Damiano
Fonseca.
Da ricordare che per la sua assidua ed instancabile opera,
svolta per oltre quarant’anni, sempre rivolta alla cultura,
alla storia, allo sviluppo, all’attività accademica, al prof.
Fonseca è stata conferita la cittadinanza onoraria di varie
altre città, tra cui quella di Potenza, Taranto, Cosenza, Tursi,
Fasano, Ginosa, Palagianello,…(N.B.)
la voce di massafra
sabato 26 gennaio 2013
17
Cronache del tempo che fu
(Archivio Fernando Ladiana)
Come eravamo…
(Fototeca Fernando Ladiana)
Dopo il tostacaffè, la caffettiera. Anch’essa molto diversa
da quelle che conoscono i ragazzi di oggi. Perfino il nome
era diverso. La chiamavano caffettiera napoletana perché
colà inventata nell’’800. Fare il caffè era un’arte. Bisognava
sistemare la polvere di caffè nel suo alloggiamento al centro
della macchinetta. Quindi far bollire l’acqua sistemata nella
parte sottostante e al momento della bollitura, capovolgere
la caffettiera in modo da far attraversare la polvere di caffè
dall’acqua bollente. Già negli anni sessanta fece la sua
comparsa l’attuale moka express. Tutta un’altra cosa. Oggi
la “napoletana” è solo un ricordo.
Lucia Palmisano
Tradizioni popolari
La panocchj
Spesso da bambini si cadeva battendo la fronte e si formava
subito “na chepa panocch”! Di corsa si prendeva un
fazzoletto a triangolo che ogni donna portava nella sua dote,
si metteva il prezzemolo sulla panocchia con una dieci lire
sopra e si legava stretto il fazzoletto in testa. Risultato, la
panocchia scompariva presto.
Lucia Palmisano
Non manca, in alcune case, l’alcova per il letto
matrimoniale. Ma questi e altri motivi architettonici si
nota più che altro nelle escavazioni più recenti. Gli
abitacoli prendono aria esclusivamente dalla porta
d’ingresso, su cui si apre, non sempre, un finestrino. La
cucina e il focolare sono ubicati sulla facciata interna,
in prossimità della porta, col fumaiolo che sporge
all’esterno dell’atrio. L’altezza dei vani non supera i 3
mt., per cui abbondante risulta lo spessore di copertura.
Il soffitto è quasi sempre piano. Il pavimento è costituito
o dalla nuda roccia, oppure da una specie di
“acciottolato” di pietre nostrane o di grossi lapilli di mare.
Le pareti venivano imbiancate, anche se a distanza di
anni, a latte di calce. Le vicinanze sono state abitate
fino ai primi decenni di questo secolo. In alcune di esse
vi erano locali per la tessitura della felpa, le tintorie, i
mulini, le botteghe artigiane, le rivendite, i fornelli, le
cantine. Probabile che vi esistesse anche qualche luogo
di culto, ma di essi abbiamo soltanto degli indizi da
verificare.
Le Vicinanze, Fernando Ladiana, 4° parte, (continua)
a cura di Lucia Palmisano
Dal 21 gennaio al 17 febbraio in corso Roma 34
Piccola fiera dell’editoria locale
e degli scrittori massafresi
E’ in corso di svolgimento nei locali di corso Roma 34 a
Massafra la “Piccola fiera dell’editoria locale e degli scrittori
massafresi”, promossa dall’editore Antonio Dellisanti.
Oltre 100 titoli editi nella nostra città con sconti sul prezzo
di copertina dal 50 all’80%. Un’occasione per conoscere
la produzione editoriale massafrese e poter prenotare il
“Dizionario del dialetto” di Roberto Caprara.
Nella piccola galleria anche quadri con la tecnica “stampa
arredo”, curate dalla Gurrado Group e “Gusto & Cultura”,
confetture, sottaceti, pasta, olio extravergine e birra
artigianale della Buongusto Italia, da “sposarsi” con un
buon libro...
Torna in edicola, dopo la pausa di fine anno il settimanale
“La Voce di Massafra”, in versione digitale a tiratura limitata.
Queste le modalità di abbonamento (valido per 50 numeri editi):
Abbonamento ordinario (ritiro copia in edicola): euro 60,00
Abbonamento online (in posta elettronica): euro 30,00
Abbonamento sostenitore (con 10 libri di Massafra in omaggio): euro 100,00
Copia singola: euro 2,00
Per info: 099.880.57.61 / 334.675.31.02
Inserzioni pubblicitarie a partire da 10 a 75 euro/per numero edito
ABBONARSI ALLA VERSIONE ON LINE
DE “LA VOCE DI MASSAFRA” CONVIENE!
24 PAGINE TUTTE A COLORI
A SOLI 50 CENTESIMI
scrivi a: [email protected]
18
la voce di massafra
sabato 26 gennaio 2013
Convegno del Gruppo di Volontariato Vincenziano
“Il carisma Vincenziano
nell’anno della fede”
Nei giorni scorsi presso la Chiesa barocca di San Benedetto
si è tenuto il Convegno “Il carisma vincenziano nell’anno
della Fede”, ben organizzato in quest’anno della Fede dal
locale Gruppo di Volontariato Vincenziano per approfondire
e divulgare la spiritualità vincenziana e per contribuire
all’evento “Civiltà d’Amore”, offrendo, appunto, una
testimonianza di Fede cristiana, in quanto Fede e Carità si
esigono a vicenda, così come l’una permette all’altra di attuare
il suo cammino. Dopo un momento musicale del Coro dei
ragazzi della Collegiata di San Lorenzo Martiri ed il saluto di
Maria Losavio (presidente del locale Gruppo di Volontariato
Vincenziano), è intervenuto il Vescovo della Diocesi i
Castellaneta, mons. Pietro Maria Fragnelli che ha introdotto
il seminario con il tema della Consolazione desunto da Isaia
40, 1 – 5: “Solo chi ha il cuore consolato può consolare e
condividere le pene e gli affanni degli altri”. Relatore è stato
il Missionario Vincenziano Padre Biagio Falco, superiore
presso la casa di Melfi, che ha sottolineato l’urgenza di dare
profondità all’avvento di Dio nella storia per annunciare
all’uomo del nostro tempo la certezza che egli non è più
solo. Nessun uomo è solo. Dio è con l’uomo; perciò la fede
non è moralismo, né pratica esteriore, ma incontro con Dio
e con l’uomo. In tal senso fede e carità si coniugano e si
illuminano a vicenda.
Moderatore è stato don Gregorio Szczepaniak, padre
spirituale del locale Gruppo di Volontariato Vincenziano.
La serata è stata anche allietata da un intermezzo musicale
con il suo Giuseppe Ricciardi ed Emanuela Marino in “Fratello
Sole e Sorella Luna” e “Alleluia” di Leonard Choen. Nel corso
della serata il direttivo del Gruppo di Volontariato
Vincenziano ha consegnato, quale riconoscimento della loro
lunga ed attiva permanenza nel gruppo, un diplo (e un dono)
a Rosa Grassi Ricci e a Ernestina Loretto Lotti.
E’ stata una serata di testimonianza di fede del Gruppo di
Volontariato Vincenziano verso i Santi fondatori San Vincenzo
de Paoli e Santa Luisa Marillac e nello stesso tempo, si son
voluti evidenziare gli esempi di Fede, che hanno segnato
questi duemila anni della nostra storia di salvezza.
Nella foto Maria Losavio, presidente del Gruppo di
Volontariato Vincenziano, e il relatore il Missionario
Vincenziano Padre Biagio Falco.(N.B.)
la voce di massafra
sabato 26 gennaio 2013
19
ECONOMICAMENTE - 31 | La rubrica de “La Voce” per capire l’economia
Rendimento: nominale o reale?
RAFFAELE RESCINA
Tanti anni fa i risparmiatori erano molto contenti del
rendimento dei loro risparmi: li investivano in BOT che
rendevano il 18% all’anno, a tal punto che era addirittura
conveniente indebitarsi con le banche per poi investire in
BOT. Oggi invece con i tassi dei Bot che ormai non vanno
oltre il 2% il livello di insoddisfazione dei risparmiatori li
induce ad approcciarsi a forme alternative di impiego dei
risparmi, spesso senza valutare adeguatamente i rischi che
si possono correre.
Ma in realtà la questione più rilevante è che ai più sfugge la
valutazione corretta di quanto “realmente” il proprio capitale
può rendere. Quando i Bot rendevano il 18% infatti i
risparmiatori erano spesso inconsapevoli del fatto che quel
rendimento non era sufficiente a recuperare la svalutazione
del denaro, cioè l’inflazione: infatti l’inflazione nel 19731974 arrivò anche al 25%. In pratica il proprio capitale
sembrava che salisse del 18% all’anno, ma in realtà, il suo
valore reale, diminuiva del 7%!!!
Facciamo come sempre l’esempio di un risparmiatore che
nel 1974 aveva un capitale di 100.000.000 di vecchie lire,
che magari ai tempi gli consentivano di acquistare un
appartamento di 100 mq. Nel 1974 investiva in BOT i
100.000.000 e dopo un anno al tasso del 18% aveva
118.000.000 di lire, un bel guadagno!!! Peccato però che
quei 118.000.000 non bastavano più a comprare lo stesso
appartamento perché il suo prezzo era aumentato del 25%,
quindi era diventato 125.000.000 di lire.
Questo fenomeno che un famoso economista britannico di
nome J. M. Keynes già agli inizi del secolo scorso definì
“illusione monetaria” a tutt’oggi non è ancora correttamente
percepito.
Il risparmiatore di oggi torna a fare la corsa ai BOT annuali
che a dicembre del 2012 hanno offerto un rendimento del
1,45% senza confrontarlo con il tasso di inflazione che
sempre a dicembre 2012 è stato del 2,3%. In pratica a
distanza di 40 anni i bot sono ancora un pessimo investimento
per i risparmiatori, perché da un anno all’altro, seppure in
misura minore rispetto al 1974, il valore reale del proprio
patrimonio diminuisce, cioè l’appartamento che mi posso
comprare con il mio capitale diventa ogni anno più piccolo.
Al danno si aggiunge la beffa: in questi ultimi mesi gli italiani
hanno dovuto realizzare che il BOT, il titolo di stato italiano
che una volta era considerato per eccellenza l’investimento
senza rischio, ad oggi non è più da considerare “senza rischio”
perché il fatto che un paese possa non pagare i propri debiti
non può essere completamente escluso.
E allora? Allora bisogna che il risparmiatore faccia insieme
al suo consulente finanziario di fiducia una attenta valutazione
proprio del “rendimento reale atteso” dai propri investimenti;
occorre che sia più consapevole delle scelte che effettua in
relazione al periodo di tempo che intende stabilire per la
verifica di quel rendimento. In finanza si dice infatti che “non
ci sono pasti gratis” per cui se voglio realizzare un reale
incremento del mio patrimonio devo verificare se sono
disposto ad accettare i vincoli che questa aspettativa mi pone.
La risposta non è quindi “rischiare” e comprare le azioni, ma
è un po’ più articolata e va personalizzata; ma di questo ne
parliamo in un prossimo articolo.
L’ESPERTO RISPONDE Invia le tue domande in tema di
economia e risparmio al nostro esperto di finanza Raffaele
Rescina, mail di redazione: [email protected]. Sui prossimi
numeri de La Voce spazio alle lettere dei lettori.
20
la voce di massafra
sabato 26 gennaio 2013
Al concorso internazionale “Ballare per un Sogno”
Successo del Centro Studi Danza Étoile
Nuove affermazioni del Centro Studi
Danza Étoile. Nei giorni scorsi ha
conquistato vari premi al Concorso
Internazionale”Ballare per un sogno”
che si è tenuto presso il Tursport di
San Vito di Taranto.
Sabrina Brazzo, prima ballerina del
Teatro alla Scala di Milano, Silvio Oddi,
coreografo modern contemporaneo ed
Ylenia Rossi, coreografa hip hop school,
erano i componenti della giuria.
Il Centro Studi Danza Étoile è salito più
volte sul podio. Sono state premiate,
infatti, tutte le coreografie presentate:
1° posto nella danza classica con il
balletto di repertorio “Juwels” e 1°
posto nella danza moderna con la
coreografia “Elegance of effect”; 2°
posto e terzo posto nella danza
contemporanea, rispettivamente con le
coreografie
“Ostili tà”
e
“Continuamente” (categoria juniores).
Le allieve che hanno danzato in questa
categoria sono state: Dafne Puliafito,
Roberta Marzia, Federica Montemurro,
Luana D’Alconzo, Valentina Marzia,
Alessia Cisternino, Noemi Scialpi,
Claudia Ortone e Federica Martemucci.
1° posto anche nella danza
contemporanea con la coreografia
“Tenerezza” e 1° posto nella danza
moderna con la coreografia “Sinergia”;
2° posto, invece, col balletto classico
“In fiaba”, nella categoria “Baby”
classico. Le piccole allieve che hanno
danzato in questa categoria sono state:
Alessandra Tocci, Sara Semeraro,
Desireè Scialpi, Rebecca Russo,
Graziana Giovinazzi, Marika Armillotta,
Aurora Donato, Alisia Greco, Stefania
Bernalda e Christel Lanzillotti.
Inoltre, l’allieva Sara Semeraro, 9 anni
di età, ha ricevuto il premio come
“Miglior Talento” della categoria Baby
tra tutti i partecipanti del concorso dai
6 ai 9 anni (erano più di cento!).
Tanti complimenti dalla giuria (e non
solo) all’insegnante Angela Puliafito per
la qualità e la tecnica del suo
insegnamento e per la professionalità
e la cura che ha per i suoi allievi che
già dai 6 anni mostrano un potenziale
alto ed uno studio accurato e preciso.
Tra l’altro la scuola si confronta spesso
con la realtà della danza nazionale ed
internazionale confermando il proprio
lavoro. Ricordiamo che diversi allievi
del Centro Studi Danza Étoile negli anni
hanno portato, grazie appunto alla
serietà ed al lavoro artistico della loro
qualificata insegnante, il loro talento
fuori dal territorio pugliese ed italiano.
Per citarne alcuni: Nicola Lazzaro,
solista presso il Rudra Bejart Atelier di
Lousanne (Svizzera) e primo ballerino
presso C.C.F.M. di Caen (Francia) e ora
ballerino presso il Balletto del Sud;
Pierpaolo D’Amico che si è diplomando
presso l’Accademia del Teatro alla Scala
di Milano; Antonio Fago, freedancer
show a Madrid; Noemi Fuggiano che
attualmente frequenta l’Accademia del
Teatro Nuovo di Torino; Federica
Montemurro, borsista presso
l’Accademia Princesse Grace di
Montecarlo e vincitrice della borsa di
studio presso Basilea Ballet Academy
in Svizzera.
Per contatti con il Centro Studi Danza
Étoile: tel. 099.9676625 –
347.2425291, Nella foto le piccole
allieve nel balletto classico “In fiaba”.
(N.B.)
Meteo_Massafra
PIZZERIA GUSTO GIUSTO
Via Livorno, 4 - Massafra Info: 347.500.13.14
sabato
26
gennaio
domenica
27
gennaio
lunedì
28
gennaio
martedì
29
gennaio
la voce di massafra
sabato 26 gennaio 2013
21
Martedì al Teatro Comunale festa dell’alta cultura e dell’orgoglio dell’identità massafrese
Presentazione del “Dizionario etimologico e grammatica
del dialetto parlato a Massafra” di Roberto Caprara
Sarà pubblicamente
presentato martedì 29
gennaio (ore 18.00),
presso
il
Teatro
Comunale di Massafra
(Taranto), nel corso di
una attesa grande festa
dell’alta cultura e
dell’orgoglio dell’identità
massafrese, il primo
(pag. 550) dei due
volumi del “Dizionario
etimologico
e
grammatica del dialetto
parlato a Massafra” (e
dei dialetti dei comuni
dell’area omogenea di Crispiano, Statte, Palagiano, Mottola,
Palagianello e Castellaneta) di Roberto Caprara.
I primi ad intervenire saranno il sindaco Martino Tamburrano
e l’assessore alla Cultura Antonio Cerbino. Dopo un
intervento di Antonio Dellisanti Editore (al quale si deve
questa pregevole opera stampata presso La Tecnografica
di Piergianni Ardito), interverrà l’autore, lo studioso Roberto
Caprara.
Una civiltà ricca di valori ci è tramandata dalla storia della
lingua e traspare dai lemmi di questo dizionario, che, prima
di essere un’opera di alta cultura (come ci ha detto lo stesso
autore), è da considerare un atto d’amore verso la nostra
piccola Patria ed un’occasione per una collettiva cerimonia
di orgoglio di appartenenza.
Da evidenziare poi, essendo “una civiltà” il prodotto finale
di componenti diverse, con la “parola” (il libro) la serata
riunirà, per ricomporre insieme la visione di un passato che
a molti potrà sembrare lontano nel tempo (ma non lo è):
arti visive (da ammirare la scenografia di Nicola Andreace,
autore anche della copertina del dizionario, della grafica,
dell’invito e delle opere in bianco e nero che accompagnano
l’opera), musica (un preludio musicale a cura dell’artista
Antonello Tannoia, direttore tra l’altro del Festival
Internazionale della Fisarmonica Città di Massafra Terra delle
Gravine) e danza etnica (con Angelica Cardone da più parti
indicata come la “nuova regina della pizzica”).
Coordina e presenta la giornalista Nicla Pastore.
Un evento molto atteso.
Come potrebbe non esserlo? Il dialetto fa parte del bagaglio
culturale che ognuno di noi porta sulle spalle e che è
l’inevitabile segno che ci fa dire che apparteniamo ad un
certo luogo, ad un certo tempo e che ci identifica e ci colloca
nel posto preciso della nostra storia personale. Pier Paolo
Pasolini scrisse che “Il contadino che parla il suo dialetto è
padrone di tutta la sua realtà”.
Eppure, e può sembrare impossibile, ogni 14 giorni scompare
una lingua locale, portando dietro di sé tradizioni, storia,
cultura.
Ed è proprio per ricordare l’importanza culturale e storica
dei dialetti e per intraprendere azioni concrete per
salvaguardarli, nei giorni scorsi, esattamente il 17 gennaio,
l’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia (UNPLI), ha istituito la
“Giornata nazionale del dialetto e delle lingue locali”.
Importanza culturale del dialetto che a Massafra non potrà
mai andare perduta. E ce ne dà convinzione proprio il prof.
Roberto Caprara con la presentazione di questo volume che,
e possiamo ben affermarlo, non è un semplice vocabolario
bilingue, che contiene i vocaboli dialettali, sia pure arricchiti
della loro etimologia, e le corrispondenti voci italiane, ma è
un libro ampio e complesso nel quale il lettore potrà trovare
uno spaccato della plurimillenaria civiltà del territorio.
Quasi tutte le voci, infatti, sono illustrate da proverbi e modi
di dire, nei quali si è raccolta la sapienza popolare nei secoli,
e da versi di poeti dialettali, dall’Ottocento ai giorni nostri,
attraverso i quali si è trasmessa, come dice lo stesso Caprara,
“la ricchezza del nostro linguaggio materno”.
Dobbiamo anche aggiungere che molti lemmi sono ampi
capitoli di storia e di cultura, cultura che per il nostro territorio
è stata fondamentalmente contadina ed artigianale e che
oggi è quasi completamente scomparsa, sotto l’urto di modelli
culturali alieni che hanno battuto in breccia tradizioni secolari
proponendo come unico valore il denaro, comunque
guadagnato, ed un consumismo sfrenato, in conseguenza di
un liberismo senza regole che ha portato all’attuale crisi che,
prima ancora che crisi economica, è crisi di valori.
Studioso ed archeologo di grande professionalità, lo
ricordiamo ai nostri lettori, Roberto Caprara è nato a Massafra
da famiglia massafrese di sei secoli, ed è da tutti molto amato
ed apprezzato per la sua disponibilità e visione culturale a
360 gradi. Si è laureato in linguistica presso l’Università a
Bari e la sua tesi, immaginate un poco, ebbe ad argomento
22
la voce di massafra
sabato 26 gennaio 2013
Dizionario del dialetto parlato
a Massafra e le opere di Andreace
Martedì presso il Teatro Comunale presentazione dell’opera
di Roberto Caprara “Dizionario etimologico e Grammatica
del dialetto parlato a Massafra”. Per tale opera Nicola
Andreace ha curato la grafica. E non solo.
Sue opere in bianco e nero accompagnano l’ampio libro che
visivamente raffigurano personaggi ed habitat della nostra
civiltà contadina ed artigianale. Di Andreace sono anche le
immagini del catalogo e la scenografia della serata in cui
sarà presentata il primo volume del Dizionario.
Sul catalogo-invito in “Case di Puglia” (un’opera del 1966),
Andreace con la magia del colore e la robustezza del segno,
fa emergere il nostro contesto architettonico territoriale, fatto
di spazi del vissuto, dinanzi ai quali strumenti di lavoro, di
uso comune quotidiano, nobilitati nella loro straordinaria
normalità, rappresentano in maniera suggestivamente lirica
il rapporto dell’uomo con il suo ambiente.
In “Memoria di una civiltà” (opera del 2001) , sono illustrate
le trasformazioni della città. La persistenza malleabile
dinamica del colore fa balzare vivo lo stato di abbandono
delle case, le cui finestre e porte rappresentano plasticamente
le ferite del degrado. Ora non più attrezzi di lavoro, ma lo
scempio di oggetti buttati via, sporchi dal nero del disuso e
dal rosso sanguigno del dolore, ma su di essi una lanterna
fa sperare che possa riaccendersi la luce per il recupero della
memoria della nostra civiltà antica. Anche nella scenografia,
il dialetto massafrese, ed il suo primo vocabolario del dialetto
venne pubblicato nell’Annuario dell’Università di Bari del
1955.( Lo stesso Caprara ben ricorda di aver avuto a maestri
personaggi del calibro di Giovanni Nencioni, poi presidente
dell’Accademia della Crusca, e Giovanni Alessio, autore con
Carlo Battisti del “Dizionario Etimologico Italiano”.
E dice anche che “nella consuetudine con questi Maestri e
con la loro disciplina sono le radici del Dizionario Etimologico
del Dialetto parlato a Massafra”.
Ma ecco qualche altra brevissima nota che lo riguarda. Alla
morte di padre Luigi Abatangelo, l’iniziatore dello studio
scientifico del rupestre in Italia, decise di continuarne l’opera
e s’iscrisse al Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana, dove
ebbe come grande maestro di epigrafia padre Antonio Ferrua.
Da oltre cinquant’anni, Roberto Caprara studia il rupestre in
Italia centro-meridionale, Sardegna, Sicilia, Grecia,
Cappadocia (Turchia) ed ha pubblicato otto volumi ed una
settantina di articoli su riviste e in congressi, affermando
che non esiste una “civilta rupestre”, ma che quello rupestre
è solo un modo di abitare comune a molte grandi civiltà, tesi
oggi accettata dalla massima parte della comunità scientifica.
Ha insegnato dapprima Latino e Greco nei Licei “Tito Livio”
di Martina Franca, “Archita” di Taranto e “Michelangiolo” di
Firenze, poi Archeologia Medievale nell’Universita di Sassari.
Per la ricerca storica, nel 2008, ha accettato soltanto il premio
“Umanesimo della Pietra” di Martina Franca. Ma non è solo
questo il premio che gli è stato assegnato per la validità der
suoi studi.
Nella foto la pregevole copertina di Nicola Andreace del primo
volume del dizionario del dialetto parlato a Massafra.
(Nino Bellinvia)
che maestosamente farà da sfondo al palcoscenico, dove
sarà presentato il” Dizionario”, Andreace usa colore, segni,
linee, tracce, che, sistemati nello spazio,danno il senso del
finito e dell’infinito del tempo.
L’artista propone icone della memoria, intese non solo come
narrazione di eventi lontani, ma anche come evocazione di
fatti della nostra storia recente. Personaggi famosi, che
hanno contribuito alla crescita morale e civile della nazione,
si alternano con gente semplice, laboriosa, eroi del
quotidiano, che lottano con dignità per vivere. Elementi
epocali della classicità sono accostati a quelli della
contemporaneità, ai prodotti della nostra Puglia, a scene
familiari in momenti di dolori e di gioie. In tal modo,
nell’opera- scena, la lente dell’immagine creativa,
rintracciando motivazioni antiche, di cui affida la memoria
alla società contemporanea, si fa sguardo sul presente,
occasione di riflessione, sollecitazione al rispetto e alla
conservazione del nostro patrimonio culturale, invito reso
ancora più incisivo dall’evento della serata, dove letteratura,
arte visiva, musica e danza, raccontando storie e fatti,
aiutano “a scoprire la filosofia del corretto vivere sociale”.
Per poter ammirare ed apprezzare queste opere di Andreace,
consigliamo i lettori di munirsi di copia del “Dizionario
etimologico e Grammatica del dialetto parlato a Massafra”
di Roberto Caprara. Per informazioni rivolgersi ad Antonio
Dellisanti Editore - Tel. Fax (+39) 099.880.57.61; e-mail:
[email protected]. (N.B.)
23
IL MINIVOLLEY A SCUOLA
IL SOGNO DIVENTA REALTA’…
La gioia, l’allegria, la caciara, ma anche la trepidazione, la
tensione, l’attesa che si respiravano il 21 dicembre u.s al
Palasporting di Massafra, mi hanno improvvisamente
riportata indietro negli anni (non dico quanti!) a sfogliare le
pagine di un album sepolto da molte altre esperienze di
vita: la mia carriera di pallavolista di serie D della squadra
femminile di Massafra! Erano anni in cui sperare di avere a
disposizione una struttura super attrezzata, uno staff tecnico
specializzato, una società attenta… era una chimera! Tutto
era affidato alla passione e all’impegno solitario di alcune
persone che facevano quasi la questua per racimolare il
costo di un campionato, eppure… che bei tempi spensierati
trascorsi sulle note di “Mila e Shiro due cuori nella pallavolo”!
Un flashback nostalgico il mio a guardare quasi 300 ragazzini
di 4^ classe che si sfidavano all’ultima palla per cercare di
conquistare il podio nel torneo di minivolley IC “San G.
Bosco” VS IC “E. De Amicis”
E il podio lo hanno conquistato tutti, noi dell’Istituto
Comprensivo “San G. Bosco”- che abbiamo vinto la partita
decisiva verso l’IC “De Amicis”- ma l’hanno vinta tutti i
bambini che hanno partecipato con la loro freschezza e gioia
di vivere, i genitori che li hanno sostenuti con il loro caloroso
tifo, i Dirigenti delle due scuole che hanno creduto nel
progetto di collaborazione con la Società Sportiva, ma
soprattutto l’ha vinto la “S.d.P. Volley Massafra” che, nella
persona del suo presidente Fernando Conforti e dei tecnici
Palma Marraffa e Giuseppe Stellacci, hanno dato vita ad
una magnifica iniziativa e ad una significativa esperienza
formativa. Il progetto ha, infatti, offerto uno strumento
didattico in grado di contribuire, in armonia con altri
insegnamenti, ad un equilibrato sviluppo della personalità
dei bambini che hanno sperimentato non solo nuove forme
di interazione sociale, ma anche nuovi schemi motori.
Assimilare il concetto di equilibrio, imparare a correre,
saltare, lanciare ed afferrare hanno costituito gli obiettivi
principali del progetto.
Il minivolley è un attività che combina il gioco, lo sport e le
prime esperienze sociali all’interno di un gruppo, con grande
varietà di linguaggi espressivi e di forme organizzative.
Il gioco ha rappresentato l’elemento portante ed il comune
denominatore di tutte le attività. Sotto il segno del gioco, le
varie proposte espressive e motorie trovano la loro
necessaria unità e completezza pedagogica, in quanto capaci
di “parlare”, di comunicare a tutti i ragazzi, utilizzando i
diversi linguaggi (verbale, del corpo etc.) in un contesto
ludico e divertente, particolarmente adatto a questa fase di
crescita dei bambini.
Le attività proposte dai due bravissimi esperti, sono state
prevalentemente giochi di movimento polivalente strutturate
in giochi motori dinamici, con confronto competitivo ma
la voce di massafra
sabato 26 gennaio 2013
scevro da agonismi eccessivi e comunque regolato da norme
flessibili stabilite con la partecipazione degli stessi bambini.
Attraverso questa categoria di giochi, Palma e Giuseppe sono
riusciti a far interiorizzare alcuni elementi fondamentali: la
motricità, le abilità motorie, il comportamento tattico, la
socialità e la partecipazione attiva all’interno del gruppo dei
pari. Hanno stimolato il comportamento tattico che, negli
sport di situazioni, prevede risposte adeguate a stimoli diversi
e variabili che si estrinsecano soprattutto in una “STRATEGIA
DI SQUADRA”, e quindi in dinamiche di gruppo, volta al
raggiungimento del risultato, inteso questo non come vittoria,
ma come massima espressione delle potenzialità di ognuno
e di tutti. Di tutto questo i bambini hanno potuto fruire
durante il periodo del corso; periodo, volato troppo in fretta,
ma che ha sicuramente lasciato un segno indelebile in ognuno
di loro! Il volto arrossato, gli occhi lucidi e il frenetico
movimento di mani e gambe dei bambini, mentre si
guardavano la medaglia appesa al collo, sono la testimonianza
diretta e vera di ciò che può essere affidato nelle loro mani:
la speranza di un futuro migliore se il loro tempo e intervento
è guidato da adulti attenti e credenti in una filosofia di vita
che vuole la collaborazione e la corresponsabilità tra le
istituzioni educative-formative, come protagoniste di un
cambiamento in interiore homine perché “le persone che
progrediscono nella vita sono coloro che si danno da fare
per trovare le circostanze che vogliono e, se non le trovano,
le creano.” George Bernard Shaw
Antonella Mellone
Prevenzione del rischio di contaminazione
degli alimenti di origine animale da diossine
nel settore della produzione primaria
Il sindaco Martino Tamburrano con opportuna ordinanza ha
comunicato che sono da evitare la raccolta di chiocciole in
terreni incolti e la caccia di esemplari di fauna selvatica
stanziale, che abbia avuto accesso ad alimenti potenzialmente
contaminati per lunghi periodi di tempo e che deve essere
attuato con rigorose cautele l’allevamento di galline ovaiole
o di altri volatili da cortile per autoconsumo, evitando in
particolare di far razzolare gli animali in zone esposte alla
contaminazione ed integrando l’alimentazione animale con
mangimi sicuramente esenti da diossine e PCB – DL.
Tale provvedimento sindacale è stato emesso in seguito ad
una richiesta di divulgazione delle procedure di prevenzione
del rischio di contaminazione degli alimenti di origine animale
da Diossine e PCB-DL, proveniente dal Servizio Veterinario
della ASL di Taranto. In base all’attività messa in atto dallo
stesso Servizio Veterinario nell’ambito delle analisi del rischio
nel settore della produzione primaria degli alimenti di origine
animale, riferito alla contaminazione da diossine, ed in
particolare, in seguito alle risultanze analitiche del piano di
monitoraggio del 2012, è emerso che il territorio di questo
Comune risulta esposto al rischio di contaminazione.
Nella citata ordinanza è evidenziato che settori diversi da
quelli delle filiere agroalimentari ufficiali sottoposte a
controllo, quali il prelievo di lumache e selvaggina e
l’allevamento di galline ovaiole detenute per autoconsumo,
presentano un rischio difficilmente controllabile per la
tipologia propria dell’attività e pertanto si rende necessario
divulgare divieti e consigli in merito al fine della prevenzione
del pericolo della contaminazione suddetta.