Roma Tiburtina

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Roma Tiburtina
strade
& costruzioni
strade
& costruzioni
Nuove Stazioni AV
Roma Tiburtina
Inaugurata lo scorso
novembre, Roma
Tiburtina è la prima delle
nuove stazioni AV aperte
al traffico ferroviario e al
pubblico. Porta la firma di
un architetto italiano.
Il progetto dà corpo ad un
nuovo concetto di stazione, quale perno centrale
dello sviluppo
metropolitano destinato
a incidere nel riassetto
urbanistico della città: un
grande ponte in acciaio e
vetro gettato fra due
quartieri storicamente
divisi, il Nomentano
e Pietralata
M
ille km da Torino a Salerno:
sono le nuove linee AV/AC che
permettono alle “Frecce” di
avvicinare il Paese e fra loro le principali
città, Torino, Milano, Bologna, Firenze,
Roma e Napoli, che assumono in questo quadro un nuovo ruolo di epicentri di
sviluppo in un sistema integrato di nodi
urbani. Lavori imponenti per tecnologie
adottate (si pensi agli scavi con TBM per
sottopassare le città d’arte e i nodi urbani), per dimensioni (una per tutte la
Federica Delucchi
nuova stazione sotterranea di Bologna,
con uno scavo da record) e anche per
qualità architettonica, essendo le nuove
stazioni e anche i restyling delle stazioni
esistenti, Milano centrale, Bologna centrale e Roma Termini, il risultato di concorsi di idee internazionali. Su questo
grande tema si sono confrontati i migliori
architetti del mondo e le Ferrovie FS Italiane tornano ad assumere un ruolo di
mecenate d’arte. Avremo presto l’opera
di Norman Foster a Firenze, di Arata Iso-
La galleria vetrata che attraversa i binari della nuova stazione di Roma Tiburtina
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zaki a Bologna, Santiago Calatrava a Reggio Emilia, Zaha Hadid a Napoli, solo per
citare i più noti.
Il compito delle nuove grandi stazioni italiane dell’AV va dunque ben oltre la pura
funzionalità ferroviaria, di collegamento
delle nuove linee di infrastrutturazione:
si tratta di progetti di eccellenza architettonica che hanno il compito di assumere un’identità urbana e urbanistica
nuove e riconnettere il tessuto metropolitano e tutte le sue funzioni, da luoghi d’incontro a fautori di una rinnovata
identità nazionale.
La nuova stazione di Roma Tiburtina dunque risponde non solo alle esigenze di
mobilità e interscambio con altri mezzi
di trasporto, ma anche all’evolversi della
vita metropolitana, intendendo riunire la
componente di sistema e di infrastruttura con quella territoriale locale, assumendo il ruolo di spazi di prim’ordine per
le metropoli del terzo millennio, all’interno del sistema ferroviario italiano ed
europeo.
Cerimonia di inaugurazione e scopertura
della stele dedicata a Cavour lo scorso 28
novembre
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Vedute delle facciate esterne della nuova stazione
Al conte di Cavour
Il 28 novembre 2011 è stata inaugurata
Roma Tiburtina, la prima delle nuove stazioni del Sistema AV Torino-Milano-Salerno.
La cerimonia si è svolta alla presenza del
Ministro dello Sviluppo Economico, delle
Infrastrutture e dei Trasporti Corrado Passera; del Presidente del Comitato per il
150esimo anniversario dell’Unità
d’Italia Giuliano Amato; del Presidente della Regione Lazio Renata
Polverini; del Sindaco di Roma Capitale Gianni Alemanno; del Presidente della Provincia Nicola Zingaretti; insieme con il Presidente
del Gruppo FS Italiane Lamberto
Cardia e con l’Amministratore Delegato
Mauro Moretti. La nuova stazione è dedicata a Camillo Benso Conte di Cavour,
riconosciuto tra i principali artefici del sistema ferroviario italiano. A ricordo è stata
realizzata un’installazione di 20 m di altezza, posizionata all’interno dell’atrio Nomentano, che riporta i discorsi di Cavour
del marzo 1861 su Roma Capitale e sulle
“Strade Ferrate Italiane”.
Il progetto architettonico:
una stazione “a ponte”
Alla fase finale del concorso internazionale vengono ammessi i progetti degli architetti Francesco Purini, Otto Steidle,
Aldo Aymonino e Paolo Desideri. Presidente della giuria internazionale è il professor Giuseppe Campos Venuti. Vincitore risulta il progetto redatto dallo studio ABDR di Paolo Desideri.
Paolo Desideri prevede per la nuova stazione Tiburtina, la cosiddetta “piastraponte”, e al di sopra una grande galleria
aerea che assolve contemporaneamente
alla funzione di stazione ferroviaria e a
quella di boulevard urbano e nodo di scambio con la metropolitana e gli autobus.
Il risultato è una nuova centralità urbana,
con aree verdi e piazze, poli direzionali,
attività commerciali e alberghi, capace di
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riconnettere due quartieri, Nomentano e
Pietralata, storicamente separati dalla ferrovia. Uno spazio interno a grande altezza
connotato da una grande flessibilità d’uso,
integra le aree destinate ad attività commerciali e quelle dell’attesa, grazie a soluzioni architettoniche d’avanguardia,
prive di elementi strutturali verticali, che
privilegiano invece strutture “appese” e
volumetrie sospese. Ciò è funzionale anche all’efficace smorzamento delle vibrazioni prodotte dall’esercizio dei treni sottostanti. Le vibrazioni infatti non vengono
trasmesse alle strutture “appese”.
La grande galleria vetrata, lunga 300 m,
larga 60 m e alta 11 m ospita 8 volumi
“sospesi” nei quali sono alloggiati gli uffici, sale riunioni, esercizi commerciali, ristoranti. La progettazione adotta sistemi
bioclimatici improntati a semplicità di gestione e manutenzione. Il grande parallelepipedo vetrato assicura la continua produzione di aria calda generata automaticamente per effetto serra.
Nel periodo estivo la corrente ascensionale di aria calda, evacuata in sommità,
assicura il ricircolo convettivo dell’aria con
continua immissione di aria fresca all’interno della galleria. Vi è inoltre un sistema
di contenimento dell’irraggiamento solare
diretto con sistemi lamellari e grigliati di
schermatura che articolano la grande facciata orizzontale.
La nuova stazione è stata realizzata in autofinanziamento procedendo alla vendita
di aree non più funzionali all’esercizio fer-
Veduta aerea del plastico del progetto
roviario. La vendita curata direttamente
dal Gruppo FS Italiane ha come oggetto
comparti con importanti lotti edificatori (il
primo Lotto, aggiudicato a BNP Paribas
Real Estate per 73 mln di euro ha coperto
il 45% dei costi sostenuti per l’edificazione della nuova stazione).
Il progetto interessa complessivamente
un’area di 50.000 m2 per un investimento
complessivo di 320 milioni di euro di cui
170 milioni per il corpo stazione. Oltre al
terminal passeggeri per le linee veloci nazionali e internazionali, la nuova stazione
diventerà un nodo di scambio fra la rete
viaria urbana e i collegamenti su ferro e
gomma (le direttrici regionali, la linea B
metropolitana, il collegamento con l’aeroporto di Fiumicino, il trasporto pubblico
di superficie su gomma).
Il cantiere
L’impresa che ha portato a termine il lavoro è una ATI fra Coopsette Società Cooperativa e Mecoop Società Cooperativa.
La galleria ponte è situata alla quota di
+9 m dalla piastra metallica esistente al
Dettagli architettonici
Interno della nuova stazione Tiburtina
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La grande galleria vetrata che scavalca i binari è lunga 300 m
di sopra dei binari e si estende per 300
-9,5 m; stazione Metro e sottopassi fer- stazione della Metro, il sistema di sottom di lunghezza da un atrio a quello oproviari a quota -4,5 m; il piazzale della passi della stazione, l’uscita a quota straposto. La copertura è costituita da un’ustazione a quota 0 e al di sopra la galle- dale. Attorno alla piazza ipogea, ad esclunica travatura reticolare spaziale sosteria. L’atrio è connesso verso nord alla sivo uso pedonale, sono dislocati spazi
nuta da colonne in acciaio. Un’orditura
piazza ipogea a quota – 4,5 m che funge per servizi commerciali per i viaggiatori.
Il montaggio di questa struttura è stato
strutturale in montanti di acciaio e una
da spazio di connessione tra la
facciata continua di Due immagini di cantiere durante la costruzione dell’imponente opera in acciaio
cristallo completano
la galleria. Alle due
estremità i due atri,
l’atrio Nomentano
da una parte e l’atrio
Pietralata dall’altra,
collegano verticalmente i quattro livelli
della stazione: un
piano tecnico e impiantistico a quota
La stazione durante la cantierizzazione
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sicuramente uno dei temi più interessanti
della cantierizzazione di quest’opera.
Tutti gli interventi previsti dal progetto di
riqualificazione per Roma Tiburtina sono
realizzati nell’ambito di due grandi cantieri: oltre al cantiere per la nuova stazione, qui descritto e oggi terminato a
meno di piccoli lavori di ultimazione della
viabilità, è aperto a Roma il cantiere per
la Nuova Circonvallazione Interna (NCI),
in capo all’ATI fra Consorzio Cooperative
Costruzioni (CGM) + Ceprini Costruzioni
Srl + Monaco SpA + Codimar Srl.
L’opera prevede la realizzazione di importanti infrastrutture viarie, fra cui l’allaccio
della NCI alla Tangenziale Est o Tronco
Batteria Nomentana (Opera 1-2) e lo svincolo di via dei Monti Tiburtini (opera 3).
Dallo stato di avanzamento dei lavori al
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La Tiburtina in cifre
50.000 mq: superficie complessiva
interessata dal progetto
4.000 mq: aree dei servizi di stazione primari
36.000 mq:aree dei servizi
secondari, tecnici e connettivi
7.000 mq: vetrate esterne
13.400 t: acciaio impiegato
95.000 mc: calcestruzzo
20 binari
29 ascensori e montacarichi
52 scale mobili
140 treni Frecciarossa e Frecciargento che transiteranno
38 treni di lunga percorrenza, di cui
5 con fermata
290 treni del Trasporto Regionale,
(IR/RV e servizi FR1-2 e spot 4-5-6)
10.000 mq: aree commerciali
140.000 frequentatori/giorno
1.100 posti auto di cui 430 coperti
1 collegamento linea metropolitana
1 terminal linee bus ATAC e COTRAL
1 terminal bus lunga percorrenza
La facciata esterna
febbraio 2012 si evince che sul tratto
della Batteria Nomentana è stata completata e collaudata la galleria in direzione Salaria, mentre nella galleria in direzione San Giovanni sono in corso opere
civili di rifinitura. Lo svincolo dei Monti
Tiburtini è completato e in parte aperto
al traffico dal luglio scorso. Sono in corso
lavori di adeguamento su via dei Monti
di Pietralata e il relativo spostamento dei
sottoservizi. Sullo svincolo trasversale
Nord (opera 5) sono in corso i lavori di
completamento delle gallerie delle rampe.
Per quanto riguarda l’opera 6, Tombamento NCI, sono in corso le attività di
collaudo tecnico degli impianti tecnologici e di illuminazione della direzione San
Giovanni. L’opera 8, ovvero il viadotto
scavalco vede completate e collaudate
le rampe e le carreggiate. In corso di
completamento le opere di segnaletica
stradale della direzione San Giovanni.
La nuova rampa A24 (l’innesto è l’opera
9) è stata completata e collaudata.
è stata spostata la sede dell’attuale Tangenziale Est direzione San Giovanni sulla
futura rampa di immissione per chi proviene da Via Tiburtina. Infine l’opera 12,
Ponte tubo Acqua Marcia vede completate le nuove condotte idriche e le attività di allaccio definitivo si sono concluse
nell’agosto 2011. Sono in corso le attività di completamento e finitura del ponte
metallico.
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Le nuove stazioni AV
Ultimazione prevista: giugno 2012
Epicentri di trasformazione urbana, motori di sviluppo economico, luoghi di
rinnovata identità urbana e territoriale: sono le nuove grandi stazioni dell’AV in
progetto in Italia.
Con esse è stata inaugurata una nuova grande stagione dell’architettura contemporanea, all’avanguardia a livello internazionale.
Il Gruppo FS Italiane si riappropria di un ruolo di grande mecenate e promotore
di interventi architettonici di grande portata, in grado di definire l’identità culturale delle metropoli del terzo millennio. I progetti sono frutto di concorsi di idee
internazionali attorno ai quali si sono confrontati i maggiori studi di architettura
del mondo.
Milano Centrale - restyling
Reggio Emilia – nuova stazione AV
Mediopadana
Progetto: Santiago Calatrava, autore
anche dei 3 progetti di ponti per lo
scavalco dell’autostrada.
Stazione di linea, orientata alla riqualificazione territoriale e trasportistica.
Bologna – nuova stazione AV sotterranea
Progetto: Italferr Gruppo FS Italiane.
Chiave di volta di tutto il progetto di
potenziamento del nodo di Bologna, il
progetto si inserisce in un progetto integrato di riqualificazione del terminal
ferroviario. La stazione sotterranea è
su 3 livelli: a 23 m di profondità il traffico
AV; a 15 m di profondità i servizi per i
clienti e commerciali e in superficie
“Kiss & Ride”, strada sotterranea con
accesso a taxi, automezzi privati, di
servizio e di soccorso.
Ultimazione prevista: in modalità provvisoria a fine 2012; piena operatività
nel 2013.
Torino Porta Susa – nuova stazione AV
Reggio Emilia – nuova stazione AV Mediopadana
Torino Porta Susa – nuova stazione AV
Progetto: Gruppo Arep (Jean-Marie
Duthilleul e Etienne Tricaud con Silvio
D’Ascia e Agostino Magnaghi).
Parte del piano di riassetto urbanistico
della città è legato alla realizzazione del
Passante ferroviario. Il progetto, forte
di un linguaggio basato su trasparenza
e leggerezza, prevede un boulevard
alberato di accesso verso il centro e
irradiazione verso le aree industriali. Il
corpo principale è una grande galleria
vetrata.
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Paolo Righi, concessione Cassa Risparmio Bologna
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Napoli Afragola – nuova stazione AV
Bologna – nuova stazione AV sotterranea
e saranno terminati nel 2016 (apertura
linea AV) e 2017 (apertura esercizi
commerciali).
Roma Termini - restyling
Roma Tiburtina - nuova stazione AV
Progetto Studio ABDR di Paolo Desideri.
Inaugurata il 28 novembre 2011.
Bologna centrale – restyling
Firenze Belfiore – nuova stazione AV
Bologna centrale – restyling
Progetto: Arata Isozaki
Firenze Belfiore – nuova
stazione AV
Progetto: Norman Foster & Partners e Ove Arup (vedi “Il nodo di
Firenze”, QC n. novembre 2011).
Principale nodo di scambio
cittadino e regionale, lo spazio
progettato è a distribuzione
verticale, con uno spazio interno
a tutta altezza che rende i treni
visibili dalla superficie.
Collegato a Santa Maria Novella
e centro cittadino con una nuova
linea tranviaria e treni metropolitani.
I lavori sono iniziati a ottobre 2010
Napoli Afragola – nuova stazione AV
Progetto: Studio Zaha Hadid Architects.
Il progetto, esteso su un’area di 20mila
mq, sarà integrato alle principali direttrici ferroviarie regionali e stradali.
In progetto un parco naturalistico,
tecnologico e servizi.
L’edificio principale sarà su 4 livelli e
costituirà un forte segno di identità
per tutto il territorio.
Vi sarà un ponte aereo di 400 m a scavalco dei binari che darà continuità al
paesaggio e alla rete stradale.
Grandi vetrate e forme sinuose, come
quelle di un moderno treno in corsa per
il progetto architettonico del grande
studio iraniano.
I lavori iniziati nel 2010 dovrebbero
concludersi nel 2012.
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