NOTIZIARIO NEW LIFE

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NOTIZIARIO NEW LIFE
“TUTTO CIO’
CHE NON VIENE DONATO
VA PERDUTO”
ANNO XXIX
DICEMBRE 2013
NOTIZIARIO NEW LIFE - NUOVA VITA ONLUS
Organizzazione non lucrativa di utilità sociale per le adozioni a distanza e gli aiuti in India
Suppl. al n. 3/2013 di AutoRicambi speciale Motorinews - Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1-DCM Asti-Dir. Resp. Renato De Giorgis - K Idea Editore Srl
AUGURI DI BUON NATALE
E SERENO 2014
Ogni famiglia ha le proprie preoccupazioni, per il
mondo del lavoro, per la salute o per altri problemi che possono nascere. Il Natale rappresenta un
momento di riflessione sull'anno che si sta concludendo e sull'anno nuovo che si sta per affacciare.
Come associazione auguriamo che sia anche un
momento di serenità e di pace.
Ci auguriamo che, chi può, destini un piccolo aiuto
a chi ha ancor più bisogno. Un piccolo ma significato gesto che renderà chi dona felice per aver
contribuito ad asciugare una lacrima sul volto di
una bambino o di una mamma.
Grazie. Auguri di Buon Natale.
Enrico Florio
Presidente New Life Nuova Vita Onlus
MOSTRA DI
DA REGALO
New Life-Nuova Vita Onlus, costituitasi a
Torino nel 1984, opera grazie al lavoro di un
gruppo di famiglie che in passato hanno vissuto l’esperienza dell’adozione dei propri figli in
India. Per tale motivo tutte le nostre iniziative
sono rivolte a questo Paese, con cui abbiamo
mantenuto numerosi contatti attraverso
Istituti religiosi e laici presenti in vari Stati
indiani.
In questi 29 anni abbiamo potuto constatare
uno sviluppo economico dell’India, ma anche il
permanere di grandi sacche di povertà, analfabetismo, carenze sanitarie, con una popolazione in continua crescita. Tutto questo ci ha
indotto a proseguire con i nostri aiuti in vari
campi.
Le nostre iniziative sono rivolte alla sponsorizzazione (adozione a distanza) di giovani per il
mantenimento agli studi ed al sostegno di progetti nel campo sanitario, abitativo, agricolo,
educativo e negli orfanotrofi, per migliorare le
condizioni di vita delle fasce più povere della
popolazione.
Ogni risorsa che giunge alla nostra associazione
viene destinata agli aiuti in India, in quanto l’attività della nostra associazione si basa sull’aiuto
gratuito di volontari che non percepiscono alcun compenso o rimborso.
Chiunque voglia avere maggiori informazioni o
darci dei suggerimenti può contattarci. Chi
volesse invece collaborare con i nostri volontari sarà accolto con grande entusiasmo.
OGGETTI INDIANI
E INCONTRO
Come è nostra tradizione, anche quest’anno
organizziamo l’incontro con i nostri benefattori e
con quanti vogliono conoscere New Life-Nuova Vita.
Sabato 7 dicembre saremo presenti
dalle ore 9.30 alle ore 19 presso l’Hotel NH Ambasciatori
di Torino, corso Vittorio Emanuele II n. 104.
Oltre a dare informazioni sulla nostra attività in India
e sui nuovi progetti e rispondere alle domande, potrete anche
vedere un’ ampia esposizione di prodotti dell’artigianato
indiano e non solo. Questi prodotti sono una valida idea
per un originale regalo di Natale.
Sarà presente anche il WWF Pinerolese con alcuni oggetti regalo.
Vi aspettiamo numerosi !
Programma: mostra di prodotti indiani e non solo...
ore 9.30 - 19.00 (orario continuato)
alle ore 11.30 aperitivo
ed alle ore 17.00 una tazza di tè
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GRAZIE AL VOSTRO AIUTO ECCO ALCUNI PROGETTI FINANZIATI
NEW LIFE – NUOVA VITA ONLUS NEL CORSO DEL 2013, GRAZIE AL VOSTRO AIUTO, HA POTUTO FINANZIARE IN INDIA
ALCUNI IMPORTANTI PROGETTI PER VENIRE INCONTRO A NECESSITA’ IMPELLENTI E A SOSTEGNO DELLA SALUTE.
AMPLIAMENTO DELLA CASA-ACCOGLIENZA
DI KARIKKOTTAKARI E ASILO DI NANDHIVARAM
Grazie al generoso contributo di una
famiglia si è potuto proseguire nell’ampliamento della casa accoglienza delle
Suore Luigine per bambine e ragazze
della zona rurale di Ayyakunnu
Panchayath, villaggio di Karikkottakari
(Kerala). Questa casa-accoglienza è rivolta alle giovani che non hanno possibilità di istruirsi perché orfane o perché
le loro famiglie non possono mandarle a
scuola.
Con questo aiuto si potrà così dare
ospitalità gratuita completa e una buona
istruzione ad un maggior numero di bambine e ragazze fuori casta e tribali di questa zona rurale del sud India. L’opera è dedicata in memoria di Manuela Irgher.
Grazie a questa famiglia è continuato anche il sostegno per l’avanzamento dei lavori nell’asilo di Nandhivaram (Tamil Nadu) delle Suore Luigine.
SOSTEGNO AI GIOVANI DELLA CASA ACCOGLIENZA DI MONVILA
Oltre a quanto già raccolto dal Gruppo
Giovani della nostra associazione in aprile con la serata “pizza e musica dal vivo”
e inviato al Don Bosco di Monvila
(Kerala), abbiamo fatto una ulteriore
donazione sempre per il sostegno agli
studi dei giovani di questa casa che stanno affrontando con molto impegno gli
studi all’Università.
UN GRAZIE A CHI CI AIUTA NEI NOSTRI EVENTI
Oltre ai nostri volontari vogliamo ringraziare le persone e le aziende che ci hanno aiutato nella
nostra attività e negli eventi realizzati quest’anno. Desideriamo ringraziare: l’Hotel NH Ambasciatori
di Torino, in particolare Rosita Arcomano; la Pizzeria Ristorante Don Caciotto di Torino; il complesso musicale MD Squared Jazz Quartet e Radio 110 di Torino, in particolare Paolo Gibin; Alma
Tipografica di Villanova Mondovì e K Idea Editore per tutta la comunicazione stampata della nostra
associazione. Inoltre il Centro Yoga Prema, la Scuola di danza indiana Bharatanatyam e l'associazione
di promozione sociale TRAME di Carignano (Torino).
Grazie per la collaborazione !!!
I MOLTI VOLTI DEI BENEFATTORI
La nostra associazione ha sempre operato grazie al contributo soprattutto di famiglie e privati.Vorremmo però anche ricordare l’aiuto che ci viene dato da classi di studenti delle scuole,
gruppi di catechismo, sezioni della Croce Rossa, sezioni della Associazione Alpini, da Gruppi di
Preghiera, da aziende.
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CORSI DI CUCITO E RICAMO
Abbiamo contribuito ai costi dei corsi professionali del St. Aloysius di Yelamanchilli e di
Vijayawada (Andhra Pradesh) e per l’acquisto
di macchine per cucire.
COSTRUZIONE DI POZZI
PER L’ACQUA
Abbiamo sostenuto i costi per la costruzione di un pozzo al St. Aloysius di Kallanode (Kerala) e di un pozzo per le Suore
Francescane del Sacro Cuore in Jharkhand
(nella foto). Inoltre sempre a Kallanode
abbiamo sostenuto i costi per sistemare la
strada divenuta impercorribile che porta al
St. Aloysius Convent ove sono ospitate
delle ragazze che studiano o lavorano.
SOSTEGNO
DI SPESE MEDICHE
Anche quest’anno abbiamo contribuito alle
spese per gli Eye Camps dell’ospedale di
Eluru (Andhra Pradesh).
Si tratta delle visite nei villaggi di un medico
oculista e trasporto in ospedale per eventuali interventi o casi gravi.
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E QUESTI I PROGETTI 2014
ECCO I PROGETTI PER CUI CHIEDIAMO IL VOSTRO AIUTO. ALCUNI SONO PROGETTI CHE RINNOVIAMO TUTTI GLI ANNI, ALTRI SONO
PROGETTI CHE DEVONO ESSERE TERMINATI, ALTRI ANCORA SONO PROGETTI NUOVI CHE PRESENTIAMO PER LA PRIMA VOLTA.
MACCHINE PER CUCIRE
E CORSI PROFESSIONALI PER RAGAZZE
(Yellamanchili e Gunadala, Andhra Pradesh)
L’importo complessivo per pagare le
spese annuali dei corsi è di 6.000 Euro.
L’offerta per l’acquisto di una macchina per
cucire è di 70 Euro.
Nell’istituto di Gunadala (Vijayawada) oltre
al corso di ricamo e cucito si effettuano
anche corsi di computer ed estetista, ed
una formazione generale delle giovani
donne rivolta alla gestione di una famiglia.
In particolare il corso da estetista permette dei buoni guadagni in occasione dei
numerosi matrimoni. Per fare questi corsi
però servono attrezzature e materiali di
consumo. Le ragazze sono ospitate nell’istituto gratuitamente (vitto e alloggio), in
quanto provengono da famiglie povere che
vivono in villaggi distanti.
Il corso, rivolto a 30 ragazze, ha durata di
dieci mesi ed un costo complessivo di
9.900 Euro.
Questo progetto, che portiamo avanti da
anni, mira a fornire una formazione professionale alle ragazze di questi due istituti
delle suore Luigine. Grazie a questa formazione le ragazze avranno un reddito con cui
poter aiutare la propria famiglia.
Nell’istituto di Yellamanchili le ragazze
seguono un corso per la realizzazione di
vestiti.
Per venire incontro alle numerose domande (oltre 400) di questo tipo di formazione
professionale, occorre finanziare almeno
dieci corsi della durata di sei mesi.
Per ognuno verranno utilizzate 10 macchine da cucire e una macchina per ricamare.
Questo progetto permetterà alle ragazze
che seguiranno i corsi di svolgere un lavoro
in proprio o di aprire a loro volta dei centri di insegnamento del ricamo e del cucito.
“CAMPI PER LA VISTA” DELL’ELURU HOSPITAL
(Eluru, Andhra Pradesh)
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E’ un progetto che aiutiamo da anni. E’ rivolto alla cura degli occhi per le
popolazioni che vivono nei villaggi. Partendo dall’ospedale di Eluru le Suore
Luigine effettuano i “campi per la vista (eye camp)” andando nei villaggi con
una ambulanza, un medico oculista e un infermiere e sul posto visitano, danno
medicinali e occhiali. I pazienti in condizioni più critiche o da operare vengono trasportati con l’ambulanza all’ospedale di Eluru, dove vengono curati gratuitamente.
Si tratta dunque di cure a favore dei più poveri che non possono affrontare
la spesa di un medico o di un intervento.
Il vostro contributo è destinato all’acquisto di medicinali ed al pagamento
degli interventi di cataratta in ospedale.
Purtroppo, per carenza di risorse finanziarie, i medici all’ospedale di Eluru non
lavorano a tempo pieno, ma per poche ore alla settimana.
I proventi che verranno raccolti serviranno anche per le spese del medico
oculista che ogni giorno effettua visite gratuite presso la struttura delle Suore
Luigine di Vijayawada.
CASA SALESIANA DI ACCOGLIENZA DI MONVILA
PER DARE UN FUTURO AI GIOVANI
A Monvila (in Kerala,
nel sud dell’India) vi è
una casa salesiana che
è un orfanotrofio, ma
più ancora è la casa
dell‘accoglienza. E’ facile capire cosa significa
per questi bambini e
ragazzi avere davanti
una vita da vivere e
trovarsi invece con la
famiglia disgregata, a
pezzi, a causa di malattie o morte di uno o
due genitori, a volte
con problemi di alcol
dei padri, sempre a causa di una povertà estrema. Ragazzi che perdono insieme alla famiglia e
alla casa anche la fiducia in se stessi, nella vita e nel futuro.
Nella Casa Don Bosco di Monvila questi ragazzi trovano aiuto per ritornare a studiare e a vivere. Trovano amore, comprensione, ascolto e piano piano ricuperano lo studio e la fiducia perduta. Il loro obiettivo diventa studiare meglio possibile, alcuni fino all‘università, per ricostruire,
trovando un buon lavoro, la loro vita e una loro famiglia.
L’aiuto che viene richiesto consiste nel sostegno parziale delle spese per vitto, alloggio, abbigliamento e istruzione di una quarantina di ragazzi (su circa 70 complessivi) della casa Don Bosco
di Monvila, di età compresa tra i 15 ed i 21 anni. I più meritevoli e dotati vengono avviati ai corsi
universitari.
Un contributo parziale per il mantenimento e l'istruzione di questi 40 giovani è di circa 6.000
euro annui, mentre il costo di mantenimento all’Università è di 600 euro per studente.
TAVOLO OPERATORIO
PER L’OSPEDALE DI ELURU
L’ospedale di Eluru (A.P.) gestito dalle Suore
Luigine necessita di un nuovo e più moderno
tavolo da sala operatoria.
Il costo è di 2.360 euro. Inoltre di materiale
medicale di consumo per un ammontare
annuo di 4.140 euro.
Gran parte dei pazienti sono molto poveri e
non possono pagare gli interventi e neppure
le cure.
LABORATORI PER LA SCUOLA DI JANUM
E ARREDI PER L’ASILO
La scuola di Janum nel nord-est dell’India delle Suore Luigine
prosegue nella sua costruzione e si incrementa il numero di studenti provenienti dai vari villaggi.
Serve un laboratorio di scienze e di computer, oltre ad una
biblioteca affinché i suoi corsi vengano abilitati e riconosciuti
dallo Stato.
Il costo complessivo è di circa 6500 euro.
Sempre nella stessa struttura è ricavato un asilo che necessita di
panche, sedie, mobili con materiale di gioco e di insegnamento.
Inoltre anche giochi da collocare nell’area esterna.
Il costo è di circa 5.000 euro.
FESTEGGIARE UN EVENTO CON UNA DONAZIONE
Vogliamo anche ringraziare quanti festeggiano il loro compleanno, un matrimonio od una particolare ricorrenza rinunciando ai regali in cambio di una donazione alla nostra associazione.
Quando vi è un matrimonio, un compleanno, una comunione o un’altra occasione di festa,
perché non pensare di fare al posto di un dono una donazione per un nostro progetto.
New Life Nuova Vita può, in cambio, dare degli oggetti di artigianato indiano che i nostri benefattori possono a loro volta consegnare ad amici e parenti.
Sono oggetti molto graziosi ed originali, fatti a mano, come il centrino in iuta della foto.
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NEW LIFE - NUOVA VITA ONLUS
PER LE ADOZIONI A DISTANZA
Il nostro obiettivo, grazie al vostro aiuto, è di mantenere allo studio con le
adozioni a distanza oltre 400 bambini, bambine e giovani in varie scuole indiane. Dare a loro un sufficiente livello di istruzione significa gettare le basi per
una vita da adulti decorosa e poter mantenere una famiglia.
Qui di seguito riportiamo l’elenco degli Istituti con cui siamo attualmente
collegati ed a fianco il nome del nostro referente che potete contattare.
Recentemente abbiamo aggiunto un nuovo istituto. Si tratta del St. Aloysius
Orphanage di Yellamanchili, in un piccolo villaggio dell’Andhra Pradesh.
La gente è povera e analfabeta. Scarse le scuole. Le Suore Luigine hanno in
questo villaggio dal 1986 una scuola ed un orfanotrofio. La scuola è gratuita,
in quanto le famiglie degli studenti sono molto povere (lavorano nei campi o
gli uomini sono dei coolie). L’istituto ha notevoli difficoltà a coprire le spese
e poter così anche accogliere altre bambine.
Socio-Educational Centre
Gunadala - Vijayawada
(Andhra Pradesh)
Franco VAGLIO
Via San Gillio, 18 10040 Givoletto TO
Tel. 011.9947564 - email: [email protected]
St. Aloysius Convent
Thanikhella
(Andhra Pradesh)
Enrico BONETTO
Via Don Colombero, 5 10040 Caselette TO
Tel. 011.9689149 - email: [email protected]
Care & Share Charitable Trust
Vijayawada
(Andhra Pradesh)
Antonio MARCHINA
Corso Brunelleschi, 2 10141 Torino
Tel. 011.714839 - email: [email protected]
Diocesan Educational Society
Vijayawada
(Andhra Pradesh)
Alberto MONTALDO
Via Aldo Moro, 4 10028 Trofarello TO
Tel. 011.6490431 - email: [email protected]
Don Bosco Provincial House
Bangalore
(Karnataka)
Enrico BONETTO
Via Don Colombero, 5 10040 Caselette TO
Tel. 011.9689149 - email: [email protected]
St. Aloysius Orphanage
Nyayampalli
(Andhra Pradesh)
Enrico BONETTO
Via Don Colombero, 5 10040 Caselette TO
Tel. 011.9689149 - email: [email protected]
St. Aloysius Convent
Yellamanchili
(Andhra Pradesh)
Antonio GIBIN
Via Marsigli, 90 10141 Torino
Tel. 011.700439 - email: [email protected]
Congregation of the Sisters of St. Aloysius Ernestina BONETTO
Calicut
Via M. Cappella, 60 10045 Piossasco TO
(Kerala)
Tel. 011.9065863 - email: [email protected]
Congregation of the Sisters of St. Aloysius Silvia FERRERO
Karikkottakari
Piazza Caravadossi, 5/2 17043 Carcare SV
(Kerala)
Tel. 019.511747 - email: [email protected]
INDIA: ECCO LE ZONE
DOVE OPERIAMO
Sulla cartina sono indicate le aree
dell’India in cui vi sono le scuole dei
bambini e dei giovani aiutati dai
nostri benefattori mediante le adozioni a distanza.
Confidiamo, con il vostro aiuto, di
poterne incrementare il numero,
vista la crescente richiesta.
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PERCHE’ ADOTTARLI
NEL LORO PAESE?
L’IMPORTANZA DELL’ISTRUZIONE IN INDIA
L’istruzione se è fondamentale nei Paesi
occidentali è altrettanto importante in
India.
L’analfabetismo o una scarsa istruzione
provoca l’avvio precoce al lavoro dei
bambini e soprattutto delle bambine, il
loro sfruttamento e l’impossibilità un
domani a sfamare i propri figli ed avere
una vita decorosa.
Con lo sviluppo economico e industriale
che l’India sta avendo in questi anni e
ancora di più in futuro, essere privi di
istruzione significa restare ai margini
della società e sotto la soglia della
povertà.
S ISTEMA
Una famiglia priva di reddito non può
permettersi di mandare a scuola i propri
figli e soprattutto le bambine.
Queste verranno private dell’istruzione,
costrette a lavorare per aiutare la famiglia. Soltanto grazie all’adozione a
distanza si può consentire a questi giovani di frequentare una scuola, meglio
se di buon livello.
Infatti frequentare soltanto una scuola
pubblica molto spesso non basta, in
quanto il livello dell’insegnamento è
scarso, le classi sono eccessivamente
affollate e si studia soltanto la lingua
locale.
SCOLASTICO IN I NDIA
Il sistema scolastico indiano inizia con la Scuola materna (dai 3 ai 4 anni di età) per due anni.
Quindi dieci anni di Scuola Ordinaria (dai 5 anni ai 14 anni di età) dalla prima alla decima classe: 5 anni di elementari, 3 anni di medie, 2 anni di superiori. Chi intende proseguire frequenta
poi un corso pre-universitario “Plus two” (dai 15 ai 16 anni di età) delle durata di 2 anni, che
permette di accedere all’università.
Il 70% della popolazione indiana è costituito da giovani con meno di 35 anni di età. Di questi,
circa un terzo (oltre 250 milioni) è analfabeta e quindi difficilmente trarrà benefici dalla crescita
economica dell’India nei prossimi anni.
Il programma delle adozioni a distanza, che New Life-Nuova Vita porta
avanti fin dalla sua costituzione, prevede il sostentamento di un bambino o
ragazzo (maschi e femmine) grazie al
versamento di una quota annua di 170
Euro. I giovani così “adottati” ricevono un aiuto a tutto campo, ma soprattutto mirato alla loro istruzione di base
e alla formazione professionale.
Possono venire adottati a distanza non
soltanto bambini o bambine delle elementari, ma anche ragazzi e giovani
studenti delle classi superiori sino ai
corsi definiti “plus 2” preparatori per
l’università. In alcuni casi la nostra
associazione aiuta anche giovani particolarmente motivati che intendono
proseguire negli studi universitari.
L’adozione a distanza non è un aiuto
anonimo, ma rivolto ad un bambino o
ragazzo/a con un volto ed una sua storia. La famiglia sponsor riceve periodicamente informazioni sull’andamento
degli studi e la foto dello studente.
Questo contributo, che rapportato ai
nostri parametri di vita occidentali può
sembrare modesto, è invece adeguato
se si considera la realtà dell’India e permette al bambino di non patire la
fame, di poter frequentare una scuola,
di essere vestito, curato e seguito se ha
difficoltà.
Attraverso New Life-Nuova Vita si
“adottano” in India bambini orfani o
di famiglie molto povere, accolti e
seguiti da istituti religiosi o organizzazioni di volontariato laiche.
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COME DIVENTARE “GENITORI A DISTANZA”
Chi desidera sottoscrivere una adozione a
distanza può compilare il coupon sottostante
ed inviarlo all’indirizzo della nostra associazione, oppure scriverci una email.
Provvederemo ad inviare una scheda di un
bambino/a con i dati anagrafici, la sua situazione famigliare ed una foto.
Al ricevimento della documentazione lo
sponsor potrà effettuare il versamento della
quota mediante vaglia postale o bonifico ban-
cario. Periodicamente, dall’istituto che segue
in India il bambino, arriveranno informazioni
sulla sua situazione scolastica.
Il versamento di 170 Euro richiesto
viene integralmente inviato dalla
nostra associazione all’istituto e
amministrato da un referente a beneficio
dello studente. La nostra associazione ha
fatto sottoscrivere agli istituti un “codice di
comportamento” per quanto riguarda la
gestione delle somme inviate e la comunicazione periodica che deve essere mandata alle
famiglie sponsor. L’impegno di una adozione a
distanza è annuale, si intende tacitamente rinnovato, ma non obbliga lo sponsor a proseguire nel tempo. Chi volesse terminare con la
sponsorizzazione dovrà semplicemente comunicare l’intenzione alla nostra associazione, che provvederà a cercare un altro sostenitore. Il sostegno a distanza può essere fatto
da una persona singola, una famiglia, un gruppo di persone, una scolaresca.
Chi volesse ulteriori informazioni in merito
può contattare per email o telefonicamente la
nostra associazione oppure uno dei nostri
referenti che seguono i diversi istituti in India,
elencati nel prospetto di pagina 6.
PER COMUNICARE MEGLIO
CI OCCORRE LA VOSTRA EMAIL
*
:-
Nell’era di internet e di una comunicazione veloce, è indispensabile
anche per la nostra associazione
poter avere i Vostri indirizzi
email. In tal modo potremo informarvi più frequentemente e rapidamente delle nostre iniziative ed
eventi che facciamo durante l’anno, senza doverci limitare ai notiziari di giugno e dicembre.
Un caldo invito, pertanto, a trasmetterci il Vostro indirizzo di
posta elettronica, che verrà utilizzato esclusivamente a fini di
comunicazioni da parte della
nostra associazione.
Un esempio. Spesso organizziamo
incontri con missionari degli istituti che aiutiamo e che vengono a
Torino in visita a New Life Nuova
Vita. Avendo la Vostra email
potremo informare di questo
incontro, che spesso ha luogo con
poco preavviso.
Mandateci per favore la Vostra
email al nostro indirizzo:
[email protected]
MODULO DI ADESIONE AL PROGRAMMA DI ADOZIONE A DISTANZA
DA COMPILARE IN STAMPATELLO E RESTITUIRE A:
NEW LIFE - NUOVA VITA ONLUS
Via Drovetti 5
10138 TORINO
Ho scelto di aderire al vostro Programma di Adozione a distanza in India. Desidero pertanto ricevere una scheda con i
dati e la foto del bambino/a che mi vorrete assegnare.
Provvederò al versamento della quota annuale di Euro 170,00 a mezzo del CCP che verrà allegato alla scheda, oppure
con bonifico bancario a mia scelta.
COGNOME................................................
NOME.................................................
INDIRIZZO: .................................................................
CITTA’ ................................
TEL ....................................
EMAIL ....................................
CAP...............
o Autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai sensi del DLgs 196/2006
Data..................................................
Firma...............................................................
In alternativa inviare una e-mail con i dati sopra richiesti a: [email protected]
Oppure telefonare ai numeri: 011.9065863 - 347.2381727
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“IL SARI ROSSO”
la straordinaria avventura di Sonia Gandhi
Se parliamo di Antonia (Sonia) Maino,
forse molti di noi non sanno a chi ci stiamo
riferendo ma se la chiamiamo come tutti
la conoscono, Sonia Gandhi, allora forse ci
torna alla mente un pezzo di storia e una
famiglia che è entrata nel cuore di tutti gli
indiani e non solo. Oggi Sonia, a sessantasette anni, è molto amata dal popolo indiano e ancora attiva nella vita politica di questo Paese essendo a capo
del Partito del Congresso.
Purtroppo, le ultime notizie parlano
anche di una Sonia malata, che ha
da poco dovuto recarsi negli Stati
Uniti per sottoporsi a un delicato
intervento chirurgico a causa di un
cancro.
Nonostante la sua origine e la sua
vita così simile a un romanzo, in
Italia è stata quasi dimenticata pur
essendo legata a un pezzo di storia
fondamentale per l’India e per l’umanità. L’occasione per rispolverare
la sua straordinaria avventura è la
lettura della biografia “Il Sari
Rosso” di Javier Moro (2008). Si
tratta di un libro basato su numerosi documenti che prende il via dalla
nascita, a Lusiana (Vicenza), di
Sonia, trasferitasi poi con la famiglia all’età di tre anni ad Orbassano
(Torino). Il libro ripercorre le fasi
principali della sua vita e dei legami
che l’hanno portata a cambiare Paese e
modo d'essere.
Tutto ha inizio in Inghilterra, a Cambridge,
nel 1965. Due giovani ragazzi si conoscono
e si innamorano. Lei viene dall’Italia e ha
una storia comune a tante altre mentre
lui, Rajiv, è l’erede della famiglia più famosa dell’India: figlio del primo ministro
Indira Gandhi e nipote di Pandit Nehru,
fondatore, insieme al Mahatma, dell’India
moderna. Dopo soli tre anni e tanti dubbi
Sonia prende la decisione che le cambierà
l’esistenza: sposa Rajiv ed entra a far parte
della sua famiglia. Quel giorno, Sonia
veste il sari rosso delle spose, lo stesso
indossato a suo tempo da Indira e tessuto
da Nehru durante la lunga prigionia nel
carcere dov’era rinchiuso. Da quel giorno
e a poco a poco, Sonia diventa figlia
dell’India, abbandona gradualmente tutte
le sue abitudini da “straniera” e adotta la
cultura indiana, fondendosi con quella
terra. Nascono due figli, Rahul e Priyanka,
a coronare la favola d’amore di Sonia che
tuttavia lascia ben presto spazio a una
serie di eventi tragici.
Nel 1980 muore Sanjay, il fratello maggiore di Rajiv ed erede in politica di Indira.
Nel 1984, dopo una serie infinita di lotte,
incarcerazioni e rapporti politici burrascosi, Indira viene assassinata e Rajiv le succede alla guida del Partito del Congresso e
diventa, con grande terrore da parte di
Sonia, il nuovo primo ministro.
Purtroppo, nel 1991, anche Rajiv Gandhi
viene assassinato. Distrutta dalla lunga
serie di lutti che l’hanno colpita, Sonia
crede di non farcela a sostenere quanto
ora i membri del Partito del Congresso le
stanno chiedendo: raccogliere l’eredità di
marito e suocera e continuare a guidare l’India come fecero i suoi famigliari.
Ma Sonia ha paura, paura per i suoi
figli e paura di non essere all’altezza
del compito. Nel 1995, tuttavia,
Sonia decide di non abbandonare il
lavoro fatto dai suoi cari e prende le
redini del partito. Non diventerà
mai primo ministro, lasciando questo ruolo, vinto in seguito alle elezioni del 2004, al sikh Singh. Oggi
anche Priyanka e Rahul sono scesi in
politica affiancando la madre.
Il “sari rosso” è dunque un ottimo
modo per emozionarsi riscoprendo
gli eventi che hanno coinvolto delle
personalità importantissime e per
informarsi su un periodo storico
fondamentale per l’India e per la
sua gente e che, in qualche modo,
coinvolge anche tutti noi.
Enrica Bonetto
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LA POVERTA’
DI IERI E DI OGGI
I poveri ci sono sempre stati e forse sempre ci saranno, ma la povertà assume
forme e dimensioni diverse nei luoghi e
nei tempi.
Nel mio primo viaggio in India più di
trent’anni fa, scoprii con stupore che molti
manovali dei cantieri di New Delhi dormivano per strada, non potevano permettersi un tetto sulla testa. Allora mi chiesi
come fosse possibile, pensai che se fossero
venuti in un Paese occidentale avrebbero
avuto una vita più dignitosa …
Ora scopro che a New York ogni notte 50
mila persone dormono nei centri di accoglienza per senzatetto e molti di loro
hanno un lavoro. In una città frenetica di
giorno e di notte come New York, chi ha
voglia di lavorare qualcosa da fare lo
trova, ma non è detto che con un lavoro,
o anche due, riesca a campare.
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Anche in Italia, molti lavoratori si ritrovano oggi in una condizione precaria e con
un salario insufficiente, spesso anche in
quei mestieri che una volta davano uno
stipendio dignitoso. Senza contare chi
proprio il lavoro non ce l’ha.
Oltre ai tanti fattori di crisi legati alla globalizzazione, l’assetto degli impieghi e
delle professioni è stato profondamente
cambiato dalle nuove tecnologie info-telematiche e queste tendono ad aumentare la povertà perché, come spiega il professor Zamagni, “enfatizzano” il fattore
dell’efficienza e tendono a scartare chi è
meno efficiente, anche non per sua colpa
( Zamagni, 2005). Secondo i dati ISTAT, in
Italia i “poveri relativi”, cioè le persone il
cui reddito è minore della metà del reddito medio, sono il 13 per cento della popolazione, il doppio rispetto al 1950.
E in India? La situazione è peggiorata rispetto al 1947, la povertà è raddoppiata.
Eppure l’India ha conosciuto uno sviluppo
straordinario, è diventata una grande
potenza mondiale, non vi sono più carestie. Il fatto è che la “soglia di povertà
relativa” (o “indice di povertà relativo”)
fa riferimento ad un livello medio che indubbiamente è cresciuto, ma contemporaneamente è cresciuta anche la percentuale delle persone che sono escluse da questi
miglioramenti e dunque le disparità si
fanno più acute. La povertà di oggi certo
è diversa da quella degli anni ‘50, oggi
abbondano merci a basso prezzo, ci sono
più tutele e servizi sociali, la vita media si
è alzata, il tasso di analfabetismo si è
abbassato. Il fatto è che essa ha molte dimensioni ed è relativa ad un contesto,
può essere una condizione assoluta o anche una percezione soggettiva, per la quale ci si sente poveri anche se si hanno risorse sufficienti a garantire la sopravvivenza
fisica o se il proprio reddito è buono in termini di standard mondiale.
La povertà ha molteplici volti, la povertà
è fame, ma anche un’alimentazione non
adeguata, è vivere senza un tetto, ma anche vivere nella paura di perderlo, è non
sapere leggere, ma anche non poter studiare per migliorare la propria condizione,
è non avere cure mediche, ma anche avere
cure inadeguate, è non avere un lavoro,
vivere alla giornata e temere il futuro.
Ma allora come si fa a definire la povertà?
E si può misurare?
La povertà è una situazione di mancanza,
ma di che cosa? Non è soltanto mancanza
di benessere economico o mancato soddisfacimento dei bisogni primari e non si
può misurare con i soli indicatori monetari o con indicatori basati sul consumo, che
non tengono conto delle differenze tra le
persone e i Paesi, nonché della complessità
di cui è fatta la qualità della vita. Oggi si
preferisce definire la povertà come “deprivazione di capacità”, cioè privazione della
capacità di un individuo di essere e di
agire (dagli studi di Amartya Sen). Se il benessere di una persona dipende dal tipo di
vita che essa è in grado di condurre e da
ciò che ella riesce a fare e ad essere, allora
la povertà è l’impossibilità di perseguire i
propri traguardi ed è legata non soltanto
a fattori economici, ma anche alle caratteristiche dell’individuo e al suo contesto. In
sintesi, non si può descrivere in termini di
“avere”, ma di poter “fare” ed “essere”.
Per potere misurare la povertà secondo
questa nuova definizione, non sono sufficienti i classici indicatori come il reddito e
la spesa pro capite, ma si devono utilizzare anche indicatori non monetari, come le
calorie giornalmente consumate, la speranza di vita, il tasso di mortalità infantile,
il tasso di disoccupazione, il livello di conoscenze, lo stato di salute, l’estensione delle
relazioni sociali, come pure lo stato dei
servizi pubblici disponibili. Per i Paesi in via
di sviluppo gli indicatori sono in parte diversi, a cominciare dall’accesso all’acqua
potabile.
L’azione dell’associazione New Life Nuova
Vita è orientata proprio ad assicurare miglioramenti per alcuni importanti indicatori tra quelli appena descritti, con progetti di accoglienza di bambini e ragazzi,
di formazione professionale, con le sponsorizzazioni, mirando proprio a dare
“capabilities”, affinché le persone e in
particolare i giovani possano “essere” e
“fare”, come dice l’economista premio
Nobel Amartya Sen.
Ersilia Rubiolo
SONO NATA
DONNA
Ho finito di leggere “il piatto dell’angelo”, un bel libro di Laura Pariani che racconta storie di donne. Donne che lasciano
il loro Paese in cerca di futuro, donne che
aspettano….Il piatto dell’angelo è un
posto a tavola lasciato per chi è lontano e
ci si augura che faccia ritorno. Sono partenze, separazioni, abbandoni che hanno
segnato la vita di tante famiglie italiane di
un secolo fa quando i padri partivano per
l’America. Oggi la migrazione ha invertito
le rotte: compie lo stesso viaggio a ritroso
verso la terra promessa: l’Europa!
Allora erano gli uomini a partire, oggi
sono soprattutto le donne che affrontano
viaggi incredibili con sofferenze indicibili
per una briciola di futuro.
Altre donne vengono dall’Africa: scappano dalla guerra con i loro bambini piccoli
o ancora in grembo, e dopo aver attraversato il deserto con fatiche massacranti
preda di trafficanti che promettono un
futuro in Europa, vengono segregate e
ammassate su barconi fatiscenti che spesso non arrivano a destinazione. Le tristi
storie di Lampedusa sono all’ordine del
giorno.
Penso alle donne del Sudamerica, della
Romania, della Moldavia ecc. che lasciano
le loro famiglie e arrivano in Italia per
occuparsi dei nostri anziani, perché noi
non siamo più in grado di farlo. Quando
tornano a casa, trovano famiglie disgregate con i figli ormai grandi che non le rico-
noscono più. E’ crudele e disumano che
una mamma non possa occuparsi dell’educazione dei figli, che non possa seguirne
l’evoluzione! Penso alle donne dell’ex
Jugoslavia che vengono avviate alla prostituzione, a loro insaputa, da conoscenti
o addirittura da fratelli e scoprono troppo
tardi che la terra promessa era la strada..
Le donne cinesi che lavorano in Italia sono
costrette a separarsi dai loro figli, appena
nati, per problemi di lavoro e per ragioni
culturali devono mandarli dalle nonne in
Cina che si occuperanno della loro educazione.
Essere donna è certamente una condizione straordinaria, ma ancora per troppe
nascere femmina rappresenta una disgrazia, una sciagura. Recita un proverbio
indiano: “allevare una ragazza è come
annaffiare la pianta del vicino”.
In India, soprattutto tra i poveri e nelle
zone agricole non è mai festa quando
nasce una bambina! Si deve pensare alla
dote e spesso questa dote, come ci raccontano le Suore che operano in questo
Paese, non è mai abbastanza e la famiglia
di origine subisce continui ricatti.
Un tempo si faceva ricorso all’infanticidio
per i neonati non desiderati, oggi è
aumentato il numero di aborti selettivi a
danno dei feti femminili.
La preferenza dei figli maschi rispecchia
mentalità e culture profondamente radicate; oltre alla continuità del nome di
famiglia, garantita solo dal maschio, questi è il solo a potersi occupare dei riti funebri dei genitori che, secondo la credenza
locale, senza un degno funerale saranno
condannati a vagare per l’eternità.
Anche in Cina la situazione non è migliore
per il sesso femminile. Solo il maschio può
occuparsi dei genitori anziani perché la
figlia sposandosi diventerà “proprietà”
del marito, andrà fuori di casa lasciando i
genitori senza il reddito di quanto guadagnava e del lavoro di casa, mentre la famiglia dello sposo riceverà una lavoratrice.
Un altro proverbio cinese dice: “una figlia
sposata è acqua buttata!”
La conseguenza è che in Cina , grazie
anche alla politica del figlio unico e in
alcuni Stati indiani si comincia ad avvertire
la mancanza di donne al momento del
matrimonio per cui molti giovani emigrano in altri Stati per potersi sposare; oppure si “importano”, o peggio ancora si
“comprano” donne straniere vietnamite e
nordcoreane…
Queste considerazioni mi fanno pensare
che siamo molto fortunate ad essere nate
in questa parte del mondo, ma poiché non
abbiamo nessun merito, essendo soltanto
frutto del caso, forse dovremmo diventare
più sensibili e solidali nei confronti di tutte
le donne che soffrono e faticano.
Adriana Bianco
11
UNA GIORNATA
con i ragazzi di Monvila
Siamo tornate da poco, la mia nipotina
Chiara ed io, da una nuova avventura a
Monvila, la grande casa salesiana vicino a
Trivandrum nel sud dell’India che accoglie
ragazzi che vengono da famiglie spezzate
o dalla strada. Come in passato ci sono
ragazzi che già conosciamo perché frequentano “plus 2“ ( il secondo anno dopo
la decima) e ragazzi appena arrivati del
primo anno “plus one“.
La vita a Monvila e le storie dei ragazzi
sono sempre simili ma sempre nuove e
diverse e sempre nuova è la nostra esperienza. Come in passato, a chi chiede a me
o a Chiara “cosa andate a fare“ prima e
“cosa avete fatto“ dopo, rispondiamo
“siamo state con loro“. Loro sono i ragazzi e chi li accompagna con amore e pazienza ogni giorno, specialmente Padre Bosco
ed i chierici.
Vorrei portarvi con noi, idealmente, a vivere una giornata con questi ragazzi. La vita
e’ scandita da una campana che, a turno,
un ragazzo ha il compito di suonare e si
sente ovunque. Alle 6, la sveglia per la
messa con tanti canti, contemporanea alla
cerimonia del vicino tempio indù con la
sua musica esplosiva e successiva al muezzin che chiama alla preghiera col suo grido
lacerante.
Subito dopo la messa un’ora di studio...
poi la colazione e subito via nel giardino
per il lavoro manuale con piante e animali. Noi ci aggregavamo al gruppo e stavamo tutti insieme! Quando alle 9,15 era
tempo di iniziare la scuola, ci lanciavano
un sorriso nostalgico e partivano di corsa,
mentre i cani godevano la nostra presenza
per scorazzare ancora un po’ finché il sole
bruciava troppo!
Durante la scuola la famosa campana
suona per l'intervallo e dal silenzio esplode un rumore incontrollato. Di solito
Chiara ed io accompagnavamo Padre
Bosco nelle commissioni, ma se eravamo a
casa il rumore significava buttarsi in mezzo a loro! Poi ritornava il silenzio fino al
lunch, poi di nuovo la gioia rumorosa del
pasto dove ciotolone di riso erano divorate in un attimo e poi, come formichine, i
ragazzi mettevano a posto e pulivano il
refettorio, velocissimi!
Dopo un breve intervallo di nuovo tornava il silenzio. Mentre il caldo aumentava
loro rientravano nelle due aule e studiavano nel silenzio totale. Col loro esempio mi
aiutavano a fare i compiti delle vacanze
con Chiara che, da sola, faceva più rumore
di tutti loro... ma poi veniva la merenda
annunciata dalla campana.
Di corsa fuori con gli animali, a nutrirli, a
pulire e a raccogliere frutta, poi finalmente i giochi! Anche nel lavoro erano sempre
allegri e attivi come nel correre dietro alla
palla a calcio, pallavolo e cricket, tutti
mescolati, pure noi e i cani.
Era il momento più bello, nella polvere,
fra tanta gioia di vivere. Con noi c’era sempre anche Jony, che quest’anno va a scuola. Appena tornava gridava “Clara Clara“
e si buttava ovunque con lei come due fratellini pestiferi! Sua mamma, Sheeba, è la
cuoca, una giovane donna sola col bimbo
che vive in cucina tutto il giorno, col suo
sorriso indiano che non sparisce mai, neppure nei momenti in cui è travolta dal
lavoro!
Dopo il bagno veloce coi secchi all’aperto,
perché i ragazzi non hanno per ora un
posto dove lavarsi al chiuso, si torna allo
studio con brevi intervalli fino a cena, alle
20,30, e più tardi. Dopo la cena si gioca a
ping pong, poi cala il silenzio per il rosario
a cui anche Chiara partecipava senza capire per stare tutti insieme.
Con la “buonanotte“ come faceva Don
Bosco si va tutti a dormire e resta soltanto
il rumore dei cani che abbaiano nella
notte indiana piena di misteriosi suoni
della natura.
Abbiamo condiviso anche la vita di Padre
Bosco che, oltre ad essere direttore della
casa e a stare molto vicino ai ragazzi, deve
fare anche l’autista! Quest’anno i soli due
salesiani con la patente, oltre a Padre
Bosco, erano sempre occupati così partiva
lui. Ogni giorno andavamo a prendere
l’erba per le mucche, Chiara era felicissima
di tornare seduta con me davanti, con l’erba che ci crollava quasi addosso talmente
riempivamo la jeep, che ridere! Era erba di
un istituto di ricerca abbastanza vicino con
un enorme terreno a prato. Quando un
vicino ristorante aveva avanzi andavamo
con dei bidoni di plastica, di corsa prima
che arrivassero altri, per avere cibo gratis
per gli animali che sono tanti. Basta uno
straccino o una scopina e la jeep, ripulita,
trasporta di nuovo le persone al posto dell’erba e dei bidoni!
Gli animali sono importanti per questi
ragazzi che vengono da una vita traumatica. Curando gli animali è come se curassero se stessi. Sono commoventi nella loro
nostro ritorno in Italia. Così hanno deciso
di farlo domenica sera prima della cena
nel grande refettorio, con canti e tanto
rumore, una candela che sembrava un
esplosivo e applausi che hanno fatto sentire Chiara una principessa.
Siamo andati anche a prendere cocchi a
basso prezzo in un seminario vicino. Come
sapete il cocco serve a tutto in India!
Abbiamo riempito la jeep con grande
gioia di Chiara, e infine siamo andati,
aspettando ore, in un centro del governo
che distribuisce 500 chili di riso a 2 rupie al
chilo agli “ orphanages “ cioè a tutti gli
istituti che accolgono bambini e ragazzi
senza una famiglia, una volta al mese!
C‘era la coda. Il “riso dei poveri“ è molto
secco e diventa un pastone ma nutre! Per
nutrire tanti ragazzi nell’età in cui si ha
più fame, specialmente quando si lavora e
si studia tanto, bisogna trovare ogni modo
per risparmiare. Don Bosco Monvila è una
casa povera, ma che da tutto ai ragazzi e
si prende cura di loro con tante premure
perché i ragazzi si sentano bene e possano
ricostruire tutto quello che nella loro vita
si è spezzato o perduto....
Come in passato ci siamo detti “ciao“ nella
buonanotte dell’ultima sera, con poche
parole e molti sguardi silenziosi e profondi, con la tristezza di lasciarci e anche con
la speranza di rivederci.
“Quando venite di nuovo? “ ci chiedevano
i ragazzi le ultime sere, perché è difficile
partire e separarsi quando si sta bene
insieme e si è vissuto un pezzo di vita in
compagnia.
Germana Ferraris
paziente dedizione: quando sono nati tre
anatroccoli sono venuti subito a chiamarci,
per farci partecipare all’emozione della
vita. Quando sono morti tutti e tre, uno ad
uno, eravamo tutti un po’ tristi... ma subito dopo sono nati quattro coniglietti e
tutti eravamo lì attorno alle nuove vite.
I ragazzi più scalmanati sono stati quelli
che, seduti in terra, tenevano la coniglia
dandole adagio una carota e prendendo
un coniglietto alla volta lo mettevano a
ciucciare il latte dalla mamma. Uno spettacolo che mi ha commosso e non dimenticherò mai tutta la sofferenza che i ragazzi si portano dentro, a volte anche la rabbia, che scompare nell’aiuto dato a chi ha
bisogno, nel fare cose insieme per la vita
di tutti.
La domenica, senza la scuola al mattino,
c’è più tempo per lavorare e per giocare.
La sera si anticipa il rosario prima della
cena e dopo c’è il film in malayalam a
tutto volume, grande divertimento per
tutti. Si sta svegli fino alle 23 o anche oltre,
ma la mattina ritorna la campana delle 6 e
si ricomincia.
I ragazzi volevano festeggiare il compleanno di Chiara che è subito dopo il
Sapete dove mi ha portato mia nonna? In India! A Monvila dove ho trovato di
nuovo tanti amici. Ci sono tanti ragazzi lì e quando io arrivo sono felici e vogliono stare con me. Loro parlano malayalam o inglese ma ci capiamo e poi loro
vogliono imparare l‘italiano da me e ridiamo! Mi diverto tanto! C‘è anche un bambino che si chiama “ Jony “ con sua mamma, la cuoca, ma senza papà. Lui stava
sempre con me come un fratellino!
Stavolta ho mangiato dei piattoni di riso come i ragazzi. L‘abbiamo comprato insieme io, nonna e Bosco, si chiama “riso dei poveri“ a me piaceva e avevo sempre
fame! Correvo coi cani e aiutavo i ragazzi con gli animali, loro erano contenti
che li aiutavo.
Vi dico queste cose che ho scritto sul mio diario. Anche che mi sono divertita tanto
a Onam. Con i ragazzi ho fatto anch‘io i pookalam, in tutto tre. Sono dei disegni
in terra coi petali dei fiori di tanti colori. Ma poi dovevamo partire, ero molto triste, ma non c’è niente da
fare, però tornerò, loro mi
aspettano!
Sono all‘aeroporto, tra
poco partiamo, sento ancora la voce di Shiba, la
mamma di Jony e la voce
di tutti i miei amici che mi
chiamano: “Clara, Clara,
Claraaaa....”
I miei amici mi hanno
insegnato che se tu ci provi
e ci riprovi e lotti per i
tuoi sogni, riesci sempre!
Ciaoooooooo. Chiara
13
UN PAESE CHE HA BISOGNO
DEL NOSTRO AIUTO
India: un mondo così diverso e pur così
vicino a noi. India con i suoi colori, la sua
cultura e… la sua povertà.
La povertà: se conosciamo questo Paese,
sia pur emergente, non possiamo affatto
pensare che non abbia più bisogno del
nostro aiuto. Non possiamo pensare a
questo quando conosciamo la realtà di
uomini e donne che lavorano dall’alba al
tramonto per guadagnare meno di un
euro al giorno appena sufficiente per
comprare una manciata di riso. Come possiamo lasciare soli quei bambini a cui è
negato ogni diritto anche quello dell’istruzione solo perché appartengono a
famiglie povere, troppo povere per poter
dare un’istruzione ai propri figli. E le bambine, considerate un peso per le famiglie,
solo perché la loro cultura prevede una
dote quando si danno in spose e quando
si è troppo poveri questa non si può procurare. Osserviamo quei bambini che ci
sorridono sempre, anche se dai loro sguar-
14
di spesso trapela la sofferenza forse dovuta alla fame o forse dovuta a situazioni
familiari molto tristi. Lasciamoci inebriare
da quel loro sorriso contagioso e non
lasciamoli soli.
Nei Paesi occidentali almeno ci sono le istituzioni che danno una mano per alleggerire queste situazioni dolorose, ma loro
hanno solo noi….
Nei prossimi mesi abbiamo in programma
di recarci a fare visita al centro accoglienza per bambine povere di Karikkottakari
(Kerala) ormai ultimato. Nel nostro programma di viaggio è prevista anche una
visita all’asilo di Nandhivaram (Chennai) in
Tamil Nadu, anch’esso ormai operativo.
Speriamo al nostro rientro di poter portare liete notizie a tutti voi benefattori
affinché possano essere l’espressione di
gratitudine e di stimolo per la vostra
generosità.
Silvia e Marcello Irgher
NEW LIFE NEWS
UN
PO’ DI CULTURA:
SERATA DI YOGA,
MEDICINA AYURVEDICA
E DANZA INDIANA
Il 15 novembre è previsto un
incontro su yoga, ayurveda e
danza indiana. La serata è
presso il Centro Yoga Prema
di Moncalieri (Torino).
Questo centro, fondato nel
1984, è diretto da Piero
Foassa che ha pubblicato alcuni libri sullo yoga e vanta una
notevole conoscenza dell’India per i suoi numerosi viaggi.
La serata è arricchita dalla
danza di alcune allieve della
scuola di danza Bharatanatyam della Signora Antonella Usai e dal Dott.
Alberto Chiantarette, esperto di medicina ayurvedica.
GIORNATA DI INCONTRO A MADONNA DI CELLE
A settembre si è svolto il tradizionale incontro tra i volontari della
nostra associazione per fare il punto della situazione di metà anno
e programmare le iniziative della seconda parte dell’anno. Numerosa la
partecipazione anche di simpatizzati, amici e conoscenti.
L’incontro ha avuto luogo nei
locali del Santuario di Madonna
di Celle di Trofarello (Torino).
Ampia la discussione e numerose
le idee. Il momento economico
non è certamente facile e quindi
bisogna trovare valide iniziative
per coinvolgere e interessare i
potenziali benefattori.
MERCATINO INDIANO
Il 16 novembre ha luogo un mercatino di
oggetti da regalo indiani presso l’associazione di promozione sociale TRAME di
Carignano (Torino), dove i partecipanti
possono conoscere la nostra associazione e vedere degli oggetti di artigianato
indiano. Con l’associazione TRAME si
pensa di proseguire la collaborazione
anche in futuro, sviluppando varie iniziative.
SERATA SULL’INDIA
Il 21 novembre è prevista una serata di
presentazione delle attività di New Life
Nuova Vita. Si parlerà anche dell’India e
delle sue contraddizioni, con proiezione
di immagini. La serata avrà luogo presso
l’associazione di promozione sociale
TRAME di Carignano (Torino). Si
potranno anche degustare alcuni piatti di
cucina indiana.
New Life presenterà in particolare l’attività della Casa Don Bosco di Monvila.
LE BOMBONIERE SOLIDALI DI MARIKA E MAURIZIO
Lo scorso 14 settembre si sono sposati Marika e Maurizio. I novelli sposi hanno deciso di donare ai propri ospiti delle “bomboniere particolari”: anziché le tradizionali bomboniere hanno devoluto la relativa somma alla nostra associazione per
aiutare la costruzione della scuola di Ranchi delle
suore Luigine. Grazie di cuore a questa giovane coppia per il pensiero che hanno avuto e auguri di una
splendida vita insieme!!!
Chi volesse seguire il loro esempio optando per
delle “bomboniere solidali” può contattarci per ricevere informazioni.
RICORDIAMO CHI CI HA LASCIATO
Desideriamo essere vicini alla famiglia di Antonio Gibin che a settembre
ha avuto un lutto per la perdita della mamma.
Tutta la famiglia Gibin collabora attivamente con la nostra Associazione
ed in particolare Antonio è il referente delle famiglie che sponsorizzano
gli studenti dell'istituto di Yellamanchili.
Ricordiamo con affetto anche Emilia Senese in Silvestri di Trofarello
(Torino), deceduta in settembre a seguito di una lunga malattia vissuta
con grande forza d’animo e profonda fede.
Emilia è stata una nostra affezionata sostenitrice, seguendo sempre con
vivo interesse le nostre attività.
Ad entrambe le famiglie le nostre più sentite condoglianze, estese anche
a quanti hanno perso i loro cari e di cui non abbiamo avuto notizia.
15
BENEFICI FISCALI PER I DONATORI
New Life - Nuova Vita è una ONLUS (Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale) pertanto i benefattori possono avere benefici fiscali conseguenti alle erogazioni liberali effettuate a favore della nostra associazione, secondo l’ attuale normativa vigente.
5 PER MILLE
New Life-Nuova Vita ONLUS può beneficiare del contributo del 5 per mille delle dichiarazioni dei redditi.
Ringraziamo quanti vorranno destinarlo alla nostra associazione. Non costa nulla e basta firmare la dichiarazione dei redditi (730, Unico, o Cud) e scrivere il nostro codice fiscale n°97512840014 nel riquadro riservato al
“ sostegno del volontariato” .
QUOTA ANNUA PER ADOZIONI A DISTANZA
La quota annua per il 2013/2014 per una sponsorizzazione a distanza rimane invariata a 170 Euro.
E’ un importo molto più basso rispetto a quanto richiesto da altre organizzazioni, in quanto la nostra associazione non ha spese di struttura (è tutta basata sul volontariato gratuito) e anche gli istituti missionari che aiutiamo
hanno spese ridotte.
PER FINANZIARE I NOSTRI PROGETTI O IL MANTENIMENTO AGLI STUDI DI UN BAMBINO/RAGAZZO
IN INDIA E’ POSSIBILE EFFETTUARE UN VERSAMENTO SU:
n
n
Conto corrente postale n. 6177512 - intestato a NEW LIFE - NUOVA VITA ONLUS
Conto corrente bancario n. 1000/00014600 - intestato a NEW LIFE - NUOVA VITA ONLUS
c/o Banca Prossima - filiale 05000 – Milano - IBAN: IT76 M033 5901 6001 0000 0014 600
Le causali del versamento possono essere per:
a Adozioni a distanza: 170 Euro
b
c
d
e
f
g
Progetti (a offerta libera):
Macchine per cucire (70 Euro)
Corsi professionali per ragazze
Campi per la vista e spese medico oculista
Tavolo da sala operatoria per ospedale di Eluru
Asilo e laboratorio per scuola del villaggio Janum
Mantenimento studenti di Don Bosco Monvila
IMPORTANTE
In caso di versamento con
bonifico bancario indicare
sempre nella causale anche
il vostro indirizzo postale
o indirizzo e-mail.
PER CONTATTARE NEW LIFE - NUOVA VITA ONLUS:
Tel: 011.90.65.863 - 347.23.81.727
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