Deutsche B. e il c/c difficile da chiudere
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Deutsche B. e il c/c difficile da chiudere
23 Sabato 25 Marzo 2006 — Il Sole-24 Ore RETI RISPARMIO E PREVIDENZA Scrivere a Plus lettere Via Monte Rosa 91, 20149 Milano. e-mail: [email protected] indirizzo internet: www.ilsole24ore.com SPORTELLO RECLAMI Deutsche B. e il c/c difficile da chiudere munque considerare che il problema del reinvestimento degli stessi a scadenza dovrebbe in un futuro speriamo molto lontano essere risolto dal figlio. Con un fondo obbligazionario misto ben gestito e a basso costo (da scegliere sulla base dei rating pubblicati a pag. 55), Franco potrebbe pun- tare a un rendimento reale di lungo periodo più alto (2% annuo, che oggi corrisponde a un 4-4,5% annuo nominale), e impostare con il gestore un piano di rimborso programmato su questa percentuale; così potrebbe legittimamente attendersi di dare al figlio una rendita (nominale) perpe- tua senza intaccare il capitale (nominale). D’altra parte, dimensioni patrimoniali come la sua non giustificano l’istituzione di un trust, lo strumento che consentirebbe di nominare un fiduciario (trustee) cui dare disposizioni in merito alla gestione del capitale a favore del figlio. Bei 2020 e Rep. of Austria, due bond sotto la lente to, sia per la particolare indicizzazione degli interessi che contempla, fra l’altro, una cedola minima garantita. Il titolo prevede il pagamento di interessi semestrali legati all’Euribor a sei mesi: in particolare il tasso nominale annuo è determinato aggiungendo a questo parametro lo 0,8%. In più è previsto un tasso minimo garantito pari al 2,5% su base annua, che non solo verrà corrisposto in caso di bassi valori dell’Euribor, ma anche se questo benchmark supererà determinate soglie nel corso della vita del prestito. Nel dettaglio, se in occasione delle date di calcolo interessi il valore dell’Euribor supererà il 3,75% la relativa cedola sarà del 2,50% annuo. La soglia del 3,75% è valida fino al 30 giugno 2010 ed è innalzata al 4,25% fino al 30 giugno 2015 per arrivare al 4,75%, tetto valido dal 2015 alla scadenza del titolo. In ogni caso la cedola pagata il dicembre scorso è stata del 2,89% e quella che verrà corrisposta il prossimo giugno sarà del 3,44% senza, quindi, che sia mai intervenuto il "meccanismo" delle soglie. Il secondo titolo è stato emesso dalla Repubblica dell’Austria ed è anch’esso a medio/lungo temine: si tratta, infatti, di un’emissione con godimento il 22/4/2005 e scadenza il 22/4/2020. A differenza della prima emissione, questa non prevede alcuna clausola di rimborso anticipato. L’ammontare emesso è pari a 200 milioni e il titolo è scambiato al Mot. Come nel caso precedente, ci troviamo di fronte a un bond che paga interessi semestrali variabili con una particolare forma di indicizzazione. Gli interessi sono sempre legati all’Euribor a sei mesi a cui dovrà essere aggiunto uno spread dello 0,7%, ma verranno pagati solo al verificarsi di questa condizione: se il Constant Maturity Swap (Cms) a 10 anni sarà maggiore del Cms a 2 anni. In sintesi, se al momento del calcolo della cedola il tasso con scadenza a due anni sarà superiore a quello a dieci anni allora non verrà corrisposto alcun interesse. Per "tutelare" il sottoscrittore è stata introdotta una clausola che scatterà al momento del rimborso del prestito: se nel 2020 la somma degli interessi maturati durante la vita del titolo non raggiungerà il 30% verrà corrisposta la differenza in un’unica soluzione. Nell’ottobre scorso è stata pagata una cedola del 2,86%, mentre quella che verrà messa in pagamento il prossimo 22 aprile sarà pari al 2,96%. 1 Vorrei conoscere le caratteristiche di questi bond: Bei Frn 5, 30/6/2020 (Isin XS0222117227) e Austria Frn 5 22/4/2020 (XS0216258763). Fabrizio Troisi (dal forum di Capire la Borsa) I l primo titolo è stato emesso dalla Bei nel 2004, ma il godimento degli interessi è cominciato il 30 giugno 2005. La scadenza è fissata per il 30 giugno 2020, anche se è prevista una facoltà di rimborso anticipato alla pari, riservata all’emittente, a partire dal 30 giugno 2007 ed esercitabile ad ogni pagamento delle cedole. L’ammontare del prestito è di 125 milioni di euro e il titolo è quotato al Mot di Milano dal luglio dello scorso anno. Come sottolinea la società di analisi e consulenza indipendente Kler’s, il bond rientra nella famiglia dei titoli strutturati, sia per la presenza della facoltà di rimborso anticipa- FORUM ONLINE http://forum.ilsole24ore.com Capire la Borsa È attivo il forum del libro «Capire la Borsa» edito dal «Sole-24 Ore». Sul Web sono online nuove stanze di discussione: Etf, azioni, bond, fondi, asset allocation, liquidità e pensioni. 1 Come ogni sabato, leggendo «Plus24» dello scorso 24 dicembre 2005, ho appreso con un certo stupore che «la banca con la migliore reputazione tra l’opinione pubblica italiana è Deutsche Bank». Il mio caso rappresenta, evidentemente, la classica eccezione che conferma la regola. Vi racconto allora la mia storia e le disavventure che ho passato (e in parte sto ancora passando) con questo istituto di credito. Possiedo presso Deutsche Bank un conto corrente e un deposito titoli intestati a me e a mio marito di cui ho chiesto l’estinzione in data 20 luglio 2005 inviando una raccomandata contenente il certificato di morte di mio marito, la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà e la richiesta di trasferimento dei titoli e dei fondi sottoscritta da tutti gli eredi. Contemporaneamente sono rimasta in contatto con il promotore finanziario di Finanza & Futuro, da cui sono sempre stata assistita negli ultimi anni ed attraverso il quale sono stati aperti quegli stessi rapporti che intendo oggi estinguere. In assenza di notizie, nonostante il promotore si sia ripetutamente attivato contattando telefonicamente gli uffici di Deutsche Bank, a metà ottobre ho inviato una lettera di sollecito e il 18 ottobre (quasi tre mesi dopo) ho finalmente ricevuto una comunicazione, di fatto la prima in tutto questo tempo, nella quale mi veniva richiesto di inviare una copia dei documenti identificativi degli eredi, oltre ad un atto notorio redatto dal Tribunale o dal notaio. Devo ammettere che, a questo punto, dopo aver già prodotto quella che secondo me era tutta la documentazione necessaria, ho accolto con un certo disappunto questa ulteriore e tardiva richiesta che nessuna altra banca ha preteso. È mia intenzione, infatti, detenere un unico conto corrente e un unico rapporto titoli per cui ho inviato la stessa richiesta di estinzione a tutte le banche presso le quali intendevo estinguere i rapporti, senza peraltro riscontrare tutti i problemi che ho avuto con Deutsche Bank. Tuttavia facendomi carico dell’onere previsto per un documento di questo tipo e dei tempi necessari per ottenerlo (mi sono dovuta rivolgere ad un notaio perché presso il Tribunale le attese sarebbero state molto più lunghe), in data 10 novembre 2005 ho inviato finalmente l’atto notorio con le copie dei documenti di tutti gli eredi. In data 12 dicembre 2005 (dopo quindi un altro mese trascorso), per mezzo del promotore finanziario a cui era stata inviata via fax, mi viene recapitata una quietanza che avrei dovuto sottoscrivere nonostante non fosse stato dato corso al trasferimento delle somme e dei titoli; peraltro le somme erano state già decurtate di tutti gli oneri e le spese addebitate dal mese di luglio in avanti (ma i ritardi nelle risposte della banca sono da imputare a me?). Sconcertata, ancora una volta, per questo atteggiamento ho immediatamente scritto alla banca, per l’ennesima volta, per metterla a conoscenza che avrei sottoscritto la quietanza solamente al ricevimento delle somme e dei titoli. Deutsche Bank ha ricevuto l’ultima mia comunicazione in data 29 dicembre 2005 ma, ad oggi, non solo non ha provveduto a trasferire quanto dovuto, ma non ha neppure ritenuto di rispondere alla seguente domanda, che per me è molto importante: essendo contestataria di un rapporto, la legge non presume che in caso di successione le somme e i titoli in esso contenuti appartengano per il 50% a me (in quanto contitolare del rapporto) cadendo in successione il rimanente 50%? In tal caso la banca dovrebbe rendere immediatamente disponibili le somme che non cadono in successione. Personalmente ritengo che le vicende degli ultimi mesi, indipendentemente dall’episodio di cui sopra che mi coinvolge direttamente, non abbiano contribuito a rafforzare la reputazione del più prestigioso istituto bancario tedesco. E forse l’internazionalizzazione di cui tanto si parla e di cui Deutsche Bank dovrebbe essere "regina", ne ha invece annacquato la grandezza. Intanto potete aiutarmi a risolvere questo problema? Gabriella Gemini (via e-mail) Risponde Deutsche Bank T ra le pratiche giunte all’attenzione del nostro ufficio reclami, abbiamo esaminato quella inoltrata dalla signora Gabriella Gemini in relazione all’intervenuta successione, a causa della morte del signor Bruno Ugolini. In merito alle giuste rimostranze mostrate dalla nostra cliente, vorremmo spiegare che i ritardi che hanno negativamente inciso sulla sua pratica, a differenza di altre, sono stati generati da alcune modifiche organizzative che hanno caratterizzato sia Finanza e Futuro Banca Spa, sia Deutsche Bank Spa. Comunque, confermiamo alla signora Gemini che abbiamo già contattato la Banca da lei indicataci (nello specifico, la Banca Nazionale del Lavoro di Rimini) con la quale è stata concordata l’operatività finalizzata a dare finalmente alla vicenda una veloce definizione. Abbiamo infatti già inoltrato per fax la quietanza che lei e gli altri due eredi dovranno sottoscrivere e che la Banca Nazionale del Lavoro ci restituirà debitamente autenticata. Nel rinnovare il nostro rammarico per il disguido occorso alla signora Gemini, le comunichiamo infine che tutte le spese di successione, estinzione dossier, ed estinzione del conto corrente sono state poste a nostro totale carico.