Il Resto del Carlino Le malattie infettive dei viaggiatori: incontro La

Transcript

Il Resto del Carlino Le malattie infettive dei viaggiatori: incontro La
13 giugno 2013
Il Resto del Carlino
Le malattie infettive dei viaggiatori: incontro
TERZO incontro, stasera, alle 21, alla sede dell’Ordine dei Medici (piazza Sacrati 11) sulle
patologie legate alla presenza straniera sul territorio. Organizzato dalla Commissione
Immigrazione, il ciclo di conferenze (Ecm) mira a sensibilizzare i professionisti alla
conoscenza di nuove malattie o al riemergere di ‘vecchie’, che si ritenevano debellate.
Nello specifico, stasera si tratterà delle ‘Problematiche infettivologiche per i viaggiatori che
fanno rientro in Italia. Ruolo del medico pratico e dello specialista’.
A relazionare sarà Carlo Contini, professore ordinario Malattie Infettive, direttore dell’Unità
operativa complessa di Malattie Infettive Universitaria di Ferrara. Ad introdurre Contini
sarà Gabriella Piccinini, coordinarice della Commissione. La registrazione dei partecipanti
è fissata per le 20.30.
di Giuliano Giuliani Bolognini. CARO CARLINO, quando una persona ha seri problemi
di salute di frequente avvengono il sabato e la domenica e questo fattore ha coinvolto
anche mia madre di 87 anni con gravi problemi di deambulazione. Sabato 8 giugno:
mamma alle 7.45 mi telefona lamentando bruciore alle vie urinare con perdita ematica. Un
amico medico mi parla di evidente cistite da risolvere con copertura antibiotica, ma con un
consiglio: un controllo ecografico da fare in giornata. Le 16.47: mia sorella è al pronto
soccorso, alle 18 arrivo anch’io. Il medico di guardia, alle 18.17, effettua una breve
anamnesi. «Signora beva molto — dice a nostra madre — perché le faccio fare una
ecografia». L’esame è stato fatto al limite della sopportazione vescicale, sentivo le
lamentele di altri familiari che accusavano giustamente disorganizzazione. L’aria si era
fatta elettrizzante. Alle 19 ho lasciato mia sorella a gestire il tutto, alle 19.56 sono state
rimandate a casa per ritornare il giorno dopo per la visita urologica. Perché, mi domando,
obbligare un anziano a fare questi percorsi inconcepibili? Domenica alle 8.45 torniamo
all’ospedale per l’appuntamento; alle 9 l’ambulatorio era occupato da una dermatologa.
Alle 10.30 lo specialista, che si era attardato nei meandri del reparto, effettuava la visita
finale e i nostri eroi raggiungevano il proprio domicilio stanchi ed arrabbiati.
Considerazioni: il personale paramedico è stressato, lo si evince dalle risposte elargite e
dai visi tirati, il personale medico è carente nel weekend, i medici specialisti, che sono
anche di guardia nei reparti, devono essere sempre a disposizione. Dovremmo fare come
dice Grillo: “vi staremo con il fiato sul collo”.
Il caso è stato segnalato ieri dal nostro giornale all’Azienda ospedaliera la quale ora
lo esaminerà. Vengo alla sua frase finale: giustissimo vigilare e, quando serve,
denunciare. Ma senza abusarne.
La Nuova Ferrara
In città una clinica privata
CENTO Una clinica privata in città. È il progetto - da realizzare in via dei Tigli - della nuova
residenza sanitaria assistenziale che ha già pronto CoGeFer Spa e con il quale intende
contribuire nel fare di Cento un polo sanitario di attrazione, e anche un prospettiva
professionale per i medici. A conoscenza del piano di costruzione del nuovo ospedale
privato, anche il mondo medico-sanitario centese che, attraverso il dottor Giorgio Soffriti,
medico ostetrico-ginecologico nello stesso reparto dell'ospedale di Cento, si dice
interessato e stimolato da questa nuova prospettiva di avere a Cento una nuova struttura
ospedaliera che, qualora sarà convenzionata con la sanità pubblica, potrà dare risposte
più rapide all'utenza centese e non solo. Dopo aver incontrato nel mese di aprile il sindaco
Lodi «che nell'occasione ha confermato l'esistenza, il valore e la necessità del progetto», il
dottor Soffriti parla della prospettiva di una nuova residenza ospedaliera «come elemento
molto positivo e che colpisce, quasi come fosse il San Raffaele per Milano». Un progetto
poi, che raccoglie il plauso dei medici per «affrontare quel problema, ben presente anche
nel territorio ferrarese e nel distretto ovest, delle lunghe liste di attesa. Una questione che
da anni si cerca di risolvere ma, nonostante le ripetute strategie messe in campo
dall'amministrazione, che non lesina sforzi nel tentativo di dare una soluzione al problema
(così come da indirizzo regionale), rimangono attese di mesi e mesi, persino sbalorditive
per visite e prestazioni ambulatoriali». Così la nuova struttura privata, e con le dovute
convenzioni «potrebbe sottrarre una parte del carico che oggi ha la sanità pubblica e che
non riesce a soddisfare, fatto che lascia anche noi medici disarmati e imbarazzati per la
forte disparità tra i tempi dei controlli prescritti e i tempi necessari per le prenotazioni.
Risposte in tempi brevi ad un'utenza che, senza più peregrinare tra altri ospedali,
troverebbe qui a Cento, una molteplicità di servizi e punti di eccellenza, come day hospital
chirurgico e ortopedico, una palestra per le attività di riabilitazione e di fisioterapia, la
camera mortuaria e la stanza per la cremazione». Per i medici poi, a seguito della richiesta
di pensionamento, di cessazione del rapporto di lavoro o di cambiamento della forma di
contratto con il pubblico, rappresenta, come sottolinea il dottor Soffriti, «una prospettiva
professionale allettante. Un'opportunità, quella di gestire personalmente, assumendosi
oneri e onori, l'attività medica in una struttura privata». E in merito al fatto di far conciliare
la posizione pubblica di fronte a un progetto privato, l'opinione è che «in questo caso non
ci sia conflitto tra medicina pubblica e privata, mentre invece sia possibile un'integrazione
con reciproco vantaggio. Per quanto riguarda la parte pubblica, pensiamo sia possibile
ridurre la pressione esercitata dalla mole di richieste di prestazioni, con la possibilità di una
serena e vantaggiosa gestione delle risorse. Pur nell’entusiasmo di un progetto
qualificante per il nostro territorio, non viene rinnegato da alcuno il servizio pubblico a cui
ci dedichiamo con convinzione e a cui teniamo particolarmente».
Le tante trasformazioni dell’ex Sant’Anna nell’arco di due secoli
Oggi alle 15.30 presso nella sala dell’oratorio San Crespino della libreria Ibs.it viene
presentato il libro “Ricomposizioni di uno spazio per la musica, studi per il restauro del
complesso dell’Auditorium nell’ex Arcispedale Sant’Anna a Ferrara”. Il volume è curato
dell’architetto Alessandro Massarente, ricercatore dell’Università di Ferrara, autore e
curatore di vari libri, riviste ed articoli. Il libro di 204 pagine pubblicato dalla casa editrice
Quolibet è suddiviso in sei parti principali che ripercorrono le principali trasformazioni
subite da quest’area della città di Ferrara, dal primo nucleo trecentesco alle più importanti
dei secoli XIX e XX. Durante la presentazione è possibile dialogare con gli autori Fabio
Bevilacqua, Martina Bonora, Rita Fabbri, Andrea Farnetani, Massimo Garutti, Giancarlo
Grillini, Vincenzo Mallardo, Sante Mazzacane, Roberto Pompoli e Fabiana Raco.