Conti correnti Chek-up d`autunno Ecco come risparmiare

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Conti correnti Chek-up d`autunno Ecco come risparmiare
www.corriereconomia.com
LUNEDÌ 23 SETTEMBRE 2013
ANNO XVII - N. 30
DISTRIBUITO CON IL CORRIERE DELLA SERA NON VENDIBILE SEPARATAMENTE
Per la crescita
sono necessarie
istituzioni forti
IMPRESE
La rivincita di Bolloré:
un uomo solo
al comando di Vivendi
Mister Poltronesofà:
così Renzo Ricci
lancia la sfida all’Ikea
MONTEFIORI A PAGINA 10
Conti correnti Chek-up d’autunno
Ecco come risparmiare fino al 20%
DI MAURO MARE’ E FABIO PAMMOLLI
DI ALESSANDRA PUATO
F
N
otografata da più angolature, con
lenti e in momenti diversi, l'Italia
continua ad apparire stanca e
sfiduciata. E' una mancanza di fiducia che
riverbera la percezione di un
impoverimento rispetto al nostro passato
e all'oggi dei nostri vicini europei, che
allontana investitori, imprese e individui. E
la fiducia è un elemento fondamentale
della crescita: senza fiducia non s'investe
sul futuro né si consuma. Si può, forse,
solo emigrare. Oggi, più di vent'anni fa,
siamo tornati a essere terra di
emigrazione. Emigranti laureati e ad alto
potenziale, che se ne vanno in Paesi
anche meno ricchi, ma più dinamici e più
giovani. Emigranti che, anche quando
hanno successo, coltivano il sogno di un
possibile rientro, salvo poi accantonarlo,
senza che niente permetta loro di
realizzarlo.
E' un Paese vecchio e lento, l'Italia, quasi
immobile e tuttavia instabile.
Immobilismo e instabilità sono i termini di
una contraddizione solo apparente. Si è
realizzata una situazione cupa e radicata,
divenuta quasi un tratto culturale, di
accettazione rassegnata di un'anomalia
mai risolta. Retaggi difficili da dipanare
rendono complicato ricostruire le cause
della crisi. Di certo, siamo di fronte a un
gravissimo ritardo nella costruzione
d'istituzioni solide, capaci di tenere in piedi
un Paese, fondamenta sicure in momenti
di crisi. L'Italia poggia su cardini malfermi:
la fiscalità, la giustizia civile e
amministrativa, la burocrazia pubblica. Ne
discende uno Stato debole, fragile,
prigioniero di un ceto politico dal fiato
corto, privo di cultura e di una visione sul
futuro. I giorni che hanno preceduto la
rielezione di Giorgio Napolitano hanno
fatto toccare con mano la portata di una
crisi istituzionale gravissima, non
pienamente meditata nel sollievo dello
scampato pericolo.
CONTINUA A PAGINA 5
SCAGLIARINI A PAGINA 13
ell’ultimo anno il costo dei conti correnti è salito del 5%, dice
l’ultima indagine Antitrust, in particolare nelle piccole banche dove gli
aumenti hanno toccato il 20%. Eppure solo un cliente su dieci cambia istituto: troppe barriere all’uscita e scarsa informazione. Scegliendo con cura si può risparmiare fino al 20%.
Profilo per profilo, i conti più convenienti fra le prime cinque banche.
Le cinque spine
Economia & Finanza Da Cannata a Prada
Classifica Le 30 donne
più potenti in Italia
DI MARIA SILVIA SACCHI
ALLE PAGINE 20 E 21
M
aria Cannata, Miuccia Prada e Anna Maria Tarantola sono le donne più importanti
dell’economia italiana secondo
uno studio CorrierEconomia e
Governance consulting e che ha
visto un voto solo «al femminile»: le giornaliste della 27esimaora, blog del Corriere, e le presidenti di tre organizzazioni per
la promozione del talento femminile, Lella Golfo (Fondazione
Bellisario), Claudia Parzani (Valore D) e Monica Pesce (Pwa).
’’ Credito
Bper si rafforza
Carige al cambio
del vertice
DI STEFANO RIGHI
A PAGINA 6
’’ Finanza
Mediobanca:
meno patti,
più affari
La svolta di Piazzetta
Cuccia segue i disegni dell’amministratore delegato Alberto Nagel.
DI SERGIO BOCCONI
A PAGINA 4
ALLE PAGINE 2 E 3
Rivoluzioni Il sito vale 21 miliardi. Dieci volte il prezzo pagato da Google
Volti L’intreccio con il futuro della telefonia
Media Come YouTube cambia la nostra vita Sarmi La svolta delle Poste
Sottrae pubblico e pubblicità alla tv. E ora produce video e programmi
DI MARIA TERESA COMETTO
Y
ouTube fa sempre più concorrenza
alle tv e al cinema. Sotto la spinta del
ceo Salar Kamangar si è riorganizzata e
ha aperto un centro di produzione che
ospita gratis i migliori creatori di contenuti. Così fiocca la pubblicità: secondo Barclays, Google ricava dalla controllata YouTube 3,6 miliardi di dollari di fatturato.
A PAGINA 15
e la passione per le telecom
DI FABIO TAMBURINI
’’
I piani aggiornati del Lingotto
Fiat Pronti cinque modelli
per innestare la ripresa
DI BIANCA CARRETTO
A PAGINA 8
D
a dieci anni Massimo Sarmi ha legato il proprio nome a Poste Italiane.
Un sodalizio lungo e apprezzato, ma adesso potrebbe essere giunto il momento di
cambiare, di tornare, per così dire, al passato. Se Telecom Italia decidesse infatti
di fare a meno di Franco Bernabè, oggi
Sarmi sarebbe il candidato numero uno.
A PAGINA 5
Imago economica
IL PUNTO
IMPRESE
Sabrina Ferilli—Lapresse
Vincent Bolloré—Ansa
DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE, TIPOGRAFIA VIA SOLFERINO 28, MILANO 20121 - TEL. 02.62.82.1 SERVIZIO CLIENTI 02.63.79.75.10
Poste
Massimo
Sarmi
2
CORRIERECONOMIA
LUNEDÌ 23 SETTEMBRE 2013
IMPRESE & FINANZA
Uomini, storie
e strategie
Oltre le quote Studio di CorrierEconomia e Governance Consulting
Donne La nuova mappa
del potere al femminile:
ecco chi conta di più
Ornella Barra 59
anni, imprenditrice tra
le più potenti negli
affari internazionali, è
nel Cda di Generali
Marina Berlusconi
47 anni,
è presidente
di Fininvest
e Mondadori
Joyce Bigio 58 anni,
esperta di revisione,
prima donna nel Cda
Fiat in 100 anni di
storia dell’azienda
Diana Bracco
72 anni, è nella giunta
di Confindustria con
delega per Expo2015,
di cui è presidente
Susanna Camusso
58 anni, segretaria
generale della Cgil,
il maggior sindacato
italiano
Maria Cannata
59 anni, dirigente
generale del Tesoro.
È nei Cda di Cassa
depositi e Anas
Rosalba Casiraghi
63 anni, è nei Cda e
collegi sindacali delle
maggiori società e
banche italiane
Elena Cattaneo
51 anni, direttrice del
Centro di ricerca
sulle staminali,
neosenatrice a vita
Laura Cioli
50 anni, è stata
all’Eni e Sky. Oggi è
al vertice di CartaSi.
È in diversi Cda
Lisa Ferrarini
50 anni, imprenditrice,
nella giunta di
Confindustria si
occupa di «made in»
Milena Gabanelli
59 anni, giornalista,
guida il team di
Report, di giornalismo
investigativo
Suor Giuliana Galli
73 anni, nel Cda
della Compagnia di
San Paolo, azionista
di Intesa Sanpaolo
Giorgina Gallo
53 anni, guida L’Oreal
in Italia. Numerose
le onorificenze
in Italia e Francia
Anna Gervasoni
52 anni, direttore
generale di Aifi, è
consigliera e sindaca
di importanti società
Frida Giannini
41 anni, è alla direzione
stilistica di Gucci,
marchio di cui ha
accelerato la crescita
Patrizia Grieco
61 anni, ha guidato
Italtel, oggi è
presidente Olivetti e
nel Cda Fiat Industrial
Fabrizia
Lapecorella
50 anni, economista,
è direttrice generale
delle Finanze
Antonella Mansi
39 anni, vice presidente
di Confindustria, neo
presidente
Fondazione Mps
Maria Cannata, Miuccia Prada e Anna Maria Tarantola al top
Fanno premio competenze e network. Molte le emergenti
Le novità
DI MARIA SILVIA SACCHI
S
arà che le donne sentono la crisi
e hanno anche un’attenzione allo stile, ma le due professioniste
più votate dalle donne in questa
inchiesta non potrebbero, almeno apparentemente, essere più distanti tra di loro. La prima è Maria Cannata, detta «la
signora del debito» visto che al ministero del Tesoro guida la direzione da cui
dipende la finanza pubblica, un settore
cruciale in un Paese che ha 2mila miliardi di debito pubblico. La seconda (ma solo per questioni di ordine alfabetico perché sono a parimerito) è Miuccia Prada,
icona dello stile mondiale, presidente e
azionista di un gruppo da 3,3 miliardi di
euro di fatturato, sempre presente nelle
classifiche sulle donne più potenti a livello internazionale. A un solo passo di distanza la presidente della Rai, Anna Maria Tarantola. E il cerchio si chiude, perché è attraverso un media potente come
la televisione che si influenzano comportamenti economici e anche l’immagine
femminile, tema molto sentito dalla presidente Tarantola.
In sei anni il panorama è profondamente cambiato. L’elemento più evidente scorrendo l’intera lista è che ci sono
oggi molte donne con ruoli esecutivi e di
responsabilità. Non necessariamente c’è
corrispondenza tra il ruolo ricoperto e la
considerazione che si ha dall’esterno:
«Dal potere dell’azienda si sta iniziando
a passare al potere personale — dice Monica Pesce, presidente di Pwa Milan —.
Inoltre, le donne iniziano a passare da un
ruolo all’altro» e cita come esempio Paola Corna Pellegrini che dalla guida di
Zambon Italia oggi è a quella di Allianz
Global Assistance. «Le aziende si stanno
aprendo all’idea di avere un Ceo donna».
Un processo naturale. Ma per la cui accelerazione grande merito va alla legge
Golfo-Mosca che ha introdotto le quote
di genere nelle società quotate e a partecipazione pubblica. Oggi la percentuale
femminile nei Cda delle quotate supera il
17%, era del 5% nel 2007. «È proprio cambiata la mentalità — dice Lella Golfo —.
Oggi si chiede il curriculum anche a un
uomo che entra in Cda, perché lo si deve
confrontare con quello della donna. Ora
Il confronto
Quali donne hanno un ruolo nell’economia italiana? Nel gennaio 2007 (anno
europeo delle Pari opportunità) CorrierEconomia aveva provato a individuare le
30 donne più influenti dell’economia italiana. Dopo un lavoro di ricerca, realizzato insieme a Governance Consulting, tra
i vertici delle Authority, delle istituzioni,
delle grandi società pubbliche e private,
delle organizzazioni degli imprenditori e
dei lavoratori, delle università, dei media, di tutto ciò che, insomma, ha un impatto economico (ma escludendo la politica), avevamo sottoposto una lista di 80
nomi a un gruppo di personalità dell’economia e della politica e dal loro giudizio
erano scaturiti i 30 nomi.
Quest’anno abbiamo rifatto lo stesso
processo ma abbiamo sottoposto i nomi
solo a una «squadra» femminile (box in
pagina). Anche questa volta sono state
escluse le cariche più politiche, ed è questo il motivo per cui non si trova il nome
di personalità indubbiamente rilevanti
come Maria Chiara Carrozza, ministra
dell’Istruzione, o Anna Maria Cancellieri,
ministra della Giustizia, o Maria Cecilia
Guerra, vice ministra del Lavoro.
Il metodo
Una lista di più di 700 nomi di
donne con posizione di rilievo o considerate un modello nelle società
quotate e private, nelle università,
nelle istituzioni, nelle grandi realtà
pubbliche realizzata da CorrierEconomia e Governance consulting.
Da questa prima lista ne è stata
selezionata una più ristretta di 65
persone, la cui valutazione è stata
sottoposta solo a «valutatrici»: le
giornaliste della 27esimaora del
Corriere, le presidenti di Fondazione Bellisario, Lella Golfo, di Pwa Milan, Monica Pesce, e di Valore D,
Claudia Parzani. Si sono considerati
la dimensione dell’impresa, l’impatto innovativo, il ruolo ricoperto e anche il ruolo di modello per altre donne, la visibilità. Poi si è votato.
M. S. S.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
c’è il tema della scelta, della selezione del
merito».
Governance
Nell’ambito della legge e delle società
quotate un altro merito va riconosciuto
ad alcuni manager e imprenditori che
hanno aperto le proprie aziende e, sul
fronte degli azionisti di minoranza, ad Assogestioni che con la società di executive
search Egon Zehnder ha proposto molti
dei nomi femminili che si trovano oggi.
«La mappa si sta allargando in modo
importante — dice Claudia Parzani, presidente di Valore D —. L’osservatorio di
In the boardroom (la «scuola» per diventare consigliere di amministrazione promossa dall’associazione, ndr) ci dimostra
che competenza e merito hanno sempre
più un impatto nella selezione. Le donne
stanno facendo un gran cambiamento
nel migliorare la governance: un cambiamento a costo zero ma che fa la differenza, per esempio, nell’attrarre investimenti».
Ci sono, insomma, molte nuove leve,
anche se magari devono ancora assumere quella visibilità che aiuta ad avere
un’influenza più larga. Ma molti sono i
nomi di quarantenni che rivestono ruoli
importanti, come Tatiana Rizzante Ceo
di Replay, Marcella Panucci direttrice generale di Confindustria, Isabella Fumagalli responsabile Italia di Bnp, Eleonora
Andreatta direttore delle fiction Rai, Lucia Aleotti Ceo Menarini, l’economista
Veronica Guerrieri, Giuseppina Baffi presidente Consip, Mariella Soldi Ceo 38enne di Discovery Italia... Così come molti
sono i nomi di personalità meno direttamente economiche ma rilevanti, come
Laura Iris Ferro presidente del Pio Albergo Trivulzio, come Francesca Cannizzo,
prima donna prefetto di Palermo, di Sabrina Castelluzzo, responsabile sezione
crimini informatici della Polizia postale,
Maria Luisa Pellizzari, capo dello Sco.
Si assiste, in ogni caso, a una maggiore attenzione al «fare rete». «C’è senz’altro più attenzione al network, mentre fino a pochi anni fa ciascuna stava per conto suo — conferma Monica Pesce —. Ma
uno dei motivi per cui molte donne si riconoscono in Maria Cannata è che dimostra che si può arrivare ai massimi livelli
facendo bene il proprio lavoro».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il commento
di Susanna Stefani*
Sempre più giovani. E con una famiglia alle spalle
In pochi anni si è abbassata l’età della salita al potere. Il modello? Mayer di Yahoo!
L
e ultime nomine importanti di donne in
Italia hanno acceso i
riflettori su un aspetto
per noi inconsueto: la normalità della loro vita privata a confronto con la
straordinarietà del ruolo
nella vita manageriale o
culturale.
Antonella Mansi (39 anni, due figli) appena nominata presidente della Fondazione Monte dei Paschi
di Siena, di cui dovrà cambiare totalmente il modus
operandi e l'immagine
nel paese; Elena Cattaneo (50 anni, due figli)
grande neurobiologa internazionale, che rappresenta l'eccellenza scientifica italiana, nuova senatrice a vita; Laura Cioli (50
anni, una figlia), che guiderà una realtà finanziaria
di grande rilevanza come
CartaSi sono l'esempio di
come si sia recentissimamente abbassata l'età
media della «salita al potere» e, allo stesso tempo, di come alle spalle di
queste donne di succes-
so ci siano quasi sempre
una famiglia e dei figli. Ci
sono molte altre presenze femminili con queste
caratteristiche giunte ai
vertici nell'ultimo quinquennio nel settore del life style, agroalimentare e
dei servizi.
D'altronde, abbiamo
nel mondo ultimamente
la comprova di queste
due osservazioni di base,
basta leggere la biografia
di Marissa Mayer, emblema di questo new deal.
Marissa, a 38 anni e con
un figlio in pancia, è stata
nominata l'anno scorso
Ceo del colosso mondiale
Yahoo!; è avvenente e vanitosa, ci tiene a vestirsi e
a truccarsi come tutte le
ragazze della sua età. Insomma, in tutto e per tutto una donna normale.
Il fatto che in un Paese
a cultura gerontocratica
come il nostro ci possano
essere dei debutti al potere — con la P maiuscola
— così giovanili fa specie;
ma, in fondo, se leggiamo
trattati scientifici sulle per-
formance per fasce di età
o ci rileggiamo pagine di
storia sulle imprese dei
grandi condottieri del passato, ci possiamo facilmente rendere conto di
come, fra i 30 e i 40 anni,
al massimo fino ai 50 anni, la specie umana raggiunga il massimo della
sua energia e
potenzialità. Quindi: niente di così sorprendente.
Forse siamo finalmente
tornati su un sentiero di
ravvedimento nel valorizzare le risorse quando so-
no al loro meglio.
Di queste nuove nominate stupisce anche la capacità di competere in posizioni impegnative avendo dietro alle spalle lo zaino della famiglia: compagni, figli, talvolta genitori
da assistere e senz'altro
molte più cose da organizzare nella giornata che la
propria agenda di appuntamenti professionali.
Ma: lo zaino è solo un peso oppure anche un elemento di equilibrio?
In fondo obbliga a tene-
re la schiena diritta e dentro ci si tiene tutto quello
che può servire nei momenti difficili: un cappello
impermeabile, una pila,
una bussola, dei calzettoni di ricambio, la foto delle persone care, un kit di
medicazione… La famiglia è tutto questo: un soccorso, un conforto, una
speranza; ci rende più stabili e più fiduciosi. Ecco
perché non ci deve sembrare così strano che queste donne super impegnate abbiano potuto raggiungere le loro vette e, ci
auguriamo, da queste dare contributi memorabili
all'economia, alla scienza,
alla politica anche grazie
al fatto di avere una famiglia.
*Fondatrice di GC
Governance Consulting
CORRIERECONOMIA
3
LUNEDÌ 23 SETTEMBRE 2013
IMPRESE & FINANZA
Oltre l’Atlantico
Uomini, storie
e strategie
Qui America Yallen, candidata alla Fed e il Nobel Akerlof, i Romer e i liberisti Stokey e Lucas. Potenti e uniti
Noi & gli altri Ma negli Stati Uniti
l’economia è un gioco di coppia
Emma Marcegaglia
47 anni, ex
presidente
Confindustria, guida
gli industriali europei
Cristina Messa
52 anni, rettrice
dell’Università Milano
Bicocca, tra gli atenei
più innovativi
Le power couple Usa: d’accordo in casa e, spesso, anche sulle ricette anticrisi
DI MARIA TERESA COMETTO
Janet Yellen, 67
anni, e George
Akerlof, 73
e premio Nobel.
Sposati da 35 anni
si sono incontrati
alla Federal
Reserve di
Washington. Ora
lei è candidata a
sostituire Bernanke
S
Monica Mondardini
52 anni, manager,
guida il gruppo
L’Espresso. È nel Cda
di importanti società
Livia Pomodoro
73 anni, presidente
del Tribunale di
Milano, sede di alcuni
dei maggiori processi
Lucrezia Reichlin
59 anni, economista
della London
Business School, è
nel Cda di Unicredit
Linda Laura Sabbadini
57 anni, direttore
dipartimento
statistiche sociali
dell’Istat
Paola Severino
64 anni, una delle più
importanti avvocate
italiane. Ex ministro
della Giustizia
e il presidente Barack Obama alla fine sceglierà Janet
Yellen come nuovo governatore della Federal Reserve,
la banca centrale americana, con una
sola nomina si garantirà la collaborazione di due cervelli economici di primordine. L'attuale numero due della
Fed, e probabile successore a Ben
Bernanke, è sposata con George
Akerlof, che ha vinto il premio Nobel
per l'economia nel 2001 (insieme a
Michael Spence e Joseph Stiglitz).
Uniti nella ricerca accademica e
nella vita domestica, Yellen e Akelorf
non sono però l'unica super coppia in
campo economico negli Stati uniti.
Anzi, il fenomeno delle coppie di professori nate nei campus Usa è un fenomeno diffuso e in crescita, ha detto
al The Daily Californian Christina
Romer, la metà di un'altra power couple, il cui marito è David Romer.
Maria Pierdicchi
56 anni, responsabile
Italia e Sud Europa
dell’agenzia di rating
Standard&Poors
Miuccia Prada
65 anni, stilista e
presidente della
maison Prada. Grande
sostenitrice dell’arte
Storie
Yellen, 67 anni e Akerlof, 73 anni,
sposati da 35 anni, a dire il vero si sono incontrati non all'università ma
proprio alla Federal Reserve di
Washington, dove hanno lavorato insieme nel biennio 1977-1978. «Ci siamo piaciuti immediatamente e abbiamo deciso di sposarci — racconta
Akelorf nella sua biografia sul sito
del premio Nobel —. Non solo le nostre personalità sono perfettamente
compatibili, ma siamo anche perfettamente d'accordo sulla macroeconomia. L'unica differenza è che lei è un
po' più favorevole di me al libero
scambio». Dopo una breve parentesi
insieme alla London school of economics sono tornati negli States nell'80,
a insegnare alla University of California a Berkeley, dove nell'81 è nato il
figlio Robert, anche lui diventato poi
economista (adesso insegna alla University of Warwick). Yellen e Akerlof hanno fatto ricerca insieme fino a
quando nel '94 lei ha iniziato a far carriera nella Fed, con una pausa dal '97
al '99 come capo dei consiglieri economici del presidente Bill Clinton. «L'
ho aiutata il più possibile occupandomi io delle faccende in casa e quando
era alla Casa Bianca il mio ruolo nel
darle supporto psicologico nel mezzo
delle tempeste politiche quotidiane è
stato ancor più importante», si vanta
Akelorf. Che negli ultimi anni ha studiato fra l'altro il rapporto fra inflazione e disoccupazione: se la moglie viene nominata davvero a capo della
Cristina Rossello
51 anni, segretaria del
patto di Mediobanca,
segue le grandi
famiglie italiane
Valeria Sannucci
60 anni, vice
direttrice generale
Bankitalia e
commissaria Ivass
Anna Maria
Tarantola
68 anni, presidente
Rai. È stata capo
vigilanza di Bankitalia
La stanza dei bottoni
Christina
& David Romer,
keynesiani di
ferro. Nati
entrambi
nel ’58 si sono
conosciuti al Mit.
Tre figli, vivono
e lavorano
insieme
a Berkeley
Scuola di Chicago
Nancy Laura
Stokey & Robert
Lucas Jr. La
coppia più
celebre
dell’Università di
Chicago. Lui ha
vinto il Nobel. Ora
la loro
collaborazione è
solo «domestica»
Keynesiani
Amica di Yellen, sua collega a Be-
rkeley e sua tifosa nella corsa alla
successione di Bernanke è Christina
Romer, che dev'essere particolarmente soddisfatta della sconfitta
delle ambizioni di Larry Summers a
diventare lui governatore. Neo keynesiana di ferro come il marito David, la Romer si era battuta per varare un super stimolo da 1.800 mi-
Ansa
a quanto sembra, per gli Stati Uniti. The European House Ambrosetti ha raddoppiato aprendo, dopo l’ufficio di
rappresentanza di New
York, una base operativa ai
piedi di Capitol Hill. E alla
guida è stato chiamato un attento, e molto ben introdotto, conoscitore degli equilibri a Washington: Simone
Bemporad, ex numero uno
di Finmeccanica negli States.
***
Lobbisti a Bruxelles. Antonio Patuelli e Aldo Minuc-
Ansa
re oltre il semplice marketing. Tanto più che giovedì a
Palazzo Soragna ci saranno
l’ex ministro Giulio Tremonti, in veste però di fiscalista, con la collega di studio
Laura Gualtieri, e l’animatore del Forum di Villa d’Este,
Valerio De Molli, nella doppia veste di relatore e moderatore.
***
Lobbisti a Washington.
Un occhio a Parma, ma la testa resta sempre proiettata
allo sviluppo internazionale,
con un interesse particolare,
Ansa
Tremonti pensa alle famiglie. Ambrosetti sbarca a Washington, Patuelli cerca a Bruxelles
S
Aver saputo combinare economia e vita personale a 360˚ ha invece reso popolari anche fuori dall'accademia e dalla politica i quarantenni Betsey Stevenson e Justin Wolfers, inventori della lovenomics ovvero della «economia dell'amore».
Si erano conosciuti ad Harvard studiando per il dottorato in Economia, conseguito nel 2001 e poi hanno fatto ricerca insieme sulle dinamiche del matrimonio e del rapporto genitori-figli e su temi come il
rapporto fra felicità e ricchezza. Da
un anno insegnano alla University
of Michigan vicino a Detroit, ma lei
ha fatto un salto all'insù nella carriera la scorsa estate, quando Obama
l'ha chiamata a far parte del Council of economic advisors.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
a cura di Carlo Cinelli e Federico De Rosa
Quattro ingegnere al tavolo di Elkann
upercommercialisti
per il passaggio delle
consegne. Il tema del
convegno non è sicuramente
nuovo: imprese familiari tra
crescita e passaggio generazionale. Assolutamente inedito è però il panel che
l’Unione Parmense degli Industriali è riuscita a mettere
in piedi per i suoi associati.
All’iniziativa si sono associate The European House Ambrosetti, lo studio Tremonti,
Vitali, Romagnoli, Piccardi e
Banca Albertini Syz. Strana
miscela. Che sembra punta-
Ben lontana da Keynes è invece la
coppia più famosa della University
of Chicago, Nancy Stokey, 63 anni e
Robert Lucas Jr., 76 anni, vincitore
del Nobel per l'Economia nel '95 per
il suo lavoro sull'ipotesi delle aspettative razionali. Sono insieme dall'82,
quando lei si è trasferita da Harvard
a Chicago per insegnare prima alla
Northwestern University e poi alla
stessa University of Chicago. Hanno
collaborato nella ricerca fino all'89,
quando hanno pubblicato il libro Recursive Methods in Economic Dynamics, ma da allora la loro partnership è «solo domestica», ha precisato lui nella sua biografia per il Nobel.
Lovenomics
Betsey
Stevenson &
Justin Wolfers.
Quarantenni,
sono gli inventori
della lovenomics
ovvero della
«economia
dell'amore». Si
sono conosciuti
ad Harvard
Fed, potrà darle un contributo significativo nel difendere la politica monetaria espansiva di cui Yellen è una
strenua paladina, in nome della necessità di stimolare la tiepida ripresa
americana.
liardi di dollari all'inizio del 2009,
quando era presidente del Council
of economic advisers alla casa Bianca e il neo-eletto Obama doveva decidere la strategia per uscire dalla
Grande Recessione.
Ma Summers, direttore del «National economic council», un altro
organismo di «consiglieri economici» del presidente, si oppose alla dimensioni di quell'intervento, che
venne ridotto a 800 miliardi di dollari. Dimessasi dall'incarico alla Casa
Bianca nel settembre 2010, la Romer
è tornata a insegnare e fare ricerca
con il marito. Nati entrambi nel '58,
si erano conosciuti studiando per il
dottorato in Economia al Massachusetts institute of technology, conseguito nell'85, poi avevano iniziato a
insegnare a Princeton e dall'88 vivono e lavorano insieme a Berkeley, dove sono anche nati i loro tre figli.
Faccia a faccia John Elkann.
A sinistra, dall’alto, Antonio
Patuelli e Giulio Tremonti
ci ne hanno bisogno come il
pane. Soprattutto il primo,
ora che è scattato il conto alla rovescia sugli asset quality review a cura della Bce e
sugli stress test dell’Eba.
È cominciata dunque la ricerca del nuovo responsabile
della sede di Bruxelles della
Febaf, la Federazione delle
Banche, delle Assicurazioni
e della Finanza presieduta
da Fabio Cerchiai. Dopo la
partenza di Chiara Riondino, destinazione gli uffici della Commissione di Josè Manuel Barroso, le prossime
settimane saranno decisive
per individuare il nuovo manager-lobbista delle banche
e delle assicurazioni italiane.
***
Quattro «ingegnere» per
John. «Per far ripartire il motore dell'Italia, più donne de-
vono scegliere scienze e tecnologia». Ne è convinto uno
che di motori e tecnologia se
ne intende, come il presidente della Fiat. John Elkann sarà protagonista di un faccia
a faccia giovedì mattina, al
museo della Scienza di Milano con quattro studentesse
di ingegneria. La chiamata è
giunta da Claudia Parzani,
neo presidente di ValoreD.
Apre la sessione Maria Chiara Carrozza, il ministro dell’Istruzione che avrà il compito di illustrare «il ruolo
delle istituzioni nella formazione e nell’indirizzo del talento». Al tavolo top manager come Patrizia Grieco di
Olivetti, Andrea Guerra di
Luxottica, Francesca Pasinelli di Telethon e Donatella Treu del Sole 24 Ore.
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