cancro alla prostata: malattia sessualmente trasmessa?

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cancro alla prostata: malattia sessualmente trasmessa?
Anno III – Numero 493
AVVISO
Ordine
1. Sito: Nasce Offro e
Cerco Lavoro – Napoli
2. ORDINE: medaglie
alla professione e
giuramento di galeno
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
3. La «scatola magica»
scova i tumori
4. Cancro alla prostata:
malattia sessualmente
trasmessa?

Prevenzione e
Salute
5. Se volete essere creativi
imparate ad annoiarvi (e
a staccare la spina)
6. I probiotici proteggono
mamme e bebe' da
metalli pesanti

Alimenti e Salute
7. Flavonoidi, antociani e
non solo: tutto
il benessere dai lamponi
8. Flavonoidi, antociani e
non solo: tutto
il benessere dai lamponi
Lunedì 06 Ottobre 2014, S. Brigida, Ivano
Proverbio di oggi………..
I ciucci s’appiccicano e i varili se scassano
CANCRO ALLA PROSTATA:
MALATTIA SESSUALMENTE TRASMESSA?
Si stanno accumulando prove scientifiche che le infezioni da
«Trichomonas»
(un
parassita)
potrebbero favorire la nascita di tumori
Il cancro alla prostata potrebbe essere una
malattia sessualmente trasmessa. Lo ipotizza un
gruppo di ricercatori italiani, americani e argentini
che hanno pubblicato i risultati sulla rivista Pnas.
Secondo gli studiosi il germe in questione,
trasmesso appunto attraverso i rapporti sessuali, è il Trichomonas vaginalis:
sarebbe lui a favorire la comparsa della malattia. Non si tratta di un virus ma di
un protozoo ed è molto diffuso in tutto il mondo: ne sono infette almeno 275
milioni di persone.
Pochi sintomi: Il Trichomonas provoca infezioni genitali che spesso passano
inosservate: a volte non danno sintomi, altre volte disturbi modesti come
prurito, bruciore , problemi a urinare, e perdite, soprattutto nelle donne, con
uno sgradevole odore di pesce. Ma possono però dare origine a uno stato di
infiammazione cronica che può favorire la comparsa del cancro alla prostata.
Lo studio in questione non è il primo a dimostrare una correlazione fra
tricomoniasi e cancro prostatico: già nel 2009 una ricerca aveva dimostrato
che un quarto degli uomini affetti da questa neoplasia presentavano infezioni
da Trichomonas ed erano quelli con le forme più gravi di malattia. Ma è il
primo studio che cerca di spiegare e confermare un rapporto di causa-effetto.
«Colpa» di una proteina: I ricercatori hanno individuato una proteina,
prodotta dal Trichomonas, che è simile a un fattore, prodotto invece
dall’organismo umano, che inibisce la migrazione dei macrofagi (un particolare
tipo di cellule immunitarie). E hanno dimostrato che questa proteina favorisce
la proliferazione delle cellule e stimola l’infiammazione. Sarebbe, dunque,
una specifica proteina prodotta dal parassita a innescare il processo che
porterebbe al cancro. Ma queste prove, avvertono gli esperti, sono state, per
ora, ottenute solo in esperimenti di laboratorio. (Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno III – Numero 493
PREVENZIONE E SALUTE
SE VOLETE ESSERE CREATIVI IMPARATE
AD ANNOIARVI (E A STACCARE LA SPINA)
Un ambiente molto ricco di stimoli sembra aver favorito lo sviluppo di alcune
facoltà mentali, ma sarebbe anche responsabile di un calo dell’inventiva, specie nei
bambini
Leonardo Da Vinci è l’es. più
famoso di creativo a tutto
tondo:
ha
realizzato
capolavori di ingegno e
maestria in innumerevoli
campi. Musicisti, pittori,
scrittori fanno della creatività
un lavoro e sono creativi per
contratto pure i pubblicitari.
Ma creativa è anche la
massaia che deve reinventarsi
una ricetta perché le manca
un ingrediente, o l’elettricista
che trova una soluzione
diversa dal consueto per far
funzionare un impianto. Il
pensiero creativo, insomma,
sembra
poter
essere
ovunque.
Ma che cos’è davvero la creatività?
La possediamo realmente tutti, o è un dono di pochi talentuosi?
È legata a doppio filo con l’intelligenza?
Ma soprattutto, è vero che è in crisi, come sostiene uno studio apparso di recente sul Creativity
Research Journal?
Stando, infatti, ai risultati della ricerca, condotta su 300mila persone sottoposte a uno dei test più usati
per misurare la creatività, dal 1990 in poi c’è stato un chiaro declino dei punteggi, mentre gli analoghi
test sull’intelligenza indicano una continua crescita del quoziente intellettivo:
un ambiente molto ricco di stimoli come quello attuale pare averci reso più intelligenti,
“addormentando” però l’inventiva, specie nei bambini, che invece, di solito, sono i migliori nei test di
creatività. Secondo i ricercatori, ciò accade perché interagiamo in modi sempre più impersonali grazie
alla tecnologia, perdendo “segnali” comunicativi che arrivano dal contatto diretto e aiutano a
sviluppare una personalità estrosa.
Ma la nostra creatività diminuisce pure perché oggi tutti, bambini compresi, abbiamo poco
tempo per pensare in libertà: nel caso dei bimbi, ad es., programmi scolastici molto ampi, attività
collaterali di ogni genere e giochi elettronici hanno fagocitato il tempo libero, che invece andrebbe
dedicato anche ad annoiarsi un po’. Perché proprio la noia è benzina per le nuove idee.
Una ricerca pubblicata su Frontiers in Psychology, ad es., ha dimostrato che favorire le attività poco
strutturate, dal gioco all’aperto alla lettura, dalle visite allo zoo alle passeggiate nel parco, aiuta gli
alunni delle scuole elementari ad avere performance creative migliori: il gioco di ruolo, un classico
delle attività infantili, è uno dei modi migliori per stimolare il “genio”.
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E uno studio americano su 56 adulti conferma: bastano quattro giorni di full immersion nella natura,
senza diavolerie elettroniche, per dare una tregua alla mente che, non più costretta a dare fondo
alle sue capacità di attenzione, ritrova slancio e creatività. Ma se lo stile di vita attuale sembra
soffocare l’inventiva, d’altro canto c’è sempre maggior consapevolezza che fantasia e creatività siano
talenti da incentivare.
«Studi su persone che hanno perso l’impiego hanno dimostrato che il pensiero creativo si associa a
una maggior probabilità di reinserirsi nel mondo del lavoro o di migliorare la propria posizione:
 chi è molto esperto nel suo campo, ma è “rigido”, non lascia mai la strada vecchia per la nuova e
spesso non trova alternative;
 chi è esperto ma ha un pensiero flessibile, capace di spaziare con creatività, riesce a riciclarsi
meglio.
Ed è più apprezzato dai datori di lavoro». Tutto sta nella capacità di avere un pensiero divergente,
caratteristica alla base della creatività secondo molti studiosi: chi vede oltre gli steccati, facendosi
distrarre da stimoli collaterali insoliti, è più ingegnoso e innovativo di chi utilizza solo il pensiero
convergente, ovvero focalizzato su un obiettivo, logico e razionale. Secondo molte ricerche, poi, chi è
creativo è anche più intelligente (mentre l’inverso non è scontato).
Ma è possibile definire la creatività? «È composta da diversi fattori:
 fluidità (quante idee siamo capaci di partorire);
 flessibilità (capacità di trarre spunto da elementi diversi e passare dall’uno all’altro);
 originalità, (effettiva innovazione del pensiero);
 elaborazione (il grado di dettaglio con cui si specificano le idee).
Secondo un altro tipo di approccio, la creatività è soprattutto la capacità di associare elementi
molto distanti fra loro per trarne una novità». (Salute, Corriere)
LA «SCATOLA MAGICA» SCOVA I TUMORI
Crea un avatar tridimensionale del corpo del paziente. Allo Ieo di Milano debutta
l’apparecchio per diagnosi ultra precoci: scopre cancri di 3-4 millimetri
Se negli Usa Elizabeth Holmes sta mettendo a punto un test unico per la maggior parte delle malattie
da effettuare con una sola goccia di sangue, in Italia l’Istituto
europeo di oncologia (Ieo) di Milano è pronto a rivoluzionare la
diagnosi ultra precoce della maggior parte dei tumori. Senza
radiazioni né mezzi di contrasto, si crea una sorta di avatar degli
organi di una persona in 15-20 minuti.
Basta entrare in una «scatola magica» per vedere i tumori all’inizio
(3-4 mm).
Compresi quelli (pancreas, rene, fegato, ossa, linfomi) che sfuggono
a diagnosi precoci. Prima si scoprono, prima possono essere trattati
con il massimo di possibilità di guarigione.
La nuova macchina estende le potenzialità della Diffusion Whole-Body: un esame studiato dalla
radiologia dello Ieo, guidata da Massimo Bellomi, che sta cambiando la diagnostica per immagini in
oncologia. Una risonanza magnetica che crea immagini tridimensionali e panoramiche dell’intero
corpo. Già utilizzata allo Ieo in più di 400 malati, ora pronta anche per la prevenzione. Due milioni e
mezzo di euro il costo della «scatola magica». E parte una campagna di sms solidali per la Fondazione
Ieo, presieduta dalla direttrice di Vogue-Italia Franca Sozzani: «Vogliamo promuovere la cultura della
prevenzione all’interno delle relazioni familiari, amichevoli, sociali, lavorative».
Anche il mondo della moda, con stile, scende in campo senza paura della parola cancro. (Salute,
Corriere)
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PREVENZIONE E SALUTE
I PROBIOTICI PROTEGGONO MAMME E BEBE' DA
METALLI PESANTI
La potenzialità di prevenire alcuni tumori è emersa dall’analisi di studi
internazionali su oltre 23 mila pazienti. Ora un grande studio italiano su una
popolazione selezionata
Yogurt contenenti batteri probiotici hanno il potere di proteggere
mamme incinte e bebè dall'inquinamento da metalli pesanti.
Lo avrebbe scoperto una ricerca (realizzata dal Canadian Centre for
Human Microbioma and Probiotics). I ricercatori, insieme ad un
gruppo di ricerca in Tanzania, hanno somministrato a un gruppo di
donne incinta uno yogurt speciale contenente Lactobacillus
rhamnosus. Questo batterio ha una grande capacità di smaltire i metalli pesanti e così' hanno deciso di
condurre questo esperimento. I ricercatori hanno coinvolto alcune cucine di comunità nella
produzione di questo yogurt nell'area di Mwanza, nei pressi del Lago Vittoria, una area caratterizzata
da forte inquinamento di metalli pesanti e pesticidi. Lo yogurt è stato distribuito sia alle mamme
incinte che ai bambini. Alla fine dello studio i ricercatori hanno osservato una significativa riduzione
dei livelli di metalli pesanti presenti nel sangue delle persone cui era stato somministrato lo yogurt.
In particolare la riduzione è relativa ai livelli di arsenico e di mercurio. (Agi)
PREVIENE IL CANCRO E LE INFIAMMAZIONI:
ECCO PERCHÉ IL CAVOLO FA BENE
Previene diversi tipi di cancro tra cui quello al seno, alle ovaie, all'esofago, ai
polmoni e al colon.
Facilita la digestione, aumenta il senso di sazietà contribuendo quindi
al mantenimento del peso-forma e allontanando il rischio obesità e,
inoltre, previene le infiammazioni: è il cavolfiore, ortaggio della famiglia delle
crucifere molto impiegato nella dieta mediterranea sebbene non amato quanto
meriterebbe, soprattutto dai bambini.
I benefici dal consumo di cavolfiore - Grazie alle molte sostanze antiossidanti
in grado di prevenire le mutazioni cellulari e contribuire a ridurre lo stress
ossidativo e alla presenza di una particolare molecola, il sulforafano, il cavolfiore
riduce il rischio di sviluppare il tumore al seno, al polmone, al colon, all'esofago,
alla prostata, al pancreas e il melanoma. Le fibre, oltre a favorire insieme all'alto contenuto di acqua il
benessere intestinale, giocano un ruolo primario nella regolazione del sistema immunitario e nella
prevenzione delle infiammazioni, riducendo conseguentemente il rischio di sviluppare malattie
correlate alla infiammazioni come le patologie cardiovascolari, il diabete, il cancro e l'obesità.
Le caratteristiche nutrizionali - Ogni 100 g. di cavolfiore contengono 90 g. di acqua; 3 g. di
proteine; 0,2 g. di grassi; 2,7 g. di carboidrati; 2,4 g. di zuccheri e 2,4 g. di fibra, per sole 25 kilocalorie.
Quanto al contenuto di minerali, 100 g. di cavolfiore contengono 350 mg di potassio, 69 mg di fosforo,
44 mg di calcio, 8 mg di sodio e 0,8 mg di ferro. Per quanto concerne le vitamine, infine, ogni 100 g. di
cavolfiore contengono 59 mg di vitamina C, 1,20 mg di niacina (vitamina B3), 0,10 mg di tiamina
(vitamina B1) e altrettanti di riboflavina (vitamina B2) e 50 microgrammi di vitamina A retinoloequivalente. (Salute, Sole24ore)
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FLAVONOIDI, ANTOCIANI E NON SOLO:
TUTTO IL BENESSERE DAI LAMPONI
I flavonoidi e gli antociani contenuti al loro interno in grandi quantità sono in
grado di preservare la salute cardiovascolare impedendo la formazione dei
coaguli di sangue e mantenendo la pressione sanguigna nella norma.
Sempre grazie ai flavonoidi la memoria risulta potenziata e il cervello rimane giovane più a lungo,
mentre la vitamina C e i carotenoidi sarebbero particolarmente importanti nel
preservare la salute degli occhi: sono solo alcuni dei benefici per la salute che
possono derivare dal consumo dei lamponi.
L'elenco degli effetti benefici dovuti ai lamponi non si ferma a cuore e occhi.
Diversi studi hanno infatti ormai dimostrato che questi piccoli frutti dal colore
rosso-violaceo svolgono anche un ruolo anti-tumorale:
gli antiossidanti in essi contenuti sarebbero infatti capaci, per diversi motivi e
attraverso diversi meccanismi, di preservare le cellule dallo stress ossidativo,
inibire la crescita delle cellule neoplastiche e ridurre le infiammazioni
nell'organismo (in particolare gli effetti benefici verrebbero sortiti nei confronti
del cancro all'esofago, al polmone, alla bocca, alla faringe, all'endometrio, al pancreas, alla prostata e
al colon).
L'alto contenuto di acqua e fibre, poi, favorisce il benessere dell'apparato intestinale. Recenti ricerche
hanno inoltre dimostrato che la fibra alimentare può giocare un ruolo nella regolazione del sistema
immunitario e nel prevenire le infiammazioni, riducendo di conseguenza il rischio di sviluppare
patologie correlate alle infiammazioni come le malattie cardiovascolari, il diabete, il cancro e l'obesità.
Ma quali sono le caratteristiche nutrizionali dei lamponi? Cento grammi di questo piccolo
frutto contengono:
 84 grammi di acqua,
 1 gr di proteine,
 0,6 gr di grassi,
 6,5 gr di zuccheri,
 6,5 gr di carboidrati,
 7,4 gr di fibra alimentare
 sviluppano circa 34 kilocalorie.
Quanto a minerali e vitamine, ogni 100 grammi di lamponi si hanno
 220 mg di potassio,
 52 mg di fosforo
 49 mg di calcio,
 25 mg di vitamina C,
 13 microgrammi di vitamina A retinolo equivalente, 0,5 mg di vitamina B3 (niacina),
 0,05 mg di vitamina B1 (tiamina) e 0,02 mg di vitamina B2 (riboflavina).
I lamponi contengono inoltre alfa e beta-carotene, oltre a luteina, zeaxantina e colina e sono inoltre
un'importante fonte di polifenoli - tra cui antociani, flavonoli ed ellagitannini - tutte sostanze dalle
proprietà antiossidanti e protettive per l'organismo. (Salute, Sole24ore)
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MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO
Sabato 13 Dicembre, ore 20.30, Teatro Auditorium Mediterraneo Mostra d’Oltremare.
MEDAGLIE alla PROFESSIONE LAUREATI FARMACISTI CON
40 ANNI DI LAUREA
(Laureati nell’anno 1974)
ALBANESE
ALFANI
ALDO ARRICHIELLO
BERTINI
BOSSA
BUONO
CAIAZZA
CASTALDO
CAUTIERO
COZZOLINO
DE RUGGIERO
DI FRANCO
FERRARA
Emma
Maurizio
Giovanni
Antonio
Pasquale
Catello
Anna
Ersilia
Giuseppe
Domenica
Ruggiero
Carmela
Antonio
FIMIANI
FUSCO
GILIBERTI
GIUDICEPIETRO
GRECO
GRISPELLO
LOPEZ
PIRAS
SCHIOPPA
SCOGNAMIGLIO
SIDIROPULOS
SPAGNUOLO
Luisa
Aldo
Giovanni
Giampiero
Maria
Donato
Ciro
Ermelinda
Francesco
Guido
Nikolaos
Maria Rosaria
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FARMACISTA
Anno III – Numero 493
MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO
Sabato 13 Dicembre, ore 20.30, Teatro Auditorium Mediterraneo Mostra d’Oltremare