Stars Collection - FederlegnoArredo

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Stars Collection - FederlegnoArredo
Stars Collection
by Marco Bonetto
Attrazione gravitazionale
Cosa succede quando un marchio diviene così famoso da
indicare una tipologia? Una categoria di prodotti?
Si parla di volgarizzazione del marchio, onomastica
industriale, antonomasia, marca-prodotto, sostituzione
metonimica, o più semplicemente di sinonimo.
Ma che succede quando a un brand così forte si accosta un
altro brand con altrettante valenze? Scontro tra titani. Se
Ianiro che da sempre è sinonimo di proiezione e
conduzione della luce per set cinematografici, televisivi,
fotografici, incontra il genio e il portato del marchio
Bonetto, allora si creano reazioni a catena.
Ianiro non è più Cinecittà; Bonetto non è più l'incipit del
design nel nostro Paese. Ma chi porta questi nomi, salendo
sulle spalle dei giganti, vede più in là. Vede molto più in là
rileggendo tradizione e capacità progettuale, di entrambi, si
badi bene. Sia la capacità produttiva e di ingegnerizzazione
di Ianiro, sia l'esperienza e la visione progettuale di Bonetto
design.
Nascono oggi dei prodotti che sono geneticamente il
risultato della storia, nel presente, guardando al futuro.
Ma nell'epoca che ci è dato di vivere, come dice un altro
mostro sacro del nostro progetto, Gio Ponti, “Non esiste il
passato. Tutto è simultaneo nella nostra cultura. Esiste solo
il presente, nella rappresentazione che ci facciamo del
passato e nell'intuizione del futuro”.
Giorgio Tartaro
La collezione di stelle Ianiro ispira la Stars Collection di Marco Bonetto
In un gioco di parole, le Stelle di Marco Bonetto, attori di
Hollywood che hanno girato film epici a Cinecittà, si ispirano
alle Stelle del catalogo Ianiro.
Roma fu luogo eletto per le produzioni di ambientazione
storica americane in Italia. Proprio in quegli emozionanti anni
‘50 l’azienda, affrancandosi da un accordo di fabbricazione
licenziatario con un noto costruttore di Los Angeles, lancia la
sua prima ed esclusiva linea di proiettori IANIRO che fù
chiamata SIDERALE perché riprendeva i nomi delle stelle più
luminose: Mizar, Polaris, Castor, Pollux Vega e Nova. La linea
fece scalpore e fù subito successo mondiale perché riduceva
drasticamente ingombri e pesi tipici dei proiettori americani
dell’epoca, migliorando le emissioni luminose.
Ognuno di questi proiettori è legato ad un film particolare.
I Castor, utilizzati in Sardegna nelle riprese di Cartagena
con Marlon Brando. I Polaris, i Pollux e i Vega, nelle
scenografie grandiose di Ben Hur con Chartlon Eston e
Cleopatra con Elisabeth Taylor e Richard Burton. I Nova,
realizzati appositamente per la scena del sole che di nuovo
sorge e penetra l’Arca dopo il diluvio universale nella Bibbia
di John Houston. Impossibile citare tutti i film realizzati
con i proiettori Ianiro dell’epoca. Senza dimenticare tutto il
grande Cinema italiano degli anni ’60 dal neorealismo alla
commedia all’italiana. Ricordi e emozioni dei fratelli Ianiro
sui backstage di queste produzioni che hanno portato il
mito di Cinecittà e della Dolce Vita nel mondo, a tu per tu
con i loro protagonisti. Che privilegio indimenticabile.
Ma di questo mondo, ancora così vivo nel nostro
immaginario, i dettagli, gli aneddoti, i volti diventano
sfocati, e i prodotti stessi Ianiro si inquinano di elementi
non originari, si espongono pericolosamente alla perdita di
identità in una marea incontenibile di cloni.
Le persone che hanno contribuito a questa eccellenza non
saranno con noi per sempre ed alcune ci hanno già lasciato.
I prodotti si perderanno tra vecchi Studios, per lo più adibiti
a contenitori di stanchi format televisivi, e Parchi lampade
stracolmi di cineserie, travolti dall’evoluzione tecnologica o “devoluzione” tecnica? - e rottamazioni. Un processo
inevitabile.
Ma che non ci rende nostalgici, tutt’altro! Ci spinge invece
a guardare dritti avanti.
Il mio sforzo personale allora non è tanto volto alla riedizione
del puro vintage Ianiro, operazione commerciale certamente
più remunerativa, ma progettualmente sterile e banale.
Non ci interessa il ricordo immobile. Ma la rinascita.
Non fondiamo un museo di rottami. Ma un cantiere di
nuove forme.
Non vogliamo conservare la loro meccanica. Ma far rivivere
il loro spirito.
Una mutazione di pelle nel design d’arredo e una
trasfusione di sangue con una nuova funzionalità domestica.
Ma il DNA è sempre lo stesso.
Quale terza generazione Ianiro, ecco l’eredità vivente che voglio.
Grazie Marco.
Fabrizia
Stars Collection
Marlon • Marilyn
Vega
Pollux
Castor
Polaris
Mizar
Le lampade da terra di questa prima linea
pensata da Marco Bonetto, di gusto
deliziosamente retro, hanno due precisi
riferimenti Ianiro.
Marlon, nel proiettore Castor 2.000W a
lente di Fresnel, della linea Siderale anni
’50. Utilizzato per la prima volta sul set
di Cartagena con Marlon Brando, era
potente per far luce sui soleggiatissimi set
della Sardegna, ma robusto e compatto
per vincerne i terreni brulli e impervi.
Marilyn, nel popolarissimo diffusore
Blonde 2.000W senza lente, della iconica
linea Ianebeam anni ’60. Dal suo colore
tipico biondo nacque il soprannome di
Blonde, appunto la nostra Marilyn che
insieme al Redhead 1000W, rosso
mandarino, vendette milioni di unità nel
mondo.
Castor, proiettore per dirigere la luce.
Blonde, diffusore per spandere la luce.
Ma Marlon e Marilyn, nel sapiente e
volutamente irriverente gioco di Bonetto,
si scambiano il ruolo.
Il proiettore vestendosi di un Soft tube, il
diffusore vestendosi di una lente Fresnel.
Un gioco non sterilmente estetico, ma
che rispetta con veridicità le prestazioni
funzionali originarie addizionando o
sottraendo accessori, perfettamente
aderenti a quelli dei proiettori
cinematografici e televisivi.
Stars Collection
La rievocazione dell’essenza di una grande storia
Marlon
Marilyn
Marilyn & Marlon sono lampade
che, in un gioco di assenzaessenza di elementi funzionali
rispetto ai proiettori originali,
sono strettamente connesse l’una
all’altra.
L’assenza di un corpo materico e
pieno, sostituito da un frame
tubolare, produce un design
essenziale, ma con chiari e forti
riferiementi estetici al design del
passato.
Un minimalismo formale
spogliato del superfluo, che allo
stesso tempo mantiene forte il
carattere del prodotto,
caratteristiche adatte per
diventare un vero e proprio
protagonista di ogni ambiente.
I materiali morbidi e i colori caldi
partecipano a rendere Stars
Collection ideale per il mondo del
furniture e dell’arredo.
Stars Collection
Audrey
Con Audrey, lo stile retro lascia spazio
alla contemporaneità. Quella che
richiamando elementi classici non passa
mai di moda. Anche Audrey Hepburn fù
illuminata sul set di Vacanze Romane
girato a Roma con Gregory Peck, dai
proiettori Ianiro di Cinecittà.
Qui, l’ elemento di richiamo più forte al
catalogo Ianiro è il supporto, che
ripropone gli snodi dell’ inconfondibile
braccetto Ianiro
320 e che
accoppiato o
meno alle Pinze,
è sempre stato
elemento identificativo del marchio.
Il braccetto era ispirato alla Cremère
francese, bandierina nera 25x40cm, che
montata appunto su degli snodi o nastri,
veniva fissata sul set per tagliare e
orientare i fasci di luce dei proiettori sul
set. Lo snodo a sfere d’ottone fu un
perfezionamento Ianiro.
Il sofisticato paralume che ricorda
l’iconico cappello a falde larghe di
Tiffany, richiama
anche le forme del
diffusore Ianiro
530.
Stars Collection
La rievocazione dell’essenza di una grande storia
Audrey
Audrey è una
lampada che si
ispira allo storico
braccetto snodato
320, che oggi si
emancipa e diventa
piantana.
Grazie alle palette direzionabili Audrey
può avere due differenti utilizzi della
luce. Quando tutte le palette sono
chiuse, la luce viene
riflessa e sbalzata indietro, ideale per
una luce diffusa e da ambiente.
La seconda conformazione, con
le palette aperte, permette di
direzionare il fascio di luce, più
performante e diretto rispetto alla
precedente.
Il corpo illuminante è
predisposto di agganci
che permettono
l’aggiunta di filtri con
differenti fantasie così da
creare le medesime
suggestioni che i filtri
fotografici consentono
nel mondo
cinematografico.
Stars Collection
Gregory
Gregory è forse il prodotto
che cita più dichiaratamente
un vintage Ianiro, lo Juno anni
’50.
Juno era l’illuminatore monolampada più potente della
gamma Surcolor, fino a
1500W con 10.000 Lux a 3
metri ! Straordinariamente
efficace sia in studio che in
riprese notturne. Senz’altro
casuale per Ianiro, il cui design
era asservito alla funzionalità,
ma non per Bonetto, la
caratteristica forma a turbina
di questo vero e proprio
motore di luce turbo
dell’epoca.
Un involucro slanciato,
aerodinamico. Complemento
di arredo di sicuro impatto
nell’ambiente e accattivante
per l’occhio ma sempre di
classe, come Gregory Peck
accanto a Audrey in un film
indimenticabile della
collezione Ianiro anni ‘50,
Vacanze Romane.
Stars Collection
La rievocazione dell’essenza di una grande storia
Gregory
Il concetto è stato di
reinterpretare la
tradizione delle illuminazioni
scenografiche, in un oggetto
elegante, fluido e dinamico.
Assemblato a mano, con
materiali pregiati come il
legno e l'alluminio.
La tecnologia led combina
potenza e consumo
energetico ridotto,
permettendoci una maggiore
libertà nel design.
La stessa dinamicita' si ritrova
sul supporto a gambe, solido
che abbina legno e alluminio.
Stars Collection
La rievocazione dell’essenza di una grande storia
Gregory
Stars Collection
Elizabeth & Richard
Come per Audrey, il carattere di questa
linea emerge dal supporto fortemente
identificabile con le Aste snodate 330 del
catalogo Ianiro. Le Aste, dette anche
americane perché utilizzate sui set
hollywoodiani, avevano la stessa funzione
dei braccetti, sostenere panni e teli per
tagliare e diffondere la luce sul set, ma di
dimensioni maggiori, 60x40cm. Il robusto
snodo assicurava il
fissaggio delle aste
durante le riprese
senza perdere il
posizionamento dei
teli.
Il lusso delle finiture, la ricchezza degli
effetti di luce creati dalle sfoglie di LED
trasversali rispetto al paralume, i colori
saturi e brillanti, richiamano la finezza e
lo sfarzo dei set di uno dei film più
mitici della serie Epica di Cinecittà,
Cleopatra. Con Elisabeth Taylor e
Richard Burton il film fu interamente
girato tra le raffinatissime e complesse
scenografie costruite
dalle abili mani degli
artigiani degli Studi
di Roma, e
illuminato con
proiettori Ianiro.
Stars Collection
La rievocazione dell’essenza di una grande storia
Richard
Elizabeth
Elizabeth & Richard, sono corpi luce
dove protagonista è la struttura.
Ispirati agli snodi storici 330 del
brand, ne mantengono le
caratteristiche di dinamicità
e versatilità.
Il design si presenta con forme
semplici e linee guidate dallo stile
di un tempo dal sapore retrò.
I materiali pregiati le attribuiscono
eleganza, tuttavia presenta anche
un carattere innovativo
determinato dal corpo illuminante.
I led, disposti a raggera creano un
effetto di sospensione, rafforzato
da una fascia semitrasparente
presente sul paralume, creando
effetti di luce particolari.
Il corpo illuminante è
predisposto di agganci
che permettono
l’aggiunta di filtri con
differenti fantasie così da
creare le medesime
suggestioni che i filtri
fotografici consentono
nel mondo
cinematografico.
www.ianirodesign.com
I modelli descritti sono depositati. Il marchio Ianiro design è registrato.