Il giornale degli studenti del liceo Caccioppoli Giugno 2008
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Il giornale degli studenti del liceo Caccioppoli Giugno 2008
FuoriClasse Giugno 2008 Il giornale degli studenti del liceo Caccioppoli Liceo Scientifico Statale “Renato Caccioppoli” - Via Nuova del Campo, 22/R - Napoli In questo numero Lo scandalo delle “morti bianche” Pena di morte: moratoria internazionale Forum/Elezioni politiche 2008 Napoli, tra cumuli di immondizia e illegalità diffusa 1 Diario di classe Cinema/I film del cineforum 2007-2008 Scuole aperte/Volontari si diventa Sport/Campionati scolastici Musica/I Negramaro Auguri, FuoriClasse! Auguri, FuoriClasse! Auguri, FuoriClasse! Auguri, FuoriClasse! Auguri, FuoriClasse! Auguri, FuoriClasse! Auguri, FuoriClasse! Auguri, FuoriClasse! Auguri, FuoriClasse! Auguri, FuoriClasse! Auguri, FuoriClasse! Auguri, FuoriClasse! Auguri, FuoriClasse! uguri, FuoriClasse! Auguri, FuoriClasse! Auguri, FuoriClasse! Auguri, FuoriClasse! di Gisberto Rondinella e Stefania Russo Auguri, Fuoriclasse! Auguri al nostro giornale che finalmente vede la luce e nasce grazie all’impegno di un nutrito gruppo di studenti. Fuoriclasse, il nome che abbiamo scelto con un vero e proprio referendum tra gli studenti, richiama l’idea che questo giornale è pensato, scritto e redatto oltre l’aula, ma sottintende anche un pizzico di presunzione: vuole essere, nel suo piccolo, un “giornale coi fiocchi”! Auguri, dunque, e accingiamoci a leggerlo. In questo primo numero richiamiamo l’attenzione del lettore su una serie di questioni all’ordine del giorno oggi, come la drammatica realtà delle “morti bianche”. In “Forum” tante sono le questioni presentate e dibattute dai nostri redattori e collaboratori: si va dalle elezioni politiche 2008 alle emergenze infinite che degradano la nostra Napoli. In una scuola come la nostra, ricchissima di proposte formative integrative, è praticamente impossibile, in poche pagine, rendere conto di tutto, come avremmo voluto fare: alla fine ne presentiamo solo alcune in “Diario di classe” e “Scuole aperte”. In un giornale che si rispetti non possono mancare, infine, pagine di sport, di cinema, di musica. Tutti gli articoli sono brevi: abbiamo fatto questa scelta convinti che spesso, se non sempre, moltiplicare le parole non serve, anzi l’efficacia di una comunicazione è quasi sempre inversamente proporzionale alla lunghezza di un testo. Infine, è necessario precisare che i singoli articoli, in genere, esprimono il pensiero dell’autore e non quello dell’intera redazione. Ma ora buona lettura e fateci conoscere le vostre considerazioni sul nostro giornale “Fuoriclasse”. FuoriClasse Il giornale degli studenti del liceo Caccioppoli Direttori: Gisberto Rondinella (IV C) e Stefania Russo (V C). Segretaria di redazione: Arianna Medugno (III B). Capiredattori: Matteo Barbato (IV C), Angela D’Angelo (II F), Arianna Medugno (III B), Giuseppe Senese (IV C). Redazione: Achille Damasco (III A), Pietro D’Angelo (I F), Claudia De Luca (II F), Viviana Manco (IV C), Cristiano Paudice (IV C), Pasquale Reccia (III D), Nicoletta Sica (III C), Ferdinando Verolino (I D). Fotografie: Simona Giansante (III B). Disegni: Cristiano Paudice (IV C). Rielaborazione al computer delle immagini: Claudia De Luca (II F). Docente: Antonio Spagnoli. Hanno collaborato a questo numero: Michele Amura (II A), Antonella Coppola (IV B), Antonella Cusimano (IV B), Emanuele Monticelli (II F), Angelo Palladino (IV E), Christian Pugliese (IV E), Emiliana Raduazzo (IV G), Mariarosaria Solla (IV B), Giuseppe Sica (V B). La foto di copertina è della prof.ssa Giuseppina Di Guida ed è stata scattata nel corso di una delle attività del progetto “Volontari si diventa”. Per comunicare con la redazione: [email protected]., [email protected] Il giornale è pubblicato anche in formato elettronico sul sito web del liceo: www.liceocaccioppoli.it. Liceo Scientifico Statale Renato Caccioppoli Via Nuova del Campo, 22/R Tel. 0817805620 2 I singoli articoli, salvo diversa indicazione, esprimono il pensiero dell’autore e non quello dell’intera redazione. Confindustria critica, sindacati favorevoli Sicurezza sul lavoro, approvato il Testo unico di legge Prevenzione e sanzioni più severe per porre fine alla tragedia delle “morti bianche” di Giuseppe Senese Il 5 Dicembre 2007, sette Tutte norme “positive”, che operai dell’acciaieria potrebbero portare ad una “Morti bianche”, Thyssen Krupp di Torino diminuzione delle morti un’assurda ecatombe muoiono a causa di un “bianche”. La difficoltà, incendio scoppiato in però, sta nella loro applicafabbrica. In seguito a zione. In questo senso, 1956 3.900 quest’episodio, è sempre più vanno viste le norme 1961 4.418 impellente il bisogno di riguardanti le sanzioni per 1963 4.644 normative più efficaci le aziende inadempienti, che riguardanti la sicurezza sul si sono inasprite. Per i 1966 3.744 lavoro, per assicurare a tutti datori di lavoro che non 1971 3.594 i lavoratori quel diritto rispettano le norme, in 1976 2.793 “alla salute” sancito dalla quelle aziende dove la salute 1981 1.919 nostra Costituzione e per dei dipendenti è particolar1986 2.083 evitare che si continuino a mente esposta, ad esempio, è 1991 1.941 verificare quegli “incidenti” previsto l’arresto da 6 a 18 1996 1.372 che provocano tre o quattro mesi. Il giudice, però, dovrà morti al giorno. Dopo circa convertire la detenzione in 2001 1.546 quattro mesi dal rogo di ammenda, se l’azienda si 2006 1.341 Torino, così, il primo aprile, metterà in regola. il Governo approva il Testo Il Testo unico è stato Fonte: www.inail.it unico sulla sicurezza sul accolto negativamente da lavoro. Questo testo introConfindustria, che ha duce alcune novità rispetto criticato soprattutto le alle leggi precedenti, fra le sanzioni previste, mentre è quali norme che cercano di realizzare un stato valutato positivamente dai sindacati, cambiamento di mentalità, consistente nel che hanno il dovere di segnalare eventuali far comprendere che investire nella sicurezza irregolarità agli organi preposti al controllo, paga. Come dimostrano i dati INAIL, infatti, ossia le ASL, gestite dalle regioni, e l’ispettole aziende che investono nella sicurezza, rato al lavoro, gestito dal Ministero. Il Testo riducendo il numero degli infortuni, contenunico approvato si riferisce, chiaramente, al gono la spesa sanitaria, aumentano le ore lavoro legalizzato, ma vi sono anche i morti lavorative, riducono la pressione fiscale e, di delle aziende illegali e criminali che spariscoconseguenza, aumentano la loro produttivino nel silenzio, senza la possibilità di denuntà. Fra queste norme, vi sono la formazione ce o proteste. Secondo le stime della CGIL, obbligatoria sulla sicurezza per datori e infatti, i lavoratori in nero sono circa 5 dipendenti, la redazione di un documento di milioni e la ricchezza illegale e criminale valutazione del rischio e l’istituzione di un costituisce il 40% della ricchezza totale del rappresentante della sicurezza territoriale. Paese. 3 No alla Pena di Morte Campagna Internazionale promossa dalla Comunità di Sant’Egidio APPELLO PER UNA MORATORIA INTERNAZIONALE DELLA PENA DI MORTE Noi sottoscritti firmatari dell’appello, convinti che la pena di morte - sia negazione del diritto alla vita riconosciuto universalmente - sia pena finale, crudele, disumana e degradante, non meno abominevole della tortura - sia incapace di combattere la violenza, in realtà legittimazione della violenza più completa: quella che recide la vita umana, a livello degli stati e delle società - disumanizzi il nostro mondo dando il primato alla rappresaglia ed alla vendetta, mentre elimina gli elementi di clemenza, perdono e riabilitazione del sistema della giustizia Invitiamo tutti anche quanti sostengono l’uso della pena di morte a riflettere serenamente sulla necessità di una sospensione delle esecuzioni: - Oggi nel mondo più della metà degli stati non utilizzano la pena di morte, alcuni l’hanno abolita totalmente, mentre altri hanno deciso, nei fatti, di non metterla in pratica - Le Nazioni Unite riconoscono l’assenza di dati capaci di dimostrare che il suo uso sia un deterrente efficace contro i crimini più efferati - Da anni i reati gravi non hanno subito alcuna riduzione significativa, lì dove la pena di morte è stata reintrodotta - Esistono metodi alternativi di grande efficacia per proteggere la società anche da quanti abbiano commesso i crimini più orribili. - La logica crudele di “vita per vita” è avvertita come arcaica e inaccettabile in gran parte del nostro pianeta. Il sistema giudiziario praticamente ovunque cerca di superare questo modo inumano di trattare persone che hanno commesso crimini, anche i più gravi - Nei paesi democratici, il costo della pena di morte è più alto del costo della detenzione a vita PER TUTTE QUESTE RAGIONI CHIEDIAMO AI GOVERNI OVUNQUE NEL MONDO DI OSSERVARE UNA MORATORIA INTERNAZIONALE DELLA PENA DI MORTE 4 Disegno di Cristiano Paudice Determinante l’impegno dell’Italia Pena di morte: finalmente è arrivata la moratoria internazionale Dopo un iter lungo tredici anni, l’assemblea generale dell’ONU ha finalmente dato il via libera alla moratoria contro la pena capitale nel mondo di Giuseppe Senese È un passo in avanti compiuto da tutta l’umanità, ma ottenuto soprattutto grazie al grande impegno della Comunità di Sant’Egidio, che ha raccolto le firme di cinque milioni di persone che hanno sottoscritto l’appello per la moratoria sulla pena di morte, e dell’Italia, che le presentate all’ONU ed ha contribuito, “una volta tanto” verrebbe da dire, a diffondere pace e giustizia nel mondo. Dopo un iter lungo tredici anni, il 19 Dicembre 2007 l’assemblea generale dell’ONU ha finalmente dato il via libera alla moratoria contro la pena di morte nel mondo. I voti favorevoli sono stati 104, quelli contrari 54, le astensioni 29. La moratoria, nonostante non sia vincolante, porta con sé un grande peso politico e morale e rappresenta uno strumento di pressione, nelle mani dei governi, verso i paesi che ancora approvano l’”omicidio di Stato”. Questo è un ulteriore passo in avanti di una battaglia di civiltà, che mira all’abolizione totale della pena capitale, iniziata nel 1994, quando una bozza di risoluzione fu battuta al Palazzo di Vetro per soli 8 voti. Nel 1999, una risoluzione dell’UE fu prima presentata e, poi, ritirata. Nonostante i fallimenti precedenti, tuttavia, l’Italia ci ha riprovato e, alla fine, ha ottenuto ciò che voleva, dimostrando che le battaglie per i diritti fondamentali dell’uomo vanno combattute fino in fondo, anche se, a prima vista, sembrano utopie. Questo rappresenta, dunque, un incentivo a proseguire la lotta per arrivare all’abolizione completa della pena di morte nel mondo. I dati, aggiornati al primo Gennaio 2007, rivelano che ben 69 paesi mantengono ancora in vigore la pena capitale, mentre 11 paesi l’hanno abolita, eccetto che per reati eccezionali. Fra i paesi che continuano a mantenerla in vigore, 24 appartengono all’Africa, 32 all’Asia, 1 all’Europa, 14 all’America. Nel 2006 sono state eseguite 5.628 esecuzioni, delle quali la maggior parte in soli 6 paesi: Cina, Iran, Pakistan, Iraq, Sudan e USA. Occorre sottolineare, tuttavia, che non si hanno dati certi riguardo alle condanne a morte e le esecuzioni, poiché essi si basano su informazioni provenienti da associazioni per la difesa dei diritti umani, dai massmedia e da informazioni governative non sempre veritiere, soprattutto se provengono da paesi dove l’applicazione della pena di morte è considerata segreto di Stato. La pena capitale è da ritenersi inaccettabile in qualsiasi paese “civile”, in quanto rappresenta una punizione inumana, che non offre alcun contributo alla lotta contro il crimine, poiché non funge assolutamente da deterrente, come ha evidenziato un’indagine condotta dall’ONU nel 2002, e viola il diritto fondamentale di ogni essere umano: il diritto alla vita. 5 Pubblicata la relazione annuale del Ministro della Salute Aborto, boom di medici e paramedici obiettori di coscienza Diminuiscono del 3% le interruzioni volontarie di gravidanza. In cinque regioni si è adoperata la pillola Ru486 per un totale di 1.070 casi nell’anno 2007 di Gisberto Rondinella “La legge 194/78, con la legalizzazione del- Allo stesso tempo sono stati resi pubblici l’aborto, ha favorito la sostanziale riduzione i dati circa l’obiezione di coscienza regiodella richiesta di IVG (interruzione volon- ne per regione: l’aumento è in media taria di gravidanza, ndr), grazie alla pro- dell’8% per ginecologi, anestesisti e permozione di un maggiore e più efficace ricorso sonale non medico. a metodi di procreazione consapevoli, alterna- Vero e proprio boom in Campania dove tivi all’aborto, secondo gli auspici della leg- addirittura le percentuali raddoppiano ge… la legge 194/78 ha permesso un cambia- rispetto all’ultima rilevazione del 2003: mento sostanziale del fenol’obiezione per i meno abortivo nel nostro ginecologi passa dal paese, nonostante la sua ap44,1% all’ 83%.; per gli plicazione possa essere ulteanestesisti dal 40,4% al riormente migliorata”. 73,7%; per il personale Il Ministro Livia Turco non medico dal 50% al così ha concluso, al Par74%. lamento, il suo intervenAncora poco utilizzata la to di presentazione della pillola Ru486 (già impieRelazione annuale sull’atgata da oltre un quarto tuazione della legge 194/ delle donne che scelgono 78. I dati offerti, relativi di abortire in Francia e agli anni 2006 (definitivi) GB) che permette l’abore 2007 (preliminari), deto farmacologico: dal 2005 notano un sensibile calo al 2007 si registrano solo di ricorso all’interruzione 2.353 casi. D’altronde il rivolontaria di gravidanza corso a tale farmaco è ancon un totale di 127.038 cora in fase sperimentale IVG nell’anno passato rinel nostro paese; queste le L’aula di Montecitorio spetto ai 131.018 casi delcinque Regioni che ne l’anno precedente (decrehanno permesso la vendimento del 3%). Lo stesso tasso di ta: Puglia, Trentino, Emilia Romagna, Toabortività è diminuito del 3,1% rispetto al scana e Marche. 2006 per le donne italiane, mentre è in Il Ministro infine ha sottolineato che “la aumento per le donne straniere. legge è stata e continua ad essere non solo effiIl numero indicativo di aborti clandestini cace, ma saggia e lungimirante, profondamente è pari a 15.000 (ultima rilevazione datata rispettosa dei principi etici della tutela della Novembre 2005) ed è relativo, però, alle salute della donna e della responsabilità femsole donne italiane, poiché non si dispo- minile rispetto alla procreazione, del valore sone ancora di cifre attendibili degli indica- ciale della maternità e del valore della vita tori riproduttivi per le donne straniere. umana dal suo inizio”. 6 F F o o r r u u mm Elezioni politiche 2008 F Vince Berlusconi, perde l’Italia!? Tracollo della sinistra. E ora? di Giuseppe Senese di Gisberto Rondinella Il risultato delle urne è inequivocabile: netta vittoria del PdL. Per la terza volta in 14 anni, così, Berlusconi riceve con piacere il “condono”, da parte del “popolo sovrano”, del suo conflitto d’interessi, dei suoi problemi giudiziari, della sua evidente inadeguatezza a governare, inaugurando una sorta di regime, grazie anche ai tanti seggi ottenuti dalla Lega e dal partito-fotocopia di Veltroni. Ha vinto Berlusconi, dunque; ha vinto l’Italia populista, insofferente alle leggi, che vede la politica non come impegno e responsabilità, ma come opportunità. Quale futuro ci attende? Possiamo provare a fare delle ipotesi, basandoci sulla conoscenza dei nostri politici. Nulla o quasi sarà fatto per il tema del lavoro (lotta al precariato, legge 30, ecc.) da un governo che è diretta emanazione della volontà di Confindustria. Vi saranno delle misure ancor più restrittive di quelle previste dalla vergognosa “Bossi-Fini” per il fenomeno immigrazione, con aumento degli irregolari ed assenza di qualsiasi politica integrativa. Ancora una volta il problema del conflitto d’interessi non sarà risolto. Di lotta alla criminalità organizzata, alla corruzione, agli illeciti amministrativi ed economici, di riforma della giustizia e di politiche per l’ambiente non si sentirà parlare per un bel po’. Prepariamoci al peggio! Opportuno sarebbe analizzare cause e modalità di tale disfatta, ma lo spazio è limitato e non possiamo. Dunque partendo dal dato di fatto che la Sinistra, quella con la S maiuscola, non è più rappresentata in Parlamento, oggi viene da chiedersi: da chi e come saranno rappresentati i ceti più deboli? Mentre litigheranno su chi abbassa l’Ici, chi penserà a stabilizzare i milioni di giovani precari? Intanto che tutti vorranno diminuire tasse indistintamente a discapito dei servizi pubblici quali sanità ed istruzione, chi penserà ad aumentare il potere d’acquisto dei salari più bassi? Cosa ne sarà dei disegni di legge presentati sui diritti civili? La legge 194 è davvero al sicuro? E la BossiFini resterà dov’è? La riforma Moratti solo rinviata, entrerà dunque in vigore? Dinanzi a tali quesiti (e paure), le risposte paiono fin troppo scontate. Il PD ha fallito in partenza e con la strategia suicida del suo leader ha consegnato il paese a Berlusconi, che potrà governare senza opposizione, complimenti. Sul nuovo premier, no comment. A questo punto l’appello è rivolto a tutte le compagne ed i compagni che ancora credono e sperano di cambiare le cose: non finisce qui. Ora e sempre Resistenza (civile)! 7 o r u m F F o o r r u u mm F Mobilitate molte associazioni animaliste per fermare la strage massacro delle foche o Canada: La Lega Anti Vivisezione rivela che nell’anno 2008 circa 275 mila esemplari di foche verranno uccise in modo disumano r u m di Pasquale Reccia Ogni anno, all’inizio della primavera, i cacciatori nord canadesi danno vita ad una vera e propria carneficina dei piccoli ed indifesi cuccioli di foca. Il motivo? Ricavarne le pelli ricercate dall’industria del pellame per la loro particolare morbidezza e per la loro qualità. Alcune stime effettuate da una delle associazioni animaliste più importanti d’Europa, la L.A.V. (Lega Anti Vivisezione), rivela che nell’anno 2008 circa 275mila esemplari di foche verranno uccise in modo disumano, lanciate quasi come se fossero pupazzi, scuoiate vive… E’ incredibile la crudeltà con cui i cacciatori massacrano queste creature indifese e Rebecca Aldworth dell’HSUS (Human Society of the United States) ne dà una descrizione molto triste nei suoi diari. Scrive infatti: “Il mio occhio è stato colto da un movimento, con orrore ho realizzato che un cucciolo di foca, dopo essere stato bastonato, era ancora cosciente. Sul ghiaccio si stava contorcendo dal dolore, muoveva solo le pinne. Giaceva vicino ad un’altra foca che era stata uccisa, gli occhi guardavano verso il basso, il sangue già congelato nel ghiaccio era sotto la sua bocca. Nel corso degli anni passati ho visto foche scuoiate vive davanti a me, ho visto foche coscienti pugnalate con arpioni di metallo e trascinate attraverso le banchine di ghiaccio”. L’Europa e gli Stati Uniti di fronte a questa barbarie non sono state ferme ad osservare: si sono mobilitate moltissime associazioni animaliste per la salvaguardia dei diritti di questi animali e si sono anche emanate delle leg- gi contro l’importazione delle pellicce, come per esempio negli USA, nei Paesi Bassi e in Belgio, dove hanno deciso di mettere completamente al bando il loro commercio. Anche in Italia è in corso di approvazione una legge contro l’importazione di pellami di cuccioli di foca. Ed in questo campo l’Italia è una delle prime Nazioni d’Europa che si impegna moralmente e civilmente a far capire a tutti che l’uccisione barbara degli animali lede fortemente i valori della nostra civiltà. Non sembra credere così il Governo canadese, che, schierandosi per i propri interessi dalla parte dei cacciatori, al contrario, continuerà a difendere la caccia delle foche. Non possiamo restare con le mani in mano mentre tutto ciò avviene. Partecipiamo anche noi a questa lotta contro il massacro delle foche mandando una lettera di sollecito al Ministro canadese firmando l’appello lanciato dall’OIPA sul sito www.oipaitalia.com. 8 F F o o r r u u mm F Il cielo fatto a strisce dalle chemitrals o Cosa sono? Perché vengono utilizzate? Quali effetti hanno su ambiente e uomo? r u m Scie Chimiche: realtà o fantascienza? di Angelo Palladino Cosa sono? Alcuni sostengono che siano normali scie di condensa lasciate dagli aerei di linea al passaggio nell’atmosfera; altri, invece, che siano composti chimici irrorati nell’atmosfera con lo scopo di alterare il clima. Questa distinzione si fa valutando la durata della loro presenza nei cieli. Una normale scia di condensa svanisce dopo pochi minuti, mentre una chemitral resta nell’atmosfera per ore. Questo, certamente, non basta per affermare che si tratta di scie chimiche. Alcuni elementi, tuttavia, fanno riflettere. In primis, la campagna di disinformazione atta ad oscurare il fenomeno. I Governi, infatti, affermano che queste chemitrals sono frutto dell’immaginazione; ma come spiegano la presenza di metalli pesanti (quali sali di bario, ossido di alluminio, torio e altri) in fiumi, terreni ed atmosfera? Le prime testimonianze di scie chimiche risalgono al 1996, quando numerose città americane lamentarono la presenza di “scie bianche” nel cielo. La prima protesta ufficiale risale al 1998, dalla cittadina di Espanola (Canada), quando i cittadini cominciarono ad accusare malori. Inutile dire che le proteste furono messe a tacere con un semplice quanto banale “non ne sappiamo nulla”! Il primo documento ufficiale in cui compaiono le chemitrals risale al 2001. Il democratico Dennis J. Kucinich propose una legge nella quale venivano messe al bando numerose armi, fra cui le chemitrals. La proposta di legge, però, non venne presa in considerazione. Fa riflettere, tuttavia, il fatto che, soltanto un anno dopo, la legge venne riproposta ed accettata, ma in nessun paragrafo furono menzionate le chemitrals. In Italia si inizia a parlare del fenomeno nel 1999. Nel 2007 si è registrata una m a s s i c c i a irrorazione in tutto il mondo. In migliaia hanno chiesto spiegazioni. Risposte: nessuna. Ciò che determina tanta preoccupazione è la loro composizione. Questi elementi, se ingeriti, sono altamente nocivi, in quanto il nostro corpo non è in grado di smaltire particelle di così microscopica natura. Non esiste, purtroppo, alcun documento ufficiale che attesti l’esistenza delle chemitrals. Tutti noi però, fortunatamente, siamo dotati di un cervello e questo ci basta per comprendere che quelle che vediamo in cielo non sono semplici scie di condensa e che i malori riscontrati dagli abitanti delle zone citate sono da ricollegarsi al fenomeno delle chemitrals, le quali contengono, come dimostrano varie analisi, sostanze molto pericolose per l’uomo. Meritiamo una spiegazione: in gioco c’è la nostra salute. 9 F F o o r r u u mm F Nanoparticelle che i governi non dicono o Ciò Secondo ricerche recenti, le nanoparticelle sono estremamente nocive e sono presenti non r solo negli elettrodomestici di uso quotidiano, ma anche in molti cibi fra i più comuni u m di Pietro D’Angelo Nanoparticelle, un problema poco conosciuto ma che ci riguarda molto da vicino. Per chi non lo sapesse le nanoparticelle sono appunto particelle microscopiche contenenti metalli di qualunque genere. Queste particelle sono prodotte soprattutto dagli inceneritori e, respirandole, si depositano nel nostro organismo provocando, anche a distanza di tempo, malattie non ancora classificate e quindi incurabili. Pochi anni fa, fu concepita una ricerca su queste nanoparticelle. I due scienziati italiani che se ne occuparono riuscirono a scoprirne l’alta nocività. Proprio per questo fu messo tutto a tacere. I fondi per la ricerca furono tagliati e il microscopio a scansione ambientale usato per la ricerca “sequestrato”. Chissà perché! Si potrebbe dedurre che alle grandi lobby politiche ed economiche non faccia piacere che sia fatta luce su questo argomento, visto che le ripercussioni sui profitti potrebbero essere notevoli avendo rilevato nanoparticelle non solo negli elettrodomestici di uso quotidiano, ma anche in molti cibi fra i più comuni. Molte industrie, presenti sul mercato internazionale, rischierebbero il fallimento. I nostri governanti hanno più a cuore le proprie tasche che la nostra salute? Sembrerebbe di sì, ma questo già lo si sospetta. Tutti producono nanoparticelle, ma soprattutto l’essere umano quando fuma, quando frigge, quando salda, quando guida. Non possiamo fare niente per evitare tutto ciò, ma possiamo fare molto per scoprire la natura di questi microrganismi e cercare di curare, ma soprattutto di identificare, le malattie che provocano. Ahinoi, siamo costretti a tenerci le nostre particelle nocive e le nostre malattie; purtroppo è così, non possiamo far nulla fin a quando esisteranno persone interessate solo ai proprio affari. Ma non dobbiamo mollare, dobbiamo continuare a contrastare questi approfittatori e buttarli giù dalla propria poltrona. 10 F F o o r r u u mm Napoli, tra cumuli di F immondizia e illegalità diffusa o “Qui gli uomini hanno per legge la loro costumatezza e l’equità... Qui è la gioia di vivere...”. Così Papinio Stazio, duemila anni fa, descriveva a sua moglie la città di Napoli r u m di Angela D’Angelo “Qui gli uomini hanno per legge la loro costumatezza e l’equità. E che vedute magnifiche e campagne e templi spaziosi, segnati da tante colonne! Qui è la gioia di vivere...”. Così Papinio Stazio descriveva a sua moglie la città di Napoli. Così si presentava a quei tempi l’ultima metropoli plebea, che custidiva e custodisce il meglio di Roma e Grecia. Dopo duemila anni la criminalità organizzata, la politica collusa, la microillegalità e l’inciviltà diffusa hanno distrutto ogni cosa. Le tracce di quella Napoli bella e feconda spazzate via, l’emblema della civiltà costantemente schernito in televisione attraverso la diffusione di immagini di strade soffocate da tonnellate di rifiuti e percorse da ragazzini in motorino senza casco. “L’Italia sarà quello che sarà il Mezzogiorno”, diceva Mazzini, ma cos’è il meridione oggi se non una sorta di pattumiera d’Italia? L’incapacità e l’insensibilità dei politici e dei funzionari pubblici hanno fatto perdere ai napoletani la fiducia nelle amministrazioni e nella giustizia, l’appalto si è rivelato fonte di spartizione di denaro tra politica corrotta e camorra imprenditoriale, che ha reso difficile la vita degli imprenditori onesti. Sotto gli occhi dei napoletani e del mondo intero si consuma l’ultimo dei drammi che affligge la nostra regione: il business dell’eco-camorra. Le organizzazioni criminali hanno monopolizzato il mercato, che va dal controllo delle discariche abusive allo smaltimento illegale di rifiuti tossici. Quale immagine di sé proietta al mondo la nostra terra? Non bastavano già le note faide fra clan camorristici, che hanno insanguinato la nostra regione con centinaia di morti ammazzati. L’origine va ricercata nel tessuto sociale in continuo degrado, nella crescente perdita di ideali sani di riferimento che porta i giovani, prigionieri della visione distorta del “tutto e subito”, a diventare facili prede della malavita organizzata e della sua logica mortale, speranza per la continuità di quel mondo che vede capovolti i rapporti normali. La scuola, attraverso l’istruzione, si propone di contrastare quel nemico potente e senza scrupoli che abbiamo lasciato crescere per cecità, incapacità o, addirittura, convenienza: l’ignoranza. Il rispetto degli individui, del patrimonio naturale e di tutto ciò con cui interagiamo si può raggiungere solo attraverso la cultura, gli unici mezzi per contrastare quel sistema - nuovo e attuale nome della camorra - che miete vittime e genera disperazione. Anche se i dati diffusi dal Ministero dell’interno evidenziano un aumento dell’illegalità, demoralizzano e annullano apparentemente ogni speranza, i cittadini onesti chiedono e sono pronti ad impegnarsi per il raggiungimento di un sogno: la tranquillità e la legalità diffusa a ogni livello nella nostra cara Napoli. È ciò che ci spetta di diritto. 11 d i a r i o d i d i a r i o di c la ss e Potenziare le conoscenze di chimica con laboratori pomeridiani Il metodo e la scoperta di Angela D’Angelo e Claudia De Luca Che cos’è la chimica? E’ la scienza o, più precisamente, quella branca delle scienze naturali che interpreta e razionalizza la struttura, le proprietà della materia e le sue trasformazioni. I prodotti chimici fanno parte della nostra vita quotidiana e molto spesso li usiamo senza sapere realmente le loro caratteristiche e magari la loro pericolosità. Scoprire questo ed altro riguardo la chimica nella vita quotidiana è un obiettivo del corso “Il metodo e la scoperta” del Progetto PON Obiettivo Convergenza Competenze per lo Sviluppo. Con l’aiuto della dr.ssa Marina Mastursi abbiamo scoperto quali sono le molecole utili e indispensabili per la nostra sopravvivenza, acquisendo conoscenze sulle biomolecole, l’alimentazione e una corretta dieta da seguire per vivere in salute. Ma come controllare le reazioni chimiche? Un secondo modulo ha previsto le esperienze in laboratorio a contatto diretto con prodotti chimici, anche dannosi, al fine di scoprire le loro proprietà e conoscere i loro effetti nocivi sull’uomo e sull’ambiente. Un lavoro che è stato svolto con la supervisione del chimico Corrado Melillo. L’ultimo modulo infine ha trattato le molecole dannose, presenti nei farmaci o nelle droghe. Un discorso molto ampio sia dal punto di vista scientifico che etico, affrontato dai noi giovanissimi e dalla tossicologa Marina Vitelli con il massimo interesse e preoccupazione. Le finalità principali di questo corso sono l’innalzamento delle competenze chiave nell’area scientifica e, soprattutto, il potenziamento della conoscenze di chimica, dalle molecole utili alle sostanze dannose. Cinema Modernissimo Thay incontra gli studenti Il monaco zen Thich Nhat Hanh a Napoli per l’iniziativa “L’arte della felicità” c l a s s e di Viviana Manco 28/03/08-“Progetto pace Napoli” e “L’arte della felicità” si sono posti quest’anno lo scopo di mettere in contatto il grande pubblico con personalità di indiscusso valore per aprire un dialogo sui temi forti del vivere quotidiano. Proprio in tale spirito hanno realizzato uno speciale evento di pace, ospitando il monaco vietnamita Thich Nhat Hanh presso il multicinema Modernissimo. All’inizo dell’incontro gli studenti napoletani sono stati invitati a cantare un testo per la pratica della presenza mentale. Thay(che significa maestro) ha spiegato che questa è fondamentale per vivere con consapevolezza. Essa è una potente energia che si deve creare dentro di noi per aver cura della nostra rabbia, poiché quest’ulti- ma è altrettanto potente, ma distruttiva. Egli ha parlato,a tal proposito, dell’esistenza al nostro interno di un seme d’amore e di uno di rabbia: bisogna sempre innaffiare il primo e mai il secondo, poiché noi siamo fiori nel giardino dell’umanità. Dobbiamo, dunque, praticare in modo da restare tali e mantenere la freschezza dentro di noi. Alla fine dell’incontro Thay ha risposto ad alcune domande poste dai partecipanti. 12 d i a r i o di c la ss e La Costituzione della Repubblica italiana 1948-2008: 60 anni, ma non li dimostra di Giuseppe Senese riuscì a trovare un accordo tra partiti politici portatori di idee in forte contrasto tra loro, poste talvolta addirittura agli antipodi, perché tutti erano davvero convinti che le regole fondamentali della democrazia si decidono insieme. Non a caso venne approvata con una maggioranza vicina al 90% dei voti. Oggi, ogni cittadino italiano deve impegnarsi affinché questo Testo, al quale si sono ispirati vari paesi del mondo per la sua “modernità” e completezza, resti la carta fondamentale e perché ogni suo articolo sia pienamente applicato. “L’Assemblea - affermò Umberto Terracini, presidente dell’Assemblea Costituente - ha pensato e redatto la Costituzione come un patto d’amicizia e fraternità di tutto il popolo italiano, cui essa l’affida, perché se ne faccia custode severo e disciplinato realizzatore”. Nella Costituzione italiana sono confluiti i principi più belli di ciascuna delle tre visioni della storia e dell’uomo, quella comunista, quella liberale e quella cattolica, allora ben rappresentate nell’Assemblea costituente eletta dagli italiani il 2 giugno del ’46. È così che valori come l’uguaglianza, la solidarietà e la libertà sono proclamati come principi fondamentali per il nostro Paese. Il 13 maggio ne abbiamo parlato, nel nostro istituto, con l’on. Raffaele Cananzi, ex-deputato dell’Ulivo ed esperto in materia costituzionale. Durante l’incontro, moderato da un gruppo di studenti, è stato ricordato il lungo cammino che ha portato all’approvazione della Costituzione italiana, nel dicembre del 1947, e si è discusso dei suoi valori fondamentali e dell’importanza che essa ricopre oggi. Il fatto straordinario è che allora si d i a r i o d i Educazione stradale Realizzato uno spot per sensibilizzare tutti al rispetto del codice della strada di Antonella Coppola, Antonella Cusimano e Mariarosaria Solla Quanti sono i ragazzi che nel nostro paese rispettano il codice stradale? Davvero pochi. Cosciente di questa triste realtà, la motorizzazione di Napoli ha promosso un progetto finalizzato alla sensibilizzazione dei giovani all’educazione stradale. Tale progetto, grazie alla partecipazione attiva e all’intenso impegno di docenti e studenti della scuola e, parallelamente, grazie alle diverse lezioni svolte su svariati argomenti (tecniche e linguaggio cinematografico, codice stradale, pericoli stradali), ha permesso la realizzazione di uno spot pubblicitario con il quale, avendo utilizzato un linguaggio semplice ed efficace, si spera di colpire l’interesse dei nostri coetanei. Un progetto dalla nobile causa ma che ha anche saputo far rapportare gli alunni a realtà del tutto nuove, facendo loro scoprire interessi ed inclinazioni verso tali argomenti. La parte più entusiasmante e divertente è stata la realizzazione pratica dello spot: è cominciata con dei veri e propri provini per scegliere gli attori più adatti e si è conclusa con le riprese fatte nella scuola stessa. Tutto ciò ha creato grande entusiasmo fra gli alunni del Caccioppoli. Ora, la speranza è che coinvolga e sensibilizzi altrettanto anche tutti coloro che lo vedranno. 13 c l a s s e d i a r i o d i a r i o di c la ss e Tempo libero dedicato ad aiutare i compagni e medie strabilianti Pasquale e Maurizio, orgoglio del Caccioppoli Riconosciuti i loro meriti: vincono una borsa di studio di 200 euro a testa di Matteo Barbato Due esempi di notevole impegno profuso e grande senso di responsabilità nei confronti della scuola: stiamo parlando di Pasquale Reccia di III D e Maurizio Mautone di V H che lo scorso anno scolastico (2006/ 2007) si sono distinti, oltre che per le qualità sopra citate, per grandi capacità logiche. Pasquale ha mostrato, inoltre, senso dell’amicizia e della disponibilità, aiutando i compagni in difficoltà anche e soprat- tutto nel proprio tempo libero. Maurizio si è distinto, invece, tra le altre cose, per una strabiliante media dell’8.5, con 6 punti di credito, nonché casi di perfetta eccellenza, come un 10 in storia citato nella relazione del consiglio di classe. Insomma, davvero due studenti modello, motivo di orgoglio per il nostro liceo, che ha deciso di premiarli con una borsa di studio di 200 euro a testa. Fine di cicli sportivi e nascita di nuovi talenti d i c l a s s e Annata di transizione per il Caccioppoli sportivo Punti d’arrivo differenti: bene la pallavolo maschile, meno bene pallavolo femminile e basket maschile di Giuseppe Sica Sport al Caccioppoli! Basket maschile, Pallavolo femminile e maschile e TennisTavolo! Alcuni tornei sono ormai giunti agli sgoccioli, altri addirittura sono già archiviati... Ma è giusto ripercorrere alcuni di quei momenti e riviverne le emozioni! Annata “marcia”, purtroppo, per il Basket maschile: squadra condizionata dalle pesanti assenze per infortuni vari e risultati, dunque, inconcludenti, causa anche piccole ingenuità che hanno condizionato i ragazzi partiti bene, ma smarriti poi nella seconda parte del girone con due sconfitte consecutive. Da sottolineare comunque le notevoli prestazioni di Ambrosino e Raiola (V B), Luongo (III H) e Londra (III A). Anche la Pallavolo femminile, squadra abbastanza acerba, ha concluso il proprio viaggio causa una piccola ingenuità: un’unica disfatta che ne ha condizionato il passaggio alle finali. Per il resto, piccole-grandi soddisfazioni per la squadra di Canfora (V A), Cerulo (V D) & Co. La Pallavolo maschile, invece, ha disputato la finalissima il 17 Maggio al Palavesuvio contro il Nitti e, purtroppo, pur partendo alla grande, ha perso per 2 set a 1. Al termine della gara sono stati premiati i vincitori dei diversi tornei: il Virgilio, per il basket maschile, il Galiani, per la pallavolo femminile, oltre al Nitti, per la pallavolo maschile. Infine, termina la scalata dei Caccioppolini del Tennis-Tavolo, già detentori del titolo da quattro anni, ma quest’anno caduti in finale. Ragazzi come Fuscone e Chianese di V H e Procida di V F se la sono giocata fino in fondo, con un Procida in grande spolvero cadendo però nelle ultime battute di gara. 14 d i a r i o di c la ss e Le Olimpiadi della matematica Campioni di logica Gaetano Esposito, di II A, si è qualificato al 6° posto nella graduatoria provinciale di Nicoletta Sica Come ogni anno l’Università di Napoli Federico II ed in particolare la facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali, organizza le olimpiadi della matematica, alle quali partecipano i ragazzi delle scuole della provincia. Tra i vincitori, quest’anno, si annovera anche uno degli studenti del Liceo Scientifico Renato Caccioppoli: Gaetano Esposito, studente del biennio, si è piazzato al 6° posto nella graduatoria delle olimpiadi, totalizzando complessivamente 35 punti. I partecipanti, come Gaetano, hanno sostenuto delle prove basate su una serie di quesiti a punteggio di logica, di algebra e di geometria. È questo un risultato davvero incoraggiante, vista la condizione in cui versano gli studenti italiani circa la matematica, che, quindi, non è solo una materia scolastica da studiare con impegno costante, ma rappresenta anche una vera e propria sfida con se stessi per mettere alla prova le proprie capacità cognitive e logiche. Progetto integrato di orientamento al lavoro Studiare l’impresa, l’impresa di studiare Unione Industriali di Napoli, USR Campania, Il Mattino e Provincia di Napoli promuovono la settima edizione del progetto a cui partecipa anche il nostro liceo d i a r i o d i di Matteo Barbato quotidiano “Il Mattino”, diretto da Mario Orfeo, segue l’iniziativa e più volte un’intera pagina è stata dedicata alla nostra scuola, agli incontri-conferenze con la Gesac, società che gestisce l’aeroporto di Capodichino, e agli stage presso lo stesso aeroporto. Unione Industriali di Napoli, Ufficio Scolastico Regionale per la Campania, Il Mattino e Assessorato alla Scuola della Provincia di Napoli promuovono la settima edizione di Studiare l’impresa, l’impresa di studiare, Progetto integrato di orientamento al lavoro. L’iniziativa è rivolta agli studenti delle Scuole superiori della provincia di Napoli e mira, attraverso la realizzazione di esperienze di partenariato tra scuola e impresa, alla creazione di un modello di orientamento, finalizzato a rendere più puntuale il raccordo tra offerta formativa e domanda di lavoro. Nel Progetto, che vede protagonisti imprese e istituti scolastici della provincia di Napoli, è inserito anche il nostro liceo e vi prendono parte la quarte classi. Le attività sono coordinate dal prof. Pasquale Santoro. Puntualmente il 15 c l a s s e S c u o l e a p e r t e “Volontari si diventa” Ragazzi e natura: un legame per la vita Grande successo dello stage nel territorio del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano di Nicoletta Sica A tutelare l’ambiente, stavolta, ci abbiamo pensato noi , i ragazzi del L.S.S. “Renato Caccioppoli” di Napoli che partecipano al progetto “Scuole aperte” nell’ambito del modulo formativo “Volontari si diventa”. Così il 4 e il 5 aprile 2008, insieme agli studenti dell’ITC “M.Pagano” di Napoli e di altre tre scuole del Cilento, abbiamo preso parte allo stage di volontariato organizzato dalla prof.ssa Giuseppina Di Guida, coordinatrice della scuola capofila. Era un evento particolarmente atteso da tutti noi. Arrivati a S. Maria di Castellabate siamo stati accolti nell’aula magna dell’Istituto Comprensivo “Luigi Guercio”. Oltre 100 ragazzi, dopo aver raccolto tutte le informazioni inerenti alle attività che avrebbero svolto, si sono subito attivati al fine di portare a termine, nel migliore dei modi, un progetto così importante. Le due giornate si sono svolte all’insegna della conoscenza del territorio, dei paesaggi, delle risorse e delle tipicità, ma anche dei problemi che hanno colpito e colpiscono ancora il Cilento. L’entusiasmo e la voglia di tutelare un patrimonio così prezioso hanno portato alla realizzazione e ad un’ottima riuscita dei progetti “Ripiantiamo un sentiero”, svoltosi nelle zone arse dagli incendi dell’anno precedente, in modo particolare nel Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, e “Spiagge pulite” sul tratto costiero del Pozzillo, reso possibile grazie anche al coinvolgimento di Legambiente. Il giorno 5 i ragazzi si sono trasferiti a San Mauro Cilento presso la cooperativa agricola Nuovo Cilento, dove hanno avuto modo di visitare la fattoria didattica, assistere all’attività di apicoltura e alla lavorazione delle olive, da cui si ricava un ottimo olio. Questa nuova esperienza ha lasciato nei ricordi di tutti noi, ma anche nel bagaglio delle proprie esperienze di vita, suggestive immagini di meravigliosi paesaggi da proteggere con l’ attenzione costante alla salvaguardia del nostro patrimonio naturalistico. Intervista alla professoressa Di Guida di Pasquale Reccia e Achille Damasco Anche quest’anno il L.S.S. Renato Caccioppoli ha partecipato come scuola capofila alla seconda edizione del progetto “Volontari si diventa” nell’ambito di Scuole Aperte, insieme con altri istituti della Campania. Abbiamo intervistato la prof.ssa Di Guida, coordinatrice del progetto, che espone il grande successo dello stage nel territorio del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Prof.ssa Di Guida, come si sono svolti i due giorni di stage nel Cilento? “I circa 110 giovani volontari di Napoli e Salerno si sono incontrati per la prima volta a S. Maria di Castellabate il 4 e il 5 aprile. Carico di valenze educative l’incontro degli studenti nell’auditorium dell’Istituto “L.Guercio”con la Dirigente Scolastica Maria Masella, le coordinatrici di Scuole Aperte, il Funzionario della Guardia Forestale, il responsabile del volontariato nel PNALM. Nel pomeriggio sulla collina di Castelsandra ad ogni volontario è stata consegnata una pianta tipica della macchia mediterranea che gli stessi ragazzi hanno poi piantato lungo uno dei sentieri devastati dall’incendio dell’estate 2007. Un altro gruppo di volontari, coordinato da Legambiente, era nel frattempo impegnato a ripulire dai rifiuti il litorale di 16 L’associazione di volontariato nata presso il liceo Caccioppoli è in crescita costante Vol.un.t.a.s., work in progress S c u o l e di Cristiano Paudice Vol.un.t.a.s. - l’associazione di volontariato fondata da docenti e studenti presso il nostro liceo su iniziativa della prof.ssa Di Guida - sta crescendo e, per aiutare i soci e l’associazione stessa in questo percorso, è stato organizzato un seminario di quattro incontri con esperti del settore e con la collaborazione del CSV di Napoli (Centro Servizi per il Volontariato). Gli esperti, Susanna Van Citters, formatrice per il programma “Gioventù in Azione” (Youth in Action), Guido Spaccaforno, portavoce dell’Eurodesk di Salerno, exalunno del nostro istituto, Paola Matricardi, della FEO -FIVOL (Fondazione Europa Occupazione e Volontariato. Impresa e Solidarietà) di Roma, figura importantissima per Vol.un.t.a.s., che ha partecipato anche alla fondazione e alla formazione dell’associazione stessa, e, infine, Stefania Mancini, Consigliere delegato della Fondazione CharleMagne Italia, hanno dato un grande contributo all’associazione. Si è discusso riguardo la redazione di un buon progetto, l’acquisizione dei finanziamenti necessari, i vari ambiti in cui può intervenire un’associazione di volontariato e, soprattutto, le difficoltà che bisogna affrontare, in particolare riguardo lo SVE (Servizio Volontario Europeo). Non è stato, di certo, un seminario puramente teorico, anzi, sono stati creati dei gruppi di lavoro che sono stati messi alla prova, partecipando attivamente agli incontri, filmando uno spot , scrivendo una newsletter e, cosa più importante, simulando la scrittura di un progetto. La scrittura di un buon progetto, tuttavia, non è stata solo simulata. Per sfruttare al meglio le conoscenze acquisite, la grande volontà, la disponibilità e l’entusiasmo dei soci, alcuni di essi si sono riuniti autonomamente e fuori dall’ambito scolastico e hanno dato vita a un progetto che vedrà l’associazione attiva in un parco estero (Harz-Sassonia) e nel parco del Vesuvio. Se riceverà i finanziamenti necessari dall’associazione CharleMagne Italia, 36 volontari, quest’estate, partiranno per la Germania e, al loro ritorno, li attenderà un iter di creazione di partnership e di progettazione con scuole elementari e con il parco del Vesuvio, per visitare uno dei percorsi naturalistici più caratteristici del parco campano. I soci, infine, diverranno ambasciatori dell’associazione, riportando la loro esperienza a tutte le scuole medie-superiori nella rete di Scuole Aperte. Intervista alla professoressa Di Guida S.Maria”. Quali sono stati gli scopi che si è proposta di realizzare con questo progetto di “Scuole aperte”? “L’idea pedagogica di partenza consisteva essenzialmente nel voler formare un gruppo di alunni in grado di riconoscere il valore della dignità umana, aver cura di sé, degli altri e dell’ambiente in cui vivono, ma soprattutto essere in grado di realizzare azioni concrete di cooperazione e di solidarietà”. E ora, quali sono le prospettive per il futuro? “Noi ci auguriamo che a questo primo stage di alternanza scuola-volontariato tanti altri ne seguiranno e che in futuro l’esperienza possa coinvolgere anche altri istituti. Ce lo auguriamo per il futuro della nostra regione, ma soprattutto per i tanti ragazzi che a contatto con la bellezza dei parchi possono scoprire una dimensione dell’esistenza più sana di quella che oggi conoscono”. Pasquale Reccia e Achille Damasco 17 a p e r t e S c u o l e a p e r t e La pittura come mezzo di espressione e di comunicazione IMPARIAMO A DIPINGERE?... di Emanuele Monticelli e Emiliana Raduazzo Quando noi studenti pensiamo ai corsi pomeridiani a scuola, tutto ciò che ci viene in mente sono recuperi faticosi ed interminabili ore in più da passare quasi come prigionieri, ma non sempre è così. La scuola ci ha offerto diversi corsi da seguire a nostro piacimento, solo che non tutti i nostri compagni sono consapevoli della loro organizzazione e della loro bellezza. Tra questi vi è “Impariamo a dipingere”, un corso di pittura non per pittori provetti, visto che, aperto a tutti, non ha richiamato solo la gli studenti dotati in disegno, ma tutti quelli che, interessati, ma alle prime armi, si sono lanciati in qualcosa di nuovo. «Molto utile per il miglioramento e lo sviluppo delle proprie capacità» dice Miriam, una delle ragazze del corso, imitando la voce di un prof., ma continua dicendo che «però è anche un modo per conoscere persone nuove e stare insieme in modo diverso... non immagini le risate che ci facciamo tra una pennellata e l’altra». I ragazzi hanno risposto con entusiasmo alla nostra intervista e sono stati felici di comunicarci la loro opinione: «Mi piace! Possiamo esprimere un po’ della nostra creatività, ci rilassiamo, è divertente e poi... i professori! Le proff. Cuturi e Tutichiano sono grandi, sono proprio l’anima del corso» dice Fabiana. Il corso, articolato in più fasi, comprende lezioni teoriche sulle norme pittoriche e i “trucchi del mestiere” e, soprattutto, lezioni pratiche che vedono l’uso di diversi materiali. Dopo l’inizio con l’acquarello, tecnica che prevede una buona dose di attenzione e concentrazione, i partecipanti hanno provato l’emozione di dipingere anche con cavalletto e tavolozza, dando così, attraverso la tecnica dell’acrilico su tela, libero sfogo alla propria abilità. Al termine del corso è in programma l’esposizione dei lavori presso l’auditorium del nostro istituto, dal 26 al 30 Maggio, e la premiazione delle opere più belle il giorno 28. 18 Sara Mele (I C) Giulio Buongiovanni (IV H) Emanuele Monticelli (II F) IMPARIAMO A DIPINGERE?... Livia Borgonuovo (IV D) Ecco alcuni dipinti realizzati durante il corso Milena Cangiano G. Emiliana Raduazzo (IV G) (IV H) 19 Davide Rescigno (IV D) S c u o l e a p e r t e Ciack! Oggi si parla di... S Il Caccioppoli alla riscoperta dell’Asia Valeria Donati, rappresentante dell’Associazione per la c Tra gli ospiti Solidarietà Internazionale in Asia (A.S.I.A. Onlus) u o Il docente Amirante: ”L’India, un paese dai l mille volti, in crescita costante... Come fare a convivere con tanti e particolarismi d’ogni di Matteo Barbato a p e r t e 31 gennaio. Un pomerigressa, alla quale chiediagio particolare qui al mo anche per quale moCaccioppoli dove, dopo tivo ancora oggi il goverla proiezione del film no cinese si rifiuta di renKundun la settimana dere autonomo quel Paprecedente, nell’ambito ese: “Interessi logistici”, di Scuole Aperte, ci si è ci risponde, “stiamo parrincontrati per un dibatlando dell’unico punto tito che ci ha portati ad di contatto della Cina sorta? La risposta sta affrontare da un lato la con l’India, ad oggi una spinosa questione del potenza economica in tutta in una parola: Tibet, la cui cultura ricostante crescita”. tolleranza” schia di scomparire per Insomma, un dibattito sempre, dall’altro la creche nella prima parte scita dell’India e il suo multi- non ha risparmiato toni polemici riculturalismo. Da una parte noi studen- guardo tale questione internazionale, ti, dall’altra ospiti d’onore come la anche se, dopo l’intervento di F. Risolo dott.sa Valeria Donati, il dirigente sco- sull’intercultura ed il bisogno di camlastico F. Risolo e il prof. D. Amirante, biare mentalità in Italia, si è passati a parlare di qualcosa docente di Diritto di decisamente diComparato allla Feverso con il docenderico II di Napoli. te Amirante, il quaLa prima ad interle, nonostante il venire è stata la dotpoco tempo a ditoressa Donati, che sposizione, è riusciha esordito parlanto a darci un quadro doci dell’A.S.I.A. chiaro e completo (Associazione per della realtà dell’Inla Solidarietà Interdia oggi: un paese, nazionale in Asia), come già accennato un’associazione sopra, che cresce raONLUS che da anni pidamente, nonoè attiva in estremo stante le numerose oriente per salvadifficoltà e contradguardare identità dizioni: oltre un miculturali a rischio, come quella tibetana, ma più concreta- liardo di abitanti per 28 stati, 23 lingue mente per costruire scuole e ospedali ufficiali ed una grande varietà religiosa. Come fare a convivere con tanti dove ce n’è bisogno. “Il Tibet rischia di perdere la propria particolarismi d’ogni sorta? La rispocultura per sempre”, spiega la dotto- sta sta tutta in una parola: tolleranza. 20 L’ULTIMO SCUGNIZZO Commedia in tre atti di Raffaele Viviani S c u o l e di Achille Damasco È stata scelta per voi una vivace commedia di Raffaele Viviani: “L’ultimo scugnizzo”, rappresentata al teatro Salesiani, Giovedì 8 Maggio alle 17:00. Al centro di tutto l’intreccio, un giovane napoletano “imperfetto” ed emotivo, come un ragazzo comune, ma spinto da una grande voglia di vivere e di offrirsi agli altri. La storia è una catena di equivoci e sorprese che l’ultimo scugnizzo gestisce, scatenando un vortice di comicità che diverte ed entusiasma. Durante la commedia, com’è tipico delle opere di Viviani, è stata cantata una celebre canzone entrata ormai entrata nel repertorio classico della canzone napoletana: la “Rumba degli scugnizzi”. Alla rappresentazione hanno collaborato anche attori adulti, che si sono inseriti con interesse in questa attività di “Scuole aperte”, a conferma della capacità che ha il teatro di unire, sia sul palcoscenico che nella vita, anche persone di generazio- 21 ni diverse. Infatti, hanno preso parte al lavoro pure i ragazzi del laboratorio di pittura, guidati dalle professoresse Cuturi e Tutichiano, che hanno realizzato le scenografie. Senza contare poi il grande aiuto della costumista e della truccatrice, che hanno permesso agli attori di procurarsi gli indumenti e gli oggetti necessari. Il corso di teatro non è stato solo un’occasione per realizzare un’offerta formativa o una compagnia teatrale tutta nostra. Migliorando i personaggi, battuta dopo battuta, abbiamo scoperto quanto noi umani ci siamo evoluti, non solo nel camminare, ma anche nel diventare capaci di esprimere noi stessi attraverso i gesti. Una gamba piegata, un sorriso accennato: elementi scontati che, nel momento giusto, ti fanno entrare nel personaggio, permettendoti di sentirlo tuo. Questo è stato il nostro lavoro: abbiamo preso a p e r t e S c u o l e a p e r t e L’ULTIMO SCUGNIZZO Commedia in tre atti di Raffaele Viviani dal copione persone diverse da noi, le abbiamo smontate e abbiamo scoperto in quelle battute parole e gesti che appartengono anche al nostro mondo. I professori Renato Casolaro e Daniela Cimmino hanno avuto quindi il compito di insegnarci a mentire, per dire al meglio la verità dei nostri personaggi. La rappresentazione ha mirato a coinvolgere gli studenti per avvicinarli al teatro ed alla grande tradizione napoletana che ha come colonna portante Eduardo De Filippo. Achille Damasco 22 Personaggi e interpreti L’avvocato Razzulli: Achille Damasco Donna Rosa: Alessandra Lepore ‘Ntonio Esposito: Giuseppe Russo Elvira: Roberta Masi Pascalino: Fabio Faliero Sarchiaponi: Andrea Billi Peppe ‘o navigante: Gennaro Auricchio Maria Cacace: Milena Cangiano ‘Nnarella: Anna Ambra Fornaio: Roberta Miele ‘A guagliona: Marta D’Emilio Donna Palmira: Paola D’Uva Peppeniella: Marta D’Emilio ‘O canestaro: Damasco Achille Puparuolo: Danilo Di Palo Pacchiello: Andrea Billi Cesare Vasco: Diego Lanzano Assunta: Fiorinda Lampognana Rusella: Vittoria Caporusso ‘Ngiulina: Marilena Lipardi Il vecchietto: Giovanni Sarnataro Chitarre: Ignazio Caliendo e Matteo Abbate S c u o l e Nelle foto, alcune scene della rappresentazione teatrale della commedia in tre atti “L’ultimo scignizzo” di Raffele Viviani a p e r t e 23 C i n e m a S p o r t m u s i c a S M S Con Will Smith, Thandie Newton, Jaden Smith, USA 2006 La ricerca della felicità di Gabriele Muccino di Pasquale Reccia Il colore della libertàGoodbye Bafana di B. August di Viviana Manco 1968. Nel carcere di Robben Island in Sudafrica sono rinchiusi solo detenuti neri, soprattutto membri dell’African National Congress (il partito che lotta per l’abolizione del regime dell’apartheid) e i loro carcerieri sono tutti bianchi. James Gregory vi arriva come guardia addetta alla censura, che conosce lo Xhosa, la lingua dei neri. Egli e sua moglie sono a favore dell’apartheid, ma a Robben Island James avrà modo di conoscere Nelson Mandela: sarà conquistato dalla sua personalità carismatica e dalla sua grande cultura, tanto da cominciare ad interessarsi alle sue idee politiche. Trafuga, infatti, in una sezione di libri vietati, la Carta della Libertà e scopre che il documento parla di democrazia, uguaglianza e libertà e non di sterminio dei bianchi, come questi ultimi sostengono. Il film, prodotto nel 2007 ed ispirato al libro di B.Graham e J.Gregory “Nelson Mandela da nemico a fratello”, si conclude con la scarcerazione di Mandela, ordinata dal governo sudafricano in seguito alle pressioni della comunità internazionale. E’ questo, dunque, il racconto del risveglio della coscienza di un uomo e, parallelamente, della trasformazione politica di un’intera nazione. 24 Tratto da una storia vera, “La ricerca della felicità” è un film che racconta di Chris Gardner, venditore senza fortuna nella San Francisco degli anni ‘80. Chris fatica a sbarcare il lunario, e dopo poco tempo sua moglie decide di lasciare figlio e marito. Rimasto solo, Chris ottiene un posto da stagista non retribuito presso una società di consulenza finanziaria. E’ costretto a vivere senza stipendio, ma insieme al suo bambino, nonostante tutte le peripezie che deve superare, Chris riuscirà finalmente a trovare la felicità. Nel film di Gabriele Muccino c’è un padre che sogna per sé e per suo figlio. La sceneggiatura procede con una serie di sfortunati eventi, che vede come protagonisti Chris e suo figlio. Ma alla fine il momento di scioglimento, accompagnato da un lieto fine che muove alla commozione. Chris riesce ad ottenere la felicità: questa non consiste di certo nel denaro, ma nell’essere stato un buon padre, nell’aver difeso l’infanzia di suo figlio. La tematica del rapporto padre-figlio rompe lo stereotipo americano di una società dedita solo al guadagno per lasciar spazio al sentimento d’amore e allo spirito di sacrificio. Step Up di Anne Fletcher di Viviana Manco Rosso come il cielo di Cristiano Bortone, con Luca Capriotti e Paolo Sassanelli, Italia 2005 di Pasquale Reccia Siamo in Italia, nel 1970. Un bambino, Mirco Mencacci, si ferisce con un colpo di fucile e perde la vista. È dunque costretto a frequentare la scuola dei non vedenti, così come era prescritto dalla legge vigente in quegli anni. Nonostante tutto, si appassiona al suono e, con un registratore che gli viene regalato dal suo maestro, riesce a dar prova delle sue capacità, anche senza il possesso della vista. Questo film si basa su una storia realmente accaduta, la cui tematica è il problema dei non vedenti, confinati in istituti differenziati, ma anche la storia di un uomo che attraverso la sua “diversità” riesce a dar prova della sua vena artistica. Il regista Cristiano Bortone è riuscito ad infondere i più svariati sentimenti attraverso questa sua produzione. L’intenso pathos del film viene acuito ancora di più dalle musiche che creano un’atmosfera ora calma e pacata, ora drammatica e triste. Alla comune concezione di considerare i ciechi persone “diverse”, nel film si contrappone il successo del protagonista che, nella realtà, è riuscito a diventare uno dei più importanti artisti del suono. 25 Baltimora - Tyler Gage è un piccolo malfattore che, insieme all’amico Mac e a Skinny (il fratellino di Mac), irrompe di notte nella Maryland School of the Arts, provocando danni alla struttura. Tyler viene preso dal guardiano notturno della scuola e condannato a un consistente numero di ore di rieducazione da trascorrere nell’Istituto come inserviente. In questa “scuola per ricchi” incontra Nora, ballerina di danza classica che ha puntato tutto sul saggio finale, il quale potrà segnare in modo determinante il suo futuro. I due, pur provenendo da mondi diversi, cominciano a ballare insieme e si innamorano. Questo amore allontanerà Tyler dalle sue cattive compagnie, lo aiuterà a sperare in un futuro migliore e a sognare. Il film ha, però, anche degli accenti drammatici a causa delle sparatorie e della morte di Skinny. In seguito a questo tragico evento, Tyler e Mac comprendono che bisogna crescere e prendere in mano la propria vita. Tyler partecipa, infatti, al saggio di fine anno e viene ammesso alla Maryland. Tanta musica e coreografie tra sale prova e strade di periferia accompagnano questo film che, per il suo messaggio ottimistico, ha avuto tanto successo presso il pubblico adolescente. C i n e m a S p o r t m u s i c a S M S S p o r t Un sogno chiamato Europeo di Arianna Medugno Russia. Meno proibitivo sembra il compito della Germania che deve vedersela, nel Girone B, con Austria, l’altra padrona di casa, Polonia e Croazia, giustiziera dell’Inghilterra. Un’altra favorita, il Portogallo, è inserita, infine, nel Girone A con Repubblica Ceca, Svizzera e Turchia. Gruppi più insidiosi e gruppi meno impegnativi, vero, ma mai gironi facili. Chi vuole la coppa deve sudarsela. Chi vuole la vittoria deve guadagnarsela. Inutili i ricordi della Grecia campione in carica che ha ancora impressi nella mente gli Europei vinti da paese ospitante quattro anni fa, quando partendo senza alcun favore dei pronostici si aggiudicò la vittoria finale. Inutili anche le pretese dell’Italia, che appena due anni or sono si è laureata campione del mondo; o della Francia, vice campione mondiale; oppure ancora del Portogallo, secondo a Euro 2004. In Austria e Svizzera tutti partono dallo stesso punto, senza favori, senza pronostici accreditabili, senza squadre avvantaggiate per i loro trascorsi. Come direbbe qualcuno, l’Europeo “è una livella”, ogni squadra partecipandovi “ha fatt’ ‘o punto c’ha perzo tutto”, il blasone “e pure ‘o nomme”. L’Europeo ‘o ssaje ched’è?... È una livella. volte un traguardo è alla portata di C Atutti, ma privilegio di uno solo. Magia dello sport, tanto eccitante quanto i crudele, destino infame che regala e delusione. n soddisfazione Magia del calcio, magia di una sfera rotola cambiando pronostici e pree che visioni. Mancano ormai pochi giorni partita inaugurale che si terrà a m alla Basilea il 7 giugno e metterà di fronte delle padrone di casa, la Svizzea una ra, contro una delle pretendenti alla m u s i c a S M S coppa, la Repubblica Ceca. Ventidue giorni, tanto durerà la competizione, da vivere col fiato sospeso, soprattutto per coloro che aspirano ad arrivare lì, a Vienna, dove i sogni diventano realtà e dove gli ultimi novanta minuti, chiamati finale, possono dichiararti campione d’Europa. “I have a dream” avrebbe detto qualche inglese, ma purtroppo i britannici non saranno della competizione. L’assenza di una delle maggiori contendenti, però, non toglie spettacolo e pepe ad un campionato che si preannuncia spettacolare. A cominciare dai quattro gruppi iniziali dove spicca quello dell’Italia campione del mondo affiancata a Olanda, Francia e Romania a formare il Girone C. Secondo i pronostici, è da questo gruppo che uscirà la vincitrice dell’Europeo. Non è, però, d’accordo la Spagna, inserita nel Girone D insieme con la Grecia campione in carica, la sempre temibile Svezia e la mai abbordabile 26 Il ritorno in serie A del “Ciuccio” ha riservato tante sorprese Gioie e sofferenze : ecco la stagione del magico Napoli La città ritorna a sognare l’Europa come ai bei tempi di Stefano D’Angelo “Direttore, a cosa aspira il Napoli di questa stagione?” “Il nostro obiettivo sarà quello di stupire!” A v e v a esordito così il direttore generale del N a p o l i Pierpaolo Marino alla domanda postagli alla vigilia del campionato, e dai risultati, non gli si può dare proprio torto. Tanto entusiasmo attorno alla squadra, che nel mercato estivo si era rafforzata con gli innesti dei giovani ma promettenti Marek Hamsik, Ezequiel Lavezzi e Walter Gargano affiancati alla maggiore esperienza di Manuele Blasi, Marcelo Zalayeta e Matteo Contini; acquisti che non avevano soddisfatto molto l’esigente tifoseria napoletana. Dopo la straziante preparazione atletica in vista di un lungo ed intenso campionato, i calciatori allenati da mister Edy Reja scendono in campo il 26 agosto per la prima giornata di campionato contro il Cagliari. Lo stadio è pieno, il caldo si fa sentire, le attese e le pressioni sono molte e, un po’ per l’emozione, un pò per la paura, il Napoli esce sorprendentemente sconfitto da quel match giocando anche molto bene. Nonostante la sconfitta, nell’aria c’è fiducia da parte di tutti, e solo sette giorni dopo c’è il riscatto. E che riscatto! Vittoria schiacciante contro la corazzata Udinese per 5-0 con una grandissima prova da parte di tutta la squadra. La stagione va avanti, domenica dopo domenica, il Napoli stupisce sempre più, talvolta lo fa anche in negativo, ma lascia a bocca aperta con le prestazioni maturate contro le “grandi” del campionato: Inter, Roma, Juventus e Milan. Dopo questi match, si capisce che il Napoli sarà un osso duro per qualsiasi squadra di serie A. Arriva gennaio e il Napoli mette a segno ben quattro acquisti: Mannini, Navarro, Pazienza e il giovane, ma già fortissimo, Santacroce. Il Napoli si dimostra forte, e, soprattutto, fa sognare! I tifosi sono orgogliosi della loro squadra ed ora sono entusiasti dei loro beniamini: Lavezzi diventa l’idolo della piazza, Blasi il figliuol prodigo, Zalayeta il goleador, Hamsik il fantasista; qualcuno pensa in grande e vorrebbe una Coppa UEFA da protagonista. Napoli sembra rivivere i bei tempi, quando, guardando o solo sentendo la sua squadra, dimenticava tutti i problemi che purtroppo erano, e sono, all’ordine del giorno. 27 S p o r t C i n e m a m u s i c a S M S S p o r t C i n e m a Olimpiadi di Pechino 2008 di Pasquale Reccia Dall’8 al 27 agosto si svolgeranno a Pechino i Giochi della XXIX Olimpiade. Per la terza volta, dopo Tokyo 1964 e Seoul 1988, i Giochi Olimpici Estivi si svolgeranno in Asia. Il logo adottato in questa olimpiade è Dancing Beijing 2008 e le mascotte sono rappresentate da cinque Fuwa, bambole cinesi della fortuna, ognuna delle quali rappresenta una caratteristica culturale della Cina. Il programma è molto simile a quello di Atene 2004 con una particolarità in più: vi saranno, infatti, 28 discipline che si disputeranno in 302 eventi, ma per la prima volta saranno introdotte la nuova disciplina ciclistica americana BMX, abbreviazione che sta per Bicycle Motocross, e le 3000 siepi per le donne. Tra le competizioni tradizionali, si annoverano l’atletica leggera, il triathlon, il calcio, il nuoto, la lotta e così via. Molto importante, in occasione dell’evento, è anche lo slogan adottato “One world, one dream”, ossia “Un mondo, un sogno”. Esso può essere considerato un invito alla fratellanza, alla solidarietà, alla legalità, affinché i Giochi Olimpici non siano soltanto una serie di gare, ma un’occasione che unisca persone provenienti da tutto il mondo, persone di diversa cultura, persone di diverse etnie e, soprattutto, persone che hanno lo stesso scopo e cioè quello di costruire un futuro migliore per l’umanità. Il 23 marzo la fiaccola olimpica è stata accesa ed è partita da Olimpia per fare il giro del mondo. Tale giro non va sottovalutato dal momento che i corridori dovranno affrontare le strade impervie e i climi del continente asiatico. m u s prof. Cuturi i smsmsm smparticolare smAlla sm ssm sm smsmsms Un grazie dagli alunni ke s +m la stimano! delle profs ke s ricorderemo sorridendo!! c msmsSiete msunam sm sm smsmsempre smsm smsmsm a smsmsmsmsm ssm m msmsmsms A Stefy e Milys di II Cs S M S sms msmsmsmsmsmssmsmsmsmsmsms smsmsmsmsmsmssmsmsmsmsmsm smsmsmsmsmsmssmsmsmsmsmsms smsmsmsmsmsmssmsmsmsmsmsms msmsmsmsmsmssmsmsmsmsmsmsm smsmsmsmsmssmsmsmsmsmsms ..non ci sono parole per esprimere le emozioni che vivo con voi ogni giorno... siete la cosa + bella che mi sia capitata... Vi adoro troppo ragazze!! Iaia Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris. Nescio, sed fieri sentio et excrucior. Odio e amo. Perché io faccia questo, forse domandi. Non lo so. Ma sento che accade e mi tormento. Angela 28 Nuoto, che passione! di Achille Damasco “Vuoi divertirti e rimanere in forma? Fai nuoto, è uno sport completo!”. Quante volte vi siete sentiti dire una frase del genere e vi siete chiesti come faccia uno sport individuale come il nuoto ad essere completo? Il nuoto, in effetti, a parte le staffette, non è uno sport di squadra, ma praticarlo porta soddisfazioni, divertimento e passione. La divisa è semplice: non c’è. Basta indossare una cuffia ed un paio di occhialini che vi renderanno comunque irriconoscibili e quindi non rischiate di fare brutte figure se siete dei nuotatori inesperti. Dimenticate le nuotate con le onde del mare e l’acqua salata, nuotare in piscina è tutt’altra cosa. Si nuota in linea retta e l’acqua sa di cloro ed è pesante. Ma come negare il sollievo di uno sport fresco ed appassionante come il nuoto? Si comincia dal tuffo: se fatto bene vi darà la spinta giusta per la vostra vasca. Ma quanto è lunga una vasca? Le piscine più semplici sono lunghe 25 metri, quelle olimpiche, invece, il doppio. Ci sonno 6 o 8 corsie numerate e gli allievi sono divisi, dagli istruttori, in base alle loro capacità di nuotatori. Lo stile più veloce e semplice è lo stile libero, anche detto semplicemente stile, ma non è l’unico. Un altro è il dorso, lo stile che si nuota pancia all’aria. La rana è forse lo stile che vi sembrerà più ridicolo, in quanto in esso si imita il movimento del buffo anfibio. Più complesso è il delfino, in cui il busto esce dall’acqua ad ogni bracciata fatta con entrambe le braccia e i piedi si battono come un’unica pinna. Se muovete i piedi come lo stile rana e le braccia come delfino, otterrete lo stile farfalla. Ogni chilometro percorso nuotando equivale, per calorie consumate, a tre mila metri percorsi sulla terra ferma. Quale modo migliore per allenarsi di più in meno tempo? Il nuoto, però, è uno sport impegnativo, non solo appassionante. Anche il nuoto ha le sue regole, le sue leggi. La regola principale è che dovete ricordare che in acqua scatenarsi come un motoscafo impazzito non serve a nulla, una persona che nuota con la giusta tecnica è più veloce di un’altra che fa i movimenti veloci ma sbagliati. Insomma, il nuoto è uno sport completo perché variando gli stili allenerete allo stesso livello tutti i muscoli, senza avere i “coscioni” da calciatore o le braccia da tennista, e migliorerete respirazione e pressione sanguigna. Inoltre, quando andrete a mare, potrete mostrare la vostra abilità. 29 S p o r t C i n e m a m u s i c a S M S S p o r t Pallanuoto “A testa alta con quattro napoletane” di Ferdinando Verolino C i n e m a m u s i ed importante che si dia spazio anche a sport minori, sia sui giornali c Èsiagiusto in TV, dove, purtroppo, assistiamo solo a grosse “abbuffate” di calcio, diche anche in altri sport ci sono grandi sacrifici e allenamenti pea menticando santissimi. S M S Uno sport affascinante, spesso declassato, ma che, invece, proprio nella nostra città riesce, da anni, a regalare tanti successi, è la pallanuoto. Anche quest’anno, alla conferenza stampa svoltasi presso il circolo Canottieri Napoli per l’apertura dei campionati di “A1” e “A2”, la città di Napoli ha presentato ai nastri di partenza ben quattro squadre. In “A1”, infatti, c’è il Posillipo, squadra da anni ai vertici sia nazionali che europei; in “A2” Napoli presenta ben tre squadre: Canottieri Napoli, Acquachiara e Rari Nantes Napoli. Queste tre squadre hanno obiettivi diversi: la Canottieri punta a vincere il campionato, avendo un organico già esperto e ben collaudato; l’Acquachiara e la Rari Nantes si preparano ad un campionato di transizione, cercando di non retrocedere di categoria e di poter valorizzare al massimo i tanti giovani in squadra. 30 Dopo grandi stelle del calibro di Bob Marley e Vasco Rossi, anche i Negramaro sbarcano al Meazza! Negramaro a San Siro di Michele Amura Dopo un trionfale tour invernale, i Negramaro si preparano a sbarcare allo stadio di San Siro di Milano per un’unica data, il prossimo 31 maggio. Un appuntamento storico dal momento che i Negramaro saranno così la prima band tricolore a suonare nella Scala del calcio. Sarà una grande giornata di musica dal vivo con altri artisti, stranieri e non, come i The Fratellis e The Hoosiers, e il Dj Luca De Gennaro. Appena chiuso il tour nei palazzetti e nei teatri, per un totale di 76 spettacoli, che hanno registrato il tutto esaurito, la band pugliese si prepara quindi a mettere la ciliegina sulla torta. Lo stadio di San Siro è da sempre ad appannaggio dei big: da lì sono passati Bob Marley e David Bowie, Bruce Springsteen e Red Hot Chili Peppers. Oppure i pezzi da novanta della musica italiana, come Renato Zero, Claudio Baglioni, Vasco Rossi, Ligabue, fino ad arrivare ai concerti dell’anno scorso di Laura Pausini e Biagio Antonacci. Che una band giunta alla ribalta da poco meno di tre anni arrivi così presto ad un traguardo così importante, ha quindi dell’incredibile, ma per i fans dei Negramaro siamo sicuri che la performance live non sarà per nulla deludente. m u s i c a C i n e m a S p o r t S M S 31 Liberta’ di pensiero Liberta’ di parola Liberta’ di stampa “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.” (Articolo 21 della Costituzione della Repubblica italiana) 32