Saluto alla scuola Laboratorio di umanità

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Saluto alla scuola Laboratorio di umanità
Anno XXI (XXXVI) - N° 1 0 - OTTOBRE 2003 - Via S. Lucia Filippini n° 25 - Tel. 8 2 6 0 5 0 - Montefiascone (VT) -Sped. in a.p. Legge 6 6 2 / 9 6 art. 2 - comma 2 0 / c
«La Voce»- Mensile di Montefiascone - Direttore Agostino Ballarotto e - m a i l : [email protected] - Responsabile A n g e l o Gargiuli
Direzione, redazione: 0 1 0 2 7 Montefiascone, Via S.L. Filippini, 25 - Tel. 8 2 6 0 5 0 - Autorizz. Tribunale di Viterbo n° 272 del 4-12-1982
Tipo-Lito «Silvio Pellico» di Marroni e C. s.n.c. - Via O. Borghesi, 3 / c - Montefiascone - Tel. e Fax: 8 2 6 2 9 7 - e-mail: [email protected]
Angelus del 17 e 24 agosto
L'Europa non può
distaccarsi dalle sue
radici cristiane
Saluto alla scuola
Laboratorio di umanità
+ Lorenzo Chiarinelli
Vescovo di Viterbo
La scuola riprende il suo cammino. E'
un viaggio sempre entusiasmante, carico di attese, aperto al futuro. Lo è, a suo
Il Continente europeo, che da due millenni "ascolta il Vangelo del
modo, per i livelli più alti della istituzione
regno inaugurato da Gesù" (ibid. 107), non può non lasciarsi inter(Università, scuola secondaria); lo è, in
pellare da questa "novità". La fede cristiana gli ha dato forma, e
modo particolare, per la scuola materna
alcuni suoi valori fondamentali hanno in seguito ispirato "l'ideale
democratico e i diritti umani" della modernità europea. Oltre che "un e per le elementari,, quando il processo
luogo geografico", l'Europa è "un concetto prevalentemente cultura- e d u c a t i v o ha una più intensa carica di
le e storico", caratterizzatosi come Continente grazie pure alla forza avventura.
unificante del cristianesimo, che ha saputo integrare tra loro diversi
Mi è caro porgere un caro saluto a
popoli e culture (cfribid., 108).
tutti gli S t u d e n t i , ai D o c e n t i , a tutto il
Non si può negare che, in questi nostri tempi, l'Europa attraPersonale, evidentemente a cominciare
versi una crisi di valori, ed è importante che recuperi la sua
da quanti hanno responsabilità dirigenvera identità. Il processo di allargamento dell'Unione Europea ad
altri Paesi non può riguardare unicamente aspetti geografici ed eco- ziali ai diversi livelli. Il saluto è anche atto di stima, nella convinzione del
ruolo fondamentale della scuola nella vita delle persone e nella crescita
nomici, ma deve tradursi in una rinnovata concordia di valori da
esprimere nel diritto e nella vita (cfr n. 110).
del Paese. Ed è, evidentemente, un fervido augurio per tutti.
17 agosto
*
24 agosto
Il mio pensiero va ancora una volta all'attuale processo di integrazione europea e, in particolare, al ruolo determinante delle sue istituzioni.
Penso, in primo luogo, all'Unione Europea, impegnata a cercare
forme nuove di apertura, incontro e collaborazione fra i suoi Stati
membri.
Penso, poi, al Consiglio d'Europa, con sede a Strasburgo, e
all'annessa Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, che assolvono il
nobile compito di realizzare l'Europa delle libertà, della giustizia e
della solidarietà.
Doveroso è, infine, menzionare anche l'Organizzazione per la
Sicurezza e la Cooperazione in Europa che si dedica a promuovere la causa delle libertà fondamentali delle persone e delle
Nazioni del Continente.
Seguo nella preghiera il laborioso cammino del Trattato costituzionale dell'Unione Europea, ora allo studio dei Governi dei vari
Paesi. Confido che quanti vi stanno dedicando le loro energie siano
sempre mossi dalla convinzione che "un buon ordinamento della
società deve radicarsi in autentici valori etici e civili, il più possibile
condivisi dai cittadini" (Esort. ap. Ecclesia in Europa, 114).
Da parte sua, la Chiesa Cattolica è convinta che il Vangelo di
Cristo, che ha costituito elemento unificante dei popoli europei
durante molti secoli, continui a rimanere ancor oggi una inesauribile fonte di spiritualità e di fraternità. Il prenderne atto torna a
vantaggio di tutti e il riconoscere esplicitamente nel Trattato le radici cristiane dell'Europa diventa per il Continente la principale
garanzia di futuro.
Invochiamo Maria Santissima, perché faccia sì che non venga mai
meno, nella costruzione dell'Europa di oggi e di domani, quell'ispirazione spirituale che è indispensabile per operare in modo autentico a servizio dell'uomo. Tale ispirazione trova nel Vangelo una
sicura garanzia a vantaggio della libertà, della giustizia e della pace
di tutti, credenti e non credenti.
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Nessuno ignora la complessità e la gravità dei problemi che accompagnano l'inizio di un anno scolastico. Lo sanno bene i Responsabili della
istituzione, ma altresì le famiglie, i docenti e tutta la società civile. Non è
questa la sede neppure per farne una elencazione incompleta: la collocazione dei docenti, la distribuzione degli alunni, i costi per le famiglie, gli
edifici e le comunicazioni, ecc. E come sempre si aggiungono valutazioni,
interpretazioni, polemiche che rendono l'atmosfera meno limpida.
A tutti coloro che portano la responsabilità sento il bisogno di chiedere
interventi puntuali ed efficaci, provvedimenti adeguati. Ne va non solo la
funzionalità di una istituzione che è puntuale e insostituibile per la vita di
una comunità. Su questo fronte non c'è convergenza di opinioni nello scenario italiano ed europeo: sono in gioco visioni antropologiche, modi di
intendere la vita sociale, il
s i g n i f i c a t o e il r u o l o d e l l a
c u l t u r a . E n t r o q u e s t o orizz o n t e si i n s e r i s c e a n c h e il
• L'onore di un primato
pag.
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p r o b l e m a d e l l a l i b e r t à di
U
• Gli angeli hanno un colore
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scegliere la scuola da parte
o una nazionalità??
della famiglia e la dibattuta
II
• Nuove tipologie di famiglia
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q u e s t i o n e d e l l a p a r i t à , in
una società
pluralista.
//
• Gesù Cristo sorgente di speranza
7
per l'Europa
Questi nodi vanno affrontati
con serietà e serenità: per
u
• La pagina di Scapante
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p r o b l e m i c o m p l e s s i non ci
u
• Reliquia di S. Margherita nell'isola di Gozo?
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sono soluzioni semplici e
II
tanto meno soluzioni super• Un film sulla vita di Santa Rosa
12
S O M M A R I O
ficiali, improvvisate, ideologiche. Ma le soluzioni vanno
cercate, discusse, costruite
solidarmente.
(segue a pag. 2)
• La simenta a quarto
u
• Piano regolatore!?
II
•
II
L'esperienza del dolore
13
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LA VOCE - n° 10 - Ottobre 2003
pag. 2
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Tra tanti problemi, però, e proprio per coglierne le radici mi
pare utile almeno ritornare alla esplorazione della finalità alta,
della natura stessa e della identità propria della scuola. Essa, tra
le luci e le ombre, tra i successi e i fallimenti è chiamata ad essere sempre laboratorio di umanità.
L'espressione potrebbe apparire retorica: non lo è perché ad
essere uomini si impara, ci si educa. La crescita è un fatto biologico, l'apprendimento e la istruzione sono una conquista intellettuale: ma abbiamo bisogno di umanità. Tommaso d'Aquino definisce umanità "ciò per cui un uomo è uomo"ed è realtà più complessa delle sue singole componenti. Kant nella seconda formula
del suo imperativo categorico comanda di rispettare l'umanità
tanto nella propria quanto nella altrui persona, che è sempre un
fine mai un mezzo.
Allora crescere in umanità è crescita globale della persona:
mente e cuore, corporeità e anima, libertà e responsabilità, autonomia e solidarietà.
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La scuola, nel suo significato più autentico, è laboratorio
di questa umanità. C'è, certamente, bisogno di conoscenze e di
competenze, di abilitazioni e di produttività: m a c'è soprattutto
necessità di uomini e donne nei quali l'umanità canti la sua verità,
la sua bontà, la sua bellezza.
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E' in tale prospettiva che formulo ogni migliore
auspicio:
a voi alunni e ai docenti. Vada con l'occasione a voi il mio
saluto, Insegnanti di religione cattolica: non è secondarlo il
vostro contributo con la saggezza del Libro Sacro per una
umanità vera, autentica,
matura.
Tutti sappiate che il Vescovo
con affetto e preghiera.
8 settembre 2003
vi stima e vi
accompagna
CALENDARIO PARROCCHIALE Buon anno a tutti i... catechisti
PROSSIMA NOVENA
DELL'IMMACOLATA
OTTOBRE: conclusione dell'anno del
Rosario, voluto dal Papa. Per questo l'invito
del Papa a recitarlo e possibilmente comunitariamente in chiesa.
Servirà anche come preparazione alla prossima Novena dell'Immacolata che, quest'anno, sarà portata avanti da un nostro sacerdote diocesano: D. Tito Monanni, che
vogliamo ringraziare fin da ora per aver
accettato l'incarico.
11 ottobre - Beato Giovanni XXIII
sabato
16 ottobre
giovedì
Anniversario dell'elezione
di S. S. Giovanni Paolo II
(vedi pag. 11)
19 ottobre - XXIX del tempo Ordinario
domenica Giornata Missionaria mondiale.
Beatificazione di Madre
Teresa di Calcutta
(vedi pag. 11)
22 ottobre
mercoledì
Anniversario dell'inizio del
Pontificato di S.S. Giovanni
Paolo 11(1978)
1 novembre - Tutti i Santi
sabato
Giornata della Santificazione
e a tutti i... catecheti
Universale
Dal mezzogiorno del 1° a
tutto il 2 si può acquisire l'inIn questo mese riprendono le lezioni dedicate ai singoli
dulgenza plenaria in suffragio
settori della catechesi.
dei defunti - una al giorno.
Per le nostre parrocchie si prefigura la ripresa di un
Cosa occorre:
grande
impegno di lavoro e di coordinamento in seno ai sin- visita ad una chiesa
goli gruppi parrocchiali.
- recita del Padre nostro e del
Credo
Il cammino spirituale dei cristiani di oggi e di coloro che
- una preghiera secondo le
aspirano a divenirlo domani non è poca cosa, se si consideintenzioni del Santo Padre
rano le numerose interferenze negative della vita quotidia- essere confessati e comunina, che spesso inquinano i sinceri propositi interiori dei
cati (almeno entro la settifedeli.
mana)
- avere l'animo distaccato da
Il catechismo è una sorta di apprendistato di una vocaogni forma di peccato sia
zione, anche di tipo laico, alla cristianità.
veniale che mortale (è forse
La Chiesa si rigenera anche mediante catecheti e catela condizione più impegnachisti; è una necessità per le nostre parrocchie.
tiva).
Quindi, con la partecipazione costruttiva, collaborativa e
La stessa indulgenza plenaria
si può acquisire dal 1° all'8
positiva alla vita parrocchiale, si alimenta e si ossigena la
novembre facendo visita al comunità cristiana.
cimitero e pregando per i
La vita parrocchiale consta di vari momenti comunitari
defunti.
importanti per il percorso formativo di ogni cristiano: ad
ognuno di noi, dunque, la scelta più adeguata, nel rispetto
2 novembre
dei propri talenti e dello spirito collaborativo, in nome dell'adomenica Commemorazione dei fedeli
defunti
more verso Dio, che dovrebbe manifestarsi nell'amore
ore 11,00: Santa Messa in suffragio di
verso
"gli altri".
tutti i Vescovi, canonici,
L'augurio è che quets'anno sorrida a tutti i catechisti e
sacerdoti, passati per
dia loro la forza necessaria per sorridere anche nei
Montefiascone, come per tutti
i fedeli defunti.
momenti di lavoro più impegnativi!
Prof. Silvia Somigli
O R A R I O FESTIVO SANTE MESSE
7,30
Divino Amore
8
Corpus Domini
S. Maria delle Grazie
S. Pietro - Benedettine
Villa S. Margherita
12
Santuario S. Lucia Filippini
8,15
S. Maria del Riposo
17
S. Flaviano (est. 19)
y
S. Francesco
Villa S. Margherita
18
S. Andrea
(est. 19,30 S. Francesco)
Q Q f l Corpus Domini
S. Maria del Giglio
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II
S. Margherita
S. Flaviano
S. Giuseppe
S. Maria della Vittoria
Villa S. Margherita
S. Margherita
MONTEFIASCONE
Corpus Domini
11
S. Flaviano
i i , o u s. Giuseppe
S. Maria del Giglio
S. MESSA VESPERTINA del sabato
valevole per il precetto festivo
16
1 6 , 3 0 s1 7
Maria del
Giglio
S. Margherita (est. 19)
FORESI
FRANCESCA ESTER
Coltodino di
Fara Sabina
(RI)
27.2.1980
Lavinio - Anzio
(RM)
15.7.2003
RESURREXI
ETADHUC
TECUM SUM
ALLELUIA!
Cristiana vera, suocera dell'amico
Franco Ranucci, la vogliamo ricordare in omaggio a lui e a sua moglie
Franca.
Se tutte le mamme e nonne fossero
come lei, il mondo sarebbe diverso!
pag. 3
LA VOCE - n° 9 -Settembre2003
Vecchie Fata
#Nr
- 1947 Suor Elena,
come d'accordo le invio la foto. Molto probabilmente è stata
fatta nel 1947 calcolando la mia età. Non tutti i cognomi li
ricordo, i nomi mi sembra.
Iniziando dietro a destra:
1 3 fila - Nunziatina Porroni, Emma, Zenaide, Maria Meloselii,
Maria Camicia, Pagana Sistina.
2- fila - Suor Maria Menghinelli, Clementina,
Pierina
Biagioni, Irina Porroni, Antonietta Scoglini
(sottoscritta),
Francesca Ottaviani, Caterina Farina, Marcella
Ottaviani,
Lola, Suor Lucia Creti.
3 a fila - ..., Lucia Lopresti, Anna Maria, Roscani
Oride,
Monsignor Latino Salotti, Mirella, Argenia, Carolina Lopresti.
Mi scusi, non ricordo tutto. Un rispettoso saluto unito ai cari
ricordi della mia infanzia.
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Scoglini Antonietta
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MONTEFIASCONE E IL SUO VINO
DI G I A N C A R L O B R E C C O L A
[email protected]
21. La tutela del prodotto
Come abbiamo potuto apprendere dalla supplica ad Innocenzo VI
precedentemente considerata, l'importazione dei vino forense non era
consentito. Questa proibizione si ritrova, puntualmente definita, in un
capitolo del più vecchio statuto.
STATUTO ANTICO ( 1 4 7 1 ) : ...che nessuno, di qualsiasi ceto, osi o
pretenda di trasportare, o di far trasportare, delle salme di mosto
di vino forestiero o di uva, esclusa la Vicciuta, alla Città di
Montefiascone, oppure mandare o far mandare alla detta Città, e
nel suo territorio, uva forestiera. E chi abbia contravvenuto paghi
come ammenda al Comune venticinque lire paparine, e immediatamente perda la bestia ed il carico, ed a chiunque sia consentito
rompere i barili e spargere il vino senza pena, a meno di non portarlo alla Curia del Patrimonio [...] i cittadini che hanno possedimenti per giuspatronato, per eredità e come doti delle proprie
moglie fuori del territorio della Città di Montefiascone e dai possedimenti propri o affittati, possano portare senza pena il loro vino
dentro la Città e nel suo territorio.'
Le deroghe ufficialmente previste erano quindi quelle riguardanti
la vicciuta, o uva della vite selvatica,2 ed il prodotto di vigne poste al di
fuori del territorio comunale, ma appartenenti a residenti montefiasconesi per diritto, per eredità o per dote coniugale. Tuttavia dovevano esistere delle eccezioni se, in disaccordo con quanto affermato nel suddetto
capitolo, nella stessa raccolta statutaria si prevede il pagamento del
pedaggio, o dazio sull'entrate, per vari tipi di vino generalmente più pregiato.
STATUTO ANTICO ( 1 4 7 1 ) : De genere Vini / Pro salma vini greci sol.
x / Pro salma vini gigli sol. x / Pro salma guarnacciae sol. x / Pro
salma Malvasiae sol. x / Pro salma Muscatelli sol. v / Pro salma
vini Latini, et aceti sol. iij den. iij...3
Ma anche in occasione di vendemmie modeste e scadenti, o in
altre circostanze particolari, la regola poteva essere disattesa. Nei registri delle spese sostenute per l'allestimento dei formidabili banchetti che,
verso la metà del '300, concludevano i parlamenti generali convocati
nella rocca di Montefiascone, troviamo annotato:
...pro novem salmis vini albi portati de Castro Bulseni, cum victura [...] pro una salma greci portati de Corneto, cum victura [...] pro
novem salmis vini albi empti in Celleno, et pro sex salmis vini
rubei empti in Bulseno [...] solvi Marcucio de Celleno pro
pretio.XXI. salmarum vini albi empti ab eo..."
Caratteristico "tinaro" montefiasconese; gli antichi statuti comunali contemplavano anche
la manutenzione delle numerose tinaie e cantine scavate nel sottosuolo del paese.
rovina di alcuni edifici della stessa Città, possibilità da temere
continuamente, volendo dunque prevenire la rovina predetta con
il favore del padrone ed ovviarvi, che i Signori Priori in carica all'inizio del loro ufficio scelgano e debbano scegliere sotto pena e
vincolo di giuramento, due buoni e validi maestri di pietre che aiutino a riferire le cose sottoscritte ai Sigg. Priori e al Potestà legalmente e con buona fede, i quali Sovrastanti, entro otto giorni
dopo il loro giuramento, debbano ispezionare tutti i singoli cellari
ed edifici della Città ed controllare con diligenza se a causa di
qualche cellario, o edificio, minacci rovina; e quello che minacci
rovina o lo possa siano tenuti a notificarlo al Potestà ed ai Sigg.
Priori il quale Potestà sia tenuto a costringere e spingere il padrone di quel cellario o edificio, per difetto del quale lo stesso edificio
minaccia rovina, a ripararlo ed assestarlo dentro lo spazio da
dichiararsi dai Sigg. Sovrastanti cosicché tale edificio non vada
assolutamente in rovina. Se qualcuno, nel previsto termine non
avrà riparato il detto cellario ed edificio, incorra nella pena di venticinque libbre e sia tenuto a riparare integralmente il danno che
eventualmente causato ad altri dalla detta negligenza, e ciò nel
termine da stabilirsi dal Potestà.6
(16 - continua)
Oppure in occasione del giubileo del 1500 quando, per il gran
consumo di vino che si faceva nei paesi sul tracciato delle strade romee,
se ne dovette acquistare dai centri limitrofi come Orvieto.
1 ASCM, Copia Statuti Veteris, Liber quartus, Extraordinariorum, QUOD NULLUS
Lo vino se innalzò et valse, lo buono vendivasi 60, 65 baiocchi la
soma et anque 70, et questo perché molto se ne mandava ad
Montefiascone, ad Aquapendente et ad Bolsena et ad S. Lorenzo
per rispetto dello jubileo...5
22. Cura delle cantine
La raccolta statutaria non trascurava, per motivi di staticità e sicurezza, la manutenzione dei luoghi ove si conservava il vino, e cioè i
numerosi cellari e le onnipresenti cantine che traforavano, ed ancora
traforano, il sottosuolo del paese.
STATUTO ANTICO (1471): ...ordiniamo che per la grande quantità
dei cellari e delle cave fatte nella Città predetta, onde evitare la
PORTET VINUM FORENSEM AD CLVITATEM MONTIFLASCONIS, C a p . 1 7 .
2 ENZO MATTESINI - NICOLETTA UGOCCIONI, ad vocem
in Vocabolario
del dialetto
del
territorio Orvietano, Perugia 1992.
3 ASCM, Copia Statuti Veteris, Liber primus, De Regimine, ORDO, ET REGULA
SOLUTIONIS PEDAGIJ, C a p . 7 6 .
4 AV, Collectoriae, 175; Ivi, Introitus et exitus, 118; ANTONELLI, MERCURIO; Alcuni
banchetti politici a Montefiascone nel secolo decimoquarto, Vulsiniensia XLIX,
1901, passim.
5 RERUM ITALICARUM SCRIPTORES, Raccolta degli Storici Italiani dal cinquecento al
millecinquecento,
ordinata da L.A. MURATORI, nuova edizione riveduta ampliata e
corretta con la direzione di GIOSUÈ CARDUCCI e VITTORIO FIORINI, tomo xv parte v,
Ephemerides Urbevetanae - 2 voli., Nicola Zanichelli - Bologna, Città di Castello
1903-1925: Diario di ser Tommaso di Silvestro (1482-1514), voi. Il, p. 130.
6 ASCM, Copia Statuti Veteris, Liber primus, De Regimine, DE ELECTIONE SUPERSTITUM CELLARIORUM ET CANTINARUM, C a p . 1 0 8 .
LA VOCE - n° 10 - Ottobre 2003
pag. 4
Attualità
L'onore
locale
di un
Rubrica
a cura di Umberto
Ricci
primato
Nord-Italia, dove l'assistenza domiciliare costituisce una realtà tradizionale e che, pur tuttavia, sono stati superati da quello di Montefiascone
Un primato che fa onore agli amministratori comunali, al di là del che li ha surclassati di oltre 50 euro per ogni suo cittadino.
La notizia, diffusa da un'agenzia di stampa nazionale, inutile dirlo,
loro colore politico, è quello conseguito dal Comune di Montefiascone
ha
riempito
d'orgoglio non solo il sindaco Mario Trapè ma tutti i suoi
per quanto riguarda l'impegno di spesa per i servizi sociali. Secondo
uno studio dell'A.n.c.i. (Associazione nazionale dei comuni italiani), collaboratori. Il primo cittadino, da noi raggiunto per telefono, ha manipubblicato ieri, il Comune falisco è al primo posto, fra quelli compresi festato la sua soddisfazione facendo rilevare che per il raggiungimento
tra i 10 e i 50.000 abitanti, in ordine agli interventi economici a favore di questo importante primato, a livello nazionale, ha molto influito l'impegno di spesa che il Comune di Montefiascone, affronta per la gestiodelle fasce più deboli della popolazione.
Nel 2002, stando ai dati dell'Anci, Montefiascone è in testa con ne della casa di riposo Villa Serena. Ma, al di là, dei milioni di euro pro182,8 euro prò capite di spesa per questi interventi rivolti a persone fusi a favore degli anziani ospiti di questa struttura, la cui gestione, sta
anziane, disabili o comunque svantaggiate. Seguono nella graduatoria, per essere affidata ad una società mista pubblico-privata, l'amministrai comuni di Feltre, in provincia di Belluno con 132,4 euro e Ronchi dei zione comunale, fa notare il primo cittadino, nel suo bilancio, da anni,
Legionari (Gorizia) con 131,9. Da notare che si tratta di comuni del privilegia la spesa per i servizi sociali.
"Lungi al fragor degli uomini"
La crisi dell'olio
Per chi desidera ritemprare, oltre che il corpo, anche lo spirito, una buona
ricetta potrebbe essere questa: un soggiorno in una delle case di accoglienza
ricavate in antichi monasteri o in istituti religiosi sul colle di Montefiascone.
"Lungi al fragor degli uomini", come suggeriva il Carducci, in questi luoghi
di spiritualità e di confortevole ospitalità, ci si può davvero rigenerare senza
rinunciare, peraltro, alla buona cucina e ad un buon bicchiere di Est! Est!!
Est!!!. Sono tre le case vacanza, sorte in questi ultimi anni all'ombra della
cupola di Santa Margherita, in posizioni di fresca altitudine, molto frequentate
da persone in cerca di tranquillità ma che, nello stesso tempo, non desiderano isolarsi completamente dal mondo circostante. Due si trovano nel centro
storico: il pensionato delle monache Benedettine di San Pietro, all'ultimo
piano dell'omonimo monastero e il centro Santa Lucia Filippini, in prossimità della Rocca dei Papi, in quello che una volta era il loro edificio scolastico.
Il terzo luogo si trova nell'immediata periferia sud di Montefiascone,a
poche centinaia di metri dal centro ed è la casa di accoglienza "Raggio di
sole", ricavata nei locali del convento dei Cappuccini. La trasformazione di
questi istituti religiosi, in pensionati laici, è senza dubbio conseguenza del
calo delle vocazioni religiose che ha reso deserte queste strutture, una volta
brulicanti di giovani aspiranti al saio benedettino o francescano o alle nere
vesti delle Maestre Pie Filippini. Ma si è trattato, comunque, di soluzioni intelligenti ed in linea, se vogliamo, con le finalità di questi ambienti spirituali che
sono quelle di accogliere chiunque abbia bisogno di un aiuto morale o materiale che sia. Di queste tre strutture la più antica è quella delle Benedettine le
cui origini si fanno risalire addirittura al settimo secolo.
Al 1599 è datata la costruzione del convento dei Cappuccini, l'ordine
monastico nato dopo tre secoli dalla morte di San Francesco. Più recente è
l'edificio delle Maestre Pie di via S. Maria in Arce che è del secolo XX.
Comunque per chi vuole contattare le tre case di accoglienza per trascorrervi
un periodo di pace e serenità, questi i loro telefoni: Benedettine 0761.826066;
Cappuccini 0761.826098 e Maestre Pie Filippini 0761.826088. E buon soggiorno.
Cronaca di una crisi annunciata. Sarà quella che si dovrà scrivere in
autunno, in occasione della campagna per la raccolta delle olive che
sulle piante non ci sono quasi più. Gli oliveti della Tuscia - in particolare
ci riferiamo a quelli in agro di Montefiascone - si presentano come distese di alberi spogli, senza frutti, bruciate dal sole e dalla siccità persistente che ne ha compromesso la produzione di almeno il 70% rispetto a
quanto era previsto. Gli olivicoltori già possono quantificare i danni subiti
che sono rilevanti e che non trovano riscontro nei decenni passati.
Già lo scorso anno la mosca olearia aveva falcidiato la raccolta delle
olive che aveva registrato un calo del 40% circa rispetto all'annata precedente. Questa volta la crisi nel settore dell'olio era già stata annunciata nella scorsa primavera, quando le gelate tardive di aprile avevano
"bruciato" la tenera florescenza degli olivi e distrutto una grande quantità di potenziale prodotto.
Le piante di olivo che erano scampate a quel flagello hanno dovuto
poi affrontare la lunga assenza di pioggia e l'inaudita siccità che dura
ormai da quattro mesi e moltissime non hanno retto allo stress. Interi oliveti sono capitolati sotto la sferza del solleone e le olive, secche e raggrinzite, sono cadute sull'arido terreno e fra le sterpaglie dove nemmeno i merli e gli altri uccelli se ne possono cibare. Gli oleifici di
Montefiascone stanno alzando bandiera bianca e se non interverranno
le provvidenze regionali per sollevare la disastrosa situazione economica, molti produttori se la vedranno davvero brutta. E la crisi non mancherà di investire anche gli olivicoltori associati in forme cooperative e
che risentiranno, anche loro, della scarsissima raccolta di olive, ridotta
ai minimi termini. Sia i proprietari di oliveti che quelli dei tanti frantoi di
Montefiascone si chiedono cosa si aspetta a decretare lo stato di calamità naturale, visto che la campagna olivicola è compromessa già con
così largo anticipo.
E ricordano sconsolati che non c'è bisogno di aspettare novembre e
dicembre per accorgersi che gli oli vergine ed extra - vergine di oliva,
questa volta non avranno la loro annata.
ma quella di Montefiascone restò sempre la prima e, per certi versi, la
migliore. Poi, come tutti i sogni, avvicinandosi l'alba (leggi: difficoltà finanziarie), anche quello di Radio Montefiascone cominciò a sfumare e quindi si
Venticinque anni fa, dallo studio ricavato all'interno di una di quelle
dissolse.
minuscole casette a ridosso della Rocca dei Papi, emetteva il suo primo
Ma resta il suo ricordo indelebile, specie nei suoi promotori, che oggi
segnale Radio Montefiascone Stereo, una delle prime radio libere italiane.
sono tutti padri e madri di famiglia. Nel loro cuore e nella loro mente ci sarà
Si realizzava il sogno vagheggiato a lungo da un gruppo di giovani monteper sempre lo stupore di quei momenti indimenticabili, legati ad un'avventufiasconesi, infervorati dalla passione per la musica e per la libertà, capegra forse più grande di loro e che ebbe inizio con il fatidico avvio: Qui Radio
giati da Franco Pagliaccia che di questa emittente fu, per tanti anni, la
Montefiascone Stereo!
guida e l'animatore insostituibile.
Radio Montefiascone trasmetteva, se non andiamo errati, sulla frequenza di 101 Megahertz e la sua voce limpida e potente, grazie alla posizione
privilegiata della sua antenna, posta sulla sommità della Rocca, a quota
650 metri sul livello del mare, poteva essere ascoltata in un vasto raggio
Prima di morire a soli trent'anni, vinta da un male incurabile,
dell'Italia centrale. Come tutte le radio libere di quell'epoca pionieristica,
Federica Smafora, volontaria della Solidarietà Falisca di
RMF (questa la sua sigla), cominciò ad invadere l'etere con le canzoni di
Montefiascone, aveva espresso il desiderio di non avere i fiori al suo
allora scelte dallo stesso Franco Pagliaccia in veste di Dj e dal pubblico che
funerale. Avrebbe voluto che il denaro da spendere per le corone fosse
sempre più numeroso si sintonizzava sulla sua frequenza.
utilizzato per un'opera di bene a favore della cittadinanza. E cosi è
A Pagliaccia, via via, nella conduzione della radio si aggiunsero
stato. Con le offerte raccolte l'associazione di volontariato di cui faceva
Rosalba Boccolini, diventata poco dopo sua moglie, Fabiola Panichi,
parte Federica, ha acquistato un defibrillatore esterno automatico che
Francesca Maffel, Pietro Bologna, Vincenzo Piergiovanni, Franco
è stato installato sull'ambulanza di rianimazione del cui equipaggio la
Radicati e tanti altri, tutti ragazzi sotto i vent'anni che caratterizzarono
giovane aveva fatto, per tante volte, parte.
Radio Montefiascone come un'emittente giovane ma molto professionale.
Il sofisticato quanto indispensabile apparecchio è stato presentato ai
Alle canzoni e alla musica ben presto si aggiunsero i notiziari giornalistici di
genitori
di Federica, Rosina e Romolo Smafora, al termine della cericui noi curammo la direzione, i dibattiti, le tavole rotonde fino al punto che
monia
religiosa
in suo suffragio che si è tenuta presso la chiesa parrocRMF divenne una radio completa. Non mancarono le immediate imitazioni
chiale di San Giuseppe nella frazione Mosse.
e da Viterbo e da altri centri della provincia le radio libere si moltiplicarono
Radio
Nostalgia
Grazie Federica
X
LA VOCE - n° 9 -Settembre2003
Gli Angeli hanno un colore o una nazionalità??
NOTA DI AGRICOLTURA
WTO
a
Intorno alla metà del mese di settembre scorso, tutti i giornali e le televisioni hanno parlato molto di
Cancun e WTO. Cancun è una bella
città e da una cinquantina di anni è
anche una famosa località balneare.
E' sita nella parte meridionale del
Messico ed è quasi circondata dal
Mare delle Antille, nel Centro
America. Proprio per le sue bellezze
naturali è stata scelta come luogo di
incontro dai rappresentanti dei 148
Paesi che aderiscono al WTO, insediando il
quartier generale nella splendida zona dei
Grandi Hotels di lusso.
Il WTO, World Trade Organizzation
(Organizzazione Mondiale per il Commercio), è
una Conferenza tra Paesi poveri africani ed asiatici, e Paesi ricchi USA ed Europa, allo scopo di
raggiungere accordi a livello di scambi commerciali. Ma la conferenza è stata un fallimento,
soprattutto per gli enormi contrasti nel settore
agricolo, tenendo conto che i paesi ricchi vogliono mantenere o addirittura incrementare gli aiuti
economici ai propri agricoltori; invece i paesi
poveri vogliono far eliminare tali aiuti, per dare la
possibilità a centinaia di milioni di persone dei
paesi indigenti ad uscire dalla miseria e dalla
fame.
L'unica proposta avanzata dall'Italia era un
regolamento antipirateria relativo a 14 prodotti
nostrani ad Origine Geografica Definita, come il
prosciutto San Daniele ed il parmigiano
Reggiano, che l'Unione Europea insieme a diversi altri prodotti di altre nazioni, era riuscita a far
inserire nella bozza di dichiarazione finale delle
negoziazioni. Ma purtroppo la spaccatura verticale sulle divergenze tra i Paesi africani ed asiatici da una parte e gli USA e l'Europa dall'altra,
hanno rinviato ad altra occasione l'approvazione
di una tutela mondiale anticontraffazione delle
nostre specialità, che ci sta molto a cuore. La
causa principale dell'insuccesso della
Conferenza è stata la pretesa, da parte dei 28
Paesi poveri emergenti, di ottenere un impegno
scritto e sottoscritto dai Paesi ricchi, tendente ad
eliminare, in breve tempo, tutti i sussidi e gli aiuti
che elargiscono ai propri agricoltori. Tali interventi superano i 300 milioni di dollari all'anno, e
palesemente provocano l'esclusione dal mercato
mondiale, degli agricoltori delle nazioni meno
sviluppate, condannandoli alla disperazione.
Le argomentazioni sopra descritte si spiegano meglio con degli esempi, il Messico è la terra
di origine del mais, tuttavia a seguito di accordi
di libero scambio tra gli USA ed il Messico, un
terzo del consumo interno messicano del mais
proviene dagli USA. Perché avviene ciò? Gli
agricoltori americani sono in grado di esportare
in Messico il mais ad un prezzo molto più basso
del mercato corrente, poiché vengono risarciti
del mancato reddito con aiuti in dollari dallo stato
federale. Il risultato è che il mais prodotto dagli
agricoltori messicani ha subito un calo di prezzo
sul mercato del 70% annullando quasi di colpo il
reddito dei 15 milioni dei cittadini agricoltori di
quel paese, condannandoli alla fame ed alla
miseria. Sicuramente i consumatori di mais del
Messico acquistano a basso prezzo il prodotto,
ma se il reddito generale è quasi nullo, non ci
sono soldi neanche per acquistare prodotti a
prezzo vantaggioso.
L'esempio del cotone. Nel mondo il cotone si
produce maggiormente in USA ed in Africa. Il
governo americano concede ogni anno 4 miliardi
di dollari di contributi ai circa 25.000 agricoltori
della Virginia che coltivano cotone.
Tale prodotto viene tutto esportato, realizzando complessivamente appena 3 miliardi di
dollari. La perdita netta di denaro è palese ed
enorme; tuttavia, grazie agli aiuti statali, i produttori di cotone americani non subiscono alcun
danno economico. Ma la vendita sotto costo
della merce sul mercato mondiale, sicuramente
ha come effetto un abbassamento dei prezzi del
settore, eliminando dal mercato la concorrenza
degli altri stati. Il risultato è spaventoso, perché
ai 110 milioni di contadini africani che coltivano
cotone, non realizzando le vendite del proprio
prodotto, viene a mancare il danaro necessario
per mantenere le proprie famiglie.
Ed il riso? Il governo giapponese sostiene i
propri agricoltori che coltivano riso, imponendo il
dazio del 1.000% al riso di importazione. Qual è
l'effetto? I cittadini giapponesi che acquistano il
riso nei negozi lo pagano un prezzo più alto,
spendendo più del necessario, mentre diversi
milioni di agricoltori indiani e cinesi produttori di
riso anch'essi, languono nella miseria perché
non riescono a piazzare il loro riso sul mercato
giapponese.
- Domenica 12 ottobre "un giorno a cavallo" escursione a cavallo con
ghiotto pranzo alla cow-boy. Durante la sosta, visita guidata al tempio
etrusco presso il Parco di Turona.
Numero chiuso, prenotazione e iscrizione entro il 6 ottobre al n.
0761.825919.
- Specialissimo Pompei e Riviera di Ulisse! Il 18 e 19 ottobre l'Associazione organizza un'escursione a Pompei con visita guidata agli scavi e a Gaeta. Prenotazioni e iscrizioni entro l'8
ottobre presso la sede dell'associazione VII Regio Etruriae in Corso Cavour n.67 a
Montefiascone.
- Corso di Computer, dal 1° ottobre iniziano i corsi pratico-teorici per i nostri associati.
Numero chiuso, con tutor per far sì che il vostro PC non sia più un mostro sconosciuto!
Info e prenotazioni presso la sede dell'Associazione VII Regio Etruriae in Corso Cavour n.67
a Montefiascone. Tel. e Fax 0761.825919.
E-mail: info @settimoetruria.org
Quel Giovedì quando la terra ha tremato a San
Giuliano nel Molise, si portò via 26 bambini Italiani, quanta
rabbia, quanto dolore, vedere quelle bare bianche tutte in
fila, e poi quanta solidarietà si è messa in moto a quasi una
settimana dall'evento, ancora si moltiplicavano i gesti d'aiuto, trasmissioni televisive che mettevano all'asta magliette
di giocatori, macchine di lusso, oggetti personali, telegiornali che raccoglievano soldi in tutti i modi, perfino tramite
sms, un cantante ha comprato un camion di giocattoli da
portare ai bimbi sopravvisuti.
Tutti ci siamo prodigati nel mandare quello che potevamo, tutte cose belle giustificate!! Gli italiani si sentono tutti
un po' papà e un po' mamma di quei bambini, bellissimo
non c'è dubbio, molto bello.... fino a quando?? Fino al prossimo terremoto? fino alla prossima strage? O alluvione?
Passato il trambusto di quei giorni ognuno è tornato al
suo quotidiano alla solita routine... ma a me viene in mente
qualcosa, quei teneri bimbi che colpe non hanno sono stati
chiamati Angeli, e come Angeli hanno avuto tutti i tributi e
onori, mentre erano in vita hanno avuto tanto amore dai
genitori, dai nonni, avranno avuto magliette firmate, cartelle
per portare i libri ed a casa avranno avuto la Play Station, a
Natale avranno ricevuto regali, avevano insomma una vita
"normale" eppure di Angeli nel mondo ne muoiono ogni
giorno migliaia, ripeto migliaia, Angeli neri, gialli che però
non hanno una vita normale, muoiono delle peggiori morti,
la fame, le malattie, la povertà, di indifferenza, ma raramente, anzi quasi mai, vengono mobilitati in massa tutti gli italiani, raramente si piange per le migliaia di salme che che
non hanno nemmeno una bara bianca, lo, sia chiaro rispetto con tutto il cuore il dolore dei genitori italiani che perdono
un figlio, sono anche io italiano e anche io ho due figli, ma
la mia coscienza mi impone di aver rispetto anche dei figli
di nessuno, dei figli che non hanno mai avuto l'affetto dei
genitori, che non hanno mai avuto una carezza, che hanno
solo subito violenze, ma forse le loro grida i loro lamenti
sono troppo lontani, dalle nostre orecchie, i loro occhi sono
solo un passaggio di telegiornale, sono un documentario
scioccante, sono una notizia ormai poco importante.
Ma allora io domando a chi come me crede in Dio,
quando quei bimbi neri, gialli, bianchi andranno su dal
Signore, egli farà distinzioni? Chiederà da quale nazione arrivano? Guarderà il colore della loro pelle? ... io
credo proprio di no, egli li accoglierà tutti tra le sue
braccia, sia che si chiamino Luca, Pablito, Ncona,
Mohamed, Abram,.... perché almeno nella morte, i figli
ricchi sono uguali ai figli poveri, la dignità, l'amore, che
non avevano sulla terra l'avranno su in cielo... allora mi
sorge spontanea un'altra domanda, perché dobbiamo
aspettare delle morti eccellenti per risvegliare le nostre
coscienze, perché non possiamo mobilitarci 360 giorni
all'anno per evitare qualche sofferenza, perché non
facciamo assaporare un po' di paradiso anche su questa terra, senza dover aspettare la morte... per pareggiare i conti? non è meglio rispettare la vita, per dare
una vita migliore a chi non ce l'ha? Senza aspettare il
prossimo terremoto, la prossima strage!!
GIMBERTO
VAssociazione VII Regimentó Etruriae
Informa:
éP
pag. 5
Antonio
Fontana
Sarai
sarai nel ricordo
e... alle tue spalle tracce di vita
sarai nella memoria
fotografie sbiadite nel tempo
disegni incorniciati alle pareti
sarai nella poesia
frasi d'amore ritrovate
in un foglio di carta
frasi ardite di pensieri
logorate dal tempo
ed ogni volta che qualcuno
leggerà una tua frase
ti aggiungerà un pezzetto d'eternità
sarà la magia delle tue parole
che portate dal vento
si uniranno al suono della vita.
A.F.
LA VOCE - n° 10 - Ottobre 2003
pag. 6
Taccuino economico e tributario
a cura di: Rag. Paolo Radicati e Dott.ssa Paola Ciripicchio
Revisione obbligatoria per i registratori di cassa: entrerà in vigore il prossimo 23 Ottobre il provvedimento del direttore dell'agenzia
delle entrate del 28 luglio 2003 già pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale
che modifica la tenuta dei registratori di cassa. Esaminiamo le principali
novità introdotte dal provvedimento:
- obbligo di verifica annuale: dal 23 ottobre p.v. scatta il termine di
un anno entro il quale gli apparecchi in servizio devono essere sottoposti alla verifica di buon funzionamento. La verificazione viene eseguita
su richiesta e a spese dell'utente e consiste nell'accertamento della
presenza e dell'integrità del sigillo fiscale.
Tale intervento verrà fatto da un laboratorio abilitato dall'agenzia
delle entrate, che una volta verificato il corretto funzionamento rilascerà
una targhetta da apporsi sul registratore; in caso di esito negativo, invece, l'apparecchio viene contrassegnato con la targhetta di inutilizzabilità. Gli apparecchi dichiarati inutilizzabili se non saranno ripresentati
nel termine di quaranta giorni ad una nuova revisione devono essere
defiscalizzati.
Riforma del sistema fiscale statale:
La legge delega 7 aprile 2003 n.80 (G.U. n. 91 del 18 aprile 2003)
prevede un profondo riassetto del sistema tributario, con la riduzione
delle varie imposte oggi esistenti a cinque principali forme di tassazione, raccolte in un unico codice: imposta sul reddito, imposta sul reddito
delle società, imposta sul valore aggiunto, imposta sui servizi, accise.
La Riforma prevede inoltre la graduale eliminazione dell'imposta regionale sulle attività produttive (IRAP).
Per attuare i principi contenuti nella delega il Governo ha il compito
di adottare uno o più decreti legislativi, da emanare entro due anni dalla
data di entrata in vigore della legge stessa. Iniziamo ad esaminare le
principali novità che interessano le società di capitali, riservandoci di
tenere informati i nostri lettori nei prossimi numeri del taccuino sull'evoluzione della riforma.
Il Consiglio dei ministri, ha approvato il 12 settembre scorso un
decreto legislativo che attua l'articolo 4 della legge delega di riforma
fiscale. Ai sensi di tale decreto dal primo gennaio 2004, entra in vigore
la nuova IRES (così si c h i a m a la nuova imposta sul reddito delle
società) che sostituisce la vecchia Irpeg e che da luogo alle seguenti
novità:
- nuova aliquota: il prelievo scenderà dall'attuale 34 al 33%;
- tassazione per trasparenza: le società di capitali i cui soci siano
società di capitali con percentuale di partecipazione al 10% e le srl
potranno attribuire il reddito prodotto ai soci stessi;
- abolizione della dit: dal primo gennaio 2004 non sarà più applicabile l'aliquota agevolata del 19% sui redditi corrispondenti alla remunerazione ordinaria degli incrementi di capitale realizzati a partire dal
1996;
- crediti d'imposta: scompare il credito d'imposta sui dividendi erogati dalle società di capitali e la conseguente necessità di memorizzare
le imposte nei canestri A e B; gli utili distribuiti da società di capitali ad
altre società di capitali sono esclusi dalla formazione del reddito imponibile per il 95% del loro ammontare.
- consolidato fiscale: la società capogruppo potrà determinare
un'unica base imponibile di tutte le società appartenenti al gruppo con
la possibilità di includere anche le controllate estere.
Da parte di Fr. Mario Presciuttini
Da: "Mario Presciuttini"
A: "aad van bentem" <[email protected]>
Data invio: martedì 9 settembre 2003
Oggetto: avviso di cambio di indirizzo
Chi è interessato può prendere nota che dal giorno 3 settembre il
mio indirizzo di posta elettronica è: [email protected] in sostituzione del precedente.
Questo è l'indirizzo per i messaggi rivolti a me personalmente, alla
Segreteria Provinciale e al Centro Lasalliano di Formazione.
Chi avesse inviato messaggi dal 3 settembre ad oggi è pregato di
rimandarli perché non sono arrivati durante la mia assenza di questi
giorni. Grazie di cuore a cari saluti,
Fr. Mario
Segretario
Presciuttini
Provinciale
Ultimissime d a l l a
rete internet sulle n u o v e
tipologie di " f a m i g l i a '
Sulla rete internet è presente un sito, ubicato in Gran
Bretagna, dove qualsiasi donna single oppure una coppia
gay può acquistare on-line il seme da parte di un donatore anonimo. Nella presentazione del predetto sito viene
annunciata con grande enfasi la nascita del primo bambino concepito da una coppia di donne, con l'avvertenza
che vi sono almeno altre venti persone in lista d'attesa
per la richiesta di autofecondazione.
Il responsabile amministrativo del particolare "servizio", intervistato da un importante settimanale italiano, ha
dichiarato al riguardo: "Al momento la comunità lesbica è
discriminata sulla base di pregiudizi da moltissime cliniche, ma chi siamo noi per giudicare? lo ho avuto dei figli
e nessuno mi ha mai chiesto l'idoneità. Due lesbiche che
vogliono un figlio ci pensano su bene prima di farlo. E se
un bambino sarà amato allora non importa che venga allevato da una coppia etero o gay".
Nel marasma della nostra società attuale, infatti, "l'amore" (ovviamente egoistico!) sembrerebbe prevalere su
qualsiasi cosa... specialmente sui valori etici.
La chiara formulazione dell'articolo 29 della Carta
costituzionale (La famiglia è una società naturale fondata
sul matrimonio) sembrerebbe rimanere, all'interno del
nostro ordinamento giuridico, l'ultimo baluardo contro tali
fenomeni "evolutivi".
Personalmente ritengo che i limiti stabiliti dalla Legge
Divina o, per i non credenti, dal diritto naturale comportano, nel caso di una loro violazione, il ritorno della specie
umana ad uno stato primordiale. Il riconoscimento giuridico di alcune situazioni (ad es. i c.d. matrimoni gay), infatti,
farebbe automaticamente scaturire nel tempo una serie di
rivendicazioni incrociate da parte di altri soggetti. Alcuni
proporrebbero il riconoscimento dei matrimoni poligamici, mentre altri desidererebbero legalizzare i rapporti incestuosi (fattispecie attualmente vietate sia sotto il profilo
civile che sotto quello penale).
Altri desidererebbero avere un figlio dal seme di una
persona già deceduta (è già successo in Francia!), oppure
vorrebbero su ordinazione (da uteri propri e/o in affitto)
una serie di figli clonati (oppure di intelligenza o razza
superiori), e via discorrendo. La situazione è resa critica
dal fatto che altri Paesi europei hanno già riconosciuto o
si apprestano a riconoscere la legittimità delle unioni
omosessuali e, quindi, non ci si può limitare ad una generica invettiva (mala tempora currunt!) per arrestare tale
tendenza, ma occorre adoperarsi più attivamente a livello
sociale, culturale, religioso e giuridico per contrastare il
dilagare dell'inquietante "innovazione"!
Avv. Marco Marianello
Un gatto e un pappagallo
Un pappagallo chiuso nella gabbia
da tempo era schiavo del padrone
10 vide un gatto e n'ebbe compassione
"per non fatti soffrì io me te magno".
Il pappagallo disse "mascalzone
se tu fai questo di chi è il guadagno?
la gabbia resta vuota come vedi
che penserà il padrone quando torna?
sul pavimento troverà le penne
e da te vorrà una spiegazione
dai retta a me accetta il mio consiglio
apri la gabbia e volerò lontano
pensando a te all'atto tuo gentile
che non s'addice alle razze feline
eppure tu lo hai fatto; bravo, bravo
siamo diversi però comprensivi".
Il gatto ha risposto, "miao, miao"!
forse ha detto grazie nel suo stile
11 consiglio accettando di buon grado.
Emilio
Camicia
LA VOCE - n° 9 - Settembre 2003
pag. 7
Gesù Cristo sorgente di speranza per l'Europa
In data 28 giugno 2003 è stata resa pubblica "l'Esortazione Apostolica post-sinodale ECCLESIA IN EUROPA a firma del Santo Padre
Giovanni Paolo II diretta ai Presbiteri e ai Diaconi, ai consacrati e alle consacrate ed a tutti i fedeli laici su Gesù Cristo, vivente nella
sua Chiesa, sorgente di speranza per l'Europa".
Può essere interessante spendere anche poche righe sull'istituzione del Sinodo dei Vescovi, creata il 15 settembre 1965 da
Paolo VI, che consiste in un'assemblea di Vescovi, scelti dalle diverse regioni, per favorire l'unione tra il Romano Pontefice e i
Vescovi stessi e per prestare aiuto, con il loro consiglio, al Romano Pontefice nella salvaguardia e nell'incremento della fede e dei
costumi, nell'osservanza
e nel consolidamento della disciplina ecclesiastica e per studiare i problemi riguardanti l'attività della
Chiesa nel mondo. (can. 342)
Il sinodo dei Vescovi si riunisce in assemblea generale quando è composto di rappresentanti di tutte le Conferenze dei Vescovi; si
riunisce in assemblea speciale quando è composto di membri scelti da quelle regioni per le quali il sinodo viene convocato, (can. 346)
Le assemblee sinodali, generali o speciali, raccolgono ed esprimono le varie proposte che emergono dallo scambio di idee dei
gruppi di lavoro, proposte che vengono trasmesse al Sommo Pontefice, al quale spetta approvarle e renderle note alla Chiesa
Universale e a quelle particolari.
La prima assemblea speciale per l'Europa
Si è svolta due anni dopo l'inizio del crollo così repentino e straordinario del sistema comunista, al quale erano soggetti i paesi del
centro e dell'est dell'Europa fin dagli anni successivi alle vicende belliche.
Al t e r m i n e dei lavori della prima a s s e m b l e a del Sinodo dei
Vescovi dell'Europa, fu resa pubblica una dichiarazione dal titolo
"Siamo testimoni di Cristo che ci ha liberato". Nel documento si legge
la gioia della Chiesa Universale per il rapido cambiamento della
situazione nei paesi ex-comunisti e per la testimonianza generosa
dei numerosi martiri; ma al tempo stesso non si ignorano le conseguenze del dominio del regime comunista: "Benché il marxismo
imposto con la forza sia crollato, l'ateismo pratico e il materialismo
sono molto diffusi in tutta l'Europa: senza essere imposti con la
forza, e per lo più nemmeno esplicitamente proposti, essi inducono a
pensare e a vivere "come se Dio non esistesse".
La convocazione di un secondo sinodo dell'Europa
Al termine dell'Eucaristia celebrata il 23 giugno 1996 nello stadio
olimpico di Berlino, Giovanni Paolo II volle annunciare una Seconda
Assemblea Speciale del Sinodo dei Vescovi per l'Europa, avente lo
scopo di analizzare la situazione della Chiesa in Europa e di offrire
indicazioni per promuovere un nuovo annuncio del Vangelo, nella
consapevolezza che "l'Europa non deve oggi semplicemente
fare
appello alla sua precedente eredità cristiana: occorre infatti che sia
messa in grado di decidere nuovamente del suo futuro nell'incontro
con la persona e il messaggio di Gesù Cristo".
La seconda assemblea sinodale, preparata accuratamente da un
"Instrumentum
laboris",
si s v o l s e da 1° al 2 3 o t t o b r e 1 9 9 9 .
Nonostante le differenze tra le chiese europee per ragioni storiche e
culturali, è risultata chiara la consapevolezza dell'unità che collega le
varie parti dell'Europa; unità che, affondando le sue radici nella
comune ispirazione cristiana, sa comporre le diverse tradizioni culturali e che chiede, a livello sociale come a livello ecclesiale, un continuo cammino di conoscenza reciproca aperta ad una maggiore condivisione dei valori di ciascuno. Lungo il cammino del Sinodo si è
resa evidente una forte tensione verso la speranza. In effetti il tema
dell'Esortazione Apostolica diffusa da Giovanni Paolo II il 28 giugno
2003 è il seguente: "Gesù Cristo, vivente nella sua Chiesa, sorgente
di speranza per l'Europa".
Il f o n d a m e n t o della s p e r a n z a è la fede in Cristo Gesù, che
accompagna e vivifica il cammino della Chiesa nella storia. La presenza di Gesù non viene mai meno ed è visibile soprattutto nei segni
sacramentali del battesimo, della Cresima e dell'Eucaristia, cioè i
sacramenti dell'iniziazione cristiana.
"La vita interna delle Chiese a volte è contrassegnata da concezioni e mentalità incompatibili con la tradizione evangelica e insidiata
da sintomi preoccupanti di modernizzazione, di perdita della fede primitiva, di compromesso con la logica del mondo. Si osserva come le
nostre comunità ecclesiali siano alle prese con debolezze, fatiche,
contraddizioni. Anch'esse hanno bisogno di riascoltare la voce dello
Sposo che le invita alla conversione, le sprona all'ardimento di cose
nuove e le chiama a impegnarsi nella grande opera della nuova
evangelizzazione.
La Chiesa deve costantemente sottomettersi al
giudizio della parola di Cristo....
In tal modo Gesù Cristo chiama le nostre chiese alla conversione
ed esse, con il loro Signore e in forza della sua presenza, diventano
apportatrici di speranza per l'umanità", (n. 23)
Il Vescovo D'Ascenzi festeggia i suoi 60 anni di sacerdozio, attorniato
dai suoi famigliari e dai suoi amici sacerdoti. Qui è insieme a D.
Sabatino Cordovani, al quale facciamo i nostri auguri per una pronta
guarigione e a P. Alfonso fratello laico dei Figli dell'Immacolata, che sta
lottando, cosciente e con gioia serena, contro il male del secolo.
Dal 19 al 23 maggio 2003 si è svolta la Conferenza Episcopale
Italiana, la quale ha levato un grido di allarme sulla fede in Italia con
questi termini: "Soprattutto in relazione agli adolescenti la tradizione
cristiana, anche riguardo al suo centro che è Gesù Cristo, nella più
ampia società sembra svanire e dissolversi, rimanendo rilevante e
vitale soltanto all'interno dei contesti ecclesiali; l'attuale prassi ordinaria di iniziazione cristiana, invece che iniziare, sembra concludere
il processo di iniziazione cristiana, specialmente tra i giovani".
Questi sono due passaggi, che suonano come un grido di allarme
sulla situazione della fede cristiana in Italia, espressi fin dall'inizio dei
lavori della 51° Assemblea Generale della Conferenza Episcopale
Italiana.
Il vangelo della Speranza per una Europa Nuova
L'Europa è stata ampiamente e profondamente penetrata dal
Cristianesimo, nonostante le divisioni tra Oriente e Occidente. Il
Cristianesimo si è affermato come la religione di tutti gli Europei. Il
Vangelo della speranza risuona nell'Apocalisse e apre il cuore alla
contemplazione della novità operata da Dio: "Vidi poi un nuovo cielo
e una nuova terra, perché il cielo e la terra di prima erano scomparsi
e il mare non c'era più" (Ap. 21,1). Udii allora una voce potente che
usciva dal trono: "Ecco la dimora di Dio con gli uomini. Egli dimorerà
tra di loro ed essi saranno suo popolo ed egli sarà il Dio con loro. E
tergerà ogni lacrima dai loro occhi; non ci sarà più la morte, né lutto,
né lamento, né affanno, perché le cose di prima non sono più. (Ap.
21,5)".
La nuova Europa non è solo un territorio, ma soprattutto una
comunità di popoli che operano per la pace, la giustizia, la solidarietà.
(continua)
+ Giovanni
D'Ascenzi
LA VOCE - n° 10 - Ottobre 2003
pag. 8
L A PAGINA DI SCRAPANTE
di Giacomo Carioti
Ricordiamo il cittadino, il poeta, il letterato, l'uomo semplice e buono
GIORGIO ZERBINI, IL BALOCCANTE DELLE COSTE
Costituito
il comitato
per intitolare
una strada e per realizzare
Conobbi Giorgio Zerbini nella seconda metà degli anni '70. Fu mio padre,
appassionato di recite popolari e tradizionali, a segnalarmelo e a mettermi in
contatto con lui: era già un suo grande ammiratore, per averlo visto una volta in
uno spettacolo all'aperto. Quando ci conoscemmo, si stabilì una immediata simpatia: eravamo sulla stessa lunghezza d'onda dell'amore per le espressioni artistiche e poetiche popolari e tradizionali, pur interpretandolo con strumenti diversi.
A Giorgio piaceva tanto il mio giornale "SCRAPANTE", a me piacevano tantissimo le sue "BALOCCATE": che emozione trovarsi di fronte a quella autentica
spontaneità, che sapeva restituire l'intera essenza di un mondo schietto e concreto, ma al tempo stesso poetico e fiabesco... Ma, più ancora del suo teatro, mi
piaceva il suo modo di affrontare la vita, la sua autentica e non mistificata "rusticità" che conviveva con uno spessore culturale sorprendente. I suoi racconti avevano il fascino dell'epopea, il suo stesso modo di parlare costituiva una vera
esperienza narrativa da godere con abbandono. Si capiva subito che in quell'uomo c'era tanto sentimento, tanta umanità, tanta storia. Amava tantissimo la compagnia: ma al tempo stesso non disdegnava l'isolamento meditativo, specie in
funzione "depurativa" nei confronti del "logorio della vita moderna": e sì che lui,
quella vita moderna la subiva ben poco, con la sua quotidianità fatta di contatto
continuo con la natura, con i suoi campi, con i suoi allevamenti familiari di quaglie e fagiani... ma quei pochi contatti obbligati con la "modernità" bastavano per
intossicarlo. Per questo, quando
ristrutturò la sua casa alla
Selciateli, si costruì un'altana,
una minuscola torretta, con lo
scopo di salirci sopra a leggere e
a scrivere quando proprio non ne
poteva più del telefono, della
televisione, delle preoccupazioni
quotidiane. Purtroppo, non fece
in tempo a godersi quel rifugio
simbolico: la malattia cominciò
ad insidiarlo, e, mese dopo
mese, se lo portò via, ancora
giovane e forte nello spirito, con
tanta voglia di resistere ma spogliato della necessaria energia
fisica. Morì come morivano le
stagioni, gli anni, i secoli della
"sua" tradizione Costarola, in
punta di piedi, senza far rumore,
come per non farsi accorgere.
Sono passati fra poco dieci anni,
e la sua terra sembra averlo
dimenticato. Ma, se le istituzioni
La moglie di Giorgio Zerbini ci mostra
hanno talvolta poca sensibilità e
i ricordi delle "Baloccate"
poca memoria, i sentimenti di
amicizia devono essere in grado
di suscitare nuova fiamma nella brace coperta dalla cenere del tempo.
Ho ritrovato Giorgio Zerbini al Cimitero. La sua tomba è lungo il percorso che io
faccio per andare a trovare il mio Papà, e ogni volta gli lascio un fiore, e, se
anche non ce l'ho, gli lancio il mio saluto e la mia preghiera. Qualche giorno fa,
ho pensato che questo non poteva bastare, per un uomo, per un amico sincero,
che tanto aveva fatto per la comunità, lasciando un patrimonio di ricordi incom-
iniziative
culturali
l/v<'K.'Ihfï^'
à >« '-^MlM^h 1*
Giorgio Zerbini, alla sua "capanna"
parabile e dei testi teatrali e poetici che, oltre al merito di testimonianza culturale,
contengono anche un elevato valore letterario. Così, mi sono venute in mente
delle piccole idee: intitolargli una strada, creare una fondazione, istituire una
festa teatrale ed un premio intitolato al suo nome. Ho scritto una proposta, ne ho
parlato con i comuni amici Romualdo Luzi, Presidente del Consorzio delle
Biblioteche della provincia di Viterbo, Giancarlo Breccola, uno dei nostri studiosi più noti, Fausto Batella, giornalista, Antonio Castelli, autore e animatore teatrale, tutti partecipi dell'esperienza, ahimé irripetibile, di SCRAPANTE. Ci siamo
subito trovati d'accordo per promuovere una iniziativa intitolata a Giorgio Zerbini,
sintetizzata nel documento che pubblicheremo nel prossimo numero e che stiamo sottoponendo al Comune ed agli altri Enti, Aziende ed organizzazioni potenzialmente interessati. A tutti quanti ci leggono chiediamo di volerci sostenere,
con la loro testimonianza, con la loro adesione, con la loro spinta realizzativa,
scrivendo o telefonando a "La Voce". Onoreremo così un grande cittadino che
merita il nostro ricordo, ed arricchiremo Montefiascone di un patrimonio morale e
culturale che rischiava di disperdersi senza speranza.
(continua
ULTIM'ORA
ALFIERO ALFIERI
ADERISCE AL COMITATO
PER LA FONDAZIONE ZERBINI
Il c e l e b r e a t t o r e e c o m m e d i o g r a f o r o m a n o A L F I E R O A L F I E R I ,
Direttore Artistico della " C o m p a g n i a di T e a t r o Dialettale R o m a n o
Checco Durante" ha dato la sua adesione al Comitato Promotore per
l'istituenda Fondazione Giorgio Zerbini. Alfieri si è anche dichiarato
disponibile per tutte quelle iniziative che verranno intraprese per la
valorizzazione e la diffusione del teatro tradizionale e popolare, ed a
valutare con interesse ed entusiasmo ogni possibilità futura di realizzare insieme un festival del teatro dialettale.
KSTATK 20(13 «LTOTTKO KOSSÌNI
nel numero
di
novembre)
LA VOCE - n° 9 -Settembre2003
pag. 9
Dal Convegno Pastorale Diocesano un impegno unitario per l'anno pastorale 2003-2004
L'Eucaristia
"Quest'anno la nostra Chiesa locale
metterà al centro dell'impegno pastorale la
celebrazione dell'Eucaristia nel giorno del
Signore". Con queste parole il Vescovo diocesano Mons. Lorenzo Chiarinelli concludeva il Convegno Pastorale diocesano tenutosi presso la Basilica di S. Maria della
Quercia dal 10 al 12 Settembre.
Il tema del Convegno "Quanti pani
avete?" (Me 6,38) in qualche modo preannunciava questa conclusione del Vescovo e
le due relazioni del 10 e dell'11 l'hanno preparata.
LO SCENARIO, LE ATTESE
Il primo giorno del Convegno il prof.
Salvatore Abruzzese nella sua relazione socioculturale ha tracciato una panoramica dello
"scenario" in cui operiamo, mettendo in risalto
in particolare due aspetti dell'odierna società
italiana: la differenziazione e l'incertezza.
Il prof. Salvatore Abruzzese
"Non esiste più una società - ha sottolineato
il docente di Trento - ma tante società, tante
realtà differenti l'una dall'altra.... Anche quando
parliamo di Tuscia dobbiamo sapere che siamo
di fronte ad una realtà non omogenea".
La categoria dell'incertezza, ha proseguito
Abruzzese, ha invaso tanti aspetti della vita (il
lavoro, la residenzialità, i contesti produttivi, le
relazioni tra persone...) e in molti casi diventa
anche incertezza "dell'identità antropologica"
dell'individuo.
In una società così differenziata e incerta
emergono però delle attese, anche nei confronti della Chiesa: "una Chiesa paterna di fronte
alle diversità (quanta esigenza c'è nell'uomo di
oggi di incontrarsi e di costruire relazioni!!) e
custode della memoria".
Concludendo Abruzzese ha invitato la
nostra Chiesa locale ad essere non solo una
Chiesa che assicura momenti di culto ma
anche la formazione, con la caratteristica della
accoglienza, "Una Chiesa dalla porta aperta,
un luogo nel quale stare e trovarsi tra fratelli".
Tre Vescovi: Carlo Ghidelli, Lorenzo e
T o m m a s o Cascianelli
PAROLA, PANE E... PALMA
Al tema della relazione della seconda giornata del Convegno "Dalla Parola al Pane"
Mons. Carlo Ghidelli, Vescovo di Lanciano Ortona, aggiunge subito un terzo elemento, "la
Palma" che sta per "testimonianza".
Mons. Ghidelli invita a leggere il rapporto
Parola-Pane-Palma in quattro ambiti. Il primo di
questi è "l'ambito familiare" nel quale i coniugi
esercitano in maniera reale il sacerdozio comune dei fedeli; qui la parola amore si fa pane e
nel giorno del Signore
di Mario Brizi
nostra vita e le nostre "cose".
Quindi Mons. Chiarinelli entra nel vivo della
relazione che ha voluto intitolare "Nello spezzare il
pane" "il riconoscere". Il "segno sacramentale"
dell'Eucaristia indica tre cose, in essa dobbiamo
fare tre "riconoscimenti".
"RICONOSCERE LUI"
Nell'Eucaristia dobbiamo innanzitutto sperimentare la presenza di Cristo, sentirlo vivo e presente in mezzo a noi. Per questo i "segni" che
poniamo nella celebrazione devono "svelare" il
loro significato e aiutarci a percepire questa presenza.
Uno sguardo sul pubblico
carne nella condivisione e diventa testimonianza di
valori e di vita.
Il secondo ambito proposto è quello della
"comunione ecclesiale". Il Concilio, ha evidenziato
Mons. Ghidelli, ci ha consegnato l'immagine di una
Chiesa rinnovata, come "corpo di Cristo" e "popolo
di Dio in cammino". Questa Chiesa non può non
venire alimentata dalla Parola e farsi Pane e testimonianza.
Strettamente unito a questo è il terzo ambito
proposto dal relatore per evidenziare il rapporto
Parola-Pane-Palma: l'Eucaristia, nella quale la
Parola convoca e illumina, il Pane consacrato
viene spezzato e donato e diventa forza per la
testimonianza che il cristiano è invitato a portare
nella vita, come veniamo ammoniti nel congedo
del celebrante "glorificate il Signore con la vostra
vita. Andate in pace".
Infine il quarto ambito che è quello del
"mondo". Una realtà non da demonizzare ma da
amare come "Dio che ha amato il mondo da dare il
suo Figlio unigenito". E' lì che il cristiano deve
seminare la Parola, portare il Pane (non solo in
senso "spirituale"), testimoniare l'amore di Dio.
RISONANZE
Nei primi due giorni, al termine delle relazioni,
sono state proposte delle "risonanze", due interventi che intendevano cogliere aspetti particolari
del tema proposto.
Il primo giorno, dopo Abruzzese, ha preso la
parola Mario Brutti, che ha sottolineato come le
osservazioni espresse dal professore sulla società
italiana si possono rilevare anche nella Tuscia, pur
trattandosi questa di una zona delle origini prettamente agricole e piuttosto stagnante sotto diversi
aspetti.
Agostino Moscatelli si è domandato se il nostro
modo di fare pastorale tiene conto della diversità
nei vari ambienti e ha evidenziato la necessità di
un maggiore impegno in ambito educativo attraverso la proposta di modelli di educatori credibili.
Il secondo giorno le "risonanze" sono state affidate a P. Giovanni Boggio e Don Raffaele
Ponziani.
P. Boggio, biblista, ha fatto notare il valore
molteplice della parola (informativo-espressivoappellativo) e ha espresso la necessità che quando ci troviamo di fronte alla Parola di Dio dobbiamo essere in grado di distinguere in quale maniera
Dio ci parla in quel determinato brano.
Don Raffaele dell'Eucaristia ha messo in risalto che di fronte a questo grande mistero che,
rende presente la Passione e Risurrezione di
Gesù, dobbiamo evitare il duplice rischio di banalizzare la celebrazione e di vederla solo sotto un
aspetto individualistico, quasi fosse una devozione
personale.
NELLO SPEZZARE IL PANE
"IL RICONOSCERE"
Mons. Chiarinelli apre la sua relazione con una
riflessione di carattere spirituale ispirata dal titolo
del Convegno "Quanti pani avete?". I cinque pani
possono simboleggiare cinque realtà, cinque doni
che Dio ci ha dato, ha detto il Vescovo, e questi
sono: la Parola, i Sacramenti, la Chiesa, i fratelli, il
mondo; mentre nei due pesci possiamo vedere la
"CI RICONOSCIAMO"
Celebrare l'Eucaristia significa "condividere la
famiglia di Dio", sentirci fratelli con coloro che
ascoltano la stessa Parola e condividono lo stesso
Pane.
Di conseguenza nella celebrazione eucaristica
dobbiamo fare in modo che cresca "l'accoglienza,
la condivisione, la fraternità".
I quattro Vescovi presenti al Convegno: Sua Ecc.za
Mons. Tommaso, Lorenzo, Carlo, Dante.
"LASCIARCI RICONOSCERE"
Chi partecipa all'Eucaristia deve, "assumere lo
stile dell'Eucaristia". Uscendo dalla Chiesa il cristiano deve essere riconosciuto come "colui che
va a Messa".
E la caratteristica del cristiano che si mette alla
scuola dell'Eucaristia è uno stile di vita improntato
alla "solidarietà e al servizio".
Il Vescovo Lorenzo conclude il Convegno
Nel tracciare le linee del programma pastorale
dell'anno 2003-2004 Mons. Chiarinelli ha proposto
alla Chiesa locale di porre in atto tutti gli sforzi
possibili perché nell'Eucaristia, soprattutto in quella domenicale, sappiamo riconoscere Lui, sappiamo riconoscerci e farci riconoscere.
Ora il lavoro di approfondimento e di traduzione nel vissuto delle linee emerse nel Convegno
Pastorale diocesano continuerà nelle Zone
Pastorali e nelle Parrocchie riprendendo anche
alcuni spunti del Convengo del 2001 che, in qualche modo, ha anticipato i temi di questo
Convegno.
pag. 10
LA VOCE - n° 10 - Ottobre 2003
Richiesta la "preziosa reliquia" di S. Margherita dall'isola di Gozo (Malta)
Nell'incontro, avuto il 6 settembre u.s. con Sua Ecc. Mons. Lorenzo
Chiarinelli, Vostro Vescovo locale, in cui mi permisi di consegnarGli
una missiva del mio vescovo Mons. Nicola Cauchi, con cui faceva
richiesta di poter avere in Diocesi e precisamente nella mia Parrocchia
di Santa Margherita in Sannat Gozo, Malta, la Vostra Insigne Reliquia
di Santa Margherita V. e M. in occasione dei festeggiamenti centenari
in onore della nostra comune Patrona dal 22 al 26 luglio 2004, sarebbe,
indubbiamente un benevolo e generoso gesto, che tornerebbe gradito
ed efficace incremento della spiritualità della Santa in parrocchia.
Posta la questione al Suo Ecc.mo Vescovo, Egli si sarebbe riservato di
porre l'istanza al Venerato Capitolo per poterne avere il permesso.
Fiducioso di poter ottenere quanto sopra, mi creda della Sua Rev.ma
Signoria,
Umilissimo in Cristo,
Cari Tarcisio Camilleri
Arciprete
Il Capitolo della Concattedrale di S. Margherita s'è riunito per discutere
sulla richiesta sabato 20 settembre. Erano presenti 7 capitolari, mentre
erano assenti due, perché anziani e malati.
Sono stati tutti d'accordo nel ritenere opportuno inviare la Sacra Testa
nell'isola di Gozo-Sannat (Malta), naturalmente con tutti i dovuti permessi: in primo luogo del Vescovo diocesano, della Santa Sede, e dell'ufficio
dei Beni Culturali.
Se ci saranno tutti i nulla osta, bisognerà pensare all'assicurazione per il
trasporto e la permanenza in loco della preziosa reliquia. Informeremo la
cittadinanza di tutti i passaggi occorrenti.
La Sacra Testa fu richiesta e portata nell'isola di Malta nel 1968 e ci
piace riportare il trafiletto de "La Voce" (suo primo anno di vita) nell'agosto dello stesso anno.
Don Tarcisio Arciprete, Mons. Marinelli, geloso custode della Sacra Testa, un
impiegato comunale e il sindaco di Sannat (Gozo) - Malta.
La S. Testa dì S. Margherita
nell'Isola di Malta
Presso la cittadina di Sannat-Gozo dell'isola di Malta, si venera S.
Margherita di Antiochia, Patrona della nostra città. In occasione delle
feste centenarie della Santa, che si sono concluse alla fine del mese
di luglio, il Clero e i fedeli di quella città hanno chiesto al nostro
Ecc.mo Vescovo di poter avere la S. Testa di S. Margherita, che noi
gelosamente conserviamo nell'insigne reliquiario argenteo, dono del
Card. Aldovrandi.
Il Vescovo, avuto il parere favorevole del Capitolo Cattedrale, il permesso della Soprintendenza ai Monumenti del Lazio (il reliquiario è
inventariato) ha permesso che la S. Testa, accompagnata dal Vicario
Mons. Belardi, partisse in aereo per l'isola di Malta.
Accoglienza e festeggiamenti straordinari sono stati riservati alla S.
Testa e al Rappresentante del Vescovo, del Capitolo Cattedrale e dei
fedeli di Montefiascone. Si sono così stabiliti legami umani e cristiani
tra la nostra città e quella di Sannat-Gozo; legami che speriamo durino e si rafforzino nel tempo.
da "La Voce" agosto
1968pag.2
L'Arciprete di Sannat can. Tarcisio, alla destra il sindaco della cittadina, Sua
Ecc.za il Vescovo Mons. Lorenzo, D. Paolo parroco a Roma ma proveniente
da Sannat e Mons. Concioli nostro Vicario Generale.
Un reliquiario prezioso
In occasione della passata festività di S. Margherita d'Antiochia,
patrona della nostra cittadina, vorrei dire due parole sul prezioso
busto reliquiario che ne custodisce le reliquie e ne riprende le fattezze.
L'oggetto, ancora oggi usato per funzioni di culto, è forse guardato
dai nostri concittadini in maniera un po' distratta, sottovalutando il
suo valore artistico.
Il reliquiario, preziosa opera di oreficeria sacra della metà del XV
secolo c.a., non è mai stato in passato oggetto di uno studio
approfondito e solo recentemente alcune sue caratteristiche sono
state precisate. Alla esatta datazione si può risalire grazie alla presenza nella base degli stemmi realizzati in smalto traslucido di Papa
Niccolò V (chiavi gialle incrociate in campo verde) e del Vescovo
Bartolomeo Vitelleschi (due tori affrontati in campo alterno blu e giallo) che lo dona alla cattedrale.
L'opera non può essere stata eseguita prima dell'elezione di detto
Papa (1447 terminus post quem), né dopo dopo la morte del
Vitelleschi avvenuta il 13 dicembre 1463 (terminus ante quem).
La bella figura di S. Margherita è raffigurata con le spalle avvolte da
un drago dorato, così come appare nella consueta iconografia, che
vede la Santa esile ed umile, ma che riesce a domare la forza bruta
del dragone. Quest'ultimo, considerato a torto come un'aggiunta di
un restauro successivo, è sicuramente, in base ai documenti (Visita
Pastorale del 5 novembre del 1482-83) e all'analisi stilistica parte
integrante del reliquiario sin dall'origine.
L'area di produzione del busto di S. Margherita è da individuarsi in
quella fiorentina, sia per il repertorio decorativo di cui fa sfoggio la
veste, sia perché l'orafo nel modellato del volto sembra aggiornato
sulla novità del quattrocento fiorentino (es. il Busto reliquario della
Beata Umiliana, alcune opere di Desiderio da Settignano e di Luca
della Robia).
Emanuela Menghini
Laureata in Beni Culturali
Lo scritto posto sulla base recita: Qui è racchiusa la testa della
beata Margherita, vergine e martire. Questo lavoro lo fece fare
Bartolomeo Vitelleschi, vescovo di Montefiascone e Corneto per
la sua anima e quella del Rev.mo e Signore Giovanni Cardinale e
patriarca suo zio.
LA VOCE - n° 9 - Settembre 2003
pag. 11
16 ottobre 1978
19 ottobre 2003
19 ottobre 2003
Karol Jözef Wojtyla
viene eletto Papa
Giornata Missionaria
Mondiale
Madre Teresa
di Calcutta
e a s s u m e il nome di G i o v a n n i Paolo II.
Compie 25 anni di pontificato: uno dei più
lunghi della storia dei Papi.
Ha visitato 129 nazioni, 102 viaggi fuori
Italia, 142 visite in Italia, per cui ha trascorso
574 giorni fuori Italia (un anno e 7 mesi).
Il 16 o t t o b r e il P a p a c o n s e g n e r à alla
Chiesa
una
"Nuova
Esortazione
Apostolica
post-sinodale
sul
ministero
episcopale".
Nel maggio 1980 ha detto: "Taluni, in
Europa, pensano che il Papa non dovrebbe
viaggiare,
che dovrebbe restare a Roma
come ha sempre fatto. Leggo questo sui
giornali e ricevo consigli in tale senso. Voglio
dire ora, invece, che è una grazia di Dio
essere venuto qui perché così posso conoscervi. Come potrei sapere altrimenti
chi
siete, come vivete? E ciò mi rafforza nel convincimento
che è giunto il tempo in cui i
vescovi di Roma, cioè i papi, non devono
considerarsi solo come i successori di Pietro,
ma anche come gli eredi di Paolo che, lo
sappiamo bene, non si fermava mai: era
sempre in viaggio. E quello che è vero per il
papa lo è anche per coloro che lavorano con
lui a Roma".
E' doveroso ricordare alcuni dei nostri missionari,
che debbono sentire con loro il nostro spirito,
pronto anche ad un aiuto materiale.
Nata a Skopje in Macedonia il 26 agosto 1910,
assumendo il nome di Agnes Gonxa Bojaxtrin,
e deceduta il 5 settembre 1997 a Calcutta alle
21,30 sarà proclamata beata il 19 ottobre
2003 alle ore 10 in piazza S. Pietro.
AFRICA
P. Marino Brizi O.F.M. Capp. - da Piansano
Léproserie St. F r a n c i s
B.P. 75 - AMBANJA (Madagascar)
P. Roberto Di Fabio O.F.M. Capp. - da Arlena di
Castro
Mission Catholique - 407 Antsohihy
B.P. 71 ANDREVOREVO (Madagascar)
P. Giuseppe Ettorri - da Marta
Consolata Fathers
P.O. Box 24835 NAIROBI (Kenya)
Sr. Ines Pelatelli - da S. Lorenzo Nuovo
Box 12 - ADIGRAT (Etiopia)
Sr. Irene Socciarelli - da Grotte di Castro
Mission Catholique - Missionaires de l'Immaculèe
B.P. 30-141 YAOUNDE (Camerun)
AMERICHE
Don Gianni Carparelli Sac. Dioces. - da Viterbo
CARITAS PROJET 1876 Wilson AVE
WEST, WESTON, ONTARIO
9M - 1AS TORONTO (Canada)
S. Ecc.za Möns.
Tommaso
Cascianelli C.P.
da Capodimonte
Rua Italia,
31-44900-000
IRECÊ - BAHIA
(Brasile)
Il 28 giugno 1980 dice: "Questi
viaggi
sono visite compiute a ciascuna Chiesa locale e servono a mostrare il posto che esse
hanno per costituire
l'universalità
della
Chiesa... Ogni viaggio del Papa è un autentico pellegrinaggio
al santuario vivente del
popolo di Dio... In questa ottica, il Papa viaggia per annunciare il Vangelo, per "confermare i suoi fratelli" nella fede, per consolidare la Chiesa, per incontrare l'uomo... Sono
viaggi di amore, di pace di fratellanza universale..."
Il giorno della sua elezione a Papa, apparendo la prima volta sulla soglia di S. Pietro,
esclamò a gran voce: "Non abbiate paura,
aprite la porta a Cristo". Non ha detto altro
su tutte le strade del mondo.
Il card. Roger Etchegaray ha scritto: "il
pellegrino di 25 anni fa è ancora lo stesso
pellegrino di oggi, con lo stesso messaggio di sempre".
P. Franco Marcoaldi - da Capodimonte
P. Annunciada - Calle Mendiondo 1566
Luis Guillon - BUENOS AIRES (Argentina)
Sr. Rosa Mareschi - da Ischia di Castro
R. Itamarandlba, 102 - BENFICA
20911 - 3 1 0 RIO DE JANEIRO (Brasile)
P. Giorgio Ppcorari P.I.M.E. - da Sipicciano
Paroquia N.S. do Carmo
Prava de Matrix 62 - CXP 17
38200 FRUTAL M.G. (Brasile)
P. Ettore Salimbeni - da Vitorchiano
AVENIDA SOL 809 - CUSCO (Perù)
ASIA
P. Vincenzo Bordo O.M.I. - da Piansano
1 9 5 - 5 1 YUL HYUN - DONG
K A N G - N A M - K U SEUL 135-210 (Korea)
P. Enzo Corba - P.I.M.E. - da Montefiascone
P.O. SUIHARI- 5200
Dt. DINAJPUR (Bangladesh)
Madre Teresa alla soglia
della beatificazione
"La santità non è un lusso per pochi,
è un dovere per ciascuno di noi"
Laura Benedetti Esposito
Con le parole
di Madre Teresa
che ci ricorda che
la santità è un
bene spirituale al
quale tutti possiamo aspirare, ci
accingiamo
a
vivere con intensa gioia e spirito
cristiano,
una
data memorabile:
il 19 ottobre
2003, quando il
Santo Padre la
proclamerà
Beata. La vita ci concede un grande privilegio e ci
fa un grande dono, quello di assistere alla beatificazione di Madre Teresa dopo averla conosciuta
e amata.
Tutti noi, l'abbiamo vista all'opera tra i poveri
e gli emarginati e ascoltata la sua voce in difesa della vita e della dignità umana. L'abbiamo
vista correre le strade del mondo pellegrina di
amore e di carità. L'abbiamo vista chinarsi sui
lebbrosi e i malati di aids e tra le braccia stringere
corpi scheletrici. L'abbiamo vista accanto ai capi
di stato e ricevere riconoscimenti fino al Premio
Nobel. Ma lei, Madre Teresa, figura piccola e
sfuggente, era in continuo fermento; fretta di capire, di osservare, di ascoltare, sì ai capi di stato,
ma soprattutto all'uomo che languiva ai margini
della strada.
Era quello il suo mondo e il suo destino. Ella
apparteneva ai poveri, perché in quelle sembianze scavate dalla fame e dal dolore, era
impresso il volto di Cristo, il suo unico grande
Amore. A soli 6 anni dalla sua morte, non si
era mai verificata nei tempi più recenti, una
così rapida beatificazione. "Se si considera che
negli ultimi secoli - scrive Saverio Gaeta - la beatificazione più veloce è stata quella del fondatore
dell'Opus Dei, mons. José Maria Escrivà a 17
anni dalla morte e che i due punti di riferimento di
Madre Teresa, madre Francesca Cabrini e suor
Teresa di Lisieaux, attesero rispettivamente 21 e
25 anni, si comprende ancor più l'eccezionalità di
questo evento che Giovanni Paolo II ha voluto
fortemente per offrire all'umanità del Terzo
Millennio Cristiano, un faro dell'amore verso Dio e
verso gli uomini".
E ora che Ella è tra gli eletti della Chiesa,
possiamo guardarla nella sua giusta luce e
peculiare entità e cioè, ad una donna straordinaria dalla grande spiritualità che ha illuminato il nostro secolo e che ormai è dentro la
nostra storia, umana, sociale e personale.
Le Parrocchie della Diocesi e chiunque voglia
assistere alla solenne cerimonia della beatificazione, potranno organizzarsi secondo il programma, ma soprattutto occorre disponibilità e buona
volontà da parte di tutti. Personalmente mi auguro
che ci possa essere una buona rappresentanza e
della Diocesi e di molte altre del Lazio.
LA VOCE - n° 10 - Ottobre 2003
pag. 12
" L A V O C E " E' GRATA A l SUOI
A S T R O N O M I A - di A. CEMPANARI
CAVALIERI: Azzolini Lucia, Moschini Alzirdo, Piciollo Diodato,
Pacetti Sandro e Serena Gavazzi, Castellani Rosina, Nunziati
Gianni.
SOSTENITORI: Cipriani Lorena, Durantini Margherita, Sensi
Fausto, Androni Giuseppe, Nuova Falegnameria Mezzetti Fausto,
Faggianelli Giuseppe, Pesci Delfina, Crisostomi Giacinta, Catena
Consiglia, Bertuccini Lucia, Zerbini Aldo, la sposa in suffragio di
Pepponi Camillo, Chiricotto Giulio, Trapè Ardelio, Moisè Rosa,
Corba Donatella, Tarantello Adriana, Pallini Gabriella, Gianlorenzo
Orietta.
AMICI: Trapè Quinto, Rossi Giuseppa, Taroni Dino, lacoponi Aldo,
Saraca Maria in Fioretti, Rosati Chiara, Fiorelli Giuseppina e
Zampetta Santino, Leoni Piera, Galletti Angiollno, Galletti Marcello,
Zampetta Filippo, i parenti prò Pelecca Giuseppe, Chiodo Geraldo,
Moisè Eligio, Pepponi Divo, Porroni Gaetano, N.N., Bacchlarri
Nello, Ceccarelli Pio, Governatori Giuseppe, Castellani Valentina,
Ferlicca Mimmo, Catasca Oliva, Moscetti Ferdinando, Marianello
Settimio, Nicolai Domenico, Tabarrini Sante, Capotosto Livio,
Menichetti Maria Cristina, Maurizi Lina.
Il telescopio spaziale
AMICI DELLA CATTEDRALE
Sono entrati a far parte degli "Amici della Cattedrale": Azzolini
Lucia, Durantini Rosa, lacoponi Rosa, Tassoni Antonio, Meneghini
Giuseppe e Laura, Meneghini Antonio, Palumbo Franco e Angela,
Pepponi Giulia, Trapè Elia, Minciotti Ida, lacoponi Susanna, Trapè
Quinto, Mecall Ludovina, Barcarolo Giuseppa, Chiricotto Lidia,
Pascucci Pierina, Belleggi Ida, Paoletti Florido, Pepponi Linda,
Fumagalli Diletta, Trapè Margherita, Cardini Giuseppe, Di Carli
Angelo, Menchinelli Augusta, Sordi Gina, lacoponi Aldo, Famiglia
Di Pietro, Di Pietro Marianna e Garbiroli Domenico, Scalia Michele,
Salvatori Chiara, Ricci Cesare, Francesini Mario e Caterina Vaggi,
Bartoleschi Settimla, Ranaldi Leonide, Ranucci Ida, Ranucci
Gemino, Ranucci Tommaso, Pagliaccia Antonio, Flora e Luigi
Mecali, Foschi Luca, Giraldo Settimio e Ciarmatori Lorena.
I famigliari in suffragio di: Catasca Giovan Battista, Bracaloni
Nunziata, Fumoso Santina, Vincenzina Garzoli, Angelo e Laura
Manzi.
ANAGRAFE CITTADINA
NATI: Pontillo Emanuele di Daniele e Stefanoni Rosita (24.8),
Bonucci Marco di Mario e Marziantonio Micaela (27.8), Bruni
Giacomo di Gian Paolo e Smafora Loredana (29.8), Notazio
Valerlo di Andrea e Scarino Laura (27.8), Tofanicchlo Alessandro
di Mirko e Di Salvo Monla (29.8), Pero Giulia di Paolo e Berbeglia
Rosanna (18.8), Castellani Chiara di Riccardo e Nami Maria
Cristina (19.8), Bracoloni Sara di Stefano e Rosetto Donatella
(25.8), Zerbini Matilde di Adriano e Ricci Annalisa (11.9).
MATRIMONI: Torrigiani Sandro e Brambilla Elena (23.8),
Guarducci Riccardo e Batlnelli Rita (23.8), Magnani Mirko e Fantini
Federica (23.8), Stefanoni Alessandro e Plstella Alessandra (30.8),
Cernili Alberto e Scarino Melissa (31.8), Carloni Fabrizio e
Quattrucci Francesca Romana (30.8), Ceccarelli Stefano e Paolini
Ilaria (07.9), Garbiroli Domenico e Di Pietro Marianna (06.9), La
Corte Michele e Faggiani Barbara (06.9), Senzaquattrlni Mario e
Starnini Sabrina (04.9), Cima Danilo e Piferi Daniela (06.9), Trapè
Francesco e Cecere Adriana (13.9), Ceccariglia Maurizio e Radicati
Claudia (13.7), Ferlizzi Giovanni Battista e Muzio Letizia (08.9).
MORTI: Marchetti Cesarina (n.01.01.23 m.22.08), Stefanoni
Esterina (n.16.03.22 m.27.08), Scaramella Pierina (n.27.05.16
m.28.8), Catasca Giovanni Battista (n.12.12.14 m.31.08),
Barcarolo Pietro (n.20.11.42 m.31.08), Donati Oliva (n.19.12.25
m.08.09), Fumoso Santina (n.02.11.22 m.12.09), Ricci Maria
(n.13.09.20 m.17.09), Femminella Aldo (n.10.02.26 m.23.08),
Salvlani Liberato (n. 13.05.16 m.26.8), Marangoni Assunta
(n.24.02.26 m.31.08), Mocini Mario (n.03.01.24 m.07.09), Brachini
Assunta (n.20.05.21 m.23.08), Leo Giuseppe Francesco
(n.16.08.22 m.26.08), Pepponi Camillo (n.03.12.10 m.01.09),
Bracoloni Annunziata (n.02.10.1899 m.02.09), Anlceti Agostino (n.
08.10.25 m.10.09), Sensi Gilberto (n.11.05.25 m.10.09), Carlettl
Vincenzo (n. 26.10.22 m.15.09).
ritrae ufficialmente il pianeta Marte...
Non poteva mancare il contributo del Telescopio
Spaziale, con questa doppia esposizione del 26-27
agosto, mostrando i due opposti emisferi, con la
Wide Field end Planetary Camera 2.
Sono riconoscibili
a
sinistra
il
grande occhio
di Solis lacus
e più in basso
a sinistra, la
macchia chiara del vulcano
più alto del
sistema solare: l'Olympus mons.
A destra la Syrtis major con sopra l'ovale d'impatto Hellas.
... ma anche gli astrofili
non scherzano
Qui a destra una ripresa di Maurizio
Valimberti,
dall'Australia, applicando una webcam Philips Toucam Pro
abbinata ad un telescopio S.C. C14. Giudicate voi.
La nostra associazione sarà in grado di produrre gli stessi risultati non appena sarà
disponibile il nuovo osservatorio comunale, sulla realizzazione del quale, stiamo lavorando
insieme all'assessore Luciano Cimarello.
Equinozio d'Autunno
Il 23 settembre
alle ore 12,47 si è verificato
l'Equinozio d'Autunno.
In pratica il Sole scendendo velocemente in declinazione (o altezza) ha raggiunto e attraversato l'Equatore
Celeste, che è la proiezione nel cielo dell'equatore terrestre, appunto alle ore 12,47, dando luogo all'inizio
dell'Autunno astronomico.
La punta dell'ombra delle meridiane (solo quelle che
usano \'ortosillo) segna l'evento percorrendo la linea
diurna detta anche equinoziale.
Un film sulla vita di Santa Rosa
Il Vescovo di Viterbo: "Un filmato trasparente, semplice, profumato'
Il primo settembre 2003 alle ore 18,00, a Santa
vogliono conoscere più da vicino la vita e i miracoli
Rosa, alla p r e s e n z a del V e s c o v o di V i t e r b o
da Lei compiuti. Il lungometraggio è stato realizzato
Lorenzo Chiarinelli, delle autorità civili, politiche,
con il patrocinio dell'Assessorato alla Cultura del
ecclesiastiche ed istituzionali della provincia di
Comune e della Provincia di Viterbo in collaboraViterbo, è stato presentato il PRIMO lungometragzione con l'A.F.A.M. (Associazione Falisca Amici
gio dal t i t o l o " S A N T A ROSA, IL C U O R E DI
della Musica) di Montefiascone, fondata e presieVITERBO".
duta dalla soprano falisca Lia SARACA che ha
Un video che rappresenta un evento storico, relidato la sua voce calda, vellutata e sicura alle suggegioso, culturale con una valenza catechistica e
stive immagini.
turistica, il primo esistente e mai realizzato fino ad
Un'interpretazione sentita, vibrante, ricca di sfuoggi. Il filmato narra alcuni degli episodi salienti
mature guidata dalla acquisita professionalità e in
della vita della Santa Viterbese, le scene sono
particolare dall'emotiva intenzione di rendere omagstate girate prevalentemente a San Pellegrino, nel
gio alla piccola Santa, il fiore più bello di Viterbo.
castello di Balthus, sui monti cimini e nei vari e molLa qualità interpretativa si unisce alle coinvolgenteplici luoghi caratteristici di Viterbo; circa 50 i perti immagini del filmato per sottolineare il percorsonaggi coinvolti rigorosamente in costume con una
so di fede della piccola bambina che poco più di
Al pianoforte Lia Saraca
colonna sonora composta appositamente per l'econ il marito Paolo Scoponi
750 anni fa camminava per le vie di Viterbo con un
vento.
crocifisso in mano. Un evento visivo che rappresenta
Il video è stato ideato, girato e realizzato dalla straordinaria personalità il segno concreto della dedizione per Santa Rosa dell'autore e di tutti
di Gianluca DI PROSPERO che ha voluto coinvolgere bambini, adulti, coloro che hanno partecipato e contribuito alla realizzazione del filmato.
anziani per raccontare la storia e i miracoli di Santa Rosa.
La VHS, della durata di 30 minuti circa, potrà essere acquistata presOgni personaggio si è calato nella propria parte realizzando un video so il monastero di Santa Rosa, e una parte del ricavato sarà donato
che arriva al cuore dei viterbesi. Un filmato rivolto a tutti coloro che al monastero stesso.
LA VOCE - n° 9 - Settembre 2003
pag. 13
LA "SIMENTA" A Q U A R T O
di Zelindo Gianlorenzo
mangiare ha ottimi rapporti.
Non ci si crederebbe, ma fino a non molti anni fa, cioè fin dopo il termine della seconda guerra mondiale, esisteva ancora il latifondo tradizionale, specie nella pre-Maremma e nella Maremma vera e propria che con
le vaste pianure si prestavano alla coltivazione intensiva del grano.
Il latifondista teneva in gestione diretta le parti pianeggianti del terreno perché erano più agevoli per le lavorazioni; le zone più impervie le
concedeva con un rapporto chiamato "a quarto" che prevedeva la divisione del prodotto in tre quarti al proprietario ed in un quarto al concessionario lavoratore.
Quest'ultimo era in genere un povero cristo costretto ad accettare quelle
condizioni capestro perché aveva sulle
spalle una famiglia patriarcale da sfamare, di quelle composte anche di sei
0 sette figli. All'epoca della mietitura,
girava per le frazioni l'emissario del
padrone, chiamato "il caporale", incaricato del reclutamento delle squadre di
mietitori che venivano formate da uomini, giovanotti, ragazze robuste, nubili o
sposate; accadeva così che famiglie
intere partivano a piedi per le zone
maremmane (non esistevano automezzi di trasporto) dove permanevano per
settimane intere fino al termine del
lavoro, dormendo in grotte, anfratti o
capanne.
L'arma per la mietitura era la sola
falcetta arrotata per tempo battendo il
filo della lama con un apposito martello
sopra una specie di piccola incudine
infissa nel terreno. Solo la donna di
casa ed i figli minori rimanevano nelle
frazioni silenziose e quasi deserte; la
massaia aveva il compito di fare la
vivandiera e portava a giorni alterni le
vettovaglie ai mietitori, recandosi sul
posto In groppa al somaro carico di
viveri.
Nel giorno designato, essa affidava
1 figli piccolissimi ai meno piccoli di essi
e partiva prima che spuntasse l'alba
per arrivare a destinazione verso l'ora
di pranzo. Le vivande consistevano
nella maggior parte in grossi filoni di
pane cotto nel forno casareccio, in
patate lessate e spaccate condite con olio e aceto, mescolate a generose
fette di cipolla; per bere, se non esistevano sorgenti naturali nelle vicinanze dei luoghi di lavoro, la vivandiera portava anche barilozzi pieni d'acqua; col vino bisognava andarci piano perché bevuto sotto la canicola
maremmana causava Taggalettamento" - l'indebolimento dei garretti per cui si fermava il lavoro della squadra che era composta con le
seguenti qualifiche: Capo-falce, Balzarolo, Posto della birba, Legarino e
Gregnarolo.
I primi tre, uno dietro l'altro, mietevano trattenendo le spighe tagliate
nella mano sinistra, fino alla capienza, legando poi il mietuto con abile
manipolazione ottenuta piegando alcune spighe e avvolgendole intorno al
fascetto di grano tenuto nella mano e depositato poi in terra per i compiti
degli altri componenti del gruppo: il Legarino legava fra loro i diversi
manipoli di spighe formando I covoni che il Gregnarolo radunava in unico
sito per la successiva collocazione in diverse cataste chiamate cordoli o
cordelli.
I cinque che operavano la mietitura erano schierati a ventaglio, come
richiedeva l'efficace impostazione del lavoro. Il 22 giugno 1941 la
Germania iniziò l'operazione denominata "Barbarossa" che prevedeva
l'invasione della Russia Sovietica.
Nella settimana dal 22 al 27 giugno 1941 le "Panzerdivisionen" - le
divisioni corazzate tedesche - misero quasi in ginocchio l'esercito russo,
con avanzate folgoranti, con la creazione delle famose sacche di accerchiamento di Smolensk e Minsk, facendo milioni di prigionieri e distruggendo o catturando decine di migliaia di cannoni, aeroplani e carri armati:
queste notizie furono rese note per radio dal Comando Supremo
Tedesco: io le ho udite personalmente dall'altoparlante radio che il Bar
Italia aveva sistemato ad uso dei clienti sopra la porta d'ingresso (a quel
tempo quasi nessuno aveva la radio in casa: solo pochissime ricche famiglie e qualche raro benestante).
I tedeschi giunsero poi alle porte di Mosca ma dovettero fermarsi perché li soprese l'invalicabile inverno russo, quando erano già quasi in vista
delle Torri del Cremlino: Alcuni storici dicono che ciò avvenne perché l'esercito germanico, per aiutare l'Italia impegnata nei Balcani, spostò l'inizio delle operazioni dal 1° Maggio 1941 al 22/6/1941, altrimenti il "Blitz
Krieg" - la guerra lampo - contro la capitale russa avrebbe avuto pieno
successo le cui conseguenze avrebbero potuto cambiare il corso della
storia; ed è per questo che l'uomo
della strada si domanda: l'intoppo
fu creato dall'inverno o dal Padre
Eterno?
Ma che c'entra tutto questo
con il nostro tema? Non c'entra
niente, ma quando penso all'allineamento a ventaglio dei mietitori, mi viene subito in mente di prepotenza, senza che io possa farci
nulla, che una delle tattiche studiate per i carri armati dal generale tedesco Guderian era appunto
basato sullo schieramento a ventaglio dei mezzi corazzati.
La mente umana ne fa di queste involontarie, fantasiose e
assurde capriole analogiche, ma
forse l'occasione è stata buona
per dare uno sguardo d'insieme a
quelli che furono gli ultimi sprazzi
di un mondo e di una civiltà in
estinzione, sia nel campo militare
che in quello civile.
Lasciando il campo delle battaglie vere e proprie, ritorniamo
alla battaglia combattuta dai mietitori contro il massacrante lavoro,
la canicola insopportabile, i fiumi
di sudore, la fatica immane.
Terminata la parte padronale,
dalla quale ricavavano le poche
lire che costituivano una delle
poche fonti annuali di reddito
monetario, i mietitori dovevano
affrontare l'ultima e più grave fatica: quella di mietere il terreno
impervio avuto in concessione "a
quarto", facendo addirittura raccogliere alle donne presenti le poche spighe sfuggite e cadute in terra (le spigolatrici).
Alla fine della mietitura, i lavoratori tornavano a casa ubriachi di fatica,
con le ossa rotte, con il viso cotto dal sole come tanti marocchini o pellirossa, trascinando i piedi a fatica. Si racconta di un tale fumatore di sigari
entrato in crisi di astinenza per la lunga permanenza in campagna senza
tabacco; costui, durante il ritorno, cadde a terra sfinito e non vi furono
parole od atti idonei a sollevarlo finché un mietitore, che durante il tragitto
di ritorno si era fermato nella cittadina di Marta a comperare del tabacco,
non offrì al caduto di fare alcune "tirate" dal suo sigaro acceso; si dice
che, dopo tale medicazione, quel tale si rialzò di botto e prese via verso
casa con un passo che gli altri stentavano a seguirlo, o a seguitarlo,
come si dice in gergo campagnolo.
Talvolta mi sveglio in piena notte e rivedo mentalmente quei tempi: di
fronte all'incessante rumore, a qualunque ora, delle automobili, ripenso a
quelle silenziose nottate estive di allora, pieno soltanto di stelle e del
canto dei grilli, quando uno della squadra dei mietitori pronti per la partenza chiamava a gran voce dal Poggetto, in quel grande silenzio, un
compagno abitante nella frazione Gevi distante circa un chilometro e
mezzo:
- O' Picazzerooooooo
- Ooohhhhhhh
- Dì a Matìle che domattina si parte per le Moianeee
- Va beneeee
Voi non ci crederete, ma a quel pensiero mi commuovo; un amico, al
quale avevo confidato questo mio stato emotivo, mi ha dato la seguente
"folgorante" (e raggelante) risposta: "Per forza! Sei vecchio!".
pag. 14
17 y
LA VOCE - n° 10 - Ottobre 2003
giunto il momento di sciogliere le vele (2 Tm. 4,6)Liberato
Vincenzina Garzoli
Giuseppe Pellecca
Maria Zampetta
25.1.1926 - 5.8.2003
16.2.1923 - 11.8.2002
5.4.1925 • 6.7.1995
Il giorno 5.8.2003 è
salita in cielo per
raggiungere il marito
Biagio
Grassi,
deceduto
il
25.6.1988, venendo
a mancare all'affetto
dei figli Roberto,
Sandro e Luciano,
delle nuore Patrizia
e Caterina, delle
nipoti Marika e
Alessandra e degli
altri suoi cari.
Donna sensibile, delicata e riservata ha
lasciato un vuoto incolmabile.
Sicuramente Vincenzina rimarrà un caro
ricordo nei cuori di quanti hanno avuto modo
di conoscerla e frequentarla.
Di Giuseppe ricorre l'anniversario 1*11 ottobre. I figli Elena, Roberto e
Giuliana intendono ricordarli perché hanno lavorato per il bene della
comunità falisca, la madre come cuoca presso la scuola Card. Salotti, il
padre ha lavorato con Angelino Fabene anche nella basilica di S.
Margherita.
Che il Signore li riconfermi nell'eternità!
Pietro Barca rolo
Zelindo Gianlorenzo
Liberato ci ha lasciato il 26 agosto per
godersi la pace eterna.
E' vissuto sempre con l'amata sorella
Pia che piange la sua assenza insieme ai fratelli Mario e Cesare e tutti
quelli che lo hanno conosciuto ed
amato.
A lui l'eterno riposo.
3.12.1910 • 1.9.2003
Caro babbo, sei stato un uomo buono e giusto, un marito sempre presente e un ottimo
padre. Generoso con tutti e disponibile fino
all'ultimo. Un uomo orgoglioso e riservato e
proprio in nome di queste caratteristiche non
hai potuto accettare una malattia che ti avrebbe costretto a cambiare il tuo modo di essere.
Ci hai lasciato all'improvviso pieni di angoscia,
rabbia e dolore, ma noi che ti amavamo tanto
abbiamo capito i tuoi motivi e accettato la tua
scelta.
in vita.
Continua ad amarci, babbo, come hai saputo fare così profondamente
Con amore infinito la moglie Alda e i figli Tonino, Roberto e Moreno.
Non so il motivo per cui ogni volta
che il pensiero mi ritorna alla prematura
morte del dr.
Marco
Rosetto, figlio del dott. Guido, mi
vengono in mente le note della V°
Sinfonia in do Maggiore di Van
Beethoven; forse sarà la rapidità
con la quale la prima si diffonde
nell'etere con le sue tre note possenti di apertura della
sinfonia,
come la seconda si brucia rapidamente come torcia sulla terra.
Può anche darsi che me li accomuni nella mente il numero tre che
ricorre nelle note e nei decenni di
vita del nostro Marco; anche la
comune attività di ricerca li fa compagni perché le armonie sono in
tutto lo scibile umano per chi le sa
vedere e avvertire nelle aule e
negli atenei.
Candidato a vincere tutti i concorsi
ed insegnare a Stoccolma, Parigi,
Creta (in inglese), Ginevra; una
carriera da fulmine proprio come la
famosa: V" Sinfonia,
quella di
Marco: quella di un vero campione.
Per questi motivi siamo convinti
che Marco non desidera lamentazioni ma vuole che il destino non
bussi troppo presto ad un'altra
porta come ha fatto con la sua.
13.5.1916 - 26.8.2003
Camillo Pepponì
20.11.1942 - 31.8.2003
La morte del
dr. Marco Rosetto
Salvia ni
Il sig. Camillo è vissuto 93 anni, senza aver
mai una malattia. Ora che era anziano, assistito sempre in modo ammirevole dalla sposa
Anna Maria Ranucci, non pensava ad altro
che al bene dei figli: Marcella che imita la
madre nei riguardi dello sposo Franco, aiutata dai figli Andrea e Anna Maria,
Alessandro con la sposa Novella che hanno
regalato ai genitori due splendide nipoti:
Francesca e Federica.
Anche le due prò nipoti Valentina e Giulia, bisogna metterle nel conto. Il sig.
Camillo, sempre ottimo e buono, agricoltore di professione ha voluto a tutti bene
e continuerà a proteggerli dal cielo!
Marco Rosetto
14.9.1967 - 17.8.2003
Marco, figlio del dr. Rosetto e di Giuliana,
andata prima di lui in Paradiso, per cui l'ha
sicuramente atteso ed abbracciato come può
fare una madre per non lasciarsi più per l'eternità, era attualmente ricercatore e docente
presso l'Università della Tuscia. Sposatosi
con la signora Laura Nencioni nel 1994 ha
avuto due tesori di bimbi: Aurora di 5 anni e
Riccardo di appena un anno e mezzo.
Suo fratello, Luca, si trova in Olanda per
motivi di lavoro.
I genitori della sposa, Umberto e Linda,
hanno vissuto e vivono il dramma della figlia.
Marco rimane un esempio per tanti nostri
giovani per impegno, costanza, intelligenza,
serietà, amore sincero e costante alla famiglia d'origine come a quella da lui formata,
d'una religiosità schietta e portata avanti
senza fronzoli. Dio Padre ha voluto purificarlo per renderlo ancora più bello e trapiantarlo
così nel giardino del cielo.
A Marco
Vorremmo essere dei poeti per poter esprimere al meglio il
dolore e il vuoto che la tua morte ci ha lasciato nel cuore. Una
poesia ha quel senso di eternità di cui avremmo bisogno per
conforto.
Purtroppo nessuno di noi riesce ad esprimere con delle semplici parole quello che proviamo. Ti abbiamo visto vivere con
un'umiltà che avresti potuto non avere, ti abbiamo visto soffrire con una dignità senza limiti, infine, ti abbiamo visto morire
ed anche in questo ci hai insegnato, pensando agli altri prima
che a te stesso.
Questo tuo "esserci" ci sprona e ci aiuta a rinsaldare il nostro
rapporto con quei concetti di vita, amore, saggezza ed intelligenza che sono tuoi; quel senso di essere uomo, padre e
sposo in un'unica soluzione, la capacità di gioire della bellezza, della passione musicale, dell'essenza del divertimento e
del gioco che sono in te.
Sei un ragazzo del quale avremo sempre un intramontabile
ricordo per la tua grande umanità, la tua simpatia e la serenità
che sapevi trasmettere con i tuoi modi e i tuoi sguardi,
li vuoto che ci hai lasciato non si riempirà mai e nonostante il
nostro sgomento e la nostra disperazione, non vogliamo
arrenderci all'idea che tu te ne sia andato definitivamente,
vogliamo credere con tutte le nostre forze che da dove sei ora
tu possa sentirci.
Gli amici
Laura desidera ringraziare tutto il personale della chirurgia e del reparto oncologico ricordando la professionalità
e l'umanità di quanti sono stati a contatto con Marco. Un
sentito grazie al Dott. Cricco, al Dott. Stefano Sbarra, un
particolare senso di gratitudine per l'affetto e la disponibilità dimostrati in questi 20 mesi di malattia.
Un affettuoso ricordo e ringraziamento a Laura Codino e
all'Associazione Falisca. Un sentito grazie al reparto di
Radiologia di Viterbo e in particolar modo alla Dott.ssa
Maria Elena Rosetto per aver assistito suo cugino Marco
con professionalità e tanto, tanto amore.
Un grazie di cuore a tutte le persone che con il loro sincero affetto hanno condiviso con Marco gli ultimi giorni
della sua vita.
pag. 15
LA VOCE - n° 9 - Settembre 2003
Il campione olimpico di box NINO BENVENTUTI al
X Torneo di Beach Volley "Città di Montefiascone"
BUY LAZIO 2 0 0 3
23 Tour Operators europei in visita a Montefiascone
Trofeo SPORT PIÙ' - MANZI PETROLI
Per il decimo anno consecutivo il rinnovato campo predisposto
dall'amministrazione Comunale
sul lungolago di Montefiascone ha
ospitato il torneo di Beach Volley,
inserito nell'ambito delle manife- .
stazioni per la 45§ edizione della
tradizionale "Fiera del Vino" intitolato alla città omonima e valido
per il trofeo SPORT PIÙ' - MANZI
PETROLI, conclusosi giovedì 14
agosto, riscuotendo, come è ormai tradizione, uno straordinario successo di pubblico. Il
torneo ha visto fronteggiarsi 24 squadre divise in 8 gironi, che si sono date battaglia sul
terreno di gioco in oltre 100 incontri, tutti combattuti e spettacolari, guadagnandosi la giusta considerazione nel panorama delle manifestazioni sul colle falisco. Anche quest'anno
la competizione è stata nobilitata dalla partecipazione di alcuni atleti che, durante la stagione invernale, militano nei campionati nazionali di serie B di pallavolo, e dalla partecipazione di numerose coppie composte da giovanissimi.
Sulla scia del successo e dei positivi riscontri ottenuti nelle passate
edizioni, Unioncamere Lazio, in collaborazione con la Regione Lazio,
l'Enit, l'Alitalia, le APT e le Camere di Commercio della Regione, ha
organizzato-la sesta edizione del "Buy Lazio", che si è svolto nella provincia di Viterbo dall'11 al 14 settembre. Il Buy Lazio si è pertanto affermato anche grazie al positivo apporto di collaborazione ricevuto dagli
enti preposti alla promozione turistica, come il più importante workshop
turistico del nostro territorio, registrando la partecipazione di circa 200
operatori laziali ad ogni edizione.
L'intento è quello di presentare agli operatori esteri selezionati l'ofL'organizzazione, curata nei più piccoli particolari dallo ferta turistica delle 5 province del Lazio, secondo linee di prodotto fra di
staff del "BVS" composto da Barbanti Francesco, loro collegate. I segmenti di prodotto proposti per questa edizione sono
Morleschi Giuseppe, Silvi Massimiliano e Viola Andrea, stati: IL MARE DEL LAZIO, CITTA' D'ARTE E CULTURA, ENOGAin stretta collaborazione con l'Assessore allo Sport Prof. STRONOMIA, AMBIENTE E NATURA. La strategia di marketing "dalla
Fernando Fumagalli sempre presente ai bordi del campo, geografia al prodotto turistico" è il risultato positivo del progetto di proe dal determinante sostegno degli amici, Ricci Andrea e mozione turistica territoriale del Buy Lazio, presentato quest'anno a
Paoletti Emanuele, aveva previsto un turno di qualificazio- Viterbo dall'11 al 14 settembre, in presenza di 23 Tour Operators "outne al termine del quale le migliori classificate di ogni grup- going" provenienti dai mercati europei già origine di flussi turistici nelle
po entravano nella fase finale, disputata con la classica for- province del Lazio. Per promuovere ancora meglio l'enogastronomia
mula adottata dal beach volley, del tabellone dei vincenti e della Tuscia, l'Amministrazione Comunale di Montefiascone, rappresendei perdenti. La stupenda cornice del lungolago montefia- tata dal Sindaco Mario Trapè, dall'Assessore al Turismo Prof. Fernando
sconese, con la complicità di una caldissima giornata esti- Fumagalli e dal personale dell'Ufficio Turistico, è stata ben lieta di accova, hanno fornito lo scenarlo Ideale per l'atto conclusivo del gliere gli ospiti europei - in tutto 23 - all'interno dell'Enoteca Provinciale
torneo che quest'anno ha visto la presenza di uno spettato- di Montefiascone presso i saloni inferiori della Rocca dei Papi sabato 13
re d'eccezione il campione olimpico e mondiale di boxe Nino Benvenuti, il quale ha settembre alle ore 9,30, organizzando una mattinata eno-gastronomica,
mostrato di gradire lo spettacolo offerto dai quattro contendenti, sottolineando con frago- occasione utile per far conoscere ancora di più a livello europeo il
rosi applausi le fasi più esaltanti dell'incontro, che ha visto prevalere in finale la coppia nostro vino Est! Est!! Est!!! e I nostri prodotti tipici (olio, salumi, formagCarletti Emanuele e Cecchetti Daniele, i quali in 52 minuti avevano la meglio sul duo gi, dolci, ecc).
Fumagalli Claudio e Tassoni Michele, con i parziali di 21/18 e 21/19. Un incontro che
I Tour Operators presenti alla degustazione, utile per il Post
per lunghi tratti si è mantenuto in equilibrio e dove non sono mancati gli scambi spettaco- Workshop del 13.9.2003 - Resoconto finale delle 4 giornate di lavoro
lari che hanno entusiasmato il pubblico, numeroso come non mai, che assiepava i bordi nel Lazio, provenivano da tutta Europa; per l'Inghilterra: Italia 2000 Itd
del campo fino ad intralciare quasi il traffico, capace di partecipare evidenziando con - Discovery Travel - Viator Limited, per la Spagna: Ideatur, per la
scroscianti applausi le fasi più esaltanti della partita. Al termine del rinfresco, offerto dall'a- Danimarca: Rejsebixen/Special Tours, per la Norvegia: World Travel
diacente bar "Il muretto", di fronte al numeroso pubblico che assiepava il locale, si è svol- As e Lucullus Vin Og Matglede As, per la Svezia: Eventyr, per
ta la cerimonia di premiazione. Dopo aver firmato numerosi autografi con l'entusiasmo l'Austria: Pfleger Reisen e Prima Reisen, per la Francia: D Tours
che lo caratterizza Nino Benvenuti, assieme all'Assessore Prof. Fumagalli, ed agli spon- International e Destinea Voyages, perA la Polonia: Four Springs e
Mediteraneum, per la Germania: 91 Breitengrad - Gemeinsam
sor del torneo, hanno personalmente consegnato le coppe ed i premi a tutti i giocatori.
Schoener Reisen - Mach 2 Sports - Reisespass - Studitalia Reisen L'Assessore ha colto l'occasione per ringraziare i quattro del "Beach Volley Staff', elo- Velociped Fahrradreisen - Weinhandel Klein, per la Svizzera: Special
giandoli per la consueta perfetta organizzazione e dichiarandosi sempre disponibili a Travel Switzerland.
sostenere tali riuscite iniziative, rinnovando inoltre, l'appuntamento per l'estate 2004; dal
La vasta delegazione ha espresso un giudizio favorevole sul nostro
canto loro gli organizzatori hanno consegnato una canottiera da gioco ed una targa a paese, infatti i 23 operatori stranieri hanno trovato una giornata stupenricordo dell'evento sia al pugile triestino sia all'Avvocato Giorgio Maccaroni che ha fatto da che ha consentito loro di godere e apprezzare la potenziale ospitalità
da tramite per la presenza dello sportivo. A conclusione del pomeriggio il pugile è stato turistica di Montefiascone e dintorni e quello che può offrire in ogni stapoi "preso in consegna" dall'Assessore Fumagalli il quale nei due giorni successivi lo ha gione agli stranieri. Mi auguro, dice l'Assessore Fumagalli, che l'evento
guidato alla scoperta delle tante iniziative promosse dall'Amministrazione in occasione descritto contribuisca ad incrementare ancora di più i flussi turistici
della 45a Edizione della Fiera del Vino. Grazie.
verso il nostro territorio, migliorando la commercializzazione dei nostri
Associazione sportiva Volley '88 Beach Volley Staff prodotti tipici in Europa.
1956 n° 2. Con Legge Regionale n. 32 del 20 marzo 1975, tutti i comuni del
Lazio sono obbligati alla formazione del Piano Regolatore, così anche il comune
di Montefiascone. Il Piano Regolatore Generale, redatto dall'Arch. Bonelli, viene
adottato dal comune in data 17.04.1970; approvato dalla Regione Lazio con deliberazione del 18 luglio 1975, n.2799 e pubblicato sul Bollettino Ufficiale della
Egregio direttore del giornale "La Voce", argomento scottante, in questi ultimi
Regione Lazio n.29 del 20.10.1975.
tempi, è il Plano Regolatore che avrebbe avuto II merito di "assetto del territorio".
Fanno parte del P.R.G. il Regolamento Edilizio e le Norme di attuazione.
Se lei mi permette, proverei ad illustrare la normativa che regola l'assetto del terIl Regolamento edilizio viene approvato con deliberazione consiliare n. 25,
ritorio e leggi e regolamenti in materia urbanistica, in grandi linee.
del 29 ottobre 1970, approvato dal G.P.A. di Viterbo nella seduta del 28.06.71
Nel 1870 è stata proclamata l'unione d'Italia. Nel 1970, con la formazione
comprendente anche le Norme di attuazione, dalla Regione Lazio in data
delle Regioni, è stata proclamata la divisione d'Italia. L'unione fa la forza. Dividi
28.01.74 parere favorevole e in data 27.7.73 le Norme di attuazione, dopo alcued impera.
ne modifiche e controdeduzioni. La Regione Lazio, per dare una mano al
Dal 1970 la Regione Lazio si è prodigata a creare uffici funzionali attinenti
alla sua programmazione e pianificazione territoriale, all'attività di delegazione Comune di Montefiascone ed aiutarlo a meglio proteggere e salvaguardare il teragli enti locali e alla legge sulla procedura della pianificazione, e alla recentissi- ritorio e l'ambiente ha inviato allo stesso Comune dei grafici in scala 1:10.000 e
ma legge di regolamentazione della determinazione della sanzione pecuniaria in 1:2.000. Il Piano Regolatore del Comune viene pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale della Repubblica Italiana in data 18.10.75, n.277.
relazione al danno ambientale.
Nel 1980, il 25 settembre, con deliberazione della giunta regionale n.5215, al
La Regione Lazio ha voluto dare una "risposta alle rilevanti problematiche
dell"'assetto territoriale, istituzionale e ambientale" in applicazione della copiosa comune di Montefiascone viene approvata la "Variante generale al vigente piano
ed innovativa legislazione nazionale, riguardante iappofondimento della normati-regolatore generale", che viene pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione
va, più propriamente urbanistica, relativa a questioni specifiche quali, ad esem- Lazio in data 10.04.81, n.10.
Il Piano Regolatore, per meglio utilizzare il territorio, divide lo stesso in:
pio, 'le coste dei mari e dei laghi, i piani per gli insediamenti produttivi, i campeggi, le norme per le aree con vincoli urbanistici divenuti inefficaci, la difesa del 1) Zone Residenziali:
suolo, la disciplina delle autorizzazioni secondo la legge sulla protezione delle A - Centro storico - Restauro conservativo;
bellezze naturali del 1939, la tutela del patrimonio edilizio ed urbanistico, ed altro B1 e B2 - Completamento;
ancora" (Adriano Redler Assessore all'Urbanistica, assetto del Territorio e Tutela B3 e B4 - Ristrutturazione;
C1, C2 e C3 - Espansione residenziale;
Ambientale, 1993).
Il Comune di Montefiascone, Provincia di Viterbo, risulta incluso nel 2° elen- C4 - Espansione residenziale turistica.
(segue a pag. 17)
co dei Comuni obbligati alla formazione del P.R.G., approvato con D.l. 1° marzo
Montefiascone,
09.04.2003
Piano Regolatore!?
pag. 16
LA VOCE - n° 10 - Ottobre 2003
INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO
DELLA ROCCA DEI PAPI
Soprattutto nel periodo estivo molti sono i visitatori che si recano alla Rocca dei Papi sia per II
suo valore storico monumentale sia per respirare un sorso d'aria pura e trovare quel refrigerio
che il caldo afoso ci ha spinto e ci spinge a cercare. Quanto è apparso agli occhi dei visitatori è
certamente una bellezza unica specialmente per il panorama in cui la vista si perde fino all'orizzonte dopo aver attraversato campi, la valle ed il lago.
Certamente però la vista è turbata dalla moltitudine di antenne che ogni giorno aumentano ed
hanno invaso ogni punto della rocca stessa.
Ora è stato preso d'assalto lo stesso torrino del palazzo pontificio sul quale nuove antenne fanno
bella mostra di se. L'inquinamento provocato dalle onde elettromagnetiche è in continua crescita
e la rocca comincia a perdere la sua naturale e genuina salubrità.
Gravità che diviene preoccupante e al limite della legalità costituzionale se si considera in relazione al fatto che della salute degli utenti della rocca nessuno se ne cura. Il settore sanità ed il
nuovo concetto di prevenzione abbinato all'aspetto sicurezza e tutela della salute pubblica come
recita la stessa Costituzione della Repubblica Italiana, viene completamente ignorato ed offeso.
Coloro che si recano ora alla Rocca sicuramente più che fare buon rifornimento d'ossigeno,
fanno buon rifornimento di radiazioni di ogni tipo. Eppure ormai ogni paese, la stessa città di
Roma è sotto pulizia da questi micidiali strumenti della tecnologia moderna, lo stesso Monte
Mario è sotto pulizia. Come mai l'Amministrazione falisca seguita a rilasciare permessi? Esiste
qualche problema al di sopra della salute dei cittadini? Il diritto alla vita ed alla salute è prioritario
ad ogni struttura sia pubblica che militare che d'interesse strategico per qualunque fine.
Sarebbe molto grave che tali presenze d'antenne fossero abusive e l'Amministrazione, con il suo
silenzio, suffragasse tale abusivismo. Verrebbe da pensare che sotto sotto ci possano essere
interessi di altro genere. Non si deve poi dimenticare che su un monumento storico e d'interesse
nazionale ed europeo, le antenne della tecnologia moderna sono un pugno all'occhio ed un elemento di turbamento stilistico ed artistico. Rimane vera una cosa: in questo campo
l'Amministrazione guidata dal sindaco Mario Trapè e dal vice sindaco Paradiso, che è responsabile tra l'altro del settore cultura, lascia molto a desiderare. L'Amministrazione falisca perde così
un'occasione per far star meglio Montefiascone, i suoi abitanti ed i turisti che lo vengono a visitare portando ricchezza economica.
Pietro Brigliozzi
IL LEO CLUB ORGANIZZA
UN TORNEO DI BEACH-VOLLEY
Il neonato Leo Club Montefiascone Voltumnia "è sceso subito in campo" organizzando il
primo torneo di beach-volley.
Torneo con venti giovani coppie miste disputato nei primi giorni del mese di agosto presso
il Kornos Bar, sulla spiaggia del lungolago di Montefiascone.
Il torneo ha visto la partecipazione di numerosi giovani che hanno seguito con entusiasmo
gli incontri. Vincitori sono risultati Paolo Minciotti e Alessandra Baldo mentre al secondo e
terzo posto si sono posizionate rispettivamente le coppie Vittori-Bertuccini e MedoriRebecchini.
Il ricavato del torneo verrà totalmente devoluto ad associazioni di beneficenza così come
è nello spirito del Leo Club.
Leonardo Ricci
L'ESPERIENZA DEL DOLORE
Quando parliamo di dolore, di solito le persone pensano al
dolore fisico, al male del corpo. C'è però anche un dolore che
non è soltanto fisico, ma che è molto più profondo. Pensiamo
ad esempio al dolore per la malattia o la perdita di una persona cara o al dolore per il crollo di un progetto a cui tenevamo
molto e su cui molto abbiamo puntato.
Il dolore può essere sentimento di infelicità che non dipende
da traumi fisici ma da emozioni e sofferenze interiori. Questa
sofferenza profonda non può essere sedata con farmaci, perché è un dolore "dentro", un dolore nel nostro intimo che coinvolge anche il nostro corpo e rivela tutta la nostra fragilità.
Il male che si sente dentro, talvolta può essere anche più
doloroso del male fisico e segnare per sempre la nostra vita.
E' una sofferenza spietata che ci fa rendere conto che nulla è
più come prima, si entra in un tunnel di cui non vediamo la
fine, un deserto senza limiti. Come le cicatrici fisiche possono
lasciare il segno per tutta la vita, così avviene per molte cicatrici emotive.
L'avvento della sofferenza offusca la gioia, abbatte il morale,
fa crollare le certezze. Il futuro appare incerto, sembra non
esistano vie d'uscita. Lo sconforto s'impossessa della persona e, come un ladro, le ruba le sue aspettative per il futuro;
sogni e speranze sembrano svanire come una bolla di sapone. Tutto ciò vale per il dolore sia fisico che interiore. Anche
perché le due facce del dolore sono strettamente collegate.
Chi è afflitto nel corpo lo è anche nello spirito. Chi è ferito
nello spirito perde la capacità di sfruttare adeguatamente il
suo corpo.
In simili situazioni si può parlare giustamente di dolore "totale", cioè il dolore lacerante che tocca la persona nella sua
globalità. Tristezza e angoscia, amarezza e delusione, ansia.
Questi alcuni ingredienti malefici della sofferenza che si prova
quanto l'intera persona è coinvolta in disagi di vario tipo: il
"dentro" non si può curare semplicemente con medicine miracolose. Le medicine del "dentro" non sono ancora in vendita.
Chi è affranto ha bisogno di vero conforto, non di banalità e
frasi stereotipate. Tutti abbiamo udito che "il tempo è un gran
medico", ma chi, affranto dai propri problemi, è confortato da
questo pensiero quando vive il suo dramma?
Abbiamo bisogno di avere vicino persone vere e sensibili che
capiscano i nostri sentimenti, ci sappiano ascoltare con
pazienza e comprensione, sappiano essere rassicuranti e si
rendano disponibili prendendo l'iniziativa, dando aiuto pratico
e necessario, aiuto morale con tutto il cuore e, qualche volta,
sarebbe sufficiente chiedere a chi soffre semplicemente e
solo: "come stai?".
Goffredo Balestra
INFORMAVIS
PROPOSTA
Professionisti, imprenditori, agricoltori, uomini di cultura, artigiani, commercianti e semplici cittadini sembrano condividere l'ipotesi
di candidare a sindaco per il 2004 l'On.
MACCANICO alla personalità istituzionale di
fama nazionale ed internazionale, oppure il
Dr. Domenico Cempella, manager di caratura internazionale ultimamente
già
Amministratore delegato ALITALIA.
Tali candidature non soltanto darebbero
lustro al nostro paesello, ma farebbero fare
a Montefiascone quel salto di qualità che
merita e che la stragrande maggioranza dei
cittadini attende da troppi anni.
I nostri politici sono persone per bene e
quello che hanno potuto dare hanno dato
ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Le
candidature dell'On. Maccanico o del Dr.
Cempella rappresentano al momento, l'unica
speranza di una svolta politica, economica,
istituzionale e sociale.
A noi montefiasconesi raccogliere la sfida: o
si cambia registro o accontentiamoci dello
scapicollatoro del Rojano.
Grazie.
Luigi Leonetti
PICCOLO CAFFÉ'
Un locale modesto, senza pretese, è in
contrasto con la torre dell'orologio. Essa lo
addolcisce con il rintocco metallico dell'ora
che va.
Momenti sereni che si ritrovano ad ogni
estate. E' un punto d'incontro, la sosta piacevole per un aperitivo, si commenta di
sport, di politica, del vivere comune. Siede
lo straniero, guardando ammirato la piccola
piazza, la vecchia fontana, il volare dei piccioni. Siede il professionista per un incontro
di lavoro e sosta la signora che fa scorrere
le ore della sua vacanza.
Grazie piccolo caffè di provincia per la
serenità che dai a me che vengo dal turbinio della grande città. A te ritorno per
incontrare le amiche ed un velo di tristezza
poi, in una stretta di mano, d'un arrivederci.
Passerà un anno, ed in un'estate nuova,
ricomincerà la mia vacanza.
E zampillerà ancora la fontana, e voleranno
ancora i piccioni intrecciando intorno, festosi disegni. Siederanno ancora i vecchi sulla
piazza e suoneranno ancora le ore, giorno
dopo giorno a scandire il nostro vivere.
Giuliana Lampani
L'avis ha come "compito" diffondere e stimolare la CULTURA DEL DONO DEL SANGUE, e per far fronte a tutto questo, si è dotata di una struttura organizzata formata da
volontari; struttura che abbiamo anche nella nostra cara
Montefiascone. La sede della sezione è in Via Bixio n.6
(accanto alla Pretura) ed è aperta al pubblico dal lunedì al
venerdì con orario 10,00-12,30 e 17,00-19,00 n. tel.
0761826288; l'apertura in giorni e orari prestabiliti è stato
possibile grazie al CESV (Centro Servizi Volontariato) che
ha assegnato alla nostra sezione tre ragazze, peraltro di
Montefiascone (Donatella, Fabiana e Simona) e collaboreranno per circa un anno.
Per le donazioni di SANGUE INTERO o di PLASMA ci si
deve recare presso l'ospedale, dove è sito il Centro Fisso
di Prelievo avis, l'ingresso è quello vecchio sulla Verentana
dove ci sono le scalette; il Centro Fisso di Prelievo è attivo
il PRIMO e TERZO GIOVEDÌ' di ogni mese con orario
08,00-10,30; per donare il plasma ci si deve prenotare,
prenotazione che serve ad evitare al donatore un'attesa un
po' più lunga. La struttura è tenuta in piedi da una base
indispensabile: I DONATORI e LE DONATRICI DI SANGUE; ed è "guidata" da un direttivo formato da un
Presidente, un Vice Presidente, un Segretario, un
Amministratore ed alcuni Consiglieri.
RICORDATE... DONARE IL FLUIDO DELLA VITA E' GIUSTO E DOVEROSO.
Per la sez. avis Montefiascone
Carlo GIANVINCENZI
pag. 17
LA VOCE - n° 9 -Settembre2003
RUBRICA
DEI MESTIERI
E COSE
ANTICHE
DEL COLLE
FALISCO
R i c o r d i e r i c e t t e d i n o n n a O r l a n d o (tel. Q761.827Q37)
Ricette semplici, ma utili, per tutte le stagioni.
A cura di Impero Gìanlorenzo
Le
Castagne
Mia nonna "Orlandina", curandosi con le
castagne, è vissuta fino all'età di 94 anni.
Le castagne per la loro ricchezza in zuccheri, grassi, proteine, vitamine e
sali minerali, ed il loro
grande valore calorico,
sono
estremamente
nutrienti e curative, anche per
la mente. Ottime per le persone anemiche, anziani,
bambini e convalescenti,
curative per varici ed emorroidi, combattono i reumatismi e, soprattutto, l'invecchiamento della pelle, che
resta liscia e morbida.
La castagna è il frutto dell'albero di castagno (Castanea sativa), che
si può ritenere sacro per i suoi frutti e il suo legno. Prima dell'arrivo della
patata, rappresentava la principale fonte di alimentazione del periodo
invernale. I marroni cotti e la farina di castagne erano ritenuti alimento di
base.
La tradizione narra che anticamente i castagneti della valle erano
così folti e i castagni secolari erano così grossi e frondosi che anche a
mezzogiorno era buio. Tanto che, per secoli, le pendici della valle del
lago erano chiamate "la zona dei castagneti". Ancor oggi alla valle del
lago esistono strade ombreggiate da castagni secolari che attraversarli
destano meraviglia ed invitano il viandante e contadino a sedersi e riposarsi un poco, come rifugio, e per rinfrescarsi, dal cocente sole estivo. I
sentieri per attraversare i castagneti erano talmente stretti e tortuosi da
sembrare dei labirinti. Secondo un'antichissima leggenda dei castagneti
della valle, sul costone meridionale, vicino alla chiesa di Montedoro,
vegetava un secolare castagno che dai ricci della sua frondosa chioma
cadevano castagne tutto l'anno.
Un tempo, la raccolta autunnale delle castagne coinvolgeva tutta la
famiglia perché non un solo frutto doveva andare perduto. Dalla cura e
dall'attenzione con cui questo lavoro veniva compiuto, dipendeva l'alimentazione nei lunghi mesi invernali. Essiccate al calore in appositi locali e conservate per una successiva e lenta cottura, erano ingredienti di
una minestra di legumi, di una zuppa di latte, o di un più gustoso secondo con lo zampino e le cotiche del maiale. Macinate e trasformate in farina diventavano ingrediente di pane, paste e piccoli dolcetti. E con gli
scarti si allevavano non pochi animali domestici: ci mangiavano i maiali,
le galline e anche i bovini. Insomma, erano un elemento fondamentale
nell'economia di una casa, un dono gratuito della natura di cui è bello
riscoprire l'importanza.
Quante cose e quante ricette si possono fare con le castagne: ricette
povere e ricette di piatti ricchi e golosi come dolci e gelati. Provate a leggere quante ricette si riescono a fare con questo frutto autunnale raccolto nei castagneti sulle pendici della valle del lago che lambiscono la cima
del colle falisco, spingendosi fino sotto il piazzale del belvedere di
Borgheriglia e la soprastante Rocca dei Papi con il piazzale Urbano V.
Piatti a base di farina di castagne
Le tagliatelle, frittelle, torte di castagnaccio, polenta di castagnaccio,
marronata o marmellata di castagne.
Il consumo delle castagne ha sfamato intere popolazioni durante le
guerre, le carestie, anche in tempi recenti, ha permesso la sopravvivenza a fasce di popolazioni "deboli". La farina di castagne era la materia
prima per molti piatti tipici che potrebbero essere riscoperti ai fini culinari
anche nelle migliori ristorazioni.
(da pag. 15)
2) Zone per attività artigiane ed industriali:
D1 - Lottizzazioni per attività artigiane;
D2 - Lottizzazione industriale di tipo manufatturiero.
3) Zona Agricola:
E1 - agricola normale;
E2 - agricola di particolare valore ambientale e paesistico.
4) Zone per Servizi:
F1 - Servizi pubblici territoriali;
F2 - Servizi pubblici locali;
F3 - Parco pubblico locale e verde di arredo urbano.
5) Zone per il turismo:
H1 - zone a carattere agro-turistico
H2 - Attrezzature pubbliche a carattere temporaneo.
6) Zone di rispetto:
Rispetto stradale
Piatti a base di
castagne o marroni
Castagne arrostite o bruciate,
C a s t a g n e lessate o bollite a
v a p o r e , Risotto di c a s t a g n e ,
Fagiano alle castagne, Cappone
ripieno, Oca alle castagne, Dolce
di castagne, Verdura di castagne, Marroni canditi, Passato di
castagne.
Piatti a base di passato di castagne
Zuppa di castagne, Cipolle farcite: castagne e funghi, Frittata di
castagne, Passato di castagne al latte, Crocchette di castagne alla vaniglia, Pane e dolce di castagne, Dolce "Monte Bianco", Torta di castagne,
Strudel di castagne, Gelato di castagne, Marmellata di castagne (marronata).
Piatti con castagne secche
Castagne al latte, Castagne al vino, Arrosto di maiale con castagne.
Ricette povere dei Monti Cimini
Castagnaccio, Pasta e ceci con castagne, Semifreddo di castagnaccio.
Ed ora vi propongo tre tipiche ricette del
colle falisco fatte con le castagne che ogni
donna può fare in cinque minuti, in qualsiasi
cucina nel rispetto della tradizione:
• tradizionale Minestra della vigilia di
Natale di pasta e ceci con castagne
• castagnaccio
• torta "semifredda" di castagne
» Minestra di pasta e ceci con castagne
Mettere a bagno 500 grammi di ceci, farli bollire e conservare l'acqua
di cottura da aggiungere al soffritto di cipolla, aglio, carota ed una costa
di sedano, a cui si aggiunge del pomodoro e una manciata di castagne
secche messe in ammollo. Far bollire per 1 ora e poi cuocervi la pasta.
• Castagnaccio:
500 grammi di farina di castagne, uva sultanina messa in ammollo in
acqua tiepida, pinoli, 1/2 chilo di zucchero e un pizzico di sale. Impastare
con acqua e una spruzzatina d'olio extra vergine d'oliva. Stendere l'impasto in una teglia untata con olio e un pizzico di rosmarino o finocchio.
Mettere al forno per una mezz'ora.
» Torta "semifredda" di castagne:
2 Kg di castagne, 1 pacchetto di cacao magro, 1/2 Kg. di zucchero, 1
uovo, 2 etti di burro, 1 etto di cedro candito, marmellata di ciliegie (quanto basta). Lessare le castagne sbucciate, pelarle passarle al setaccio
come si fa con le patate per preparare gli gnocchi, aggiungere lo zucchero ed il cacao. Fondere il burro a fuoco lento sbattendolo bene con 2
cucchiai di zucchero insieme ad un tuorlo d'uovo lessato e tritato aggiungendo un biccherino di liquore forte di vostro gradimento.
Stendere la pasta di castagne sullo strofinaccio di tela umido, versarvi sopra il burro fuso e spalmarlo bene, disporre sopra la marmellata ed
il cedro candito. Avvolgere il tutto come un fagotto, decorare a piacere e
mettere poi in frigo per qualche ora.
Rispetto ferroviario
Rispetto cimiteriale.
Nel mese di ottobre dell'anno 2001, e precisamente il 16, dopo una esposizione per il pubblico di
circa tre mesi nella Sala Consiliare, il Comune adotta
un nuovo Piano Regolatore, redatto dall'lng. Arch.
Portoghesi, ma ancora non approvato dalla Regione
Lazio, da rilevare che il Centro Storico ha due colori,
uno chiaro ed uno rosso; chiaro il Borgonicchio (contrada Borgo Minore), Barone (contrada Prati), Via
della Viola (contrada Viola), Suffragio (Poggio delle
Felci), il resto rosso.
In data 7 aprile 2003 il Comune adotta un nuovo
piano regolatore, sempre redatto dall'lng. Arch.
Portoghesi, pubblicizzando la cosa con manifesti ed
esposizione del nuovo piano al pubblico; il Centro
Storico acquista colore meno il Suffragio che rimane
chiaro.
Chiedo al sindaco Mario Trapè:
a) quanto sono costati alla comunità tutti questi Piani
Regolatori?
b) quale benessere ha apportato al territorio, all'ambiente e alla popolazione?
c) quale miglioria al centro storico?
d) quale miglioria al traffico cittadino ed extraurbano?
e) quale miglioria al panorama che si può scorgere
da Montefiascone?
f) valeva la pena fare il Piano Regolatore, o era
meglio quando non c'era?
g) il Comune si è prodigato a rispettare questo Piano
Regolatore?
Distinti saluti.
Mezzetti Leone
pag. 18
LA VOCE - n° 10 - Ottobre 2003
Il G.D.S. Due Mondi riapre i battenti
Dopo averci allietato con
tante serate estive ed autunnali, di cui molte con il patrocinio del Comune di
Montefiascone, nelle persone
del Sindaco Mario Trapè ed il
Prof. Fernando Fumagalli,
Sandro Pacetti e Serena
Gavazzi ci propongono un
nuovo programma per i corsi
2003-2004, con corsi serali e
pomeridiani
di
Liscio,
Standard, Latino Americani e
Ballo Sociale per chi ama
divertirsi... nelle Balere, più
corsi di Moderno ed a grande
sorpresa per i più piccoli dai 4 ai 6 anni un corso tutto per loro con tante novità.
Tutto ciò avverrà in stretto contatto con la F.I.D.S. ed il CONI, visto che
Sandro e Serena (unici tecnici CONI facenti parte della commissione nazionale
di ballo) con esperienza ventennale nel settore tendono a difendere l'importanza
del corretto insegnamento, soprattutto nei bambini, visto che c'è nel settore
molta ignoranza e superficialità: difendiamoci dalle imitazioni!
In coppia o non questa nuova disciplina per i più piccoli (fisiodanzaterapia) è
divertente ed educativa. I corsi sono sia per principianti alle prime armi, fino all'agonismo vero ed al professionismo. L'insegnamento non è un hobby, bensì una
missione, che si sviluppa con amore, competenza e vera professionalità.
Due battute... dal Baseball
Montefiascone
La società sportiva Baseball Montefiascone, oltre ad essere impegnata a
livello nazionale nel Campionato di serie B, nel torneo cadetti con una squadra
composta da 15 atleti, ed
una squadra ragazzi di
14 elementi, in questo
ultimo mese ha fatto un
ulteriore sforzo, organizzando una squadra allievi per ragazzi nati negli
anni 89, 90 e 91 dalle
grandi potenzialità. Infatti
per quest'ultima categoria è stato organizzato un
torneo i giorni 6 e 7
Settembre scorsi, a cui
hanno partecipato oltre
alla nostra compagine,
anche le squadre degli
I ragazzi degli allievi di Montefiascone che hanno parteciOrioles Grosseto, del pato al Torneo Città di Montefiascone ritirano il trofeo dei
Perugia e del Viterbo.
primi classificati
Il torneo, come era
prevedibile fin dalle prime battute, ha visto grandi protagonisti i nostri ragazzi che
sono arrivati in finale contro il Grosseto, ed dopo un avvincente incontro li ha
visti trionfatori del torneo, avendo battuto la squadra toscana con il punteggio di
6 a 3.
Questi i ragazzi partecipanti, e vincitori del torneo: BENDIA Alessandro,
CAPEZZALI Claudio, CECCARELLI Marco, CHIARA Riccardo, FUCITO
Vincenzo, MANZI Riccardo, OLIMPIERI Manuel, PASTORI Mirko, ROSATI
Federico, SESTITO Francesco, SESTITO Tiziano, TEODORI Alessio, TOFANICCHIO Lorenzo, TAMANTINI Luca. La bella prestazione della squadra falisca
è stata completata dal premio quale miglior lanciatore andato al nostro CAPEZZALI Claudio.
Anche questo evento sportivo è stato possibile grazie all'impegno ed al lavoro dei Dirigenti della Società, che ha visto il ritorno all'impegno attivo all'interno
della società dell'ex presidente BALLAROTTO Roberto con la moglie Valeria,
oltra alla continua e costante collaborazione degli altri dirigenti quali: CECCARELLI Luigi e della moglie Paola, SESTITO Luigi e della consorte BALLAROTTO Maria Grazia, BENDIA Leonardo e la moglie Delia, TAMANTINI Mauro e la
consorte Carla, e tutti gli altri genitori-collaboratori impegnati costantemente a far
si che tutta l'organizzazione funzionasse come previsto. Stesso discorso per gli
atleti della categoria ragazzi, che hanno disputato un ottimo torneo a Pesaro, nei
primi giorni del mese di Settembre; infatti i nostri piccoli campioni si sono presentati subito alla grande avendo battuto la quotatissima squadra dei ragazzi americani di stanza presso la base NATO di Aviano, per classificarsi infine al terzo
posto assoluto, con solo una partita persa su sei disputate.
La squadra maggiore invece, viaggia verso porti tranquilli alternando ottime
partite, come quelle vinte in casa del THUNDERS Salerno, ad incontri più incolori, come le partite perse in casa contro i PEONES Nettuno. Ma il campionato va
verso la fase finale e la posizione di assoluta tranquillità dei nostri atleti consente
anche di avere piccoli momenti di sbandamento.
Il tutto in preparazione della disputa del prossimo campionato di serie B, che
vedrà sicuramente ancora una volta, i nostri ragazzi protagonisti, con la voglia di
vincere per essere sicuri di passare alla fatidica serie A2.
Mauro TOF.
Enoteca Provinciale di Viterbo
E' stata inaugurata il giorno 9 Agosto nel salone ipogeo della Rocca dei Papi
di Montefiascone l'Enoteca Provinciale di Viterbo fortemente voluta dal Sindaco
Mario Trapè e finanziata dal Presidente della Provincia di Viterbo, On. Giulio
Marini. L'Architetto Paolo Mezzetti ha progettato e curato la realizzazione degli
arredi facendone omaggio all'Amministrazione Comunale.
Le opere in legno sono state eseguite dallo Zoo di Legno di Catia e Renato
Roncella. Il design dell'arredo pur nella sua essenzialità e linearità, tiene
conto dell'ambiente esistente attraverso una
attenta scelta dei materiali,
della forma e del colore,
evitando contrasti di tipo
formale.
Gli espositori sono
pensati come semplici cornici dal fondo trasparente,
al cui interno si collocano
le bottiglie delle aziende
produttrici con il proprio
logo identificativo serigrafato su una lastra di cristallo di forma pentagonale quale reminiscenza delle nicchie medievali a cappuccina.
Il legno naturale, trattato con due diverse tonalità di colore, si richiama all'uso di antichi tavolati sui quali venivano raggruppate le bottiglie d'annata fino a
pochi anni addietro. L'uso del rame, in quanto elemento prezioso fin dall'antichità, arricchisce gli espositori. Il sistema di illuminazione, in aggiunta a quello
esistente nella sala, è costituito da microspot che consentono l'individuazione e
la scelta dei singoli prodotti. Il tavolo bancone, di metri sei di lunghezza, posizionato nel lato corto della sala e costituito da due blocchi speculari aggregagli, è
stato pensato per un uso più versatile in funzione di manifestazioni di tipo diverso, dalla presentazione e degustazione dei prodotti, ai convegni, alle rassegne
librarie e quant'altro.
Il bancone stesso in sintonia con gli espositori, è costituito da fasce orizzontali di legno con inserti in rame. La comunione di intenti con la committenza, la
libertà d'espressione concessa, la capacità operativa dell'esecutore materiale e
la sua disponibilità a recepire le direttive del progettista, hanno consentito la realizzazione di un'opera integrata con l'ambiente storico esistente sulla base di un
unico processo evolutivo, essendo lo stesso Architetto il progettista dell'arredo e
del recupero architettonico della Rocca.
AS.VO.M. di Protezione Civile
L'estate che ormai volge al termine ha visto, come di consueto, i volontari
dell'AS.VO.M. Protezione Civile, impegnati nelle molteplici esigenze che si sono
presentate. E' ormai consuetudine sentire le sirene dei mezzi di soccorso che si
portano sul luogo degli incendi, il fatto non costituisce più motivo di curiosità sia
perché si ripete ogni anno, sia anche perché quest'estate "caldissima" e secca
ha determinato l'insorgere di numerosissimi incendi che sono anche giunti a
minacciare le stesse case dei nostri concittadini. Quest'estate però ha visto
un'impegnativa novità. I volontari si sono "fatti in quattro" ed hanno dato corpo al
servizio sanitario per l'assistenza ed il trasporto di disabili, anziani con difficoltà di
deambulazione, e persone sole bisognose d'aiuto.
Molti avranno visto un nuovo mezzo dell'associazione girare per le vie cittadine trasportando persone in carrozzella nei luoghi di cura, per visite specialistiche
oppure per fare terapia; ma anche il solo mezzo con i volontari che portava le
necessarie medicine od anche quella spesa essenziale che molti concittadini non
erano in grado, per ovvi motivi sanitari legati ed aggravati dalle alte temperature,
di fare autonomamente.
In tempi ove anche l'aria che si respira ha un costo, questi servizi sono stati
svolti COMPLETAMENTE GRATUITI, con la dedizione e lo spirito di servizio che
anima i molti volontari giovani e meno giovani e che in ogni modo auspichiamo
divengano sempre più numerosi. Siamo fermamente convinti che non ci sia gioia
più grande che donare l'unico bene che ciascuno ha e che non è riproducibile, il
proprio tempo, per servire i meno fortunati di noi. L'amministrazione comunale
sempre più sensibile ai benefici della collettività può ricevere con un serio e
attento utilizzo dei volontari, ha anche in tale circostanza dato il suo fattivo apporto in suggerimenti, proposte e linee d'indirizzo, che sono giunte gradite quanto
auspicate.
I risultati sono stati così soddisfacenti, nonostante molti non erano a conoscenza di poter beneficiare di questo servizio, oppure se lo erano, con la naturale
ed istintiva diffidenza aspettavano di vedere come andava, possiamo serenamente comunicare che l'esperimento avviato diviene servizio, ovviamente, salvo
per situazioni veramente particolari, limitandolo al trasporto dei concittadini che
vivendo da soli non possono avere congiunti che li trasportino a fare quanto
necessita per il loro mantenimento in buona salute.
Per attivare e prenotare il servizio questi sono i numeri da chiamare:
Responsabile servizio disabili cellulare 3203878161.
Rammentiamo che per tutte le esigenze riguardanti, la PROTEZIONE CIVILE
nel comune di Montefiascone, si può chiamare la sala operativa COI-COC al
numero 0761826994 in tutte le ore ed in tutti i giorni, festivi compresi.
Il Presidente
Piani Tonino
LA VOCE - n° 9 -Settembre2003
L I T U R G I A
Avanzando nella lettura della costituzione Sacrosanctum Concilium al capitolo terzo
troviamo descritta tutta la problematica riguardante la riforma della liturgia con particolare riferimento ai testi liturgici ed ai riti che si compiono tenendo conto che le sante
realtà, da essi significate, siano espresse sempre in più in modo chiaro affinché il
popolo cristiano possa capirne più facilmente il senso e poter partecipare ad essi con
una celebrazione piena, attiva e comunitaria.
Qui cogliamo il vero senso del comportamento e la responsabilità con la quale ogni
fedele deve partecipare alle celebrazioni liturgiche ed al tempo stesso emerge chiaro
l'Invito ad una stesura dei testi liturgici impostata sulla semplicità, la fedeltà alla realtà
divine che vengono trattate ed illustrate.
In questo contesto la costituzione conciliare stabilisce che tutta questa materia è
esclusivo compito della Chiesa intesa come Sede Apostolica e del Vescovo che poi
sfocia nelle competenze delle Conferenze Episcopali legittimamente costituite. La
costituzione conclude: nessun altro, assolutamente, anche se sacerdote, osi, di propria iniziativa, aggiungere, togliere o mutare alcunché in materia liturgica.
E' chiaro in queste poche r ighe la volontà dei padri conciliari di mantenere l'unità della
liturgia e la sua uniformità in tutta la Chiesa per cui diviene elemento di comunione
spirituale in tutti i popoli di Dio. La celebrazione dei sacramenti è uguale in tutta la
Chiesa, come pure la lettura dei testi specifica nella celebrazione del singolo sacramento. I fedeli presenti alla messa delle otto a Parigi sono in comunione con quelli che
celebrano la S. Messa alle 8 in Montefiascone. In tutte e due le chiese si leggono le
stesse letture, si dicono le stesse preghiere, si fa la spiegazione dello stesso vangelo
si realizza così quell'unità spirituale di cui si parla nella nostra religione cristiana.
In questo discorso di revisione i padri conciliari hanno indicato due strade sulle quali
muoversi: da una parte la ricerca e l'investigazione teologica, dall'altra l'attenzione a
non introdurre elementi che non siano veramente utili alla maggiore comprensione
dell'evento che si celebra. In questo contesto dunque va presa in considerazione al
primo posto la Sacra Scrittura dalla quale si prendono le letture ed i salmi da cantare.
Dai principi del Vecchio e del Nuovo Testamento vengono presi i motivi per formulare
preghiere, inni liturgici e gli stessi gesti che si compiono durante le celebrazioni.
Recitare il Pater Noster con le braccia aperte ed il palmo della mano rivolto verso l'alto
è la stessa posizione con la quale Mosè pregò sul monte, è la stessa posizione con la
quale pregò Giosuè per la vittoria del popolo d'Israele. E' la posizione che significa al
tempo stesso supplica verso Dio Padre e disposizione a ricevere il perdono, la grazia
da Dio Padre.
Pietro Brigliozzi
Le sorelle
Morettini
Meravigliose le due sorelline:
Chiara di 4 anni abbraccia
Anna Elisa di a p p e n a un
mese e mezzo.
Sono le due eredi di Germano
Morettini e di Paola Carloni,
la vera ricchezza di casa, per
cui vale la pena vivere "per
loro". Congratulazioni!
Una simpatica letterin
Gent.mo Direttore,
mi piacerebbe che ricordasse sulla
"Voce", che in famiglia leggiamo tutti
da anni, che i miei genitori,
C a s t e l l a n i O t t a v i o e Maurizi
Zelmira, hanno festeggiato il 40°
anniversario di matrimonio (4.09.63).
Nella foto, scattata da Morano, ci
sono gli sposi, la figlia Valentina con
il marito Domenico e le nipotine
Nicoletta e Federica, il figlio minore Daniele con la fidanzata Stefania.
Le rinnovo i complimenti per il suo giornale e la saluto cordialmente.
Valentina Castellani
DURANTINI UMBERTO
17.6.1924 - 5.8.2003
Caro nonno, il 5 Agosto sei venuto a mancare all'affetto dei tuoi cari, te ne sei andato
in silenzio e con dignità, proprio come è
stata la tua vita dedicata al lavoro e alla
famiglia.
Tu ora sei nella pace di Dio e rimarrai sempre vivo nel ricordo di coloro che ti hanno
conosciuto ed amato.
I tuoi cari.
pag. 19
ADOLESCENZA A RISCHIO
L'adolescenza non è semplicemente preparazione alla maturità adulta ma un periodo di transizione, ove avvengono processi mentali di
trasformazione complessi e delicati che essi stessi comportano un
rischio elevato per l'insorgere di problemi/disagi psicologici di varia
natura. Il ragazzo deve essere in grado di sapersi collocare all'interno
della società, di chiarire i propri obiettivi, le aspirazioni, comprendere
le proprie capacità, i cambiamenti personali e poter così arrivare a
scegliere ciò che più desidera. L'età biologica di un adolescente è
superiore rispetto al passato ciò è determinato dall'ambiente, dalla
società: es. televisione, uso computer, telefonini, videogiochi.
Sicuramente la fase adolescenziale attraversa periodi di disagio,
dovuti da cambiamenti sociali, ambientali, familiari, scolastici.
L'ambiente infatti alimenta pensieri che si possono definire negativi e
ciò porta all'instaurarsi del disadattamento inteso come malessere diffuso e momentaneamente incapacità di rispondere alle richieste della
famiglia, della scuola, dell'ambiente in genere. In questa fase l'immediata osservazione del disagio e il suo corretto trattamento consentirebbe la risoluzione, mentre spesso la famiglia si arrende all'apparente richiesta di autonomia dell'adolescente, convinta che con il tempo
passerà.
La scuola invece predilige l'istruzione all'osservazione della persona
e al suo modo di affrontare i problemi. Infine i coetanei non hanno gli
strumenti adatti ad offrire soluzioni, perché spesso offrono modelli
squilibrati da imitare, anche se i ragazzi relegano alla famiglia un
ruolo più marginale e prediligono il gruppo di amici. Il gruppo permette di pensare meno, di far pensare il gruppo al proprio posto, così ci si
sente più forti ma meno responsabili.
Per cui coloro che si ribellano alle regole ad es. della famiglia, vanno
alla ricerca di ambienti o compagnie trasgressive. In sintesi l'obiettivo
dell'educazione "non è istruire ma educare", facendo si che l'adolescente sia in grado di superare i problemi o le proprie difficoltà con
l'aiuto da parte dell'ambiente che lo circonda.
"La famiglia deve imparare a comunicare".
Dott. Stefania Rossi
Psicologa
Blera festeggia ì 4 0 anni di sacerdozio di
D. Virginio Manzi
D. Virginio, dopo essere
stato per diversi anni coadiutore a Marta, è partito
missionario
per
l'Argentina. Ritornato è
stato per circa 4 anni coadiutore di S. Margherita,
poi parroco a Sipicciano e
quindi a Blera, dove risiede attualmente.
A D. Virginio, uno dei
diversi sacerdoti usciti
dalla p a r r o c c h i a di S.
Margherita, formuliamo i
nostri auguri più belli per
un lungo e fecondo apostolato portato avanti
sempre con l'entusiasmo d'un giovane sacerdote.
Ad multos annos, D. Virginio!
PERSONAGGIO
DEL MESE
Aldo
Stefanoni
e i suoi palloni.
E' il custode del
campo sportivo
da 10 anni!!
LA VOCE - n° 10 - Ottobre 2003
pag. 20
3 7 maggia 2003
Foto di gruppo...
proposta
Eccoci di nuovo, dopo tanti anni, insieme, non siamo sole ma con noi
ci sono il nostro presente e il nostro futuro.
E' stata una grande festa, una serata allegra e toccante, auguriamoci
di riviverla a breve con la stessa intensità.
Un grazie particolare a suor Luigina e ad Anna e Romeo, tutti con
grande impegno ci hanno permesso di vivere un incontro che rimarrà
nei nostri ricordi.
Sono novanta
per forza... con queste colonne!!
Festeggiato da tutti i
suoi familiari (figlia,
genero, nipoti e pronipoti) il 3 settembre
Pepponl Divo ha
compiuto NOVANTA
ANNI.
Portati ancora molto
bene di questo
passo si arriva a 100
(non poniamo limiti
alla provvidenza).
Complimenti e....
AUGURI!
1 9 4 3 - 2 0 0 3 Sessantenni!!!
Hanno fatto sul serio i ragazzi e le ragazze del 43. Una bella S. Messa alla chiesa della
Scuola Card. Salotti, celebrata da Don Domenico Bandini, poi tutti al lago al Ristorante da
Morano a rinfrescarsi e consumare un pranzo davvero eccezionale.
Alla fine della giornata una pergamena ricordo per tutti e fiori per le signore ed una promessa... di rivederci l'anno prossimo.
Gli organizzatori dicono che sicuramente ci sarà, tenetevi pronti soprattutto chi era assente.
S e m p r e in g a m b a !
E' la signora Settimia Morincasa, che ha festeggiato il
12 agosto i suoi 87 anni ben portati, basta guardarla in
fotografia: sembra una giovinetta con qualche capello
bianco! Per alcuni anni ha fatto da zia-mamma a Don
Agostino, ora vive con la figlia Cesira a Viterbo e si
prepara a festeggiare le nozze d'oro (3 ottobre) della
figlia Cesira Pezzato con Isidoro Piergentili.
Complimenti, sempre con il sorriso sulle labbra!
E' il poeta Diodato Piciollo con la moglie che festeggia i suoi 90 anni, insieme alle figlie e una
nipote, mentre altri due nipoti non sono potuti essere presenti. Una "tiratina" d'orecchie (con delicatezza!) insieme alle figlie gliela diamo anche noi mentre gli porgiamo le nostre congratulazioni,
insieme a tutta la famiglia de "La Voce".
MERITATO
Il 16 agosto anche se un pochino in ritardo, si sono presentati a
ringraziare il Signore gli sposi Franco Palumbo e Angela
Lanzi mentre II figlio Luigi si divertiva a fare il fotografo. Sono
ormai passati 25 anni da quando nella basilica di S. Flaviano si
sono uniti in matrimonio, avendo come celebrante D. Glosy
Cento.
Hanno onorato la loro unione e continueranno fino al termine
della vita. Auguroni!
PER COMODITÀ' DEI LETTORI DE "LA VOCE
Potete versare:
- sul c.c. n° 1853/76presso la Banca Cattolica
- sul c.c. n° 10/61268 presso la Cassa di Risparmio di
Montefiascone
o inviare tramite c. c. postale n. 12158010 intestato a
Parrocchia S. Margherita - 01027 Montefiascone
o consegnare ad Angelo Menghini presso il negozio in
Via S. Lucia Filippini preoccupandovi di mettere il
vostro nome per essere inseriti nella rubrica "La
Voce è grata ai suoi".
RIPOSO
Dopo quasi quarantanni di onorato ed efficiente servizio, la stimatissima collaboratrice scolastica
Anna Maria Chiodo ha lasciato le Scuole Materne ed Elementari Statali per un meritatissimo
riposo. Sincero è il rimpianto nei colleghi e nel personale scolastico, perché tutti hanno sempre
apprezzato le sue doti personali di dedizione e partecipazione al delicato lavoro di attenzione ai
bisogni dei piccoli alunni.
Ad Anna Maria Chiodo, festeggiata dal Dirigente Scolastico, dal Sindaco, dall'Assessore comunale Paradiso e dai colleghi, vada, perciò, tutta la riconoscenza degli alunni, delle loro famiglie e
degli operatori scolastici con l'augurio che la nuova vita in famiglia sia piena di altrettante soddisfazioni.
Venticinquesimo
Il giorno 14 settembre scorso Tofanicchio
Giancarlo e la consorte Cecchetti Cristina
hanno festeggiato, nella grazia del Signore, il 25°
anniversario di nozze. La cerimonia si è svolta
nella piccola e accogliente cappella di Villa
Margherita, dove di fronte a Padre Terenzio i
"novelli" sposi si sono scambiati la classica
"Fede d'Argento" con la partecipazione degli
amici più cari e dei familiari più intimi.
"Va, mangia con gioia il tuo pane, bevi il tuo vino
con cuore lieto, perché Dio ha gradito le tue
opere. In ogni tempo le tue vesti siano bianche e
il profumo non manchi sul tuo capo"
La Sacra Bibbia - Qoèlet Cap. 9-7.
di
matrimonio