Vi sarebbe un altro tratto da rilevare in onore delle antiche istituzioni

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Vi sarebbe un altro tratto da rilevare in onore delle antiche istituzioni
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G IO R N A LE LIGUSTICO
. V i sa re b b e un altro tratto da rilevare in onore delle antiche
istitu z io n i m onacali. Dappertutto ove era un pericolo si tro­
v a v a u n m on aco alla custodia. Cosi vediamo il Monastero di
L a t r o n o r io presso V arazze , cominciato da un Frate cisterciense
co n C h ie s a , O spedale e Pon te; così al Ponte di San Barto­
lo m e o d e lla S c riv ia , una dipendenza della Badia Cisterciense
d i R iv a lt a . A ltri ponti erano custoditi da monaci in Polcevera;
d u e o sp e d a li erano situati ai due punti estremi del Genovesato,
u n o a p o n en te e sul confine dell’ antica diocesi tortonese,
ch e fu 1’ O spedale di R esta presso 1’ attuale passo della Boc­
c h e tta tra Pontedecim o e V oltaggio; l’ altro sul confine di
le v a n te c o lla Lunigiana che fu 1’ Ospedale di Pietra Colice
v e r s o V e l v a o C astiglione di Sestri-Levante; colà appunto ove
t r o v a m m o il term ine dell’ Abbazia ed ora diocesi di Brugnato.
M a m i av ve d o che m i allontano troppo dal mio soggetto ;
o n d e r a c c o lg o le vele congratulandomi col ch. P. Janauschek
d el r e g a lo fattoci colla pubblicazione del primo volume dell 0p era s u a , ed auguro a lui e a me di veder compiuto il colos­
sale la v o r o che sa rà , a non
dubitarne, un
monumento degno
d e lla gran d ezza dell’ O rdine Cisterciense.
C.
D e s im o n i.
D U E S IG IL L I G EN O V ESI
H o 1’ o n o re di sottoporre alla benevola attenzione dei lettori
du e a n tic h i sigilli ( 1 ) , i quali varranno ad aumentare alcun
I l c o lle g a c a v . Belgrano applicò felicemente questo mio criterio alla solu­
z io n e d e l co n so rzio e alla divisione delle Case Viscontili di Genova (lilustrazione d e l Registro Arcivescovile negli Atti della Società, vol. II, parte I,
sp ecie n e l fascico lo d’ Appendice).
(1) V e d . 1’ annessa T a v o la .
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poco la Sfragistica di cui il Giornale Ligustico o ffre tra tto tratto
un qualche saggio.
Mi pose sulle tracce del più antico un a rtic o lo d e lla Revue
Historique, laddove si richiama questa nota d e l B o u r q u e lo t :
« On a trouvé récemment dans la Seine p rès
matrice en cuivre d’un sceau
d e s G é n o is
en
hrance. Sur le champ on voit un g riffo n , e t, a u t o u r , la
lé­
gende: S.
du C on sulat
d e M e lu n la
CONSVLLATVS: 1ANVENSIVM . IN
. FR A N CIA *. —
C ’est une pièce du X I I I .' siècle ( i ) .
Segnalai codesta nota all’ eruditissim o sign o r C o n t e R ia n t,
e m 'ebbi dalla sperimentata sua cortesia una d ilig e n tis s im a
impronta in iscagliola, nonché un altra
rip ro d u z io n e
pcrletta in cera di Spagna, sotto cui però
m eno
le g g e s i q u e s t’ a v ­
venenza che in parte rettifica il B o u rq u elo t: a T r o u v é d an s
la Seine près de V a lv in , Seine
et
M a rn e , e t
d ép o sé
au
Musée de Cluny depuis 1865 ».
Intorno all’ età cui si attribuisce
che possa elevarsi alcun
il
s ig illo ,
dubbio ; e perciò
non
mi
Γ im a g in e
p a re
d el
griio alato passante a sinistra, fatta ragione d e l te m p o a cui
appartiene, mi sembra doversi riguard are c o m e
un
la v o r o
non ispregcvole sotto P aspetto artistico.
Il
primo Consolato genovese di cui ho n o tizia r is p e t t o a lla
Francia è quello di Sant’ E g id io , perocché nel tr a tta t o d ’ a m i­
cizia stipulato con codesta C om un ità dai g e n o v e s i Γ r 1 g iu ­
gno 1 23 2 i rappresentanti di S a n t’ E g id io c o si
p ro m e tto n o :
Si aliquem ianuensem vel de districtu inori contingent in villa
Sancii Egidii ve’, districtu, testatum vel intestatum, qui non di­
sposuisseI vel ordinasse! aliquem qui res suas deberet deferre
Januam vel in districtu, . . . . si Consules Janue ibi f ue r i nt . ,
( l ) B o i t r q u e l o t , Etudes sur Us Foires Je la Champagne ; n e l l e Siémoires
préirnüti par divers savanti a ΓAcadémie des inscriptions etc. Serie II:
AmujuiUs de la Frante, tome V, partie I et II, a. 186$. — Ved. par. I,
P*g. «68.
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permittent ipsa bona defuncti capere et accipere Consuli vel Con­
sulibus Jan u e ( 1 ) .
M a qu i si tratta più che altro di un rappresentante politico
d el n o str o C o m u n e , com e ve ne aveva altrove, e come erano
i V is c o n ti n ella Soria. F o rse il sigillo appartiene invece al
C o n s o la to
dei m ercan ti, il quale per privilegio del re Fi­
lip p o I I I a v e v a sede in N im es (2). Si fatto privilegio reca
la d ata del 1 2 7 7 ; e due a n n i appresso troviamo che i consoli
A n d r e a B o ccu ccio
e O berto Dattilo acquistavano ivi da un
G iu g lie lm o Burgundio a 'nom e del Comune di Genova un
e d ifiz io , il quale non v i ha dubbio che doveva servire all’ uopo
di casa c o n so la re (3 ).
L ’ uffizio di C onsole
de’ mercanti genovesi doveva poi
e sse re d i g ran d e im portanza, segnatamente per Γ attivissimo
co n co rso
d e ’ nostri alle celebri fiere della Sciampagna; si
co m e
attestano
lo
non pochi rogiti notarili dell’ Archivio
g e n o v e s e , p e r non dire di quella immensa raccolta delle per­
g a m e n e C o u r t o is , sulla cui genuinità pende ancora incerto il
g iu d iz io dei paleografi.
D e l re sto l ’ imagine del grifo basterebbe di per sè a farci
a sse g n a re al secolo X I I I l ’ età del sigillo, giacché sembra
ch e q u esto fantastico animale sia stato assunto come divisa
del C o m u n e in un periodo di tempo che può press a poco
d e te rm in a rsi fra il 1 2 1 6 e il 12 2 2 . Difatti siamo accertati per
d o c u m e n ti, ch e nel prim o di tali anni continuava ancora ad
u sa rsi 1’ a n tic o suggello co ll’ effigie di san Siro da una parte
e il c a ste llo
il q u ale
D uom o
dall’ altra ( 4 ) ; e al 1 222 appartiene un atto,
d ich iara
verso
un
gli
obblighi
m aestro
addossatisi dall Opera del
Oberto ,
incaricato per 1 ap-
( 1 ) L ib . J u r iu m , I. 909.
( 2 ) I d . , I. 1 4 5 1.
( ? ) I d ., I. i SOS(4 ) I d . , I. 5 8 6 ; Chartarum, II. 1 5 7 .
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punto di gittare in bronzo un grifon e da c o llo c a re n e lla C a t­
tedrale ( i ) .
Allorché nel 1257 al go vern o
quello del Capitano del popolo
del P o d e stà
in persona
fu
di
so stitu ito
G u g lie lm o
Boccanegra, nel sigillo genovese al posto d el g r ifo fu s o sti­
tuito P agnello. Ma è mestieri credere che, c a d u to il B o c c a ­
negra, si tornasse alla prisca rapp resen tazion e d e l sim b o lic o
animale. Lo argomento
da
quanto scrive Γ illu s t r e
nella Guerra del Vespro Siciliano, laddove cita u n a
A m ari
le tte ra di
Genova al Re di Francia, priva di' d ata, m a c h e p e r la n a­
tura de’ fatti onde vi si parla dee
gli anni
1282 e 1284 . « È
un
porsi in d u b b ia m e n te
lungo
ru o lo
di
tra
p erg am en a
(egli dice) scritto in carattere del secolo X I I I , c o n s u g g e llo
in cera verde, pendente da una stretta striscia di p e r g a m e n a
e impresso da un lato solam ente.
V ’ ha un
g r if o n e a l a t o ,
chiuso in un poligono ad angoli salienti e r ie n tr a n ti a fo rm a
di stella, e fuori il poligono la leg gen d a: Sigillum Cotnunis
et Populi Jattue ( 2 ) ». L a pergam ena si c u s to d is c e n e ll’ A r ­
chivio Nazionale di P a rig i; e il sig illo m e rite re b b e di v e n ir
riprodotto
per
la
variante
che
presenta
n e lla
fo g g ia
del
campo.
Sarei per credere inoltre che tale su g gello d u r a s s e in v ig o r e
sino al cadere del secolo X I V , allorquando fu s o s titu it o dalP altro colla croce nel centro e i sim boli d e g li e v a n g e listi
all’intorno (3 ) ; ma se anche non si stim asse di a m m e t t e r n e una
cosi lunga esistenza, niuno potrebbe d isco n o sc ere c h e P e ffig ie
del grifo continuava ad esprim ere
l ’ insegna
di
G enova
in ­
torno al 1320 alm en o, leggendo sotto q u est’ a n n o re g is tr a ta
da Giorgio Stella la coniazione delle m on ete
di
b a ssa
leg a
(1) Vcd. Giornale Ligustico, 1874, pag. 475.
(2) Amari, La Guerra del Vespro Siciliano, Firenze 1 8 7 6 ; v o l . I, p. 2 7 5 .
(}) Vcd. B e lg r a n o , I sigilli del Comune di Genova ; n e l l a R iv is ta della
Numismatica antica e moderna, vol. I, pag. 74.
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g riffon i, appunto per ciò che sovr’ esse ab una parte
crux erat et griffus ab alia ( 1 ) .
dette
D e ll’ a ltro sigillo possiede oggidì Γ originale in rame Γ eg r e g io a v v . cav. A ntonio Samengo. Appartenne al Collegio
d ei G iu d ic i, il quale tra noi fu antico assai; anzi l’ Isnardi,
tra tta n d o n e am piam ente nella Storia della nostra Università,
non
c re d e
c ia m e n to
d al
soverch io il
d e l secolo
farne risalire le origini al comin-
X I I I . Un decreto emanato nel 1307
C a p ita n o del popolo Opizzino Spinola, riconoscendo ai
G iu d ic i
n ità
p u re
di
m atricola ed ai Collegio dei Giudici le immu­
ed i
p riv ileg i que habent et habere consueverunt, accenna
ch e
il C ollegio era numeroso e fiorente, e grandi
s e r v ig i p re sta v a alla Repubblica. Ora, conclude il citato sto­
rico,
« p e r giungere a tanto e conseguire sì splendide ri­
m u n e ra z io n i , ordinariam ente è necessario un lungo periodo
di o n o ra te fatiche ( 2 ) ».
I
G iu d ic i adunavansi annualmente il giorno di san Giovanni
nel
c h io stro
di san D om en ico, per eleggere il Rettore e i
c o n s ig lie ri del C ollegio. D el quale niuno poteva far parte se
n o n e ra addottorato o licenziato in diritto civile, 0 se pure non
s i fo sse
sottoposto ad un esame avendo prima frequentato
p e r c in q u e anni interi un qualche studio generale.
G l i statu ti del C o lle g io , che furono raccolti in una nuova
r e d a z io n e e riform ati nel 1 4 4 6 , non fanno alcuna menzione
d el s ig illo . M a bene lo rammentano le Leggi genovesi del 1403,
la d d o v e stabiliscon o : Collegium
J u d ic u m
Janue habeat sigillum....
tu cuius circulo.... littere: S ig illv m C o l le g ii Jvdicvm , et in
ipso sigillo facta sit imago hominis veste et habitu ad modum
indicis decorati sedentis in cathedra et ante se habentis librum
(1)
Annal. Gcnuen.,
apud M u r a t o r i,
S. R. I·,
H· 104°·
( 2 ) I s n a r d i , Storia della Università di Genova, I. 16, 302.
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apertum; quo sigillo sigillari debeant omnia consilia que dantur
per ipsum Collegium ( 1 ) .
Però questo sigillo venne più tard i so stitu ito d a u n a l t r o ,
che ò quello appunto serbato dal cav. S a m e n g o . R a p p r e s e n ta
una figura d uomo stante di f r o n t e , v estito
d i tu n ic a
mantello
capo
sovrapposto
e la
m o z z e tta ,
e
in
il
col
c ap ­
puccio alla foggia antica de’ cardinali ; nella s in is tr a tie n e un
libro chiuso, ed è finto dentro una specie di n ic c h ia s o rr e tta
da due colonne sulle quali è v o ltato un a rc h e tto a t r i f o g li o ,
donde s innalzano due specie di g u g lie ed al c e n tr o il tr ir e g n o .
Nel campo si legge s a n c tv s j v o ;
ciòè sant* I v o n e
vesco vo
di Chartres, che fiori nella seconda m età del s e c o lo X I ,
ed
è considerato il patrono de’ g iu r is p e r iti, sic c o m e q u e g li ch e
avendo coltivato lo studio dei canon i ne c o m p ilò la fa m o s a
raccolta conosciuta col nome di Decreto.
C h ’ ei
fo s s e
c a r d i­
nale non è certo; ma sì vede che l’ autore del s i g i l l o , o più
\eramente i Giudici com m ittenti, erano di q u e s ta o p in io n e ,
che in tondo in fondo non gu astava n u lla , ed in n a lz a n d o il
protettore cresceva lustro anche ai protetti.
I.a leggenda poi che rinserra il c a m p o , ed è c ir c o s c r it t a
da due file di globetti
mm. ivris consvl .
o
p e rlin e , d ic e :
JVDICVM.
gen væ .
accennano alla fine del secolo X V I ,
s ig l .
ven
.
co lleg y
I caratteri d e ll’ is c r iz io n e
od an ch e ad e p o c a più
tarda; ma la parte figurativa e o rn ativa
m al
r is p o n d e a lla
coltura artistica di codesto tem po. A ccu serei s e n z ’ a lt r o l ’ im ­
perizia dcll’ incisorc, se la foggia d ella n icchia c o n q u e ll’ a r ­
chetto tanto usitato nelle decorazioni e n e lle
secolo X \
m o n e te
d el
non mi inducesse in so spetto , che a l l ’ a r tis ta p o tè
essere imposto di riprodurre
un vetusto esemplare.
senza
m od ificazio n i
s o s ta n z ia li
L. T . B elgran o .
il) Poch, Miscellanee di storia genovese; Mss. della C iv ic o -B c ria n a ,
vol. IV, rcg. VI, pag. 22.
Pasq
u
a
l
eF
a
z
io Responsabile.
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