lo stato delle acque sotterranee nell`area a nord

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lo stato delle acque sotterranee nell`area a nord
sistema agenzie
lo stato delle acque
sotterranee nell’area
a nord di milano
madela torretta,
michele busnelli,
massimiliano
confalonieri
ARPA Lombardia,
Dipartimento di Monza
ambiente e sviluppo • 5/2003
L
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La Pianura lombarda è caratterizzata da un ricco patrimonio rappresentato delle proprie acque sotterranee che garantiscono la gran
parte dell’approvvigionamento idrico del territorio. Per questo motivo
risulta fondamentale conoscere la struttura idrogeologica del sottosuolo al fine di definirne lo stato qualitativo e la conseguente predisposizione di interventi miranti a uno sfruttamento razionale delle
risorse idriche.
In questo contesto, relativamente all’area metropolitana a nord di Milano, che si estende tra il torrente Seveso a ovest e il fiume Adda a est, un
ruolo di primo piano è svolto dal Dipartimento di Monza dell’ARPA
Lombardia che, accanto agli altri compiti, esercita anche una funzione
di monitoraggio e controllo. Tra i principali risultati emersi nel corso
dei più recenti studi, un’analisi dettagliata ha evidenziato come si riveli
una priorità il risanamento qualitativo degli acquiferi più superficiali
per garantirne l’utilizzo come principale riserva idrica destinata al consumo umano, senza dover ricorrere allo sfruttamento delle falde più
profonde. Solo questa soluzione, infatti, permetterà di assicurare una seria salvaguardia delle riserve idriche del sottosuolo lombardo.
e acque sotterranee costitui-
vorito lo sviluppo sul territorio del-
bilimenti ACNA e SNIA, la fabbrica
scono la principale fonte di
l’agricoltura e dell’industria mani-
della FIAT-Autobianchi di Desio, le
approvvigionamento idrico
fatturiera, soprattutto quella del
zone di Arcore e Villasanta e l’area
in tutta la pianura lombarda.
comparto tessile (seta, cotone, lino)
del Vimercatese.
L’area che comprende la cintura me-
agli inizi del ‘900, quindi quella del
Il quadro ambientale della Brianza,
tropolitana a nord di Milano e si
legno, della meccanica e della chimi-
della quale Monza può esserne
estende tra il torrente Seveso a ovest
ca nei tempi più recenti. Tra le zone
idealmente considerata il capoluogo
e il fiume Adda a est, deve buona par-
a forte vocazione industriale vale la
della futura provincia, si caratteriz-
te della propria crescita economica e
pena ricordare Sesto San Giovanni,
za pertanto per il forte impatto an-
sociale alla presenza, alla qualità e
immediatamente alle porte di Mila-
tropico legato al sistema produttivo
alla facilità di utilizzo dell’acqua.
no, con presenza di grossi insedia-
e alla fitta rete di servizi e infra-
In questo settore della provincia mi-
menti produttivi quali le Acciaierie
strutture presenti sul territorio.
lanese la ricchezza d’acqua nel sot-
Falck, la Breda e la Marelli, il polo
In questo contesto si inserisce l’in-
tosuolo, unitamente alla fertilità dei
chimico-tessile di Cesano Maderno e
tensa attività svolta dal Diparti-
terreni, hanno fin dall’antichità fa-
Varedo un tempo occupato dagli sta-
mento di Monza dell’ARPA Lombar-
dia che, nell’ambito delle funzioni
il primo, più superficiale, è formato
l’interno di lenti sabbiose, risultano
esercitate in materia di risorse idri-
da terreni a granulometria prevalen-
tuttavia meno produttive e possono,
che e naturali, idrogeologia, geologia
temente grossolana, il secondo è con-
a partire da una certa profondità,
ambientale e bonifiche dei siti con-
traddistinto dal prevalere di terreni
presentare sostanze tipiche di am-
taminati, opera il controllo e il moni-
a granulometria più fine sabbioso-ar-
biente riducente come H2S, Fe e Mn
toraggio dello stato quali-quantitati-
gillosi, mentre il terzo presenta pre-
che determinano la necessità di un
vo delle acque sotterranee.
valentemente materiali fini argillosi.
trattamento delle acque prelevate
Questo modello fisico del sottosuolo,
nel caso di utilizzo idropotabile.
la struttura
del sottosuolo
caratteristico delle zone di pianura,
Alla luce di queste considerazioni, è
risulta solo in minima parte applica-
quindi evidente l’importanza di assi-
La conoscenza della struttura idro-
bile alle aree terrazzate della Brian-
curare il risanamento qualitativo de-
geologica del sottosuolo è fondamen-
za settentrionale, dove i processi di
gli acquiferi più superficiali affinché
tale per la comprensione delle dina-
deposizione dovuti all’azione dei
gli stessi possano prioritariamente
miche di flusso delle acque sotterra-
ghiacciai più antichi hanno dato luo-
svolgere la funzione di riserva idrica
nee, nonché per la modellizzazione
go a colline rilevate rispetto alla pro-
destinata al consumo umano.
dello stato qualitativo delle falde ac-
spiciente pianura; in queste zone la
quifere e per la predisposizione di in-
presenza di suolo tipicamente rossa-
terventi miranti a uno sfruttamento
stro, noto in letteratura come “ferret-
i consumi di acque di falda
nei comuni
razionale delle risorse idriche.
to” dello spessore di 3-4 m e costituito
Il censimento realizzato dal Diparti-
Nella fascia settentrionale della pro-
da materiali argillosi, poco permeabi-
mento di Monza delle opere di capta-
vincia di Milano il sottosuolo è gene-
li, rende la falda meno vulnerabile.
zione delle acque sotterranee nel ter-
ralmente costituito da materiali al-
Il corpo idrico sotterraneo di mag-
ritorio di competenza (Brianza e cin-
luvionali grossolani (sabbie e
giore importanza è denominato “ac-
tura nord milanese) ha permesso di
ghiaie), molto permeabili e, pertan-
quifero tradizionale”, storicamente
individuare complessivamente 2810
to, scarsamente protettivi nei con-
sfruttato dai pozzi per l’approvvigio-
pozzi esistenti, 1739 dei quali attivi e
fronti delle acque sotterranee; ogni
namento idrico; quest’ultimo è gene-
differentemente sfruttati per usi po-
sostanza dotata di sufficiente mobi-
ralmente contenuto nei materiali
tabile, industriale, irriguo e altro.
lità può infatti raggiungere senza
grossolani sopradescritti e nei con-
Tra i pozzi attivi, numerosi sono
ostacoli la falda freatica sottostante.
glomerati presenti a maggiore
quelli utilizzati per il monitoraggio
I terreni dell’area a nord di Milano
profondità.
ambientale, normalmente localizzati
sono caratteristici del settore indica-
Come già accennato, l’elevata per-
in corrispondenza di aree industriali
to come “media pianura lombarda”,
meabilità dei terreni costituenti l’ac-
dismesse o ex discariche sottoposte a
caratterizzato da una pianura allu-
quifero tradizionale, se da un lato
procedura di bonifica ai sensi del
vionale degradante verso sud con
consente la ricarica delle riserva
DM n. 471/1999.
pendenza media dello 0.4%, corri-
idrica da parte delle acque meteori-
In percentuale minore vi sono quin-
spondente al “Livello Fondamentale
che che si infiltrano nel terreno, dal-
di i pozzi ancora aperti ma non
della Pianura”.
l’altro espone la falda stessa a po-
sfruttati (353) e i pozzi cementati
Lo studio delle relazioni tra le carat-
tenziali pericoli di contaminazione
(678). La chiusura dei pozzi non più
teristiche geologiche del sottosuolo e
da eventuali sorgenti superficiali.
utilizzati costituisce un’operazione
le modalità di circolazione delle ac-
È proprio a causa del degrado quali-
di fondamentale importanza per evi-
que sotterranee nell’area in esame
tativo dell’acquifero tradizionale che
tare la presenza incontrollata sul
ha permesso, in generale, di indivi-
negli ultimi decenni ha avuto inizio
territorio di potenziali vie d’accesso
duare in profondità la presenza di tre
lo sfruttamento delle falde più
alle acque del sottosuolo di inqui-
principali livelli a differente litologia:
profonde; quest’ultime, confinate al-
nanti provenienti dalla superficie.
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tabella 1 - prelievo di acque da pozzi
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comune
pubblico
(mc/anno)
industriale
(mc/anno)
civile
(mc/anno)
totale
(mc/anno)
% consumi
autonomi
AGRATE BRIANZA
AICURZIO
ALBIATE
ARCORE
BARLASSINA
BASIANO
BELLUSCO
BERNAREGGIO
BESANA BRIANZA
BIASSONO
BOVISIO MASCIAGO
BRESSO
BRIOSCO
BRUGHERIO
BURAGO MOLGORA
BUSNAGO
CAMPARADA
CAPONAGO
CARATE BRIANZA
CARNATE
CAVENAGO BRIANZA
CESANO MADERNO
CINISELLO BALSAMO
COLOGNO MONZESE
CONCOREZZO
CORMANO
CORNATE D'ADDA
CORREZZANA
CUSANO MILANINO
DESIO
GIUSSANO
GREZZAGO
LENTATE SUL SEVESO
LESMO
LISSONE
MACHERIO
MASATE
MEDA
MEZZAGO
MONZA
MUGGIO'
NOVA MILANESE
ORNAGO
POZZO D'ADDA
RENATE
RONCELLO
RONCO BRIANTINO
SEREGNO
SESTO SAN GIOVANNI
SEVESO
SOVICO
SULBIATE
TREZZANO ROSA
TREZZO D'ADDA
TRIUGGIO
USMATE VELATE
VAPRIO D'ADDA
VAREDO
VEDANO AL LAMBRO
VEDUGGIO CON COLZANO
VERANO BRIANZA
VILLASANTA
VIMERCATE
3.421.460
255.810
645.467
2.474.000
958.850
665.330
1.107.660
1.071.360
2.219.000
1.877.850
1.195.134
1.608.560
1.086.310
4.024.000
1.375.240
1.173.760
248.000
1.208.830
1.429.125
892.210
1.221.320
3.658.730
12.448.190
8.433.790
2.831.630
2.523.940
1.427.380
456.260
4.533.710
4.940.653
3.314.850
239.980
2.086.170
1.430.240
3.566.472
602.450
543.840
2.681.172
516.580
18.927.940
2.581.748
2.986.480
683.590
751.880
633.000
448.700
466.290
4.818.058
12.358.470
2.197.805
952.935
472.240
594.930
2.066.370
880.740
1.340.480
1.463.260
1.463.950
1.007.450
741.000
1.100.000
1.578.750
4.476.723
6.429.803
0
15.017
1.072.579
0
76.160
18.616
0
33.899
3.851.687
0
492.130
168.833
1.300.549
13.149
80.068
0
276.936
33.273
125.054
1.587
10.190.621
1.369.041
436.785
112.125
250.975
76.800
0
283.517
127.369
336.499
0
229.132
133.840
74.683
697.047
232.562
64.075
34.714
1.262.390
127.938
266.065
122.319
10.325
0
0
0
220.120
4.085.019
45.302
98.497
0
0
374.782
3.079
69.032
215.451
1.297.347
40.011
18.549
123.007
914.752
950.838
58.975
2.300
0
697
0
0
6
712
294
38.620
0
31.483
2.512
94
17.092
5.100
0
0
0
0
0
0
8.636
0
0
32.542
28.000
0
0
191.732
0
0
8.097
4.283
350
0
0
0
0
1.157.140
0
42.858
0
3.000
1
30
0
0
0
0
427
0
0
0
0
0
68.842
0
0
0
0
0
334.680
9.910.238
258.110
660.484
3.547.276
958.850
741.490
1.126.282
1.072.072
2.253.193
5.768.157
1.195.134
2.132.173
1.257.655
5.324.643
1.405.481
1.258.928
248.000
1.485.766
1.462.398
1.017.264
1.222.907
13.849.351
13.825.867
8.870.575
2.943.755
2.807.457
1.532.180
456.260
4.817.227
5.259.754
3.651.349
239.980
2.323.399
1.568.363
3.641.505
1.299.497
776.402
2.745.247
551.294
21.347.470
2.709.686
3.295.403
805.909
765.205
633.001
448.730
466.290
5.038.178
16.443.489
2.243.107
1.051.859
472.240
594.930
2.441.152
883.819
1.409.512
1.747.553
2.761.297
1.047.461
759.549
1.223.007
2.493.502
5.762.241
65,5
0,9
2,3
30,3
0,0
10,3
1,7
0,1
1,5
67,4
0,0
24,6
13,6
24,4
2,2
6,8
0,0
18,6
2,3
12,3
0,1
73,6
10,0
4,9
3,8
10,1
6,8
0,0
5,9
6,1
9,2
0,0
10,2
8,8
2,1
53,6
30,0
2,3
6,3
11,3
4,7
9,4
15,2
1,7
0,0
0,0
0,0
4,4
24,8
2,0
9,4
0,0
0,0
15,4
0,3
4,9
16,3
47,0
3,8
2,4
10,1
36,7
22,3
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insediamenti produttivi idroesigen-
tabella 2 - classi di prelievo
ti. La quota percentuale di acqua
CLASSE
3
2
n° comuni
utilizzata a scopo industriale, rispet-
CLASSE I
< 10.000 m /anno/km
0
to al totale dei prelievi, risulta per
CLASSE II
10.000–100.000 m3/anno/km2
1
Biassono e Cesano Maderno rispet-
CLASSE III
100.000–1.000.000 m3/anno/km2
56
tivamente pari al 66,8% e 73,6%.
CLASSE IV
> 1.000.000 m3/anno/km2
6
Limitatamente ai prelievi idrici dalla rete acquedottistica, è possibile
orientativamente ricavare, rappor-
Nell’ambito delle proprie attività di
Sesto San Giovanni, Cologno Mon-
tando il dato al numero della popo-
controllo, ARPA Lombardia verifica
zese e Cusano Milanino tutti distri-
lazione residente, i consumi dome-
le proposte tecniche di chiusura dei
buiti nella cintura metropolitana.
stici per abitante al giorno. Nell’area
pozzi e presenzia alle attività di can-
Per essi risulta evidente la correla-
a nord di Milano si registra un con-
tiere per vigilare sul rispetto delle
zione tra tipologia dei consumi, pre-
sumo medio pro-capite pari a 500 li-
prescrizioni tecniche di messa in si-
valentemente ad uso pubblico, l’alta
tri al giorno (litri/ab.*g). Questo va-
curezza dell’opera.
densità di popolazione e l’attività in-
lore deve considerarsi comprensivo,
Come già accennato, il prelievo di
dustriale.
oltre che dei consumi quotidiani per
acque dal sottosuolo costituisce la
Per quanto riguarda i Comuni di
i bagni e le docce, per la pulizia dei
principale fonte di approvvigiona-
Biassono e Cesano Maderno, an-
grandi appartamenti, per il funzio-
mento idrico nell’area a nord di Mi-
ch’essi rientranti in classe 4, i dati
namento degli elettrodomestici, per
lano. La maggior parte dell’acqua
indicano che l’elevato quantitativo
l’innaffiamento dei giardini e anche
prelevata è fornita da pubblici ac-
di acqua prelevata è fondamental-
di possibili perdite dalla rete di di-
quedotti: risultano limitate le uten-
mente legato alla locale presenza di
stribuzione. Si ricorda che i dati for-
ze autonome (v. Tabella 1).
Nel territorio in esame operano 16
acquedotti a servizio di 63 Comuni,
per un totale di 417 pozzi gestiti e
per un sollevato totale annuo pari a
151.454.682 m3 di acqua.
La distribuzione areale dei prelievi
idrici evidenzia che i maggiori quantitativi vengono erogati dal pubblico
acquedotto, con un prelievo totale
del 80.09% rispetto a quello autonomo del 19.91%.
Il rapporto dato dal consumo totale
di acqua per unità di superficie riferito a ciascun Comune ha portato alla suddivisione dei valori ottenuti
nelle classi di prelievo totale annuo
riportate in Tabella 2.
I Comuni che registrano i consumi
idrici più alti per unità di superficie
(classe 4) sono Cinisello Balsamo,
figura 1 - carta con distribuzione dei consumi totali
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niti da numerosi studi in questo
to delle acque sotterranee, l’art. 4
tivi, conseguentemente oggetto di
campo sono molto variabili, in quan-
prevede l’individuazione degli obiet-
monitoraggio e classificazione al fi-
to il volume di acqua consumato per
tivi minimi di qualità ambientale
ne del raggiungimento degli obietti-
giorno e per utente è sottoposto a
per i corpi idrici significativi, carat-
vi di qualità ambientale.
fluttuazioni orarie, giornaliere, sta-
terizzati da accumuli d’acqua nel
Il monitoraggio della falda si inseri-
gionali e annuali.
sottosuolo di consistente interesse
sce nell’ambito delle misure di tute-
idrogeologico e significato ecologico.
la previste dal già citato D.Lgs. n.
monitorare la falda
nell’attuale quadro
normativo
Obiettivi che dovranno essere rag-
152/1999 ed è finalizzato alla carat-
giunti attraverso l’attuazione dei
terizzazione dei corpi idrici sotterra-
Piani di tutela delle acque, elabora-
nei e alla definizione dei relativi
La disciplina in materia di tutela
ti a stralcio dei Piani di Bacino pre-
obiettivi di tutela.
delle acque dall’inquinamento det-
visti dall’art. 17 della Legge 18
ARPA Lombardia effettua, in corri-
tata dal Decreto Legislativo 11
maggio 1989, n. 183 in materia di
spondenza dei punti di controllo del-
maggio 1999, n. 152 e successive
difesa del suolo.
la rete regionale, il monitoraggio
modifiche, individua le acque sot-
La Regione Lombardia, con propria
qualitativo delle acque sotterranee
terranee quali corpi idrici destina-
deliberazione n. VII/12127 del 14
attraverso il campionamento e l’a-
tari delle misure di prevenzione e
febbraio 2003, ha recentemente in-
nalisi semestrale delle acque di fal-
tutela contenute nel decreto stesso.
dividuato nel nostro territorio tre
da e il monitoraggio quantitativo,
Al fine della tutela e del risanamen-
acquiferi come corpi idrici significa-
con cadenza mensile, attraverso le
misure dei livelli piezometrici. A
supporto delle attività di monitorag-
figura 2 - andamento locale della falda freatica
gio effettuate in applicazione del
D.Lgs. n. 152/1999, intervengono le
misure di controllo periodico annuale previste dalla LR n. 62/1985 che,
attraverso la DGR IV/4752 del 20
dicembre 1985, sottopone i pozzi privati ad uso non potabile (e quindi ad
uso prevalentemente produttivo e/o
di servizio), con portata superiore a
150.000 mc/anno attingenti a falde
idriche comprese fra i 30 e i 100 m di
profondità, a un controllo analitico.
la qualità delle acque
sotterranee
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I dati sullo stato qualitativo degli
acquiferi nell’area a nord di Milano
evidenziano un chiaro stato di degrado delle riserve idriche sotterranee meno profonde. L’acquifero
tradizionale, intensamente sfruttato per il prelievo di acque e idrogeologicamente vulnerabile, si ca-
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ratterizza per la presenza di composti organoalogenati, sostanze dotate di scarsa solubilità in acqua e
figura 3 - concentrazione massima di nitrati nella falda
tradizionale (2000)
resistenza alla biodegradazione
che ne conferisce un elevato grado
di persistenza; queste stesse sostanze sono presenti sul territorio
come pennacchi variamente localizzati. Contaminazioni da percloroetilene sono state per esempio identificate nelle zone a nord di Milano,
Cormano, Sesto San Giovanni e Cologno Monzese. Significativa è altresì la presenza di questa sostanza
nella zona di Biassono.
Altro inquinante presente in concentrazione significativa è il parametro nitrati, sostanza tipicamente proveniente dalle attività agricole e dalle perdite delle reti fognarie. La distribuzione dei nitrati nel
nostro territorio, come riportato in
Figura 3, indica la presenza nella
stesse e definire quindi gli inter-
pre più dipendenti dalle ricchezze
falda freatica di concentrazioni su-
venti di disinquinamento.
naturali del nostro territorio.
periori ai 50 mg/l, nelle aree più
Si sottolinea che le acque erogate
Lo sfruttamento delle acque sotter-
orientali dove sono più diffuse le
dagli acquedotti risultano controlla-
ranee dovrà sempre più essere orien-
pratiche agricole rispetto alle atti-
te e a norma; le contaminazioni so-
tato a un uso razionale delle risorse
vità industriali.
no infatti da riferirsi alle acque
idriche, dando priorità, come già pre-
Ci sono inoltre alcune contamina-
“grezze” di falda.
vede la Legge n. 36/1994, agli utilizzi
più nobili e, comunque, riservando
gli acquiferi più profondi e protetti ai
industriale, oltre ai fitofarmaci pro-
i controlli ambientali
e la prevenzione
venienti dalle aree ad uso agricolo.
Gli interventi nell’area a nord di
In Lombardia questo principio è
Ferro, manganese, ammoniaca e
Milano finalizzati al controllo delle
espressamente richiamato nella
idrogeno solforato sono invece inqui-
opere di captazione, al monitorag-
DGR VI/47582 del 29 dicembre
nanti naturalmente presenti nelle
gio della falda acquifera e alla veri-
1999 che riporta: “la ricerca, l’estra-
falde profonde che, come già accen-
fica delle conoscenze idrogeologi-
zione e l’utilizzazione delle acque
nato, sono caratteristici di ambienti
che e idrochimiche costituiscono un
sotterranee da falde profonde è ri-
confinati e scarsamente ossigenati.
processo fondamentale per assicu-
servata all’uso idropotabile ed al
Il Dipartimento di Monza studia
rare la tutela e salvaguardia delle
consumo umano”.
le contaminazioni riscontrate ef-
riserve idriche presenti nel nostro
Rimane obiettivo fondamentale il ri-
fettuando delle indagini idrogeo-
sottosuolo; risorse necessarie a ga-
sanamento della falda superficiale,
chimiche al fine di definire l’e-
rantire livelli di sviluppo economi-
risorsa fondamentale per un futuro
stensione delle contaminazioni
co e sociale ormai elevati ma sem-
ambientalmente sostenibile.
tiche e metalli dovute all’attività
prelievi per uso idropotabile.
ambiente e sviluppo • 5/2003
zioni relative a sostanze farmaceu-
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