TUTTI X IL MOVIMENTO…..!

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TUTTI X IL MOVIMENTO…..!
TUTTI PER IL MOVIMENTO …..!!! Buongiorno a tutti, permettetemi di raccontarVi chi sono e perché mi trovo a scriverVi. La maggior parte di Voi mi conosce in quanto sono nella Famiglia del Curling da otto anni, che per molti di Voi sono pochissimi ma per coloro che come me hanno vissuto sul territorio, o per meglio dire sul ghiaccio tutti gli otto anni, credetemi non sono pochi. Mi sono avvicinato a questo splendido sport partendo dalla finale Olimpica di Torino 2006 vissuta in diretta e subito dopo, stupito da questo incredibile gioco e dal Suo gesto tecnico, insieme ad un gruppo di amici ho intrapreso l’avventura in quel di Torino e da marzo 2006 non abbiamo più lasciato il Curling. Vi ho detto “stupito” in quanto il sottoscritto ha svolto attività sportive in molte discipline, in primis nel mondo della pallacanestro prima come giocatore (25 anni) poi come allenatore nei settori giovanili e, ahimè anche come arbitro; dalla pallacanestro sono passato all’atletica attraverso anni di pallavolo. Questo per dirVi che lo sport è stato ed è tutt’ora un compagno di vita e nello sport credo nel suo pieno e più ampio significato. In questi otto anni la mia esperienza nel Curling è passata da semplice spettatore/giocatore ad appassionato/amico impegnato sul campo quotidianamente. Il movimento che si è creato da 4 anni a Torino è l’esempio di come un gruppo di poche persone ma con grande volontà e voglia di fare, senza interessi personali e/o business, è riuscito ad evolvere e a crescere, coinvolgendo sempre più persone “Amici del Curling” che provengono da mondi, culture, lingue e territori diversi. Io non sono una persona che può raccontarVi “…ho fatto questo, ho fatto quello..”, posso solo dirVi di essere uno che come Voi ama il Curling, ama il suo Spirito e la sua peculiarità. Sono una persona che si “sporca le mani” sul campo, si confronta con tutti, amici e meno amici, che affronta i problemi e le difficoltà, ma che pensa che da soli non si sia in grado di risolvere tutto. La mia esperienza a Torino ha dimostrato e mi ha insegnato che la vera forza è il gruppo!! Il nostro movimento e parlo del Movimento Curling Italia [curling/wheelchair curling] perché è di questo che dobbiamo parlare e non più delle singole realtà zonali, deve evolversi, deve mutare aggiornarsi, ammodernarsi, deve voltare pagina; guardare al passato è importante perché la storia è necessaria, ma ciò che è veramente importante è guardare con criticità, analizzare e comprendere le difficoltà passate gli errori passati e saper fare degli errori propri ed altrui insegnamento per migliorarsi! Certo ognuno di noi vorrebbe essere il più forte sul ghiaccio, vincere il campionato, vestire la maglia della Nazionale, sì, è così deve rimanere, se, sono lo spirito sportivo e la sana competizione sportiva ad essere la nostra guida. In caso contrario, amici del Curling, abbiamo sbagliato tutto! Se questo è il nostro obiettivo fuori dal ghiaccio, sapete cosa Vi dico? “Questa non è la mia strada!” Io non vorrei più vedere persone che non si salutano e non si considerano, siano esse giocatori, tecnici, accompagnatori, dirigenti, presidenti, genitori e quanti altri sono a corollario del nostro splendido sport, le quali, finito l’incontro, pensano unicamente ai propri interessi, mancando di rispetto a coloro che hanno permesso di giocare a tutti noi ma che per Loro essere preferiscono non apparire [es. IceMaker]. Il futuro del “Movimento Curling Italia” è radicato in un solo concetto: “partecipazione”! Il progetto del Curling in Italia deve essere condiviso e sostenuto da tutti, deve essere “il progetto di tutti”. La partecipazione deve essere il vero obiettivo; uno sport, il Curling, che non deve più vedere divisioni. E attenzione: la competizione deve sempre esistere, ma sul ghiaccio! Il “progetto curling Italia” deve ripartire dagli errori passati, che si sono commessi ogni dove a tutti i livelli. Non è possibile sempre e solo chiedere senza dare nulla; non è possibile pretendere e non mettersi a disposizione; non è più accettabile che si senta dire: “ma io qui, io là, io ho vinto, io sono il più grande, il più bello, il più bravo, io ho la tecnica, io ho i numeri”. Bene se tutti noi abbiamo qualcosa che vale, ora è il tempo di mettere sul tavolo comune del Curling tutti i talenti che ognuno di noi rappresenta, in pieno spirito di condivisione, di partecipazione, perché alla fine dei prossimi 4 anni, vorrei sentire dai noi tutti: “abbiamo lavorato duro, tutti assieme, ma ne è valsa la pena; il “progetto curling Italia” è anche mio!” In questi ultimi due anni e nello specifico in questa passata stagione, la Commissione Tecnica ha dimostrato che con la coesione, l’impegno e la condivisione delle proprie esperienze, le DOA sono migliorate sotto ogni punto di vista, ma che come i componenti della CT ci hanno detto e dimostrato, possono e devono ancora migliorare e di questo Loro lavoro ne dobbiamo essere tutti grati. Penso che la Commissione Tecnica debba evolversi, passando da propositiva/consultiva a commissione operativa con pieni poteri tecnico decisionali, chiaramente sempre nell’ambito federale. La Commissione Tecnica dovrebbe essere ampliata nel suo numero di collaboratori, così da rappresentare a pieno titolo il Movimento, creando maggiori sinergie. Quando parlo di ampliamento della Commissione Tecnica intendo dire che sarebbe opportuno inserirvi anche un rappresentate degli atleti, un rappresentante dei GUG, ed un rappresentante dei tecnici, questo perché oltre al fatto che ciascuno di essi può portare ulteriore esperienza, potrà e dovrà essere anche il tramite primario per la comunicazione del lavoro svolto dalla CT ai rispettivi campi/settori di appartenenza. La CT dovrà sempre condividere le proprie valutazioni e i relativi risultati con il Movimento. CONDIVISIONE – SINERGIA– COMUNICAZIONE – TRASPARENZA Ecco perché ho deciso di mettere il mio tempo a disposizione del “Movimento Curling Italia”. Credo nel lavoro di squadra, nella comunicazione, nella trasparenza, nella condivisione, credo che se vogliamo cambiare, solo lavorando assieme per il nostro Movimento si possano fare i passi giusti verso un “progetto curling Italia”. Con molta onestà penso che ci vorrà molto duro lavoro ed impegno da parte di tutti: questo quadriennio sarà impiegato a ricucire tutti gli strappi, a riempire i solchi che si sono creati per motivi diversi tra le persone, tra la Federazione e alcune Società, tra Società e Società, non solo lontane tra loro, ma anche all’interno dello stesso territorio. Nei prossimi 4 anni dovremo lavorare per creare le fondamenta per il “progetto curling Italia”, e solo se saremo tutti uniti nel progetto comune allora potremo veramente pensare concretamente a realizzare qualcosa di unico ed importante! Non sarei credibile se Vi dicessi che i problemi esistenti oggi sono facilmente risolvibili in pochissimo tempo, che risaliremo il ranking Mondiale, che tra 4 anni saremo alle Olimpiadi e chi più ne ha ne metta! Sarei un folle, che fa promesse vane ed inutili. Come tutti sappiamo, il poter avere degli impianti con ghiaccio dedicato è priorità di tutte le società presenti sul nostro territorio. La ricchezza per il nostro Movimento è sicuramente poter avere maggior disponibilità di “ghiaccio dedicato”. Dopo l’evento del crollo della struttura di Cortina, tutti noi abbiamo perso 2 piste e per gli amici di Cortina e dintorni è venuta a mancare la possibilità di svolgere la propria attività agonistica e promozionale. Altre realtà hanno il problema di avere il ghiaccio, ma non dedicato, o di averlo ma per poche ore alla settimana. Sotto questo aspetto serve nuovamente l’impegno di tutti, e anche qui uso la parola tutti perché la Federazione in primis con il suo Consigliere di Specialità dovrà certamente sostenere tutti i progetti di sviluppo, ma non dimentichiamo che il primo impegno dovrà essere sul territorio e dovrà essere portato avanti dalle società direttamente interessate con il duro lavoro, l’impegno, la dedizione e gli investimenti di risorse economiche ed umane. La promozione dello sport dovrà essere il vero motore per lo sviluppo e la realizzazione futura del “Movimento Curling Italia”. Quando parlo di “Movimento Curling Italia” parlo proprio di tutti e gli amici del wheelchair devono sapere che non possono esimersi di farne parte: tutti infatti siamo tasselli indivisibili di questo progetto. La promozione dello sport, la condivisione del tempo e degli spazi, la conoscenza della realtà di ciascuno di noi, normodotato o diversamente abile dovrà essere ricchezza per il nostro Movimento. Bene ora a Voi le valutazioni, le analisi, le considerazioni positive e/o negative che siano, l’importante è comprendere tutti assieme l’importanza del cambiare, di guardare avanti e di ripensare tutti assieme al progetto del “Movimento Curling Italia”. Tutti assieme uniti nello Spirito del Curling potremo gettare le basi per il vero cambiamento, verso quello che ritengo fondamentale: il MOVIMENTO CURLING ITALIA. Davide Flora [email protected]
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