Lago Maggioresito.qxd - Associazione Stilema
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L'Associazione Culturale Stilema. L'arte da vivere propone agli Associati Il Lago Maggiore: le Isole Borromee, il Sacro Monte di Varallo, i Giardini di Villa Taranto e la Rocca d’Angera 31 marzo, 1, 2 e 3 aprile 2011 con Giordana Buonamassa Stigliani Se per caso si possiedono un cuore o una camicia, bisogna vendere la camicia per visitare i dintorni del Lago Maggiore Stendhal Giovedì 31 marzo: Roma / Stresa Ore 7.05: partenza da Piazzale Ostiense, fronte fontana dell'A.C.E.A. Ore 7.20: partenza dalla Stazione Tiburtina. Viaggio in bus Gran Turismo Roma-Stresa: km 680 circa. Sono previste soste durante il percorso. Pranzo libero in autogrill. Arrivo a Stresa e sistemazione in hotel "La Palma". Tempo libero. Cena in hotel e pernottamento. Venerdì 1 aprile: le Isole Borromee Giornata dedicata alla navigazione sul Lago e alle meraviglie delle Isole Borromee. Inizieremo con l'Isola Bella dove, nel 1632, il Conte Vitaliano Borromeo iniziò la costruzione del monumentale palazzo barocco e della maestosa scenografia dei giardini che diedero fama all'Isola e che ancor oggi documentano gli splendori di un'epoca. La dimora dei Borromeo offre ai visitatori un ambiente elegante e sontuoso che conserva inestimabili opere d'arte: arazzi, mobili, statue, dipinti, stucchi ma anche le curiose grotte a mosaico, luogo di frescura e di diletto. Terminata la visita al Palazzo, si accede ai giardini per una piacevole passeggiata. Questo singolare monumento fio- rito sviluppato a terrazze ornate e sovrapposte, è un classico e inimitabile esempio di "giardino all'italiana" seicentesco. Fra piante esotiche e rare, la spettacolare fioritura è progettata per offrire colori e profumi da marzo a ottobre. Pranzo libero. Proseguiremo con l'Isola Madre, la più grande delle Isole Borromeo e la più caratteristica per l'atmosfera raccolta, silente, incantata: un giardino di piante rare e fiori esotici nel quale vivono in piena libertà pavoni, pappagalli e fagiani d'ogni varietà creando il fascino di una terra tropicale. L'Isola Madre è particolarmente famosa per la fioritura di azalee, rododendri, camelie, ma anche per i pergolati di glicini antichissimi, l'esemplare più grande d'Europa di Cipresso del Cashmir di oltre duecento anni, le spalliere di cedri e limoni, la collezione di ibiscus, il Ginkgo biloba. Nel 1978 è stato aperto al pubblico il Palazzo del XVI secolo, interessante per la ricostruzione di ambienti d'epoca e per le collezioni di livree, bambole e porcellane. Eccezionale l'esposizione dei "Teatrini delle Marionette" del '600/'800 (www.borromeoturismo.it). Rientro in hotel. Cena e pernottamento. Sabato 2 aprile: il Sacro Monte a Varallo e i Giardini di Villa Taranto In prima mattinata raggiungeremo il Sacro Monte di Varallo (Stresa-Varallo: km 50 ca.), dichiarato dall'UNESCO Patrimonio dell'Umanità. Il Sacro Monte sorse per iniziativa del Beato Bernardino Caimi, che, di ritorno dalla Terra Santa (alla fine del sec. XV), volle ricreare i luoghi della Palestina. Al progetto, settant'anni più tardi, si interessò anche S. Carlo Borromeo, che diede nuovo impulso all'opera e la denominò "Nuova Gerusalemme". Il complesso degli edifici, circa cinquanta, è stato portato a termine nel corso di due secoli. Ogni cappella rappresenta, con affreschi (circa 4.000 figure) e con gruppi di statue (circa 400), scene della vita di Gesù e di Maria. Fra gli artisti più rilevanti impegnati a Varallo, sicuramente va citato Gaudenzio Ferrari, che collaborò con il fondatore ad avviare il Sacro Monte, realizzando la grandiosa cappella della Crocifissione (www.sacromontedivarallo.it). Pranzo libero. Nel pomeriggio, visita ai Giardini di Villa Taranto. "Un bel giardino non ha bisogno di essere grande, ma deve essere la realizzazione del vostro sogno anche se è largo un paio di metri quadrati e si trova su un balcone". Così spiegava il Capitano Neil Mc Eacharn a cui dobbiamo la nascita di questi meravigliosi giardini. Nel 1931, il Capitano Scozzese decise di acquistare la proprietà dalla Marchesa di Sant'Elia per trasformarla in un esemplare giardino all'inglese, ubicato in un lembo d'Italia che, pur con maggior morbidezza e ricchezza di toni, poteva ricordargli la nativa Scozia. Quest'opera doveva conciliare due esigenze fondamentali: estetiche ma anche botaniche, in quanto le varie vegetazioni dovevano trovare condizioni di terreno e di clima il più possibile ideali. Le tappe della creazione dei nuovi giardini videro diverse fasi lavorative, sino alla loro ultimazione nel 1940. Migliaia di piante, importate da ogni parte del mondo, costituiscono collezioni rarissime. Realizzato così il "suo" giardino, che chiamò Villa Taranto, in memoria di un suo antenato, il Maresciallo McDonald, nominato Duca di Taranto da Napoleone, il Capitano volle che il significato dell'opera, gentile e poderosa, venisse proiettato nel tempo e, con un esempio di squisita generosità, donò la proprietà allo Stato Italiano esprimendo il desiderio che la sua impresa avesse continuità nel futuro. Oggi il patrimonio botanico dei Giardini di Villa Taranto è vastissimo: comprende circa 1.000 piante non autoctone e circa 20.000 varietà e specie di particolare valenza botanica. La Villa non è visitabile, in quanto è adibita a sede della Prefettura della nuova Provincia del Verbano - Cusio - Ossola. Dal 1952, i Giardini sono aperti al pubblico (www.villataranto.it). Rientro in hotel. Cena e pernottamento. Domenica 3 aprile: la Rocca Borromeo di Angera Mattina dedicata alla visita guidata della Rocca d'Angera (StresaAngera: km 40 ca.). Raro esempio di edificio medievale fortificato integralmente conservato, il castello o Rocca Borromeo di Angera si erge su uno sperone di roccia calcarea che domina la parte meridionale del Lago Maggiore. In posizione strategica per il controllo dei traffici, fu proprietà della casata dei Visconti, originaria del Verbano, e nel 1449 fu acquistata dai Borromeo, cui ancor oggi appartiene. L'imponente costruzione racchiude testimonianze importanti della storia locale, ripercorsa attraverso il mirabile ciclo di affreschi risalente alla fine del XIII secolo della "Sala della Giustizia", le Sale Storiche e la Torre Castellana, dalla cui sommità si gode un panorama di rara suggestione: l'ampia distesa del Lago Maggiore, Arona, le Prealpi e le Alpi compongono uno scenario di insolita bellezza. Nella Rocca Borromeo è ospitato il Museo della Bambola e del Giocattolo, la collezione più importante in Europa, cui è annessa un'ampia sezione dedicata agli automi francesi e tedeschi del XIX secolo e una sala separata dal percorso dedicata a bambole e giocattoli di provenienza extraeuropea. Recente è infine l'apertura del Giardino Medievale che ripropone, nella spianata che si affaccia verso il Lago, un giardino medievale realizzato a seguito di studi su antichi codici, documenti d'epoca e immagini su manoscritti miniati (www.borromeoturismo.it) Al termine partenza per Roma (Angera-Roma: km 650 ca.). Pranzo libero in autogrill. Rientro a Roma previsto in tarda serata. (Dato il largo anticipo con cui si provvede alla stesura di questo programma, si avvertono i signori associati partecipanti della possibilità di modificare la successione o il contenuto delle visite guidate proposte). Informazioni e prenotazioni: infoline 3486960431 www.associazionestilema.it [email protected] L’arte da vivere