Progetto Campus per Diversamente Abili - casa-di

Transcript

Progetto Campus per Diversamente Abili - casa-di
Presentazione "Progetto Campus per Diversamente Abili"
IDEATORE DEL PROGETTO:
 Dati Personali: Giuseppe Ravetti, nato il 09/12/1977 ad Alessandria e residente a
Castellazzo Bormida (AL) in Vicolo Noè - 30 Int. 3.
 Contatti: Tel.3285316610, mail; [email protected]
 Qualifiche e titoli di studio: attestato Operatore Socio Sanitario; Diploma di Dirigente
di Comunità.
 Esperienze lavorative: dal 2006 lavoro presso il centro diurno per disabili "Lo Zainetto"
di Ovada (AL); precedentemente sono stato occupato presso la comunità per minori
"Harambee" di Casale M.to (AL) e la comunità per minori "Agape" di Castelboglione
(AT).
 Attività sportive: per più di vent'anni ho militato in varie società calcistiche della
provincia di Alessandria; nel 2011-2012 ho allenato la categoria esordienti presso la
società di calcio "Castellazzo Bormida"; nell'anno 2012-2013 ho allenato la categoria
pulcini presso la società di calcio "Castellazzo Bormida"; nel 2012 ho conseguito
l'attestato del corso Coni-FIGC per i settori giovanili); nel 2013 ho conseguito il
patentino di allenatore di base Uefa B; sto attualmente allenando la società "Tiger Novi"
di Novi Ligure militante in terza categoria.
PROGETTO : "CAMPUS PER DIVERSAMENTE ABILI"
 Definizione e analisi del problema: la persona con un disagio psichico e/o fisico ha
difficoltà a relazionarsi con il mondo esterno, a portare al di fuori le sue problematicità e
le sue emozioni e a fare esperienze di integrazione con le cosiddette "persone normali".
Lo sport è un ottimo canale attraverso cui può avvenire quest'integrazione; attraverso il
gioco si migliora il livello di salute, cresce l'autostima, si può aiutare il ragazzo
diversamente abile a raggiungere dei buoni livelli di socializzazione e partecipazione.
L'obiettivo principale del progetto è quello di migliorare il livello di benessere della
persona diversamente abile, coniugando le esperienze di un team di esperti, maturate
sia nell'ambito sportivo che in quello educativo-psicologico. E' importante, inoltre,
migliorare la comunicazione verbale e non verbale dei ragazzi disabili, sia nel gruppo di
pari, che con i conduttori del campus. I conduttori, d'altra parte, dovranno favorire
1
questa comunicazione utilizzando un linguaggio chiaro per impartire le spiegazioni,
chiarendo gli eventuali errori tecnici commessi dai ragazzi, in modalità tali da non
accrescere in loro l'ansia dovuta alla prestazione o la frustrazione conseguente al
fallimento di un esercizio (per esempio, se un ragazzo commette un errore in un
esercizio per la prima volta, l'allenatore deve rispiegargli l'attività da svolgere; se sbaglia
una seconda volta, bisognerà utilizzare una comunicazione che possa essere di stimolo
e di incitamento per il ragazzo).
 Destinatari dell'intervento: soggetti svantaggiati dai 18 ai 40 anni (sia maschi che
femmine).
 Obiettivi generali: promuovere l'accettazione e l'integrazione della persona disabile;
favorire la socializzazione attraverso il gioco del calcio e tutto ciò che vi ruota intorno
(l'ambiente della società calcistica, i compagni, la "vita di spogliatoio"); la regolare
attività sportiva, inoltre, migliora il funzionamento dell'apparato circolatorio, aiuta a
rafforzare i tessuti muscolari ed ossei, stimola una maggior efficienza del sistema
immunitario e riduce la tensione, l'ansia e lo stress.
 Obiettivi specifici: incrementare l'autostima della persona disabile; stimolare i ragazzi
coinvolti a rispettare le regole connesse all'ambito calcistico e a lavorare a livello
collettivo; a livello fisico, migliorare la coordinazione visuo-motoria, l'orientamento
spaziale e la tecnica di base di gioco del calcio; stimolare l'apprendimento e la
conoscenza del materiale da gioco utilizzato.
 Fasi di realizzazione:
 Durata e periodo del campus: 5 giorni, dal lunedì al venerdì nel periodo
primavera/estate.
 Luogo di svolgimento: l'attività necessita di un'area sportiva attrezzata, nelle cui
vicinanze ci siano la locazione in cui si dormirà durante il campus, una palestra, una
piscina.
 Soggetti coinvolti nel progetto: 22 persone con disabilità cognitiva medio-lieve e
compromissioni fisiche lievi; tra le persone che faranno domanda di iscrizione, verrà
fatta una valutazione rispetto alle capacità individuali dei soggetti per poter scegliere
quelli più idonei all'attività del campus.
 Organizzazione delle giornate del campus:
o 1° giorno:
 dalle 8,00 alle 8,30: accoglienza presso il campo sportivo
 dalle 8,30 alle 9,00: sistemazione presso le camere della struttura alberghiera
2
 dalle 9,00 alle 9,30: divisione nei vari gruppi di lavoro e inizio dell'attività
sportiva
 dalle 9,30 alle 10,30: attività sportiva
 dalle 10,30 alle 10,45: pausa
 dalle 10,45 alle 11,45: attività sportiva
 dalle 12,30 alle 13,30: pranzo
 dalle 13,30 alle 14,30: un momento di relax
 ore 14,45: ritrovo e smistamento nei gruppi di lavoro
 dalle 15,00 alle 17,00: attività sportiva
 dalle 18,00 alle 19,30: un momento di condivisione sul lavoro svolto durante la
giornata con l'ausilio di supporti video e successivo momento di relax
 dalle 19,30 alle 20,30: cena
 dalle 21,00 alle 22,30: visione di un film oppure uscita di gruppo
 ore 22,30: riposo a letto
Nelle giornate successive, la sveglia sarà alle ore 7,30 e la colazione dalle 8,00
alle 8,30. Le attività sportive presuppongono sia attività calcistiche sul campo che
attività in piscina. Inoltre, in una giornata durante il campus si terrà una gita, con
meta da concordare, sempre di attinenza sportivo/calcistica.
In caso di pioggia, le attività saranno svolte all'interno di una palestra
convenzionata.
 Tipologia del personale impiegato: oltre al sottoscritto, responsabile del progetto,
sono necessari due allenatori con patentino Uefa B e attestato di operatore socio
sanitario oppure laurea o corso da educatore. E' necessario, inoltre, l'inserimento di una
figura professionale sanitaria di riferimento (medico, infermiere o massaggiatore), che
non sia presente al campus, ma che sia reperibile per qualsiasi problematica. Sarà
anche necessario un addetto alle riprese video e alle foto durante le attività del campus.
 Tipologia delle attività - laboratori:
 tecnica e tattica
 coordinazione visuo-motoria
 attività in piscina
 gita presso gli impianti sportivi di una società calcistica
 una o due mattinate dedicate a un personaggio del mondo del calcio a livello
professionistico
 educazione alimentare per gli sportivi
 attività specifica per i portieri
3
 educazione al pre-partita
 le regole del calcio e i vari ruoli

Elenco dei materiali da utilizzare:
 cinesini
 conetti
 pettorine
 paletti
 porte piccole e grandi
 palloni
 cerchi
 due divise complete per ogni partecipante (maglietta, pantaloncini,
calzettoni)
 divise per gli allenatori
 tutto l'occorrente per coordinare le attività (fischietti, lavagnette, cartelline
fermafogli)
 Verifiche del progetto: le verifiche verranno fatte in itinere. Gli allenatori
utilizzeranno giornalmente una tabella di valutazione per ogni partecipante, in cui
saranno giudicati il comportamento, l'interazione e l'integrazione con i compagni, la
valutazione per ogni singola attività (capacità di svolgerla correttamente,
rendimento).
Ogni partecipante dovrà presentare e consegnare:

documento d'identità

tessera sanitaria

malleva nei confronti della società calcistica

terapia farmacologica con annessa autorizzazione alla somministrazione da parte
dei genitori agli istruttori del campus

informativa sulla privacy e liberatoria immagini/video firmate
Castellazzo B.da (AL), lì 17/01/14
Firma
Ravetti Giuseppe
4