Qui un documento - Fabrizio Viscardi

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Qui un documento - Fabrizio Viscardi
SEXTING
Scambiare messaggi “spinti” o immagini dove ci si mostra nudi o in atteggiamenti sessualmente
espliciti, viene chiamato “sexting”. E’ normale che in rete tanti ragazzi e ragazze scoprano,
esprimano e sperimentino la propria sessualità, tuttavia ci sono rischi legati al mezzo come, ad
esempio, la diffusione incontrollata delle immagini o il loro utilizzo come forma di ricatto. In alcuni
casi possono configurarsi delle vere e proprie forme di reato, di cui i ragazzi non sono consapevoli.
Ed è indispensabile che trovino negli adulti un riferimento educativo o di supporto.
Sexting: cos’ è?
Il termine “sexting”, deriva dall’unione delle parole inglesi “sex” (sesso) e “texting” (pubblicare
testo).
Si può definire sexting l’invio e/o la ricezione e/o la condivisione di testi, video o immagini
sessualmente esplicite/inerenti la sessualità. Spesso sono realizzate con il telefonino, e vengono
diffuse attraverso il telefonino stesso (tramite invio di mms o condivisione tramite bluetooth) o
attraverso siti, e-mail, chat.
Spesso tali immagini o video, anche se inviate ad una stretta cerchia di persone, si diffondono in
modo incontrollabile e possono creare seri problemi, sia personali che legali, alla persona ritratta.
L’invio di foto che ritraggono minorenni al di sotto dei 18 anni in pose sessualmente esplicite
configura, infatti, il reato di distribuzione di materiale pedopornografico.
Ma quali sono gli aspetti caratteristici di questo tipo di comportamenti?
- Fiducia: spesso i ragazzi/le ragazze inviano proprie immagini o video nudi o sessualmente espliciti
perché si fidano della persona a cui stanno inviando il materiale. Mostrano una scarsa
consapevolezza che quello stesso materiale, se il rapporto (amicale o di coppia) dovesse
deteriorarsi o rompersi, potrebbe essere diffuso come ripicca per quanto accaduto.
- Pervasività: le possibilità che offrono i telefonini di nuova generazione permettono di condividere
le foto proprie o altrui con molte persone contemporaneamente, attraverso invii multipli,
condivisione sui social network.... diffusione online;
- Persistenza del fenomeno: il materiale pubblicato su internet può rimanere disponibile online
anche per molto tempo. I ragazzi, che crescono immersi nelle nuove tecnologie, non sono
consapevoli che una foto e un video diffusi in rete potrebbero non essere tolti mai più.
- Non consapevolezza: i ragazzi spesso non sono consapevoli di scambiare materiale
pedopornografico.
Perché i ragazzi scambiano foto e video a sfondo sessuale?
Scambiare delle foto o dei video a sfondo sessuale, anche di se stessi, è un comportamento
sempre più diffuso, parte dell’espressione della sessualità di giovani e adulti.
E’ indispensabile, però, sapere che qualora un minorenne invii o riceva immagini sessualmente
esplicite, ritraenti se stesso o suoi coetanei, vi sono dei rischi sia sul piano psicologico che sotto il
profilo legale.
Nella maggior parte dei casi le foto sono inviate da ragazzi e ragazze ad amici (38,6% dei casi),
fidanzati (27,1%), conoscenti (9,9%), estranei (22,7% dei casi), per gioco: per cercare la loro
attenzione, per provocarne il desiderio, per rispondere alla richiesta di una “prova d’amore”.
Scattarsi una foto nudi e inviarla sono per lo più messi in atto seguendo l’impulso e senza pensare:
il fatto di essere nella solitudine della propria camera, fa sentire i ragazzi/le ragazze protetti/e
rispetto all’esplorazione della propria sessualità, che avviene quindi in modo disinibito.
Il destinatario può, però, fare un uso improprio del materiale ricevuto, come, ad esempio, nel caso
di un fidanzato che lo invii ad altri per vendetta dopo essere stato lasciato.
Oltre a non essere consapevoli del fatto che le foto/i video possono arrivare nelle mani sbagliate o
essere diffusi contro la propria volontà, i ragazzi con meno di diciotto anni spesso non sanno di
produrre e scambiare materiale pedopornografico, commettendo un reato che può essere
perseguito.
Un discorso a parte meritano le altre motivazioni: secondo l’ultima indagine di Telefono Azzurro e
Eurispes (2012), infatti, lo 0,9% degli adolescenti dichiara di aver inviato proprie foto sessualmente
esplicite perché minacciato/a, mentre il 2,3% dichiara di averlo fatto in cambio di denaro o di una
ricarica telefonica.
In quest’ultimo caso, i ragazzi cedono all’adulto l’immagine del proprio corpo in cambio di oggetti
di uso che desiderano avere ma che, per diversi motivi, non possono acquistare (l’ipod, l’ipad, uno
smartphone, una ricarica del cellulare, vestiti, borse firmate, etc.).
Ricordiamo qui che, secondo la legge italiana, se un adulto accetta di ricevere, in cambio di denaro
o altre utilità (ad es, ricariche del cellulare) foto osè da un minorenne - che gliele invia di sua
iniziativa - può essere accusato di atti sessuali con minorenne che si prostituisce (art. 600-bis
secondo comma).
Se, invece, la persona chiede al minorenne di inviare sue foto osè in cambio di denaro o altre
utilità, viene accusato di istigazione alla prostituzione minorile (art. 660-bis primo comma). In
entrambi i casi, quindi, si tratta di sfruttamento della prostituzione minorile.
Quanto è diffuso il fenomeno del sexting in Italia?
Osservando le abitudini dei ragazzi, ci si rende conto di come lo scambio di immagini/video/testi a
sfondo sessuale sia divenuto nel tempo un’espressione normale della sessualità tra i giovani - e
spesso anche tra gli adulti.
Il sexting è molto diffuso in altri paesi europei : solo in Inghilterra, secondo statistiche del 2013
diffuse da Childline, 1 adolescente su 4 ha inviato immagini o video del proprio corpo in
atteggiamenti sessualmente espliciti.
Ma negli anni sta crescendo anche in Italia.
Da una recente indagine di Telefono Azzurro e Doxa Kids (2014), emerge infatti che il 35,9% dei
ragazzi conosce qualcuno che ha fatto sexting.
Altre ricerche condotte in questi anni da Telefono Azzurro (Telefono Azzurro e Eurispes, 2012)
mostrano che immagini, testi e video a sfondo sessuale vengono ricevuti spesso da amici (38,6%
dei casi), dal proprio ragazzo/a (27,1%), da conoscenti (9,9%), ma in alta percentuale anche da
estranei (22,7% dei casi).
Inoltre, sono state evidenziate le seguenti dichiarazioni da parte dei ragazzi intervistati:
- Il 41,9% non ci vede nulla di male;
- Il 16,1% si fida della persona a cui ha inviato la foto/il video che è il ragazzo/la ragazza.
- Solo 1 adolescente su 10 lo ha fatto per fare uno scherzo (11,1%).
Tramite il sexting gli adolescenti trovano un modo spesso efficace di esprimere se stessi e attirare
su di sé l’attenzione che desiderano, senza tuttavia avere la consapevolezza delle possibili
conseguenze che la condivisione in rete di immagini e video intimi e privati può avere a breve e
lungo termine.
Chi scambia foto di sé sessualmente esplicite, soprattutto se con estranei, può inoltre utilizzare
questo comportamento per superare difficoltà relazionali e senso di solitudine.
Come reagiscono i ragazzi ?
I ragazzi sono divertiti o fa loro piacere ricevere immagini testi o video sessualmente espliciti
(29,1% e 30,1% dei partecipanti all’Indagine Nazionale sulla condizione dell’Infanzia e
dell’Adolescenza in Italia, 2012), ma 1 adolescente su 10 ne è infastidito: il dato sale ad 1
adolescente su 5, se ragazza.
I ragazzi sono scarsamente consapevoli della possibilità di perdere il controllo della foto/del video
che inviano e questo li porta a sottovalutare i rischi connessi al fenomeno. I ragazzi non sembrano
inoltre essere consapevoli di scambiare materiale pedopornografico, che può anche finire, fuori dal
controllo di chi ha pubblicato la foto/il video e/o dei diretti interessati, in “mani sbagliate”.
Quali sono le conseguenze del sexting ?
Una foto o un video sessualmente esplicito può avere conseguenze davvero dannose se ne viene
“perso il controllo”.
Il ragazzo/la ragazza che, dopo un litigio con il/la partner mette online per vendetta materiali
privati rischia di causare danni sia a livello psicologico che di immagine pubblica della persona
ritratta.
Attualmente si sta ancora indagando rispetto alle conseguenze del sexting, ma è ragionevole
ritenere che siano analoghe a quelle di altri fenomeni: diminuzione dell’autostima della vittima,
insorgenza di episodi depressivi o di sintomi ansiosi, paura, frustrazione, problemi scolastici e/o
familiari, fino ad arrivare a idee di suicidio o, come i casi di cronaca ci hanno mostrato, alla vera e
propria messa in atto del comportamento.
Si tratta di esiti gravi che hanno, inoltre, notevoli ripercussioni sullo sviluppo psicofisico di bambini
e adolescenti.
La possibilità che le immagini o i video siano visibili a lungo crea conseguenze a lungo termine e
queste immagini o video possono essere inoltrati da altri, non inizialmente considerati dal primo
inviante dei video/delle immagini. Questa diffusione, che si replica nel tempo, può finire con il
danneggiare, sia in termini psicologici che sociali, sia il ragazzo/la ragazza soggetto della foto/del
video che colui/coloro che hanno contribuito a diffonderla.
Essere consapevoli di quali conseguenze può comportare l’aver inviato o diffuso immagini, testi o
video sessualmente espliciti è importante, perché può essere sintomo di altri comportamenti
sessuali a rischio.
Recenti studi internazionali hanno mostrato che l’invio di immagini sessualmente esplicite (o testi o
video) si associa spesso ad altri comportamenti a rischio, di tipo sessuale ma anche riferibili ad
abuso di sostanze o di alcool (Rice et al., 2012; Temple et al., 2012).
Consigli per i ragazzi.
Di seguito alcuni consigli per ragazzi, sicuramente utili per sapere come comportarsi ed evitare i
rischi connessi al sexting:
 E’ illegale!
Non accettate né mandate foto o video sessualmente allusivi, o che ritraggono voi o i vostri amici
nudi o in pose provocanti.
Se lo fate, indipendentemente dal fatto che si tratti di vostre foto personali o di qualcun altro,
potreste essere accusati del reato di produzione o distribuzione di materiale pedopornografico
(cioè materiale pornografico che ritrae soggetti minorenni).
Potreste essere contemporaneamente autori di reato e vittime, se le foto che inviate sono le
vostre!
Anche conservare all’interno del proprio computer/smartphone immagini di questo tipo può essere
rischioso, in quanto potreste essere accusati di detenzione di materiale pedopornografico.
 Le conseguenze negative non sono solo a livello legale.
Provate a pensare al danno psicologico e alle conseguenze emotive (e sulla vostra reputazione!)
derivanti dal sapere che le vostre foto più intime, che potete aver inviato al/la vostro/a fidanzato/a,
potrebbero, nel caso in cui litighiate o vi lasciate, essere inviate dal/la vostro/a ex a tutte le
persone che conoscete…e non solo!
Una volta che un’immagine viene immessa nel circuito di Internet, può essere distribuita o
archiviata on-line e chiunque, anche sconosciuti o malintenzionati, possono avervi accesso; la
vostra sfera più intima potrebbe essere così a disposizione degli sguardi indiscreti di tutti ed esibita
per sempre sulla Rete.
 Non diffondere anche tu!
Se ricevete un’immagine di sexting sul cellulare, per prima cosa non inviatela a nessun altro
(potreste commettere il reato di distribuzione di pedopornografia!). Parlatene poi con i vostri
genitori o con un adulto di cui vi fidate. Raccontategli l’intera storia in modo che possa avere tutte
le informazioni per aiutarvi.
Non agitatevi se gli adulti a cui vi siete rivolti decidono di parlare con i genitori degli altri ragazzi
coinvolti: è il modo migliore per tenere voi e i vostri amici lontano da guai più seri !
 Informa e condividi ciò che sai.
Se ricevete questo tipo di foto da un vostro amico o da qualcuno che conoscete, è importante
informarlo che il sexting è contro la legge e che non deve inviare più materiale di quel tipo.
In questo modo, le/gli farete un grosso favore, perché gli eviterete il rischio di incorrere in
conseguenze più serie, nel caso venisse informata la Polizia!
 Parlane alle persone di cui ti fidi.
Se il vostro amico non smette di mandare foto di questo tipo, parlatene ai vostri genitori e
considerate l’opportunità di parlarne con i suoi genitori e con gli insegnanti.
 Se poi Vi ritrovaste soli ad affrontare un problema di sexting, ricordate che esistono
associazioni di supporto alle quali chiedere consiglio ed eventuale aiuto, come Telefono
Azzurro (potete chiamare il numero gratuito 1.96.96, attivo tutti i giorni dell'anno, 24 ore su
24, oppure contattarci anche via chat, tutti i giorni dalle 16.00 alle 20.00, accedendo al sito
www.azzurro.it e cliccando su “ch@tt@ con Telefono Azzurro!”).
Qualche video più che significativo ed ulteriormente chiarificante :
https://www.youtube.com/watch?v=cJH20sWcLKA
https://www.youtube.com/watch?v=LnGLbyIUdzA
https://www.youtube.com/watch?v=UE4_OX4PeK4