Abbey sette fons

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Abbey sette fons
Gennaio - Febbraio 2004
COSMO 1-2
INIZIATIVE PER IL
VII CENTENARIO
DELL’ORDINE
RENDIMENTO DI GRAZIE PER I 700
DALL’APPROVAZIONE PONTIFICIA
EDITORIALE
UNA FAMIGLIA CHE HA UN FUTURO DOPO 700 ANNI
DI VITA
Dalla Lettera del Priore generale ai fratelli e
alle sorelle della Famiglia dei Servi di Maria, in
occasione del VII centenario dall’approvazione
dell’Ordine, stralciamo i seguenti passi.
ANNI
Domenica 15 febbraio, nella chiesa di S.
Marcello, presieduto dal Priore generale fra
Ángel M. Ruiz Garnica, con accanto il Procuratore dell‟Ordine fra Reinhold M. Bodner, ha avuto luogo un rito di Rendimento di
grazie in ricordo dei 700 anni dall’approvazione pontificia dell‟Ordine. Quattro i momenti del rito. I. Riti iniziali. II. Ascolto della
Parola. III. Memoria di Santa Maria. IV. Congedo. Folta la partecipazione di membri della
Famiglia servitana: oltre ai membri della Curia generalizia, erano presenti, il Priore provinciale della Provincia della SS. Annunziata
fra Giuseppe M. Galassi, il Coordinatore
della Confites fra Paolo M. Erthler, i priori
della comunità romane dei Servi, la Presidente della Federazione italiana delle Monache OSM, le Priore generali o le loro Delegate delle Congregazioni delle Serve di Maria
di Firenze, di Pisa, di Galeazza, di Ravenna,
di Napoli, di Nocera, di Pistoia, di Chioggia,
dell‟India, delle Compassioniste Serve di Maria, delle Suore di Notre-Dame de la Compassion, delle Serve di Maria Riparatrici, la
Priora nazionale dell‟Ordine Secolare Servitano e i membri OSSM di Roma.
MOSTRA PER RICORDARE
IL
“Penso che il ricordo del settimo centenario di
approvazione definitiva del nostro Ordine da parte
di Benedetto XI, l’11 febbraio 1304, debba
spingerci a riflettere su questo felice periodo delle
nostre origini, un periodo meraviglioso per la
nostra famiglia. Penso ai nostri primi “fratelli”,
alla loro docilità alla voce dello Spirito che li
conduce lungo percorsi inattesi; mi sovviene del
loro tenero e robusto amore verso la Madre del
Signore, che scelsero come madre, compagna e
guida nella loro ricerca di Dio e nell’incontro con i
fratelli. Non possiamo non pensare al loro
itinerario formativo nella solitudine di Monte
Senario, in questo morire a se stessi che li fa
rinascere come uomini spirituali dediti interamente
a Dio e alla Chiesa. Penso al loro “salire e
scendere” dal Monte come testimoni coerenti delle
“cose che stanno sopra” e delle “cose che stanno
sotto”, autentici “narratori” del Vangelo della pace
e della misericordia. Penso all’amicizia che li
univa e alla loro grande unità, che è molto di più di
una sterile uniformità. Vivendo unanimi e
concordi, sempre orientati verso Dio, hanno
realizzato un sogno raro nella Chiesa: essere una
intera comunità di santi.
Sia questa per noi oggi la sfida da raccogliere. La
nostra identità è qualcosa di più di un’idea astratta
che si prolunga attraverso i secoli. La nostra
identità è un modo di essere, di vivere, di amare, di
piangere, di lottare, di credere, di sperare, di
condividere, di benedire. La nostra identità è vita,
e possiamo essere orgogliosi del nostro carisma
soltanto quando siamo “generatori” e portatori di
vita. Se ci comportiamo diversamente, anziché
essere orgogliosi di un carisma e di un patrimonio,
falsiamo il senso della nostra vita di Servi di
Maria, di essere servitori di ciò che vi è di più
sacro,
essere servitori della
vita [..].
L’approvazione dell’Ordine rappresenta per noi un
invito a riandare alle radici. L’invito a essere come
i primi Servi, cercatori del Dio di Gesù Cristo, e a
vivere il Vangelo “sine glossa”, lo raccogliamo in
maniera particolare nel Capitolo generale del 2001;
innanzitutto nel messaggio che il Papa ci ha
inviato. In secondo luogo, nei testi capitolari che,
raccogliendo le istanze dei fratelli venuti da ogni
parte del mondo, hanno tracciato il cammino
dell’Ordine per l’inizio di questo nuovo millennio.
Le nostre comunità devono essere più povere, più
solidali, meno arroganti, più vicine al popolo,
meglio inserite, meglio formate, più fedeli, più
coerenti, più radicali partendo dal Vangelo, più
profetiche e attente ai segni dei tempi, più
ecumeniche e più collegiali”.
VII
CENTENARIO DELL’ORDINE
Inaugurata il 15 febbraio, al termine del
Rito di ringraziamento, è rimasta aperta fino
al 15 marzo la Mostra allestita nel convento
di San Marcello per ricordare il VII centenario di approvazione pontificia dell‟Ordine. Si
tratta di una introduzione nei primi decenni
della vita dei Servi di Maria dall‟intuizione iniziale all‟approvazione del 1304. La mostra si
articolava in sei sezioni: 1. All’inizio del Trecento; 2. Verso l’approvazione del carisma;
3. I conventi nel 1304; 4. La bolla Dum levamus, 11 febbraio 1304; 5. La vita quotidiana
dei frati; 6. Serve e Servi di Maria oggi. Erano esposti quindici preziosi documenti di archivio (Bolle papali e documenti vescovili dal
1274, registri dei Priori generali e amministrativi dalla fine del Duecento, codici agiografici miniati del Tre e Quattrocento); sette
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pannelli indicanti il patrimonio artistico
(riproduzione delle icone e di miniature di codici) delle chiese dei Servi di Maria anteriori
al Trecento. Un opuscolo con un testo sulla
situazione che ha portato alla pubblicazione
della Dum levamus, un Catalogo con CD ed
un video di presentazioni dei corali duecenteschi di Siena completavano il materiale
della Mostra. Hanno provveduto alla preparazione della Mostra il presidente dell‟Istituto
Storico dell‟Ordine fra Franco M. Azzalli insieme a fra Pacifico M. Branchesi; ne ha
curato l‟allestimento l‟architetto Bonicio Barbaresi. All’inaugurazione, fra Franco M. Azzalli ha spiegato ai presenti i criteri con cui
era stata preparata la mostra.
OPUSCOLI TASCABILI SUI
Roma; www.marianum.it.
AVVIATA UNA INIZIATIVA
MULTIME-
DIALE
A cura di fra Pacifico M. Branchesi ha
preso avvio una iniziativa multimediale che si
annuncia di notevole interesse per la storia
dell‟Ordine. Si tratta di alcune serie di Compact Disk così articolate: 1. Serie Miniature
dei Servi di Maria; 2. Serie Musiche dei Servi
di Maria; 3. Serie Musicisti Servi di Maria;
serie Monte Senario. Per la prima serie è già
disponibile il CD con la riproduzione di bellissimi Corali dei secc. XIII-XIV del convento di
S. Maria dei Servi di Bologna; per la serie
Musiche dei Servi di Maria è già disponibile il
CD con musiche di fra Andrea da Firenze
(1400 ca.), di fra Amante Franzoni (1600
ca.), di fra Jean M. Plum (†1944), di fra Pellegrino M. Santucci e di fra Francesco M.
Rigobello. Seguiranno altri CD dedicati al
Laudario di Siena, a musiche dell‟Ariosti
ecc. Per la serie Musicisti Servi di Maria è
pressoché ultimato il CD che ripropone il
concerto d‟organo tenuto nel 1983 nella
chiesa di S. Marcello da fra Valente M. Gori.
Il CD dedicato a Monte Senario riunisce numerose fotografie su Monte Senario, con
particolari riguardanti, ad esempio, la grotta
di s. Filippo, la celletta Salviati ecc.
I suddetti CD possono essere richiesti a:
Centro Studi O.S.M., Convento S. Maria dei
Servi, Via dei Bersaglieri, 1 - 40125 Bologna;
e-mail: [email protected]. Trattandosi di un‟edizione fuori commercio, i CD
suindicati sono gratuiti, salvo rimborso spese
la cui entità sarà comunicata. Saremo grati
per ogni contributo volontario che i richiedenti vorranno inviare a sostegno dell‟iniziativa.
SERVI DI
MARIA
A cura del Consigliere generale fra Cesare M. Antonelli è stato stampato –in versione italiana, inglese, spagnola, francese, portoghese e tedesca– un opuscolo di 16 pagine dal titolo: Frati Servi di Maria. VII centenario dall’approvazione dell’Ordine da parte
del Papa Benedetto XI (1304-2004). L’opuscolo, illustrato, riporta testi tratti dalle Costituzioni dei Servi, dalla Legenda de origine,
dal documento del Priore generale OSM Inviati per servire, dal documento mariano Servi del Magnificat, da un decreto del Capitolo
generale 2001, dalla Bolla Dum levamus e
da uno scritto di fra David M. Turoldo, per
presentare il carisma e la missione dei Servi.
A firma di Franco Andrea Dal Pino, è
stato distribuito contestualmente alla Mostra
inaugurata a San Marcello, un opuscolo, con
illustrazioni a colori, dal titolo: 1304-2004.
Settecento anni dall’approvazione pontificia
dei Servi di Maria. Il testo con note è tratto
dalla rivista Monte Senario (gennaio-aprile
2004). L’opuscoletto è di p.16, formato cm.
8,5 x 12.
Unitamente al suddetto opuscolo, è stato
distribuito il Catalogo 2003 delle Pubblicazioni di storia dell’Ordine dei Servi di santa Maria. Studi e documenti. Lo ha curato l‟Istituto
Storico dei Servi di Maria. Delle pubblicazioni elencate vengono segnalate anche le traduzioni nelle varie lingue dell‟Ordine. Il formato dell‟opuscolo è di cm. 14,5 x 21.
Per acquisti e informazioni rivolgersi Edizioni Marianum, Viale XXX Aprile, 6 – 00153
PRIORE GENERALE
E ATTIVITÀ GENERALIZIE
Pacifico Branchesi
USCITO IL NOTIZIARIO
DEL
CON-
SIGLIO GENERALIZIO
Con la data del 15 dicembre 2003, a cura
del Segretario dell‟Ordine fra Riccardo M.
Casagrande, è uscito il Notiziario del Consiglio generalizio con la presentazione, in sintesi, delle informazioni sull‟attività del Consi2
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glio dal mese di ottobre 2002 al mese di novembre 2003. Il Notiziario è suddiviso in tre
parti. A. ATTIVITÀ DEL CONSIGLIO GENERALIZIO
NELLA SUA FUNZIONE DI ASCOLTO, DI RIFLESSIONE, DI PROGRAMMAZIONE. 1. Principali attività. Delle principali attività che hanno impegnato in questo arco di tempo il Priore generale e il suo Consiglio, vengono indicate e
descritte le seguenti: a) il seminario sugli
abusi sessuali (3-5 dicembre 2002); b) i problemi della Conferenza regionale ISAC; c) la
partecipazione ai Capitoli provinciali/vicariale
elettivi 2003; d) le Visite canoniche alla Provincia brasiliana, alle Delegazioni dell‟India e
delle Filippine, alla Fondazione in Mozambico (con visite fraterne ad alcune comunità
del Swaziland e dell‟Isac); e) l‟incontro con i
Coordinatori regionali (Roma, 14-16 ottobre
2003); f) il secondo Incontro (Roma, 17-21
novembre 2003) del Consiglio generalizio
con i Priori e Vicario provinciali e i Delegati
dell‟India e delle Filippine; g) Settimana annuale (Misano Adriatico, 22-27 settembre) di
verifica e di programmazione del Consiglio
generalizio. 2. Altre attività consiliari. a) Incontri con l‟équipe formativa della Comunità
di formazione S. Alessio Falconieri di Roma,
con il nuovo Preside del Marianum fra Silvano M. Maggiani, con il Delegato provinciale
dell‟India fra John M. Roncalli, con il Segretario generale per le Comunicazioni fra Lino
M. Pacchin; con i rappresentanti della Provincia Canadese circa l‟eventuale assunzione di responsabilità della Provincia ungherese; b) l‟istituzione del “tempo propedeutico”
agli studi teologici; c) le pubblicazioni; d) la
Commissione per Monte Senario; e) il rinnovo della Convenzione tra il Consiglio generalizio e il Consiglio della Provincia SS.ma Annunziata per il convento di Monte Senario. B.
ATTIVITÀ DEL CONSIGLIO GENERALIZIO. DECISIONI PRESE. 1. In materia economica. 2. Circa i Segretariati (Clios, Segretariato generale
per le Comunicazioni); 3. Giurisdizioni: apertura e chiusura di comunità; b) questioni giuridiche (dispense, deroghe, conferme, ricorsi). 4. De personis. C. CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DEL PRIORE GENERALE E DEI CONSIGLIERI nel periodo preso in esame dal Notiziario.
EGER
INCONTRO INTERCOMUNITARIO
luto trascorrere e vivere insieme la festività
dell‟Epifania. A partecipare all‟incontro sono
stati invitati oltre al candidato ungherese
Fülop István anche il rappresentante legale
don Bogisich Ferenc, parroco a Dunaszeg.
Il programma era stato suggerito dal priore di
Vienna fra Gerhard M. Walder: vivere la tradizione delle sentenze o massime e dell‟assegnazione del Santo patrono per l‟anno.
Fra Gerhard M. Walder aveva invitato anche
alcune suore Serve di Maria (sr. Giuliana da
Vienna, sr. Theresia da Dobra Voda, della
Repubblica Ceca) e inoltre Gerda Sommer
dell‟ISS di Vienna, l’Ing. Eva Pelinka della
Repubblica Ceca che collabora con le confraternite dell‟Addolorata; inoltre, sempre dalla Repubblica Ceca, il parroco Blaha e il sig.
Marek B., membri di una confraternita di
San Pellegrino e le signore Friederike Pelinka e Annemarie Vetter, molto vicine alla
comunità di Vienna. Dopo un viaggio EgerVienna non privo di contrattempi e con temperatura gelida, l‟incontro intercomunitario
ha avuto i suoi momenti più significativi nella
celebrazione comune dell‟Eucaristia, nel vivere la tradizione dell‟Epifania e in un lungo
incontro tenuto nella mattina dell‟8 gennaio
2004 nella sala capitolare, dove i presenti
hanno riflettuto sulla situazione della Famiglia Servitana di Vienna, della Repubblica
Ceca, dell‟Ungheria e dell‟Albania, alla luce
anche del documento dei vescovi dell‟Europa centrale sul tema: “Cristo speranza
dell‟Europa”. Sono state esaminate le possibilità di ulteriore contatti all‟interno della Famiglia servitana: ospitalità qualificata nelle
comunità, pellegrinaggi, comunicazione e
animazione delle confraternite dell‟Addolorata esistenti ecc. L‟incontro intercomunitario si
è confermato molto utile.
Da una informazione di fra Hubert M. Moons
MARIANUM
MISCELLANEA DI STUDI IN ONORE DEL PROF.
FRA
ERMANNO M. TONIOLO
Martedì 24 febbraio, nell‟Aula Magna della Facoltà, è stato presentato il volume Fons
Lucis, edito dal Marianum in onore del professore emerito fra Ermanno M. Toniolo. La
sessione per la consegna dell‟omaggio a fra
Ermanno, era presieduta dal card. Carlo
Furno, arciprete della patriarcale basilica di
S. Maria Maggiore. Dopo il saluto del preside
EGER-
VIENNA
Le comunità di Eger e Vienna hanno vo3
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prof. Silvano M. Maggiani, hanno tenuto
due relazioni il prof. Ignazio M. Calabuig
OSM (Ermanno M. Toniolo. Una vita al servizio di santa Maria e del Marianum) e il prof.
Angelo Di Berardino, OSA, preside dell’Institutum Patristicum “Augustinianum” (Dai
Padri alla teologia: alcune tematiche). Il volume riunisce saggi di ventinove autori, dei
quali dieci Servi di Maria. Moderava la sedu-
NUM. 52. La sezione articoli comprende i seguenti contributi: I Pensieri di Sarpi: breve
storia del testo (Libero Sosio); Las Siervas
de María durante la persecución religiosa en
España (1931-1939) (Vicente Lorente
Pérez). La sezione Miscellanea comprende
due ricerche di Ubaldo M. Todeschini,
OSM: L’antica biblioteca del convento di San
Marcello in Roma (sec. XIV-XIX); I penitenzieri apostolici minori della santissima Annunziata di Firenze; inoltre: Fonti per la storia dei frati Servi di santa Maria negli archivi
storici della diocesi di Città di Castello
(Andrea Czortek); Schede biografiche di alcuni frati Servi di Maria di Corsica dopo la
soppressione della provincia (1796) (Franco
M. Azzalli, OSM). Nella sezione Documentazione sono riuniti tre contributi di Pacifico M.
Branchesi: Il Breviario scritto nel 1378 da
fra Agostino da Forlì dei Servi di Maria; Una
importante raccolta di documenti sull’Osservanza dei Servi di Maria; Presenza dei Servi
di Maria nell’università La Sapienza di Roma; quindi, di Danilo M. Sartor, OSM, Lettere di fra Andrea M. Cecchin al priore generale fra Alfonso M. Benetti durante il periodo di
studio a Lovanio (1938-1942). La sezione
cronaca è interamente dedicata alle Celebrazioni per il 450° anniversario della nascita di
fra Paolo Sarpi (Corrado Pin). Per le rassegne, da segnalare: Schede sull’Ordine dei
Servi nelle riviste in cambio con “Studi Storici
O.S.M. (Odir Jacques Dias).
SEGRETARIATI
E UFFICI GENERALI
ta inaugurale fra Bernardo M. Antonini.
ISTITUTO STORICO
USCITI “STUDI STORICI” NN. 51 E 52
Dopo la recente pubblicazione del num.
50 (2000) di “Studi Storici dell’Ordine dei
Servi di Maria” (cfr COSMO.11-12/03/7-8), sono usciti i numeri 51 (2001) e 52 (2002).
NUM. 51. La sezione articoli comprende tre
contributi: La tavola dell’altare maggiore
dell’Annunziata di Firenze (Eugenio M. Casalini, OSM), Les Servites italiens en Corse
(1435-1796) (Jean Christophe Liccia) e
Profilo di fra Agostino M. Morini con particolare riferimento al suo carteggio 1853.1854
(Filippo M. Berlasso, OSM). La sezione Miscellanea offre tre contributi: L’impegno del
Priore generale O.S.M. fra Alexis Henri M.
Lépicier per l’unità e l’indipendenza del Tirolo nel 1919 (Martin M. Lintner, OSM), The
Provincials and the Western Province 19671997. An Oral History Project (Daniel
Brown), La beatificazione di Suor M. Guadalupe Ricart Olmos (1881-1936) (Tito M. Sartori, OSM). La sezione Documentazione presenta due ricerche: Le “regole” delle Serve di
Maria di Viareggio (Odir Jacques Dias); Papers of Fr. Joseph M. Loftus O.S.M. in the
Provincial Archives of Chicago (Conrad M.
Borntrager, OSM). Per la Cronaca sono riunite tre brevi note: Memoria del beato Andrea da Sansepolcro (Margherita Buzzi),
Stendardo processionale del Settecento a S.
Maria in Via (Franco M. Azzalli, OSM), Presentazione di libri (Pacifico M. Branchesi,
OSM). Quest’ultimo contributo comprende
l‟ormai consueta rassegna di libri fatta
nell‟ambito del Corso di storia e spiritualità
OSM.
GLI OBLATI NELLA VITA DELL’ORDINE
Recuperando una tradizione monastica,
viva nei secoli XI-XIII, i frati Servi di Maria
accolgono nei loro conventi uomini e donne
(e anche coppie di coniugi), che desiderano
condividere la spiritualità dell‟Ordine. Essi
sono detti nei documenti oblati (o commessi)
oppure donati, conversi, devoti. Afferma fra
Davide M. Montagna: «la simbiosi originale
tra vita „monastica‟ e vita „secolare‟ tipica
dell‟orientamento dei Mendicanti trova anche
in questo un‟esperienza qualificata, suscettibile in seguito di forme nuove di impegno cristiano, specialmente per le donne». Con date dal 1265 fino al 1304 troviamo documentati 28 atti di oblazione. I conventi interessati
sono 7, appartenenti alle prime 4 province
dell‟Ordine: Toscana (Firenze, Siena, Montepulciano e Pistoia), Patrimonio di san Pietro
(Orvieto), Romagna (Bologna), Lombardia
(Alessandria); quindi il fenomeno si estende
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ANIMAZIONE VOCAZIONALE
In questo numero pubblichiamo la testimonianza di un giovane che ha partecipato al Campo Biblico
tenutosi a Bivigliano dal 27 al 30 dicembre 2003, come iniziativa del Coordinamento Vocazionale
Italiano. Il Campo Biblico era guidato dal prof. fra Aristide M. Serra.
Il pomeriggio del 27 dicembre 2003 me lo ricordo come un giorno indaffarato, pieno di impegni del dopo
Natale: fai questo, fai quello, i negozi aperti e una bella allegria. Per chi come me è abituato a dedicare
alla casa, alla famiglia e a se stesso gli scampoli di tempo del lavoro, la sensazione di essere in vacanza
e poter fare tutto il rimandato è un balsamo; rappresenta quel ricaricare le pile che si sente spesso citare
da tutti come cura allo stress e al gran correre di questa nostra amata, odiata società! Mi ricordo che,
cullato da queste belle sensazioni, è stata una vera e propria violenza prendere la macchina e salire
verso il Senario! Alla fine sono passati i tempi in cui rivedersi tutti con gli amici dei campi scuola era una
tale priorità che quei viaggi verso il monte, o verso Ronzano, avevano già il calore degli abbracci in cui
mi stavo per immergere. Invece, lo dico tranquillamente, quel 27 partivo in sordina, privo di ansie e
particolari entusiasmi. Ogni curva un dubbio nuovo… chi ci sarà a parlare? Non lo conosco questo padre
Serra? Sarà noioso da ascoltare? Sarò in grado io di capirlo, di ascoltarlo?
Preso da questi pensieri, fu un attimo percorrere quella strada in salita che ormai faccio sempre più
spesso per gli impegni che ci siamo presi con i giovani di Firenze, per diffondere il commercio equo e
solidale e aiutare i frati a gestire il ristoro, e mi ricordo bene il vialetto delle suore e Renzo e Bruno ad
accoglierci sorridenti.
Il solito walzer delle camere, degli orari e poi la presentazione di padre Aristide e scoprirlo, con mia
sorpresa, anche più dubbioso di me!
Poi la Lectio! Gesù perso nel tempio e noi a cercarlo in ogni versetto di questo libro, la Bibbia, che mi si
apriva in mano come l‟oggetto misterioso. Momenti di vita semplice tra un piatto di pasta dalle suore e
una “gemma” tutti insieme al bar di Bivigliano, a ridere di nulla con la gioia inconfondibile di quel senso di
famiglia che ci stupisce e ci avvolge sempre in queste occasioni! Una famiglia, grande come il mondo,
nata qua vicino, che vive in ogni dolcissimo sorriso condiviso con fratelli e sorelle. Così, alla fine, mi sono
ritrovato a letto contento e, aspettando il sonno, è stato bello masticare un: “comunque vada, ne valeva
la pena!”.
Il giorno dopo mi sono sentito come quando, dieci anni prima, ero seduto con mio padre su un‟auto in un
parcheggio con lui che mi insegnava a guidare: “La frizione, il cambio, l‟acceleratore … hai capito?”. Io,
abituato al rigore delle scienze aziendali, alle certezze dei numeri, ai piani, alla programmazione e al
controllo, ci sono rimasto un po‟ male quando padre Aristide ha iniziato a parlare. Mi mancavano dei
punti di riferimento e mi chiedevo: “ma qual è il programma?”, “cosa leggeremo?”, “che metodo?”
A mio padre avevo chiesto molto preoccupato tante spiegazioni su quella macchina e lui semplicemente
mi diceva: “prova, vedrai è facile”; anche a padre Aristide avrei voluto fare tante domande, ma la chiave
la stava già girando: Giovanni IV: “La Samaritana”. Poi mi sono ricordato l‟esortazione più volte sentita,
anche quella stessa mattina: “Shemah”; ascolta e così mi sono abbandonato ad ascoltare! Chi, come
me, non ha la mente dell‟artista non può che stupirsi di fronte alla certezza della mano dello scultore che
affronta il blocco di marmo; ma la mente dello scultore sa bene cosa fa la sua mano perché è il suo
stesso cuore a guidarla. Ogni parola, ogni gesto di padre Aristide era parte di un‟armonia che piano
piano si creava. Ogni parola di Giovanni ci faceva scattare mille interrogativi e le nostre mani incerte
sulla Bibbia a cercare citazioni e rimandi. Alla fine della giornata, la macchina non si era spenta e, anche
se avevamo percorso le vie di 7 versetti, ci sembrava di aver fatto un viaggio lungo come la storia
dell‟uomo o meglio come la storia della sua salvezza!
Eppure alla fine era chiaro. Adesso che il marmo è lavorato l‟ho capito dove padre Aristide ci voleva
portare: “La fede non è un libro!”. E‟ stato bello sentirlo dire come introduzione al campo biblico. Alla fine,
quella tortuosa strada in salita, tra versetti e interpretazioni, portava proprio al volto di quel Cristo Acqua
viva che si offre per dissetare tutti dalla Samaritana fino a noi.
È stata una sorpresa grande e magnifica scoprire che in ogni versetto c‟era così tanto da scoprire, che in
ogni passo di Giovanni c‟era tutto il sapore dell‟Antico e del Nuovo Testamento, e che ogni parola faceva
diventare il nostro studio preghiera.
Il Verbo si è fatto carne, si è fatto vita e parla con le parole di ieri al nostro oggi. Quando abbiamo
condiviso le nostre impressioni nel cerchio finale chi sa quanto è rimasto nelle pieghe delle parole e dei
ringraziamenti, troppo personale per poter essere esplicitato, troppo importante per poter essere
dimenticato.
Il bagaglio nel viaggio di ritorno è di sicuro più pesante e non ci portiamo a casa libri da leggere o
imprese da compiere, ma una sete di parola che ci farà essere pellegrini, cercatori, minatori della luce in
ogni cosa e in ogni volto che incontreremo.
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nell‟ambito di tutto l‟Ordine.
L‟oblazione avveniva con una cerimonia
religiosa e alla presenza di un notaio. Era il
priore (conventuale, provinciale o generale)
che, a nome della comunità locale, riceveva
l‟impegno del candidato. Normalmente, accanto al priore, il notaio registrava la presenza del sindaco e procuratore: infatti l‟oblato
alcune volte offriva a Dio e alla comunità se
stesso ed i propri beni. Scrive fra Davide M.
Montagna: «È chiaro che alla celebrazione
solevano partecipare tutti i frati, trattandosi di
un momento particolare della vita della fraternità religiosa: e al tempo stesso capitolare
e liturgico (la sua sede era sempre la chiesa
conventuale, davanti all‟altare maggiore dedicato sin dalle origini dei Servi alla santa
Vergine). Il rito di oblazione –compiuto, e
non solo metaforicamente, „nelle mani del
priore‟ secondo un gesto di ascendenza
„feudale‟– doppiava esplicitamente quello
della normale professione religiosa, con la
differenza che l‟oblazione evidenziava maggiormente il legame con la fraternità religiosa
locale, cui l’oblato prometteva “obbedienza e
riverenza” (solo in un atto bolognese del 27
aprile 1304, a poco più di due mesi dall‟approvazione pontificia definitiva dei Servi, il
priore provinciale fra Andrea da Borgo Sansepolcro accettava un‟oblata a nome anche
di tutto l‟Ordine dei frati)».
Il primo documento noto riguardante gli
oblati è del 6 ottobre 1265 e riguarda Arrigo
di Baldovino dell’Anguillara, coetaneo dei
Sette Santi, «un personaggio-chiave nella
storia dell‟origine dei Servi», come le ricerche hanno con evidenza messo in luce. Egli
fu accolto a Santa Maria di Cafaggio da fra
Manetto da Firenze, priore generale dell’Ordine.
La documentazione per la maggior parte
è posteriore al concilio di Lione II del 1274,
con riferimento al tempo nel quale erano
priori generali fra Lottaringo da Firenze e
fra Andrea da Borgo Sansepolcro (12851314).
Pacifico Branchesi
GIUSTIZIA E PACE
A SENIGALLIA,
conventi che hanno tetti molto estesi, mentre
fuori ci sono persone senza un piccolo tetto.
È questo un concetto che mi ha sempre fatto
da guida anche in tempi passati per essere
coerente con il mio servizio. Quante volte ripetiamo di voler essere accanto alle “infinite
croci” degli uomini! Forse per questo il Capitolo generale di Città del Messico del 1995,
parlando di povertà e comunione di beni, ha
raccomandato “disponibilità nel mettere a
servizio delle nuove e vecchie povertà gli
spazi inutilizzati” (Capitolo generale 1995,
Testi approvati, n.192, 3/a). Alcuni anni fa,
quando si parlava della chiusura del convento di S. Martino a Senigallia, avevo proposto
al Consiglio provinciale di trasformarlo in casa di ospitalità per le emergenze che riscontriamo accanto a noi. Ebbi modo di conoscere la situazione di alcuni operai non-italiani
che vivevano indecorosamente, mentre altri
dormivano in pensioni a caro prezzo. Fu dietro loro sofferta richiesta che trasformai, nel
periodo estivo, le aule destinate alla scuola
di catechismo in camere, poi in inverno, aprii
le porte del convento. Non potevo pensare di
godermi un grande tetto, mentre questa povera gente non aveva dove rifugiarsi. Con
l‟introduzione della legge sull‟obbligo di comunicare alle autorità pubbliche la presenza
di extra-comunitari, comunicai la presenza di
questi ospiti in convento. Furono essi stessi
a ripulire le stanze del convento e attrezzarono la cucina e il grande refettorio dove consumavano i pasti a turni diversi, dopo il ritorno dal lavoro. Il convento è divenuto così la
loro casa, per cui provvedono a tenere in ordine i locali, alla pulizia, e cooperano alle
spese di gestione versando ogni mese una
cifra poco più che simbolica. Grazie all‟ospitalità offerta essi sono riusciti ad ottenere i
sospirati permessi di soggiorno in Italia.
Questa attività è nota in città e riscuote vasto
consenso. Alcuni giovani della parrocchia e
altri raccolgono dai supermercati i cibi che,
ogni quindici giorni, provvedono essi stessi a
cucinare per offrire un pasto agli ospiti e ad
altri esterni. A questa attività si affianca una
particolare attenzione ai problemi religiosi e
sociali: a Natale e Pasqua la parrocchia vive
con gli ortodossi le festività, così pure ogni
mese un sacerdote ucraino celebra la Messa
per gli ospiti di confessione ortodossa. Anche il vescovo diocesano è rimasto sorpreso
nel riscontrare la religiosità di questi ospiti.
UN TETTO
PER GLI “ULTIMI”
Negli scritti di fra Giovanni M. Vannucci
si legge una considerazione forte per i nostri
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COSMO 1-2
Per gli amici musulmani ho festeggiato la fine del Ramadam, sedendomi alla loro mensa. Attualmente nei locali del convento sono
ospitati 8 ucraini, 2 romeni, 1 moldavo, uno
del Marocco e 2 del Bangladesh. Mi rendo
conto che questa è una goccia nel grande
mare, ma non mi tiro indietro, e lo faccio con
gioia e partecipazione. È superfluo dire
quanto bene si riceve in confronto del poco
che si può dare.
Giuliano Grassi
SEGRETARIATO PER
ZIONE MISSIONARIA
i partecipanti di come oggi l‟Ordine porta
avanti lo spirito missionario in terre affidate
alla nostra cura, e per partecipare alle celebrazioni che ricordano i cinquant‟anni di presenza dei Servi in Aysén. Lo scopo principale di tale incontro internazionale è quello di
riflettere sul nuovo modo di fare missione oggi nella Chiesa. Molte cose sono cambiate
all‟interno della Chiesa nei confronti dell‟evangelizzazione e nel modo di rapportarsi
alle altre religioni. Oggi si parla di tolleranza
e rispetto per i principi religiosi di ogni persona, tuttavia il papa nell‟enciclica Redemptoris
Missio insiste sulla sempre valida necessità
di evangelizzazione “ad gentes”. Come si
presentano i Servi di fronte alle sfide del
mondo contemporaneo in termini di annuncio del Messaggio Evangelico, e delle proposte delle sette fondamentaliste? Un altro
punto su cui riflettere insieme è il modo di
fare animazione missionaria all‟interno delle
Province e Vicariati. Spesso si ha l‟impressione di un modo stantio di offrire alla gente
una visione delle Missioni dei Servi che talvolta non è chiara e neppure reale, puntando
sul sensazionale e straordinario, anziché sul
quotidiano, normale e talvolta monotono modo di vita dei frati impegnati in luoghi dove
l‟evangelizzazione è più difficile. Infine, penso che debba essere chiarito il discorso economico connesso con l‟animazione missionaria. L‟Animazione missionaria non deve
essere il modo e il luogo per fare esclusivamente dell‟azione sociale. I progetti, i microprogetti, le adozioni a distanza… in se stessi
buoni, se non sono inseriti nel loro giusto
contesto, possono essere a detrimento delle
popolazioni a cui si vuole portare aiuto. Non
basta che un missionario chieda aiuto per
giustificare un progetto, è necessario che tale progetto entri in una visione globale che
tenga conto della comunità, della Chiesa locale e delle condizioni sociali e politiche del
paese interessato. Mi auguro che questo incontro possa contribuire ad una certa unità
di indirizzi all‟interno dell‟Ordine e possa offrire strategie comuni sul modo di fare animazione missionaria.
L’ANIMA-
DALL’UGANDA AL KENIA
Questa volta scrivo non più dall‟Uganda
ma dalla mia nuova sede in Nairobi Kenya.
Dal 12 gennaio Fr. Sahayraj ed io siamo infatti residenti nella nuova casa presa in affitto, alla periferia di Nairobi e a dieci minuti di
cammino dalla Facoltà teologica di Tangasa,
che il prossimo luglio dovrebbe ospitare i nostri studenti ugandesi. Si tratta di una nuova
fondazione? Ufficialmente no, perché la presenza dei Servi in Kenya è solo funzionale
alla continuazione degli studi dei frati ugandesi, ma è improbabile che la nostra presenza passi inosservata a giovani ancora desiderosi di consacrarsi al Signore e alla Vergine, perciò non escludiamo di accogliere candidati anche dal Kenya. Dopo tutto nel nostro
incontro con l‟arcivescovo di Nairobi una delle condizioni per avere il suo permesso di
rimanere in diocesi è stata quella di accettare, appena possibile, un qualche impegno
apostolico, come segno di inserimento nella
Chiesa locale. A questo punto desidero
esprimere tutta la mia gratitudine ai Padri
Camilliani che ci hanno ospitato nella loro
casa di formazione durante le prime due settimane e ci hanno pazientemente guidati nel
nostro inserimento nella vita civile e religiosa
del Kenya.
UN’ESPERIENZA CHE SI RIPETE
In continuazione con l‟esperienza positiva
dell‟animazione missionaria offerta ai giovani
frati dei Servi, lo scorso luglio a Jinja, il Segretariato generale per le Missioni promuove
una simile esperienza per i segretari provinciali e vicariali dell‟Ordine in Aysén, Cile il
prossimo 25 Ottobre. L‟Aysén è stato scelto
per poter offrire una esperienza diretta a tutti
IL SEGRETARIATO GENERALE E L’ISAC
Lo scorso dicembre, ho partecipato all‟assemblea dell‟ISAC che si è tenuta Sud Africa
(vedi più avanti, sotto ISAC), in veste di rappresentante della fondazione ugandese e in
veste di invitato speciale quale Segretario
7
COSMO 1-2
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generale per le Missioni. Ho potuto parlare
all‟assemblea spiegando le linee di fondamentali che l‟Ordine sta portando avanti nel
campo delle Missioni e delle Nuove fondazioni. In particolare ho incontrato i membri
della fondazione del Mozambico e il Priore e
Socio provinciali della Provincia della SS.ma
Annunziata fra Giuseppe M. Galassi e fra
Sergio M. Ziliani, per un approfondito scambio di opinioni circa il modo di proporre un
maggior coinvolgimento dell‟Ordine nel problema delle Nuove fondazioni.
Anche a seguito di tali incontri, ho presentato al Consiglio generalizio una proposta
di ristrutturazione del modo di gestire le Nuove Fondazioni. A tempo opportuno offrirò
maggiori delucidazioni su tale progetto.
riuniti a Todi presso il monastero dell‟Annunziata, delle suore Serve di Maria Riparatrici, i
Priori delle comunità CONFITES per trattare i
temi: “Gestione dei conflitti interpersonali” e
“Forme di comunicazione nella comunità”,
con la guida di Gian Franco Poli, sacerdote,
psicanalista ed esperto di problemi della vita
religiosa. L‟incontro rispondeva alle indicazioni sia del Capitolo generale OSM 2001 (n.
20, 3), sia del Capitolo CONFITES 2003
(Programmazione, 21a).
Erano presenti, oltre al coordinatore CONFITES fra Paolo M. Erthler e al segretario
Luigi M. De Candido, 3 Priori della Provincia Spagnola, 2 della Provincia Veneta, 8
della Provincia di Piemonte e Romagna, 6
della Provincia dell‟Annunziata, 1 della Provincia Tirolese.
Nella prima parte dell‟incontro, il relatore
ha illustrato il ruolo del Priore nella comunità:
punto di riferimento, guida, animatore, forza
di comunione. Egli deve pertanto esser cosciente del suo ruolo insostituibile e deve
spendere le sue energie per valorizzare e
animare ogni membro della comunità, specialmente suscitando fiducia. Fondamentale
in questo servizio è la comunicazione: continua, fatta di contenuti e non di vuote parole,
con tutti e tra tutti, in grado di coinvolgere
anche la sfera interiore dei membri della comunità. La comunicazione è il segno della
comunione. Per gestire e superare i conflitti
che inevitabilmente insorgono, il relatore ha
invitato i Priori a riconoscere i conflitti come
momenti che portano alla luce situazioni latenti o inconsce, come occasioni per cambiare lo stile dei rapporti tra il singolo e la comunità o almeno tra il singolo e il Priore, come
invito a modificare l‟immagine che uno ha
dell‟altro. Riconoscere e gestire i conflitti
quindi può diventare occasione per aumentare il grado di coesione e di vitalità della comunità.
Nella seconda parte dell‟incontro, i Priori
si sono confrontati tra loro, scambiandosi
esperienze nella loro vita comunitaria, secondo il seguente schema: Qual è il conflitto
che più mi preoccupa ora nella mia comunità? quali soluzioni si possono trovare per riuscire a gestirlo? quali prospettive si possono
individuare per evitare conflitti nel futuro? Si
sono pure indicate alcune regole per mantenere viva la comunicazione, così come alcune linee per un codice di condotta del Priore.
SPERANZE DAL CONGO?
Subito dopo Natale, assieme a fra Stephen M. Aroquiedas ho compiuto un viaggio in Congo visitando le nostre Suore di Butembo. La situazione politica e militare è ancora in pieno fermento e, nonostante i molti
blocchi stradali, tutto è andato bene senza
gravi inconvenienti. Lo scopo di tale visita
era di incontrare alcuni giovani che da alcuni
anni insistono per essere accolti in formazione presso i Servi di Maria. Questo è un segno che i nostri fratelli canadesi avevano seminato del buon seme. Ben quindici giovani
si sono presentati a noi nella speranza di poter essere accolti, ma ovviamente noi non
potevamo dare una risposta definitiva. Abbiamo incontrato anche il Vescovo di Butembo-Beni, mons. Melchisedec Sikuli Paluku,
favorevole alla possibilità di formare i giovani
candidati all‟Ordine, anche se questo avvenisse in un paese al di fuori del Congo, e si è
dichiarato favorevole ad un eventuale rientro
dei Servi di Maria in diocesi.
COLLABORAZIONE
TRA LE PROVINCE
Gino Leonardi
CONFITES
RIUNIONE DEI PRIORI DELLE PROVINCE
CONFITES
Nei giorni 20-22 gennaio 2004 si sono
8
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COSMO 1-2
Momenti emozionanti durante i due giorni
di incontro sono stati: la visita al monastero
di San Francesco, dove si trova la stanza
nella quale morì San Filippo Benizi; la visita
all‟affresco con il Purgatorio, dove è rappresentato San Filippo che conduce le anime al
Paradiso; ed infine la celebrazione conclusiva, presieduta dal Priore generale, nella
chiesa dei Servi a Todi, dove è custodita l‟urna di San Filippo.
Lino Pacchin
dal Capitolo regionale del 2005, il Direttorio
della Formazione del Cono Sud, come previsto dalla Ratio Institutionis. 3. Alle tre giurisdizioni è stata inviata dal Coordinatore regionale la lettera di convocazione per il Corso di storia e spiritualità aperto a tutta la Famiglia servitana regionale. 4. Uno spazio
particolarmente ampio è stato dedicato al
problema del prenoviziato e del noviziato comuni. Il Coordinatore regionale ha innanzitutto ricordato che nel corso dell‟VIII incontro
dei formatori dell‟America Latina era stato
deciso all‟unanimità di mantenere il prenoviziato e il noviziato a Fátima (Argentina), con
l‟impegno dei tre Consigli di costituire una
comunità di formazione nel 2004 per l‟inizio
del prenoviziato nel 2005. Dopo un‟ampia
informazione sulle opinioni espresse da parte delle tre giurisdizioni, e tenendo presente
la disponibilità della Provincia messicana ad
offrire al riguardo la sua collaborazione, si è
giunti alla seguente conclusione: accordo sul
mantenimento del prenoviziato e del noviziato comuni. Quanto alla scelta delle persone
e del luogo per la comunità di formazione
iniziale si rinvia alla riunione del Consiglio
regionale nel prossimo mese di luglio La partecipazione del Priore provinciale del Messico fra Ángel M. Vargas Gutiérrez al Capitolo vicariale andino è stata occasione per discutere la sua proposta per un noviziato comune dell‟America Latina in Messico e del
professato comune per l‟America Latina a
Santiago del Cile. 5. Dopo aver definito l’agenda per l‟anno 2004 (a Fátima, 17-18 luglio, riunione del Consiglio regionale e, 1725 luglio, incontro dei formatori), i tre Consigli hanno accolto con favore la proposta di
un incontro dei responsabili dei “collegi” gestiti nel Cono sud da frati e suore OSM.
SEGRETARIATO DELLA FORMAZIONE
Dal 2 al 5 febbraio, a Roma, presso la
Casa di Spiritualità delle suore Compassioniste Serve di Maria, si è riunito il Segretariato
per la Formazione della Conferenza. Vi hanno partecipato fra Paolo M. Erthler, Coordinatore regionale e fra Lucio M. Pinkus.
Questi i temi affrontati: a) la formazione in
vista dell‟uso delle tecnologie comunicative;
b) dalla conoscenza di se stessi alla libertà,
un itinerario formativo.
CONO SUR (CONFERENZA DEL CONO SUD
DELL’AMERICA LATINA)
INCONTRO DEI TRE CONSIGLI
A Rio de Janeiro, nei giorni 4-5 dicembre
2003, si sono riuniti i Consigli della Provincia
brasiliana (BRA), del Vicariato Andino (AND)
e della Delegazione Rioplatense (RPL). Erano presenti il Coordinatore regionale fra Rinaldo M. Stecanela e i frati: Jorge M. Borges, Valdir M. Borges, Charlie Leitão
(BRA), Bernardino M. Zanella, Ivo M. Solarini (AND), Agustín M. Poier, Adolfo Acosta e Antonio Picco (RPL). Assenti i frati
Hector M. Parra, Faustino M. Gazziero
(AND) e Roberto M. Braida (RPL). Questi i
temi affrontati. 1. Il Coordinatore regionale
fra Rinaldo M. Stecanela e il Vicario provinciale fra Bernardino M. Zanella hanno riferito
sull‟incontro a Roma con il Consiglio generalizio dei Coordinatori regionali (14-16 ottobre
2003; cfr COSMO 11-12/03/8) e dei PrioriVicario provinciali (18-21 novembre 2003; cfr
COSMO 11-12/03/10). Sono state sottolineate
l‟urgenza della creazione e del rafforzamento
delle UNIFAS locali, dell’incremento delle comunicazioni all‟interno della Famiglia servitana, di una visione più concreta e articolata a
livello regionale, della formazione. 2. È stato
deciso di preparare, affinché sia approvato
NAC (NORTH AMERICAN CONFERENCE)
IL CULTO A S. PELLEGRINO,
UNA PRIORITÀ
Nei suoi più recenti incontri, la NAC ha
indicato tra le priorità delle Province coinvolte la diffusione della devozione a San Pellegrino. Contestualmente, ognuna delle Province di appartenenza (Canadese, Messicana, USA) ha reso noto il materiale devozionale disponibile nelle rispettive lingue. Il bollettino Servites Today (Fall/Winter 2003, vol.
23, n. 3/4) dedica ampio spazio a questo tema indicando, con indirizzo postale ed elet9
COSMO 1-2
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tronico, la sede dei santuari nazionali di San
Pellegrino (Sanctuaire Saint-Pérégrin, Sainte
-Foy, Canada; Comunidad de la Divina Providencia, México D.F; National Shrine of St.
Peregrine, Our Lady of Sorrows, Chicago,
USA), il materiale a stampa ed i souvenirs
disponibili nonché l‟indicazione di altri centri
di culto a San Pellegrino, particolarmente negli Stati Uniti, sia a cura dei frati sia a cura
delle Suore Serve di Maria. Una nota storica
ricorda che la diffusione del culto a San Pellegrino, particolarmente venerato come patrono degli ammalati di cancro, iniziò negli
Stati Uniti nel primi anni Cinquanta ad opera
dei frati fra John (Gerhard) M. Bosco
(successivamente incardinato nella diocesi
di Joliet) e fra Joseph Steven M. Gibbons
(†1988) nella chiesa di S. Domenico a Chicago. Dopo la chiusura di questa parrocchia,
l‟allora arcivescovo di Chicago card. Joseph
Bernardin riconobbe nel 1993 come nuovo
santuario di San Pellegrino la basilica di Our
Lady of Sorrows. L‟apostolato di San Pellegrino curato da questo santuario nazionale è
attualmente affidato a fra Christopher M.
Krymski. Notevole sviluppo sta avendo il
culto al Santo anche nel santuario mariano
dei Servi di Portland e nel Centro intitolato a
San Pellegrino fondato dalle Suore Serve di
Maria di Londra a Omaha.
Da Servite/Today, 2003, n. 3-4
M. Galassi, Priore provinciale ANN e il suo
Socio fra Sergio M. Ziliani; fra Antonio M.
Moreno, Priore provinciale di Spagna; i vescovi Servi di Maria Michael M. O’Shea e
Louis M. Ndlovu; il Segretario generale per
l‟Animazione missionaria fra Gino M. Leonardi proveniente dalla Fondazione in Uganda. Partecipava anche sr. Theresita, Coordinatrice regionale della Mantellate Serve di
Maria (Swaziland).
Il Capitolo si è svolto all‟insegna di un
dialogo aperto e cordiale. I problemi di apostolato nelle comunità della regione rendevano il Capitolo un momento di incontro importante e prezioso per i frati. Senza dubbio la
diminuzione del numero dei frati nella regione, i problemi suscitati per l‟apostolato dalla
pandemia dell‟AIDS, l’attività ordinaria svolta
dai frati nelle rispettive comunità sono particolarmente pesanti per i troppi impegni dei
singoli frati. Un motivo di speranza è offerto
dal numero dei novizi a Nigel. Il Capitolo ha
preso atto che la situazione della formazione
iniziale e i programmi di formazione della regione richiedono una crescente attenzione. Il
Capitolo ha modificato gli Statuti e sono state prese in considerazione ulteriori modifiche
allo scopo di coinvolgere i priori provinciali
delle “Province madri” delle giurisdizioni
dell‟ISAC (ANN, ESP, USA). Particolarmente
toccante, durante il Capitolo, l‟Eucaristia presieduta dal novello sacerdote mozambicano
fra Custodio Cardóso M. Luis.
ISAC (INTER SOUTHERN AFRICA CONFERENCE)
IL CAPITOLO ELEGGE
IL NUOVO
PROVINCE, VICARIATO
E DELEGAZIONI
COORDINATORE
Il Capitolo regionale celebrato alla Inkamana Abbey di Vryhied, Sud Africa, dall‟8
all‟11 dicembre, ha nominato nuovo Coordinatore regionale fra Clement M. Langa, che
succede a fra Mthokozisi M. Maseko.
Il Capitolo ha discusso il programma di
promozione vocazionale, la situazione finanziaria regionale, ha trattato della commissione UNIFAS, ha apportato alcune modifiche
allo Statuto regionale e si è intrattenuto
sull‟apostolato dei Servi nel contesto della
pandemia dell‟AIDS. Partecipavano al Capitolo 23 frati, compreso il Coordinatore precedente fra Mthokozisi M. Maseko. Erano inoltre presenti: fra Patrick M. Carroll, Consigliere generale e Delegato del Priore generale a presiedere il Capitolo; fra Giuseppe
Patrick Carroll
ANNUNZIATA
DELEGAZIONE DEL SWAZILAND.
BLEA DELLA
ASSEM-
DELEGAZIONE
Presenti il Priore e il Socio provinciali della Provincia della SS.ma Annunziata fra Giuseppe M. Galassi e fra Sergio M. Ziliani ha
avuto luogo, in due tempi, alla St. Joseph‟s
Mission (Mzimpofu, Swaziland) l‟Assemblea
della Delegazione. Nella prima fase, celebrata il 26 e 27 novembre 2003, erano presenti,
oltre il Delegato fra Justice M. Tsabedze,
13 frati. Assenti fra Stefano M. Papini, per
10
Gennaio - Febbraio 2004
COSMO 1-2
Da In Famiglia, Notiziario della Provincia
della SS.ma Annunziata 1/2004
soggiorno in Italia e fra Clement M. Langa,
impegnato come docente per gli esami. Il
Priore provinciale ha tenuto un‟ampia relazione articolata sui seguenti punti: 1. Che
cosa sta avvenendo nel mondo; 2. Che cosa
sta avvenendo nell‟Ordine; 3. Che cosa sta
avvenendo in Provincia; 4. Chi siamo in questo mondo che sta cambiando; 5. Cosa vogliamo essere come Servi di Maria. Quindi
ha tenuto la sua relazione il Delegato uscente fra Justice M. Tsabedze che, dopo aver
presentato l‟attuale situazione della Delegazione (18 membri effettivi, compresi due professi temporanei; 1 novizio in Uganda; 6 prenovizi a Nigel e 1 prenovizio a Merrivale) ha
illustrato: 1. Quello che ha funzionato bene
fino ad ora (armonia ed efficienza del Consiglio della Delegazione, miglioramento del livello della vita comunitaria, risveglio dell‟impegno vocazionale, particolare attenzione
alla formazione); 2. Le questioni più difficili
che restano da affrontare (il miglioramento
della vita comune, l‟accettazione della mutata realtà nella diocesi di Manzini, l‟inserimento nella chiesa locale); 3. Sfide per il futuro
(promozione delle vocazioni, rendere disponibili i frati per la formazione, ristrutturazione
del ministero pastorale; divenire un Vicariato
prima del 2014, data centenaria della presenza dei Servi in Swaziland). La seconda
fase dell‟Assemblea ha avuto luogo l‟11 dicembre. Era presente anche il Segretario generale per l‟Animazione Missionaria fra Gino
M. Leonardi. Due gruppi di lavoro hanno affrontato i seguenti temi: a) Come dare forza
alla pastorale vocazionale e come migliorare
la vita comune; b) come dare forza alla realtà e al progetto di St. Joseph e alla formazione. A due votazioni segrete sono stati dedicati i due seguenti quesiti: “Se accettare come proprietà la casa di Monte Berico Mission, qualora venga ceduta dalla Provincia
veneta”, “se costituire un fattivo gemellaggio
con la Provincia brasiliana e con il Vicariato
delle Filippine per uno scambio di personale
ad tempus per rafforzare la casa di formazione del noviziato e del prenoviziato”. Per entrambi i quesiti la votazione è stata favorevole.
CANADESE
DA GASPÉ A MONTE SENARIO:
COME
VIVERE UN ANNO SABBATICO
Fra Michel M. Tremblay, già rettore del
nostro santuario mariano di Pointe-Navarre,
Gaspé (Canada), ora canonicamente chiuso,
sta trascorrendo un anno sabbatico. Con
una iniziativa inconsueta ma istruttiva e piacevole, egli ha inviato via e-mail, un diario
dei primi tre mesi (11 settembre 2003 - 10
gennaio 2004) di questa esperienza vissuta
a Bruxelles, ma contrassegnata da numerose soste in alcuni conventi OSM europei. L’itinerario “fraterno” ha consentito a fra Michel
di incontrare molti frati, nonché suore e
membri delle fraternità secolari e dell‟Istituto
secolare servitano. Sebbene dall‟arrivo in
Europa fino all‟Epifania, quando ha raggiunto
la comunità di Monte Senario, egli sia vissuto pressoché stabilmente a Bruxelles, dove
ha frequentato tre corsi di S. Scrittura presso
il Lumen vitae, egli ha potuto visitare: in Inghilterra, Londra; in Belgio, SougnéRemouchamp; in Francia Saint-Ortaire; in
Austria, Vienna; in Ungheria, Eger. In Belgio
ha partecipato: alla professione perpetua
nell‟Istituto secolare di Françoise Lefebvre,
presente Audrey Butler; al pellegrinaggio
per la festività dell‟Addolorata organizzato
dalle Serve di Maria di Jolimont; alla celebrazione dei 60 anni di vita religiosa di fra Benoit M. Courtejoie a Sougné-Remouchamp,
dove fra Benoit fu parroco per 12 anni; a
Vienna, dove ha incontrato fra Philippe M.
Van Dael che l’ha condotto a trascorrere un
fine settimana a Eger, in Ungheria, cordialmente accolto dai fratelli Roch M. Boulanger e Hubert M. Moons; in novembre ha
partecipato con gli altri frati al “Forum”, della
Famiglia servitana, promosso e organizzato
da fra Bruno M. Chénais tenuto a Lisieux. A
fine dicembre, accolto da fra George M.
Hammond si è portato a Saint-Ortaire. Lasciata Bruxelles il 5 gennaio, l‟indomani ha
celebrato l‟epifania con la comunità di Monte
Senario, prendendo parte alla tradizionale
assegnazione delle “sentenze”. La diffusa
cronaca di fra Michel si chiude così: “Monte
Senario, sabato 10 gennaio. Siamo ancora
immersi nella nebbia. Verso mezzogiorno
finalmente la nebbia è scomparsa. Dalle fi11
COSMO 1-2
Gennaio - Febbraio 2004
nestre della mia stanza, da cui finalmente
osservo, oltre la terrazza della cisterna, il panorama di Firenze. È bellissimo ritrovare la
veduta… Ma sarà bene che mediti sulla dimensione spirituale della nebbia”.
Michel Tremblay
PIEMONTE-ROMAGNA
I 7 PRIMI PADRI CONTEMPLATI
guaggio di oggi, specialmente per quanto
riguarda gli inni e la preghiera dei fedeli. Il
secondo é che non era più attuale per quanto attiene al calendario perpetuo dell‟Ordine:
mancavano i due nuovi beati, il b. Ferdinando Maria Baccilieri, la b. Maria Guadalupe
Ricart Olmos e santa Clelia Barbieri. Così
la commissione liturgica si é decisa di preparare questa nuova edizione condotta sulla
base della editio typica latina della CLIOS.
Per arricchire le possibilità di celebrare le varie feste e memorie del nostro Ordine, sono
stati tradotti in tedesco gli inni di fra David
M. Turoldo. Sia il Priore provinciale Andreas M. Baur sia la commissione liturgica
della Provincia tirolese sono fiduciosi che
questa nuova edizione consenta alle comunità dei frati e delle suore in Austria e Germania di celebrare più gioiosamente le feste
e memorie dei nostri santi e beati.
Ogni comunità dell‟Ordine interessata ad
acquistare una o più copie per la sua biblioteca o per eventuali ospiti di lingua tedesca
della suddetta edizione del Proprium, può
rivolgersi a fr. Martin M. Lintner
([email protected]).
Martin M. Lintner
DA UN
FRATE ICONOGRAFO
Per celebrare il VII centenario dell‟Ordine,
fra Bruno M. Quercetti, dell’Eremo di Ronzano (Bologna), ha dipinto un‟icona dei sette
Primi Padri (vedi in copertina, le illustrazioni
1 e 2). Insieme alla foto dell’icona, fra Bruno
ha fatto pervenire alla redazione di COSMO,
un‟ampia didascalia che lo spazio non consente di riportare. Premesso che “l‟icona è
un‟opera d‟arte sacra” avente lo scopo di
rendere manifesta la rivelazione cristiana e
di mettere in relazione con essa i fedeli, fra
Bruno spiega il significato dei colori degli abiti, dei gesti, di ciascun particolare delle figure
della Madre di Dio e dei sette fondatori che
La contemplano. Nella Madre di Gesù posta
al centro dell‟icona “il colore marrone del
mantello è il colore della regina; la veste verde è lo spazio di Dio in Lei incarnato. L‟albero sullo sfondo è l‟albero della vita che prefigura la croce, mentre la montagna richiama
Monte Senario. Nei colori degli abiti dei Padri
(nero, marrone, grigio) sono altrettante indicazioni spirituali. Il frate seduto a sinistra in
basso è Bonfiglio con in mano un flauto che
ci ricorda che i primi Padri “erano un gruppo
di cantori aggregati alla compagnia dei Laudesi”.
VICARIATO ANDINO
CAPITOLO VICARIALE ANNUALE
Il Capitolo è stato celebrato nei giorni 5-9
gennaio a Santiago del Cile. 25 i frati vocali,
12 gli invitati, tra i quali i vescovi fra Juan M.
Agurto Muñoz e fra Luis M. Infanti Della
Mora, il Priore provinciale messicano fra Ángel M. Vargas Gutiérrez e il Coordinatore
del Cono Sur fra Rinaldo M. Stecanela. In
apertura del Capitolo, il Vicario provinciale
fra Bernardino M. Zanella ha letto i messaggi inviati dal Vicario generale fra Honorio
M. Martín Sánchez, dal Priore provinciale
veneto fra Ferdinando M. Perri, nonché il
saluto di una sorella delle Suore Serve di
María Dolorosa e di una Compassionista
Serva di Maria.
Il Capitolo, come da Agenda, è stato caratterizzato da alcuni seminari particolari;
uno su la Lectio divina, condotto da fra Vladimiro M. Memo, guidata nei giorni del Capitolo da fra Vittorino M. Bertocco; un secondo seminario è stato dedicato al progetto
personale e comunitario ed è stato condotto
da fra José M. Sartori; infine un seminario
TIROLESE
NUOVA EDIZIONE TEDESCA DEL “PROPRIUM
OSM”
È stata presentata ai frati di lingua tedesca la nuova edizione del “Proprium OSM”
della liturgia delle Ore. Durante la messa,
che concludeva la settimana degli esercizi
spirituali a Maria Waldrast, a Matrei presso il
Brennero, il 3 ottobre –memoria della Beata
sr. M. Guadalupe Ricart Olmos– i frati hanno ricevuto una copia del nuovo libro di preghiera. La nuova edizione si é fatta necessaria soprattutto per due motivi: il primo é che il
breviario posteriore non conteneva più il lin12
Gennaio - Febbraio 2004
COSMO 1-2
sul progetto pastorale condotto da fra Damiano M. Caldognetto e dalla commissione
dei parroci. Il seminario sulla pastorale vocazionale è stato condotto dalla comunità Santa María de la Esperanza di Lima. L‟analisi
sul tema del progetto pastorale è stata compiuto da sei gruppi di studio che si sono soffermati sul servizio ai poveri e ai più bisognosi da parte di una parrocchia OSM, sullo stile
dei Servi nella guida di una parrocchia, sul
taglio mariano della loro testimonianza,
sull‟esercizio della collegialità nella conduzione di una parrocchia e sulla estensione
della nostra fraternità. In materia di pastorale
vocazionale fra Juan M. Chávez si è soffermato sul tema: “Contesto globale della cultura giovanile” e fra Nicolás M. Moraga sul
tema: “La pastorale vocazionale e le sfide
del mondo attuale”. Prima della conclusione
del Capitolo, il Vicario provinciale ha informato sulla proposta del Priore provinciale
veneto di riunire in un‟unica giurisdizione il
Vicariato Andino e la Delegazione Rioplatense.
Al termine della prima giornata del Capitolo (5 gennaio), presenti, il Priore provinciale del Messico fra Ángel M. Vargas, il Delegato Rioplatense fra Agustín M. Poier e il
Coordinatore regionale fra Rinaldo M. Stecanela, si è riunita l‟équipe dell‟EVOF
(Segretariato per le Vocazioni e la formazione), presenti il Vicario provinciale fra Bernardino M. Zanella fra Ivo M. Solarini
(Presidente) e i membri frati Erminio M. Manea, Damiano M. Caldognetto, Demetrio M.
La Torre e Omar M. Leiva. Tema dell’incontro la situazione del noviziato nel Cono Sur e
la collaborazione nella formazione con la
Provincia messicana. Il Segretariato ha discusso la proposta del Priore provinciale del
Messico per la creazione del noviziato comune per tutta l‟America Latina nella comunità
di Aguascalientes (Messico). La Provincia
messicana, a sua volta, manderebbe alcuni
professi nella comunità di Peñalolén (Chile).
Dopo ampio dibattito, ogni conclusione è stata rinviata alla riunione dell‟EVOF che si terrà
a luglio.
grino. Soprattutto nelle comunità di Arul Matha, a Muppaiyur, di Jegan Matha, a Trichy,
di Jothi Matha Alayam, a Chennai, è stata
collocata l‟immagine di San Pellegrino e,
ogni mercoledì, vengono celebrate la Novena e la Messa. Le preghiere e le litanie, tratte dalla Liturgia OSM, sono state tradotte nella lingua locale, il Tamil.
Il mercoledì la gente viene alla chiesa per
partecipare alla celebrazione e per unirsi alle
comunità per pregare per i malati di cancro e
di altre malattie. Durante la celebrazione
dell‟Eucaristia hanno luogo, all‟altare, i riti
della benedizione dell‟olio e dell‟esposizione
della reliquia del Santo per la venerazione
dei fedeli. A Jegan Matha partecipano alla
celebrano circa settanta persone, mentre
nelle altre comunità i partecipanti sono di
meno. Sono stati stampati opuscoli con la
novena e immaginette di San Pellegrino che
vengono distribuite ai fedeli per divulgare la
devozione a San Pellegrino.
A Jothi Matha Alayam, a Chennai, la comunità ha promosso un triduo in onore di
san Pellegrino per ricordare le 100 settimane
dalla sua fondazione. A Chennai è stato distribuito in diverse parrocchie della città un
pieghevole con la vita di San Pellegrino e
una preghiera per impetrare la guarigione.
La risposta della gente è stata soddisfacente. L‟ultimo giorno del triduo, due persone
hanno testimoniato della loro guarigione per
intercessione di S. Pellegrino: una donna di
nome Madhalaiammal completamente guarita da tumore all‟utero e un‟altra signora che
aveva invocato l‟aiuto di San Pellegrino per
la guarigione di suo marito affetto da una
cardiopatia. Tutte e due hanno riconosciuto
con forza l‟intervento prodigioso di Dio, grazie alla potente intercessione di San Pellegrino e si sono impegnate a diffondere questa
devozione presso quanti avranno occasione
di incontrare durante la vita.
Le comunità stanno studiando i modi e gli
strumenti per diffondere questa devozione
attraverso la pubblicità nelle poche riviste
cattoliche esistenti, così che la cosa venga a
DELEGAZIONE DELL’INDIA
L’APOSTOLATO DI SAN PELLEGRINO
I frati Servi di Maria dell‟India, a partire
dal settembre 2001, hanno cominciato a diffondere una speciale devozione a San Pelle13
COSMO 1-2
Gennaio - Febbraio 2004
che, tra l‟altro ci ha detto: “Attraverso i carismi veicolati dalla tradizione dei Servi, non è
forse chiara una certa qualità di collaborazione per fare Chiesa? Forse, la vostra stessa
fragilità è la vostra risorsa: quella di essere
umili per riconoscere che non avete una risposta precostituita per la soluzione dei problemi né le chiavi per riuscire. Con la vostra
presenza, voi irrigate il terreno di vita della
Chiesa”.
Joseph Lèbre
FAMIGLIA SERVITANA
conoscenza della gente e questa devozione
si diffonda: sono, infatti, migliaia le persone
colpite, nelle forme più diverse, da tumori.
Fra. Kukandaisamy, osm
UN.I.FA.S – FRANCIA-BELGIO
FORUM DELLA FAMIGLIA SERVITANA
Da venerdì 21 a domenica 23 novembre
2003 ha avuto luogo a Lisieux, presso la Casa-madre delle suore Oblate Missionarie di
Santa Teresa, un “forum” della Famiglia servitana franco-belga. Scopo del forum, promosso e organizzato da fra Bruno M. Chénais, quello di offrire un momento di fraternità, di riflessione e di festa per scoprire insieme la ricchezza del nostro carisma, come
“arte di vivere, di credere, di testimoniare e
di amare”. Una trentina i partecipanti provenienti dalle diverse fraternità OSM della Francia e del Belgio. L‟incontro ha realizzato pienamente le sue tre finalità: 1) vivere un tempo forte di unità per riaffermare i nostri legami e ritrovare il senso dell‟ottimismo, l‟ottimismo stesso di Dio che non abbandona mai le
sue creature; 2) favorire un ampio scambio
di idee per promuovere il meglio possibile, là
dove ci troviamo e tra noi, l‟irradiazione del
nostro carisma, mettendolo al servizio della
fraternità, della cultura e della spiritualità; 3)
costituire una commissione rappresentativa
delle diverse espressioni e sensibilità della
nostra Famiglia che si incontrerà regolarmente per continuare la riflessione e suggerire dei progetti che potrebbero dare una
nuova impronta alla nostra testimonianza.
Due incontri, nell‟ambito di questo Forum,
hanno favorito le nostre riflessioni e aperto
piste per il futuro: innanzitutto l‟incontro con i
membri della comunità Saint-Michel di Tordouet che ci hanno parlato con grande semplicità della loro storia ed esperienza; la loro
testimonianza non soltanto ci ha interpellati,
ma ha fatto sì che prevedessimo, in concreto, contatti tra le due famiglie che entrambe
cercano, nella Chiesa e nel mondo di oggi,
nuovi cammini per il Vangelo. Abbiamo poi
avuto la gioia e l‟onore di ricevere la visita di
Mgr Pierre Pican, vescovo di BayeuxLisieux, che ci ha fortemente incoraggiati e
UN.I.FA.S.-BOLIVIA
ELETTO UN COORDINATORE REGIONALE
Nei giorni 18-21 dicembre, a Cochabamba (Bolivia) ha avuto luogo il IV Incontro
dell‟UN.I.FA.S.- Bolivia, con la partecipazione
di tutte le espressioni della Famiglia servitana. Tema dell‟incontro: “Ascoltare per servire”. I partecipanti hanno ascoltato tre interventi: uno della psicologa Escarlet Guizada
sul tema: “Autostima”, gli altri di fra Hugo M.
Vargas e fra Jairo M. Salazar sul tema
dell‟incontro. Il documento finale dell‟assemblea, completato dal contributo delle commissioni formate per guidare la vita
dell‟UN.I.FA.S. nel 2004, ha sottolineato le
seguenti priorità: 1. Pastorale giovanile vocazionale. Promuovere il carisma dei Servi e
delle Serve di Maria con un lavoro coordinato di pastorale vocazionale; cercare di integrare la pastorale vocazionale giovanile con i
piani pastorali diocesani; promuovere nuove
manifestazioni artistiche dei giovani della nostra famiglia; favorire, attraverso la formazione, la crescita giovanile e l‟impegno sociale
ed ecclesiale dei giovani. 2. Storia e spiritualità OSM, con riferimento al VII centenario di
approvazione dell’Ordine e alla visita del
Priore generale in Bolivia. Saranno promosse iniziative per ricordare il settimo centenario; sarà favorita una maggiore partecipazione alla liturgia propria dell‟Ordine; a Cochabamba e a Oruro sarà dato risalto alla settimana servitana e alla settimana mariana. 3.
Rafforzamento della vita interna delle fraternità, con particolare riferimento soprattutto
alle fraternità che, per svariate cause, hanno
più urgente bisogno di essere sostenute.
L‟assemblea ha anche eletto coordinatore regionale dell‟UN.I.FAS.-Bolivia fra José
M. Sartori della comunità di Oruro.
NASCE L’UN.I.FA.S-CHILE
14
Gennaio - Febbraio 2004
COSMO 1-2
Con una assemblea tenuta il 26 ottobre è
stata costituita l‟UN.I.FA.S-CHILE che ha già
avviato i suoi primi passi. Si è in tal modo
cercato di attuare il dettato del Capitolo generale 2001 per la “rivitalizzazione delle forme di organizzazione nazionale e internazionale della Famiglia servitana” attraverso il
duplice impegno indicato dal Capitolo generale: che i priori (conventuali, provinciali, generale) favoriscano la partecipazione attiva
ai rispettivi Capitoli da parte dei membri della
Famiglia servitana e che i priori delle comunità, presenti nella stessa zona, promuovano
ogni anno un incontro di programmazione e
uno di verifica coi rappresentanti di tutti i
gruppi della Famiglia servitana del luogo sui
seguenti temi e settori di servizio: missioni,
pastorale giovanile vocazionale servitana,
ispirazione mariana, formazione (carisma,
storia OSM, liturgia), preghiera comune, celebrazioni, ritiri, giustizia e pace, solidarietà e
ministero della compassione.
delle Diaconie Laiche dei Servi.
Gioiosa è stata, come di consueto, l‟ospitalità delle sorelle Compassioniste e vivace è
stata la ricchezza dei contributi di tutti i partecipanti.
Rosanna Marchionni
UN.I.FA.SI
In occasione del 50° anniversario della
morte della Serva di Dio sr. M. Teresa di
Gesù Sacramentato (al secolo Caterina
Quaranta), avvenuta il 23 gennaio 1954, le
monache del monastero di Montecchio Emilia (Reggio Emilia) hanno voluto festeggiarne
il ricordo con una Messa solenne celebrata
domenica 25 gennaio presso il santuario della Madonna dell‟Olmo annesso allo stesso
monastero. Il parroco don Vasco Rosselli
ha voluto che tutta la popolazione di Montecchio avesse la possibilità di parteciparvi e
perciò ha trasferito la celebrazione della
Messa delle ore 11.00 a.m. dalla chiesa parrocchiale al santuario. Si unirono alla popolazione i parenti di sr. M. Teresa capeggiati dal
nipote Roberto Quaranta, insieme ai numerosi fedeli provenienti dal paese natale della
Serva di Dio, Lagnasco (Cuneo), diocesi di
Saluzzo. Ha presieduto la concelebrazione
l‟arcivescovo emerito, già Nunzio Apostolico,
mons. Giovanni Ceirano, compaesano della
Serva di Dio, attorniato dal parroco di Montecchio e dai suoi due sacerdoti collaboratori
don Giovanni Valli e don Gabriele Cipolli.
Hanno concelebrato anche mons. Gildo Beggi –che portò la Comunione alla Serva di
Dio negli ultimi mesi di vita di lei– e i Servi di
Maria fra Giancarl,o M. Bruni, Assistente
della Federazione italiana delle monache
Serve di Maria e fra Tito M. Sartori, Postulatore generale dell‟Ordine. All‟omelia fra Tito
MONACHE
VERSO L’UN.I.FA.S-SWAZILAND
Si avvia a costituzione l‟UN.I.FA.S nello
Swaziland. Un cammino decisivo è stato
compiuto nel corso della visita alla Delegazione del Swaziland del Priore e del Socio
provinciali della Provincia della SS. Annunziata.
MONTECCHIO EMILIA RICORDA
RESA DI GESÙ SACRAMENTATO
ASSEMBLEA ANNUALE
A Roma, presso la Casa di Spiritualità
delle Suore Compassioniste Serve di Maria,
si è svolta nei giorni 15-16 gennaio l‟Assemblea dell‟UN.I.FA.S.I, presieduta dal presidente fra Giuliano M. Conte. Erano presenti 29
membri, rappresentanti le diverse componenti della Famiglia servitana. L‟Assemblea
ha provveduto a dare indicazioni per la programmazione delle attività future; in particolare ha suggerito di: - procedere alla semplificazione dello Statuto; - organizzare, ogni
anno, un incontro informale a Monte Senario
per quanti potranno partecipare. Il significato
dell‟incontro è quello dell„“andare insieme al
Monte”; - promuovere, a livello locale e con
la collaborazione delle UNIFASI locali, analoghe occasioni di incontro; - organizzare, ogni
tre anni, in tempi intermedi rispetto al Convegno internazionale UN.I.FA.S, un Convegno
della Famiglia servitana italiana; - promuovere, dove esistono le condizioni, le UN.I.FA.S.I.
territoriali. L‟Assemblea ha quindi proceduto
all‟elezione del Presidente del Consiglio. Sono risultati eletti: Presidente: Rosanna Marchionni, dell’Istituto Secolare Regnum Mariæ; Membri del Consiglio: Riccardo Riccori
Lorenzon (OSSM); sr. Francesca Aloisio,
delle Serve di Maria Riparatrici; fra Giuseppe M. Polo (OSM), e Remigio Cecchetto,
15
M. TE-
COSMO 1-2
Gennaio - Febbraio 2004
illustrò le fasi più significative della vita di sr.
M. Teresa di Gesù Sacramentato
Delle tredici claustrali che vivono nella
comunità di Montecchio, cinque hanno vissuto alcuni anni con la Serva di Dio; anzi, la più
anziana l‟ha avuta come maestra di formazione in noviziato. Circa la Causa di beatificazione, la diocesi avviò il processo canonico l‟8 settembre 1967 e lo chiuse il 21 novembre 1970. Nel 1971 il processo fu trasferito a Roma.
Tito Sartori
NAMPULA (MOZAMBICO)
LE MONACHE DENUNCIANO
CONGREGAZIONI
SERVITANE
ni, radio e televisione. Sul quotidiano Il Resto
del Carlino di mercoledì 11 febbraio è stata
pubblicata sull‟argomento un‟ampia intervista
rilasciata da fra Patrick M. Carroll OSM, Segretario generale di Giustizia e Pace.
Cfr Avvenire, 8.02.2004;
Il Resto del Carlino, 11.02.2004
CHIOGGIA
INCONTRO DI PROGRAMMAZIONE
UN
Dal 26 al 30 dicembre 2003, le suore Serve di Maria Addolorata di Chioggia, si sono
incontrate a Borgo Madonna per il Consiglio
Plenario (riunione di tutte le responsabili delle comunità e dei vari settori pastorali). Una
quarantina tra superiore e suore, guidate da
fra Antonio M. Santini, per riflettere sul tema: “Come rivitalizzare la persona consacrata alla luce del carisma delle Serve di Maria
Addolorata, in dialogo con i segni dei tempi,
a servizio del Vangelo della Speranza” e per
programmare un triennio di vita evangelica e
di servizio nella Chiesa. Le giornate sono
state caratterizzate da interessamento, attenzione e desiderio di rinnovamento, da
sforzo positivo per trovare convergenze
evangeliche tra le due culture (Italia e Messico) che animano ormai la nostra famiglia religiosa. La Parola del Signore ha fatto da tramite delle relazioni di fra Antonio, a quella
della Priora generale e delle varie commissioni. Dall‟insieme è emersa una realtà viva
che vuole continuare la propria presenza
nella Chiesa come espressione di carità con
occhi rivolti ad altri traguardi di evangelizzazione.
A farci sentire più Chiesa c‟è stata l‟inaspettata visita del vescovo Mons. Angelo
Daniel che, come padre e maestro, ci ha offerto una breve ma sentita riflessione incoraggiandoci a vivere l‟armonia della comunione. Ci ha invitato a camminare verso un
futuro, per certi aspetti incerto, ma ricco di
speranza. I lavori si sono conclusi in un clima di fraternità e con volontà di vivere la nostra vita consacrata come gioiosa testimonianza evangelica.
Ottaviana Salvadori
TRAFFICO D’ORGANI DI BAMBINI
Le claustrali Serve di Maria del monastero di Nampula hanno comunicato al giornale
spagnolo Heraldo de Aragon che vicino al
loro monastero si verificano da tempo episodi criminali collegati ad un presunto traffico di
organi. Le suore hanno riferito di essere in
possesso di fotografie di cadaveri di bambini
privi di organi e di avere le testimonianze di
alcune vittime che sono riuscite a fuggire e a
salvarsi. I tentativi di sequestro di bimbi che
vivono nell‟orfanotrofio da loro gestito a
Nampula sono frequenti. Il monastero e l‟orfanotrofio non sono lontani da un aeroporto e
dall‟esteso possedimento di un proprietario
dello Zimbabwe che le suore non esitano a
indicare come il probabile responsabile del
traffico di organi. “Abbiamo cominciato a vedere movimenti strani, l‟arrivo frequente di
autovetture con i vetri oscurati –hanno detto
le suore al giornale–. E poi automobili che di
notte andavano sulla pista dell‟aeroporto
mentre atterrava un piccolo aereo cui venivano fatti segni luminosi. Abbiamo preso i
numeri delle targhe e li abbiamo consegnati
alle autorità locali. Ma tutto è finito in un nulla
di fatto”.
La notizia apparsa sul giornale spagnolo
è stata ripresa dalle agenzie di stampa internazionali. In Italia ne hanno parlato quotidia-
16
Gennaio - Febbraio 2004
COSMO 1-2
e salutato con piacere. È stata una liturgia
molto bella e suggestiva.
Cristina e Marco, alla presenza di fr. Renzo M. Marcon, assistente nazionale delle
Diaconie laiche dei Servi di Maria, e di tantissimi amici e conoscenti, hanno pronunciato
la loro adesione al Movimento con profonda
gioia. Francesco, della Diaconia della Bellezza, spiegando che significato avesse far
parte di questo Movimento, ha detto anche
come le Diaconie siano “chiese domestiche”
con un cuore pulsante, aperto a chiunque
abbia bisogno o desideri fare un cammino di
preghiera e di riflessione sulla Parola. E proprio un giovane, di fede musulmana, che Cristina e Marco hanno accolto e aiutato, ha
voluto portare la sua testimonianza facendo
emergere quanto di bello avesse già fatto
questa Diaconia. Ha voluto ringraziare personalmente, andando all‟ambone, con il cuore in mano davanti a tutti i convenuti, Cristina
e Marco per quanto hanno fatto e continuano
a fare per lui.
NOCERA
STORIA DI UN NOME
Nell‟ampia biografia Emilia Pasqualina
Addatis Fondatrice delle Serve di Maria Addolorata di Nocera, pubblicata a puntate da
sr. Agnese Pignataro sulla bella rivista della
Congregazione Madre Maria Consiglia Addatis. Un roveto ardente, nel numero di ottobre-dicembre 2003, è diffusamente descritta
la storia del nome della Congregazione che,
inizialmente fu di Pastorelle della Salette,
quindi di Eremite della Salette, poi di Eremite
dell’Addolorata e, infine, dal 1950, di Suore
Serve di Maria Addolorata. La Congregazione - dichiarata di diritto pontificio nel 1951 –
era stata fondata nel 1872– fu aggregata
all‟Ordine dei Servi di Maria nel 1880 con il
Diploma che le denominava “Religiose Eremitane della Vergine Addolorata del Terz‟Or-
LAICI OSM
OSSM
USA. CONSISTENTE SVILUPPO
dine dei Servi di Maria”. La storia del cambiamento del nome, oltre che dello sviluppo
della Congregazione, particolarmente nel periodo 1945-1965, è legata alla stretta collaborazione offerta a queste nostre sorelle dai
frati Antonio M. Vicentini (†1934), Basilio
M. Salvatori (†1953), e Lino M. Pedot
(†1966).
DIACONIE LAICHE DEI SERVI
MOMENTO DI COMUNIONE
DELL’ORDINE SECOLARE
L‟Ordine Secolare, negli Stati Uniti, è
composto di sedici comunità o fraternità distribuite in tutto il Paese e sostenuto dai frati
della Provincia USA e dalle suore Serve di
Maria. Altre otto comunità sono in fase di formazione: se ne occupano le Serve di Maria
di Ladysmith, Wisconsin, e le Mantellate Serve di Maria di Plainfield, Illinois. I membri
dell‟Ordine Secolare negli Stati Uniti sono
555, dei quali 455 sono pienamente coinvolti
nella vita delle comunità di riferimento. Questo senso di appartenenza e di vita comunitaria colpisce particolarmente i giovani.
Le fraternità OSSM statunitensi si trovano
in: New Jersy, Florida, Alabama, Ohio, Louisiana, Missouri, Illinois, Wisconsin, Colorado, New Mexico, Arizona, California, Utah,
Oregon, Texas. Il Consiglio nazionale OSSM
sta facendo i primi passi verso un raggruppamento delle fraternità secolari in cinque
regioni geografiche. Ciò permetterebbe ai
membri OSSM delle singole regioni di riunirsi
periodicamente per ritiri, incontri, pellegrinaggi ecc. Da rilevare che le fraternità curano in maniera particolare la formazione iniziale dei nuovi candidati.
Vidal Martinez
CON IL
REGNUM MARIÆ
Le sorelle del “Regnum Mariæ” di Modena hanno partecipato ad un momento significativo di vita delle Diaconie laiche. Così leggiamo nel Foglio di Informazione del Regnum Mariæ.
“Lunedì 8 dicembre 2003, nella solennità
dell‟Immacolata Concezione, Chiara e Roma hanno partecipato alla professione, come Diaconia dell’Arca Divina, di Cristina e
Marco Roncaglia, avvenuta nel santuario
mariano diocesano della B.V. del Castello, a
Fiorano Modenese (MO). Presiedeva la celebrazione eucaristica Mons. Benito Cocchi,
Arcivescovo di Modena, Nonantola.
Erano presenti diverse Diaconie, provenienti anche da oltre i confini dell‟EmiliaRomagna, che Chiara e Roma hanno rivisto
17
COSMO 1-2
ITALIA
GEMELLAGGIO TRA VAGLIA-PAGANI
Gennaio - Febbraio 2004
sette persone (sei donne, un uomo), hanno
fatto domanda al Priore Generale quali nuovi
membri della Confraternita dei Servi. Da antica tradizione il rito prevede per gli uomini la
vestizione dell‟abito. Partecipavano all‟assemblea, composta da un migliaio di persone: Anna Blasi, vice assistente nazionale
OSSM, Maurizio Molfesi, priore provinciale
OSSM della Campania, Livia Augusta Cota,
priora provinciale della provincia romana,
Adriana Piovesan, priora provinciale di
Lombardia-Veneto, suor Agnese Pignataro,
delle Serve di Maria Addolorata di Nocera.
Al termine dell‟Eucaristia, dopo lo scambio di doni da parte dei sindaci e della Confraternita, i partecipanti alla cerimonia si so-
E
MONTE SENARIO
Con l‟incontro eucaristico presieduto dal
Priore Generale fra Ángel María Ruiz Garnica, celebrato nella Chiesa Madre del SS.
Corpo di Cristo a Pagani, nella mattinata del
9 novembre 2003, si è definitivamente suggellato il gemellaggio tra i comuni di Pagani
(Salerno e Vaglia - Firenze), tra la Chiesa
dell‟Addolorata ed il Santuario di Monte Senario. Alla base dell‟avvenimento è la grande
devozione della città di Pagani alla Vergine
Addolorata, devozione che, prima nella Confraternita e poi nel Terz‟Ordine dei Servi è
andata accrescendosi. La Confraternita di
Pagani risulta fra le più antiche dell‟Ordine
dei Servi (eretta canonicamente il 15 settembre 1691, i confratelli chiesero all‟Ordine dei
Servi di Maria che al suo interno si fondasse
una Fraternità del Terz‟Ordine [ora Ordine
Secolare]). La richiesta fu approvata dal
Priore generale in data 1 febbraio 1897. Entrambe queste realtà sono state confermate
dall‟attuale Priore generale dell‟Ordine con
lettera dell‟8 settembre 2002. I membri della
Confraternita e Fraternità Secolare “S. Vergine Addolorata”, promotori dell‟iniziativa, (in
particolar modo: Antonio Baccaro, priore;
Gianfranco Maiorino, vice priore; Salvatore
Gargano, segretario; Alfonso Grimaldi,
consigliere e storico; Massimo Cuofano,
consigliere provinciale OSSM della Campania e membro della Confraternita), ottenute
le autorizzazioni dalle due amministrazioni
comunali, nelle giornate del 4 e 5 ottobre
2003 si sono incontrati nel palazzo comunale
di Vaglia con le delegazioni dei due comuni;
quindi –come inizio di un comune cammino
tra le due comunità religiose e le due realtà
sociali– hanno visitato il complesso della Villa Demidoff e partecipato, nel convento di
Monte Senario, all‟eucaristia presieduta da
fra Luigi M. De Candido. La cerimonia ufficiale del gemellaggio, dopo una settimana di
preparazione guidata, a Pagani, da fra Giuseppe M. Polo, della Provincia Veneta, ha
avuto luogo l‟8 novembre durante l‟eucaristia
celebrata nella basilica di Sant‟Alfonso M.
De Liguori, presieduta dal priore di Monte
Senario, fra Luigi M. De Candido, e il 9 novembre con la solenne concelebrazione nella chiesa madre. Nel corso dell‟eucaristia,
BREVI
no recati in processione dalla chiesa madre
alla chiesa dell‟Addolorata (sede della Confraternita/Fraternità), ove il Priore Generale
OSM e il Rettore della Chiesa, Mons. Ernesto Giove, hanno deposto, all’altare a loro
dedicato, la reliquia dei Sette Santi Padri,
dono del Padre Generale.
Riccardo Lorenzon
MARINA DI CARRARA. Insieme alla solennità dei 7 SS. Fondatori e alla ricorrenza del
VII centenario di fondazione dell’Ordine, la
comunità ha voluto ricordare, con momenti
celebrativi distribuiti in quattro giorni (14-17
febbraio), anche gli 81 anni di presenza a
Marina di Carrara dei Servi di Maria, entrati
nel nuovo convento l’11 febbraio 1923. Il
16 febbraio, dopo che il Preside del Marianum prof. fra Silvano M. Maggiani ha presentato la bolla Dum Levamus, il priore della comunità fra Federico M. Aliboni ha illustrato il cammino della comunità nei suoi
81 anni di presenza a Marina di Carrara.
RAVENNA. Nei giorni 1-6 gennaio, a Ravenna, la Congregazione delle Serve di Maria di
Ravenna ha celebrato il Capitolo generale di
verifica. Al termine del Capitolo è stato approvato un Messaggio alla Congregazione
che sottolinea i valori fondamentali, per la
vita interna delle comunità, della gioia,
dell’amore vicendevole, della comunicazione, dell’autenticità, della capacità di perdono e di un sano orgoglio. Il Capitolo ha anche decretato la chiusura ufficiale delle comunità di Padova (SS.ma Trinità e di Barra
do Jucu-Caruaru.
18
Gennaio - Febbraio 2004
COSMO 1-2
ARCO. Domenica 15 febbraio, la rete televisiva Telepace dell’arcidiocesi di Trento, ha
mandato in onda un servizio sul monastero
dei frati e delle monache Serve di Maria di
Arco.
sempre, e soprattutto nell’ora della passione e morte del Figlio, Maria accolse la volontà di Dio sulla propria persona; in ogni
momento della sua missione di madre del
Messia ella aprì il cuore alle indicazioni della parola del Signore, testimoniata dalle Sacre Scritture d’Israele e portata a compimento da quanto il Figlio diceva e operava.
Dunque: la santa Vergine permise che la sua
“anima”, cioè la sua vita, la sua esistenza
fosse costantemente attraversata dalla mistica spada che simboleggiava il disegno divino su di lei. Quello di Maria fu un “sì” (un
fiat) mai revocato!
Si vede, allora, che su questa piattaforma
allargata di senso è possibile integrare gli
aspetti validi di altre interpretazioni, inclusa quella che riduce il senso della “spada”
alla sofferenza sperimentata da Maria nella
passione e morte del Figlio.
Il metodo impiegato in questa ricerca si articola in tre momenti. Il primo prende in
esame la tradizione biblico-giudaica, nei
passi in cui il termine “spada” è assunto come simbolo della “parola di Dio”. Il secondo
è un saggio relativo all’interpretazione di Lc
2, 34-35 nella comunità ecclesiale d’oriente
e d’occidente, lungo i secoli II-XIV. Il terzo
ritorna sul testo biblico di Lc 2, 34-35 - e
particolarmente sul v.35 - alla luce però dei
suggerimenti emersi dalla tradizione giudaica e cristiana. Fra l’altro, si può vedere
quali siano stati in effetti i rapporti che intercorrono fra Scrittura e Tradizione. Nella
tradizione non tutto è oro. Occorre discernere valori e limiti.
La conclusione di fondo è la seguente. Il testo di Lc 2, 35 è assai pregnante. La
“spada” profetizzata da Simeone include,
ma va al di là della sofferenza materna di
Maria, quando il potere delle tenebre si abbatté sul Figlio condannato alla morte di
croce. Analogamente a quanto è avvenuto
per la scena evangelica di Maria accanto alla croce (6v 19, 25-27), l’esegesi biblica dovrebbe restituire anche il brano profetico di
Lc 2, 35 alla pienezza di significati che essa
racchiude.
Commentava il noto biblista domenicano
Pierre Benoit, proprio a sigillo di un suo illuminato studio su Lc 2, 35: “Questa volta,
come in tante altre, una esegesi che sia
lealmente critica fa ritrovare al centuplo
ciò che si credeva avere perduto. Una mariologia impostata così non diminuisce, ma
esalta il ruolo di Maria” (The Catholic Biblical Quarterly, 25 [1963], p.261).
VALONA. Lunedì 10 novembre, le salme già
esumate delle quattro suore Serve di Maria
di Scutari consorelle di comunità di sr Julia
Gjoka, fino a questo momento sepolte nel
cimitero di Valona, sono state traslate presso la tomba della loro Congregazione di
Suore a Scutari. Sono i resti di sr. Teresa
Manovi (†1981), sr. Agostina Ndreca
(†1991), sr. Injacia Gjoka (†1994) e sr. Cecilia Kakariçi (†1994). Hanno accompagnato
il trasferimento, insieme a sr. Julia, le suore
Serve di Maria Riparatrici M. Agostina Piazza, M. Rosa Marchetto, M. Arnalda Brunetto
e fra Giovanni M. Mercurio OSM. All’arrivo
delle spoglie a Scutari erano presenti, oltre
a parenti delle sorelle defunte, un numero
rilevante di fedeli. Giovedì 13 novembre, sulla rete televisiva italiana RAI2, nel corso del
programma Excalibur, è stato trasmesso un
servizio sui martiri albanesi nel quale è stata mostrata la nostra chiesa di Valona e riportata una testimonianza di sr Julia.
SWAZILAND. Il governo dello Swaziland ha
conferito a fra Angelo M. Ciccone la laurea
honoris causa in letteratura. Il significativo
PUBBLICAZIONI OSM
riconoscimento è dovuto al contributo dato
da fra Angelo alla formazione culturale soprattutto dei giovani.
SITEKI (Swaziland).È in costruzione a Siteki
una nuova chiesa che sarà dedicata a San
Pellegrino Laziosi e che sarà considerata
santuario della sofferenza per i malati di
AIDS.
SERRA ARISTIDE, OSM, “Una spada
trafiggerà la tua vita”. Quale spada? Bibbia
e tradizione giudaico-cristiana a confronto.
Marianum-Servitium, Sotto il Monte
(Bergamo) - Roma 2003, 360 pp.
Secondo un’opinione ormai diffusa da secoli, la “spada” predetta dal santo Simeone a
Maria (Lc 2, 35) significa il dolore - acerbissimo! - che la Vergine provò durante la passione e morte del Figlio. Però l’interpretazione più antica ravvisa in quella “spada’ un
simbolo della Parola di Dio. Come dire:
19
COSMO 1-2
Gennaio - Febbraio 2003
SOMMARIO
FOTOCRONACA
INIZIATIVE PER IL VII CENTENARIO
DELL’ORDINE
RENDIMENTO DI GRAZIE PER I 700 ANNI
MOSTRA PER RICORDARE IL VII CENTENARIO
OPUSCOLI TASCABILI SUI SERVI DI MARIA
AVVIATA UNA INIZIATIVA MULTIMEDIALE
1
1
2
2
PRIORE GENERALE
E ATTIVITÀ GENERALIZIE
USCITO NOTIZIARIO DEL CONSIGLIO GEN.ZIO
EGER
MARIANUM
2
3
3
SEGRETARIATI E UFFICI GENERALI
ISTITUTO STORICO
GIUSTIZIA E PACE
SEGRETARIATO ANIMAZIONE MISSIONARIA
4
6
7
ANIMAZIONE VOCAZIONALE
5
1-2.
Icona, con particolare, dei 7 primi
Padri dipinta da fra Bruno M. Quercetti
OSM.
3-4.
Copertina di presentazione dei 2 CD
con Miniature e Musiche OSM
5.
Grande manifesto all‟ingresso della
Mostra del VII centenario dell‟Ordine
6-7.
Tanjavur (India). Nuova casa di
formazione e giovani studenti OSM
8.
Senigallia. Fra Giuliano Grassi e il
gruppo di extracomunitari ospitati negli
spazi disponibili del convento di S.
Martino
9-11. Immagini della nostra missione di
Nampula (Mozambico)
COLLABORAZIONE TRA LE PROVINCE
CONFITES
CONO SUR
NAC
ISAC
8
9
9
10
PROVINCE, VICARIATO E DELEGAZIONI
ANNUNZIATA
CANADESE
PIEMONTE-ROMAGNA
TIROLESE
VICARIATO ANDINO
DELEGAZIONE DELL’INDIA
10
11
12
12
12
13
FAMIGLIA SERVITANA
UNIFAS – FRANCIA-BELGIO
UNIFAS-BOLIVIA
NASCE UNIFAS-CHILE
UNIFASI
14
14
14
15
COSMO
Piazza San Marcello, 5
00187 ROMA – Italy
tel. (+39) 06 699 30 1
fax (+39) 06 679 2131
Posta elettronica: [email protected]
MONACHE
MONTECCHIO EMILIA RICORDA M. TERESA
15
Direttore Responsabile: Lino M. Pacchin
Editore: Casa Generalizia Servi di Maria
Autorizzazione del Tribunale di Roma
55/91 del 1° febbraio 1991
Stampato in proprio
CONGREGAZIONI SERVITANE
CHIOGGIA
16
LAICI OSM
DIACONIE LAICHE DEI SERVI
OSSM
ITALIA
17
17
17
BREVI
PUBBLICAZIONI OSM
EDITORIALE
18
19
1
n.
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