“A Piedi Nudi Viaggi” presenta: Itinerari alternativi in Rajasthan

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“A Piedi Nudi Viaggi” presenta: Itinerari alternativi in Rajasthan
“A Piedi Nudi Viaggi” presenta:
Itinerari alternativi in Rajasthan
dicembre 2013 – gennaio 2014
• Gruppi : da 4 (min) a 9 (max) personnes • Accessibile anche per famiglie.
• Accompagnatore : formato da « A Piedi Nudi Viaggi », educatore sociale con anni di esperienza
interculturale trascorsi nel Rajasthan e molti altri stati dell’India.
Punti forti : L'accoglienza, e la condivisione della vita quotidiana degli abitanti locali in gruppi da 4 à 9
persone • L’ospitalità nelle capanne tradizionali di fango o di foglie intrecciate. • La scoperta inedita
dell’India tradizionale • Elementi di apprendimento comprensione della cultura locale e modalità di interventi
sociali e culturali • La scoperta delle immancabili meraviglie Udaipur, Jaipur, Jodhpur, Bikaner, Jaisalmer,
Pushkar, Shekhawati.
DATE ET TARIFFE IN FONDO ALLA PAGINA
Incontri umani esclusivi con « un altro Rajasthan », terra dei re dell’India del nord.
Fascinante luce del deserto, alle porte delle cittadelle faste ed estravaganti, veri inviti verso i sogni di epoche
romanzesche, greggi sfiniti ed usciti dal nulla, sotto il calare del sole, grazie ed armonie voluttuose di divinità
stagliate nel marmo, templi annebbiati da profumi di incenso, il Rajasthan ci offre la sua testimonianza degli
anni gloriosi degli antichi regni perduti dell’India del nord. La scelta dello sviluppo di Mumbai come porto
commerciale, pose fine all’antico utilizzo della Via della Seta da parte delle carovane, facendo decadere
l’importanza e le ricchezze di quella zona, lasciando molti luoghi incredibili avvolti dalla melanconia
dell’abbandono.
Una delle regioni le più turistiche de l’India, dove lo sviluppo sfrenato delle grosse città si discosta
nettamente dalle tradizioni conservate nelle zone rurali, ancora lasciate a se stesse.
Alcune comunità di villaggi hanno da alcuni anni, preso in mano il loro destino, ottenendo già oggi dei risultati
sorprendenti. E’ alla scoperta di questo “altro” Rajasthan non frequentato dai turisti che vi portiamo, anche
con un accoglienza diretta dall’abitante in piccoli gruppi, all’interno delle comunità particolarmente implicate
verso uno sviluppo ragionato. E’ anche una delle regioni che offre un’ampia sfumatura di diversità culturali.
E’ anche la terra di provenienza dei nostri zingari, che avevano la loro funzione sociale nella comunità,
garantendogli un’appartenenza senza dover rinunciare alla propria identità…come molte altre minoranze
presenti. Impareremo anche pezzi di storia e di tradizioni degli antenati degli zingari.
Descrizione generale dell’itinerario.
Partendo da Delhi, megalopoli moderna tanto frenetica quanto interessante. Dove coabitano estrema
povertà e arrichimento delle classi « medie ». Avremo solo un rapido squarcio di Dehli, città per noi soltanto
di transito verso altre terre, meno frequentate, isolate e desertiche, alla ricerca di una tradizione rurale
secolare ancora ben presente, rispetto alle realtà del mondo « moderno » e della globalizzazione.
"Ci si vive al ritmo della luce del giorno, e ci si corica a l’ora degli animali. Nessuno negozio di essenze,
nessuna pasticceria, si cuoce il proprio pane con una padella, e si beve l’acqua dal pozzo. Insomma quando
dico “ci si…”, più che noi sono loro ovviamente. Avvolte in questi lunghi veli, le loro figure sottili si stagliano a
contro luce ". "Les filles de Mirabai". Catherine Clément. Editions de La Martinière.
Durante questo percorso, vi saranno momenti autonomi dedicati alle visite turistiche dei favolosi forti e
palazzi dei Maharaja, altri momenti saranno a stretto contatto con la popolazione, con le realtà sociali del
territorio, e con la cultura antica di queste terre, permettendoci di arricchirci, cercando di capire e di assorbire
una parte della cultura della comunità locale. Alcune parentesi nell’itinerario saranno volutamente molto in
disparte del flusso turistico, compresa un’esperienza di 2 notti ospiti dall’abitante in un villaggio
remoto. L’esperienza sii chiuderà con la possibilità di un immersione e stretto scambio con gli abitanti di un
accampamento di una delle caste degli antenati dei nostri zingari.
La filosofia di fondo di questo percorso, non è la « presa in carica » del turista, ma un semplice
accompagnamento che da una parte lasci la propria libertà ed autonomia al viaggiatore o la viaggiatrice di
approfondire e scoprire da sé, con i propri tempi, gli interessi che preferisce nella città attraversata, dall’altra
offre la possibilità di immergersi a piccoli passi nella realtà sociale, attraverso le giornate o mezze giornate di
incontri e scambio in ogni città, con e nelle ONG locali, dove potremmo prenderci il tempo necessario per
l’incontro e la comprensione dell’”Altro”.
Oltre acquisizione di un bagaglio antropologico, il plus valore di questa esperienza è che non mancheranno
lle possibilità di scoprire le meraviglie storiche, immancabili palazzi e gioielli testimoni dei tempi antichi.
Udaipur « la città bianca » che si specchia nel suo ampio lago, Jodhpur « la città blu » dominata dal suo
mitico forte, Jaisalmer « la citta gialla » ultimo bastione delle carovane di cammelli prima del confine con il
Pakistan con il suo Forte dello stesso colore delle dune di sabbia che lo circondano, Bikaner “la città rossa”
con i suoi alti palazzi merlettati, lo Shekhawati con il melanconico abbandono delle sue haveli dipinte e
decorate, Jaipur “la città rosa” città delle pietre, dell’argento e dei tessuti ricamati con il suo forte ospitante
gli elefanti e il famoso tempio delle scimmie, e infine la piccola Pushkar, “città santa” con l’unico tempio
dedicato a Bhrama in India, sviluppata intorno al suo laghetto santo, dove furono sparse le ceneri di Gandhi.
A parte piccoli inevitabili tratti in rickshaw (taxi Ape car a 3 ruote) la scelta di spostamento e dei trasporti sarà
quello dei treni e qualche autobus locale per la zona più remota dello Shekhawati. Oltre ad un minore
impatto ambientale, usare il treno permette di non perdere importanti momenti di scambio e di condivisione
con la popolazione locale. In effetti i treni sono molto lenti, ci si mangia, ci si dorme, e di solito è un grande
momento di incontri e di scambio di chiacchiere con altri viaggiatori indiani. La lenta andatura è piacevole, si
può godere il panorama con tutto il tempo necessario. Ogni tanto possono essere sovra-affollati,
specialmente nel periodo propizio ai matrimoni in cui si spostano molti gruppi famigliari allargati, possono
verificarsi dei ritardi. Assicurando il proprio bagaglio ci si può sgranchire le gambe e ogni tanto scendere per
5-10 minuti nelle stazioni per gustare qualche rinfresco o qualche stuzzichino tipico della zona. E’ una scelta
consapevole che è stata scelta per garantire un’esperienza più forte e piacevole al gruppo. Di certo non
facilita il lavoro dell’accompagnatore, e il gruppo potrebbe ritrovarsi davanti ad alcune leggere modifiche o
incombenze rispetto ai trasporti pubblici (sono comunque migliorati molto negli ultimi anni). L’affitto di un
minibus con autista avrebbe avuto lo stesso prezzo e avrebbe semplificato il lavoro dell’accompagnatore, ma
ci avrebbe immancabilmente tagliato fuori da moltissimi contatti e momenti preziosi. L’autobus locale (non di
lusso), non è confortevole, ma soltanto dovremo prenderlo (con posti assegnati)) soltanto per raggiungere lo
Shekhawati, o per altri brevi tratti senza bagagli.
I pernottamenti saranno presso guest house molto spartane, ma pulite. Sono state scelte accuratamente
dall’organizzazione, assicurandosi una quindicina di possibilità con buone condizioni. In ogni città, la priorità
è stata data alla struttura migliore, offrendo il miglior rapporto, qualità-prezzo-accoglienza. Le stanze sono
soltanto previste solo con un letto, e ogni tanto qualche mensola. Anche se in molte zone si trovano ancora i
bagni in comune, si è scelto di avere sempre delle guest house con delle camere con bagno personale, in
modo che dopo lunghi viaggi, fosse comunque garantita una buona qualità di ristoro e privacy del viaggiatore
o della viaggiatrice. L’acqua calda è quasi sempre presente, ogni tanto non nel momento richiesto…ma a
differenza che da noi gli inverni sono miti. Oltre al water, troverete una doccia a muro, che di solito non
funziona. In India è considerata inutile e elemento di spreco, ci si lava con un grande secchio di acqua e con
una bocchetta che permette di bagnarsi e sciacquarsi con l’acqua. Ci si abitua rapidamente.
NOTA DA NON SOTTOVALUTARE NELLA SCELTA DI QUESTA ESPERIENZA:
Si tratta di un’escursione a carattere antropologico, e non di un viaggio di turismo commerciale organizzato
con il loro pacchetti che non prevedono sicuramente l’impatto e lo scambio succitato. Chi non fosse di
carattere “accomodante”, “paziente” , “aperto”, “flessibile” e “rispettoso versi gli altri” , è inutile che scelga
questa proposta, potrebbe andare in contro ad una brutta esperienza e avere conseguenze sul resto del
gruppo. Prima di partire sono previste due giornate di “formazione” durante le quali sarà possibile, affinare la
conoscenza all’interno del gruppo, così come capire meglio il tipo di esperienza si tratta. Nel caso una
persona provi alcuni dubbi, saremo lieti di facilitare il contatto con un altro tipo di organizzazione più idonea.
Ma perche’ ha lo stesso prezzo di un esperienza “commerciale” ?
Per l’aspetto di “reciprocità” che offre questa esperienza. L’idea è che questo tipo di viaggi antropologici,
possano servire ad entrambi i “target” presi in considerazione nell’esperienza: Da una parte giova al
viaggiatore o alla viaggiatrice perché si arricchisce attraverso la qualità di approccio al territorio e alla cultura
locale, riportandosi inevitabilmente a casa di “pezzi” di apprendimento interculturale indelebili e significativi
per la propria crescita personale. Dall’altra parte deve poter offrire un riscontro positivo anche alla
popolazione locale. Oltre alle visite storiche che si possono scegliere in autonomia, in ogni città si farà la
conoscenza di una realtà sociale che lavora con criteri di qualità sociale con la comunità del proprio territorio.
Evitare gli sprechi con dei bisogni di “Iper confort” attraverso la scelta “low budget” per gli spostamenti e
per i pernottamenti, permette di versare un contributo da parte di ognuno, già compreso nella quota di
viaggio, che sommandosi comincia a rappresentare una somma molto ragionevole, in grado di dare un
supporto reale ad una delle realtà che incontreremo. Così, anche noi “lasciamo” qualcosa in cambio a
questo territorio. Le realtà trovate sono state ricercate con molta cura e sono stati necessari passaggi
invernali per 6 anni consecutivi.
In effetti, un po’ per colpa di alcune nostre grosse ONG, un po’ per colpa di approfittatori locali, il panorama
delle opere sociali è intrinseco di numerose “truffe” o di realtà che pur elargendo una piccola parte dei soldi
ricevuti, hanno permesso al “titolare” di arricchirsi” a dismisura, senza che gli importi veramente delle
persone con cui lavora. Una grossa responsabilità proviene anche a “monte”, da parte dei finanziatori
occidentali che erano e sono più interessati all’immagine che ciò può dare alla loro ONG o impresa
benefattrice, senza mettere in atto le dovute attenzioni di verifica, senza volere perdere soldi o tempo nel
mettere in piedi meccanismi garanti per la qualità dell’intervento.
Eppure, ci sono delle realtà che lavorano molto bene e che assicurano una vera qualità dell’intervento.
Grazie ad una lunga selezione, e passaggi successivi costruiti negli anni dal vostro accompagnatore,
saranno queste le realtà che potremo incontrare e dare un supporto una di loro. Si è deciso che ad ogni
gruppo successivo, il finanziamento progettuale va ad una realtà differente rispetto all’anno precedente, così
che si evita anche da parte nostra di creare un meccanismo che rischierebbe di indebolire l’autonomia
gestionale della realtà supportata.
Il programma “inverno” (23 giorni) giorno per giorno...
Questo programma è ancora indicativo, ed è suscettibile di alcune modifiche, sia di attività che di date
Giorno 1 : Volo per Delhi. Arrivo, transfert e pernottamento nel quartiere della comunità tibetana in esilio.
Giorno 2 : Riposo e transfert per la stazione e partenza treno per Udaipur.
Giorno 3 : Sistemazione ad Udaipur in albergo (guest house), libera visita della città e del Palazzo. Fine
pomeriggio in compagnia di giovani di un Associazione culturale indiana e di un intervento con ragazzi di
strada.
Giorno 4 : Giornata libera di per le visite locali dei Monumenti di Udaipur e d’intorni. Partenza in serata in
autobus privato verso Jodhpur (linee ferroviare dirette non esistenti)
Giorno 5 : Sistemazione a Jodhpur nella migliore Guest House della « città blu ». Giornata libera,
possibilità di visita del magnifico forte e degli altri monumenti.
Giorno 6 : Visita di un villaggio « Bishnoi », popolazione pacifica, amante degli animali e rispettosa delle
piante e della natura in generale, resa famosa per essersi fatta massacrare nella difesa di alberi. Vivono in
armonia con il deserto del Thar, e le loro zone sono molto popolate di animali, dove vige uno stretto divieto di
caccia. Partecipazione alla cerimonia del Oppio (antico rito di accoglienza dei Bishnoi), e pranzo in loco. Fine
pomeriggio e Serata libera.
Giorno 7: Giornata libera per le visite personali. Oltre i monumenti, Jodhpur è famosa in quanto la città delle
spezie, dello zafferano e della lavorazione del cuoio (scarpe/borse), è gradevole lasciarsi perdere nelle
viuzze blu, il mercato è molto esteso e merita. A fine giornata, partenza per Jaisalmer in treno.
Giorno 8:. Mattina arrivo a Jaisalmer e sistemazione in Guest House e giornata libera per le visite della
cittadella fortificata, e delle sontuose Haveli (antiche residenze signorili). Cena musicale con i Manghiar, una
delle caste nomadi del deserto del Thar.
Giorno 9: Mattinata visita in periferia della colonia dei “Bheer” profughi dal Pakistan e del progetto della loro
scuola.. Dopo pranzo, pomeriggio libero nella città, o per chi vuole gita a cammello, attraverso le dune e
piccoli villaggi del deserto a cammello. Serata libera
Giorno 10 : Mattina partenza in treno per Bikaner. Sistemazione nella guest house in pomeriggio e visite
libere nel Forte e nella “città rossa”.
Giorno 11 :. Mattina visita al tempio dei Topi in autobus locale. Ritorno a Bikaner, pomeriggio libero in città.
Partenza durante la notte/alba per la remota regione dello Shekhawati.
Giorno 12 : Sistemazione in una haveli a Nawalgarth e riposo. Libere visite delle favolose Haveli dipinte.
Possibilità di un incontro formativo sul restauro dei dipinti. A fine giornata, rapida visita nella sede
dell’associazione di promozione e distribuzione dell’agricoltura biologica, e condivisione delle prossime
giornate da passare nel villaggio.
Giorno 13 : Mattina partenza in rickshaw e poi jeep verso il villaggio. Sistemazione. Partecipazione alla
preparazione dei pasti assieme agli abitanti. Lavori nei campi. Pernottamento divisi nelle casupole
dell’abitante, o in tipiche capanne tradizionali.
Giorno 14 : Partecipazione alla vita quotidiana del villaggio. Condivisione dei pasti e della loro
preparazione, partecipazione ai lavori comuni previsti, nei campi o di manutenzione. Secondo pernottamento
nel villaggio.
Giorno 15 : Partecipazione alla vita quotidiana del villaggio. Condivisione dei pasti e della loro
preparazione, partecipazione ai lavori comuni previsti, nei campi o di manutenzione. Fine pomeriggio, ritorno
a Nawalgarth e sistemazione in guest house.
Giorno 16 : Mattina presto, partenza in treno per Jaipur, la “città rosa” nonché la capitale del Rajasthan.
Sistemazione in guest house. In pomeriggio, visita di un orfanotrofio, e unità di cucina di strada,. Il progetto si
occupa del recupero e della formazione di ragazze in situazioni difficili, o in procinto di essere vendute dai
genitori. Ora presenti anche alcuni ragazzi. Cena a base di carne nel quartiere musulmano.
Giorno 17 : Giornata intera dedita alle visite libere della città. Lo splendido Amber Fort, il palazzo del vento,
raccomandabile poco prima del tramonto al Monkey Temple. Jaipur è forse la città la meno accogliente
come clima, ma alcuni dei suoi monumenti meritano..
Giorno 18 : Mattina libera per visite o interessi personali. Dopo pranzo, partenza da Jaipur in autobus locale
(comodo) per Pushkar, ultima tappa nella piccola cittadina a dimensione umana, dove è previsto un tempo
più rilassante. E’ anche la cittadina ideale per gli acquisti. Gioielli, tessuti…si trovano a buoni prezzi, è piena
di negozietti di ogni genere. Quello che non si riesce a portare può essere facilmente spedito. Per chi vuole,
possibile seguire lezioni di danza, yoga, musica, gioielleria, fare un gita alla vicina Ajmer con la sua moschea
Sufi (seconda moschea più importante nel mondo arabo dopo la mecca), il suo tempio Jainaista, …
Giorno 19: Giornata libera, a fine pomeriggio, passeggiata a piedi nel deserto, e tè ospiti
nell’accampamento zingaro appena fuori città.
Giorno 20: Collazione con le famiglie zingare. Giornata libera, per chi vuole escursione ad Ajmer.
Giorno 21: Mattinata libera. Pranzo all’accampamento, spettacolo tradizionale di musica e danze zingare
Giorno 22: Mattinata libera. Fine pomeriggio/sera, partenza verso Dehli in treno. Se necessario
pernottamento a Dehli,
Giorno 23: Dehli, volo di ritorno verso l’Italia, (arrivo lo stesso giorno a Bologna).
DATE e TARIFFE
PARTENZA DA BOLOGNA IL 26.12.2013
RITORNO A BOLOGNA IL 17.01.2014
(date leggermente variabili in base alle oscillazioni dei prezzi aerei)
ISCRIZIONI ENTRO IL 25 OTTOBRE 2013
Questa quota comprendente : Quota pg sociale, costo
accompagnatore, costo segreteria e organizzazione, costo alberghi,
costo trasporti, costi escursioni e serate speciali.
Gruppo completo
9 partecipanti / 23 gg
8 partecipanti/ 23 gg
7 partecipanti/ 23 gg
998 euro
1.012 euro
1.058 euro
Piccolo gruppo
6 partecipanti / 23 gg
5 partecipanti/ 23 gg
4 partecipanti/ 23 gg
1.117 euro
1.200 euro
1.325 euro
sconto coppie x alloggio = - 88 euro
Il prezzo non comprende:
BIGLIETTO AEREO a/r
da 750 a 900 euro
Il visto al consolato
60 euro
I pasti (tranne quelli nelle escursioni speciali)
90 euro
Entrate musei, forti, visite
50 euro
Piccoli trasporti urbani personali
---Una volta definito il numero di partecipanti, per trasparenza economica, “A Piedi Nudi Viaggi”,
fornirà ad ogni partecipante una scheda dettagliata dei costi, assieme all’approfondimento delle altre
informazioni riguardanti il viaggio antropologico.
Incontri formativi:
Trattandosi di un escursione ad approccio antropologico, per facilitare le relazioni
nel gruppo e per prepararsi con informazioni utili riguardo all’esperienza, sono
previsti due momenti formativi prima della partenza, e uno al ritorno, sempre a
Bologna. Tutto il gruppo deve parteciparvi. La data del terzo incontro, dopo
l’esperienza verrà decisa insieme.
DATE PRIMI DUE INCONTRI :
Sabato 26 ottobre 2013
Dalle 15.30 alle 18.30
e Sabato 09 novembre 2013
Dalle 15.30 alle 18.30
Per info e iscrizioni:
(entro 26.10.2013)
[email protected]
FABIEN: 339.16 200 75