Bill Gates all`assalto di Yahoo!
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Bill Gates all`assalto di Yahoo!
SABATO 2 FEBBRAIO 2008 ANNO 133 - N. 28 In Italia con "Io Donna" Milano, Via Solferino 28 Tel. 02 6339 Fondato nel 1876 Roma, Via Tomacelli 160 Tel. 06 688281 www.corriere.it Focus La carica dei 779 sindaci donna Elette soprattutto nei paesi, trionfano le 40enni Cultura Leavitt: la mia Italia libertina e conservatrice di Giovanna Pezzuoli alle pagine 8 e 9 di Alessandra Farkas a pagina 43 EURO 1,50 Lunedì 4 febbraio «Dinastia dei Paperi» Il 2˚ volume e in regalo il poster «Famiglia dei Paperi» a 7,90 euro più il prezzo del quotidiano Microsoft prova di nuovo a comprare il motore di ricerca. La risposta: valuteremo attentamente I tagli a Malpensa Bill Gates all’assalto di Yahoo! Alitalia, la Sea chiede danni per 1,25 miliardi Offerta di 44,6 miliardi di dollari per lanciare la sfida a Google L’ULTIMA CARTA WASHINGTON — La Microsoft di Bill Gates ha offerto 44,6 miliardi di dollari per Yahoo! secondo motore di ricerca Internet al mondo. I candidati democratici di MASSIMO GAGGI B ill Gates, l'imprenditore che si sta trasformando in benefattore e che pochi giorni fa è andato a Davos a proporre un nuovo capitalismo riformato, più mite e capace di «usare la forza del mercato per aiutare i bisognosi», ieri ha tirato fuori gli artigli del raider di vecchio stampo: quella lanciata da Microsoft nei confronti di Yahoo! è, infatti, una vera «scalata» ostile. L'aspetto, insomma, è quello di un lupo travestito da agnello che, al crepuscolo della sua esperienza manageriale, inghiotte un concorrente per soddisfare un'antica fame di monopolio (o, almeno, per stabilire un lucroso duopolio con Google). Ma stavolta le cose stanno in modo un po' diverso. Gates, che fra cinque mesi lascerà la guida della società da lui fondata e guidata per oltre trent'anni, sta tentando di costruire l'ultima trincea contro l'avanzata di una società che non ha ancora spento la sua decima candelina, ma che ormai rappresenta, per Microsoft, una minaccia mortale. A lungo sottovalutati, Larry Page e Sergey Brin, i «ragazzi terribili» di Google, hanno costruito una macchina da guerra formidabile attorno a un algoritmo che si è rivelato una fortezza impossibi- le da espugnare, nonostante i miliardi di dollari spesi da Microsoft e l'esercito di cervelli reclutati da Gates per la controffensiva. L'attacco di ieri a Yahoo! non è una manifestazione di arroganza, ma la mossa difensiva di un protagonista che da un anno e mezzo negozia inutilmente con questa società nel tentativo di unire le forze ed evitare di essere costretto a raccogliere le briciole lasciate da Google nel mercato più promettente del futuro: quello della pubblicità su Internet. Microsoft, insomma, offre una cifra enorme — 44 miliardi di dollari, con un sovrapprezzo del 62 per cento rispetto al valore di Borsa di Yahoo! — ma non si illude di tornare, con questo, a dominare il mercato come fece molti anni fa schiacciando la Apple di Steve Jobs e buttando addirittura fuori dal ring i geni di Netscape, i pionieri del browser: stavolta la partita è quella della sopravvivenza come media company. La società di Gates non rischia certo di scomparire: il business della vendita di programmi e software su licenza è sempre ricco e garantirà pingui profitti ancora per molti anni. Ma il futuro non è lì. Il futuro è sulla rete e il vero business è quello delle inserzioni online. CONTINUA A PAGINA 38 L’offerta. Microsoft ha messo sul piatto 44 miliardi e 600 milioni di dollari (31 dollari ad azione) il 62% in più della quotazione in Borsa, causando un terremoto a Wall Street. I titoli Yahoo! hanno guadagnato di colpo il 49%. L'obiettivo. L’offerta, non certo amichevole, ha come scopo quello di sfidare «Google», il primo motore di ricerca, con il 75% del mercato mondiale e gareggiare nel business del futuro: la pubblicità su Internet. La risposta. I vertici di Yahoo! che un anno fa hanno respinto una analoga offerta, rispondono con prudenza: «Esamineremo immediatamente e attentamente l'offerta, nell’interesse della società e degli azionisti». ROMA — Dopo l’abbandono da parte di Alitalia di 170 slot a Malpensa, la Sea, società che gestisce gli scali lombardi, è «pronta» a portare in tribunale la compagnia e chiede 1,25 miliardi di danni. Ma il premier uscente Romano Prodi, dopo un colloquio chiarificatore con il governatore lombardo, Roberto Formigoni, si è espresso per la riapertura del «tavolo Milano». Il nuovo giro di colloqui dovrebbe partire la prossima settimana, sempre che il governo Prodi mantenga l’ordinaria amministrazione. ALLE PAGINE 2 E 3 A PAGINA 31 Caretto, Fubini, Radice Baccaro e Soglio La crisi Veltroni a Berlusconi: subito la grande coalizione Marini: c’è uno spiraglio Napolitano: l’Italia è agitata e confusa ROMA — Franco Marini fa il bilancio delle consultazioni: «C’è un piccolo marDA PAGINA 10 A PAGINA 13 gine». Giannelli Settegiorni George Clooney con il bracciale dei sostenitori di Obama. Tregua Hillary-Obama di PAOLO VALENTINO LOS ANGELES — E’ stata quasi una scena hollywoodiana, abbracci e sorrisi sotto i riflettori, quella tra i due sfidanti democratici Barack Obama e Hillary Clinton (in alto, Masterphoto). E spunta l’ipotesi (e il sogno) di un «ticket» presidenziale. A PAGINA 6 Rodotà La strage Esplosioni nei mercati a Bagdad: decine di morti e feriti di Francesco Verderami Imprenditori e Chiesa La Roma che tifa Rutelli T ornare indietro di 15 anni non è facile, e vabbé che gliel’ha chiesto Veltroni di ricandidarsi a sindaco di Roma, «ma perché — si chiede Rutelli — devo sempre mettermi la scritta "Rescue" sulla giacca?». CONTINUA A PAGINA 13 Saronno Aveva chiesto un’indicazione: fermato un clandestino In Iraq l’orrore sembra aver raggiunto una nuova frontiera. Due ragazze disabili, forse affette da sindrome di Down, sono state usate come kamikaze non si sa quanto consapevoli e, imbottite di esplosivo, sono state fatte saltare in aria con un telefonino mentre camminavano tra la folla in due mercati di Bagdad. Il bilancio è pesantissimo: oltre 70 morti e quasi 150 feriti. Le due esplosioni sono avvenute a una ventina di minuti l’una dall’altra, la prima nel «mercato degli animali», l’altra nel quartiere meridionale di Jedida. A PAGINA 5 L. Cremonesi Olimpio, Taino L’inchiesta Arrestato Melzi Il sindacalista L’opera della Comencini L’avvocato Bonanni: la Rai milanese fermi quel film e la ’ndrangheta sugli operai di GIUSEPPE GUASTELLA di ENRICO MARRO MILANO — Arrestato l’avvocato milanese Giuseppe Melzi. L’inchiesta riguarda il riciclaggio di denaro proveniente dal traffico di armi e droga di un’associazione legata alla ’ndrangheta. ROMA — «Fazioso e fuorviante» Così il leader Cisl Bonanni ha definito il film-documentario «In fabbrica» di Francesca Comencini. E ha scritto alla Rai: non vada in onda, i sindacalisti non sono tutti comunisti. A PAGINA 18 G. Ferrari A PAGINA 15 VARESE — Una ragazza americana, in vacanza in Italia, è stata stuprata da un immigrato clandestino, un pregiudicato egiziano di 28 anni, ora in stato di fermo. Il fatto è successo a Saronno (Varese) nella notte tra lunedì e martedì: la ragazza, dopo aver mangiato in un locale, ha accettato un passaggio in macchina dall’egiziano che l’ha portata in un parco, l’ha violentata e derubata. La studentessa ha tracciato l’identikit dell’aggressore: decisiva la descrizione di una cicatrice sul viso. L’uomo è stato fermato alla stazione: in tasca aveva ancora l’iPod rubato alla sua vittima. A PAGINA 20 Marsiglia e Rotondo d dal 1923 la rivista di chi va per mare con stile navetta mania Tendenze PROVE TECNICA Trasmissioni Test Generatori portatili Meteo Servizi su misura Vela Caccia al record USATO 2000 barche d’occasione CL Navetta 26 Master Yacht 52 Rizzardi Incredible 45 Serapo 30 Pro-Line 29 Gs Merry Fisher 585 M Club Swan 42 X Yacht 34 SPECIALE - NAVIGARE DAVVERO SCOPRI GLI EXPLORER 9 771120 498008 80 2 0 2> Due donne disabili come kamikaze Violentata una turista americana