Saluto alla scuola Laboratorio di umanità
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Saluto alla scuola Laboratorio di umanità
Anno XXI (XXXVI) - N° 1 0 - OTTOBRE 2003 - Via S. Lucia Filippini n° 25 - Tel. 8 2 6 0 5 0 - Montefiascone (VT) -Sped. in a.p. Legge 6 6 2 / 9 6 art. 2 - comma 2 0 / c «La Voce»- Mensile di Montefiascone - Direttore Agostino Ballarotto e - m a i l : [email protected] - Responsabile A n g e l o Gargiuli Direzione, redazione: 0 1 0 2 7 Montefiascone, Via S.L. Filippini, 25 - Tel. 8 2 6 0 5 0 - Autorizz. Tribunale di Viterbo n° 272 del 4-12-1982 Tipo-Lito «Silvio Pellico» di Marroni e C. s.n.c. - Via O. Borghesi, 3 / c - Montefiascone - Tel. e Fax: 8 2 6 2 9 7 - e-mail: [email protected] Angelus del 17 e 24 agosto L'Europa non può distaccarsi dalle sue radici cristiane Saluto alla scuola Laboratorio di umanità + Lorenzo Chiarinelli Vescovo di Viterbo La scuola riprende il suo cammino. E' un viaggio sempre entusiasmante, carico di attese, aperto al futuro. Lo è, a suo Il Continente europeo, che da due millenni "ascolta il Vangelo del modo, per i livelli più alti della istituzione regno inaugurato da Gesù" (ibid. 107), non può non lasciarsi inter(Università, scuola secondaria); lo è, in pellare da questa "novità". La fede cristiana gli ha dato forma, e modo particolare, per la scuola materna alcuni suoi valori fondamentali hanno in seguito ispirato "l'ideale democratico e i diritti umani" della modernità europea. Oltre che "un e per le elementari,, quando il processo luogo geografico", l'Europa è "un concetto prevalentemente cultura- e d u c a t i v o ha una più intensa carica di le e storico", caratterizzatosi come Continente grazie pure alla forza avventura. unificante del cristianesimo, che ha saputo integrare tra loro diversi Mi è caro porgere un caro saluto a popoli e culture (cfribid., 108). tutti gli S t u d e n t i , ai D o c e n t i , a tutto il Non si può negare che, in questi nostri tempi, l'Europa attraPersonale, evidentemente a cominciare versi una crisi di valori, ed è importante che recuperi la sua da quanti hanno responsabilità dirigenvera identità. Il processo di allargamento dell'Unione Europea ad altri Paesi non può riguardare unicamente aspetti geografici ed eco- ziali ai diversi livelli. Il saluto è anche atto di stima, nella convinzione del ruolo fondamentale della scuola nella vita delle persone e nella crescita nomici, ma deve tradursi in una rinnovata concordia di valori da esprimere nel diritto e nella vita (cfr n. 110). del Paese. Ed è, evidentemente, un fervido augurio per tutti. 17 agosto * 24 agosto Il mio pensiero va ancora una volta all'attuale processo di integrazione europea e, in particolare, al ruolo determinante delle sue istituzioni. Penso, in primo luogo, all'Unione Europea, impegnata a cercare forme nuove di apertura, incontro e collaborazione fra i suoi Stati membri. Penso, poi, al Consiglio d'Europa, con sede a Strasburgo, e all'annessa Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, che assolvono il nobile compito di realizzare l'Europa delle libertà, della giustizia e della solidarietà. Doveroso è, infine, menzionare anche l'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa che si dedica a promuovere la causa delle libertà fondamentali delle persone e delle Nazioni del Continente. Seguo nella preghiera il laborioso cammino del Trattato costituzionale dell'Unione Europea, ora allo studio dei Governi dei vari Paesi. Confido che quanti vi stanno dedicando le loro energie siano sempre mossi dalla convinzione che "un buon ordinamento della società deve radicarsi in autentici valori etici e civili, il più possibile condivisi dai cittadini" (Esort. ap. Ecclesia in Europa, 114). Da parte sua, la Chiesa Cattolica è convinta che il Vangelo di Cristo, che ha costituito elemento unificante dei popoli europei durante molti secoli, continui a rimanere ancor oggi una inesauribile fonte di spiritualità e di fraternità. Il prenderne atto torna a vantaggio di tutti e il riconoscere esplicitamente nel Trattato le radici cristiane dell'Europa diventa per il Continente la principale garanzia di futuro. Invochiamo Maria Santissima, perché faccia sì che non venga mai meno, nella costruzione dell'Europa di oggi e di domani, quell'ispirazione spirituale che è indispensabile per operare in modo autentico a servizio dell'uomo. Tale ispirazione trova nel Vangelo una sicura garanzia a vantaggio della libertà, della giustizia e della pace di tutti, credenti e non credenti. 7 /f? / — fr // * * * * * Nessuno ignora la complessità e la gravità dei problemi che accompagnano l'inizio di un anno scolastico. Lo sanno bene i Responsabili della istituzione, ma altresì le famiglie, i docenti e tutta la società civile. Non è questa la sede neppure per farne una elencazione incompleta: la collocazione dei docenti, la distribuzione degli alunni, i costi per le famiglie, gli edifici e le comunicazioni, ecc. E come sempre si aggiungono valutazioni, interpretazioni, polemiche che rendono l'atmosfera meno limpida. A tutti coloro che portano la responsabilità sento il bisogno di chiedere interventi puntuali ed efficaci, provvedimenti adeguati. Ne va non solo la funzionalità di una istituzione che è puntuale e insostituibile per la vita di una comunità. Su questo fronte non c'è convergenza di opinioni nello scenario italiano ed europeo: sono in gioco visioni antropologiche, modi di intendere la vita sociale, il s i g n i f i c a t o e il r u o l o d e l l a c u l t u r a . E n t r o q u e s t o orizz o n t e si i n s e r i s c e a n c h e il • L'onore di un primato pag. 4 p r o b l e m a d e l l a l i b e r t à di U • Gli angeli hanno un colore 5 scegliere la scuola da parte o una nazionalità?? della famiglia e la dibattuta II • Nuove tipologie di famiglia 6 q u e s t i o n e d e l l a p a r i t à , in una società pluralista. // • Gesù Cristo sorgente di speranza 7 per l'Europa Questi nodi vanno affrontati con serietà e serenità: per u • La pagina di Scapante 8 p r o b l e m i c o m p l e s s i non ci u • Reliquia di S. Margherita nell'isola di Gozo? 10 sono soluzioni semplici e II tanto meno soluzioni super• Un film sulla vita di Santa Rosa 12 S O M M A R I O ficiali, improvvisate, ideologiche. Ma le soluzioni vanno cercate, discusse, costruite solidarmente. (segue a pag. 2) • La simenta a quarto u • Piano regolatore!? II • II L'esperienza del dolore 13 15 16 LA VOCE - n° 10 - Ottobre 2003 pag. 2 * * * * * * Tra tanti problemi, però, e proprio per coglierne le radici mi pare utile almeno ritornare alla esplorazione della finalità alta, della natura stessa e della identità propria della scuola. Essa, tra le luci e le ombre, tra i successi e i fallimenti è chiamata ad essere sempre laboratorio di umanità. L'espressione potrebbe apparire retorica: non lo è perché ad essere uomini si impara, ci si educa. La crescita è un fatto biologico, l'apprendimento e la istruzione sono una conquista intellettuale: ma abbiamo bisogno di umanità. Tommaso d'Aquino definisce umanità "ciò per cui un uomo è uomo"ed è realtà più complessa delle sue singole componenti. Kant nella seconda formula del suo imperativo categorico comanda di rispettare l'umanità tanto nella propria quanto nella altrui persona, che è sempre un fine mai un mezzo. Allora crescere in umanità è crescita globale della persona: mente e cuore, corporeità e anima, libertà e responsabilità, autonomia e solidarietà. * * * * * * La scuola, nel suo significato più autentico, è laboratorio di questa umanità. C'è, certamente, bisogno di conoscenze e di competenze, di abilitazioni e di produttività: m a c'è soprattutto necessità di uomini e donne nei quali l'umanità canti la sua verità, la sua bontà, la sua bellezza. * * * * * * E' in tale prospettiva che formulo ogni migliore auspicio: a voi alunni e ai docenti. Vada con l'occasione a voi il mio saluto, Insegnanti di religione cattolica: non è secondarlo il vostro contributo con la saggezza del Libro Sacro per una umanità vera, autentica, matura. Tutti sappiate che il Vescovo con affetto e preghiera. 8 settembre 2003 vi stima e vi accompagna CALENDARIO PARROCCHIALE Buon anno a tutti i... catechisti PROSSIMA NOVENA DELL'IMMACOLATA OTTOBRE: conclusione dell'anno del Rosario, voluto dal Papa. Per questo l'invito del Papa a recitarlo e possibilmente comunitariamente in chiesa. Servirà anche come preparazione alla prossima Novena dell'Immacolata che, quest'anno, sarà portata avanti da un nostro sacerdote diocesano: D. Tito Monanni, che vogliamo ringraziare fin da ora per aver accettato l'incarico. 11 ottobre - Beato Giovanni XXIII sabato 16 ottobre giovedì Anniversario dell'elezione di S. S. Giovanni Paolo II (vedi pag. 11) 19 ottobre - XXIX del tempo Ordinario domenica Giornata Missionaria mondiale. Beatificazione di Madre Teresa di Calcutta (vedi pag. 11) 22 ottobre mercoledì Anniversario dell'inizio del Pontificato di S.S. Giovanni Paolo 11(1978) 1 novembre - Tutti i Santi sabato Giornata della Santificazione e a tutti i... catecheti Universale Dal mezzogiorno del 1° a tutto il 2 si può acquisire l'inIn questo mese riprendono le lezioni dedicate ai singoli dulgenza plenaria in suffragio settori della catechesi. dei defunti - una al giorno. Per le nostre parrocchie si prefigura la ripresa di un Cosa occorre: grande impegno di lavoro e di coordinamento in seno ai sin- visita ad una chiesa goli gruppi parrocchiali. - recita del Padre nostro e del Credo Il cammino spirituale dei cristiani di oggi e di coloro che - una preghiera secondo le aspirano a divenirlo domani non è poca cosa, se si consideintenzioni del Santo Padre rano le numerose interferenze negative della vita quotidia- essere confessati e comunina, che spesso inquinano i sinceri propositi interiori dei cati (almeno entro la settifedeli. mana) - avere l'animo distaccato da Il catechismo è una sorta di apprendistato di una vocaogni forma di peccato sia zione, anche di tipo laico, alla cristianità. veniale che mortale (è forse La Chiesa si rigenera anche mediante catecheti e catela condizione più impegnachisti; è una necessità per le nostre parrocchie. tiva). Quindi, con la partecipazione costruttiva, collaborativa e La stessa indulgenza plenaria si può acquisire dal 1° all'8 positiva alla vita parrocchiale, si alimenta e si ossigena la novembre facendo visita al comunità cristiana. cimitero e pregando per i La vita parrocchiale consta di vari momenti comunitari defunti. importanti per il percorso formativo di ogni cristiano: ad ognuno di noi, dunque, la scelta più adeguata, nel rispetto 2 novembre dei propri talenti e dello spirito collaborativo, in nome dell'adomenica Commemorazione dei fedeli defunti more verso Dio, che dovrebbe manifestarsi nell'amore ore 11,00: Santa Messa in suffragio di verso "gli altri". tutti i Vescovi, canonici, L'augurio è che quets'anno sorrida a tutti i catechisti e sacerdoti, passati per dia loro la forza necessaria per sorridere anche nei Montefiascone, come per tutti i fedeli defunti. momenti di lavoro più impegnativi! Prof. Silvia Somigli O R A R I O FESTIVO SANTE MESSE 7,30 Divino Amore 8 Corpus Domini S. Maria delle Grazie S. Pietro - Benedettine Villa S. Margherita 12 Santuario S. Lucia Filippini 8,15 S. Maria del Riposo 17 S. Flaviano (est. 19) y S. Francesco Villa S. Margherita 18 S. Andrea (est. 19,30 S. Francesco) Q Q f l Corpus Domini S. Maria del Giglio •* r» I u II S. Margherita S. Flaviano S. Giuseppe S. Maria della Vittoria Villa S. Margherita S. Margherita MONTEFIASCONE Corpus Domini 11 S. Flaviano i i , o u s. Giuseppe S. Maria del Giglio S. MESSA VESPERTINA del sabato valevole per il precetto festivo 16 1 6 , 3 0 s1 7 Maria del Giglio S. Margherita (est. 19) FORESI FRANCESCA ESTER Coltodino di Fara Sabina (RI) 27.2.1980 Lavinio - Anzio (RM) 15.7.2003 RESURREXI ETADHUC TECUM SUM ALLELUIA! Cristiana vera, suocera dell'amico Franco Ranucci, la vogliamo ricordare in omaggio a lui e a sua moglie Franca. Se tutte le mamme e nonne fossero come lei, il mondo sarebbe diverso! pag. 3 LA VOCE - n° 9 -Settembre2003 Vecchie Fata #Nr - 1947 Suor Elena, come d'accordo le invio la foto. Molto probabilmente è stata fatta nel 1947 calcolando la mia età. Non tutti i cognomi li ricordo, i nomi mi sembra. Iniziando dietro a destra: 1 3 fila - Nunziatina Porroni, Emma, Zenaide, Maria Meloselii, Maria Camicia, Pagana Sistina. 2- fila - Suor Maria Menghinelli, Clementina, Pierina Biagioni, Irina Porroni, Antonietta Scoglini (sottoscritta), Francesca Ottaviani, Caterina Farina, Marcella Ottaviani, Lola, Suor Lucia Creti. 3 a fila - ..., Lucia Lopresti, Anna Maria, Roscani Oride, Monsignor Latino Salotti, Mirella, Argenia, Carolina Lopresti. Mi scusi, non ricordo tutto. Un rispettoso saluto unito ai cari ricordi della mia infanzia. ~ .. . . „ Scoglini Antonietta r ^ . <«, - pr s m : x " ^ V t V - , ? V A» Ir r * S i tSr lB' i i il t< • MONTEFIASCONE E IL SUO VINO DI G I A N C A R L O B R E C C O L A [email protected] 21. La tutela del prodotto Come abbiamo potuto apprendere dalla supplica ad Innocenzo VI precedentemente considerata, l'importazione dei vino forense non era consentito. Questa proibizione si ritrova, puntualmente definita, in un capitolo del più vecchio statuto. STATUTO ANTICO ( 1 4 7 1 ) : ...che nessuno, di qualsiasi ceto, osi o pretenda di trasportare, o di far trasportare, delle salme di mosto di vino forestiero o di uva, esclusa la Vicciuta, alla Città di Montefiascone, oppure mandare o far mandare alla detta Città, e nel suo territorio, uva forestiera. E chi abbia contravvenuto paghi come ammenda al Comune venticinque lire paparine, e immediatamente perda la bestia ed il carico, ed a chiunque sia consentito rompere i barili e spargere il vino senza pena, a meno di non portarlo alla Curia del Patrimonio [...] i cittadini che hanno possedimenti per giuspatronato, per eredità e come doti delle proprie moglie fuori del territorio della Città di Montefiascone e dai possedimenti propri o affittati, possano portare senza pena il loro vino dentro la Città e nel suo territorio.' Le deroghe ufficialmente previste erano quindi quelle riguardanti la vicciuta, o uva della vite selvatica,2 ed il prodotto di vigne poste al di fuori del territorio comunale, ma appartenenti a residenti montefiasconesi per diritto, per eredità o per dote coniugale. Tuttavia dovevano esistere delle eccezioni se, in disaccordo con quanto affermato nel suddetto capitolo, nella stessa raccolta statutaria si prevede il pagamento del pedaggio, o dazio sull'entrate, per vari tipi di vino generalmente più pregiato. STATUTO ANTICO ( 1 4 7 1 ) : De genere Vini / Pro salma vini greci sol. x / Pro salma vini gigli sol. x / Pro salma guarnacciae sol. x / Pro salma Malvasiae sol. x / Pro salma Muscatelli sol. v / Pro salma vini Latini, et aceti sol. iij den. iij...3 Ma anche in occasione di vendemmie modeste e scadenti, o in altre circostanze particolari, la regola poteva essere disattesa. Nei registri delle spese sostenute per l'allestimento dei formidabili banchetti che, verso la metà del '300, concludevano i parlamenti generali convocati nella rocca di Montefiascone, troviamo annotato: ...pro novem salmis vini albi portati de Castro Bulseni, cum victura [...] pro una salma greci portati de Corneto, cum victura [...] pro novem salmis vini albi empti in Celleno, et pro sex salmis vini rubei empti in Bulseno [...] solvi Marcucio de Celleno pro pretio.XXI. salmarum vini albi empti ab eo..." Caratteristico "tinaro" montefiasconese; gli antichi statuti comunali contemplavano anche la manutenzione delle numerose tinaie e cantine scavate nel sottosuolo del paese. rovina di alcuni edifici della stessa Città, possibilità da temere continuamente, volendo dunque prevenire la rovina predetta con il favore del padrone ed ovviarvi, che i Signori Priori in carica all'inizio del loro ufficio scelgano e debbano scegliere sotto pena e vincolo di giuramento, due buoni e validi maestri di pietre che aiutino a riferire le cose sottoscritte ai Sigg. Priori e al Potestà legalmente e con buona fede, i quali Sovrastanti, entro otto giorni dopo il loro giuramento, debbano ispezionare tutti i singoli cellari ed edifici della Città ed controllare con diligenza se a causa di qualche cellario, o edificio, minacci rovina; e quello che minacci rovina o lo possa siano tenuti a notificarlo al Potestà ed ai Sigg. Priori il quale Potestà sia tenuto a costringere e spingere il padrone di quel cellario o edificio, per difetto del quale lo stesso edificio minaccia rovina, a ripararlo ed assestarlo dentro lo spazio da dichiararsi dai Sigg. Sovrastanti cosicché tale edificio non vada assolutamente in rovina. Se qualcuno, nel previsto termine non avrà riparato il detto cellario ed edificio, incorra nella pena di venticinque libbre e sia tenuto a riparare integralmente il danno che eventualmente causato ad altri dalla detta negligenza, e ciò nel termine da stabilirsi dal Potestà.6 (16 - continua) Oppure in occasione del giubileo del 1500 quando, per il gran consumo di vino che si faceva nei paesi sul tracciato delle strade romee, se ne dovette acquistare dai centri limitrofi come Orvieto. 1 ASCM, Copia Statuti Veteris, Liber quartus, Extraordinariorum, QUOD NULLUS Lo vino se innalzò et valse, lo buono vendivasi 60, 65 baiocchi la soma et anque 70, et questo perché molto se ne mandava ad Montefiascone, ad Aquapendente et ad Bolsena et ad S. Lorenzo per rispetto dello jubileo...5 22. Cura delle cantine La raccolta statutaria non trascurava, per motivi di staticità e sicurezza, la manutenzione dei luoghi ove si conservava il vino, e cioè i numerosi cellari e le onnipresenti cantine che traforavano, ed ancora traforano, il sottosuolo del paese. STATUTO ANTICO (1471): ...ordiniamo che per la grande quantità dei cellari e delle cave fatte nella Città predetta, onde evitare la PORTET VINUM FORENSEM AD CLVITATEM MONTIFLASCONIS, C a p . 1 7 . 2 ENZO MATTESINI - NICOLETTA UGOCCIONI, ad vocem in Vocabolario del dialetto del territorio Orvietano, Perugia 1992. 3 ASCM, Copia Statuti Veteris, Liber primus, De Regimine, ORDO, ET REGULA SOLUTIONIS PEDAGIJ, C a p . 7 6 . 4 AV, Collectoriae, 175; Ivi, Introitus et exitus, 118; ANTONELLI, MERCURIO; Alcuni banchetti politici a Montefiascone nel secolo decimoquarto, Vulsiniensia XLIX, 1901, passim. 5 RERUM ITALICARUM SCRIPTORES, Raccolta degli Storici Italiani dal cinquecento al millecinquecento, ordinata da L.A. MURATORI, nuova edizione riveduta ampliata e corretta con la direzione di GIOSUÈ CARDUCCI e VITTORIO FIORINI, tomo xv parte v, Ephemerides Urbevetanae - 2 voli., Nicola Zanichelli - Bologna, Città di Castello 1903-1925: Diario di ser Tommaso di Silvestro (1482-1514), voi. Il, p. 130. 6 ASCM, Copia Statuti Veteris, Liber primus, De Regimine, DE ELECTIONE SUPERSTITUM CELLARIORUM ET CANTINARUM, C a p . 1 0 8 . LA VOCE - n° 10 - Ottobre 2003 pag. 4 Attualità L'onore locale di un Rubrica a cura di Umberto Ricci primato Nord-Italia, dove l'assistenza domiciliare costituisce una realtà tradizionale e che, pur tuttavia, sono stati superati da quello di Montefiascone Un primato che fa onore agli amministratori comunali, al di là del che li ha surclassati di oltre 50 euro per ogni suo cittadino. La notizia, diffusa da un'agenzia di stampa nazionale, inutile dirlo, loro colore politico, è quello conseguito dal Comune di Montefiascone ha riempito d'orgoglio non solo il sindaco Mario Trapè ma tutti i suoi per quanto riguarda l'impegno di spesa per i servizi sociali. Secondo uno studio dell'A.n.c.i. (Associazione nazionale dei comuni italiani), collaboratori. Il primo cittadino, da noi raggiunto per telefono, ha manipubblicato ieri, il Comune falisco è al primo posto, fra quelli compresi festato la sua soddisfazione facendo rilevare che per il raggiungimento tra i 10 e i 50.000 abitanti, in ordine agli interventi economici a favore di questo importante primato, a livello nazionale, ha molto influito l'impegno di spesa che il Comune di Montefiascone, affronta per la gestiodelle fasce più deboli della popolazione. Nel 2002, stando ai dati dell'Anci, Montefiascone è in testa con ne della casa di riposo Villa Serena. Ma, al di là, dei milioni di euro pro182,8 euro prò capite di spesa per questi interventi rivolti a persone fusi a favore degli anziani ospiti di questa struttura, la cui gestione, sta anziane, disabili o comunque svantaggiate. Seguono nella graduatoria, per essere affidata ad una società mista pubblico-privata, l'amministrai comuni di Feltre, in provincia di Belluno con 132,4 euro e Ronchi dei zione comunale, fa notare il primo cittadino, nel suo bilancio, da anni, Legionari (Gorizia) con 131,9. Da notare che si tratta di comuni del privilegia la spesa per i servizi sociali. "Lungi al fragor degli uomini" La crisi dell'olio Per chi desidera ritemprare, oltre che il corpo, anche lo spirito, una buona ricetta potrebbe essere questa: un soggiorno in una delle case di accoglienza ricavate in antichi monasteri o in istituti religiosi sul colle di Montefiascone. "Lungi al fragor degli uomini", come suggeriva il Carducci, in questi luoghi di spiritualità e di confortevole ospitalità, ci si può davvero rigenerare senza rinunciare, peraltro, alla buona cucina e ad un buon bicchiere di Est! Est!! Est!!!. Sono tre le case vacanza, sorte in questi ultimi anni all'ombra della cupola di Santa Margherita, in posizioni di fresca altitudine, molto frequentate da persone in cerca di tranquillità ma che, nello stesso tempo, non desiderano isolarsi completamente dal mondo circostante. Due si trovano nel centro storico: il pensionato delle monache Benedettine di San Pietro, all'ultimo piano dell'omonimo monastero e il centro Santa Lucia Filippini, in prossimità della Rocca dei Papi, in quello che una volta era il loro edificio scolastico. Il terzo luogo si trova nell'immediata periferia sud di Montefiascone,a poche centinaia di metri dal centro ed è la casa di accoglienza "Raggio di sole", ricavata nei locali del convento dei Cappuccini. La trasformazione di questi istituti religiosi, in pensionati laici, è senza dubbio conseguenza del calo delle vocazioni religiose che ha reso deserte queste strutture, una volta brulicanti di giovani aspiranti al saio benedettino o francescano o alle nere vesti delle Maestre Pie Filippini. Ma si è trattato, comunque, di soluzioni intelligenti ed in linea, se vogliamo, con le finalità di questi ambienti spirituali che sono quelle di accogliere chiunque abbia bisogno di un aiuto morale o materiale che sia. Di queste tre strutture la più antica è quella delle Benedettine le cui origini si fanno risalire addirittura al settimo secolo. Al 1599 è datata la costruzione del convento dei Cappuccini, l'ordine monastico nato dopo tre secoli dalla morte di San Francesco. Più recente è l'edificio delle Maestre Pie di via S. Maria in Arce che è del secolo XX. Comunque per chi vuole contattare le tre case di accoglienza per trascorrervi un periodo di pace e serenità, questi i loro telefoni: Benedettine 0761.826066; Cappuccini 0761.826098 e Maestre Pie Filippini 0761.826088. E buon soggiorno. Cronaca di una crisi annunciata. Sarà quella che si dovrà scrivere in autunno, in occasione della campagna per la raccolta delle olive che sulle piante non ci sono quasi più. Gli oliveti della Tuscia - in particolare ci riferiamo a quelli in agro di Montefiascone - si presentano come distese di alberi spogli, senza frutti, bruciate dal sole e dalla siccità persistente che ne ha compromesso la produzione di almeno il 70% rispetto a quanto era previsto. Gli olivicoltori già possono quantificare i danni subiti che sono rilevanti e che non trovano riscontro nei decenni passati. Già lo scorso anno la mosca olearia aveva falcidiato la raccolta delle olive che aveva registrato un calo del 40% circa rispetto all'annata precedente. Questa volta la crisi nel settore dell'olio era già stata annunciata nella scorsa primavera, quando le gelate tardive di aprile avevano "bruciato" la tenera florescenza degli olivi e distrutto una grande quantità di potenziale prodotto. Le piante di olivo che erano scampate a quel flagello hanno dovuto poi affrontare la lunga assenza di pioggia e l'inaudita siccità che dura ormai da quattro mesi e moltissime non hanno retto allo stress. Interi oliveti sono capitolati sotto la sferza del solleone e le olive, secche e raggrinzite, sono cadute sull'arido terreno e fra le sterpaglie dove nemmeno i merli e gli altri uccelli se ne possono cibare. Gli oleifici di Montefiascone stanno alzando bandiera bianca e se non interverranno le provvidenze regionali per sollevare la disastrosa situazione economica, molti produttori se la vedranno davvero brutta. E la crisi non mancherà di investire anche gli olivicoltori associati in forme cooperative e che risentiranno, anche loro, della scarsissima raccolta di olive, ridotta ai minimi termini. Sia i proprietari di oliveti che quelli dei tanti frantoi di Montefiascone si chiedono cosa si aspetta a decretare lo stato di calamità naturale, visto che la campagna olivicola è compromessa già con così largo anticipo. E ricordano sconsolati che non c'è bisogno di aspettare novembre e dicembre per accorgersi che gli oli vergine ed extra - vergine di oliva, questa volta non avranno la loro annata. ma quella di Montefiascone restò sempre la prima e, per certi versi, la migliore. Poi, come tutti i sogni, avvicinandosi l'alba (leggi: difficoltà finanziarie), anche quello di Radio Montefiascone cominciò a sfumare e quindi si Venticinque anni fa, dallo studio ricavato all'interno di una di quelle dissolse. minuscole casette a ridosso della Rocca dei Papi, emetteva il suo primo Ma resta il suo ricordo indelebile, specie nei suoi promotori, che oggi segnale Radio Montefiascone Stereo, una delle prime radio libere italiane. sono tutti padri e madri di famiglia. Nel loro cuore e nella loro mente ci sarà Si realizzava il sogno vagheggiato a lungo da un gruppo di giovani monteper sempre lo stupore di quei momenti indimenticabili, legati ad un'avventufiasconesi, infervorati dalla passione per la musica e per la libertà, capegra forse più grande di loro e che ebbe inizio con il fatidico avvio: Qui Radio giati da Franco Pagliaccia che di questa emittente fu, per tanti anni, la Montefiascone Stereo! guida e l'animatore insostituibile. Radio Montefiascone trasmetteva, se non andiamo errati, sulla frequenza di 101 Megahertz e la sua voce limpida e potente, grazie alla posizione privilegiata della sua antenna, posta sulla sommità della Rocca, a quota 650 metri sul livello del mare, poteva essere ascoltata in un vasto raggio Prima di morire a soli trent'anni, vinta da un male incurabile, dell'Italia centrale. Come tutte le radio libere di quell'epoca pionieristica, Federica Smafora, volontaria della Solidarietà Falisca di RMF (questa la sua sigla), cominciò ad invadere l'etere con le canzoni di Montefiascone, aveva espresso il desiderio di non avere i fiori al suo allora scelte dallo stesso Franco Pagliaccia in veste di Dj e dal pubblico che funerale. Avrebbe voluto che il denaro da spendere per le corone fosse sempre più numeroso si sintonizzava sulla sua frequenza. utilizzato per un'opera di bene a favore della cittadinanza. E cosi è A Pagliaccia, via via, nella conduzione della radio si aggiunsero stato. Con le offerte raccolte l'associazione di volontariato di cui faceva Rosalba Boccolini, diventata poco dopo sua moglie, Fabiola Panichi, parte Federica, ha acquistato un defibrillatore esterno automatico che Francesca Maffel, Pietro Bologna, Vincenzo Piergiovanni, Franco è stato installato sull'ambulanza di rianimazione del cui equipaggio la Radicati e tanti altri, tutti ragazzi sotto i vent'anni che caratterizzarono giovane aveva fatto, per tante volte, parte. Radio Montefiascone come un'emittente giovane ma molto professionale. Il sofisticato quanto indispensabile apparecchio è stato presentato ai Alle canzoni e alla musica ben presto si aggiunsero i notiziari giornalistici di genitori di Federica, Rosina e Romolo Smafora, al termine della cericui noi curammo la direzione, i dibattiti, le tavole rotonde fino al punto che monia religiosa in suo suffragio che si è tenuta presso la chiesa parrocRMF divenne una radio completa. Non mancarono le immediate imitazioni chiale di San Giuseppe nella frazione Mosse. e da Viterbo e da altri centri della provincia le radio libere si moltiplicarono Radio Nostalgia Grazie Federica X LA VOCE - n° 9 -Settembre2003 Gli Angeli hanno un colore o una nazionalità?? NOTA DI AGRICOLTURA WTO a Intorno alla metà del mese di settembre scorso, tutti i giornali e le televisioni hanno parlato molto di Cancun e WTO. Cancun è una bella città e da una cinquantina di anni è anche una famosa località balneare. E' sita nella parte meridionale del Messico ed è quasi circondata dal Mare delle Antille, nel Centro America. Proprio per le sue bellezze naturali è stata scelta come luogo di incontro dai rappresentanti dei 148 Paesi che aderiscono al WTO, insediando il quartier generale nella splendida zona dei Grandi Hotels di lusso. Il WTO, World Trade Organizzation (Organizzazione Mondiale per il Commercio), è una Conferenza tra Paesi poveri africani ed asiatici, e Paesi ricchi USA ed Europa, allo scopo di raggiungere accordi a livello di scambi commerciali. Ma la conferenza è stata un fallimento, soprattutto per gli enormi contrasti nel settore agricolo, tenendo conto che i paesi ricchi vogliono mantenere o addirittura incrementare gli aiuti economici ai propri agricoltori; invece i paesi poveri vogliono far eliminare tali aiuti, per dare la possibilità a centinaia di milioni di persone dei paesi indigenti ad uscire dalla miseria e dalla fame. L'unica proposta avanzata dall'Italia era un regolamento antipirateria relativo a 14 prodotti nostrani ad Origine Geografica Definita, come il prosciutto San Daniele ed il parmigiano Reggiano, che l'Unione Europea insieme a diversi altri prodotti di altre nazioni, era riuscita a far inserire nella bozza di dichiarazione finale delle negoziazioni. Ma purtroppo la spaccatura verticale sulle divergenze tra i Paesi africani ed asiatici da una parte e gli USA e l'Europa dall'altra, hanno rinviato ad altra occasione l'approvazione di una tutela mondiale anticontraffazione delle nostre specialità, che ci sta molto a cuore. La causa principale dell'insuccesso della Conferenza è stata la pretesa, da parte dei 28 Paesi poveri emergenti, di ottenere un impegno scritto e sottoscritto dai Paesi ricchi, tendente ad eliminare, in breve tempo, tutti i sussidi e gli aiuti che elargiscono ai propri agricoltori. Tali interventi superano i 300 milioni di dollari all'anno, e palesemente provocano l'esclusione dal mercato mondiale, degli agricoltori delle nazioni meno sviluppate, condannandoli alla disperazione. Le argomentazioni sopra descritte si spiegano meglio con degli esempi, il Messico è la terra di origine del mais, tuttavia a seguito di accordi di libero scambio tra gli USA ed il Messico, un terzo del consumo interno messicano del mais proviene dagli USA. Perché avviene ciò? Gli agricoltori americani sono in grado di esportare in Messico il mais ad un prezzo molto più basso del mercato corrente, poiché vengono risarciti del mancato reddito con aiuti in dollari dallo stato federale. Il risultato è che il mais prodotto dagli agricoltori messicani ha subito un calo di prezzo sul mercato del 70% annullando quasi di colpo il reddito dei 15 milioni dei cittadini agricoltori di quel paese, condannandoli alla fame ed alla miseria. Sicuramente i consumatori di mais del Messico acquistano a basso prezzo il prodotto, ma se il reddito generale è quasi nullo, non ci sono soldi neanche per acquistare prodotti a prezzo vantaggioso. L'esempio del cotone. Nel mondo il cotone si produce maggiormente in USA ed in Africa. Il governo americano concede ogni anno 4 miliardi di dollari di contributi ai circa 25.000 agricoltori della Virginia che coltivano cotone. Tale prodotto viene tutto esportato, realizzando complessivamente appena 3 miliardi di dollari. La perdita netta di denaro è palese ed enorme; tuttavia, grazie agli aiuti statali, i produttori di cotone americani non subiscono alcun danno economico. Ma la vendita sotto costo della merce sul mercato mondiale, sicuramente ha come effetto un abbassamento dei prezzi del settore, eliminando dal mercato la concorrenza degli altri stati. Il risultato è spaventoso, perché ai 110 milioni di contadini africani che coltivano cotone, non realizzando le vendite del proprio prodotto, viene a mancare il danaro necessario per mantenere le proprie famiglie. Ed il riso? Il governo giapponese sostiene i propri agricoltori che coltivano riso, imponendo il dazio del 1.000% al riso di importazione. Qual è l'effetto? I cittadini giapponesi che acquistano il riso nei negozi lo pagano un prezzo più alto, spendendo più del necessario, mentre diversi milioni di agricoltori indiani e cinesi produttori di riso anch'essi, languono nella miseria perché non riescono a piazzare il loro riso sul mercato giapponese. - Domenica 12 ottobre "un giorno a cavallo" escursione a cavallo con ghiotto pranzo alla cow-boy. Durante la sosta, visita guidata al tempio etrusco presso il Parco di Turona. Numero chiuso, prenotazione e iscrizione entro il 6 ottobre al n. 0761.825919. - Specialissimo Pompei e Riviera di Ulisse! Il 18 e 19 ottobre l'Associazione organizza un'escursione a Pompei con visita guidata agli scavi e a Gaeta. Prenotazioni e iscrizioni entro l'8 ottobre presso la sede dell'associazione VII Regio Etruriae in Corso Cavour n.67 a Montefiascone. - Corso di Computer, dal 1° ottobre iniziano i corsi pratico-teorici per i nostri associati. Numero chiuso, con tutor per far sì che il vostro PC non sia più un mostro sconosciuto! Info e prenotazioni presso la sede dell'Associazione VII Regio Etruriae in Corso Cavour n.67 a Montefiascone. Tel. e Fax 0761.825919. E-mail: info @settimoetruria.org Quel Giovedì quando la terra ha tremato a San Giuliano nel Molise, si portò via 26 bambini Italiani, quanta rabbia, quanto dolore, vedere quelle bare bianche tutte in fila, e poi quanta solidarietà si è messa in moto a quasi una settimana dall'evento, ancora si moltiplicavano i gesti d'aiuto, trasmissioni televisive che mettevano all'asta magliette di giocatori, macchine di lusso, oggetti personali, telegiornali che raccoglievano soldi in tutti i modi, perfino tramite sms, un cantante ha comprato un camion di giocattoli da portare ai bimbi sopravvisuti. Tutti ci siamo prodigati nel mandare quello che potevamo, tutte cose belle giustificate!! Gli italiani si sentono tutti un po' papà e un po' mamma di quei bambini, bellissimo non c'è dubbio, molto bello.... fino a quando?? Fino al prossimo terremoto? fino alla prossima strage? O alluvione? Passato il trambusto di quei giorni ognuno è tornato al suo quotidiano alla solita routine... ma a me viene in mente qualcosa, quei teneri bimbi che colpe non hanno sono stati chiamati Angeli, e come Angeli hanno avuto tutti i tributi e onori, mentre erano in vita hanno avuto tanto amore dai genitori, dai nonni, avranno avuto magliette firmate, cartelle per portare i libri ed a casa avranno avuto la Play Station, a Natale avranno ricevuto regali, avevano insomma una vita "normale" eppure di Angeli nel mondo ne muoiono ogni giorno migliaia, ripeto migliaia, Angeli neri, gialli che però non hanno una vita normale, muoiono delle peggiori morti, la fame, le malattie, la povertà, di indifferenza, ma raramente, anzi quasi mai, vengono mobilitati in massa tutti gli italiani, raramente si piange per le migliaia di salme che che non hanno nemmeno una bara bianca, lo, sia chiaro rispetto con tutto il cuore il dolore dei genitori italiani che perdono un figlio, sono anche io italiano e anche io ho due figli, ma la mia coscienza mi impone di aver rispetto anche dei figli di nessuno, dei figli che non hanno mai avuto l'affetto dei genitori, che non hanno mai avuto una carezza, che hanno solo subito violenze, ma forse le loro grida i loro lamenti sono troppo lontani, dalle nostre orecchie, i loro occhi sono solo un passaggio di telegiornale, sono un documentario scioccante, sono una notizia ormai poco importante. Ma allora io domando a chi come me crede in Dio, quando quei bimbi neri, gialli, bianchi andranno su dal Signore, egli farà distinzioni? Chiederà da quale nazione arrivano? Guarderà il colore della loro pelle? ... io credo proprio di no, egli li accoglierà tutti tra le sue braccia, sia che si chiamino Luca, Pablito, Ncona, Mohamed, Abram,.... perché almeno nella morte, i figli ricchi sono uguali ai figli poveri, la dignità, l'amore, che non avevano sulla terra l'avranno su in cielo... allora mi sorge spontanea un'altra domanda, perché dobbiamo aspettare delle morti eccellenti per risvegliare le nostre coscienze, perché non possiamo mobilitarci 360 giorni all'anno per evitare qualche sofferenza, perché non facciamo assaporare un po' di paradiso anche su questa terra, senza dover aspettare la morte... per pareggiare i conti? non è meglio rispettare la vita, per dare una vita migliore a chi non ce l'ha? Senza aspettare il prossimo terremoto, la prossima strage!! GIMBERTO VAssociazione VII Regimentó Etruriae Informa: éP pag. 5 Antonio Fontana Sarai sarai nel ricordo e... alle tue spalle tracce di vita sarai nella memoria fotografie sbiadite nel tempo disegni incorniciati alle pareti sarai nella poesia frasi d'amore ritrovate in un foglio di carta frasi ardite di pensieri logorate dal tempo ed ogni volta che qualcuno leggerà una tua frase ti aggiungerà un pezzetto d'eternità sarà la magia delle tue parole che portate dal vento si uniranno al suono della vita. A.F. LA VOCE - n° 10 - Ottobre 2003 pag. 6 Taccuino economico e tributario a cura di: Rag. Paolo Radicati e Dott.ssa Paola Ciripicchio Revisione obbligatoria per i registratori di cassa: entrerà in vigore il prossimo 23 Ottobre il provvedimento del direttore dell'agenzia delle entrate del 28 luglio 2003 già pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale che modifica la tenuta dei registratori di cassa. Esaminiamo le principali novità introdotte dal provvedimento: - obbligo di verifica annuale: dal 23 ottobre p.v. scatta il termine di un anno entro il quale gli apparecchi in servizio devono essere sottoposti alla verifica di buon funzionamento. La verificazione viene eseguita su richiesta e a spese dell'utente e consiste nell'accertamento della presenza e dell'integrità del sigillo fiscale. Tale intervento verrà fatto da un laboratorio abilitato dall'agenzia delle entrate, che una volta verificato il corretto funzionamento rilascerà una targhetta da apporsi sul registratore; in caso di esito negativo, invece, l'apparecchio viene contrassegnato con la targhetta di inutilizzabilità. Gli apparecchi dichiarati inutilizzabili se non saranno ripresentati nel termine di quaranta giorni ad una nuova revisione devono essere defiscalizzati. Riforma del sistema fiscale statale: La legge delega 7 aprile 2003 n.80 (G.U. n. 91 del 18 aprile 2003) prevede un profondo riassetto del sistema tributario, con la riduzione delle varie imposte oggi esistenti a cinque principali forme di tassazione, raccolte in un unico codice: imposta sul reddito, imposta sul reddito delle società, imposta sul valore aggiunto, imposta sui servizi, accise. La Riforma prevede inoltre la graduale eliminazione dell'imposta regionale sulle attività produttive (IRAP). Per attuare i principi contenuti nella delega il Governo ha il compito di adottare uno o più decreti legislativi, da emanare entro due anni dalla data di entrata in vigore della legge stessa. Iniziamo ad esaminare le principali novità che interessano le società di capitali, riservandoci di tenere informati i nostri lettori nei prossimi numeri del taccuino sull'evoluzione della riforma. Il Consiglio dei ministri, ha approvato il 12 settembre scorso un decreto legislativo che attua l'articolo 4 della legge delega di riforma fiscale. Ai sensi di tale decreto dal primo gennaio 2004, entra in vigore la nuova IRES (così si c h i a m a la nuova imposta sul reddito delle società) che sostituisce la vecchia Irpeg e che da luogo alle seguenti novità: - nuova aliquota: il prelievo scenderà dall'attuale 34 al 33%; - tassazione per trasparenza: le società di capitali i cui soci siano società di capitali con percentuale di partecipazione al 10% e le srl potranno attribuire il reddito prodotto ai soci stessi; - abolizione della dit: dal primo gennaio 2004 non sarà più applicabile l'aliquota agevolata del 19% sui redditi corrispondenti alla remunerazione ordinaria degli incrementi di capitale realizzati a partire dal 1996; - crediti d'imposta: scompare il credito d'imposta sui dividendi erogati dalle società di capitali e la conseguente necessità di memorizzare le imposte nei canestri A e B; gli utili distribuiti da società di capitali ad altre società di capitali sono esclusi dalla formazione del reddito imponibile per il 95% del loro ammontare. - consolidato fiscale: la società capogruppo potrà determinare un'unica base imponibile di tutte le società appartenenti al gruppo con la possibilità di includere anche le controllate estere. Da parte di Fr. Mario Presciuttini Da: "Mario Presciuttini" A: "aad van bentem" <[email protected]> Data invio: martedì 9 settembre 2003 Oggetto: avviso di cambio di indirizzo Chi è interessato può prendere nota che dal giorno 3 settembre il mio indirizzo di posta elettronica è: [email protected] in sostituzione del precedente. Questo è l'indirizzo per i messaggi rivolti a me personalmente, alla Segreteria Provinciale e al Centro Lasalliano di Formazione. Chi avesse inviato messaggi dal 3 settembre ad oggi è pregato di rimandarli perché non sono arrivati durante la mia assenza di questi giorni. Grazie di cuore a cari saluti, Fr. Mario Segretario Presciuttini Provinciale Ultimissime d a l l a rete internet sulle n u o v e tipologie di " f a m i g l i a ' Sulla rete internet è presente un sito, ubicato in Gran Bretagna, dove qualsiasi donna single oppure una coppia gay può acquistare on-line il seme da parte di un donatore anonimo. Nella presentazione del predetto sito viene annunciata con grande enfasi la nascita del primo bambino concepito da una coppia di donne, con l'avvertenza che vi sono almeno altre venti persone in lista d'attesa per la richiesta di autofecondazione. Il responsabile amministrativo del particolare "servizio", intervistato da un importante settimanale italiano, ha dichiarato al riguardo: "Al momento la comunità lesbica è discriminata sulla base di pregiudizi da moltissime cliniche, ma chi siamo noi per giudicare? lo ho avuto dei figli e nessuno mi ha mai chiesto l'idoneità. Due lesbiche che vogliono un figlio ci pensano su bene prima di farlo. E se un bambino sarà amato allora non importa che venga allevato da una coppia etero o gay". Nel marasma della nostra società attuale, infatti, "l'amore" (ovviamente egoistico!) sembrerebbe prevalere su qualsiasi cosa... specialmente sui valori etici. La chiara formulazione dell'articolo 29 della Carta costituzionale (La famiglia è una società naturale fondata sul matrimonio) sembrerebbe rimanere, all'interno del nostro ordinamento giuridico, l'ultimo baluardo contro tali fenomeni "evolutivi". Personalmente ritengo che i limiti stabiliti dalla Legge Divina o, per i non credenti, dal diritto naturale comportano, nel caso di una loro violazione, il ritorno della specie umana ad uno stato primordiale. Il riconoscimento giuridico di alcune situazioni (ad es. i c.d. matrimoni gay), infatti, farebbe automaticamente scaturire nel tempo una serie di rivendicazioni incrociate da parte di altri soggetti. Alcuni proporrebbero il riconoscimento dei matrimoni poligamici, mentre altri desidererebbero legalizzare i rapporti incestuosi (fattispecie attualmente vietate sia sotto il profilo civile che sotto quello penale). Altri desidererebbero avere un figlio dal seme di una persona già deceduta (è già successo in Francia!), oppure vorrebbero su ordinazione (da uteri propri e/o in affitto) una serie di figli clonati (oppure di intelligenza o razza superiori), e via discorrendo. La situazione è resa critica dal fatto che altri Paesi europei hanno già riconosciuto o si apprestano a riconoscere la legittimità delle unioni omosessuali e, quindi, non ci si può limitare ad una generica invettiva (mala tempora currunt!) per arrestare tale tendenza, ma occorre adoperarsi più attivamente a livello sociale, culturale, religioso e giuridico per contrastare il dilagare dell'inquietante "innovazione"! Avv. Marco Marianello Un gatto e un pappagallo Un pappagallo chiuso nella gabbia da tempo era schiavo del padrone 10 vide un gatto e n'ebbe compassione "per non fatti soffrì io me te magno". Il pappagallo disse "mascalzone se tu fai questo di chi è il guadagno? la gabbia resta vuota come vedi che penserà il padrone quando torna? sul pavimento troverà le penne e da te vorrà una spiegazione dai retta a me accetta il mio consiglio apri la gabbia e volerò lontano pensando a te all'atto tuo gentile che non s'addice alle razze feline eppure tu lo hai fatto; bravo, bravo siamo diversi però comprensivi". Il gatto ha risposto, "miao, miao"! forse ha detto grazie nel suo stile 11 consiglio accettando di buon grado. Emilio Camicia LA VOCE - n° 9 - Settembre 2003 pag. 7 Gesù Cristo sorgente di speranza per l'Europa In data 28 giugno 2003 è stata resa pubblica "l'Esortazione Apostolica post-sinodale ECCLESIA IN EUROPA a firma del Santo Padre Giovanni Paolo II diretta ai Presbiteri e ai Diaconi, ai consacrati e alle consacrate ed a tutti i fedeli laici su Gesù Cristo, vivente nella sua Chiesa, sorgente di speranza per l'Europa". Può essere interessante spendere anche poche righe sull'istituzione del Sinodo dei Vescovi, creata il 15 settembre 1965 da Paolo VI, che consiste in un'assemblea di Vescovi, scelti dalle diverse regioni, per favorire l'unione tra il Romano Pontefice e i Vescovi stessi e per prestare aiuto, con il loro consiglio, al Romano Pontefice nella salvaguardia e nell'incremento della fede e dei costumi, nell'osservanza e nel consolidamento della disciplina ecclesiastica e per studiare i problemi riguardanti l'attività della Chiesa nel mondo. (can. 342) Il sinodo dei Vescovi si riunisce in assemblea generale quando è composto di rappresentanti di tutte le Conferenze dei Vescovi; si riunisce in assemblea speciale quando è composto di membri scelti da quelle regioni per le quali il sinodo viene convocato, (can. 346) Le assemblee sinodali, generali o speciali, raccolgono ed esprimono le varie proposte che emergono dallo scambio di idee dei gruppi di lavoro, proposte che vengono trasmesse al Sommo Pontefice, al quale spetta approvarle e renderle note alla Chiesa Universale e a quelle particolari. La prima assemblea speciale per l'Europa Si è svolta due anni dopo l'inizio del crollo così repentino e straordinario del sistema comunista, al quale erano soggetti i paesi del centro e dell'est dell'Europa fin dagli anni successivi alle vicende belliche. Al t e r m i n e dei lavori della prima a s s e m b l e a del Sinodo dei Vescovi dell'Europa, fu resa pubblica una dichiarazione dal titolo "Siamo testimoni di Cristo che ci ha liberato". Nel documento si legge la gioia della Chiesa Universale per il rapido cambiamento della situazione nei paesi ex-comunisti e per la testimonianza generosa dei numerosi martiri; ma al tempo stesso non si ignorano le conseguenze del dominio del regime comunista: "Benché il marxismo imposto con la forza sia crollato, l'ateismo pratico e il materialismo sono molto diffusi in tutta l'Europa: senza essere imposti con la forza, e per lo più nemmeno esplicitamente proposti, essi inducono a pensare e a vivere "come se Dio non esistesse". La convocazione di un secondo sinodo dell'Europa Al termine dell'Eucaristia celebrata il 23 giugno 1996 nello stadio olimpico di Berlino, Giovanni Paolo II volle annunciare una Seconda Assemblea Speciale del Sinodo dei Vescovi per l'Europa, avente lo scopo di analizzare la situazione della Chiesa in Europa e di offrire indicazioni per promuovere un nuovo annuncio del Vangelo, nella consapevolezza che "l'Europa non deve oggi semplicemente fare appello alla sua precedente eredità cristiana: occorre infatti che sia messa in grado di decidere nuovamente del suo futuro nell'incontro con la persona e il messaggio di Gesù Cristo". La seconda assemblea sinodale, preparata accuratamente da un "Instrumentum laboris", si s v o l s e da 1° al 2 3 o t t o b r e 1 9 9 9 . Nonostante le differenze tra le chiese europee per ragioni storiche e culturali, è risultata chiara la consapevolezza dell'unità che collega le varie parti dell'Europa; unità che, affondando le sue radici nella comune ispirazione cristiana, sa comporre le diverse tradizioni culturali e che chiede, a livello sociale come a livello ecclesiale, un continuo cammino di conoscenza reciproca aperta ad una maggiore condivisione dei valori di ciascuno. Lungo il cammino del Sinodo si è resa evidente una forte tensione verso la speranza. In effetti il tema dell'Esortazione Apostolica diffusa da Giovanni Paolo II il 28 giugno 2003 è il seguente: "Gesù Cristo, vivente nella sua Chiesa, sorgente di speranza per l'Europa". Il f o n d a m e n t o della s p e r a n z a è la fede in Cristo Gesù, che accompagna e vivifica il cammino della Chiesa nella storia. La presenza di Gesù non viene mai meno ed è visibile soprattutto nei segni sacramentali del battesimo, della Cresima e dell'Eucaristia, cioè i sacramenti dell'iniziazione cristiana. "La vita interna delle Chiese a volte è contrassegnata da concezioni e mentalità incompatibili con la tradizione evangelica e insidiata da sintomi preoccupanti di modernizzazione, di perdita della fede primitiva, di compromesso con la logica del mondo. Si osserva come le nostre comunità ecclesiali siano alle prese con debolezze, fatiche, contraddizioni. Anch'esse hanno bisogno di riascoltare la voce dello Sposo che le invita alla conversione, le sprona all'ardimento di cose nuove e le chiama a impegnarsi nella grande opera della nuova evangelizzazione. La Chiesa deve costantemente sottomettersi al giudizio della parola di Cristo.... In tal modo Gesù Cristo chiama le nostre chiese alla conversione ed esse, con il loro Signore e in forza della sua presenza, diventano apportatrici di speranza per l'umanità", (n. 23) Il Vescovo D'Ascenzi festeggia i suoi 60 anni di sacerdozio, attorniato dai suoi famigliari e dai suoi amici sacerdoti. Qui è insieme a D. Sabatino Cordovani, al quale facciamo i nostri auguri per una pronta guarigione e a P. Alfonso fratello laico dei Figli dell'Immacolata, che sta lottando, cosciente e con gioia serena, contro il male del secolo. Dal 19 al 23 maggio 2003 si è svolta la Conferenza Episcopale Italiana, la quale ha levato un grido di allarme sulla fede in Italia con questi termini: "Soprattutto in relazione agli adolescenti la tradizione cristiana, anche riguardo al suo centro che è Gesù Cristo, nella più ampia società sembra svanire e dissolversi, rimanendo rilevante e vitale soltanto all'interno dei contesti ecclesiali; l'attuale prassi ordinaria di iniziazione cristiana, invece che iniziare, sembra concludere il processo di iniziazione cristiana, specialmente tra i giovani". Questi sono due passaggi, che suonano come un grido di allarme sulla situazione della fede cristiana in Italia, espressi fin dall'inizio dei lavori della 51° Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana. Il vangelo della Speranza per una Europa Nuova L'Europa è stata ampiamente e profondamente penetrata dal Cristianesimo, nonostante le divisioni tra Oriente e Occidente. Il Cristianesimo si è affermato come la religione di tutti gli Europei. Il Vangelo della speranza risuona nell'Apocalisse e apre il cuore alla contemplazione della novità operata da Dio: "Vidi poi un nuovo cielo e una nuova terra, perché il cielo e la terra di prima erano scomparsi e il mare non c'era più" (Ap. 21,1). Udii allora una voce potente che usciva dal trono: "Ecco la dimora di Dio con gli uomini. Egli dimorerà tra di loro ed essi saranno suo popolo ed egli sarà il Dio con loro. E tergerà ogni lacrima dai loro occhi; non ci sarà più la morte, né lutto, né lamento, né affanno, perché le cose di prima non sono più. (Ap. 21,5)". La nuova Europa non è solo un territorio, ma soprattutto una comunità di popoli che operano per la pace, la giustizia, la solidarietà. (continua) + Giovanni D'Ascenzi LA VOCE - n° 10 - Ottobre 2003 pag. 8 L A PAGINA DI SCRAPANTE di Giacomo Carioti Ricordiamo il cittadino, il poeta, il letterato, l'uomo semplice e buono GIORGIO ZERBINI, IL BALOCCANTE DELLE COSTE Costituito il comitato per intitolare una strada e per realizzare Conobbi Giorgio Zerbini nella seconda metà degli anni '70. Fu mio padre, appassionato di recite popolari e tradizionali, a segnalarmelo e a mettermi in contatto con lui: era già un suo grande ammiratore, per averlo visto una volta in uno spettacolo all'aperto. Quando ci conoscemmo, si stabilì una immediata simpatia: eravamo sulla stessa lunghezza d'onda dell'amore per le espressioni artistiche e poetiche popolari e tradizionali, pur interpretandolo con strumenti diversi. A Giorgio piaceva tanto il mio giornale "SCRAPANTE", a me piacevano tantissimo le sue "BALOCCATE": che emozione trovarsi di fronte a quella autentica spontaneità, che sapeva restituire l'intera essenza di un mondo schietto e concreto, ma al tempo stesso poetico e fiabesco... Ma, più ancora del suo teatro, mi piaceva il suo modo di affrontare la vita, la sua autentica e non mistificata "rusticità" che conviveva con uno spessore culturale sorprendente. I suoi racconti avevano il fascino dell'epopea, il suo stesso modo di parlare costituiva una vera esperienza narrativa da godere con abbandono. Si capiva subito che in quell'uomo c'era tanto sentimento, tanta umanità, tanta storia. Amava tantissimo la compagnia: ma al tempo stesso non disdegnava l'isolamento meditativo, specie in funzione "depurativa" nei confronti del "logorio della vita moderna": e sì che lui, quella vita moderna la subiva ben poco, con la sua quotidianità fatta di contatto continuo con la natura, con i suoi campi, con i suoi allevamenti familiari di quaglie e fagiani... ma quei pochi contatti obbligati con la "modernità" bastavano per intossicarlo. Per questo, quando ristrutturò la sua casa alla Selciateli, si costruì un'altana, una minuscola torretta, con lo scopo di salirci sopra a leggere e a scrivere quando proprio non ne poteva più del telefono, della televisione, delle preoccupazioni quotidiane. Purtroppo, non fece in tempo a godersi quel rifugio simbolico: la malattia cominciò ad insidiarlo, e, mese dopo mese, se lo portò via, ancora giovane e forte nello spirito, con tanta voglia di resistere ma spogliato della necessaria energia fisica. Morì come morivano le stagioni, gli anni, i secoli della "sua" tradizione Costarola, in punta di piedi, senza far rumore, come per non farsi accorgere. Sono passati fra poco dieci anni, e la sua terra sembra averlo dimenticato. Ma, se le istituzioni La moglie di Giorgio Zerbini ci mostra hanno talvolta poca sensibilità e i ricordi delle "Baloccate" poca memoria, i sentimenti di amicizia devono essere in grado di suscitare nuova fiamma nella brace coperta dalla cenere del tempo. Ho ritrovato Giorgio Zerbini al Cimitero. La sua tomba è lungo il percorso che io faccio per andare a trovare il mio Papà, e ogni volta gli lascio un fiore, e, se anche non ce l'ho, gli lancio il mio saluto e la mia preghiera. Qualche giorno fa, ho pensato che questo non poteva bastare, per un uomo, per un amico sincero, che tanto aveva fatto per la comunità, lasciando un patrimonio di ricordi incom- iniziative culturali l/v<'K.'Ihfï^' à >« '-^MlM^h 1* Giorgio Zerbini, alla sua "capanna" parabile e dei testi teatrali e poetici che, oltre al merito di testimonianza culturale, contengono anche un elevato valore letterario. Così, mi sono venute in mente delle piccole idee: intitolargli una strada, creare una fondazione, istituire una festa teatrale ed un premio intitolato al suo nome. Ho scritto una proposta, ne ho parlato con i comuni amici Romualdo Luzi, Presidente del Consorzio delle Biblioteche della provincia di Viterbo, Giancarlo Breccola, uno dei nostri studiosi più noti, Fausto Batella, giornalista, Antonio Castelli, autore e animatore teatrale, tutti partecipi dell'esperienza, ahimé irripetibile, di SCRAPANTE. Ci siamo subito trovati d'accordo per promuovere una iniziativa intitolata a Giorgio Zerbini, sintetizzata nel documento che pubblicheremo nel prossimo numero e che stiamo sottoponendo al Comune ed agli altri Enti, Aziende ed organizzazioni potenzialmente interessati. A tutti quanti ci leggono chiediamo di volerci sostenere, con la loro testimonianza, con la loro adesione, con la loro spinta realizzativa, scrivendo o telefonando a "La Voce". Onoreremo così un grande cittadino che merita il nostro ricordo, ed arricchiremo Montefiascone di un patrimonio morale e culturale che rischiava di disperdersi senza speranza. (continua ULTIM'ORA ALFIERO ALFIERI ADERISCE AL COMITATO PER LA FONDAZIONE ZERBINI Il c e l e b r e a t t o r e e c o m m e d i o g r a f o r o m a n o A L F I E R O A L F I E R I , Direttore Artistico della " C o m p a g n i a di T e a t r o Dialettale R o m a n o Checco Durante" ha dato la sua adesione al Comitato Promotore per l'istituenda Fondazione Giorgio Zerbini. Alfieri si è anche dichiarato disponibile per tutte quelle iniziative che verranno intraprese per la valorizzazione e la diffusione del teatro tradizionale e popolare, ed a valutare con interesse ed entusiasmo ogni possibilità futura di realizzare insieme un festival del teatro dialettale. KSTATK 20(13 «LTOTTKO KOSSÌNI nel numero di novembre) LA VOCE - n° 9 -Settembre2003 pag. 9 Dal Convegno Pastorale Diocesano un impegno unitario per l'anno pastorale 2003-2004 L'Eucaristia "Quest'anno la nostra Chiesa locale metterà al centro dell'impegno pastorale la celebrazione dell'Eucaristia nel giorno del Signore". Con queste parole il Vescovo diocesano Mons. Lorenzo Chiarinelli concludeva il Convegno Pastorale diocesano tenutosi presso la Basilica di S. Maria della Quercia dal 10 al 12 Settembre. Il tema del Convegno "Quanti pani avete?" (Me 6,38) in qualche modo preannunciava questa conclusione del Vescovo e le due relazioni del 10 e dell'11 l'hanno preparata. LO SCENARIO, LE ATTESE Il primo giorno del Convegno il prof. Salvatore Abruzzese nella sua relazione socioculturale ha tracciato una panoramica dello "scenario" in cui operiamo, mettendo in risalto in particolare due aspetti dell'odierna società italiana: la differenziazione e l'incertezza. Il prof. Salvatore Abruzzese "Non esiste più una società - ha sottolineato il docente di Trento - ma tante società, tante realtà differenti l'una dall'altra.... Anche quando parliamo di Tuscia dobbiamo sapere che siamo di fronte ad una realtà non omogenea". La categoria dell'incertezza, ha proseguito Abruzzese, ha invaso tanti aspetti della vita (il lavoro, la residenzialità, i contesti produttivi, le relazioni tra persone...) e in molti casi diventa anche incertezza "dell'identità antropologica" dell'individuo. In una società così differenziata e incerta emergono però delle attese, anche nei confronti della Chiesa: "una Chiesa paterna di fronte alle diversità (quanta esigenza c'è nell'uomo di oggi di incontrarsi e di costruire relazioni!!) e custode della memoria". Concludendo Abruzzese ha invitato la nostra Chiesa locale ad essere non solo una Chiesa che assicura momenti di culto ma anche la formazione, con la caratteristica della accoglienza, "Una Chiesa dalla porta aperta, un luogo nel quale stare e trovarsi tra fratelli". Tre Vescovi: Carlo Ghidelli, Lorenzo e T o m m a s o Cascianelli PAROLA, PANE E... PALMA Al tema della relazione della seconda giornata del Convegno "Dalla Parola al Pane" Mons. Carlo Ghidelli, Vescovo di Lanciano Ortona, aggiunge subito un terzo elemento, "la Palma" che sta per "testimonianza". Mons. Ghidelli invita a leggere il rapporto Parola-Pane-Palma in quattro ambiti. Il primo di questi è "l'ambito familiare" nel quale i coniugi esercitano in maniera reale il sacerdozio comune dei fedeli; qui la parola amore si fa pane e nel giorno del Signore di Mario Brizi nostra vita e le nostre "cose". Quindi Mons. Chiarinelli entra nel vivo della relazione che ha voluto intitolare "Nello spezzare il pane" "il riconoscere". Il "segno sacramentale" dell'Eucaristia indica tre cose, in essa dobbiamo fare tre "riconoscimenti". "RICONOSCERE LUI" Nell'Eucaristia dobbiamo innanzitutto sperimentare la presenza di Cristo, sentirlo vivo e presente in mezzo a noi. Per questo i "segni" che poniamo nella celebrazione devono "svelare" il loro significato e aiutarci a percepire questa presenza. Uno sguardo sul pubblico carne nella condivisione e diventa testimonianza di valori e di vita. Il secondo ambito proposto è quello della "comunione ecclesiale". Il Concilio, ha evidenziato Mons. Ghidelli, ci ha consegnato l'immagine di una Chiesa rinnovata, come "corpo di Cristo" e "popolo di Dio in cammino". Questa Chiesa non può non venire alimentata dalla Parola e farsi Pane e testimonianza. Strettamente unito a questo è il terzo ambito proposto dal relatore per evidenziare il rapporto Parola-Pane-Palma: l'Eucaristia, nella quale la Parola convoca e illumina, il Pane consacrato viene spezzato e donato e diventa forza per la testimonianza che il cristiano è invitato a portare nella vita, come veniamo ammoniti nel congedo del celebrante "glorificate il Signore con la vostra vita. Andate in pace". Infine il quarto ambito che è quello del "mondo". Una realtà non da demonizzare ma da amare come "Dio che ha amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito". E' lì che il cristiano deve seminare la Parola, portare il Pane (non solo in senso "spirituale"), testimoniare l'amore di Dio. RISONANZE Nei primi due giorni, al termine delle relazioni, sono state proposte delle "risonanze", due interventi che intendevano cogliere aspetti particolari del tema proposto. Il primo giorno, dopo Abruzzese, ha preso la parola Mario Brutti, che ha sottolineato come le osservazioni espresse dal professore sulla società italiana si possono rilevare anche nella Tuscia, pur trattandosi questa di una zona delle origini prettamente agricole e piuttosto stagnante sotto diversi aspetti. Agostino Moscatelli si è domandato se il nostro modo di fare pastorale tiene conto della diversità nei vari ambienti e ha evidenziato la necessità di un maggiore impegno in ambito educativo attraverso la proposta di modelli di educatori credibili. Il secondo giorno le "risonanze" sono state affidate a P. Giovanni Boggio e Don Raffaele Ponziani. P. Boggio, biblista, ha fatto notare il valore molteplice della parola (informativo-espressivoappellativo) e ha espresso la necessità che quando ci troviamo di fronte alla Parola di Dio dobbiamo essere in grado di distinguere in quale maniera Dio ci parla in quel determinato brano. Don Raffaele dell'Eucaristia ha messo in risalto che di fronte a questo grande mistero che, rende presente la Passione e Risurrezione di Gesù, dobbiamo evitare il duplice rischio di banalizzare la celebrazione e di vederla solo sotto un aspetto individualistico, quasi fosse una devozione personale. NELLO SPEZZARE IL PANE "IL RICONOSCERE" Mons. Chiarinelli apre la sua relazione con una riflessione di carattere spirituale ispirata dal titolo del Convegno "Quanti pani avete?". I cinque pani possono simboleggiare cinque realtà, cinque doni che Dio ci ha dato, ha detto il Vescovo, e questi sono: la Parola, i Sacramenti, la Chiesa, i fratelli, il mondo; mentre nei due pesci possiamo vedere la "CI RICONOSCIAMO" Celebrare l'Eucaristia significa "condividere la famiglia di Dio", sentirci fratelli con coloro che ascoltano la stessa Parola e condividono lo stesso Pane. Di conseguenza nella celebrazione eucaristica dobbiamo fare in modo che cresca "l'accoglienza, la condivisione, la fraternità". I quattro Vescovi presenti al Convegno: Sua Ecc.za Mons. Tommaso, Lorenzo, Carlo, Dante. "LASCIARCI RICONOSCERE" Chi partecipa all'Eucaristia deve, "assumere lo stile dell'Eucaristia". Uscendo dalla Chiesa il cristiano deve essere riconosciuto come "colui che va a Messa". E la caratteristica del cristiano che si mette alla scuola dell'Eucaristia è uno stile di vita improntato alla "solidarietà e al servizio". Il Vescovo Lorenzo conclude il Convegno Nel tracciare le linee del programma pastorale dell'anno 2003-2004 Mons. Chiarinelli ha proposto alla Chiesa locale di porre in atto tutti gli sforzi possibili perché nell'Eucaristia, soprattutto in quella domenicale, sappiamo riconoscere Lui, sappiamo riconoscerci e farci riconoscere. Ora il lavoro di approfondimento e di traduzione nel vissuto delle linee emerse nel Convegno Pastorale diocesano continuerà nelle Zone Pastorali e nelle Parrocchie riprendendo anche alcuni spunti del Convengo del 2001 che, in qualche modo, ha anticipato i temi di questo Convegno. pag. 10 LA VOCE - n° 10 - Ottobre 2003 Richiesta la "preziosa reliquia" di S. Margherita dall'isola di Gozo (Malta) Nell'incontro, avuto il 6 settembre u.s. con Sua Ecc. Mons. Lorenzo Chiarinelli, Vostro Vescovo locale, in cui mi permisi di consegnarGli una missiva del mio vescovo Mons. Nicola Cauchi, con cui faceva richiesta di poter avere in Diocesi e precisamente nella mia Parrocchia di Santa Margherita in Sannat Gozo, Malta, la Vostra Insigne Reliquia di Santa Margherita V. e M. in occasione dei festeggiamenti centenari in onore della nostra comune Patrona dal 22 al 26 luglio 2004, sarebbe, indubbiamente un benevolo e generoso gesto, che tornerebbe gradito ed efficace incremento della spiritualità della Santa in parrocchia. Posta la questione al Suo Ecc.mo Vescovo, Egli si sarebbe riservato di porre l'istanza al Venerato Capitolo per poterne avere il permesso. Fiducioso di poter ottenere quanto sopra, mi creda della Sua Rev.ma Signoria, Umilissimo in Cristo, Cari Tarcisio Camilleri Arciprete Il Capitolo della Concattedrale di S. Margherita s'è riunito per discutere sulla richiesta sabato 20 settembre. Erano presenti 7 capitolari, mentre erano assenti due, perché anziani e malati. Sono stati tutti d'accordo nel ritenere opportuno inviare la Sacra Testa nell'isola di Gozo-Sannat (Malta), naturalmente con tutti i dovuti permessi: in primo luogo del Vescovo diocesano, della Santa Sede, e dell'ufficio dei Beni Culturali. Se ci saranno tutti i nulla osta, bisognerà pensare all'assicurazione per il trasporto e la permanenza in loco della preziosa reliquia. Informeremo la cittadinanza di tutti i passaggi occorrenti. La Sacra Testa fu richiesta e portata nell'isola di Malta nel 1968 e ci piace riportare il trafiletto de "La Voce" (suo primo anno di vita) nell'agosto dello stesso anno. Don Tarcisio Arciprete, Mons. Marinelli, geloso custode della Sacra Testa, un impiegato comunale e il sindaco di Sannat (Gozo) - Malta. La S. Testa dì S. Margherita nell'Isola di Malta Presso la cittadina di Sannat-Gozo dell'isola di Malta, si venera S. Margherita di Antiochia, Patrona della nostra città. In occasione delle feste centenarie della Santa, che si sono concluse alla fine del mese di luglio, il Clero e i fedeli di quella città hanno chiesto al nostro Ecc.mo Vescovo di poter avere la S. Testa di S. Margherita, che noi gelosamente conserviamo nell'insigne reliquiario argenteo, dono del Card. Aldovrandi. Il Vescovo, avuto il parere favorevole del Capitolo Cattedrale, il permesso della Soprintendenza ai Monumenti del Lazio (il reliquiario è inventariato) ha permesso che la S. Testa, accompagnata dal Vicario Mons. Belardi, partisse in aereo per l'isola di Malta. Accoglienza e festeggiamenti straordinari sono stati riservati alla S. Testa e al Rappresentante del Vescovo, del Capitolo Cattedrale e dei fedeli di Montefiascone. Si sono così stabiliti legami umani e cristiani tra la nostra città e quella di Sannat-Gozo; legami che speriamo durino e si rafforzino nel tempo. da "La Voce" agosto 1968pag.2 L'Arciprete di Sannat can. Tarcisio, alla destra il sindaco della cittadina, Sua Ecc.za il Vescovo Mons. Lorenzo, D. Paolo parroco a Roma ma proveniente da Sannat e Mons. Concioli nostro Vicario Generale. Un reliquiario prezioso In occasione della passata festività di S. Margherita d'Antiochia, patrona della nostra cittadina, vorrei dire due parole sul prezioso busto reliquiario che ne custodisce le reliquie e ne riprende le fattezze. L'oggetto, ancora oggi usato per funzioni di culto, è forse guardato dai nostri concittadini in maniera un po' distratta, sottovalutando il suo valore artistico. Il reliquiario, preziosa opera di oreficeria sacra della metà del XV secolo c.a., non è mai stato in passato oggetto di uno studio approfondito e solo recentemente alcune sue caratteristiche sono state precisate. Alla esatta datazione si può risalire grazie alla presenza nella base degli stemmi realizzati in smalto traslucido di Papa Niccolò V (chiavi gialle incrociate in campo verde) e del Vescovo Bartolomeo Vitelleschi (due tori affrontati in campo alterno blu e giallo) che lo dona alla cattedrale. L'opera non può essere stata eseguita prima dell'elezione di detto Papa (1447 terminus post quem), né dopo dopo la morte del Vitelleschi avvenuta il 13 dicembre 1463 (terminus ante quem). La bella figura di S. Margherita è raffigurata con le spalle avvolte da un drago dorato, così come appare nella consueta iconografia, che vede la Santa esile ed umile, ma che riesce a domare la forza bruta del dragone. Quest'ultimo, considerato a torto come un'aggiunta di un restauro successivo, è sicuramente, in base ai documenti (Visita Pastorale del 5 novembre del 1482-83) e all'analisi stilistica parte integrante del reliquiario sin dall'origine. L'area di produzione del busto di S. Margherita è da individuarsi in quella fiorentina, sia per il repertorio decorativo di cui fa sfoggio la veste, sia perché l'orafo nel modellato del volto sembra aggiornato sulla novità del quattrocento fiorentino (es. il Busto reliquario della Beata Umiliana, alcune opere di Desiderio da Settignano e di Luca della Robia). Emanuela Menghini Laureata in Beni Culturali Lo scritto posto sulla base recita: Qui è racchiusa la testa della beata Margherita, vergine e martire. Questo lavoro lo fece fare Bartolomeo Vitelleschi, vescovo di Montefiascone e Corneto per la sua anima e quella del Rev.mo e Signore Giovanni Cardinale e patriarca suo zio. LA VOCE - n° 9 - Settembre 2003 pag. 11 16 ottobre 1978 19 ottobre 2003 19 ottobre 2003 Karol Jözef Wojtyla viene eletto Papa Giornata Missionaria Mondiale Madre Teresa di Calcutta e a s s u m e il nome di G i o v a n n i Paolo II. Compie 25 anni di pontificato: uno dei più lunghi della storia dei Papi. Ha visitato 129 nazioni, 102 viaggi fuori Italia, 142 visite in Italia, per cui ha trascorso 574 giorni fuori Italia (un anno e 7 mesi). Il 16 o t t o b r e il P a p a c o n s e g n e r à alla Chiesa una "Nuova Esortazione Apostolica post-sinodale sul ministero episcopale". Nel maggio 1980 ha detto: "Taluni, in Europa, pensano che il Papa non dovrebbe viaggiare, che dovrebbe restare a Roma come ha sempre fatto. Leggo questo sui giornali e ricevo consigli in tale senso. Voglio dire ora, invece, che è una grazia di Dio essere venuto qui perché così posso conoscervi. Come potrei sapere altrimenti chi siete, come vivete? E ciò mi rafforza nel convincimento che è giunto il tempo in cui i vescovi di Roma, cioè i papi, non devono considerarsi solo come i successori di Pietro, ma anche come gli eredi di Paolo che, lo sappiamo bene, non si fermava mai: era sempre in viaggio. E quello che è vero per il papa lo è anche per coloro che lavorano con lui a Roma". E' doveroso ricordare alcuni dei nostri missionari, che debbono sentire con loro il nostro spirito, pronto anche ad un aiuto materiale. Nata a Skopje in Macedonia il 26 agosto 1910, assumendo il nome di Agnes Gonxa Bojaxtrin, e deceduta il 5 settembre 1997 a Calcutta alle 21,30 sarà proclamata beata il 19 ottobre 2003 alle ore 10 in piazza S. Pietro. AFRICA P. Marino Brizi O.F.M. Capp. - da Piansano Léproserie St. F r a n c i s B.P. 75 - AMBANJA (Madagascar) P. Roberto Di Fabio O.F.M. Capp. - da Arlena di Castro Mission Catholique - 407 Antsohihy B.P. 71 ANDREVOREVO (Madagascar) P. Giuseppe Ettorri - da Marta Consolata Fathers P.O. Box 24835 NAIROBI (Kenya) Sr. Ines Pelatelli - da S. Lorenzo Nuovo Box 12 - ADIGRAT (Etiopia) Sr. Irene Socciarelli - da Grotte di Castro Mission Catholique - Missionaires de l'Immaculèe B.P. 30-141 YAOUNDE (Camerun) AMERICHE Don Gianni Carparelli Sac. Dioces. - da Viterbo CARITAS PROJET 1876 Wilson AVE WEST, WESTON, ONTARIO 9M - 1AS TORONTO (Canada) S. Ecc.za Möns. Tommaso Cascianelli C.P. da Capodimonte Rua Italia, 31-44900-000 IRECÊ - BAHIA (Brasile) Il 28 giugno 1980 dice: "Questi viaggi sono visite compiute a ciascuna Chiesa locale e servono a mostrare il posto che esse hanno per costituire l'universalità della Chiesa... Ogni viaggio del Papa è un autentico pellegrinaggio al santuario vivente del popolo di Dio... In questa ottica, il Papa viaggia per annunciare il Vangelo, per "confermare i suoi fratelli" nella fede, per consolidare la Chiesa, per incontrare l'uomo... Sono viaggi di amore, di pace di fratellanza universale..." Il giorno della sua elezione a Papa, apparendo la prima volta sulla soglia di S. Pietro, esclamò a gran voce: "Non abbiate paura, aprite la porta a Cristo". Non ha detto altro su tutte le strade del mondo. Il card. Roger Etchegaray ha scritto: "il pellegrino di 25 anni fa è ancora lo stesso pellegrino di oggi, con lo stesso messaggio di sempre". P. Franco Marcoaldi - da Capodimonte P. Annunciada - Calle Mendiondo 1566 Luis Guillon - BUENOS AIRES (Argentina) Sr. Rosa Mareschi - da Ischia di Castro R. Itamarandlba, 102 - BENFICA 20911 - 3 1 0 RIO DE JANEIRO (Brasile) P. Giorgio Ppcorari P.I.M.E. - da Sipicciano Paroquia N.S. do Carmo Prava de Matrix 62 - CXP 17 38200 FRUTAL M.G. (Brasile) P. Ettore Salimbeni - da Vitorchiano AVENIDA SOL 809 - CUSCO (Perù) ASIA P. Vincenzo Bordo O.M.I. - da Piansano 1 9 5 - 5 1 YUL HYUN - DONG K A N G - N A M - K U SEUL 135-210 (Korea) P. Enzo Corba - P.I.M.E. - da Montefiascone P.O. SUIHARI- 5200 Dt. DINAJPUR (Bangladesh) Madre Teresa alla soglia della beatificazione "La santità non è un lusso per pochi, è un dovere per ciascuno di noi" Laura Benedetti Esposito Con le parole di Madre Teresa che ci ricorda che la santità è un bene spirituale al quale tutti possiamo aspirare, ci accingiamo a vivere con intensa gioia e spirito cristiano, una data memorabile: il 19 ottobre 2003, quando il Santo Padre la proclamerà Beata. La vita ci concede un grande privilegio e ci fa un grande dono, quello di assistere alla beatificazione di Madre Teresa dopo averla conosciuta e amata. Tutti noi, l'abbiamo vista all'opera tra i poveri e gli emarginati e ascoltata la sua voce in difesa della vita e della dignità umana. L'abbiamo vista correre le strade del mondo pellegrina di amore e di carità. L'abbiamo vista chinarsi sui lebbrosi e i malati di aids e tra le braccia stringere corpi scheletrici. L'abbiamo vista accanto ai capi di stato e ricevere riconoscimenti fino al Premio Nobel. Ma lei, Madre Teresa, figura piccola e sfuggente, era in continuo fermento; fretta di capire, di osservare, di ascoltare, sì ai capi di stato, ma soprattutto all'uomo che languiva ai margini della strada. Era quello il suo mondo e il suo destino. Ella apparteneva ai poveri, perché in quelle sembianze scavate dalla fame e dal dolore, era impresso il volto di Cristo, il suo unico grande Amore. A soli 6 anni dalla sua morte, non si era mai verificata nei tempi più recenti, una così rapida beatificazione. "Se si considera che negli ultimi secoli - scrive Saverio Gaeta - la beatificazione più veloce è stata quella del fondatore dell'Opus Dei, mons. José Maria Escrivà a 17 anni dalla morte e che i due punti di riferimento di Madre Teresa, madre Francesca Cabrini e suor Teresa di Lisieaux, attesero rispettivamente 21 e 25 anni, si comprende ancor più l'eccezionalità di questo evento che Giovanni Paolo II ha voluto fortemente per offrire all'umanità del Terzo Millennio Cristiano, un faro dell'amore verso Dio e verso gli uomini". E ora che Ella è tra gli eletti della Chiesa, possiamo guardarla nella sua giusta luce e peculiare entità e cioè, ad una donna straordinaria dalla grande spiritualità che ha illuminato il nostro secolo e che ormai è dentro la nostra storia, umana, sociale e personale. Le Parrocchie della Diocesi e chiunque voglia assistere alla solenne cerimonia della beatificazione, potranno organizzarsi secondo il programma, ma soprattutto occorre disponibilità e buona volontà da parte di tutti. Personalmente mi auguro che ci possa essere una buona rappresentanza e della Diocesi e di molte altre del Lazio. LA VOCE - n° 10 - Ottobre 2003 pag. 12 " L A V O C E " E' GRATA A l SUOI A S T R O N O M I A - di A. CEMPANARI CAVALIERI: Azzolini Lucia, Moschini Alzirdo, Piciollo Diodato, Pacetti Sandro e Serena Gavazzi, Castellani Rosina, Nunziati Gianni. SOSTENITORI: Cipriani Lorena, Durantini Margherita, Sensi Fausto, Androni Giuseppe, Nuova Falegnameria Mezzetti Fausto, Faggianelli Giuseppe, Pesci Delfina, Crisostomi Giacinta, Catena Consiglia, Bertuccini Lucia, Zerbini Aldo, la sposa in suffragio di Pepponi Camillo, Chiricotto Giulio, Trapè Ardelio, Moisè Rosa, Corba Donatella, Tarantello Adriana, Pallini Gabriella, Gianlorenzo Orietta. AMICI: Trapè Quinto, Rossi Giuseppa, Taroni Dino, lacoponi Aldo, Saraca Maria in Fioretti, Rosati Chiara, Fiorelli Giuseppina e Zampetta Santino, Leoni Piera, Galletti Angiollno, Galletti Marcello, Zampetta Filippo, i parenti prò Pelecca Giuseppe, Chiodo Geraldo, Moisè Eligio, Pepponi Divo, Porroni Gaetano, N.N., Bacchlarri Nello, Ceccarelli Pio, Governatori Giuseppe, Castellani Valentina, Ferlicca Mimmo, Catasca Oliva, Moscetti Ferdinando, Marianello Settimio, Nicolai Domenico, Tabarrini Sante, Capotosto Livio, Menichetti Maria Cristina, Maurizi Lina. Il telescopio spaziale AMICI DELLA CATTEDRALE Sono entrati a far parte degli "Amici della Cattedrale": Azzolini Lucia, Durantini Rosa, lacoponi Rosa, Tassoni Antonio, Meneghini Giuseppe e Laura, Meneghini Antonio, Palumbo Franco e Angela, Pepponi Giulia, Trapè Elia, Minciotti Ida, lacoponi Susanna, Trapè Quinto, Mecall Ludovina, Barcarolo Giuseppa, Chiricotto Lidia, Pascucci Pierina, Belleggi Ida, Paoletti Florido, Pepponi Linda, Fumagalli Diletta, Trapè Margherita, Cardini Giuseppe, Di Carli Angelo, Menchinelli Augusta, Sordi Gina, lacoponi Aldo, Famiglia Di Pietro, Di Pietro Marianna e Garbiroli Domenico, Scalia Michele, Salvatori Chiara, Ricci Cesare, Francesini Mario e Caterina Vaggi, Bartoleschi Settimla, Ranaldi Leonide, Ranucci Ida, Ranucci Gemino, Ranucci Tommaso, Pagliaccia Antonio, Flora e Luigi Mecali, Foschi Luca, Giraldo Settimio e Ciarmatori Lorena. I famigliari in suffragio di: Catasca Giovan Battista, Bracaloni Nunziata, Fumoso Santina, Vincenzina Garzoli, Angelo e Laura Manzi. ANAGRAFE CITTADINA NATI: Pontillo Emanuele di Daniele e Stefanoni Rosita (24.8), Bonucci Marco di Mario e Marziantonio Micaela (27.8), Bruni Giacomo di Gian Paolo e Smafora Loredana (29.8), Notazio Valerlo di Andrea e Scarino Laura (27.8), Tofanicchlo Alessandro di Mirko e Di Salvo Monla (29.8), Pero Giulia di Paolo e Berbeglia Rosanna (18.8), Castellani Chiara di Riccardo e Nami Maria Cristina (19.8), Bracoloni Sara di Stefano e Rosetto Donatella (25.8), Zerbini Matilde di Adriano e Ricci Annalisa (11.9). MATRIMONI: Torrigiani Sandro e Brambilla Elena (23.8), Guarducci Riccardo e Batlnelli Rita (23.8), Magnani Mirko e Fantini Federica (23.8), Stefanoni Alessandro e Plstella Alessandra (30.8), Cernili Alberto e Scarino Melissa (31.8), Carloni Fabrizio e Quattrucci Francesca Romana (30.8), Ceccarelli Stefano e Paolini Ilaria (07.9), Garbiroli Domenico e Di Pietro Marianna (06.9), La Corte Michele e Faggiani Barbara (06.9), Senzaquattrlni Mario e Starnini Sabrina (04.9), Cima Danilo e Piferi Daniela (06.9), Trapè Francesco e Cecere Adriana (13.9), Ceccariglia Maurizio e Radicati Claudia (13.7), Ferlizzi Giovanni Battista e Muzio Letizia (08.9). MORTI: Marchetti Cesarina (n.01.01.23 m.22.08), Stefanoni Esterina (n.16.03.22 m.27.08), Scaramella Pierina (n.27.05.16 m.28.8), Catasca Giovanni Battista (n.12.12.14 m.31.08), Barcarolo Pietro (n.20.11.42 m.31.08), Donati Oliva (n.19.12.25 m.08.09), Fumoso Santina (n.02.11.22 m.12.09), Ricci Maria (n.13.09.20 m.17.09), Femminella Aldo (n.10.02.26 m.23.08), Salvlani Liberato (n. 13.05.16 m.26.8), Marangoni Assunta (n.24.02.26 m.31.08), Mocini Mario (n.03.01.24 m.07.09), Brachini Assunta (n.20.05.21 m.23.08), Leo Giuseppe Francesco (n.16.08.22 m.26.08), Pepponi Camillo (n.03.12.10 m.01.09), Bracoloni Annunziata (n.02.10.1899 m.02.09), Anlceti Agostino (n. 08.10.25 m.10.09), Sensi Gilberto (n.11.05.25 m.10.09), Carlettl Vincenzo (n. 26.10.22 m.15.09). ritrae ufficialmente il pianeta Marte... Non poteva mancare il contributo del Telescopio Spaziale, con questa doppia esposizione del 26-27 agosto, mostrando i due opposti emisferi, con la Wide Field end Planetary Camera 2. Sono riconoscibili a sinistra il grande occhio di Solis lacus e più in basso a sinistra, la macchia chiara del vulcano più alto del sistema solare: l'Olympus mons. A destra la Syrtis major con sopra l'ovale d'impatto Hellas. ... ma anche gli astrofili non scherzano Qui a destra una ripresa di Maurizio Valimberti, dall'Australia, applicando una webcam Philips Toucam Pro abbinata ad un telescopio S.C. C14. Giudicate voi. La nostra associazione sarà in grado di produrre gli stessi risultati non appena sarà disponibile il nuovo osservatorio comunale, sulla realizzazione del quale, stiamo lavorando insieme all'assessore Luciano Cimarello. Equinozio d'Autunno Il 23 settembre alle ore 12,47 si è verificato l'Equinozio d'Autunno. In pratica il Sole scendendo velocemente in declinazione (o altezza) ha raggiunto e attraversato l'Equatore Celeste, che è la proiezione nel cielo dell'equatore terrestre, appunto alle ore 12,47, dando luogo all'inizio dell'Autunno astronomico. La punta dell'ombra delle meridiane (solo quelle che usano \'ortosillo) segna l'evento percorrendo la linea diurna detta anche equinoziale. Un film sulla vita di Santa Rosa Il Vescovo di Viterbo: "Un filmato trasparente, semplice, profumato' Il primo settembre 2003 alle ore 18,00, a Santa vogliono conoscere più da vicino la vita e i miracoli Rosa, alla p r e s e n z a del V e s c o v o di V i t e r b o da Lei compiuti. Il lungometraggio è stato realizzato Lorenzo Chiarinelli, delle autorità civili, politiche, con il patrocinio dell'Assessorato alla Cultura del ecclesiastiche ed istituzionali della provincia di Comune e della Provincia di Viterbo in collaboraViterbo, è stato presentato il PRIMO lungometragzione con l'A.F.A.M. (Associazione Falisca Amici gio dal t i t o l o " S A N T A ROSA, IL C U O R E DI della Musica) di Montefiascone, fondata e presieVITERBO". duta dalla soprano falisca Lia SARACA che ha Un video che rappresenta un evento storico, relidato la sua voce calda, vellutata e sicura alle suggegioso, culturale con una valenza catechistica e stive immagini. turistica, il primo esistente e mai realizzato fino ad Un'interpretazione sentita, vibrante, ricca di sfuoggi. Il filmato narra alcuni degli episodi salienti mature guidata dalla acquisita professionalità e in della vita della Santa Viterbese, le scene sono particolare dall'emotiva intenzione di rendere omagstate girate prevalentemente a San Pellegrino, nel gio alla piccola Santa, il fiore più bello di Viterbo. castello di Balthus, sui monti cimini e nei vari e molLa qualità interpretativa si unisce alle coinvolgenteplici luoghi caratteristici di Viterbo; circa 50 i perti immagini del filmato per sottolineare il percorsonaggi coinvolti rigorosamente in costume con una so di fede della piccola bambina che poco più di Al pianoforte Lia Saraca colonna sonora composta appositamente per l'econ il marito Paolo Scoponi 750 anni fa camminava per le vie di Viterbo con un vento. crocifisso in mano. Un evento visivo che rappresenta Il video è stato ideato, girato e realizzato dalla straordinaria personalità il segno concreto della dedizione per Santa Rosa dell'autore e di tutti di Gianluca DI PROSPERO che ha voluto coinvolgere bambini, adulti, coloro che hanno partecipato e contribuito alla realizzazione del filmato. anziani per raccontare la storia e i miracoli di Santa Rosa. La VHS, della durata di 30 minuti circa, potrà essere acquistata presOgni personaggio si è calato nella propria parte realizzando un video so il monastero di Santa Rosa, e una parte del ricavato sarà donato che arriva al cuore dei viterbesi. Un filmato rivolto a tutti coloro che al monastero stesso. LA VOCE - n° 9 - Settembre 2003 pag. 13 LA "SIMENTA" A Q U A R T O di Zelindo Gianlorenzo mangiare ha ottimi rapporti. Non ci si crederebbe, ma fino a non molti anni fa, cioè fin dopo il termine della seconda guerra mondiale, esisteva ancora il latifondo tradizionale, specie nella pre-Maremma e nella Maremma vera e propria che con le vaste pianure si prestavano alla coltivazione intensiva del grano. Il latifondista teneva in gestione diretta le parti pianeggianti del terreno perché erano più agevoli per le lavorazioni; le zone più impervie le concedeva con un rapporto chiamato "a quarto" che prevedeva la divisione del prodotto in tre quarti al proprietario ed in un quarto al concessionario lavoratore. Quest'ultimo era in genere un povero cristo costretto ad accettare quelle condizioni capestro perché aveva sulle spalle una famiglia patriarcale da sfamare, di quelle composte anche di sei 0 sette figli. All'epoca della mietitura, girava per le frazioni l'emissario del padrone, chiamato "il caporale", incaricato del reclutamento delle squadre di mietitori che venivano formate da uomini, giovanotti, ragazze robuste, nubili o sposate; accadeva così che famiglie intere partivano a piedi per le zone maremmane (non esistevano automezzi di trasporto) dove permanevano per settimane intere fino al termine del lavoro, dormendo in grotte, anfratti o capanne. L'arma per la mietitura era la sola falcetta arrotata per tempo battendo il filo della lama con un apposito martello sopra una specie di piccola incudine infissa nel terreno. Solo la donna di casa ed i figli minori rimanevano nelle frazioni silenziose e quasi deserte; la massaia aveva il compito di fare la vivandiera e portava a giorni alterni le vettovaglie ai mietitori, recandosi sul posto In groppa al somaro carico di viveri. Nel giorno designato, essa affidava 1 figli piccolissimi ai meno piccoli di essi e partiva prima che spuntasse l'alba per arrivare a destinazione verso l'ora di pranzo. Le vivande consistevano nella maggior parte in grossi filoni di pane cotto nel forno casareccio, in patate lessate e spaccate condite con olio e aceto, mescolate a generose fette di cipolla; per bere, se non esistevano sorgenti naturali nelle vicinanze dei luoghi di lavoro, la vivandiera portava anche barilozzi pieni d'acqua; col vino bisognava andarci piano perché bevuto sotto la canicola maremmana causava Taggalettamento" - l'indebolimento dei garretti per cui si fermava il lavoro della squadra che era composta con le seguenti qualifiche: Capo-falce, Balzarolo, Posto della birba, Legarino e Gregnarolo. I primi tre, uno dietro l'altro, mietevano trattenendo le spighe tagliate nella mano sinistra, fino alla capienza, legando poi il mietuto con abile manipolazione ottenuta piegando alcune spighe e avvolgendole intorno al fascetto di grano tenuto nella mano e depositato poi in terra per i compiti degli altri componenti del gruppo: il Legarino legava fra loro i diversi manipoli di spighe formando I covoni che il Gregnarolo radunava in unico sito per la successiva collocazione in diverse cataste chiamate cordoli o cordelli. I cinque che operavano la mietitura erano schierati a ventaglio, come richiedeva l'efficace impostazione del lavoro. Il 22 giugno 1941 la Germania iniziò l'operazione denominata "Barbarossa" che prevedeva l'invasione della Russia Sovietica. Nella settimana dal 22 al 27 giugno 1941 le "Panzerdivisionen" - le divisioni corazzate tedesche - misero quasi in ginocchio l'esercito russo, con avanzate folgoranti, con la creazione delle famose sacche di accerchiamento di Smolensk e Minsk, facendo milioni di prigionieri e distruggendo o catturando decine di migliaia di cannoni, aeroplani e carri armati: queste notizie furono rese note per radio dal Comando Supremo Tedesco: io le ho udite personalmente dall'altoparlante radio che il Bar Italia aveva sistemato ad uso dei clienti sopra la porta d'ingresso (a quel tempo quasi nessuno aveva la radio in casa: solo pochissime ricche famiglie e qualche raro benestante). I tedeschi giunsero poi alle porte di Mosca ma dovettero fermarsi perché li soprese l'invalicabile inverno russo, quando erano già quasi in vista delle Torri del Cremlino: Alcuni storici dicono che ciò avvenne perché l'esercito germanico, per aiutare l'Italia impegnata nei Balcani, spostò l'inizio delle operazioni dal 1° Maggio 1941 al 22/6/1941, altrimenti il "Blitz Krieg" - la guerra lampo - contro la capitale russa avrebbe avuto pieno successo le cui conseguenze avrebbero potuto cambiare il corso della storia; ed è per questo che l'uomo della strada si domanda: l'intoppo fu creato dall'inverno o dal Padre Eterno? Ma che c'entra tutto questo con il nostro tema? Non c'entra niente, ma quando penso all'allineamento a ventaglio dei mietitori, mi viene subito in mente di prepotenza, senza che io possa farci nulla, che una delle tattiche studiate per i carri armati dal generale tedesco Guderian era appunto basato sullo schieramento a ventaglio dei mezzi corazzati. La mente umana ne fa di queste involontarie, fantasiose e assurde capriole analogiche, ma forse l'occasione è stata buona per dare uno sguardo d'insieme a quelli che furono gli ultimi sprazzi di un mondo e di una civiltà in estinzione, sia nel campo militare che in quello civile. Lasciando il campo delle battaglie vere e proprie, ritorniamo alla battaglia combattuta dai mietitori contro il massacrante lavoro, la canicola insopportabile, i fiumi di sudore, la fatica immane. Terminata la parte padronale, dalla quale ricavavano le poche lire che costituivano una delle poche fonti annuali di reddito monetario, i mietitori dovevano affrontare l'ultima e più grave fatica: quella di mietere il terreno impervio avuto in concessione "a quarto", facendo addirittura raccogliere alle donne presenti le poche spighe sfuggite e cadute in terra (le spigolatrici). Alla fine della mietitura, i lavoratori tornavano a casa ubriachi di fatica, con le ossa rotte, con il viso cotto dal sole come tanti marocchini o pellirossa, trascinando i piedi a fatica. Si racconta di un tale fumatore di sigari entrato in crisi di astinenza per la lunga permanenza in campagna senza tabacco; costui, durante il ritorno, cadde a terra sfinito e non vi furono parole od atti idonei a sollevarlo finché un mietitore, che durante il tragitto di ritorno si era fermato nella cittadina di Marta a comperare del tabacco, non offrì al caduto di fare alcune "tirate" dal suo sigaro acceso; si dice che, dopo tale medicazione, quel tale si rialzò di botto e prese via verso casa con un passo che gli altri stentavano a seguirlo, o a seguitarlo, come si dice in gergo campagnolo. Talvolta mi sveglio in piena notte e rivedo mentalmente quei tempi: di fronte all'incessante rumore, a qualunque ora, delle automobili, ripenso a quelle silenziose nottate estive di allora, pieno soltanto di stelle e del canto dei grilli, quando uno della squadra dei mietitori pronti per la partenza chiamava a gran voce dal Poggetto, in quel grande silenzio, un compagno abitante nella frazione Gevi distante circa un chilometro e mezzo: - O' Picazzerooooooo - Ooohhhhhhh - Dì a Matìle che domattina si parte per le Moianeee - Va beneeee Voi non ci crederete, ma a quel pensiero mi commuovo; un amico, al quale avevo confidato questo mio stato emotivo, mi ha dato la seguente "folgorante" (e raggelante) risposta: "Per forza! Sei vecchio!". pag. 14 17 y LA VOCE - n° 10 - Ottobre 2003 giunto il momento di sciogliere le vele (2 Tm. 4,6)Liberato Vincenzina Garzoli Giuseppe Pellecca Maria Zampetta 25.1.1926 - 5.8.2003 16.2.1923 - 11.8.2002 5.4.1925 • 6.7.1995 Il giorno 5.8.2003 è salita in cielo per raggiungere il marito Biagio Grassi, deceduto il 25.6.1988, venendo a mancare all'affetto dei figli Roberto, Sandro e Luciano, delle nuore Patrizia e Caterina, delle nipoti Marika e Alessandra e degli altri suoi cari. Donna sensibile, delicata e riservata ha lasciato un vuoto incolmabile. Sicuramente Vincenzina rimarrà un caro ricordo nei cuori di quanti hanno avuto modo di conoscerla e frequentarla. Di Giuseppe ricorre l'anniversario 1*11 ottobre. I figli Elena, Roberto e Giuliana intendono ricordarli perché hanno lavorato per il bene della comunità falisca, la madre come cuoca presso la scuola Card. Salotti, il padre ha lavorato con Angelino Fabene anche nella basilica di S. Margherita. Che il Signore li riconfermi nell'eternità! Pietro Barca rolo Zelindo Gianlorenzo Liberato ci ha lasciato il 26 agosto per godersi la pace eterna. E' vissuto sempre con l'amata sorella Pia che piange la sua assenza insieme ai fratelli Mario e Cesare e tutti quelli che lo hanno conosciuto ed amato. A lui l'eterno riposo. 3.12.1910 • 1.9.2003 Caro babbo, sei stato un uomo buono e giusto, un marito sempre presente e un ottimo padre. Generoso con tutti e disponibile fino all'ultimo. Un uomo orgoglioso e riservato e proprio in nome di queste caratteristiche non hai potuto accettare una malattia che ti avrebbe costretto a cambiare il tuo modo di essere. Ci hai lasciato all'improvviso pieni di angoscia, rabbia e dolore, ma noi che ti amavamo tanto abbiamo capito i tuoi motivi e accettato la tua scelta. in vita. Continua ad amarci, babbo, come hai saputo fare così profondamente Con amore infinito la moglie Alda e i figli Tonino, Roberto e Moreno. Non so il motivo per cui ogni volta che il pensiero mi ritorna alla prematura morte del dr. Marco Rosetto, figlio del dott. Guido, mi vengono in mente le note della V° Sinfonia in do Maggiore di Van Beethoven; forse sarà la rapidità con la quale la prima si diffonde nell'etere con le sue tre note possenti di apertura della sinfonia, come la seconda si brucia rapidamente come torcia sulla terra. Può anche darsi che me li accomuni nella mente il numero tre che ricorre nelle note e nei decenni di vita del nostro Marco; anche la comune attività di ricerca li fa compagni perché le armonie sono in tutto lo scibile umano per chi le sa vedere e avvertire nelle aule e negli atenei. Candidato a vincere tutti i concorsi ed insegnare a Stoccolma, Parigi, Creta (in inglese), Ginevra; una carriera da fulmine proprio come la famosa: V" Sinfonia, quella di Marco: quella di un vero campione. Per questi motivi siamo convinti che Marco non desidera lamentazioni ma vuole che il destino non bussi troppo presto ad un'altra porta come ha fatto con la sua. 13.5.1916 - 26.8.2003 Camillo Pepponì 20.11.1942 - 31.8.2003 La morte del dr. Marco Rosetto Salvia ni Il sig. Camillo è vissuto 93 anni, senza aver mai una malattia. Ora che era anziano, assistito sempre in modo ammirevole dalla sposa Anna Maria Ranucci, non pensava ad altro che al bene dei figli: Marcella che imita la madre nei riguardi dello sposo Franco, aiutata dai figli Andrea e Anna Maria, Alessandro con la sposa Novella che hanno regalato ai genitori due splendide nipoti: Francesca e Federica. Anche le due prò nipoti Valentina e Giulia, bisogna metterle nel conto. Il sig. Camillo, sempre ottimo e buono, agricoltore di professione ha voluto a tutti bene e continuerà a proteggerli dal cielo! Marco Rosetto 14.9.1967 - 17.8.2003 Marco, figlio del dr. Rosetto e di Giuliana, andata prima di lui in Paradiso, per cui l'ha sicuramente atteso ed abbracciato come può fare una madre per non lasciarsi più per l'eternità, era attualmente ricercatore e docente presso l'Università della Tuscia. Sposatosi con la signora Laura Nencioni nel 1994 ha avuto due tesori di bimbi: Aurora di 5 anni e Riccardo di appena un anno e mezzo. Suo fratello, Luca, si trova in Olanda per motivi di lavoro. I genitori della sposa, Umberto e Linda, hanno vissuto e vivono il dramma della figlia. Marco rimane un esempio per tanti nostri giovani per impegno, costanza, intelligenza, serietà, amore sincero e costante alla famiglia d'origine come a quella da lui formata, d'una religiosità schietta e portata avanti senza fronzoli. Dio Padre ha voluto purificarlo per renderlo ancora più bello e trapiantarlo così nel giardino del cielo. A Marco Vorremmo essere dei poeti per poter esprimere al meglio il dolore e il vuoto che la tua morte ci ha lasciato nel cuore. Una poesia ha quel senso di eternità di cui avremmo bisogno per conforto. Purtroppo nessuno di noi riesce ad esprimere con delle semplici parole quello che proviamo. Ti abbiamo visto vivere con un'umiltà che avresti potuto non avere, ti abbiamo visto soffrire con una dignità senza limiti, infine, ti abbiamo visto morire ed anche in questo ci hai insegnato, pensando agli altri prima che a te stesso. Questo tuo "esserci" ci sprona e ci aiuta a rinsaldare il nostro rapporto con quei concetti di vita, amore, saggezza ed intelligenza che sono tuoi; quel senso di essere uomo, padre e sposo in un'unica soluzione, la capacità di gioire della bellezza, della passione musicale, dell'essenza del divertimento e del gioco che sono in te. Sei un ragazzo del quale avremo sempre un intramontabile ricordo per la tua grande umanità, la tua simpatia e la serenità che sapevi trasmettere con i tuoi modi e i tuoi sguardi, li vuoto che ci hai lasciato non si riempirà mai e nonostante il nostro sgomento e la nostra disperazione, non vogliamo arrenderci all'idea che tu te ne sia andato definitivamente, vogliamo credere con tutte le nostre forze che da dove sei ora tu possa sentirci. Gli amici Laura desidera ringraziare tutto il personale della chirurgia e del reparto oncologico ricordando la professionalità e l'umanità di quanti sono stati a contatto con Marco. Un sentito grazie al Dott. Cricco, al Dott. Stefano Sbarra, un particolare senso di gratitudine per l'affetto e la disponibilità dimostrati in questi 20 mesi di malattia. Un affettuoso ricordo e ringraziamento a Laura Codino e all'Associazione Falisca. Un sentito grazie al reparto di Radiologia di Viterbo e in particolar modo alla Dott.ssa Maria Elena Rosetto per aver assistito suo cugino Marco con professionalità e tanto, tanto amore. Un grazie di cuore a tutte le persone che con il loro sincero affetto hanno condiviso con Marco gli ultimi giorni della sua vita. pag. 15 LA VOCE - n° 9 - Settembre 2003 Il campione olimpico di box NINO BENVENTUTI al X Torneo di Beach Volley "Città di Montefiascone" BUY LAZIO 2 0 0 3 23 Tour Operators europei in visita a Montefiascone Trofeo SPORT PIÙ' - MANZI PETROLI Per il decimo anno consecutivo il rinnovato campo predisposto dall'amministrazione Comunale sul lungolago di Montefiascone ha ospitato il torneo di Beach Volley, inserito nell'ambito delle manife- . stazioni per la 45§ edizione della tradizionale "Fiera del Vino" intitolato alla città omonima e valido per il trofeo SPORT PIÙ' - MANZI PETROLI, conclusosi giovedì 14 agosto, riscuotendo, come è ormai tradizione, uno straordinario successo di pubblico. Il torneo ha visto fronteggiarsi 24 squadre divise in 8 gironi, che si sono date battaglia sul terreno di gioco in oltre 100 incontri, tutti combattuti e spettacolari, guadagnandosi la giusta considerazione nel panorama delle manifestazioni sul colle falisco. Anche quest'anno la competizione è stata nobilitata dalla partecipazione di alcuni atleti che, durante la stagione invernale, militano nei campionati nazionali di serie B di pallavolo, e dalla partecipazione di numerose coppie composte da giovanissimi. Sulla scia del successo e dei positivi riscontri ottenuti nelle passate edizioni, Unioncamere Lazio, in collaborazione con la Regione Lazio, l'Enit, l'Alitalia, le APT e le Camere di Commercio della Regione, ha organizzato-la sesta edizione del "Buy Lazio", che si è svolto nella provincia di Viterbo dall'11 al 14 settembre. Il Buy Lazio si è pertanto affermato anche grazie al positivo apporto di collaborazione ricevuto dagli enti preposti alla promozione turistica, come il più importante workshop turistico del nostro territorio, registrando la partecipazione di circa 200 operatori laziali ad ogni edizione. L'intento è quello di presentare agli operatori esteri selezionati l'ofL'organizzazione, curata nei più piccoli particolari dallo ferta turistica delle 5 province del Lazio, secondo linee di prodotto fra di staff del "BVS" composto da Barbanti Francesco, loro collegate. I segmenti di prodotto proposti per questa edizione sono Morleschi Giuseppe, Silvi Massimiliano e Viola Andrea, stati: IL MARE DEL LAZIO, CITTA' D'ARTE E CULTURA, ENOGAin stretta collaborazione con l'Assessore allo Sport Prof. STRONOMIA, AMBIENTE E NATURA. La strategia di marketing "dalla Fernando Fumagalli sempre presente ai bordi del campo, geografia al prodotto turistico" è il risultato positivo del progetto di proe dal determinante sostegno degli amici, Ricci Andrea e mozione turistica territoriale del Buy Lazio, presentato quest'anno a Paoletti Emanuele, aveva previsto un turno di qualificazio- Viterbo dall'11 al 14 settembre, in presenza di 23 Tour Operators "outne al termine del quale le migliori classificate di ogni grup- going" provenienti dai mercati europei già origine di flussi turistici nelle po entravano nella fase finale, disputata con la classica for- province del Lazio. Per promuovere ancora meglio l'enogastronomia mula adottata dal beach volley, del tabellone dei vincenti e della Tuscia, l'Amministrazione Comunale di Montefiascone, rappresendei perdenti. La stupenda cornice del lungolago montefia- tata dal Sindaco Mario Trapè, dall'Assessore al Turismo Prof. Fernando sconese, con la complicità di una caldissima giornata esti- Fumagalli e dal personale dell'Ufficio Turistico, è stata ben lieta di accova, hanno fornito lo scenarlo Ideale per l'atto conclusivo del gliere gli ospiti europei - in tutto 23 - all'interno dell'Enoteca Provinciale torneo che quest'anno ha visto la presenza di uno spettato- di Montefiascone presso i saloni inferiori della Rocca dei Papi sabato 13 re d'eccezione il campione olimpico e mondiale di boxe Nino Benvenuti, il quale ha settembre alle ore 9,30, organizzando una mattinata eno-gastronomica, mostrato di gradire lo spettacolo offerto dai quattro contendenti, sottolineando con frago- occasione utile per far conoscere ancora di più a livello europeo il rosi applausi le fasi più esaltanti dell'incontro, che ha visto prevalere in finale la coppia nostro vino Est! Est!! Est!!! e I nostri prodotti tipici (olio, salumi, formagCarletti Emanuele e Cecchetti Daniele, i quali in 52 minuti avevano la meglio sul duo gi, dolci, ecc). Fumagalli Claudio e Tassoni Michele, con i parziali di 21/18 e 21/19. Un incontro che I Tour Operators presenti alla degustazione, utile per il Post per lunghi tratti si è mantenuto in equilibrio e dove non sono mancati gli scambi spettaco- Workshop del 13.9.2003 - Resoconto finale delle 4 giornate di lavoro lari che hanno entusiasmato il pubblico, numeroso come non mai, che assiepava i bordi nel Lazio, provenivano da tutta Europa; per l'Inghilterra: Italia 2000 Itd del campo fino ad intralciare quasi il traffico, capace di partecipare evidenziando con - Discovery Travel - Viator Limited, per la Spagna: Ideatur, per la scroscianti applausi le fasi più esaltanti della partita. Al termine del rinfresco, offerto dall'a- Danimarca: Rejsebixen/Special Tours, per la Norvegia: World Travel diacente bar "Il muretto", di fronte al numeroso pubblico che assiepava il locale, si è svol- As e Lucullus Vin Og Matglede As, per la Svezia: Eventyr, per ta la cerimonia di premiazione. Dopo aver firmato numerosi autografi con l'entusiasmo l'Austria: Pfleger Reisen e Prima Reisen, per la Francia: D Tours che lo caratterizza Nino Benvenuti, assieme all'Assessore Prof. Fumagalli, ed agli spon- International e Destinea Voyages, perA la Polonia: Four Springs e Mediteraneum, per la Germania: 91 Breitengrad - Gemeinsam sor del torneo, hanno personalmente consegnato le coppe ed i premi a tutti i giocatori. Schoener Reisen - Mach 2 Sports - Reisespass - Studitalia Reisen L'Assessore ha colto l'occasione per ringraziare i quattro del "Beach Volley Staff', elo- Velociped Fahrradreisen - Weinhandel Klein, per la Svizzera: Special giandoli per la consueta perfetta organizzazione e dichiarandosi sempre disponibili a Travel Switzerland. sostenere tali riuscite iniziative, rinnovando inoltre, l'appuntamento per l'estate 2004; dal La vasta delegazione ha espresso un giudizio favorevole sul nostro canto loro gli organizzatori hanno consegnato una canottiera da gioco ed una targa a paese, infatti i 23 operatori stranieri hanno trovato una giornata stupenricordo dell'evento sia al pugile triestino sia all'Avvocato Giorgio Maccaroni che ha fatto da che ha consentito loro di godere e apprezzare la potenziale ospitalità da tramite per la presenza dello sportivo. A conclusione del pomeriggio il pugile è stato turistica di Montefiascone e dintorni e quello che può offrire in ogni stapoi "preso in consegna" dall'Assessore Fumagalli il quale nei due giorni successivi lo ha gione agli stranieri. Mi auguro, dice l'Assessore Fumagalli, che l'evento guidato alla scoperta delle tante iniziative promosse dall'Amministrazione in occasione descritto contribuisca ad incrementare ancora di più i flussi turistici della 45a Edizione della Fiera del Vino. Grazie. verso il nostro territorio, migliorando la commercializzazione dei nostri Associazione sportiva Volley '88 Beach Volley Staff prodotti tipici in Europa. 1956 n° 2. Con Legge Regionale n. 32 del 20 marzo 1975, tutti i comuni del Lazio sono obbligati alla formazione del Piano Regolatore, così anche il comune di Montefiascone. Il Piano Regolatore Generale, redatto dall'Arch. Bonelli, viene adottato dal comune in data 17.04.1970; approvato dalla Regione Lazio con deliberazione del 18 luglio 1975, n.2799 e pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Egregio direttore del giornale "La Voce", argomento scottante, in questi ultimi Regione Lazio n.29 del 20.10.1975. tempi, è il Plano Regolatore che avrebbe avuto II merito di "assetto del territorio". Fanno parte del P.R.G. il Regolamento Edilizio e le Norme di attuazione. Se lei mi permette, proverei ad illustrare la normativa che regola l'assetto del terIl Regolamento edilizio viene approvato con deliberazione consiliare n. 25, ritorio e leggi e regolamenti in materia urbanistica, in grandi linee. del 29 ottobre 1970, approvato dal G.P.A. di Viterbo nella seduta del 28.06.71 Nel 1870 è stata proclamata l'unione d'Italia. Nel 1970, con la formazione comprendente anche le Norme di attuazione, dalla Regione Lazio in data delle Regioni, è stata proclamata la divisione d'Italia. L'unione fa la forza. Dividi 28.01.74 parere favorevole e in data 27.7.73 le Norme di attuazione, dopo alcued impera. ne modifiche e controdeduzioni. La Regione Lazio, per dare una mano al Dal 1970 la Regione Lazio si è prodigata a creare uffici funzionali attinenti alla sua programmazione e pianificazione territoriale, all'attività di delegazione Comune di Montefiascone ed aiutarlo a meglio proteggere e salvaguardare il teragli enti locali e alla legge sulla procedura della pianificazione, e alla recentissi- ritorio e l'ambiente ha inviato allo stesso Comune dei grafici in scala 1:10.000 e ma legge di regolamentazione della determinazione della sanzione pecuniaria in 1:2.000. Il Piano Regolatore del Comune viene pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana in data 18.10.75, n.277. relazione al danno ambientale. Nel 1980, il 25 settembre, con deliberazione della giunta regionale n.5215, al La Regione Lazio ha voluto dare una "risposta alle rilevanti problematiche dell"'assetto territoriale, istituzionale e ambientale" in applicazione della copiosa comune di Montefiascone viene approvata la "Variante generale al vigente piano ed innovativa legislazione nazionale, riguardante iappofondimento della normati-regolatore generale", che viene pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione va, più propriamente urbanistica, relativa a questioni specifiche quali, ad esem- Lazio in data 10.04.81, n.10. Il Piano Regolatore, per meglio utilizzare il territorio, divide lo stesso in: pio, 'le coste dei mari e dei laghi, i piani per gli insediamenti produttivi, i campeggi, le norme per le aree con vincoli urbanistici divenuti inefficaci, la difesa del 1) Zone Residenziali: suolo, la disciplina delle autorizzazioni secondo la legge sulla protezione delle A - Centro storico - Restauro conservativo; bellezze naturali del 1939, la tutela del patrimonio edilizio ed urbanistico, ed altro B1 e B2 - Completamento; ancora" (Adriano Redler Assessore all'Urbanistica, assetto del Territorio e Tutela B3 e B4 - Ristrutturazione; C1, C2 e C3 - Espansione residenziale; Ambientale, 1993). Il Comune di Montefiascone, Provincia di Viterbo, risulta incluso nel 2° elen- C4 - Espansione residenziale turistica. (segue a pag. 17) co dei Comuni obbligati alla formazione del P.R.G., approvato con D.l. 1° marzo Montefiascone, 09.04.2003 Piano Regolatore!? pag. 16 LA VOCE - n° 10 - Ottobre 2003 INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO DELLA ROCCA DEI PAPI Soprattutto nel periodo estivo molti sono i visitatori che si recano alla Rocca dei Papi sia per II suo valore storico monumentale sia per respirare un sorso d'aria pura e trovare quel refrigerio che il caldo afoso ci ha spinto e ci spinge a cercare. Quanto è apparso agli occhi dei visitatori è certamente una bellezza unica specialmente per il panorama in cui la vista si perde fino all'orizzonte dopo aver attraversato campi, la valle ed il lago. Certamente però la vista è turbata dalla moltitudine di antenne che ogni giorno aumentano ed hanno invaso ogni punto della rocca stessa. Ora è stato preso d'assalto lo stesso torrino del palazzo pontificio sul quale nuove antenne fanno bella mostra di se. L'inquinamento provocato dalle onde elettromagnetiche è in continua crescita e la rocca comincia a perdere la sua naturale e genuina salubrità. Gravità che diviene preoccupante e al limite della legalità costituzionale se si considera in relazione al fatto che della salute degli utenti della rocca nessuno se ne cura. Il settore sanità ed il nuovo concetto di prevenzione abbinato all'aspetto sicurezza e tutela della salute pubblica come recita la stessa Costituzione della Repubblica Italiana, viene completamente ignorato ed offeso. Coloro che si recano ora alla Rocca sicuramente più che fare buon rifornimento d'ossigeno, fanno buon rifornimento di radiazioni di ogni tipo. Eppure ormai ogni paese, la stessa città di Roma è sotto pulizia da questi micidiali strumenti della tecnologia moderna, lo stesso Monte Mario è sotto pulizia. Come mai l'Amministrazione falisca seguita a rilasciare permessi? Esiste qualche problema al di sopra della salute dei cittadini? Il diritto alla vita ed alla salute è prioritario ad ogni struttura sia pubblica che militare che d'interesse strategico per qualunque fine. Sarebbe molto grave che tali presenze d'antenne fossero abusive e l'Amministrazione, con il suo silenzio, suffragasse tale abusivismo. Verrebbe da pensare che sotto sotto ci possano essere interessi di altro genere. Non si deve poi dimenticare che su un monumento storico e d'interesse nazionale ed europeo, le antenne della tecnologia moderna sono un pugno all'occhio ed un elemento di turbamento stilistico ed artistico. Rimane vera una cosa: in questo campo l'Amministrazione guidata dal sindaco Mario Trapè e dal vice sindaco Paradiso, che è responsabile tra l'altro del settore cultura, lascia molto a desiderare. L'Amministrazione falisca perde così un'occasione per far star meglio Montefiascone, i suoi abitanti ed i turisti che lo vengono a visitare portando ricchezza economica. Pietro Brigliozzi IL LEO CLUB ORGANIZZA UN TORNEO DI BEACH-VOLLEY Il neonato Leo Club Montefiascone Voltumnia "è sceso subito in campo" organizzando il primo torneo di beach-volley. Torneo con venti giovani coppie miste disputato nei primi giorni del mese di agosto presso il Kornos Bar, sulla spiaggia del lungolago di Montefiascone. Il torneo ha visto la partecipazione di numerosi giovani che hanno seguito con entusiasmo gli incontri. Vincitori sono risultati Paolo Minciotti e Alessandra Baldo mentre al secondo e terzo posto si sono posizionate rispettivamente le coppie Vittori-Bertuccini e MedoriRebecchini. Il ricavato del torneo verrà totalmente devoluto ad associazioni di beneficenza così come è nello spirito del Leo Club. Leonardo Ricci L'ESPERIENZA DEL DOLORE Quando parliamo di dolore, di solito le persone pensano al dolore fisico, al male del corpo. C'è però anche un dolore che non è soltanto fisico, ma che è molto più profondo. Pensiamo ad esempio al dolore per la malattia o la perdita di una persona cara o al dolore per il crollo di un progetto a cui tenevamo molto e su cui molto abbiamo puntato. Il dolore può essere sentimento di infelicità che non dipende da traumi fisici ma da emozioni e sofferenze interiori. Questa sofferenza profonda non può essere sedata con farmaci, perché è un dolore "dentro", un dolore nel nostro intimo che coinvolge anche il nostro corpo e rivela tutta la nostra fragilità. Il male che si sente dentro, talvolta può essere anche più doloroso del male fisico e segnare per sempre la nostra vita. E' una sofferenza spietata che ci fa rendere conto che nulla è più come prima, si entra in un tunnel di cui non vediamo la fine, un deserto senza limiti. Come le cicatrici fisiche possono lasciare il segno per tutta la vita, così avviene per molte cicatrici emotive. L'avvento della sofferenza offusca la gioia, abbatte il morale, fa crollare le certezze. Il futuro appare incerto, sembra non esistano vie d'uscita. Lo sconforto s'impossessa della persona e, come un ladro, le ruba le sue aspettative per il futuro; sogni e speranze sembrano svanire come una bolla di sapone. Tutto ciò vale per il dolore sia fisico che interiore. Anche perché le due facce del dolore sono strettamente collegate. Chi è afflitto nel corpo lo è anche nello spirito. Chi è ferito nello spirito perde la capacità di sfruttare adeguatamente il suo corpo. In simili situazioni si può parlare giustamente di dolore "totale", cioè il dolore lacerante che tocca la persona nella sua globalità. Tristezza e angoscia, amarezza e delusione, ansia. Questi alcuni ingredienti malefici della sofferenza che si prova quanto l'intera persona è coinvolta in disagi di vario tipo: il "dentro" non si può curare semplicemente con medicine miracolose. Le medicine del "dentro" non sono ancora in vendita. Chi è affranto ha bisogno di vero conforto, non di banalità e frasi stereotipate. Tutti abbiamo udito che "il tempo è un gran medico", ma chi, affranto dai propri problemi, è confortato da questo pensiero quando vive il suo dramma? Abbiamo bisogno di avere vicino persone vere e sensibili che capiscano i nostri sentimenti, ci sappiano ascoltare con pazienza e comprensione, sappiano essere rassicuranti e si rendano disponibili prendendo l'iniziativa, dando aiuto pratico e necessario, aiuto morale con tutto il cuore e, qualche volta, sarebbe sufficiente chiedere a chi soffre semplicemente e solo: "come stai?". Goffredo Balestra INFORMAVIS PROPOSTA Professionisti, imprenditori, agricoltori, uomini di cultura, artigiani, commercianti e semplici cittadini sembrano condividere l'ipotesi di candidare a sindaco per il 2004 l'On. MACCANICO alla personalità istituzionale di fama nazionale ed internazionale, oppure il Dr. Domenico Cempella, manager di caratura internazionale ultimamente già Amministratore delegato ALITALIA. Tali candidature non soltanto darebbero lustro al nostro paesello, ma farebbero fare a Montefiascone quel salto di qualità che merita e che la stragrande maggioranza dei cittadini attende da troppi anni. I nostri politici sono persone per bene e quello che hanno potuto dare hanno dato ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Le candidature dell'On. Maccanico o del Dr. Cempella rappresentano al momento, l'unica speranza di una svolta politica, economica, istituzionale e sociale. A noi montefiasconesi raccogliere la sfida: o si cambia registro o accontentiamoci dello scapicollatoro del Rojano. Grazie. Luigi Leonetti PICCOLO CAFFÉ' Un locale modesto, senza pretese, è in contrasto con la torre dell'orologio. Essa lo addolcisce con il rintocco metallico dell'ora che va. Momenti sereni che si ritrovano ad ogni estate. E' un punto d'incontro, la sosta piacevole per un aperitivo, si commenta di sport, di politica, del vivere comune. Siede lo straniero, guardando ammirato la piccola piazza, la vecchia fontana, il volare dei piccioni. Siede il professionista per un incontro di lavoro e sosta la signora che fa scorrere le ore della sua vacanza. Grazie piccolo caffè di provincia per la serenità che dai a me che vengo dal turbinio della grande città. A te ritorno per incontrare le amiche ed un velo di tristezza poi, in una stretta di mano, d'un arrivederci. Passerà un anno, ed in un'estate nuova, ricomincerà la mia vacanza. E zampillerà ancora la fontana, e voleranno ancora i piccioni intrecciando intorno, festosi disegni. Siederanno ancora i vecchi sulla piazza e suoneranno ancora le ore, giorno dopo giorno a scandire il nostro vivere. Giuliana Lampani L'avis ha come "compito" diffondere e stimolare la CULTURA DEL DONO DEL SANGUE, e per far fronte a tutto questo, si è dotata di una struttura organizzata formata da volontari; struttura che abbiamo anche nella nostra cara Montefiascone. La sede della sezione è in Via Bixio n.6 (accanto alla Pretura) ed è aperta al pubblico dal lunedì al venerdì con orario 10,00-12,30 e 17,00-19,00 n. tel. 0761826288; l'apertura in giorni e orari prestabiliti è stato possibile grazie al CESV (Centro Servizi Volontariato) che ha assegnato alla nostra sezione tre ragazze, peraltro di Montefiascone (Donatella, Fabiana e Simona) e collaboreranno per circa un anno. Per le donazioni di SANGUE INTERO o di PLASMA ci si deve recare presso l'ospedale, dove è sito il Centro Fisso di Prelievo avis, l'ingresso è quello vecchio sulla Verentana dove ci sono le scalette; il Centro Fisso di Prelievo è attivo il PRIMO e TERZO GIOVEDÌ' di ogni mese con orario 08,00-10,30; per donare il plasma ci si deve prenotare, prenotazione che serve ad evitare al donatore un'attesa un po' più lunga. La struttura è tenuta in piedi da una base indispensabile: I DONATORI e LE DONATRICI DI SANGUE; ed è "guidata" da un direttivo formato da un Presidente, un Vice Presidente, un Segretario, un Amministratore ed alcuni Consiglieri. RICORDATE... DONARE IL FLUIDO DELLA VITA E' GIUSTO E DOVEROSO. Per la sez. avis Montefiascone Carlo GIANVINCENZI pag. 17 LA VOCE - n° 9 -Settembre2003 RUBRICA DEI MESTIERI E COSE ANTICHE DEL COLLE FALISCO R i c o r d i e r i c e t t e d i n o n n a O r l a n d o (tel. Q761.827Q37) Ricette semplici, ma utili, per tutte le stagioni. A cura di Impero Gìanlorenzo Le Castagne Mia nonna "Orlandina", curandosi con le castagne, è vissuta fino all'età di 94 anni. Le castagne per la loro ricchezza in zuccheri, grassi, proteine, vitamine e sali minerali, ed il loro grande valore calorico, sono estremamente nutrienti e curative, anche per la mente. Ottime per le persone anemiche, anziani, bambini e convalescenti, curative per varici ed emorroidi, combattono i reumatismi e, soprattutto, l'invecchiamento della pelle, che resta liscia e morbida. La castagna è il frutto dell'albero di castagno (Castanea sativa), che si può ritenere sacro per i suoi frutti e il suo legno. Prima dell'arrivo della patata, rappresentava la principale fonte di alimentazione del periodo invernale. I marroni cotti e la farina di castagne erano ritenuti alimento di base. La tradizione narra che anticamente i castagneti della valle erano così folti e i castagni secolari erano così grossi e frondosi che anche a mezzogiorno era buio. Tanto che, per secoli, le pendici della valle del lago erano chiamate "la zona dei castagneti". Ancor oggi alla valle del lago esistono strade ombreggiate da castagni secolari che attraversarli destano meraviglia ed invitano il viandante e contadino a sedersi e riposarsi un poco, come rifugio, e per rinfrescarsi, dal cocente sole estivo. I sentieri per attraversare i castagneti erano talmente stretti e tortuosi da sembrare dei labirinti. Secondo un'antichissima leggenda dei castagneti della valle, sul costone meridionale, vicino alla chiesa di Montedoro, vegetava un secolare castagno che dai ricci della sua frondosa chioma cadevano castagne tutto l'anno. Un tempo, la raccolta autunnale delle castagne coinvolgeva tutta la famiglia perché non un solo frutto doveva andare perduto. Dalla cura e dall'attenzione con cui questo lavoro veniva compiuto, dipendeva l'alimentazione nei lunghi mesi invernali. Essiccate al calore in appositi locali e conservate per una successiva e lenta cottura, erano ingredienti di una minestra di legumi, di una zuppa di latte, o di un più gustoso secondo con lo zampino e le cotiche del maiale. Macinate e trasformate in farina diventavano ingrediente di pane, paste e piccoli dolcetti. E con gli scarti si allevavano non pochi animali domestici: ci mangiavano i maiali, le galline e anche i bovini. Insomma, erano un elemento fondamentale nell'economia di una casa, un dono gratuito della natura di cui è bello riscoprire l'importanza. Quante cose e quante ricette si possono fare con le castagne: ricette povere e ricette di piatti ricchi e golosi come dolci e gelati. Provate a leggere quante ricette si riescono a fare con questo frutto autunnale raccolto nei castagneti sulle pendici della valle del lago che lambiscono la cima del colle falisco, spingendosi fino sotto il piazzale del belvedere di Borgheriglia e la soprastante Rocca dei Papi con il piazzale Urbano V. Piatti a base di farina di castagne Le tagliatelle, frittelle, torte di castagnaccio, polenta di castagnaccio, marronata o marmellata di castagne. Il consumo delle castagne ha sfamato intere popolazioni durante le guerre, le carestie, anche in tempi recenti, ha permesso la sopravvivenza a fasce di popolazioni "deboli". La farina di castagne era la materia prima per molti piatti tipici che potrebbero essere riscoperti ai fini culinari anche nelle migliori ristorazioni. (da pag. 15) 2) Zone per attività artigiane ed industriali: D1 - Lottizzazioni per attività artigiane; D2 - Lottizzazione industriale di tipo manufatturiero. 3) Zona Agricola: E1 - agricola normale; E2 - agricola di particolare valore ambientale e paesistico. 4) Zone per Servizi: F1 - Servizi pubblici territoriali; F2 - Servizi pubblici locali; F3 - Parco pubblico locale e verde di arredo urbano. 5) Zone per il turismo: H1 - zone a carattere agro-turistico H2 - Attrezzature pubbliche a carattere temporaneo. 6) Zone di rispetto: Rispetto stradale Piatti a base di castagne o marroni Castagne arrostite o bruciate, C a s t a g n e lessate o bollite a v a p o r e , Risotto di c a s t a g n e , Fagiano alle castagne, Cappone ripieno, Oca alle castagne, Dolce di castagne, Verdura di castagne, Marroni canditi, Passato di castagne. Piatti a base di passato di castagne Zuppa di castagne, Cipolle farcite: castagne e funghi, Frittata di castagne, Passato di castagne al latte, Crocchette di castagne alla vaniglia, Pane e dolce di castagne, Dolce "Monte Bianco", Torta di castagne, Strudel di castagne, Gelato di castagne, Marmellata di castagne (marronata). Piatti con castagne secche Castagne al latte, Castagne al vino, Arrosto di maiale con castagne. Ricette povere dei Monti Cimini Castagnaccio, Pasta e ceci con castagne, Semifreddo di castagnaccio. Ed ora vi propongo tre tipiche ricette del colle falisco fatte con le castagne che ogni donna può fare in cinque minuti, in qualsiasi cucina nel rispetto della tradizione: • tradizionale Minestra della vigilia di Natale di pasta e ceci con castagne • castagnaccio • torta "semifredda" di castagne » Minestra di pasta e ceci con castagne Mettere a bagno 500 grammi di ceci, farli bollire e conservare l'acqua di cottura da aggiungere al soffritto di cipolla, aglio, carota ed una costa di sedano, a cui si aggiunge del pomodoro e una manciata di castagne secche messe in ammollo. Far bollire per 1 ora e poi cuocervi la pasta. • Castagnaccio: 500 grammi di farina di castagne, uva sultanina messa in ammollo in acqua tiepida, pinoli, 1/2 chilo di zucchero e un pizzico di sale. Impastare con acqua e una spruzzatina d'olio extra vergine d'oliva. Stendere l'impasto in una teglia untata con olio e un pizzico di rosmarino o finocchio. Mettere al forno per una mezz'ora. » Torta "semifredda" di castagne: 2 Kg di castagne, 1 pacchetto di cacao magro, 1/2 Kg. di zucchero, 1 uovo, 2 etti di burro, 1 etto di cedro candito, marmellata di ciliegie (quanto basta). Lessare le castagne sbucciate, pelarle passarle al setaccio come si fa con le patate per preparare gli gnocchi, aggiungere lo zucchero ed il cacao. Fondere il burro a fuoco lento sbattendolo bene con 2 cucchiai di zucchero insieme ad un tuorlo d'uovo lessato e tritato aggiungendo un biccherino di liquore forte di vostro gradimento. Stendere la pasta di castagne sullo strofinaccio di tela umido, versarvi sopra il burro fuso e spalmarlo bene, disporre sopra la marmellata ed il cedro candito. Avvolgere il tutto come un fagotto, decorare a piacere e mettere poi in frigo per qualche ora. Rispetto ferroviario Rispetto cimiteriale. Nel mese di ottobre dell'anno 2001, e precisamente il 16, dopo una esposizione per il pubblico di circa tre mesi nella Sala Consiliare, il Comune adotta un nuovo Piano Regolatore, redatto dall'lng. Arch. Portoghesi, ma ancora non approvato dalla Regione Lazio, da rilevare che il Centro Storico ha due colori, uno chiaro ed uno rosso; chiaro il Borgonicchio (contrada Borgo Minore), Barone (contrada Prati), Via della Viola (contrada Viola), Suffragio (Poggio delle Felci), il resto rosso. In data 7 aprile 2003 il Comune adotta un nuovo piano regolatore, sempre redatto dall'lng. Arch. Portoghesi, pubblicizzando la cosa con manifesti ed esposizione del nuovo piano al pubblico; il Centro Storico acquista colore meno il Suffragio che rimane chiaro. Chiedo al sindaco Mario Trapè: a) quanto sono costati alla comunità tutti questi Piani Regolatori? b) quale benessere ha apportato al territorio, all'ambiente e alla popolazione? c) quale miglioria al centro storico? d) quale miglioria al traffico cittadino ed extraurbano? e) quale miglioria al panorama che si può scorgere da Montefiascone? f) valeva la pena fare il Piano Regolatore, o era meglio quando non c'era? g) il Comune si è prodigato a rispettare questo Piano Regolatore? Distinti saluti. Mezzetti Leone pag. 18 LA VOCE - n° 10 - Ottobre 2003 Il G.D.S. Due Mondi riapre i battenti Dopo averci allietato con tante serate estive ed autunnali, di cui molte con il patrocinio del Comune di Montefiascone, nelle persone del Sindaco Mario Trapè ed il Prof. Fernando Fumagalli, Sandro Pacetti e Serena Gavazzi ci propongono un nuovo programma per i corsi 2003-2004, con corsi serali e pomeridiani di Liscio, Standard, Latino Americani e Ballo Sociale per chi ama divertirsi... nelle Balere, più corsi di Moderno ed a grande sorpresa per i più piccoli dai 4 ai 6 anni un corso tutto per loro con tante novità. Tutto ciò avverrà in stretto contatto con la F.I.D.S. ed il CONI, visto che Sandro e Serena (unici tecnici CONI facenti parte della commissione nazionale di ballo) con esperienza ventennale nel settore tendono a difendere l'importanza del corretto insegnamento, soprattutto nei bambini, visto che c'è nel settore molta ignoranza e superficialità: difendiamoci dalle imitazioni! In coppia o non questa nuova disciplina per i più piccoli (fisiodanzaterapia) è divertente ed educativa. I corsi sono sia per principianti alle prime armi, fino all'agonismo vero ed al professionismo. L'insegnamento non è un hobby, bensì una missione, che si sviluppa con amore, competenza e vera professionalità. Due battute... dal Baseball Montefiascone La società sportiva Baseball Montefiascone, oltre ad essere impegnata a livello nazionale nel Campionato di serie B, nel torneo cadetti con una squadra composta da 15 atleti, ed una squadra ragazzi di 14 elementi, in questo ultimo mese ha fatto un ulteriore sforzo, organizzando una squadra allievi per ragazzi nati negli anni 89, 90 e 91 dalle grandi potenzialità. Infatti per quest'ultima categoria è stato organizzato un torneo i giorni 6 e 7 Settembre scorsi, a cui hanno partecipato oltre alla nostra compagine, anche le squadre degli I ragazzi degli allievi di Montefiascone che hanno parteciOrioles Grosseto, del pato al Torneo Città di Montefiascone ritirano il trofeo dei Perugia e del Viterbo. primi classificati Il torneo, come era prevedibile fin dalle prime battute, ha visto grandi protagonisti i nostri ragazzi che sono arrivati in finale contro il Grosseto, ed dopo un avvincente incontro li ha visti trionfatori del torneo, avendo battuto la squadra toscana con il punteggio di 6 a 3. Questi i ragazzi partecipanti, e vincitori del torneo: BENDIA Alessandro, CAPEZZALI Claudio, CECCARELLI Marco, CHIARA Riccardo, FUCITO Vincenzo, MANZI Riccardo, OLIMPIERI Manuel, PASTORI Mirko, ROSATI Federico, SESTITO Francesco, SESTITO Tiziano, TEODORI Alessio, TOFANICCHIO Lorenzo, TAMANTINI Luca. La bella prestazione della squadra falisca è stata completata dal premio quale miglior lanciatore andato al nostro CAPEZZALI Claudio. Anche questo evento sportivo è stato possibile grazie all'impegno ed al lavoro dei Dirigenti della Società, che ha visto il ritorno all'impegno attivo all'interno della società dell'ex presidente BALLAROTTO Roberto con la moglie Valeria, oltra alla continua e costante collaborazione degli altri dirigenti quali: CECCARELLI Luigi e della moglie Paola, SESTITO Luigi e della consorte BALLAROTTO Maria Grazia, BENDIA Leonardo e la moglie Delia, TAMANTINI Mauro e la consorte Carla, e tutti gli altri genitori-collaboratori impegnati costantemente a far si che tutta l'organizzazione funzionasse come previsto. Stesso discorso per gli atleti della categoria ragazzi, che hanno disputato un ottimo torneo a Pesaro, nei primi giorni del mese di Settembre; infatti i nostri piccoli campioni si sono presentati subito alla grande avendo battuto la quotatissima squadra dei ragazzi americani di stanza presso la base NATO di Aviano, per classificarsi infine al terzo posto assoluto, con solo una partita persa su sei disputate. La squadra maggiore invece, viaggia verso porti tranquilli alternando ottime partite, come quelle vinte in casa del THUNDERS Salerno, ad incontri più incolori, come le partite perse in casa contro i PEONES Nettuno. Ma il campionato va verso la fase finale e la posizione di assoluta tranquillità dei nostri atleti consente anche di avere piccoli momenti di sbandamento. Il tutto in preparazione della disputa del prossimo campionato di serie B, che vedrà sicuramente ancora una volta, i nostri ragazzi protagonisti, con la voglia di vincere per essere sicuri di passare alla fatidica serie A2. Mauro TOF. Enoteca Provinciale di Viterbo E' stata inaugurata il giorno 9 Agosto nel salone ipogeo della Rocca dei Papi di Montefiascone l'Enoteca Provinciale di Viterbo fortemente voluta dal Sindaco Mario Trapè e finanziata dal Presidente della Provincia di Viterbo, On. Giulio Marini. L'Architetto Paolo Mezzetti ha progettato e curato la realizzazione degli arredi facendone omaggio all'Amministrazione Comunale. Le opere in legno sono state eseguite dallo Zoo di Legno di Catia e Renato Roncella. Il design dell'arredo pur nella sua essenzialità e linearità, tiene conto dell'ambiente esistente attraverso una attenta scelta dei materiali, della forma e del colore, evitando contrasti di tipo formale. Gli espositori sono pensati come semplici cornici dal fondo trasparente, al cui interno si collocano le bottiglie delle aziende produttrici con il proprio logo identificativo serigrafato su una lastra di cristallo di forma pentagonale quale reminiscenza delle nicchie medievali a cappuccina. Il legno naturale, trattato con due diverse tonalità di colore, si richiama all'uso di antichi tavolati sui quali venivano raggruppate le bottiglie d'annata fino a pochi anni addietro. L'uso del rame, in quanto elemento prezioso fin dall'antichità, arricchisce gli espositori. Il sistema di illuminazione, in aggiunta a quello esistente nella sala, è costituito da microspot che consentono l'individuazione e la scelta dei singoli prodotti. Il tavolo bancone, di metri sei di lunghezza, posizionato nel lato corto della sala e costituito da due blocchi speculari aggregagli, è stato pensato per un uso più versatile in funzione di manifestazioni di tipo diverso, dalla presentazione e degustazione dei prodotti, ai convegni, alle rassegne librarie e quant'altro. Il bancone stesso in sintonia con gli espositori, è costituito da fasce orizzontali di legno con inserti in rame. La comunione di intenti con la committenza, la libertà d'espressione concessa, la capacità operativa dell'esecutore materiale e la sua disponibilità a recepire le direttive del progettista, hanno consentito la realizzazione di un'opera integrata con l'ambiente storico esistente sulla base di un unico processo evolutivo, essendo lo stesso Architetto il progettista dell'arredo e del recupero architettonico della Rocca. AS.VO.M. di Protezione Civile L'estate che ormai volge al termine ha visto, come di consueto, i volontari dell'AS.VO.M. Protezione Civile, impegnati nelle molteplici esigenze che si sono presentate. E' ormai consuetudine sentire le sirene dei mezzi di soccorso che si portano sul luogo degli incendi, il fatto non costituisce più motivo di curiosità sia perché si ripete ogni anno, sia anche perché quest'estate "caldissima" e secca ha determinato l'insorgere di numerosissimi incendi che sono anche giunti a minacciare le stesse case dei nostri concittadini. Quest'estate però ha visto un'impegnativa novità. I volontari si sono "fatti in quattro" ed hanno dato corpo al servizio sanitario per l'assistenza ed il trasporto di disabili, anziani con difficoltà di deambulazione, e persone sole bisognose d'aiuto. Molti avranno visto un nuovo mezzo dell'associazione girare per le vie cittadine trasportando persone in carrozzella nei luoghi di cura, per visite specialistiche oppure per fare terapia; ma anche il solo mezzo con i volontari che portava le necessarie medicine od anche quella spesa essenziale che molti concittadini non erano in grado, per ovvi motivi sanitari legati ed aggravati dalle alte temperature, di fare autonomamente. In tempi ove anche l'aria che si respira ha un costo, questi servizi sono stati svolti COMPLETAMENTE GRATUITI, con la dedizione e lo spirito di servizio che anima i molti volontari giovani e meno giovani e che in ogni modo auspichiamo divengano sempre più numerosi. Siamo fermamente convinti che non ci sia gioia più grande che donare l'unico bene che ciascuno ha e che non è riproducibile, il proprio tempo, per servire i meno fortunati di noi. L'amministrazione comunale sempre più sensibile ai benefici della collettività può ricevere con un serio e attento utilizzo dei volontari, ha anche in tale circostanza dato il suo fattivo apporto in suggerimenti, proposte e linee d'indirizzo, che sono giunte gradite quanto auspicate. I risultati sono stati così soddisfacenti, nonostante molti non erano a conoscenza di poter beneficiare di questo servizio, oppure se lo erano, con la naturale ed istintiva diffidenza aspettavano di vedere come andava, possiamo serenamente comunicare che l'esperimento avviato diviene servizio, ovviamente, salvo per situazioni veramente particolari, limitandolo al trasporto dei concittadini che vivendo da soli non possono avere congiunti che li trasportino a fare quanto necessita per il loro mantenimento in buona salute. Per attivare e prenotare il servizio questi sono i numeri da chiamare: Responsabile servizio disabili cellulare 3203878161. Rammentiamo che per tutte le esigenze riguardanti, la PROTEZIONE CIVILE nel comune di Montefiascone, si può chiamare la sala operativa COI-COC al numero 0761826994 in tutte le ore ed in tutti i giorni, festivi compresi. Il Presidente Piani Tonino LA VOCE - n° 9 -Settembre2003 L I T U R G I A Avanzando nella lettura della costituzione Sacrosanctum Concilium al capitolo terzo troviamo descritta tutta la problematica riguardante la riforma della liturgia con particolare riferimento ai testi liturgici ed ai riti che si compiono tenendo conto che le sante realtà, da essi significate, siano espresse sempre in più in modo chiaro affinché il popolo cristiano possa capirne più facilmente il senso e poter partecipare ad essi con una celebrazione piena, attiva e comunitaria. Qui cogliamo il vero senso del comportamento e la responsabilità con la quale ogni fedele deve partecipare alle celebrazioni liturgiche ed al tempo stesso emerge chiaro l'Invito ad una stesura dei testi liturgici impostata sulla semplicità, la fedeltà alla realtà divine che vengono trattate ed illustrate. In questo contesto la costituzione conciliare stabilisce che tutta questa materia è esclusivo compito della Chiesa intesa come Sede Apostolica e del Vescovo che poi sfocia nelle competenze delle Conferenze Episcopali legittimamente costituite. La costituzione conclude: nessun altro, assolutamente, anche se sacerdote, osi, di propria iniziativa, aggiungere, togliere o mutare alcunché in materia liturgica. E' chiaro in queste poche r ighe la volontà dei padri conciliari di mantenere l'unità della liturgia e la sua uniformità in tutta la Chiesa per cui diviene elemento di comunione spirituale in tutti i popoli di Dio. La celebrazione dei sacramenti è uguale in tutta la Chiesa, come pure la lettura dei testi specifica nella celebrazione del singolo sacramento. I fedeli presenti alla messa delle otto a Parigi sono in comunione con quelli che celebrano la S. Messa alle 8 in Montefiascone. In tutte e due le chiese si leggono le stesse letture, si dicono le stesse preghiere, si fa la spiegazione dello stesso vangelo si realizza così quell'unità spirituale di cui si parla nella nostra religione cristiana. In questo discorso di revisione i padri conciliari hanno indicato due strade sulle quali muoversi: da una parte la ricerca e l'investigazione teologica, dall'altra l'attenzione a non introdurre elementi che non siano veramente utili alla maggiore comprensione dell'evento che si celebra. In questo contesto dunque va presa in considerazione al primo posto la Sacra Scrittura dalla quale si prendono le letture ed i salmi da cantare. Dai principi del Vecchio e del Nuovo Testamento vengono presi i motivi per formulare preghiere, inni liturgici e gli stessi gesti che si compiono durante le celebrazioni. Recitare il Pater Noster con le braccia aperte ed il palmo della mano rivolto verso l'alto è la stessa posizione con la quale Mosè pregò sul monte, è la stessa posizione con la quale pregò Giosuè per la vittoria del popolo d'Israele. E' la posizione che significa al tempo stesso supplica verso Dio Padre e disposizione a ricevere il perdono, la grazia da Dio Padre. Pietro Brigliozzi Le sorelle Morettini Meravigliose le due sorelline: Chiara di 4 anni abbraccia Anna Elisa di a p p e n a un mese e mezzo. Sono le due eredi di Germano Morettini e di Paola Carloni, la vera ricchezza di casa, per cui vale la pena vivere "per loro". Congratulazioni! Una simpatica letterin Gent.mo Direttore, mi piacerebbe che ricordasse sulla "Voce", che in famiglia leggiamo tutti da anni, che i miei genitori, C a s t e l l a n i O t t a v i o e Maurizi Zelmira, hanno festeggiato il 40° anniversario di matrimonio (4.09.63). Nella foto, scattata da Morano, ci sono gli sposi, la figlia Valentina con il marito Domenico e le nipotine Nicoletta e Federica, il figlio minore Daniele con la fidanzata Stefania. Le rinnovo i complimenti per il suo giornale e la saluto cordialmente. Valentina Castellani DURANTINI UMBERTO 17.6.1924 - 5.8.2003 Caro nonno, il 5 Agosto sei venuto a mancare all'affetto dei tuoi cari, te ne sei andato in silenzio e con dignità, proprio come è stata la tua vita dedicata al lavoro e alla famiglia. Tu ora sei nella pace di Dio e rimarrai sempre vivo nel ricordo di coloro che ti hanno conosciuto ed amato. I tuoi cari. pag. 19 ADOLESCENZA A RISCHIO L'adolescenza non è semplicemente preparazione alla maturità adulta ma un periodo di transizione, ove avvengono processi mentali di trasformazione complessi e delicati che essi stessi comportano un rischio elevato per l'insorgere di problemi/disagi psicologici di varia natura. Il ragazzo deve essere in grado di sapersi collocare all'interno della società, di chiarire i propri obiettivi, le aspirazioni, comprendere le proprie capacità, i cambiamenti personali e poter così arrivare a scegliere ciò che più desidera. L'età biologica di un adolescente è superiore rispetto al passato ciò è determinato dall'ambiente, dalla società: es. televisione, uso computer, telefonini, videogiochi. Sicuramente la fase adolescenziale attraversa periodi di disagio, dovuti da cambiamenti sociali, ambientali, familiari, scolastici. L'ambiente infatti alimenta pensieri che si possono definire negativi e ciò porta all'instaurarsi del disadattamento inteso come malessere diffuso e momentaneamente incapacità di rispondere alle richieste della famiglia, della scuola, dell'ambiente in genere. In questa fase l'immediata osservazione del disagio e il suo corretto trattamento consentirebbe la risoluzione, mentre spesso la famiglia si arrende all'apparente richiesta di autonomia dell'adolescente, convinta che con il tempo passerà. La scuola invece predilige l'istruzione all'osservazione della persona e al suo modo di affrontare i problemi. Infine i coetanei non hanno gli strumenti adatti ad offrire soluzioni, perché spesso offrono modelli squilibrati da imitare, anche se i ragazzi relegano alla famiglia un ruolo più marginale e prediligono il gruppo di amici. Il gruppo permette di pensare meno, di far pensare il gruppo al proprio posto, così ci si sente più forti ma meno responsabili. Per cui coloro che si ribellano alle regole ad es. della famiglia, vanno alla ricerca di ambienti o compagnie trasgressive. In sintesi l'obiettivo dell'educazione "non è istruire ma educare", facendo si che l'adolescente sia in grado di superare i problemi o le proprie difficoltà con l'aiuto da parte dell'ambiente che lo circonda. "La famiglia deve imparare a comunicare". Dott. Stefania Rossi Psicologa Blera festeggia ì 4 0 anni di sacerdozio di D. Virginio Manzi D. Virginio, dopo essere stato per diversi anni coadiutore a Marta, è partito missionario per l'Argentina. Ritornato è stato per circa 4 anni coadiutore di S. Margherita, poi parroco a Sipicciano e quindi a Blera, dove risiede attualmente. A D. Virginio, uno dei diversi sacerdoti usciti dalla p a r r o c c h i a di S. Margherita, formuliamo i nostri auguri più belli per un lungo e fecondo apostolato portato avanti sempre con l'entusiasmo d'un giovane sacerdote. Ad multos annos, D. Virginio! PERSONAGGIO DEL MESE Aldo Stefanoni e i suoi palloni. E' il custode del campo sportivo da 10 anni!! LA VOCE - n° 10 - Ottobre 2003 pag. 20 3 7 maggia 2003 Foto di gruppo... proposta Eccoci di nuovo, dopo tanti anni, insieme, non siamo sole ma con noi ci sono il nostro presente e il nostro futuro. E' stata una grande festa, una serata allegra e toccante, auguriamoci di riviverla a breve con la stessa intensità. Un grazie particolare a suor Luigina e ad Anna e Romeo, tutti con grande impegno ci hanno permesso di vivere un incontro che rimarrà nei nostri ricordi. Sono novanta per forza... con queste colonne!! Festeggiato da tutti i suoi familiari (figlia, genero, nipoti e pronipoti) il 3 settembre Pepponl Divo ha compiuto NOVANTA ANNI. Portati ancora molto bene di questo passo si arriva a 100 (non poniamo limiti alla provvidenza). Complimenti e.... AUGURI! 1 9 4 3 - 2 0 0 3 Sessantenni!!! Hanno fatto sul serio i ragazzi e le ragazze del 43. Una bella S. Messa alla chiesa della Scuola Card. Salotti, celebrata da Don Domenico Bandini, poi tutti al lago al Ristorante da Morano a rinfrescarsi e consumare un pranzo davvero eccezionale. Alla fine della giornata una pergamena ricordo per tutti e fiori per le signore ed una promessa... di rivederci l'anno prossimo. Gli organizzatori dicono che sicuramente ci sarà, tenetevi pronti soprattutto chi era assente. S e m p r e in g a m b a ! E' la signora Settimia Morincasa, che ha festeggiato il 12 agosto i suoi 87 anni ben portati, basta guardarla in fotografia: sembra una giovinetta con qualche capello bianco! Per alcuni anni ha fatto da zia-mamma a Don Agostino, ora vive con la figlia Cesira a Viterbo e si prepara a festeggiare le nozze d'oro (3 ottobre) della figlia Cesira Pezzato con Isidoro Piergentili. Complimenti, sempre con il sorriso sulle labbra! E' il poeta Diodato Piciollo con la moglie che festeggia i suoi 90 anni, insieme alle figlie e una nipote, mentre altri due nipoti non sono potuti essere presenti. Una "tiratina" d'orecchie (con delicatezza!) insieme alle figlie gliela diamo anche noi mentre gli porgiamo le nostre congratulazioni, insieme a tutta la famiglia de "La Voce". MERITATO Il 16 agosto anche se un pochino in ritardo, si sono presentati a ringraziare il Signore gli sposi Franco Palumbo e Angela Lanzi mentre II figlio Luigi si divertiva a fare il fotografo. Sono ormai passati 25 anni da quando nella basilica di S. Flaviano si sono uniti in matrimonio, avendo come celebrante D. Glosy Cento. Hanno onorato la loro unione e continueranno fino al termine della vita. Auguroni! PER COMODITÀ' DEI LETTORI DE "LA VOCE Potete versare: - sul c.c. n° 1853/76presso la Banca Cattolica - sul c.c. n° 10/61268 presso la Cassa di Risparmio di Montefiascone o inviare tramite c. c. postale n. 12158010 intestato a Parrocchia S. Margherita - 01027 Montefiascone o consegnare ad Angelo Menghini presso il negozio in Via S. Lucia Filippini preoccupandovi di mettere il vostro nome per essere inseriti nella rubrica "La Voce è grata ai suoi". RIPOSO Dopo quasi quarantanni di onorato ed efficiente servizio, la stimatissima collaboratrice scolastica Anna Maria Chiodo ha lasciato le Scuole Materne ed Elementari Statali per un meritatissimo riposo. Sincero è il rimpianto nei colleghi e nel personale scolastico, perché tutti hanno sempre apprezzato le sue doti personali di dedizione e partecipazione al delicato lavoro di attenzione ai bisogni dei piccoli alunni. Ad Anna Maria Chiodo, festeggiata dal Dirigente Scolastico, dal Sindaco, dall'Assessore comunale Paradiso e dai colleghi, vada, perciò, tutta la riconoscenza degli alunni, delle loro famiglie e degli operatori scolastici con l'augurio che la nuova vita in famiglia sia piena di altrettante soddisfazioni. Venticinquesimo Il giorno 14 settembre scorso Tofanicchio Giancarlo e la consorte Cecchetti Cristina hanno festeggiato, nella grazia del Signore, il 25° anniversario di nozze. La cerimonia si è svolta nella piccola e accogliente cappella di Villa Margherita, dove di fronte a Padre Terenzio i "novelli" sposi si sono scambiati la classica "Fede d'Argento" con la partecipazione degli amici più cari e dei familiari più intimi. "Va, mangia con gioia il tuo pane, bevi il tuo vino con cuore lieto, perché Dio ha gradito le tue opere. In ogni tempo le tue vesti siano bianche e il profumo non manchi sul tuo capo" La Sacra Bibbia - Qoèlet Cap. 9-7. di matrimonio