Verga: da Nedda a Vita dei campi
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Verga: da Nedda a Vita dei campi
GIOVANNI VERGA: DA NEDDA AL VERISMO Nel 1874 pubblicò il primo bozzetto siciliano, Nedda, ambientato nel mondo popolare della sua terra. Tappa intermedia verso l’approdo al Verismo. Nel 1880 esce la raccolta di novelle Vita dei campi: è l’approdo definitivo al Verismo L’attenzione si sposta sul mondo degli umili e il narratore è esterno alla vicenda, ma ancora sono presenti i suoi interventi e commenti Motivi per cui si afferma il Verismo Prima novità: viene assunta la loro prospettiva linguistica e culturale Prima edizione di Vita dei Campi con 8 novelle Possiamo considerare tutte le novelle come una specie di prologo dei Malavoglia Quasi tutte le novelle si fondano sull’opposizione tra un personaggio DIVERSO rispetto alla norma della collettività rurale, rappresentata dal narratore anonimo: chi si oppone all’etica dominante viene condannato dal gruppo. Esclusione dalla società La protagonista vive una condizione di estraneità ed esclusione Altra tematica è l'amore - passione Capuana aveva appena recensito l’Assommoir di Zola Capuana va ad abitare a Milano e con Verga dà vita ad un gruppo per creare anche in Italia il romanzo moderno Venne diffusa l’Inchiesta di Sacchetti e Sonnino che svelava le condizioni di vita nel Sud In Fantasticheria troviamo l’ideale dell’ostrica che si attacca allo scoglio a cui la fortuna l’ha lasciata cadere ed è in grado di sopravvivere solo se rimane attaccata lì (così come fanno coloro che appartengono al mondo descritto da Verga) Pessimismo L’autore sceglie una narrazione impersonale, che consiste nell’ “eclissi” dell'autore e nella “regressione” della voce narrante dentro il punto di vista del mondo popolare. Il lettore deve essere messo di fronte al fatto, nudo e schietto, senza la mediazione dell’autore Il narratore racconta i fatti dall’interno di quel mondo a cui i personaggi appartengono e spesso non delinea i personaggi con una particolare simpatia, anzi descrive il tragico destino dei protagonisti con sarcasmo e aggressività Verga descrive la Sicilia, col suo mondo di “primitivi” (pescatori, contadini, minatori), gente semplice sempre in lotta per la vita; le loro passioni, proprio perché istintive e non falsate dal controllo imposto dalle convenzioni sociali borghesi e aristocratiche sono più vere e genuine