EGITTO: CULTURA, SOCIETA` E RELIGIONE P. 64

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EGITTO: CULTURA, SOCIETA` E RELIGIONE P. 64
EGITTO: CULTURA, SOCIETA' E
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La società egizia aveva una struttura piramidale.
Forte potere centrale, necessario per organizzare
le opere di canalizzazione.
Classi sociali chiuse, non si poteva passare da una
all'altra
Al vertice stava il FARAONE
il cui nome significa"grande
casa": il governo dello stato
si identificava con il tempiomagazzino in cui si
raccoglievano i tributi. A lui
spettava il mantenimento
dell'ordine e della giustizia.
Potere TEOCRATICO
Sotto di lui stava il
VISIR, una specie
di primo ministro a
cui tutti i governatori
dei distretti dovevano
rendere conto e che
si occupava dell'
amministrazione del regno
C'erano poi la NOBILTA',
formata da governatori
e familiari del re e i
SACERDOTI, che però
non potevano competere
con il potere del faraone
Infine gli ARTIGIANI, i
commercianti e
i CONTADINI
SCRITTURA
Religione
Per assicurarsi un erede
aveva moltissime mogli
Era ritenuto una DIVINITA',
figlio di Horo e lui stesso
Horo (dio con la testa di falco).
Si pensava che fosse sulla terra
temporaneamente e sarebbe tornato
in cielo dopo la morte.
Questo era una DOGMA,
cioè una verità sacra e
indiscutibile
Nata verso la fine del IV millennio a. C.,
contemporanea a quella mesopotamica.
Su che
materiale
scrivevano?
Papiro, pianta acquatica.
I suoi fusti venivano macerati
e pestati, ricavando fogli
che venivano poi arrotolati
Inchiostri colorati
ricavati da bacche
Imparare a leggere e scrivere
richiedeva grande
impegno, riservato ai pochi destinati a
fare lo SCRIBA di professione. L'istruzione
scolastica era impartita presso i templi
Politeista; nell'antichità divinità a forma di
animali, poi anche antropomorfe. Ogni classe
sociale e ogni città privilegiavano determinati dei
e culti, non religione unitaria. Unica eccezione
era il mito di Osiride, figlio del dio della terra
e della dea del cielo, insieme alla sorella
Iside avrebbe insegnato agli uomini a coltivare
la terra e li governò con saggezza. L'invidioso
fratello Seth dio del vento del deserto, lo uccise,
ma Iside lo resuscitò, il figlio Horo lo vendicò
cacciando Seth e riconquistando il governo
degli uomini. Osiride fu quindi dio dell'agricoltura
e del regni dei morti, mentre Iside della fecondità
della terra e Horo identificato con il faraone.
Tentativo di riforma di Amenofi IV
La sua forza magica,
detta KA, diventava
nefasta quando il
faraone moriva, quindi
veniva subito mummificato,
perchè non vagasse tra
i vivi portando distruzione
Si usava l'imbalsamazione,
favorita dal clima secco:
venivano tolti i visceri, si
spalmava il corpo con
balsami profumati, fasciato
con bende di lino, ricoperto
da uno strato di cera che lo
rendeva impermeabile, infine
chiuso in una serie di sarcofagi
Gli Egizi chiamavano
i segni della loro
scrittura "parole divine"
e attribuivano loro un
carattere sacro. In greco
questa scrittura venne
chiamata GEROGLIFICA,
scrittura sacra
Scrittura complicata, fu quindi abbandonata e usata
solo per le iscrizioni sacre o monumentali
Fu sostituita per gli usi amministrativi dalla ieratica,
cioè sacrale, perchè poi anch'essa venne usata solo per le cose sacre.
Dal VII a. C. per gli usi comuni si usò la DEMOTICA, popolare.
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Dal II millennio a. C. anche per molti altri
si iniziò ad usare l'imbalsamazione, poichè si
cominciò a credere che tutti sopravvivessero
dopo la morte. L'anima del defunto doveva
presentarsi davanti al tribunale di Osiride
per essere giudicata, ma si poteva discolpare
facilmente recitando formule magiche:
visione ottimistica e positiva (al contrario di
quanto avveniva in Mesopotamia), oltretomba
simile all'esistenza terrena.
La sua tomba stava fuori città.
Dal 2700 a.C. col faraone Zoser
assunse forma di PIRAMIDE.
Le più famose sono quelle di
Cheope, Chefren e Micerino,
vicino al Cairo, davanti alla
SFINGE, enorme leone di pietra
con volto umano e i lineamenti
di Chefren. In una stanza stava
il faraone, nelle altre cibi, oggetti
preziosi, mobili, carri da guerra...
Molto presente l'occhio,
che poteva essere benevolo
o malevolo ed evocare i
demoni, temutissimi da tutti
Faraone salito al trono intorno al 1350
a.C. circa, fece riforma religiosa: proibì
il culto di tutti gli dei tranne ATON,
il dio-sole, padre celeste identificato
con il disco solare. Era a favore del monoteismo
Riforma subito abolita dal
suo successore Tutankamon
Rimedio per le difficoltà della vita, contro le malattie;
ma si usava anche la scienza
medica. Sviluppate anche matematica e
geometria, per uso pratico come
misuare estensione delle proprietà agricole,
costruire opere idrauliche e edifici
monumental, e astronomia, che serviva per
calcolo delle stagioni e determinazione
del calendario