44esima edizione del Giffoni Film Festival 44esima edizione del

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44esima edizione del Giffoni Film Festival 44esima edizione del
anno 12 | numero 103 | luglio/agosto 2014
0,10 euro
44esima edizione del
Giffoni Film Festival
pag 11
TORNA LA MUSICA
DEL SUBSONICA
pag 6
PARANORMAL STORIES
pag 4
ROMEO & GIULIETTA
NEL DUEMILANIENTE
pag 8
1
Il18 luglio ha preso il via la 44esima
edizione del Giffoni Film Festival
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staff
La testata fruisce dei contributi statali
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news
Addio a Giorgio Faletti
Un museo del cinema a Roma
Zuckerberg pensa al tasto “compra“
cinema
Panoramal stories | Recensione surrounded
Primo ciak per «LA MACCHINAZIONE» il noir di
David Grieco su Pier Paolo Pasolini
musica
Beyoncè | Emma Marrone
Subsonica | Negramaro
up...puntamenti
Tutto pronto per la 29esima
“Settimana della critica”
Metamorfosi: FASHION, FOOD & FARM
libri
Shadowhunter: esce in libreria
“Città del fuoco celeste”
Romeo & Giulietta nel Duemilaniente
lavoro
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Lavoro per i giovani in Costa Crociere
Aperto un concorso presso il Museo di Storia
Naturale di Firenze.
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news
ADDIO A GIORGIO FALETTI
Si è spento ieri all’età di 63 anni Giorgio Faletti: l’arista originario di Asti
pochi mesi aveva scoperto di avere
un brutto tumore, si era recato a Los
Angeles per delle cure specialistiche
che purtroppo non hanno portato i
risultati sperati, quindi il ricovero a
Torino. Proprio ieri sulla sua pagina
face book aveva scritto la frase: “A
volte immaginare la verità è molto
peggio che sapere una brutta verità.
La certezza può essere dolore. L’incertezza è pura agonia”.
Artista poliedrico, originariamente si
fa conoscere dal pubblico grazie ai
suoi spettacoli di cabaret negli anni
70, un successo che lo fa approdare al
famoso show degli anni 80 “Drive In”.
Dopo gli spettacoli comici, Faletti scopre la sua passione per la musica, incide dischi e
collabora con artisti del calibro di Mina, sfiora la vittoria a Sanremo, in numerose interviste ha dichiarato che la musica poer lui era come un droga.
Nel 2002 arriva il successo letterario: il suo primo romanzo giallo, “Io uccido”, diventa
un caso, anzi un miracolo editoriale: quattro milioni e mezzo di copie vendute, grande
successo di critica e pubblico.
UN MUSEO DEL CINEMA A ROMA
Vittorio Zenardi
Un museo nazionale del cinema italiano a Cinecittà. Lo ha annunciato il ministro del Beni
culturali e del turismo, Dario Franceschini, visitando al Vittoriano la mostra “Luce – L’immaginario italiano”, organizzata in occasione dei 90 anni dell’Istituto Luce.
Dice Franceschini: «In Italia abbiamo un bellissimo museo del cinema a Torino ma è
un museo che parla del cinema di tutto il mondo, dai fratelli Lumière a oggi – dice il
ministro- Credo ci sia invece bisogno di un luogo attrattivo anche per i giovani, in cui si
racconta la meravigliosa storia del cinema italiano. E un museo nazionale del cinema italiano non può che essere a Cinecittà, luogo dove il nostro cinema è nato. È un progetto
su cui stiamo lavorando, costruendo il più possibile livelli di integrazione tra le diverse
istituzioni. Protagonisti, dice, saranno le Teche Rai, che già da tempo hanno avviato il
lavoro di digitalizzazione del proprio archivio, l’Istituto Luce che sta iniziando a farlo e
anche la Cineteca Nazionale».
Secondo quanto si apprende il Museo dovrebbe sorgere in un’area ancora da individuare
all’interno degli stabilimenti di Cinecittà e sarà studiato per avere una grande parte dedicata alla multimedialità, con filmati d’epoca, fotografie e tutto il materiale visivo che ha
fatto grande la storia del nostro cinema. Ma non si dimenticheranno anche gli «oggetti»
dei film, dalle prime macchine da presa usate in Italia alle pizze con le pellicole dei nostri
primi successi e poi memorie importanti come la sedia da cui dirigeva Fellini.
Dato lo straordinario successo, Faletti non si ferma, cosi seguono altri straordinari
thriller prima “Niente di vero tranne gli occhi”, poi “Fuori da un evidente destino” e
infine “Io sono Dio”. Con “Appunti di un venditore di donne” e “tre atti in due tempi”
Faletti sposta la narrazione dall’Italia agli Usa, dove ambienta i suoi ultimi lavori, e si
conferma scrittore dotato e giallista in costante crescita.
Tra un romanzo e l’altro, Faletti che non era mai stanco di sperimentare nuovi lavori,
si rivela attore straordinario in film cult del cinema, come “Notte prima degli esami”:
quanti di noi giovani ragazzi non conoscono il perfido professore di lettere soprannominato da tutti “La carogna?”.
E poi ancora lo splendido Cemento Armato e Baaria di Tornatore.
Artisti del suo calibro, in grado di fare tutto e tutto bene, sono rari, forse irripetibili, un
altro grande andato via troppo presto.
Zuckerberg pensa al tasto “compra” su Facebook
Fare acquisti direttamente su Facebook? Presto sarà possibile! Il tasto “buy”, in italiano
“compra”, è la novità su cui sta lavorando il celeberrimo social network, l’annuncio è stato
dato dall’azienda sul blog ufficiale.
Il nuovo tasto verrà inserito nei banner delle inzerzioni pubblicitarie, in pratica un prodotto
sponsorizzato su facebook sarà acquistabile online direttamente dal social network, senza
dover collegarsi al sito dell’azienda che lo vende. In questo modo, l’azienda che sponsorizza
il prodotto ne guadagna sicuramente visibilità sperando di incrementare le vendite e allo
stesso tempo aumenterà il tempo di permanenza su Facebook.
la scelta di salvare i dati delle carte di credito sarà a discrezione degli utenti che potranno
scegliere se memorizzare i dati o inserirli ogni volta che si effettua una nuova transazione.
Per il momento la sperimentazione sarà lanciata solo in America ed indirizzata ad aziende
medio-piccole, questa nuova frontiera del social network rispecchia in pieno la volontà di
Zuckerber che più volte aveva annunciato di voler rendere più efficaci gli annunci social per
capacità di marketing.
Twitter di certo non sta a guardare ed infatti è subito partita anche li la sperimentazione
di un tasto molto simile, il “buy now”, per aumentare gli acquisti on line della rete sociale.
Nessun problema per la sicurezza dei pagamenti: i dati delle carte di credito, hanno assicurato, non verranno in alcun modo condivisi con altri utenti ne con altre aziende.Anche
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cinema
PARANORMAL STORIES
Vittorio Zenardi
Cinque storie del paranormale per sei giovani
registi italiani: Andrea Gagliardi, Tommaso
Agnese, Roberto Palma, Stefano Prolli, Omar
Protani e Marco Farina.
Sei registi alle prese con un “Creepshow”
all’italiana e con il classico tema della ghost
story.
Uno scrittore diabolico, alla morte, lascia
in eredità al figlio i suoi terribili segreti. Un
ragazzo, in chat, incontra lo spettro del suo
migliore amico tragicamente morto suicida
poche ore prima. Una sedicente medium si
trova a dover fare i conti con gli spiriti che ha
futilmente evocato nel corso delle sue truffe.
Un bambino muto e disagiato, allontanato
dai coetanei, si trasforma in un’autentica
leggenda vivente per gli abitanti del suo paese.
Tre ragazze, scampate a un incidente stradale
e rifugiatesi in un motel, non sfuggiranno
invece alla vendetta della loro vittima. Il tutto
nella cornice di un bambino rimasto solo in
casa che per passare il tempo guarda un film
horror alla tv.
Cinque storie dell’orrore (più un prologo
e un epilogo firmato dal produttore del
film, Gabriele Albanesi, che ha curato l’intero
progetto e cofirmato i soggetti di due degli
episodi) girate da un gruppetto di registi nati
fra l’81 e l’83.
Un tentativo di riappropiarsi della tradizione
di genere del cinema italiano.
I giovani registi mostrano coraggio e talento
dietro la macchina da presa, evidenziato da
un’accurata messa in scena e uso delle
luci, una discreta fotografia e un buon
impiego delle tecnologie.
E’ sul versante della sceneggiatura che si
nota una certa inesperienza che porta ad
una struttura narrativa poco elaborata ed a
volte non molto equilibrata.
Fra tutti è l’ultimo episodio “Urla in collina”
girato dalla coppia Omar Protani e Marco
Farina a essere a mio avviso il più
convincente, meno in debito sul lato della
sceneggiatura.
Viste le oggettive difficoltà del sistema
cinematografico italiano é senza dubbio
da lodare la bella iniziativa, (che ha avuto il
sostegno dell Università di Tor Vergata,
fornitrice dei mezzi tecnici e delle strutture
di postproduzione del progetto), come
il tentativo di misurarsi con il genere e di
allenare il proprio talento con esercizi di
stile.
PARANORMAL STORIES è prodotto
dal
regista Gabriele Albanesi e
distribuito da Explorer Entertainment.
Tra gli attori, Primo Reggiani (Baciami
ancora, Melissa P, Universitari), Daniele
De Angelis (Scrivilo sui muri, I Liceali,
Feisbum!), Laura Gigante (L’Ispettore
Coliandro, Albakiara), Tania
Bambaci (Midway, Tra la vita e la morte) e il
piccolo Lorenzo D’agata (Ultimo 4).
Da 10 luglio 2014 nelle sale italiane.
Primo ciak per «LA MACCHINAZIONE» il noir
di David Grieco su Pier Paolo Pasolini
Vittorio Zenardi
Iniziano oggi, martedì 1 luglio a Roma, le riprese di «LA
MACCHINAZIONE» il film di David Grieco su Pier
Paolo Pasolini.
Nel 2015 saranno passati quarant’anni dalla scomparsa
di Pasolini, eppure il suo omicidio è ancora uno dei
misteri italiani più discussi.
Quando il 2 novembre del ‘75 il corpo senza vita
di Pasolini fu trovato all’Idroscalo, David Grieco fu
tra i primi a giungere sul posto insieme al medico
legale Faustino Durante.
Grieco aveva cominciato a lavorare nel cinema
giovanissimo proprio con Pasolini e i due erano legati
da profonda amicizia; a lui la famiglia chiese di scrivere
la memoria di parte civile del primo processo per
l’omicidio.
«LA MACCHINAZIONE» racconta gli ultimi tre mesi
di vita di Pasolini e del suo rapporto con il giovane
ragazzo di vita Pino Pelosi.
Nell’estate del 1975, Pier Paolo Pasolini sta montando
il suo film più aspro e controverso, Salò o le 120
Giornate di Sodoma (opera che a suo dire “sorprende
persino me che ne sono l’autore”).
Pasolini, coscienza critica e anticonformista del nostro
paese, alla vigilia di cambiamenti epocali per l’Italia,
mentre lavora al suo film, sta scrivendo Petrolio, opera
che denuncia le trame di un potere politico ormai
corrotto fino al midollo.
In quegli stessi giorni, frequenta un ragazzo di
borgata, Pino Pelosi. È una borgata dove comincia a
muovere i primi passi un’organizzazione criminale che
si avvia a diventare padrona della città: la Banda della
Magliana.
RECENSIONE SURROUNDED
Vittorio Zenardi
Surrounded opera prima di Laura Girolami e Federico Patrizi appartiene
al filone dei thriller con “intrusione domestica” denominato negli States
“home invasion”, dove la sicurezza del focolare domestico viene violata
ed infranta.
Assistiamo a ventiquattro ore della vita di una giovane insegnante (Tatiana
Luter) dopo che il marito, un avvocato (Daniel Baldock), si assenta per un
viaggio di lavoro.
Rimasta sola nella sua villa di campagna completamente isolata, con un figlio
in grembo la donna inizia ad essere perseguitata da invisibili e inafferrabili
presenze, che la assedieranno sempre più con il sopraggiungere della notte.
I due registi, grazie ad un uso sapiente dei movimenti di macchina
riescono a creare fin da subito un atmosfera di sottile ma cupa tensione, la
casa stessa si fa altro, labirinto minaccioso, rifugio e prigione.
Inquadrature deformanti e prospettive panoramiche grandangolari vanno
in questa direzione, come l’uso del materiale sonoro che non sempre ci fa
sentire quello che realmente dovremmo.
La macchina da presa indugia ossessivamente su quadri, statue e oggetti
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di uso quotidiano, trasformandoli in qualcos’altro, conferendogli una vita
propria.
Spesso è il fuoricampo che insinua in noi il dubbio svelandoci qualcosa di
nuovo che la protagonista no sa ancora.
Se la sceneggiatura può apparire debole e i dialoghi possono sembrare a
volte superficiali, c’è da dire però che l’accurata messa in scena sopperisce
e nobilita il film che ha la sua vera forza nel non visibile e nel non detto.
Anche il segreto inconfessabile della protagonista che ribalta le nostre
convinzioni portando avanti l’azione risulta essere un ottima soluzione
narrativa.
Peccato per il doppiaggio a volte inaccostabile.
Un debutto per Girolami e Patrizi veramente convincente, con omaggi e
citazioni (scontati i riferimenti a Profondo Rosso e Shining come a Panic
Room e The Strangers) che pesca in un genere raramente utilizzato in
italia da giovani registi.
Originale la scelta stilistica finale con lo schermo che si ridimensiona
facendo scorrere i titoli di coda mentre il film continua.
Il film girato interamente con una Canon Eos 5D e prodotto da Gabriele
Albanese sarà nelle sale italiane da domani 3 Luglio 2014.
A tal proposito le parole di Grieco:
“Quando, la notte del 26 agosto, viene sottratto
dagli stabilimenti della Technicolor il negativo
di Salò, scatta una trappola mortale che vede
la sinergia fra delinquenza comune, crimine
organizzato e una criminalità politico-finanziaria
che forse a tutt’oggi conserva larghe sacche di
potere nel nostro Paese.
Nella notte fra il primo e il due novembre del
‘75, Pasolini si reca all’Idroscalo per riavere
il negativo del film. Ciò che in realtà si trova
ad affrontare è una trama pianificata in ogni
dettaglio da tanti complici volontari e involontari,
tutti ormai indistinguibili, tutti ormai ugualmente
colpevoli.
Le verità ipotetiche sulla morte di Pasolini che
circolano da anni sono tante, Pasolini è
stato ucciso da Pelosi che ha fatto prima da
informatore per il furto delle bobine di Salò e
poi da esca per l’agguato all’Idroscalo. Pasolini è
stato assassinato dalla famigerata Banda della
Magliana. Pasolini è stato eliminato su ordine
di Eugenio Cefis perché indagava sui loschi
traffici del presidente di Eni e Montedison che
avrebbe fondato la P2 e nel ‘62 fatto precipitare
l’aereo di Mattei. Pasolini si è fatto uccidere e
si è fatto Cristo pianificando il suo martirio
nei minimi dettagli, come sostiene l’amico e
pittore Giuseppe Zigaina.
«LA MACCHINAZIONE» sposa tutte queste
ipotesi intrecciandole in un ordito semplice
e verosimile. Perché c’è del vero in ognuna di
queste tesi. Una verità sepolta sotto tante verità”.
L’attore scelto per interpretare il poeta
sarà Massimo Ranieri scelto da Grieco perché:
«È un attore straordinario ed è l’interprete ideale
di questo film. Pochi mesi prima di morire, Pier
Paolo si trovò seduto accanto a Massimo
Ranieri prima di una partita di calcio. Lo guardò
intensamente e gli disse: “Sai che è proprio vero
che tu ed io ci somigliamo molto?”
Il regista definisce «LA MACCHINAZIONE»
un film politico ma anche un noir intrigante
fruibile da chi non sa nulla degli eventi dell’epoca.
Il film, una co-produzione Italia-Francia, è
prodotto da Propaganda Italia e To be continued
Productions in associazione con la Lazio Film
Commission.
Scritto da Guido Bulla e David Grieco, è
interpretato oltre che da Massimo Ranieri,
da Libero De Rienzo, Roberto Citran, Milena
Vukotic, Matteo Taranto, François Xavier
Demaison e dal giovane Alessandro Sardelli per
la prima volta sullo schermo.
Le riprese interesseranno Roma e dintorni fino
a metà agosto.
speciale festival
34. Fantafestival:
le nostre impressioni e i premi
Vittorio Zenardi
Presso la Mulisala Barberini si è conclusa
il 23 luglio, con la premiazione, la 34
edizione del Fantafestival.
Un edizione che ha visto in concorso
opere di grandissima qualità, sia sotto
l’aspetto estetico che contenutistico.
Con piacere il film che più ci aveva
convinti, Oltre il guado di Lorenzo
Bianchini, con l’ottima interpretazione
di Marco Marchese, si è aggiudicato
il Pipistrello d’oro come Miglior Film
Italiano, il premio per il Miglior Film
Straniero è andato invece a Time
lappe di Bradley King.
Da
segnalare
anche
il
convincente Surrounded diretto da Laura
Girolami e Federico Patrizi (leggi qui la
nostra recensione in anteprima)
.
La
sezione
dei
cortometraggi
denominata Fantacorti, che ha presentato
opere di assoluto valore, ha visto
primeggiare Lievito madre di Fulvio
Risuleo per il miglior cortometraggio
italiano e Happy together di Iossif
Melamed come miglior cortometraggio
straniero.
Sempre in questa sezione degne di nota a
nostro avviso anche il poetico The House
at the Edge of the Galaxy di Gleb Osatinski,
il francese Trajectoires di Philippe
Massoni e Sébastien Jovellar e
l’italiano Adam and Eve Raised
Cain di Francesco Erba, realizzato con
la tecnica dello stop motion, ma in una
variante ibrida, dove ai personaggi sono
stati mappati gli occhi di attori reali.
Nella sezione Fantaspagna dedicata
ai migliori cortometraggi fantastici
spagnoli, da segnalare l’inquietante Tin
& Tina di Rubin Stein che utilizza un
suggestivo bianco e nero.
La novita di quest’anno è stata l’istituzione
del premio Mario Bava per la miglior opera
prima e quello Mary Shelley dedicato alle
registe, che sono andati rispettivamente
a The perfect husband di Lucas Pavetto,
e Soulmate di Axelle Carolyn.
Per omaggiare il maestro del cinema
Horror italiano, durante la Cerimonia di
Premiazione è stato, inoltre, proiettato
un docu-omaggio realizzato dai curatori
di Wonderland (RAI4).
Un montaggio di repertorio con
estratti di interviste a Bava (le sue
rare apparizioni televisive, tra il 1970
e il 1981) e ai suoi illustri estimatori
(tra essi, Martin Scorsese), che verrà
trasmesso su da Rai4 venerdì 25 luglio.
Il Fantafestival si conferma ancora una volta
come fulcro importante nel panorama
festivalerio internazionale, riuscendo a
captare le nuove tendenze del cinema
fantastico, attraendo appassionati ed
addetti ai lavori.
FESTIVAL IDEATI E DIRETTI DA
VINICIO CAPOSSELA
Vittorio Zenardi
Dopo il grandissimo successo ottenuto
dalla prima edizione di quello che era nato
come il primo festival dedicato al rito dello
sposalizio, quest’anno il festival si allarga
nei temi, nei paesi toccati e nella durata:
non una, ma due manifestazioni avranno
luogo in Alta Irpinia: la nuova edizione
dello SPONZ FEST - Mi sono sognato il
treno (20-31 agosto) e la prima edizione
del CALITRI SPONZ FILM FEST (28-30
agosto), il primo concorso internazionale
di cortometraggi dedicato ai matrimoni, in
collaborazione con la Cineteca di Bologna.
Sotto il titolo «Mi sono sognato il treno»
- un’ espressione che nella zona si usa per
dire di qualcuno che si è messo in testa
qualcosa di impossibile - la seconda edizione
dello SPONZ FEST accoglierà numerosi
eventi che avranno come suggestivo
scenario la tratta ferroviaria attualmente
dismessa Avellino-Rocchetta, facendone
rivivere la sua originaria funzione di scambio
e di traffico di uomini e beni, in un viaggio
a tappe lungo undici giorni con soste nei
nove comuni che hanno aderito al progetto:
Calitri, Aquilonia, Andretta, Cairano, Conza
Della Campania, Lioni, Monteverde, Morra
de Sanctis, Teora. Il “sogno del treno”
porterà con sé il confine, la frontiera,
l’assenza, la separazione, la migrazione,
l’avventura, il paesaggio, il cammino, l’attesa,
il racconto, il confronto sociale, temi che
saranno trattati con linguaggi e modalità
espressive differenti: concerti di grandi
artisti internazionali e nazionali, camminate,
mostre fotografiche, installazioni e incontri
con tante personalità del mondo dell’arte
e della cultura.
Dal 28 al 30 agosto si terrà il CALITRI
SPONZ FILM FEST, il primo concorso
internazionale di cortometraggi dedicato
ai matrimoni. Tre giorni che torneranno a
celebrare il rito dello sposalizio e Calitri
come sua capitale onoraria, e a cui si
affiancheranno, in collaborazione con la
Cineteca di Bologna, proiezioni speciali,
omaggi e filmini amatoriali di nozze.
Venezia 71. Svelati i film in concorso
Sono stati svelati il 24 luglio nella conferenza stampa presso il St. Regis Grand Hotel, le
opere che concorreranno per la conquista del Leone d’oro.
Molti i nomi di spicco, per un edizione che si preannuncia davvero interessante.
In concorso per l’Italia ci saranno Il giovane favoloso di Mario Martone, un film
su Leopardi, Anime nere di Francesco Munzi, un western ambientato ai giorni nostri
e Hungry Hearts di Saverio Costanzo con Alba Rohrwacher.
Grande attesa per “Pasolini” di Abel Ferrara, ma anche per The Cut di Fatih
Akin, Nobi di Shinya Tsukamoto e il documentario The Look of Silence di Joshua
Oppenheimer.
Inoltre autori del calibro di Alejandro Inarritu con Birdman (or the Unexpected Virtue of
Ignorance), con un cast stellare: Michael Keaton, Zach Galifianakis, Edward Norton, Andrea
Riseborough, Amy Ryan, Emma Stone; Roy Andersson con Pigeon Sat on a Branch
Reflecting on Existence, Andrei Konchalovsky con The Postman’s White Nights, David
Gordon Green con Manglehorn, protagonisti Al Pacino e Holly Hunter.
Al Pacino sarà a Venezia sabato 30 agosto con due film, uno in concorso (Manglehorn,
di David Gordon Green) e uno fuori concorso (The Humbling, di Barry Levinson). Tra
i grandi eventi fuori concorso c’è sicuramente la presenza di Lars Von Trier, che torna
dopo circa 10 anni al Lido, le proiezioni di O velho do restelo di Manoel de Oliveira,
regista di 105 anni, The Sound and the Fury di James Franco, Italy in a Day di Gabriele
Salvatores e Burying the ex di Joe Dante.
La giuria internazionale che sarà presieduta da Alexandre Desplat, vede tra gli
italiani, Carlo Verdone, oltre a Joan Chen, Philip Groning, Jessica Hausner, Jhumpa Lahiri,
Sandy Powell, Tim Roth ed Elia Suleiman.
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musica
Beyoncè scelta per 50 sfumature di grigio
Uno dei film più attesi e sicuramente
più chiacchierati della prossima stagione
cinematografica è “50 sfumature di grigio”,
tratto dall’omonimo romanzo di E.L. James.
Visto l’alto tasso di carica erotica che vedremo
nelle scene del film, che di erotico dovrà avere
la maggior parte della trama per rispetto
all’opera letteraria, la produzione ha scelto che
a cantare la colonna sonora ella pellicola sarà
un’artista che in quanto carica erotica ne ha da
vendere: Beyoncè.
In particolare i produttori del film hanno scelto
di rivisitare uno dei più grandi successi della
cantante,“Crazy in love”, una vera hit.
La versione classica è stata rimpiazzata da
una dal ritmo decisamente più sensuale
e sexy, il brano è stato affidato alle mani
sapienti del producer Boots che insieme alla
violinista Margot ha creato un arrangiamento
del tutto nuovo: non più il ritmo frenetico
quasi da disco della canzone originale, ma
un ritmo lento, cupo e come abbiamo
detto, palesemente sensuale. SI ha l’idea
di ascoltare una versione completamente
diversa rispetto a quella che eravamo abituati
ad ascoltare. Capace di insidiare nella mente
dell’ascoltatore un’atmosfera oscura, solenne
ed erotica al tempo stesso, il brano si configura
sicuramente come perfetto per supportare
una pellicola come questa, la quale richiedeva
obbligatoriamente una soundtrack che potesse
avere un simile effetto sulla mente di chi la
ascolta.
Emma Marrone all’Arena Flegrea di Napoli con il suo tour “EmmaLimitedEdition 2014”
Sergio Cimmino
Emma Marrone torna nella città partenopea, in un tour che la
vede assoluta protagonista dell’estate 2014 italiana.Voce, grinta,
entusiasmo le tre carte vincenti della cantante pugliese che
hanno entusiasmato il pubblico in tutte le tappe sold-out del
“Emma Limited Edition 2014” in giro per la penisola.
Il prossimo lunedi’ 28 Luglio l’Arena Flegrea di Fuorigrotta
ospiterà l’artista pugliese in quello che si preannuncia un evento
cardine per i fans napoletani di “Emma”. L’artista Malika Ayane
sarà l’ospite special-guest della tappa partenopea. Lo scorso
11 Luglio è stato lanciato in radio ed in rotazione in tutti i
network nazionali il singolo “Hombre de tuVida” il brano è stato
presentato durante la prima tappa di Emma Limited Edition sarà
contenuto nell’edizione italiana dell’ultimo disco di Bisbal “Tu y
Yo” in uscita a settembre e sarà disponibile su iTunes dal 29
Luglio.
Un personaggio che ha abbandonato sicuramente l’immagine
di ragazza dei talent-show dei primi anni, grazie alla sua umiltà
e caparbietà ha conquistato le platee dei più giovani che si
riconoscono in lei per la sua semplicità e spontanietà. Tutto
questo viene confermato dagli artisti che hanno deciso di
partecipare insieme ad Emma al suo ultimo tour, in ogni tappa un
duetto sul palco sarà una sorpresa per il pubblico, da Alessandra
Amoroso a Loredana Bertè da Antonino a Fiorella Mannonia
tutti testimoniano come sia diventata Emma Marrone un artista
poliedrica e completa sia sul profilo artistico che musicale.
Il tour 2014 non si conclude
certamente con le tappe estive,
infatti è gia pronta una nuova
avventura e un nuovo tour nei
più grandi Palasport italiani,
“Emma 3.0” riprenderà il viaggio
di
“EmmaLimidetEdition”
continuazione di un percorso
artistico
splendende
per
l’artista leccese.
Torna la musica dei Subsonica
Li avevamo lasciati nel 2011 con l’album “Eden”,
a settembre invece uscirà “Una nave in una
foresta”, nuovo disco che segna il ritorno sulle
scene dei Subsonica. Il nuovo album uscirà il 23
settembre, tra poco meno di due mesi quindi,
per l’etichetta Universal, preceduto dal singolo
“Lazzaro” uscito già da un po’ e da un eccitante
live dai tetti di Milano.
Subito dopo la pubblicazione dell’album, il
gruppo composto da Samuel, Max Casacci,
Boosta, Ninja e Vicio, partirà alla volta del tour
nei palazzetti delle migliori città italiane, con
date che andranno da ottobre a dicembre.
L’uscita del disco sarà annunciata anche con
l’uscita di un nuovo singolo, “Di Domenica”,
che vedremo suonare nelle radio dopo l’estate.
Ecco invece il calendario del tour live:
Si inizia il 31 ottobre da Jesolo al Pala Arrex
e si prosegue il 1° Novembre a Pesaro
presso l’Adriatic Arena. Il 7 sarà la volta della
tappa campana, Napoli ospiterà il gruppo al
Palapartenope mentre l’8 si esibiranno a Bari,
al Palaforio, il 13 a Torino al Palaolimpico e il 15
a Verona al Palasport. La capitale vedrà esibire
il gruppo a Palalottomatica il 21 Novembre,
seguita da Bologna all’Unipol Arena il 27 per
poi arrivare il 28 a Firenze, al Mandela Forum.
Concludono il tour le due tappe di Genova e
Milano: la prima il 29 Novembre al 105 Stadium
mentre il 1° Dicembre ci sarà il gran finale al
Mediolanum Forum di Milano.
“Un amore cosi grande”, i Negramaro pronti a far partire il tour
Il 5 luglio scorso è andata in scena a Cattolica
all’Arena della Regina, la prima tappa del nuovo
tour dei Negramaro, la band salentina ha
pubblicato su Youtube le immagini del primo
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concerto di “Un amore cosi grande tour”, che
sono state visualizzate da milioni di utenti.
Un viaggio tutto italiano che vedrà la band
calcare i palchi dal Nord al Sud cantando i loro
successi più famosi come Estate”, “Nuvole e
Lenzuola”, “Mentre tutto scorre”, “Ogni mio
istante” e ovviamente “Un amore cosi grande”.
Dopo Genova ePiazzola del Brenta il tour
prosegue con Pistoia, Roma,Verona, Palmanova,
Locarno e approda poi a Giffoni Valle Piana:
una data importante questa del 19 luglio
perché, oltre ad essere inserita nel cartellone
degli spettacoli che si terranno nell’ambito del
Giffoni Film Festival, segna l’inizio delle tappe
del centro-sud.
Ecco di seguito tutte le tappe del tour della
band:
6 luglio – Piazzola sul Brenta (PD)
– Hydrogen Festival (presso Company
Arena, Anf. Camerini)
8 luglio – Genova – Arena del Mare
10 luglio – Pistoia – Pistoia Blues
Festival (presso Piazza Duomo)
13 luglio – Verona – Arena
15 luglio – Palmanova (UD) – Onde
Mediterranee (presso Piazza Grande)
19 luglio – Giffoni Valle Piana (SA) – Giffoni
Film Festival (presso Arena Troisi)
22 luglio – Taormina (ME) – Teatro Antico
26 luglio – Lecce – Stadio Via del Mare
mostre ed eventi
Tutto pronto per la 29esima “Settimana della critica”
Si è svolta lo scorso 21 luglio presso
la Casa del Cinema di Roma, la conferenza
stampa di presentazione della 29. Settimana
Internazionale della Critica, che si svolgerà
al Lido di Venezia dal 27 agosto al 6 settembre
durante la 71. Mostra Internazionale d’Arte
Cinematografica di Venezia.
Fondata da Lino Micciché nel 1984, e
storicamente impegnata nella ricerca,
promozione e valorizzazione di nuove voci
e talenti emergenti del cinema mondiale
è dedicata esclusivamente alle opere prime.
Il presidente del Sindacato Nazionale Critici
Cinematografici Italiani (SNCCI), Franco
Montini, insieme alla Commissione di
selezione composta da Francesco Di
Pace (Delegato
generale), Nicola
Falcinella, Giuseppe Gariazzo, Anna Maria
Pasetti e Luca Pellegrini ha così svelato il
programma ufficiale di questa 29. Settimana
Internazionale della Critica che vanta ben sette
prime mondiali e una prima internazionale
(Melbourne, diretto dal regista Nima Javidi ed
interpretato, tra gli altri, dal protagonista
di Una separazione, Peyman Maadi che aprirà
fuori concorso il programma).
Per la prima volta in concorso un
documentario rappresenta il nostro Paese,
é Dancing with Maria, del goriziano Ivan
Gergolet, “ma le mode non c’entrano,
SI è conclusa il 24 luglio al Palazzo delle
Esposizioni la mostra Pasolini Roma,
curata da Jordi Balló, Alain Bergala e dal
compianto Gianni Borgna, autore fra l’altro
del libro “Una lunga incomprensione.
Pasolini tra destra e sinistra”.
Nata da un idea dello stesso Borgna,
l’iniziativa ha visto coinvolte li Centre de
Cultura Contemporània di Barcellona, la
Cinémathèque Française di Parigi, il MartinGropius-Bau di Berlino e l’Azienda Speciale
Palaexpo - Palazzo delle Esposizioni di
Roma.
La mostra è organizzata cronologicamente
in sei sezioni, dall’arrivo del poeta
a Roma nel 1950 fino alla notte della sua
tragica morte ad Ostia nel novembre del
1975.
Trovano spazio numerosi materiali
documentari editi e inediti, dattiloscritti,
lettere, bozze, fotografie e molti contributi
audio-visivi che mettono il luce il rapporto
passionale, fisico quasi carnale del poeta con
la Città eterna.
Si evince come Roma diventi per Pasolini il
campo ideale per osservare e analizzare
l’evoluzione della società italiana.
Si può parlare addirittura di una Roma prima
e dopo Pasolini, tanta è stata la forza
dirompente dei suoi scritti e dei suoi film.
Una “rifondazione”che ha creato un nuovo
immaginario della Capitale italiana.
Ecco allora il Poeta intervistato da una
Tv francese parlare delle borgate come
“Lager”, fuori dagli schemi urbanistici della
piccola borghesia che si andava imponendo.
Evidenziare i pericoli insiti nel neocapitalismo
italiano basato sull’accumulo di beni
superflui invece che sul progresso culturale
e morale che porta inevitabilmente alla
distruzione di stili di vita, culture e linguaggi.
Contestare il modello della normalità
piccolo borghese, veicolata dalla televisione
e dalla pubblicità che vede alienati ed
emarginati i giovani poveri di Roma che quel
modello non lo potranno mai realizzare.
Ma la sua denuncia si rivolge sopratutto
alla miseria spirituale e morale frutto
della modernizzazione accelerata e della
distruzione antropologica.
La mostra sottolinea con coerenza
scientifica quelli che furono i rapporti
di Pasolini con i luoghi, le persone, i poeti e
gli artisti della Capitale.
Di
grande
interesse, l’installazione
audiovisuale
con
fotografie
di Antonio
Masotti della
performance Intellettuale che Fabio
Mauri presentò il 31 maggio 1975
alla Galleria d’Are Moderna di Bologna.
La performance consisteva nel proiettare il
film il Vangelo secondo Matteo (1964) sul
corpo del suo regista, Pier Paolo
Pasolini, seduto su una sedia davanti al
pubblico, con il volto nell’ombra.
Molto suggestivo anche l’audio tratto dal
“Diario al registratore” del 4 Maggio 1962.
Dal balcone di una finestra, i visitatori
affacciati
possono
ascoltare
la
discussione fra Pasolini e la Magnani a
riguardo di un’inquadratura di “Mamma
Roma” (precisamente quella in cui Mamma
Roma ride dopo aver regalato la
motocicletta ad Ettore).
Si può assaporare così la complicità fra i
due e l’estrema professionalità e stima che
li legava.
Questa mostra non fa che confermare la
eravamo solo in attesa del titolo giusto e
questo è davvero un sorprendente film
d’esordio”, precisa Di Pace.
Sarà invece una commedia italiana Arance e
martello, opera prima del blogger giornalista
ora conduttore televisivo Diego “Zoro”
Bianchi, a chiudere fuori concorso il
programma.
forza e l’attualità del pensiero pasoliniano.
Molti parlano di “profeticità” di Pasolini,
io invece concordo con la tesi
dell’indimenticata Angela Molteni che
parlava invece di: “ intelligente e puntigliosa
osservazione della realtà per scoprirne
i prodromi, mettere a nudo le avvisaglie
della trappola che a medio e lungo termine
sarebbe scattata. Ed eccola, la trappola, da
cui siamo stati catturati: i valori, gli ideali,
sono oggi incarnati dal denaro e da ciò che
esso può dare. Personalismi ed egoismi
sono predominanti.Vi è una caduta verticale
del senso di solidarietà, un degradante
senso del possesso, non importa se di cose
o di persone”.
Metamorfosi: FASHION, FOOD & FARM
Nella
splendida
cornice
di Villa
Borghese presso Il Tempio delle
Donne, si è svolto il 16 luglio l’evento
spettacolo Metamorfosi: Fashion, Food &
Farm.
Una location suggestiva che riproduce
perfettamente il tempio cambogiano di Angkor
Wat, dove l’arte, la moda, e la bellezza Made in
Italy sono state le protagoniste.
L’idea nata dalla sinergia creativa di Piero
Galasso (direttore della rivista Top Time
Magazine Media Partner dell’evento) e Tiziana
Sirna (titolare della MA.MA Production) è
incentrata sul tema della metamorfosi, ovvero
come il gusto riesce a trasformarsi attraverso
l’idea creativa di un artista.
La serata, condotta con eleganza dalla bella
e brava Jinny Steffan, attrice e ballerina, si è
aperta con le creazioni “istantanee” dello
stilista Luca Barile, che ha plasmato sui corpi
scultorei delle modelle, splendidi abiti i in
pochissimi minuti, mostrando grande talento.
Poi è stata la volta di Fioretta Mari che con la
sua voce ha incantato la platea, dedicando la
canzone “Donna” di Nicola Arigliano a tutte
le donne e in particolar modo:“a quelle donne
che sanno essere amiche fra di loro”.
Ha poi ricordato l’affetto che la lega a Jinny
Steffan:“ci vogliamo veramente bene, cosa rara
in questo ambiente” e rievocato l’esperienza
televisiva in comune al fianco di Beppe
Grillo e Tullio Solenghi nel programma
televisivo Secondo voi condotto da Pippo
Baudo.
Arriviamo così agli ospiti d’onore dell’evento, i
gioielli-scultura dell’artista Paola Crema ( Leggi
qui la nostra intervista all’artista toscana), che
sembrano essere stati recuperati dalle acque,
con forme inconsuete e intriganti, mobili e
ibride.
Si possono definire “Frammenti d’Atlantide”,
da quell’ “continente perduto” di cui
abbiamo notizia grazie ai dialoghi del Timeo e
del Crizia di Platone.
A tal proposito l’artista: “ la mia è
un’archeologia immaginaria, tutti abbiamo
dentro di noi, un po’ di Atlantide, un po’ di
sogno, io ho fatto per esempio la medusa,
ma non è una medusa con i serpenti, è una
medusa di polipo”.
Sfoggiati dalle splendide modelle, i gioielliscultura hanno affascinato i presenti
rivelandosi in tutta la loro intrigante bellezza.
La serata è stata accompagnata da una cena
con le eccellenze della miglior tradizione
italiana, fra cui il Prosecco Doc della
pluripremiata cantina “ Casato Unico” , del
giovane Gianluca Moras, che ha recentemente
ricevuto la Gran Menzione al Vinitaly 2014.
Molti gli ospiti illustri, fra cui l’artista Roberto
Fallani, la nota conduttrice Rai Rosella Diaco,
l’attrice Linda Batista, e il regista, attore e
cantante Leopoldo Mastelloni.
Una serata magica sotto il cielo stellato di
Roma, all’insegna dell’arte, della cultura e dello
spettacolo.
7
libri
Shadowhunter: esce
in libreria “Città del
fuoco celeste”
Romeo & Giulietta nel Duemilaniente
E’ finalmente uscito in libreria l’attesissimo
Shadowhunter- Città del fuoco celeste, ultimo
capitolo della fortuna saga di Cassandra Clare
conosciuta a molti anche con il titolo di The
Mortal Instruments.
La storia, per i pochi che non lo sapessero, è
di genere fantasy e racconta di un gruppo
di adolescenti cacciatori di demoni intenti a
combattere una lunga battaglia per salvare
il mondo ed Idris, la città immaginaria da cui
provengono tutti gli Shadowhunters, i cacciatori
di ombre.
Ciò che ha reso questi libri una saga di successo
è ancora una volta la piega romantica che
prendono le avventure dei protagonisti: tra
la caccia ad un demone, la lotta ai vampiri e
l’amicizia con i lupi mannari, Clary, Jace, Alec,
Isabelle e Simon sono entrati nel cuore dei
lettori più che per le loro gesta per i loro
sentimenti, per le emozioni che sono in grado di
provare quando si tratta di amore e di amicizia.
Del resto, i protagonisti sono pur sempre dei
diciassettenni e tralasciare quest’aspetto della
loro vita nei libri sarebbe stato un grande
errore, capire che invece un bacio tra un
vampiro e una shadowhunter può far sognare
un lettore, decreta il successo sicuro.
Città del fuoco celeste inizia in un’ambientazione
nuova: non più New York dove eravamo
abituati a vedere
i
protagonisti
ma
a
Los
Angeles, vengono
introdotti
dei
personaggi
nuovi
anche
loro vittime di
Sebastian, nemico
comune a tutti gli
shadowhunters.
Come in molti sapranno, la scelta di iniziare
questo libro con l’introduzione dei personaggi
di Emma e Julian è una scelta voluta e tutt’altro
casuale: la nuova saga di Cassandra Clare
riprenderà infatti proprio le storie di questi
due nuovi shadowhunters, continuerà quindi a
Los Angeles 5 anni dopo gli avvenimenti che si
svolgono in questo libro.
8
Cosa sarebbe successo a Romeo e Giulietta
se avessero avuto a disposizione tutti i mezzi
di comunicazione che ci sono oggi? Romeo
avrebbe bevuto lo stesso il veleno se Giuletta
fosse stata in grado di mandargli un whatsapp
sullo stato reale delle cose?
La nuova saga si chiamerà The Dark Artifices,
per il momento però i milioni di fan sono
conetrati più nello scoprire finalmente cosa
succederà ai loro attuali beniamini.
Riusciranno Clary e Jace a stare finalmente
insieme? Quale dei personaggi morirà e chi
sopravvivrà? Sebastian verrà sconfitto?
Il merito di Cassandra Clare è quello di aver
reso i libri sempre interessanti senza mai cadere
nel banale e questo è stato possibile grazie
all’attenzione che è stata riservata a ciascuno
dei personaggi, non lasciando niente al caso,
senza mai essere superficiale ma al contrario
facendo maturare ognuno di loro di libro in
libro.A chi li ha letti, sarà sicuramente venuto in
mente il caso di Simon, partito come il classico
ragazzo imbranato del liceo e finito con l’essere
un vampiro temuto da molti.
Del resto, Shadowhunters era partita
inizialmente come una trilogia ma, come ha
affermato la stessa autrice,è stata proprio la voglia
di dare più spazio a questo personaggio a far
nascere nuove
storie
e
a
spingerla quindi
a scrivere gli altri
due libri.
Altro
merito:
quello di toccare
argomenti che
stanno a cuore a
molti ragazzi, anche quelli più vicini all’età adulta
che all’adolescenza. Come ad esempio l’amore
omosessuale, il tradimento di un matrimonio, la
fede nella religione.
Adesso non resta che scoprire come verrà
scritta la parola fine e per i più nostalgici,
consolarsi nell’idea che il mondo di Idris non
svanirà con Jace e Clary, ma andrà avanti con
una nuova saga.
Molto
probabilmente, oseremo
dire
sicuramente,no.I molteplici modi di comunicare
nell’era dell’ hashtag avrebbero reso tutto più
facile ma, probabilmente, meno romantico.
Se da una parte questi mezzi facilitano tutto,
dall’altra è sempre più evidente quanto
riducano le relazioni a un banale scambio
di messaggini, rendendo la comunicazione
possibile solo attraverso lo schermo di un
computer che diventa una sorta di velo di Maya,
utile a nascondere ciò che realmente si cela
dietro e dentro ognuno di noi.
Il nuovo libro di Vincenzo Incenzo, “Romeo &
Giulietta nel Duemilaniente”, parla proprio
di questo: un’aspra critica ai social network
che sempre più spesso prendono il posto
degli incontri reali, in un mondo in cui ci sono
milioni di conversazioni in cui tutti parlando
ma nessuno ascolta, facendo in modo che la
generazione d’oggi prediliga un “mi piace” ad
un abbraccio sincero. Come sfondo alla critica
la più classica delle storie d’amore: una coppia
d’amanti che come nella celeberrima opera di
Shackespeare combatte contro le insidie del
loro amore, ma quali sono gli ostacoli che i
Romeo e Giulietta dei nostri giorni dovrebbero
affrontare? Potrebbe essere la mancanza di
tempo per le relazioni vere, impegnate come
siamo a spendere le nostre giornate tra tablet,
smartphone e computer? “Oggi il tempo che
usano gli adolescenzi per conoscere la persona
che hanno difronte è di circa 43 secondi, il
tempo medio di accensione di un pc”, sostiene
l’autore.
“La mia non è una drastica antipatia contro i
social network che riconosco essere utili ed
importanti - ha dichiarato Incenzo durante
l’incontro tenutosi durante il Giffoni Film festival
lo scorso luglio- ho sentito però l’esigenza di
sottolineare come essi abbiano avuto un ruolo
decisivo nel ridimensionare l’individualità a
favore di un’omologazione arrivata a renderci
uguali persino nei modi in cui esprimiamo le
nostre emozioni”.
All’incontro era presente anche l’attrice Serena
Autieri, protagonista dell’intenso booktrailer,
l’attrice si è mostrata emozionata nel rivedere
le immagini video che raccontano le pagine del
libro: “bisogna credere nei giovani, trasmettere
loro i sani valori, come il coraggio di cambiare
le cose. È speciale il luccichio che avete negli
occhi, il vostro entusiasmo è contagioso e mi
contagia”, ha dichiarato.
Intensa e particolare la copertina del libro:
l’amante che cerca di mangiare il tempo, di
ingoiarlo, di farlo proprio.“Ma, conclude Incenzo,
è una lotta che non può vincere”.
Il merito di Cassandra Clare è quello di aver
reso i libri sempre interessanti senza mai cadere
nel banale e questo è stato possibile grazie
all’attenzione che è stata riservata a ciascuno
dei personaggi, non lasciando niente al caso,
senza mai essere superficiale ma al contrario
facendo maturare ognuno di loro di libro in
libro.A chi li ha letti, sarà sicuramente venuto in
mente il caso di Simon, partito come il classico
ragazzo imbranato del liceo e finito con l’essere
un vampiro temuto da molti.
Del resto, Shadowhunters era partita
inizialmente come una trilogia ma, come ha
affermato la stessa autrice, è stata proprio la
voglia di dare più spazio a questo personaggio
a far nascere nuove storie e a spingerla quindi a
scrivere gli altri due libri.
Altro merito: quello di toccare argomenti che
stanno a cuore a molti ragazzi, anche quelli più
vicini all’età adulta che all’adolescenza. Come ad
esempio l’amore omosessuale, il tradimento di
un matrimonio, la fede nella religione.
Adesso non resta che scoprire come verrà
scritta la parola fine e per i più nostalgici,
consolarsi nell’idea che il mondo di Idris non
svanirà con Jace e Clary, ma andrà avanti con
una nuova saga.
formazione e lavoro
BANDO DI CONCORSO PER LAVORARE NELLA COMUNICAZIONE
L’EPSO – Ufficio Europeo di Selezione del Personale ha
bandito, infatti, un concorso per Assistenti Comunicazione
e IT, finalizzato alla costituzione di elenchi di riserva per
la copertura di 151 posti di lavoro presso le istituzioni
dell’Unione Europea a Bruxelles e Lussemburgo, con una
retribuzione media iniziale pari a 3.397 Euro al mese (riferita
ad incarichi full time di 40 ore settimanali)
I posti di lavoro sono cosi suddivisi:
n. 57 posti, Sistemi informativi; n. 21 posti, Sicurezza dei
sistemi informativi; n. 18 posti, Reti e telecomunicazioni; n. 44
posti, Infrastruttura informatica e centro elaborazione dati;
n. 11 posti, Web.
Ciascun concorrente potrà candidarsi per una sola delle aree
di inserimento, e la scelta dovrà essere effettuata al momento
della compilazione della domanda di partecipazione al
concorso EPSO.
Possono partecipare al concorso per Assistenti
Comunicazione e IT EPSO i candidati in possesso dei
seguenti requisiti:
- cittadinanza europea;
- godimento dei diritti civili e politici;
- posizione regolare rispetto agli obblighi militari;
- possesso delle garanzie di moralità richieste per le funzioni
da svolgere;
- laurea o titolo equivalente nel campo dell’informazione e
della comunicazione, con esperienza minima di 3 anni nel
settore scelto, o diploma con esperienza professionale di
almeno 6 anni attinente al settore scelto;
- conoscenza soddisfacente del francese, dell’inglese o del
tedesco.
I candidati selezionati, in qualità di specialisti ICT, potranno
occuparsi delle seguenti mansioni:
- traduzione delle esigenze operative in soluzioni informatiche;
- redazione di analisi di casi;
- organizzazione, attuazione e/o follow up di servizi operativi;
- supervisione dei fornitori di servizi esterni;
- progettazione, test e convalida delle soluzioni tecniche;
- gestione dei team e dei contratti relativi a progetti e servizi
informatici;
- preparazione di note informative, relazioni e presentazioni.
Le domande di partecipazione dovranno essere presentate,
entro le ore 12.00 del 15 luglio 2014, attraverso l’apposita
procedura online.
Per maggiori informazioni basta scaricare il bando.
Lavoro per i giovani in Costa Crociere
Interessanti opportunità di lavoro nel settore crocieristico:
Costa Crociere hanno aperto nuove campagne di recruting.
La ricerca è rivolta a candidati esperti e a giovani anche
senza esperienza, da inserire nei settori Intrattenimento,
Contact Center, Risk Advisory and Assurance Services,
Fleet Operations, Risorse Umane e Hotel, sia presso la sede
genovese del Gruppo che a bordo delle navi.
Si ricercano:
ASSISTANT IT OFFICER
Offre assistenza all’IT Manager, verifica il funzionamento di
tutta la strumentazione IT disponibile a bordo (PC, internet
point, Pos ecc.) e del sistema di radio trasmissione. Selezione
rivolta a diplomati anche senza esperienza.
INTERNSHIP AT REVENUE MANAGEMENT DEPARTMENT,
Genova
Selezione rivolta a candidati senza esperienza, laureati o con
master in Economia oppure in ambito Amministrazione,
Management, Ingegneria, Statistica.
TRAINEE ONBOARD REVENUE & PRODUCT
DEVELOPMENT, Genova
Costa Crociere Spa è alla ricerca di un/una giovane laureando/
laureanda o neolaureato/neolaureata in Economia/Ingegneria
Gestionale per un’opportunità di stage di sei mesi.
TRAINEE – INFORMATION & COMMUNICATION
TECHNOLOGY, Genova
Stage rivolto a laureati in ingegneria, matematica o statistica.
BUSINESS ANALYST FINANCIAL SYSTEMS, Genova
Selezione rivolta a candidati con 4/5 anni di esperienza nel
settore IT e laurea specialistica o del vecchio ordinamento.
CORPORATE TRAVELLING CHIEF BAKER
E’ responsabile della qualità e dei servizi offerti a bordo
nel comparto pane, pizzeria, pasticceria. Serve pluriennale
esperienza.
PERSONAL CRUISE CONSULTANT
E’ respponsabile degli strumenti di comunicazione con i clienti
(brochure, cataloghi ecc.), dello sviluppo di nuove idee di
marketing e vendita. Richiesta esperienza nell vandita di servizi
turistici, conoscenze informatiche e ottimo inglese.
CADET ELECTRONICS OFFICER
Collabora con lo staff che segue i servizi del sistema elettrico a
bordo, si occupa di verifica, controllo e risoluzione di problemi
elettronici. Richiesto diploma o laurea.
1ST PASTRYMAN
Risponde al Pastry Chef ed è responsabile degli ordini e delle
ricezioni dei prodotti, richiesti 2/3 anni di esperienza in hotel
o a bordo navi.
DANCING MAESTRO
I candidati ideali sono diplomati, con esperienza nel settore
danza e, preferibilmente, relativa certificazione e / o titolo di
studio, dotati di familiarità con la lingua inglese e conoscenza
intermedia di un’altra lingua straniera, ad esempio spagnolo,
francese, tedesco, portoghese, russo, giapponese o mandarino.
HEAD OF TRAINING & KNOWLEDGE MANAGEMENT
CONTACT CENTER
L’offerta è rivolta a candidati con almeno 5 anni di esperienza
nel ruolo, ottima conoscenza della progettazione ed erogazione
di attività formative, e padronanza della lingua inglese.
FINANCIAL OPERATIONAL SENIOR AUDITOR
Si richiedono almeno 4 anni di esperienza maturata in qualità
di collaboratore esterno o interno presso grosse realtà
aziendali e/o internazionali, ottimo utilizzo del Pacchetto
Office, competenze in ambito SOX e in contabilità, finanza e
informatica di base.
CARE TEAM SPECIALIST
Si selezionano laureati, con conoscenza della lingua tedesca,
almeno al livello C1 del QCER – Quadro comune europeo
di riferimento per la conoscenza delle lingue, e disponibilità a
viaggiare con breve preavviso e a lavorare anche su chiamata
durante la notte e nei fine settimana.
STAGE RISORSE UMANE
I tirocinanti desiderati sono laureati e hanno buona conoscenza
della lingua inglese, e familiarità con i principali strumenti
informatici.
GERMAN / FRENCH CHILDREN ANIMATOR
Tra i requisiti diploma e formazione o qualifiche specifiche per
lavorare con i bambini, esperienza nel settore, familiarità con
l’inglese e conoscenza madrelingua del tedesco o del francese.
MEDIA MANAGER
Si ricercano diplomati specializzati in arti grafiche, editing video
e comunicazione, con esperienza in ambito editing e grafica, e
buona conoscenza della lingua inglese.
DISC JOCKEY
Richiesti diploma, esperienza in club o discoteche a terra o su
altre navi, competenze informatiche e inglese fluente.
Gli interessati alle future assunzioni Costa Crociere e alle
offerte di lavoro attive possono candidarsi visitando la pagina
dedicata alle carriere e selezioni del gruppo (Lavora con noi), e
registrando il curriculum vitae nell’apposito form.
Si ricorda inoltre che Costa Crociere fa costantemente corsi
di formazione con relativo tirocinio, queste opportunità
rappresentano un ottimo modo per entrare a lavorare in
Costa.
SKY INDICE UN CONCORSO PER PREMIARE I MIGLIORI VIDEO MAKER
Careof DOCVA e Sky Italia hanno indetto il nuovo concorso
ArteVisione, un progetto pluriennale a sostegno della
scena artistica italiana, nato con l’obiettivo di sostenere e
promuovere il talento e la creatività e offrire opportunità di
crescita personale e professionale per giovani artisti.
L’opera prodotta dovrà proporre una riflessione a partire
dal tema che L’Assemblea Generale dell’Onu ha annunciato
per il 2015, la Luce e le tecnologie basate sulla luce. Si
può scegliere di mettere in scena numerosi argomenti e
situazioni: ricorrenze di anniversari come la teoria della
relatività di Einstein e le relative implicazioni da un punto
di vista scientifico e culturale fino alle molteplici applicazioni
che hanno rivoluzionato la società, dalla scienza, alle
telecomunicazioni, alla medicina, al settore energetico o
ambientale. Le tecnologie basate sulla luce favoriscono lo
sviluppo sostenibile, forniscono l’accesso all’informazione,
alla comprensione dell’Universo e dell’infinitamente piccolo.
Il bando ArteVisione prevede un premio complessivo di
11.000 euro così suddiviso:
– un premio di 5.000 euro – al lordo delle ritenute di legge –
per la produzione dell’opera;
- 4 mesi di residenza a Milano presso FDV Residency Program
in cui sarà coadiuvato nella propria ricerca dal direttore
artistico di Careof e da specifici consulenti.
Per partecipare al concorso per VideoMaker ArteVisione
indetto da Careof DOCVA e Sky Italia è necessario realizzare
un’opera video della durata massima di 30 minuti in formato
1920×1080, Apple Pro-res, 25fps. Possono partecipare al
bando ArteVisione, artisti italiani o residenti in Italia nati
dopo il 31 dicembre 1978. La partecipazione al concorso è
gratuita.
Ogni artista interessato, entro il 30 settembre 2014, dovrà far
pervenire la propria domanda di partecipazione, secondo una
delle seguenti modalità: posta, corriere o consegna a mano al
seguente indirizzo: Careof DOCVA – La Fabbrica del Vapore
– Via Procaccini 4 – 20154 Milano.
Oltre alla domanda di partecipazione debitamente compilata
ogni partecipante dovrà allegare un CD ROM contenente:
– copia della Carta d’identità o di un documento di
riconoscimento in corso di validità;
– file pdf con curriculum vitae evidenziando il percorso
artistico (mostre personali e collettive, progetti, residenze e
pubblicazioni);
– Statement in pdf (massimo 1000 battute spazi inclusi)
– Portfolio in formato pdf;
– Progetto che espliciti in modo chiaro e dettagliato sia i
contenuti dell’opera (massimo 2000 battute spazi inclusi)
che le tempistiche di realizzazione ed i materiali tecnici che
si intendono utilizzare (massimo 1000 battute spazi inclusi);
– link ad un video precedentemente realizzato.
Per maggiori informazioni siete invitati a leggere il bando,
disponibili sul sito web di Careof.
9
formazione e lavoro
Aperto un concorso presso il Museo di Storia Naturale di Firenze.
L’Università
degli
Studi di Firenze
ha bandito, infatti,
un concorso per
laureati
finalizzato
alla copertura di un
posto di lavoro di
categoria
D,
posizione economica
D1, area tecnica,
tecnico scientifica
ed elaborazione dati, mediante contratto a tempo
indeterminato, presso il Museo di Storia Naturale,
Sezione di Botanica. Il bando UniFI è volto alla
selezione di una figura professionale con competenze
generali relative alla conservazione e catalogazione
informatizzata di beni naturalistici, e conoscenze in
ambito botanica e museologia. Le procedure concorsuali
prevedono l’espletamento di una eventuale prova preselettiva,
da stabilire in base al numero delle istanze pervenute, di due
esami scritti ed un colloquio.
Possono partecipare al concorso Università di Firenze i
candidati in possesso dei seguenti requisiti:
- cittadinanza italiana o straniera, purchè in regola rispetto alle
norme per il soggiorno;
- godimento dei diritti politici; - possesso di uno dei seguenti titoli di studio:
a. diploma di laurea in Scienze Agrarie, Scienze Forestali,
Scienze Biologiche, Scienze Naturali, Conservazione dei Beni
L’Ordine degli Psicologi della Lombardia ha indetto
un concorso di idee per raccogliere proposte per la
realizzazione di un nuovo logo. La partecipazione al concorso per il nuovo logo dell’Ordine
degli Psicologi della Lombardia è aperto ai singoli cittadini, alle
scuole, alle imprese di professionisti e alle associazioni o enti
senza scopo di lucro. E’ possibile partecipare singolarmente
o costituirsi in gruppo. Ogni partecipante potrà proporre
fino ad un massimo di tre differenti progetti. Il logo richiesto
dovrà rispondere alle seguenti caratteristiche:
– Distintivo e originale;
La Panini Comics cerca disegnatori per
il celebre fumetto sul famoso personaggio
Disney, ed ha pubblicato un’ interessante
offerta di lavoro per fumettisti. L’offerta
di lavoro Panini Comics è rivolta a
disegnatori professionisti ed esordienti, di
età non inferiore a 18 anni. Ciascun
artista dovrà inviare disegni assolutamente
inediti relativi
a
personaggi
e
storie, articolati come segue:
- studi di Paperino, Paperoga, Brigitta,
Topolino, Pippo e Gambadilegno, a figura
intera, in posa e in movimento, e delle loro
espressioni facciali;
- splash page di veduta di Paperopoli e
Topolinia, e due vignette di ambientazione
esterna per ciascuna città;
- studi dell’interno del Deposito,
dell’interno di una casa a piacere e di
oggettistica varia a piacere;
- studi di un paperopolese-tipo
(paperizzato) e di un topoliniano-tipo
(tartufato) a figura intera;
10
Culturali ed equipollenti conseguite ai sensi della normativa
previgente al decreto ministeriale 3 novembre 1999, n. 509;
b. laurea in una delle seguenti classi: Classe delle lauree in
Scienze Biologiche (CL 12), Classe delle lauree in Scienze
dei Beni Culturali (CL 13), Classe delle lauree in Scienze e
Tecnologie agrarie, agroalimentari e forestali (CL 20); Classe
delle lauree in Scienze e Tecnologie per l’ambiente e la natura
(CL 27); Classe delle lauree in tecnologie per la conservazione
e il restauro dei beni culturali (CL 27); c. laurea magistrale (già laurea specialistica) in una delle
seguenti classi: Classe delle lauree magistrali in Biologia (LM06),
Classe delle lauree magistrali in Conservazione e Restauro dei
Beni Culturali (LM 11), Classe delle laureemagistrali in Scienze
della Natura (LM 60), Classe delle lauree magistrali in Scienze
e Tecnologie Agrarie (LM 69), Classe delle lauree magistrali in
Scienze e Tecnologie Forestali e Ambientali (LM 73), d. diploma delle scuole dirette a fini speciali istituite ai sensi
del DPR 10 marzo 1982, n. 162, riconosciuto al termine di un
corso di durata triennale, o diploma universitario istituito ai
sensi della legge 19 novembre 1990, n. 341, della medesima
durata, equiparato ad una delle suddette lauree universitarie
Area Gestione del Personale Divisione 2: Personale tecnico
amministrativo e collaboratori ed esperti linguistici conseguite
ai sensi del D.M. 270/2004 e del D.M. 509/1999, secondo le
tabelle di equiparazione di cui al Decreto Interministeriale 11
novembre 2011;
- età non inferiore ai 18 anni;
- posizione regolare rispetto agli obblighi di leva;
- non essere stati destituiti, dispensati o dichiarati decaduti da
un pubblico impiego per persistente insufficiente rendimento
o per averlo conseguito mediante la produzione di documenti
falsi o viziati da invalidità insanabile, e non essere cessati dal
servizio per licenziamento disciplinare;
- assenza di condanne penali e di provvedimenti che riguardano
l’applicazione di misure di prevenzione, di decisioni civili e di
provvedimenti amministrativi iscritti nel casellario giudiziale;
- assenza di procedimenti penali pendenti.
– Riproducibile e flessibile;
– Versatile.
Non esistono limitazioni per quanto riguarda le tecniche
da utilizzare per la realizzazione del logo. Tutti gli elaborati
grafici devono essere accompagnati da una relazione
che spieghi in maniera sintetica le scelte adottate per la
realizzazione del progetto presentato.
La partecipazione al concorso è in forma anonima. Ogni
partecipante dovrà quindi dotarsi di un codice alfanumerico
di riconoscimento. Le domande di partecipazione al concorso
devono essere compilate come da MODELLO e presentate
entro il 4 Novembre 2014 al seguente indirizzo, secondo
le seguenti modalità: a mano oppure con raccomandata
con avviso di ricevimento a Ordine degli Psicologi della
Lombardia, Corso Buenos Aires 75, 20124 Milano.
Il vincitore o i vincitori del concorso di idee riceveranno in
premio 3000 euro.
Il concorso per lavorare al Museo di Storia Naturale di Firenze
comprende lo svolgimento di diverse prove, così articolate:
- eventuale preselezione mediante la somministrazione di
questiti a risposta multipla;
- prova scritta a contenuto teorico, tramite lo svolgimento
di un tema o di un elaborato articolato in quesiti a risposte
sintetiche su argomenti di botanica;
- prova scritta a contenuto teorico pratico, attraverso il
riconoscimento di una specie vegetale, la descrizione delle
principali caratteristiche dei taxa di appartenenza e l’analisi
museologica del campione relativo;
- prova orale interdisciplinare
Le domande di partecipazione dovranno essere presentate,
entro il 25 agosto 2014, consegnate a mano o spedite a mezzo
raccomandata con avviso di ricevimento, all’Area Gestione del
Personale – Divisione 2: Personale Tecnico Amministrativo
e Collaboratori ed Esperti Linguistici – Piazza San Marco, 4
– 50121 Firenze, o inviate tramite PEC all’indirizzo di posta
elettronica certificata [email protected].
Per maggiori informazioni, vi invitiamo a scaricare e leggere
attentamente il bando.
Maggiori info scaricando il bando.
l’apposito form online, inviando 5 file in
formato .pdf, di dimensioni non superiori a
2Mb ciascuno, contenenti i disegni, gli studi
e le storie inedite richiesti.
- creazione di un titolo di storia a piacere
e di cinque onomatopee in stile disneyano;
- due storie da una pagina ciascuna sulla
base delle sceneggiature fornite.
Gli interessati alle future assunzioni Panini
Comics e all’offerta di lavoro per
disegnatori fumettisti di Topolino possono
candidarsi visitando la pagina dedicata
alla “Selezione nuovi artisti per Topolino”
e compilando, entro il 31 agosto 2014,
Al via “Indesit & I” il Graduate Program
Indesit, un percorso internazionale che
offre anche opportunità di lavoro all’estero
per laureati di talento, per perfezionarne e
accrescerne le competenze anche tramite
il confronto con i professionisti presenti
presso le sedi estere della società. Le risorse
selezionate saranno assunte con contratto
di lavoro a tempo indeterminato e, entro
i primi 2 anni di assunzione, avranno
l’opportunità di svolgere un incarico della
durata di 6 mesi in un altro Paese in cui
opera il brand, partecipando attivamente
ad importanti progetti sostenuti da
manager e professionisti.
Possono partecipare all’Indesit Graduate
Program i candidati in possesso dei
seguenti requisiti:
- essere laureati o studenti di Economia,
Marketing, Management e Finanza, con un
brillante percorso accademico;
- disponibilità alla mobilità internazionale;
- conoscenza fluente della lingua inglese
e, preferibilmente, anche di una ulteriore
lingua straniera;
- precedente esperienza di stage in contesti
strutturati e multinazionali;
- conoscenza avanzata del Pacchetto office,
in particolare di Excel.
Gli interessati alle future assunzioni Indesit
e alle offerte di lavoro per laureati possono
candidarsi visitando la pagina dedicata al
Programma Laureati sul portale riservato
alle carriere e selezioni del gruppo,
Indesit “lavora con noi”, e registrando il
curriculum vitae nell’apposito form online.
giffoni film festival
Il 18 luglio ha preso il via la 44esima
edizione del Giffoni Film Festival
Il 18 luglio ha preso il via la 44esima edizione
del Giffoni Film Festival, conosciuto in tutto il
mondo per essere il festival del cinema rivolto ai
ragazzi, quest’anno la kermesse ideata da Claudio
Gubitosi avrà come filo conduttore il tema
“Be Different”, perchè, si legge sul manifesto
del Festival, “essere differente è l’unica via per
cambiare il mondo intorno a te, per creare, per
inseguire il domani e farlo proprio”.
Anche quest’anno una parata di star ha reso
unica l’esperienza dei migliaia di giovani giurati
e di tutti i ragazzi che hanno avutola possibilità
di accedere ai tanti incontri organizzati per
l’occasione.
Iniziando dalla star internazionale che quest’anno ha ricevuto il premio Truffaut: Alan Rickman.
L’attore, famoso in tutto il mondo per i suoi film e amato dai ragazzi per l’interpretazione di
Severus Piton nella saga cinematografica di Harry Potter, sarà presente al Festival il prossimo
23 luglio.
Il premio Truffaut è uno dei più prestigiosi della kermesse che ha voluto cosi rendere omaggio
al regista francese che, in visita a Giffoni nel 1982 scrisse che “di tutti i festiva, quello di Giffoni
è il più necessario”.
Dalle star del cinema a quelle della tv, la sfilata di ospiti continua con i beniamini delle serie tv
più amate dai ragazzi.
Il 21 luglio infatti è stata la volta di Dylan O Brien: l’attore è conosciuto e amato per l’interpretazione di Stiles
nella serie tv Teen Wolf, in onda su MTV. Il ruolo di Stiles, personaggio amatissimo dai fan della serie, ha dato
all’attore la possibilità di essere in gara per la nomination ai prossimi Emmy Award. Dylan sarà presto anche
al cinema con Maze Runner, di cui sarà protagonista, la sua presenza al Giffoni Film Festival è stata tra le più
richieste dai fan che come sempre hanno potuto esprimere le loro preferenze attraverso i social
Per il terzo anno consecutivo poi, Giffoni si trasformerà in “Gleeffoni”, come è stato simpaticamente
ribattezzato dai fan si Glee, visto che da tre anni non mancano ospiti di questa serie. Nel 2012 fu Dianna
Agron (Quinn Fabray) ad approdare dal set della serie a Giffoni, l’anno scorso è stata la volta di Naya Rivera
(Santana Lopez) mentre per quest’edizione l’ospite made in Glee é Lea Michele (l’amatissima/odiatissima
Rachel Berry). L’attrice è giunta alla Cittadella del Cinema il 20 luglio, giusto in tempo per far si che Rachel
Berry dica addio ai suoi fan considerando che la prossima stagione di Glee sarà anche l’ultima.
Il 19 luglio direttamente dalla fortunatissima serie Gomorra di Sky sono arrivati a Giffoni Marco D’Amore e Salvatore
Esposito, interpreti di Ciro “l’immortale” e di Genny Savastano, figlio del Boss.
I due che sono amici nella realtà hanno avuto modo di parlare ai ragazzi della loro unica esperienza e del successo
che ha avuto la serie, anche all’estero, oltre che della prossima seconda stagione.
Ancora una volta Giffoni si è presentato quindi come un Festival attento ai desideri del suo pubblico e in grado di
conciliare l’emozione di incontrare i propri beniamini con la possibilità che questi ospiti portino ai giovani giurati la
testimonianza di un’esperienza unica ed istruttiva.
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giffoni film festival
Com’è stato lavorare con Daniel Radcliffe, Emma Watson e Rupert Grint quando
erano ancora cosi giovani?
Con loro ho costruito un rapporto molto speciale.Vedere Daniel passare dai 10 ai 22 anni
è una cosa enorme. Considerate che io giravo per sole 7 settimane all’anno, quindi stavo
poco coi ragazzi e non mi rendevo conto della loro crescita graduale. li rivedevo l’anno
dopo ed erano completamente diversi. Anche il modo di rapportarmi a loro è cambiato,
perchè ovviamente ciò che puoi dire ad un bambino di 10 anni non lo puoi dire ad un
ragazzo di 22. Di lavoro invece, ho potuto parlare solo nell’ultimo anno, quando Daniel
si stava lanciando verso una brillante carriera, ora è diventato un attore con molte facce
diverse.
Alan Rickman, l’inflessibile professore di Hogwarts Severus Piton, è stato ospite oggi del
Giffoni Film Festival dove ha incontrato i fan che hanno avuto la possibilità di fargli alcune
domande,
L’ attore, grande interprete di cinema e teatro, ha parlato di progetti presenti e futuri
ma soprattutto ha parlato del suo personaggio in Harry Potter, la fortunata saga
cinematografica che ha reso Rickman famoso anche tra i più giovani.
“Il suo personaggio, chiede una ragazza, cambia se stesso per amore di Lily. Pensi
che anche nella realtà sia possibile una cosa del genere?”
Sono serio: penso che l’amore alla fine sia l’unica copsa che conta.
Com’è interpretare un personaggio di un libro? Come si concilia la volontà del
regista con ciò che effettivamente è scritto nel libro?
Devi diventare un politico! Ma essere anche un po’ pugile, cioè devi saper mantenere
il tuo angolo, la tua posizione. La cosa più importante quando si fa una trasposizione
cinematografica di un libro resta però l’autore. In Ragione e Sentimento ad esempio, le
due parole più importanti erano Jane Austen.
Quando ha letto l’ultimo libro di Harry Potter ed ha scoperto la verità su Piton
cos’ha pensato?
Sono stato molto felice, penso sia stato il giusto finale per il personaggio.
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Comunque, la mole di lavoro che affrontavano era enorme, è un miracolo che siano
ancora sani di mente!
L’attenzione si è poi spostata sulla carriera professionale dell’attore e sui diversi ruoli che
ha interpretato, oltre che sulla carriera da regista.
Lei ha lavorato oltre che come attore anche come regista e sceneggiatore, cosa
preferisce fare e quali sono le differenze tra questi ruoli?
Sono tre arti completamente diverse ma necessitano tutte di passione. Bisogna entrare
nell’ottica che in quel momento siamo un veicolo tra quello che stiamo facendo ed il
pubblico, avere la mente aperta e fare in modo da produrre il prodotto migliore possibile
per il pubblico.
Ha dei criteri per accettare i ruoli e ne ha mai rifiutato Qualcuno?
Ovviamente ho rifiutato molti ruoli, semplicemente perchè lo script era pessimo. In
generale ci sono due fasi quando ti viene proposto un ruolo: nella prima sei molto felice
perchè hanno scelto te. Poi arriva la fase di lettura dello script, più pagine riesci a leggere
meglio è, perchè vuol dire che il personaggio ti sta conquistando. In generale comunque
penso sia importante fare film che non insultino l’intelligenza del pubblico.
Che personaggio le piacerebbe interpretare?
Non mi piace scegliere un personaggio prima del tempo. Preferisco sempre essere la
vittima dell’immaginazione di qualcun’altro.
giffoni film festival
Dulan O’ Brien: il migliore amico dei
lupi di MTV si racconta a Giffoni
Cetinaia di fan in delirio, sin dalle prime ore del mattino. Decine e decine di cartelloni con
su scritte dichiarazioni d’amore o frasi ironiche, del tipo “Hi, this is my cousin Miguel”. I
fan di Teen Wolf, amatissima serie tv di MTV, avranno già capito di chi stiamo parlando: al
Festival di Giffoni oggi è approdato Dylan O’ Brien.
La star di Teen Wolf, 23 anni tra pochi giorni, è stato uno degli ospiti più richiesti sulla
pagina Facebook del festival, merito del suo personaggio Stiles Stilinsky che ha conquistato
il cuore dei fan.
Fresco di nomination ai prossimi Teen Choice Award, Dylan è arrivato a Giffoni già dalla
mattina per incontrare i fortunati vincitori del Meet & Great e rispondere alle domande
dei fan.
SI parte subito sulle domande che riguardano lo show di MTV e in particolare si punta
sulla situazione sentimentale del suo personaggio, una fan di Teen Wolf chiede:
Com’è lavorare con Tyler Posey?
Bello, siamo diventati amici durante i provini e andiamo molto d’accordo. Tutti ci dicevano
che col passare del tempo lo stress del lavoro avrebbe intaccato la nostra amicizia ma
invece non è cosi.
Com’è piangere per esigenze di copione?
Dylan, preferisci Lydia o Malia?
Da vero gentiluomo nella vita come nella serie tv, Dylan non si è sbilanciato più di tanto:
quello per Lydia è un amore molto forte ma non ricambiato, ha affermato, mentre con
malia il rapportoi è bellissimo e il sentimento corrisposto.
Mi è capitato e devo dire che non è facile. Piangi davanti a degli sconosciuti e inizialmente è
vero, è per esigenze di copione, ma poi finisci sempre per pensare a qualcosa di realmente
tuo e quindi ti metti a nudo davanti a loro. Potrei dire che è anche terapeutico perché
permette di tirare fuori molte emozioni e di condividerle.
Se qualcuno avesse il sogno di fare l’attore, che consiglio daresti?
Quanto di te c’è nel personaggio di Stiles?
Anzitutto di metterci passione, la cosa più importante. Io per esempio prima di iniziare sul
serio, ho fatto anche molti video girati da me.
Dove immagini il personaggio di Stiles tra 10 anni?
Sicuramente una buona parte, perché un buon attore deve anche saper calare se stesso
nel personaggio. Direi che c’è un 50% di me e un 50% di Stiles, con cui ho molte cose in
comune. Ad esempio la lealtà nei confronti degli amici, il modo di comportarsi che ha con
loro.
Non ci ho pensato molto in verità… forse potrebbe essere sceriffo, come il padre. Magari
un bel telefilm incentrato su di lui, uno spin off.
Sappiamo che prima di fare l’attore amavi suonare, la musica è quindi una parte
importante della tua vita?
Se non fossi stato Stiles, quale personaggio avresti interpretato?
Sono tutti molto divertenti, ma forse avrei puntato su Derek o Scott. Anche Peter però
non è male…
La musica sarà sempre parte della mia vita, una parte molto speciale, anche se oggi non
riesco a dedicarle tutto il tempo che vorrei. Ho iniziato a recitare e a 18 anni ho dovuto
quindi lasciare la band, prima però la mia vita era votata alla musica. Oggi penso invece che
fare l’attore sia la mia strada.
Qual è stata la scena più difficile da girare nella terza stagione di Teen Wolf?
L’anno scorso a Giffoni è arrivato Logan Lerman: ti piacerebbe lavorare con lui?
Non c’è stata una parte facile a dire il vero, soprattutto perché interpretavo due ruoli,
lo Stiles buono a cui tutti erano abituati e lo Stiles cattivo posseduto dal nogitsune . Le
difficoltà quindi erano su ogni scena perché stavo diventando il cattivo e non sapevo se
sarei stato in grado di farlo, sono felice di esserci riuscito.
Anche se siamo quasi coetanei, lo vedo come un punto di riferimento, quindi farei qualsiasi
film con lui, da uno di guerra ad una commedia, magari potremmo interpretare due fratelli.
È talentuoso e brillante, in una parola.. fenomenale.
Dylan O’Brien lo rivedremo presto nella quarta stagione di Teen Wolf attualmente in onda
negli Stati Uniti, ma soprattutto a settembre lo vedremo sul grande schermo, protagonista
dell’avvincente film “The Maze Runner”
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giffoni film festival
A Giffoni si balla al ritmo di Step Up
E’ stato presentato il 24 luglio in conferenza stampa, al Giffoni Film Festival, “Step Up All
In”, nuovo capitolo della fortunata saga cinematografica incentrata sulla stree dance.
A presentare il film tre dei protagonisti: la star protagonista Ryan Guzman, il rapper
Cosimo Fini alias Gue Pequeno (insieme a Jake La Furia e Don Joe fa parte del gruppo
rapper italiano Club Dogo) e la ballerina uscita da “Amici” Lorella Boccia.
I tre hanno risposto ad alcune domande sul film, sull’esperienza vissuta e sui futuri progetti.
La prima domanda è proprio per la ballerina e riguarda il suo passaggio da Amici al cinema:
Lorella, come consideri nel complesso la tua esperienza nel talent della De Filippi?
Considero “Amici” un’esperienza bellissima che è servita come trampolino di lancio.
Ancora più bella è stata l’esperienza di Hollywood: per una ballerina fare un film sulla
danza è una soddisfazione immensa.
A Guè Pequeno, com’è stata la tua esperienza da doppiatore nel film?
Com’è essere un rap in Italia?
Sicuramente è stata una novità. All’inizio, quando mi è stato proposto, ero molto indeciso
e scettico. Ma poi la notizia ha avuto un ottimo riscontro sui social network, ho visto che
i fan approvavano la scelta e ne sono stato felice.
L’Italia purtroppo vede il rap ancora come qualcosa di poco nobile...
Ryan Guzman, protagonista già del precedente film di Step Up, è noto ai fan anche per la
sua recente partecipazione ad una seri tv molto amata dal pubblico, Pretty Little Liars, e la
prima domanda a lui ha riguardato proprio la differenza tra il girare un film o una serie tv.
Sono due cose completamente diverse, ha affermato l’artista. Lavorare per una serie tv
che va in onda ogni settimana cn un episodio di 45 minuti ha un ritmo, fare un film ne ha
un altro. In generale per le serie tv il processo è molto più veloce, mentre per i film è più
complesso.
Penso che il “senso di responsabilità” sia una creazione dei media per trovare dei capri
espiatori. Io mi limito a scrivere i testi che voglio nel bene o nel male; non mi sento
responsabile se qualcuno si può sentire offeso o se la vede come una cosa negativa
Guè, visto il tema di quest’anno “Be different”, puoi dare un consiglio agli adolescenti
su come apprezzare le differenze?
Basta saper capire che non sempre le differenze sono negative, possono portare anche
cose belle. Io ad esempio da piccolo avevo un occhio chiuso, ma è proprio da li che
scaturisce il mio nome d’arte, che sarebbe “guercio”, da cui Guè.
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Sei l’idolo di una generazione di giovanissimi, ti senti responsabile nei loro confronti?
Lorella, com’è stato il passaggio dal ballare con ballerini italiani al ballare con quelli
stranieri?
Bellissimo, perchè ho avuto la possibilità di ballare con degli artisti bravissimi. Non voglio
essere fraintese, anche in Italia ci sono ballerini molto bravi, ma l’esperienza estera è stata
davvero unica
giffoni film festival
Ryan, quanto ti ha aiutato nel film l’aver praticato tanti anni arti marziali?
Sicuramente mi ha aiutato moltissimo, essere già addestrato al duro lavoro e avere una
certa elasticità mi ha aiutato molto nell’imparare a ballare
In un film sulla danza, sono più importanti le immagini o la musica?
Penso vadano di pari passi, una non funziona se non c’è anche l’altro, ma bisogna trovare
il giusto equilibrio
Nella competizione cosa trovate di positivo e cosa di negativo?
LB: “La sana competizione è costruttiva e permette di confrontarsi e mettersi alla prova;
non credo sia costruttiva, invece, la competizione usata per cercare di mostrare qualcosa
che non si è”.
Guè: “Secondo me la competizione, nel bene e nel male, è sempre sana perché stimola il
talento. Anche quando c’è un po’ d’invidia verso qualcuno più bravo, la competizione serve
per migliorarti”.
RG: “La competizione sana riesce ad esternare la parte migliore di te; se invece usi la
competizione come unico obiettivo per vincere ad ogni costo, a quel punto finirai col farti
del male, allontanando le persone
Dal talent di “Amici” sono usciti tanti ballerini, tu sei una delle poche che però ce
l’ha fatta. Cos’hai di più rispetto agli altri secondo te?
La voglia di imparare e la determinazione
Per concludere, quali sono le parti più interessanti di questo quinto capitolo?
Guè: “Mi spiace, io ho visto solamente le parti del doppiato, ma ciò che ho visto è
veramente molto figo”.
LB: “Io faccio parte di una crew internazionale e, assieme ad altre ballerine, daremo la
possibilità ad altri ragazzi di far parte di questa crew”.
RG: “Il film inizia con il mio personaggio che ha persone e cose a lui familiari e deve
ricreare tutto da capo. Quindi in questo film ci sarà molto dolore, molta gioia e molto
ballare”.
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www.whatsupmagazine.it
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