Programma di sala - Fondazione Accademia Chigiana

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Programma di sala - Fondazione Accademia Chigiana
Siena
Progetto proprio della
Progetto proprio della
Istituita dal Conte Guido Chigi Saracini nel 1932
Eretta in Fondazione con Decreto Presidenziale del 17 ottobre 1961
Venerdì
14
Febbraio
Progetto proprio della
Palazzo
Chigi Saracini
ore 21
Cristina Zavalloni
voce
Andrea Rebaudengo
pianoforte
Fondazione Accademia Musicale Chigiana Onlus
Via di Città, 89 - 53100 Siena
tel. 0577.22091 fax 0577.288124
www.chigiana.it | [email protected]
@Chigiana
/FondazioneAccademiaMusicaleChigiana
Prossimo concerto
Venerdì 28 febbraio, Palazzo Chigi Saracini, ore 21
Trio Sitkovetsky archi
Musiche di Haydn, Brahms, Čajkovskij
con il contributo di
È vietato - anche ai sensi della Legge 22/4/1941 n. 633 introdurre in sala
registratori, videocamere, macchine fotografiche, nonché telefoni cellulari.
Se esiste un termine musicale la cui semantica resiste all’azione
dei secoli, quello è la canzone. Forgiata al servizio della musica
‘forte’ fin dal Medioevo ma ben stabilizzata nella tradizione
popolare, la parola è passata ad indicare genericamente qualsiasi
moto dell’animo che implicasse l’uso della voce, così come forme
più o meno precise codificate dalla prassi e dalla teoria. Ma non
solo: a partire dalla prima metà del Cinquecento per ‘canzone’
si intendevano anche forme strumentali derivate in un primo
momento da modelli vocali, e in seguito assurte al rango di
espressioni d’arte dotate di propria autonomia. Analoghi processi,
pur condotti secondo specifiche tradizioni tipiche delle differenti
etnie, si riconoscono in una pluralità di poopolazioni: i casi più
evidenti, agli occhi di un osservatore occidentale, sono i destini
della chanson francese, del Lied tedesco e del song anglosassone.
Il percorso che compie Cristina Zavalloni ci porta ad incontrare
e ad ammirare le mille sfaccettature che la canzone ha preso
nelle varie epoche, nei vari luoghi e nelle varie tradizioni. Ecco
quindi che, quasi a mo’ di archetipo, ci imbattiamo subito con la
splendida Per tropo Fede, propriamente una ballata, tratta dallo
splendido Codice Rossi, prima raccolta conosciuta contenente
composizioni polifoniche profane italiane. L’omaggio a Berio si
collega idealmente al ricordo per i trenta anni dalla scomparsa
di Cathy Berberian, prima moglie del compositore e celeberrima
interprete di molti dei maggiori capolavori vocali contemporanei.
Si passa poi alle vigorose vocalità di Eisler e di Weill, tra i massimi
esegeti della Germania nel suo traumatico periodo di trapasso
dalla prima alla seconda metà del Novecento. Attraverso il jazz
di Cole Porter e il pop rivisitato della triade Lennon-McCartneyAndriessen, si approda alla Ninna nanna sulla quale la stessa
Zavalloni così si è espressa: «Non dobbiamo dimenticarci che nei
grandi canzonieri del Novecento storico, firmati Yves, Chausson,
De Falla, non mancava mai la berceuse, quasi sempre ripresa dalla
tradizione per obbligo di semplicità e naturalezza. Ne ho scritta
una anche io, su testo di Raimondo Piras, improvvisatore sardo».
C.M.
PROGRAMMA
Canzoni
Anonimo medievale
Per tropo Fede
Chengdu, Sichuan (Cina) 1970
Luciano Berio
Two Soviet Love Songs, for
vocalizing pianist
Oneglia 1925 - Roma 2003
Gao Ping
Quattro canzoni popolari
Cristina Zavalloni
Dolce cominciamento
La donna ideale
Avendo gran disio
Ballo
Bologna 1973
Hans Eisler
Lipsia 1898 - Berlino 1962
Ninna nanna sarda, for solo
voice
Luigi Tenco
Cassine 1938 - Sanremo 1967
Song of a German Mother
Ho capito che ti amo
Cole Porter
Everytime we say goodbye
John Lennon - Paul
Mc Cartney / Louis
Andriessen
Kurt Weill
Beatles Songs
Peru, Indiana 1891 - Santa Monica 1964
Dessau 1900 - New York 1950
Speak Low
Yesterday
You’ve got to hide your love
Michelle
A ticket to ride
Cristina Zavalloni nasce a Bologna. Di formazione jazzistica,
intraprende a diciotto anni lo studio del belcanto e della
composizione presso il Conservatorio della sua città. Per molti anni
si dedica anche alla pratica della danza classica e contemporanea. Si
esibisce nei più importanti teatri, stagioni concertistiche, festival jazz
di tutto il mondo. Si è esibita con molte prestigiose orchestre ed è
stata diretta da Martyn Brabbins, Stefan Asbury, Reinbert De Leeuw,
Oliver Knussen, David Robertson, Jurjen Hempel, Georges-Elie
Octor, Andrea Molino, Marco Angius, tra gli altri. Collabora con il
compositore olandese Louis Andriessen, che ha scritto per lei alcuni
dei suoi più recenti lavori tra cui il monodramma Anais Nin (2010),
appositamente commissionato dall’Accademia Musicale Chigiana di
Siena per la Settimana Musicale Senese e poi eseguito più volte in
tutto il mondo. È interprete di prime esecuzioni di Carlo Boccadoro,
Luca Mosca, Emanuele Casale e di alcune composizioni di James
McMillan. Frequenta il repertorio barocco. Ha pubblicato presso
Egea IDEA (2006), Tilim–Bom (2008), Solidago (2009), La donna
di cristallo (2012).
Andrea Rebaudengo, musicista dall’attività poliedrica, affianca
alla carriera solistica un’intensa collaborazione con la cantante
Cristina Zavalloni e l’ensemble Sentieri selvaggi diretto da Carlo
Boccadoro. Ha studiato pianoforte con Paolo Bordoni, Lazar
Berman, Alexander Lonquich, Andrzej Jasinsky e composizione
con Danilo Lorenzini. Ha vinto il primo premio al Concorso
Pianistico Internazionale di Pescara nel 1998. Ha suonato per le più
importanti istituzioni concertistiche italiane. Si è esibito in Russia,
Stati Uniti, Turchia, Germania, Spagna, Inghilterra, Belgio, Polonia,
Irlanda, Serbia, Uzbekistan ed Emirati Arabi. Ha suonato come
solista con numerose orchestre. Viene spesso invitato in progetti
che lo coinvolgono anche come musicista jazz e improvvisatore.