IL DIARIO DI PRIGIONIA DI MARIO MORETTI

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IL DIARIO DI PRIGIONIA DI MARIO MORETTI
CON LA MEDAGLIA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
LA SHOAH DELL’ARTE – III EDIZIONE 2017
GIORNATA DELLA MEMORIA A PALAZZO RICCHIERI
IL DIARIO DI PRIGIONIA DI MARIO MORETTI
Giunge al suo terzo anno di vita l’iniziativa La Shoah dell’Arte promosso dall’associazione ECAD
(ebraismo culture arti drammatiche), impegnata da anni in attività di ricerca, sperimentazione,
approfondimento e divulgazione della Memoria, e dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di
Roma, per celebrare il Giorno della Memoria, con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle
Attività culturali e del Turismo, dell’Unione Comunità Ebraiche Italiane e della SIAE.
Il progetto museologico e teatrale, fondato su mostre, conferenze e spettacoli a tema, prevede il
coinvolgimento in contemporanea, il 27 gennaio, di numerosi musei, gallerie e teatri italiani.
Scrive Vittorio Pavoncello, ideatoredell’iniziativa, “Almeno per un giorno la Shoah diviene centro anche
della vita artistica del Paese. L’importanza della memoria della Shoah, e di quanto accadde, attraverso il
nostro progetto vuole ricordare, celebrare e dare voce a dei nuovi testimoni che sostituiranno i
testimoni sopravvissuti quando questi fisiologicamente non ci saranno più: i nuovi testimoni saranno le
opere d’arte. Le opere d’arte di artisti coinvolti nel progetto di sterminio della Shoah in tutti i suoi
risvolti sono cariche di una doppia memoria: una memoria estetica unita a quella storica dell’epoca in
cui furono create e che a questa sopravvissero. Tutta l’attività museale in fondo preserva ciò che è
sopravvissuto o aiuta alcune opere a sopravvivere, quelle che fanno parte della Shoah hanno anche il
valore di testimoniare”.
Anche per il 2017, quindi, il Museo civico d’arte aderisce all’iniziativa presentando per tre
giorni un prezioso e delicato documento, un documento prima di tutto umano, ma anche
storico e artistico: “Bremervörde 1944”, il Diario di prigionia del pittore Mario Moretti (19172008).
All’interno di questo libretto annotazioni, schizzi, una lunga serie di piccole composizioni ad
acquarello, quasi “miniature”: nature morte, paesaggi, stanze, ricordi di studi accademici,
immagini del campo e di compagni di sventura, progetti di quadri futuri.
Nel ricordare la vita di internato/prigioniero, prima a Beniaminowo, poi a Bremervörde e
infine a Wietzendorf, Mario Moretti affermava: “Attraverso il libretto io evadevo, mi
estraniavo, riuscivo a darmi un qualche futuro “. Questo libretto è ora testimone “vivente e
contemporaneo” della necessità di ricordare e di sperare un futuro, mantenendo alta la propria
dignità.
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MUSEO CIVICO D’ARTE - 27 – 28 – 29 gennaio 2017 –orario: 15.00 – 19.00
27 gennaio 2017