Conti correnti Chek-up d`autunno Ecco come risparmiare
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Conti correnti Chek-up d`autunno Ecco come risparmiare
www.corriereconomia.com LUNEDÌ 23 SETTEMBRE 2013 ANNO XVII - N. 30 DISTRIBUITO CON IL CORRIERE DELLA SERA NON VENDIBILE SEPARATAMENTE Per la crescita sono necessarie istituzioni forti IMPRESE La rivincita di Bolloré: un uomo solo al comando di Vivendi Mister Poltronesofà: così Renzo Ricci lancia la sfida all’Ikea MONTEFIORI A PAGINA 10 Conti correnti Chek-up d’autunno Ecco come risparmiare fino al 20% DI MAURO MARE’ E FABIO PAMMOLLI DI ALESSANDRA PUATO F N otografata da più angolature, con lenti e in momenti diversi, l'Italia continua ad apparire stanca e sfiduciata. E' una mancanza di fiducia che riverbera la percezione di un impoverimento rispetto al nostro passato e all'oggi dei nostri vicini europei, che allontana investitori, imprese e individui. E la fiducia è un elemento fondamentale della crescita: senza fiducia non s'investe sul futuro né si consuma. Si può, forse, solo emigrare. Oggi, più di vent'anni fa, siamo tornati a essere terra di emigrazione. Emigranti laureati e ad alto potenziale, che se ne vanno in Paesi anche meno ricchi, ma più dinamici e più giovani. Emigranti che, anche quando hanno successo, coltivano il sogno di un possibile rientro, salvo poi accantonarlo, senza che niente permetta loro di realizzarlo. E' un Paese vecchio e lento, l'Italia, quasi immobile e tuttavia instabile. Immobilismo e instabilità sono i termini di una contraddizione solo apparente. Si è realizzata una situazione cupa e radicata, divenuta quasi un tratto culturale, di accettazione rassegnata di un'anomalia mai risolta. Retaggi difficili da dipanare rendono complicato ricostruire le cause della crisi. Di certo, siamo di fronte a un gravissimo ritardo nella costruzione d'istituzioni solide, capaci di tenere in piedi un Paese, fondamenta sicure in momenti di crisi. L'Italia poggia su cardini malfermi: la fiscalità, la giustizia civile e amministrativa, la burocrazia pubblica. Ne discende uno Stato debole, fragile, prigioniero di un ceto politico dal fiato corto, privo di cultura e di una visione sul futuro. I giorni che hanno preceduto la rielezione di Giorgio Napolitano hanno fatto toccare con mano la portata di una crisi istituzionale gravissima, non pienamente meditata nel sollievo dello scampato pericolo. CONTINUA A PAGINA 5 SCAGLIARINI A PAGINA 13 ell’ultimo anno il costo dei conti correnti è salito del 5%, dice l’ultima indagine Antitrust, in particolare nelle piccole banche dove gli aumenti hanno toccato il 20%. Eppure solo un cliente su dieci cambia istituto: troppe barriere all’uscita e scarsa informazione. Scegliendo con cura si può risparmiare fino al 20%. Profilo per profilo, i conti più convenienti fra le prime cinque banche. Le cinque spine Economia & Finanza Da Cannata a Prada Classifica Le 30 donne più potenti in Italia DI MARIA SILVIA SACCHI ALLE PAGINE 20 E 21 M aria Cannata, Miuccia Prada e Anna Maria Tarantola sono le donne più importanti dell’economia italiana secondo uno studio CorrierEconomia e Governance consulting e che ha visto un voto solo «al femminile»: le giornaliste della 27esimaora, blog del Corriere, e le presidenti di tre organizzazioni per la promozione del talento femminile, Lella Golfo (Fondazione Bellisario), Claudia Parzani (Valore D) e Monica Pesce (Pwa). ’’ Credito Bper si rafforza Carige al cambio del vertice DI STEFANO RIGHI A PAGINA 6 ’’ Finanza Mediobanca: meno patti, più affari La svolta di Piazzetta Cuccia segue i disegni dell’amministratore delegato Alberto Nagel. DI SERGIO BOCCONI A PAGINA 4 ALLE PAGINE 2 E 3 Rivoluzioni Il sito vale 21 miliardi. Dieci volte il prezzo pagato da Google Volti L’intreccio con il futuro della telefonia Media Come YouTube cambia la nostra vita Sarmi La svolta delle Poste Sottrae pubblico e pubblicità alla tv. E ora produce video e programmi DI MARIA TERESA COMETTO Y ouTube fa sempre più concorrenza alle tv e al cinema. Sotto la spinta del ceo Salar Kamangar si è riorganizzata e ha aperto un centro di produzione che ospita gratis i migliori creatori di contenuti. Così fiocca la pubblicità: secondo Barclays, Google ricava dalla controllata YouTube 3,6 miliardi di dollari di fatturato. A PAGINA 15 e la passione per le telecom DI FABIO TAMBURINI ’’ I piani aggiornati del Lingotto Fiat Pronti cinque modelli per innestare la ripresa DI BIANCA CARRETTO A PAGINA 8 D a dieci anni Massimo Sarmi ha legato il proprio nome a Poste Italiane. Un sodalizio lungo e apprezzato, ma adesso potrebbe essere giunto il momento di cambiare, di tornare, per così dire, al passato. Se Telecom Italia decidesse infatti di fare a meno di Franco Bernabè, oggi Sarmi sarebbe il candidato numero uno. A PAGINA 5 Imago economica IL PUNTO IMPRESE Sabrina Ferilli—Lapresse Vincent Bolloré—Ansa DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE, TIPOGRAFIA VIA SOLFERINO 28, MILANO 20121 - TEL. 02.62.82.1 SERVIZIO CLIENTI 02.63.79.75.10 Poste Massimo Sarmi 2 CORRIERECONOMIA LUNEDÌ 23 SETTEMBRE 2013 IMPRESE & FINANZA Uomini, storie e strategie Oltre le quote Studio di CorrierEconomia e Governance Consulting Donne La nuova mappa del potere al femminile: ecco chi conta di più Ornella Barra 59 anni, imprenditrice tra le più potenti negli affari internazionali, è nel Cda di Generali Marina Berlusconi 47 anni, è presidente di Fininvest e Mondadori Joyce Bigio 58 anni, esperta di revisione, prima donna nel Cda Fiat in 100 anni di storia dell’azienda Diana Bracco 72 anni, è nella giunta di Confindustria con delega per Expo2015, di cui è presidente Susanna Camusso 58 anni, segretaria generale della Cgil, il maggior sindacato italiano Maria Cannata 59 anni, dirigente generale del Tesoro. È nei Cda di Cassa depositi e Anas Rosalba Casiraghi 63 anni, è nei Cda e collegi sindacali delle maggiori società e banche italiane Elena Cattaneo 51 anni, direttrice del Centro di ricerca sulle staminali, neosenatrice a vita Laura Cioli 50 anni, è stata all’Eni e Sky. Oggi è al vertice di CartaSi. È in diversi Cda Lisa Ferrarini 50 anni, imprenditrice, nella giunta di Confindustria si occupa di «made in» Milena Gabanelli 59 anni, giornalista, guida il team di Report, di giornalismo investigativo Suor Giuliana Galli 73 anni, nel Cda della Compagnia di San Paolo, azionista di Intesa Sanpaolo Giorgina Gallo 53 anni, guida L’Oreal in Italia. Numerose le onorificenze in Italia e Francia Anna Gervasoni 52 anni, direttore generale di Aifi, è consigliera e sindaca di importanti società Frida Giannini 41 anni, è alla direzione stilistica di Gucci, marchio di cui ha accelerato la crescita Patrizia Grieco 61 anni, ha guidato Italtel, oggi è presidente Olivetti e nel Cda Fiat Industrial Fabrizia Lapecorella 50 anni, economista, è direttrice generale delle Finanze Antonella Mansi 39 anni, vice presidente di Confindustria, neo presidente Fondazione Mps Maria Cannata, Miuccia Prada e Anna Maria Tarantola al top Fanno premio competenze e network. Molte le emergenti Le novità DI MARIA SILVIA SACCHI S arà che le donne sentono la crisi e hanno anche un’attenzione allo stile, ma le due professioniste più votate dalle donne in questa inchiesta non potrebbero, almeno apparentemente, essere più distanti tra di loro. La prima è Maria Cannata, detta «la signora del debito» visto che al ministero del Tesoro guida la direzione da cui dipende la finanza pubblica, un settore cruciale in un Paese che ha 2mila miliardi di debito pubblico. La seconda (ma solo per questioni di ordine alfabetico perché sono a parimerito) è Miuccia Prada, icona dello stile mondiale, presidente e azionista di un gruppo da 3,3 miliardi di euro di fatturato, sempre presente nelle classifiche sulle donne più potenti a livello internazionale. A un solo passo di distanza la presidente della Rai, Anna Maria Tarantola. E il cerchio si chiude, perché è attraverso un media potente come la televisione che si influenzano comportamenti economici e anche l’immagine femminile, tema molto sentito dalla presidente Tarantola. In sei anni il panorama è profondamente cambiato. L’elemento più evidente scorrendo l’intera lista è che ci sono oggi molte donne con ruoli esecutivi e di responsabilità. Non necessariamente c’è corrispondenza tra il ruolo ricoperto e la considerazione che si ha dall’esterno: «Dal potere dell’azienda si sta iniziando a passare al potere personale — dice Monica Pesce, presidente di Pwa Milan —. Inoltre, le donne iniziano a passare da un ruolo all’altro» e cita come esempio Paola Corna Pellegrini che dalla guida di Zambon Italia oggi è a quella di Allianz Global Assistance. «Le aziende si stanno aprendo all’idea di avere un Ceo donna». Un processo naturale. Ma per la cui accelerazione grande merito va alla legge Golfo-Mosca che ha introdotto le quote di genere nelle società quotate e a partecipazione pubblica. Oggi la percentuale femminile nei Cda delle quotate supera il 17%, era del 5% nel 2007. «È proprio cambiata la mentalità — dice Lella Golfo —. Oggi si chiede il curriculum anche a un uomo che entra in Cda, perché lo si deve confrontare con quello della donna. Ora Il confronto Quali donne hanno un ruolo nell’economia italiana? Nel gennaio 2007 (anno europeo delle Pari opportunità) CorrierEconomia aveva provato a individuare le 30 donne più influenti dell’economia italiana. Dopo un lavoro di ricerca, realizzato insieme a Governance Consulting, tra i vertici delle Authority, delle istituzioni, delle grandi società pubbliche e private, delle organizzazioni degli imprenditori e dei lavoratori, delle università, dei media, di tutto ciò che, insomma, ha un impatto economico (ma escludendo la politica), avevamo sottoposto una lista di 80 nomi a un gruppo di personalità dell’economia e della politica e dal loro giudizio erano scaturiti i 30 nomi. Quest’anno abbiamo rifatto lo stesso processo ma abbiamo sottoposto i nomi solo a una «squadra» femminile (box in pagina). Anche questa volta sono state escluse le cariche più politiche, ed è questo il motivo per cui non si trova il nome di personalità indubbiamente rilevanti come Maria Chiara Carrozza, ministra dell’Istruzione, o Anna Maria Cancellieri, ministra della Giustizia, o Maria Cecilia Guerra, vice ministra del Lavoro. Il metodo Una lista di più di 700 nomi di donne con posizione di rilievo o considerate un modello nelle società quotate e private, nelle università, nelle istituzioni, nelle grandi realtà pubbliche realizzata da CorrierEconomia e Governance consulting. Da questa prima lista ne è stata selezionata una più ristretta di 65 persone, la cui valutazione è stata sottoposta solo a «valutatrici»: le giornaliste della 27esimaora del Corriere, le presidenti di Fondazione Bellisario, Lella Golfo, di Pwa Milan, Monica Pesce, e di Valore D, Claudia Parzani. Si sono considerati la dimensione dell’impresa, l’impatto innovativo, il ruolo ricoperto e anche il ruolo di modello per altre donne, la visibilità. Poi si è votato. M. S. S. © RIPRODUZIONE RISERVATA c’è il tema della scelta, della selezione del merito». Governance Nell’ambito della legge e delle società quotate un altro merito va riconosciuto ad alcuni manager e imprenditori che hanno aperto le proprie aziende e, sul fronte degli azionisti di minoranza, ad Assogestioni che con la società di executive search Egon Zehnder ha proposto molti dei nomi femminili che si trovano oggi. «La mappa si sta allargando in modo importante — dice Claudia Parzani, presidente di Valore D —. L’osservatorio di In the boardroom (la «scuola» per diventare consigliere di amministrazione promossa dall’associazione, ndr) ci dimostra che competenza e merito hanno sempre più un impatto nella selezione. Le donne stanno facendo un gran cambiamento nel migliorare la governance: un cambiamento a costo zero ma che fa la differenza, per esempio, nell’attrarre investimenti». Ci sono, insomma, molte nuove leve, anche se magari devono ancora assumere quella visibilità che aiuta ad avere un’influenza più larga. Ma molti sono i nomi di quarantenni che rivestono ruoli importanti, come Tatiana Rizzante Ceo di Replay, Marcella Panucci direttrice generale di Confindustria, Isabella Fumagalli responsabile Italia di Bnp, Eleonora Andreatta direttore delle fiction Rai, Lucia Aleotti Ceo Menarini, l’economista Veronica Guerrieri, Giuseppina Baffi presidente Consip, Mariella Soldi Ceo 38enne di Discovery Italia... Così come molti sono i nomi di personalità meno direttamente economiche ma rilevanti, come Laura Iris Ferro presidente del Pio Albergo Trivulzio, come Francesca Cannizzo, prima donna prefetto di Palermo, di Sabrina Castelluzzo, responsabile sezione crimini informatici della Polizia postale, Maria Luisa Pellizzari, capo dello Sco. Si assiste, in ogni caso, a una maggiore attenzione al «fare rete». «C’è senz’altro più attenzione al network, mentre fino a pochi anni fa ciascuna stava per conto suo — conferma Monica Pesce —. Ma uno dei motivi per cui molte donne si riconoscono in Maria Cannata è che dimostra che si può arrivare ai massimi livelli facendo bene il proprio lavoro». © RIPRODUZIONE RISERVATA Il commento di Susanna Stefani* Sempre più giovani. E con una famiglia alle spalle In pochi anni si è abbassata l’età della salita al potere. Il modello? Mayer di Yahoo! L e ultime nomine importanti di donne in Italia hanno acceso i riflettori su un aspetto per noi inconsueto: la normalità della loro vita privata a confronto con la straordinarietà del ruolo nella vita manageriale o culturale. Antonella Mansi (39 anni, due figli) appena nominata presidente della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, di cui dovrà cambiare totalmente il modus operandi e l'immagine nel paese; Elena Cattaneo (50 anni, due figli) grande neurobiologa internazionale, che rappresenta l'eccellenza scientifica italiana, nuova senatrice a vita; Laura Cioli (50 anni, una figlia), che guiderà una realtà finanziaria di grande rilevanza come CartaSi sono l'esempio di come si sia recentissimamente abbassata l'età media della «salita al potere» e, allo stesso tempo, di come alle spalle di queste donne di succes- so ci siano quasi sempre una famiglia e dei figli. Ci sono molte altre presenze femminili con queste caratteristiche giunte ai vertici nell'ultimo quinquennio nel settore del life style, agroalimentare e dei servizi. D'altronde, abbiamo nel mondo ultimamente la comprova di queste due osservazioni di base, basta leggere la biografia di Marissa Mayer, emblema di questo new deal. Marissa, a 38 anni e con un figlio in pancia, è stata nominata l'anno scorso Ceo del colosso mondiale Yahoo!; è avvenente e vanitosa, ci tiene a vestirsi e a truccarsi come tutte le ragazze della sua età. Insomma, in tutto e per tutto una donna normale. Il fatto che in un Paese a cultura gerontocratica come il nostro ci possano essere dei debutti al potere — con la P maiuscola — così giovanili fa specie; ma, in fondo, se leggiamo trattati scientifici sulle per- formance per fasce di età o ci rileggiamo pagine di storia sulle imprese dei grandi condottieri del passato, ci possiamo facilmente rendere conto di come, fra i 30 e i 40 anni, al massimo fino ai 50 anni, la specie umana raggiunga il massimo della sua energia e potenzialità. Quindi: niente di così sorprendente. Forse siamo finalmente tornati su un sentiero di ravvedimento nel valorizzare le risorse quando so- no al loro meglio. Di queste nuove nominate stupisce anche la capacità di competere in posizioni impegnative avendo dietro alle spalle lo zaino della famiglia: compagni, figli, talvolta genitori da assistere e senz'altro molte più cose da organizzare nella giornata che la propria agenda di appuntamenti professionali. Ma: lo zaino è solo un peso oppure anche un elemento di equilibrio? In fondo obbliga a tene- re la schiena diritta e dentro ci si tiene tutto quello che può servire nei momenti difficili: un cappello impermeabile, una pila, una bussola, dei calzettoni di ricambio, la foto delle persone care, un kit di medicazione… La famiglia è tutto questo: un soccorso, un conforto, una speranza; ci rende più stabili e più fiduciosi. Ecco perché non ci deve sembrare così strano che queste donne super impegnate abbiano potuto raggiungere le loro vette e, ci auguriamo, da queste dare contributi memorabili all'economia, alla scienza, alla politica anche grazie al fatto di avere una famiglia. *Fondatrice di GC Governance Consulting CORRIERECONOMIA 3 LUNEDÌ 23 SETTEMBRE 2013 IMPRESE & FINANZA Oltre l’Atlantico Uomini, storie e strategie Qui America Yallen, candidata alla Fed e il Nobel Akerlof, i Romer e i liberisti Stokey e Lucas. Potenti e uniti Noi & gli altri Ma negli Stati Uniti l’economia è un gioco di coppia Emma Marcegaglia 47 anni, ex presidente Confindustria, guida gli industriali europei Cristina Messa 52 anni, rettrice dell’Università Milano Bicocca, tra gli atenei più innovativi Le power couple Usa: d’accordo in casa e, spesso, anche sulle ricette anticrisi DI MARIA TERESA COMETTO Janet Yellen, 67 anni, e George Akerlof, 73 e premio Nobel. Sposati da 35 anni si sono incontrati alla Federal Reserve di Washington. Ora lei è candidata a sostituire Bernanke S Monica Mondardini 52 anni, manager, guida il gruppo L’Espresso. È nel Cda di importanti società Livia Pomodoro 73 anni, presidente del Tribunale di Milano, sede di alcuni dei maggiori processi Lucrezia Reichlin 59 anni, economista della London Business School, è nel Cda di Unicredit Linda Laura Sabbadini 57 anni, direttore dipartimento statistiche sociali dell’Istat Paola Severino 64 anni, una delle più importanti avvocate italiane. Ex ministro della Giustizia e il presidente Barack Obama alla fine sceglierà Janet Yellen come nuovo governatore della Federal Reserve, la banca centrale americana, con una sola nomina si garantirà la collaborazione di due cervelli economici di primordine. L'attuale numero due della Fed, e probabile successore a Ben Bernanke, è sposata con George Akerlof, che ha vinto il premio Nobel per l'economia nel 2001 (insieme a Michael Spence e Joseph Stiglitz). Uniti nella ricerca accademica e nella vita domestica, Yellen e Akelorf non sono però l'unica super coppia in campo economico negli Stati uniti. Anzi, il fenomeno delle coppie di professori nate nei campus Usa è un fenomeno diffuso e in crescita, ha detto al The Daily Californian Christina Romer, la metà di un'altra power couple, il cui marito è David Romer. Maria Pierdicchi 56 anni, responsabile Italia e Sud Europa dell’agenzia di rating Standard&Poors Miuccia Prada 65 anni, stilista e presidente della maison Prada. Grande sostenitrice dell’arte Storie Yellen, 67 anni e Akerlof, 73 anni, sposati da 35 anni, a dire il vero si sono incontrati non all'università ma proprio alla Federal Reserve di Washington, dove hanno lavorato insieme nel biennio 1977-1978. «Ci siamo piaciuti immediatamente e abbiamo deciso di sposarci — racconta Akelorf nella sua biografia sul sito del premio Nobel —. Non solo le nostre personalità sono perfettamente compatibili, ma siamo anche perfettamente d'accordo sulla macroeconomia. L'unica differenza è che lei è un po' più favorevole di me al libero scambio». Dopo una breve parentesi insieme alla London school of economics sono tornati negli States nell'80, a insegnare alla University of California a Berkeley, dove nell'81 è nato il figlio Robert, anche lui diventato poi economista (adesso insegna alla University of Warwick). Yellen e Akerlof hanno fatto ricerca insieme fino a quando nel '94 lei ha iniziato a far carriera nella Fed, con una pausa dal '97 al '99 come capo dei consiglieri economici del presidente Bill Clinton. «L' ho aiutata il più possibile occupandomi io delle faccende in casa e quando era alla Casa Bianca il mio ruolo nel darle supporto psicologico nel mezzo delle tempeste politiche quotidiane è stato ancor più importante», si vanta Akelorf. Che negli ultimi anni ha studiato fra l'altro il rapporto fra inflazione e disoccupazione: se la moglie viene nominata davvero a capo della Cristina Rossello 51 anni, segretaria del patto di Mediobanca, segue le grandi famiglie italiane Valeria Sannucci 60 anni, vice direttrice generale Bankitalia e commissaria Ivass Anna Maria Tarantola 68 anni, presidente Rai. È stata capo vigilanza di Bankitalia La stanza dei bottoni Christina & David Romer, keynesiani di ferro. Nati entrambi nel ’58 si sono conosciuti al Mit. Tre figli, vivono e lavorano insieme a Berkeley Scuola di Chicago Nancy Laura Stokey & Robert Lucas Jr. La coppia più celebre dell’Università di Chicago. Lui ha vinto il Nobel. Ora la loro collaborazione è solo «domestica» Keynesiani Amica di Yellen, sua collega a Be- rkeley e sua tifosa nella corsa alla successione di Bernanke è Christina Romer, che dev'essere particolarmente soddisfatta della sconfitta delle ambizioni di Larry Summers a diventare lui governatore. Neo keynesiana di ferro come il marito David, la Romer si era battuta per varare un super stimolo da 1.800 mi- Ansa a quanto sembra, per gli Stati Uniti. The European House Ambrosetti ha raddoppiato aprendo, dopo l’ufficio di rappresentanza di New York, una base operativa ai piedi di Capitol Hill. E alla guida è stato chiamato un attento, e molto ben introdotto, conoscitore degli equilibri a Washington: Simone Bemporad, ex numero uno di Finmeccanica negli States. *** Lobbisti a Bruxelles. Antonio Patuelli e Aldo Minuc- Ansa re oltre il semplice marketing. Tanto più che giovedì a Palazzo Soragna ci saranno l’ex ministro Giulio Tremonti, in veste però di fiscalista, con la collega di studio Laura Gualtieri, e l’animatore del Forum di Villa d’Este, Valerio De Molli, nella doppia veste di relatore e moderatore. *** Lobbisti a Washington. Un occhio a Parma, ma la testa resta sempre proiettata allo sviluppo internazionale, con un interesse particolare, Ansa Tremonti pensa alle famiglie. Ambrosetti sbarca a Washington, Patuelli cerca a Bruxelles S Aver saputo combinare economia e vita personale a 360˚ ha invece reso popolari anche fuori dall'accademia e dalla politica i quarantenni Betsey Stevenson e Justin Wolfers, inventori della lovenomics ovvero della «economia dell'amore». Si erano conosciuti ad Harvard studiando per il dottorato in Economia, conseguito nel 2001 e poi hanno fatto ricerca insieme sulle dinamiche del matrimonio e del rapporto genitori-figli e su temi come il rapporto fra felicità e ricchezza. Da un anno insegnano alla University of Michigan vicino a Detroit, ma lei ha fatto un salto all'insù nella carriera la scorsa estate, quando Obama l'ha chiamata a far parte del Council of economic advisors. © RIPRODUZIONE RISERVATA a cura di Carlo Cinelli e Federico De Rosa Quattro ingegnere al tavolo di Elkann upercommercialisti per il passaggio delle consegne. Il tema del convegno non è sicuramente nuovo: imprese familiari tra crescita e passaggio generazionale. Assolutamente inedito è però il panel che l’Unione Parmense degli Industriali è riuscita a mettere in piedi per i suoi associati. All’iniziativa si sono associate The European House Ambrosetti, lo studio Tremonti, Vitali, Romagnoli, Piccardi e Banca Albertini Syz. Strana miscela. Che sembra punta- Ben lontana da Keynes è invece la coppia più famosa della University of Chicago, Nancy Stokey, 63 anni e Robert Lucas Jr., 76 anni, vincitore del Nobel per l'Economia nel '95 per il suo lavoro sull'ipotesi delle aspettative razionali. Sono insieme dall'82, quando lei si è trasferita da Harvard a Chicago per insegnare prima alla Northwestern University e poi alla stessa University of Chicago. Hanno collaborato nella ricerca fino all'89, quando hanno pubblicato il libro Recursive Methods in Economic Dynamics, ma da allora la loro partnership è «solo domestica», ha precisato lui nella sua biografia per il Nobel. Lovenomics Betsey Stevenson & Justin Wolfers. Quarantenni, sono gli inventori della lovenomics ovvero della «economia dell'amore». Si sono conosciuti ad Harvard Fed, potrà darle un contributo significativo nel difendere la politica monetaria espansiva di cui Yellen è una strenua paladina, in nome della necessità di stimolare la tiepida ripresa americana. liardi di dollari all'inizio del 2009, quando era presidente del Council of economic advisers alla casa Bianca e il neo-eletto Obama doveva decidere la strategia per uscire dalla Grande Recessione. Ma Summers, direttore del «National economic council», un altro organismo di «consiglieri economici» del presidente, si oppose alla dimensioni di quell'intervento, che venne ridotto a 800 miliardi di dollari. Dimessasi dall'incarico alla Casa Bianca nel settembre 2010, la Romer è tornata a insegnare e fare ricerca con il marito. Nati entrambi nel '58, si erano conosciuti studiando per il dottorato in Economia al Massachusetts institute of technology, conseguito nell'85, poi avevano iniziato a insegnare a Princeton e dall'88 vivono e lavorano insieme a Berkeley, dove sono anche nati i loro tre figli. Faccia a faccia John Elkann. A sinistra, dall’alto, Antonio Patuelli e Giulio Tremonti ci ne hanno bisogno come il pane. Soprattutto il primo, ora che è scattato il conto alla rovescia sugli asset quality review a cura della Bce e sugli stress test dell’Eba. È cominciata dunque la ricerca del nuovo responsabile della sede di Bruxelles della Febaf, la Federazione delle Banche, delle Assicurazioni e della Finanza presieduta da Fabio Cerchiai. Dopo la partenza di Chiara Riondino, destinazione gli uffici della Commissione di Josè Manuel Barroso, le prossime settimane saranno decisive per individuare il nuovo manager-lobbista delle banche e delle assicurazioni italiane. *** Quattro «ingegnere» per John. «Per far ripartire il motore dell'Italia, più donne de- vono scegliere scienze e tecnologia». Ne è convinto uno che di motori e tecnologia se ne intende, come il presidente della Fiat. John Elkann sarà protagonista di un faccia a faccia giovedì mattina, al museo della Scienza di Milano con quattro studentesse di ingegneria. La chiamata è giunta da Claudia Parzani, neo presidente di ValoreD. Apre la sessione Maria Chiara Carrozza, il ministro dell’Istruzione che avrà il compito di illustrare «il ruolo delle istituzioni nella formazione e nell’indirizzo del talento». Al tavolo top manager come Patrizia Grieco di Olivetti, Andrea Guerra di Luxottica, Francesca Pasinelli di Telethon e Donatella Treu del Sole 24 Ore. © RIPRODUZIONE RISERVATA