54° premio bice bugatti - giovanni segantini

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54° premio bice bugatti - giovanni segantini
54° PREMIO BICE BUGATTI - GIOVANNI SEGANTINI
54° PREMIO INTERNAZIONALE
BICE BUGATTI - GIOVANNI SEGANTINI
In collaborazione con:
13 - 27 Ottobre 2013
Sala Gio.I.A.
Piazza Gio.I.A. - Nova Milanese
Last Young
Under 35 in Italia
a cura di Arianna Baldoni, Rossella Farinotti, Lorenzo Respi
Con il patrocinio di:
Villa Brivio 13 - 27 Ottobre 2013
GENERAZIONI
a cura di Marisa Caichiolo, Anna Dusi, Maria Francesca Palmerio
ARTISTI URBANI IN GALLERIA:
DALLA TRASGRESSIONE ALL’ ASSIMILAZIONE
a cura di Fernando García Barros
Partner internazionali:
54° Premio Bice Bugatti - Giovanni Segantini
4° Premio internazionale Bice Bugatti Club
Credtiti fotografici:
Mauro Prandelli
Matteo Girola
Simona Castaldo
Paolo Berra
Thomas Pagani
Cosimo Filippini
Horus
Consolato della Bolivia
in bergamo
Libera Accademia di Pittura Vittorio Viviani
54° PREMIO INTERNAZIONALE
BICE BUGATTI - GIOVANNI SEGANTINI
Comitato organizzatore:
Comitato scientifico:
Coordinatore e supervisore:
LUIGI ROSSI
Presidente
FRANCO MARROCCO
Presidente
MARCO MENEGUZZO
ROSARIA LONGONI
Sindaco
Nova Milanese
MARCO MENEGUZZO
Curatori
Last Young:
ALESSANDRO SAVELLI
ARIANNA BALDONI
ANDREA APOSTOLO
Assessore alla Cultura
Nova Milanese
FERNANDO GARCÍA
BARROS
ROSSELLA FARINOTTI
LORENZO RESPI
MARISA CAICHIOLO
ALESSANDRO SAVELLI
Direttore
SIMONA BARTOLENA
Curatori
Generazioni:
MAGDA ROSSI
FRANCESCO PAGLIARI
MARISA CAICHIOLO
MARIA FRANCESCA
PALMERIO
CHIARA DAL MOLIN
Segretaria generale
Stampa:
PAOLA GAVIRAGHI
SIMONE SEREGNI
MARIA LUIGIA LATTANZI
I premi sono stati assegnati dal Comitato scientifico.
ANNA DUSI
MARIA FRANCESCA
PALMERIO
Curatore
Territori del Sud
Rileggendo l’urbano dal
salone:
FERNANDO GARCÍA
BARROS
Città di
Nova Milanese
Quest’anno l’edizione del Premio “Bice Bugatti – Giovanni Segantini” ha un sapore
particolare e un valore straordinario, per il Premio stesso e di riflesso per la Città di Nova
Milanese.
Arrivato alla sua 54esima edizione, cade esattamente nel sessantesimo anno di nascita
dell’Accademia fondata dal maestro Vittorio Viviani. Sono numeri che stupiscono, ma
che spiegano molto della storia della nostra comunità e della sua attuale conformazione
culturale.
Potrebbero sembrare fattori non collegati, il forte orientamento dei cittadini e delle
associazioni verso l’Arte e la costante, paziente ed efficace opera divulgativa e formativa
operata dal Premio e dalla Libera Accademia di Pittura, ma il primo è certamente in grossa
parte frutto della seconda.
Altra importante caratteristica di questa edizione è la sua internazionalità. Nel Premio e
negli eventi collaterali, mai come quest’anno la componente internazionale è stata così
ricca, per le opere, per la loro provenienza e qualità. È un processo avviato da qualche
anno e che in modo progressivo e crescente porta a Nova l’Arte di molti Paesi che vantano
eccellenze e veicola il nome della nostra città e la cultura novese al di fuori dei confini
briantei, italiani ed europei.
Degne di nota sono infatti le collaborazioni con le associazioni internazionali: mARTadero,
grande laboratorio creativo con sede in Bolivia, ADC & Building Bridges, galleria d’arte
con base in California.
Sintomo evidente dell’elevata qualità delle opere partecipanti è poi la capacità di attrarre,
oltre gli artisti, anche le maggiori istituzioni attive nel settore. Da quest’anno la grande
eccellenza è rappresentata dalla presenza dell’Accademia di Brera, il cui patrocinio ci onora!
Infine, quale collegamento ideale tra le generazioni affermate e quelle che si stanno
affacciando, due iniziative degne di nota: l’assegnazione del premio alla carriera all’artista
Italo Bressan e la mostra collaterale Last Young, under 35 in Italia, dedicata a giovani artisti
nazionali.
La gratitudine dell’Amministrazione va agli organizzatori della Libera Accademia di Pittura e
al sostegno del Bice Bugatti Club: un connubio artistico altamente efficace nel promuovere
Arte e nell’incrementare il valore del Premio, fiore all’occhiello tra le manifestazioni culturali
novesi.
Un ringraziamento alle associazioni e agli enti che hanno collaborato, agli artisti partecipanti
e infinita riconoscenza al prestigioso apporto del comitato scientifico di questa edizione.
L’auspicio è un meritato successo e soprattutto che la manifestazione continui
costantemente a rinnovarsi alimentando l’inarrestabile voglia d’Arte dei Novesi!
Rosaria Longoni
Sindaco Nova milanese
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Andrea Apostolo
Assessore alla cultura Nova milanese
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Libera Accademia di Pittura
Vittorio Viviani
Bice Bugatti Club
Il pittore Vittorio Viviani, nel 1959, con la fattiva collaborazione del Sindaco di
Nova Milanese,Carlo Fedeli, ha dato vita al Premio di Pittura Bice Bugatti, scelta di
titolazione felicissima, in quanto si valorizza sia un’importante concittadina novese sia
la fondamentale compagna di vita e di arte del grande pittore Giovanni Segantini. Il
Premio, in questa fase iniziale, era aperto ai giovani sino ai 35 anni con la formula di
prova estemporanea.
Nel 1964 nasce il Premio Giovanni Segantini riservato in un primo tempo agli allievi
delle scuole artistiche, in seguito aperto a tutti, con la prerogativa specifica di premiare
il disegno come mezzo espressivo.
Dal 1969 i Premi si sono alternati a cadenza biennale, dispari Bugatti, pari Segantini,
e hanno assunto una valenza sempre più importante con la scelta di affiancare alle
selezioni pubbliche la formula a inviti e accettazione da parte di una commissione
artistica composta da autorevoli critici d’arte e da artisti. Questa modalità ha permesso
di valorizzare i Premi in ambito nazionale e successivamente - e siamo all’oggi - in
ambito internazionale anche e soprattutto per la straordinaria collaborazione del Bice
Bugatti Club.
Dopo la celebrazione del cinquantesimo anno, nel 2010 la commissione organizzativa
ha deciso di unire i due premi sotto la titolazione di Premio Internazionale Bice Bugatti
- Giovanni Segantini e così si è svolta la cinquantaduesima edizione. Ora nel librocatalogo, seppure in ristretta e obbligata selezione, si ripropone questa grande storia,
patrimonio culturale del Comune di Nova Milanese e quindi di tutti noi.
Questa edizione del 54º Premio Internazionale Bice Bugatti organizzato in occasione
del 60º Della libera accademia di pittura è caratterizzato da significative novità.
La prima, forse la più significativa, è quella legata al patrocinio e alla collaborazione con
l’Accademia di Brera e della diretta partecipazione di suoi autorevoli rappresentanti nel
comitato scientifico del premio e nel coordinamento delle mostre delle sezioni nazionali
e internazionali.
La seconda Importante novità è la formula adottata in quest’edizione che prevede
l’assegnazione di un premio alla carriera e l’organizzazione di una sezione specifica,
Last Young, dedicata a giovani artisti fino a 35 anni curata da Arianna Baldoni, Rossella
Farinotti, Lorenzo Respi coordinati dal Prof. Marco Meneguzzo.
La sezione internazionale vede quest’anno per la seconda volta la presenza di artisti
selezionati da Adc & Building Bridge e curati da Marisa Caichiolo e Anna Dusi e di un
gruppo di artisti sudamericani curati da Fernando García Barros e selezionati nell’ambito
tra i partecipanti alla edizione della mostra internazionale di street art che si è’ tenuta a
Cochabamba organizzata da Martadero.
L’edizione 2013 del premio internazionale Bice Bugatti Giovanni Segantini è stata
insignita della medaglia di rappresentanza del Presidente del Senato della Repubblica.
Un sentimento di gratitudine a Vittorio Viviani, alle Amministrazioni Comunali
avvicendatesi nel tempo, a tutti coloro che hanno amato, amano e ameranno l’arte.
E grazie ancora a quanti, in tutti questi anni, hanno sostenuto e sostengono ancora
la Libera Accademia di Pittura Vittorio Viviani, che in occasione del suo sessantesimo
anniversario, ha ricevuto la medaglia dal Presidente della Repubblica, riconoscimento
dell’importante lavoro culturale svolto con costanza e professionalità per il Paese.
Alessandro Savelli
Direttore della Libera Accademia di Pittura
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Luigi Rossi
Presidente del Comitato Organizzatore
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Italo Bressan
Premio alla carriera
ANCORA PITTURA!
Marco Meneguzzo
Conosco personalmente Italo Bressan da più di trent’anni. Ricordo una sua
mostra d’allora allo Studio Ennesse, di Nino Soldano, a Milano, dove esponeva
grandi pitture su tulle, senza telaio, colorate – non dipinte – per immersione.
In quel momento guardavamo all’aspetto di una “pittura-non pittura”, alle
estreme propaggini di quella che si definiva, e si definisce tuttora, “pittura
analitica”, per scovarvi un barlume di sensibilità pittorica accanto all’appuntita
e puntigliosa indagine sul significato del fare pittura – e contemporaneamente
del “fare il pittore” – in un’epoca che sembrava aver relegato questa pratica nel
passato, in favore di quelli che in quei giorni venivano chiamati nuovi strumenti.
Da allora ad oggi è tutto cambiato: fine della pittura, poi trionfo della pittura,
poi fortuna della fotografia, infine … ma se in arte tutto cambia abbastanza
rapidamente, i singoli artisti di solito non cambiano. Italo Bressan, ad esempio,
non è cambiato, non ha cambiato l’oggetto del suo lavoro, mentre è mutato il
nostro punto di vista (e anche il suo, probabilmente). In altre parole, nel lavoro
di un artista ci sono molte sfaccettature che, a seconda dei tempi e del clima
culturale, brillano più da una parte che dall’altra: così, se un tempo nella pittura di
Bressan si considerava soprattutto l’aspetto analitico, oggi si guarda maggiormente
al “senso sensibile” della sua pittura, alla capacità di restituire la percezione
emotiva di quegli elementi – come l’ombra, o lo “spessore” impercettibile del
colore che si fa supporto di se stesso – che solo la sapienza pittorica sa dominare.
In questi tre decenni, la pittura di Bressan si è dunque mossa su uno stesso binario, o
comunque in una medesima direzione, senza rincorrere modi e mode: non so se sia un
pregio, se dimostri una coerenza volitiva dell’artista, perché so che gli artisti non fanno
quello che vogliono, ma quello che possono… E’, cioè, una spinta più profonda della
loro parte puramente razionale quella che li muove, e che assomiglia più a una vita
in simbiosi con la propria ricerca che a un lavoro, a un mestiere, per quanto speciale.
Ecco allora che in queste ultime opere Bressan propone sempre lo stesso tema, che
però è inesauribile, perché fatto di infinite varianti. Il colore impalpabile che riesce a
sfiorare il concetto di luce e del suo contrario – l’ombra – non è lontano dal tentativo
– più meccanico, forse – di dipingere su tulle, su un supporto il più evanescente
e leggero possibile, così come il senso della luce contrapposta a un lato oscuro
– sia su carta, sia su vetro: fattore questo che rivela la meticolosità della ricerca
pittorica di Bressan, attento alla resa tecnica ed emotiva di ognuno dei pochissimi
elementi messi in campo nell’opera – sfiora a sua volta un significato metaforico
importante come quello che mette a confronto la luce e la tenebra, ma lo sfiora
soltanto, perché l’intento di Italo è quello di non tradire mai la pittura per il concetto.
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ITALO BRESSAN
Dal regno delle ombre, 2013
tecnica mista su carta intelata, 190x110cm
L’età dell’oro, 2012, tecnica mista e colore su vetro, 250X100cm
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Giardino, 2012, tecnica mista carta intelata su tavola, 50x50cm
13
Poema sonoro, 2012
tecnica olio su tavola e colori su vetro, 100x70cm
Respiro, 2004
tecnica olio su tavola e colori su vetro, 100x70cm
14
Costellazione, 2009, tecnica olio su
tavola e colori su vetro, 100x50cm
Espressivo, 2012, tecnica olio su
tavola e colori su vetro, 120x60cm
15
Le città bianche, 2009, tecnica olio
su tavola e colori su vetro, 120x60cm
Dal regno delle ombre, 2013, tecnica mista su carta intelata, 190x 110cm
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Lumen, 2008, tecnica olio
su tavola e colori su vetro, 117x60cm
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Ombra trovata ombra immaginata, 2013
tecnica mista su carta intelata, 150x100cm
Dal regno delle ombre, 2013
tecnica mista su tavola, 120x80cm
Dal regno delle ombre, 2013
tecnica mista su carta intelata, 150x100cm
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Green, 2012, tecnica mista carta intelata su tavola, 50x50cm
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Nota biografica
Italo Bressan nato a Vezzano (TN) in 1950. Negli anni sessanta si trasferisce a Milano
dove frequenta l’Accademia delle Belle Arti di Brera. Dal 1982 è titolare di pittura
presso la stessa Accademia.
1974,
Milano, Studio Modern Art.
1990,
Zug, Galerie Am See.
Trento, Galleria Paola Stelzer.
Bolzano, Galleria Mèta.
Modena, Galleria Civica, Profili – Bressan.
1975,
Roma, Galleria Soligo.
1991,
Paris, Grand Palais Decouvertes ’91 – Valente Arte Contemporanea (Finale Ligure).
1978,
Milano, Studio Ennesse.
1992,
Mainz, Galerie Kreiter Kuhnt.
1979,
Milano, Studio Ennesse.
Udine, Galleria Plurima 1.
1993,
Basel, Galerie Zellweger.
Monza, Galleria Montrasio.
1980,
Milano, Studio Ennesse.
1996,
Trento, Galleria Civica d’Arte Contemporanea, a cura di P.Jori.
Torino, Galleria Il salto del salmone.
PERSONAL EXHIBITIONS
1981,
Firenze, Galleria Zona.
Milano, Studio Tre Architettura.
1997,
Innsbruck, Galerie Nothburga.
1982,
Bergamo, Galleria Dossi.
Milano, Galleria Lorenzelli.
1998,
Stuttgard, Galerie Untermturm.
1985,
Milano, Galleria Pero.
2000,
Milano, Galleria Arte 92.
Trento, Galleria d’arte Il Cenacolo.
1986,
Bolzano, Galleria Mèta.
Modena, Galleria Rossanaferri.
2001,
Trento, Università degli Studi, Facoltà di Economia.
1987,
Villa Faraldi (IM), IV Festival Arte-Musica-Teatro.
1988,
Padova, Galleria Stevens.
Modena, Galleria Rossanaferri.
Livorno, Galleria Peccolo.
Bologna, Studio G7, Antonio Violetta & italo Bressan.
Finale Ligure, Valente Arte Contemporanea.
Frankfurt, Galerie Dohmen
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1989,
Suzzara, Galleria 2E.
Hamburg, Forum ’89 – Valente Arte Contemporanea (Finale Ligure).
Torino, Studio Fornaresio.
2004,
Milano, Galleria Arte 92.
Villa Lagarina (TN), Palazzo Libera.
2005,
FrankFurt am Main Frankfurter Westend Galerie.
2008,
Milano, Italo Bressan espone per Camelot.
2009,
Bolzano, Galleria Goethe Galerie
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Last Young
Under 35 in Italia
A cura di
Arianna Baldoni
Rossella Farinotti
Lorenzo Respi
Gli artisti
Thomas Berra
Simone Bubbico
Giuseppe Buffoli
Chiara Campanile
Cristiano Carotti
Linda Carrara
Anna Caruso
Sabrina Casadei
Silvio Combi
Annalisa D’Annibale
Mr. Degrì
Roberto Fanari
Michele Gabriele
Debora Garritani
Riccardo Gavazzi
Giuseppina Giordano
Ester Grossi
Chiara Luraghi
Monia Marchionni
Tiziano Martini
Silvia Mei
Isabella Nazzarri
Beatrice Negro
Parasite 2.0
Carlo Alberto Rastelli
Vincenzo Rulli
Marco Schifano
Patrizia Emma Scialpi
Stefano Serusi
Patrick Tabarelli
Chiara Valentini
Viviana Valla
Giulio Zanet
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Last Young
Under 35 in Italia
Arianna Baldoni, Rossella Farinotti, Lorenzo Respi
Dico ai giovani: non pensate a voi stessi, pensate agli altri. Pensate al futuro che vi aspetta, pensate a quello che potete fare e non temete niente. Non temete le difficoltà: io ne ho passate molte e le ho attraversate senza paura con totale indifferenza alla mia persona. (Rita Levi Montalcini)
L’età contemporanea si manifesta secondo un pluralismo artistico che spesso si identifica con una
condizione di immobilismo e vuoto ideale che relega la figura del giovane artista ai margini del
sistema dell’arte, o a soggetto transitorio - in alcuni casi “sensazionale” - di cui si perdono valori
e connotati in una compagine mutevole e priva di coordinate. La criticità che investe la giovane
arte italiana è il rivelatore della profonda crisi economica e culturale che attraversa l’Occidente,
raggiungendo l’acme in paesi come l’Italia. La figura del giovane è al centro di numerosi dibattiti,
di interrogazioni parlamentari, e di cronache sulle principali testate giornalistiche, senza ancora
trovare una vera concretizzazione nella società, da cui spesso si trova escluso senza possibilità
di mettere in atto le proprie capacità ed essere un contributo attivo per la comunità. Il giovane
artista si deve relazionare con questa duplice peculiarità: la prima di essere un giovane, e la
seconda di essere un artista. L’intento è quello di dare una lettura più ampia possibile delle nuove
ricerche artistiche, del modo con cui l’artista interagisce con una realtà eterogenea e complessa,
e al contempo di promuovere con forza l’identità dell’arte italiana. Questo è possibile solo con il
sostegno di istituzioni, che abbiano la determinazione, la volontà e anche il coraggio di favorire
un evento significativo e di pubblico interesse. La mostra non può essere esaustiva di tutte le
tendenze che caratterizzano il sistema dell’arte, ma è da intendersi come studio e indagine
delle ricerche attuali più rappresentative, tracciandone un profilo essenziale che rispecchi una
visione globale. Inoltre l’esposizione vuole essere un “attivatore” rivolto ai principali attori e
operatori dell’arte, quali collezionisti, enti privati e pubblici, curatori e critici, come punto di
riferimento e sguardo mirato al mondo della giovane arte, di cui spesso l’aggettivo “giovane”
assume un valore improprio e discutibile – basti pensare alle più recenti rassegne dove si parla
di giovane arte con partecipanti che hanno superato il quarantesimo anno di età – . Per questa
ragione gli artisti presenti sono tutti under 35, come passaggio obbligato e necessario che
conferisca un’opportunità e anche il diritto di essere parte della società e del circuito artistico.
La mostra comprende un’attenta selezione di oltre trenta artisti, che meglio caratterizzano il
panorama dell’arte italiana emergente. L’intento è quello di misurarsi con le nuove ricerche
artistiche indagandone la molteplicità di linguaggi – se ancora è possibile farne una
differenziazione secondo le “categorie” tradizionali – dalla pittura alla fotografia, dalla scultura
all’installazione, fino alla video arte e a tutte quelle tendenze oggi presenti sul territorio nazionale.
Dunque pittura, fotografia, scultura, installazione e video arte come ambiti e discipline di ricerca
ancora fondamentali, ma appunto ormai non delimitate come chiare e precise, ma ibridate in un
linguaggio spesso univoco per rappresentare un messaggio. Diversi artisti incasellati sotto un’area
artistica limitata hanno iniziato a ricercare linguaggi diversi: dalla pittura si è passati all’installazione
visiva più completa, data dalla proiezione di immagini su immagini, o dall’immagine in movimento
all’interno di un video che magari avrà un seguito solamente sonoro. O ancora installazioni
pittoriche definite in maniera installativa, dove l’utente è quindi in grado di interagire fisicamente
con essa. E poi sculture essenziali, o, al contrario, pittoriche. Installazioni ludiche dal grande impatto.
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Questa commistione di linguaggi ha favorito il ritorno di interesse per la manualità e per
la tecnica, che sono diventate componenti essenziali nella realizzazione delle opere. La
scultura diventa coloristica come la pittura, la pittura diventa materica come la scultura;
la fotografia diventa dinamica come il video, il video diventa statico come la fotografia;
l’installazione diventa multimediale e multidisciplinare, sintetizzando al meglio la molteplicità
delle ricerche artistiche contemporanee. Le nuove generazioni di artisti prestano particolare
attenzione alla perfezione formale – in alcuni casi, quasi maniacale –, alla composizione
visiva e soprattutto alla presentazione pubblica del loro lavoro. Sono coscienti infatti che in
un mondo in cui “si è sempre connessi” la corretta e immediata comunicazione del proprio
lavoro è certamente una carta vincente per richiamare l’attenzione su di sé all’interno di
un sistema dell’arte competitivo e mutevole. La sfida dei giovani artisti non si gioca solo sul
campo dell’arte, ma anche su quello della complessità della realtà in cui vivono e con cui
interagiscono. Indubbiamente le difficoltà da affrontare sono molte e ogni passo va ponderato.
Per questi motivi le creazioni sono accomunate da un tema quasi sempre ricorrente: un malessere e
un’ansia nell’andare avanti, nel non fermarsi e superare gli ostacoli. Malessere tangibile nelle forme
e nei contenuti, in cui oggi, grazie alla realtà attuale, l’artista è costretto. Pochi esempi per rendere
un quadro che è in costante evoluzione e movimento, perché in evoluzione e movimento sono i
giovani artisti, in bilico tra l’essere pronti e maturi per espressioni via via più ampie e, soprattutto,
per raggiungere realtà più solide e concrete, e, dall’altra parte, una forza motrice che invece
spinge indietro, tra dubbi, paure e incertezze. Da qui quel limbo che, attraverso i mezzi espressivi
di questi Last Young che abbiamo rigorosamente selezionato, si cerca di combattere e migliorare,
rendendo chiara l’idea che l’arte è viva e forte e ha solamente bisogno di chiarezza e ordine.
Contrariamente alle aspettative – fatte le dovute considerazioni su rare eccezioni –, in un
momento storico-politico di grande destabilizzazione e complessità, l’atteggiamento dei giovani
artisti non si risolve in azioni eversive o nella manifestazione gridata di un dissenso, tutto appare
disciplinato, ben ponderato, vi è la scelta di misurarsi con la realtà in maniera meditata, a
volte disincantata altre più razionale e puntuale. Questo rispecchia uno stato di consapevolezza
e di non condizionamento, di colui che sa porre le basi di una ricerca artistica con grande
determinazione e solerzia. È il segno di una rottura nuova che si esprime nella non assuefazione
al mondo, a logiche precostituite, al modello delle “identità perdute” che l’uso indiscriminato
dei recenti social network ha prodotto, con il rischio costante di un appiattimento delle idee.
L’artista è ancora la lente che orienta lo sguardo, il setaccio ideale di una contemporaneità
sempre più ampia e articolata. Le sue idee, il suo punto di vista sul mondo, la sua sensibilità
sono un patrimonio culturale che va promosso e incentivato, perché, solo crescendo talenti,
l’arte italiana si potrà evolvere dando un contributo importante al progresso comune.
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THOMAS BERRA
Liar, 2012, acrilico su carta, 30x18 cm
Untitled, 2013, acrilico su tela, 180x300 cm
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Liar, 2013, acrilico su tela, 120x120 cm
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SIMONE BUBBICO
Senza titolo, 2012
spray su tela, calco in gesso, luci led, 175x80x160 cm
Ombra da camera IV, 2010, spray su tela, calco in gesso, luce LED, 200x160x160 cm
30
Senza titolo, 2012, spray su tela, calco in gesso, luci LED, legno e plexiglas, 95x290x130 cm
31
GIUSEPPE BUFFOLI
Zenith, 2011, vetro soffiato
olio, acqua demineralizzata, 29x10X10 cm
Come una mosca gode dei propri piani e dei propri equilibri, 2011, legno, vetro, pietra, morsetto, 30x125x100 cm
32
RGBK, 2012, penna a sfera su carta A4, asciugacapelli, legno, dimensioni variabili
33
CHIARA CAMPANILE
Temins, 2013, olio su tela, 40x50 cm
Fussenti, 2013, olio su tela, 80x80 cm
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Quimag, 2013, olio su tela, 40x50 cm
35
CRISTIANO CAROTTI
Triumph of the death, 2013, tecnica mista, pittura a olio e luci a led, 50x60x20 cm
The war is over, 2013, olio e tecnica mista in box di plexiglas, 30x40x30 cm
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Self portrait in taxidermy, 2013, pittura a olio e luci a led su arazzo, 138x194 cm
37
LINDA CARRARA
THE SPACE BETWEEN, 2013, acrilico su tela, 160x200 cm
Particolare installazione Vacuum state-Lo spazio in cui hanno sede tutti i corpi materiali e nel quale si
verificano tutti i fenomeni naturali, 2012-2013, 190x160 cm
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OUTER SPACE, 2013, acrilico su tela, 145x200 cm
39
ANNA CARUSO
La domanda non è ‘dove’, 2013, acrilico su tela, 70x90 cm
Chi si ferma trova, 2013, acrilico su tela, 75x100 cm
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Il trono del re, 2013, acrilico su tela, 70x90 cm
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SABRINA CASADEI
The funeral party, 2013, mixed media on canvas, 50x75 cm
Bisognava chiamarle assenze, 2012, mixed media on canvas, 100x150 cm
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There was a rule for everything, 2013, mixed media on canvas, 50x75 cm
43
SILVIO COMBI
In the time, 2013, alluminio, misure variabili
Parole fluttuanti, 2006-2013, carta, legno e sensore, 44x69,5 cm
44
Genius loci, 2009-2013, alluminio, misure variabil
45
ANNALISA D’ANNIBALE
Il dinosauro riposa, 2012, stampa digitale su carta, 10x15 cm
Eleonora, 2012, stampa digitale su alluminio, 140x200 cm
46
Senza titolo (soluzione per la copertina di un libro)
2013, stampa digitale su forex, 42x27 cm
47
MR.DEGRÌ
No title, 2012, olio su carta, 70x50 cm
No title, 2012, olio su carta, 70x50 cm
48
No title, 2012, olio su carta, 70x50 cm
49
ROBERTO FANARI
Il viale dei castagni La guardia, 2013
filo di ferro cotto e ceramica sintetica, 175x45x30 cm
Senza titolo, 2013, filo di ferro, cotto e resina, 40x20x20 cm (cad.)
50
Seconda B, 2012, acrilico su tela, 105x55x20 cm
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MICHELE GABRIELE
Piccolo stormo dedicato a Chadal (Chadallini), 2012, zucchero, terra, misure variabili
Piccolo stormo dedicato a Chadal (Chadallini), 2012, zucchero, terra, misure variabili
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Piccolo stormo dedicato a Chadal (Chadallini), 2012, zucchero, terra, misure variabili
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DEBORA GARRITANI
Dove finisce l’arcobaleno, 2013, stampa digitale su carta cotone applicata su D-Bond, 42x100 cm
Dove finisce l’arcobaleno, 2013 stampa digitale su carta cotone applicata su D-Bond, 35x60 cm
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Nihil erit quod non fuit, 2013, stampa digitale su carta cotone applicata su D-Bond, 40x60 cm
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RICCARDO GAVAZZI
Night butterflies, 2013, china su carta, 100x70 cm
Changes, 2013, olio su tela, 120x150 cm
56
S, 2010, olio su tela, 140x200 cm
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GIUSEPPINA GIORDANO
Me+You, 2012, installazione, plexiglass, capsule di Petri, plasma, colture batteriche, 60x60x20 cm
Fuga in rosso, 2012, videoinstallazione interattiva materiali vari, animale, dimensioni ambientali
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Memorie di un pesce rosso, 2012, video 3’21’’
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ESTER GROSSI
Scavo nella necropoli monumetale di Arciprete, 2012, acrilico su tela, 60x60 cm
Lucia. Nella Necropoli Monumentale di Arciprete, 2012, acrilico su tela, 60x40 cm
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Erano lì, in visita, credo, 2012, acrilico su tela, 60x60 cm
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CHIARA LURAGHI
Action in the high mountain, 2012
foto digitale proiezione a parete
Hazy Day, 2012, video Full Hd,15’00’’
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Fly can nothing against gravity, 2013, video Full HD 03’07’’
63
MONIA MARCHIONNI
Indifesa me, 2012, Installazione a parete composta da 840 cubetti di carta
Fabriano 100/g contratti di lavoro a progetto, impronte digitali, 100x100x4 cm
In-difesa, 2007-2011(in progress) , installazione di 4000 cubetti di carta, contratti di lavoro a progetto, 70x250x250 cm
64
Autoritratto (pensando a Wittgenstein), 2012, Scultura, stampo in gesso smaltato
ferro lavorato a mano in galvanica nichel, vetro nero temperato, 15x42x38 cm
65
TIZIANO MARTINI
Senza titolo, 2012, aerosol su cotone montato
su telaio ligneo, 260x190 cm.
Courtesy Dolomiti Contemporanee/ l’artista
Senza titolo (propriety of chep, chep never sells), 2012, 15 euro pallets, levigatrice, pittura
acrilca, pittura da interni, aerosol, scotch, dimensioni ambientali. Courtesy Cars/l’artista
66
Senza titolo, 2013, gesso scagliola, cartone,
pluriball, pittura acrilica, aerosol, scotch di carta,
nylon, legno, residui di operazioni pittoriche,
ferro, misure varie. Veduta dell’installazione,
Oltre lo sguardo, Palazzo delle Cossere, Brescia.
67
SILVIA MEI
Volatile nero, 2013, Tecnica mista su carta, 99x80 cm
Dagli occhi piante, dal cuore occhi, 2013, tecnica mista su carta, 210x150 cm
68
Il mio cuore il mio errore, 2013, tecnica mista su carta, 145x170 cm
69
ISABELLA NAZZARRI
Conversazioni extraterrestri, Iwas, 2013, olio su tela, 100x100 cm
Di acqua e di pietra, 2012, olio su tela, 50x50 cm
70
Conversazioni extraterrestri, Flower duet, 2013, olio su tela, 80x80 cm
71
BEATRICE NEGRO
Luce 1, 2013, olio su mdf, 50x50 cm
Luce 2, 2013, olio su mdf, 50x50 cm
72
Attesa , 2013, olio su mdf, 70x40 cm
73
PARASITE 2.0
Chinatown Mobile Cinema, Milano, 2013
Parasite Trip, Catania-Milano-Venezia, 2012
74
Urban Hacking Machine, Wired Next Fest, Milano , 2013
75
CARLO ALBERTO RASTELLI
Why am I so wild at heart?, 2013, olio, acrilico e inserto in carta su tela, 60x100 cm
Untitled, 2012, olio, acrilico e inserto in carta su tela, 40x20 cm
76
You are somone else, I’m still right here, 2013, olio, acrilico, foglia oro e inserto in carta su tela, 60x100 cm
77
VINCENZO RULLI
Senza Tito, 2011, Polimaterica (resina patinata, legno
laccato, filo di nylon trecciato) e Meccatronica di
Felice Farina per Ninalab, dimensione variabile
Occhiale per eclissi temporale, 2011, vetro e sabbia, 5,5x18x18 cm
78
L’Amo!, 2011, Polimaterica e Meccatronica
di Felice Farina per Ninalab, 200x400x60 cm
79
MARCO SCHIFANO
Tigre Roma, 2012
stampa inkjet montata su lastra di alluminio, 100x80 cm
Cigno Roma, 2012, stampa inkjet montata su lastra di alluminio, 100x80 cm
80
Galli Vietnamiti Roma, 2012
stampa inkjet montata su lastra di alluminio, 100x80 cm
81
PATRIZIA EMMA SCIALPI
The dead dears, 2011-2012, acrilici su fotografia
Dove sono nata io, 2013, Installazione Ambientale, still da video
82
Tarde ta’, 2013, still da video, 03’51”
83
STEFANO SERUSI
Flower arrangement 02, 2013, Found image, carta velina colorata, 15x20 cm
Poupées, 2010, coppia di trespoli, nastri colorati, dimensioni ambientali
84
Barbara nella folla, 2012, terracotta, seta, 6x11x15 cm
85
PATRICK TABARELLI
Zero-om, 2013
olio, alchidico e gel acrilico su tela, 60x35 cm
Schläfli attribute, 2012, olio e alchidico su tela, 150x120 cm
86
Zero-om, 2013, olio e alchidico su tela, 60x35 cm
87
CHIARA VALENTINI
Autoritratto (Voglio cucire la mia anima), 2010
punto croce e ricamo su carta, 85x85 cm
Le tre Grazie, 2013, ricamo su feltro, h.50 cm
88
Mano nella Mano (particolare), 2013, ricamo su feltro e garza, 120x240 cm
89
VIVIANA VALLA
Per grazia ricevuta, 2011, tecnica mista su tela, 70x70 cm
collezione privata, Milano
Believe me, I’m lying, 2013, tecnica mista su tela, 100x120 cm
90
Poetical suicide, 2013, tecnica mista su tela, 50x50 cm
91
GIULIO ZANET
Senza titolo, 2012, tecnica mista su tela, 85x56 cm
Senza titolo, 2013, tecnica mista su tela, 110x140 cm
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Senza titolo, 2013, tecnica mista su tela, 70x100 cm
93
TERZO FUOCO
Anna Caruso - la domanda non è ‘dove’, acrilico su tela, 90x70cm, 2013
Apparati
Anna Caruso - il trono del re, acrilico su tela, 90x70cm, 2013
La Sindrome di Stoccolma (performance), 2013, frame da video, Milano
95
94
Note biografiche
Thomas Berra
(Desio, 1986)
Linda Carrara
(Bergamo, 1984)
Nel 2008 si iscrive all’Accademia di Brera che abbandona nel 2013. Selezione mostre: Liberarea, personale a Milano, 2005; collettiva, Galerie
Marie-Claude Goinard, Parigi, 2006; duetto con l’artista Enrico Manera, Ars Italica, Milano, 2007; Cow Parade, Milano; Villa Litta, personale,
Milano, 2007; Premio Italian Factory presso la Fabbrica del Vapore di Milano, Vuoti a Rendere, Art Due Gallery, Milano; Masters of Brera, Pechino,
Cina. Nel 2008 organizza Sold Out. Nel 2009 due performance insieme a Paul Kostaby; espone a Taormina presso la Fondazione Mazzullo e con
il gruppo The Bag Art Factory. Nel 2010: Art Attack: come l’arte invade il mondo della comunicazione, relatore, Circolo della stampa, Milano. Nel
2011 prima edizione di Arte Accessibile a Milano; EX, collettiva presso la ex Chiesa di San Carlo ai Barnabiti, Firenze. Nel 2012 lascia l’Accademia
di Brera. CIAO, febbraio 2012, prima personale presso Room Galleria di Milano; marzo 2012, Miart, Room Galleria. Crises and Rises, ottobre 2012,
presso Palazzo delle Stelline a Milano, in collaborazione con ArtGallery e Institut francais. Nel 2013 vince il Premio Unicredit, personale presso
Superstudiopiù, Milano. Apre il suo studio come spazio espositivo, Labrouge per progetti sperimentali di giovani artisti. Aprile 2013, I’ll be your
mirror, personale al Wilson Project, Sassari. Giugno 2013, Lost Shelf, bipersonale presso la Galleria Bianca Maria Rizzi e Matthias Ritter. Dal 2012
porta avanti il progetto editoriale Subculture fanzine. Vive e lavora a Milano.
2013 Premio CAIRO, a cura di Luca Beatrice. Museo della Permanente, MILANO 2013; Edizione in collaborazione col poeta Francesco Accattoli.
ZOO art, EX ZOO GARDEN, CUNEO 2013; WORKSHOP presso la comunità Villa Ratti di Monticello Brianza, “SUL PAESAGGIO” di Linda Carrara
e Giulio Zanet, 2013; PREMIO LISSONE, a cura di Alberto Zanchetta. Museo d’arte Contemporanea, LISSONE 2012; PREMIO CELESTE, a cura
di Chiara Canali, Julia Draganovic,Gianluca Marziani, Paola Nicita, Cristiana Perrella, Ivan Quaroni, Fabbrica Borroni, BOLLATE, MILANO 2009.
Mostre personali: 2012, “ALCHIMIA DEL BUIO”, a cura di AnnaLisa Ghirardi, GiaMaArt studio,Benevento; 2011, ”DIORAMA”, con testi di Sara
Rossotto-Beniamino Sidoti- Serena Vailetti, Obraz Gallery, Milano. Selezione mostre collettive: 2013, “SPIRITO ITALIANO”, a cura di Annalisa Bergo,
Fabbrica Borroni, Bollate; “SE IL PITTORE NON DISPREZZA LA PITTURA”, a cura di Alessio Moitre, galleria Moitre, Torino; 2012, “CRISES AND
RISES”, a cura di Rossella Farinotti, Palazzo delle Stelline, Milano. 2011,“10x10” Galleria Obraz, Milano; “UNONESSUNOCENTOMILA” a cura di
Annalisa Bergo Fabbrica Borroni; 2010 ”PROPOSTE E SPERIMENTAZIONI - arte contemporanea memoria del futuro?”, 12 stanze per 12 artisti
Tenuta Bartottina, Novara; “SFERA CELESTE”, Galleria Obraz; “TRATTI TANGENTI” A cura di Anna Lisa Ghirardi Giamaart studio, Benevento. Vive
e lavora a Milano.
Simone Bubbico
(Torino, 1984)
Anna Caruso
(Cernusco sul Naviglio, 1980)
Nel 2007 consegue la laurea quadriennale in Discipline dello spettacolo presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Realizza installazioni
utilizzando diverse tecniche scultoree, sia tradizionali (il calco in gesso) sia inconsuete (l’ombra e la luce). Si crea così un effetto di straniamento
che viene enfatizzato dall’inserimento di tele dipinte a spray e dalla mescolanza tra umano e animale, tra corporeo e incorporeo. Tra le principali
mostre personali: Ombra da camera, Pasticceriadarte, Torino, 2010; Racconti d’ombra, Galleria VV8 artecontemporanea, Reggio Emilia, 2012;
Eidola, Silbernagl & Undergallery, Milano, 2013; Una vaga sensazione di assenza, PAN, Napoli, 2013.Nel 2012 vince il primo premio nella sezione
scultura del 6° Premio Internazionale Arte Laguna a Venezia, dove espone nella mostra dei finalisti presso l’Arsenale. Vive e lavora a Lombriasco
(TO).
Nel 2004 consegue il diploma di laurea in pittura e restauro pittorico presso l’Accademia di Belle Arti di Bergamo. Nel 2013 è finalista al Premio
Combat e semifinalista al Premio Arte Mondadori; partecipa ad alcune mostre collettive tra cui “Arte In Sarpi” a cura di Rossella Farinotti (Milano) e
Scritto sul corpo, E-Lite StudioGallery ( Lecce). Nel 2012 espone nella personale “C’ero, una volta” presso E-Lite StudioGallery ( Lecce) e partecipa
a diverse mostre collettive, quali Coexist. eight different kind of fantastic art , a cura di Ivan Quaroni; In art we trust, Spazio Seicentro, Milano;
Statements 2011, Circoloquadro, Milano, a cura di Ivan Quaroni. Tra il 2008 e il 2011 partecipa a diverse fiere di Arte Contemporanea, come
Bergamo Arte Fiera, Arte Accessibile Milano, Arte Padova, e a numerose mostre collettive.
Attualmente lavora con lo Studio d’Arte Cannaviello. Vive e lavora tra Cernusco e Milano.
Giuseppe Buffoli
(Chiari, 1979)
Sabrina Casadei
(Roma, 1985)
Nel 2003 si diploma in Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano. Nell’estate 2007 partecipa al corso d’eccellenza T.A.M.
(Trattamento Artistico dei Metalli). Si occupa di scultura e incisione. L’equilibrio è il tema centrale della sua indagine scultorea, fisica o mentale,
metaforica o reale. La stabilità diventa elemento di senso fondante per attuare una ricognizione sul suo significato, fragile e incerto. Invade lo
spazio e coinvolge lo spettatore in un’illusione spaziale continua e in perenne mutamento. Nel 2009 realizza una scultura permanente per la
nuova sezione didattica nel Museo della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano. Tra il mese di dicembre 2009 e gennaio 2010
prende parte alla residenza internazionale per artisti Harlem Studio Fellowship by Montrasio Arte a New York (U.S.A.) dove presenta la mostra
Suspended. Vive e lavora a Milano.
Consegue il diploma di Maturità Classica e nel marzo 2009 si laurea in Pittura presso l’Accademia di belle Arti di Roma. Vive e lavora tra
Roma e Berlino. Principali esposizioni personali: 2012 Growing in Lightness, Kaleidoskop, Berlino; 2011 Atti di decostruzione, Marchina Arte
Contemporanea, Brescia. Principali esposizioni collettive: 2013 Pulsart / Restart: The Witch Hunt, Palazzo Fogazzaro, Schio (Vi); Arte in Sarpi
-Progetto d’arte in via Paolo Sarpi- la Galleria all’aperto, Milano; Summer Show -Generazione anni Ottanta- , Federico Rui Arte Contemporanea,
Milano; 2012 Arte Piacenza, Fiera d’Arte Moderna e Contemporanea, Piacenza; I Low Art 3rd edition, ARTcore Comporary Art Project, Bari; InterRail
un viaggio nell’immagine, Art’s Events Centro d’Arte Contemporanea, Torrecuso (Bn); 2011 P.art-Tage der offenen Ateliers, ECC Kreativstadt
Weissensee, Berlino; ArtVerona -La fiera delle gallerie italiane di arte moderna e contemporanea-, Verona. Vive e lavora tra Berlino e Roma.
Chiara Campanile
(Milano, 1989)
Silvio Combi
(Lecco, 1983)
Frequenta l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Tra il 2009 e il 2012 prende parte a diversi workshop organizzati dalla stessa e ad alcune
collaborazioni negli allestimenti della Biennale e di palazzo Grassi con gli artisti Pae White e Nicholas Hlobo. Nel febbraio 2012 consegue il
diploma in arti visive e discipline dello spettacolo. Riceve la menzione speciale nel concorso di incisione e grafica d’arte Fibernus, organizzato dal
comune di Sora e partecipa all’esposizione dal 13 al 28 ottobre 2012. Dal 21 al 30 novembre 2012 partecipa a 1.209.600, mostra in uno spazio
espositivo dell’ Universität für Angewandte Kunst di Vienna. Dal 14 al 21 marzo 2013 partecipa alla mostra collettiva To rank first among similar
paintings a Vienna. Ha esposto alla fiera internazionale d’arte contemporanea AAM Milano nell’aprile 2013. Vive e lavora tra Venezia e Arcore.
La sua ricerca artistica è orientata all’utilizzo di differenti linguaggi espressivi, con particolare attenzione verso le installazioni, le nuove tecnologie,
l’interattività e il teatro.
Laureato presso l’Accademia di Belle Arti di Brera in Arti Multimediali Interattive e Performative, è presente con una propria installazione al 14°
Festival International d’Art Video di Casablanca (2007), a Firenze alla mostra Oggetto Libero e a Valenciennes al festival internazionale di arti
digitali Les e.magiciens. Nel 2009 crea Variazioni, un diario di viaggio audio-video interattivo, esposto a Porto Venere. Nel 2010 vince il Premio
Nazionale delle Arti, sezione Arti Visive, indetto dal MIUR e dall’AFAM. È stato tutor, coordinatore editoriale e assistente ai progetti Interdisciplinari
per l’Accademia di Belle Arti di Brera. Nel 2010 collabora con Studio Azzurro nella mostra Fare Gli Italiani presso le Officine Grandi Riparazioni di
Torino.Vive e lavora a Milano.
Cristiano Carotti
(Terni, 1981)
Si diploma in pittura all’Accademia di Belle Arti di Terni. La sua ricerca attraversa numerose correnti pittoriche, dal surrealismo al neo-pop,
dall’espressionismo alla figurazione realistica. Il suo lavoro si muove dalla tela ai supporti digitali, dalla carta alle animazioni video e alla scultura.
Nel 2011 viene selezionato da Vittorio Sgarbi e Gianluca Marziani per il Padiglione Italia/Umbria della 54 Biennale di Venezia ed è tra i finalisti del
Premio Combat a Livorno. Nello stesso anno entra a far parte della collezione permanente del Museo Magi900 di Pieve di Cento (BO). Il JazzUp
Festival di Viterbo gli assegna il premio Jazz Art 2011 dandogli la possibilità di realizzare insieme al compositore Alessandro Deflorio il progetto
site specific Golyat. Nel 2013 Carotti dà vita a un nuovo progetto espositivo che ha inizio con due mostre personali, Waterloove al Blu di Prussia
di Napoli e Nothing But the Rainbows alla galleria Canovaccio di Terni. Espone anche all’Officina Zattere di Venezia per la seconda edizione del
Surreality show. E’ tra gli artisti chiamati a partecipare al progetto ideato e promosso da Manuel Agnelli e dagli Afterhours “Hai Paura del Buio?”,
che si svolge al Traffic Festival di Torino, all’Auditorium Parco della Musica di Roma e all’Alcatraz di Milano. Vive e lavora tra Terni e Roma.
96
Annalisa D’Annibale
(Cattolica, 1983)
Attualmente frequenta il II anno del corso di specializzazione in Pittura AVC, presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino, dove nel 2011 si diploma
in Pittura. Nel 2006 si laurea in Relazioni Pubbliche e Pubblicità alla I.U.L.M. di Milano. Prende parte a diverse mostre tra cui: I segni della
scultura – 7 artiste, con il patrocinio dello SPAC, Castello di Frontone, 2010; R.I.V.E.R. Poject, con il patrocinio della Comunità Europea, presso
Galleria Patio, Lòdz, 2010; RANDOM, a cura di Sebastiano Guerrera e Ada Lombardi, Sale del Castellare, Urbino, 2011; Premio Nazionale delle
Arti, presso l’Accademia di Brera, San Carpoforo, Palazzo Citterio, Milano, 2011; Premio Pescheria, partecipazione alla mostra relativa al premio,
a cura di Ludovico Pratesi, Andrea Bruciati e Letizia Ragaglia, presso il Centro Arti Visive Pescheria, Pesaro, 2011; RANDOM/28, a cura di Angela
Sanna, Palazzo Ducale, Urbino, 2012; TUTTO, a cura di Sabrina Vedovotto e Cecilia Casorati, presso Spazio 26cc, Roma, 2012; Porta Pia Open
Academy and Residence, a cura di Ljudmilla Socci, con la collaborazione di Andrea Bruciati, presso Porta Pia, Ancona, 2012. Nel 2010 vince il
Premio Benelli e nel 2011 il Premio Aldo Gamba e ottiene la menzione speciale per il Premio Pescheria al Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro.
Vive e lavora a Cattolica.
97
Mr. Degrì (Luca De Gradi)
(Como, 1981)
Ester Grossi
(Aquila, 1981)
Conosciuto con lo pseudonimo di Mr. Degrì, si forma all’Istituto d’Arte di Lomazzo, sperimentando da subito nell ‘ambito dei graffiti, che coltiva
per circa 10 anni portandolo a una certa notorieta’ nell’ambito. Artista autodidatta, la sua prassi artistica subisce diverse evoluzioni: Mr Degrì è in
continua sperimentazione e abbandona il linguaggio secco dei graffiti per aderire con entusiasmo alla pittura.
La maturazione artistica passa attraverso diverse fasi: dall’astrattismo alle prove figurative, dall’uso delle bombolette a tecniche esecutive più
complesse con l’ausilio della macchina fotografica, dei plotter e del videoproiettore.L’artista predilige i volti: sa ritrarre con grande forza emotiva
la quotidianità dei suoi personaggi e sintetizza in un’unica immagine pittorica, di grande comunicatività, tecniche diverse.Non è mai banale o
scontato nell’esito figurativo: ogni lavoro rappresenta un passaggio, una riflessione e conserva una parte di vita personale, di vissuto, che rende
ogni sua opera prova di un passo verso la maturazione artistica, che l’artista persegue, con ostinata determinazione, in mezzo a sbagli, tentativi,
ed esiti soddisfacenti. Vive e lavora a como.
Diplomata in Moda, Design e Arredamento presso l’istituto d’arte “Vincenzo Bellisario”, nel 2008 ha conseguito la laurea specialistica in Cinema,
Televisione e Produzione Multimediale presso il DAMS di Bologna. Si dedica da anni alla pittura ed ha all’attivo diverse mostre in Italia e all’estero;
e’ vincitrice del Premio Italian Factory 2010 e finalista del Premio Cairo 2012. Nel 2011 è stata invitata alla 54° Biennale di Venezia (Padiglione
Abruzzo). Come illustratrice ha realizzato manifesti per festival di cinema e musica (Imaginaria Film Festival, MIAMI-Musica Importante a Milano,
Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto) e cover per album di band musicali (A Classic Education). Collabora frequentemente con musicisti per la
realizzazione di mostre e installazioni pittoriche-sonore. Vive e lavora a Bologna.
Roberto Fanari
(cagliari, 1984)
Studia e lavora a Milano.Nel 2013 ha conseguito il Diploma di Secondo livello in Arti Visive presso l’Accademia di Belle Arti di Brera con un
progetto sperimentale che consiste nella creazione di un testo teatrale: Il piacere di non capirsi.Nel 2011 ha conseguito il Diploma di Primo livello
in Pittura presso la stessa istituzione con Alberto Garutti. Ha compiuto una serie di esperienze lavorative nel campo dell’arte contemporanea tra le
quali ha esposto presso la GAM, all’interno della mostra Fuoriclasse. Vent’anni di arte italiana nei corsi di Alberto Garutti, ViaFarini all’interno del
progetto Academy Awards, ha collaborato con il gruppo Trama 21 per il progetto Education Lab presso il Docva e durante il festival Undefined09,
Grenzlabor tenutosi a Merano. Ha preso parte ad una serie di mostre organizzate dal gruppo milanese Motel Lucie e al progetto dell’artista
francese Sarah Trouche con la collaborazione di Motel Lucie, Keep Calm and Carry On. Collabora con il gruppo artistico Wurmkos nella gestione
del laboratorio e nella documentazione fotografica. Vive e lavora a Milano.
Nel 1999 si iscrive all’istituto statale d’arte Carlo Contini di Oristano.Dopo aver conseguito il diploma nel 2003, si trasferisce a Sassari e prosegue
gli studi all’Accademia di Belle Arti, ottenendo nel 2009 il diploma accademico in scultura. Dopo l’Accademia si trasferisce un anno a Berlino.
Vive e lavora a Milano.
Michele Gabriele
(Fondi, 1983)
Si laurea all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Artista visivo, tra le mostre: 2013 “Sulcis Oddity. 5 anni di Cherimus”, Fondazione Macc,
Museo d’Arte Contemporanea, Calasetta; 2013 “La biblioteca fantastica” Museo Man, Nuoro; 2012 “Le associazioni libere”, Dena Foundation for
Contemporary Art, La maison rouge, Parigi; 2012 “Out of focus-A Cheap Laser Print Show”, Superfluo Support Project, Padova; 2012 “Miart2012”,
Milano, International art fair; 2012 “In other words” ,The Black Market of Translation, NGBK and Kunstraum Kreuzberg / Bethanien, Berlino; 2011
“Artissima 2011”, Artissima Lido, Torino, Quadrilatero Romano. Vive e lavora a Milano.
Debora Garritani
(Crotone, 1983)
Nel 2002 intraprende studi giuridici a Parma che successivamente interrompe per iscriversi all’Accademia di Belle Arti di Brera, dove studia pittura,
conseguendo la laurea triennale nel 2012.L’esperienza di un lungo e affascinante viaggio a Mumbai, dove svolge un’indagine sulla vita palpitante
della città, l’ha portata ad approfondire lo studio della fotografia. Nel 2012 vince il secondo premio del Salon Primo, organizzato tradizionalmente
dall’Accademia di Brera ed espone a San Pietro in Atrio a Como tra i finalisti del Co.Co.Co (Como Contemporary Contest). Nello stesso anno
partecipa a diverse mostre collettive tra cui Spirito Italiano, presso la Fabbrica Borroni. Nel 2013 è ancora finalista al Co.Co.Co ed espone con la
prima personale intitolata What remains, presso lo Spazio Orlandy Gallery a Milano. Vive e lavora a Milano.
Riccardo Gavazzi
(Milano, 1982)
Si diploma all’Accademia di Brera. Nel 2002 è assistente di Giovanni Frangi. Dopo il ritratto umano, dal 2006, quando espone due enormi gorilla
all’Arenadi Milano, Riccardo si dedica a quello animale. Nel 2008 presenta alla BGallery di Roma la mostra Safari. Nel 2012 lo stile e l’interesse nel
soggetto mutano, edè tangibile nell’opera iniziale di un ciclo, Hybrid Transformation. L’opera, che rappresenta un volto di donna contrapposta
a quello di un lupo, è stata svelata alla mostra Crises and Rises a Palazzo delle Stelline a Milano, e sottolinea la ricerca artistica di Riccardo
sull’ibrido, e dove l’umano, lentamente, prevale sull’animale. Hunter Magazine gli ha dedicato un’intera sezione scegliendo l’universo animale di
Gavazzi,dunque vediamo sfilare squali, gorilla, iene, cani e maiali. Vive e lavora a Milano.
Giuseppina Giordano
(Mazara del Vallo, 1987)
Consegue il diploma di maturità al Liceo Scientifico di Mazara del Vallo nel luglio 2006. A settembre 2006 si iscrive al corso di scienze politiche e
relazioni internazionali presso l’Università di Palermo. Nel 2007 abbandona gli studi in scienze politiche per iscriversi all’Accademia di Brera dove
frequenta il corso di pittura del Prof. Franco Marrocco. Nel marzo 2012 consegue il diploma di laurea in pittura con votazione 110 e lode. Dal
2008 partecipa a diverse mostre tra cui: Videoart Yearbook 2012, Museo del Novecento, Milano, 2013; On Video for hours and hours III, galleria
ArteBoccanera, Trento, 2012; Videoart Yearbook 2012 (www.videoartyearbook.it) a cura di R. Barilli, Chiostro di Santa Cristina, Bologna, 2012;
Orto d’Artista: dalla semina al raccolto, esposizione collettiva, Società Umanitaria, Milano, 2011; finalista della Mostra Premio Envie, ex Chiesa San
Carpoforo, Milano, 2011 (catalogo Skira Editore); Progetto Stirone, esposizione collettiva, Castello di Scipione, Salsomaggiore Terme e Castello di
Vigoleno, Vernasca, 2010; Santo e i suoi amici di Brera, Galleria ArteSia, Mazara del Vallo, 2010; Cartoline d’Italia, esposizione collettiva, Torre
Canavese, 2009; Aula 8, esposizione collettiva, Galleria Studio Arte Fuori Centro, Roma, 2008; Sedie d’Artista, estemporanea di pittura, Milano,
2008. Nel 2012 vince il primo premio al Salon Primo, Ex Chiesa San Carpoforo, Milano. Vive e lavora a Milano.
98
Chiara Luraghi
(Milano, 1987)
Monia Marchionni
(Fermo, 1981)
Nel 2005 si laurea in Decorazione all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Nel 2008 consegue una seconda laurea in Storia dell’Arte Contemporanea
presso il Dipartimento di Arti Visive della Facoltà di Lettere e Filosofia della stessa città. Negli stessi anni partecipa ai workshop di Leonardo
Cremonini, Karin Andersen e Peter Greenaway. Si esprime con il linguaggio della fotografia e realizza installazioni a carattere scultoreo. E’
un’attenta osservatrice della società contemporanea e dei cambiamenti in atto, si interessa dei fenomeni della comunicazione e della condizione
della persona nella società. Partecipa a numerose mostre di rilievo internazionale, tra cui: Krossing, collaterale della 53 Biennale di Venezia, e
Avvertenze Artistiche al Museo dei Fori Imperiali di Roma nel 2009; IV Premio Mario Razzano, Biennale di Benevento, Museo ARCOS nel 2010.
Vince il “Premio Sala Stampa” al concorso Arte Laguna di Venezia nel 2011. Nel 2012 ha grande successo di pubblico e di critica con la personale
“Esercizi di resistenza” al palazzo del Ridotto di Cesena. Vive e lavora tra Fermo e Bologna.
Tiziano Martini
(Soltau/D, 1983)
Ha studiato pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, nel corso di Martelli e Bendini. I suoi lavori sono stati esposti in due mostre personali
presso lo Studio Cannaviello a Milano (2009/2011). Nel 2011 è stato ospite per sei mesi presso l’ International Art Programme (Lia) di Lipsia. Ha
esposto alla Galleria Comunale di Arte Contemporanea di Monfalcone (2011), e nella Galleria
Potemka a Lipsia nell’estate 2012 e nella Werkschau Halle della Baumwollspinnerei di Lipsia (2012). Nel mese di giugno 2012 è stato selezionato
vincitore del bando Cars (Cusio Artist Residency Space) a Omegna (Vb). Nel mese di luglio 2012 è stato coordinatore e ideatore del progetto
di residenza A poem about a chance meeting, durante l’edizione di Dolomiti Contemporanee a Taibon (Bl). Nell’autunno 2012 partecipa alla
collettiva bilico, nei nuovi spazi del Museo di Casso (Pn).Nel 2013 espone in diverse collettive tra le quali Tetris, presso l’associazione no-profit
Mars di Milano, Oltre lo sguardo, Palazzo delle Cossere a Brescia e Tomorrow is now, Galleria Cart, Monza. Nell’autunno 2013 avrà una mostra
personale negli spazi della galleria Otto Zoo di Milano. Oltre ad occuparsi di pittura, che intende come risultato di un processo, lavora con
l’installazione e la scultura.Vive e lavora tra la Val di Zoldo, Milano e Lipsia.
Silvia Mei
(Cagliari, 1985)
Si diploma al liceo artistico con indirizzo accademico a Cagliari nel 2003, successivamente consegue il diploma al corso integrativo presso lo stesso
liceo. Nel 2009 si diploma in pittura all’ Accademia di Belle Arti di Sassari e nel 2012 consegue il diploma di secondo livello presso il dipartimento
di Arti visive nel corso di Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Partecipa a collettive come : Arte Accessibile, o da Antonio Colombo a
Milano o presso Fabbrica Borroni. Personali : Ad Mirabilia, Reincarnati in Natura, Different Identities, e Pensieri Ruvidi presso la galleria dell’ Istituto
francese, Palazzo delle Stelline a Milano, come vincitrice del Premio ArtGallery. Collabora con lo Studio d’Arte Cannaviello. Vive e lavora a Milano.
Isabella Nazzarri
(Livorno, 1987)
Nel 2006 consegue la laurea triennale di pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze. Attualmente è iscritta all’ultimo anno del biennio
specialistico di Arti Visive presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Nel 2010 partecipa alla mostra collettiva Sul disegnare a cura di Lorenzo Bruni,
alla galleria VIANUOVA Arte Contemporanea di Firenze. Nello stesso anno viene invitata da Michael Rotondi al progetto Sto Disegnando!!! presso
Underdog Studio, Modena. Nel 2012 viene selezionata per il concorso Apparel Music Contest promosso dall’etichetta indie Apparel Music, Spazio
Ral, Milano. Successivamente partecipa alla mostra pubblica “Sulle Rovine del Parnaso” presso la Sala Espositiva del Palazzo del Governo. Sempre
nel 2012 viene invitata da Roberto Fantoni alla mostra collettiva Chirstmas Fantasy, alla galleria Antonio Colombo Arte Contemporanea. Nel 2013
vince il premio AOP Academy, una mostra a Londra alla Griffin Gallery, promossa da AOP Artist Research of London con giuria presieduta da Ivan
Quaroni. Nello stesso anno partecipa alla mostra collettiva Panorama presso Circoloquadro, Milano. È finalista del premio Libera Accademia di
Pittura a Nova Milanese. Vive e lavora a MIlano.
99
Beatrice Negro
(Carate Brianza, 1991)
Stefano Serusi
(Alghero, 1980)
Dopo aver ottenuto il diploma di maturità artistica nel 2010, si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Brera, dove attualmente frequenta il III anno
del triennio di Arti Visive, indirizzo Pittura. Nel suo lavoro, la materia del colore articola la superficie del legno. Ritmi e modulazioni soffuse hanno
un duplice andamento, prima in verticale poi in orizzontale e la cadenza serrata di certi moduli viene contrapposta a un’andatura della superficie
materica meno controllata.
Dal 2011 partecipa a diverse mostre collettive tra cui: Brera incontra Scarpatetti, Palazzo Sassi, Sondrio, 2013; CODICE osservatorio 6, Chiostro
di Voltorre, Gavirate, 2013; Arte accessibile Milano V edizione – premio d’arte AOP academy, spazio eventiquattro, Milano, 2013; Seconda pelle,
Triennale Milano, 2012; Terre lontane - l’arte contemporanea incontra la moda, San Carpoforo, Milano, 2012; Arte accessibile Milano IV edizione
- seminario sulla gioventù a cura di Ivan Quaroni, spazio eventiquattro, Milano, 2012; Il risparmio tra stabilità e crescita, il Salone del Risparmio,
Milano, 2012; Salon Primo, San Carpoforo, Milano, 2012; H20, Castello di Sartirana, Sartirana Lomellina, 2011. Vive e lavora a Nova Milanese.
Ha partecipato a diverse mostre collettive e personali, con una certa attenzione per il territorio d’origine. Confrontatosi sin dall’inizio della sua
ricerca con ambienti molto connotati, il suo lavoro si è sviluppato quasi naturalmente in progetti site specific, in cui l’analisi e la suggestione delle
forme architettoniche sono il principio per la definizione di un percorso narrativo all’interno dello spazio.
Tra le mostre collettive si segnalano: Zebra Crossing, 2008, Facoltà di Lettere e Filosofia di Sassari (opera in collezione permanente) e Lontano
da dove, La Pelanda, Roma; tra le mostre personali, nel 2010 Jamais vu, Galleria Lem, Sassari, nel 2012 Novecento, Villa Litta, Milano e Itinerant
gardeners, Meme, Cagliari, nel 2013 Loisir presso Spazio Orlandi, Milano. Vive e lavora tra Milano e la Sardegna.
Parasite 2.0
(Milano, 2009)
Si laurea in Design con un progetto sui sistemi di knowledge managment e successivamente in Pittura all’Accademia di Brera con una tesi
sull’ubiquità dell’immagine. La sua ricerca artistica, caratterizzata da una sorta di “incertezza percettiva”, utilizza come medium la pittura, la
creazione di ambienti e il video. Partecipa a mostre personali e collettive tra le quali: Lifted (2011) a cura di A. Baldoni, Tetris (MARS – Milan Artist
Run Space), Seconda Pelle (Triennale Milano), Seminario sulla Gioventù a cura di I. Quaroni, Immaginari Video a cura di M. Coletti, Summer Show
(Galleria Rubin). Nel 2008 è tra i vincitori di Milano in Digitale, nel 2010 è selezionato per il Premio Nazionale delle Arti, è finalista del Como
Contemporary Contest nel 2011 e 2013. Ha recentemente vinto il concorso AOP Artist Outreach Project nella sezione under 35. Ad ottobre
esporrà alla Griffin Gallery di Londra. Vive e lavora a Milano.
Nasce nel 2009 dall’incontro di tre studenti di Architettura al Politecnico di Milano Bovisa.
Laboratorio collettivo e aperto, basato sul libero confronto di idee, si interroga sullo stato della vita urbana, nell’era della “webcrazia”, della crisi
diffusa, liquida, della iper-pianificazione delle nostre città e delle nostre vite. Nel 2012 realizza il progetto Parasite Trip per GranTouristas, progetto
ospitato all’interno del Padiglione Italia della 13th Biennale d’Architettura di Venezia. Il progetto esce dai padiglioni della statica biennale per
diventare una reale occasione di confronto con l’habitat umano e il suo paesaggio. L’opportunità si trasforma quindi in un viaggio attraverso il
paesaggio in abbandono in alcune città d’Italia. Le otto installazioni, corrispondenti ognuna ad una tappa tra Catania, Milano e Venezia, sono
state realizzate in dei momenti performativi di costruzione partecipata, con le persone del luogo. Vivono e lavorano a Milano.
Carlo Alberto Rastelli
(Parma, 1986)
Si è diplomato nel 2005 presso il Liceo Artistico Statale “Paolo Toschi”. Ha studiato presso l’Accademia di Belle Arti di Riga (LV) nel 2010 tramite
il programma Erasmus. Nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano. Dal 2007 ha
partecipato a varie mostre collettive, tra cui Buste Dipinte, a cura di Luisa Castellini, Donatella Rocca e Claudia Amato, allo Spazio Oberdan di
Milano, InteRail, un viaggio nell’immagine, alla galleria Art’s Event - centro d’arte contemporanea - di Torrecuso (BN), All’inizio non era un’isola,
a cura di Elena Quarestani, allo spazio Assab One di Milano, e Brera @ Lugano al Laboratorio Kunsthalle di Lugano. La sua ultima mostra
personale Me against the world, con Dave Calver, a cura di Pietro Di Lecce, si è svolta recentemente allo Spazio Orlandi di Milano. Nel 2010 è
stato selezionato tra i vincitori della prima edizione del premio Il risparmio con gli occhi degli artisti, a cura di Franco Marrocco, tenutosi al Palazzo
Mezzanotte di Milano, mentre l’anno seguente ha partecipato all’esposizione dei finalisti del Premio Nazionale delle Arti, tenutosi a Milano. Nel
2012 è vincitore del Premio Arte (sezione Pittura, categoria Accademia). Vive e lavora tra Milano e Parma.
Vincenzo Rulli
(Roma, 1980)
Si diploma all’Accademia di Belle Arti di Roma con Cecilia Casorati. Negli stessi anni collabora alla ricerca di opere di scultura e pittura del XVI e
XVII secolo. Queste esperienze eterogenee orientano la sua ricerca che si sviluppa in piena libertà formale. Coniuga mezzi artistici tradizionali con
video, suono e installazione perseguendo una dimensione spesso ludica e interattiva. E’ del 2007 la sua prima personale dal titolo “Arianna”. Nel
2010 partecipa alla collettiva “My Generation” con un’opera poi entrata a far parte della collezione della Fondazione VAF di Francoforte. Nello
stesso anno dedica l’opera Alta classe al Museo Permanente di Arte Contemporanea dell’Aquila. E’ del 2011 la personale “Cinque esercizi per
diventare un imperatore ideale” presso la galleria Mara Coccia Arte Contemporanea di Roma. Vive e lavora tra Roma e Berlino.
Marco Schifano
(Roma, 1985)
Sin dall’infanzia i suoi “giocattoli” sono cineprese e macchine fotografiche, con le quali cresce sperimentando la propria capacità comunicativa. Si
esercita nel “montaggio in macchina” per ottenere filmati dove fonde le sue ricerche sul senso e sul ritmo: tante ore di girato e un gran numero di
scatti per arrivare a una propria rappresentazione estetica del mondo. La sua opera fotografica più recente si basa su una processualità complessa
che prevede una lunga ricerca preliminare di elementi coordinati, assemblati e quindi ripresi per dare vita a iconografie altamente formalizzate.
Lo still life è usato per rileggere la tradizione pittorica della natura morta, attraverso immagini che si collocano sulla soglia tra realtà e finzione.
Partecipa a diverse mostre tra cui: Trasparenze - L’Arte per le Energie Rinnovabili, Museo MACRO (La Pelanda), Roma – Museo MADRE, Napoli
2010; Earth, Galleria La Margherita, Roma, 2010; Desidero Ergo Sum, Sala 1, Roma, 2011; EAT - Emergent Artists Trans-Mediterranean, Palazzo
Lombardia, Milano, 2012. Vive e lavora a Roma.
Patrizia Emma Scialpi
(Taranto 1984)
A partire dal 2013 affianca alla sua produzione pittorica, elaborati video, performances e opere installative.
Il suo lavoro si concentra sulla natura e sulla diversità dei legami e delle relazioni che intercorrono tra gli individui, in rapporto ai differenti contesti
ambientali e storici, nel tentativo di instaurare un dialogo chiarificatore con il presente. Adoperando registri espressivi e media diversi, prende
forma una ricerca multiforme, coerentemente legata al tentativo di ricostruzione di una memoria personale e metastorica.
Selezionata da ART HUB, progetto dell’associazione Free Undo, prende parte a 2VIDEO|Rassegna trasversale di video d’artista su undo.net e C’è
una piccola radice che, se la masticate, vi spuntano le ali immediatamente al MAC - Museo d’Arte Contemporanea di Lissone, entrambe a cura di
Cecilia Guida. Recentemente ha preso parte a Cinema del Reale, rassegna a cura del laboratorio di comunicazione Big Sur negli spazi del Castello
Risolo a Specchia (Le); ha esposto il corpus di lavori Dove sono nata io (opere su carta e videoproiezioni) presso Fabbrica Borroni a Bollate (Mi)
e preso parte a La Sindrome di Stoccolma, performance del progetto Terzo Fuoco presso il Kubi SoundLab di Milano. Vive e lavora a Milano.
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Patrick Tabarelli
(Villafranca di Verona,1979)
Chiara Valentini
(Fermo, 1981)
Frequenta l’Accademia di Belle Arti di Bologna, città nella quale si forma artisticamente e professionalmente. Il suo percorso artistico spazia su
vari ambiti. La scultura e l’installazione sono le forme espressive di cui si serve principalmente e su cui si fonda il suo linguaggio. Parallelamente
all’attività artistica prende parte a progetti in diversi ambiti culturali, come la didattica, l’organizzazione di eventi, la progettazione grafica, il
cinema e la fotografia. La sua poetica si genera dall’incontro con i materiali, dal contatto con essi, dal tatto. Attraverso la materia e il dialogo che
si instaura con essa, prende forma un ricordo, un pensiero, un’immagine, che diventano universali in quanto metaforici. Cerca di dare forma
al pensiero e alla materia che scivola tra le mani utilizzando dei gesti umili, a volte effimeri, quotidiani. Da qualche anno si divide tra l’Italia e
la Grecia, luogo che è stato forte fonte di ispirazione per la sua ricerca e lo sviluppo della sua poetica. Vive e lavora tra Fermo e Eraklio (Creta).
Viviana Valla
(Voghera, 1986)
Dopo essersi formata in Pittura all’Accademia di Brera a Milano, decide di specializzarsi in Comunicazione e Organizzazione per l’arte
Contemporanea. Dal 2007 partecipa a diversi eventi organizzati da: Arianna Baldoni, Barbara Nahmad, Ivan Quaroni, Andrea B. Del Guercio,
Dany Vescovi, Franco Marrocco. Nel 2010 espone al Palazzo della Permanente di Milano in occasione di Salon Primo ed è tra i vincitori del premio
Assogestioni (Palazzo Mezzanotte). Nel 2011 partecipa alla mostra dei finalisti del Premio Nazionale delle Arti, tenutasi nello spazio espositivo
di San Carpoforo a Milano. La sua più recente mostra personale si è tenuta alla Galleria Monopoli di Milano nel maggio 2012. Nel 2013 è tra i
finalisti della prima edizione del Premio Aop Academy, e partecipa a “Panorama” mostra collettiva tenutasi nello spazio espositivo di Circoloquadro.
Vive e lavora tra Milano e Casteggio (PV).
Giulio Zanet
(Colleretto di Castelnuovo, 1984).
Nel 2007 arriva terzo al premio “Arte Laguna”. Nel 2008 partecipa alla collettiva “Master of Brera”, Liu Hiusu Art Museum, Shangai, è inoltre nella
collettiva “New art new pop”, Centro d’arte e Cultura di Brolo, Molgiano Veneto. Nel 2009 è finalista del Premio Combat, espone nelle collettive
“Do not cross the line” Stazione di Porta Nuova a Torino e “Open#1, S.A.L.E”, Ex Magazzini del Sale, Venezia. Arriva secondo nel 2010 al Premio
Italian Factory ed espone presso la First Gallery a Roma. L’anno seguente partecipa a due residenze: una Santiago de Compostela e una a Berlino;
svolge la personale “Hangover” al GiaMaArt Studio a Benevento; è finalista al Premio Celeste. Nel 2012 è finalista al Premio Lissone. Espone in
due bi-personali: con Ester Grossi “Written on the hays”, First Gallery, Roma e con Sabrina Casadei “Growing in lightness” Kaleidoskop, Berlino.
Dello stesso anno le personali “ Scuse per Viaggiare” 5aOfficina, Milano, “Things to do today”, Quattrocentometriquadri, Ancona. Partecipa alla
collettiva “Crises and Rises” Istitut Francais-Palazzo delle Stelline, Milano. Nel 2013 è invitato alla residenza “Haihatus” in Finlandia. Vive e lavora
a Milano.
Terzo Fuoco
(Modena, 2011)
Il concept Terzo Fuoco nasce nell’inverno del 2011 per iniziativa dell’artista pugliese Luigi Massari, come un’aggregazione di suggestioni visive e
sonore riconducibili all’area dell’Europa meridionale innestate di influenze Neofolk e Post-Industrial.
Nel corso del 2012 Carlo Spiga entra a far parte stabilmente del progetto, integrando il repertorio con le sue ricerche sulla cultura popolare,
soprattutto centroasiatica e sarda. Nella primavera del 2013 Patrizia Emma Scialpi inizia a collaborare attivamente alla stesura e alla composizione
dei brani musicali. I canti attingono i loro schemi da melodie arcaiche, con un alternanza basilare di strofa e ritornello ed una esecuzione
vocale generalmente monodica. Terzo Fuoco ha un’impostazione fortemente performativa: il concerto viene traslato seguendo le strutture della
celebrazione, attingendo i suoi elementi costitutivi dalle tradizioni popolari di differenti aree geografiche. Vivono e lavorano a Milano.
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Bros
Senza titolo, dimensioni ambientali
Cardinali, 2012, smalto su ferro, dimensioni ambientali
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Padiglione Natura, 2013, materiali vari, dimensioni ambientali
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GENERAZIONI
A cura di
Marisa Caichiolo
Anna Dusi
Maria Francesca Palmerio
GENERAZIONI
Generazioni è il titolo della Mostra che ADC & Building Bridges da Los Angeles e’ lieta di portare in Italia. Cinque donne artiste di età diversa, di etnia diversa, che disegnano, dipingono,
fotografano, sperimentano e modellano la loro forma artistica nella maniera più’ onesta e consapevole. Un interesse profondo di ricerca nelle espressioni e nei mezzi che comunicano un atto
dovuto verso l’opera. Si distinguono nella poetica, nella tecnica, nel materiale adottato: ADC
& Building Bridges vuole omaggiare tale diversità di Donne, di artiste, che provengono da un
molteplici esperienze e luoghi.
Nessun disagio all’essere donne, nessuna incertezza le accompagna nella consapevolezza, nessuna timidezza le frena nell’esprimersi laddove l’immaginazione visionaria aumenta il loro splendore. C’è una ponderata ricerca del sociale che ha bisogno di confrontarsi e di disturbare. Siamo
responsabili di essere vivi, testimoni di contesti e situazioni distinte: attraverso queste cinque
espressioni si può sorprendentemente esser condotti verso un’esperienza incontaminata.
Iniziamo con l’espressività magistrale di una giovane anima ottantenne, Chiyomi Taneike Nata in
Giappone ma che ha trascorso la maggior parte della sua vita in California. Il lavoro di Chiyomi è
un equilibrio compiacente di semplicità giapponese tradizionale e di complessità dell’astrazione
occidentale.
Ogni sua opera è una composizione sinfonica che fa uso di forme essenziali, di modelli e tecniche. Tutto ciò mantiene un senso di continuità formale tramite struttura ed emozione. Grazie
alla sua padronanza del chiaroscuro, respiriamo l’essenza della natura e della vita.
Da un chiaroscuro passiamo al totale colore: Hertha Miessner, nata a Monaco di Baviera. Le
sue opere sono della fotografie, ma il rigore le modalità creative la fanno definire una pittrice. Il
suo gioco con luce e colore omaggia grandi maestri come Rembrandt o Caravaggio. Concede
l’anima ad una superficie enigmatica che nasconde qualcosa di inaspettato.
Con una visione alquanto originale ci inoltriamo nel mondo di Esther Gamez giovane artista
di Hermosillo, Messico. Traduce il corpo su di una tavola di legno. I suoi corpi possiedono un’identità marcata fondamentale nella sua espressività artistica. L’uso costante della grafite è un
elemento di importanza primaria che da vita a volti e corpi che vogliono essere delle icone e
contemporaneamente mai lo sono perché respirano espressive.
Restando in Messico incontriamo Karen Perry con un’opera rigorosa, razionale e simmetrica che
conduce un sistema di incastro quasi perfetto dando forma ad una tridimensionalità che rende
l’opera indefinita e infinita.
L’ ultima immagine è di Jessica Demuro, dal Michigan, che vive e lavora a Los Angeles. Il suo
lavoro fotografico è basato principalmente sull’esperienza personale vissuta respirata profondamente.Il suo trauma viene enfatizzato in maniera dettagliata e teatrale, quasi come una provocazione per alimentare curiosità allo spettatore.
ANNA DUSI
Curatrice
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JESSICA DEMURO
At sixes and sevens, 2012, fotografia, cenere e materiali vari
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ESTHER GAMEZ
La Determinazione di Ruth, 2013, acrilico, foglia d’oro e grafite su legno, 92x122 cm
110
HERTHA MIESSNER
Round about c, 2011, Light Jet High End Photography on Aludibond, 60x80cm
111
KAREN PERRY
Obra Negra, 2011, tecnica mista, 77x56 cm
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CHIYOMI TANEIKE LONGO
Senza titolo, tecnica mista su tela, (tre pezzi) 53x122 cm ,122x122 cm, 77x102 cm
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Note biografiche
Jessica Demuro
(Stati uniti, Michigan, Ann Arbor)
Artista che vive a Los Angeles, il cui lavoro si concentra sull’installazione e la fotografia. Nata a Ann Arbor, Michigan, ha conseguito laurea in
Giornalismo presso la Michigan State University. Più tardi ha deciso di perseguire la carriera fotografica, frequentando l’Harrington College
of Design di Chicago, ottenendo infine il Master of Fine Arts al Brooks Institute of Photography di Santa Barbara. Attualmente il suo lavoro
affronta temi che scandagliano le problematiche del trauma, della dissociazione e della violenza sessuale. Nelle sue installazioni Jessica De
Muro esprime uno stato frammentato della mente - che spesso deriva da un trauma sessuale - e mette in mostra la visione alienata del suo
stesso pensiero e del suo corpo, attraverso una scissione delle immagini che ricomposte restituisco l’immagine corporea. Le sue installazioni
cinetiche e sospese infondono un’energia che porta un senso di vita all’opera, dando respiro non solo ai pezzi stessi, ma anche ai temi
rappresentati. Affrontare le conseguenze emotive di uno stupro, in contrasto con l’atto in sé, dà una visione unica e genuina e comunemente
trascurata in sede di esame della violenza sessuale. Vive e lavora a Los Angeles.
Esther Gamez
(Messico, Hermosillo)
Giovane artista nata a Hermosillo, si sposta nella vivida realtà culturale di Ensenada all’età di sei anni dove ha imparato a disegnare da
autodidatta e dove si è laureata in Visual Art. Esther Gamez opera quasi esclusivamente con materiali semplici come la grafite e le matite
colorate, la carta e il legno per raccontare sensazioni e sentimenti attraverso la descrizione figurativa delle espressioni, dei volti e dei corpi.
Nella nuova serie di dipinti dedicati allo studio delle figure bibliche femminili avviene una modernizzazione di queste ultime attraverso la
mescolanza di elementi pop: certamente Esther Gamez sacralizza i soggetti attraverso un forte uso del colore, dunque esse emergono per la
loro staticità, ma non diventano mai icone. Elemento caratterizzante della mano dell’artista è infatti la sensualità che da il respiro alle figure,
dove la matericità degli sguardi diviene reale. In questa nuova serie titolata “Straordinaria Consacrazione” entra in gioco un elemento nuovo,
il più prezioso che nella sua essenza naturale mantiene la semplicità più sublimante: l’oro. Vive e lavora a Ensenada , Messico.
Hertha Miessner
(Marquartstein ,Germania)
Ha studiato pittura, litografia e nuovi media presso l’Accademia di Belle Arti di Monaco di Baviera, dove ha lavorato come assistente alla
cattedra di stampe litografiche. ˝Hertha Miessner crea lavori che rievocano le luci dei maestri come Rembrandt o Caravaggio. Qui l’opulenza
barocca diviene un prodotto fotografico, un’illusione virtuale perfetta. Il punto di partenza per le opere d’arte digitale di Hertha Miessner
è profondamente simbolico: prodotti di scarto della pittura. I nastri verniciati in modo casuale normalmente utilizzati per coprire parti dei
dipinti, scannerizzati e riposizionati digitalmente rivelano una preziosità che dona alle immagini un carattere di pregio che guarda a quei
dipinti storici dall’effetto illusionistico. Essi simulano una superficie enigmatica in cui si nasconde qualcosa di inaspettato. Vive e lavora a
Monaco di Baviera.
Karen Perry
(Città del Messico)
Ha studiato nella Scuola Nazionale di Pittura, Scultura e Incisione “La Esmeralda”, presso il Centro Nazionale per le Arti INBA, dove ha
tenuto un laboratorio accademico di incisione dal 2007 al 2009, attualmente vive e lavora a Ensenada, Messico. Nei suoi ultimi lavori
propone unità / strutture che danno origine ad una forma dinamica. In questa installazione, gli schemi si costituiscono con linee e punti
in cui le combinazioni di elementi parlano la lingua pittorica della tessitura ma si concretizzano in punti solidi concatenati. Vengono a
formarsi diagrammi, informazioni codificate che contemporaneamente sono anche disegni composti da semplici punti e linee. Sulla premessa
di blocchi materici che insieme danno origine ad una forma, l’installazione prende vita dall’idea del puzzle che da spessore all’opera.
La reiterazione degli stessi incastri permette una varietà quasi infinita di linee in movimento, con uniformità complessiva che conduce
l‘immaginazione visiva a una chiazza di petrolio che si espande e si trasforma seguendo le regole del movimento, a loro volta legate alla
materialità dell’elemento oleoso. Si lascia il supporto bidimensionale perché si possa essere invasi dalla tridimensionalità: aprire una porta
che va oltre l’atto contemplativo della figurazione, che suggerisce il suo potenziale come immagine in movimento tridimensionale. Vive e
lavora a Ensenada , Messico.
Chiyomi Taneike Longo
(Giappone)
Si è laureata la San Francisco Art Institute nel 1995, ha partecipato a residenze d’artista e mostre in Thailandia e Messico. Ha partecipato
come co-curatore, docente, giurato e ospite artista in numerose mostre e concorsi d’arte. Il lavoro di Longo è stato esposto al Contemporary
Art Internationale (Messico), Los Angeles Art Show (CA), Nagasaki Prefectural Museum, (Giappone), LELA Esposizione Internazionale d’Arte,
Museo ASTO, (CA), Bangkok & Museum Burapha, Burapha Università, (Tailandia).
“Il primo elemento nella biografia di Chiyomi Taneike Longo è una certificazione di insegnamento della Cerimonia del tè giapponese,
rilasciato dalla fondazione Urasenke. Forse è per questo che la sua arte, tecnicamente compiuta, sembra, in primis, una arte di lucidità e
concentrazione travolta da passione e sensualità sorprendente. Questa passione celebra la connessione che Chiyomi Taneike Longo sente
con la natura e che pervade tutti gli aspetti della sua sensibilità giapponese. Il ritmo della natura, i cicli e la consistenza delle forme naturali:
elementi che definiscono il sapore della civiltà giapponese e che allo stesso modo costituiscono il nucleo della pittura di Longo poiché
determinano sia il fondamento del suo lavoro, sia la ragione stessa della sua esistenza. “ – Peter Frank. Vive e lavora a Santa Rosa, California.
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ARTISTI URBANI IN GALLERIA:
DALLA TRASGRESSIONE ALL’ ASSIMILAZIONE
A cura di
FERNANDO GARCÍA BARROS
ARTISTI URBANI IN GALLERIA:
DALLA TRASGRESSIONE ALL’ ASSIMILAZIONE
Le pareti pulite non dicono NULLA.
Graffiti, Parigi, Maggio 1968
Quest’anno, a seguito della realizzazione della II Biennale di Arte Urbana, nella città di
Cochabamba, un evento che ha coinvolto oltre venti artisti urbani nazionali e internazionali,
Proyecto mARTadero ha proposto loro di partecipare al Premio Internazionale Bice Bugatti
– Giovanni Segantini, a maniera di una “provocazione”, affinchè potessero confrontarsi con
un’esposizione in uno spazio privato.
È così difficile trasgredire bene quanto trasformare in meglio. L’arte urbana si muove sempre su
un sottile filo tra pertinenza e impertinenza, identità e collettività, autoaffermazione e anonimato.
Si presenta più come un’azione che come opera, più come rituale che come prodotto. Tuttavia, il
risultato è sommamente visibile quando si realizza nella città, apparendo tuttavia strano quando
si espone, cambiando scala e prospettiva, in una galleria o in uno spazio chiuso.
In questo caso diventa più posa che gesto, più registro che azione. Così, nelle nostre strade
l’arte urbana è sempre presente - come tags, bombing, wildstyle, pixação, murales o altre
delle molteplici manifestazioni di graffiti - mentre nelle gallerie è ancora estranea, inadatta,
transustanziata.
E non poteva essere altrimenti. Nei murales, grazie alla complessa realizzazione, la comunicazione
si stabilisce durante il procedimento di realizzazione della opera – rendendo possibile
un’interazione con i cittadini che non è possibile in altre manifestazioni di arte contemporanea –
e attraverso il concedersi tanto a uno spazio urbano, ricco di sguardi quotidiani che mantengono
viva questa interazione e se ne appropriano, quanto a uno spazio virtuale che, grazie ai circuiti
in rete, costruisce la Città delle città, in maniera virale, seguendo un posizionamento complesso
tra creatori, traiettorie e pubblico.
In una galleria risulta tutt’altra cosa, difficile da classificare. L’arte urbana perde più facilmente
la coerenza logica del supporto, della tecnica, del processo, della tematica, delle logiche di
realizzazione... e quasi si minimizza rigidamente, persa in un contesto alieno..
Dalla fine degli anni sessanta la strada è paradossalmente un rifugio artistico di libertà, di critica,
di comunicazione, di sperimentazione. Una vera città è piena di segni, di esercizi comunicativi
frequentemente realizzati al limite di banali concetti di estetica e decorazione. Gli artefici godono
dell’anonimato e della trasgressione, aprendo propri spazi di esposizione, liberi dai curatori e
pieni di cittadini. Spazi nei quali possono esprimere il proprio distacco dai luoghi, supporti,
tematiche, sistemi, accademie... rivendicando quella contemporaneità dell’arte che nacque
come spazio di libertà e che in troppi casi è stata venduta a un mercato speculativo e frivolo.
La città si converte in un supporto di creazione, come fonte di tematiche e narrativa, come
spazio – virtuale e fisico – di connessioni, dove incontriamo manifestazioni espressive particolari,
afunzionali, referenziali, metaforiche, mutabili, effimere... pezzi d’arte che approfittano e
evidenziano il carattere complesso e stratificato dei nostri contesti, che irrompono con altre
scenografie, che stabiliscono dialoghi necessari, proponendo contenuti per mezzo di estetiche
prevalentemente basate su tratti creativi e cromatici piuttosto che su fredde riflessioni erudite e
distanti.
Perché l’Arte, in realtà, non importa più che la Vita. E questa è, sopratutto e fortunatamente,
colore, energia, movimento, comunicazione, emozione, e comoda quotidianità…
Le pareti pulite non dicono NULLA.
Graffiti, Parigi, Maggio 1968
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PAULA FERRER
Senza titolo, 2013, acrilico su tela, 60x60 cm
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KNORKE LEAF
EL PORTAL, 2013, Seligrafia, 110x75 cm
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VICTORIA MAMANI
Tráfico de organos, 2013, acrilico su tela, 104x150 cm
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CHARQUIPUNK SEBASTIAN NAVARRO
LA FUERZA, 2013, acrilico, latex y posca sobre tela Cochabamba, 58x89 cm
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MOXZ OSCAR TERAN CANDIA
Camino al Sur., 2013, Mixta aerosol y acrilico, 60x80 cm
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SERENA VARGAS
La virgen del aura, 2013, mixta acrílico y aerosol, 80x60 cm
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DIEGO VILAR
Cosmovisión, 2013, pintura latex sobre lienso, 75x75 cm
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Note biografiche
Knorke Leaf
(Bolivia)
2013
Engraving Claroscuro Center - Founded by Artist Gustavo del Río – New York ´s
Printmaking School.
2012
AB UNO Printmaking Workshop, Buenos Aires, Argentina.
2006 – 2010 Printmaking University Specialization.
2004 – 2009
BA Fine Arts - University Mayor de San Andrés La Paz – Bolivia.
MOXZ (Oscar Terán Candia)
(Bolivia)
Conosciuto come MOXZ nel mondo dell’arte, Oscar Terán Candia, è un Designer autodidatta. A partire dal 2007 ha seguito corsi di
specializzazione e partecipa a eventi e concorsi iniziando su percorso nell’arte urbana. Ha partecipato nel Corso Disegno Grafico presso la UMSS
(Universidad Mayor de San Simón), Comunicazione e Produzione audiovisiva UMSS ed ESCA (scuola di scienza e arte), Disegno e serigrafia nella
BICeBé (Biennale Internazionale del Manifesto Bolivia), tra gli altri. Ha partecipato al primo concorso di Graffiti organizzato per il bicentenario di
Cochabamba nel 2010, ottenendo il primo posto, il secondo posto nel concorso di disegno presso la facoltà di architettura nell’anno 2010. Ha
partecipato alla FEICOBOL 2011 disegnando per l’impresa MOTOS, nel 2013 ha collaborato con BNB (Banca nazionale di Bolivia) e nel 2012
con proyecto mARTadero nell’area “Vivero de emprendimientos artisticos”. Ha partecipato all’incontro dei muralisti nella città di Arequipa Perù
2011, nel Festival dell’artigianato di Santa Cruz, ai Premi Eduardo Avaroa e Urban Fest 2012 di Cochabamba, al FatCapital di Sucre e ha esibito
nella prima Mostra di arte dell’università UNIVALLE nel 2013. Attualmente studia scultura e intaglio nella Scuola di Arte, e lavora come Designer
e consulente d’arte nel proprio atelier.
Serena Vargas
(Bolivia)
Artista visual y fotógrafa, Licenciada en Propaganda, Publicidad y Marketing de la Universidad Central de Cochabamba. Su trabajo fotográfico
busca retratar adaptaciones de personas en “personajes” desde la mirada del autor manteniendo la esencia natural de los mismos.
Ha participado en distintos talleres independientes de arte visual y contemporáneo. En 2011 es invitada a realizar la instalación “viscarra de
cartón” en conjunto con la editorial independiente YerbaMala Cartonera Cochabamba, participó también en la Segunda Bienal de Arte Urbano –
Cochabamba (2013), en el espacio cultural Martadero Vivero de las Artes. Participó como artista invitada en el 3er Festival de Performance
CIMIENTOS con su obra “Me muerdes” en el Centro Simón I. Patiño de Cochabamba. Participo en el Festival de Interacción EnredARTe con NADA
con su obra Acción Elemental, en el espacio cultural Matadero – Cochabamba 2013.
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Indice
Presentazione di Rosaria Longoni e Andrea Apostolo
Sindaco di Nova Milanese - Assessore alla Cultura di Nova Milanese ...................................................
5
Presentazione di Alessandro Savelli
Direttore LAP ....................................................................................................................................
6
Presentazione di Luigi Rossi
Presidente del Comitato Organizzatore .............................................................................................
7
Italo Bressan .....................................................................................................................................
9
Presentazione di Marco Meneguzzo
ANCORA PITTURA! ...........................................................................................................................
11
Opere Italo Bressan .......................................................................................................................... 12
Nota biografica Italo Bressan ............................................................................................................ 20
Last Young Under 35 in Italia ............................................................................................................. 23
Gli artisti .......................................................................................................................................... 25
Presentazione Last Young Under 35 in Italia
Arianna Baldoni, Rossella Farinotti, Lorenzo Respi ............................................................................. 26
Opere Last Young ............................................................................................................................ 28
Note Biografiche artisti Last Young ................................................................................................... 96
Bros ............................................................................................................................................... 102
Generazioni ..................................................................................................................................... 105
Introduzione Generazioni ............................................................................................................... 107
Opere Generazioni ......................................................................................................................... 109
Note biografiche Generazioni ........................................................................................................ 115
Artisti urbani in galleria .................................................................................................................... 117
Introduzione Artisti urbani in galleria
Fernando Garcia Barros ................................................................................................................... 119
Opere Artisti urbani in galleria .......................................................................................................... 121
Note biografiche Artisti urbani in galleria .......................................................................................... 129
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