Annual Report - Anno Accademico 2005/06
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Annual Report - Anno Accademico 2005/06
COLLEGIO u n i v e r s i t a r io di T O R I N O Renato Einaudi INTERVISTA A CLAUDIO MAGRIS UNITED COLORS OF EINAUDI COLLEGIO WI-FI PROGETTO ACCENTURE annual report anno accademico 2005/2006 sommario 4 la parola al president e 5 il collegio in italia 6 TORINO 2006: XX Giochi Olimpici Invernali 8 Concorso di ammissione 2005-06 9 I nostri studenti 10 Provenienza degli studenti 12 Eccellenza degli ospiti del Collegio Premi di laurea 14 Posti di studio gratuiti 15 I collaboratori 16 Formazione linguistica a.a. 2005-06 Accenture: Corsi di orientamento al lavoro 17 Progetto Collegio wi-fi 18 Progetto Seniores-on-line 19 Attività sportive Gita sulla neve 20 Einaudi Live 21 La festa di fine anno 22 Mostra Lavoratori stagionali: i frutti dell’ipocrisia 23 La conferenza dei collegi: Commissione comunicazione 24 V Certamen nazionale fisico-matematico “F. D’ARPA” 42 ENTI SOSTENITORI 43 PARTNER 44 convenzioni 45 anticipazioni 2006/07 46 gestione 2005 47 amministratori & co 35 sp a z i o a l um n i 36 Intervista al Professor Claudio Magris 38 Ultimo Collegio 39 Da un papà 40 A Torino, in Collegio 41 “Lione” 1998 - “Rosine” 2003 L’ annual report di quest’anno si apre con l’evento che ha caratterizzato i primi mesi torinesi del 2006: i XX Giochi Olimpici Invernali. Le olimpiadi hanno coinvolto non solo la città, ma tutti coloro che a Torino hanno vissuto, così come molti dei nostri ragazzi che hanno trascorso momenti indimenticabili e l’hanno testimoniato con immagini e parole. Ciò che invece ha rappresentato una grande novità nella vita di collegio dell’anno appena trascorso è stata senza dubbio la presenza di più di cento studenti non italiani, così non solo Torino è stata invasa da stranieri provenienti da tutto il mondo, ma anche il Collegio è diventato multicolore. All’argomento abbiamo dedicato una sezione particolare, intitolata United Colors of Einaudi, con testimonianze, grafici e foto. Tra gli articoli tradizionali non mancano i dati sull’eccellenza, sulle provenienze e sulle scelte di studi dei nostri studenti, oltre ai resoconti sulle principali attività svolte. Alcuni studenti sono stati coinvolti in prima persona nel raccontarci cosa significhi trascorrere sei settimane negli States o “fare l’Erasmus” in Francia, oppure cosa si provi a vivere per un semestre all’Einaudi come Erasmus o a presentare sul palco la festa di fine anno. 25 i l c o l l e g i o n e l m o n d o 26 United Colors of Einaudi 28 Ospitalità studenti ESCP-EAP, ASP e ISASUT Viaggi studio Da New York a Los Angeles 30 Studenti Erasmus in ingresso e in uscita Un Erasmus in Francia 31 15 de Junio de 2005 Adozione a distanza 32 Gita a Barcellona 34 Concorso fotografico “Scatta la gita” editoriale Annual report n.4 Redazione e coordinamento Elena Torretta Ufficio Attività Culturali e Relazioni Esterne Via Maria Vittoria 39 10123 TORINO [email protected] Testi e collaboratori (in ordine alfabetico): Ivana Alutto, Saskia Avalle, Paola Bernardi, Marco Bertino, Marilisa Caligara, Marilena Ceraolo, Adelina Colace, Gabriella De Nicola, Silvia Di Pilla, Donato Firrao, Mariuccia Furci, Elena García Pérez, Manuela Grippi, Grazia Isernia, Michele Lancione, Antonio Lantieri, Claudio Magris, Giorgio Marsano, Tommaso Martino, Irzio Montermini, Giacomo Pirelli, Giuseppe Presicce, Nino Saracino, Davide Serra, Elena Torretta, Stefania Zoppo Binello Un sentito ringraziamento a tutti i ragazzi che hanno inviato le loro foto. Realizzazione grafica e impaginazione Edizioni AGAMI - Cuneo Stampa AGAM - Cuneo Lo spazio Alumni raccoglie infine nuove testimonianze di ex ospiti ed in particolare un’esclusiva intervista al Prof. Claudio Magris, che racconta i suoi anni universitari trascorsi a Torino, in collegio, e ci confida persino che senza l’esperienza torinese probabilmente non sarebbe diventato uno scrittore. Invitiamo tutti i nostri ragazzi a leggere con attenzione le parole che il professore ci ha dedicato ed in particolare il consiglio finale rivolto ai giovani studenti di oggi. Quest’anno abbiamo festeggiato i settant’anni del Collegio: avere una lunga tradizione alle spalle è sicuramente un buon punto di partenza, ma non basta; dobbiamo guardare avanti e puntare sempre di più all’eccellenza nostra e dei nostri ragazzi, al fine di continuare ad essere un indispensabile punto di riferimento per gli studenti meritevoli fuori sede. Attraverso queste pagine saremo sempre pronti a dare testimonianza delle attività del nostro ente e a trasmettere anche all’esterno lo spirito vitale e dinamico che ci caratterizza. Buona lettura! La redazione la parola al presidente Il 2005-06 è stato di nuovo un anno con tantissime matricole; la riapertura della Sezione San Paolo, avvenuta a fine agosto 2005, ci ha ridato infatti la piena disponibilità di posti letto, così da permetterci un bando di concorso aperto a tutte le tipologie di studenti. Le 177 matricole ammesse in collegio hanno rappresentato un ricambio generazionale notevole, che deve destare sempre particolare attenzione, dal momento che bisogna fare in modo che i vecchi trasferiscano ai nuovi il giusto spirito di vita collegiale. In effetti, al di là della goliardia, per mantenere viva l’anima del collegio è importantissimo che i giovani apprendano dai più anziani cosa significhi vivere in una comunità, che richiede rispetto delle regole comuni e capacità di adattamento. Nonostante fossero tra i migliori studenti delle scuole superiori, abbiamo purtroppo perso per la strada ben 36 matricole, il che vuol dire che non sono riuscite a raggiungere la media esami richiesta o a sostenere tutti gli esami per ottenere la conferma del posto. La camera in collegio bisogna quindi sudarsela e meritarsela e siamo convinti che chi riesce a mantenere il posto per tutto il percorso di studi affronterà il mondo del lavoro con una marcia in più. Proprio a sostegno dei migliori laureati abbiamo inaugurato quest’anno, grazie al prezioso contributo della Famiglia Caligara, un nuovo concorso per l’assegnazione di premi di laurea, uno per le materie scientifiche e uno per quelle umanistiche. La società Accenture ha inoltre mantenuto attiva la collaborazione con il Collegio, confermando i due posti gratuiti per i migliori studenti della laurea specialistica in Ingegneria Informatica e Gestionale ed organizzando incontri di orientamento al lavoro. Sul piano della formazione linguistica sono stati attivati undici corsi di lingua straniera, che hanno portato i partecipanti alla preparazione degli esami per ottenere le certificazioni internazionali; sono state inoltre bandite nuovamente venti borse di studio per soggiorni all’estero. Infine è stato avviato un nuovo interessante progetto denominato Seniores-on-line che vede i nostri ragazzi impegnati ad insegnare agli over 60 i rudimenti di informatica in un affascinante scambio “up stream” di conoscenze tra generazioni differenti. Non sono infine mancati i momenti di aggregazione ufficiali come l’inaugurazione dell’anno accademico e i festeggiamenti per i 70 anni del collegio, il concerto di dicembre con le band dei nostri ragazzi e la festa di fine anno nel verde del Parco del Valentino. Con piacere colgo l’occasione della pubblicazione dell’annual report per ringraziare quanti lavorano in collegio e per il collegio e per porgere a tutti gli studenti gli auguri di un “Preside-Presidente” per un anno ricco di successi e di soddisfazioni. Il Presidente Prof. Donato Firrao IL COLLEGIO i n i t a li a I L C O L L E G I O i n i t a li a TORINO 2006: XX Giochi Olimpici Invernali La città di Torino in occasione dei Giochi Olimpici Invernali si è trasformata: si è rifatta il look, si è vestita a festa ed ha saputo accogliere nel migliore dei modi la folla di turisti, di atleti, di organizzatori, ecc. che da tutto il mondo sono giunti in Piemonte. Non si è trattato solo di assistere alle gare, ma anche e soprattutto di venire a contatto con un’atmosfera magica di gioia e condivisione che ha contagiato tutta la città. Così anche moltissimi nostri studenti sono stati coinvolti nel progetto dei volontari Noi2006 e qualcuno è anche riuscito a fare il tedoforo! Un tedoforo non udente, studente del Collegio Einaudi, porta la fiaccola delle Paralimpiadi - Torino, 8 marzo 2006 Frequento il primo anno del corso di laurea specialistica in Rappresentazione Audiovisiva Multimediale (RAM), dopo aver conseguito la laurea triennale del corso di multimedialità, cinema e teatro (MultiDams) all’Università di Torino. Sono un non udente oralista, cioè riesco a leggere le labbra ed a parlare con gli udenti, anche se non pronuncio bene tutte le parole. Ho avuto l’onore di portare la fiamma paralimpica per le vie di Torino, nel pomeriggio dell’8 marzo 2006, durante la prima giornata del viaggio della fiaccola paralimpica, che poi è continuato nei due giorni successivi, fino all’accensione della grande fiamma nello Stadio Grande Torino. Ero molto emozionato di partecipare alla staffetta dei tedofori. Fino ad allora avevo praticato delle attività del CUS e del CUSI rispettivamente a livello regionale e nazionale, ma adesso si trattava di un evento internazionale! Io, studente universitario affetto da sordità, chiamato a rappresentare il CUS Torino ed il suo Progetto Disabili, sono stato accolto davanti al municipio di Torino con grande simpatia dagli organizzatori e dal gruppo dei tedofori al pomeriggio. Nell’attesa dell’inizio del percorso della fiamma olimpica, inaugurato dal primo tedoforo, il sindaco Sergio Chiamparino, mi sono riunito a dei tedofori, simpatici, sportivi e pronti a portare la fiaccola. Siamo saliti nel bus speciale che ci ha portati lungo le vie di Torino per prendere posizione nei punti prefissati, dai quali avremmo portato la fiaccola per un tratto del percorso. Ognuno di noi è sceso ed ha portato la fiaccola fra gli applausi del pubblico ed i flash dei fotografi. Provavamo tutti una grande gioia in questo momento eccezionale, unico nella nostra vita! Anche se forse non parteciperemo alle gare paralimpiche, la nostra partecipazione come tedofori è servita a dimostrare al grande pubblico che abbiamo una grande passione e volontà di praticare uno sport. Verso le 19.10 il mio turno: ho portato la fiaccola in Via San Secondo, dopo aver ricevuto la fiamma all’altezza di Via Pastrengo dall’assessore alla Montagna della Regione Piemon- I L C O L L E G I O i n I t a li a te, Bruna Sibilleda, fino a Via Montevecchio, dove la consegnavo ad un altro sportivo diversamente abile. Mentre portavo la torcia, ricevevo innumerevoli applausi, saluti e complimenti dal pubblico. In quel momento ero consapevole del significato della fiamma, considerata come un simbolo di pace, fratellanza e integrazione tra persone diversamente abili e persone normali. Poi sono salito su un secondo bus speciale, mentre continuavano gli applausi ed io salutavo dalla finestra del bus. Alla fine del percorso della fiaccola olimpica c’è stato un aperitivo serale e ho salutato il Presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, che sorrideva e parlava con noi diversamente abili sulle nostre attività sportive, dimostrandoci la sua sensibilità verso i nostri problemi dovuti alle varie disabilità. In quel momento il pubblico voleva parlare con me e altri tedofori come lei e ci chiedeva un autografo. Ho accettato volentieri di firmare degli autografi per la prima volta e in quel momento stavo ottenendo la notorietà di farmi riconoscere come sportivo non udente del CUS. Sono diventato sordo a 3 anni. Questo problema di udito non mi ha però impedito di coltivare la mia passione per lo sci da fondo e altri sport come la pallavolo e di creare occasioni di interazione con gli udenti. Giacomo Pirelli La gioia di esserci stato… …e la felicità per un ricordo unico e speciale. Alberto Abbà Sezione Po 1995-99 I L C O L L E G I O i n i t a li a Concorso di ammissione 2005-06 Con la riapertura della Sezione San Paolo, avvenuta a fine agosto 2005, il Collegio ha potuto mettere a concorso per l’a.a. 2005-06 un ingente numero di posti ed è stato possibile diversificare la tipologia dei nuovi studenti. L’anno precedente infatti erano entrate soltanto matricole, mentre quest’anno sono state effettuate 312 ammissioni così suddivise: - 177 matricole - 78 già immatricolati di 1° livello o a corsi a ciclo unico - 41 iscritti a lauree specialistiche, di cui 25 al primo anno e 16 al secondo - 14 post laurea, di cui 10 dottorandi e 4 iscritti a corsi di specializzazione Le domande sono state suddivise, in base all’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) del nucleo familiare, nelle sei fasce di contribuzione corrispondenti a sei graduatorie, ognuna delle quali è stata basata sul merito scolastico e, in caso di parità di merito, sulla situazione economica più bassa. La retta annuale minima è stata di € 1.410, la massima di € 3.643. Sono inoltre entrati in Collegio con posti riservati, extra concorso, su convenzione: - 20 studenti dell’ESMI (European School of Management) - 20 studenti dell’ASP (Alta Scuola Politecnica) - 5 studenti dell’ISASUT (International School of Advanced Studies University of Turin) - 21 Erasmus Da segnalare l’alta percentuale di studenti stranieri (10%), la cui presenza ha arricchito la comunità collegiale di quel valore aggiunto derivante dalla convivenza di culture e stili di vita differenti. I nostri studenti Il Politecnico di Torino risulta essere sempre di più un polo di forte attrazione per gli studenti italiani e questo si riflette anche sulla popolazione del Collegio. Negli ultimi anni infatti, così come raffigurato nel grafico, il numero degli studenti iscritti al Politecnico è stato in costante crescita; in contrapposizione gli iscritti all’Università presenti in collegio continuano a diminuire. Il numero degli iscritti ammessi in collegio rispecchia in percentuale anche il numero delle domande di ammissione in collegio, a conferma che è proprio il Politecnico ad attirare maggiormente gli studenti fuorisede. Nello specifico gli studenti che si iscrivono al Politecnico frequentano al 92% le Facoltà di Ingegneria ed in particolare la I Facoltà (57%), seguita dalla III (28%) e dalla IV (7%). Il corso di laurea con più iscritti è quello di Ingegneria Aerospaziale (13%), a cui seguono Ingegneria Informatica (11%) e Meccanica (10%). I ragazzi che scelgono l’Università si distribuiscono su tutte le facoltà con preferenza per Scienze MFN (20%) e Lettere (17%), seguite da Scienze Politiche (13%) e da Medicina, che con l’11% ha perso ben 7 punti di percentuale rispetto all’anno passato. I L C O L L E G I O i n I t a li a I L C O L L E G I O i n i t a li a Provenienza degli studenti Nel 2005-06 tutte le regioni d’Italia erano presenti in collegio! Le regioni “storiche” che rappresentano da sempre i principali bacini d’utenza, si confermano essere la Puglia con 237 studenti, che da tre anni ha ormai superato il Piemonte (192 presenze), le isole (Sicilia, 56, e Sardegna, 53, in costante crescita) e la Calabria (41); seguono a distanza la Liguria con 20 ragazzi, la Basilicata (15), la Campania (13) e 10 I L C O L L E G I O i n I t a li a 11 l’Abruzzo (12). Stabili, a poco meno di una decina, il numero di studenti provenienti dalla Valle d’Aosta (9) e dalla Lombardia (7), subito seguite da Marche (6) e Lazio (6), che quest’anno ha triplicato gli studenti. Le altre regioni sono rappresentate da due soli ragazzi ciascuna, ma è significativo segnalare che abbiamo avuto presenze anche dall’Emilia Romagna, dalla Toscana e dall’Umbria, che da più di un lustro erano quasi scomparse dal collegio. Molto alto è stato il numero di studenti stranieri (il 10% delle presenze), tanto che abbiamo dedicato all’argomento un apposito articolo nella sezione Il Collegio nel Mondo dal titolo United Colors of Einaudi. 192 RIPARTIZIONE DEGLI STUDENTI ITALIANI PER REGIONE DI PROVENIENZA a.a. 2005-06 237 53 41 56 I L C O L L E G I O i n i t a li a Eccellenza degli ospiti del Collegio Gli anni passati ci siamo soffermati sulla qualità dei nostri studenti in ingresso ed in uscita, sottolineando che entrano nelle nostre sezioni i migliori studenti delle scuole superiori d’Italia ed escono dal collegio i migliori laureati fuorisede degli atenei torinesi. Quest’anno 138 matricole sono entrate in collegio con il punteggio di diploma di 100/100 e la media generale tra tutte le matricole, in totale 177 studenti, è stata di 98/100. Gli studenti laureatisi all’Università hanno confermato la brillante media del voto di laurea di 108/110 con il 67% di 110/110 (di cui l’80% con lode), mentre gli studenti del Politecnico hanno confermato la media del 106/110. Quest’anno abbiamo voluto inoltre approfondire la qualità in itinere del percorso di studi dei nostri ospiti e abbiamo ottenuto dei dati veramente confortanti. Per mantenere il posto in collegio da un anno all’altro è necessaria la media del 24/30 e sostenere un determinato numero di esami, ma quasi la metà dei nostri ospiti confermati, ben 259 studenti, ha la media generale, complessiva di tutti gli esami so- Premi di laurea A sostegno dell’eccellenza dei nostri studenti e per premiare la qualità di alcuni percorsi di studio, il Collegio assegna annualmente, grazie al prezioso contributo di privati, dei premi per le migliori tesi di laurea. “FAMIGLIA CALIGARA” Per volontà della sig.ra Marilisa Caligara di ricordare il caro marito Franco, ospite del collegio negli anni ‘50, sono stati assegnati per l’a.a. 2005-06 due premi di laurea dell’importo di € 2.000 cad., uno per laureati in materie umanistiche e uno per laureati in materie scientifiche. I vincitori sono stati per l’ambito umanistico Silvia OPPEZZO, laureatasi in Lettere con la tesi ‘Miti, riti, feste di Demetra e di Dioniso all’origine della poesia giambica’ e per l’ambito scientifico Alessandro ZOCCO per la tesi di Fisica su ‘Leggi 12 stenuti (non solo quelli richiesti per la conferma del posto di studio), uguale o superiore a 27/30. Tutto ciò a ulteriore conferma che vivere in collegio è un continuo stimolo al raggiungimento della laurea in tempi rapidi e con i migliori risultati. I L C O L L E G I O i n I t a li a 13 LAUREATI E LAUREANDI 2005-06 Sono settanta gli studenti che durante l’anno hanno lasciato il collegio al termine del loro percorso di studio per tuffarsi nel mondo del lavoro freschi di conoscenze accademiche e carichi di entusiasmo. Molti di loro hanno raggiunto la laurea con il massimo dei voti, pochi altri stanno portando a conclusione gli ultimi esami e la tesi. A tutti quanti rivolgiamo il nostro in bocca al lupo per un futuro ricco di soddisfazioni! Stefano Aires Ingegneria Biomedica, Roberto Allamandola Ingegneria della Protezione e del Territorio, Francesco Arnesano Ingegneria Civile, Rocco Arpa Ingegneria Aerospaziale, Serena Bagnale Cooperazione, Sviluppo, Mercati Transnazionali, Antonio Barbera Ingegneria Energetica, Alessia Barberis Pinlung Ingegneria Edile, Matteo Beardo Ingegneria delle Telecomunicazioni, Elena Anna Beltritti Fisica, Marco Bertino Comunicazione per le Istituzioni e le Imprese, Marta Borri Fisica, Robert Bredy Ingegneria Informatica, Angelo Bruni Ingegneria Chimica, Lorenzo Busciglio Filosofia e Storia delle Idee, Dario Cacciatore Ingegneria Gestionale, Vincenzo Calò Fisica delle Interazioni Fondamentali, Alessandro Angelo Castellucci Ingegneria Biomedica, Francesco Castorina Ingegneria dell’autoveicolo, Giuseppe Matteo Cera Ingegneria Meccanica, Vincenzo Coluccia Ingegneria Edile, Jeremie Cornut Relazioni Internazionali e Tutela dei Diritti Umani, Ivan Flaminio Cozza Ingegneria Aerospaziale, Marco Crepaldi Ingegneria Elettronica, Giovanni Cusinu Ingegneria Elettronica, Paolo Cusinu Ingegneria Elettronica, Lorena Di Lisio Biotecnologie Molecolari, Diego Dovico Ingegneria Biomedica, Alessandro Duminuco Ingegneria Informatica, Diego Ferrero Ingegneria Informatica, Nadia Garino Metodologie Chimiche Avanzate, Chiara Giacobini Scienze della Formazione Primaria, Michela Gobbo Programmazione e Gestione Servizi Educativi e Formativi, Santina Ignaccolo Ingegneria dell’autoveicolo, Matteo Impagliazzo Ingegneria dell’autoveicolo, Domenico Irilli Ingegneria Informatica, Grazia Lina Isernia Rappresentazione Audiovisiva e Multimediale, Fabrizio Lolli Ingegneria Elettronica, Anna Lorenza Maria Macagno Conservazione e Biodiversità Animale, Pietro Maggiolini Ingegneria Meccanica, Cristina Marchetto Medicina e Chirurgia, Gianpaolo Martina Inge- di scala per tassi di riconnessione in plasmi non collisionali’; entrambi i vincitori si sono laureati in corso e con il massimo dei voti. “MARGHERITA E ANTONIO POLETTO” Grazie al fondo istituito nel 2000 dalla Sig.ra Teresa Peretti al fine di onorare la memoria della figlia e del genero, prematuramente scomparsi, per il sesto anno consecutivo il Collegio ha assegnato due premi di laurea da € 2.000 cad. in Medicina e facoltà affini per studenti del collegio. L’edizione 2006 ha premiato Anna MACAGNO, laureatasi in Biologia con la tesi ‘La dinamica di popolazione, i parametri demografici e i movimenti di Libellula fulva’, e Daniele SIMONDI, laureatosi in Medicina con la tesi ‘Utilizzo della leucocitoaferesi selettiva nella cura delle malattie infiammatorie croniche dell’intestino, refrattarie alla comune terapia farmacologia’. Entrambi i vincitori si sono laureati in corso e con il massimo dei voti. gneria Meccanica, Antonio Fedele Martina Ingegneria delle Telecomunicazioni, Filippo Mauri Medicina e Chirurgia, Christian Misuraca Ingegneria Biomedica, Pietro Nali Ingegneria Aerospaziale, Silvia Oppezzo Filologia e Letterature dell’antichità, Marco Patruno Ingegneria dell’autoveicolo, Silvia Pellerino Ingegneria Chimica, Dario Piga Ingegneria Gestionale, Gianni Pippia Ingegneria Aerospaziale, Francesco Piras Ingegneria Elettrica, Nazzario Pizzarelli Ingegneria Meccanica, Chiara Poli Scienze della Formazione Primaria, Laura Porceddu Ingegneria dei Materiali, Antonio Potenza Ingegneria Edile, Elisa Prestia Architettura, Marco Quattrocchi Ingegneria Informatica, Federica Ramero Economia e Diritto dell’impresa, Laura Rinaldi Ingegneria Chimica, Marina Russo Ingegneria Gestionale, Daniele Sabetta Ingegneria Informatica, Fiora Salis Filosofia, Francesco Secondino Ingegneria Elettrica, Marco Serrao Ingegneria della Protezione del Territorio, Giuseppe Lucio Sorrentino Design del Prodotto Ecocompatibile, Alessandro Tondo Ingegneria Elettronica, Chiara Stella Troisi Ingegneria Biomedica, Andrea Valenti Ingegneria Informatica, Fabio Vassallo Ingegneria Biomedica, Alessandro Zocco Fisica delle Interazioni Fondamentali. In occasione dell’istituzione dei due Premi di Laurea in ricordo di mio marito, Franco Caligara, vorrei spiegarne sia la motivazione che il criterio di scelta nell’assegnazione. Franco aveva vissuto al Collegio Universitario di Via Bernardino Galliari tutti gli anni dell’Università, e sottolineava con riconoscenza l’importanza che questo ambiente e le frequentazioni allacciate avevano avuto sulla sua vita, non solo di lavoro, come notevole impulso formativo. Io ricordavo con partecipe commozione i pomeriggi passati qui a preparare con Franco gli esami. Questo il legame che ci univa entrambi al Collegio. Per quanto riguarda la scelta di assegnazione, Franco ed io, pur iscritti a Chimica, provenivamo da due buoni licei classici di provincia, nei quali ci eravamo appassionati con successo agli studi umanistici, campo che abbiamo continuato a coltivare tutta la vita. Abbiamo quindi cercato di abbattere steccati, di stimolare contatti e incroci fra i diversi interessi culturali, convinti che la cultura non deve essere solo specialistica, per non ridursi a fredda erudizione. Marilisa Caligara I L C O L L E G I O i n i t a li a Posti di studio gratuiti Al fine di sostenere e incentivare ulteriormente la qualità dei propri studenti, il Collegio bandisce ogni anno un concorso destinato all’assegnazione di posti di studio gratuiti a rimborso totale della retta. L’assegnazione delle borse di studio avviene esclusivamente secondo criteri meritocratici, indi- 14 pendentemente dal reddito, e i posti sono assegnati a partire dal secondo anno di permanenza in collegio. Per l’anno 2005-06 sono stati assegnati n. 22 posti gratuiti, 10 istituiti dal Collegio, 6 dalla Famiglia Caligara in ricordo del prof. De Paolini, 4 dal Comune di Torino e 2 dalla Società Accenture, questi ultimi riservati ai nostri migliori studenti frequentanti i corsi di laurea specialistica di Ingegneria Gestionale e Ingegneria Informatica. Tra i vincitori la media esami per la conferma del posto in collegio è stata anche quest’anno pari a 30/30. Vincitore Anno Corso Di Laurea Titolo posto Federico Garau 2° LS Ing. Informatica ACCENTURE Giada Grimaldi 2° LS Ing. Informatica ACCENTURE Federica Cagnotto 4° Accademia Belle Arti COLLEGIO UNIVERSITARIO Enrico Delogu 2° Ing. dell’autoveicolo COLLEGIO UNIVERSITARIO Alessio Francioso 2° Ing. Edile COLLEGIO UNIVERSITARIO Matteo Gorgoglione 3° Ing. Telecomunicazioni COLLEGIO UNIVERSITARIO Remigio Lanubile 2° Ing. Elettronica COLLEGIO UNIVERSITARIO Francesco Malandrino 3° Ing. Informatica COLLEGIO UNIVERSITARIO Paolo Pantaleo 2° LS Ing. Informatica COLLEGIO UNIVERSITARIO Federico Penna 1° LS Ing. Telecomunicazioni COLLEGIO UNIVERSITARIO Marco Tedde 1°LS Ing. Meccatronica COLLEGIO UNIVERSITARIO Antonio Trifilò 3° Ing. Informatica COLLEGIO UNIVERSITARIO Luca Barra 1° LS Comunicazione Multimediale COMUNE DI TORINO Maristella La Manna 2° Scienze Mediazione Linguistica COMUNE DI TORINO Dario Piga 2°LS Ing. Gestionale COMUNE DI TORINO Arianna Santero 2° LS Sociologia COMUNE DI TORINO Vincenzo Calò 2° LS Fisica delle Interazioni Fondamentali PROF. IGNAZIO DE PAOLINI Daniele Candela 2° LS Fisica delle Interazioni Fondamentali PROF. IGNAZIO DE PAOLINI Matteo Delfino 1° LS Fisica delle Interazioni Fondamentali PROF. IGNAZIO DE PAOLINI Federica Osson 3° Ing. Ambiente E Territorio PROF. IGNAZIO DE PAOLINI Simone Racca 3° Matematica PROF. IGNAZIO DE PAOLINI Diego Tonelli 2° Ing. Aerospaziale PROF. IGNAZIO DE PAOLINI I L C O L L E G I O i n I t a li a 15 I collaboratori È ormai una consuetudine per il Collegio avvalersi degli studenti per lo svolgimento di alcune mansioni all’interno dell’organizzazione dell’ente. Ci fa piacere cogliere l’occasione per ricordarli e ringraziarli per il lavoro svolto, sotto l’attenta sorveglianza dei responsabili dei vari settori, poiché han- SISTEMISTI DI SEZIONE Giuseppe Barbagallo Stefano Ferrari Antonio Martina Michele Morelli Paolo Pantaleo Stefano Reho BIBLIOTECARI Luca Barra Marco Coratella Lorena Di Lisio Biagio Nigro Daniele Sabetta Fiora Salis Giuseppe Sorrentino Chiara Troisi DOCENTI PROGETTO SENIORES Francesco Ambusto Carmine Corbisiero Lucia Molino Michele Pacifico Giuseppe Rizzo Marco Vittori CUSTODI Letizia Aloisio Francesco Ambusto Silvia Andreacchio Francesco Arnesano Antonio Arpaia Emanuele Barardi Iride Barbano Alessandro Basile Giulia Battistolo Roberto Bellanca Cristina Beltrami Emanuele Bernardi Marco Bertino Silvano Bini Tindaro Biondo Antonella Cacciotto Federica Cagnotto Valerio Calò Gianvincenzo Caputo Luca Capuzzo Orazio Caramia Rocco Carbone Andrea Carosello Alessandro Castellucci Anna Cau Giuseppe Cera Elisabetta Chirivì Ludovica Colella Vincenzo Coluccia Emmanuele Contini Carlo Coppola Catherine Costaggiu Clemente Costantinopoli Salvatore D’Amico Antonino Davolos Andrea De Mauro Clara De Simone Maria De Stefano Maria Di Paola Salvatore Donato Diego Dovico Paolo Epicoco Luisa Faienza Alberto Federici Stefano Ferrari Francesca Ferrero Daniela Ferrero Gabriele Festuccia Alberto Filosi Gianpaolo Fracchiolla Francesco Fumarola Federica Furcas Giuseppe Gambino Azzurra Grassi Giada Grimaldi Manuela Grippi Luca Guerra Maria Antonella La Terra Michele Lancione Giovanni Leuzzi no rappresentato anche quest’anno un valido supporto all’attività del Collegio. Scelti tra i migliori studenti degli ultimi anni, sono stati impegnati nelle funzioni di bibliotecari presso la biblioteca di Via Maria Vittoria e di Via Bobbio, di custodi nelle ore serali e nei giorni festivi, e in specifiche mansioni del settore informatico. Segnaliamo inoltre i partecipanti, in qualità di docenti, al progetto Seniores-on-line. Saulo Lo Bartolo Francesco Lo Presti Francesco Longo Pietro Maggiolini Marcello Manca Gianpaolo Martina Tommaso Martino Sonia Molinaro Carla Morano Elisa Morici Francesca Moro Gabriele Murgia Roberta Napolitano Deianira Napoli Stefano Oliva Andrea Panico Massimo Perotto Paolo Perrone Maria Petracca Marco Petrolo Maria Grazia Picciarelli Dario Piga Gianni Pippia Francesco Piras Nazzario Pizzarelli Elisa Prestia Serena Quarta Germana Regis Marina Russo Mattia Salamanca Orrego Pietro Santoro Angelo Scucchia Francesco Secondino Giuseppe Solazzo Luca Sossella Simona Specchia Rossella Stano Celestino Stomeo Fiorenza Succu Irene Tinnirello Riccardo Tola Sebastiano Tornesello Chiara Totaro Maria Diletta Traldi Valeria Tursi Emanuele Valenti Mattia Valenti Fabio Vassallo Carmelo Velardo Emanuele Vella Camillo Villani Angela Vivoli Carlo Vizzi Gabriele Zara I L C O L L E G I O i n i t a li a 16 Formazione linguistica a.a. 2005-06 Il Collegio propone ormai da anni una serie di corsi integrativi e complementari al regolare percorso di studi universitari. In questi anni si è sviluppato principalmente l’ambito della formazione linguistica, dando la possibilità a molti studenti del collegio, e non, di frequentare corsi di formazione con insegnanti madrelingua e di conseguire le certificazioni riconosciute a livello internazionale. Inoltre il Collegio bandisce annualmente una ventina di borse di studio che vengono assegnate ai migliori studenti degli ultimi anni per frequentare un corso di perfezionamento linguistico all’estero. 17 Progetto Collegio wi-fi Le biblioteche, il giardino di Via Galliari, le nuove terrazze di Via Bobbio, le sale lettura, sono spazi in cui gli studenti da sempre si incontrano, leggono, studiano, lavorano, ecc., dal novembre del 2005 in quasi tutti gli spazi comuni è anche possibile navigare in Internet, grazie alla neonata rete wi-fi realizzata in tutte le cinque sezioni. Con il nuovo progetto COLLEGIO WI-FI, realizzato grazie al generoso contributo della Famiglia Caligara, queste aree sono state coperte da una rete wireless di facile accesso, che non richiede una speciale configurazione da parte dell’utente e che supporta tutte le schede wifi disponibili sul mercato o integrate nei moderni pc portatili: Plug n’Play, si accende il pc portatile, si apre il browser, si scrive la password e la I L C O L L E G I O i n I t a li a navigazione è attiva. La rete è distribuita su aree specifiche, il cui canale radio è gestito in modo centralizzato, così da permettere di configurare una copertura uniforme, che consente il roaming ed evita la perdita di collegamento durante gli spostamenti e permette anche di localizzare geograficamente eventuali sistemi che interferiscano con l’adeguato funzionamento della rete. È un progetto che considera la maggior parte degli aspetti fondamentali di una rete wireless di ultima generazione: sicurezza, gestione a tutti i livelli, alta disponibilità e affidabilità. Tutto questo insieme ad un’infrastruttura di autenticazione ed autorizzazione robusta, che centralizza la gestione dell’accesso alla rete e si integra all’infrastruttura di autenticazione sicura esistente. Per il momento il servizio è rivolto agli studenti interni, ma la rete è già predisposta per l’apertura verso il mondo esterno ed in particolare verso il mondo accademico grazie al meccanismo della cross-authentication, mediante la quale un qualsiasi studente o docente del Politecnico o dell’Università potrà accedere ad Internet, utilizzando la rete del Collegio, con le caratteristiche di accesso dell’ateneo di appartenenza senza chiedere la creazione di un nuovo utente al collegio. Rete Wireless Accenture Corsi di orientamento al lavoro Nel marzo 2006 si è svolta la prima edizione del Corso di Orientamento al Lavoro per gli studenti del Collegio. Il corso è stato organizzato in collaborazione con Accenture, azienda leader nel settore della consulenza, dei servizi tecnologici e dell’outsourcing, che ha messo a disposizione i propri professionisti di selezione del personale per una serie di incontri finalizzati ad un inserimento vincente nel mondo del lavoro. Il corso è stata un’ulteriore occasione per approfondire il rapporto di collaborazione, iniziato nella primavera 2005, tra il Collegio e l’Accenture. Tale collaborazione è nata con il duplice scopo da un lato di avvicinare il mondo del Collegio e i suoi studenti eccellenti ad una realtà lavorativa dinamica e stimolante, dall’altro di promuovere il nome di Accenture in un contesto accademico di elevata qualità, interessante bacino per la scoperta di nuovi talenti. Durante gli incontri, che si sono svolti nella Sala Multimediale “Fabiana D’Arpa” della sezione Crocetta, le professioniste di selezione dell’Accenture hanno trattato principalmente le seguenti tematiche: - i principali canali di reclutamento di lavoro; - le tipologie di colloquio; - la preparazione del curriculum vitae e delle lettere di presentazione. Inoltre gli esperti dell’Accenture hanno simulato concretamente un colloquio di lavoro e hanno corretto “in diretta” alcuni curricula (tra cui quello del prof. Firrao, Presidente del Collegio!). Il corso ha permesso agli studenti di venire in contatto con aspetti della realtà lavorativa estremamente concreti e pratici e ha mostrato loro i meccanismi che sottostanno ai processi di selezione del personale, ai quali si dovranno sottoporre quando dovranno affrontare il mondo del lavoro. L’obiettivo finale del corso è stato quello di conoscere e di mettere in pratica alcuni utili strumenti per affrontare con successo il primo step della vita lavorativa. Visti i risultati dell’iniziativa, il corso verrà riproposto in due edizioni durante il prossimo anno accademico. I L C O L L E G I O i n i t a li a Progetto Seniores-on-line Durante l’a.a. 2005/06 il Collegio Einaudi e l’Associazione 3ndy hanno avviato il Progetto Seniores-on-line, volto all’alfabetizzazione informatica degli over 60. Lo scopo del progetto è duplice: 1. offrire ai partecipanti gli strumenti per superare il cosiddetto “digital divide” o “ignoranza informatica” che per ragioni generazionali coinvolge la popolazione meno giovane; 2. permettere agli over 60 di affrontare meglio i problemi della vita pratica attraverso l’uso di internet e di condividere con gli altri i propri hobbies, al fine di creare una comunità di interessi condivisi. La particolarità del progetto è principalmente la tipologia dei docenti: in una significativa inversione di ruoli ‘i professori’ che trasmettono conoscenze e capacità operative ai partecipanti sono i giovani ospiti del Collegio Einaudi, studenti del Politecnico di Torino. Altra particolarità è la possibilità di assistenza post corso, telefonica o domiciliare, a cura degli studenti - docenti. Il progetto ha visto la realizzazione di un primo corso base nel mese 18 di giugno, composto da sei moduli articolati in una lezione teorica e in una esercitazione pratica, per un totale di trenta ore. Il corso base è stato necessario per verificare i contenuti, le metodologie di insegnamento e gli aspetti organizzativi del corso. Per questa prima edizione il corso è stato interamente sponsorizzato dal Collegio Einaudi, che ha messo gratuitamente a disposizione la Sala Multimediale della Sezione Crocetta, i pc per i docenti e i discenti, nonché i servizi degli Uffici Attività Culturali (organizzazione e supervisione) e Contabilità (contratti per docenti, aspetti contabili). Dopo la prima sperimentazione, sono in programma altre due edizioni dei corsi, che si svolgeranno nei mesi di ottobre e novembre 2006. In queste due edizioni sono previsti nuovamente sei moduli. Ciascuno dei sei moduli prevede due sessioni della durata di due ore e mezza: la prima di natura prevalentemente teorica, finalizzata a trasmettere le conoscenze di base; la seconda di natura più pratica, finalizzata a far acquisire le abilità funzionali. Il modulo 1 è destinato a coloro che sono completamente a digiuno di informatica e si trovano a mettere per la prima volta le mani sulla tastiera di un computer. I moduli 2 e 3 sono specificamente destinati a coloro che hanno già avuto modo di utilizzare il personal computer, ma desiderano ripassare i “fondamentali”, oltre a voler approfondire il fenomeno “internet”. Infine i moduli 4, 5 e 6 sono rivolti a coloro che sanno in via teorica cosa sia internet, ma che desiderano applicarsi praticamente, soprattutto nell’utilizzo della posta elettronica. La prima edizione del corso ha avuto un notevole successo grazie al grande entusiasmo dei partecipanti e dei docenti; questi ultimi hanno avuto modo di fare una interessantissima esperienza formativa extra curriculare, retribuita, che tornerà loro utile in un domani lavorativo. Sperando che le prossime edizioni suscitino lo stesso, se non maggiore, successo, cogliamo l’occasione per ringraziare i docenti della prima edizione: Ambusto Francesco (2° anno Laurea Specialistica Ingegneria Meccatronica), Corbisiero Carmine (3° anno Laurea Triennale Ingegneria Elettronica), Molino Lucia (3° anno Laurea Triennale Ingegneria del Cinema e dei mezzi di comunicazione), Pacifico Michele (3° anno Laurea Triennale Nanotecnologie per ICT), Rizzo Giuseppe (2° anno Laurea Specialistica Ingegneria Informatica) e Vittori Marco (3° anno Laurea Triennale Ingegneria Elettronica). 19 Attività sportive È continuata anche quest’anno la collaborazione con il CUS Torino con il quale sono state organizzate numerose attività sportive che si sono svolte nelle palestre dei collegi. I corsi sono stati preziosi momenti di socializzazione e di integrazione nella realtà cittadina per le centinaia di studenti che vi hanno preso parte. I corsi svolti nelle palestre del collegio sono stati: • 8 corsi di tango • 6 corsi di ballo latino-americano • 3 corsi di aerobica • 3 corsi di yoga • 2 corsi di funky • Lezioni teoriche del corso di subacquea Si è inoltre svolta la terza edizione del Campionato intercollegiale di calcetto organizzato da un gruppo di studenti ospiti della Sezione Valentino. Hanno preso parte all’iniziativa 8 squadre composte da ragazzi di tutte le sezioni del Collegio. Il Campionato è stato organizzato secondo due gironi uno di andata e uno di ritorno, da novembre a maggio, ed ha visto sul gradino più alto del podio, per il terzo anno I L C O L L E G I O i n I t a li a consecutivo, la squadra Real Carrapipi capitanata da Antonio De Bonis. Le prime quattro squadre si sono infine sfidate in un mini torneo per aggiudicarsi la Coppa Einaudi, anch’essa vinta dal Real Carrapipi. Gita sulla neve Ancora e sempre la splendida Cervinia! Ancora e sempre la splendida Cervinia! In una magnifica giornata di fine febbraio abbiamo portato in Val D’Aosta cinquanta studenti che, nonostante il freddo pungente, si sono svegliati all’alba e, infilati tute e scarponi, si sono tuffati nel mondo degli sport invernali. Molti di loro si sono divertiti a provare l’ebbrezza di mettere per la prima volta nella loro vita gli sci ai piedi, altri hanno invece dato mostra delle loro capacità di abili sciatori e altri ancora sono ruzzolati giù dalle piste in sella alle slitte e ai bob. La giornata è trascorsa veloce, ma intensamente, e si è conclusa con il ritorno in pullman stanchi, sfiniti, ma soddisfatti per aver trascorso una meravigliosa giornata. I L C O L L E G I O i n i t a li a 20 21 LA FESTA DI FINE ANNO Einaudi Live EINAUDITO! Edizione 2005 Il lato musicale del collegio Einaudi è emerso nuovamente il 14 dicembre 2005 nella seconda edizione della serata rock E-live, presso il locale “L’ex”, più noto come il “vecchio Las Olas”. Reduci del successo dell’anno precedente, ci siamo mobilitati per raggruppare i veterani ed i nuovi complessi, che avrebbero fatto ruggire gli amplificatori a suon di rock. Le oltre tre ore e mezza di concerto hanno offerto un menu davvero per tutti i gusti, a partire dal duo Filippo & Davide, che con chitarra ed armonica a bocca hanno avviato la serata in uno stile strettamente folk-singer americano; grazie alle note dei Rollo-greb ci si è addentrati nei vecchi anni ’70 dei Cream e Led Zeppelin, per poi proseguire con le variegate proposte dei Rock e i suoi fratelli e dei Sanzara Rock, gli originali Esthesis e lo spazio degli Effetto serra quasi esclusivamente dedicato a cover del famoso gruppo indipendentista sardo dei Kenze Neke. La serata, per la felicità dell’organizzazione e dei gestori del locale, ha visto la numerosa partecipazione sia di studenti provenienti dalle cinque sedi del collegio, sia di un elevato numero di esterni, che hanno accolto con piacevole interesse l’iniziativa. Visto il risultato di queste prime due edizioni dell’ E-live, l’Einaudi punta ad incentivare attività di questo tipo, infatti era in programma anche un concerto associato al consueto spettacolo teatrale di fine anno presso il Borgo Medioevale del Castello del Valentino. L’evento, tanto atteso e fissato per i primi giorni di luglio, è però saltato a causa del maltempo, ma ci stiamo organizzando per riproporlo nel mese di dicembre. Per noi studenti una manifestazione del genere ci offre l’occasione di sfruttare una parte del nostro tempo libero in modo divertente e interessante: lasciando da parte per un po’ i pensieri legati ai libri e agli esami possiamo sfogare la nostra fantasia musicale e trasmettere la nostra passione anche ad un pubblico esterno. Davide Serra Ovvero: La festa vista da dietro (il palco) Cronaca semiseria di Marco Bertino 22 Giugno 2006. Ore 21,00. Un manipolo di impavidi ed accaldati condottieri (in verità, due donzelle e due buzzurri) avanza per i viali del Parco del Valentino con passo spedito e deciso, destinazione: il Cacao Caffè Concerto. All’ingresso, due armigeri muniti di auricolare sbarrano la strada: - Chi siete? Dove andate? Un fiorino! (come nel film di Troisi e Benigni) - Siamo in missione per conto di Montermini! - Cooome? – chiede uno dei muscolosi guardiani. - Ehm, lo scusi, è un po’ agitato. Siamo i presentatori della festa di fine anno del collegio. È proprio bello questo locale, la scalinata, i tavolini all’aperto, la pista, il palco, ma non c’è tempo da perdere, urgono i preparativi. Per prima cosa, tanto per rimanere in tema medievale, i prodi conduttori si cospargono di un miracoloso unguento preparato dalla maga Di Pilla, adatto a scoraggiare i temibilissimi dragonfly (ovvero le zanzare). Così, tra un ripasso della scaletta e l’altro, si arriva all’ora fatidica. Tommaso ma dov’è il tuo abito? Come quale abito?!? Ed io che mi sono messo pure la cravatta… Mi affaccio da dietro le quinte, urca quanta gente… Vabbè, pronti? Via! È la prima volta che presento qualcosa, e per il bene dell’umanità forse è meglio che sia anche l’ultima. Ma con due splendide ragazze come Dora e Manuela e con un pazzo scatenato come Tommaso al mio fianco, non posso fare altro che divertirmi. Come ogni anno, si festeggiano in questa serata i vincitori del Campionato di calcetto e della Coppa Einaudi. Trofei assegnati con riserva, in attesa degli sviluppi dell’inchiesta Calciopoli. Tocca ora ai ragazzi del corso di tango: i passi scivolano lievi tra le luci soffuse, nel vorticoso procedere della musica argentina. E proprio mentre il vortice tanguero si conclude, inizia la tempesta. Non ci voleva proprio questo acquazzone. Ma non importa, “the show must go on”. Ed ora, che succede? Uno dei due microfoni non funziona più! Tutti stretti attorno al microfono superstite, sembriamo un po’ il Quartetto Cetra. Incomincia a starmi un po’ sui nervi questo “the show must go on”. Non smette di piovere ed il pubblico comincia a rumoreggiare. Ci pensa il gruppo della danza afro a scaldare l’ambiente: il ritmo di tamburi e djambè è travolgente, non si può resistere, e finalmente qualcuno tra il pubblico incomincia a muovere la testa e tenere il tempo col piede. Lo spettacolo volge al termine e si avvicina il momento clou della serata, la consegna delle magliette agli studenti che fi- I L C O L L E G I O i n I t a li a niscono l’università e lasciano il Collegio. Solitamente è il nostro Director Maximo, il Dott. Irzio Montermini, ad officiare questo rito; purtroppo quest’anno le sue ferie càpitano proprio in questa settimana (o è un escamotage per sfuggire all’inchiesta Calciopoli?). Lo sostituisce in maniera eccellente il Subcomandante Mariuccia Furci, il nostro faro nel mare delle scartoffie e della burocrazia collegiale. Anche per me questo è l’ultimo anno di collegio, e mi viene davvero un groppo in gola a ritirare l’agognata maglietta. Il Collegio me lo sono goduto fino in fondo, la stanza tappezzata di foto, le cene collettive del terzo piano, che per vino e mangiare non avevano nulla da invidiare alle sagre paesane, le partite a biliardino fino alle due di notte, il “Pronto collegio – un attimo – è per te” delle telefonate in portineria, ma soprattutto le fantastiche persone che ho conosciuto dentro al Collegio. Sarà dura, ma voglio mantenere i contatti con tutti loro, rappresentano molto per me. Per il momento, finita la massacrante esperienza di presentatore, penso solo a godermi questa serata insieme a tanti, tantissimi amici. I L C O L L E G I O i n i t a li a Nel mese di maggio alcuni ragazzi della Sezione Po hanno allestito nella Sala Consiglio una mostra fotografica proposta da Medici Senza Frontiere sulla situazione dei lavoratori stagionali nel Sud Italia. Riportiamo i principali contenuti e le caratteristiche della mostra, così come sono descritti sul sito di Medici Senza Frontiere: www.msf.it Mostra Dall’aprile al dicembre 2004, un’equipe di MSF viaggia con una clinica mobile attraverso il Sud dell’Italia, toccando località in cui, in relazione alle colture, si concentrano grandi numeri di lavoratori stranieri in cerca di lavoro. MSF offre a queste persone assistenza medica e orientamento legale e diventa così testimone delle condizioni di salute, di vita e di la- 22 voro di centinaia di stranieri. Le persone visitate vivono in strutture fatiscenti, a volte costrette a pagare un affitto per luoghi difficilmente riconducibili al sostantivo “casa”. Oltre la metà delle persone intervistate non ha acqua corrente, il 30% non ha luce elettrica, il 43% non ha servizi igienici. In Campania, la metà delle persone intervistate ha subito un maltrattamento negli ultimi sei mesi e nel 90% dei casi l’aggressore era italiano. L’80% dei pazienti visitati nel corso del progetto non ha alcun tipo di assistenza sanitaria, questo nonostante la legge italiana in materia di immigrazione garantisca a tutti gli stranieri, regolari e irregolari, il diritto alla salute. Tra i nostri pazienti, solo il 6% si trova in uno stato di salute che possiamo definire buono. Nessuna delle persone intervistate aveva un regolare contratto come lavoratore stagionale in agricoltura. Il quadro che emerge da questo lavoro è molto chiaro: condizioni di vita inaccettabili per un Paese civile, mancanza di qualsiasi forma di assistenza o tutela, esposizione a maltrattamenti e soprusi, condizioni di salute a dir poco precarie. Un esercito di persone giovani, scappate da guerre, persecuzioni e miseria e arrivate in Italia alla ricerca di una vita più dignitosa. Oggi sono lavoratori “invisibili”, sempre più indispensabili per l’agricoltura italiana. Lavoratori ignorati e privati dei diritti più essenziali. Tutti acquistiamo primizie e ortaggi probabilmente ignari dei gravi soprusi e violazioni della legge che stanno dietro alla loro raccolta . Il fotografo Francesco Cocco ha seguito le equipe di MSF durante tutto questo lavoro. Ne è nata questa mostra fotografica, assieme ad un catalogo. Attraverso le immagini delle persone incontrate e intervistate, vogliamo raccontare di coloro che sbucciano arance per 15 centesimi al chilo, di chi non riesce neanche a pagare il trasporto fino al campo di coltura, di chi è affetto da malnutrizione. Vogliamo squarciare il velo sugli abusi di cui queste persone sono quotidianamente vittime, qui, in Italia, nel nostro Paese. I ragazzi hanno predisposto il materiale, appeso le fotografie, stampato locandine e depliant, si sono organizzati in turni di sorveglianza e hanno accolto i visitatori. Purtroppo soltanto settanta persone hanno visto la mostra e di questi, solo una ventina sono stati studenti del Collegio. L’amarezza degli organizzatori è stata molta, soprattutto perché la mostra era stata scelta e preparata proprio per i loro compagni e amici di collegio, per offrire un momento di conoscenza e di riflessione su una realtà incresciosa e sommersa; una realtà a noi molto vicina, ma che i media difficilmente mostrano in prima pagina. Ci si aspettava più curiosità ed interesse, mentre si è ottenuto silenzio ed astensione, ci auguriamo comunque che i nostri ragazzi non siano solo dei bravi studenti, ma sappiano sviluppare un proprio senso critico e sappiano affrontare la realtà che li circonda con maggior coraggio. 23 LA CONFERENZA DEI COLLEGI Commissione comunicazione: un anno di lavoro Le tante attività e i tanti progetti che hanno segnato anche nel 2005-06 la Conferenza dei Collegi hanno reso necessario “spacchettare” la Commissione per la Comunicazione e le Relazioni internazionali, presieduta sin dall’inizio dal prof. Donato Firrao, in due Commissioni per meglio indirizzare forze e sforzi. Alla Commissione Comunicazione il compito quindi di dare la giusta visibilità alla Conferenza e ai risultati conseguiti. Coordinata da Paola Bernardi, Rettrice del Collegio Nuovo di Pavia e Presidente della CCU nel 2004-05, la Commissione si è arricchita nel corso dell’anno di molte nuove risorse provenienti dalla maggior parte dei collegi: Irzio Montermini e Silvia Di Pilla (Einaudi), Chiara Rindone (Ghislieri), Saskia Avalle (Nuovo), Manuela Renna (Arces), Mirco Paoletto (Don Mazza), Alessandro Pavanati (Ceur), Don Luca Balugani (San Carlo), Fabio Monti (Rui) e Carlo Meloni (Tardini). Primo impegno quello di elaborare un “piano di comunicazione”, sia interna che esterna. Su questo ha lavorato molto Nicoletta Purpura (Arces) prima di migrare verso la Commissione Internazionale. L’uscita a ottobre 2005 di un Cd, curato da Grazia Bruttocao, sull’anno di presidenza di Paola Bernardi ha dato l’abbrivio all’idea di redigere un primo Rapporto della Conferenza sui risultati conseguiti nell’anno 2005. Inteso come documento operativo per progettare e realizzare nuove ipotesi di lavoro con i nostri diversi interlocutori istituzionali, il Rapporto verrà presentato all’inizio dell’anno accademico 2006-07. Sono stati necessari più incontri e scambi di idee e opinioni, i collegi a loro volta sono stati sollecitati tutti a fornire i propri dati di pertinenza, ma il risultato è stato davvero più che soddisfacente, sia per l’impianto grafico, molto gradevole, nel quale si alternano immagini e testi, sia soprattutto perché dà la giusta dimensione non solo delle attività svolte da tutti insieme o separatamente, ma soprattutto della nostra “forza” come fucine di talenti. E poi la raccolta e l’elaborazione di questi dati costituisce anche il passo preliminare per uno degli obiettivi che la Conferenza si è data, ossia quello della verifica della qualità e della redazione di alcune linee guida per la qualificazione dei Collegi Universitari. Nel segno della qualificazione, per una comunicazione basata su fatti concreti, sono state avviate altre due operazioni: la prima è l’indagine sulle carriere lavorative degli ex-allievi dei Collegi, affidata al gruppo di lavoro coordinato da Marina D’Amato, docente di Sociologia presso l’Università degli Studi Roma Tre. Tra i dati rilevati, di cui daremo ampio conto entro il primo trimestre del 2007, non manca- I L C O L L E G I O i n I t a li a no considerazioni sul valore aggiunto dell’esperienza collegiale, anche nella prospettiva dell’inserimento degli studenti nel mondo del lavoro e nella valutazione della loro riuscita professionale. Tali risultati andranno ad aggiungersi a quelli del Progetto nazionale di Ricerca Capitale umano e fondazioni universitarie: il caso dei Collegi universitari in Italia che Fabio Ferrucci, docente di Sociologia dei processi culturali e dell’educazione presso l’Università degli Studi del Molise, sta svolgendo sulla base di interviste agli studenti dei Collegi. Il risultato del Rapporto sarà pubblicato in un volume dal titolo Terzo settore e valorizzazione del capitale sociale in Italia: luoghi e attori, curato da Pierpaolo Donati e Ivo Colozzi, la cui uscita è prevista entro la fine dell’anno presso la FrancoAngeli. È poi in fase di revisione l’impianto del sito della Conferenza (semplice da ricordare: www.collegiuniversitari. it) che si strutturerà come vetrina istituzionale della Conferenza, privilegiando le notizie delle attività culturali e le segnalazioni dei corsi universitari promossi dai Collegi, accanto a una sezione di comunicati stampa riferiti alle attività della Conferenza come corpo unico. Non da sottovalutare, inoltre, le potenzialità offerte dall’area riservata, data la mole di documenti da condividere tra tutti i 14 Collegi (e… ormai 46 residenze!) La Commissione si è impegnata anche a rafforzare i legami con la stampa. A questo riguardo, oltre alle segnalazioni sulla stampa locale, vanno ricordate due uscite particolarmente significative sul “Sole24Ore”. La prima il 6 giugno, a cura di Stefania Martelletto, che ha segnalato l’organizzazione dei corsi di orientamento al lavoro in accordo con la multinazionale Accenture in gran parte delle sedi dei Collegi; la seconda il 19 luglio, con un ampio dossier, dal titolo quanto mai appropriato Talenti italiani, la carriera inizia dal Collegio, curato da Cristina Casadei sull’inserto Job 24. Ci auguriamo così di raggiungere non solo il pubblico istituzionale, ma tutti coloro che, a diverso titolo, desiderano essere coinvolti in un progetto educativo di alto profilo, che crei una società civile colta, preparata e dinamica. Paola Bernardi, Saskia Avalle I L C O L L E G I O i n i t a li a V Certamen nazionale fisicomatematico “FABIANA D’ARPA” edizione 2006 24 versitario di Torino “Renato Einaudi”, del Presidente della Regione Puglia, della Provincia di Lecce, delle città di Vernole e Maglie, anche quest’anno ha ottenuto la Targa d’Argento del Presidente della Repubblica. 25 IL COLLEGIO n eli n mo i t anli doa Domenica 4 giugno 2006, presso il liceo scientifico “Leonardo da Vinci” di Maglie, si è svolto il memorial ‘Per Fabiana’ di premiazione dei vincitori del V Certamen. Nel corso della cerimonia, il Collegio Universitario di Torino “Renato Einaudi”, rappresentato dal Direttore, dott. Irzio Montermini, e dalla responsabile dell’Ufficio Concorsi, Mariuccia Furci, ha assegnato allo studente terzo classificato, Ugo Siciliani De Cumis, del Liceo Scienfico “L. Siciliani” di Catanzaro, una targa e un premio di € 400. La famiglia D’Arpa ha istituito nel 2002 il CERTAMEN NAZIONALE FISICO-MATEMATICO “FABIANA D’ARPA”, un concorso nazionale per gli studenti delle scuole superiori particolarmente brillanti nelle materie scientifiche, giunto quest’anno alla quinta edizione. Il concorso è intitolato alla memoria di Fabiana D’Arpa, precocemente scomparsa all’età di 23 anni, alla vigilia della laurea in Ingegneria elettronica; la studentessa è stata titolare di un posto di studio presso il Collegio Universitario, nella sezione Crocetta di corso Lione, per l’intero corso quinquennale di studi. Il Certamen oltre ai patrocini del MIUR, del Politecnico di Torino, dell’Università degli Studi di Lecce, del Collegio Uni- C inque sezioni per 750 posti, una presenza importante nel panorama torinese, sia come sostegno alla residenzialità universitaria, sia soprattutto come ente promotore e sostenitore di cultura ed eccellenza. I L C O L L E G I O n el mo n do 26 United Colors of Einaudi se, mentre tra i dottorandi abbiamo accolto anche uno studente dall’Iran e uno dalla Tunisia. Infine sono da ricordare i ragazzi dell’ISASUT provenienti dal Bangladesh (2), dal Cile (1), dalla Georgia (1) e dall’India (1). Studenti di ventisette differenti nazionalità erano presenti in collegio nell’a.a. 2005-06. Già i sette vincitori del concorso di ammissione e di conferma per “Extra UE” rappresentavano sette diversi paesi, dalla Polonia a El Salvador, passando per la Cina, il Camerun, la Bulgaria, la Macedonia e l’Albania. Tutti gli altri sono giunti a Torino grazie ad accordi internazionali e sono stati ospitati nelle varie sezioni del Collegio per un totale di 74 studenti e 3 visiting professors. Interessanti sono anche i dati relativi alla durata dei soggiorni degli studenti stranieri, poiché la maggior parte ha preferito un periodo lungo, infatti il 46% è rimasto in collegio da 7 a 11 mesi, il 35% per almeno un semestre, mentre soltanto il 19% ha soggiornato per meno di 5 mesi. Il gruppo più numeroso di stranieri è stato quello degli Erasmus con 34 studenti provenienti da Spagna (11), Germania (7), Portogallo (7), Romania (4), Francia (3) e Belgio (2), seguito dai ragazzi iscritti al master internazionale della ESCPEAP, che oltre ai 15 italiani era formato da 6 francesi, 4 tedeschi e singoli studenti da Messico, Lituania, Inghilterra e Kazakistan. Gli ospiti non italiani dell’Alta Scuola Politecnica (ASP) provenivano principalmente dal Brasile (6) e uno dal Messico; gli specializzandi sono stati 6 italiani e uno france- Lituania Polonia Albania Romania Germania Inghilterra Bulgaria Russia Belgio Macedonia Kazakistan Francia Spagna Georgia Portogallo Iran Tunisia India Messico s Nigeria El Salvador Brasile Cile I L C O L L E G I O n el mo n do 27 Camerun Cina Bangladesh I L C O L L E G I O n el mo n do Ospitalità studenti ESCPEAP, ASP e ISASUT A seguito di tre convenzioni firmate nel 2005 sono stati ospitati in collegio 48 studenti dall’eccellente curriculum accademico, partecipanti a programmi di alta formazione internazionale. Trentuno ragazzi stanno frequentando il prestigioso master dell’European School of Management (ESCP-EAP), che prevede anche un anno di studi a Torino; altri dodici invece sono stati selezionati per prender parte all’Alta Scuola Politecnica (ASP), che prevede un percorso multidisciplinare parallelo ai corsi di laurea specialistica. I rimanenti cinque sono invece iscritti all’International School of Advanced Studies dell’Università di Torino (ISASUT). Ecco i loro nominativi con la tipologia di studi e la provenienza: Alcatrao Leandro Eloi ASP Brasile, Burrows Christian ASP Italia, Caligares Andrea ASP Brasile, Feletto Giorgio ASP Ita- Viaggi studio Nel corso della primavera-estate 2006 venti studenti del Collegio hanno avuto l’opportunità di viaggiare in Europa e frequentare un corso di approfondimento linguistico con una borsa di studio finanziata dal Collegio. Molti ragazzi sono stati in Inghilterra ed in Irlanda a perfezionare l’inglese nelle splendide capitali o in località minori, ma alcuni hanno colto l’occasione per scoprire mete più lontane, come Manuela che ci racconta il suo soggiorno negli States. Da New York a Los Angeles Rincorrendo il sogno americano Sono convinta che la maggior parte di noi occidentali cresca con una grande fascinazione (talvolta malcelata) nei confronti del mito americano. In particolare ne risulta vittima chi come me ha da sempre nutrito una grande passione per i movies e la musica del nuovo continente. 28 lia, Gaban Allan Rodrigo Martins ASP Brasile, Gazzilli Giuseppe ASP Italia, Mata Garcia Laura Yadenira ASP Messico, Meneghini Orso Maria ASP Italia, Nascimento William De Almeida ASP Brasile, Silva Costa Joao Henrique ASP Brasile, Taibi Christian ASP Italia, Tane Fernanda ASP Brasile, Blanc Baptiste ESCP-EAP MEB Francia, Borroni Luca ESCPEAP MEB Italia, Capponi Valentina ESCP-EAP MEB Italia, Cardenas Claudia ESCP-EAP MEB Messico, Carli Alice ESCP-EAP Italia, Cascione Fabio ESCP-EAP MEB Italia, Colace Adelina ESCP-EAP MEB Italia, Fehling Anna ESCP-EAP MEB Germania, Kirankuman Patel Narik ESCP-EAP MEB Inghilterra, Litvinskaite Dangoule ESCP-EAP MEB Lituania, Paoli Stefano ESCP-EAP MEB Italia, Plane Antoine ESCP-EAP MEB Francia, Ruggieri Vincenzo ESCP-EAP MEB Italia, Sorvillo Gennaro ESCP-EAP MEB Italia, Weber Cordula ESCP-EAP MEB Germania, Westholter Friederike ESCP-EAP MEB Germania, Bertin Estelle ESCP-EAP MiM Francia, Binenti Giorgio ESCP-EAP MiM Italia, Brocker Stephane ESCP-EAP MiM Francia, Corini Elena ESCP-EAP MiM Italia, De Crescenzio Annamaria ESCP-EAP MiM Italia, Delfine Michele ESCP-EAP MiM Italia, Esposito Daniele ESCP-EAP MiM Italia, Gambino Giuseppe ESCP-EAP MiM Italia, Heider Mara Lisa ESCP-EAP MiM Germania, Lanzellotto Daniele ESCP-EAP MiM Italia, Londero Marie ESCP-EAP MiM Francia, Nahan Clarence ESCP-EAP MiM Francia, Ricci Nicola ESCP-EAP MiM Italia, Spagnolo Angelo ESCP-EAP MiM Italia, Zhakibayev Kadyr ESCP-EAP MiM Kazakistan, Guranda Tevdoradze ISASUT Georgia, Jalal Jamali ISASUT Banghadesh, Miguez Rodrigo ISASUT Cile, Uddin Mohammed Jasim ISASUT Banghadesh, Vishnu Rao ISASUT India Volenti o nolenti la nostra cultura è stata influenzata dai dettami oltre oceanici, l’american way of life è entrato nelle nostre case attraverso le immagini dei grandi colossal hollywoodiani o più modestamente tramite sit-com e talk show talvolta di dubbio spessore; non si può neppure d’altro canto negare che la maggior parte degli artisti musicali di rilievo, che hanno affascinato più di tre generazioni, abbia avuto i suoi natali proprio laggiù, nel mondo dell’eccesso, dei fast food e dell’ostentazione. Ho sempre subito la fortissima tentazione di “assaggiare” questo mondo patinato, sbirciarlo dal buco della serratura, per constatare quanto ci fosse di reale e genuino in ciò che i mass media da sempre ci propinano, e benché abbia avuto l’opportunità di trascorrervi solo un mese e mezzo - un morso troppo piccolo per carpire la vera essenza di una società e cultura così distante dalla nostra – ho la sensazione di avere assorbito e immagazzinato sufficienti impressioni da poter perlomeno abbozzare e condividere. Vale innanzitutto la pena sottolineare la fragorosa differenza che corre fra la “città” delle città, la mela più ambita da raccogliere sull’albero del successo , ovvero New York City e il suo speculare solare e sorridente “Golden State” meglio conosciuto come California, altro centro nevralgico di portata mon- 29 diale, motore del leggendario sogno americano ed epicentro dello sviluppo e della ricchezza degli Stati Uniti. Ho trascorso 15 giorni nella grande mela, ospite di alcuni immigrati italiani, amici di famiglia, che hanno costruito laggiù la loro fortuna. La primissima sensazione che ho provato di fronte a NYC è stata quella di conoscerla da tempo, di avere già osservato ogni suo anfratto in chissà quale riproduzione filmica o fotografica, e ho avuto anche l’impressione di inoltrarmi pian piano in una fortezza, che ha rinsaldato i suoi schermi di difesa, perché duramente colpita al cuore. Non è raro infatti imbattersi in qualche controllo o perquisizione, i newyorkesi sono diventati molto fanatici in termini di sicurezza, ma tutto sommato la vita prosegue allo stesso ritmo incalzante, sulle strade di una città sotto pressione , dove tutto è talmente smisurato da diventare persino violento, aggressivo. Eccessivo in ogni sua forma, dall’altezza vertiginosa dei grattacieli di Downtown alle porzioni extra-size dei fastfood, dall’indifferenza sovrana dei sobborghi putridi e maleodoranti dei boroughs intorno a Manhattan, all’accecante spreco energetico dei cartelloni pubblicitari di Times Square (che pure – ahimè – la rendono cosi unica da lasciarci a bocca aperta!). Ho avuto modo di percorrerla in lungo e in largo, muovendomi in auto di grossa cilindrata (le utilitarie sono considerate giocattolini ecologici) o nei famigerati taxi giallo limone guidati da nevrotici tassisti portoricani. Ma è a piedi che si sbircia, si annusa, si gusta appieno la maestosità ma soprattutto la diversità che rende così particolare questa città, questo agglomerato di razze, etnie e culture che colorano ogni quartiere di una propria e specifica identità. Un marcato meltin pot si avverte anche a Los Angeles, connotata particolarmente dalla presenza di immigrati ispanici, non a caso lo spagnolo è considerata a tutti gli effetti la seconda lingua del paese. Qui ho avuto l’opportunità di studiare e vivere all’interno del leggendario campus dell’UCLA, rappresentato nei più celebri teen movies americani . Fare colazione seduta accanto a cheerleaders ossigenate e cinguettanti, condividere a pranzo bacon e beveroni allungati (coraggiosamente chiamati italian espresso) con muscolosi e corrucciati giocatori di football, aggirarmi per il gigantesco e disorientante campus, mescolandomi a studenti di ogni etnia e religione, con in mano un sushi fresco del takeaway (da mangiare rigorosamente in piedi!), sono alcune delle quotidianità che mi hanno aiutato a comprendere più da vicino il modo in cui i teens americani intraprendono la vita universitaria. E ho capito che c’è molto di vero in ciò che siamo abituati ad osservare nelle rappresentazioni di questo patinato ed effimero olimpo. Ho trovato la stessa superficialità, la stessa esigenza di apparire e stupire a tutti i costi, la stessa rigidità mentale di chi è privo di buon senso, dipinte così bene nei film che siamo abituati a vedere, e che talvolta abbiamo osservato con un po’ di scetticismo e incredulità. Presto ho raggiunto la consapevolezza di trovarmi in un mondo nuovo, senza storia, creato quasi dal nulla, che ti restitui- I L C O L L E G I O n el mo n do sce la sensazione di trovarti in un maestoso e affrescato castello costruito però sulla sabbia, e questa iniziale impressione mi ha accompagnata per tutto il mese residuo, sebbene a poco a poco abbia cominciato ad apprezzare i risvolti positivi di questa superficialità, lasciandomi travolgere da questa solare e spensierata culla dell’entertainment. Così dalle maestose aule del college passavo alle immense e luminose spiagge dei baywatchers e dei surfers a Santa Monica, Malibù e Venice Beach, attraversando smisurate freeway a quadrupla corsia, spesso torturandomi perché assediata dagli insensati divieti di fumo persino all’aria aperta. Oppure trascorrevo i miei pomeriggi ripercorrendo i passi delle stars che hanno alimentato la mia passione per il cinema e per la musica, dagli studi di registrazione come gli Universal o i Warner, alle grandi case discografiche fino alle loro sontuose e appariscenti abitazioni sulle colline di Bel Air e Beverly Hills. E la sera, per giocare a sentirmi un po’ star anche io, ho scorrazzato, dilapidando sudati capitali, fra i vari clubs hollywoodiani, destreggiandomi fra brilli producers e tristi gallinelle di plastica pronte a tutto pur di essere notate. E mi sono resa conto dell’entusiasmo caratterizzante di queste persone che vivono una vita che procede lenta. Non esiste la corsa, il rush newyorkese. La gente vive più comodamente, ti accoglie in maniera bonaria, quasi invadente, ti sorride apostrofandoti con un “What’s up men?” anche se rappresenti un perfetto sconosciuto, ed è stato proprio grazie a questa inaspettata disponibilità ed entusiasmo che ho avuto modo di raggiungere dimestichezza con la lingua e di soddisfare alcune curiosità soprattutto riguardo la sfavillante industria dello spettacolo che d’altronde è stato proprio ciò che mi ha attirato laggiù. E se sono ancora convinta che il Golden State continui ad incarnare il sogno americano, secondo il quale tutto è possibile…beh, un motivo ci sarà. Manuela Grippi I L C O L L E G I O n el mo n do Studenti Erasmus in ingresso ed in uscita Quest’anno venticinque studenti del collegio hanno deciso di vivere un’esperienza accademica all’estero e hanno così trascorso un periodo di studio in un ateneo straniero grazie agli accordi di scambi internazionali. Trentaquattro ragazzi stranieri hanno invece fatto il percorso inverso e sono stati ospitati nelle nostre cinque sezioni. Abbiamo chiesto a Tommaso di raccontarci i suoi primi giorni in terra francese e ad Elena di scriverci un resoconto dei suoi mesi trascorsi a Torino. Un Erasmus in Francia Cronache Lionesi - Speciale Einaudi Chi tra di voi spera di trovare in queste mie poche righe qualche strano aneddotto sulla sezione di corso Lione rimarrà deluso. Mentre vi scrivo infatti sono nella Lione vera, senza corso davanti. Il perché io mi trovi in terra straniera, attorniato da un popolo ostile che mangia rane, è presto detto: dopo una serie di lunghe e angosciose trafile burocratiche l’anno scorso a febbraio mi è stato comunicato che ero uno dei fortunati vincitori Erasmus, e così eccomi qua. Quando un paio di giorni fa l’ineffabile direzione del Collegio mi ha chiesto se avevo voglia di fare un articolo sulla mia esperienza, ho ovviamente accettato di buon cuore. Solo che mi è stato chiesto entro la fine del mese, cioè entro fine settembre… Ero in Francia da 11 giorni... Dopo un veloce summit via internet si è deciso di comune accordo di fare uno speciale delle mie cronache lionesi, una sorta di diario di bordo che a scadenze fisse mando a un numero di malcapitati a cui, loro malgrado, ho deciso di rompere le scatole anche durante la mia permanenza all’estero. Parliamo subito del mio co-inquilino, o meglio di colui che mi affitta una camera e un piccolo studiolo. Quando si pensa 30 all’Erasmus “tipo” subito la mente corre a una casa piena di giovani provenienti dai cinque continenti, piena di luce, disordinata all’inverosimile e dove ogni serata è un misto tra festa, orgia, rave party e raduno di alpini. Ebbene, la mia casa è quasi così, se non fosse che io vivo con un arzillo vecchietto di 77 anni, all’anagrafe monsieur Guy, ma da me affettuosamente chiamato mon petit vieux, date le sue misure mignon. Monsieur Guy è un personaggio affascinante. Da almeno 10 anni ospita studenti in casa sua, e spesso i suoi coinquilini sono stranieri. Può vantare così nel suo carnet un americano, un italiano (due con me) e dei cinesi, con cui però ha avuto problemi enormi. Gli amabili mandarini infatti, a sentire lui, sarebbero inquilini impossibili perché cucinano cose altamente strambe che hanno tempi di cottura che vanno dalle 8 ore all’infinito. Sentita questa storia, mi sono subito apprestato a fargli una pasta tipicamente italiana. Il risultato gli è piaciuto, e per festeggiare la nuova coabitazione mi ha versato, e si è versato, un’abbondante dose di martini rosso. Oltre alla quasi prima sbronza in terra francese il mio primo giorno francese mi ha insegnato a non fidarmi dei luoghi comuni: ad esempio non è vero che i francesi bevono solo pastis. Siccome siamo nei luoghi comuni, restiamoci. Si dice spesso che la televisione italiana sia la peggiore. Non guardando molta televisione del bel paese forse non sono un metro attendibile, ma vi posso giurare che anche qua il livello è molto basso. Effettivamente non c’è nessun programma sportivo al limite tra trash e denuncia per molestie notturne come da noi, ma nel preserale c’è una sorta di quiz, sul genere politico-divulgativo, che ha quanto meno dell’assurdo. Impagabile il momento centrale del gioco quando maschere di politici francesi dicono cose senza senso che rasentano la volgarità. A parte singoli casi poi mi sembra che la maggior parte dei programmi sia esattamente la stessa che da noi. A dimostrazione di tutto ciò venerdì pomeriggio ho trovato anche qua il solito replicone di Derrick. Non ho potuto non guardarlo, arrivando perciò in ritardo a un aperitivo. Derrick è forse una delle poche cose che ci permettono di parlare ancora di Europa unita, e sarebbe ora che Bruxelles riconoscesse al simpatico ispettore che ha rubato gli occhiali a Venditti (o è il contrario?) i suoi meriti. In Francia c’è una sola pecca al telefilm, altrimenti perfetto. Il vice eterno di Derrick, di cui nessuno sa il nome, è doppiato da Rosa Russo Iervolino che parla in francese. E così quando il vice ricorda i diritti ai lestofanti che l’ispettore è riuscito ad assicurare alla legge, la scena è veramente divertente. Per finire, un consiglio utile per spostarsi in Francia: non ascoltate le indicazioni. In questi giorni, non conoscendo la città, ho ovviamente spesso domandato dove si trovassero luoghi in cui mi dovevo recare. È un modo divertente per constatare il livello di conoscenza linguistica e per scoprire che le regole grammaticali faticosamente mandate a memoria non sono seguite da nessuno. Detto questo, ovunque io debba andare, la risposta che mi viene data è là-bas, utilizzato indistintamente per indicare destra, sinistra, vicino, lontano, dietro, davanti, in alto, spostati, hai rotto, ahhh!!! 31 Anche se sono qui solo da venti giorni a questo punto posso dirvi che l’Erasmus è una pacchia fenomenale. Gli aspetti positivi sono molti, non è il caso di elencarli. Vi posso però assicurare che quando ti trovi alla stessa tavola a bere con due americani, tre tedesche, un iraniano, un paio di francesi, un paio di italiani e un boliviano, ti viene da pensare che se il mondo fosse un Erasmus andrebbe meglio. Pensiero utopico e sicuramente un po’ banale. Spero comunque che chi di voi non ha ancora mai pensato di fare l’Erasmus, ci faccia un pensierino. Le motivazioni sono infinite, e una volta tanto sono tutte giuste. Basta trovare la propria. Chi invece ci ha già fatto un pensierino, vada a informarsi sulle scadenze burocratiche e riempia i 10000 fogli burocratici che gli permetteranno di imbarcarsi per l’Europa. Nel medioevo, quando scoppiava la peste, si diceva: “cito, longe fugeas et tarde redeas”, che a grandi linee vuol dire: “parti in fretta e torna il più tardi possibile”. Partite miei cari, anche se non c’è la peste, l’Europa è grande. Tanto una volta tornati, con la Furci si trova sempre un modo per avere una camera all’Einaudi… o almeno spero... Tommaso Martino 15 de Junio de 2005 Accendo il computer molto nervosa. È da più di due settimane che ho scritto chiedendo una stanza e ancora non so niente. Alla fine riesco ad entrare nella mia posta e...eccola là! In questo momento mi viene in testa il momento in cui avevo detto a mia madre che andavo in Erasmus a Torino e che volevo andare a stare in Collegio. L’avevo saputo fin dal primo momento, ho sempre pensato che la cosa migliore per imparare una cultura era convivere con persone del posto. Sapevo che questo mi poteva portare dei problemi... non farmi capire, avere qualche problema, punti di vista diversi..., ma chi non rischia in questa vita non può ottenere quello che vuole. Con la mano sul mouse mi avvicino piano piano alla mail, la apro e leggo: “Come da tua richiesta ti confermo la disponiblità presso il Collegio Universitario di Torino “Renato Einaudi”. Ci metto un secondo a rispondere, ovvio che voglio quella stanza!! Otto mesi più tardi e con un sacco di valigie arrivo all’entrata del Collegio Einaudi. Il viaggio da Barcellona è stato lungo, sono tanto nervosa e stanca ma ne vale la pena, alla fine sono arrivata in quella che sarà la mia casa per i prossimi 5 mesi. Stanza 432. Mi trema la mano quando cerco di aprire la porta, penso che mi aspetta una camera bellissima... ma no, sono soltanto 4 muri che dovevano essere bianchi non tanto tempo fa, una scrivania, un letto e un frigo di prima dalla guerra. Ci metto tutto il giorno a sistemare la stanza e farla mia e ce la faccio... vado a dormire stanchissima. Apro gli occhi e i muri tornano ad essere “vuoti”. Le foto dei I L C O L L E G I O n el mo n do miei amici, i poster e le cartoline sono spariti. È il 16 luglio e sono passati più di 5 mesi, i mesi più belli della mia vita in cui ho riso, ho pianto e ho conosciuto centinaia di persone che mi hanno fatto sentire come una di loro. Il mio nome era Elena, ma per loro io ero la bionda, stellina, la scimmia, la spagnola anzi catalana, sorellina, piccina... Mi avevano tolto le porte della stanza, avevo ricevuto più gavettoni di chiunque altro, mi avevano messo la stanza sottosopra, ridevano del mio accento e mi facevano impara...sobretodo me hicieron re alcune parole di dubbio signifirealmente en cato, ma sopratfamilia, mi tutto mi avevano dato tantissinueva familia. mo affetto e mi avevano fatto sentire in famiglia, la mia nuova famiglia. Sono passati quasi 3 mesi da quando ho lasciato il collegio, e oggi, mentre prendo un caffé da Nat sotto il sole di Settembre, guardo la facciata del Collegio e penso che darei qualsiasi cosa per poter tornare. Mi piacerebbe essere capace di fermare il tempo per potere rimanere con voi una seconda volta. Il mio tempo in Collegio è già finito, adesso posso soltanto chiedervi di godervi il vostro tempo qui, di vivere al massimo tutte le opportunità che vi offre la vita in Collegio... Io l’ho fatto e vi posso assicurare che ne è valsa la pena. Elena García Pérez - Barcellona sentir ADOZIONE A D I S TA N Z A Ha ormai otto anni, Christi Jigar, il bambino indiano che gli studenti della Sezione Po hanno adottato a distanza e che continuano a seguire da ormai tre anni tramite l’Associazione Vides. I L C O L L E G I O n el mo n do Gita a Barcellona Il Collegio organizza ogni anno per 120 studenti una gita in una grande città europea; arrivati a destinazione i ragazzi sono liberi di godersi le bellezze del luogo con i propri tempi e secondo i propri interessi. Stefania e Tommaso ci hanno raccontato la gita dal loro personale punto di vista. Il primo giorno della gita, anzi meglio, quando ancora non eravamo partiti e tutti attendevamo soltanto più Montermini, la Furci, già agitata, correndo verso i pochi studenti della sezione Rosine aveva subito cercato di farli salire su un pullman di tedeschi appena scesi dal monte dei Cappuccini. Se anche qualcuno avesse avuto dei dubbi su come sarebbe andata la gita, questo doveva essere un primo, inequivocabile segnale. Segnale in realtà confermato nelle ore a seguire da altri, inquietanti, avvenimenti. Ad esempio la Furci che ‘snobba’ completamente un pullman, lasciandolo in balia del solo Montermini che ha la brillante idea di designare come suo assistente niente poco di meno che Tommaso Martino (il rappresentante delle Rosine, per quei pochi che non lo conoscono). Risultato? Alla prima sosta in autogrill un pullman si ferma mentre l’altro continua la sua folle corsa verso la terra catalana. I due pullman riusciranno a ricongiungersi e a riunire nuovamente l’allegra carovana solo 12 ore dopo, oramai alle porte di Barcellona, in tempo per il secondo, anzi oramai il terzo, segnale. Nell’autogrill entrano per primi, Montermini e il suo ‘fedele assistente’ Martino, entrambi esausti dopo una notte passata insonne a telefonare all’altro pullman per capire chi fosse davanti e, soprattutto, a fare parole crociate. Al loro seguito, la Di Pilla e la Furci, stravolte anch’esse dopo una notte passata a cercar di comunicare con il Montermini e a cercare di capire come riuscire a ricongiungersi. Questi quattro dunque, la Furci in testa, si presentano alla cassa ordinando cappuccino e brioches, mentre nel frattempo l’autogrill si riempie ben presto dei restanti 100 einaudini stremati da 12 ore di viaggio. È allora che la cassiera dimostra il proverbiale sanguefreddo catalano e comincia a urlare: «Beeepee! Los italianos!!!!!! Café leche por todos!!!». 32 Dopo tutti questi chiari segnali, non sarebbe forse stato meglio lasciare perdere? Non sarebbe forse stato meglio tornarsene a casa? La Furci non demorde, oramai siamo a Barcellona. Il suo discorso è chiaro: «Ragazzi, siamo in un hotel di tutto rispetto, non facciamoci riconoscere ». L’hotel di tutto rispetto in realtà, come tutti gli hotel, ci fa aspettare ore prima di darci le stanze. Quindi noi einaudini la sera stessa non possiamo che ripagarlo spazzolando in pochi minuti il buffet previsto per il triplo delle persone, inscenando vergognose scene che preferisco non descrivere. Una mamma che passa in quel momento con il figlioletto ci indica come l’esempio lampante che la fame nel mondo esiste, la Furci è indiavolata, ma la capo sala lo è ancora di più. «In trenta anni di onorato servizio – dirà in seguito ancora tremante – non ho mai visto una cosa del genere». Soltanto il Direttor Montermini in tutto ciò non perde la sua proverbiale calma ed esce a fumarsi una sigaretta. Rimane il fatto che dalla sera seguente noi diventiamo un collegio di giovani educandi, in compenso però il personale dell’hotel ha deciso di ridurre la quantità e la qualità del cibo. 33 È stato allora che affamati ci siamo resi conto che il giorno dopo sarebbe stato il primo di aprile, vale a dire il famoso “giorno dei pesci”. Non si sa ancora bene come e perché, ma si decide di dedicare tale giorno alla Furci, oramai per i pochi che ancora non la conoscevano, vera eroina del viaggio. Il primo d’aprile diventa dunque il “Furci’s day” e nasce subito anche il motivetto che riadatta la famosa canzone di Lou Reed. Il programma è chiaro: il giorno dopo bisognerà seguire la Furci in tutti i suoi movimenti, per poi trascinarla alla sera alla “Oveja Nigra”, noto locale barcellonese dove la leggenda vuole che nell’ultima visita dell’Einaudi a Barcellona la Furci, degustata la tipica sangria locale, avesse poi dato spettacolo. La giornata così scorre tranquilla, tra capolavori di Gaudì e tapas, per poi alla sera piombare, affamati, dato il regime oramai casermesco dell’hotel, al locale. Ma la Furci, astuta come chi da anni deve controllare le domande di ammissione al collegio, o forse più semplicemente memore del passato, non beve, ma fa bere tutto il resto della truppa. Il risultato è presto evidente: mentre la Furci se ne torna sobria in compagnia di pochi altri in hotel, il resto del collegio si ritrova a cantare canzoni di basso contenuto sulle Ramblas, fa conoscenza con artisti del posto e va a terminare la sua serata in una famosa discoteca a Mare Magnum. Serata dunque quasi perfetta, tranne per quattro dei nostri che, non volendo tornare alle cinque in albergo, alle due vanno alla ricerca di un taxi, che però riusciranno a trovare soltanto a pochi minuti dall’apertura del metrò. Il vero problema è che il taxista, una volta capito di avere di fronte degli italiani esausti e distrutti, decide di fare pagare loro una tariffa spropositata ma soprattutto, per gentilezza, di mettere un disco dei Ricchi e Poveri, che i malcapitati, per farlo felice, si ritrovano a cantare a squarciagola, in una fumosa alba barcellonese. Gli avvenimenti e le cose da raccontare sarebbero ancora molti, ma forse è meglio che restino nella leggenda. In tutto ciò, direte voi, Barcellona cosa centra? La Sagrada Familla, le case di Gaudì, le Ramblas, il Quartiere Gotico e quant’altro. A dire il vero nulla, ma questo è un articolo sulla gita, non su Barcel- I L C O L L E G I O n el mo n do lona! Quello che è certo è che è una città fantastica, la si può visitare anche cinque, dieci volte… ma ci sarà sempre qualche angolo nuovo da scoprire! Se tornerò a visitarla non potrò fare a meno di ricordare quei giorni spensierati passati in compagnia dei miei amici collegiali! Stefania Zoppo Binello Tommaso Martino I L C O L L E G I O n el mo n do 34 Concorso fotografico 35 I L C O sL pL Ea Gzio IO i na li tuamlinai Scatta la gita - Barcellona 2006 Durante i giorni della gita a Barcellona si è svolto un concorso fotografico con due categorie di concorso: Barcelona movida e Volti e risvolti. Sono stati presentati 33 lavori, che sono stati selezionati da un attenta giuria, che ha decretato vincitrici le seguenti fotografie: Elisabetta CHIRIVì, categoria Volti e risvolti, Ritratto in città - 1° premio C luca Barra, categoria Barcellona movida, L’ora della siesta - 1° premio micol mojoli, categoria Barcellona movida, Barcellona by night - 2° premio Maria grazia CLEMENTE, categoria Volti e risvolti, Le altezze - 2° premio inque sezioni per 750 posti, una presenza importante nel panorama torinese, sia come sostegno alla residenzialità universitaria, sia soprattutto come ente promotore e sostenitore di cultura ed eccellenza. s p a zio a l u m n i 36 menti avrei avuto poca notizia e della cui problematica invece sono venuto a conoscenza grazie a loro, nelle sere e nelle chiacchierate e nella assidua frequentazione. Inoltre, per me il collegio è stato fondamentale per farmi capire, farmi direi vivere concretamente i nessi tra vita universitaria e la vita familiare d’origine, nessi diversi a seconda della provenienza dei vari studenti ma che davano il senso di quello che era, allora, l’università e la vita universitaria, non solo sul piano strettamente accademico degli studi, ma come atmosfera in generale. ...il Collegio è diventato per quattro anni il mio mondo e lo è rimasto. Intervista al Professor Claudio Magris Uno dei più notevoli saggisti contemporanei e dei più geniali studiosi di letteratura mitteleuropea, erede della grande tradizione culturale triestina, è stato ospite del Collegio Einaudi, Sezione di Via Galliari, dal 1957 al 1961 Professore, perché ha scelto di risiedere presso il Collegio Universitario durante i suoi studi all’università? Non ho scelto il collegio universitario (quello in cui ho abitato io è quello di via Bernardino Galliari); ho vinto il concorso per esservi ammesso, perché volevo studiare Lettere a Torino e mi sarebbe stato difficile, o meglio lo sarebbe stato per la mia famiglia, vivere a Torino a mie spese. A parte questo, mi sono trovato benissimo e il Collegio è diventato per quattro anni il mio mondo e lo è rimasto. Il Collegio ha influenzato la sua vita universitaria? Se sì, in che modo? Sì, penso che il Collegio abbia influenzato la mia vita universitaria. Anzitutto la varietà degli amici incontrati, molti dei quali frequentavano facoltà assai diverse, di cui altri- Cosa ricorda con maggior piacere degli anni passati in Collegio? Naturalmente ricordo le esperienze di Torino, le amicizie, le esperienze veramente fondanti, l’incontro per me essenziale con Torino, che il Collegio mi ha permesso. Io venivo da Trieste e Trieste era la cultura del disincanto, del disagio della Storia; una città dal grande passato in qualche modo dimenticata, ai margini, che per molti anni, nel secondo dopoguerra, era stata una specie di terra di nessuno, nell’incertezza totale del futuro, incertezza ancora più forte in quegli anni della guerra fredda in cui l’appartenenza all’Italia o alla Iugoslavia significava anche, almeno nei primi anni, l’appartenenza all’Occidente e al mondo di Stalin. Torino era veramente la grande cultura della Storia, dell’impegno, rispetto alla cultura triestina del disagio della Storia. In quegli anni Torino era ancora “la città moderna della penisola”, come l’aveva definita Gramsci molto tempo prima; viveva a fondo le trasformazioni sociali che investivano l’Italia e il loro significato politico-culturale, costringeva a tenere gli occhi aperti sulla realtà. Torino è stata un’esperienza fondamentale; certamente senza Torino non sarei cresciuto. A Torino ho imparato la libertà, ho imparato a pensare, ho imparato pure ad avere un rapporto intenso ma libero con Trieste. Credo veramente che, senza l’esperienza torinese, non avrei scritto. Torino in quegli anni era un po’ l’opposto di Trieste. Trieste declinava, Torino tra gli anni Cinquanta e gli anni Sessanta raddoppiava la sua popolazione, diventando un centro pulsante, nel bene e nel male, di quello che accadeva nella vita del Paese. Era una città che costringeva a stare al passo con A Torino ho imparato la libertà, ho imparato a pensare, ho imparato pure ad avere un rapporto intenso ma libero con Trieste. Credo veramente che, senza l’esperienza torinese, non avrei scritto. 37 la Storia; correggeva il disincanto e la libertà zingaresca e sonnacchiosa di Trieste. E a Torino, in un fervore che intrecciava e intreccia lavoro e amicizia, è nata e sussiste una buona parte della rete degli affetti che costituisce ancora oggi la mia vita. A Torino è nato il mio primo libro, Il mito absburgico, un libro che ho scritto, tra i venti e i ventitré anni, anche o soprattutto al Collegio. Un libro che, appena finito, ho letto, proprio al Collegio, in un giorno intero, a Massimo Salvadori; ricordo quella giornata quasi ebbra di parole, in cui ci spostavamo dal Collegio a un bar e poi di nuovo al Colle- Il Collegio è stato per così dire la cellula fondamentale di questa mia esperienza torinese e piemontese, di questa scoperta, per me, di un’altra Italia. gio e poi di nuovo a un bar, mentre io gli leggevo le mie pagine e lui le ascoltava, con affetto e severità. Un paio di anni prima, era successo qualcosa di analogo, con il suo Mito del buongoverno. Il Collegio è stato per così dire la cellula fondamentale di questa mia esperienza torinese e piemontese, di questa scoperta, per me, di un’altra Italia. I rapporti di amicizia consolidatisi durante quegli anni si sono protratti nel tempo e le sono stati di supporto nella sua carriera professionale? Certo, al Collegio sono nati e rimasti rapporti di amicizia che sono ancora adesso legami essenziali, costitutivi della mia vita. Penso ad amici, di allora e ancor più di oggi (amici che vedo spesso, cui da Trieste telefono molto spesso, con i quali facciamo e progettiamo tante cose insieme) quali Massimo Salvadori, Gianluigi Beccaria, anche Giuseppe Recuperati; penso al mio grande amico Franco Torcellan che ho conosciuto proprio al Collegio, così immaturamente scomparso. Questi rapporti mi sono stati certo di supporto alla mia carriera professionale; non nel senso di quelle conoscenze che, con dei legami non necessariamente di clan ma di affetto, favoriscono, magari talora anche ingiustamente, la cosiddetta carriera. Ma quei rapporti di amicizia si sono tradotti in tante iniziative comuni; in quegli anni e negli anni immediatamente successivi, con quegli stessi amici, abbiamo intrapreso iniziative comuni, abbiamo fondato riviste e fatto tante altre cose; molti di quegli amici, che ho conosciuto quali compagni di università, sono stati anche miei colleghi professori all’università, quando sono diventato prima assistente e poi professore ordinario di Letteratura Tedesca nella facoltà di Lettere. Una rete fondamentale, non tanto professionale ma vitale e affettiva e, in questo senso, anche, ma indirettamente, professionale. s p a zio a l u m n i Cosa amava fare nel tempo libero e quali attività extra universitarie svolgeva? Non so bene rispondere a questa domanda perché non ho mai capito che cosa si intenda per “tempo libero”, parola che fa venire in mente il cosiddetto e per me stupido hobby. Nel tempo libero, ossia non sacrificato allo studio, al lavoro, a qualcosa da fare entro tempi stretti e così via, uno fa quello che gli sta a cuore; quindi, chiacchierare con gli amici, leggere quello che gli pare, andare a spasso, in caffè o in birreria, giocare a carte, fare gite, andare al cinema (durante gli anni del Collegio, andavo quasi sempre ogni sera al Museo del Cinema, dove ho visto i grandi capolavori classici del cinema. Poi tornavo al Collegio e studiavo fino a notte tarda. Cosa ha provato quando ha dovuto lasciare il Collegio? Non ho provato malinconia perché sentivo che in qualche modo non lo lasciavo, lasciavo sì il Collegio, ma non quello che il Collegio significava, ossia quegli affetti, quell’amicizia e quei legami nati anche o soprattutto in Collegio. Consiglierebbe ad uno studente la vita di Collegio? Certo, glielo consiglierei assolutamente; si imparano a conoscere persone diverse da noi, provenienti da diversi ambienti sociali, con un’altra formazione, con altri pregi e difetti, con altri pregiudizi e ideali e così via. S’impara a conoscere e ad amare la varietà del mondo; si esce dalla endogamia, sempre asfittica. S’impara a conoscere e ad amare la varietà del mondo In chiusura le chiediamo di dare un consiglio ai giovani studenti che stanno per iniziare un percorso di studi universitari. Non saprei proprio quale consiglio dare a uno studente che entra in questa università alquanto sconcertante, per usare un eufemismo. Ecco, gli consiglierei di resistere alla mania dei moduli, dei crediti, dei programmi che fissano il numero massimo di pagine da leggere per un esame; gli consiglierei di non considerare l’università come una specie di ente di assistenza che dà tutto e oltre la quale non c’è da fare nulla, ma di fare ricerche e letture per conto proprio, anche errabonde, zingaresche. Gli consiglierei di liberarsi dalla mania dei crediti ossia dalla stolta pretesa di vedere immediatamente quantificata, ripagata e monetizzata qualsiasi attività, come se dovessimo venire immediatamente ricompensati per la lettura di un bel libro, ricevere punti o crediti o non so cosa per aver letto un libro o magari visto un film. Sto andando in pensione, fra un mese, con sette anni di anticipo e dopo quarantasette anni di servizio, e confesso che non so bene cosa sia un credito. Trieste, 21 settembre 2006 s p a zio a l u m n i Ultimo Collegio La giornata è meravigliosa, ma la prospettiva di come la trascorrerò mi impigrisce. Vorrei riabbassare la tapparella, appena alzata. Ributtarmi sul letto, nonostante il caldo opprimente, sotto una coltre di bei sogni. La stridente radiosveglia dalla stanza accanto mi distoglie da ogni fantasia, mi rassegno e mi alzo. Per i corridoi, dalle altre stanze del collegio, provengono suoni di altrettanti bruschi risvegli. Oggi devo solo fare pacchi…inscatolare ogni mio avere e sigillare bene con lo scotch ogni ricordo. La malinconia, impalpabile, mi vela gli occhi. Apro la porta: il corridoio è ingombro di pacchi fatti e sfatti, di residui strabordanti che sfuggono al controllo degli altri poveri coinquilini di questo inconsueta famiglia Einaudi. Sto per lasciare il collegio, anch’io come tanti altri gli vorrei dire addio come si deve…scrivere qualcosa di bello, commovente e divertente che possa lasciare impressi nella mente tutti questi indispensabili cinque anni di vita universitaria. Vorrei scrivere qualcosa di originale, ma non posso. Dalle porte socchiuse per cercare una tregua al caldo, sbircio tutti i miei amici intenti a giocare a Tetris con i manuali e le padelle o ancora a studiare per l’ultimo round prima delle vacanze. Non c’è nulla di originale in questa vita da studenti, nei semestri passati tra queste mura un po’ vecchiotte: c’è l’usuale, confortevole calore di una famiglia e l’euforica sensazione di libertà delle sospirate gite alle superiori. Io ho amato questo posto, un non luogo dove gli accenti, le abi- 38 tudini, le vite si sono mescolate fino a renderlo la casa di tutti coloro che ci vivono. Sono una dei tanti ma mi sento di aver lasciato un segno: che da qualche parte rimarrà sempre qualcosa di me qui dentro…magari solo nei ricordi dei nostri Patronus Nicola e Carmela… Guardo i resti di quella che è stata la mia camera e che ora è solo una stanza, guardo le amiche che cercano di tenermi su il morale, guardo il nostro nuovo e ambito amico e coinquilino Fabio C. e penso che è ora di sigillare tutto: questo collegio ultima succursale di una poco partenopea Scampia, questa città con le sue meravigliose montagne che incorniciano ogni strada, i miei pacchi che per l’ultima volta mi portano via da qui. L’avventura continua, mi dico. Ma questa è la più bella che ho mai vissuto e non vorrò mai dimenticarla. Fra qualche anno probabilmente ricorderò questo tempo perduto con il compiacente sorriso degli adulti verso gli anni più belli e, forse, più folli… Grazie a tutti i miei compagni di avventura e grazie al Supremo Ordine di Z. che mi ha permesso di raggiungere il traguardo della laurea con serenità. Grazia ISERNIA Sezione Po, 2001-06 ...L’avventura continua, mi dico. Ma questa è la più bella che ho mai vissuto e non vorrò mai dimenticarla... s p a zio a l u m n i 39 Da un papà Vi ringrazio per il periodico relativo al 70° che avete avuto la gentilezza di inviarci e, grazie al quale abbiamo potuto apprezzare ancor più quello che per noi è un valore “La famiglia”. Sì, perchè per noi da ciò che ci riferisce quotidianamente nostra figlia Luisa ci siamo convinti che il collegio altri non è che una grande famiglia e “Renato” può benissimo raffigurarsi sia nel padre che nel fratello di ogni studente. Cosa assai importante è anche lo stimolo allo studio e all’impegno che ogni studente deve avere per continuare la “Vita in Collegio”, che per noi genitori è motivo di grande gratificazione per gli sforzi che compiamo. Coraggio, continuate con gli stessi ideali e principi per far sì che la Vs. bellissima struttura sia destinata a rimanere ETERNA. È SEMPRE BELLO RITROVARSI! Un gruppo di ex ospiti di fine anni ‘90 Grazie di cuore. Giorgio Marsano e Fam. s p a zio a l u m n i 40 A Torino, in Collegio preso, è uno degli aspetti che indubbiamente spingono a valutare positivamente e a consigliare ad un giovane un’esperienza di tale tipo. È il caso, però, di dare il giusto rilievo anche ad un altrettanto importante risvolto della vita del Collegio: quello umano. Questo tipo di convivenza è in effetti un’ottima palestra per sviluppare la capacità di adattarsi, di confrontarsi con la diA Torino per frequentare la prima parte di un master interversità, imparando ad ascoltare, comprendere e rispettanazionale, mi si è prospettata l’opportunità di essere ospite re gli altri. del Collegio Einaudi. Non si tratta, infatti, di una semplice condivisione di spazi, Sostenitrice esperta della vita in studentato - nel periodo unima anche di emozioni, sentimenti, paure, avventure, probleversitario bolognese ne avevo sperimentati almeno cinque dimi, sogni, aspirazioni… insomma di uno dei periodi più belversi- non mi sono lasciata scappare la possibilità di vivere li della vita, che negli anni si ricordano con una gioiosa maquesta nuova avventura, intesa come una breve ma intensa linconia. parentesi, di circa sei mesi, nella vita studentesca torinese. Del resto, come dimenticare quelli con i quali si è passato tanAssegnata all’appena rinnovata sezione di via Bobbio, mi sono to tempo insieme, condividendo vittorie e sconfitte; quelli che ritrovata immersa nell’atmosfera del Politecnico e circondahanno fatto da supporto psicologico, morale e, talvolta, anta in prevalenza, dunque, da aspiranti ingegneri: un’interesche materiale nella preparazione dei vari esami; quelli che, a sante confronto per me che avevo una formazione di tutt’alqualunque ora, erano sempre pronti a fare festa… tro tipo. Con alcuni magari si riQuell’ambiente dai dimane in contatto per scussi colori accesi, in...Questo tipo di convivenza è in effetti lungo tempo anche fatti, era un importante dopo aver finito gli studi crocevia dove si inconun’ottima palestra per sviluppare la capacità e cambiato città, con altrano le storie di giovani di adattarsi, di confrontarsi con la diversità, tri ci si perde di vista, con provenienti da tutta Itaimparando ad ascoltare, comprendere e altri ci si ritrova nelle silia, con esperienze, sotuazioni e nei posti più gni e aspirazioni diverrispettare gli altri... impensati… comunque se: alcuni per la prima sia, nonostante il trascorvolta lontani dalla famirere dei mesi e il rilevanglia, in una grande città, te numero di chilometri di distanza che ci separano, ricordo alle prese con un nuovo tipo di studio; altri già esperti delancora con piacere e apprendo con interesse le notizie che rila vita universitaria torinese e non solo, altri ancora di pasguardano tutti quelli che ho conosciuto al Collegio e con cui ho saggio come me. condiviso uno speciale, seppur breve, periodo della mia vita. L’organizzazione dei servizi offerti dal Collegio, effettivamente in grado di facilitare la vita di uno studente fuori sede e di aiutarlo a completare con successo il percorso di studi intra- Adelina COLACE ESCP-EAP Torino-Parigi 41 “Lione” 1998 “Rosine” 2003 E N T I S O sSpTa zio E N IaTl uOmRnIi Ho visto un piano con 2 ragazze e 34 ragazzi. Forse si stava meglio. Ho visto gente lottare perché il collegio non venisse chiuso. Ho visto gente lasciare dichiarazioni alla Stampa perché i lavori non fossero fatti. Ho visto gente manifestare per non essere trasferita in altre sedi. Ho visto la stessa gente “godere” dei benefici che gli offriva la nuova sede, in cui suo malgrado era stata trasferita. Ho visto gente ridere, gridare, scherzare, incazzarsi, innamorarsi, piangere, rompere le palle, rompersele, divertirsi, ruttare, imbrattare, bagnare, vomitare. Tutte cose che si possono vedere anche fuori dal Collegio. Ma solo in Collegio avevi la possibilità di vederle tutte lo stesso giorno… o di non vederne nessuna. Ruggero G. Pensa Sezioni Crocetta, Po e Mole; 1998-2003 Ottobre 1998: primi timidi passi nei locali del “Lione”. Dicembre 2003: ultima frettolosa uscita dal cancello delle “Rosine”. Questi sono i due indimenticabili eventi che hanno sancito l’inizio e la fine di un’epoca. Indimenticabili perché indimenticabile è il periodo di tempo che hanno delimitato. Ma anche per le sensazioni che ho provato esattamente in quei due istanti. Quando, abbandonato come un cane all’ingresso del numero 24 di Corso Lione, mi accostai alla portineria dominata da Bruno e non potei fare a meno di notare un ragazzo che, come me, era appena arrivato, ma che era accompagnato da tre generazioni di parenti. E quando, cinque anni, due mesi e 9 giorni dopo, in compagnia delle persone che più hanno contato per ...Per alcuni il Collegio è un semplice appoggio. me in tutti quegli anni, lasciai per l’ultima volta le chiavi della mia ultima stanza di via delle RoPer altri è la vita. sine sul bancone della portineria. Dopo cinque anni sono arrivato ad una concluContinuo a pensare che la vera vita sia fuori dal sione. Il Collegio, c’è chi lo ama. C’è chi lo odia. Collegio, ma, anche dentro non si scherza! Come sempre in medio stat virtus (reminiscenze liceali che il Politecnico non è riuscito a cancellare), e io il collegio non l’ho amato, ma non l’ho nemmeno odiato. Per alcuni il Collegio è un semplice appoggio. Per altri è la vita. Continuo a pensare che la vera vita sia fuori dal Collegio, ma, anche dentro non si scherza! Ecco, il Collegio non è stata la mia vita. Non l’ho amato e non l’ho odiato. Ma ho vissuto con le persone del Collegio, e ho amato e odiato le persone del Collegio. Di anni effettivi, in Collegio, ne ho fatti quattro a causa dell’Erasmus (o grazie all’Erasmus). Ma le cose da raccontare non mancano. Sicuramente posso dire di aver visto in Collegio cose che al di fuori risultano impensabili. Ho visto smontare le porte delle stanze in cinque secondi e rimontarle in due. Ho visto stanze allagarsi da sole al mattino. Ho visto cascate d’acqua scendere giù da cinque piani. Ho visto matricole girare in mutande per tutto il collegio. Ho visto matricole legate alle branda e trasportate fin giù in strada. Ho visto matricole processate da brutti ceffi incappucciati. Ma ho visto anche le stesse matricole uscire la sera dopo con gli stessi brutti ceffi che prima erano incappucciati. Ho visto tanti portinai. E finalmente ho capito perché si dice che i portinai siano ficcanaso. Ho visto tanti portinai. E ho capito che esistono anche le eccezioni. Ho visto tanti portinai. E ho capito che nelle stanze vicine ci può essere gente più ficcanaso dei portinai. Ho visto un piano con 30 ragazze e 2 ragazzi. Come si stava bene. ENTI SOSTENITORI 42 Il Collegio Einaudi e i suoi studenti ringraziano tutti i sostenitori grazie ai quali si possono portare avanti le attività di ospitalità di giovani studenti universitari meritevoli e si può continuare a perseguire l’eccellenza tramite il costante miglioramento dei servizi offerti. MiUR Ministero dell’Università e della Ricerca Compagnia San Paolo Anno 2005: contributo di € 500.000 per la ristrutturazione della Sezione San Paolo Fondazione CRT Anno 2005: contributo per la gestione di € 31.000 e contributo di € 200.000 per la riqualificazione edilizia della Sezione San Paolo (acquisto arredi interni e attrezzature) Regione Piemonte (EDISU Piemonte) Erogazione di un contributo annuale di € 90.000 per l’attività del Collegio a sostegno del Diritto allo Studio Universitario Banca d’Italia Anno 2005: contributo per la gestione di € 20.000 Comune di Torino Anno 2005: istituzione di 4 posti di studio gratuiti per un importo di € 16.000 Accenture Anno 2005: contributo di € 8.000 per l’istituzione di due premi di studio gratuiti per i migliori studenti ospiti frequentanti l’ultimo anno dei corsi di laurea specialistica di Ingegneria Gestionale e Ingegneria Informatica. San Paolo Anno 2005: contributo di € 3.000 per la sponsorizzazione del sito web del collegio attraverso l’inserimento del banner del San Paolo su www. collegioeinaudi.it Famiglia CALIGARA Istituzione di due premi per le migliori tesi di laurea in ambito scientifico e umanistico, destinati a studenti del Collegio. Contributo di € 20.000 per la realizzazione del Progetto Collegio Wi-Fi. Famiglia D’ARPA Contributo per la realizzazione dell’Aula Multimediale “Fabiana D’Arpa”, Sezione Crocetta, C.so Lione 24, in memoria della figlia Fabiana. Famiglia POLETTO-RESTALDO Istituzione di un fondo finalizzato all’erogazione annuale di due premi per le migliori tesi di laurea in Medicina e Chirurgia e/o Facoltà affini, destinati a studenti del Collegio. COME DIVENTARE SOSTENITORI Il Collegio Einaudi per svolgere al meglio le proprie attività, usufruisce dei finanziamenti del MiUR e delle donazioni di privati, sotto diversa forma e di diverso importo. Per diventare sostenitori del Collegio tramite l’istituzione di borse di studio, di premi di laurea o di altri tipi di contributo a sostegno dei nostri migliori studenti e/o delle attività del collegio, contattateci telefonicamente (Ufficio Relazioni Esterne 011 8126853) oppure mandateci una e-mail a [email protected] . PARTNER 43 In questa sezione sono presenti i nomi dei principali Partner con i quali il Collegio ha creato un’intensa rete di collaborazione e scambio. L’interazione tra i diversi nodi della rete e la realizzazione di progetti specifici permette l’erogazione di servizi con un elevato contenuto professionalizzante. Da questa rete di partnership infatti le attività complementari del Collegio ne escono rafforzate e con un alto valore contenutistico. Il Collegio Einaudi ha avviato nella primavera del 2005 un rapporto di collaborazione e partnership con Accenture, azienda globale di consulenza, servizi tecnologici e outsourcing. La collaborazione è nata con il duplice scopo da un lato di avvicinare il mondo del Collegio e i suoi studenti eccellenti ad una realtà lavorativa dinamica e stimolante, dall’altro di promuovere il nome di Accenture in un contesto accademico di elevata qualità, interessante bacino per la scoperta di nuovi talenti. Tale collaborazione si è poi estesa alla Conferenza dei Collegi Universitari riconosciuti dal MiUR con la quale Accenture, prima azienda in Italia ad aver siglato un accordo di questo tipo con la CCU, ha firmato una convenzione quadro nel luglio 2005. La convenzione ha creato le premesse per una collaborazione proficua e ha favorito una concreta integrazione tra mondo accademico e mondo del lavoro. Tale integrazione si è concretizzata con l’istituzione di due posti di studio gratuiti riservati ai migliori studenti del Collegio, frequentanti l’ultimo anno dei corsi di laurea specialistica di Ingegneria Gestionale e Ingegneria Informatica, oltre alla possibilità per i nostri ospiti di candidarsi per lo svolgimento di tirocini pre e post laurea all’interno di progetti aziendali Accenture. La società ha inoltre ipotizzato un ricco ventaglio di attività da svolgersi in collaborazione con il Collegio come la realizzazione di seminari e incontri di orientamento professionale. Vista la vasta offerta sportiva e ricreativa del Centro Universitario Sportivo è possibile per gli studenti frequentare non solo i corsi e le attività organizzate in collegio, ma anche negli impianti del CUS e venire a contatto con tanti altri studenti torinesi. La European School of Management, neonato campus della prestigiosa ESCP - EAP European School of Management, business school leader nella formazione manageriale a livello internazionale, è entrata a far parte dei partner del Collegio con la firma, il 30 marzo 2005, della convenzione per l’ospitalità di studenti italiani e stranieri, opportunamente selezionati, partecipanti ai master promossi dalla ESCP - EAP con sede a Torino dal 2004. L’accordo bilaterale ha lo scopo di attrarre a Torino giovani studenti di talento e nell’ottica della creazione di un campus universitario internazionale, il Collegio Einaudi si è reso disponibile ad ospitare, a partire dall’a.a. 2005-06, venti studenti dei Master della European School of Management Italia. In base all’accordo l’ESMI metterà a disposizione la propria esperienza per sviluppare un’offerta formativa integrativa per gli studenti del Collegio, al fine di arricchire i loro percorsi accademici con materie complementari incentrate sul mondo del management e della comunicazione. L’accordo tra le due istituzioni si fonda quindi sulla condivisione del valore dell’eccellenza, perseguito da entrambe nell’ambito delle rispettive attività quotidiane. Il Collegio collabora intensamente con il CUS per l’organizzazione dell’offerta sportiva per i propri studenti ospiti. Grazie a tale collaborazione, gli studenti del Collegio possono scegliere tra molteplici corsi sportivi (corsi di tango, corsi di aerobica, corsi di ballo latino-americano, corsi di funky e di yoga) organizzati e tenuti da validi professionisti. Tali corsi si svolgono nelle palestre delle diverse sezioni del Collegio e hanno un costo agevolato per i nostri studenti. Nel corso del 2005 si è consolidata la partnership con Fastweb, azienda leader in Italia nelle telecomunicazioni a banda larga su rete fissa. I lavori di cablaggio delle sezioni Po, Mole e Valentino hanno permesso agli studenti ospiti di queste sezioni di avere un accesso broadband (100 Mbps) e full-time alla rete e di abbandonare l’obsoleto accesso dial - up a tempo e con una banda di soli 33,6 KBps. conven z ioni COLLEGIO - UNIVERSITÀ Servizio di Counseling Il 23 gennaio 2001 tra il Rettore dell’Università di Torino e il Presidente del Collegio è stata firmata presso la Biblioteca della Sezione Po una convenzione con la quale si è istituito, presso la Sezione Mole Antonelliana del Collegio, uno sportello di Counseling aperto a tutti gli studenti universitari bisognosi di ascolto e di sostegno psicologico; il servizio arricchisce il Collegio di un importante punto di riferimento per i momenti di difficoltà che ogni studente può incontrare durante il proprio percorso di studio. Il servizio è gestito in piena autonomia da un team di psicologi dell’Università e gli studenti vengono ricevuti su appuntamento nei locali del Collegio, attrezzati anche per l’accesso degli handicappati. Accoglienza studenti ISASUT (International School of Advanced Study) Con l’a.a. 2005-06 si è avviata una convenzione con la Facoltà di Scienze MFN dell’Università di Torino per l’ospitalità di 5 studenti dell’ISASUT, residenti all’estero e vincitori di posto di dottorato COLLEGIO - POLITECNICO Accoglienza studenti ASP (Alta Scuola Politecnica) Il Collegio ha firmato nel mese di luglio 2005 una convenzione con il Politecnico di Torino per ospitare fino ad una trentina di studenti iscritti all’ASP (Alta Scuola Politecnica, che accoglie 150 talenti del Politecnico di Torino e di Milano in un percorso multidisciplinare parallelo ai corsi di laurea specialistica, finalizzato alla formazione di laureati eccellenti con un percorso formativo volto alla promozione dell’innovazione). COLLEGIO - CUS Attività sportive Il CUS Torino ha la sua sede storica nell’impianto di Via Braccini di proprietà del Collegio, ceduto in comodato d’uso gratuito con convenzione trentennale. Le attività sportive che si svolgono in collegio sono organizzate in collaborazione con il CUS Torino, il quale applica tariffe particolarmente agevolate agli ospiti del collegio. COLLEGIO - ESMI Accoglienza studenti e formazione integrativa La convenzione con l’European School of Mangement Italia prevede l’ospitalità annuale di una ventina di studenti iscritti ai master della Scuola e un’offerta formativa integrativa in campo manageriale per gli studenti del Collegio. COLLEGIO-EDISU Il Collegio Einaudi e l’EDISU Piemonte collaborano attivamente per l’accoglienza e l’assistenza degli studenti fuori sede. 44 librerie ARKE’ LEGOLIBRI LEVROTTO & BELLA TEMPO RITROVATO viaggi ALPHA COLLEGE OF ENGLISH CENTRO UNIVERSITARIO ESTERO EF EDUCATION EURO MASTER STUDIO ottica ARS OPTICA MISTER MAGOO OTTICA GALLERY CENTRI MEDICI LOGIMEDICA VACUPAN, Dentisti associati varie CICLO TORINO CUS CAFE’ FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO PIZZERIA RUBI ROSA ‘ROCK & FOLK ’ TORINO SPETTACOLI 45 anticipa z ioni 2 0 0 6 / 0 7 Cosa ci aspettiamo dal 2006/07? La novità più interessante è sicuramente il Progetto di formazione complementare d’eccellenza che per quest’anno prevede l’istituzione di tre corsi di informatica promossi dal Collegio Einaudi e riconosciuti in termini di crediti universitari dal Corso di Informatica della Facoltà di Scienze MFN dell’Università di Torino. Stiamo già valutando per il successivo 2007/08 l’organizzazione di momenti formativi riconosciuti anche dal Politecnico. La Famiglia Caligara ha già promesso il proprio sostegno al progetto di cui sopra e ha mantenuto vivo il contributo per i premi di laurea inaugurati l’anno passato. Sempre sul lato della formazione, visto l’alto numero di studenti stranieri, verranno promossi dei corsi di approfondimento di lingua italiana e il Progetto Seniores on line verrà sviluppato coinvolgendo maggiormente l’Università della Terza Età. Il Progetto Accenture prevederà oltre agli incontri di formazione sul mondo del lavoro, i premi di laurea e le varie opportunità di stage anche nuovi incontri al femminile su invito, rivolti alle ragazze dei nostri collegi. L’annuale Gita si svolgerà per la prima volta nella storia del collegio in aereo: destinazione Lisbona! Ed infine ad ottobre abbiamo varato il nuovo sito web del collegio con una nuova veste grafica, i contenuti rinnovati, maggior spazio alle news ed un’area riservata dalle grandi potenzialità! Per i dettagli e molto di più, arrivederci al prossimo numero... gestione 2 0 0 5 46 Il rendiconto della gestione 2005 risulta essere così formato: • Proventi della gestione corrente: • C osti della gestione corrente: € 3.427.000 costituiti principalmente da: 1. Trasferimenti: - MiUR - Banca d’Italia - Comune di Torino - Fondazioni Bancarie - Edisu 2. Rette studenti € 3.548.000 costituiti da: 1. Acquisti e servizi prestati a studenti 2. Attività culturali, ricreative e sportive 3. Borse di studio erogate 4. Costo del personale 5. Imposte e tasse 6. Quote di ammortamento Si evidenziano gli interventi di Enti e persone che hanno, con liberalità, sostenuto la nostra attività istituzionale. Contributi destinati al sostegno dell’attività dell’ente: - Ente Regionale per il diritto allo studio universitario................................................... € 90.000 - Fondazione Cassa di Risparmio di Torino..................................................................... € 31.000 - Banca d’Italia................................................................................................................. € 20.000 -San Paolo IMI................................................................................................................... € 3.000 Contributo destinato al finanziamento di posti di studio gratuiti: - Città di Torino................................................................................................................. € 16.000 -Accenture S.p.A................................................................................................................. € 8.000 Contributi finalizzati alla realizzazione di specifici progetti: - - - - - Compagnia di San Paolo (riqualificazione Sez. S. Paolo).......................................... € 500.000* MUR (riqualificazione Sez. S. Paolo).......................................................................... € 377.000* Fondazione CRT (arredamento camere Sez. S. Paolo)............................................... € 200.000* Famiglia Caligara (realizzazione rete wi-fi).................................................................... € 20.000 Famiglia D’Arpa (allestimento Sala Multimediale).......................................................... € 3.500 Premi di laurea: - 2 premi Margherita e Antonio Poletto per studenti di medicina................................... € 4.132 Premi erogati utilizzando l’apposito fondo istituito dalla Famiglia Peretti-Restaldo *Tali contributi si aggiungono a quelli erogati per lo stesso scopo negli esercizi precedenti: • Compagnia di San Paolo.................................................................................................... € 400.000 • Fondazione CRT ................................................................................................................ € 200.000 • MiUR (in totale c.a.)........................................................................................................... € 785.000 Si segnala inoltre, la somma di € 1.300.000 relativa alla concessione da parte del San Paolo IMI di un finanziamento agevolato, destinato a coprire parzialmente i costi di ristrutturazione della Sezione San Paolo impegnando il Collegio per la durata di 10 anni. Inoltre si ricorda che nel corso dell’anno 2005-06 sono stati erogati n. 22 posti di studio gratuiti riservati agli studenti con il più alto merito accademico (anche quest’anno la media degli esami di tutti i vincitori è stata di 30/30) COSTO DEL POSTO DI STUDIO Il costo del posto di studio per il 2005 è stato di € 4.824. 47 gli amministratori & co AMMINISTRATORI STAFF Presidente: Prof. Donato FIRRAO Vice Presidente: Arch. Paolo CORRADINI Consigliere delegato: Prof. Antonino REPACI DirettoreIrzio MONTERMINI Attività Culturali e Rel. EsterneElena TORRETTA Silvia DI PILLA Biblioteche Paola PAGANO Concorsi e Assegnazioni Mariuccia FURCI Contabilità Marilena CERAOLO Gabriella DE NICOLA EconomatoElisa CORNO SegreteriaIvana ALUTTO Ufficio TecnicoLino VELLA Cristiano CAPELLO Collegio Revisori dei Conti Ente rappresentato Dott. Fabrizio CORBO Ministero del Tesoro Dott. Marina BENEDETTI MIUR Dott. Antonio ALTAMURA Compagnia di San Paolo Dott. Marco CASALE Fondazione CRT Dott. Giovanni CALVISI Assemblea Contributori Consiglieri Ente rappresentato Dott. Ferdinando VENTRIGLIA MiUR Prof. Luigi CAROSSO Università Prof. Saverio PEIRONE Università Prof. Donato FIRRAO Politecnico Prof. Antonino REPACI Politecnico Dott. Salvatore DE FAZIO Regione Piemonte Dott. Alessandro BIANCHI Provincia di Torino Dott. Cristina MARCHIARO Comune di Torino Arch. Paolo CORRADINI Compagnia di San Paolo Dott. Silvio BOCCARDO Fondazione CRT Dott. Giulio BERTINI Assemblea Contributori Ing. Fernando MAZZINGHI Assemblea Contributori Dott. Emanuele PEYRON Assemblea Contributori Sig.na Marina RUSSO Studenti Sig. Daniele SIMONDI Studenti DELEGATI DEGLI STUDENTI Sezione CrocettaGiuliano CAMPANELLA Valentino MONTANARO Sezione Mole Antonelliana Marco BO Tommaso MARTINO Sezione Po Serena BAGNALE Gabriele FESTUCCIA Sezione San Paolo Francesco LO PRESTI Fabio PAPANDREA Sezione Valentino Fernando DE ANGELIS Stefano FERRARI PERSONALE DI SEZIONE Assistenti Pino RIGANTE Luciano SARACINO Manutentore Davide BELLIA CustodiEmilio e Rossella CROCETTA Leo e Ornella MOLE Nicola e Carmela PO Roberto e Pina SAN PAOLO Luciano e Donatella VALENTINO Personale AusiliarioAnna e MauraCROCETTA Giovanna MOLE Mimma e Giulia PO Nunzia e Antonio VALENTINO Direzione e Amministrazione Via Maria Vittoria 39 - 10123 Torino Tel. 011.8126853 Fax 011.8171008 www.collegioeinaudi.it [email protected] SEZIONE CROCETTA Corso Lione 24 - 10141 Torino tel. 011.3851922 SEZIONE MOLE ANTONELLIANA Via delle Rosine 3 - 10123 Torino tel. 011.8126856 SEZIONE PO Via Maria Vittoria 39 - 10123 Torino tel. 011.8126853 SEZIONE SAN PAOLO Via Bobbio 3, ang. Corso Lione 44 10141 Torino tel. 011.3851944 fax 011.0968301 SEZIONE VALENTINO Via Galliari 30 - 10125 Torino tel. 011.6690639