dossier franco ariaudo - Distretto Culturale di Valle Camonica

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dossier franco ariaudo - Distretto Culturale di Valle Camonica
franco ariaudo
“(...) L’uomo non tesse la trama della vita; in essa egli è soltanto un filo.
Qualsiasi cosa fa alla trama, l’uomo la fa a se stesso.”
Fritjof Capra
Da diversi anni, il mio lavoro si incentra sullo studio della partizione di strutture, tramite il mezzo
pittorico prima, come nei mie lavori iniziali, nelle parti scultoree poi e quindi nelle recenti opere
installative e video.
Le tematiche affrontate sono soprattutto ambientali, che nell’utilizzo contemporaneo del riuso e
trasformazione dei materiali trovano la forma più ampia di espressione. Tali tematiche, come altre
più intime, sono sempre state in qualche misura trattate come “cartina tornasole” per l’efficacia del
manufatto artistico, il potere dell’opera di tramutare un’idea personale in un qualcosa di
condivisibile, o addirittura universale.
Affascinato dal dettaglio, procedo solitamente alla scomposizione per ricostruire, rielaborando il
processo creativo e percettivo degli oggetti, siano essi naturali o tecnologici. Concentro la mia
attenzione sul frammento, sulla storia minima, lenta ed inesauribile.
La mia scelta d’ approccio a temi “scottanti” o scomodi, come il disagio, l’effimero, le questioni
ambientali, le problematiche inerenti la nazione, si fonda perlopiù sul tentativo di sollecitare,
attraverso la rappresentazione artistica di dati fattuali, la sensibilità del fruitore. Cerco
di offrire con l’opera la possibilità di un’esperienza attraverso nuovi tipi di fruizione, spinto da
esigenze di operatività e concretezza. Questo nel tentativo di abbattere le barriere disciplinari, ad
esempio fra scienza ed arte, e la concezione preistorica dell’uomo contro la natura per promuovere
l’integrazione con essa e con l’energia e le risorse che essa ci fornisce.
Lo scopo è di sensibilizzare, attraverso la conoscenza e la riflessione che le opere smuovono,
sintetizzando una visione del mondo nel contempo scientifica, morale e estetica, forse anche
metafisica, perché il mistero ha una grande influenza nell’intimità dei pensieri più razionali. Ecco
quindi il senso dell’opera che può manifestarsi in ultimo attraverso la sua faticosa fruibilità, con
elementi che disturbano a livello fisico (abbagliamento, flash intermittenti) a simboleggiare la
difficoltà della presa di coscienza, il dolore che se ne prova.
Sono membro fondatore del Collettivo Ubique, un gruppo di artisti provenienti da Torino e
Cuneo formatosi nel 2008.
Proseguendo la propria attività creativa indipendente, i componenti di Ubique operano all’interno
del Collettivo come un'unica identità che elabora, agisce e realizza tutto rigorosamente in modo
unitario.
La produzione mira alla comunicazione tra fruitori e artisti, creando occasioni di discussioni,
confronti, impressioni ed emozioni suscitate dai lavori presentati.
Installazioni, happenings e performances, sono l’ambiente espressivo prediletto, i quiali sono
investiti di molteplici valenze: principalmente sociali, artistiche e ludiche, sempre con un’attenzione
alla Storia dell'Arte del recente passato, che spesso rappresenta il punto di avvio dei lavori.
Selezione Opere Recenti:
Senza Titolo- Italia Giovane Stato 2011, mixed media
Un cubo di Rubik customizzato, i cui colori da combinare verde bianco e rosso sono un chiaro
riferimento alla bandiera nazionale. La natura del cubo è già traviata, è un giocattolo rotto, sotto le
cui facciate (sei) è nascosta la sua ragione d’essere, in modo da poter servire uno scopo diverso:
essere qualcos’altro, di alieno a se stesso. E’ inutilizzabile secondo le sue proprie leggi, i colori della
bandiera raramente formano la sequenza corretta, ed è impossibile risolvere il rompicapo
uniformando cromaticamente le facce…
Into The Wild 2010-11, azione in più fasi documentata attraverso foto-video-appunti
Partendo dall’alto a sinistra:
- viaggio del bonsai tra il vivaio e la Fondazione Spinola Banna, ottobre 2010 (still da video)
- messa a dimora del bonsai nella tenuta della Fondazione, ottobre 2010 (still da video)
- scatto effettuato a gennaio 2011
- scatto effettuato a maggio 2011
Durante le tre settimane di una residenza per artisti la mia risposta impulsiva alla crisi che stavo
attraversando in quel momento si è materializzata in un’azione. l’idea è stata quella di trovare un
elemento, un bonsai di olmo, che diventasse una sorta di trasposizione di me stesso, attivare su di
esso, attraverso un’azione di spostamento (piantare il bonsai in piena terra in un luogo nascosto
della tenuta) , una condizione di crisi , specchio della mia in quel dato momento, per creare un’
immedesimazione nell’albero, un parallelismo tra le nostre due esistenze e tra le vicissitudini che
la quotidianità avrebbe riservato ad entrambi.
Ozone 2010, zanzariere “a baldacchino”, struttura in resina, dimensioni variabili
Ozone è il mio tentativo di creare un’ ozonosfera ideale, simbolica e intima. Nasce dalla riflessione
sulle funzioni dello strato dell’ozono, principalmente il suo agire come un filtro, che impedisce il
passaggio di parte delle radiazioni UV provenienti dal sole. Allo stesso modo si comporta una
zanzariera nei confronti degli insetti.
Dagli anni 80 ad oggi, concetti e terminologie specificatamente scientifiche sono entrate nel
linguaggio comune (tant’è che anche al bar o dal panettiere si sentono opinioni in merito ai gas
serra o allo strato dell’ozono). Così la zanzariera, nella sua povertà di elemento d’uso domestico
prêt à monter, si propone nell’installazione in veste fortemente scenografica, sbocciando in
maniera modulare e trasformandosi in una sorta di tessuto cellulare sovradimensionato, quasi a
ricreare, nella sua struggente semplicità, la sommarietà con la quale tendiamo ad assimilare dai
media e far nostre problematiche in merito alle sorti del pianeta e della vita su di esso.
Pulse 2009, mixed media, dimensioni variabili
All’interno di un ambiente completamente buio è posta un’ immagine della Terra stampata su carta
da lucido, retro-illuminata da un potente flash di color blu a lenta intermittenza, a simulare il lento
battito cardiaco del Pianeta malato.
Evitando manifestazioni ecologiste di aperta denuncia, il lavoro si propone di suonare un
campanello d’allarme attraverso la sua difficile fruibilità. l’intensità dei flash non permette infatti
un’ osservazione adeguata dell’opera, che si impone violentemente per brevi frazioni temporali
all’occhio del fruitore, costringendolo ad abbandonare presto l’ambiente, senza aver potuto
effettuare una lettura adeguata. Pulse , pulsazione, si manifesterà solo nei minuti successivi, con
l’immagine del pianeta che impressa nello sguardo provocherà un istante di consapevolezza
realizzandosi nei contorni dopo la scoperta dolorosa degli occhi. Una forma conosciuta che si
imprime in negativo nella retina dopo un lampo che non ammette tentativi di indagine ulteriore.
Landscape 2008, mixed media, dimensioni variabili
Il progetto consiste nell’analisi e interpretazione di alcuni elementi, naturali e non, presenti su un
dato territorio, e la loro catalogazione, con l’intento di mettere in risalto, stilizzandoli nelle
misurazioni, gli aspetti ambientali. Proponendo un momento di riflessione al fruitore cui viene
presentata la situazione globale nella quale si muove quotidianamente, vista sotto un possibile
aspetto di ricerca scientifico-quantitativa mirata ad accentuarne i disequilibri che passano
inosservati in una visione d’insieme
Con Il COLLETTIVO UBIQUE:
«le vide/le plein» happening 28 aprile/18 Ottobre 2008 c/o Bi-loft Cellar, via XX settembre 2MTorino
(estratto del comunicato stampa)
…In forma di happening il Collettivo UBIQUE invita la comunità degli artisti, ma non solo, in una
coinvolgente azione artistica di memoria in cui tutti sono coinvolti attivamente a trasformare la
ripresa della famosa mostra "Le vide" di Yves Klein, realizzata il 28 Aprile 1958, nella mostra "Le
plein" di F.Arman del 1960, che hanno avuto luogo entrambe presso la Galerie Iris Clert a
Parigi.[…]
La mostra si inaugurerà Lunedì 28 Aprile 2008 alle ore 18,00 con un evento che presenterà lo
spazio The Cellar of Bi-Loft completamente “vuoto” riproponendo la nota azione artistica di Yves
Klein. Da questo momento si attiverà un invito a tutti a portare una testimonianza fisica (oggetto,
opera, intervento creativo ... ) fino al 18 Ottobre 2008, realizzando in tal modo “il pieno”, L’azione
artistica di F.Arman…
“Walking Room” 8>15 Novembre 2008 c/o Bi-loft Cellar, via XX settembre 2M- Torino
Ispirati dalle azioni di Bruce Nauman “Bouncing two balls between the Floor and Ceiling with
Changing Rhythms” realizzatesi fra il 1967 e il 1968, il Collettivo Ubique ha presentato l’happening
“walking room” in cui lo spazio di una stanza è diventato azione artistica grazie all’interazione col
pubblico.
Mentre l’artista utilizzava due palline che venivano fatte rimbalzare contro le pareti, il Collettivo ha
utilizzato la presenza del pubblico che, interagendo con la stanza e i suoi elementi, ne ha
modificato la percezione.
“WRITETRIP- the writing right trip”Nuoro, Agosto 2009 >….
Writetrip nasce dall'osservazione dell'evolvesi di una pratica visiva del writing. Si è trattato di
un’operazione creativa svolta nel centro storico di Nuoro che ha voluto attivare un percorso che
mira a reinvestire l'elemento graffito urbano delle sue peculiarità iniziali: il viaggiare, il muoversi, lo
spostarsi all'interno di un habitat urbano ed extraurbano. A tale scopo si è progettato un percorso
che procederà con operazioni, realizzate in varie fasi. Atto iniziale è stato lo "stacco" (con l'ausilio
delle tecniche proprie del restauro conservativo) di un graffito, scelto da una struttura
architettonica in disuso (trattasi di un edificio abbandonato in via di demolizione), e la sua
collocazione in una cassa precostruita, volta alla sua salvaguardia, a cui è seguita un'esposizione al
pubblico presso la storica Casa Buscarini di Nuoro. Durante quest'esposizione è stata effettuata
una raccolta firme e fondi, come sostegno al viaggio del graffito staccato in un percorso a tappe
verso la città di New York. Sulla metropolitana di questa città, il movimento del writing ha mosso i
primi passi dando il via alle azioni visive proprie, diffondendosi poi a macchia d'olio, evolvendosi in
maniera esponenziale e trovando rilevanti sviluppi in luoghi geograficamente inaspettati. Quando
giungerà a destinazione, il graffito prelevato verrà collocato nella location che riattiverà il suo
processo di movimento originario.
estratto del C.V.
MOSTRE collettive
2011
“Italia Giovane Stato”, Fondazione Peano, CN. A cura di Enrico Perotto
2010
“C’è Ancora La Nebbia?”, ALT arte, lavoro, territorio, Alzano Lombardo, BG, a cura di Sara Fontana
“Premio Città di Treviglio”, Treviglio, BG. A cura di Sara Fontana
“ZooInCittà”, installazione urbana, CN. a cura dell’associazione Art.Ur
2008
“Orange Calls Italy” , Polarexpo, BG a cura dell’associazione Orange
“Nuove Forme Artistiche nella Comunicazione Contemporanea”, Espaci Occitan,CN. A cura di
Associazione Liberi Artisti.
2007
"Protocollo Lovelock, equilibri molesti", Palazzo della Provincia, CN. A cura di Claudio Cravero
"IO ESPOGO X edizione", Spazio AZIMUT, TO. A cura di Associazione Azimut.
2006
"Kentu Concas, Kentu Berrittas- Cronache d' Arte Contemporanea", Casa Chironi, NU. A cura di
Associazione Madriche.
"Diario/8", Maison des Artist, Cagnes Sur Mer, FRANCE. A cura di Ornella Calvetti.
"ZOOART", Giardini Fresia, CN. A cura di Associazione Thees.
"Ispirina C, Idee a Lento Rilascio", Spazio LS, CUNEO. A cura di Ornella Calvetti.
WORKSHOP
2010
Fondazione Spinola Banna per l’Arte,Poirino, Torino (visiting professor Liliana Moro)
2009
C/o Galleria Franco Soffiantino, Torino “laboratorio sull’abolizione dell’autocensura nelle pratiche
artistiche” con Cesare Pietroiusti
PROGETTI SPECIALI (con il Collettivo Ubique)
2009
Arte/dialogo, incontri e indagini sull’arte promossi da Ubique, torino, sedi varie
“writetrip” 12/8/2009>…, Nuoro (www.progettowritetrip.blogspot.com)
2008
“walking room” 8>15/11/2008. Bi-Loft Cellar, Torino.
“more blind mice”. 9/10/2008. Cantiere Bi-loft, Via Villa Giusti,Torino
“happening le vide/le plein". 28 aprile/18 ottobre 2008. Bi-Loft Cellar, torino.
FRANCO ARIAUDO
Nato a cuneo il 07/02/1979
Diplomato c/o Accademia di B. Arti di Firenze
Vive e la lavora a Torino,
via Vigone 45
tel. +39 338 3894323
[email protected]
www.francoariaudo.com
www.collettivoubique.com