Algeria - Camere di Commercio
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Algeria - Camere di Commercio
C Caam meerraa d dii C Co om mm meerrcciio od dii G Geen no ovvaa U Uffffiicciio oE E--C Co om mm meerrccee ee C Co om mm meerrcciio oE Esstteerro o S Sp po orrtteelllloo p peerr ll’’IIn ntteerrn naazziio on naalliizzzzaazziio on nee INFORMAZIONI GENERALI***************************** SUPERFICIE POPOLAZIONE DENSITA’ LINGUA 2.381.741Kmq 34.178.188 abitanti (luglio 2009) 13,1 ab./Kmq Arabo Musulmani (99,5%); cattolici (0,1%); minoranze di ribaditi, scismatici di ceppo berbero, mozabiti Algeri Repubblica Democratica Popolare Dinaro Algerino (AD) 1€ = 108,806 AD (dicembre 2009) RELIGIONE CAPITALE FORMA ISTITUZIONALE UNITA’ MONETARIA TASSO DI CAMBIO Fonte: ICE 2 INFORMAZIONI GENERALI***************************** Governo L’Algeria è uno stato dell’Africa del nord, appartenente al Maghreb; secondo Paese del continente per superficie, l’Algeria è membro dell’Unione Africana e della Lega araba praticamente dal momento della sua indipendenza dalla Francia nel 1962, fa parte dell’OPEC dal 1969 ed ha contribuito fattivamente alla creazione, nel 1988, dell’Unione del Maghreb Arabo (UMA). L’Algeria è divisa in 48 wilaya (province). I wali sono nominati dal Presidente (Abdelzaziz Bouteflika, in carica dal 1999), rispondono al Ministro dell’Interno e possiedono ampi poteri, anche nel settore economico. Secondo la Costituzione (del 1976, modificata nel 1979 ed emendata nel 1988, 1989 e 1996), l’Algeria è una Repubblica Democratica Popolare, sebbene di fatto il ceto militare eserciti ancora una grande influenza. La costituzione consente libertà d’organizzazione dei partiti politici, purché approvati dal Ministero dell’Interno, che verifica che non siano su base confessionale, linguistica, razziale o regionale e che non ammettano né la violenza né le influenze straniere. Il Presidente della Repubblica è eletto a suffragio universale, diretto e segreto per un mandato di 5 anni; è il capo dello Stato: firma i decreti presidenziali, nomina le alte cariche della Repubblica, ha diritto di grazia e di commutazione della pena, assegna decorazioni; presiede il Consiglio dei ministri: nomina e rimuove il Primo Ministro; è responsabile della difesa nazionale, anche come capo delle forze armate. Inoltre, guida la politica estera, conclude e ratifica i trattati internazionali, ha il diritto di organizzare ed indire referendum Il potere esecutivo è ripartito tra Presidente e Primo Ministro. Quest’ultimo gestisce i rapporti del Governo con il Parlamento in base ad un programma di Governo (se sfiduciato deve dimettersi, ma la sfiducia successiva a due Primi Ministri comporta lo scioglimento del Parlamento) e gestisce l’attuazione delle norme e l’Amministrazione Pubblica. Il potere legislativo è bicamerale asimmetrico: l’Assemblea popolare nazionale conta 389 eletti a suffragio universale diretto per un mandato di 5 anni, mentre il meno potente Consiglio nazionale conta 144 membri, 2/3 eletti indirettamente dagli eletti nei consigli locali e 1/3 designati dal Presidente, per un mandato di 6 anni (rinnovato per metà ogni 3 anni). Il Parlamento controlla l’azione del Governo e approva le leggi; il diritto d’iniziativa legislativa spetta al capo del Governo, oltre che ai parlamentari (in numero minimo di 20). Per quanto riguarda il potere giudiziario, i magistrati sono nominati dal Presidente. Il Governo sta proseguendo nel processo di liberalizzazione dell’economia. 3 ECONOMIA***************************************** S SIIT TU UA AZ ZIIO ON NE EE EC CO ON NO OM MIIC CA AG GE EN NE ER RA ALLE E L’Algeria ha avuto a lungo un’economia ispirata al socialismo di Stato. A partire dagli anni ’90 il Governo ha abbandonato questa impostazione pilotando la transizione verso l’economia di mercato. Nel medio termine il compito primario della politica economica algerina è stimolare gli investimenti nei settori non legati agli idrocarburi e ridurre progressivamente il tasso di disoccupazione. Il PIL dell’Algeria è stato valutato nel 2009 attorno ai 140 miliardi di dollari, in crescita del 2% a prezzi costanti rispetto al 2008, ma in diminuzione a prezzi correnti. Il tasso d’inflazione, secondo i dati della Banca Centrale Algerina, è salito nel 2009 al 5,5% e continua a crescere anche nel 2010 a causa del rialzo dei prezzi dei beni e servizi importati, provenienti per oltre il 58% dall’area Euro, la cui valuta si è rafforzata sui mercati mondiali. Nel tentativo di rilanciare la crescita economica, nell’aprile del 2005 l’Algeria ha intrapreso la preparazione del primo programma d’offerta upstream, ossia tutte le attività che vanno dall’esplorazione alla produzione d’idrocarburi. Il Paese intende spendere 45,5 miliardi di dollari tra il 2008 ed il 2012 per sviluppare il settore petrolifero, di cui 30 miliardi sono destinati al settore upstream. Il Governo prevede di raddoppiare la capacità di produzione petrolifera entro il 2012 allo scopo di soddisfare la domanda, che cresce ad un ritmo di oltre il 5% l’anno. Costante è la riduzione del debito estero, attestatosi nel 2009 a 4 miliardi di dollari (2,8% del PIL), rispetto ai 4,2 miliardi di dollari del 2008; tale riduzione è imputabile agli accordi multilaterali del 2006 e del 2005, rispettivamente tra Algeria e Francia e tra Algeria ed Italia. Il debito pubblico interno si è stabilizzato a circa 15 miliardi di dollari, pari a quasi l’11% del PIL, in leggera crescita (3%). Principali indicatori economici Valori in miliardi di dollari PIL (a prezzi correnti) Variazione % PIL a prezzi costanti Tasso d’inflazione % Esportazioni Variazione % Importazioni Variazione % Saldo bilancia commerciale Saldo bilancia dei pagamenti Tasso di cambio DA/$ Riserve in valuta 2006 116,3 2 2,5 54,872 +25,8 25,111 +6,9 29,761 28,950 73,76 78,2 2007 2008 135 170,2* 3,1 2,4* 3,6 4,4 (2) 60,163 79,298 +10,16 +30,4 27,631 39,479 +28,78 +41,7 32,532 39,077 30,600 34,452* 69,36 64,56 110,6 143,1 2009 140,8* 2,3* 5,5 43,689 -44,91 39,103 -0,95 4,586 0,493* 72,64 149,1 Fonte: International Monetary Found Country Report – Marzo 2010 – Banca d’Algeria (2) – UNCTAD * Fonte: Intelligence Unit – FMI – Banca Centrale Algerina 4 ECONOMIA***************************************** S SE ET TT TO OR RII L’Algeria registra un’ampia concentrazione della produzione nel nord della nazione e principalmente lungo la costa del Mediterraneo. L’economia algerina si basa attualmente sulla produzione e la lavorazione d’idrocarburi (gas naturali e petrolio), settore che contribuisce quasi alla metà della formazione complessiva del PIL algerino. Agricoltura Il settore agricolo occupa il 50% della popolazione attiva. Le principali colture sono praticate nella fascia mediterranea, dove si producono cereali (frumento, orzo, avena e riso), vite, olivo, agrumi, frutta (tra cui datteri e fichi), ortaggi; tra i prodotti industriali barbabietole da zucchero, colza e tabacco. L’allevamento, praticato in forme tradizionali, è molto sviluppato ed in crescita, soprattutto per quanto riguarda bovini ed ovini; esso dà come prodotti, oltre a latte e carne, lane pregiate. Abbondante la pesca. Industria L’industria costituisce la base dell’economia dell’Algeria, che ha sviluppato una propria industria pesante nei settori siderurgico, meccanico e petrolchimico, oltre a possedere industrie di trasformazione per valorizzare i prodotti dell’agricoltura e le ricche risorse energetiche del sottosuolo. Per trasportare petrolio e metano dai posti d’estrazione ai principali porti del Mediterraneo sono stati costruiti numerosi oleodotti e gasdotti. Infrastrutture e trasporti La rete autostradale rimane insufficiente; da qui l’importanza della costruzione dell’autostrada est-ovest, la cui realizzazione dovrebbe essere portata a termine entro il 2012. Al contrario, la rete stradale è ben sviluppata. L’Algeria conta 35 aeroporti e dispone di 40 porti, di cui 11 misti (pesca, commercio ed idrocarburi); i porti commerciali sono nove. Telecomunicazioni: è in programma la realizzazione di un backbone nazionale di 15.000 km di fibra ottica; la telefonia mobile conta 3 gestori ed è in rapido sviluppo. Turismo: tra i numerosi effetti negativi della guerra civile degli anni ’90 c’è stato il blocco dell’afflusso turistico, attualmente in ripresa. IIN NT TE ER RS SC CA AM MB BIIO OC CO OM MM ME ER RC CIIA ALLE E Per via della crisi economica internazionale e del crollo delle quotazioni del petrolio, nel 2009 si segnala, per la prima volta dal 2001, una notevole diminuzione (-44,9%) delle esportazioni algerine. Gli idrocarburi continuano a costituire il 97,6% del totale delle entrate provenienti dalle esportazioni, in quanto l’impegno del Governo a favorire l’aumento delle esportazioni degli altri 5 ECONOMIA***************************************** prodotti per una reale ed apprezzabile diversificazione non ha dato i risultati attesi. Il valore complessivo delle importazioni nel 2009 è rimasto praticamente stabile, registrando un lieve calo dello 0,95% rispetto al 2008. Questa debole riduzione è dovuta al calo delle importazioni dei prodotti alimentari. I prodotti più importati continuano ad essere i beni strumentali industriali (attrezzature, macchinari, apparecchiature e pezzi di ricambio di differente tipologia); seguono i semilavorati ed i beni di consumo. L’entrata in vigore, nell’agosto 2009, di nuove disposizioni legislative per frenare le importazioni attraverso l’uso obbligatorio della lettera di credito, ha determinato un calo consistente delle importazioni di prodotti alimentari ed agricoli, malgrado continuino a costituire una parte importante degli acquisti all’estero, collocandosi al terzo posto. L’Unione Europea si conferma al primo posto nel 2009 con una quota pari al 52% delle importazioni ed esportazioni algerine. A fronte di un vivace interscambio commerciale, si registra un aumento del volume degli investimenti esteri diretti (IDE) nel Paese di 645 milioni di dollari nel 2008 (+39%). Tuttavia il flusso degli IDE resta al di sotto delle potenzialità del Paese e risulta per lo più concentrato nel settore degli idrocarburi. I principali investitori in Algeria sono la Francia, gli USA e l’Egitto. E’ interessante notare come l’Algeria stia diventando sempre più terreno fertile per gli investimenti provenienti dai Paesi arabi. IIN NT TE ER RS SC CA AM MB BIIO OC CO OM MM ME ER RC CIIA ALLE EC CO ON N LL’’IIT TA ALLIIA A L’Algeria rappresenta sul piano commerciale una controparte ottimale per l’Italia come fornitore di materie energetiche, anche grazie alla costruzione di gasdotti che collegano questo Paese con l’Europa. Tra il 2008 ed il 2009 il valore delle esportazioni algerine verso l’Italia è diminuito (-29,7%), quasi esclusivamente in seguito al crollo delle quotazioni del barile di petrolio. La vendita di gas naturale è in calo del 27% circa rispetto al 2008, gli idrocarburi sono in diminuzione del 36,9%. Da notare, inoltre, il calo del 72% circa della vendita di petrolio greggio. Queste tre categorie di prodotti contribuiscono per la quasi totalità all’ammontare delle esportazioni verso l’Italia. L’andamento delle importazioni algerine dall’Italia, invece, dopo un aumento vertiginoso del 62,7% nel 2008, nel 2009 ha registrato una lieve flessione fisiologica del 13,8%. L’Italia continua comunque a crescere sul mercato algerino malgrado la crisi internazionale e le politiche di contenimento delle importazioni attuate dal Governo algerino. Il comparto dei prodotti siderurgici ha registrato un calo del 63% rispetto al 2008; le apparecchiature di cablaggio hanno subito una riduzione del 40,7%. Il gruppo merceologico delle macchine d’impiego generale ha registrato un aumento del 33% rispetto al 2008. Da segnalare l’aumento record dei prodotti in calcestruzzo, cemento e gesso del 36,5%. 6 ECONOMIA***************************************** Interscambio commerciale Algeria – Italia Valori in migliaia di Euro 2008 2009 Esportazioni 8.597.067 6.040.584 Importazioni 3.012.662 2.598.191 Bilancia commerciale 5.584.405 3.442.393 Fonte:Elaborazioni ICE – dati ISTAT Var. % -29,7 -13,8 -38,4 R RIIS SC CH HIIO OP PA AE ES SE E Nella classifica del rischio Paese, aggiornata da SACE a dicembre 2009, l’Algeria è collocata nella categoria 3 su 7 (0 minor rischio; 7 maggior rischio), considerato come rischio medio. P PR RO OS SP PE ET TT TIIV VE E FFU UT TU UR RE E La gran parte della crescita economica dell’Algeria resta legata alla produzione d’idrocarburi. Nel periodo 2010-2011, grazie anche alle recenti scoperte di nuovi giacimenti, la crescita della produzione di petrolio greggio e di gas dovrebbe continuare a crescere in maniera sostanziale. Ciò sarà accompagnato da un previsto rafforzamento dei prezzi petroliferi. Il Governo algerino resta impegnato ad aprire l’economia del Paese ed attrarre maggiori investimenti esteri nei settori non legati agli idrocarburi. Alcuni progressi sono stati già fatti, con un massiccio coinvolgimento d’investitori stranieri nel settore delle forniture di servizi pubblici. Alcuni settori come le telecomunicazioni, l’energia, l’acqua e le costruzioni dovrebbero diventare progressivamente sempre più aperti. Nel complesso, l’incremento del PIL algerino nel 2010 è previsto intorno al 4,6%; un nuovo rallentamento della crescita economica complessiva, col PIL intorno al 4,1%, è previsto per il 2011. L’inflazione dovrebbe ridursi, assestandosi intorno al 3,9% e 3,4%, rispettivamente negli anni 2010 e 2011. L’Algeria, infine, come conseguenza del suo impegno riformista, dovrebbe continuare a beneficiare del supporto dall’estero, sia da parte dell’Unione Europea, con la quale continua ad essere implementato l’Accordo di Associazione, che da parte degli USA. Nella versione completa della Guida sono, inoltre, disponibili informazioni dettagliate su: Situazione economica generale Settori Interscambio commerciale ed interscambio commerciale con l’Italia Rischio Paese Prospettive future 7 INVESTIMENTI ESTERI******************************** L’Algeria, verso la fine degli anni ’80, ha avviato un processo di liberalizzazione politico–economica complesso e difficile, grazie al sostegno attivo delle organizzazioni internazionali e dei principali Paesi partner, al fine di diversificare maggiormente la sua economia. Le restituzioni del debito estero hanno cominciato a decrescere dal 2000, come pure lo stock del debito, liberando risorse ed il trend positivo del prezzo del petrolio negli ultimi anni ha consentito un netto miglioramento dei conti con l’estero. In questo quadro d’apertura economica, il clima per gli operatori economici, per gli investitori esteri in particolare, ha registrato notevoli miglioramenti, come testimonia l’importanza crescente degli investimenti diretti esteri attuati e programmati, concentrati, per il momento, negli idrocarburi, ma che cominciano a toccare in modo significativo settori innovativi come il turismo, ma anche il settore farmaceutico, del tabacco e degli elettrodomestici. Il rilancio delle privatizzazioni sta stimolando gli investimenti diretti esteri nei settori delle telecomunicazioni, delle costruzioni, dell’energia elettrica, della distribuzione idrica e nel settore immobiliare. Gli IDE in Algeria sono aumentati nel 2008 del 39%, in seguito ad un vivace interscambio commerciale. IIN NV VE ES ST TIIM ME EN NT TII D DIIR RE ET TT TII D DA ALLLL’’IIT TA ALLIIA A Secondo la Banca Centrale algerina l’Italia nel 2008 ha realizzato un flusso d’investimento stimato a 247,11 milioni di dollari, pari al 9% del totale degli IDE. La presenza italiana in Algeria è costituita soprattutto da filiali commerciali e rappresentanze, in minor misura da imprese di produzione. N NO OR RM MA AT TIIV VA AS SU UG GLLII IIN NV VE ES ST TIIM ME EN NT TII La nuova normativa, entrata in vigore con la manovra finanziaria aggiuntiva del 22 giugno 2009, dispone che i finanziamenti necessari alla realizzazione degli investimenti esteri, diretti od in partenariato, ad eccezione della costituzione del capitale sociale, devono essere effettuati, salvo casi particolari, tramite ricorso al finanziamento locale. Gli investimenti stranieri possono essere realizzati solo nell’ambito d’un partenariato cui l’azionariato nazionale residente rappresenta almeno il 51% del capitale sociale. Le attività di commercio estero possono essere esercitate da persone fisiche o giuridiche straniere solo nell’ambito d’un partenariato in cui l’azionariato nazionale residente è pari almeno al 30% del capitale sociale. 8 INVESTIMENTI ESTERI******************************** Ogni progetto d’investimento straniero, diretto od in partenariato con capitali esteri, deve essere sottoposto all’esame preventivo del Consiglio Nazionale degli Investimenti (CNI). L’investimento deve essere notificato all’ANDI (Agence Nazionale de Développement de l’Investissement), che risponde direttamente al Primo Ministro. L’accordo deve essere approvato dal CNI e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Dal momento della risposta positiva dell’ANDI l’investitore ha un termine di tre anni per la realizzazione dell’investimento. Gli investimenti esteri, diretti od in partenariato, devono obbligatoriamente produrre un saldo in valuta positivo a vantaggio dell’Algeria durante tutta la durata del progetto. Lo Stato algerino esercita un forte controllo sugli investimenti stranieri. Z ZO ON NE E FFR RA AN NC CH HE EE EP PA AR RC CH HII T TE EC CN NO OLLO OG GIIC CII Il Governo algerino ha individuato la prima zona franca nella località di Bellara (municipalità di Jijel) nell’aprile del 1997. Al fine di favorire l’incremento delle relazioni economiche e commerciali con gli altri Paesi, il Comitato Nazionale per le Zone Franche ha istituito 5 nuove zone franche: Annaba, Ghazaouet, Mostaganem, Skikda e Tamanrasset. Secondo il diritto algerino, le zone franche sono spazi delimitati dove si esercitano attività industriali, commerciali o di servizi in linea di principio destinati all’esportazione. Le operazioni d’importazione, esportazione, stoccaggio o riesportazione sono effettuate secondo procedure doganali semplificate. B BR RE EV VE ET TT TII E EP PR RO OP PR RIIE ET TÀ À IIN NT TE ELLLLE ET TT TU UA ALLE E In Algeria i brevetti, i marchi ed i diritti d’autore sono tutelati. Per quanto riguarda i marchi, la domanda deve essere effettuata al Centro Nazionale del Registro del Commercio (CNCR). Per ciò che concerne i brevetti bisogna fare riferimento all’Istituto Algerino di Normalizzazione e di Proprietà Industriale (INAPI). Nella versione completa della informazioni dettagliate su: Investimenti esteri Investimenti diretti dall’Italia Normativa sugli investimenti Zone franche e parchi tecnologici Brevetti e proprietà intellettuale Guida 9 sono, inoltre, disponibili NORMATIVA**************************************** R RE EQ QU UIIS SIIT TII T TE EC CN NIIC CII E E S ST TA AN ND DA AR RD DIIZ ZZ ZA AZ ZIIO ON NE E,, LLE EG GIIS SLLA AZ ZIIO ON NE E P PE ER R IIM MB BA ALLLLA AG GG GIIO OE ED DE ET TIIC CH HE ET TT TA AT TU UR RA A L’Istituto algerino per la standardizzazione è l’IANOR (Institut Algérien de Normalisation), considerato Ente Pubblico Industriale e Commerciale (EPIC) dal decreto esecutivo n. 98–69 del 21 febbraio 1998, in seguito alla ristrutturazione dell’INAPI. L’Algeria, attraverso l’Istituto delle Informazioni sugli Ostacoli Tecnici agli Scambi (TBT), informa l’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) riguardo gli standard algerini e le varie regolamentazioni tecniche e le norme nazionali. N NO OR RM MA AT TIIV VA AD DO OG GA AN NA ALLE E Tale normativa è disciplinata dalla legge 98-10 del 22 agosto 1998. Tutte le importazioni devono essere domiciliate dall’importatore presso una banca, qualunque sia la modalità di pagamento richiesto. L’importatore deve, infatti, consegnare a tale banca alcuni documenti, come il contratto commerciale, una fattura proforma, ecc. per permettere d’identificare le parti e la natura dell’operazione commerciale; inoltre, dal 10 gennaio 2009, per poter sdoganare la merce, l’importatore deve essere munito di un numero d’identificazione (NIF), che deve apparire su tutti i documenti del dossier di domiciliazione. Oltre alla dichiarazione doganale (DAU) usualmente richiesta, le spedizioni in Algeria devono essere accompagnate dai specifici documenti d’importazione. E’, inoltre, possibile esportare in Algeria con copertura del Carnet ATA. Barriere tariffarie L’entrata in vigore dell’Accordo di Associazione con l’UE (1/09/2005) ed il negoziato in corso per la futura adesione all’OMC hanno imposto all’Algeria l’attuazione di un programma di progressivo smantellamento delle barriere tariffarie al libero accesso di beni e servizi stranieri al suo mercato entro il 2017, con una tappa intermedia nel 2012 per tutti i prodotti industriali. In generale, la cooperazione nel settore doganale, finalizzata al rispetto del regime di libero scambio, riguarda la semplificazione dei controlli e delle procedure doganali, l’introduzione d’un documento amministrativo unico analogo a quello comunitario e la possibilità di collegare i regimi di transito della Comunità e dell’Algeria. Barriere non tariffarie Le restrizioni al mercato algerino sono in gran parte dovute a barriere non tariffarie e la loro progressiva riduzione è uno dei principali aspetti del negoziato in corso per l’adesione all’Organizzazione Mondiale del Commercio. 10 NORMATIVA**************************************** LLE EG GIIS SLLA AZ ZIIO ON NE ES SO OC CIIE ET TA AR RIIA A Le forme societarie previste sono: -société en nom collectif (società in nome collettivo); -société en commandite simple (società in accomandita semplice); -société à resposabilité limitée (società a responsabilità limitata); -entreprise unipersonnelle à responsabilité limitée (società unipersonale a responsabilità limitata); -société en commandite par actions (società in accomandita per azioni); -société anonyme (società per azioni). Le prime due sono società di persone, le altre società di capitali. La legge regola anche la società in partecipazione. L’iter per la costituzione di una società in Algeria segue diverse tappe. N NO OR RM MA AT TIIV VA AT TR RIIB BU UT TA AR RIIA A Il sistema è basato sulla legge n. 36/1990 e sulla legge n. 25/1991 che ha istituito l’imposta sugli utili societari. E’ in vigore un accordo tra Italia ed Algeria per evitare la doppia imposizione dei redditi, sottoscritto nel 1991. Sugli utili delle società si applica l’impôt sur les bénéfices (IBS), che colpisce annualmente l’insieme degli utili o delle entrate, di qualunque natura essi siano, percepiti, realizzati e maturati da società di capitali. In linea di principio e salvi gli effetti degli accordi per evitare la doppia imposizione fiscale, sono assoggettati a tale imposta le aziende, qualunque sia la loro nazionalità, in ragione degli utili che provengono dalle attività svolte in Algeria. L’IBS si calcola sull’utile realizzato nel corso dell’anno e si versa in tre acconti pari al 30% dell’imposta dell’ultimo esercizio più un saldo da versare posticipatamente al momento del deposito della dichiarazione annuale. Per le società di nuova costituzione gli acconti sono pari al 30% dell’imposta calcolata sul 5% del capitale richiamato. Agli utili reinvestiti si applica, invece, un’aliquota del 15%. Le società sono, inoltre, soggette alla tassa sull’attività professionale (TAP), la cui aliquota è del 2%; la base imponibile è costituita dall’ammontare totale dei ricavi lordi o del fatturato. Le imprese straniere che forniscono servizi in Algeria (progettazione edilizia, consulenza, studi d’ingegneria, concessione in uso di marchi e brevetti, supervisione di lavori, ecc.) pagano un’imposta forfettaria del 24% sul fatturato. L’imposta sul valore aggiunto (TVA) viene riscossa sia al tasso normale del 17% sia a quello ridotto del 7%, applicato ad un numero limitato di prodotti. La base imponibile viene determinata dallo stesso imprenditore, in base a valori certi del suo fatturato. 11 NORMATIVA**************************************** N NO OR RM MA AT TIIV VA AD DE ELL LLA AV VO OR RO O Esistono numerosi testi legislativi che regolano le relazioni ed i conflitti di lavoro, i licenziamenti, le assicurazioni sociali, ecc.; la libertà sindacale ed il diritto allo sciopero sono garantiti. L’età minima per lavorare è di 16 anni, mentre l’età per il pensionamento è di 55 anni per le donne, 60 per gli uomini. Il contratto s’intende a tempo indeterminato, salvo che non sia espressamente disposto in forma scritta. Il periodo di prova non può superare i sei mesi. La durata del lavoro settimanale è fissata dalla legge in 40 ore su un minimo di cinque giorni. Il salario nazionale minimo garantito è di 12.000 dinari (132 Euro) al mese. Il licenziamento è previsto per giusta causa, per giustificato motivo o per inadempienza grave alle norme del regolamento interno. Non possono essere impiegati gli stranieri che non siano almeno quadri, e anche questi solo se non ci sono algerini con qualificazione adeguata. Gli oneri previdenziali a carico del datore di lavoro sono pari al 26% del salario, mentre gli oneri sociali a carico del lavoratore rappresentano il 9% del salario. Nella versione completa della Guida sono, informazioni dettagliate su: Requisiti tecnici e standardizzazione, legislazione etichettatura Normativa doganale Legislazione societaria Normativa tributaria Normativa del lavoro 12 inoltre, per disponibili imballaggio ed SISTEMA BANCARIO********************************** Il sistema bancario è disciplinato attualmente dal regolamento n. 3-11 del 26 agosto 2003. Nonostante il tentativo di liberalizzazione avviato dal Governo nel corso degli anni ’90, il sistema bancario rimane dominato dalle sei banche pubbliche, che concentrano oltre il 90% del volume d’affari dell’intero sistema bancario. Lo sviluppo di banche private ha, infatti, avuto scarso successo a causa di diversi fallimenti verificatisi nel 2003, i cui effetti di contagio sono risultati comunque gestibili proprio per il basso peso di tali banche sul sistema. Carenze strutturali, bassa profittabilità e scarsa qualità degli assets rappresentano seri rischi di solvibilità anche alle banche statali se non fosse per il supporto governativo che inietta, più o meno costantemente, fondi nel loro capitale per ripulire il portafoglio impieghi. Il finanziamento al settore privato risulta in crescita negli ultimi anni ma ancora inadeguato, mentre lo sviluppo del mercato retail è affidato esclusivamente all’azienda postale. L’esposizione del sistema bancario con l’estero è esigua con le principali multinazionali che operano nel Paese, che sono per lo più servite dalle filiali e sussidiarie di banche internazionali. Il tentativo di riformare il sistema risulta lento, ma positivi sviluppi si attendono dall’avviato progetto di rafforzamento dei sistemi di pagamento, dalla direttiva che aumenta il minimo di capitale da essere sottoscritto, nonché dal progetto di privatizzare almeno due delle banche statali. Nella versione completa della informazioni dettagliate su: Generalità sul sistema bancario Mercato azionario Guida sono, inoltre, disponibili Nella versione completa della Guida sono, infine, disponibili informazioni dettagliate su: Sistema fieristico: enti fieristici e principali manifestazioni in Algeria Indirizzi utili: in Algeria ed in Italia Siti Internet d’interesse 13 ************************************************** Ufficio E-Commerce e Commercio Estero Sportello per l’Internazionalizzazione C.C.I.A.A. Genova Via Garibaldi, 4 16124 Genova Tel.: 010 2704560 Fax: 010 2704298 E-mail: [email protected] T Sito: www.ge.camcom.it T T T Agosto 2010 La Guida Paese è stata realizzata in collaborazione con la Dott.ssa Chiara Macciò 14