Fuga invernale nel regno dei colori: la baja di Acapulco

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Fuga invernale nel regno dei colori: la baja di Acapulco
Fuga invernale nel regno dei colori: la baja di Acapulco
28 November 2016
Pochi paesi al mondo sono variopinti come il Messico: le spiagge
dorate, i tetti delle case, le processioni e i fuochi d’artificio, i fiori e
le piante tropicali. Un’indimenticabile gioia per gli occhi (e non
solo).
You can’t say no in Acapulco
Perché qui “gli innamorati cantano invece di parlare e ballano invece di camminare”. E poi ci
sono le stelle — tante — che brillano, e l’atmosfera è magica notte e giorno. Davvero: “non puoi
dire di no ad Acapulco”. Così cantava un filiforme Elvis Presley, circondato dai mariachi in divisa
d’ordinanza (sombrero e chitarra, ovviamente). Era il 1963, e se date uno sguardo al video
su Youtube vi sembrerà preistoria, eppure il mood non è cambiato granché da quelle parti.
Certo, Acapulco si è sviluppata in modo sfrenato in altezza e le sue spiagge sono — quasi
sempre — affollate di turisti (per il 75% messicani), ma la sua splendida baja la rende ancora
speciale: un’ampia falce di sabbia dorata punteggiata di palme e, dietro i grattacieli bianchi
degli hotel, le colline della sierra coperte di giungla.
Insomma, benvenuti ai Tropici, nel senso più vero del termine: un tripudio di colori, suoni e
profumi, dove scappare quando qui da noi è tutto grigio e fa freddo.
Vita da spiaggia tropicale
Acapulco, sfacciata e divertente, è la regina delle località turistiche messicane. Sulle sue
spiagge potete provare qualsiasi tipo di attività sportiva: dallo snorkeling al parasailing, dalla
battuta di pesca al surf, dalle moto d’acqua alla banana boat.
Ma se dovete scegliere una sola cosa da fare, assicuratevi di vedere lo spettacolo più famoso:
le evoluzioni dei clavadistas. I temerari tuffatori d’altura si lanciano dai 35 m delle cime di La
Quebrada dritti in un canale roccioso, sincronizzando il tuffo per centrare l’onda in arrivo e
assicurarsi che l’acqua sia abbastanza profonda da non toccare il fondo. L’ultimo tuffatore,
quello dello spettacolo delle 22.30, si lancia nell’oscurità (i riflettori vengono spenti) con
due torce infuocate nelle mani. A poche ore da un tramonto mozzafiato, un altro spettacolo
imperdibile per gli occhi che potete gustare dalla strada senza dover pagare nulla!
A proposito, da queste parti piove in genere solo due mesi all’anno (settembre e ottobre),
mentre solitamente il sole brilla con intensità e si riflette sulle pareti immacolate delle case, sulle
onde del mare, sugli specchi d’acqua delle piscine. Non dimenticate quindi di proteggere gli
occhi con occhiali da sole con lenti adeguate anche quando vi sembra di stare all’ombra!
Com’è profondo e colorato il mare
Una baia non significa solo spiagge. Da Mismaloya, mitica località sospesa tra mare e giungla,
dove John Huston girò La notte dell’iguana nel 1964, si parte in barca per un’escursione a Los
Arcos, un magico parco sottomarino intorno a un complesso di isole. Imperdibile per chi ama
osservare la fauna acquatica. Una sorprendente moltitudine di pesci variopinti — pappagallo,
angelo, matita, ombrine e molti altri — popola infatti le pareti rocciose e il fondo sassoso
dell’oceano.
Le specie vegetali
L’intera baia di Acapulco è punteggiata da altissime palme da cocco, che in alcuni casi
formano vere e proprie foreste; alle sue spalle, nella Barra di Potosì, si estende la famosa
Laguna: una foresta di mangrovie brulicante di uccelli. Ma se amate le piante tropicali, non
perdetevi i Giardini botanici Vallarta, oltre 20 acri coperti da orchidee messicane, agave blu
e piante esotiche dalle forme e dai colori più incredibili, attraversate da un fiume dove è anche
possibile fare un bagno.
Il retaggio coloniale
Se invece cercate una città dove respirare un’aria da Vecchio Mondo, spingetevi fino a Colima,
nell’entroterra, coloniale ed elegante, sovrastata dalla forma perfettamente conica del Volcán de
Colima, con un clima più fresco che sulla costa e una temperatura di 25° pressoché costante.
La sua attrattiva principale sono le piazze ombreggiate o jardín — Colima è nota come la “Città
delle Palme” — e i numerosi cortili, circondati da case bianche con i tetti di un rosso acceso.
Fondata nel Cinquecento, Colima è la seconda città più antica del Messico, con una grande
tradizione culturale, come dimostrano l’Università, i costumi e il folklore: se siete da queste
parti in febbraio non perdetevi il Día de la Candelaria (il 2 del mese) per i suoi balli, le
processioni e i fuochi d’artificio che sembrano non finire mai.
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