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FORUM PA
ANNO 2016
L’Agenzia e
la Cooperazione Territoriale Europea
2014 – 2020
Roma 25 maggio 2016
Relatrice: Dott.ssa Laura Aurora
Area Progetti e Strumenti – Ufficio 6 Programmi Operativi di
Cooperazione Territoriale Dirigente Arch. Paolo Galletta -
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ASSETTO ORGANIZZATIVO E
MISSION DELL'AGENZIA
PRINCIPI NORMATIVI
L’Agenzia per la Coesione Territoriale, istituita ai sensi dell’art. 10 del D.L. 31 agosto
2013 n. 101, coerentemente all’art. 119 della Costituzione ed allo Statuto approvato
con D.P.C.M. del 9 luglio 2014, ha l’obiettivo di sostenere, promuovere ed
accompagnare, secondo criteri di efficacia ed efficienza, programmi e progetti per lo
sviluppo e la coesione economica, nonché di rafforzare, al fine dell’attuazione degli
interventi, l’azione di programmazione e sorveglianza di queste politiche.
Fondamenti normativi:

L’art. 119 della Costituzione;

L’art. 10 del D.L. 31 agosto 2013, n. 101;

Il D.P.C.M. del 9 luglio 2014 che approva lo Statuto dell’Agenzia;

Il D.P.R. del 7 agosto 2014 di approvazione del «Regolamento di organizzazione
dell’Agenzia per la Coesione Territoriale»
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ASSETTO ORGANIZZATIVO E
MISSION DELL'AGENZIA
STRUTTURA ORGANIZZATIVA
E FUNZIONI
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I SERVIZI DELL’AGENZIA: STRUMENTI PER LA COOPERAZIONE
I SERVIZI VERTICALI
TASK FORCE: SERVIZIO CUSTOMIZZATO PER LE REGIONI
NUVEC
AREA PROGRAMMI
AREA PROGETTI
Nucleo Verifica e controllo
Uffici
Ufficio 3 Uffici
Ufficio 4 Uffici competenti
TF Campania
Ufficio 5 LINEE DI PRODUZIONE
TEMATICHE
TF Calabria
Ufficio 6 STRUTTURE DI
ACCOMPAGNAMENTO
REGIONALE
TF Sicilia
N.B. sono rappresentate le task force regionali ad oggi attivate
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I SERVIZI DELL’AGENZIA
UFFICIO 6 AREA PROGETTI E STRUMENTI
FUNZIONI DELL’UFFICIO 6
L’Agenzia per la Coesione Territoriale nell’ambito della CTE sostanzialmente fornisce, per
il tramite dell’UFFICIO 6 DELL’AREA PROGETTI E STRUMENTI secondo il Decreto Direttoriale
n. 47/15:

il supporto all'attuazione dei Programmi Operativi di cooperazione
transfrontaliera, transnazionale e interregionale cofinanziati dai fondi strutturali (in
particolare dal FESR) implementati sul territorio italiano per il settennio 2014-2020
nonché il sostegno alla riprogrammazione e sorveglianza per la chiusura dei
Programmi Operativi di CTE 2007-2013;

il monitoraggio al sistema Nazionale di Controllo sui Programmi di CTE (ai sensi
del Regolamento UE 1299/2013 art.23 e del Regolamento UE 1303/2013 art.125);

il coordinamento delle Strategie Europee Macroregionali e l'organizzazione delle
funzioni relativamente ai Gruppi Europei di Cooperazione Territoriale (GECT);

la promozione e la realizzazione, per le materie di competenza, dei progetti di
cooperazione bilaterale nell'ambito della politica comunitaria di prossimità ENI e
di preadesione IPA II e, in generale, di progetti di assistenza tecnica al settore
pubblico di Paesi partner
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COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA 2014‐2020
RISORSE SU SCALA COMUNITARIA
FONDI DELLA POLITICA DI COESIONE PER CATEGORIA DI REGIONI EUROPEE
Regioni/SM meno sviluppati
Regioni di transizione
100
90
80
15,8
%
11,6
%
Regioni più sviluppate
500
450
400
70
350
60
300
50
250
40
30
68,7
%
200
150
20
100
10
50
0
0
Stanziamento di bilancio
(in %)
307.1
72,4
119,2
Popolazione coperta
(in milioni)
│6
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I SERVIZI DELL’AGENZIA: STRUMENTI PER LA COOPERAZIONE
RISORSE COMPLESSIVE PER STATO UE
RISORSE TOTALI PER STATO MEMBRO
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COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA 2014‐2020
RISORSE COMUNITARIE
RIPARTIZIONE DELLE RISORSE TRA GLI OBIETTIVI DELLA POLITICA DI COESIONE
ART.92 REG.1303/2013 E ART.4 REG.1299/2013
Obiettivi
Investimenti
per la crescita e
l’occupazione
Cooperazione
Territoriale
Europea
Allocazioni
96,33%
€ 313.197.435.409,00
2,75%
€ 8.948.259.330,00
Ripartite tra: regioni in ritardo di sviluppo
(52%); regioni in transizione (10%);
regioni sviluppate (15%); Fondo di
Coesione (21%); regioni ultraperiferiche
(0,4%).
di cui:
• 74,05% (€ 6.626.631.760,00) per la
cooperazione transfrontaliera;
• 20,36% (€ 1.821.627.570,00) per la
cooperazione transnazionale;
• 5,59% (€ 500.000.000,00) per la
cooperazione interregionale.
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I SERVIZI DELL’AGENZIA: STRUMENTI PER LA COOPERAZIONE
COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA
LE ORIGINI DELLA COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA (CTE)
Circa 25 anni fa la Commissione Europea lanciava ufficialmente il
primo
programma precursore della C.T.E., il Programma di Iniziativa Comunitaria
INTERREG I 1990-1993 (art.11 del Regolamento CEE 4253/88 e art. 3.2 del
Regolamento CEE 4254/88) che, con i suoi 31 programmi di cofinanziamento
multisettoriali, divenne il laboratorio dell’integrazione europea coprendo la
cooperazione transfrontaliera dei territori collocati geograficamente lungo i confini
interni terrestri ed esterni marittimi. Lo scopo era quello di contribuire alla soluzione
comune dei problemi di isolamento di quelle aree periferiche svantaggiate e quindi di
promuovere lo sviluppo armonioso nei territori dell’Unione a livelli differenti, preparare
le aree di confine all’apertura del Mercato Unico Europeo e rafforzare la coesione
economica e sociale dell’UE.
Il Programma INTERREG I era rivolto alle n.11 regioni delineate amministrativamente
al livello III della Unità Statistica della Nomenclatura Territoriale del territorio europeo
che rientravano negli Obiettivi 1, 2 e 5 B dei Fondi Strutturali - in particolare dal Fondo
Europeo di Sviluppo Regionale - con un budget di solo 1 miliardo di Euro.
Ad INTERREG I sono seguiti altri 4 periodi di programmazione:
 INTERREG II (1994-1999)
 INTERREG III (2000-2006)
 INTERREG IV (2007-2013)
 INTERREG V (2014-2020).
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COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA 2014‐2020
EVOLUZIONE CICLI PROGRAMMAZIONE CTE
EVOLUZIONE CICLI
PROGRAMMAZIONE
SECONDO PAESI E
BUDGET
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COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA 2014‐2020
FONTI E REGOLAMENTI COMUNITARI
Il nuovo pacchetto legislativo per la Coesione è stato pubblicato sulla
GUUE L 347 del 20/12/2013.
Regolamento UE n. 1299/2013 del 17 dicembre 2013
Recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo Europeo di
Sviluppo Regionale all'obiettivo di Cooperazione Territoriale Europea
Regolamento UE n. 1303/2013 del 17 dicembre 2013
Recante disposizioni comuni sul FESR, FSE, FC, FEASR e FEAMP e disposizioni
generali sul FESR, FSE, FC e FEAMP
Regolamento UE n. 1302/2013 del 17 dicembre 2013
che modifica il Regolamento (CE) n. 1082/2006 relativo a un Gruppo Europeo di
Cooperazione Territoriale (GECT) per quanto concerne il chiarimento, la
semplificazione e il miglioramento delle norme in tema di costituzione e di
funzionamento di tali gruppi
Documenti di Governance nazionale dell’attuazione e gestione dei Programmi
di cooperazione territoriale europea 2014-2020: Intesa della Conferenza StatoRegioni del14 aprile 2016.
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COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA 2014‐2020
CONFRONTO 2007/13 – 2014/20
LE PRINCIPALI NOVITA’
2007-2013
Regolamenti
Approccio
strategico
Semplificazione
Reg.
Generale
CE
n.
1083/2006 e Reg. FESR n. Regolamento ad hoc CTE 1299/2013 e modiche al Reg. GECT con il
1080/2006, Reg. GECT n. Regolamento (UE) n. 1302/2013
1082/2006
Possibilità di includere la
strategia nazionale per CTE nel Priorità di cooperazione nel Quadro Strategico Comune
Quadro Strategico Nazionale
Regole di eleggibilità nazionali, Riduzione opzionale n. di Autorità, indicatori comuni e armonizzazione
delle norme
più Autorità
Concentrazione Nessun vincolo
Gestionali
2014-2020
Istituzione del Gruppo
Coordinamento strategico
Art. 6 Reg. 1299/2013: Concentrazione tematica dell’80% del contributo
FESR su 4 degli 11 obiettivi tematici ex Art. 9 Reg. 1303/2013
Proseguire l’attività del Gruppo di Coordinamento strategico; istituire
Comitati Nazionali per ciascuno dei Programmi interregionali e
di transnazionali ai quali partecipa l’Italia (e per il Programma
transfrontaliero Italia-Croazia); favorire l’invito e la partecipazione delle
Autorità di Gestione dei Programmi CTE alle sedute dei CdS dei
Programmi Obiettivo Investimenti per la crescita e l’occupazione.
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COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA 2014‐2020
CONFRONTO 2007/13 – 2014/20
LE PRINCIPALI NOVITA’
2007-2013
2014-2020
Geografia
delle aree
Cooperazione con i paesi in stato Mutata geografia delle aree derivante dall’ingresso della Croazia
di pre- adesione dell’area balcanica come 28mo Stato membro dell’UE
Strategie
Macroregionali
Avvio del dibattito e creazione della
prima Strategia Macroregionale Indicazioni esplicite nei Programmi sul contributo alle Strategie
(Strategia europea per la regione macroregionali e partecipazione dell’Italia a due distinte Strategie
del Mar Baltico - EUSBSR nel Macroregionali (EUSAIR ed EUSALP)
2009)
Sviluppo
territoriale
Armonizzazione a livello UE delle norme riferite agli strumenti di
sviluppo territoriale integrato, con la previsione di disposizioni
Strumenti di sviluppo territoriale
specifiche anche per la CTE. Gli Investimenti Territoriali Integrati
(soprattutto urbano) a discrezione
(ITI) consentono agli Stati membri UE di combinare investimenti di
delle AdG
diversi assi prioritari di uno o più programmi operativi per interventi
pluridimensionali o tra più settori
AT
Azioni di assistenza tecnica
Demarcazione tra azioni di Assistenza tecnica (funzionali
nell’ambito dei singoli Programmi e
all’attuazione del Programma) e di Capacity Building (OT11) come
azioni
di
Capacity
building
obiettivo tematico per tutti i fondi
finanziate dal FSE
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COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA 2014‐2020
CONFRONTO 2007/13 – 2014/20
LE PRINCIPALI NOVITA’
2007-2013
2014-2020
Rafforzamento dell’integrazione (strategica, normativa
finanziaria) tra i Programmi CTE e i Programmi IPA.
IPA
Istituzione degli strumenti
finanziari IPA e dei relativi
programmi di
cooperazione
transfrontaliera esterna
e
IPA II – Strumento finanziario di Pre-Adesione istituito con
Regolamento
(UE) n.231/2014 dell'11 marzo 2014 del
Parlamento e Consiglio Europeo avente lo scopo di fornire
assistenza ai paesi candidati – ex Repubblica Iugoslava di
Macedonia, Turchia, Islanda, Montenegro - e potenziali candidati
all’ingresso nell’U.E. - Albania, Bosnia-Erzegovina, Serbia,
Kossovo - nell'adozione e nell'attuazione delle riforme politiche,
istituzionali, giuridiche, amministrative, sociali ed economiche
necessarie affinché tali beneficiari si conformino ai valori
dell'Unione e si allineino progressivamente alle norme, agli
standard, alle politiche e alle prassi dell'Unione in vista
dell'adesione all'Unione stessa -. Nel periodo di programmazione
2014-2020 vi sono differenti settori di intervento ma il più
importante è la cooperazione transfrontaliera esterna CrossBorder Cooperation – CBC.
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COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA 2014‐2020
CONFRONTO 2007/13 – 2014/20
LE PRINCIPALI NOVITA’
2007-2013
2014-2020
Maggiore integrazione (strategica, normativa e finanziaria) tra
i Programmi CTE e i Programmi ENI.
ENI
Istituzione degli strumenti
finanziari ENPI e dei relativi
programmi di cooperazione
transfrontaliera esterna
ENI – Strumento Europeo di Vicinato è lo strumento
finanziario europeo istituito con Regolamento
(UE)
n.232/2014 dell'11 marzo 2014 del Parlamento e Consiglio
Europeo orientato favorire la prosperità condivisa tra l'Unione
Europea ed i paesi i vicini - Algeria, Armenia, Azerbaigian,
Bielorussia, Egitto, Georgia, Israele, Giordania, Libano, Libia,
Repubblica Moldava, Marocco, Territori Palestinesi occupati,
Siria, Tunisia, Ucraina - sviluppando relazioni privilegiate
fondate sulla cooperazione, la pace e la sicurezza, la
responsabilità reciproca e l'impegno comune a favore dei
valori universali della democrazia, dello stato di diritto e del
rispetto dei diritti umani conformemente al Testo Unico
Europeo. ENI è implementato attraverso programmi di
cooperazione:
• Bilaterale
• Regionale
• Transfrontaliera esterna Cross Border Cooperation – CBC.
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COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA 2014‐2020
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COMPONENTI DELLA COOPERAZIONE
COMPONENTI COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA 2014 -2020
La Cooperazione Territoriale Europea costituisce uno dei pilastri della Politica di Coesione e
contribuisce allo sviluppo della strategia di «Europa 2020» per una crescita intelligente,
sostenibile ed inclusiva realizzando interventi di cooperazione congiunti volti a individuare
soluzioni comuni a problemi condivisi e scambi di esperienze tra attori nazionali, regionali e
locali dei 28 Stati membri dell’U.E. e di paesi terzi di confine esterno all’U.E.
Si suddivide in tre componenti:
-
cooperazione transfrontaliera che ha lo scopo primario di ridurre gli effetti negativi dei
confini come barriere fisiche, giuridiche e amministrative. Sono previsti n.60 programmi
transfrontalieri interni all’Unione, n.12 programmi transfrontalieri esterni IPA II riguardanti i
paesi di pre-adesione e paesi potenziali candidati all’ingresso nell’Unione, n.16 programmi
transfrontalieri esterni ENI riguardanti paesi terzi;
-
cooperazione transnazionale riguarda territori transnazionali più estesi, coinvolge autorità
nazionali, regionali e locali e punta al conseguimento di un livello più elevato di
integrazione territoriale. Attualmente vi sono n.15 programmi transnazionali che coprono
una vasta area di cooperazione fra cui il Mare Baltico, lo Spazio Alpino e le regioni del
Mediterraneo;
-
cooperazione interregionale copre tutti i 28 Stati membri + i paesi EFTA (Svizzera,
Norvegia, Islanda e Liechtenstein) senza suddivisioni di livello territoriale e intende
rafforzare l'efficacia della politica di coesione attraverso la creazione di reti. Si compone di
n.4 programmi.
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COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA 2014‐2020
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA DEI PROGRAMMI
Mappa delle aree dei programmi
transfrontalieri 2014-2020 cofinanziati
dal FESR (Fonte: DG REGIO)
Mappa delle aree dei programmi
transnazionali 2014-2020 cofinanziati dal
FESR (Fonte: DG REGIO)
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COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA 2014‐2020
RISORSE CTE SU SCALA COMUNITARIA
Budget Programmi 2014-2020
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COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA 2014‐2020
19 PROGRAMMI DI
COOPERAZIONE
19 PROGRAMMI DI CTE INTERESSANO IL TERRITORIO ITALIANO
I territori italiani risultano eleggibili a 19 programmi di cooperazione territoriale europea.
In Italia, la cooperazione territoriale è attuata attraverso:
- otto programmi di cooperazione transfrontaliera: Italia-Francia ALCOTRA, ItaliaFrancia Marittimo, Italia-Svizzera, Italia-Austria, Italia-Slovenia, Grecia-Italia, Italia-Malta,
Italia- Croazia
- tre programmi di cooperazione transfrontaliera esterna dei quali uno finanziati da IPA
(CBC Italia-Albania-Montenegro) e due da ENI (CBC Italia-Tunisia e CBC Mediterranean
Sea Basin)
- quattro programmi di cooperazione transnazionale: MED, Adriatic Ionian (ADRION)
Central Europe, Alpine Space
- quattro programmi di cooperazione interregionale: URBACT III, ESPON 2020,
INTERACT III, INTERREG Europe
L’Italia è lo Stato Membro che ha ottenuto l’allocazione più elevata di risorse finanziarie per
la Cooperazione territoriale, pari a 1.136,7 milioni di euro a prezzi correnti, in ragione della
elevata quota di popolazione residente nelle aree eleggibili.
Area Progetti e Strumenti – Ufficio 6 – Programmi Operativi di Cooperazione Territoriale - Dirigente Arch. Paolo Galletta
COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA 2014‐2020
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Programmi Transfrontalieri
Programma
Operativo
Autorità di Gestione
19 PROGRAMMI DI
COOPERAZIONE
Regioni italiane coinvolte
Italia - Francia
ALCOTRA
Regione Rhone-Alps
(Francia)
Piemonte (Città Metropolitana di Torino, Cuneo), Valle d’Aosta, Liguria
(Imperia)
Italia - Francia
(Marittimo)
Regione Toscana
Liguria (Città Metropolitana di Genova, Imperia, La Spezia, Savona), Sardegna
(Sassari, Nuoro, Città Metropolitana di Cagliari, Oristano, Olbia-Tempio,
Ogliastra, Medio Campidano, Carbonia-Iglesias), Toscana (Massa-Carrara,
Lucca, Pisa, Livorno, Grosseto)
Inclusione Dipartimento di Var (FR)
Italia - Svizzera
Regione Lombardia
Valle d’Aosta, Lombardia (Verbano-Cusio-Ossola, Varese, Como, Lecco,
Sondrio), e Piemonte (Biella, Vercelli, Novara), Provincia Autonoma di Bolzano
Italia - Austria
Provincia Autonoma
di Bolzano
Regioni italiane coinvolte: Provincia Autonoma di Bolzano, Friuli Venezia Giulia
(Pordenone, Udine, Gorizia, Trieste), Veneto (Vicenza, Belluno, Treviso)
Italia - Slovenia
Regione Friuli
Venezia Giulia
Regioni italiane coinvolte: Friuli Venezia Giulia (Pordenone, Udine, Gorizia,
Trieste), Veneto (Città Metropolitana di Venezia)
Grecia - Italia
Ministry of
Development and
Competitiveness
(Grecia)
Regioni italiane coinvolte: Puglia (Città Metropolitana di Bari, Brindisi, Lecce,
Taranto, Foggia, Barletta- Andria-Trani)
Italia - Malta
Regione Sicilia
Regioni italiane coinvolte: Sicilia (Trapani, Città Metropolitana di Palermo, Città
Metropolitana di Messina, Agrigento, Caltanissetta, Enna, Città Metropolitana di
Catania, Ragusa, Siracusa)
Italia – Croazia (NEW)
Regione Veneto
Friuli Venezia Giulia (Pordenone, Udine, Gorizia, Trieste), Veneto (Città
Metropolitana di Venezia, Rovigo, Padova),
Emilia Romagna (Ferrara,
Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini), Marche (Pesaro e Urbino, Ancona, Macerata,
Ascoli Piceno, Fermo),
Abruzzo
(Teramo, Pescara, Chieti),
Molise
(Campobasso), Puglia (Brindisi, Lecce, Foggia, Città Metropolitana di Bari,
Barletta-Andria-Trani)
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COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA 2014‐2020
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Programmi Transnazionali
Programmi Transfrontalieri
ENI-IPA
Programma
Operativo
Autorità di Gestione
19 PROGRAMMI DI
COOPERAZIONE
Regioni italiane coinvolte
IPA Italia - Albania
Montenegro (NEW)
Regione Puglia
Molise (Isernia, Campobasso), Puglia (Brindisi, Lecce, Foggia, Città
Metropolitana di Bari, Taranto, Barletta-Andria-Trani)
ENI Bacino Mare
Mediterraneo
Regione Sardegna
Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Puglia, Sardegna, Sicilia
(comprendente i paesi ENI Sud Algeria, Egitto, Israele, Giordania,
Libano, Libia, Marocco, Palestina, Siria, Tunisia ed i paesi ENI Est
Armenia, Azerbaijan, Bielorussia, Georgia, Moldavia, Ucraina)
ENI Italia – Tunisia
Regione Sicilia
Sicilia (Agrigento, Caltanissetta, Ragusa, Siracusa, Trapani)
(comprendente la Tunisia ENI Sud: governatorati costieri di Ariana, Beja,
Ben Arous, Bizerte, Jendouba, Nabeul)
MED
Région PACA
(Francia)
Tutte eccetto il Trentino Alto Adige
(comprendente anche i paesi extra UE Albania, Bosnia ed Erzegovina,
Montenegro)
Incluse Rhones Alps e Lisbona (Portogallo)
Adriatic Ionian
(NEW)
Regione Emilia
Romagna
Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia Autonoma di Trento, FriuliVenezia Giulia, Lombardia, Veneto, Emilia - Romagna, Marche, Umbria,
Abruzzo, Molise, Puglia, Sicilia, Calabria, Basilicata
(comprendente anche i paesi extra UE Albania, Bosnia ed Erzegovina,
Montenegro, Serbia)
Central Europe
Città di Vienna
(Austria)
Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli - Venezia
Giulia, Emilia – Romagna, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia
Autonoma di Trento
(ampliamento alla Croazia)
Alpine Space
Land di Salisburgo
(Austria)
Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Trentino-Alto Adige, Valle
d’Aosta, Piemonte, Liguria
Area Progetti e Strumenti – Ufficio 6 – Programmi Operativi di Cooperazione Territoriale - Dirigente Arch. Paolo Galletta
COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA 2014‐2020
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Interregionali
Programma operativo
19 PROGRAMMI DI
COOPERAZIONE
Autorità di Gestione
Eleggibilità
URBACT
Ministry of Urban Affairs (Francia)
UE 28
ESPON
Ministero Infrastrutture (Lussembrurgo)
diversa modalità operativa - GECT con funzioni di
gestione -
UE 28
INTERACT
Governing Region Bratislava (Slovacchia)
UE 28
INTERREG EUROPE
Consiglio Regionale Nord-Passo di Calais –
(Francia)
modalità attuativa attraverso piattaforme
UE 28
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COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA 2014‐2020
PROGRAMMA
COOPERAZIONETRANSFRONTALIERA
lT‐FR/Italy‐France ALCOTRA
IT‐FR/Italy‐France‐ maritime
IT‐CH/Italy‐Confederation Helvetique
IT‐AT/Italy Austria
IT‐51/ltaly‐Slovenia
GR‐IT/Greece‐ltaly
IT‐MT/Italy‐Malta
IT‐HR/lta ly‐Croatia
CBCItaly‐Albania‐Montenegro(IPA)
CBC ltaly‐Tunisia(ENI)
CBCMediterranean SeaBasin (ENI)
COOPERAZIONETRANSNAZIONALE
Adriatic‐lonian (ADRION)
AlpineSpace
Central Europe
Mediterranean (MED)
COOPERAZIONEINTERREGIONALE
Interreg Europe
Interact III
Urbact III
Espon
TOTALE CTE
RIPARTIZIONE FINANZIARIA PER PROGRAMMI
CONTRIBUTO FESR
ITALIA
CONTRIBUTO GLOBALE
FESR
127.322.853
138.259.056
100.221.466
54.885.486
66.025.234
76.184.019
198.876.285
169702411
100221466
82238866
77929954
104700362
29.641.849
172.063.582
39.400.711
16.677.410
64.861.590
43952171
201357220CBC
78.800.000
33.354.820
209.057.812
57.114.925
42.079.947
38.352.270
113.685.858
83467729
116635466
246581112
224322525
*
*
*
*
359.326.320
39.392.587
74301909
41.377.019
1.136.776.256
1.971.198.199**
*La ripartizione per stato membro è solo per cooperazione transfrontaliera e transnazionale, in base all’art. 4 del
Reg. 1299/2013 e alla decisione della CE 366/2014.
** Non include la cooperazione interregionale
Area Progetti e Strumenti – Ufficio 6 – Programmi Operativi di Cooperazione Territoriale - Dirigente Arch. Paolo Galletta
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COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA 2014‐2020
LINK LIST
Programmi di Cooperazione Transfrontaliera
1. Italy-Slovenia www.ita-slo.eu
2. Italy-Austria www.interreg.net
3. France-Italy (ALCOTRA) www.interreg-alcotra.org
4. Italy-France (Maritime) www.maritimeit-fr.net
5. Greece-Italy www.interreg.gr/en
6. Italy-Switzerland www.interreg-italiasvizzera.it
7. Italy-Malta www.interreg-italiamalta.org
8. Italy-Croatia http://coopterritoriale.regione.veneto.it
Programma di Cooperazione Transfrontaliera preadesione IPA
1. CBC Italy – Albania – Montenegro www.adriaticipacbc.org
Programma di Cooperazione Transfrontaliera preadesione ENI
1. CBC Mediterranean Sea Basin www.enpicbmed.eu
2. CBC taly – Tunisia www.italietunisie.eu
Programmi di Cooperazione Transnazionale
1. Central Europe www.central2013.eu
2. Alpine Space www.alpine-space.eu
3. Adriatic-Ionian –
www.adrioninterreg.eu/
4. Mediterranean (MED) http://interreg-med.eu/en/home/
Programmi Interregionali
1. ESPON www.espon.eu
2. URBACT http://urbact.eu
3. INTERACT www.interact-eu.net
4. INTERREG EUROPE –
www.interreg4c.eu
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COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA 2014‐2020
OBIETTIVI TEMATICI EUROPA 2020
OBIETTIVI TEMATICI E PRIORITA’ DI INVESTIMENTO
1. Ricerca e innovazione
2. Tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC)
3. Competitività delle Piccole e Medie Imprese (PMI)
4. Transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio
5. Adattamento ai cambiamenti climatici e prevenzione e gestione dei rischi
6. Tutela dell'ambiente ed efficienza delle risorse
7. Trasporto sostenibile e rimozione delle strozzature nelle principali infrastr di rete
8. Occupazione e sostegno alla mobilità dei lavoratori
9. Inclusione sociale e lotta alla povertà
10. Istruzione, competenze e apprendimento permanente
11. Potenziamento della capacità istituzionale e amministrazioni pubbliche efficienti
Le principali Priorità di Investimento selezionate dai Programmi CTE sono:
6.c: preservare e tutelare l'ambiente e promuovere l'uso efficiente delle risorse;
1.b: promuovere gli investimenti delle imprese in R&I;
11 : rafforzare la capacità istituzionale delle autorità pubbliche e delle parti interessate e
un'amministrazione pubblica efficiente.
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COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA 2014‐2020
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DISTRIBUZIONE PER OBIETTIVI TEMATICI
La Distribuzione delle Risorse per OT
700.000.000
600.000.000
500.000.000
400.000.000
300.000.000
200.000.000
100.000.000
OT 1
OT 3
OT 4
OT 5
OT 6
OT 7
OT 8
OT 9
OT 10
OT 11
Considerando il totale delle risorse (solo contributo FESR) dei Programmi CTE a partecipazione
italiana, la quota maggiore è stata assegnata all’OT 6 Ambiente per circa il 29%. Segue l’OT 1 Ricerca
e Innovazione per un valore pari al 19%, gli OT 4 Low carbon economy e l’OT 11 Capacity Building,
entrambi pari all’11% delle risorse totali.
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COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA 2014‐2020
GOVERNANCE CTE
Strutture di gestione - Comitati di Sorveglianza
Sono disciplinati dall’art.47 del Regolamento UE n.1303/2013 del Parlamento e
Consiglio UE e dall’art.12 del Regolamento UE n.1299/2013 del Parlamento e del
Consiglio UE. Nei programmi interregionali e transnazionali e nel programma
transfrontaliero Italia-Croazia la delegazione italiana sarà composta, in linea di
principio, da tre soggetti, di cui uno di livello nazionale con ruolo di Capo
delegazione - DPC o ACT in base all'agenda in discussione ed alle rispettive
competenze - e due di livello regionale. Ove sia prevista la partecipazione di due
soli membri per Paese, la delegazione sarà composta dall'Amministrazione
centrale Capo delegazione e dalla Regione co-Presidente del Comitato nazionale.
Ai programmi finanziati con IPA II e ENI parteciperanno DPC/ACT in qualità di
amministrazioni di coordinamento dei Fondi SIE. Sarà altresì assicurata la più
ampia partecipazione delle Regioni/Provincie autonome, compatibilmente con la
governance dei singoli Programmi.
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COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA 2014‐2020
GOVERNANCE CTE
Strutture di gestione - Comitati Nazionali
Per il periodo 2014-2020, al fine di assicurare coordinamento e coerenza nell'attuazione dei
programmi CTE che coinvolgono un numero elevato di Regioni italiane, verranno istituiti
Comitati nazionali di accompagnamento all'attuazione e di coordinamento della
partecipazione italiana ai seguenti programmi:
Adriatic-Ionian, Alpine Space, Centrai Europe, ENI-CBC Mediterranean Sea Basin,
ESPON, Interact, Interreg Europe, Italia-Croazia, MED, URBACT.
I Comitati nazionali sono gli organismi deputati a:
• concorrere a definire l'indirizzo, il coordinamento, la valutazione strategica per
l'attuazione nazionale dei programmi;
• definire la posizione nazionale da assumere in merito alla programmazione e
attuazione del singolo programma, a tal fine esaminando e discutendo la
documentazione fornita dall'Autorità di gestione e quella predisposta in occasione delle
riunioni dei Comitati di Sorveglianza;
• relativamente alle proposte progettuali con partner italiani da ammettere a finanziamento,
la funzione del Comitato nazionale sarà altresi’ quella di definire le linee strategiche ai
fini dell’analisi della coerenza degli esiti della valutazione rispetto alla strategia del
programma ed alle politiche e priorità nazionali e regionali pertinenti
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COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA 2014‐2020
GOVERNANCE CTE
Strutture di gestione - Co Presidenza e
vice-presidenza / National Contact Point
I Comitati Nazionali dei Programmi Italia-Croazia, Adriatic-lonian, Alpine Space, Central
Europe, MED, Interreg Europe e Interact saranno co-presieduti da DPC/ACT e dalla
Regione candidata alla presidenza del rispettivo Comitato, come risulta dal documento
"Posizione delle Regioni e delle Province autonome sulla governance dei programmi di
cooperazione territoriale europea 2014-2020" approvato dalla Conferenza delle Regioni e
Province Autonome il 18 dicembre 2014 e comunicato al Sottosegretario di Stato alla
Presidenza del Consiglio dei Ministri.
I Punti di Contatto Nazionali NCP - organismi di contatto nazionali -, saranno assegnati
alla Regione / Provincia autonoma che esercita la co-presidenza.
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COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA 2014‐2020
GRUPPO EUROPEO DI
COOPERAZIONE TERRITORIALE
Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale GECT
Il Regolamento (CE) n. 1082/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 5 luglio
2006, istituisce il Gruppo Europeo di Cooperazione territoriale (GECT).
Nel 2013, per chiarire e facilitare la costituzione e il funzionamento del GECT, il suddetto
regolamento è stato modificato dal vigente Regolamento (UE) n. 1302/2013.
I GECT sono persone giuridiche i cui membri possono essere Stati dell’UE,
Autorità regionali e locali ed organismi di diritto pubblico creati con lo scopo di
facilitare la cooperazione fra più paesi per fornire servizi comuni in determinati ambiti o
attività (innovazione tecnologica, ambiente, artigianale, infrastrutturale, ecc).
Gli Stati membri devono approvare la partecipazione dei potenziali membri nei loro
rispettivi paesi.
Gli obiettivi e i compiti del GECT sono stabiliti in una convenzione di cooperazione vincolante
istituita su iniziativa dei suoi membri; in generale, ha membri in almeno due Stati dell’UE
(anche se sono previste norme specifiche quando sono coinvolti paesi vicini e paesi e territori
d'oltremare). La convenzione specifica le attività del GECT, la sua durata di vita e le condizioni
del suo scioglimento. Il diritto applicabile per quanto riguarda la convenzione è quello del
paese nel quale si trova la sede legale del gruppo.
I GECT a partecipazione italiana sono 9.
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COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA 2014‐2020
GRUPPO EUROPEO DI
COOPERAZIONE TERRITORIALE
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COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA 2014‐2020
STRATEGIE MACROREGIONALI
Strategie macroregionali europee
Le strategie “Macroregionali” fungendo da supporto alla
C.T.E. e avvalendosi anche dei fondi Strutturali e di
Investimento Europei (SIE), si collocano nel quadro delle
politiche regionali comunitarie e costituiscono uno
strumento di coordinamento politico e finanziario e di
cooperazione integrata, condivisa e congiunta per
affrontare le sfide ed i cambiamenti e creare le
opportunità di percorsi di sviluppo, promozione di
iniziative, reti, scambi di esperienze ed investimenti fra
aree eterogenee di Stati membri e dei Paesi Terzi.
Il Regolamento UE n. 1303/2013 del Parlamento e del
Consiglio Europeo del 17/12/2013 definisce così la
"strategia macroregionale" –: “un quadro integrato
riconosciuto ed approvato dal Consiglio Europeo, che
potrebbe essere sostenuto dai fondi SIE tra gli altri, per
affrontare sfide comuni riguardanti un'area geografica
definita, connesse agli Stati membri e ai paesi terzi situati
nella stessa area geografica, che beneficiano così di una
cooperazione
rafforzata
che
contribuisce
al
conseguimento della coesione economica, sociale e
territoriale”.
La Commissione Europea le ha dunque definite come
aree funzionali, in quanto vengono definite in funzione
delle sfide e delle opportunità comuni. Nella MacroRegione il termine “regione” è inteso come “area”,
caratterizzata da determinate problematiche, e non indica
dunque un territorio delimitato da specifici confini.
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COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA 2014‐2020
STRATEGIE MACROREGIONALI
Strategie macroregionali europee
Area baltica EUSBSR (adottata nel 2009)
Area adriatico-ionica EUSAIR (adottata nel
2014)
Area danubiana EUSDR (adottata nel 2011)
Area alpina EUSALP (varata a Luglio 2015)
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COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA 2014‐2020
STRATEGIE MACROREGIONALI
Le “Strategie Europee Macro-Regionali” sinora adottate sono 4 e
riguardano 19 Stati membri e 8 paesi non facenti parte dell’U.E:
-
Strategia Europea per la Regione del Mar Baltico (EUSBSR)
-
Strategia Europea per la Regione del Danubio (EUSDR)
-
Strategia Europea per la Regione Adriatico-Ionica (EUSAIR)
-
Strategia Europea per la Regione Alpina (EUSALP)
Per quanto riguarda la Strategia Europea Spazio Mediterraneo, intesa
come sviluppo di pianificazione territoriale strategica al fine di migliorare
la competitività dello spazio Mediterraneo, ad oggi nessuna decisione
europea ufficiale è stata presa.
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COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA 2014‐2020
STRATEGIE MACROREGIONALI
Strategie macroregionali europee
La Strategia Europea per la Regione del Mar Baltico (EUSBSR) è stata la prima ad essere avviata poiché l’area,
fondamentalmente eterogenea, era sottoposta ad un progressivo degrado ambientale che nessuno dei nove Stati
rivieraschi - di cui otto appartenenti all’U.E. - riusciva a controllare; tale emergenza richiedeva una risposta
collettiva energica e collaborativa da parte di Paesi che condividevano interessi e risorse comuni per affrontare e
superare la situazione di deterioramento e gettare le basi per potenziali opportunità e vantaggi reciproci. E’ stata
proposta dalla Commissione Europea nel Giugno del 2009, varata dal Consiglio Europeo ad ottobre dello stesso
anno ed aggiornata successivamente nel 2012; interessa 8 Stati membri - Danimarca, Estonia, Finlandia,
Germania, Lettonia, Lituania, Polonia e Svezia - ed è aperta alla cooperazione con i paesi limitrofi, in particolare
con la Russia e la Norvegia. La strategia ha tre obiettivi: • salvaguardia del mare; • collegamenti nella regione; •
aumento della prosperità, suddivisi in n.4 Assi (Aree chiave) delineate nel Piano di Azione Strategica per la
promozione e tutela per l’ambiente sostenibile.
La Strategia Europea per la Regione del Danubio (EUSDR) è stata proposta dalla Commissione Europea a
Dicembre 2010 e adottata dal Consiglio Europeo ad Aprile 2011 , coinvolge nove Stati membri dell’UE - Germania,
Austria, Ungheria, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Slovenia, Bulgaria, Romania e Croazia - e cinque paesi
che non fanno parte dell’UE - Serbia, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Ucraina e Moldavia -. Dopo il processo di
trasformazione avviato negli anni ’90, sono emerse una serie di questioni e sfide in tutta la regione danubiana ed il
Piano d’Azione ha cercato di dare una risposta integrata al problema del potenziale inutilizzato che permetterebbe
di migliorare i collegamenti in maniera più efficiente, intelligente e sostenibile quali la mobilità, navigabilità, la
qualità delle acque, l’energia, misure ambientali e gestione dei rischi. La strategia è fondata su quattro pilastri: •
miglioramenti dei collegamenti; • protezione dell’ambiente; • sviluppo della prosperità • rafforzamento della
sicurezza e per ciascun pilastro sono state individuate delle aree prioritarie di intervento, per un totale di undici.
Entrambe le strategie possono raggiungere i risultati attesi attraverso l’utilizzo dei fondi SIE nonché
attraverso gli strumenti di sovvenzione diretta della Commissione Europea.
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COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA 2014‐2020
STRATEGIE MACROREGIONALI
Strategie macroregionali europee
Per quanto riguarda la Strategia Europea per la Regione Adriatico-Ionica (EUSAIR), la Commissione
Europea ha presentato la strategia al Consiglio Europeo, poi approvata da quest’ultimo nel 2014. La Strategia interessa 8
paesi: quattro Stati membri UE – Italia tredici regioni e due provincie autonome: Friuli Venezia Giulia, Veneto, TrentinoAlto Adige, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia Autonoma di Trento, Lombardia, Emilia-Romagna, Marche,
Umbria, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia -, Croazia, Grecia, Slovenia - e quattro paesi non-UE Albania, Bosnia - Erzegovina, Montenegro, Serbia - ed è articolata su quattro Assi tematici: - Acquacoltura e pesca, tecnologie
blu, servizi marini e marittimi (Blue Growth) – Coordinatori Grecia e Montenegro; - Trasporti marittimi, collegamenti e
connessioni intermodali, reti e energia (Connecting the Region) – Coordinatori Italia e Serbia; - Biodiversità marina,
inquinamento marittimo, habitat terrestri e biodiversità (Environmental Quality) - Coordinatori: Slovenia, Bosnia e Erzegovina;
Turismo sostenibile (Sustainable Tourism) - Coordinatori: Croazia e Albania e tre Assi trasversali: - Innovazione e sviluppo
(Research and Innovation); - Sviluppo delle PMI (SMEs Development); - Rafforzamento istituzionale (Capacity Building).
I Programmi di C.T.E. che interagiscono nella Regione Adriatico-Ionica sono:
- Transfrontalieri:
Grecia - Italia
Italia - Croazia
Italia - Slovenia
- Transfrontaliero Esterno Pre-Adesione IPA II CBC Italia–Albania–Montenegro
- Transnazionali:
Europa Centrale
Spazio Alpino
Adriatico-Ionio (ADRION)
Mediterraneo (MED)
La Strategia EUSAIR non prevede finanziamenti aggiuntivi dell'U.E., ma dovrebbe utilizzare finanziamenti esistenti a
livello comunitario – fondi SIE e IPA – nonché strumenti di sovvenzione diretta della Commissione Europea, fondi
nazionali ed investimenti privati.
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COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA 2014‐2020
STRATEGIE MACROREGIONALI
Strategie macroregionali europee
La Strategia Europea per la Regione Alpina (EUSALP) varata a Luglio 2015 dalla
Commissione Europea, interessa quarantotto regioni di sette diversi Stati, cinque dei quali sono stati
membri dell’U.E. - Austria, Francia, Germania, Italia Slovenia - e due sono paesi terzi - Liechtenstein e
Svizzera-. In Italia sono incluse nella Macro-Regione Alpina le due Provincie Autonome di
Trento e di Bolzano e le Regioni Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Piemonte, Valle
d’Aosta e Liguria.
La regione è considerata tra le aree più dinamiche, innovative e competitive d’Europa ed ha distintive
caratteristiche naturali e geografiche ma deve, però, anche affrontare sfide che richiedono una
risposta comune. La strategia si pone l'obiettivo di dare nuovo slancio alla cooperazione e agli
investimenti assicurando che questa regione resti una delle aree più attrattive in Europa.
La strategia si basa su tre pilastri: • Migliorare la competitività, promuovere una crescita sostenibile e
l'innovazione - Economic growth and innovation – • Garantire l'accessibilità, la connettività per tutti
attraverso schemi di mobilità ecocompatibili, sistemi di trasporti, servizi di comunicazione e
infrastrutture ecosostenibili – Connectivity and mobility – • Assicurare la sostenibilità nella Regione
Alpina: tutelare il patrimonio alpino e promuovere un uso sostenibile delle risorse naturali, dell’energia
e culturali - Environment and energy -.
La strategia può raggiungere i risultati attesi attraverso l’utilizzo dei fondi SIE e strumenti di
sovvenzione diretta della Commissione Europea. In particolare, il Programma Transnazionale
di C.T.E. INTERREG “Spazio Alpino” può finanziare le azioni necessarie al raggiungimento
degli obiettivi della strategia; l’Asse 4 “Uno spazio alpino ben gestito” è pensato come
strumento di aiuto alla “governance” dello spazio alpino.
Area Progetti e Strumenti – Ufficio 6 – Programmi Operativi di Cooperazione Territoriale - Dirigente Arch. Paolo Galletta
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COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA 2014‐2020
FINE
GRAZIE !
AGENZIA PER LA COESIONE TERRITORIALE
Area Progetti e Strumenti
Ufficio 6 – Programmi Operativi di Cooperazione Territoriale
Dirigente Arch. Paolo Galletta
http://www.agenziacoesione.gov.it/it/index.html