Raw Therapee: un convertitore Raw gratuito

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Raw Therapee: un convertitore Raw gratuito
Raw Therapee:
un convertitore Raw gratuito
Software
Raw Therapee è un
software gratuito
che si propone
come alternativa ai
software originali per
lo sviluppo del Raw:
offre diverse funzioni
utili, tra cui la
possibilità di tornare
sui propri passi.
Raw Therapee è, in due parole, un programma di conversione Raw di buona qualitàescaricabilegratuitamente.Siappoggia
al metodo di conversione DCRaw di natura
Open Source, filosofia di distribuzione secondo la quale il codice viene sviluppato
liberamente ed altrettanto liberamente
viene diffuso; questo si traduce, nel caso
di Raw Therapee, nello sforzo congiunto
di molti programmatori indipendenti su
porzioni comuni di codice per lo studio
dei vari formati Raw supportati all’interno
dell’applicazione.
Il software è compatibile con Windows
2000 e superiori, oltre che con Linux.
L’aggiornamento dei nuovi formati “grezzi” avviene scaricando la versione più
recente del programma e rileviamo come
la compatibilità con i Raw oggi in circolazione sia veramente estesa.
Raw Therapee si presenta con una interfaccia grafica a toni di grigio che copre
tutto lo schermo; tale neutralità consente
di lavorare anche per molto tempo su file
in sviluppo senza affaticare la vista e, soprattutto, con la garanzia di poter valutare
in modo eccellente la coerenza cromatica
dei risultati.
La disposizione dei pannelli è ordinata, con
la sezione sulla sinistra che ci permette di
localizzare le cartelle dove caricare i nostri
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Raw, di visualizzare la storia delle correzioni nonché gli (importanti) istogrammi.
La sezione di destra è destinata alle regolazioni, mentre la parte centrale è divisa
tra una finestra superiore dedicata alla
visualizzazione dell’immagine selezionata, e quella inferiore che ha la funzione di
browser.
Quest’ultimo ha rivelato fin dall’inizio
una buona velocità di visualizzazione
delle immagini; è integrato con il classico
sistema di classificazione a stelle, da una
a cinque, ed è possibile filtrare la finestra
visualizzando le immagini che rispondono
a certi criteri, definiti dall’utente, purché
registrati all’interno dei dati Exif, ovvero
nei metadati.
Una volta selezionato nel broswer il file da
elaborare, esso compare ingrandito all’interno della finestra di anteprima.
Per le regolazioni più fini si può aprire una
piccolafinestrasupplementarecontenente
il dettaglio desiderato al 100% del file
originale.
Non mancano ovviamente i controlli (due
pulsantitriangolariinalto)chepermettono
di attivare gli avvertimenti per le zone di
sovra e sotto-esposizione.
Accanto a questi troviamo i comandi per
la rotazione e per la riflessione dell’immagine.
Pannello exposure
La parte più sofisticata del programma si
trova nella colonna di destra e comprende
le palette che consentono di effettuare le
regolazioni dell’immagine e lo sviluppo: è
da qui che si interviene su esposizione, dettaglio, colore, trasformazione e metadati.
Le correzioni ai valori esposimetrici sono
in generale assai complete; oltre ai classici
cursori dedicati all’esposizione, al punto di
nero, alle alte luci ed al contrasto, troviamo
i comandi per operare sulle ombre e le alte
luci.
Una raffinatezza, destinata a chi si vuole
operare sulle curve, è la possibilità di
gestire mediante tale costrutto il livello di
luminosità dello scatto. Il metodo di modellazione, di elevata precisione, prevede
che alla curva di Luminanza siano abbinati
cinque cursori che lavorano sia su contrasto e compressione delle alte luci, sia sulle
ombre; questo metodo infatti non lavora
sui canali RGB, come la curva di tono,
bensì sui canali LAB, in genere molto graditi dai fotoritoccatori esperti.
Pannello Detail
I comandi di Raw Therapee per regolare
la nitidezza e la riduzione del rumore li
troviamo nelle funzionalità facenti capo
all’etichetta Dettaglio. Per questo tipo di
o
Compattando le due colonne laterali si ottimizza lo spazio a disposizione. Un pulsante azzurro nel menu in alto attiva l’etichetta
con i principali dati di scatto: fotocamera, esposizione, ISO, lunghezza focale e ottica.
La gestione principale dello sviluppo del
Raw ricalca quello
di CameraRaw.
Interessante il metodo Livelli automatici.
Per ridurre o aumentare le dimensioni del
file sviluppato ci sono
cinque possibili metodi,checomportano
una differente velocità di elaborazione.
interventi il manuale consiglia di valutare
le modifiche dalla finestra di anteprima al
100%, per tenere sotto controllo i particolari più fini.
Per la nitidezza, caso più unico che raro, il
programmaconsentedisvilupparel’immagine con due metodi differenti: la consueta
maschera di contrasto ed un metodo chiamato “deconvoluzione”; tale metodo non
lavora tanto sull’aumento del contrasto dei
bordi quanto sul metodo inverso che generaunasfocaturae,tramiteunaelaborazione
complessa, ricalcola la possibile nitidezza
dell’immagine.
Per quello che riguarda la riduzione del
rumore, essa è applicabile alla luminanza
o alla crominanza: in base al tipo di fotocamera si ottengono risultati di buona
qualità attivando la limitazione del rumore
sui bordi.
Pannello di gestione del colore
Il pannello di gestione del colore consente,
come di consueto, la regolazione fine della
temperatura colore e della componente
magenta-verde, eventualmente (sempre)
presente all’interno di scatti non bilanciati
al meglio; mancano invece, a differenza
di CameraRaw, i controlli per desaturare
alcune tinte specifiche.
Il contagocce, in questo contesto, serve per
campionare una zona di toni neutri, ma si
tenga presente che opera al meglio solo se
si è inserito nella scena un cartoncino di
grigio medio, opportunamente orientato.
Ad un primo sguardo ci pare molto interessante la funzione di potenziamento
colore, che genera immagini più sature
del normale, ma con quel tocco tipo Fuji
Velvia o Kodachrome che non potrà non
attrarre chi ancora oggi rimpiange la resa
della emulsione delle pellicole, a fronte di
quella fin troppo “corretta” del sensore. E’
unafunzionedaprovare,ancheperchénon
satura in modo lineare l’RGB ma tramite
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Controllo luminanza: come funzionamento e risultati è simile al controllo di tono; invece di lavorare sui
canali RGB agisce invece col metodo
CIELAB.
Completa la finestra dei dati Exif, con gli
utili pulsanti per la loro rimozione e l’ancor
più utile tasto Ripristina. Nella finestra per
l’inserimento dei dati IPTC il fotografo può
inserire tutti i crediti relativi agli scatti realizzati, nonché le parole chiave.
I profili colore sono gestiti attraverso i profili
ICM. In caso di periferiche particolari o profili
di stampa dedicati essi vanno caricati nel sistema
operativo e poi, all’interno del programma.
un attento controllo dei canali in modalità
LAB.
Raw Therapee dispone anche del miscelatore canali, destinato a quanti sono interessati alle tecniche creative.
Sempre dal pannello Colore abbiamo
l’opportunità di abbinare i profili colore
alle rispettive immagini; di default troviamo sRGB, Adobe 1998, ProPhoto,
WideGamut. Altri profili possono ovviamente essere caricati, se già installati all’interno del nostro sistema. Di norma Raw
Therapee carica il profilo sRGB, in quanto
gli altri profili colore sono sì più ampi ma
anche più difficili da mandare in stampa.
Pannelli Trasformazione e Metadati
Il pannello Trasformazione offre gli strumenti per variare le dimensioni del file
Raw. Oltre al consueto strumento taglierina
(abbinabile ai vari rapporti di immagine, da
1:1 a 16:9); abbiamo anche lo strumento
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per raddrizzare le linee cadenti o l’orizzonte.
La risoluzione in dpi in uscita è impostabile
da questo pannello.
Molto gradita la griglia, per le sue ottime
impostazioni: oltre a dividere l’immagine
secondo la regola dei terzi, offre anche il
controllo delle diagonali e quattro griglie
armoniche.
E’ a portata di clic anche la correzione delle
distorsioni ottiche, mediante cursori appositi che si prendono cura di distorsione,
aberrazioni cromatiche e vignettatura.
L’ultimo pannello permette di visualizzare
tutti i metadati Exif registrati, nonché di
inserire i dati IPTC relativi allo scatto.
L’uso pratico
Una volta regolata un’immagine, è possibile applicare alle altre le stesse impostazioni;
per farlo si salva un pre-set e lo si applica
alle altre immagini tramite il browser.
Onestamente il comando di CameraRaw
denominato Sincronizza è più comodo,
ma in Raw Therapee il browser integrato
migliora molto la gestione dei file.
Da notare come i file Raw siano visualizzati nel browser con un’impostazione base e
non sia possibile abbinare differenti profili
di pre-visualizzazione; se si rende necessario modificare le icone è meglio preparare
un profilo standard per ogni fotocamera e
applicarlononappenasiaccedeallesingole
cartelle.
Una volta stabilite le regolazioni da
applicare a tutte le immagini si passa all’importante fase dello sviluppo. Da qui i
file vengono processati con una sequenza
precisa di regolazioni; volendo si può tuttavia sviluppare direttamente un file senza
inserirlo nella coda di sviluppo.
Un’altra alternativa è quella di passare il
file direttamente ad un editor, definibile
come preferito all’interno delle preferenze
Per “mettere in bolla” le immagini scattate lo strumento “Ruota”
offre sia il collaudato cursore di rotazione che la pratica riga su cui
poi il programma calcola la corretta angolazione.
I metodi di interpolazione sono i
più conosciuti, comprese alcune
variazioni di Bicubico per scegliere
se esaltare la nitidezza oppure mantenere i toni più morbidi.
del programma.
Data la natura Open Source di Raw
Therapee l’icona nel pulsante dell’editor
è impostata, come lecito attendersi, sul
coyote di GIMP. Attenzione però a non
esportare dentro GIMP file a 16 bit perché
non sarebbero accettati, date le limitazioni
dell’applicativo.
I formati di uscita sono in tutto cinque: Jpeg
a 8 bit, Tiff e Png a 8 bit oppure a 16 bit.
La funzione Storia
Una funzione che troviamo con piacere
all’interno di Raw Therapee è la Storia.
Ogni passaggio eseguito viene registrato
e, quando le regolazioni cominciano a non
essere più quelle desiderate dall’utente,
basta selezionare uno stato di lavorazione
precedente per ritornarvi.
Una ulteriore funzione collegata alla storia
è quella degli Snapshot: in pratica, memorizzano, a mo’ di istantanea, alcuni stadi di
lavorazione del Raw, regolazioni comprese; gli snapshot si annullano in ogni caso
quando si carica un’altra immagine; dunquepermanteneretracciadelleregolazioni
conviene salvarle all’interno dei pre-set.
Un esempio: se dobbiamo impostare
l’esposizione, in modo certo, e poi lavorare in più modi differenti sulla nitidezza,
andremo a salvare uno snapshot dell’esposizione corretta, per poi regolare
una prima volta la nitidezza (e salvare
un ulteriore snapshot temporaneo o un
pre-set permanente di questa prima correzione del dettaglio).
Per applicare differenti correzioni sulla
nitidezza,continuandonelnostroesempio,
si torna indietro nei passi di lavorazione
andando a caricare nuovamente lo snapshot dell’esposizione, per poi procedere
come prima. Tale metodo di lavoro non ci
è nuovo e ne ritroviamo accenni all’interno
di altri programmi di fotoritocco; fatto sta
che, applicato allo sviluppo dei Raw, ci
fornisceunmaggiorcontrollosuiparametri
grazie alla flessibilità di poter tornare indietro alle fasi corrette.
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Il metodo “deconvoluzione” applica un complesso calcolo per migliorare la
nitidezza delle immagini tramite un algoritmo che si basa sull’inverso della
sfuocatura. Aumentando il valore in “iterazioni” i risultati migliorano, a scapito del tempo di sviluppo.
I parametri per la maschera di contrasto sono quelli più
conosciuti; a dimostrazione della bontà del progetto di
Raw Therapee sono state incluse le regolazioni per operare solo sui bordi e per limitare gli aloni.
Demosaicizzazione
Un ulteriore punto di forza di Raw
Therapee, che rischia di passare inosservato, è la demosaicizzazione. Questo è il
procedimento standard applicato da tutti
i programmi di conversione Raw per via
dell’origine interpolata dei dati colore provenienti dai sensori. Si tratta di un passaggio teso a ricostruire il dettaglio cromatico
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dell’immagine evitando (cosa che in parte è
fatta anche dal filtro antialias) la comparsa
del moiré.
Di solito non entriamo mai in contatto
con questi parametri, ma all’interno di
Raw Therapee possiamo scegliere tra due
metodi differenti di demosaicizzazione.
Tramite il metodo standard HPHD possiamo sfruttare al meglio le doti velocistiche
delnostroprocessore,conunaelevatissima
velocità di sviluppo. Al contrario, con alcune fotocamere dotate di filtro antialias debole, conviene provare il secondo metodo
a disposizione, denominato EAHD, utile
per ridurre alcune trame che l’altro metodo
corregge solo parzialmente. Il rovescio della medaglia è costituito dalla sua maggiore
lentezza.
Per rendere più
vivaci le immagini
la funzione
potenziamentocolore
opera sui canali
LAB e limita molto
l’intervento sulla
saturazione delle
tinte della pelle;
inoltre previene che
con valori elevati si
generino tinte piatte
in zone critiche.
La finestra di salvataggio dei file contiene il menu per le scelte di formato
file tra gli essenziali Jpeg 8 bit, Tiff
8/16 bit e il meno usato Png 8/16 bit.
L’opzione “salva subito” consente di
sviluppare immediatamente il file, che
altrimenti viene inserito nella coda di
sviluppo.
INFO
RawTherapee V2.4 Release
Candidate 2
Gratuito
www.rawtherapee.com
Il giudizio
Il manuale del software è in formato PDF,
disponibile anche in italiano. Nonostante
sia composto solo da 31 pagine affronta
in maniera comprensibile tutti gli argomenti degni di nota. Il PDF inoltre è ricco di link utili ad approfondire i temi più
complessi legati alla gestione del formato
grezzo.
Apprezzabile il fatto che chi ha scritto il
manuale abbia cercato di dare, oltre alle
Una caratteristica molto particolare di Raw Therapee è la funzione
Storia. In ogni momento si può tornare indietro sui nostri passi, oppure
salvare un particolare stato di lavorazione (Istantanea).
spiegazioni pratiche relative all’uso del
software, anche alcuni consigli su come
usare i diversi parametri.
Con questo applicativo il mondo Open
Source dimostra che si possono creare
software di livello pari alle proposte commerciali, senza venire meno alle esigenze
di usabilità del prodotto.
L’impressione di buona qualità che abbiamo avuto all’inizio è continuata fino al
termine della prova e, sebbene il program-
ma sia in fase beta (quasi definitivo ma con
piccoli bachi), si è dimostrato assolutamente stabile, anche su macchine datate.
Nel complesso quindi Raw Therapee è
una valida alternativa ai software originali
e lascia la piacevole sensazione di avere a
che fare con un prodotto curato e soprattutto progettato con attenzione, anche se
gratuito.
Maurizio Costa
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