Marzo 2012 - Associazione Free Mind

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Marzo 2012 - Associazione Free Mind
Numero 5
14/03/2012
Il Giornale dei Siculianesi
Addio Ciccio (Francesco Ingrao)
Tutti noi prima o poi moriamo; quello che conta, però, non è
vivere per sempre ma creare e generare qualcosa che viva al
posto tuo per sempre.
Rubrica Cinematografica: Il Marchese de Grillo
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Ferrovie Dimenticate: da Villa Romana a Siculiana
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Musica: incontriamo i “Contro Tempo”
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FREEMIN NEWS
Promozione del territorio
La Chiesa Madre di Siculiana
La Chiesa Madre (o Matrice) ,dedicata a S. Leonardo è un’
imponente struttura architettonica di epoca barocca che è stata
edificata dai Padri Carmelitani alla fine del XVI sec. d.C., su
concessione del terreno da parte del Barone Blasco Isfar. Il
termine “Matrice” è riferibile a differenti edifici di culto; essenzialmente è la chiesa principale di un paese o di una città
alla quale guida c’è un sacerdote insignito del titolo di Arciprete. Essa si erge in cima ad un’ampia scalinata ed è esternamente sormontata da una cupola a strisce bianche che domina
tutto l’abitato. Al suo interno la chiesa , presenta una struttura
a tre navate con una cupola posta su un tamburo ottagonale. Grazie alla generosità di Don Vincenzo Alfani,che donò
500.000 lire, e di tanti altri devoti, si poterono compiere i lavori di ampliamento e di decorazione della Chiesa. Iniziate nel
1750, le opere si conclusero nel 1813 con la realizzazione del transetto, della cupola, dell'abside, della sagrestia e dell'oratorio. In seguito anche Mons. Domenico Maria Lo Jacono si impegnò per l'arricchimento della Chiesa. Lavori di decorazione furono eseguiti sotto la guida degli arcipreti Minnella e Antona. Con gli arcipreti Cuva e Argento si fecero degli importantissimi lavori di restauro conservativo delle strutture murarie e degli interni. Al suo interno la chiesa custodisce il
simulacro del “Crocifisso Nero”,Santo patrono di Siculiana,cui non solo sono devoti i siculianesi , ma anche gli abitanti dei
vari paesi limitrofi e di tutto il mondo. Un tempo il Crocifisso era custodito a sua volta nella cappella del vicino Castello
chiaramontano, divenuto oggi come tutti sappiamo di proprietà privata. Non mancano inoltre elementi di grande rilievo
architettonico come ad esempio “Un preziosissimo sarcofago ebraico” del XV sec. d.C., oggi utilizzato come fonte battesimale, e otto formelle ritraenti scene dell'Antico Testamento sono custoditi all'interno della cappella del Battistero. La vasca
reca degli stemmi reali spagnoli e un'epigrafe ebraica che recita: "Nell'anno 1475: Samuele, figlio di Rabbi Yôna Sib'ôn.
Riposi in Paradiso". Si tratta di uno dei più antichi reperti archeologici che testimoniano la presenza ebrea in Sicilia.Numerose sono anche le raffigurazioni pittoriche sia su tela che su intonaco. Raffaello Politi affrescò la volta dell'unica
navata del Santuario. Copiando l'opera della Sistina del Michelangelo, dipinse la creazione di Adamo, la creazione di Eva e
la tentazione dei progenitori. Sono certamente
dell'artista siracusano altre opere tra cui il Sacro
Cuore e il Cristo che guarisce il cieco nato. Un
autentico pezzo d'arte domina imponente la navata dalla loggia sovrastante il portale della
Chiesa: si tratta del magnifico organo a canne
"Vincenzo Mascioni" del 1939, che ha ritrovato
il suo antico splendore a seguito di un accurato
restauro dopo decenni di silenzio.
Rossella Palermo
NUMER O 5
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Attualità
Da Villa romana a Siculiana, Ricordando la vitturina
Dopo trentaquattro anni dalla chiusura della splendida linea
ferroviaria a scartamento ridotto "Porto Empedocle - Castelvetrano", è stata organizzata una giornata interamente dedicata alla memoria della tratta, che è stata possibile ripercorrere a piedi, in bici, e a cavallo. Si è riuscito a coinvolgere circa 400 partecipanti provenienti da tutta la provincia. Di questi, oltre un centinaio erano ciclisti aderenti alle varie associazioni tra cui i nostri compaesani della KALAT BIKE, una
ventina circa hanno percorso la linea a cavallo, e la parte
rimanente ha voluto percorrere a piedi la linea ferroviaria
godendosi panorami mozzafiato in luoghi ricchi di storia.
Soddisfatti e sorridenti grandi e piccoli, che hanno potuto
Tratta
Castelvetrano–Selinunte
Inaugurazione[1]
20 giugno 1910
Siculiana–Porto Empedocle 16 dicembre 1911
Selinunte–Sciacca
21 febbraio 1914
Cattolica Eraclea–Siculiana 16 giugno 1915
Ribera–Cattolica Eraclea
26 febbraio 1917
Sciacca–Ribera
2 luglio 1923
apprezzare le bellezze di un "pezzo" di ferrovia abbandonata e
mai più utilizzato. Tutti i partecipanti hanno anche usufruito della colazione, offerta dal Comune di Realmonte, e di un buffet
offerto dal Comune di Siculiana. Un’iniziativa , che lascia soddisfatti tutti quanti i promotori dell'evento.
Fino al marzo del 1978, a Siculiana erano attive due stazioni
della Ferrovia Castelvetrano-Porto Empedocle a scartamento
ridotto, ovvero la stazione principale, ubicata vicino al centro, e
la stazione di Siculiana Marina, funzionante nei solo mesi estivi. Entrambe le stazioni furono dismesse a seguito della soppressione del primo tronco della linea, tra Porto Empedocle e
Ribera. Da più parti sono state avanzate proposte di ripristino
dell'esercizio ferroviario a Siculiana a scopo turistico, ma una
consistente porzione del sedime ferroviario è stata occupata da
palazzi e strade private.
Domenico Marsala e Colletto Gerlando
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FREEMIN NEWS
Curiosità
Il vero significato dell’otto marzo
Giorno 8 marzo, come tutti sappiamo, si festeggia la festa della donna.
Questa data è stata istituita per ricordare le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne.
In Italia, questa celebrazione si è tenuta per la prima volta nel 1922.
Le donne che hanno combattuto per la parità dei sessi e dei diritti hanno voluto dare un significato simbolico alla festa,
proprio per ricordare il lungo percorso che hanno dovuto affrontare per giungere alla loro piena attuazione.
Nel 1946 si era alla ricerca di un fiore che potesse contraddistinguere e simboleggiare questa ricorrenza, furono proprio
le donne italiane a trovare nelle palline morbide e accese, che costituiscono la profumata Mimosa, il simbolo della festa
delle donne.
La storia ci insegna che l'origine della Festa della donna risale al 1908, quando un gruppo di operaie di un’ industria
tessile di New York si ribellò scioperando per diverse giornate. L'8 Marzo il proprietario della fabbrica bloccò tutte le
porte dello stabilimento per impedire alle operaie di uscire; in seguito allo scoppio di un incendio, le lavoratrici, tra cui
alcune italiane, rimasero prigioniere nella fabbrica e morirono arse dalle fiamme.
L'8 Marzo si ricorda, dunque, quella triste giornata.
Fortunatamente, dopo lunghe battaglie, le donne del ventunesimo secolo possono godere dell’uguaglianza formale e sostanziale tra i due sessi.
Le donne dei giorni nostri, però, specialmente le più giovani, ignorano il senso vero della ricorrenza e spesso non sono
neanche a conoscenza delle dure lotte affrontate solo pochi anni addietro.
La festa della donna è diventata, ormai, solo una festa consumistica.
I locali e le attività operanti nel settore della ristorazione, approfittando della ricorrenza, organizzano serate dedicate al
gentil sesso, spesso con contenuti poco rispondenti al significato vero della festa dell’8 marzo.
Ancora oggi, sono molte le associazioni che lottano per combattere le discriminazioni nei confronti delle donne.
Negli ultimi mesi, purtroppo, abbiamo assistito, sempre più frequentemente, ad un aumento considerevole degli episodi di
violenza che riguardano le donne.
Molto si è fatto per la parificazione dei diritti tra i due sessi, ma, ad oggi, vi è un gap legislativo per quanto riguarda la
lotta contro la violenza verso le donne, le quali troppo spesso non vengono sufficientemente tutelate.
Davide Lauricella
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Si cunta e si bon cunta
U rispettu nn’a u nomu
Si raccunta a Siculiana di lu sequestru di don Vicenzu S., pussidenti e burgisi di lu piriudu prima di la prima
granni guerra.
Dopu lu fattu, l’omini di ‘ncampagna pigliati a jurnata pi arripusarisi tecchia la schina ci addumannavanu:
“Don Vicè, a’ vuscienza cuntassi quannu lu sequestraru…”
Certu ca u viddanu i studiava tutti. Si cunta ca don Vicenzu, quannu ci faciva cogliri li ficu, pi ‘un ci nni fari
mangiari ‘ncapu l’arbulu vistu ca nun i putiva taliari di nterra, ci faciva viviri un mmuccuni d’acqua e pritinniva ca l’ajvanu
a sputari quannu scinnivanu. Ma lu vidannu spiculà di linghisi na canna d’acqua accussì comu era tra li cimi iati si surchiava u muccuni s’abbuttava di ficu e prima di scinniri si viviva u muccuni di la canna ca tiniva attacca cu un lazzu
intra a cammisa, comu scinniva ci sputava u muccuni nna i pedi e don Vicenzu era cuntentu.
Riturnamu a u sequestru ca don Vicenzu ricurdava ancora cu tantu spaventu: “Era l’ura di u vespru e
dopu mmardatu u sceccu accavarcavu pi turnari a u paisi. Propriu sutta u vazu sentu na vuci ca mi fici gilari u sangu: Vuscenza, scinnissi senza vutarisi, vuscenza avi puntata na scupetta, si vuscenza fa u spertu ci sparu!”. Era u’ briganti! U stomacu si misi sutta supra, scinnivu di u sceccu e mi vitti ‘ncappucciari cu un saccu, scantatu ci dissi: -Chi vuliti?
Ju sugnu u’ poviru cristianu, mali ‘un haiu fattu mai a nuddu- Comu rispunti a verità!”.
L’omini, cu i zappuddi mmani a schina isata ascutavanu tistiannu facennu finta d’essiri ‘ntrissati e paricipannu cu sprissioni d’occasioni a secunnu di u cuntu cu: “sta…!”, ntercalannu cu qualche corpu di minchia.
Don Vicenzu: “Narrè a schina sentiva ‘npuiri u ferru di la scupetta. U briganti cu vuci ferma: -Vuscenza
facissi chiddu ca ci veni cumannatu e ‘un ci succedi neti! Accavarcassi a u sceccu!- E m’aiutaru a chianari, ogni minutu mi pariva na jurnata. –Unni mi stati purtannu?- U briganti: -Vossia ‘u’ si piglissi pinzera ca è a boni mani!- Mi ficiru
scinniri intra na caverna ca comu mi tiraru u cappucciu mi pariva notti all’aria aperta quantu era granni. Rispittusi,
ogni jornu mi facivanu manciari: pasta, tumazzu, pira, u biccheri di vinu e na fumata mi facivanu fari. U briganti un
jornu di chisti mi purtà carta e calamaru: -Vuscenza scrivessi a so mugliri ca chistu è l’urtimu avvisu e si ‘un manna i
cincucentumilaliri a vuscenza ci u mannamu pezza pezza!- Mi misi a scriviri a littira prigannu a me muglieri d’accuntintalli e comu e d’eghiè.
Dopu du jorna mi ficiru mettiri arrè u saccu ‘ntesta e u briganti mi dissi: -Vicè camina!- Quannu ascutavu ca
m’ajva livatu u vuscenza, capivu ca me muglieri sordi ’un ci nn’ajva mannatu, e mi sintivu moriri a sta mancanza di
rispettu di u briganti, m’armavu di curaggiu e cu a forza di a dispirazioni ci dissi: -M’hata a scutari tecchia prima di
qualsiasi dicisioni. Si m’ammazzati faciti u’ favuri a me muglieri, lassatimi libbiru, ca comu arrivu intra i sordi vi li
portu ju stessu. Parola di don Vicenzu S.! Ma si m’ammazzati nun viditi ne cazzi e ne mazzi e u’ mortu di chiù aviti
supra la cuscenza!U briganti stetti na maciata di minuti ‘nsilenziu e po’ dissi: -Vicè, sta vota vogliu azzardari, ma si entru du
jorna nun metti i grana nnarrè a figuredda di u Sacramentu ti vegnu a sparu unni ti trovi!- E ci fu u’ silenziu di tomba,
aspittavu, po’ chiamavu: -Unni siti?- nenti! Dopu un’ura tuttu cacatu mi livavu u cappucciu e ‘ntornu ‘un c’era cchiù
nuddu. Mi trovava propriu unni mi pigliaru. Arrivatu intra comu mi vitti me muglieri ocu di essiri filici ittà na vuci di
spaventu. Idda vuliva sapiri ma stetti mutu. Cuglivu li grana e all’indomani ci li misi nna u postu pattuitu.
Dopu tri misi a la fera di mazzagustu sintivu arrè dda vuci di u briganti ca ‘un mi pozzu scurdari mai cchiù,
di narrè li spaddi: -Vuscenza assabenedica!- E pinzavu ca putiva essiri na scupittata si ‘unn’avvissi mantinutu a parola! E ora ravagliamo! Scuttamuni u pani…”.
Alphonse Doria
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FREEMIN NEWS
Musica
Free Mind News in... "ControTempo"!
Puntuale, come ogni mese, arriva l' appuntamento con la rubrica musicale del Free Mind News! Oggi, dopo l' esperienza palermitana,
torniamo nel nostro amato paese, per incontrare due ragazzi che fanno parte della band che oggi andremo ad intervistare.
Stiamo parlando di Francesco Miliziano e di Lillo Campo, direttamente dai "ControTempo",compagine musicale che si sta affermando
nel nostro paese e in tutto l'agrigentino. Ma passiamo subito con l' intervista, e... Buona Lettura!
1. Ciao ragazzi e benvenuti "Free Mind News". Non facciamo aspettare i nostri lettori
e cominciamo subito l' intervista. Chi sono i "Contro Tempo"?
"ControTempo" è una tribute band di Ligabue, ed è composta da 5 elementi: Lillo
Campo (basso elettrico), Francesco Miliziano (chitarra/solista), Emanuele Zambito
(chitarra elettrica), Leonardo Santino (batteria), Massimiliano Caruana (voce).
2. Dove nascono i "ControTempo"?
La band ha origine in una casa universitaria di Palermo nel 2009. Le tante serate
passate "schitarrando", in compagnia di tanti amici e con l'ausilio di tanto buon vinello,
hanno fatto da cornice a quell'idea di voler mettere su un gruppetto musicale. Ci si trova, dunque, in una serata di inizio primavera, a bere
qualche bicchiere in un locale e tra un whisky&cola e l'altro ci si organizza per la prima prova, fatta in acustico in campagna del primo
batterista, Giovanni Barrafato.
Nel corso dei primi mesi, il gruppo è formato da 5 elementi: 2 chitarre, basso, batteria e voce ma, successivamente, la line up subisce
delle modifiche fino ad arrivare alla formazione di oggi. Ci teniamo a ringraziare Giovanni Pinzarrone (voce), Pasquale Lo Vecchio (batteria)
e Leondardo Li Vecchi(voce) che hanno suonato con noi per oltre un anno e mezzo. Grazie ragazzi!
3. Originale è il nome "ControTempo". Da cosa deriva questo curioso nome?
Il gruppo, dopo un anno di attività, prende il nome di "CONTROTEMPO" ed è, come già detto, una vera e propria LIGABUE tribute band. Il
nome "ControTempo" deriva da un fatto curioso, in quanto uno dei componenti del gruppo era solito suonare fuori tempo, in contro tempo
appunto!
4. Come sappiamo, il repertorio di Ligabue è molto vasto. Quali sono i brani che avete
scelto di proporre al pubblico che vi ascolta?
Il nostro vasto repertorio abbraccia tutti i più grandi successi del cantante emiliano, che vanno dal primo album "BALLIAMO SUL MONDO",
"FUORI COME VA?, "MISS MONDO", fino agli ultimi successi, come "IL MEGLIO DEVE ANCORA VENIRE", brano dell'ultimo album
"ARRIVEDERCI MOSTRO".
5. Quali sono i posti che più preferite per le vostre esibizioni?
Per le nostre esibizioni abbiamo sempre preferito esibirci in pub, piazze e locali notturni di vari paesi dell' agrigentino.
6. Qual' è l' obiettivo che vi siete proposti dalle prime uscite e che ancora oggi vi
spinge a suonare insieme?
L'obiettivo dei 5 componenti del gruppo è proporre più
fedelmente possibile i brani, dando l'impressione agli
ascoltatori di vivere un piccolo concerto del rocker emiliano e di far divertire il più possibile la gente che ci delizia
con la loro presenza. Un obiettivo che già è stato raggiunto
è quello della longeva attività del gruppo.
Infatti, il 29 aprile 2012 i "ControTempo" compieranno 3
anni di età con un attivo che va oltre le 50 serate in un soli
due anni.
Ringraziamo Francesco e Lillo per la loro disponibilità e
auguriamo a loro di
continuare sempre in questo progetto musicale, già arrivato ad un buon punto dopo
quasi 3 anni di attività.
Detto questo, non mi resta che salutarvi e darvi appuntamento al prossimo mese, con
un' altra band da conoscere. Grazie per l' attenzione e..
Stay Tuned!
Salvatore Rizzo
NUMER O 5
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Rubrica Cinematografica
Il Marchese del Grillo
REGIA:MARIO MONICELLI
Interpreti: Alberto Sordi, Paolo Stoppa, Flavio Bucci,
Caroline Berg
Il MARCHESE DEL GRILLO restituisce un ritratto
satirico e geniale della società del tempo ,in cui l'aristocrazia esercitava praticamente un potere divino ai
danni della povera gente abusando tra l'altro della
propria condizione per trascendere e prendersi gioco
delle legge (vi ricorda qualcosa?). Fulcro del film è
ovviamente il marchese Onofrio del grillo, cinico,
sprezzante, edonista e sempre pronto allo scherzo
spesso alle spese di poveri disgraziati (clamoroso
quello ai danni di Gasperino il carbonaio, alcolizzato
sosia del Marchese e quindi scambiato con esso al
solo scopo di prendere in giro la propria famiglia). Il
Marchese oltretutto perfettamente consapevole del
marciume del proprio ceto non fa altro che mettere in difficoltà le autorità ed i suoi pari smascherandone la corruzione al
solo scopo di compiacere se stesso ed il proprio egocentrismo in situazioni di cui credetemi la comicità è leggendaria quanto
ineguagliata, anche grazie ad Alberto Sordi che dimostra ancora una volta se ce ne fosse bisogno la propria grandezza .Ma
non di solo Alberto Sordi vive l'opera di Monicelli, l'intero film è costellato da personaggi che rappresentano in maniera
caricaturale il loro tempo ed in pillole anche il nostro, uno di essi è frà bastiano (Flavio Bucci) prete pazzo dato alla macchia
insieme ad un gruppo di briganti, sua è infatti una delle frasi più rappresentative dell'intero film riferita al popolo vittima e
carnefice di se stesso: "e infine posso perdonare a voi figli miei che non siete padroni di un c***o".
In definitiva il Marchese del Grillo è stato l'ultimo film a rappresentare la commedia italiana, quella pura, sboccata ma allo
stesso tempo profonda e con una critica ben chiara che sorprenderà piacevolmente chiunque lo guardi (Alberto Sordi da
solo vale la visione), l'unico rimpianto è non aver più un regista come Monicelli che ha saputo portare la commedia italiana
a livelli altissimi, dopo di lui quasi il nulla (a parte il Gabriele Salvadores di Mediterraneo) e di certo non basta un Cristhian De sica a riciclare le idee del maestro (vedi il remake di Amici miei).............fatevi un piacere, vedetevi un film
dell'81 e vedrete che c'è qualcos'altro oltre alle pernacchie e alle vacanze di dementi vari in grado di farvi ancora sorridere.
Arrigo Francesco
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FREEMIN NEWS
Pagina Sportiva
Siculiana calcio… Obiettivo salvezza e Piacevoli visite
Si continua a lottare per la salvezza, nelle ultime tre gare valevoli per il campionato di 2°categoria girone B i ragazzi del
Siculiana calcio hanno collezionato, un pareggio, una vittoria e una sconfitta, in totale quattro punti che ancora non ci assicurano la salvezza. La sfida a ultimo sangue è con la Quisquinese calcio (squadra di Santo Stefano quisquina), che nelle
prossime quattro partite tenterà il sorpasso, queste le ultime quattro gare del campionato per le due squadre che puntano
alla salvezza.
Data e ora delle gare
Le ultime 4 gare per il Siculiana calcio.
Le ultime 4 gare per la Quisuinese
11/03/2012 15.00
Atletico Raffadali - Siculiana
Quisquinese - Palazzo Adriano
17/03/2012 15.00
Siculiana - Citta Di Giuliana
Cattolica Eraclea - Quisquinese
25/03/2012 16.00
Quisquinese - Siculiana
Quisquinese - Siculiana
31/03/2012 16.00
Siculiana - Palazzo Adriano
Contessa Entellina - Quisquinese
La classifica (ultimo aggiornamento
09/03/2012)
Classifica Campionato 2a Categoria Regular Season - Girone B
POS
TEAM
PT
G
V
N
P
GF
GS
DR
Penal.
Atletico Raf1
fadali
38
18
11
5
2
38
13
+25
0
2
Bolognetta
38
18
12
2
4
44
26
+18
0
34
18
10
4
4
33
22
+11
0
31
18
9
4
5
28
19
+9
0
25
18
7
4
7
18
23
-5
0
24
18
6
6
6
23
22
+1
0
Cattolica
3
Eraclea
Albatros
4
Lercara
Citta Di Giu-
5
liana
Sporting Club
6
Sciacca
Palazzo
7
Adriano
24
18
6
6
6
25
26
-1
0
8
Castronovo
22
18
5
7
6
24
26
-2
0
9
Life
18
18
5
3
10
22
27
-5
0
Contessa
10
Entellina
16
18
4
4
10
29
45
-16
0
11
Siculiana
15
18
4
3
11
27
47
-20
0
12
Quisquinese
13
18
3
4
11
18
33
-15
0
Da segnalare le piacevoli visite, e soprattutto prestazioni del “marinisi” Alfonso Ciulla e del montallegrese Paolo Manrella,
entrambi fuori sede per motivi di lavoro e studio, che trovandosi in Sicilia per qualche settimana di ferie, hanno approfittato di
dare una mano d’aiuto alla sua squadra, infatti, Ciulla ha giocato per 90° minuti lottando a ogni contrasto e regalandoci giocate
d’alta classe, mentre negli ultimi 25 minuti sul risultato di 2 a 3 per gli avversari, è entrato in campo Paolo manrella che con il
suo talento ha prima messo in grave difficoltà la difesa avversaria, per poi castigarli con un missile da fuori area e cosi segare
il gol del risultato finale 3 a 3. Quest’episodio mostra l’amore che hanno i ragazzi per la maglia del Siculiana calcio.
Domenico Marsala e Calogero Navarra
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Tornei ACSI Provinciali
Associazione Centri Sportivi Italiani
ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA
(D.P.R. 530 – 2 AGOSTO 1974 – art.31)
COMITATO PROVINCIALE DI AGRIGENTO
Via L. Sturzo, 29 – Fax : 0922.815595
92010 SICULIANA (AG)
Campionato Provinciale Acsi di calcio categoria Esordienti – Risultati della prima giornata di campionato
Si è disputata la prima giornata di campionato provinciale Acsi di calcio per la stagione sportiva 2011/2012, manifestazione sportiva riservata alla categoria Esordienti, organizzata dal comitato provinciale Acsi di Agrigento, presieduto da Giuseppe Balsano e si iniziano a delineare le classifiche dei tre gironi.
In testa alla classifica del girone A Tre Torri con 3 punti, seguono Ravanusa e Boys Licata con 1 punto, chiudono la classifica con zero punti Aitras Calcio e Football Village R. Traina che osservava il turno di riposo.
Il girone B è guidato da Gattopardo con 3 punti, segue Invicta Amagione e Porto Empedocle con 3 punti e Raffadali con
zero punti.
Nel girone C la compagine dell’Athena batte con un netto 7 a 0 Pan Sagittarius. Da disputare giorno 8 marzo l’incontro
Sporting Club Favara-Santa Sofia.
Campionato Provinciale Acsi di calcio categoria Esordienti – Risultati della prima giornata di campionato
Si è disputata la prima giornata di campionato provinciale Acsi di calcio per la stagione sportiva 2011/2012, manifestazione sportiva riservata alla categoria Esordienti, organizzata dal comitato provinciale Acsi di Agrigento, presieduto da
Giuseppe Balsano e si iniziano a delineare le classifiche dei tre gironi.
In testa alla classifica del girone A Tre Torri con 3 punti, seguono Ravanusa e Boys Licata con 1 punto, chiudono la
classifica con zero punti Aitras Calcio e Football Village R. Traina che osservava il turno di riposo.
Il girone B è guidato da Gattopardo con 3 punti, segue Invicta Amagione e Porto Empedocle con 3 punti e Raffadali
con zero punti.
Nel girone C la compagine dell’Athena batte con un netto 7 a 0 Pan Sagittarius. Da disputare giorno 8 marzo l’incontro Sporting Club Favara-Santa Sofia.
Siculiana, 06/03/2012
Per l’Acsi Comitato provinciale Agrigento
Giuseppina Pilato
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FREEMIN NEWS
Rubrica Gastronomica
Le "sfince" di San Giuseppe
Salve a tutti e ben ritrovati, per questo mese di Marzo la ricetta che vi propongo non è altro che quella del dolce il quale
solitamente si usa preparare per la festa di San Giuseppe ovvero i “Sfingi ri San Giuseppe”. I "sfingi ri San Giuseppe",
come si chiamano in dialetto, proprio perché consumate in occasione della ricorrenza del santo, hanno alcune caratteristiche particolare, quali una forma irregolare, e sono inoltre condite con crema di ricotta, grani di pistacchio e scorza
d’arancia candita.
Le diverse etimologie proposte per il suo nome indicano chiaramente la sua somiglianza con una spugna.
Infatti, in latino, il nome metaforico è "spongia" e
questa a sua volta deriva dal greco “sfoggia”.
La cucina siciliana, poiché impiega elementi semplici
e poveri anche nei dolci, li esalta aggiungendo un
ingrediente insostituibile: la fantasia.
Si possono considerare come delle frittelle poiché
generalmente per frittella s’intende una pastella liquida e fritta in padella con abbondante olio caldo; dal
punto di vista organolettico essa ha una tecnica speciale d’impasto della farina in cui il lievito fa la sua
parte e consentirà alla cottura di gonfiarsi ed assumere un aspetto dorato e soffice.
L’estro dei nostri pasticcieri e l’abilità delle suore dei
monasteri hanno trasformato questa semplice frittella
in un dolce prelibato, dedicandola al Santo protettore degli umili: come umili sono i suoi ingredienti.
Qualunque sia il nome che è dato nel dialetto o nella forma, vanno sempre ed ogni caso fritte in grassi e addolcite con miele o zucchero, così come gli arabi c’insegnarono, soprannominandole “le sfang”. Ancora oggi i nostri contadini e le nostre
nonne continuano a farle con la medesima semplice ricetta.
Sfincia,sfincitedda e sfinciuni designano a loro volta prodotti diversi, appartenenti ora al salato, ora a quella dolce che designa ugualmente la stessa famiglia delle sfincie.
La ricetta: "la Sfincia"
Occorrente:
500 g. di farina 6 uova
200 g. di zucchero 250 g. di latte
25 g. di lievito olio
Procedimento
Impastate la farina con tre uova intere e tre tuorli, unite il
lievito sciolto nel latte tiepido e lo zucchero. Lavorate fino
ad ottenere un impasto morbido e lasciate lievitare fino a
che l’impasto presento bollicine in superficie. In olio caldo
tuffate poi cucchiaiate d’impasto.
Appena dorate, togliete le sfincie, mettetele da parte ad
assorbire l’olio in eccesso e spolverate con zucchero.
Gucciardo Gerlando.
NUMER O 5
Vendo
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Lillo 3496065246
Bicicletta Bianchi, Numero 26
Lillo 3496065246
Gommone Suzuky DS360AL con Hercules DJ Consolle MK2 150€ Scheda Video ATI Radeon
motore DF9.9
trattabili
HD3870 512MB DDR3
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Franscesco 3284518838
Gerlando 3201769029
Salvatore 3206874436
Acquario marino tropicale Askoll
210litri, 20Kg di roccia viva
Scarpe calcetto Adidas n.42
Nero-Arancio 40€
Yamaha XCity 125cc Anno
2008, Colore nero, tagliandato
Gilera DNA 50cc Colore
Blu-Bianco Anno 2005
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Francesco 3284518838
Gerlando 3496065246
Gerlando 3930104402
Calogero 3899631024
Colore Giallo-Nero
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Calendario Eventi
PROGRAMMA
marzo 2012
 8 Marzo - Festa delle Donne
 19 Marzo - San Giuseppe
 23 - 31 Marzo - Ore 9.00
Manifestazione Nazionale
Uovo di Pasqua AIL
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L’Associazione FreeMind
Associazione Ricreativa Culturale Free Mind
Cod.Fisc.: 93055740844
Indirizzo: Via G. Marconi n° 112
Telefono: 3297275050 (Domenico)
Sito Web: http://associazfreemind.altervista.org/
E-mail: [email protected]
Profilo Facebook: www.facebook.com/AssociazioneFreeMind
Foto Reporter: Domenico Marsala
Assistente Foto Reporter: Gerlando Colletto
Responsabile Impaginazione e Grafica: Fabrizio Cacicia
Responsabile Distribuzione: Alberto Cacicia
Responsabile Archivio: Calogero Navarra
Gli articoli sono scritti e curati da: Lillo Campo, Salvatore Rizzo, Davide Lauricella, Calogero Navarra, Martina Puccio, Giorgia
Vitello, Gerlando Gucciardo