L`acquisto di un alloggio come via di integrazione

Transcript

L`acquisto di un alloggio come via di integrazione
10
caritas
informa
Domenica 11 luglio 2004
PROGETTI DIOCESANI
Funziona l’Agenzia sociale per la casa, servizio-segno promosso dalla Caritas vicentina
L’acquisto di un alloggio
come via di integrazione
Cinquecento contatti nel 2003 e centosettantacinque nei primi sei mesi del 2004
Il problema della mancanza di
casa rappresenta spesso l’ostacolo più grande che gli immigrati presenti nella nostra provincia devono affrontare. Raramente, infatti, i proprietari
concedono volentieri un immobile in affitto a un gruppo di
lavoratori immigrati o a una famiglia straniera. Il percorso
per l’acquisto è d’altronde molto insidioso, molto di più di
quanto può esserlo per un italiano, vuoi per problemi di lingua, vuoi per difficoltà legate
alla comprensione dei meccanismi legali e burocratici esistenti nel nostro Paese.
Qualcosa però negli ultimi
due anni si è mosso. Stiamo
parlando
dell’esperienza
dell’Agenzia sociale per la casa, voluta dalla Caritas vicentina e dal suo braccio operativo,
l’associazione Diakonia onlus.
L’obiettivo è accompagnare
gli immigrati intenzionati ad
acquistare un’abitazione. Sono
cinque gli sportelli aperti sul
territorio provinciale: a Vicenza e Schio, i primi a partire nel
2002, si sono aggiunti nel 2003
quelli di Chiampo e Bassano,
mentre negli ultimi mesi ha avviato l’attività anche quello di
Arzignano. Grazie ad essi più
di qualche immigrato, anche
grazie ai percorsi di crescita
professionale e al fatto di aver
accumulato nel tempo un po’
di soldi, si è sentito in grado di
tentare l’acquisto di un alloggio.
«Concretamente - spiega Alberto Bordignon che coordina
l’iniziativa - attraverso gli sportelli dell’Agenzia i cittadini stranieri possono assumere informazioni sulla ricerca dell’alloggio da acquistare, sugli strumenti e le modalità dell’acquisto, sulla formulazione di preventivi relativi alle possibilità di
spesa e di credito, sulla valutazione dell’immobile, sui servizi
di credito e sulle modalità per
una corretta gestione dell’alloggio. Ovviamente non ci sostituiamo agli operatori sul mercato, la nostra non è un’agenzia
immobiliare, preferiamo lavorare sulla pedagogia, sul far
crescere l’autonomia delle persone che si rivolgono ai nostri
sportelli, è un’attività più di formazione che di assistenzialismo». Un’attività della quale
«M
i sono rivolta all’Agenzia perché io e mio marito avevamo deciso, dopo quattro anni che eravamo in Italia, di
comprare casa, ma facevamo
fatica a ottenere il prestito dalla banca: sembrava che fossimo troppo vecchi». Giulja, una
donna moldava di 45 anni,
spiega così come è arrivata a
risolvere il suo problema abitativo. Fa l’operaia e adesso è
riuscita a portare qui anche i
due figli.
«Avevamo già individuato
un appartamento e volevamo
comperarlo per trasferirci lì a
vivere. Abbiamo preferito fare
questo passo perché pagavamo un affitto esorbitante, volevamo un po’ di sicurezza per il
nostro futuro».
Gli operatori dell’Agenzia li
hanno assistiti e alla fine sono
riusciti a trovare un banca disponibile a concedere loro un
I numeri del servizio
Il servizio dell’Agenzia sociale per la casa è partito in modo strutturato nell’ottobre 2002 ed è realizzato in collaborazione con la cooperativa sociale “Samarcanda - La Zattera Blu”, con l’associazione “L’isola che non c’è”, le Associazioni
Artigiani, Industriali, Apindustria e Cna
vicentine nonché Cesvitem ong; gode
dell’approvazione dei Comuni di Vicenza, Chiampo e Bassano, delle Conferenze dei sindaci dell’Ulss n. 4 e dell’Ulss n.
3 ed è stato inserito fra le attività promosse dal Consiglio territoriale per l’immigrazione e dal Piano sociosanitario di
zona dell’Ulss n. 4.
Nel corso del 2003 sono state più di
cinquecento le persone che si sono presentate agli sportelli, centosettantacinque nei primi sei mesi del 2004. In molti
casi la fornitura di informazioni, consulenza e orientamento si è risolta in pochi
incontri. Sempre relativamente al 2003,
sono stati centoventi i casi nei quali si è
giunti all’elaborazione di un piano finanziario per l’acquisto dell’abitazione. Di
questi, in trentasei casi si è giunti all’acquisto effettivo dell’abitazione (dicianno-
ve nel 2004), un modo
forte per radicarsi e integrarsi nel territorio.
Sono state, inoltre, almeno un altro centinaio le persone che,
dopo la spinta e l’accompagnamento iniziale, hanno risolto autonomamente il problema, con un effetto
“propagatore” all’interno del gruppo di amici
e di connazionali.
«Spesso - spiega Gabriele Bonamigo, operatore allo sportello di
Schio - abbiamo constatato un effetto domino: quando un connazionale compra
casa e gli altri constatano che non è stato
imbrogliato e che il pagamento del mutuo è accessibile, questi decidono di fare
altrettanto, senza più bisogno di rivolgersi a noi, se non per consulenze particolari. Proprio il meccanismo che ci auguravamo di innescare».
hanno beneficiato, in condizioni di parità, anche alcune famiglie italiane in difficoltà.
Il percorso, comunque, non
sempre si conclude con l’acquisto: in alcuni casi, valutate
tutte le variabili della situazione specifica, gli immigrati sono stati invitati a rinviare l’acquisto a quando la situazione
familiare ed economica risulterà più idonea.
Il progetto prevede anche un
lavoro di rete con le istituzioni,
con le agenzie immobiliari e gli
istituti di credito, nonché attività di formazione per immigrati che diventino a loro volta
punti di riferimento per i connazionali. Numerosi anche i
momenti d’incontro con le associazioni di immigrati e gli assessorati competenti dei Comuni vicentini.
Il progetto ha goduto fino a
novembre 2003 di un contributo regionale, oltre che del sostegno delle Amministrazioni
comunali coinvolte. «E per
quest’anno - conclude Bordignon - il progetto può continuare a vivere grazie al contributo della Camera di Commercio vicentina».
Inoltre, nel 70 per cento dei casi, alla
disdetta del contratto di affitto da parte
di una famiglia immigrata che ha deciso
di comprare casa, subentra di solito una
nuova famiglia immigrata, generando così un “movimento della fila” che è uno
dei principali obiettivi del lavoro
dell’Agenzia sociale per la casa.
Gli sportelli nel territorio
VICENZA
contrà Porta S.Lucia, 116
telefono n. 0444-304966
apertura al pubblico: martedì e giovedì ore 17.30-20.30
SCHIO
via Manin, 5
telefono e fax: 0445-530956 (C. A. Caile)-340-6024982
apertura al pubblico: martedì ore 19-21
BASSANO (in convenzione con il Comune)
via Angarano, 145
telefono 0424-508439
apertura al pubblico: martedì 18-21 e venerdì 17.30-20.30
CHIAMPO
Scuola elementare “Zanella” - via Dal Molin, 46
Apertura al pubblico: giovedì ore 17-18.30
(a settembre vi saranno modifiche negli orari)
ARZIGNANO
c/o Centro Caritas-Abramo, via Cavour, 18
telefono 0444-452723
apertura al pubblico: giovedì ore 18-19.30
(nei mesi di luglio e agosto solo su appuntamento)
TESTIMONIANZE
«Adesso è tutta un’altra vita»
mutuo.
Said invece è marocchino e
ha 38 anni. «Sono in Italia da
cinque, lavorando incessantemente. Vivo ancora da solo spiega - e non pensavo che sarei riuscito a comperare un alloggio nel mercato privato con
il mio solo stipendio. Invece
all’Agenzia sociale per la casa
mi hanno aiutato a capire come funziona il meccanismo
dell’acquisto e come dovevo
pianificare la ricerca della casa. Con un po’ di fortuna alla fine ho trovato proprio ciò che
faceva per me e sono riuscito a
comprarlo. Adesso sono tranquillo nel pensare il mio futuro».
«Sono in Italia da due anni e
mezzo - racconta Radoslav, serbo, 44 anni -, faccio il muratore
e sono qui da solo, la mia famiglia è ancora in patria. Con il
mio solo stipendio non riuscivo a trovare un alloggio sufficiente per la famiglia, così mi
sono rivolto all’Agenzia sociale
per la casa e ho ricevuto una
serie di informazioni e consigli.
Alla fine sono riuscito a comprare un alloggio tramite un
bando di vendita all’asta. Ora
posso pensare in modo diverso
la mia vita qui in Italia.
Risolvere il problema della
casa per un immigrato è un
passo enorme, almeno puoi
avere un po’ di serenità e sicu-
rezza. Quello che ho ricevuto
dal servizio dell’Agenzia è stato
un supporto continuo di consigli, ascolto e suggerimenti, che
mi hanno consentito di affrontare le decisioni e risolvere i
molti problemi. Ero da solo e
non ne sarei certo venuto fuori. Presto saremo di nuovo una
famiglia unita. Non mi sembra
vero!
Devo ringraziare moltissimo
il mio datore di lavoro, che mi
ha molto sostenuto in questa
scelta, e devo dire grazie anche
agli operatori dell’Agenzia, che
mi hanno aiutato a comperare
la casa in comunione dei beni
con mia moglie, anche se lei è
rimasta per il momento nel mio
Paese d’origine».
Honorio, 31 anni, viene dalle
Filippine. «Io lavoro e mia moglie ha delle collaborazioni come domestica - spiega -. All’inizio ci siamo rivolti all’Agenzia
sociale per la casa in cerca di
un alloggio in affitto, ma ci siamo accorti che i prezzi a Vicenza erano veramente alti. Abbiamo provato a capire se era il
caso di comprare un appartamento. Devo riconoscere che
ci hanno seguito in tutto: informazioni su come comportarci
con le agenzie immobiliari, con
le banche, con il notaio, insomma su tutti i passi che dovevamo fare. È stata una sorpresa
capire quante leggi bisogna conoscere e quante informazioni
è necessario sapere per poter
comperare la casa. Ma alla fine
ci siamo riusciti. Ci è voluto
del tempo, ma adesso è tutta
un’altra vita».