CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

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CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
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SENATO ACCADEMICO
Verbale n. 09
Adunanza del giorno 9 Dicembre 2009
Presso la sede del Rettorato in Via Duomo 6 in Vercelli, nell’adunanza del giorno 9
Dicembre 2009, si è riunito il Senato Accademico dell’Università degli Studi del Piemonte
Orientale “Amedeo Avogadro, con l’intervento dei componenti di seguito indicati:
Il Rettore-Presidente
Prof. Paolo GARBARINO
I Presidi:
Prof.ssa Elana BAICI, Facoltà di Economia
Presente
Prof. Salvatore RIZZELLO, Facoltà di Giurisprudenza
Presente
Prof. Giovanni VACCA, Facoltà di Medicina e Chirurgia
Presente
Prof. Corrado MALANDRINO Facoltà di Scienze Politiche
Presente
Prof. Pier Luigi CANONICO, Facoltà di Farmacia
Presente
Prof. Giacomo FERRARI, Facoltà di Lettere e Filosofia
Presente
Prof. Aldo VIARENGO, Facoltà di Scienze MM.FF.NN
I Rappresentanti dei Dipartimenti:
Prof. Emanuele ALBANO
Presente
Prof. Nicola SURICO
Prof. Mario PIRISI
Presente
Presente
Presente
Prof. Menico RIZZI
Prof. Giovanni SORBA
Presente
Presente
Prof. Giovanni FRAQUELLI
Prof.ssa Annamaria TORAZZO
Presente
Presente
Prof. Ugo PERONE
Prof.ssa Carla POMARE’
Presente
Presente
Prof. Leonardo CASTELLANI
Presente
Prof. Domenico OSELLA
Presente
Prof. Alberto CASSONE
Prof. Roberto MAZZOLA
Prof. Gianluca FUSAI
Prof.ssa Maria Luisa BIANCO
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Presente
Presente
Presente
Presente
Presente
Via Duomo, 6 – 13100 Vercelli
Tel. 0161/261557 Fax 0161/214214
I rappresentanti del Personale tecnico-amministrativo
Dott.ssa Marisa ARCISTO
Dott.ssa Barbara GALLO
Sig. Gabriele CAGLIANO
Presente
Presente
Assente giustificato
I Rappresentanti degli Studenti
Sig. Luca BECCARIA
Sig. Jacopo CIRIO
Sig. Andrea FOGLIO BONDA
Presente
Presente
Assente
Partecipa alla seduta il Pro-Rettore, Prof. Cesare EMANUEL.
Partecipa alla seduta con voto consultivo e con funzioni di Segretario verbalizzante il
Direttore Amministrativo, Dott. Pasquale Mastrodomenico.
Assistono alla riunione la Dott.ssa Cinzia Volpara e il Dott. Leonardo D’Amico, dipendenti
dell’Ateneo, al fine di aiutare il Direttore Amministrativo a raccogliere i dati per la stesura del
verbale.
Constatata la presenza del numero legale alle ore 09.35 il Presidente dichiara aperta la
seduta.
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INDICE
1. Comunicazioni del Rettore-Presidente
pag. 5
2. Approvazione del verbale della seduta precedente
pag.11
3. Ratifica Decreti Rettorali d’Urgenza
3.1 D.R.U. n. 59 del 16.11.2009
3.2 D.R.U. n. 61 del 23.11.2009
3.3 D.R.U. n. 63 del 27.11.2009
3.4 D.R.U. n. 496 del 30.11.2009
3.5 D.R.U. n. 64 del 03.12.2009
pag.11
pag. 21
pag. 23
pag. 33
pag. 35
4. Linee Guida per il Bilancio di Previsione 2010
pag. 36
5. Programmazione fabbisogno di personale 2009-2010
pag. 39
6. Integrazione e modifica del Regolamento per l'istituzione e il funzionamento del comitato
paritetico sul fenomeno del mobbing
pag. 41
7. Accordi, Convenzioni, Centri
7.1 Criteri adottati dai Dipartimenti per la ripartizione della Ricerca Certificata 2009
pag. 45
7.2 Accordo di cooperazione internazionale Istituto Jean Nicod (Francia)
pag. 49
7.3 Contratto di comodato d’uso tra Università e Incubatore di Impresa del Polo di Innovazione di
Novara S.c.ar.l.
pag. 53
7.4 Proposta di costituzione del Centro Interdisciplinare La.S.P.I. - Laboratorio di Storia,
Politica, Istituzioni
pag. 57
8. Questioni relative al personale
8.1 Protocollo di Intesa tra la Regione Piemonte e l’Università del Piemonte Orientale “A. Avogadro”
per la disciplina dell’integrazione fra attività didattiche , ed assistenziali della Facoltà di Medicina,
Chirurgia e Scienze della Salute, ai sensi degli artt. 9 e 21 della L.R. 6 agosto 2007 n.18
pag. 60
8.2 Richiesta di nulla osta per incarichi successivi al primo a.a 2008- 2009. Affidamento
dell’insegnamento di “Droga e Società: un’introduzione” (4h) per il Master di Criminologia critica
e sicurezza sociale presso l’Università degli Studi di Padova, conferito al Dott. Daniele
SCARSCELLI
pag. 74
8.3 Attivazione di procedure per la copertura di posti di ricercatore con contratto a tempo
determinato
pag. 75
9. Questioni relative agli studenti
9.1 Abbreviazioni di corso studenti stranieri - Facoltà di Medicina
pag. 75
9.1 bis Riconoscimento titolo estero/studi universitari compiuti all’estero – Abbreviazione di corso
di: CELCIMA DEDEJ Adriana, RAMLI Naoual, SHAQUIRI Albert e DAS Christopher – Facoltà
di Scienze M.F.N.
pag. 77
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9.2 Istituzione della I edizione del corso di Master Universitario Interfacoltà di I livello, di durata
annuale, in “Management per la valorizzazione e la promozione di prodotti agro-alimentari e
salutistici”, presso la Facoltà di Economia e la Facoltà di Farmacia, per l’a.a. 2009/2010
pag. 79
9.3 Istituzione della IV edizione del corso di Master Universitario di I livello, di durata annuale, in
“Cure Palliative”, presso la Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute, per l’a.a.
2009/2010
pag. 84
9.4 Istituzione della III edizione del corso di Master Universitario di I livello, di durata annuale, in
“Data Manager-Coordinatori/Amministratori di Sperimentazioni Cliniche”, presso la Facoltà di
Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute, per l’a.a. 2009/2010
pag. 90
9.5 Modifica dell’ordinamento didattico della VIII edizione del corso di Master Universitario di I
livello, di durata annuale, in “Sviluppo Locale”, presso la Facoltà di Scienze Politiche, in
collaborazione con COREP, per l’a.a. 2009/2010
pag. 95
9.6 Approvazione accordo quadro di cooperazione universitaria con Université de Bourgogne,
Haute Ecole Provinciale du Hainaut Occidental e AGRO’Sup Dijon
pag. 97
9.7 Approvazione dell’associazione temporanea di scopo e mandato collettivo speciale con
rappresentanza tra l’Università degli Studi del Piemonte Orientale ed Enaip Piemonte per la
realizzazione del corso di master universitario di I livello in “Management per i Beni e le
Attività Culturali”, presso la Facoltà di Economia
pag. 105
9.8 Convenzione per la collaborazione nell’ambito delle tecnologie didattiche multimediali, dell’elearning e della produzione multimediale tra l’Università degli Studi del Piemonte Orientale,
l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e l’Università degli Studi di Genova
pag. 110
9.9 Protocollo per la promozione del progetto "Youth Iustitia" di tirocini a sostegno degli uffici del
Tribunale di Novara
pag. 114
9.10Approvazione del Protocollo di Intesa con la Regione Piemonte per l'attivazione dei Corsi di
Laurea e di Laurea Specialistica delle Professioni Sanitarie facenti parte dell'offerta formativa
della Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute per l'a.a. 2009/2010
pag. 118
9.11Convenzione tra la Facoltà di Scienze Politiche dell'Ateneo e il Ministero della Giustizia Dipartimento di Amministrazione Penitenziaria - Direzione Generale Esecuzione Penale Esterna
di Vercelli
pag. 133
10. Patrocini
10.1 Richiesta di rinnovo del patrocinio gratuito per l’iniziativa “Erasmus day Live 2010” pag. 138
10.2 Richiesta di patrocinio gratuito per la Conferenza Annuale della Sezione Sociologia del
Territorio e per la Prima Scuola Invernale di Sociologia del Territorio – Prof. Enrico Ercole
pag. 140
10.3 Richiesta di patrocinio gratuito per il concorso fotografico “Viaggio e Conoscenza”Associazione UDSU – Unione degli Studenti Universitari
pag.142
11. Varie ed eventuali
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pag. 144
1. Comunicazioni del Rettore-Presidente
Il Presidente rivolge il saluto ai Senatori e apre la seduta dando il benvenuto alla Prof.ssa Eliana
Baici e al Prof. Pier Luigi Canonico, rispettivamente nuovi eletti alla carica di Preside della Facoltà
di Economia e della Facoltà di Farmacia. Saluta inoltre il Prof. Roberto Mazzola e il Prof. Menico
Rizzi, entrati a far parte del Senato come rappresentanti dei Dipartimenti. Il Presidente augura a tutti
buon lavoro all’interno del consesso.
Il Presidente illustra i seguenti documenti e informa il Senato su quanto segue:
1. Calendario Senato Accademico e Consiglio di Amministrazione 2010. Il Presidente invita i
Senatori a prendere visione della bozza di calendario delle sedute degli Organi Collegiali per
l’anno 2010. Il calendario definitivo sarà pubblicato sul sito web di Ateneo e inviato a tutti i
componenti e agli uffici interessati non appena anche il Consiglio di Amministrazione avrà
preso visione della bozza.
2. Inaugurazione anno accademico 2009-2010. Il Presidente informa il Senato che
l’inaugurazione dell’anno accademico 2009-2010 si terrà lunedì 25 gennaio a Novara, presso
l’aula magna della Facoltà di Economia. L’ospite d’onore sarà il Vice Ministro all’Economia
Giuseppe Vegas. La prolusione spetta alla Facoltà di Scienze Politiche.
3. Mozione del Consiglio di Facoltà di Lettere e Filosofia. Il Presidente ricorda la trasmissione
del documento tramite posta elettronica nei giorni precedenti la riunione.
4. Mozione CRUI 4 novembre + mozione Crui risorse e mozioni CRUI del 26 novembre. Il
Presidente illustra le mozioni della CRUI, trasmesse per posta elettronica nei giorni
precedenti la riunione. Le due mozioni, nelle more della valutazione del DdL Gelmini e della
stesura del Bilancio di Previsione 2010, esortano il Governo e il Parlamento a rivedere lo
stanziamento relativo al FFO 2010, allineandolo almeno allo stanziamento del 2009. Le
mozioni sottolineano con preoccupazione la questione dell’incremento generalizzato dei
costi, in particolare quelli relativi al personale, la cui dinamica, di esclusiva competenza
statale, non è controllabile dalle Università. Le questioni strettamente finanziarie saranno
affrontate nel corso della discussione sulle linee per il bilancio di previsione 2010. Per quanto
riguarda invece il Disegno di Legge Gelmini lo stesso Ministro ha sollecitato, in sede di
Giunta CRUI, una serie di osservazioni e di eventuali proposte di emendamento. La
Conferenza dei Rettori ha invitato tutti gli Atenei a far pervenire quanto prima osservazioni e
proposte, in modo da poterle discutere e in seguito trasmetterle al Ministero. Il Presidente
sollecita pertanto le Facoltà, i Dipartimenti e i colleghi in generale a trasmettere osservazioni
e proposte da inviare alla Conferenza dei Rettori. Il Prof. Aldo VIARENGO domanda un
chiarimento a proposito del funzionamento dei concorsi per ricercatore secondo quanto
previsto dal Ddl, stante la condizione non omogenea dello stato giuridico dei ricercatori. Il
Presidente precisa in merito che la CRUI si è posta la questione. Il Prof. Pier Luigi
CANONICO ritiene che potrebbe essere previsto un doppio sistema, rispettivamente per gli
strutturati e per i non strutturati. Per quanto riguarda invece i ricercatori a tempo
indeterminato il Presidente informa i Senatori che il Ministero sembrerebbe disposto a
erogare le cosiddette risorse Mussi per posti cofinanziati. Rispetto alle precedenti esperienze
tuttavia sembrerebbe che il Ministero voglia trasformare il cofinanziamento nel
finanziamento per intero. In tal modo verrebbero distribuiti meno posti, anche se interamente
finanziati. Un’ulteriore questione che concerne i ricercatori a tempo indeterminato è quella
della proroga dell’attuale sistema concorsuale, che dovrebbe essere ricompresa nel decreto
mille proroghe. Il Presidente terrà informati i Senatori sull’evolversi della situazione. Il Prof.
Salvatore RIZZELLO interviene per portare al Senato la posizione della Facoltà di
Giurisprudenza, che ha discusso il testo del disegno di legge nell’ultima riunione del
Consiglio. La Facoltà si è espressa in termini molto critici e, pur non avendo elaborato una
mozione come quella di Lettere e Filosofia, ha espresso una posizione ben delineata nel
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verbale del Consiglio che contiene più punti critici che aspetti positivi. Il punto più critico
sollevato nel corso della discussione è stato quello riguardante il profilo di costituzionalità
dei provvedimenti che impongono una riforma radicale dell’assetto dell’Università a costo
zero. Suscita perplessità anche il rinnovo delle procedure concorsuali e quello relativo alla
riforma della governance, che potrebbe causare difficoltà a un Ateneo come il Piemonte
Orientale, dislocato su più città. Uno degli aspetti positivi è invece quello legato alle
iniziative per favorire il diritto allo studio. Il professore informa il Senato che in questo
momento è in fase di redazione un documento che raccoglie le proposte di emendamento
della Facoltà, che saranno inviate alla Conferenza dei Presidi e al Rettore perché le trasmetta
alla Conferenza dei Rettori ed eventualmente al Senato Accademico. Il professore conclude
proponendo l’elaborazione di una proposta del Senato Accademico, che sintetizzi la
posizione generale dell’Ateneo su questi temi. Il Presidente ringrazia il Prof. Rizzello per
l’intervento, in particolar modo per il richiamo a un aspetto della riforma che suscita non
poche perplessità, vale a dire quello legato alla non onerosità per lo Stato della riforma del
sistema universitario. La questione del diritto allo studio merita una particolare attenzione,
poiché a seguito della riforma della Costituzione la competenza in merito è stata affidata alle
Regioni. Ritiene che un pronunciamento ufficiale del Senato Accademico sui temi finora
citati sia auspicabile. Il Prof. Corrado MALANDRINO interviene per portare a conoscenza
del Senato le criticità espresse dalla Conferenza dei Presidi di Scienze politiche, che hanno
rilevato come, a seguito della riforma della governance la Facoltà più penalizzata sarà quella
di Scienze Politiche, caratterizzata da un forte grado di interdisciplinarietà. Il Prof.
CANONICO condivide le riflessioni del Prof. Rizzello, sottolineando nel contempo
l’importanza di un intervento propositivo degli Atenei e non soltanto critico. Il Prof. Alberto
CASSONE ritiene, alla luce della sua esperienza quarantennale in ambito accademico, che le
riforme dell’Università siano in gran parte uno strumento per bloccare i concorsi. Ciò che
potrebbe rimanere dell’ampio dibattito di questo periodo potrebbero essere alcune proposte
migliorative su questioni più marginali, come per esempio quelle riguardanti i punti
organico. Il Presidente ringrazia i Senatori per gli interventi e li invita a continuare la
discussione presso le strutture di appartenenza per poi tornare in Senato e trarre le
conclusioni sulle posizioni e sulle proposte emerse.
5. Nota CRUI: trattative per l’acquisizione delle banche dati Scopus e Web of Science. Il
Presidente ricorda la trasmissione del documento tramite posta elettronica nei giorni
precedenti la riunione. In particolare la banca dati Scopus è importante poiché dovrebbe
essere utilizzata dal CIVR per la valutazione della Ricerca.
6. Nota MIUR: FFO 2009 - Interventi di assegnazione di cui al D.M. n. 45 ed al D.I. 23
settembre 2009.
7. Nota Regione Piemonte per incontro delle Università piemontesi con il Ministro Gelmini. Il
Presidente informa i Senatori che la Presidente Bresso e l’Assessore Bairati hanno richiesto
un incontro urgente al Ministro Gelmini, in relazione a un Protocollo d’Intesa siglato nel
2007 tra Ministero e Regione, che prevedeva l’erogazione di una somma pari a circa 40
milioni di Euro da destinare al sistema universitario piemontese. Dal momento che le somme
non sono ancora state erogate, occorre comprendere se l’attuale Governo intenda onorare il
Protocollo attivando le linee di finanziamento previste.
8. Nota CUN: invio parere revisione dei settori scientifico disciplinari. Il Presidente ricorda la
trasmissione del documento tramite posta elettronica nei giorni precedenti la riunione.
9. Relazione CoDiPar. Il Presidente ricorda la trasmissione del documento tramite posta
elettronica nei giorni precedenti la riunione e informa i Senatori che la professoressa
Caterina Rinaudo, Presidente della Commissione, interverrà per illustrare la relazione in un
prossimo Senato.
10. Nota MIUR: D.I. 1 settembre 2009, n. 90 – Indicatore di indebitamento anno 2008. Il
Presidente ricorda la trasmissione del documento tramite posta elettronica nei giorni
6
precedenti la riunione e informa i Senatori che la percentuale consentita di indebitamento per
l’Ateneo è calcolata secondo una percentuale che non deve superare il 15% della differenza
tra FFO e assegni fissi. Attualmente la percentuale di indebitamento dell’Ateneo è
dell’8,60%. Il Prof. Aldo VIARENGO domanda i parametri di attribuzione dei fondi per gli
Atenei virtuosi. Il Presidente precisa che i dati sono pubblicati sul sito del Ministero e invita
il Senato nel contempo alla cautela nella considerazione degli indicatori, che se da un lato
possono suscitare interesse, dall’altro possono anche contenere indicazioni fuorvianti. La
riflessione del Prof. Viarengo è tuttavia importante per aprire la discussione sui risultati
raggiunti dall’Ateneo in vista della riconsiderazione generale dell’offerta formativa una volta
che saranno emanati i decreti attuativi e la riforma dovrà essere applicata. Il Presidente
ribadisce quanto già espresso a proposito della situazione finanziaria, in particolare a
proposito del nuovo modello di finanziamento degli Atenei, che ha visto praticamente la
scomparsa del modello di FFO consolidato.
11. Nota sul CdA Edisu del 25 novembre. Il Presidente informa i Senatori che il documento non è
stato distribuito ma che è disponibile su richiesta. Il Presidente segnala che una delle
deliberazioni adottate riguarda l’esonero dalla tassa regionale EDISU per gli iscritti al
Dottorato di Ricerca 2009-2010. Uno degli argomenti trattati meritevole di attenzione è
quello che riguarda il problema delle graduatorie provvisorie degli studenti aventi diritto alla
borsa di studio per merito scolastico. In particolare l’EDISU ha riscontrato che le
autocertificazioni presentate dagli studenti si discostano dalla realtà dei registri. In particolare
per quanto riguarda l’Ateneo sono state riscontrate anomalie del genere nelle
autocertificazioni di circa una cinquantina di studenti. Stante la riforma dei piani di studio,
che ha comportato la trasformazione di esami unitari in esami parziali riferiti a corsi
suddivisi a moduli, il Presidente ritiene che la maggior parte delle dichiarazioni siano state
rese in buona fede. In particolare segnala le problematiche relative a questi aspetti riscontrate
presso la Facoltà di Scienze Politiche. Il Presidente esorta pertanto i Presidi a far presente ai
docenti, in particolare a quelli a contratto, di prestare la massima attenzione nella trascrizione
dei voti sul libretto dello studente e sui registri. La registrazione deve infatti corrispondere
all’esame completo e non a una sola parte. Per contro gli studenti sono chiamati verificare
con diligenza che le trascrizioni di voti e le registrazioni corrispondano a esami completi e
non parziali. Il Sig. Luca BECCARIA ritiene che il problema sia imputabile alla lentezza
delle Segreterie Studenti nel caricamento dei voti degli esami sostenuti nelle banche dati.
Ricorda di aver fatto presente il problema nel corso della discussione avvenuta nella riunione
del Consiglio di Amministrazione EDISU. Il Presidente accoglie l’osservazione del Sig.
Beccaria, ma sottolinea che la questione è legata alla corretta certificazione all’EDISU di
quanto effettivamente sostenuto dallo studente, anche se non ancora memorizzato in banca
dati. Il Prof. Giacomo FERRARI ritiene che una soluzione intermedia potrebbe essere quella
di indicare il voto del modulo sul libretto ma non sul registro. Il Presidente precisa che il
problema è quello dell’autocertificazione da parte dello studente, che potrebbe essere indotto
a credere di avere acquisito crediti non ancora formalmente e completamente acquisiti. A
questo punto si potrebbe pensare di riservare una parte del libretto alla trascrizione dei voti
che indicano il superamento del modulo, ma non l’acquisizione dei crediti. Il Prof. Corrado
MALANDRINO informa il Senato di aver affrontato la questione in Consiglio di Facoltà. A
seguito della discussione è stato istituito un registro per i moduli di esame non ancora
completi. Il Presidente ritiene che sia opportuno estendere l’informazione ai professori a
contratto, che non partecipano al Consiglio di Facoltà. La Prof.ssa Annamaria TORAZZO
segnala le medesime problematiche presso la Facoltà di Economia. A suo giudizio non si
tratta soltanto di un problema di registrazione, ma di un problema di sistema. Il Presidente
ribadisce la necessità di operare affinché gli studenti siano tutelati e possano ottenere i
benefici economici di cui hanno diritto. Il Prof. Leonardo CASTELLANI domanda a che
punto sia il progetto di registrazione on-line degli esami. La Dott.ssa Marisa ARCISTO
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informa il Senato che il progetto ha subito un forte rallentamento a causa del problema della
registrazione di tutte le cattedre di ogni Facoltà, precisando che la registrazione funziona nel
momento in cui è possibile associare i dati relativi al docente che ha titolarità
dell’insegnamento e quelli relativi alla presenza dell’esame nel piano di studi dello studente.
Dal momento che la situazione delle varie Facoltà non è omogenea sono state individuate
due Facoltà pilota, Giurisprudenza e Medicina, che presentano una buona situazione dal
punto di vista della registrazione delle cattedre e delle carriere degli studenti e che
presumibilmente a gennaio saranno in grado di partire con il progetto. A proposito delle
Segreteria Studenti non ritiene che il ritardo sia imputabile alle strutture, dal momento che
quando l’EDISU chiede la verifica delle dichiarazioni è compito delle Segreterie contattare i
docenti e verificare la realtà della registrazione. Spesso i registri degli esami sono consegnati
alle Segreterie Studenti con molto ritardo. Per quanto riguarda le altre Facoltà vi sono una
serie di dati mancanti relativi agli insegnamenti attivati e alla loro titolarità. Il Presidente
ringrazia la Dott.ssa Arcisto per i chiarimenti e ricorda al Senato che in questo periodo sta
avvenendo il passaggio dal sistema GISS al sistema S3 che, almeno nelle fasi iniziali
potrebbe provocare qualche rallentamento. Il Prof. Salvatore RIZZELLO domanda un
chiarimento a proposito della firma unica per la registrazione, che dovrebbe entrare in vigore
già dalla sessione di dicembre. La Dott.ssa ARCISTO precisa che per poter applicare questa
modifica è necessario modificare i regolamenti didattici di Facoltà. A proposito della firma
unica il Presidente precisa che la firma unica comporta l’assunzione di responsabilità del
docente che registra l’esame, sempre svolto collegialmente. Ritiene infine che per chiarire
questi aspetti sia necessaria una riunione tecnica con il Prof. Turolla, Dirigente della
Divisione Didattica e Studenti.
12. Conferimento del titolo di professore emerito- Prof. Mario Losano. Il Presidente informa il
Senato che si tratta del secondo emeritato proposto dall’Ateneo dopo quello della Facoltà di
Medicina. La proposta della Facoltà è stata inviata al Ministero per il conferimento ufficiale
del titolo, che avviene da parte del Presidente della Repubblica. Si tratta di un importante
riconoscimento per un professore che dà lustro all’Ateneo per la sua attività e per i
riconoscimenti internazionali, culminati con il conferimento di due lauree honoris causa: la
prima dall’Università di Hannover e la seconda, il prossimo mese di maggio, da parte
dell’Università Carlos III di Madrid.
13. Proposta di proroga biennale del contratto del Dott. Giorgio Barberis, Ricercatore a tempo
determinato presso la Facoltà di Scienze Politiche - Dipartimento di Politiche Pubbliche e
Scelte Collettive.
14. Proposta di proroga annuale del contratto del Dott. Flavio Ceravolo- Ricercatore a tempo
determinato presso la Facoltà di Scienze Politiche - Dipartimento di Ricerca Sociale. Il
Presidente informa il Senato che le due proposte di proroga sono state presentate tra le
comunicazioni perché occorre in primo luogo il parere obbligatorio ma non vincolante del
Consiglio di Amministrazione. A seguito del parere del Consiglio la proroga sarà emanata
con decreto d’urgenza, da ratificare nella prossima riunione. Il Senato concorda.
(Il Prof. Nicola SURICO entra a far parte del Senato alle ore 10.50)
15. Bando regionale alta formazione e Bando regionale alto apprendistato. Il Pro-rettore, Prof.
Cesare EMANUEL informa i Senatori sulla pubblicazione dei bandi, che sono 3 e che
complessivamente impegnano un cifra pari a circa 9 milioni di Euro. Si tratta di temi
importanti che interessano le Facoltà come quelli relativi al Job Placement, che mirano tra le
altre cose all’inserimento nel modo del lavoro dei Dottori di Ricerca. Tutti i bandi sono
pubblicati sul sito della Regione.
16. Comitato regionale di coordinamento – questione Politecnico. Il Presidente informa i
Senatori della partecipazione alla riunione del Comitato, indetta dalla Regione, per discutere
la questione della chiusura della sede della II Facoltà di Ingegneria a Vercelli. Informa di
aver segnalato, nel corso della riunione la sua posizione e quella dell’Ateneo sul mancato
8
coinvolgimento del Comitato Regionale di Coordinamento, dove sono presenti anche
l’Università di Torino e quella del Piemonte Orientale, lamentando l’assenza della
considerazione per il sistema universitario regionale, attivo e operante sulla carta ma non nei
fatti. Nel corso della seduta il Rettore Profumo ha illustrato la posizione del Politecnico e ha
ribadito la ferma decisione di chiusura dei corsi decentrati e dalla II Facoltà di Ingegneria con
sede a Vercelli. La ragione è quella di diminuire le ore di didattica dei docenti per favorire le
attività di ricerca. A giudizio di Profumo la didattica presso le sedi decentrate può essere
svolta on-line attraverso l’adozione di sistemi che permettono la ricezione delle lezioni
tramite il telefono cellulare. A tale proposta è seguita la replica di una rappresentante del
comitato degli studenti che ha rilevato che la didattica on- line può essere integrativa, ma non
può sostituire in nessun caso la didattica frontale. Il Rettore Profumo ha inoltre sostenuto che
i cambiamenti nel decentramento sono da considerare nell’ottica di una più ampia riforma del
Politecnico che al momento è attuata in via sperimentale, ma della quale è stato informato
anche il Ministero dell’Economia. Il Presidente informa che la disponibilità dell’Ateneo e
degli Enti territoriali vercellesi a collaborare con il Politecnico per il mantenimento di una
parte dell’offerta formativa presso la II Facoltà non ha di fatto ricevuto alcun riscontro. La
riunione si è conclusa senza prese di posizione particolari, ma con il rinvio per un ulteriore
approfondimento sulla questione del decentramento a una riunione a gennaio. Il Prof. Aldo
VIARENGO prende spunto dalla posizione del Rettore Profumo sulle ore di impegno
didattico a carico dei docenti per domandare se il numero di ore per credito sia uguale per
tutte le Facoltà. Il Presidente precisa che il numero di crediti dipende da quanto stabilito dalle
tabelle ministeriali e cambia a seconda delle Facoltà e dei corsi di laurea. Il Presidente ritiene
che la questione del carico didattico debba essere affrontata a livello di Ateneo. Il Prof.
Corrado MALANDRINO ritiene che occorra prestare attenzione alle intenzioni del
Politecnico, soprattutto per quanto concerne l’atteggiamento delle amministrazioni locali
verso il mantenimento di alcuni corsi come forma di sopravvivenza del Politecnico sul
territorio. Il Prof. Giacomo FERRARI invita a prestare attenzione alle mosse del Politecnico,
soprattutto per quanto riguarda la questione della riduzione dell’impegno didattico. Se da un
lato diminuisce l’impegno dei docenti, dall’altro aumenta il carico di ore del tutorato. Il
professore teme che quello del Politecnico sia una sorta di espediente per continuare a
drenare risorse economiche locali pur avendo deliberato la chiusura delle sedi decentrate. Il
Presidente avverte il Senato in proposito che nella sperimentazione prevista dal Politecnico
vi sarebbe la trasformazione dei corsi IFTS in ITS, da attivare nelle sedi decentrate. Gli ITS
in sostanza sono il risultato della trasformazione dei corsi IFTS in corsi post diploma di
durata biennale. L’operazione suscita forti perplessità, dal momento che i corsi di laurea
triennale già di per sé dovrebbero avere un forte contenuto professionalizzante. Il Prof.
Salvatore RIZZELLO informa il Senato che da parte degli enti locali alessandrini
permangono forti perplessità al supporto finanziario dell’attività del Politecnico in presenza
di una sede in cui siano svolte soltanto lezioni telematiche e dove la didattica frontale sia del
tutto assente. Il Prof. VIARENGO condivide le preoccupazioni dei colleghi sulla situazione
alessandrina, dove a suo giudizio è forte il rischio evidenziato dal Prof. Rizzello. Il
Presidente ritiene che la situazione alessandrina debba essere valutata con ponderazione. Il
Sig. Jacopo CIRIO interviene per fare presente il punto di vista degli studenti sulla vicenda
del Politecnico, che è molto simile a quello espresso dal Prof. Ferrari a proposito del prelievo
di risorse economiche dal territorio a fronte di un impoverimento scientifico e culturale.
17. Incubatore. Il Pro-rettore, Prof. Cesare EMANUEL informa i Senatori che l’inaugurazione
dei locali che ospiteranno l’attività dell’incubatore si svolgerà il 16 dicembre prossimo alla
presenza dell’Assessore Bairati.
18. Edilizia. Il Pro-rettore, Prof. Cesare EMANUEL informa i Senatori che il 10 dicembre sarà
firmato il contratto per i lavori del I lotto del Campus di Novara. La preparazione del bando
per il secondo lotto è in fase avanzata ed è stato certificato il terzo lotto. Sempre per quanto
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riguarda la sede di Novara informa che l’ultimo Consiglio di Amministrazione ha approvato
la delibera di acquisto di arredi tecnici per i laboratori della Facoltà di Medicina. Per quanto
riguarda il nuovo ospedale di Novara informa della consegna del progetto preliminare alla
Regione. Per quanto riguarda la sede di Vercelli comunica al Senato che in un prossimo
Consiglio di Amministrazione sarà portato in approvazione il progetto definitivo per Palazzo
Tartara, che contiene una serie di innovazioni dal punto di vista del risparmio energetico. La
questione dell’Aula Magna è complicata dalle vicende in corso con la Soprintendenza.
Permane a Vercelli il problema degli spazi per il deposito dei fondi bibliotecari. Per quanto
riguarda la situazione degli edifici ad Alessandria il professore cede la parola al Presidente,
segnalando che non si tratta soltanto di questioni tecniche, ma anche e soprattutto politiche. Il
Presidente informa il Senato dell’esito, a suo giudizio deludente, dell’ ultimo incontro
avvenuto tra l’Ateneo, il Comune e la Provincia di Alessandria. Dall’incontro è emersa la
generica comune volontà di risolvere i problemi riguardanti l’edilizia universitaria, tuttavia le
tempistiche per raggiungere un accordo soddisfacente sono lunghe. Per quanto riguarda la
Caserma dei Carabinieri la Provincia avrebbe sostenuto, peraltro verbalmente, che al
momento non sarebbe in grado di trasferire l’immobile all’Università. Per quanto riguarda le
questioni con il Comune il Presidente informa i Consiglieri della richiesta, pervenuta alcuni
giorni or sono da parte dell’Ufficio Tecnico del medesimo, di messa in sicurezza dell’ex
ospedale militare perché pericolante. Un tale comportamento suggerisce un intervento rapido
per una risoluzione consensuale del contratto. In caso contrario l’Ateneo sarà costretto ad
adire le vie legali, stante la responsabilità anche contabile che nasce dalla complessa
situazione creatasi. La Provincia, che si era impegnata nel primo Accordo di programma a
consegnare all’Università la Caserma dei Carabinieri di fronte a Palazzo Borsalino nel
momento in cui i Carabinieri l’avessero lasciata libera, ha affermato nel corso della riunione
di non essere più in grado di consegnare l’immobile. Al di fuori della riunione tuttavia il
Presidente ha confermato la massima disponibilità della Provincia a fare in modo che la
Caserma possa essere utilizzata dall’Università in presenza di una qualche forma di
finanziamento esterno che consenta l’acquisto dell’immobile dalla Provincia per consegnarlo
all’Università. Ribadisce al riguardo l’importanza strategica dell’edificio per la Facoltà di
Giurisprudenza e per quella di Scienze Politiche. Stante la situazione il Presidente ritiene che
a questo punto l’Ateneo possa procedere a una sorta di messa in mora degli Enti locali
alessandrini sulla questione edilizia, tenuto conto che già l’Ateneo aveva notificato nel
maggio scorso tramite l’Ufficiale giudiziario, un atto di diffida alla Provincia per la consegna
della Caserma dei Carabinieri, al quale la Provincia non ha ancora fornito riscontro formale.
Il Prof. Salvatore RIZZELLO ricorda al Senato l’acquisizione del parere pro veritate da parte
della Facoltà sulla questione dell’ ex Ospedale Militare. La posizione di richiesta di messa in
sicurezza da parte del Comune suscita pertanto parecchie perplessità e sembra quasi da
interpretare come un atteggiamento contrario alla disponibilità manifestata al tavolo di
lavoro. Stante le problematiche sull’edificio in questione il professore auspica che non venga
trascurato il progetto, seppur di applicabilità non immediata, di utilizzo della caserma Valfrè.
La caserma infatti potrebbe essere utilizzata per risolvere il problema della cronica assenza di
strutture e servizi per gli studenti ad Alessandria, in particolare aule studio e residenze
universitarie. Conclude informando il Senato sulle notizie apparse di recente sui quotidiani
alessandrini a proposito della possibile chiusura di corsi di laurea e addirittura di sedi
dell’Università, che verrebbero trasferite altrove. Il professore ritiene che si tratti di voci
infondate che mirano a indebolire la presenza dell’Ateneo sul territorio, rilevando come a
questo punto le questioni legate all’edilizia non riguardino soltanto la sede di Alessandria,
ma siano da considerare in un’ottica più vasta che concerne l’assetto dell’intero Ateneo. Il
Presidente ringrazia il Prof. Rizzello per le ultime riflessioni, sottolineando che il problema
dell’edilizia universitaria e della collocazione delle Facoltà, non riguarda l’interesse specifico
delle Facoltà alessandrine coinvolte, ma sia una questione di più ampio respiro che potrebbe
10
coinvolgere l’Ateneo nel suo complesso in assenza di risposte adeguate da parte degli Enti
territoriali alessandrini.
19. CENSIS. Il Presidente illustra al Senato una nota del Censis, che informa i Rettori che, a
seguito di un accordo con il Gruppo L’Espresso, la proprietà dei dati relativi alla “Grande
Guida- Università” è interamente del Censis Servizi. A tal fine è stato redatto un format che
analizza il dettaglio di indicatori e punteggi ottenuti nelle classifiche di Ateneo, comparati
con l’insieme degli Atenei omogenei. In proposito il Censis ha stabilito un costo che
definisce “simbolico” per la realizzazione del format, a puro titolo di rimborso tempo per le
singole operazioni. Il Presidente ritiene che sia positivo un legame più diretto e più fattivo
con il Censis e si riserva di valutare la sostenibilità del costo dell’iniziativa.
******************
2. Approvazione del verbale della seduta precedente:
9/2009/2
Il Presidente sottopone all’approvazione il verbale della seduta del giorno 26 Ottobre,
domandando ai Senatori di formulare eventuali osservazioni o richieste di correzione.
Il verbale è approvato senza osservazioni all’unanimità dai presenti alla riunione del giorno
26 Ottobre.
******************
3. Ratifica Decreti Rettorali d’Urgenza
9/2009/3.1
Il Presidente illustra il sottoriportato decreto d’urgenza.
Decreto Rettorale d’Urgenza
Repertorio n. 59/2009
Prot. n. 23237 del 16.11.2009
Tit. III Cl. 5
Oggetto: Istituzione ed attivazione del V ciclo del Corso di Master Interuniversitario di II
livello in “Teledidattica Applicata alle Scienze della Salute e ICT in Medicina”, per
l’A. A. 2009/2010 presso la Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute
IL RETTORE
VISTO
VISTI
VISTO
VISTO
VISTO
VISTA
11
l’art. 1, comma 15, della L. 14 gennaio 1999 n. 4;
gli artt. 3, comma 9, e 7, comma 4, del D.M. 22 ottobre 2004, n. 270, di
modifica al Regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica
degli Atenei adottato con D.M. n. 509 del 1999;
il Regolamento Didattico di Ateneo;
l’art. 33 dello Statuto dell’Università;
il Regolamento di Ateneo per la realizzazione dei Corsi di Master di I e II
livello emanato con Decreto Rettorale n. 198 del 06/04/2006;
la delibera n. 11/2002/2 del Senato Accademico del 26/11/2002, che sancisce
il principio in forza del quale tutte le attività didattiche post-lauream devono
essere organizzate con la copertura totale delle spese;
VISTI
VISTI
VISTA
VISTI
CONSIDERATO
ACCERTATO
RILEVATO
VISTO
RITENUTA
la delibera n. 5.3 del Consiglio di Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze
della Salute del 21/05/2009 e i relativi allegati, Prot. n. 12322 del 28/05/2009,
concernenti la richiesta di istituzione ed attivazione del corso in oggetto;
la delibera n. 7.2 del Consiglio di Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze
della Salute del 16/07/2009 e i relativi allegati, Prot. n. 21366 del 20/10/2009,
che modifica la precedente richiesta;
la nota da parte della Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute
relativa al corso in oggetto, Prot. n. 16994 del 03/08/2009;
la delibera n. 8.1 della Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute
del 20/10/2009 e i relativi allegati, Prot. n. 22043 del 29/10/2009, che
integrano e modificano le precedenti richieste di istituzione e attivazione del
corso;
che il corso nasce da un progetto pilota finanziato dal MIUR ed è inserito in
un network interuniversitario italiano costituito da 11 Facoltà di Medicina,
Chirurgia e Scienze della Salute, il quale elabora un’offerta didattica comune
e condivisa e ne controlla l’attuazione garantendone gli standard;
che la realizzazione del corso non comporterà alcun onere a carico del
bilancio di Ateneo;
che le prossime sedute del Senato Accademico e del Consiglio di
Amministrazione si svolgeranno in tempo non più utile per consentire una
tempestiva istituzione e attivazione del corso, e quindi la sua adeguata
pubblicizzazione;
l’art. 15 dello Statuto di Ateneo, che conferisce al Rettore, in situazioni di
necessità e indifferibile urgenza, il potere di adottare provvedimenti di
competenza degli organi di governo da lui presieduti, sottoponendoli per la
ratifica all’organo relativo nella seduta immediatamente successiva;
pertanto la necessità e l’urgenza di procedere quanto prima all’approvazione
dell’ordinamento didattico e del piano amministrativo finanziario del corso in
oggetto;
DECRETA
1. E’ istituito ed attivato il V ciclo del Corso di Master Interuniversitario di II livello in
“Teledidattica applicata alle Scienze della Salute e ICT in Medicina”, per l’anno accademico
2009/2010, presso la Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute, secondo
l’ordinamento didattico e il piano amministrativo-finanziario di seguito riportati:
Master Interuniversitario di II livello in
TELEDIDATTICA APPLICATA ALLE SCIENZE
DELLA SALUTE E ICT IN MEDICINA
V ciclo - A.A. 2009/2010
Art. 1
Tipologia, durata e denominazione del corso
Si propone l’istituzione, per l’A.A. 2009/2010, del Master Interuniversitario di II livello di durata
annuale in Teledidattica applicata alle Scienze della Salute e ICT in Medicina, presso la Facoltà
di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale. Il
Master nasce da un Progetto pilota finanziato dal MIUR ed è inserito in un network
interuniversitario italiano costituito da 11 Facoltà di Medicina e Chirurgia (Ancona, Bari, Catania,
Catanzaro, Ferrara, Genova, Milano Statale, Napoli II, Novara – Piemonte Orientale, Pisa, II
12
Facoltà di Roma “La Sapienza”) che elabora una offerta didattica comune e condivisa e ne controlla
l’attuazione garantendone gli standard.
Art. 2
Requisiti di ammissione al Master
Possono presentare domanda di ammissione al Master coloro che abbiano conseguito una delle
seguenti lauree specialistiche/magistrali conseguita in una delle seguenti classi, ovvero di titoli
equipollenti conseguiti presso Università straniere:
Laurea magistrale in Medicina e Chirurgia
Laurea magistrale in Odontoiatria e protesi dentaria
Laurea magistrale in Farmacia, Chimica e Tecnologie farmaceutiche
Laurea specialistica nelle Biotecnologie Mediche, Veterinarie o Farmaceutiche
Laurea specialistica in Psicologia
Laurea specialistica in Scienze infermieristiche e ostetriche
Laurea specialistica in Scienze delle professioni sanitarie della riabilitazione
Laurea specialistica in Scienze delle professioni sanitarie tecniche
Laurea specialistica in Scienze delle professioni sanitarie della prevenzione
Possono, inoltre, partecipare i possessori di laurea, conseguita secondo l’ordinamento vigente
anteriormente all’applicazione del D.M. 509/99, in Medicina e chirurgia e in Odontoiatria e protesi
dentaria.
Costituiranno requisiti preferenziali di ammissione al corso: attinenza del diploma di laurea alla
specificità del Master, voto di laurea, esperienza professionale, titoli ulteriori rispetto a quello
necessario per l’accesso al corso.
Art. 3
Obiettivi formativi e potenziali sbocchi professionali
A - Fondamenti di teleformazione
Apprendere gli elementi fondamentali e le filosofie analitiche inerenti le varie forme del linguaggio
per un’adeguata comunicazione/informazione nell’ambito della teledidattica delle Scienze Mediche
e Sanitarie.
Conoscere gli elementi di base tecnici e strutturali per la comprensione e l’utilizzo ottimale del
linguaggio informatico multimediale di alto livello.
Conoscere e saper utilizzare strumenti e tecnologie proprie della teledidattica in relazione alla
tipologia degli obiettivi ed alle potenzialità di impiego.
Apprendere etica, deontologia e diritto delle comunicazioni multimediali finalizzate alla
teledidattica ed alla telemedicina, alla luce della giurisprudenza italiana ed internazionale.
Attualizzare i nuovi ordinamenti didattici nell'ambito delle Scienze Mediche e saper convertire la
didattica tradizionale in didattica remota.
Individuare modelli di valutazione e verifica dei risultati dei processi formativi in base alle
tecnologie impiegate ed alla luce del rapporto costi/benefici.
B - Applicazioni di teledidattica e telemedicina
Conoscere valori e limiti dei sistemi audiovisivi interattivi per la formulazione di nuove esperienze
di didattica medica, chirurgica e sanitaria da postazioni remote.
Saper programmare e produrre supporti didattici non tradizionali incentrati soprattutto sul problembased e sul problem-solving learning.
Saper strutturare forum telematici interattivi su specifici argomenti di didattica medica e chirurgica
applicata.
13
Saper applicare le diverse tipologie degli strumenti telematici alla diagnostica per immagini.
Saper effettuare il tutoraggio da postazioni remote anche in ambienti virtuali.
Saper utilizzare le reti telematiche in funzione dell'effettuazione di teleconsulti, teletriage e second
opinion.
Art. 4
Piano didattico
L’organizzazione didattica del Master, suddivisa in due semestri, comprende 60 crediti (CFU)
comprensivi di attività didattica formale (ADF), di attività didattica opzionale (ADO), di attività
didattica professionalizzante (ADP) e di tirocinio tecnico pratico, integrate con l’impegno da
riservare allo studio e alla preparazione personale, per complessive 1.500 ore di attività.
Il Master si sviluppa su n. 41 insegnamenti raggruppati in n. 12 corsi integrati. L’articolazione dei
corsi integrati, per crediti attribuiti (CFU) e per ore di impegno è la seguente:
Corso integrato
Insegnamenti
CFU
SSD
1.
Pedagogia,
psicologia
e
sociologia
della
comunicazione
e
dell’apprendimento
Comunicazione,
Comunicazione ed educazione,
Formazione degli adulti e
teorie dell’apprendimento
2
M-PED 03
M-PSI 01
M-PSI 04
2. Multimedialità e Comunicazione multimediale
distribuzione
digitale
delle
informazioni
1
ING INF 05
SPS 08
3. Introduzione alla Informatica Sanitaria,
telemedicina
e Introduzione alla Telemedicina
informatica sanitaria
5
BIO 14
ING-INF 06
MED 05
MED 08
MED 09
MED 11
MED 13
MED 18
MED 36
MED 37
MED 43
4. Principi e metodi Analisi del segnale,
di telematica
Informatica generale,
Sistemi di elaborazione dell'informazione,
Sistemi di telecomunicazioni e
reti informatiche
7
FIS 07
INF 01
ING INF 03
ING INF 05
ING-INF 06
MED 36
MED 42
Metodologie della didattica a distanza, 6
Progettazione e realizzazione delle attività
didattiche,
Tecnologie e standard dei sistemi
eLearning, Organizzazione d'aula e servizi
tutoriali dell'eLearning,
Monitoraggio e sistemi di valutazione
INF 01
ING INF 05
M-PSI 04
MED 09
MED 11
MED 18
MED 36
5. Strutturazione e
organizzazione della
formazione
a
distanza
14
MED 50
SPS 08
6.
Tecnologie
multimediali e realtà
virtuale
nella
diagnostica
per
immagini
Anatomia Patologica,
Anatomia Umana,
Diagnostica per immagini,
Didattica medica applicata,
Imaging Clinico,
Neurologia,
Radiologia
8
BIO 16
ING-IND 13
MED 06
MED 08
MED 09
MED 11
MED 18
MED 24
MED 26
MED 36
MED 37
7.
Modelli
applicativi
della
FAD - Indirizzo
clinico e diagnostico
Cardiologia,
Chirurgia,
Dermatologia,
Ginecologia e Ostetricia,
Medicina interna,
Odontoiatria,
Pneumologia,
Psichiatria
7
MED 09
MED 11
MED 17
MED 18
MED 25
MED 28
MED 35
MED 40
MED 50
SPS 08
1
BIO 14
MED 05
MED 38
9.
Modelli eLearning in Medicina di Emergenza e dei 4
applicativi
della Disastri, Epidemiologia,
FAD - Medicina Igiene,
pubblica
Microbiologia,
Statistica
MED 01
MED 04
MED 05
MED 07
MED 41
MED 42
10.
Modelli Pedagogia e psicologia della salute
applicativi
della
FAD - Pedagogia e
psicologia
della
salute
M-PED 03
8.
Modelli Farmacologia,
applicativi
della Medicina di laboratorio
FAD - Indirizzo
farmacologico
e
terapeutico
11.
Scienze Scienze
infermieristiche
infermieristiche
specialistiche
generali
e
specialistiche
generali
1
e 2
12.
Management Formazione continua nelle scienze della 2
sanitario
e salute, Management sanitario
formazione continua
nelle scienze della
salute
15
MED 09
MED 18
MED 42
MED 45
MED 42
MED 50
SECS-P 07
SPS 08
CFU
Attività didattica opzionale
2
CFU
Apprendimento pratico (tirocinio)
5
CFU
Attività formative per la prova finale
7
TOTALE
60
In considerazione della peculiarità del progetto formativo, finanziato dal MIUR e realizzato
nell’ambito di un network interuniversitario costituito da 11 Facoltà di Medicina e Chirurgia, si
rinvia ad un momento successivo l’eventuale descrizione analitica del piano didattico, comune e
condiviso da tutte le citate Facoltà.
Art. 5
Modalità di svolgimento delle attività didattiche
Le ore di lezione in modalità sincrona comprendono le seguenti attività: erogazione in
videoconferenza (in diretta) della lezione del docente e fruizione in tempo reale da parte del
discente mediante la propria postazione multimediale all'interno dell'aula multimediale. E’
necessaria, quindi, la presenza attiva del discente all'interno dell'aula multimediale del Master.
Le ore di lezione in modalità asincrona comprendono le seguenti attività: fruizione del materiale
didattico presente sulla piattaforma senza particolari vincoli di spazio e di tempo. Il discente può
scegliere di seguire l'offerta didattica messa a disposizione sia usufruendo dell'aula multimediale
presso la sede del Master in orari da concordare con il personale tecnico, sia via web utilizzando
una normale connessione a Internet, negli orari che riterrà più opportuni.
Le ore di tirocinio comprendono le seguenti attività: breve corso introduttivo al software Adobe
Flash, con lezioni frontali in aula multimediale e annesse esercitazioni pratiche.
Art. 6
Modalità di attestazione della frequenza
La frequenza di fruizione delle lezioni verrà accertata mediante il reporting digitale della
piattaforma di e-Learning (log delle sessioni) e dagli attestati di presenza in aula rilasciati dal
Direttore del Master.
In caso di grave e ingiustificata inadempienza al vincolo della frequenza, o di scarso profitto, il
Consiglio del Master si riserva la sospensione o l'esclusione del partecipante dal Master. In tali casi
le tasse versate non saranno restituite.
Art. 7
Numero massimo di studenti
Il numero massimo di partecipanti ammessi per ogni singola sede del Master non può superare i 20
posti. Il numero massimo di studenti che potrà prendere iscrizione al corso è quindi uguale a 20.
16
Art. 8
Periodo e sede di svolgimento del corso
Il corso del Master, si svolgerà nel corso dell’anno accademico 2009-2010. Le lezioni avranno
inizio a partire dal giorno 16 dicembre 2009, si concluderanno entro il 31 luglio 2010 e saranno
tenute presso l’Aula multimediale di Teledidattica (Aula 113) della Facoltà di Medicina, Chirurgia
e Scienze della Salute di Novara in via Perrone, 18.
Art. 9
Strutture didattiche e strumentazioni a disposizioni
L’aula di Teledidattica dispone di n. 20 postazioni informatiche ed è un’aula multimediale
informatizzata, specifica per Formazione a Distanza (FAD). Le lezioni in presenza (sincrone)
verranno fruite dall’aula mediante una infrastruttura (piattaforma di e-Learning) che consente
sessioni di videoconferenza in collegamento audio e video con il docente e con le altre dieci aule
multimediali. Tutor e formatori utilizzano esclusivamente metodologie didattiche di e-Learning,
sincrone e asincrone, interattive e web-based. Le attività formative si svolgono in ambienti didattici
virtuali, ma condivisi tra tutte le sedi universitarie che prendono parte al progetto, e realizzati per
mezzo di connettività terrestre e satellitare.
La metodologia didattica comprende:
• autoapprendimento asincrono dell’offerta formativa disponibile sulla piattaforma e-Learning
• apprendimento sincrono mediante l’erogazione di lezioni “dal vivo” in videocomunicazione
Art. 10
Numero minimo di studenti
Il Decreto Ministeriale che ha istituito il Master, prevede la compartecipazione di 11 università
all’elaborazione dell'offerta didattica, e non stabilisce un numero minimo di iscritti per sede.
Art. 11
Quota di iscrizione
La quota di iscrizione al corso è fissata in € 2.500,00 (compresa la quota assicurativa) ed è
comprensiva del materiale didattico. Il contributo di iscrizione deve essere corrisposto in due
soluzioni:
•
•
prima rata, di importo pari a € 1.250,00 entro la data di immatricolazione (16 dicembre
2009);
seconda rata, di importo € 1.250,00 a saldo entro il 28 febbraio 2010.
In considerazione delle caratteristiche di finanziamento del Master, si propone che i candidati
risultati ai primi tre posti della graduatoria stilata dalla Commissione di Valutazione partecipino
gratuitamente ai lavori del Master, senza quindi dover pagare la quota di iscrizione, ma solo i diritti
amministrativi.
Art. 12
Domanda di ammissione alla selezione
Possono presentare domanda di ammissione al V Corso del Master 2009/2010 coloro i quali siano
in possesso dei requisiti specificati nell’Art. 2.
La domanda di partecipazione alla selezione prevista per l’accesso al Master, il cui modulo è
scaricabile dal sito www.unipmn.it, dovrà essere presentata alla Segreteria Studenti della Facoltà
di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale
17
“Amedeo Avogadro”, Via Perrone 18, 28100 Novara. La stessa potrà essere trasmessa a mezzo di
raccomandata A/R. In questo caso farà fede la data impressa sul timbro postale.
Le domande devono pervenire alla Segreteria Studenti della Facoltà sino al 4 dicembre
2009.
Dovranno essere allegati alla suddetta domanda i seguenti documenti:
•
•
•
•
dichiarazione sostitutiva di certificazione, ai sensi dell’art. 46 punto m) del DPR 28/12/2000,
n. 445, attestante il conseguimento del diploma di laurea e indicante tutti i voti riportati negli
esami di profitto e nell’esame di laurea, ovvero il certificato di laurea;
copia autentica dei titoli valutabili per l’ammissione al corso;
curriculum vitae;
indirizzo email.
Art. 13
Modalità di selezione dei partecipanti
Una Commissione presieduta dal Direttore del Master e formata da due Docenti del Master
nominati dal Consiglio di Corso, effettuerà una selezione mediante valutazione comparativa del
curriculum vitae e dei titoli presentati e di un colloquio inerente una discussione sui titoli, stilando
una graduatoria finale.
La Commissione valuterà prioritariamente i seguenti titoli curriculari:
•
•
•
•
•
•
•
Docenza nei Corsi di Laurea specialistica o nei Corsi di Laurea per le Professioni Sanitarie o
nei Corsi di Formazione per Operatori del SSN
Professionalità lavorative nell'ambito del SSN
Pregresse esperienze di lavoro nell'ambito della Teledidattica e della Telemedicina
Voto di Laurea
Partecipazione a protocolli di studio o sperimentazioni nell'ambito della Teledidattica e della
Telemedicina
Pubblicazioni a stampa inerenti la Teledidattica o la Telemedicina
Relazioni o Comunicazioni a Congressi su tematiche inerenti la teledidattica o la
Telemedicina
La selezione si svolgerà Lunedì 10 dicembre 2009 alle ore 9,00 presso la Sede del Master sita
presso la Caserma Perrone, Via Perrone 18, in Novara.
Art. 14
Data di pubblicazione della graduatoria
La graduatoria finale dei candidati ammessi al Corso di master verrà resa nota il giorno 11
dicembre 2009 per affissione nell’Albo della Segreteria Studenti della Facoltà di Medicina,
Chirurgia e Scienze della Salute in via Perrone 18.
Art. 15
Domanda di iscrizione al Master
Gli ammessi al corso sono tenuti ad immatricolarsi entro 5 giorni dalla data di pubblicazione della
graduatoria (entro il 16 dicembre 2009). Entro lo stesso termine dovrà essere effettuato il
pagamento della prima rata del contributo d’iscrizione.
Gli ammessi al corso dovranno presentare, ai fini dell’iscrizione, i seguenti documenti:
•
18
domanda di iscrizione, il cui modulo è scaricabile dal sito www.unipmn.it, indirizzata al
Magnifico Rettore e opportunamente sottoscritta in originale;
•
•
•
dichiarazione di non contemporanea iscrizione ad altri Corsi Universitari;
quietanza di versamento della prima rata della quota di iscrizione (il pagamento viene
effettuato mediante distinte predisposte dalla Segreteria Studenti);
marca da bollo di 14,62 euro.
Gli eventuali studenti stranieri extracomunitari dovranno uniformarsi alle vigenti
disposizioni in materia di iscrizione a corsi di studio presso le università italiane, (v. nota MIUR,
Prot. n. 1291 del 16 maggio 2008) integrando altresì, ai sensi delle medesime disposizioni, la
predetta documentazione.
Art. 16
Afferenza amministrativo-contabile
La struttura di afferenza amministrativo-contabile è costituito dal Centro di Gestione Autonoma
della Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute.
Art. 17
Preventivo finanziario
INTROITI
Contributo
€ 50.000,00
Ministeriale
(Economie di spesa
di
esercizi € 38.250,00
2
precedenti )
Totale
1
€ 88.250,00
SPESE
Docenza1 (69 ore per 224 € orarie)
€ 15.456,00
Spese (IVA inclusa) per estensione contratto
€ 21.200,51
Telecom3
Quota per bando gara 2009-20144
Spese correnti (DVD, miniDV, pile, toner, carta,
ecc.)
Spese per la pubblicità del master
Spese per missioni e trasferte
Spese per manutenzione e aggiornamento di
hardware e software
Convenzione con il Dipartimento di Informatica
dell'Università del Piemonte Orientale per i
moduli dei corsi integrati 4 e 5 (32 ore)
Collaborazioni amministrative1 (n. 230 ore a €
18,58 cadauna: 100 per Serra + 80 per Rolando
+ 50 per Buonacasa)
Totale
€ 25.000,00
€ 1.320,09
€ 2.000,00
€ 5.000,00
€ 7.000,00
€ 7.000,00
€ 4.273,40
€ 88.250,00
Il costo è comprensivo di quote a carico ente.
Quota di iscrizione: per i primi tre candidati in graduatoria è previsto che sia la Facoltà a farsi
carico della tassa di iscrizione, in via prudenziale non sono state previste entrate dalle tasse di
iscrizione. Al fine di garantire l’equilibrio finanziario del corso si utilizzeranno le economie di
spesa realizzate nelle precedenti edizioni del master.
3
Per un ulteriore anno di contratto a partire dal 1.11.2008 e per l'estensione di 6 mesi del contratto
precedente con Telecom, scaduto il 30 marzo 2009.
4
La cifra è indicativa. Il 1.11.2009 scade l’attuale contratto con il fornitore (Telecom) della
infrastruttura tecnologica utilizzata. Si rende necessario un nuovo bando di gara, per cui la sede
di Roma ha già richiesto la contribuzione anticipata.
2
19
Art. 18
Consiglio di Master
Il Consiglio di Master è composto dal Direttore, Prof. Eugenio Inglese, e da altri quattro membri,
nominati dal Consiglio della Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute.
Art. 19
Verifiche intermedie del profitto
La verifica delle competenze acquisite avverrà attraverso i risultati numerici dei test di valutazione
presenti all'interno dei moduli didattici e accessibili tramite la piattaforma di e-Learning.
Art. 20
Contenuti, caratteristiche ed eventuale numero di crediti della prova finale
Al termine del percorso formativo il candidato sarà sottoposto ad una prova finale consistente in
1. la discussione di dissertazione tecnico-pratica;
2. la presentazione di un progetto di didattica a distanza pianificato dal singolo discente e
realizzato mediante la produzione pratica di un modulo didattico-multimediale.
Le verifiche di profitto e la prova finale non danno luogo a votazione, bensì a un giudizio di
approvazione o di riprovazione, con conseguente ripetizione, in quest’ultimo caso, della prova.
Art. 21
Titolo di studio rilasciato
Al candidato che abbia rispettato l’obbligo di frequenza e abbia superato la prova finale verrà
rilasciato, a firma del Rettore dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale, il titolo di Master
universitario di II livello in “Teledidattica applicata alle Scienze della Salute e ICT in Medicina.
2. Il presente provvedimento sarà sottoposto alla ratifica del Senato Accademico e del
Consiglio di Amministrazione, per quanto di rispettiva competenza, nelle prossime sedute,
rispettivamente previste per i giorni 9 e 18 dicembre 2009.
IL RETTORE
Prof. Paolo GARBARINO
Il Senato Accademico all’unanimità ratifica il suddetto decreto.
******************
20
9/2009/3.2
Il Presidente illustra il sottoriportato decreto d’urgenza.
Decreto Rettorale d’Urgenza
Repertorio n. 61/2009
Prot. n. 23802 del 23.11.2009
Tit. III Cl. 4
OGGETTO: Individuazione di un criterio diverso da quello orario per l’affidamento della
docenza a contratto con particolare riferimento alle attività professionalizzanti previste dagli
ordinamenti didattici delle nuove Scuole di Specializzazione di Area Sanitaria istituite presso
la Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute a partire dall’Offerta Didattica
dell’a.a. 2008/2009
IL RETTORE
VISTO il Decreto Legislativo 17 agosto 1999, n. 368 “Attuazione della direttiva 93/16/CE in
materia di libera circolazione dei medici e di reciproco riconoscimento dei loro diplomi, certificati
ed altri titoli e delle direttive 97/50/CE, 98/21/CE e 99/46/CE che modificano la direttiva 93/16/CE,
come modificato dall’art. 1, comma 300 della Legge 23 dicembre 2005 (Legge Finanziaria 2006),
che disciplina nel Titolo VI la formazione dei medici specialisti;
VISTO il Decreto Ministeriale 22 ottobre 2004 n. 270 “Modifiche al regolamento recante norme
concernenti l’autonomia didattica degli Atenei, approvato con Decreto del Ministro
dell’Università, della Ricerca Scientifica e Tecnologica 3 novembre 1999, n. 509”;
VISTO il Decreto Ministeriale 1 agosto 2005 “Riassetto delle scuole di specializzazione di area
sanitaria” e successive integrazioni e modificazioni, che adegua gli ordinamenti didattici delle
scuole di specializzazione di area sanitaria afferenti all’area medica, chirurgica e dei servizi al
quadro della riforma generale degli studi universitari, di cui al citato D.M. n. 270/2004, e individua
il profilo specialistico, gli obiettivi formativi ed i relativi percorsi didattici suddivisi in aree e classi;
CONSIDERATO che, ai sensi dell’art. 2 del sopraccitato decreto, per il conseguimento del titolo di
Specialista devono essere acquisiti 300 Crediti Formativi Universitari, per le Scuole articolate in 5
anni di corso, e 360 Crediti Formativi Universitari, per quelle articolate in 6 anni;
CONSIDERATO che ai sensi degli artt. 38 e 40 del D.Lgs. 368/99, quasi letteralmente riportati
all’art. 4 del contratto di formazione specialistica che ciascuno specializzando è tenuto a
sottoscrivere annualmente, “il medico in formazione specialistica si impegna a seguire con profitto
il programma di formazione svolgendo le attività teoriche e pratiche previste dagli ordinamenti e
regolamenti didattici” e “l’impegno richiesto per la formazione specialistica è pari a quello
previsto per il personale medico del Servizio sanitario nazionale a tempo pieno”
CONSIDERATO che il D.M. 270 del 2004 prevede che ciascun Credito Formativo Universitario
corrisponda a 25 ore di impegno complessivo per studente demandando ai Regolamenti Didattici di
Ateneo la quantificazione dell’impegno orario complessivo da destinare allo studio personale;
CONSIDERATO che l’art. 11 del Regolamento Didattico di Ateneo emanato con Decreto Rettorale
rep. n. 215/2008 del 15 maggio 2008 rimanda ai singoli ordinamenti didattici dei corsi
l’individuazione della frazione di impegno orario complessiva destinata allo studio personale,
21
tuttavia non può essere inferiore al 50% tranne nel caso in cui siano previste attività formative ad
elevato contenuto sperimentale o pratico;
CONSIDERATO che l’art. 2, comma 5, del D.M. 1 agosto 2005 “Riassetto delle Scuole di
Specializzazioni di Area Sanitaria” stabilisce che almeno il 70% delle attività formative siano
riservate ad attività formative professionalizzanti (pratiche e di tirocinio);
CONSIDERATO che l’attività didattica delle Scuole di Specializzazione è caratterizzata da un
insanabile “scollamento” tra la generica valorizzazione oraria del CFU operata dai DD.MM.
509/1999 e 270/2004 (1CFU=25 ore di lavoro per lo studente, per un totale annuale di 1.500 ore) e
l’impegno minimo di formazione specialistica richiesto, per legge e per contratto di formazione, a
un medico specializzando (equiparato all’orario settimanale di lavoro dei dirigenti medici di ruolo
nel SSN per un totale annuale di circa 1780 ore)
CONSIDERATO che il M.I.U.R., ad oggi, non ha definito la quantificazione oraria del Credito
Formativo Universitario con specifico riferimento all’attività didattica professionalizzante prevista
dagli ordinamenti didattici delle Scuole di Specializzazione, e non ha, pertanto, risolto
normativamente la problematica dello “scollamento” sopra evidenziata
VISTA la delibera del Consiglio della Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute,
adottata nella seduta del 17.11.2009 e assunta al protocollo al n. 23608 del 19.11.2009, con la quale,
sentiti i Direttori delle Scuole di Specializzazione, si propone di adottare un criterio diverso da
quello orario per l’affidamento della docenza a contratto, con particolare riferimento alle attività
professionalizzanti previste dagli ordinamenti didattici delle nuove Scuole da assegnare ai dirigenti
medici di ruolo nelle strutture sanitarie inserite nelle reti formative di ciascuna specialità;
RITENUTO di poter accogliere la proposta formulata dal Consiglio di Facoltà al fine di colmare la
lacuna normativa attraverso l’individuazione di un criterio di affidamento della docenza (relativa
all’attività didattica professionalizzante) in Crediti Formativi Universitari diverso da quello
dell’ordinaria assegnazione oraria della docenza e degli insegnamenti, nell’ambito dell’autonomia
didattica universitaria di cui il Senato Accademico gode per la realizzazione delle proprie finalità
istituzionali
VISTO lo Statuto di autonomia dell’Ateneo e, in particolare, l’art. 15, comma 1, lett. h) che
conferisce al Rettore, nelle ipotesi di indifferibile urgenza, il potere di sostituirsi temporaneamente
agli organi accademici collegiali presieduti;
VALUTATE la necessità e l’urgenza di procedere - prima della prossima seduta del Senato
Accademico prevista per il giorno 9 dicembre 2009 - in considerazione dell’estremo ritardo con il
quale la Facoltà dovrà provvedere a emanare i bandi e a espletare le relative procedure concorsuali
per gli affidamenti della docenza di natura professionalizzante prima dell’inizio del II semestre
dell’a.a. 2008/2009, previsto per il 4 gennaio 2010
DECRETA
1. Gli insegnamenti previsti dalle Scuole di Specializzazione a partire dall’a.a. 2008/09, riferiti
ad attività formative professionalizzanti (pratiche e di tirocinio), verranno attribuiti con
procedure comparative, secondo quanto previsto dalla normativa vigente, in relazione al
numero di Crediti Formativi Universitari da impartire, come previsti dai singoli piani didattici
delle Scuole stesse (anziché in relazione al numero di ore di insegnamento) .
2. Al fine di definire il corrispettivo per l’attività svolta da parte dei docenti a contratto, laddove
l’insegnamento sia retribuito, ciascun Credito Formativo Universitario verrà valorizzato in €
500,00 comprensivo degli oneri a carico ente ed esclusa l’Imposta sul Valore Aggiunto se
prevista.
22
3. Il presente provvedimento sarà sottoposto all’attenzione del Senato Accademico per la ratifica
nella prossima seduta prevista per il 9 dicembre 2009.
IL RETTORE
Prof. Paolo Garbarino
Il Senato Accademico all’unanimità ratifica il suddetto decreto.
******************
9/2009/3.3
Il Presidente illustra il sottoriportato decreto d’urgenza.
Decreto Rettorale d’Urgenza
Repertorio n. 63 - 2009
Prot. n. 24234 del 27.11.2009
Tit.
III
cl. 6
Oggetto: Approvazione della relazione del Nucleo di Valutazione di Ateneo relativa alle
richieste di finanziamento di borse di studio, di cui al D.M. 198/2003 e successive modifiche,
per il XXVI ciclo dei corsi di dottorato di ricerca – a.a. 2010/11
IL RETTORE
VISTO il “Regolamento in materia di dottorato di ricerca” di cui al D.M. 30.04.1999, n. 224;
VISTO il D.M 23 ottobre 2003, n. 198, recante “Fondo per il sostegno dei giovani e per favorire la
mobilità degli studenti;
VISTO il D.M. 9 agosto 2004, n. 263 di modifica dell’art. 3 del D.M. 23 ottobre 2003, n. 198;
VISTO il D.M. 3 novembre 2005, n. 492 di modifica del D.M. 23 ottobre 2003, n. 198, che ha
sostituito gli ambiti di indagine prioritari contemplati dalle linee guida per la politica
scientifica e tecnologica approvata dal CIPE con i seguenti grandi programmi strategici
(art. 1 D.M. 18 luglio 2005):
Salute dell’Uomo (studio e trattamento dei tumori e delle malattie degenerative con nuovi
approcci derivati dalla conoscenza del genoma umano); Rilancio dell’industria
farmaceutica anche attraverso la chimica fine dei composti naturali per nuove applicazioni
diagnostiche e nuovi principi attivi; Nuove applicazioni dell’industria biomedicale; Sistemi
avanzati di manifattura con impatto non solo nell’industria delle macchine utensili, ma su
comparti manifatturieri del <<made in italy>> quali tessile, abbigliamento, meccanica
strumentale; Potenziamento e sviluppo dell’industria motoristica incluse le due ruote con
motori a basso consumo e a basso impatto ambientale; Cantieristica, aeronautica,
elicotteristica con elevata capacità di penetrazione nei mercati esteri; Materiali avanzati (in
particolare ceramici) per applicazioni strutturali; Sistemi di telecomunicazione innovativi a
larga banda anche con impiego di satelliti per utenze differenziate in materia di sicurezza,
prevenzione e intervento in caso di catastrofi naturali; Valorizzazione dei prodotti tipici
dell’agroalimentare e sicurezza alimentare attraverso nuovi sistemi di caratterizzazione e
garanzia di qualità; Trasporti e logistica avanzata, infomobilità di persone e merci; ICT e
componentistica elettronica; Risparmio energetico e microgenerazione distribuita;
VISTO il Regolamento di Ateneo in materia di dottorato di ricerca, ed in particolare gli artt. 2 e 4
relativi al procedimento di istituzione alla valutazione dei requisiti di idoneità dei Corsi;
23
PRESO ATTO della nota M.I.U.R. n. 2233 del 26.10.2009 (assunta al prot. al n. 21808 del
27.10.2009) sulle modalità e termini di presentazione delle proposte per l’anno in corso;
CONSIDERATO che sono state presentate dai Dipartimenti richieste di finanziamento di borse di
studio per i seguenti corsi di dottorato per il XXVI ciclo:
BIOTECNOLOGIE FARMACEUTICHE E ALIMENTARI
BIOTECNOLOGIE PER L’UOMO
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
MEDICINA MOLECOLARE
SCIENZA DELLE SOSTANZE BIOATTIVE
SCIENZE AMBIENTALI (ACQUE INTERNE E AGROECOSISTEMI)
SCIENZE CHIMICHE
CONSIDERATO che, trattandosi di richieste concernenti il prossimo ciclo dei corsi di dottorato
(XXVI ciclo - anno accademico 2010/11), è stato necessario sottoporre le proposte
all’attenzione del Nucleo di Valutazione ai sensi del Regolamento di Ateneo sopra citato;
VISTA la relazione del Nucleo di Valutazione di Ateneo in ordine alle richieste di borse di studio
per i corsi di dottorato suddetti;
RILEVATO che le prossime sedute del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione, a
cui dovrà essere sottoposta la relazione del Nucleo di Valutazione di Ateneo suddetta per
l’approvazione, si terranno nel mese di dicembre 2009 e che, pertanto, non consentono
l’inserimento dei dati nelle schede telematiche predisposte dal Ministero entro il termine
perentorio del 27 novembre 2009;
VISTO lo Statuto di Ateneo ed in particolare l’art. 15 che conferisce al Rettore, nelle ipotesi di
indifferibile urgenza, il potere di sostituirsi temporaneamente agli organi accademici
collegiali da lui presieduti;
RITENUTA perciò l’urgenza e la necessità di procedere all’approvazione delle richieste presentate;
RILEVATO, infine, che le richieste suddette devono essere intese esclusivamente ai fini
dell’assegnazione delle borse di studio M.I.U.R. relative al “Fondo per il sostegno dei
giovani e per favorire la mobilità degli studenti” e che, pertanto, l’approvazione della
relazione del Nucleo di Valutazione sulle medesime non sostituisce la valutazione in merito
al procedimento di istituzione e attivazione del XXVI ciclo dei corsi di dottorato
DECRETA
1. Di approvare la relazione del Nucleo di Valutazione di Ateneo relativa alle richieste di
finanziamento di borse di studio per i corsi di dottorato del XXVI ciclo (a.a. 2010/2011)
sottoelencati, ai fini della distribuzione e dell’attribuzione dei fondi M.I.U.R. di cui al D.M.
23 ottobre 2003, n. 198, recante “Fondo per il sostegno dei giovani e per favorire la mobilità
degli studenti” e successive modifiche:
BIOTECNOLOGIE FARMACEUTICHE E ALIMENTARI
BIOTECNOLOGIE PER L’UOMO
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
MEDICINA MOLECOLARE
SCIENZA DELLE SOSTANZE BIOATTIVE
SCIENZE AMBIENTALI (ACQUE INTERNE E AGROECOSISTEMI)
SCIENZE CHIMICHE
2. L’approvazione della relazione suddetta è finalizzata esclusivamente alla presentazione delle
richieste di assegnazione dei fondi M.I.U.R. in esame e non anticipa alcuna valutazione in
24
merito all’assegnazione di borse di studio da parte dell’Ateneo ai citati corsi di dottorato di
ricerca in vista dell’istituzione e dell’attivazione del nuovo ciclo dei corsi di dottorato.
3. Il presente Decreto sarà sottoposto alla ratifica del Senato Accademico e del Consiglio di
Amministrazione nelle prossime sedute utili.
IL RETTORE
Prof. Paolo GARBARINO
(Firmato il pro rettore prof. Cesare Emanuel)
Al Presidente del Senato Accademico
Oggetto: Valutazione dei requisiti di idoneità dei corsi di dottorato di ricerca presentati nell’ambito
del D.M. 23 ottobre 2003, n. 198, e successive modificazioni e integrazioni.
Il Nucleo di Valutazione ha esaminato le sette proposte presentate nell’ambito dei
finanziamenti del Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica per il potenziamento di corsi
di dottorato di ricerca, ed esprime parere positivo per i tutti i corsi valutati.
Si riportano di seguito le schede relative alla valutazione espressa in merito alla
rispondenza delle sedi di dottorato proposte ai criteri di idoneità previsti dal D.M. 30 Aprile 1999,
n. 224.
Il Presidente del Nucleo di Valutazione
(Prof. Fabio Gastaldi)
f.to Prof. Fabio Gastaldi
25
Dottorato in Biotecnologie farmaceutiche e alimentari, ciclo XXVI
Valutazione di
idoneità
Positiva
composizione del
collegio dei docenti
Il Nucleo valuta positivamente la qualità e la composizione del Collegio dei
docenti, composto da diciassette unità dell’Ateneo (oltre a tre non
accademiche), che coprono tutti settori scientifico-disciplinari previsti.
adeguatezza delle
risorse e strutture
Il Nucleo ritiene ampiamente adeguata la disponibilità di risorse e strutture.
collaborazione per
svolgimento
esperienza
in contesto di
attività lavorative
Il Nucleo valuta positivamente le convenzioni in essere e gli stages previsti
sia presso enti italiani che presso enti stranieri.
percorsi formativi
I percorsi formativi sono fortemente orientati all'esercizio di attività di ricerca
di alta qualificazione presso università, enti pubblici o soggetti privati e
prevedono la partecipazione attiva dei dottorandi a seminari e corsi
monografici con esperti nazionali e internazionali, sia accademici sia della
realtà industriale; è prevista una intensa attività presso i laboratori di ricerca
del dipartimento e di industrie biotecnologiche mediante stages; sono
previste discussioni periodiche sia dello stato dell’arte che dello stato
d’avanzamento della ricerca dei dottorandi; è prevista la partecipazione a
scuole e workshop istituiti da organizzazioni internazionali leader nel settore
delle scienze biomolecolari; è obbligatorio un periodo di soggiorno all’estero
per il completamento del lavoro sperimentale.
Il Nucleo valuta positivamente i percorsi formativi previsti.
sistema di
valutazione
Il Nucleo valuta positivamente il sistema di valutazione adottato nei confronti
dell’attività svolta dai dottorandi, che prevede annualmente le attività già
descritte e, per il conseguimento del titolo, la pubblicazione su riviste
internazionali ISI di due lavori scientifici. La permanenza dei requisiti di
idoneità del corso, la rispondenza agli obiettivi formativi e la situazione degli
sbocchi occupazionali sono verificate annualmente a cura del Nucleo
mediante questionario sottoscritto da parte del coordinatore.
26
Dottorato in Biotecnologie per l'uomo, ciclo XXVI
Valutazione di
idoneità
Positiva
composizione del
collegio dei docenti
Il Nucleo valuta positivamente la qualità e la composizione del Collegio dei
docenti, composto da quindici unità dell’Ateneo (oltre ad una dell’Università
degli Studi di Torino, una di università straniera e tre non accademiche), che
coprono tutti settori scientifico-disciplinari previsti.
adeguatezza delle
risorse e strutture
Il Nucleo ritiene ampiamente adeguata la disponibilità di risorse e strutture.
collaborazione per
svolgimento
esperienza
in contesto di
attività lavorative
Il Nucleo valuta positivamente le convenzioni in essere e gli stages previsti
sia presso enti italiani che presso enti stranieri.
percorsi formativi
I percorsi formativi sono fortemente orientati all'esercizio di attività di ricerca
di alta qualificazione presso università, enti pubblici o soggetti privati e
prevedono corsi specifici, seminari, gruppi di studio monografici,
partecipazione a workshop internazionali, ricerca sperimentale in laboratorio;
è obbligatoria la partecipazione ad un convegno. Il Nucleo valuta
positivamente i percorsi formativi previsti.
sistema di
valutazione
Il Nucleo valuta positivamente il sistema di valutazione adottato nei confronti
dell’attività svolta dai dottorandi, che prevede una verifica annuale; l’attività
scientifica svolta dal dottorando viene valutata da uno o più valutatori di cui
almeno uno appartenente ad un’istituzione scientifica internazionale e deve
dare luogo ad uno o più articoli scientifici su riviste internazionali. La
permanenza dei requisiti di idoneità del corso, la rispondenza agli obiettivi
formativi e la situazione degli sbocchi occupazionali sono verificate
annualmente a cura del Nucleo mediante questionario sottoscritto da parte del
coordinatore.
27
Dottorato in Medicina clinica e sperimentale, ciclo XXVI
Valutazione di
idoneità
Positiva
composizione del
collegio dei docenti
Il Nucleo valuta positivamente la qualità e la composizione del Collegio dei
docenti, composto da quindici unità dell’Ateneo (oltre a due non
accademiche), che coprono tutti settori scientifico-disciplinari previsti.
adeguatezza delle
risorse e strutture
Il Nucleo ritiene ampiamente adeguata la disponibilità di risorse e strutture.
collaborazione per
svolgimento
esperienza
in contesto di
attività lavorative
Il Nucleo valuta positivamente le convenzioni in essere e gli stages previsti
sia presso enti italiani che presso enti stranieri.
percorsi formativi
I percorsi formativi sono fortemente orientati all'esercizio di attività di ricerca
di alta qualificazione presso università, enti pubblici o soggetti privati e
prevedono la partecipazione dei dottorandi a seminari tenuti da relatori
nazionali e internazionali; anche i dottorandi devono tenere periodicamente
dei seminari sulle loro tematiche progettuali; queste devono essere svolte in
diretta collaborazione con almeno una disciplina clinica presente
nell’Ateneo; è previsto (ma non obbligatorio) un periodo di soggiorno
all’estero per studio e ricerca. Il Nucleo valuta positivamente i percorsi
formativi previsti.
sistema di
valutazione
Il Nucleo valuta positivamente il sistema di valutazione adottato nei confronti
dell’attività svolta dai dottorandi, che prevede una verifica annuale
dell’attività svolta dal dottorando mediante una relazione scritta ed una orale.
La permanenza dei requisiti di idoneità del corso, la rispondenza agli
obiettivi formativi e la situazione degli sbocchi occupazionali sono verificate
annualmente a cura del Nucleo mediante questionario sottoscritto da parte del
coordinatore.
28
Dottorato in Medicina molecolare, ciclo XXVI
Valutazione di
idoneità
Positiva
composizione del
collegio dei docenti
Il Nucleo valuta positivamente la qualità e la composizione del Collegio dei
docenti, composto da venti unità dell’Ateneo (oltre ad una non accademica),
che coprono il 95% dei settori scientifico-disciplinari previsti.
adeguatezza delle
risorse e strutture
Il Nucleo ritiene ampiamente adeguata la disponibilità di risorse e strutture.
collaborazione per
svolgimento
esperienza
in contesto di
attività lavorative
Il Nucleo valuta positivamente le convenzioni in essere e gli stages previsti
sia presso enti italiani che presso enti stranieri.
percorsi formativi
I percorsi formativi sono fortemente orientati all'esercizio di attività di ricerca
di alta qualificazione presso università, enti pubblici o soggetti privati e
prevedono un modulo comune di base, seguito da una serie di seminari
specialistici, diversi ogni anno e tenuti da esperti nel campo, nelle tematiche
inerenti le linee di ricerca; è obbligatoria la frequenza ad almeno il 70% delle
ore di corso e dei seminari (sono previsti 100 ore di lezione e 6 cicli di
seminari nel triennio); è obbligatoria anche la partecipazione ad un congresso
internazionale e a due nazionali nel triennio; è fortemente consigliato un
periodo di formazione all’estero di almeno sei mesi. Il Nucleo valuta
positivamente i percorsi formativi previsti.
sistema di
valutazione
Il Nucleo valuta positivamente il sistema di valutazione adottato nei confronti
dell’attività svolta dai dottorandi, che prevede annualmente una relazione
scritta e una orale e, per il conseguimento del titolo, la frequenza ad almeno
un congresso scientifico internazionale e la pubblicazione su una rivista "peer
reviewed" e con “impact factor” a carattere internazionale di almeno due
lavori scientifici. La permanenza dei requisiti di idoneità del corso, la
rispondenza agli obiettivi formativi e la situazione degli sbocchi
occupazionali sono verificate annualmente a cura del Nucleo mediante
questionario sottoscritto da parte del coordinatore e risultano dalla sezione
“Obiettivi formativi”, capoverso “Autovalutazione dei cicli precedenti”, della
scheda presente.
29
Dottorato in Scienza delle sostanze bioattive, ciclo XXVI
Valutazione di
idoneità
Positiva
composizione del
collegio dei docenti
Il Nucleo valuta positivamente la qualità e la composizione del Collegio dei
docenti, composto da diciannove unità dell’Ateneo(oltre ad una non
accademica), che coprono tutti settori scientifico-disciplinari previsti.
adeguatezza delle
risorse e strutture
Il Nucleo ritiene ampiamente adeguata la disponibilità di risorse e strutture.
collaborazione per
svolgimento
esperienza
in contesto di
attività lavorative
Il Nucleo valuta positivamente le convenzioni in essere e gli stages previsti
sia presso enti italiani che presso enti stranieri.
percorsi formativi
I percorsi formativi sono fortemente orientati all'esercizio di attività di ricerca
di alta qualificazione presso università, enti pubblici o soggetti privati e
prevedono la partecipazione attiva dei dottorandi a seminari e corsi
monografici con esperti nazionali e internazionali, anche nell’ambito di altri
corsi di dottorato in convenzione; è obbligatoria la partecipazione alle Scuole
di Dottorato organizzate da varie società scientifiche; è consigliata la
partecipazione ad un congresso all’anno. Il Nucleo valuta positivamente i
percorsi formativi previsti.
sistema di
valutazione
Il Nucleo valuta positivamente il sistema di valutazione adottato nei confronti
dell’attività svolta dai dottorandi, che prevede annualmente una relazione
scritta e una orale e, per il conseguimento del titolo, la pubblicazione su una
rivista "peer reviewed" a carattere internazionale di un lavoro scientifico. La
permanenza dei requisiti di idoneità del corso, la rispondenza agli obiettivi
formativi e la situazione degli sbocchi occupazionali sono verificate
annualmente a cura del Nucleo mediante questionario sottoscritto da parte del
coordinatore.
30
Dottorato in Scienze ambientali (acque interne e agroecosistemi), ciclo XXVI
Valutazione di
idoneità
Positiva
composizione del
collegio dei docenti
Il Nucleo valuta positivamente la qualità e la composizione del Collegio dei
docenti, composto da diciannove unità dell’Ateneo, che coprono tutti settori
scientifico-disciplinari previsti.
adeguatezza delle
risorse e strutture
Il Nucleo ritiene ampiamente adeguata la disponibilità di risorse e strutture.
collaborazione per
svolgimento
esperienza
in contesto di
attività lavorative
Il Nucleo valuta positivamente le convenzioni in essere e gli stages previsti
sia presso enti italiani che presso enti stranieri.
percorsi formativi
I percorsi formativi sono fortemente orientati all'esercizio di attività di ricerca
di alta qualificazione presso università, enti pubblici o soggetti privati e
prevedono la partecipazione dei dottorandi ad almeno il 70% dell’attività
didattica proposta, consistente in 6 insegnamenti e sei cicli di seminari nel
triennio; è considerata molto importante l’esperienza all’estero per studio e
ricerca in laboratori qualificati. Il Nucleo valuta positivamente i percorsi
formativi previsti.
sistema di
valutazione
Il Nucleo valuta positivamente il sistema di valutazione adottato nei confronti
dell’attività svolta dai dottorandi, che prevede annualmente la presentazione
del programma di ricerca, una relazione sull’attività svolta e la
partecipazione ad un convegno; per il conseguimento del titolo è richiesta
almeno una pubblicazione nell'arco del triennio. La permanenza dei requisiti
di idoneità del corso, la rispondenza agli obiettivi formativi e la situazione
degli sbocchi occupazionali sono verificate annualmente a cura del Nucleo
mediante questionario sottoscritto da parte del coordinatore.
31
Dottorato in Scienze chimiche, ciclo XXVI
Valutazione di
idoneità
Positiva
composizione del
collegio dei docenti
Il Nucleo valuta positivamente la qualità e la composizione del Collegio dei
docenti, composto da diciannove unità dell’Ateneo, che coprono tutti settori
scientifico-disciplinari previsti.
adeguatezza delle
risorse e strutture
Il Nucleo ritiene ampiamente adeguata la disponibilità di risorse e strutture.
collaborazione per
svolgimento
esperienza
in contesto di
attività lavorative
Il Nucleo valuta positivamente le convenzioni in essere e gli stages previsti
sia presso enti italiani che presso enti stranieri.
percorsi formativi
I percorsi formativi prevedono la partecipazione obbligatoria dei dottorandi
ad insegnamenti, a cicli seminariali, ad attività sperimentali, a scuole, a
stages, programmati in funzione del problema scientifico affrontato e
graduati nell'arco del triennio; è considerata molto importante la
partecipazione dei dottorandi a workshop e a scuole nazionali ed
internazionali; è consentito (ma non obbligatorio) un soggiorno all’estero
della durata massima di sei mesi per attività di studio e di ricerca. Il Nucleo
valuta positivamente i percorsi formativi previsti.
sistema di
valutazione
Il Nucleo valuta positivamente il sistema di valutazione adottato nei confronti
dell’attività svolta dai dottorandi, che prevede una verifica annuale
dell’attività svolta. La permanenza dei requisiti di idoneità del corso, la
rispondenza agli obiettivi formativi e la situazione degli sbocchi
occupazionali sono verificate annualmente a cura del Nucleo mediante
questionario sottoscritto da parte del coordinatore.
Il Senato Accademico all’unanimità ratifica il suddetto decreto.
******************
32
9/2009/3.4
Il Presidente illustra il sottoriportato decreto, segnalando l’urgenza di dover attivare l’iter
per il rientro della Dott.ssa Arcidiacono entro il 30 novembre.
Il Prof. Pier Luigi CANONICO segnala in proposito di aver preso contatti con tutti i Presidi
e con gran parte dei componenti del Senato per informarli delle intenzioni della Facoltà di
Farmacia, scusandosi con i componenti che non è riuscito a raggiungere. Informa inoltre i Senatori
che il vantaggio dell’operazione è frutto di quanto stabilito dalla nuova normativa sul rientro dei
cervelli.
Decreto Rettorale d’urgenza
Repertorio n. 496-2009 (registrato per errore nel repertorio dei decreti)
Prot. n. 24418
del 30.11.2009
Tit.
VII
cl. 2
OGGETTO: Facoltà di FARMACIA - Dott.ssa Roberta ARCIDIACONO: chiamata diretta
su un posto di II fascia per il S.S.D. FIS/07 FISICA APPLICATA (A BENI
CULTURALI, AMBIENTALI, BIOLOGIA E MEDICINA)
IL RETTORE
Vista la Legge 4 novembre 2005, n. 230 recante “Nuove disposizioni concernenti i professori e
i ricercatori universitari e delega al Governo per il riordino del reclutamento dei professori
universitari”, e in particolare l’art. 1, comma 9 in merito alle procedure per la copertura di posti di
professore ordinario e associato mediante chiamata diretta;
Vista la Legge 9 gennaio 2009 n. 1 di conversione del D.L. 10 novembre 2008, n. 180 e in
particolare l’art. 1-bis recante nuove disposizioni in materia di chiamata diretta per la copertura di
posti di professore ordinario e associato nelle Università;
Visto l’art. 6 del D.M. 23.09.2009, n. 45 di ripartizione del Fondo di Finanziamento Ordinario
(FFO) delle Università per l’anno 2009 che recita testualmente: “2.500.000 € vengono destinati per
la copertura, in regime di cofinanziamento e per la quota relativa al presente esercizio, di chiamate
dirette di cui all’art. 1, comma 9 della Legge 230/2005 e successive modifiche, con esclusione di
quelle per “chiara fama”. Gli interventi di cofinanziamento avranno effetto per il corrente
esercizio dalla data di effettiva entrata in servizio del personale interessato e saranno integrati nei
successivi anni fino alla concorrenza del 50% del costo della qualifica corrispondente; tale costo,
sulla base della eventuale anzianità di servizio e di valutazione del merito, non potrà essere
superiore al trattamento economico relativo alla quinta classe stipendiale”;
Rilevato che lo stesso provvedimento ministeriale prevede che “in caso di chiamate dirette di
soggetti che hanno beneficiato di interventi di cui ai DD.MM. n. 13 del 26.01.2001, n. 501 del
20.01.2003 e n. 18 del 01.02.2005 -(rientro dei cervelli)-, il relativo cofinanziamento è elevato fino
alla concorrenza del 95”;
Vista la nota Ministeriale del 28.09.2009 avente come oggetto le chiamate dirette nei ruoli dei
docenti di studiosi ed esperti stranieri o italiani impegnati all’estero;
Preso atto che la predetta nota precisa altresì che ai fini delle procedure “PROPER” per la
programmazione del personale, le chiamate in oggetto peseranno in termini di punti organico solo
per la parte non coperta dall’eventuale incentivo ministeriale;
Rilevato, altresì, che entro il 30.11.1009 le Università interessate devono formulare specifiche
proposte al Ministero, le quali, previo parere favorevole del CUN, saranno valutate da apposita
Commissione di esperti ai fini della concessione del predetto cofinanziamento;
33
Visto lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro”, come
modificato con D.R. n. 319 del 22.07.2008;
Vista la delibera del Consiglio di Facoltà di Farmacia del 19.11.2009,che si allega, con la quale
si propone di chiamare su un posto di ruolo di II fascia per il Settore Scientifico Disciplinare FIS/07
FISICA APPLICATA (A BENI CULTURALI, AMBIENTALI, BIOLOGIA E MEDICINA) la
Dott.ssa Roberta ARCIDIACONO, mediante chiamata diretta, ai sensi della Legge 4 novembre
2005, n. 230 – art. 1, comma 9 e successive modificazioni;
Visto il Curriculum Vitae, allegato al presente decreto e di cui è parte integrante, dal quale si
evince l’elevata formazione professionale e scientifica della Dott.ssa Roberta ARCIDIACONO;
Rilevato che la Dott.ssa Roberta ARCIDIACONO attualmente è assegnata al Dipartimento di
Fisica Sperimentale dell’Università degli Studi di Torino nell’ambito del Programma ministeriale
“Rientro Cervelli” a decorrere dal 21.08.2006 e fino al 20.08.2010;
Atteso, pertanto, che la Dott.ssa Roberta ARCIDIACONO ha già svolto nell’ambito del
programma ministeriale “Rientro Cervelli” un periodo di tre anni di ricerca e di docenza presso una
Università italiana, così come previsto dall’art. 1-bis del D.L. 10.11.2008, n. 180 convertito in
Legge 09.01.2009, n. 1, per cui ai fini della procedura “PROPER” per la programmazione del
personale la chiamata di cui trattasi peserà 0,035 punti organico (5% di 0,70);
Considerato che qualora la proposta venga accolta l’Ateneo dovrà procedere alla
rimodulazione della programmazione di personale per il 2009;
Tenuto conto di dover provvedere alla formulazione della suddetta proposta entro il
30.11.2009, come da disposizione ministeriale, e che, al fine di ottenerne il previsto parere, il
Senato Accademico si riunirà in data 09 dicembre 2009;
Ritenuto, quindi, di dover procedere in merito con procedura di urgenza;
Preso atto, altresì, che il Preside della Facoltà di Farmacia ha ottenuto, per le vie brevi,
l’assenso di tutti i Senatori a procedere alla proposta della suddetta chiamata diretta;
Considerato che il presente provvedimento dovrà essere sottoposto per la ratifica nella
prossima seduta utile del Senato Accademico;
Esaminato ogni opportuno elemento
DECRETA
1 – Si esprime parere favorevole alla proposta di chiamata diretta della Dott.ssa Roberta
ARCIDIACONO su un posto di II fascia per il S.S.D. FIS/07 FISICA APPLICATA (A BENI
CULTURALI, AMBIENTALI, BIOLOGIA E MEDICINA) presso la Facoltà di FARMACIA ai
sensi della Legge 4 novembre 2005, n. 230 – art. 1, comma 9 e successive modificazioni.
2 – Il presente provvedimento sarà sottoposto per la ratifica al Senato Accademico nella
prossima seduta del 09.12.2009.
f.to IL RETTORE
Prof. Paolo GARBARINO)
Il Senato Accademico all’unanimità ratifica il suddetto decreto.
******************
34
9/2009/3.5
Il Presidente illustra il sottoriportato decreto d’urgenza.
Decreto Rettorale di Urgenza
Repertorio nr. 64 del 03.12.2009
Prot. n. 24743
Tit. VI cl. 11
Oggetto: approvazione richiesta di adesione all’Istituto Nazionale per le Ricerche
Cardiovascolari (INRC), Consorzio Interuniversitario.
IL RETTORE
PREMESSO
che il Dipartimento di Scienze Mediche ha avanzato richiesta per l’adesione
all’Istituto Nazionale per le Ricerche Cardiovascolari (INRC);
CONSIDERATO
che l’Istituto Nazionale per le Ricerche Cardiovascolari (INRC), Consorzio
Interuniversitario, ha finalità di promuovere la ricerca scientifica e
tecnologica e la diffusione delle conoscenze sull’apparato cardiovascolare, di
coordinare la partecipazione delle Università consorziate alle attività
scientifiche nel campo cardiovascolare, in accordo con i programmi nazionali
ed internazionali in cui l’Italia è impegnata;
CONSIDERATO
che partecipano all’INRC le seguenti Università: Bologna, Brescia, Chieti,
Firenze, Milano, Modena, Pisa, Roma “La Sapienza”, Roma “Tor Vergata”,
Verona, Torino, Genova, Palermo, Ferrara, Calabria, Parma, Napoli, Perugia.
L’INRC è posto sotto la vigilanza del Ministero dell’Università e della
Ricerca Scientifica;
CONSIDERATO
che sono organi dell’INRC: il Consiglio Direttivo, il Presidente, il Direttore
Scientifico, la Giunta Esecutiva, il Consiglio Scientifico e il Collegio dei
Revisori dei Conti;
CONSIDERATO
che il Consiglio Direttivo è composto da un rappresentante di ciascuna
Università consorziata, designato dal Consiglio di Amministrazione delle
Università e scelto fra i docenti e Ricercatori delle Unità Operative aderenti
all’INRC;
CONSIDERATA
l’imminente scadenza per la presentazione di un progetto europeo da parte
degli aderenti all’INRC;
CONSIDERATA
l’urgenza di approvare la richiesta di adesione all’INRC da parte dell’Ateneo,
per consentirne la partecipazione al progetto;
VISTA
l'impossibilità di procedere in tempo utile all'approvazione dell'accordo da
parte dei competenti Organi accademici;
VISTA
la legge n. 168 del 9/5/89;
35
VISTO
lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo
Avogadro” emanato con D.R. Rep. n. 319 del 22/7/2008 e, in particolare,
l’art. 15, che conferisce al Rettore, nelle ipotesi di necessità e indifferibile
urgenza, il potere di sostituirsi temporaneamente agli organi accademici
collegiali da lui presieduti;
VISTA
la nota del Dipartimento di Scienze Mediche del 28 novembre 2009;
DECRETA
1. di inoltrare richiesta di adesione all’Istituto Nazionale Ricerche Cardiovascolari;
2. in caso di approvazione della richiesta, rappresentante di Ateneo nel Consorzio è la prof.ssa
Maria Giovanna Prat, professore ordinario in Istologia afferente al Dipartimento di Scienze
Mediche;
3. la quota di adesione, di cui all’art. 4 dello Statuto, sarà a carico del Dipartimento di Scienze
Mediche.
Il Rettore
Prof. Paolo Garbarino
Visto: il Responsabile dell’Ufficio
Visto: il Direttore Amministrativo
Il Senato Accademico all’unanimità ratifica il suddetto decreto.
******************
(Il Dott. Federico GALLO, il Dott. Paolo PASQUINI e il Prof. Andrea TUROLLA partecipano alla
riunione del Senato dalle ore 11.30)
4. Linee Guida per il Bilancio di Previsione 2010
9/2009/4
BILANCIO DI PREVISIONE 2010 - LINEE
Come accade da alcuni anni, al momento di predisporre il Bilancio per l’anno successivo non ci
sono ancora comunicazioni da parte del Ministero sulla consistenza della principale fonte di
finanziamento per gli Atenei, il Fondo per il finanziamento ordinario (Ffo).
È da pochi giorni pervenuta la comunicazione dell’assegnazione, comunque non definitiva, del Ffo
per il 2009 di 46.170.000. La somma assegnata è di circa 500.000 superiore a quella del 2008. Tale
maggiore assegnazione non tiene conto di minori finanziamenti, non compresi nel Ffo e sempre
relativi alle spese di personale: la ripetizione al Ministero dei fondi relativi a classe e scatti
36
(79.000,00) e il mancato rifinanziamento dell’incremento stipendiale dei Ricercatori dopo un anno
di servizio (45.000,00).
In assenza di certezze sullo stanziamento del capitolo ministeriale per il 2010 (capitolo n° 1694) e
sui criteri che saranno utilizzati per la sua ripartizione, non potendo seguire neppure il criterio del
consolidamento delle assegnazioni seguito in passato, si ritiene opportuno presentare lo schema di
bilancio per il 2010 al Consiglio di Amministrazione nella seduta il prossimo 15 gennaio, dopo
l’approvazione della Legge Finanziaria 2010.
Prima di individuare alcune possibili linee da seguire per impostare un bilancio che abbia i requisiti
del pareggio e della certezza delle risorse disponibili, si ritiene utile fornire alcuni aggiornamenti
sulla situazione generale.
La “Tabella C” allegata alla Legge Finanziaria 2010 riporta una riduzione di oltre 676 milioni di
euro (- 9,09%) rispetto allo stanziamento del 2009.
Sono state, ad oggi, raccolte voci informali di fonte ministeriale che, mantenendo immutato il taglio
sul capitolo di Ffo, ipotizzano scenari diversi:
- integrazione di 500 milioni come competenza;
- integrazione di 300 milioni come cassa;
- predisporre il bilancio considerando un taglio del 3%.
Nei giorni scorsi è stato reso noto che il Governo intende predisporre un emendamento che prevede
l’integrazione del finanziamento alle Università di 350 milioni (che porta la riduzione al 4,39%),
utilizzando le risorse derivanti dal c.d. rientro dei capitali. Nella tabella 1 è riportata l’andamento
del capitolo ministeriale dal 2008 in poi e la quota di Ffo assegnata al nostro Ateneo. Nel caso di
approvazione dell’emendamento il c.d. taglio si ridurrebbe da circa 9% a circa 4,5%, in termini
finanziari poco oltre 2 milioni.
Fino ad oggi il finanziamento statale si è basato, tra l’altro, sul concetto di quota di finanziamento
“consolidato”. Quindi tutti gli Atenei hanno fondato la propria politica confidando che la quota
definita dal Ministero “consolidata” non potesse essere ridotta. Il taglio che sarà comunque
operato, rende critica la situazione per la quasi totalità delle Università. La tabella 2 riporta i
risultati del rapporto Stipendi personale di ruolo (AF) e Ffo simulando una situazione in cui ci sia
un incremento del 3% di spese di personale nel 2009 e un valore di Ffo 2010 ridotto del 9% e del
4,39%.
Stimato il possibile valore del Ffo 2010 nella misura di 44 milioni, le ulteriori voci più rilevanti che
contribuiscono a formare la massa di risorse finanziarie disponibili per l’Ateneo sono:
- la contribuzione studentesca;
- i trasferimenti da Istituzioni, Fondazione ed Enti;
- i trasferimenti a seguito degli accordi con le Amministrazioni locali;
- i finanziamenti che si procurano direttamente i Centri autonomi.
L’Ateneo ha mantenuto stabile il valore unitario della contribuzione studentesca. Si può stimare
che nel prossimo anno si attesterà ancora su 8,5 milioni. È certo che la numerosità degli studenti che
si iscriveranno all’anno accademico 2010-2011 sarà condizionato, anche, dai prossimi interventi per
la razionalizzazione e la qualificazione dell’offerta formativa.
I trasferimenti da altri soggetti sono generalmente destinati a finalità specifiche, quali l’edilizia, la
ricerca o specifici progetti di Ateneo (come nel caso della Fondazione S. Paolo, della Fondazione
CRT, della Fondazione Cariplo).
37
Gli accordi con le Amministrazioni Locali delle tre città hanno permesso di proseguire o di avviare
alcune iniziative di diverso rilievo. Ad Alessandria è stato sottoscritto un accordo che prevede un
finanziamento triennale complessivo di 450.000 da parte della Città e di 700.000 da parte della
Provincia (di questi 250.000 destinati al Corso di Laurea di Casale M.) destinati a iniziative
didattiche e di ricerca. A Novara, Città e Provincia si sono impegnati a costituire una Associazione
per lo sviluppo del’Università nel territorio novarese, destinando un finanziamento complessivo
quinquennale di 1.000.000. A Vercelli, con l’Amministrazione della Città è stato rinnovato
l’accordo che conferma l’impegno già assunto con l’accordo del 1998 e che prevede “la copertura
finanziaria di 190 milioni [ di lire ] per anno e per cinque anni complessivi”.
Le partecipazioni finanziarie esterne, sia delle Fondazioni sia delle Amministrazioni locali,
dovrebbero favorire il nostro bilancio, liberando risorse proprie a beneficio del budget
complessivo.
Una ulteriore quota di massa finanziaria disponibile è costituito dagli introiti diretti dei Centri
autonomi. Questi finanziamenti non transitano dal bilancio dell’Ateneo e sono presi in
considerazione, ai fini del c.d. Conto Consolidato, solo in sede di consuntivo. Il valore complessivo
di tali finanziamenti nel 2008 è stato di oltre 8,5 milioni.
Si può ritenere che complessivamente l’Ateneo e le sue strutture avranno a disposizione per il 2010
oltre 71 milioni; di questi il 62% costituito da Ffo e il restante 38% da entrate proprie.
- Ffo
44.100.000 con taglio del 4,39%
- Contribuzione studentesca 8.500.000 rientra nel limite del 20%
- Altro finalizzato
10.000.000
- Incassi diretti CGA
8.500.000
L’utilizzo di tale disponibilità soggiace a numerose e ben note regole, che nel tempo si sono
sovrapposte, in particolare sulla gestione del personale:
• la Programmazione triennale del personale prevista dalla Legge 311 del 2004;
• la procedura Proper del MIUR-Cineca basata sui c.d. punti organico e sui relativi “abbuoni”
(docenti di medicina convenzionati, incrementi contrattuali, personale stabilizzato);
• la norma (Legge 449/1997) che prevede la soglia del 90% di spesa per il personale rispetto al
Ffo;
• le nuove norme sul turn over (Legge 1 del 2009), che permettono di utilizzare solo il 50% dei
punti organico (p.o.) lasciati liberi con le cessazioni.
È noto, anche, che la Legge finanziaria del 1999 ha posto a carico di ciascun Ateneo tutti gli oneri
per gli incrementi contrattuali e gli automatismi stipendiali.
L’aumento delle spese di personale senza un corrispondente aumento di Ffo porta ad una
diminuzione delle risorse libere e, come ulteriore effetto, al superamento dell’85% degli stipendi sul
Ffo, che a chiusura 2009 sfiorerà, per l’Ateneo, il 90%. Così che non si avrà più la possibilità di
beneficiare degli specifici incentivi ministeriali fino a ora previsti.
Per il solo 2010 la combinazione dei due fattori (riduzione stimata di oltre 2 milioni di Ffo e la non
copertura degli automatismi stipendiali e degli oneri contrattuali, stimabile in circa 2 milioni)
determina una minore disponibilità di circa 4 milioni, che corrisponde a circa il 9% del Ffo 2010
stimato.
38
L’Ateneo è, così, costretto a riconsiderare le strategie su cui è stata impostata l’azione di governo in
questi anni e gli impegni già assunti anche di lungo periodo. A fronte di una minore disponibilità di
circa 4 milioni, occorre definire delle modalità per individuare i necessari tagli alle spese.
Una riduzione lineare per tutte le voci sarebbe, dal punto di vista tecnico, più semplice e di
immediata applicazione. Un criterio più ragionato implica scelte prioritarie e di natura strategica
che, nei limiti della sostenibilità finanziaria, individuino le voci sulle quali operare un minore
riduzione della spesa.
OMISSIS
******************
(Il Prof. Ugo PERONE lascia la seduta alle ore 13.45)
5. Programmazione fabbisogno di personale 2009-2010
9/2009/5
PROGRAMMAZIONE DEL PERSONALE 2009-2010
Il triennio di riferimento è ancora quello del 2008-2010. I valori in punti organico (p.o.) su cui
elaborare la propria programmazione sono stati di recente (giugno 2009) ridefiniti come di seguito
indicato:
Personale docente
- Professori ordinari
- Professori associati
- Ricercatori
- Ricercatori a tempo determinato
- Ricercatori cofinanziati Miur
(p.o.)
1,00
0,70
0,50
0,50
0,25
Personale amministrativo e tecnico
- Categoria B
- Categoria C
- Categoria D
- Categoria Ep
- Dirigenti
- Esperti linguistici
0,20
0,25
0,30
0,40
0,65
0,20
Nel caso di passaggio di ruolo/categoria all’interno dello stesso Ateneo, sarà considerato il
differenziale in termini di punti organico.
Per il 2009 i punti organico utilizzabili, da procedura Proper, sono 6,15, distribuiti come segue:
Ricercatori a Tempo indeterminato a carico Ateneo
Ricercatori a Tempo indeterminato a carico Ateneo (cof. Miur)
Ricercatori a Tempo Determinato
Tecnici – Amministrativi ( stabilizzazioni )
39
n°
p.o.
1
1
7
6
0,50
0,25
3,50
1,65
Totale
15
5,90
I 5,90 punti organico sono stati utilizzati in attuazione delle delibere assunte nel corso del 2009.
La quota rimanente di 0,25 p.o. è accantonata per la “copertura” della chiamata diretta “rientro
cervelli” (D.R. 496/2009).
Per il 2010 i punti organico utilizzabili, da procedura Proper, sono 5,725, rilevati come di seguito
indicato:
p.o. cessazione personale docente
p.o. cessazione amministrativi e tecnici
8,40
3,05
50%
4,200
1,525
Con le attuali regole la disponibilità di 5,725 p.o. potrebbe essere ripartita come segue:
(p.o.)
almeno 60% per Ricercatori
non più del 10% per Professori ordinari
amministrativi e tecnici
residuo
totale
3,4350
0,5725
1,5250
0,1925
5,7250
Tenendo conto dei nuovi valori di p.o., delle procedure concorsuali in atto e di tre stabilizzazioni, si
prospetterebbe una situazione che si riporta di seguito:
Ricercatori (9 cofinanziati Miur + 3 bilancio Ateneo)
Professore ordinario (1 upgrade da PA)
Professore associato (1 upgrade da RU)
Amministrativi e tecnici (3 stabilizzazioni + 2 concorsi)
Totale
(p.o.)
3,75
0,30
0,20
1,35
5,60
Come è stato evidenziato nella relazione al Bilancio 2010, i punti organico della procedura Proper
sono da considerare come strumento di programmazione unitario e confrontabile per tutti gli
Atenei.
Si ricorda che complessivamente sono in corso 15 procedure comparative e 24 concorsi per
Ricercatore. La presa di servizio dei vincitori e, conseguentemente, il reale impatto finanziario delle
assunzioni è condizionato da un altro elemento: il limite del rapporto tra stipendi e Fondo di
finanziamento ordinario. È opportuno, pertanto, che siano definiti criteri che indichino delle priorità
una volta che sarà superato il limite del 90%.
******************
OMISSIS
(Il Prof. Domenico OSELLA lascia la seduta alle ore 14.10)
40
******************
6. Integrazione e modifica del Regolamento per l'istituzione e il funzionamento del comitato
paritetico sul fenomeno del mobbing
9/2009/6
Comitato paritetico sul fenomeno del mobbing
AL PRESIDENTE DEL SENATO ACCADEMICO
Il Comitato paritetico sul fenomeno del mobbing, insediatosi il 12 ottobre scorso, ha preso
visione del Regolamento per l’istituzione e il funzionamento del comitato paritetico sul fenomeno
del mobbing, approvato con D.R. rep. n. 242/2009.
Tale regolamento, all’art. 7, prevede che il Comitato si doti di un regolamento di
funzionamento entro 60 giorni dalla sua nomina.
Considerato che tale regolamento risulta già sufficientemente articolato ed esplicativo nel
disciplinarne il funzionamento, il Comitato, anche in ottemperanza all’esigenza dello snellimento
amministrativo, ritiene di dover solo apportare alcune integrazioni e modifiche allo stesso.
In particolare, sono state aggiunte alcune norme di dettaglio inerenti:
- la nomina e doveri dei componenti supplenti;
- la possibilità di convocazione del comitato da parte di almeno un terzo dei componenti ;
- la possibilità di avvalersi della collaborazione di esperti;
- le dimissioni dei componenti
Si richiede, pertanto, a codesto spettabile Senato Accademico, di deliberare in merito
all’allegata proposta di delibera.
OMISSIS
IL SENATO ACCADEMICO
CONSIDERATO quanto disposto dal CCNL relativo al personale del comparto Università per il
quadriennio normativo 2006/09, e in particolare l’art. 51 “Comitato Paritetico sul fenomeno del
Mobbing”;
CONSIDERATA l’importanza che l’Ateneo attribuisce all’attuazione dei principi anche di
rilevanza costituzionale volti a contrastare il fenomeno del mobbing;
VISTO il Regolamento del Comitato per le Pari Opportunità di Ateneo emanato con D.R. n. 1242005, prot. 6141 del 15/03/2005, in particolare l’art. 2, lettera f), che disciplina, tra i compiti, la
promozione di iniziative volte a rimuovere comportamenti lesivi della dignità delle
lavoratrici/lavoratori ivi compresi quelli relativi alle molestie sessuali e al mobbing;
VISTO il D. R. rep. n. 24/2005 istitutivo del Comitato per le Pari Opportunità di Ateneo;
VISTO il D.R. rep n. 228/2009 istitutivo del Comitato paritetico sul fenomeno del mobbing
VISTO il D.R. 242/2009 di emanazione del Regolamento di istituzione e funzionamento del
Comitato paritetico sul fenomeno del mobbing;
41
SENTITO il parere del rappresentante del Comitato per le Pari Opportunità di Ateneo quale
componente di diritto del Comitato paritetico sul fenomeno del mobbing
VISTO il verbale della riunione del Comitato paritetico sul fenomeno del mobbing del 12 novembre
scorso, da cui risulta la proposta di modifica del presente regolamento;
CONSIDERATO che tale regolamento risulta già sufficientemente articolato ed esplicativo nel
disciplinarne il funzionamento
RILEVATA
l’esigenza di ottemperare al principio dello snellimento amministrativo
RITENUTO di dover solo apportare alcune integrazioni e modifiche al sopraccitato regolamento
con particolare riferimento a: nomina e doveri dei componenti supplenti; possibilità di
convocazione del comitato da parte di almeno un terzo dei componenti; possibilità di avvalersi della
collaborazione di esperti; dimissioni dei componenti.
VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” emanato
con D.R. 539 del 12/12/2001 e successivamente modifiche
con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità
DELIBERA
1. Di approvare, nel nuovo testo di seguito riportato, il “Regolamento per l’istituzione e il
funzionamento del Comitato paritetico sul fenomeno del mobbing”.
REGOLAMENTO PER L’ ISTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO
PARITETICO SUL FENOMENO DEL MOBBING
Preambolo
L’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”, in attuazione dei principi
fondamentali della Costituzione italiana, considerata la Risoluzione A5-0283/2001 del Parlamento
Europeo del 20 settembre 2001, riconosce la necessità di avviare adeguate ed opportune iniziative al
fine di contrastare il fenomeno del mobbing mediante la costituzione di un apposito Comitato
paritetico (di seguito denominato Comitato), previsto dall’art. 51 del CCNL del comparto
Università 2006/09.
Sono tenuti all’osservanza dei principi e delle finalità contenute nel presente Regolamento tutti i/le
lavoratori/lavoratrici, e tutte le persone che operano, a qualsiasi titolo, nell’Università degli Studi
del Piemonte Orientale.
Art. 1 - Definizione
Per mobbing si intende una forma di violenza morale o psichica nell’ambito del contesto lavorativo,
attuata dal datore di lavoro o da dipendenti nei confronti di altro personale.
Esso è caratterizzato da una serie di atti, atteggiamenti o comportamenti diversi e ripetuti nel tempo
in modo sistematico ed abituale, aventi connotazioni aggressive, denigratorie o vessatorie tali da
comportare un’afflizione lavorativa idonea a compromettere la salute e/o la professionalità e la
dignità del dipendente sul luogo di lavoro, fino all’ipotesi di escluderlo dallo stesso contesto di
lavoro.
42
Art. 2 - Composizione del Comitato
Il Comitato è costituito da: un componente designato da ciascuna delle organizzazioni sindacali
firmatarie del CCNL di comparto vigente, un rappresentante delle RSU in carica, un rappresentante
sindacale del comparto identificato tra gli/le eletti/e di sigle sindacali non firmatarie (qualora nella
RSU siano eletti/e rappresentanti di sigle non firmatarie), e da un pari numero di rappresentanti
dell'Amministrazione, designati dal Rettore.
Per ogni componente effettivo è previsto un componente supplente che partecipa alle riunioni del
Comitato solo in caso di impedimento alla partecipazione del membro effettivo, che avrà cura di
trasmettere al membro supplente la comunicazione dell’impedimento e la relativa convocazione.
Sarà cura del Comitato, invece, comunicare ai membri supplenti le attività dello stesso ed effettuare
l’invio di eventuale materiale informativo.
Del Comitato fa parte anche un rappresentante del Comitato per le Pari Opportunità, appositamente
designato da quest'ultimo, allo scopo di garantire il raccordo tra le attività dei due organismi.
Art. 3 - Funzionamento del Comitato
La prima riunione del Comitato è convocata dal Rettore. In tale seduta, il Comitato elegge il
Presidente.
Il Presidente del Comitato viene, con cadenza annuale, a rotazione designato tra i rappresentanti
dell'Amministrazione; il Vice-presidente è, con cadenza annuale, alternativamente designato dai
componenti di parte sindacale.
Il Comitato si riunisce secondo un calendario prestabilito, a cadenza trimestrale, e notificato
all’Amministrazione, che provvede a darne massima diffusione e ad apprestare il necessario
supporto logistico-organizzativo.
Il Comitato è convocato dal Presidente; la convocazione contiene l’ordine del giorno ed è effettuata
mediante posta elettronica. Il Presidente, in situazioni di particolare necessità, può convocare una
riunione straordinaria del Comitato.
Il Comitato può altresì riunirsi qualora ne faccia richiesta almeno un terzo dei componenti.
Il Comitato può invitare a partecipare alle riunioni anche persone esterne ed avvalersi, a seconda
degli argomenti trattati, di esperti scelti dal Comitato i quali parteciperanno alle sedute a titolo
consultivo.
Il verbale di ogni riunione è pubblico e contiene le presenze, gli argomenti trattati, le decisioni
assunte e le eventuali posizioni difformi.
Su proposta del Presidente, il Comitato nomina un segretario/a, che cura tutte le pratiche inerenti
l’attività di gestione del Comitato.
Le riunioni sono valide se sono presenti almeno la metà più uno dei componenti; le delibere sono
assunte a maggioranza dei presenti.
Il rappresentante del Comitato per le Pari Opportunità non ha diritto di voto.
Le deliberazioni del Comitato sono trasmesse al Rettore che ne dà comunicazione agli organi di
governo dell’Ateneo.
Il Comitato resta in carica per un quadriennio e comunque fino alla costituzione del nuovo; i
componenti del Comitato possono essere rinnovati nell’incarico per una sola volta.
Art. 4 – Dimissioni
Ciascun componente del Comitato cessa dalla carica in caso di dimissioni.
Le dimissioni, opportunamente motivate, devono essere presentate per iscritto e saranno prese in
considerazione dal Comitato nella prima seduta successiva alla data di inoltro.
In caso di dimissioni contemporanee della maggioranza dei componenti, il Comitato si intende
decaduto. Gli atti vengono trasmessi per gli opportuni provvedimenti all’Amministrazione.
43
In ogni caso il Comitato trasmetterà tempestivamente comunicazione all’Amministrazione per gli
opportuni provvedimenti di competenza.
Art. 5 - Compiti e procedure del Comitato
Il Comitato svolge i seguenti compiti:
a) raccolta dei dati relativi all'aspetto quantitativo e qualitativo del fenomeno;
b) individuazione delle possibili cause, con particolare riferimento alla verifica dell'esistenza di
condizioni di lavoro o fattori organizzativi e gestionali che possano determinare l'insorgere di
situazioni persecutorie o di violenza morale;
c) proposte di azioni positive in ordine alla prevenzione delle situazioni che possano favorire
l’insorgere del mobbing;
d) formulazione di proposte per la definizione dei codici di condotta.
Il Comitato è tenuto a presentare all’Amministrazione una relazione annuale sull’attività svolta.
Le proposte formulate dal comitato sono presentate all’Amministrazione per i connessi
provvedimenti, tra i quali rientrano, in particolare, la costituzione e il funzionamento di sportelli di
ascolto nell'ambito delle strutture esistenti, l'istituzione della figura del consigliere/consigliera di
fiducia, nonché la definizione dei codici di condotta, sentite le organizzazioni sindacali firmatarie
del presente CCNL.
L’Ateneo pubblicizza i risultati del lavoro svolto dal Comitato, attraverso il sito web e altre forme
di comunicazione, anche cartacee.
In relazione all'attività di prevenzione del fenomeno, il Comitato valuta l'opportunità di attuare,
nell'ambito dei piani generali per la formazione, idonei interventi formativi e di aggiornamento del
personale, che possono essere finalizzati, tra l'altro, ai sotto-riportati obiettivi:
- affermare una cultura organizzativa che comporti una maggiore consapevolezza della gravità del
fenomeno e delle sue conseguenze individuali e sociali;
- favorire la coesione e la solidarietà dei dipendenti attraverso una più specifica conoscenza dei
ruoli e delle dinamiche interpersonali, anche al fine di incentivare il recupero della motivazione e
dell'affezione all'ambiente lavorativo da parte del personale.
L’Amministrazione favorisce l'operatività del Comitato, garantendo tutti gli strumenti idonei al suo
funzionamento.
Art. 6 - Risorse ed accesso agli atti
Il Comitato ha accesso a tutte le informazioni ed ai documenti amministrativi necessari
all’espletamento della propria attività.
Nell’ambito delle riunioni programmate, il Comitato può stabilire determinate iniziative che
richiedono un impegno finanziario. L’Amministrazione, compatibilmente con le risorse in bilancio,
sottopone tali iniziative al C.d.A.
Art. 7 - Riservatezza e tutela
I membri del Comitato sono tenuti al segreto sui fatti e le notizie di cui vengono a conoscenza nel
corso della loro attività. La diffusione di informazioni sarà considerata violazione della normativa
in tema di “privacy”.
La persona che ha subìto mobbing ha diritto alla tutela della propria “privacy”, secondo quanto
previsto dal D. Lgs. 196/2003 e dal Regolamento per l’attuazione delle norme in materia di dati
personali, ivi incluso il diritto di richiedere l’omissione del proprio nome in ogni documento
soggetto a pubblicazione.
44
Art. 8 - Norma finale
Il presente Regolamento sarà emanato con Decreto Rettorale ed entrerà in vigore dalla data dello
stesso.
La modifica del presente Regolamento verrà effettuata a maggioranza assoluta dei componenti.
******************
7. Accordi, Convenzioni, Centri
7.1 Criteri adottati dai Dipartimenti per la ripartizione della Ricerca Certificata 2009
9/2009/7.1
Ufficio Ricerca Scientifica e Relazioni Internazionali
Al Presidente del Senato Accademico
Con delibera 4/2009/7.2 del 04/05/2009, il Senato Accademico ha deliberato l’assegnazione
ai Dipartimenti di euro 350.000 dal fondo di Ateneo per la ricerca certificata.
La suddetta assegnazione è destinata, oltre che a progetti cofinanziati, anche ad altri progetti
di ricerca purché distribuiti agli afferenti ai Dipartimenti secondo criteri premiali.
Nella stessa seduta, il Senato ha deliberato inoltre che le regole applicate per la distribuzione
fossero comunicate al Senato Accademico e al Consiglio di Amministrazione.
OMISSIS
IL SENATO ACCADEMICO
PREMESSO
che con delibera 4/2009/7.2 del 04/05/2009, il Senato Accademico ha deliberato
l’assegnazione ai Dipartimenti di euro 350.000 dal fondo di Ateneo per la ricerca
certificata;
CONSIDERATO che la suddetta assegnazione è destinata, oltre che a progetti cofinanziati, anche
ad altri progetti di ricerca purché distribuiti agli afferenti ai Dipartimenti
secondo criteri premiali;
CONSIDERATO che il Senato ha deliberato inoltre che le regole applicate per la distribuzione
fossero comunicate al Senato Accademico e al Consiglio di Amministrazione;
VISTA
la legge n. 168 del 9/5/89;
VISTO
lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo
Avogadro” emanato con D.R. Rep. n. 319 del 22/7/2008;
VISTA
la delibera del Dipartimento di Informatica del 23/06/2009;
VISTA
la nota del Dipartimento Medicina Clinica e Sperimentale del 30/06/2009;
VISTA
la nota del Dipartimento Politiche Pubbliche e Scelte Collettive (POLIS) del
27/05/2009;
VISTA
la nota del Dipartimento Ricerca Sociale del 07/10/2009;
45
VISTA
la delibera del Dipartimento Scienze Chimiche Alimentari Farmaceutiche e
Farmacologiche (DiSCAFF) del 12/05/2009;
VISTA
la delibera del Dipartimento Scienze dell'ambiente e della vita (DiSAV) del
22/05/2009;
VISTA
la nota del Dipartimento Scienze Economiche e Metodi Quantitativi (SEMeQ)
del 16/07/2009;
VISTA
la delibera del Dipartimento Scienze e Tecnologie Avanzate (DiSTA) del
16/07/2009;
VISTA
la delibera del Dipartimento Scienze Giuridiche ed Economiche (DiSGE) del
18/06/2009;
VISTA
la nota del Dipartimento Scienze Mediche del 07/10/2009;
VISTA
la nota del Dipartimento Studi per l'Impresa e il Territorio (SIT) del 14/07/2009
VISTA
la delibera del Dipartimento Studi Umanistici del 10/06/2009;
all’unanimità
PRENDE ATTO
1. Le regole deliberate ed adottate dai Dipartimenti per l’assegnazione dei fondi della
ricerca certificata sono le seguenti:
Dipartimento di Scienze Chimiche, Alimentari, Farmaceutiche e Farmacologiche
La ripartizione del fondo avviene in base alla valutazione di progetti di ricerca presentati dai
membri del Dipartimento, in numero massimo di sette. Ad ogni progetto possono partecipare più
ricercatori, da un minimo di tre ad un massimo di sette.
I progetti devono conformarsi al formato utilizzato per i progetti di ricerca Sanitaria Finalizzata
2009 della Regione Piemonte (breve curriculum vitae del responsabile scientifico, indicazione dei
membri, le 8 più significative pubblicazioni degli ultimi 5 anni del responsabile scientifico, il
programma scientifico del progetto).
Un’apposita Commissione valuta i progetti e attribuisce i relativi finanziamenti.
Dipartimento di Scienze Economiche e Metodi Quantitativi
Il Dipartimento assegna i fondi per la ricerca locale in base ai seguenti criteri:
- professori e ricercatori confermati: 40% ripartito in quote uguali per tutte; 60% ripartito
secondo un modello di valutazione della produttività scientifica, proporzionalmente al
punteggio individuale che il singolo docente ottiene sulla produzione dei tre anni solari
precedenti;
- ricercatori non confermati: per le prime tre ripartizioni fondi successive alla presa di
servizio, la quota fissa ammonta al 60%, la quota variabile al 40%.
La valutazione della produttività scientifica avviene sull’elenco delle pubblicazioni, fino a un
massimo di cinque, degli ultimi 3 anni solari.
Il punteggio è così attribuito: 3 punti per articoli su riviste scientifiche con IF di categoria
appartenente al primo 30% per almeno 2 dei tre anni di valutazione; 2 punti per articoli su riviste
46
scientifiche con IF di categoria appartenente al restante 70% per almeno 2 dei tre anni di
valutazione non rientranti nella classe precedente; 1 punto per articoli su riviste scientifiche, con
‘referaggio’, senza IF, oppure monografie non didattiche di cui l’autore non sia semplice editor; 0,5
punti per editor di libri internazionali e articoli pubblicati su libri; 0,3 punti su work papers in
numero massimo di tre.
Dipartimento di Studi per l’Impresa e il Territorio
L’assegnazione dei fondi è ripartita in misura paritetica tra ordinari, associati e ricercatori in base ai
seguenti parametri:
- quota attrazione fondi (sono assegnati pesi diversi alle diverse tipologie di fondo);
- quota produzione scientifica (sono assegnati punteggi diversi a pubblicazioni, supporti per la
didattica, supporti di ricerca, attività di promozione della ricerca);
- quota pro capite.
Dipartimento di Scienze Mediche
Criterio premiale basato sulla valutazione scientifica di un progetto e delle pubblicazioni
scientifiche nel quinquennio. Il criterio adottato è lo stesso con cui il Dipartimento ripartisce i fondi
per la ricerca locale.
Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale
Criterio premiale basato sulla produttività scientifica.
Dipartimento di Scienze e Tecnologie Avanzate
Il Dipartimento assegna i fondi per la ricerca locale e per la ricerca certificata operando una prima
ripartizione per gruppi di discipline (chimica, fisica e matematica) sulla base dei seguenti criteri:
eterogeneità degli afferenti al Dipartimento; relazione sull’attività di ricerca dell’anno precedente;
partecipazione a bandi per finanziamenti nazionali ed internazionali (proponenti e collaboratori);
numero di pubblicazioni su riviste specializzate a carattere sia internazionale sia nazionale, libri o
capitoli di libri, invited talk e poster presentati a congressi.
Un’eventualmente seconda ripartizione avviene, con gli stessi criteri, nell’ambito di ognuna delle
discipline per gruppi o temi ricerca.
Dipartimento di Informatica
Valutazione dei progetti di ricerca proposti da gruppi di docenti basata su:
1) originalità e significatività scientifica della proposta, 2) dimensione del progetto.
Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Vita
Gli afferenti al Dipartimento sono collocati in tre fasce (Bronze, Silver, Gold) sulla base della
produttività scientifica negli ultimi cinque anni (2004-2008), vale a dire in relazione ai lavori
pubblicati su riviste in inglese con peer-review, così come risultano sulla pagina ISI, e brevetti
estesi a livello internazionale.
Fascia Bronze da 2 a 5 lavori, fascia Silver da 6 a 12 lavori, fascia Gold 13 o più lavori. I fattori
moltiplicativi sono 1,00 per la fascia Bronze, 1,25 per la fascia Silver e 1,50 per la fascia Gold.
Dipartimento di Politiche Pubbliche e Scelte Collettive
Il Dipartimento assegna i fondi per la ricerca locale in parte basandosi sulle domande pervenute
(cosiddetta ‘quota capitaria’ pari al 30%) e in parte con ‘criterio meritocratico’ (70%).
La quota di ricerca certificata è stata ripartita con ‘criterio meritocratico’ attraverso la compilazione
di un modulo on line ‘richiesta fondi’ dalle pagine intranet della Facoltà.
Requisiti della richiesta fondi: descrizione del progetto di ricerca; aver presentato domanda per
finanziamenti a terzi con referee nell’anno solare precedente; aver svolto almeno un seminario di
47
Dipartimento nell’anno solare precedente; aver pubblicato almeno un working paper di
Dipartimento nell’anno solare precedente; aver indicato sulla pagina web una o più pubblicazioni
dei tre anni precedenti; aver svolto attività organizzativa, di ricerca, di pubbliche relazioni per il
Dipartimento nell’anno solare precedente, evidenziate nelle news di dipartimento.
Il sistema informatico attribuisce automaticamente il punteggio: 1 punto per chi soddisfa almeno un
requisito, 2 punti per chi soddisfa almeno 4 requisiti, 3 punti per chi soddisfa oltre a 4 requisiti.
Dipartimento di Ricerca Sociale
L’assegnazione non è ripartita tra i docenti afferenti il Dipartimento ma è utilizzata per coprire il
finanziamento del rinnovo del contratto da ricercatore a tempo determinato, di cui è titolare il dott.
Flavio Ceravolo. Tale rinnovo è finalizzato alla realizzazione degli approfondimenti scientifici
opportuni nella ricerca cui il contratto è collegato (Fondazione CRT – Progetto Alfieri 2007). Il
livello scientifico della ricerca, certificato dal processo di selezione, rende l’utilizzo proposto
coerente con i criteri fissati per i fondi per la ricerca certificata 2009.
Dipartimento di Scienze Giuridiche ed Economiche
L’assegnazione dei fondi di ricerca locale avviene, sulla base della presentazione di domanda da
parte degli afferenti al Dipartimento (compresi i ricercatori confermati), in due distinti momenti.
- assegnazione fondi minimi – per ciascuna richiesta i fondi minimi sono calcolati
moltiplicando la quota minima a testa per il numero dei partecipanti afferenti al
Dipartimento
- assegnazione fondi rimanenti – ad ogni richiesta è assegnato un punteggio in base all’attività
di ricerca, didattica, istituzionale.
I punteggi relativi ai lavori scientifici sono differenziati per ‘giuristi’ ed ‘economisti’ e si basano
sulle pubblicazioni risalenti ai tre anni solari precedenti. I punteggi tengono conto inoltre: del
numero di studiosi che collaborano alla pubblicazione e della traduzione o dell’originalità della
pubblicazione.
L’attività didattica si fa riferimento all’ultimo anno accademico concluso e si considerano i
corsi obbligatori e i corsi tenuti a titolo gratuito (‘carichi didattici’: punti 1); per l’attività
istituzionali si intendono le cariche di Preside e Direttore del Dipartimento (‘carichi
istituzionali’: punti 2).
Dipartimento di Studi Umanistici
L’assegnazione avviene in base alle pubblicazioni scientifiche di ogni studioso afferente al
Dipartimento negli ultimi 3 anni e sulla base di un’autovalutazione documentata secondo i seguenti
parametri: saggio in rivista o in volume collettaneo (1/1.5 punti); recensione (1 punto); cura di
volume (1 punto; 2 punti nel caso in cui la cura sia il risultato del coordinamento di un progetto di
ricerca); traduzione (2/5 punti), edizione critica di testi (3/5 punti), monografia (3/5 punti).
Nell’autovalutazione si tiene conto della rilevanza scientifica e dell’impegno richiesto dalla
pubblicazione, del prestigio della rivista o dell’editore presso cui compare.
Condizione per la presentazione della domanda è aver totalizzato almeno 3 punti. Al di sopra di tale
soglia si identificano 2 fasce: 3-9 punti, accesso ai fondi aggiuntivi; 10 punti o oltre, accesso ai
fondi aggiuntivi in proporzione doppia rispetto alla fascia 1.
******************
48
7.2 Accordo di cooperazione internazionale Istituto Jean Nicod (Francia)
9/2009/7.2
Ufficio Ricerca Scientifica e Relazioni Internazionali
Al Presidente del Senato Accademico
Su iniziativa dei Dipartimenti di Scienze Giuridiche ed Economiche e di Studi Umanistici si
sottopone a codesto spettabile Senato Accademico la proposta di sottoscrizione dell’accordo di
cooperazione internazionale con l’Institut Jean Nicod della Scuola Normale Superiore di Parigi.
L’accordo generale, di durata quinquennale, ha lo scopo di promuovere lo sviluppo, fra le due
istituzioni, di ricerche e di altre attività accademiche e culturali mediante lo scambio di docenti e
ricercatori, l’implementazione di progetti comuni di ricerca, lo scambio di informazioni e materiali
di interesse comune, la mobilità di studenti.
Il protocollo aggiuntivo, di durata quinquennale, prevede una collaborazione scientifica nelle
seguenti tematiche: processo decisionale, giochi di coordinamento, nascita delle istituzioni, teoria
della mente e intelligenza sociale.
La responsabilità scientifica dell’accordo aggiuntivo è affidata al prof. Salvatore Rizzello del
Dipartimento di Scienze Giuridiche ed Economiche e alla dott.ssa Cristina Meini del Dipartimento
di Studi Umanistici.
Per la realizzazione dell’accordo non sono previsti oneri a carico dell’Università.
Si chiede a codesto spettabile Senato Accademico di deliberare in merito.
OMISSIS
IL SENATO ACCADEMICO
PREMESSO
che il Dipartimento di Scienze Giuridiche ed Economiche e il Dipartimento di
Studi Umanistici hanno proposto la sottoscrizione di un accordo di cooperazione
internazionale con l’Institut Jean Nicod della Scuola Normale Superiore di
Parigi;
CONSIDERATO che l’accordo generale, di durata quinquennale, ha lo scopo di promuovere lo
sviluppo, fra le due istituzioni, di ricerche e di altre attività accademiche e
culturali mediante lo scambio di docenti e ricercatori, l’implementazione di
progetti comuni di ricerca, lo scambio di informazioni e materiali di interesse
comune, la mobilità di studenti;
CONSIDERATO che il protocollo aggiuntivo, di durata quinquennale, prevede una collaborazione
scientifica nelle seguenti tematiche: processo decisionale, giochi di
coordinamento, nascita delle istituzioni, teoria della mente e intelligenza sociale;
CONSIDERATO che per la realizzazione degli accordi non sono previsti oneri a carico
dell’Università;
VISTA
49
la legge n. 168 del 9/5/89;
VISTO
lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo
Avogadro” emanato con D.R. Rep. n. 319 del 22/7/2008;
VISTA
la delibera del Dipartimento di Scienze Giuridiche ed Economiche del
20/10/2009;
VISTA
la delibera del Dipartimento di Studi Umanistici del 7/10/2009
con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità
DELIBERA
1) di approvare la sottoscrizione dell’allegato accordo quadro di cooperazione tra l'Ateneo e la
l’Institut Jean Nicod – école normale superiéure de Paris;
2) di nominare il prof. Salvatore Rizzello, professore ordinario afferente al Dipartimento di
Scienze Giuridiche ed Economiche, e la dott.ssa Cristina Meini, ricercatore afferente al
Dipartimento di Studi Umanistici, quali referenti di Ateneo per il protocollo aggiuntivo;
3) di autorizzare il Rettore alla firma di eventuali futuri protocolli aggiuntivi che verranno
proposti dai Dipartimenti o dalle Facoltà dell’Ateneo su specifiche tematiche.
ACCORDO QUADRO DI COOPERAZIONE
TRA L'UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DEL PIEMONTE ORIENTALE “AMEDEO
AVOGADRO”
E L’INSITUT JEAN NICOD
Il Rettore della Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”, e il Rettore
dell’Institut Jean Nicod, riconoscono nelle relazioni culturali e scientifiche tra università uno
strumento indispensabile per la comprensione reciproca delle culture, per l'avanzamento delle
conoscenze e la diffusione del sapere.
Intendono dunque favorire, in questo spirito e negli ambiti in cui si identificano progetti di comune
interesse, una o più delle seguenti azioni che verranno regolate di volta in volta da specifici
protocolli. Per entrambe le parti, quanto descritto in questo accordo sarà da ritenersi una
dichiarazione di intenti che diventa vincolante esclusivamente per iniziative concordate nei singoli
protocolli.
Tra le possibili azioni si convengono:
1. La collaborazione in progetti di ricerca comuni che comporti:
1.1 la mobilità di ricercatori e docenti dei due atenei;
1.2 la mobilità di giovani ricercatori impegnati in programmi post-lauream, con l'eventuale
attribuzione di borse di studio;
1.3 lo scambio di materiale scientifico.
2. La collaborazione nei percorsi formativi degli studenti iscritti alle due università che
comporti:
2.1 la mobilità degli studenti per periodi minimi di un semestre, secondo una programmazione
che specifichi il numero di studenti, le modalità anche finanziarie dell'iscrizione temporanea,
50
l'eventuale attribuzione di borse di studio, la garanzia dell'attribuzione, del trasferimento e
del riconoscimento dei crediti accademici;
2.2 la mobilità di docenti nell'ambito di progetti formativi concordati;
2.3 l'elaborazione di percorsi formativi comuni con l'obiettivo del rilascio congiunto di titoli.
3. La partecipazione in comune
3.1 ai programmi promossi dalla Commissione Europea o da altri enti e fondazioni;
3.2 al coordinamento di proposte volte all'acquisizione di risorse finanziarie per la realizzazione
di strutture e per lo sviluppo di progetti di ricerca e/o formazione.
La presente convenzione è valida per un periodo di cinque anni a partire dalla data della firma di
entrambe le parti.
Il rinnovo e ogni modifica del presente accordo richiedono l'approvazione scritta delle due Parti.
I termini e le condizioni di questo accordo, nonché dei protocolli esecutivi ad esso collegati, devono
essere conformi alle leggi e agli statuti che governano le rispettive istituzioni. Le parti quindi non
saranno obbligate a rispettare gli impegni contenuti nei protocolli esecutivi che eventualmente
contravvenissero a questo principio.
I protocolli specifici dovranno fare riferimento al presente accordo quadro.
Vercelli, .....................................
Il Rettore dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”
Prof. Paolo Garbarino
Paris, ………………………………
Il Rettore dell’Institut Jean Nicod
Prof. Pierre Jacob
ACCORDO SPECIFICO DI COOPERAZIONE
(PROTOCOLLO AGGIUNTIVO AD ACCORDO QUADRO DI COOPERAZIONE)
L’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”, rappresentata dal Rettore,
Prof. Paolo Garbarino,
e
l’Instittu Jean Nicod – école normale superiéure de Paris, rappresentata dal Direttore dell’istituto,
Prof. Pierre Jacob
VISTO l’Accordo Quadro firmato il _____________
allo scopo di promuovere e mantenere relazioni scientifiche e didattiche tra le due Istituzioni,
stipulano quanto segue:
51
Art. 1
l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”, Italia
e l’Institut Jean Nicod di Parigi,
in prosieguo denominate “Istituzioni”, convengono di collaborare nei seguenti temi:
1. processo decisionale,
2. giochi di coordinamento, nascita delle istituzioni,
3. teoria della mente e intelligenza sociale
sotto la responsabilità scientifica del Prof Salvatore Rizzello, del Dipartimento di Scienze
Giuridiche ed Economiche, e della prof.ssa Cristina Meini, del Dipartimento di Studi Umanistici,
dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” per la parte italiana
e del Prof Sacha Bourgeois-Gironde, Department of Philosophy and Cognitive Studies dell’Institut
Jean Nicod – Paris, responsabile per la parte rumena.
Art. 2
A questo scopo le Istituzioni altresì concordano sulla necessità di approfondire la cooperazione
mediante:
ƒ lo svolgimento di ricerche comuni,
ƒ lo scambio di ricercatori, docenti, personale tecnico-amministrativo, altri specialisti e studenti;
ƒ il libero utilizzo delle biblioteche e delle strutture in dotazione nelle rispettive Istituzioni;
ƒ la partecipazione a conferenze, simposi, congressi con comunicazioni scientifiche, ecc.;
ƒ lo scambio e il trasferimento di informazioni e materiali scientifici secondo gli accordi;
ƒ la pubblicazione dei risultati ottenuti dal lavoro in cooperazione;
ƒ la cooperazione sfruttando e mettendo a disposizione ogni altro mezzo che possa risultare utile
al raggiungimento degli obiettivi comuni.
Negli anni futuri il programma potrà svilupparsi e/o modificarsi a seconda delle reciproche esigenze
o delle necessità intrinseche al programma stesso, anche attraverso l'allargamento ad altri settori di
mutuale interesse.
Art. 3
Allo scopo di raggiungere gli obiettivi sopra menzionati, le due Istituzioni si impegnano a reperire i
mezzi necessari, nei limiti ed nel rispetto delle normative vigenti nei rispettivi Paesi.
L’onere della spesa, identificata di comune accordo, ove non esistano altre possibili forme di
finanziamento (Ministeri centrali, Istituzioni sovranazionali, enti nazionali pubblici e privati, ecc.)
graverà sulle singole strutture direttamente coinvolte nell’iniziativa.
Art. 4
Ogni soggetto coinvolto nelle attività previste dal presente accordo deve possedere idonea copertura
assicurativa a carico delle Istituzioni di appartenenza.
Art. 5
I risultati tecnico-scientifici, ottenuti nell’ambito del programma di cooperazione, spettano, salvo
diverso accordo, ad entrambe le Istituzioni, che si impegnano a proteggerli e a valorizzarli, secondo
le norme del diritto industriale dei rispettivi ordinamenti.
52
Ciascuna Istituzione si impegna, inoltre, a prevenire ogni pretesa che possa derivare da eventuali
diritti rivendicabili dal personale di propria afferenza, o da soggetti in contatto con esso, onde
consentire una più agevole negoziabilità dei risultati ottenuti.
Art. 6
Il presente accordo avrà una durata di cinque anni dalla data dell’ultima firma da parte dei Legali
Rappresentanti delle due Istituzioni.
Il rinnovo e ogni modifica del presente accordo richiedono l'approvazione scritta delle due Parti.
Vercelli, .....................................
Il Rettore dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”
Prof. Paolo Garbarino
Paris, ………………………………
Il Rettore dell’Institut Jean Nicod
Prof. Pierre Jacob
*******************
7.3 Contratto di comodato d’uso tra Università e Incubatore di Impresa del Polo di
Innovazione di Novara S.c.ar.l.
9/2009/7.3
Ufficio Ricerca Scientifica e Relazioni Internazionali
Al Presidente del Senato Accademico
L’Università degli Studi del Piemonte Orientale, previa deliberazione del Consiglio di
Amministrazione in data 26/9/2008, ha stipulato con la Fondazione Novara Sviluppo, in data
01/12/2008, un contratto per la locazione, per il periodo dal 1/12/2008 al 30/11/2014, di parte
dell’immobile sito in Novara, via Bovio 6, costituito da porzione di fabbricato adibito a laboratori
ed uffici, oltre agli accessori relativi, ubicati al piano terra dell’edificio 9 censiti al NCEU di Novara
al Foglio 76, mappale 548 sub. 2, destinato ad ospitare la sede della Società consortile “Incubatore
di Impresa Novara S.c.r.l.”.
E’ necessario pertanto procedere alla stipula di un contratto di comodato per attribuire
formalmente alla Società consortile la detenzione dei locali di cui trattasi fino al 30/11/2014, data di
scadenza del contratto di locazione stipulato dall’Università.
La Società consortile si impegna a regolare con la Fondazione proprietaria dei locali le
obbligazioni nascenti dall’utilizzo degli stessi, in quanto trattasi di obbligazioni poste direttamente a
suo carico, in modo che l’Ateneo resti estraneo alla gestione e non debba sostenere altri oneri.
La Società consortile si impegna inoltre a garantire l’Università contro i danni che possono
derivare da fatto, omissione o colpa propri o di terzi, sollevandola inoltre a da ogni responsabilità
nei confronti propri o di terzi per eventuali danni derivanti dall’utilizzo dell’immobile in oggetto.
Si chiede pertanto a codesto spettabile Senato Accademico di deliberare in merito.
OMISSIS
53
IL SENATO ACCADEMICO
PREMESSO
che l’Università degli Studi del Piemonte Orientale, previa deliberazione del
Consiglio di Amministrazione in data 26/9/2008, ha stipulato con la Fondazione
Novara Sviluppo, in data 01/12/2008, un contratto per la locazione, per il
periodo dal 1/12/2008 al 30/11/2014, di parte dell’immobile sito in Novara, via
Bovio 6, costituito da porzione di fabbricato adibito a laboratori ed uffici, oltre
agli accessori relativi, ubicati al piano terra dell’edificio 9 censiti al NCEU di
Novara al Foglio 76, mappale 548 sub. 2, destinato ad ospitare la sede della
Società consortile “Incubatore di Impresa Novara S.c.r.l.”;
CONSIDERATO che è necessario pertanto procedere alla stipula di un contratto di comodato per
attribuire formalmente alla Società consortile la detenzione dei locali di cui
trattasi fino al 30/11/2014, data di scadenza del contratto di locazione stipulato
dall’Università;
CONSIDERATO che la Società consortile si impegna a regolare con la Fondazione proprietaria
dei locali le obbligazioni nascenti dall’utilizzo degli stessi, in quanto trattasi di
obbligazioni poste direttamente a suo carico, in modo che l’Ateneo resti estraneo
alla gestione e non debba sostenere altri oneri;
CONSIDERATO che la Società consortile si impegna inoltre a garantire l’Università contro i
danni che possono derivare da fatto, omissione o colpa propri o di terzi,
sollevandola inoltre a da ogni responsabilità nei confronti propri o di terzi per
eventuali danni derivanti dall’utilizzo dell’immobile in oggetto;
VISTA
la relazione del Settore Ricerca Scientifica e Relazioni Internazionali;
VISTA
la legge n. 168 del 9/5/89;
VISTO
lo Statuto dell’Università;
VISTO
il Regolamento di Ateneo per l’amministrazione, la finanza e la contabilità
con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità
DELIBERA
di concedere in comodato gratuito alla Società consortile “Incubatore di Impresa Novara
S.c.r.l.”, fino al 30/11/2014, la parte dell’immobile oggetto del contratto di locazione in essere
con la Fondazione secondo il contratto sotto riportato, per il quale non sono previsti oneri
aggiuntivi a carico dell’Università;
di autorizzare il Rettore alla firma del contratto di comodato tra l’Incubatore di Impresa del Polo
di Innovazione di Novara S.C.R.L. e l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo
Avogadro”.
54
CONTRATTO DI COMODATO
TRA INCUBATORE DI IMPRESA DEL POLO DI INNOVAZIONE DI NOVARA S.C.R.L.
E UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DEL PIEMONTE ORIENTALE “AMEDEO AVOGADRO”
AVENTE PER OGGETTO L’UTILIZZO DEI LOCALI SITUATI PRESSO L’IMMOBILE DI
NOVARA – VIA BOVIO 6 – P.T. EDIFICIO 9
TRA
L’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” (in seguito anche Università)
con sede in Vercelli, Via Duomo 6, C.F. 94021400026 rappresentata dal Magnifico Rettore, Prof.
Paolo Garbarino, nato a Torino il 27/02/1954, domiciliato per la carica presso la sede dell’ente
E
La società consortile “Incubatore di Impresa del Polo di Innovazione di Novara S.c.r.l.” (nel
prosieguo denominata anche Incubatore) con sede in Novara, Via Perrone 18, P.IVA 02167450036
rappresentata dal Presidente del Consiglio di Amministrazione, Prof. Cesare Emanuel, nato a
Cocconato (AT) il 01/11/1952, domiciliato per la carica presso la sede della società
PREMESSO CHE
•
•
•
•
L’Università ha stipulato in data 01/12/2008 con la Fondazione Novara Sviluppo (in seguito
anche Fondazione) contratto di locazione ad uso non abitativo (All. 1) riguardante parte
dell’immobile sito in Novara, Via Bovio 6, costituito da porzione di fabbricato adibito a
laboratori ed uffici, oltre agli accessori relativi, ubicati al piano terra dell’edificio 9 censiti al
NCEU di Novara al Foglio 76, mappale 548 sub. 2
Come risultante dall’art. 3 del predetto contratto, i locali erano sin da principio destinati ad
ospitare la sede dell’Incubatore, il quale provvederà, mediante apposito accordo con la
Fondazione, a sostenere le obbligazioni relative all’utilizzo dei locali.
Il contratto ha durata fino al 30/11/2014 e l’Università ha pagato anticipatamente alla
Fondazione l’intero importo del canone di locazione, affinché (ai sensi dell’art. 4 del predetto
contratto) la stessa potesse provvedere ad effettuare gli interventi di ristrutturazione ed
adeguamento secondo le esigenze dell’Incubatore.
A seguito dell’ultimazione dei lavori di adeguamento, i locali possono ora essere occupati
dall’Incubatore.
Tutto ciò premesso:
SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE
Art. 1
L’Università concede in comodato all’Incubatore, che accetta, la parte dell’immobile sito in
Novara, Via Bovio 6, costituito da porzione di fabbricato adibito a laboratori ed uffici, oltre
agli accessori relativi, ubicati al piano terra dell’edificio 9 censiti al NCEU di Novara al
Foglio 76, mappale 548 sub. 2, oggetto del contratto di locazione in essere con la
55
Fondazione e meglio identificati nella planimetria, nelle parti contornate in rosso, allegata al
presente contratto (All. 2), del quale costituisce parte integrante
Art. 2
L’uso viene costituito a far tempo dal ______________ .
Il termine di scadenza del contratto è fissato alla data del 30/11/2014, ovvero alla scadenza
del contratto di locazione in corso fra Università e Fondazione.
L’Incubatore si impegna a riconsegnare l’immobile nelle medesime condizioni in cui l’ha
ottenuto (e risultanti dal verbale di consegna) salvo il normale deperimento d’uso. Eventuali
contestazioni circa lo stato manutentivo dell’immobile dovranno essere improrogabilmente
sollevate in sede di sottoscrizione del verbale di consegna e risultare per iscritto sul verbale
stesso.
Art. 3
L’Incubatore si impegna a custodire e conservare i locali con diligenza ed a servirsene solo
per l’uso sopra stabilito. L’Incubatore è direttamente responsabile verso l’Università ed i
terzi per i danni derivanti (a titolo esemplificativo ma non esaustivo) da spandimento di
acque, fughe di gas, ecc. nonché di ogni altro abuso o trascuratezza nell’uso dell’immobile.
Art. 4
L’Incubatore garantisce l’Università contro i danni che possano derivare da fatto, omissione
o colpa propri o di terzi in genere, sollevandola altresì da ogni responsabilità nei confronti
propri o di terzi per eventuali danni derivanti dall’utilizzo dall’immobile in oggetto.
Art. 5
Nell’ambito delle proprie finalità istituzionali, l’Incubatore può concedere a terzi l’utilizzo
di parte dei locali oggetto di comodato. Il rapporto fra questi e l’Incubatore sarà disciplinato
da apposito regolamento.
Art. 6
L’Incubatore si impegna a stipulare con la Fondazione apposito accordo per regolare le
obbligazioni nascenti dall’utilizzo dei locali oggetto del presente comodato.
L’Incubatore si impegna altresì a corrispondere le spese per l’utilizzo dei locali a decorrere
dall’inizio dell’anno 2009, secondo le cifre e le modalità che verranno successivamente
comunicate e concordate con la Fondazione.
Art. 7
Eventuali ulteriori interventi di modifica od adeguamento dei locali rispetto alla situazione
esistente alla data di presa in consegna, da eseguirsi soltanto previo consenso da parte
dell’Università e della Fondazione, saranno interamente a carico dell’Incubatore.
Art. 8
Per quanto non previsto dal presente contratto si fa riferimento alle norme del Codice Civile
ed alle altre leggi in materia.
Art. 9
Il presente contratto sarà sottoposto a registrazione, ai sensi del DPR 131/1986, a cura
dell’Incubatore. Tutte le spese del presente atto, oneri di registrazione compresi, sono a
carico dell’Incubatore.
Art. 10
Per ogni eventuale controversia è esclusivamente competente il Foro di Novara.
56
Letto, confermato e sottoscritto.
Novara, [ ]
L’Università
L’Incubatore
*******************
7.4 Proposta di costituzione del Centro Interdisciplinare La.S.P.I. - Laboratorio di Storia,
Politica, Istituzioni
9/2009/7.4
Ufficio Ricerca Scientifica e Relazioni Internazionali
Al Presidente del Senato Accademico
Su proposta del Dipartimento di Politiche Pubbliche e Scelte Collettive, si sottopone a codesto
spettabile Senato Accademico la proposta di costituzione del Centro interdisciplinare La.S.P.I. –
Laboratorio di Storia, Politica, Istituzioni.
Il Centro ha quale scopo la promozione e lo sviluppo di ricerche storico-scientifiche, con
approccio interdisciplinare, inerenti il pensiero politico e le istituzioni, anche sotto il profilo
politico-amministrativo, economico-finanziario e giuridico, a livello locale, nazionale, europeo e
internazionale.
Il Centro, privo di autonomia finanziaria e contabile, ha sede, ai fini organizzativi ed
amministrativi, presso il Dipartimento POLIS a cui afferisce.
Sono organi del Centro il Comitato Tecnico Scientifico e il Presidente.
Non sono previsti oneri a carico dell’Ateneo per l’istituzione del Centro.
Si chiede a codesto spettabile Senato Accademico di esprimere parere in merito.
OMISSIS
IL SENATO ACCADEMICO
PREMESSO
che il Dipartimento di Politiche Pubbliche e Scelte Collettive ha proposto la
costituzione del Centro interdisciplinare La.S.P.I. – Laboratorio di Storia,
Politica, Istituzioni;
CONSIDERATO che il Centro ha quale scopo la promozione e lo sviluppo di ricerche storicoscientifiche, con approccio interdisciplinare, inerenti il pensiero politico e le
istituzioni, anche sotto il profilo politico-amministrativo, economico-finanziario
e giuridico, a livello locale, nazionale, europeo e internazionale;
CONSIDERATO che il Centro, privo di autonomia finanziaria e contabile, ha sede, ai fini
organizzativi ed amministrativi, presso il Dipartimento POLIS;
CONSIDERATO che sono organi del Centro il Comitato Tecnico Scientifico e il Presidente;
CONSIDERATO che non sono previsti oneri a carico dell’Ateneo per l’istituzione del Centro;
57
VISTA
la legge n. 168 del 9/5/89;
VISTO
lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo
Avogadro” emanato con D.R. Rep. n. 319 del 22/7/2008;
VISTO
il Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità,
emanato con D.R. Rep. n. 166 del 26/03/2009;
VISTA
la delibera del Consiglio di Dipartimento di Politiche pubbliche e Scelte
Collettive del 17/11/2009
con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità
DELIBERA
1. di esprimere parere favorevole alla costituzione del Centro Interdisciplinare La.S.P.I. –
Laboratorio di Storia, Politica, Istituzioni, secondo il regolamento sottoriportato;
REGOLAMENTO COSTITUTIVO DEL CENTRO INTERDISCIPLINARE
La.S.P.I. – LABORATORIO DI STORIA, POLITICA, ISTITUZIONI
Art. 1
Il Laboratorio Interdisciplinare La.S.P.I. (Laboratorio di Storia, Politica, Istituzioni) è
costituito con deliberazione del Consiglio d'Amministrazione, previo parere del Senato
Accademico.
Art. 2
Il Laboratorio ha come scopo quello della promozione e dello sviluppo di ricerche storicoscientifiche inerenti i settori di pertinenza.
Compito precipuo del Laboratorio è quello di promuovere l'approccio interdisciplinare alla
ricerca e l'esercizio di attività gestionali e di servizio proprie di più strutture didattiche e
scientifiche.
Il La.S.P.I. si occuperà di promuovere le attività interdisciplinari di ricerca e di
elaborazione relative agli studi storici inerenti il pensiero politico e le istituzioni, anche sotto
il profilo politico-amministrativo, economico-finanziario e giuridico, a livello locale,
nazionale, europeo e internazionale.
Art. 3
Partecipano al Laboratorio i professori Corrado Malandrino, Carla Marchese, Elisa
Mongiano, Angela Fraschini, Francesco Ingravalle, Guido Franzinetti dell’Università del
Piemonte Orientale; il prof. Guido Melis (Università la Sapienza), la prof. Dora Marucco
(Università di Torino);
ed il seguente personale esterno di alta competenza: dott.ssa Cristina Accornero; dott.
Roberto Livraghi; dott. Gerardo Padulo; dott. Stefano Quirico; prof.ssa Luciana Ziruolo.
L'attività del Laboratorio può essere coordinata con strutture già convenzionate con
l'Università.
Art. 4
Il Laboratorio ha sede, ai fini organizzativi ed amministrativi, presso il Dipartimento POLIS
a cui afferisce.
Il Laboratorio dispone dei locali del Dipartimento POLIS, Alessandria.
58
Art. 5
Sono organi del Laboratorio il Comitato Tecnico Scientifico (di seguito denominato C.T.S.)
e il Presidente.
Art. 6
L'attività del Laboratorio è posta sotto la supervisione del C.T.S., eletto tra i partecipanti in
numero non inferiore a tre e non superiore a cinque. Può far parte del C.T.S. personale
esterno di alta qualificazione in numero non superiore al 30% dei componenti del C.T.S.,
senza voto deliberativo.
Al C.T.S. sono riconosciute competenze in merito alla supervisione dell'attuazione e della
realizzazione concreta dell'interscambio di cui all'art. 2, e precisamente:
•
verificare che l'attività si svolga in conformità a quanto prescritto dal presente atto e
dalle proprie deliberazioni;
•
provvedere ad informare in merito all'attività svolta dal Laboratorio gli Organi
competenti;
•
programmare e coordinare l'attività di ricerca o di servizio;
•
definire i criteri e le metodologie da adottare nell'attività;
•
determinare i criteri di utilizzazione delle attrezzature per lo svolgimento delle
attività.
I membri del C.T.S. durano in carica due anni e sono rieleggibili.
Art. 7
Il Presidente è eletto tra i componenti del C.T.S. ed è nominato con Decreto rettorale; dura
in carica un biennio ed è rieleggibile.
Il Presidente coordina e sovrintende all'attività del Laboratorio nello svolgimento materiale e
quotidiano.
E' responsabile della conservazione delle attrezzature e/o dei beni assegnati al Laboratorio
Art. 8
Le decisioni sono adottate a maggioranza dei componenti del C.T.S.; in caso di parità
prevale il voto del Presidente.
Si applicano le norme relative al funzionamento degli Organi collegiali universitari.
Art. 9
Il Laboratorio non ha autonomia finanziaria né contabile.
Il Laboratorio può ricevere contributi da Enti o da privati. Gli eventuali finanziamenti
assegnati al Laboratorio saranno amministrati, con il rispetto della destinazione prevista, dal
Dipartimento a cui fa capo la gestione amministrativa contabile.
Art. 10
L'adesione al Laboratorio avviene su richiesta del singolo docente, previo parere espresso
dal C.T.S.
Art. 11
Modifiche al presente Regolamento possono essere apportate su proposta del C.T.S., rivolta
agli Organi competenti.
59
Per quanto non espressamente previsto dal presente Regolamento si rinvia al regolamento
per l'Amministrazione, la Finanza e la Contabilità.
*******************
8. Questioni relative al personale
8.1 Protocollo di Intesa tra la Regione Piemonte e l’Università del Piemonte Orientale “A.
Avogadro” per la disciplina dell’integrazione fra attività didattiche ed assistenziali della Facoltà
di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute , ai sensi degli artt. 9 e 21 della L.R. 6 agosto 2007
n.18
9/2009/8.1
DIVISIONE ATTIVITA’ ISTITUZIONALI E DEL PERSONALE
Il Dirigente
Al Presidente del Senato Accademico
Lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale prevede che l’Ateneo possa
stipulare accordi e convenzioni con altre istituzioni e con altri soggetti pubblici e privati per il
raggiungimento delle proprie finalità istituzionali, per lo svolgimento di attività scientifiche di
ricerca e per l’istituzione di strutture formative.
Si sottopone, pertanto, a codesto Spettabile Senato Accademico la proposta di sottoscrizione
del Protocollo di Intesa tra la Regione Piemonte e l’Università del Piemonte Orientale
“A.Avogadro” per la disciplina dell’integrazione fra attività didattiche , ed assistenziali della facoltà
di Medicina ,Chirurgia e Scienze della Salute , ai sensi degli artt. 9 e 21 della L.R. 6 agosto 2007
n.18.
Il testo del Protocollo è stato elaborato, nei mesi di giugno e luglio 2009,da un apposito gruppo di
lavoro misto Università-Azienda Ospedaliera formato per l’AOU Maggiore della Carità dal dott.
Macchi, dott.Andreis, dott.Bruni e per l’UPO dal . Prof.Vacca, Prof.Garavoglia, Prof.Pirisi,
dott.Gallo.
La bozza è stata, poi, approvata dalla Commissione Paritetica Università-Regione , Sezione II
nel corso della riunione del 10 settembre 2009 e licenziato definitivamente dal Comitato di Intesa
Università-Regione, nell’apposita seduta del 6 novembre u.s. alla presenza dell’Assessore
Regionale alla Tutela della Salute e Sanità, Eleonora Artesio, del Vice-presidente della Giunta
Regionale, Paolo Peveraro (delegato della Presidente Mercedes Bresso), del Rettore dell’Università
del Piemonte Orientale, Prof. Paolo Garbarino, del Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia
dell’Università di Torino, Prof. Giorgio Palestro(delegato del Magnifico Rettore della stessa
Università)
Si chiede a codesto spettabile Senato Accademico di deliberare in merito.
OMISSIS
IL SENATO ACCADEMICO
VISTO
lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale“A. Avogadro”;
VISTO
il Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità;
VISTO
il D. Lgs. 21.12.1999, n. 517, e s.m.i;
60
RILEVATO
che il testo del Protocollo è stato elaborato, nei mesi di giugno e luglio 2009,da un
apposito gruppo di lavoro misto Università-Azienda Ospedaliera formato per l’AOU
Maggiore della Carità dal dott. Macchi, dott.Andreis, dott.Bruni e per l’UPO dal .
Prof.Vacca, Prof.Garavoglia, Prof.Pirisi, dott.Gallo;
ATTESO
che la bozza è stata approvata dalla Commissione Paritetica Università-Regione
Sezione II nel corso della riunione del 10 settembre 2009 ;
PRESO ATTO che il testo definitivo del Protocollo è stato licenziato dal Comitato di Intesa
Università-Regione, nell’apposita seduta del 6 novembre u.s. alla presenza
dell’Assessore Regionale alla Tutela della Salute e Sanità, Eleonora Artesio,Vicepresidente della Giunta Regionale, Paolo Peveraro (delegato della Presidente
Mercedes Bresso), del Rettore dell’Università del Piemonte Orientale, Prof. Paolo
Garbarino, dal Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di
Torino, Prof. Giorgio Palestro(delegato del Magnifico Rettore della stessa
Università)
PRESO ATTO che con la delibera del 24 novembre 2009 il Consiglio della Facoltà di Medicina,
Chirurgia e Scienze della Salute ha espresso il proprio parere favorevole in merito al
testo del Protocollo in esame;
CONSIDERATO che non sono previsti oneri finanziari a carico dell’Ateneo
con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità
DELIBERA
1. Di approvare, nel testo di seguito allegato, il Protocollo di Intesa tra la Regione Piemonte e
l’Università del Piemonte Orientale “A.Avogadro” per la disciplina dell’integrazione fra
attività didattiche , ed assistenziali della facoltà di Medicina ,Chirurgia e Scienze della
Salute , ai sensi degli artt. 9 e 21 della L.R. 6 agosto 2007 n.18.
2. Di autorizzare il Rettore alla sottoscrizione del Protocollo d’Intesa in esame, nel testo
approvato ai sensi del punto 1.
61
Allegato 1
PROTOCOLLO D’INTESA TRA LA REGIONE PIEMONTE E L’UNIVERSITA’ del
PIEMONTE ORIENTALE
ATTIVITA’
PER LA DISCIPLINA DELL’INTEGRAZIONE FRA
DIDATTICHE,
SCIENTIFICHE
ED
ASSISTENZIALI
DELLE
FACOLTA’ DI MEDICINA CHIRURGIA E SCIENZE DELLA SALUTE AI SENSI
DEGLI ARTT. 9 e 21 DELLA LEGGE REGIONALE 6 AGOSTO 2007 nr.18.
La Regione Piemonte, di seguito definita Regione, in persona del Presidente della Giunta
Regionale pro-tempore, Prof.ssa Mercedes Bresso, nata a Sanremo (IM) il 12.7.1944 e per la
carica domiciliata a Torino in P.zza Castello n.165, C.F. 80087670016;
e
l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A.Avogadro”, di seguito definita Università,
in persona del Magnifico Rettore pro-tempore, Prof. Paolo Garbarino, nato a Canelli (AT) il
27.2.1954 e per la carica domiciliato a Vercelli in Via Duomo n. 6, C.F. 94021400026.;
richiamati
la l.cost. 18.10.2001, n. 3;
la l. 5.6.2003 n. 131 ;
il d.lgs. 30.12.1992, n. 502, e successive modificazioni ed integrazioni;
il d.lgs. 21.12.1999, n. 517, e s.m.i.;
il d.P.C.M. 24.5.2001;
la l.r. 6.8.2007, n. 18, in particolare gli artt. 9 e 21 ;
il Piano Socio-Sanitario Regionale 2007/2010 allegato alla deliberazione del Consiglio
Regionale n. 136-39452 del 22.10.2007 ;
la D.G.R. n. 65-7819 del 17.12.2007, contenente, tra l’altro, le prime indicazioni di
principio relative alle Aziende Ospedaliero-Universitarie;
la D.G.R. n. 3-8303 del 3.3.2008, avente ad oggetto la Convenzione tra Regione ed
Università piemontesi richiamata dalle citate norme della l.r. n. 18/2007;
la D.G.R. n. 9-8928 del 9.6.2008 (“Costituzione Comitato d’intesa e Commissione
paritetica”),
nel rispetto delle reciproche finalità, della autonomia propria delle due Istituzioni e del
principio della leale collaborazione,
SI DANNO RECIPROCAMENTE ATTO
della volontà di regolamentare i rapporti tra Servizio Sanitario Regionale ed Università al fine di
pervenire ad un esercizio concertato di funzioni ispirato ai seguenti principi e criteri:
62
• rafforzare i processi di integrazione tra Università e Servizio Sanitario Regionale, sviluppando
metodi e strumenti di collaborazione tra il sistema sanitario ed il sistema formativo tali da
rispecchiare la comune volontà di perseguire, in modo congiunto, obiettivi di qualità, efficienza e
competitività rispetto alle esigenze assistenziali, alla formazione del personale medico e sanitario ed
al potenziamento della ricerca biomedica, clinica, epidemiologica ed organizzativa;
• assicurare in modo efficace, nel quadro della programmazione sanitaria, alla quale l’Università è
chiamata a contribuire per quanto di competenza, lo svolgimento delle attività assistenziali anche in
relazione alle finalità di didattica e di ricerca;
• assicurare l'inscindibilità e la coerenza fra l’attività assistenziale e le esigenze della formazione
e della ricerca;
• garantire la reciproca informazione in ordine alle determinazioni che abbiano influenza
sull'esercizio integrato delle attività ;
• assicurare il rispetto dell'autonomia organizzativa e gestionale dell'Azienda OspedalieroUniversitaria e degli organi della medesima, nonchè delle strutture nelle quali si attua l'integrazione
tra attività assistenziale, didattica e ricerca;
• assicurare i processi formativi sulla base del fabbisogno di personale sanitario in relazione ai
modelli organizzativi dei servizi;
• assicurare il rispetto dello stato giuridico del personale dei rispettivi ordinamenti e delle
funzioni istituzionali;
• individuare, nell’ambito della programmazione regionale e locale, sedi di attività formativa
relativa alle lauree sanitarie ed alle scuole di specializzazione, anche presso strutture ospedaliere e
territoriali delle Aziende Sanitarie per lo svolgimento integrato delle attività didattiche ;
• individuare, qualora non siano disponibili presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria o presso
le predette Aziende sanitarie, sedi di attività formativa anche presso strutture private accreditate nel
rispetto delle previsioni dell’art. 2 commi 4 e 5 del d.lgs. n. 517/1999;
• estendere la collaborazione fra Regione ed Università agli apporti formativi e tecnico-scientifici
di altre Facoltà, diverse da quelle di Medicina e Chirurgia, in relazione a specifiche esigenze del
Servizio Sanitario Regionale;
• convenire che i contenuti del presente protocollo saranno recepiti dall’atto aziendale e/o dagli
accordi attuativi adottati dal Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria, e dai
direttori generali delle aziende sanitarie regionali, e dei legali rappresentanti degli altri enti
convenzionati, di intesa con il Rettore, nel rispetto dei contenuti del presente Protocollo.
Tutto ciò premesso e considerato
in attuazione dell’articolo 1, comma 1 , d.lgs. 21.12.1999, n. 517, e dell’articolo 21, l.r.
6.8.2007, n. 18,
CONCORDANO E STIPULANO,
il Protocollo d’intesa per la regolamentazione dei rapporti tra la Regione Piemonte e l’
Università del Piemonte Orientale “A.Avogadro”
TITOLO I
Articolo 1 (Azienda Ospedaliero Universitaria - AOU)
Articolo 2 (Organi e Organismi Aziendali )
a)
il Direttore Generale
b)
il Collegio Sindacale;
Organismi aziendali
c)
63
l’Organismo paritetico di indirizzo strategico
d)
il Collegio di Direzione
e)
il Consiglio dei Sanitari
f)
il Comitato dei Garanti
g)
il Nucleo di Valutazione
Articolo 3 (Atto Aziendale)
Articolo 4 (La Relazione socio-sanitaria aziendale)
Articolo 5 (Dipartimenti ad attività integrata – DAI)
Aree omogenee
Strutture Complesse
Dipartimenti universitari
Articolo 6 (Personale Universitario)
Articolo 7 (Attribuzione degli incarichi dirigenziali ex art. 5, c. 4, D. Lgs. 517/99)
Articolo 8 (Scuole di Specializzazione )
Articolo 9 (Funzioni integrate)
TITOLO II
Articolo 10 (Partecipazione del personale del SSR alla didattica)
Articolo 11 (Finanziamento ed aspetti patrimoniali dell’AOU)
Articolo 12 (Compartecipazione della Regione e dell’Università ai risultati di gestione)
Articolo 13 (Attività di Ricerca)
Articolo 14 (Responsabilità civile ed assicurazione)
Articolo 15 (Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro)
Articolo 16 (Durata)
Articolo 17
(Norme transitorie e finali )
TITOLO I
1. L'Azienda Ospedaliero-Universitaria
L'Azienda Ospedaliero-Universitaria (di seguito AOU) è un'Azienda dotata di personalità giuridica
pubblica ed autonomia imprenditoriale, inserita nella rete assistenziale regionale Gli obiettivi, le
strategie e l'organizzazione dell’AOU sono volti a garantire compiutamente l’integrazione tra le
funzioni assistenziali e le funzioni didattiche previste dagli ordinamenti relativi ai percorsi
formativi dei corsi di laurea, di diploma e delle scuole di specializzazione attivati dalla facoltà di
medicina, chirurgia e scienza della salute e le attività scientifiche della stessa facoltà. L'AOU deve
assicurare l’assistenza, le idonee condizioni per formare il nuovo personale, lo sviluppo, attraverso
la ricerca scientifica, di nuove conoscenze nel campo della salute, trasferibili all’assistenza,
migliorando efficacia, efficienza ed economicità delle risorse impiegate.
Le attività assistenziali, didattiche e di ricerca sono obiettivi integrati in tutte le articolazioni
organizzative dell'azienda e per tutto il personale impiegato , fermo restando il rispetto dei compiti
istituzionali riferiti allo stato giuridico del personale.
64
L’AOU ha l’obiettivo della creazione di una figura professionale unitaria di dirigente sanitario, in
grado di svolgere in modo eccellente i compiti di didattica, ricerca ed assistenza, indipendentemente
dall’istituzione di provenienza.
L'AOU ha le seguenti caratteristiche:
•
massima efficienza in senso assistenziale, in quanto riferimento regionale sia per la gestione
delle patologie usuali con i metodi più avanzati e innovativi, sia per la gestione di patologie rare o
di particolare complessità, che richiedano elevata qualificazione degli operatori ed elevata dotazione
tecnologica;
•
massima efficienza didattico -formativa in quanto possibile sede di tutti i livelli della
formazione:
a) corsi di laurea in medicina e chirurgia, in odontoiatria, corsi di laurea delle professioni
sanitarie;
b) scuole di specializzazione e master;
c) dottorati di ricerca;
d) formazione continua degli operatori sanitari successiva all'abilitazione professionale;
•
attività di ricerca competitiva nella comunità scientifica internazionale.
L'AOU deve caratterizzarsi:
a) per il contributo diretto che la ricerca di base può dare allo sviluppo di procedure diagnostiche e
terapeutiche innovative;
b) per il rapido trasferimento applicativo delle acquisizioni sperimentali sviluppate dalla ricerca
traslazionale ;
c) per la sperimentazione continua di tecnologie e modelli diagnostico-terapeutici ed organizzativi
atti a migliorare costantemente il rapporto costo/beneficio dell'assistenza.
2. Organi ed Organismi Aziendali
In conformità a quanto disposto dall’articolo 21 della l.r. 6.8.2007, n.18, sono Organi dell’AOU :
a) il Direttore Generale
b) il Collegio Sindacale
Inoltre sono organismi collegiali dell’AOU :
c) l’Organismo paritetico di indirizzo strategico
d) il Collegio di Direzione
e) il Consiglio dei Sanitari
f) il Comitato dei Garanti
g) il Nucleo di Valutazione
a) Il Direttore Generale
Il Direttore Generale è nominato dalla Regione, acquisita l'intesa con il Rettore. I requisiti per la
nomina a Direttore Generale sono quelli stabiliti nell'articolo 3-bis del decreto legislativo
30.12.1992, n. 502 e successive modificazioni ed integrazioni; ai direttori generali si applicano gli
articoli 3 e seguenti del medesimo decreto legislativo, ove non derogati dal decreto legislativo
21.12.1999, n. 517.
Al Direttore Generale, che è coadiuvato dal Direttore Amministrativo e dal Direttore Sanitario,
spetta la responsabilità complessiva della gestione e la rappresentanza legale dell'Azienda. Fatto
salvo quanto previsto dal d.lgs. n. 517/1999, al direttore generale, al direttore amministrativo ed al
direttore sanitario si applicano le disposizioni previste per le corrispondenti figure delle Aziende
Sanitarie.
Il Direttore Generale dell'AOU adotta:
a) l'atto aziendale di cui all'art. 3 del d.lgs. n. 502/1992 e s.m.i.;
b) il piano attuativo ospedaliero adottato ai sensi dell’art. 16 della l.r. n. 18/2007;
65
c) la relazione socio-sanitaria aziendale di cui all’art. 17 della l.r. n. 18/2007.
Il Direttore Generale propone il piano unitario integrato di programmazione delle attività di
assistenza,di ricerca e di didattica da sottoporre all’approvazione dell’organismo di Indirizzo
Strategico.
Ferma restando la disciplina prevista dall’art.11 della l. r. 24.1.1995, n. 10, la Giunta Regionale,
d'intesa con il Rettore dell'Università, delibera relativamente al procedimento di verifica dei risultati
dell'attività del Direttore Generale ed alle relative procedure di conferma.
I procedimenti di revoca restano disciplinati sulla base delle previsioni di cui all'art. 3-bis del d.lgs.
n. 502/1992 e della l.r. n. 10/1995.
b) Il Collegio Sindacale
Il Collegio Sindacale della AOU è composto da cinque membri, di cui uno nominato dalla Regione,
uno dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali, uno dal Ministero dell'Economia
e delle Finanze, uno dal Ministero dell'Istruzione, Università, Ricerca e uno dall'Università del
Piemonte Orientale.
Il collegio sindacale dura in carica tre anni. I suoi componenti sono scelti tra gli iscritti nel registro
dei revisori contabili o, per i funzionari del ministero dell’economia e delle finanze , tra coloro che
abbiano esercitato per almeno tre anni le funzioni di revisori dei conti o di componenti dei collegi
sindacali.
Il collegio sindacale esercita compiti di vigilanza sulla regolarità amministrativa e contabile
dell'Azienda ed in particolare:
a) verifica l'amministrazione sotto il profilo economico;
b) vigila sull'osservanza della legge;
c) accerta la regolare tenuta della contabilità e la conformità del bilancio alle risultanze
dei libri e delle strutture contabili, ed effettua periodicamente verifiche di cassa;
d) riferisce almeno trimestralmente alla Regione ed all'Università del Piemonte Orientale, anche su
loro richiesta, sui risultati del riscontro eseguito , denunciando immediatamente i fatti se vi è
fondato sospetto di gravi irregolarità;
e) può procedere ad atti di ispezione e controllo.
Le ipotesi di incompatibilità, le regole e le modalità di funzionamento del Collegio sindacale sono
quelle previste dalla vigente normativa per il corrispondente organo delle Aziende Sanitarie
Regionali.
Altri organismi collegiali
c) l’Organismo paritetico di indirizzo strategico
L'Organismo Paritetico di Indirizzo Strategico previsto dalla legge regionale n. 18/2007, esamina,
nell'ambito dei contenuti della programmazione socio-sanitaria e dei programmi di sviluppo della
Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute (per quanto attiene ai fini istituzionali di
integrazione tra assistenza, didattica e ricerca), gli obiettivi annuali e pluriennali di attività
integrata; verifica la rispondenza fra questi e le risorse assegnate ed approva il Piano unitario
integrato di programmazione delle attività di assistenza,ricerca e didattica, proposto dal Direttore
Generale.
Inoltre:
1 definisce i profili professionali standard dei dirigenti appartenenti al SSR e dei professori e
ricercatori universitari da inserire nell’attività assistenziale, facendosi garante del corretto
svolgimento delle funzioni istituzionali proprie dell'azienda di integrazione tra assistenza, didattica
e ricerca;
2 individua e propone, in relazione alla peculiarità degli obiettivi annuali e pluriennali di attività,
l'eventuale necessità di risorse aggiuntive;
66
3. verifica il raggiungimento degli obiettivi annuali e pluriennali di integrazione e propone alla
direzione aziendale ed eventualmente alla Regione ed all'Università gli opportuni correttivi;
4. propone alla Regione ed all'Università, nel caso di risultati negativi della gestione aziendale, i
relativi piani di rientro;
5. propone, per esigenze di sviluppo delle funzioni di didattica e di ricerca nell’ambito della
integrazione con l’assistenza, la individuazione nell’atto aziendale di strutture da destinarsi a
direzione di un professore universitario.
L'Organismo di Indirizzo Strategico esamina la proposta di piano attuativo ospedaliero di cui all'art.
16 della l.r. n. 18/2007, nonché la relazione socio-sanitaria aziendale. Le eventuali osservazioni
sono allegate ai predetti documenti.
L'Organismo di Indirizzo Strategico, per lo svolgimento delle funzioni proprie di programmazione e
verifica dei risultati, si avvale degli organi e delle strutture organizzative dell’AOU.
Le determinazioni dell'organismo vengono assunte nel termine massimo di quaranta giorni dalla
data di ricezione. Nel caso di pareri obbligatori, i medesimi si intendono favorevolmente espressi se
non formulati nel termine predetto.
L'organismo di indirizzo è composto da quattro membri, uno dei quali è di diritto il Preside della
Facoltà di Medicina , Chirurgia e Scienze della Salute. I restanti tre componenti , due di nomina
regionale ed uno di parte universitaria, sono scelti tra esperti di riconosciuta e pluriennale
competenza in materia di organizzazione e programmazione dei servizi sanitari. Non possono far
parte dell'organismo di indirizzo né i dipendenti dell'Azienda, né altri componenti della facoltà di
medicina, chirurgia e scienza della salute. I componenti durano in carica 4 anni e possono essere
confermati una sola volta. Il Direttore Generale dell' AOU partecipa ai lavori senza diritto di voto.
L'organismo di indirizzo è presieduto da un membro scelto all'interno del medesimo, nominato dalla
Regione d'intesa con il Rettore; il presidente convoca l’organismo e fissa l'ordine del giorno. E'
prevista l'alternanza nel ruolo di presidente tra i membri nominati dall'Università e quelli nominati
dalla Regione. Le modalità di funzionamento dell'organismo di indirizzo sono disciplinate da
apposito regolamento interno.
d) il Collegio di Direzione
Il collegio di direzione strategica di cui all'art. 17 del d.lgs. n. 502/1992 e s.m.i. ed all'art. 4, comma
5, del d.lgs. n. 517/1999 è presieduto dal Direttore Generale; la composizione e le modalità di
funzionamento sono definite nell'atto aziendale. Sono componenti di diritto il direttore
amministrativo e sanitario dell'azienda, i direttori sanitari dei presidi, i direttori dei dipartimenti
assistenziali integrati. In relazione alle materie in discussione, sono invitati alle riunioni del collegio
i direttori dei dipartimenti universitari. Partecipano alle riunioni del collegio il preside della facoltà
ed il direttore del servizio infermieristico-tecnico-riabilitativo-assistenziale.
Il collegio esercita le funzioni attribuitegli dalla legge e supporta il direttore generale per la
programmazione, il governo e la valutazione delle attività aziendali, in particolare concorre a
formulare la proposta di piano unitario integrato di programmazione delle attività di assistenza,
ricerca e didattica, anche orientato alla gestione budgetaria degli obiettivi per dipartimento e
struttura complessa
e) il Consiglio dei Sanitari
L'atto aziendale disciplina la composizione del consiglio dei sanitari, le modalità di elezione dei
componenti e le materie per le quali il consiglio esprime pareri e formula proposte , nel rispetto
della vigente normativa e delle direttive regionali.
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f) il Comitato dei Garanti
Nel caso di gravissime mancanze ai doveri d’ufficio, il Direttore Generale, previo parere conforme
di un apposito Comitato costituito da tre garanti nominati dal Direttore Generale d’intesa con il
Rettore, può sospendere i docenti universitari dall’attività assistenziale.
I componenti del Comitato dei Garanti vengono scelti fra persone di adeguata competenza e non
afferenti alla Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute: un componente è indicato dal
Rettore, uno è indicato dal Direttore Generale e il terzo, con le funzioni di Presidente, è scelto
d’intesa.
Nel caso di vacanza di una posizione, questa viene ricostituita per il completamento di mandato con
procedura coerente.
g) il Nucleo di Valutazione
Il Nucleo di Valutazione è un organismo composto da esperti di comprovata professionalità e
competenza.
Ne fanno parte 5 membri, nominati dal Direttore Generale, d’intesa con il Rettore. Sono esclusi
dalla nomina i dipendenti dell’AOU e della Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute
dell’Università del Piemonte Orientale.
Il Nucleo opera in posizione di autonomia e riferisce in via riservata alla Direzione generale sulle
risultanze delle analisi effettuate.
Tale organismo svolge le attività di supporto alla Direzione Aziendale in materia di valutazione
delle attività del personale dirigenziale. nei modi e nelle forme previste dalle norme in materia e dai
contratti di lavoro, le funzioni di valutazione dei risultati gestionali dei dirigenti responsabili di
struttura e le ordinarie verifiche annuali sul raggiungimento degli obiettivi da parte di tutti i
Dirigenti ai fini della corresponsione della retribuzione di risultato.
3. L'Atto Aziendale
L'atto aziendale è adottato dal Direttore Generale d'intesa con il Rettore dell'Università, ai sensi
dell'art. 3 del d.lgs. n. 517/1999.
L'organizzazione ed il funzionamento dell’ AOU sono disciplinati con atto aziendale di diritto
privato, nel rispetto dei princìpi e criteri previsti da disposizioni regionali e delle disposizioni
contenute nel presente protocollo d'intesa ai sensi dell'art. 3, comma 1 bis, del d.lgs n. 502/1992 e
s.m.i.
L'atto aziendale individua le strutture necessarie ai fini assistenziali e quelle coerenti allo
svolgimento delle funzioni istituzionali di didattica e di ricerca dell'università, stabilendo quali
strutture debbano essere affidate alla direzione di professori universitari e quelle dei dirigenti del
SSR e stabilisce i principi ed i criteri per la costituzione, l'organizzazione ed il funzionamento dei
dipartimenti ad attività integrata, tenuto conto delle indicazioni dell'organismo di indirizzo.
4. La Relazione socio-sanitaria aziendale
Ai sensi dell' art. 17 della l.r. n. 18/2007 , la relazione socio-sanitaria aziendale predisposta dal
Direttore Generale è lo strumento di accertamento e documentazione dei risultati raggiunti in
rapporto agli obiettivi definiti dalla programmazione socio-sanitaria regionale, aziendale e
universitaria. La relazione socio-sanitaria aziendale, prima di essere trasmessa alla Giunta regionale,
al Rettore e alla Conferenza dei sindaci, è inoltrata per l'esame all'Organismo di indirizzo strategico.
5. I Dipartimenti Assistenziali Integrati
Il modello ordinario e peculiare di gestione operativa della AOU è fondato sul Dipartimento
Assistenziale Integrato (DAI).
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Il DAI è organizzato come centro unitario di responsabilità e di costo, in modo da garantire -nel
rispetto dei vincoli di destinazione delle risorse umane e finanziarie assegnate, l'unitarietà della
gestione e la flessibilità operativa.
Il DAI tende a superare la logica della organizzazione per Strutture Complesse e con la gestione
unitaria delle risorse economiche umane e strumentali garantisce l'integrazione con la didattica e la
ricerca quale momento di miglioramento qualitativo e quantitativo dell'attività assistenziali.
L’AOU d’intesa con l’Università approva un apposito regolamento che ne disciplina il
funzionamento ed i compiti.
Il Direttore del Dipartimento assume responsabilità di tipo gestionale nei confronti del Direttore
Generale in ordine alla razionale e corretta programmazione e gestione delle risorse assegnate.
Concorda con il Direttore del Dipartimento Universitario (ai sensi del d.p.r. 11.7.1980, n. 382) la
gestione integrata delle risorse , riferendone al Collegio di Direzione ed alla Direzione Aziendale.
Per la determinazione del fabbisogno di personale dei DAI, il Direttore Generale tiene conto della
peculiarità dei compiti didattici e scientifici, oltre che di quelli assistenziali a questi attribuiti,
secondo le indicazioni del piano unitario ed integrato di programmazione delle attività di assistenza,
ricerca e didattica.
Aree omogenee
L’Area omogenea è, a livello aziendale, la dimensione organizzativa nella quale, data l’elevata
omogeneità delle discipline coinvolte od il loro concorso strutturale alla gestione comune di profili
complessivi di cura, è massimo il livello praticabile di integrazione. Pertanto nell’Area non si
realizza un processo di integrazione di strutture organizzative più elementari, ciascuna dotata di
risorse autonome, ma nel suo ambito le strutture ed i programmi afferenti accedono a risorse
comuni, secondo indirizzi, disposizioni e procedure stabilite.
Strutture complesse
Le Strutture Complesse si integrano nei DAI e nelle aree omogenee, ove costituite.
L’atto aziendale stabilisce l’affidamento della loro direzione a professori universitari o a dirigenti
del SSR. Entrambi debbono possedere requisiti curricolari coerenti con i profili standard definiti
dall’Organismo di Indirizzo Strategico, verificati in sede di nomina da parte del Direttore Generale
a seguito di avviso di selezione per dirigenti del SSN o designazione del Rettore.
Le Strutture previste nell’atto aziendale a direzione affidata a dirigenti del SSR, nel caso di nomina
di Professore o Ricercatore universitario o di transito del Direttore già in servizio nei ruoli
universitari, sono attribuite/mantenute a direzione degli stessi per il tempo di svolgimento del loro
incarico.
In analogia una struttura assistenziale affidata alla direzione di un professore universitario può
essere assegnata ad un dirigente del SSR avendo verificato la presenza nell’AOU di docente
universitario idoneo ad espletare funzioni istituzionali proprie del ruolo.
Le Strutture Complesse partecipano, come centro di costo/responsabilità al processo di
programmazione budgetaria del DAI di afferenza.
Dipartimenti Universitari
I Dipartimenti Universitari permangono come parte fondamentale dell’organizzazione universitaria,
così come disciplinati dallo Statuto dell’Università del Piemonte Orientale ed i loro rapporti
organizzativi e funzionali con i DAI sono definiti con appositi atti regolamentari formulati d’intesa
fra Rettore e Direttore Generale.
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6. Personale Universitario
Il personale universitario docente e ricercatore che opera presso la AOU è integrato con apposito
atto del Direttore Generale su designazione del Rettore, nell’ambito delle previsioni del piano
unitario di programmazione integrata delle attività di assistenza, ricerca e didattica.
Gli elenchi di tale personale sono aggiornati periodicamente.
L'AOU può avvalersi di docenti e ricercatori universitari anche per attività che non rientrino fra
quelle di diagnosi e cura. Agli stessi possono essere affidati progetti o programmi inerenti la loro
materia specifica, per lo svolgimento dei quali verrà corrisposto un compenso rapportato
all'impegno, con riferimento a quanto percepito dai professori universitari convenzionati. Fermo
restando il proprio stato giuridico al personale universitario docente e ricercatore si applicano, per
quanto attiene all'esercizio dell'attività assistenziale, le norme stabilite per il personale del Servizio
Sanitario Nazionale richiamate dal d.lgs. n. 517/1999, nonchè dalle altre norme che ne facciano
esplicito riferimento.
Il trattamento economico del personale universitario docente e ricercatore convenzionato è definito
mediante “accordi negoziali” con l’AOU.
In particolare trova applicazione la disciplina di cui all’art. 6 del d.lgs. n. 517/1999 (trattamento
economico aggiuntivo, c.d. T.E.AG.)
Il personale universitario docente e ricercatore che svolge attività assistenziale integrata è
responsabile dei risultati assistenziali conseguiti, in relazione all’attività svolta, ai programmi
concordati ed alle specifiche funzioni attribuite, ai sensi dell’articolo 5, commi 2 e 3, del d.lgs. n.
517/1999.
7. Attribuzione degli incarichi dirigenziali ex art. 5, c. 4, d. lgs. n. 517/99
Ai docenti di I fascia, ai quali non sia attribuito un incarico di direzione di Struttura Complessa o
Semplice, viene affidato un programma che integri assistenza didattica e ricerca. I programmi
possono essere assegnati anche ai docenti di II fascia. I programmi assegnati al personale
universitario sono equiparabili agli incarichi di alta professionalità previsti dai contratti integrativi
aziendali.
8. Scuole di Specializzazione
La Regione e l’Università, fatta salva la normativa contemplata dal d.lgs 17.8.1999, n. 368
(Attuazione della direttiva 93/16/CEE in materia di libera circolazione dei medici e di reciproco
riconoscimento dei loro diplomi, certificati ed altri titoli e delle direttive 97/50/CE, 98/21/CE,
98/63/CE e 99/46/CE che modificano la direttiva 93/16/CEE), riconoscono che :
- le scuole di specializzazione sono una realtà di vitale importanza per il sistema sanitario regionale
e per l’AOU ;
- il ruolo svolto dagli specializzandi richiede l’acquisizione di una progressiva autonomia
professionale, nei limiti stabiliti dal protocollo d’intesa tra Università e Regione Piemonte e
secondo quanto individuato per ogni singolo Specializzando dal Consiglio della Scuola di
appartenenza.
L’Università e l’AOU individuano le modalità di fruizione da parte degli Specializzandi di servizi
aziendali comuni, ivi inclusa la mensa.
9. Funzioni Integrate
Al fine di agevolare ed accelerare il processo di integrazione dell’AOU sono individuate funzioni
integrate di :
- gestione amministrativa del personale universitario integrato, delle attività didattiche del
personale del SSR e della formazione ed aggiornamento del personale in genere;
- gestione del patrimonio;
70
-
gestione del sistema informativo;
sicurezza e dell’igiene del lavoro;
promozione e valutazione della ricerca ed innovazione.
TITOLO II
10.Partecipazione del personale del SSR alla didattica
L’AOU e l’Università definiscono le modalità ed i termini per la partecipazione del personale del
SSR all’attività didattica pre e post laurea, sulla base dei seguenti criteri:
1. il personale del SSR partecipa all’attività didattica, esercitando docenza, tutorato ed altre
attività formative, nel rispetto dell’ordinamento didattico e dell’organizzazione delle
strutture didattiche dell’Università;
2. i DAI, i Consigli di Corso di Laurea e i Consigli di Scuola di Specializzazione
concordano, nell’ambito delle rispettive competenze, le modalità e le forme di
partecipazione del personale del SSR all’attività didattica nonché la parte del percorso
formativo del medico specializzando da svolgersi presso strutture affidate a dirigenti del
SSR;
L’Università concorda con l’AOU le modalità di utilizzazione del personale del SSR anche ai fini
del riconoscimento, da parte dell’Azienda, dell’impegno professionale.
11. Finanziamento ed aspetti patrimoniali dell’AOU
Al sostegno economico-finanziario delle attività svolte dall’AOU concorrono risorse messe a
disposizione sia dalla Regione, per il tramite del Fondo Sanitario Regionale (FSR), sia
dall’Università.
Gravano sul FSR:
a)
i corrispettivi delle prestazioni prodotte, secondo i parametri di finanziamento
dell’assistenza ospedaliera stabiliti dalla Regione;
b)
i trasferimenti per il finanziamento dei maggiori oneri indotti sulle attività assistenziali
dalla didattica e dalla ricerca, come di seguito meglio specificato;
c)
i finanziamenti per funzioni a rilievo regionale non finanziabili a prestazione;
d)
le assegnazioni finalizzate a programmi o progetti di ricerca biomedica e di innovazione
assistenziale ed organizzativa proposti dall’AOU riconosciuti di interesse comune da Regione ed
Università.
Per le finalità di cui al precedente punto b), in applicazione dell’articolo 7, comma 2, del d.lgs. n.
517/1999, l’AOU è collocata nella fascia dei presìdi generali a più elevata complessità
assistenziale.
In virtù dei maggiori costi indotti sulle attività dalle funzioni di didattica e di ricerca, la Regione si
impegna a corrispondere direttamente all’AOU un’integrazione pari al (5.5%) della valorizzazione
annua dell’attività assistenziale complessiva, una volta che la valorizzazione stessa sia stata
decurtata del risparmio corrispondente alla maggiore spesa del personale che avrebbe dovuto
sostenere l’AOU per produrre la stessa attività in carenza dell’apporto della componente
universitaria.
La Regione e l’Università, sulla base di progetti di attività assistenziale o di ricerche applicate,
possono attribuire all’AOU specifici finanziamenti.
L’AOU può acquisire autonomamente ulteriori risorse per attività espletate in favore di terzi.
Il concorso dell’Università è costituito, invece, dall’apporto del personale docente e ricercatore e
di beni mobili.
I beni mobili di proprietà dell’Università, anche adibiti ad attività assistenziale, vengono concessi
in comodato d’uso all’AOU, fermi restando i relativi titoli di proprietà e diritti reali, ove e fino a
quando essi vengano utilizzati a tale attività e nell’ambito dell’attuale assetto istituzionale
dell’AOU.
Per i beni mobili successivamente acquisiti dall’Università è necessario il preventivo parere
71
dell’AOU ai fini del loro impiego assistenziale.
All’AOU è rimessa la manutenzione ordinaria e straordinaria dei beni mobili concessi in comodato
d’uso e degli immobili.
Gli interventi eseguiti su immobili ove si svolgano esclusivamente attività tipicamente universitarie
di ricerca di base e di didattica e le spese per la loro gestione, sono oggetto di rimborso da parte
dell’Università all’AOU, per quanto da questa sostenute.
12. Compartecipazione dell'Università ai risultati di Gestione
La Regione e l'Università perseguono l'obiettivo di una gestione efficiente dell'Azienda,
partecipando alle procedure di monitoraggio della gestione economico-finanziaria e adottando, per
la parte di rispettiva competenza, misure di contenimento dei costi coerenti con le risultanze del
monitoraggio.
La Regione e l’Università compartecipano ai risultati di gestione dell'AOU. Ferme restando le
modalità di compartecipazione stabilite dall’art. 10 del d.p.c.m. 24 maggio 2001, in caso di risultati
finanziari negativi nella gestione dell’Azienda, la Regione e l’Università concordano appositi piani
di rientro poliennali anche sulla base delle indicazioni e delle proposte formulate dall’organismo
paritetico di indirizzo strategico. I piani di rientro sono valutati nell’ambito del Comitato d’intesa
di cui alle dd.g.r. n. 3-8303 del 3.3.2008 e n. 9-8928 del 9.6.2008.
13. Attività di Ricerca
La Regione e l‘Università concorrono, con propri finanziamenti, all’attuazione di programmi,
definiti in sede di Comitato di Intesa Regione-Università, finalizzati a sviluppare innovazioni
scientifiche, nuove modalità gestionali, organizzative e formative.
La Regione e l‘Università, nell’ambito delle rispettive autonomie e finalità istituzionali,
concorrono alla promozione di programmi di ricerca biomedica, sanitaria, epidemiologica,
organizzativa e di trasferimento tecnologico nelle attività assistenziale del SSR.
In particolare l’ AOU si caratterizza per:
- il contributo diretto che la ricerca di base può dare allo sviluppo di procedure diagnostiche e
terapeutiche innovative;
- il rapido trasferimento applicativo delle acquisizioni sperimentali sviluppate dalla ricerca
traslazionale;
- la sperimentazione continua di tecnologie e modelli diagnostico-terapeutici, linee guida, atti a
migliorare costantemente il rapporto costo/beneficio dell’assistenza.
Nell’ambito dei DAI l’attività di ricerca è svolta sia dal personale universitario che dal personale
ospedaliero.
L’ AOU, al fine di incentivare e promuovere l’attività di ricerca, si avvale dell’istituzione di
un’Unità di Ricerca ed Innovazione in staff alla Direzione Generale, quale già prevista nell’attuale
atto aziendale.
14. Responsabilità civile ed assicurazione
L’AOU è responsabile civilmente per l’attività assistenziale svolta dal personale universitario
integrato, dagli iscritti alle scuole di specializzazione di cui al decreto legislativo 17 agosto 1999, n.
368, dai titolari di contratti di ricerca e dottorandi che interagiscono con attività assistenziali e dai
laureati in medicina e chirurgia che effettuano il tirocinio pre -abilitazione.
A tal fine l’AOU provvede a stipulare apposite ed adeguate polizze di assicurazione, ai sensi e nei
limiti stabiliti dalle vigenti normative sanitarie, per la responsabilità civile derivante da danni a terzi
ricoverati o comunque assistiti anche ambulatorialmente nelle unità operative per fatti dei
soprarichiamati soggetti.
L’Università si farà carico dell’onere assicurativo relativo alla responsabilità civile per danni a terzi
ricoverati o comunque assistiti per fatto derivante dall’attività formativo-didattica della Facoltà di
Medicina , Chirurgia e Scienze della Salute.
72
15. Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
Per quanto riguarda il personale e le figure assimilate ai sensi di legge che a vario titolo operano
all’interno degli immobili e/o loro pertinenze dell’AOU, le funzioni e le responsabilità che il d.lgs.
9 aprile 2008, n. 81 sulla sicurezza assegna al medico competente ed al responsabile della sicurezza
sono ricondotte alle corrispondenti figure dell’AOU.
16. Durata
Il presente Protocollo d’Intesa entra in vigore alla data della stipulazione ed ha la durata di tre
anni prorogabili, per espressa volontà delle parti, sino alla stipulazione del nuovo Protocollo.
Il presente Protocollo d’Intesa potrà essere registrato, in caso d’uso, dalla parte che vi abbia
interesse. Le spese relative alla registrazione saranno a carico dell’amministrazione che la
richiederà.
17. Norme transitorie e finali
Ai sensi della d.g.r. n. 65-7819 del 17 dicembre 2007, entro 180 gg. dalla sottoscrizione del
presente Protocollo, il Direttore Generale dell’AOU trasmette alla Giunta Regionale il nuovo Atto
Aziendale per l’approvazione.
L'Atto Aziendale entra in vigore dopo l'approvazione da parte della Giunta Regionale.
La Regione e l’Università stabiliscono che, in caso di disaccordo in ordine alla interpretazione e/o
variazioni di quanto concordato nel presente Protocollo d’intesa, la questione è demandata al
Comitato di Intesa di cui all’art. 3 della Convenzione Università-Regione (d.g.r. n. 3-8303 del
3.3.2008).
La Regione e l’Università concordano che le disposizioni generali del presente Protocollo si
applichino, per quanto compatibili, alle istituzioni pubbliche e private accreditate che erogano
assistenza, con le quali vengano stipulate convenzioni con l’Università sulla base dei principi
contenuti nel presente Protocollo e nei commi 4 e 5 dell’art. 2 del d.lgs. n. 517/1999, limitatamente
alle strutture organizzative oggetto del rapporto convenzionale.
L'attivazione di rapporti con strutture private accreditate, fatte salve le previsioni di cui all’art. 2,
commi 4 e 5, del d.lgs. n. 517/1999, è soggetta al parere vincolante della Commissione Paritetica e
non potrà comunque comportare, a carico del Servizio Sanitario Regionale, oneri aggiuntivi che non
siano espressamente previsti negli accordi contrattuali o in altri accordi regionali.
Gli Enti coinvolti nell’applicazione del presente Protocollo si impegnano ad adeguare le loro
disposizioni organizzative e/o regolamentari ai contenuti del Protocollo stesso.
I principi contenuti nel presente Protocollo, ove compatibili, verranno recepiti nei Protocolli relativi
alle Scuole di Specializzazione ed ai Corsi di Laurea sanitaria.
TORINO, lì
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
Prof.ssa Mercedes Bresso
IL RETTORE DELL’UNIVERSITA’ DEL PIEMONTE ORIENTALE “A.AVOGADRO”
Prof. Paolo Garbarino
*******************
73
8.2 Richiesta di nulla osta per incarichi successivi al primo a.a 2008- 2009. Affidamento
dell’insegnamento di “Droga e Società: un’introduzione” (4h) per il Master di Criminologia
critica e sicurezza sociale presso l’Università degli Studi di Padova, conferito al Dott. Daniele
SCARSCELLI
9/2009/8.2
U.O. Personale Docente/Ricercatore e Procedure di reclutamento
Al Presidente del SENATO ACCADEMICO
Incarico successivo al primo – Richiesta di nulla osta per svolgere, nell’a.a. 2008/2009,
l’affidamento dell’insegnamento di “Droga e Società” (4 h) per il Master di Criminologia critica,
prevenzione e sicurezza sociale presso l‘Università degli Studi di Padova conferito al Dott. Daniele
SCARSCELLI, Ricercatore Confermato presso la Facoltà di Scienze Politiche.
Il Consiglio della Facoltà di Scienze Politiche, nella seduta del 18.09.2009 ha espresso
parere favorevole. Si unisce copia della relativa deliberazione trasmessa con nota prot. n.1194 del
22.10.2009
Ai sensi dell'art. 9 della Legge 18/03/1958 n° 311, si chiede che codesto Collegio esprima il
proprio parere in merito.
OMISSIS
IL SENATO ACCADEMICO
VISTO il T.U. delle Disposizioni di legge sull'istruzione superiore, approvato con R.D.
31.08.1933, n° 1592, e successive integrazioni e modificazioni;
VISTO l'art. 9 della Legge 18.03.1958, n° 311;
VISTA la Legge 09.05.1989, n° 168;
VISTE le deliberazioni 2/1998/5-13 e 3/1998/8-2 del Senato Accademico dell'Università degli
Studi del Piemonte Orientale;
VISTO l'art. 53 del D. Lgs. 30.03.2001, n° 165;
VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro”, come
modificato con D.R. n. 317 del 22.07.2008;
VISTO il D.R. Rep. n. 258-2006 del 29.05.2006 con il quale è stato emanato il Regolamento
per il rilascio dell’autorizzazione al conferimento di incarichi retribuiti esterni al Personale
Docente e Ricercatore;
VISTA la delibera del Consiglio della Facoltà di Scienze Politiche del 18.09.2009
con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità
DELIBERA
di esprimere parere favorevole allo svolgimento, da parte del Dott. Daniele SCARSCELLI,
Ricercatore Confermato presso la Facoltà di Scienze Politiche, dell’insegnamento di “Droga e
Società: un’introduzione” per il Master di Criminologia critica, prevenzione e sicurezza sociale
(4h) presso l‘Università degli Studi di Padova, per l’a.a. 2008/2009.
74
*******************
8.3 Attivazione di procedure per la copertura di posti di ricercatore con contratto a tempo
determinato
9/2009/8.3
U.O. Personale Docente/Ricercatore e Procedure di reclutamento
OMISSIS
*******************
9. Questioni relative agli studenti
9.1 Abbreviazioni di corso studenti stranieri – Facoltà di Medicina e Chirurgia
9/2009/9.1
Erasmus e Studenti Stranieri
OGGETTO: Riconoscimento titolo estero – Abbreviazione di corso di: Prykhodko Tetiana,
Dominich Alexander e Shemet Tetyana – Facoltà di Medicina e Chirurgia
AL PRESIDENTE DEL SENATO ACCADEMICO
In relazione alle domande di iscrizione con abbreviazione di corso di Prykhodko Tetiana,
Dominich Alexander e Shemet Tetyana per l’anno accademico 2009/2010, al corso di Laurea
specialistica a ciclo unico in Medicina e Chirurgia, Classe 46/S - già oggetto, in data 17 novembre
2009 di deliberazione del Consiglio della Facoltà di Medicina e Chirurgia ed in data 1° dicembre
2009 del verbale della Commissione Esaminatrice della prova di conoscenza della lingua italiana
per studenti stranieri per il corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia, si chiede a Codesto
Spettabile Senato Accademico di prendere in considerazione l’approvazione dell’allegata proposta
di delibera.
OMISSIS
IL SENATO ACCADEMICO
VISTO
VISTA
VISTO
VISTI
VISTO
VISTO
VISTA
VISTO
75
il Regolamento sugli Studenti, di cui al R.D. 1269 del 4 giugno 1938;
la Legge 19 ottobre 1999 n. 370;
l’art. 6, comma 6, del D.M. 509 del 3 novembre 1999, disciplinante i requisiti
di ammissione ai corsi di studio e successive modifiche ed integrazioni;
i DD.MM. 4 agosto 2000, 28 novembre 2000 e 2 aprile 2001 concernenti le
lauree, le lauree specialistiche e le lauree sanitarie;
lo Statuto dell’Università approvato con Decreto Rettorale n. 539 del 12
dicembre 2001;
il Regolamento Didattico di Ateneo adottato con Decreto Rettorale n. 1 del 12
ottobre 1999 e successive modificazioni;
la delibera del Consiglio di Facoltà di Medicina e Chirurgia del 17 novembre
2009;
il verbale della Commissione Esaminatrice della prova di conoscenza della
lingua italiana per studenti stranieri per il corso di Laurea Magistrale in
Medicina e Chirurgia del 1° dicembre 2009;
VISTA
VALUTATI
la nota M.I.U.R. del 16 maggio 2008 n. 1291 inerente le disposizioni relative
alla immatricolazione dei cittadini stranieri a corsi di studio universitari –
Disposizioni valide per il triennio 2008-2011;
i titoli in loro possesso in base alla normativa vigente per l’iscrizione con
abbreviazione del percorso formativo ad un Corso di Studi presso un Ateneo
italiano
con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità
DELIBERA
1.
La Sig.ra Prykhodko Tetiana, di nazionalità russa, in possesso di Laurea in Medicina e
Chirurgia, è ammessa, senza obbligo di frequenza, direttamente al VI Anno del Corso di
Laurea Specialistica a Ciclo Unico in Medicina e Chirurgia (classe 46/S) per l’Anno
Accademico 2009-2010, con obbligo di sostenere i seguenti esami di profitto:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
2.
Idoneità di Lingua italiana
Clinica Medica
Clinica Chirurgica
Pediatria Generale e Specialistica
Ostetricia e Ginecologia
Emergenze Medico Chirurgiche
Sanità pubblica - Medicina del Lavoro ed EBM
Medicina Legale
Tesi di Laurea
Il Sig. Dominich Alexander, di nazionalità russa, in possesso di Laurea in
Medicina e Chirurgia, è ammesso, senza obbligo di frequenza, direttamente al
VI Anno del Corso di Laurea Specialistica a Ciclo Unico in Medicina e
Chirurgia (classe 46/S) per l’Anno Accademico 2009-2010, con obbligo di
sostenere i seguenti esami di profitto:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
3.
La Sig.ra Shemet Tetyana, di nazionalità ucraina, in possesso di Laurea in
Medicina e Chirurgia, è ammessa, senza obbligo di frequenza, direttamente al
VI Anno del Corso di Laurea Specialistica a Ciclo Unico in Medicina e
Chirurgia (classe 46/S) per l’Anno Accademico 2009-2010, con obbligo di
sostenere i seguenti esami di profitto:
•
•
76
Idoneità di Lingua italiana
Clinica Medica
Clinica Chirurgica
Pediatria Generale e Specialistica
Ostetricia e Ginecologia
Emergenze Medico Chirurgiche
Sanità pubblica - Medicina del Lavoro ed EBM
Medicina Legale
Tesi di Laurea
Idoneità di Lingua italiana
Clinica Medica
•
•
•
•
•
•
•
Clinica Chirurgica
Pediatria Generale e Specialistica
Ostetricia e Ginecologia
Emergenze Medico Chirurgiche
Sanità pubblica - Medicina del Lavoro ed EBM
Medicina Legale
Tesi di Laurea
*******************
9.1 bis Riconoscimento titolo estero/studi universitari compiuti all’estero – Abbreviazione di
corso di: CELCIMA DEDEJ Adriana, RAMLI Naoual, SHAQUIRI Albert e DAS
Christopher – Facoltà di Scienze M.F.N
Erasmus e Studenti Stranieri
AL PRESIDENTE DEL SENATO ACCADEMICO
In relazione alle domande di iscrizione con abbreviazione di corso CELCIMA DEDEJ
Adriana, al corso di Laurea in Matematica e Applicazioni per l’anno accademico 2009/2010,
RAMLI Naoual, al corso di Laurea in Scienza dei Materiali, per l’anno accademico 2009/2010, di
SHAQUIRI Albert al corso di Laurea di Laurea in Informatica per l’anno accademico 2007/2008
(ora per allora) e DAS Christopher al corso di Laurea in Specialistica in Studio e Gestione degli
Ambienti Naturali e Antropizzati, per l’anno accademico 2008/2009 (ora per allora) - già oggetto, in
data 24 novembre 2009, di deliberazione del Consiglio della Facoltà di Scienze Matematiche
Fisiche e Naturali, si chiede a Codesto Spettabile Senato Accademico di prendere in considerazione
l’approvazione dell’allegata proposta di delibera.
OMISSIS
IL SENATO ACCADEMICO
VISTO
VISTA
VISTO
VISTI
VISTO
VISTO
VISTA
VISTE
VALUTATI
il Regolamento sugli Studenti, di cui al R.D. 1269 del 4 giugno 1938;
la Legge 19 ottobre 1999 n. 370;
l’art. 6, comma 6, del D.M. 509 del 3 novembre 1999, disciplinante i requisiti
di ammissione ai corsi di studio e successive modifiche ed integrazioni;
i DD.MM. 4 agosto 2000, 28 novembre 2000 e 2 aprile 2001 concernenti le
lauree, le lauree specialistiche e le lauree sanitarie;
lo Statuto dell’Università approvato con Decreto Rettorale n. 539 del 12
dicembre 2001;
il Regolamento Didattico di Ateneo adottato con Decreto Rettorale n. 1 del 12
ottobre 1999 e successive modificazioni;
la delibera del Consiglio di Facoltà di Scienze M.F.N. del 24 novembre 2009;
le disposizioni relative alla immatricolazione dei cittadini stranieri a corsi di
studio universitari – rispettivamente Disposizioni valide per il triennio 20052007 e Disposizioni valide per il triennio 2008-2011, queste ultime trasmesse
con la nota M.I.U.R. del 16 maggio 2008 n. 1291 inerente;
i titoli e la documentazione presentata, in base alla normativa vigente, dai
Signori CELCIMA DEDEJ Adriana, RAMLI Naoual, SHAQUIRI Albert e
DAS Christopher
con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità
77
DELIBERA
1. La Sig.ra CELCIMA DEDEJ Adriana, di nazionalità albanese, in possesso di Laurea della
Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dell’Università “Aleksander Xhuvani” - Elbasan
(Albania), indirizzo Matematica - Fisica, è ammessa, senza obbligo di frequenza, direttamente al III
Anno del Corso di Laurea in Scienza Matematica e Applicazioni (32 - CLASSE DELLE LAUREE
IN SCIENZE MATEMATICHE) per l’Anno Accademico 2009-2010, con obbligo di sostenere i
seguenti esami di profitto:
•
•
•
Calcolo Numerico I
Didattica della Matematica
Matematiche Complementari (insegnamento per il quale è dispensata la
frequenza)
Dovrà inoltre sostenere la prova integrativa per gli insegnamenti di Calcolo delle
Probabilità 1 e Calcolo delle Probabilità 2 e svolgere, con le modalità previste dal
regolamento del corso di laurea, le “Altre Attività Formative” e la “Prova Finale”.
2. La Sig.ra RAMLI Naoual, di nazionalità marocchina, in possesso di Laurea in Scienze FisicheIndirizzo: Chimica dell’Università “Abdelmalek Essadi” – Tetouan (Marocco), è ammessa,
direttamente al III Anno del Corso di Laurea in Scienza dei Materiali (25 - CLASSE DELLE
LAUREE IN SCIENZE E TECNOLOGIE FISICHE) per l’Anno Accademico 2009-2010, con
obbligo di sostenere i seguenti esami di profitto:
•
•
•
•
•
Chimica dei Materiali I
Chimica dei Materiali II
Laboratorio di Chimica dei Materiali I
Laboratorio di Fisica dei Materiali II
Certificazione di Qualità
Dovrà inoltre sostenere la prova integrativa per gli insegnamenti di Laboratorio di
Calcolo Numerico, Metodi di misura e Analisi Dati e Laboratorio di Informatica e
svolgere l’attività di tirocinio prevista per il III anno.
3. Il Sig. SHAQIRI Albert, di nazionalità slovena, immatricolato per l’a.a. 2003/04 e iscritto per
l’ultima volta nell’a.a. 2005/06 al corso di INFORMATICA della Facoltà di INFORMATICA
dell’Università di LJUBLJANA, è ammesso, direttamente al II Anno del Corso di Laurea in
Informatica (26 - CLASSE DELLE LAUREE IN SCIENZE E TECNOLOGIE INFORMATICHE)
per l’Anno Accademico 2007-2008 (ora per allora), con obbligo di sostenere i seguenti esami di
profitto:
•
•
•
•
•
•
•
78
Sistemi Operativi II
Sistemi Operativi e Laboratorio (Integrato)
Algoritmi e Strutture Dati I
Laboratorio di Informatica: Reti di Calcolatori
Sistemi di Elaborazione: Reti di Calcolatori
Programmazione: Servizi Web
Fisica
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Sistemi di Elaborazione: Reti di Calcolatori II
Ingegneria del Software: Programmazione ad Oggetti
Ingegneria del Software I
Basi di Dati e Sistemi Informativi II
Linguaggi di Programmazione: Traduttori I
Calcolo delle Probabilità
Basi di Dati e Sistemi Informativi:Basi di Dati e Applicazioni per il Web
Economia dell’Informazione
Sistemi di Elaborazione: Sicurezza
Intelligenza Artificiale
Algoritmi e Strutture Dati (Integrato)
Stage
Prova Finale
Con il riconoscimento degli esami: Inglese; Analisi Matematica I, Algebra, Programmazione e
Laboratorio (integrato); Architettura degli Elaboratori I; Geometria; Architettura degli
Elaboratori (integrato); Basi di Dati e Sistemi Informativi: Fondamenti; Basi di Dati e Sistemi
Informativi: Sperimentazioni; Complementi di Analisi Matematica; Complementi di Algebra;
Logica Matematica e Programmazione II.
4. Il Sig. DAS Christopher, di nazionalità Bangladese, in possesso di Bachelor of Science della
Facoltà di Scienze Forestali dell’Università di Chittagong (Bangladesh), è ammesso, direttamente al
I Anno del Corso di Laurea Specialistica in Studio e Gestione degli Ambienti Naturali e
Antropizzati (82/S - CLASSE DELLE LAUREE SPECIALISTICHE IN SCIENZE E
TECNOLOGIE PER L'AMBIENTE E IL TERRITORIO) per l’Anno Accademico 2008-2009 (ora
per allora), ritenendo il percorso formativo svolto e i programmi dei singoli esami sostenuti
all’estero idonei a soddisfare i requisiti per l’accesso al corso di Laurea Specialistica (in base alla
trasposizione degli insegnamenti sui Settori Scientifico Disciplinari come da Verbale della
Commissione Didattica).
*******************
9.2 Istituzione della I edizione del corso di Master Universitario Interfacoltà di I livello, di
durata annuale, in “Management per la valorizzazione e la promozione di prodotti agroalimentari e salutistici”, presso la Facoltà di Economia e la Facoltà di Farmacia, per l’a.a.
2009/2010
9/2009/9.2
Progetti per la Didattica
AL PRESIDENTE DEL SENATO ACCADEMICO
Si chiede di sottoporre all’attenzione del Senato Accademico la proposta di istituzione, per
l’anno accademico 2009/2010, della I edizione del corso di Master Universitario Interfacoltà di I
livello, di durata annuale, in “Management per la valorizzazione e la promozione di prodotti agroalimentari e salutistici”, tra la Facoltà di Economia e la Facoltà di Farmacia.
Il corso si prefigge di impartire a livello inter-disciplinare tutte le competenze necessarie per
l’analisi dei mercati e delle filiere agro-alimentari, la gestione della valorizzazione dei prodotti
agro-alimentari e dei prodotti per l’alimentazione particolare. Il Master fornisce altresì le metodiche
più aggiornate per gestire la valutazione della sicurezza e della qualità alimentare, nonché il design
di prodotti innovativi a valenza salutistica (alimenti “funzionali”), anche in relazione alla
valutazione del costo di produzione ed alla valorizzazione dei prodotti tipici ed a Denominazione.
79
OMISSIS
IL SENATO ACCADEMICO
VISTO
VISTI
VISTO
VISTO
VISTA
VISTO
VISTA
VISTA
VISTA
CONSIDERATO
VERIFICATO
l’art. 1, comma 15, della L. 14 gennaio 1999 n. 4;
gli artt. 3, comma 8, e 7, comma 4, del D.M. 22 ottobre 2004, n. 270,
Regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli Atenei;
il Regolamento Didattico di Ateneo;
l’art. 33 dello Statuto dell’Università;
la delibera del Senato Accademico n. 11/2002/2 del 26/11/2002 che sancisce
il principio in forza del quale tutte le attività didattiche post-lauream devono
essere organizzate con la copertura totale delle spese;
il Regolamento di Ateneo per la realizzazione dei Corsi di Master di I e II
livello, emanato con Decreto Rettorale n. 198 del 06/04/2006;
la delibera del Consiglio della Facoltà di Farmacia n. 4.1 del 19/11/2009,
Prot. n. 865 del 26/11/2009, con la richiesta di istituzione del corso in
oggetto;
la delibera del Consiglio della Facoltà di Economia n. 11/2009/A.7.4 del
19/11/2009, Prot. n. 2004 del 27/11/2009, con la richiesta di istituzione del
corso in oggetto;
la comunicazione della Facoltà di Farmacia del 30/11/2009;
il valore del progetto formativo;
che la realizzazione del corso non comporta alcun onere a carico del bilancio
di Ateneo
con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità
DELIBERA
1. E’ istituita la I edizione del corso di Master Universitario Interfacoltà di I livello, di durata
annuale, in “Management per la valorizzazione e la promozione di prodotti agro-alimentari e
salutistici”, tra la Facoltà di Economia e la Facoltà di Farmacia, per l’a.a. 2009/2010,
mediante l’approvazione del seguente ordinamento didattico.
MASTER UNIVERSITARIO DI I LIVELLO IN MANAGEMENT PER LA
VALORIZZAZIONE E LA PROMOZIONE DI PRODOTTI AGRO-ALIMENTARI E
SALUTISTICI
Tipologia, durata e denominazione del corso
Si propone l’istituzione, per l’A.A. 2009/2010, della prima edizione del Master Interfacoltà
di I livello di durata annuale in Management per la valorizzazione e la promozione di prodotti agroalimentari e salutistici, tra la Facoltà di Economia e la Facoltà di Farmacia dell’Università degli
Studi del Piemonte Orientale.
La Facoltà di Economia si occuperà delle pratiche amministrative, compresa la gestione della
carriera degli studenti.
Requisiti di ammissione al Master
Al Master possono accedere:
80
-
i laureati secondo gli ordinamenti didattici anteriori ad DM 509/1999 (vecchio
ordinamento), ovvero di un titolo equipollente conseguito all’estero;
i laureati in possesso di laurea triennale o specialistica/magistrale di tutte le classi.
Obiettivi formativi e profilo professionale
L’evoluzione storica delle economie occidentali e, di recente, la crisi che ha investito il sistema
economico mondiale stanno determinando un sensibile cambiamento nelle dinamiche di sviluppo
delle diverse realtà produttive. In particolare, nell’attuale scenario economico italiano è possibile
osservare che il settore manifatturiero, da sempre considerato l’asse portante del tessuto
imprenditoriale nazionale, dovrà in futuro essere affiancato da nuove ed innovative attività
produttive che consentano di accrescere la competitività del nostro paese a livello internazionale.
Benché anche i settori dell’agroindustria e l’agroalimentare condividano alcune difficoltà generali,
negli ultimi anni essi mostrano una notevole vivacità di iniziative, che, attraverso la valorizzazione
delle produzioni nostrane, stanno di fatto promuovendo i nostri territori e i loro prodotti tipici a
livello interno ed internazionale. Per sostenere e rafforzare questa tendenza è necessario disporre di
competenze capaci di cogliere, o meglio anticipare, i cambiamenti in atto, ma soprattutto
individuare e gestire, sia sotto il profilo tecnico, sia sotto il profilo organizzativo, le opportunità che
si manifestano.
In questa logica il Master in Management per la Valorizzazione e la Promozione di Prodotti
Agroalimentari e Salutistici si propone di formare figure professionali in grado di cogliere le
potenzialità di sviluppo del settore agroalimentare, reinterpretando la gestione delle imprese del
settore in un’ottica strategica e in sinergia con le opportunità offerte dal territorio.
La gestione del prodotto alimentare tipico, spesso considerato un valore per il sistema produttivo
agro-alimentare Nazionale, richiede specifiche competenze, sia sul piano economico-gestionale, sia
su quello chimico-nutrizionale e salutistico, in particolare in quelle situazioni (Piccole Medie
Imprese e Piccole Imprese) che ben rappresentano a livello locale la produzione di prodotti tipici di
nicchia. I manager di questa tipologia d’Azienda, pur potendo contare su consulenze esterne alla
gestione della stessa, spesso devono venire a confronto con la necessità di operare scelte tattiche
funzionali alla tutela, valorizzazione e innovazione del prodotto, non avendone la preparazione
specifica. Allo stesso modo, la figura di “Consulente Aziendale” in questo settore specifico, deve
prevedere sempre più una preparazione inter-disciplinare, in grado di coprire i diversi fabbisogni
delle Aziende, nelle tematiche esposte.
La capacità di valorizzare un prodotto passa oggi necessariamente dal concetto di “qualità totale”,
che non può prescindere da una serie di competenze legate alla sicurezza di filiera, considerando il
processo di gestione della qualità sia nella direzione “from farm to fork” che quella “from fork to
farm”, come suggerito negli ultimi anni dalle politiche dell’Unione Europea.
La necessità di gestire i cosiddetti “claims nutrizionali”, la compilazione delle etichette nutrizionali
nonché le valutazioni salutistiche, porta a considerare sempre più importante la formazione del
Manager Aziendale in questo senso. La necessità di gestire e comprendere data-base disponibili on
line sul web, così come le valutazioni pubbliche riferite dall’Autorità Scientifica Europea per la
Sicurezza Alimentare (EFSA), richiedono all’esperto di economia una miglior preparazione di tipo
tecnico-scientifica, ed al tecnico chimico-alimentare di meglio comprendere le tematiche
economico-gestionali.
La valorizzazione del prodotto agro-alimentare (sia esso tipico o a denominazione) richiede quindi
oggi una visione globale e inter-disciplinare, non presente sul mercato dell’offerta, si a livello
Manageriale che del mercato delle Consulenze Aziendali.
Il Master si prefigge di impartire a livello inter-disciplinare tutte le competenze necessarie per
l’analisi dei mercati e delle filiere agro-alimentari, la gestione della valorizzazione dei prodotti
agro-alimentari e dei prodotti per l’alimentazione particolare. Il Master fornisce altresì le metodiche
più aggiornate per gestire la valutazione della sicurezza e della qualità alimentare, nonché il design
81
di prodotti innovativi a valenza salutistica (alimenti “funzionali”), anche in relazione alla
valutazione del costo di produzione ed alla valorizzazione dei prodotti tipici ed a Denominazione.
Con questo presupposto, le figure che possono essere considerate il “prodotto” finale del Master
sono da ricondursi a quei profili professionali che sono riconducibili a:
• Imprenditore agricolo ed agroalimentare
• Manager di imprese agro-alimentari, del comparto dietetico alimentare e dei prodotti della
salute
• Manager nella commercializzazione e valorizzazione di prodotti tipici agroalimentari
• Esperto nell’analisi di mercato per le produzioni agro-alimentari
• Esperto delle filiere produttive agro-alimentari
Consulente per imprese agricole e agroalimentari e per enti, istituzioni e associazioni che si
occupano di promozione e valorizzazione del territorio e delle sue specificità
Piano didattico
Il Master si sviluppa su n° 21 insegnamenti.
Al fine di creare una professionalità completa si è articolato il percorso didattico su tre macro-aree:
1. Economico – gestionale, finalizzata all’acquisizione di competenze economico-legislative,
gestionali, organizzative, amministrative e commerciali;
2. Tecnico – scientifica, in particolare finalizzata alla comprensione dei modelli di qualità,
sicurezza ed innovazione relativi al comparto agro-alimentare, a quello dei prodotti tipici e a
denominazione nonché alla produzione di alimenti per l’alimentazione particolare (prodotti
dietetici, integratori alimentari)
3. Traversale, volta a far acquisire un buon livello di competenze linguistiche, informatiche, di
comunicazione e di imprenditorialità.
L’attività didattica è di tipo modulare e così strutturata:
Area 1: Economico – Economia e politica agricola comunitaria e
internazionale
gestionale
Legislazione agricola nazionale e
comunitaria
Strategie di sviluppo nel settore
agroalimentare
Marketing dei prodotti agroalimentari
Economia e gestione delle aziende
agroalimentari
Elementi di contabilità e fiscalità delle
aziende agroalimentari
Elementi di programmazione e controllo
delle aziende agroalimentari
Merceologia
Totale crediti area economico-gestionale
Area 2: Tecnico –
Prodotti Alimentari (chimica, tecnologia,
normativa)
scientifica
Prodotti per alimentazione particolare e
salutistici
(chimica, tecnologia e normativa)
Alimenti funzionali, Novel Foods,
82
CFU
Didattica
Studio
Individuale
SECS-P/02
3
36
39
IUS/03
3
36
39
SECS-P/07
3
36
39
SECS-P/08
3
36
39
SECS-P/08
5
60
65
SECS-P/07
3
36
39
SECS-P/07
3
36
39
SECS-P/13
2
25
24
300
26
325
CHIM/10
6
72
78
CHIM/10
3
36
39
CHIM/10
2
24
26
etichettatura e gestione dei claims
Additivi e contaminanti degli alimenti
Prodotti agroalimentari tipici e a
denominazione
Qualità e certificazione di prodotto con
elementi di analisi
Totale crediti area tecnico-scientifica
Area 3: Trasversale Lingua inglese
Gestione informatica
Tecniche di comunicazione
Tecniche di imprenditorialità
Totale crediti area trasversale
Totale ore e crediti didattica
CHIM/10
4
48
52
CHIM/10
3
36
39
CHIM/10
2
24
26
20
2
2
1
2
7
52
240
24
24
12
24
84
624
260
26
26
13
26
91
676
L-LIN/12
SECS-P/07
SECS-P/08
SECS-P/07
CFU NUMERO DI ORE
APPRENDIMENTO PRATICO
Stage
STUDIO INDIVIDUALE
PROVA FINALE
TOTALE COMPLESSIVO
12
CFU
CFU
6
CFU
70
300
NUMERO DI ORE
676
NUMERO DI ORE
150
NUMERO DI ORE
1750
Modalità di svolgimento delle attività didattiche
Le ore di lezione comprendono le seguenti attività: lezione frontale, lezione interattiva,
problem-solving, casi aziendali, lavoro di gruppo, testimonianze aziendali, visite aziendali,
role playing.
Le ore di laboratorio comprendono le seguenti attività: lezione interattiva in aula informatica
e laboratori scientifici.
Le ore di stage e/o tirocinio sono rivolte alla conoscenza diretta e pratica del lavoro
svolto nelle diverse aree aziendali. In tale contesto vengono esaminate le problematiche che
quotidianamente incontrano i manager del comparto agroalimentare.
Modalità di attestazione della frequenza
Ogni partecipante al corso di Master dovrà seguire almeno il 75% delle ore previste
per le lezioni e per lo stage. L’attestazione delle presenze avverrà tramite apposito registro
delle presenze.
83
Numero massimo di studenti e modalità di selezione dei partecipanti
Il numero massimo di studenti che potrà prendere iscrizione al corso è fissato in 18
unità.
Il processo di selezione prevede la valutazione del Curriculum Vitae, dei titoli e di un
colloquio individuale teso a dimostrare la motivazione del candidato.
I membri della Commissione selezionatrice dovranno essere componenti del Consiglio
di Corso di Master.
Il processo di selezione resta comunque sotto la supervisione del Preside della Facoltà
di Economia o suo delegato e del Direttore del Master presso la Facoltà di Economia di
Novara.
Verifiche intermedie del profitto
Gli accertamenti in itinere saranno basati su test scritti su singoli insegnamenti o gruppi di
materie affini con un punteggio espresso in trentesimi. La registrazione degli insegnamenti sarà
effettuata accorpando i risultati secondo i diversi settori scientifico-disciplinari, tramite la media dei
punteggi pesata in base ai crediti dei singoli insegnamenti.
Al candidato che non dovesse superare le prove intermedie, comunque non più di 4, verrà
data una sola possibilità di ripetere le prove. Qualora il candidato non superasse le prove non verrà
ammesso alla prova finale.
Contenuti, caratteristiche ed eventuale numero di crediti della prova finale
Al termine del percorso formativo il candidato sarà sottoposto ad una prova finale
consistente nella elaborazione e presentazione della propria tesi al tutor universitario (un professore
del master) e al tutor aziendale. La tesi avrà come oggetto la predisposizione di un progetto
elaborato durante lo stage aziendale e la relativa valutazione.
Titolo di studio rilasciato
Al candidato che abbia rispettato l’obbligo di frequenza, superato le prove intermedie e la prova
finale, verrà rilasciato il titolo di Master universitario di I livello in Management per la
valorizzazione e la promozione di prodotti agro-alimentari e salutistici a firma del Rettore, con
votazione espressa in 110 decimi.
*******************
9.3 Istituzione della IV edizione del corso di Master Universitario di I livello, di durata
annuale, in “Cure Palliative”, presso la Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute,
per l’a.a. 2009/2010
9/2009/9.3
Progetti per la Didattica
AL PRESIDENTE DEL SENATO ACCADEMICO
Si chiede di sottoporre all’attenzione del Senato Accademico la proposta di istituzione,
presso la Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute, della IV edizione del corso di
Master di I livello in “Cure Palliative”.
84
Il Master si propone di formare in modo specifico il personale destinato ad operare in ambito di
cure palliative nei differenti livelli di assistenza e gestione dei servizi, in risposta alla necessità di
qualificare operatori in una disciplina emergente, ancora orfana di un adeguato riconoscimento
istituzionale dal punto di vista della formazione specialistica.
La profonda eterogenicità delle figure professionali che compongono il team di Cure Palliative,
rende necessaria la differenziazione del corso in più percorsi (indirizzo medico, indirizzo per le
professioni sanitarie, indirizzo psico-sociale ed etico) al fine di garantire a tutti gli operatori
impegnati nell’assistenza in Cure Palliative la possibilità di acquisire una maggiore specificità
professionale, con il fine ultimo di implementare la qualità del servizio offerto al paziente.
OMISSIS
IL SENATO ACCADEMICO
VISTO
VISTI
VISTO
VISTO
VISTA
VISTO
VISTA
CONSIDERATO
VERIFICATO
l’art. 1, comma 15, della L. 14 gennaio 1999 n. 4;
gli artt. 3, comma 9, e 7, comma 4, del D.M. 22 ottobre 2004, n. 270,
Regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli Atenei;
il Regolamento Didattico di Ateneo;
l’art. 33 dello Statuto dell’Università;
la delibera del Senato Accademico n. 11/2002/2 del 26/11/2002 che sancisce
il principio in forza del quale tutte le attività didattiche post-lauream devono
essere organizzate con la copertura totale delle spese;
il Regolamento di Ateneo per la realizzazione dei Corsi di Master di I e II
livello emanato con Decreto Rettorale n. 198 del 06/04/2006;
la delibera del Consiglio della Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della
Salute del 17 novembre 2009, assunta a Prot. n. 24019, concernente la
proposta di istituzione della IV edizione del Corso di Master di I livello, di
durata annuale, in “Cure Palliative”;
il successo ottenuto dalle precedenti edizioni del progetto formativo
comunque denominato;
che la realizzazione di tale corso non comporta alcun onere a carico del
bilancio di Ateneo
con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità
DELIBERA
1)
E’ istituita presso la Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute, per l’a.a.
2009/2010, la IV edizione del corso di Master di I livello, di durata annuale, in “Cure
Palliative”, mediante l’ordinamento didattico di seguito riportato:
Corso di Master Universitario di I livello
In
“Cure Palliative”
(a.a. 2009/2010 – IV edizione)
Tipologia, durata e denominazione del corso
Si propone l’istituzione della IV edizione del Master Universitario di I livello in Cure Palliative
presso la Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute dell’Università degli Studi del
Piemonte Orientale, con durata annuale (anno accademico 2009/2010).
85
Il Master è articolato in 3 indirizzi:
1. medico, rivolto a Laureati in Medicina e Chirurgia, finalizzato a fornire gli elementi di base
in materia di cure palliative e le nozioni cliniche specialistiche della disciplina;
2. per le professioni sanitarie, rivolto a Laureati in Scienze Infermieristiche, Ostetricia,
Fisioterapia (o titolo equipollente) finalizzato a fornire gli elementi di base in materia di
cure palliative, elementi clinici generali della disciplina e gli elementi specialistici di clinica
infermieristica palliativa e riabilitazione in cure palliative;
3. psico-sociale ed etico, rivolto a Psicologi, Assistenti Sociali, Educatori Professionali,
Laureati nelle aree “Scienze Storiche, Filosofiche, Pedagogiche e Psicologiche”, “Scienze
Giuridiche”, “Scienze Politiche e Sociali”, finalizzato a fornire gli elementi di base in
materia di cure palliative, elementi di psicologia clinica di pertinenza della disciplina e le
implicazioni sociali ed etiche delle cure palliative.
Requisiti di ammissione al master
Possono presentare domanda di ammissione al Master coloro che abbiano conseguito la laurea (o
titolo equipollente) nelle aree di cui al precedente articolo.
Non è ammessa la contemporanea iscrizione al Master e alle Scuole di Specializzazione o ad altri
Corsi di studio universitari o di altra Scuola.
Obiettivi formativi e potenziali sbocchi professionali
Il Master si propone di formare in modo specifico il personale destinato ad operare in ambito di
cure palliative nei differenti livelli di assistenza e gestione dei servizi, in risposta alla necessità di
qualificare operatori in una disciplina emergente, ancora orfana di un adeguato riconoscimento
istituzionale dal punto di vista della formazione specialistica.
Sbocchi occupazionali
Aziende Sanitarie sia del settore pubblico che privato, Hospice, collaborazioni con Enti e Strutture
no-profit, libera professione.
Piano didattico
Il Master è unico ma articolato in tre Indirizzi: ogni Indirizzo comprende l’Area Comune degli
insegnamenti e insegnamenti specialistici differenti per ciascun indirizzo.
Nello specifico:
9 l’indirizzo medico si compone degli insegnamenti di area comune + area clinica
assistenziale + area specialistica medica
9 l’indirizzo per le professioni sanitarie si compone degli insegnamenti di area comune + area
clinica assistenziale + area specialistica per le professioni sanitarie
9 l’indirizzo psico-sociale ed etico si compone degli insegnamenti di area comune + area psico
sociale ed etica.
86
L’articolazione degli insegnamenti è la seguente:
INSEGNAMENTO
SSD
CFU
STRUTTURA DEL CREDITO
Ore attività Ore attività Ore studio
didattica
e-learning
individuale
ORE
TOTALI
24
136
165
299
600
1
4
12
9
25
4
24
24
52
100
1
8
8
9
25
4
22
27
51
100
8
44
50
106
200
M/FIL01
2
12
16
22
50
SPS/07
4
22
28
50
100
SSD
CFU
AREA COMUNE
Fondamenti normativi e
giuridici
Fondamenti clinici in cure
Palliative
Elementi di clinica
palliativa:
Cure palliative e discipline
non oncologiche
SEMINARIO
Fondamenti di
organizzazione dei servizi
Elementi di psicologia
clinica applicata alle cure
palliative, “corso
residenziale psicologia
clinica applicata”
Fondamenti di Etica, “Etica
e Cure Palliative
SEMINARIO”
Fondamenti di Sociologia,
“Dimensione socioassistenziale
dell’assistenza in Cure
Palliative, SEMINARIO”
MED/43
MED/06
MED/26
MED/42
M-PSI/01
INSEGNAMENTO
AREA CLINICA
ASSISTENZIALE
(per gli indirizzi “Medico” e
“Professioni Sanitarie”)
ELEMENTI di CLINICA
PALLIATIVA
Cure palliative nella patologia
oncologica
Terapia del dolore in cure
palliative
Cure palliative nella patologia
neurologica
Nursing e Caring del paziente in
Cure Palliative
Gestione sintomatica in Cure
Palliative
87
STRUTTURA DEL CREDITO
Ore attività
Ore attività
didattica
e-learning
Ore studio
individuale
ORE
TOTALI
11
64
60
151
275
MED/06
4
24
20
56
100
MED/41
2
15
15
20
50
MED/26
1
5
5
15
25
MED/49
3
15
15
45
75
MED/09
1
5
5
15
25
INSEGNAMENTO
SSD
STRUTTURA DEL CREDITO
Ore attività
Ore attività
Ore studio
didattica
e-learning
individuale
ORE
TOTALI
10
60
77
113
250
MED/09
2
10
10
30
50
BIO/14
3
16
23
36
75
MED/43
1
4
8
13
25
MED/36
1
8
8
9
25
M-PSI/06
1
4
12
9
25
Clinica Oncologica Palliativa
MED/06
1
9
8
8
25
Clinica Neurologica Palliativa
MED/26
1
9
8
8
25
AREA CLINICA
SPECIALISTICA MEDICA
Clinica Palliativa Specialistica
Farmacologia applicata alle
Cure Palliative
Elementi di Medicina Legale
applicata alle Cure Palliative
Diagnostica per Immagini
applicata alle Cure Palliative
Fondamenti di team
management
INSEGNAMENTO
SSD
CFU
STRUTTURA DEL CREDITO
Ore attività
Ore attività
didattica
e-learning
Ore studio
individuale
ORE
TOTALI
10
56
66
128
250
Clinica Infermieristica Palliativa MED/45
5
28
33
64
125
Elementi di Riabilitazione e
Terapie Fisiche Complementari
applicate alle Cure Palliative
MED/48
5
28
33
64
125
INSEGNAMENTO
SSD
STRUTTURA DEL CREDITO
Ore attività
Ore attività
didattica
e-learning
Ore studio
individuale
ORE
TOTALI
21
60
176
289
525
M-PSI/01
8
30
76
94
200
M/FIL03
7
20
55
100
175
SPS/07
6
10
45
95
150
AREA CLINICA
SPECIALISTICA PER LE
PROFESSIONI SANITARIE
AREA SPECIALISTICA PSICOSOCIALE ED ETICA
Psicologia Clinica applicata alle
Cure Pallative
Etica e Filosofia Sociale in Cure
palliative
Sociologia applicata alle Cure
Palliative
APPRENDIMENTO PRATICO
(tirocini, stages …)
PROVA FINALE
88
CFU
CFU
CFU
NUMERO DI ORE
8
200
CFU
NUMERO DI ORE
7
175
TOTALE COMPLESSIVO
CFU
NUMERO DI ORE
60
1500
Il numero di CFU (Crediti Formativi Universitari) complessivi del Master
corrispondenti a 1500 ore di attività didattiche in toto.
ammonta a 60,
Modalità di svolgimento delle attività didattiche
L’impegno didattico complessivo comprende, oltre all’attività didattica formale, attività didattica in
modalità e-learning, attività di studio guidato, attività di tirocinio formativo e di orientamento al
lavoro, supervisione e preparazione alla tesi finale. Sono inoltre previste lezioni in modalità
“seminario”, caratterizzate dalla presenza concomitante di più docenti esperti nella disciplina.
Il corso prevede la possibilità di attivare esperienze di tirocinio nelle aree di eccellenza (anche
extraregionali).
Modalità di attestazione della frequenza
La frequenza sarà certificata mediante firma da parte del discente su apposito registro.
Numero massimo di studenti e modalità di selezione dei partecipanti
Il numero minimo degli iscritti occorrente per attivare il Master è di 10; il numero massimo è fissato
in 40.
L’attivazione del Master non prevede un numero minimo di iscritti per ciascun indirizzo.
L’ammissione al Master avviene previa valutazione dei curricula dei candidati.
La Commissione selezionatrice è costituita dal Direttore del Master e da tre dei componenti il
Consiglio, nella fattispecie i tre Coordinatori dei tre indirizzi.
Verifiche intermedie del profitto
E’ previsto un esame teorico successivo alla conclusione delle lezioni dell’Area Comune; per ogni
indirizzo è previsto un esame teorico successivo alla conclusione delle lezioni, differente per
ciascun indirizzo; è inoltre prevista la stesura di una relazione inerente tutta l’attività di tirocinio
svolta, che verrà valutata quale prova d’esame.
Ogni partecipante potrà accedere alla prova finale solo dopo aver superato le tre prove di verifica
intermedie.
Contenuti, caratteristiche ed eventuale numero di crediti della prova finale
Al termine del percorso formativo il candidato sarà sottoposto ad una prova finale consistente
nell’elaborazione di una tesi inerente gli argomenti del Corso, presentata e discussa oralmente. Il
numero di crediti previsto per la preparazione e la presentazione della tesi è di 7 CFU.
Titolo di studio rilasciato
Per conseguire il titolo di Master il discente deve frequentare l’intero Corso di Master, superare le
prove intermedie e sostenere un esame finale consistente nella produzione e discussione di una tesi,
al superamento del quale l’Università degli Studi del Piemonte Orientale rilascerà il titolo di
“Master Universitario di I livello in Cure Palliative” recante la dicitura dell’indirizzo seguito.
89
Il titolo non verrà rilasciato a coloro che abbiano superato il 20% delle assenze rispetto all’impegno
formativo complessivo.
*******************
9.4 Istituzione della III edizione del corso di Master Universitario di I livello, di durata
annuale, in “Data Manager-Coordinatori/Amministratori di Sperimentazioni Cliniche”,
presso la Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute, per l’a.a. 2009/2010
9/2009/9.4
Progetti per la Didattica
AL PRESIDENTE DEL SENATO ACCADEMICO
Si chiede di sottoporre all’attenzione del Senato Accademico la proposta di istituzione,
presso la Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute, della III edizione del corso di
Master di I livello in “Data Manager-Coordinatori/Amministratori di Sperimentazioni Cliniche”.
Il Master si propone di creare la figura professionale del Data Manager Coordinatore/Amministratore di sperimentazioni Cliniche (Trial Coordinator), una figura
professionale che coordina/amministra una sperimentazione clinica all’interno di una struttura
assistenziale sia pubblica sia privata, facilitando il lavoro delle varie figure coinvolte nella
sperimentazione (sperimentatore, amministrazione, comitato etico).
Questa figura è sempre più richiesta sia da aziende sponsor di studi clinici con farmaci od altri
interventi diagnostico-terapeutici (aziende farmaceutiche, etc.) sia dalle aziende ospedaliere,
universitarie, IRCCS.
L’obiettivo qualificante del Master è quello di consentire l’acquisizione di strumenti conoscitivi ed
operativi idonei a lavorare nell’ambito sopra menzionato.
OMISSIS
IL SENATO ACCADEMICO
VISTO
VISTI
VISTO
VISTO
VISTA
VISTO
VISTA
CONSIDERATO
VERIFICATO
l’art. 1, comma 15, della L. 14 gennaio 1999 n. 4;
gli artt. 3, comma 9, e 7, comma 4, del D.M. 22 ottobre 2004, n. 270,
Regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli Atenei;
il Regolamento Didattico di Ateneo;
l’art. 33 dello Statuto dell’Università;
la delibera del Senato Accademico n. 11/2002/2 del 26/11/2002 che sancisce
il principio in forza del quale tutte le attività didattiche post-lauream devono
essere organizzate con la copertura totale delle spese;
il Regolamento di Ateneo per la realizzazione dei Corsi di Master di I e II
livello emanato con Decreto Rettorale n. 198 del 06/04/2006;
la delibera del Consiglio della Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della
Salute del 17 novembre 2009,assunta a Prot. n. 24103 del 25/11/2009,
concernente la proposta di istituzione della III edizione del Corso di Master di
I livello, di durata annuale, in “Data Manager-Coordinatori/Amministratori di
Sperimentazioni Cliniche”;
il successo ottenuto dalle precedenti edizioni del progetto formativo
comunque denominato;
che la realizzazione di tale corso non comporta alcun onere a carico del
bilancio di Ateneo
con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità
90
DELIBERA
E’ istituita presso la Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute, per l’a.a. 2009/2010, la
III edizione del corso di Master di I livello, di durata annuale, in “Data ManagerCoordinatori/Amministratori di Sperimentazioni Cliniche”, mediante l’ordinamento didattico di
seguito riportato:
Corso di Master Universitario di I livello
In
“Data Manager-Coordinatori/Amministratori di Sperimentazioni Cliniche”
(a.a. 2009/2010 – III edizione)
Tipologia, durata e denominazione del corso
Si propone l’istituzione della terza edizione del Master universitario di I livello in Data Manager Coordinatori/Amministratori di Sperimentazioni Cliniche presso la Facoltà di Medicina, Chirurgia e
Scienze della Salute dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale, con durata annuale (anno
accademico 2009/2010).
Il Master è costituito da 3 moduli, suddivisi in 9 sottomoduli.
Requisiti di ammissione al master
Possono presentare domanda di ammissione al Master coloro che abbiano conseguito la laurea
(triennale o magistrale) o titolo equipollente per quanto riguarda il personale infermieristico o
tecnico.
Costituirà requisito preferenziale di ammissione la conoscenza della lingua inglese e l’esperienza
acquisita in ambito specifico.
Non è ammessa la contemporanea iscrizione al Master e alle Scuole di Specializzazione o ad altri
Corsi di studio universitari o di altra Scuola.
Obiettivi formativi e potenziali sbocchi professionali
Il Master si propone di creare la figura professionale del Data Manager Coordinatore/Amministratore di sperimentazioni Cliniche (Trial Coordinator), una figura
professionale che coordina/amministra una sperimentazione clinica all’interno di una struttura
assistenziale sia pubblica sia privata, facilitando il lavoro delle varie figure coinvolte nella
sperimentazione (sperimentatore, amministrazione, comitato etico).
Questa figura è sempre più richiesta sia da aziende sponsor di studi clinici con farmaci od altri
interventi diagnostico-terapeutici (aziende farmaceutiche, etc) sia dalle aziende ospedaliere,
universitarie , IRCCS, etc.
Obiettivo qualificante del Master è quello di consentire l’acquisizione di strumenti conoscitivi ed
operativi idonei a lavorare nell’ambito sopradetto.
Sbocchi occupazionali
Aziende ospedaliere, aziende Universitarie-Ospedaliere, Policlinici universitari, IRCCS, ASL
territoriali, Strutture sanitarie private, aziende farmaceutiche.
91
Piano didattico
Il Master è costituito da 3 moduli, ognuno dei quali è a sua volta suddiviso in 3 sottomoduli.
L’articolazione degli insegnamenti, caratterizzati per settore scientifico-disciplinare, per crediti
attribuiti, per ore di impegno è la seguente:
92
Modulo
1
Sotto
modulo
Insegnamento
Metodologia della ricerca 1
1.1.
Metodologia della ricerca 2
Metodologia della ricerca 3
1.2
Aspetti etico-amministrativi
legati ad una sperimentazione
clinica 1
Aspetti etico-amministrativi
legati ad una sperimentazione
clinica 2
Aspetti etico-amministrativi
legati ad una sperimentazione
clinica 3
Elementi di storia naturale e
trattamento
delle
principali
patologie 1
1.3
2
2.1
Elementi di storia naturale e
trattamento
delle
principali
patologie 2
Elementi di storia naturale e
trattamento
delle
principali
patologie 3
Il disegno statistico e la
dimensione del campione
Il protocollo di ricerca 1
Il protocollo di ricerca 2
2.2
2.3
3
3.1
3.2
3.3
Il protocollo di ricerca 3
SSD
MED/06
MED/10
MED/11
BIO/14
MED/01
Struttura del
CFU credito
Ore
totali
Ore
attività
didattica
Ore studio
individuale
35
65
100
35
40
75
35
40
75
35
40
75
35
65
100
35
40
75
35
65
100
35
40
75
35
65
100
2
1
1
MED/43
1
BIO/14
1
M-FIL01
1
MED/06
MED/11
MED/10
MED/09
MED/16
MED/17
MED/38
MED/01
1
1
1
3
MED/01
BIO/14
MED/04
M-FIL01
MED/06
1
1
1
Il protocollo di ricerca 4
MED/11
Farmacoeconomia,
farmacovigilanza
ed
aspetti
medico legali 1
Farmacoeconomia,
farmacovigilanza
ed
aspetti
medico legali 2
Farmacoeconomia,
farmacovigilanza
ed
aspetti
medico legali 3
Disegno e compilazione delle
CRF 1
Disegno e compilazione delle
CRF 2
Monitoraggio data cleaning e
reportistica 1
Monitoraggio data cleaning e
reportistica 2
Gestione elettronica dei dati di
uno studio clinico 1
MED/01
1
1
BIO/14
1
MED/43
1
INF/01
2
MED/01
2
INF/01
1
MED/01
2
INF/01
2
Come dalla tabella sopra riportata, ciascun insegnamento è articolato in sottoinsegnamenti afferenti
a diversi settori scientifico-disciplinari per il numero di crediti totale risultante dal piano stesso.
93
CFU
NUMERO DI ORE
18
450
PROVA FINALE
CFU
19
NUMERO DI ORE
475
TOTALE COMPLESSIVO
CFU
68
NUMERO DI ORE
1700
APPRENDIMENTO PRATICO
(tirocini, stages …)
Il numero di CFU (Crediti Formativi Universitari) complessivi del Master ammonta a 68,
corrispondenti a 1700 ore di attività didattiche in toto:
9 475 ore preparazione e assistenza tesi, corrispondenti a 19 CFU
9 1225 ore di attività didattica formale, di studio individuale e di tirocinio, corrispondenti a 49
CFU
La strutturazione didattica del Master prevede la ripartizione delle ore di attività didattiche in 3
parti:
• 315 ore → insegnamento teorico
(105 ore per ciascun modulo – 35 per ciascun sottomodulo)
• 460 ore → studio individuale diversificate per ciascun modulo
• 450 ore → esperienze di tirocinio
(150 ore per ciascun modulo – 50 per ciascun sottomodulo)
Modalità di svolgimento delle attività didattiche
L’impegno didattico complessivo comprende, oltre all’attività didattica formale, anche attività di
studio guidato, attività di tirocinio formativo e di orientamento al lavoro, supervisione e
preparazione alla tesi finale.
Il corso prevede la possibilità di attivare esperienze di tirocinio nelle aree di eccellenza (anche
extraregionali).
Modalità di attestazione della frequenza
La frequenza sarà certificata mediante firma da parte del discente su apposito registro.
La frequenza di almeno l’80% delle ore complessive è condizione necessaria per il conseguimento
del titolo.
Numero massimo di studenti e modalità di selezione dei partecipanti
Il numero massimo di partecipanti è fissato in 35.
L’ammissione al Master avviene previa valutazione dei curricula dei candidati.
La Commissione selezionatrice è costituita dal Direttore del Master prof. Oscar Alabiso, dal
presidente del Gruppo Italiano Data Manager Dott. Michele Andreuccetti e dal Coordinatore
Didattico del master Dott.ssa Alessandra Mosca.
Verifiche intermedie del profitto
Alla fine di ciascun modulo è previsto un esame teorico-pratico.
94
Contenuti, caratteristiche ed eventuale numero di crediti della prova finale
Al termine del percorso formativo il candidato sarà sottoposto ad una prova finale consistente
nell’elaborazione di una tesi inerente gli argomenti del Corso, presentata e discussa oralmente. Il
numero di crediti previsto per la preparazione e la presentazione della tesi è di 19.
Titolo di studio rilasciato
Per conseguire il titolo di Master il discente deve frequentare l’intero Corso di Master, superare le
prove di verifica Intermedie e sostenere un esame finale consistente nella produzione e discussione
di una tesi, al superamento del quale l’Università degli Studi del Piemonte Orientale rilascerà il
titolo di “Master Universitario di I livello per Data Manager – Coordinatori/Amministratori di
Sperimentazioni Cliniche”.
Solo l’iscrizione e la frequenza a tutti e tre i moduli , nonché il sostenimento della Tesi Finale
permetterà di conseguire il titolo di Master.
*******************
9.5 Modifica dell’ordinamento didattico della VIII edizione del corso di Master Universitario
di I livello, di durata annuale, in “Sviluppo Locale, presso la Facoltà di Scienze Politiche, in
collaborazione con COREP, per l’a.a. 2009/2010
9/2009/9.5
Progetti per la Didattica
AL PRESIDENTE DEL SENATO ACCADEMICO
Si chiede di sottoporre all’attenzione del Senato Accademico la proposta di modifica
dell’ordinamento didattico del corso in oggetto.
Il Master in “Sviluppo Locale” ha partecipato al “Bando Regionale per Master Universitari
di I e II livello”, emanato dalla Regione Piemonte con D.D. n. 349 del 3.07.2009, risultando tra i
corsi approvati ma non finanziati.
Non avendo il corso ottenuto il finanziamento, non si rende più necessaria la presenza nel
piano didattico degli insegnamenti di “Pari Opportunità” e “Valorizzazione delle risorse personali”
inseriti esclusivamente per la partecipazione al summenzionato Bando.
OMISSIS
IL SENATO ACCADEMICO
VISTO
VISTI
VISTO
VISTO
VISTA
95
l’art. 1, comma 15, della L. 14 gennaio 1999 n. 4;
gli artt. 3, comma 9, e 7, comma 4, del D.M. 22 ottobre 2004, n. 270,
Regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli Atenei;
il Regolamento Didattico di Ateneo;
l’art. 33 dello Statuto dell’Università;
la delibera del Senato Accademico n. 11/2002/2 del 26/11/2002 che sancisce
il principio in forza del quale tutte le attività didattiche post-lauream devono
essere organizzate con la copertura totale delle spese;
VISTO
VISTO
VISTA
VISTO
VISTA
CONSIDERATO
VISTO
RITENUTO
RITENUTO
il Regolamento di Ateneo per la realizzazione dei Corsi di Master di I e II
livello emanato con Decreto Rettorale n. 198 del 06/04/2006;
il Bando Regionale per i Master universitari di I e II livello per l’A.A.
2009/2010, emanato dalla Regione Piemonte con D.D. n. 349 del 3 luglio
2009;
la delibera del Consiglio della Facoltà di Scienze Politiche n. 6/2009 del
03/07/2009, Prot. n. 15945 del 16/07/2009, concernente la proposta di
istituzione del Master in “Sviluppo Locale”;
il decreto del Preside della Facoltà di Scienze Politiche n. 21/2009 Prot. n.
1058 del 7/09/2009, assunto a Prot. n. 18380 del 08/09/2009, con cui viene
modificato l’ordinamento didattico del corso in conseguenza all’intenzione di
partecipare al Bando Regionale per i Master Universitari di I e II livello.
la D.D. della Regione Piemonte n. 573 del 20/10/2009 di approvazione delle
graduatorie e di affidamento in gestione delle attività, in relazione al Bando
summenzionato;
che, nella graduatoria regionale, il Master è risultato tra i corsi approvati ma
non finanziati;
il Decreto del Preside della Facoltà di Scienze Politiche n. 22/2009, assunto a
protocollo n. 23970 del 25/11/2009, con cui viene modificato l’ordinamento
didattico del corso;
opportuno eliminare dall’ordinamento didattico gli insegnamenti di “Pari
Opportunità” e di “Valorizzazione delle risorse personali”, inseriti
esclusivamente per la partecipazione al Bando sopra menzionato”;
che l’eliminazione dei due moduli sopra citati non pregiudica il valore
formativo del progetto
con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità
DELIBERA
1. Il Piano Didattico del Master di I livello in “Sviluppo Locale”, istituito per l’a.a. 2009/2010
presso la Facoltà di Scienze Politiche, è modificato come segue:
Piano Didattico
Il Master si sviluppa su 10 insegnamenti.
L’articolazione degli insegnamenti, caratterizzati per settore scientifico disciplinare, per crediti
attribuiti, per ore di impegno, è la seguente:
INSEGNAMENTO
ISTITUZIONI DELLO
SVILUPPO LOCALE
FONDAMENTI DI
MANAGEMENT
GOVERNO LOCALE
DESIGN ORGANIZZATIVO
DELLO SVILUPPO LOCALE
96
SSD
CFU
STRUTTURA DEL CREDITO
ore di attività
ore esercitazioni e
didattica
ore di studio
individuale
SPS/09
3
24
51
SECS-P/10
3
24
51
SPS/04
3
24
51
SPS/09
3
24
51
ECONOMIA DEI DISTRETTI E
DELLE RETI
MANAGEMENT DELLO
SVILUPPO EUROPEO E
REGIONALE
PIANIFICAZIONE
STRATEGICA E MARKETING
TERRITORIALE
RISTRUTTURAZIONE
INDUSTRIALE E PROJECT
MANAGEMENT
FINANZA DEGLI ENTI LOCALI
E PROJECT FINANCING
LOGISTICA E TRASPORTI
SECS-P/06
3
24
51
SPS/09
3
24
51
SPS/10
3
24
51
SPS/09
3
24
51
SECS-P/03
3
24
51
SECS-P/06
3
24
51
30
LABORATORI
CFU
LABORATORIO DI
FACILITAZIONE E
NEGOZIAZIONE
LABORATORIO DI
METODOLOGIA E TECNICA
DELLA RICERCA SOCIALE
LABORATORIO
DI
SWOT
ANALYSIS
APPRENDIMENTO PRATICO
(project work)
PROVA FINALE
TOTALE COMPLESSIVO
240
Ore di attività
didattica
510
Ore di esercitazioni e
studio individuale
2
16
34
2
16
34
2
16
34
22
550
2
60
50
1500
*******************
9.6 Approvazione accordo quadro di cooperazione universitaria con Université de Bourgogne,
Haute Ecole Provinciale du Hainaut Occidental e AGRO’Sup Dijon
9/2009/9.6
Progetti per la Didattica
AL PRESIDENTE DEL SENATO ACCADEMICO
Si chiede di sottoporre all’attenzione di codesto spettabile Senato Accademico la proposta di
sottoscrizione dell’accordo quadro tra l’Ateneo e l’Université de Bourgogne, Haute Ecole
Provinciale du Hainaut Occidental e AGRO’Sup Dijon.
L’accordo, di durata quinquennale, intende favorire l’incremento delle relazioni in ambito didattico
e scientifico al fine di contribuire allo sviluppo dell’insegnamento superiore e della ricerca.
In tale ambito si colloca il corso di Master Universitario in “Qualità degli Alimenti – fermentazioni
alimentari: vino, birra e prodotti lattiero-caseari”, giunto alla sua VI edizione e realizzato dalla
Facoltà di Farmacia in collaborazione con i soggetti sottoscrittori dell’accordo quadro, il cui fine è
la formazione di figure professionali specializzate nell’ambito dell’industria alimentare e delle
fermentazioni industriali.
97
OMISSIS
IL SENATO ACCADEMICO
VISTO
VISTA
lo statuto di Ateneo, adottato con D.R. 319 del 22 luglio 2008;
la delibera del Consiglio di Facoltà di Farmacia del 15 ottobre 2010, assunta a
Prot. n. 21993 del 28 ottobre 2009;
CONSIDERATO
l’interesse espresso dalla Facoltà di Farmacia alla realizzazione di un accordo
quadro tra l’Ateneo e l’Université de Bourgogne, la Haute Ecole Provinciale
du Hainaut Occidental e AGRO’Sup Dijon;
CONSIDERATO
che l’accordo è volto a favorire l’incremento delle relazioni in ambito
didattico e scientifico al fine di contribuire allo sviluppo dell’insegnamento
superiore e della ricerca;
CONSIDERATA
la positiva collaborazione con gli Istituti sopra menzionati per la realizzazione
delle passate edizioni del corso di Master in “Qualità degli Alimenti –
fermentazioni alimentari: vino, birra, prodotti lattiero-caseari”;
RITENUTO
opportuno rinnovare tale collaborazione con un accordo quadro di
cooperazione;
CONSIDERATA
la volontà dell’Ateneo di sviluppare le relazioni internazionali;
SENTITO
l’Ufficio Ricerca Scientifica e Relazioni Internazionali;
CONSIDERATO
che la sottoscrizione dell’accordo non comporta oneri a carico del bilancio di
Ateneo
con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità
DELIBERA
La sottoscrizione dell’accordo quadro tra l’Università del Piemonte Orientale “A.
Avogadro”, l’Université de Bourgogne, la Haute Ecole Provinciale du Hainaut Occidental e
AGRO’Sup Dijon mediante approvazione del testo sotto riportato:
ACCORD-CADRE DE COOPERATION UNIVERSITAIRE ENTRE
L’Université de Bourgogne, sise Maison de
l’Université, Esplanade Erasme, BP 27877,
21078 DIJON Cedex
Et la Haute Ecole Provinciale du
Hainaut Occidental, rue Pasteur, 73
7500 TOURNAI - Belgique
Représentée par
Sa Président
Madame Sophie BEJEAN
Représentée par
Son Directeur - Président
Monsieur Michel KONINCKLOO
Et AGRO’Sup Dijon, 1,
Esplanade ERASME
21000 Dijon
Et L’Université du Piémont Oriental
« Amedeo Avogadro » - Faculté de
pharmacie de Novara, Largo Donegani,
2 28100 Novara
Italie
Représentée par
Son Directeur adjoint
Monsieur Pierre-André MARECHAL
98
Représentée par
Son Recteur
Monsieur Paolo GARBARINO
Entre les partenaires sus-désignés et dénommés ci-après les Universités et Etablissement Supérieur.
Il est convenu d’accroître les relations pédagogiques et scientifiques en vue de contribuer, après
présentation aux autorités de tutelle selon les procédures en vigueur dans chaque Etat, au
développement de l’enseignement supérieur et de la recherche.
Article 1 : modalités générales de coopération
Conformément aux règles en vigueur dans chaque état et dans les limites fixées d’un commun
accord, chacun des trois établissements supérieurs s’efforce de contribuer à la réalisation conjointe
et coordonnée de programmes de formation et de recherche en facilitant :
ƒ Les échanges de chercheurs enseignants et s’il y a lieu de personnel technique et
administratif
ƒ Les échanges d’étudiants sous réserve que ceux-ci remplissent les conditions d’admission de
l’université d’accueil
ƒ Les échanges dans le cadre de la formation continue, permanente et tout au long de la vie
ƒ L’élaboration et la concrétisation de programmes de recherche précis définis par les trois
parties faisant intervenir les enseignants, les chercheurs et les doctorants. Ces programmes
pourront être menés en collaboration avec des chercheurs d’organismes nationaux,
internationaux
ƒ L’organisation de colloques, de réunions, de séminaires sur les thèmes correspondants
ƒ Les missions d’enseignement de recherche et d’expertise
ƒ Les stages d’étudiants, d’enseignants, de chercheurs et d’autres personnels détachés dans les
structures de l’établissement d’accueil ou sous son couvert dans les organismes extra
universitaire (entreprises, ministères …..)
ƒ Les échanges de documentations et de publications
ƒ Et de manière générale, la mise en place de tout autre type de collaboration qui pourrait se
révéler utile à la réalisation de ces objectifs
ƒ Le développement des réseaux dans lesquels elles sont impliquées.
Article 2 : activités spécifiques
Afin de concrétiser les activités mentionnées, une ou des annexes spécifiques exposant l’objet de la
ou des coopération(s) est ou sont jointe(s) au présent accord-cadre.
Article 3 : obligations des parties
Chaque année, les demandes concernant les moyens à mettre en œuvre feront l’objet de documents
annexes. Les trois parties s’engagent à rechercher les financements nécessaires à la mise en œuvre
de l’accord.
Article 4 : assurances
Les trois établissements supérieurs s’assurent que les personnes participant à l’échange, et en
particulier les étudiants, ont souscrit une assurance en responsabilité civile et rapatriement, et
99
bénéficient d’une couverture sociale telle que l’imposent les codes de la sécurité sociale de chaque
Etat concerné (France, Belgique, Italie). Quelle que soit la durée du séjour et dans la mesure où ils
ne sont pas ressortissants de l’Union Européenne, ils cotisent à la sécurité sociale étudiante.
Article 5 : droits de propriété intellectuelle
Les droits de propriété intellectuelle relatifs aux résultats obtenus au cours de programmes
communs de recherche mentionnés dans cet accord ou ses annexes sont protégés suivant les lois en
vigueur dans les pays des chercheurs impliqués.
Article 6 : Valorisation des activités de recherche
Les résultats obtenus au cours de programmes de recherche ne peuvent donner lieu à une prise de
brevet ou à une exploitation commerciale par un seul des établissements supérieurs sans
autorisation préalablement écrite de l’autre. Les prises de brevet éventuelles doivent, dans la mesure
du possible, être déposées conjointement. Si l’un d’eux ne répond pas dans les 90 (quatre vingt dix)
jours à la sollicitation de l’autre, ce dernier est en droit de déposer les prises de brevet en son nom
propre. Les trois établissements supérieurs sont soumis aux règles nationales respectives de
demande de brevet. La publication ou l’échange gratuit des résultats scientifiques ne donne lieu ni à
autorisation préalable ni à contrepartie financière sauf si une confidentialité est attachée à ce
programme au titre d’un accord industriel ou des règles de la recherche publique.
Article 7 : modalités d’application
Cet accord-cadre entre en application dès la signature d’un ou plusieurs accords spécifiques de
collaboration définissant les actions à entreprendre et les personnes qui en seront responsables. Il est
conclu pour cinq (5) ans et peut faire l’objet de révisions ponctuelles ou de modifications par
accords des trois parties.
Il peut être dénoncé par chacune des parties avec un préavis de six (6) mois.
A Dijon, le
Le Président de l’Université
de Bourgogne,
A Tournai, le
Le Directeur, Président de la Haute Ecole Provinciale
du Hainaut Occidenta
Sophie BEJEAN
Michel VAN KONINCKLOO
A Dijon, le
Le Directeur adjoint d’AGRO’Sup
Dijon
A Vercelli, le
Recteur de l’Université du Piémont Oriental
« Amedeo Avogadro », Faculté de Pharmacie de
Novara
Pierre-André MARECHAL
Paolo Luciano GARBARINO
ANNEX 1
Approuvèe par le Conseil d’Administration de l’Université de Bourgogne
100
En vertu de l’accord-cadre de coopération
Entre l’Université de Bourgogne
Signé le
Et Agro’Sup - Dijon
Signé le
Et la Haute Ecole Provinciale du Hénaut Signé le
Occidental
Et l’Université du Piémont Oriental “A. Signé le
Avogadro” – Signé le Faculté de Pharmacie
de Novara
Les Universités décident de coopérer dans le (les) domaine(s) suivant(s) :
-
Master 2 – STS – Sciences des Aliments – Procédés Fermentaires pour l’Agro-Alimentaire
(Domaine Sciences-Technologies-Santé)
Coopération en formation et recherche avec des établissements supérieurs des pays tiers,
c’est-à-dire tous les pays à l’exclusion de ceux de l’Union Européenne (25), les pays
candidats à l’union Européenne (Turquie, Bulgarie, Romanie), et les Etas de l’EEE/AELE
PROGRAMME DE COOPERATION
Formation et Recherche
DUREE DE LA COOPERATION:
coopération.
5 ans dans la limite de validità de l’accord cadre de
La coopération est limitée à cinq ans. Un rapport général d’activités est remis au terme de la
cinquième année, ou au terme de la validité de l’accord-cadre.
FORMATIONS CONCERNEES
LMD (Licence, Master, Doctorat) : Master Sciences des Aliments, Spécialité Procédés Fermentaires
pour l’Agro-Alimentaire.
A Dijon, le
La Présidente de l’Université
de Bourgogne,
A Tournai, le
Le Directeur, Président de la Haute Ecole
Provinciale du Hainaut Occidental
Sophie BEJEAN
Michel VAN KONINCKLOO
A Dijon, le
Le Directeur adjoint d’AGRO’Sup Dijon
A Vercelli, le
Le Recteur de l’Université du Piémont Oriental
101
« Amedeo Avogadro », Faculté de Pharmacie de
Novara
Pierre-André MARECHAL
Paolo Luciano GARBARINO
ACCORDO QUADRO DI COOPERAZIONE UNIVERSITARIA
L’Université de Bourgogne, sise Maison de
l’Université, Esplanade Erasme, BP 27877,
21078 DIJON Cedex
E la Haute Ecole Provinciale du
Hainaut Occidental, rue Pasteur, 73
7500 TOURNAI - Belgique
Rappresentata
Dal Presidente
Madame Sophie BEJEAN
Rappresentata
Dal Direttore - Presidente
Monsieur Michel KONINCKLOO
E AGRO’Sup Dijon, 1,
Esplanade ERASME
21000 Dijon
E L’Universita del Piemonte Orientale
« Amedeo Avogadro » - Facoltà di
Farmacia, Largo Donegani, 2 - 28100
Novara
Italia
Rappresentata dal
Vice-Direttore
Monsieur Pierre-André MARECHAL
Rappresentata dal
Rettore
Prof. Paolo GARBARINO
Tra i partners suddetti e denominati da ora le Università o gli Istituti Superiori è stabilito di
incrementare le relazioni in ambito didattico e scientifico al fine di contribuire, dopo presentazione
alle rispettive autorità di tutela secondo le procedure in vigore in ogni stato, allo sviluppo
dell’insegnamento superiore e della ricerca.
Articolo 1 : Modalità generali di cooperazione
Conformemente alle regole in vigore in ogni stato e nei limiti fissati di comune accordo, ciascuno
nei tre istituti di studi superiori si impegna a contribuire alla realizzazione congiunta e coordinata di
programmi di formazione e di ricerca facilitando :
ƒ Gli scambi di docenti e ricercatori e, se del caso, di personale tecnico-amministrativo;
ƒ Gli scambi di studenti, con riserva che questi adempiano alle condizioni di accesso
dell’Università di accoglienza;
ƒ Gli scambi nel quadro della formazione continua e permanente;
ƒ L’elaborazione e la realizzazione di programmi di ricerca precisi e definiti dalle tre parti,
facendo intervenire docenti, ricercatori e dottorandi. Questi programmi potranno essere
svolti in collaborazione con ricercatori di organismi nazionali o internazionali;
ƒ L’organizzazione di convegni, riunioni, seminari su temi collegati;
ƒ I compiti di insegnamento, di ricerca;
ƒ Gli stage di studenti, di docenti, di ricercatori e di altro personale distaccato nell’ambito
della struttura di accoglienza o, sotto la sua tutela, in ambiti extrauniversitari (imprese,
ministeri, …..);
102
ƒ
ƒ
ƒ
Gli scambi di documentazione e di pubblicazioni;
In misura generale, la messa in opera di ogni altro tipo di collaborazione che possa rivelarsi
utile alla realizzazione di questi obiettivi.
Lo sviluppo di reti di eccellenza nelle tematiche in cui sono coinvolte.
Articolo 2 : Attività specifiche
Al fine di realizzare le attività summenzionate, uno o più allegati specifici inerenti l’oggetto della, o
delle, cooperazioni è, o sono, allegate al presente accordo-quadro.
Articolo 3 : Obblighi delle parti
Ogni anno, le modalità attuative saranno disciplinate tramite documenti allegati.
Le 3 parti si impegnano a cercare i finanziamenti necessari all’operatività dell’accordo.
Articolo 4 : Copertura assicurativa
I tre istituti superiori garantiranno che le persone partecipanti allo scambio, compresi gli studenti,
siano coperti da assicurazione di responsabilità civile e beneficino di una copertura sociale come
stabilito dalla normativa imposta dalle norme di sicurezza di ogni stato (Francia, Belgio, Italia).
Qualunque sia la durata del soggiorno e nel caso in cui i partecipanti non siano cittadini dell’Unione
europea, pagheranno le tasse per la sicurezza sociale studentesca.
Articolo 5 : Diritti di proprietà intellettuale
I diritti di proprietà intellettuale relativi ai risultati ottenuti nel corso di programmi comuni di
ricerca, citati in questo accordo o nei suoi allegati, sono protetti secondo la normativa in vigore nei
paesi dei ricercatori coinvolti.
Articolo 6 : Valorizzazione delle attività di ricerca
I risultati ottenuti nel corso di programmi di ricerca non possono dar luogo a brevetti o ad uno
sfruttamento commerciale da parte di un solo istituto superiore senza una precedente
autorizzazione scritta degli altri istituti. Eventuali brevetti devono, per quanto possibile, essere
depositati congiuntamente. Se un istituto non risponde entro 90 (novanta) giorni alla sollecitazione
di un altro istituto, questo ultimo ha il diritto di presentare il brevetto a proprio nome. I tre Istituti
superiori sono sottoposti alle rispettive normative nazionali di deposito dei brevetti. La
pubblicazione o lo scambio gratuito dei risultati scientifici non necessità né di un’autorizzazione
preventiva né di una contropartita economica a meno che la riservatezza sia richiesta da un accordo
industriale o da normative specifiche della ricerca pubblica.
Articolo 7 : Modalità di applicazione
Questo accordo-quadro è applicabile dal momento della firma di uno o più accordi specifici di
collaborazione che definiscano le azioni da intraprendere e le persone che ne sono responsabili. Ha
la durata di 5 (cinque) anni e può essere oggetto di revisioni mirate o di modifiche tramite accordo
tra le tre parti.
L’accordo può essere annullato da ciascuna delle parti con un preavviso di 6 (sei) mesi.
103
A Dijon, le
Le Président de l’Université
de Bourgogne,
A Tournai, le
Le Directeur, Président de la Haute Ecole Provinciale
du Hainaut Occidenta
Sophie BEJEAN
Michel VAN KONINCKLOO
A Dijon, le
Le Directeur adjoint d’AGRO’Sup
Dijon
A Vercelli, le
Recteur de l’Université du Piémont Oriental
« Amedeo Avogadro », Faculté de Pharmacie de
Novara
Pierre-André MARECHAL
Paolo Luciano GARBARINO
ALLEGATO 1
Approvato dal Consiglio di Amministrazione dell’Université de Bourgogne
In virtù dell’accordo-quadro di cooperazione
Tra l’Université de Bourgogne
Firmato il
E Agro’Sup - Dijon
Firmato il
E la Haute Ecole Provinciale du Hénaut
Occidental
Firmato il
E l’Università degli Studi del Piemonte
Orientale “A. Avogadro” – Facoltà di
Farmacia
Firmato il
Le Università decidono de cooperare nei seguenti ambiti :
-
104
Master in “Qualità degli Alimenti- fermentazioni alimentari: vino, birra, prodotti
lattiero-caseari”. Procedimenti fermentativi per l’Agro-alimentare (Campo ScienzeTecnologie-Sanità).
Cooperazione nella formazione e nella ricerca con Istituti superiori di Paesi Terzi ,
ovvero tutti i paesi ad esclusione di quelli dell’Unione Europea (25), i paesi candidati
all’Unione Europea (Turchia, Bulgaria, Romania), e i Paesi dell’EEE/AELE.
PROGRAMMA DI COOPERAZIONE
Formazione e Ricerca
DURATA DELLA COOPERAZIONE
5 anni nei limiti di validità dell’accordo quadro di cooperazione.
La cooperazione è limitata a cinque anni. Una relazione generale delle attività sarà
presentato al termine del quinto anno o al termine di validità dell’accordo-quadro.
FORMAZIONI COINVOLTE
L M D (Laurea, Master, Dottorato) : Master in Qualità degli Alimenti – fermentazioni
alimentari: vino, birra, prodotti lattiero-caseari. Specialità in Processi fermentativi per l’Agroalimentare
A Dijon, il
Le Président de l’Université
De Bourgogne,
A Tournai, il
Le Directeur –Président de la Haute Ecole
Provinciale du Hainaut Occidental
Sophie BEJEAN
Michel VAN KONINCKLOO
A Dijon, il
Le Directeur adjoint d’AGRO’Sup Dijon
A Vercelli, il
Il Rettore dell’Università degli Studi del Piemonte
Orientale « A.Avogadro »
Pierre-André MARECHAL
Prof. Paolo GARBARINO
*******************
9.7 Approvazione dell’associazione temporanea di scopo e mandato collettivo speciale con
rappresentanza tra l’Università degli Studi del Piemonte Orientale ed Enaip Piemonte per
la realizzazione del corso di master universitario di I livello in “Management per i Beni e
le Attività Culturali”, presso la Facoltà di Economia
9/2009/9.7
Progetti per la Didattica
AL PRESIDENTE DEL SENATO ACCADEMICO
Si chiede di sottoporre all’attenzione del Senato Accademico la proposta di associazione
temporanea di scopo e mandato collettivo speciale con rappresentanza tra l’Università degli Studi
del Piemonte Orientale ed Enaip Piemonte – CSF Borgomanero per la realizzazione del corso in
oggetto. Tale corso è progettato affinché i partecipanti possano sviluppare competenze di
management con riferimento ai beni, alle attività, ai servizi e più in generale alle politiche culturali.
Il corso sarà finanziato con fondi FSE, attraverso la partecipazione al bando per master universitari
di I e II livello, A.A. 2009/2010, emanato dalla Regione Piemonte con D. D. n. 349 dello
03/07/2009. La graduatoria che sancisce il finanziamento del corso è stata emanata dalla Regione
Piemonte con determinazione n. 573 del 20/10/2009.
105
OMISSIS
IL SENATO ACCADEMICO
VISTO
VISTI
VISTO
VISTO
VISTA
VISTO
VISTO
VISTO
VISTA
VISTO
CONSIDERATA
CONSIDERATO
VISTA
CONSIDERATA
ACCERTATO
PRESO ATTO
l’art. 1, comma 15, della L. 14 gennaio 1999 n. 4;
gli artt. 3, comma 9, e 7, comma 4, del D.M. 22 ottobre 2004, n. 270,
Regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli Atenei;
il Regolamento Didattico di Ateneo;
l’art. 33 dello Statuto dell’Università;
la delibera n. 11/2002/2 del Senato Accademico del 26/11/2002, che sancisce
il principio in forza del quale tutte le attività didattiche post-lauream devono
essere organizzate con la copertura totale delle spese;
il Regolamento di Ateneo per la realizzazione dei Corsi di Master di I e II
livello, emanato con Decreto Rettorale n. 198 del 06/04/2006;
il bando per il finanziamento di master universitari di I e II livello, a. a.
2009/2010, emanato dalla Regione Piemonte con D. D. n. 349 del
03/07/2009;
il Decreto Rettorale n. 471/2009, Prot. n. 23227 del 13/11/2009, con cui si è
istituito e attivato il corso in oggetto;
la determinazione della Regione Piemonte n. 573 del 20/10/2009, con cui è
stato approvato il progetto relativo al bando in esame ed è stato accordato il
conseguente finanziamento da parte del fondo FSE;
il Decreto del Preside della Facoltà di Economia n. 21/2009, Prot. n. 22437
del 04/11/2009, relativo al corso in oggetto;
l’urgenza di sottoporre all’approvazione degli Organi di Governo
l’associazione temporanea di scopo e mandato collettivo speciale con
rappresentanza tra i soggetti realizzatori del progetto formativo, al fine di
procedere con la sottoscrizione prima dell’inizio dell’attività didattica;
che la seduta del Consiglio di Amministrazione del 13/11/2009 consentiva
tale tempestiva approvazione;
la delibera n. 7/2009/7.4 del Consiglio di Amministrazione del 13/11/2009,
che approva l’associazione temporanea di scopo e mandato collettivo speciale
con rappresentanza tra i soggetti realizzatori del progetto formativo;
la positiva collaborazione con Enaip Piemonte – CSF Borgomanero per la
realizzazione delle precedenti edizioni del corso;
che la sottoscrizione dell’associazione temporanea di scopo e mandato
collettivo speciale con rappresentanza non comporta alcun onere a carico del
bilancio dell’Ateneo;
che in forza della procura speciale la Dott.ssa Anna Chiara Invernizzi,
Ricercatrice Universitaria, è stata delegata per la sottoscrizione di atti relativi
a Corsi, Corsi Post diploma, Corsi Post Laurea, Corsi di Istruzione e
Formazione Tecnica Superiore finanziati con fondi esterni;
con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità
106
DELIBERA
Di approvare l’associazione temporanea di scopo e mandato collettivo speciale con
rappresentanza tra Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro” e Enaip
Piemonte – CSF Borgomanero per la realizzazione del corso di master in “Management per i Beni
e le Attività Culturali”, per l’A.A. 2009/2010, secondo il testo di seguito riportato.
COSTITUZIONE DI ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI SCOPO E MANDATO
COLLETTIVO SPECIALE CON RAPPRESENTANZA
I sottoscritti:
a) Capogruppo:
Luca SOGNO nato a Borgosesia (VC) il 19 settembre 1965, residente a BORGOSESIA (VC)
in Via Caggi n. 7,
nella sua qualità di Presidente e Legale Rappresentante dell'associazione
"EnAIP (ENTE ACLI ISTRUZIONE PROFESSIONALE) PIEMONTE" con sede legale
in Torino (TO), Via del Ridotto numero 5, iscritta presso il Registro della Camera di
Commercio di Torino/REA al numero 899458, codice fiscale 97502540012 e partita IVA
05040220013;
a quanto infra autorizzato ai sensi di legge;
b) Mandante:
INVERNIZZI Anna Chiara nata a Novara il 17 dicembre 1969, residente a Novara (NO),
Via XX Settembre numero 20, nella sua qualità di procuratrice speciale dell’UNIVERSITA’
degli STUDI del PIEMONTE ORIENTALE “AMEDEO AVOGADRO”, con sede legale
a Vercelli (VC), Via Duomo numero 6, codice fiscale 94021400026
a quanto infra autorizzato in forza di procura speciale a rogito Notaio Lucia IPPOLITO in
data 29 settembre 2006 numero 60606 di repertorio, registrata a Vercelli in data 03 ottobre
2006 al numero 521 Serie 2;
PREMESSO
- che rappresentano i soggetti attuatori delle attività riferite ai progetti del Bando Regionale
per i Master Universitari di I e II livello anno accademico 2009/10 di cui alla D.D. n. 349
del 03/07/2009 – Asse IV del P.O.R. FSE 2007/13, approvati dalla REGIONE PIEMONTE
con Determinazione n.° 573 del 20/10/2009;
- che, a seguito dell’approvazione e del finanziamento concessi dall’Ente concedente, si
impegnano alla realizzazione dei Master seguenti:
CSF di BORGOMANERO:
Corso numero B7-512-0-2010 – MASTER IN MANAGEMENT PER I BENI E LE
ATTIVITA’ CULTURALI – Azione IV.L.16.04 – ore 1500 (millecinquecento)
- che contestualmente alla partecipazione al bando suindicato, si sono impegnati a raggrupparsi
in Associazione Temporanea di Scopo in attuazione del corso suindicato;
107
- che intendono, con il presente atto, regolare il quadro giuridico ed organizzativo
dell’Associazione predetta, nonché conferire ad EnAIP PIEMONTE mandato collettivo
speciale con rappresentanza, designandolo quale soggetto beneficiario e gestore dei
finanziamenti,
DICHIARANO
di riunirsi in Associazione temporanea di scopo per lo svolgimento delle attività di cui al
corso suindicato.
L’Istituto mandante conferisce mandato collettivo speciale gratuito e irrevocabile, con
obbligo di rendiconto e con rappresentanza esclusiva e processuale ad EnAIP PIEMONTE, e
per essa al Signor Luca SOGNO, suo rappresentante legale pro-tempore, il quale:
a. è autorizzato a stipulare, in nome e per conto di EnAIP PIEMONTE nonché della
mandante, con ogni più ampio potere e con promessa di rato e valido fin da ora, tutti gli atti
consequenziali connessi alla realizzazione del corso in oggetto;
b. è autorizzato a rappresentare in esclusiva, anche in sede processuale, gli associati, nei
confronti dell’Amministrazione, per tutte le operazioni e gli atti di qualsiasi natura
dipendenti dal suddetto incarico, fino all’estinzione di ogni rapporto.
L’Associazione è disciplinata da quanto disposto dai successivi articoli, nonché da specifici
ulteriori accordi organizzativi o convenzioni che saranno stipulati fra i soggetti attuatori.
a.
b.
Art. 1
(Impegni dei soggetti attuatori)
I sottoscritti si obbligano a concordare le modalità, la tempistica e quanto connesso alla
gestione e realizzazione del singolo corso sopracitato anche in relazione ai compiti spettanti a
ciascuna parte.
Ciascun associato eseguirà le prestazioni di propria competenza in totale autonomia fiscale,
gestionale ed operativa, con personale responsabilità in ordine alla perfetta esecuzione dei
compiti a ciascuno affidati, ferma restando la responsabilità solidale dei soggetti partner del
singolo corso facenti parte della presente associazione.
I soggetti attuatori si impegnano inoltre sin da ora a fornire il più ampio quadro di
collaborazione per la realizzazione delle attività corsuali.
Art. 2
(Doveri del mandatario)
1. L’associato “EnAIP PIEMONTE” si impegna a svolgere in favore dell’Associazione
qualsiasi attività occorrente per la migliore redazione di tutti gli atti necessari al
perfezionamento della concessione del finanziamento con gli Enti concedenti, nonché a
coordinare:
• gli aspetti amministrativi e legali correnti;
• i rapporti con gli Enti concedenti i finanziamenti.
2. In particolare esso assume:
a. la responsabilità e il coordinamento della rendicontazione delle attività finanziate svolte
fino alla data di scadenza delle attività conformemente alle norme stabilite dagli Enti
Concedenti, nonché la sottoscrizione degli atti necessari per la realizzazione delle
attività;
b. la responsabilità ed il coordinamento generale del corso, ferma restando la responsabilità
didattica del mandante;
c. la responsabilità del coordinamento della progettazione e organizzazione delle attività
formative connesse, in accordo con il mandante;
d. il coordinamento dei rapporti finanziari con gli Enti concedenti, provvedendo ad
108
incassare le somme dovute sia in acconto che a saldo, indicando gli istituti di credito
prescelti;
e. il coordinamento amministrativo e segretariale del corso, compreso il versamento degli
importi di competenza di ciascuno dei soggetti attuatori così come definiti all’interno di
successivi accordi organizzativi fra i soggetti medesimi entro 30 gg. dal ricevimento dei
finanziamenti da parte degli Enti conferenti il finanziamento;
f. il coordinamento nella predisposizione delle relazioni;
g. la stipula della fideiussione sulla base dell’atto di adesione che sarà sottoscritto con la
Regione Piemonte.
Art. 3
(Doveri dei mandanti)
1. Le modalità circa la realizzazione delle attività sono affidate agli associati soggetti attuatori
secondo quanto indicato nei progetti e specificato dai successivi accordi organizzativi.
2. I predetti soggetti sono tenuti inoltre alla elaborazione del rendiconto di tutti i costi relativi
alle attività loro affidate nel rispetto della normativa vigente e delle procedure stabilite
dagli Enti concedenti, nonché la predisposizione della relazione finale relativamente alle
proprie attività.
3. Gli stessi dovranno inoltre partecipare a tutte le fasi previste per la realizzazione delle
attività.
Art. 4
(Coordinamento e gestione)
1. Come indicato al precedente art. 2, il coordinamento degli adempimenti amministrativi ed
operativi, durante la realizzazione delle attività, sarà demandata a “EnAIP PIEMONTE”.
Art. 5
(Controllo e ripartizione delle spese)
1. Il mandatario ed i mandanti sono tenuti al rispetto delle procedure definite dagli Enti
concedenti per quanto riguarda l'effettuazione ed il controllo delle spese sostenute
nell'ambito delle attività.
2. Ciascuna parte si fa comunque carico delle spese autonomamente assunte per l'esecuzione
delle attività, fatta salva la sua eleggibilità e il conseguente finanziamento.
3. Tutte le spese di interesse comune, come ad es. quelle inerenti la sottoscrizione del
presente atto, etc., saranno imputate fra i costi di competenza del soggetto capofila.
Art. 6
(Cauzioni e garanzie)
1. I soggetti attuatori convengono sin d'ora che, ove richiesto in relazione alla concessione dei
finanziamenti, eventuali cauzioni, fideiussioni ed in genere ogni garanzia, saranno
imputate fra i costi di competenza del soggetto capofila.
Art. 7
(Validità)
1. Il presente atto entra in vigore alla data della sua firma e cesserà ogni effetto alla data di
estinzione di tutte le obbligazioni assunte e, successivamente alla verifica amministrativa
contabile effettuata da parte degli Enti conferenti il finanziamento sul rendiconto
presentato, alla data dell’avvenuta erogazione del saldo finale del finanziamento.
Sarà comunque valido ed avrà effetto sin tanto che sussistano pendenze tra i soggetti
attuatori e/o con gli stessi Enti concedenti tali da rendere applicabile il presente atto.
109
Art. 8
(Modifiche al presente atto)
1. Il presente atto potrà essere modificato solo per atto scritto e firmato da tutti i soggetti.
Art. 9
(Arbitrato e foro competente)
Le parti si impegnano a definire in via amichevole qualsiasi controversia che possa nascere
dall’esecuzione della presente associazione. Nel caso in cui non sia possibile raggiungere un
accordo le parti si rimetteranno al Foro Erariale.
2. Di autorizzare la Dott.ssa Anna Chiara Invernizzi alla firma dell’associazione temporanea di
scopo e mandato collettivo speciale con rappresentanza.
*******************
9.8 Convenzione per la collaborazione nell’ambito delle tecnologie didattiche multimediali,
dell’e-learning e della produzione multimediale tra l’Università degli Studi del Piemonte
Orientale, l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e l’Università degli Studi di
Genova
9/2009/9.8
Servizi agli studenti
Al Presidente del Senato Accademico
L’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia ha trasmesso al nostro Ateneo la
proposta di Convenzione, per la collaborazione nell’ambito delle tecnologie didattiche
multimediali, dell’e-learning e della produzione multimediale, da attivare mediante il proprio
Centro E-Learning di Ateneo, diretto dal Prof. Tommaso Minerva, al fine di sviluppare un rapporto
di collaborazione stabile per l’utilizzo delle tecnologie suindicate.
La medesima proposta è stata, altresì, inviata all’Università di Genova.
L’Accordo di durata annuale (scadenza 31/12/2010), eventualmente prorogabile, non prevede
alcun onere finanziario per l’Ateneo convenzionato. Ciascun Ateneo aderente al protocollo si
impegna tuttavia a collaborare, mettendo a disposizione le rispettive competenze tecnico-culturali
nonché le strutture e le attrezzature tecniche, di cui sono dotate, per sviluppare e realizzare
programmi congiunti, sperimentazione e formazione con l’utilizzo di tecnologie didattiche
innovative, quali l’e-learning, la produzione e documentazione multimediale.
Ciascun Ateneo si impegna, altresì, a realizzare un corso di azzeramento e di base di
“Informatica” in modalità FAD, per gli studenti, strutturato in moduli, da utilizzare anche
disgiuntamente in base alle proprie esigenze didattiche, sperimentando il sistema di erogazione
FAD. Il copyright del materiale didattico resta di proprietà degli Atenei convenzionati e la proprietà
intellettuale dei moduli resta in carico ai singoli autori.
Considerato che la Prof.ssa Giuliana Franceschinis, Professore Ordinario, S.S.D. INF/01,
Dipartimento di Informatica, Facoltà di Scienze MFN, in Alessandria, è titolare della delega per
l’E-learning (nota del Rettore prot. nr.20848 del 23.08.2005), si propone di indicare la Prof.ssa
Giuliana Franceschinis, in qualità di Referente scientifico di Ateneo per la definizione degli aspetti
tecnico-scientifici della Convenzione in oggetto.
Si chiede, pertanto, a codesto Senato Accademico di deliberare in merito.
110
OMISSIS
IL SENATO ACCADEMICO
VISTO
il Decreto 17 aprile 2003 “Criteri e procedure di accreditamento dei corsi di studio a
distanza delle università statali e non statali e delle istituzioni universitarie abilitate a
rilasciare titoli accademici di cui all'art. 3 del decreto 3 novembre 1999, n. 509”;
VISTA
la Direttiva del 6 agosto 2004 “Progetti formativi in modalità e-learning nelle
pubbliche amministrazioni”;
VISTO
il Decreto Legislativo 15 aprile 2005, n. 76 "Definizione delle norme generali sul
diritto-dovere all'istruzione e alla formazione, a norma dell'articolo 2, comma 1,
lettera c), della legge 28 marzo 2003, n. 53";
VISTO
lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”;
DATO ATTO che l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia ha proposto al nostro
Ateneo di aderire, tramite convenzione, al progetto per l’adozione in via sperimentale
delle tecnologie didattiche multimediali, dell’e-learning e della produzione
multimediale;
VISTO
il Testo della Convenzione per la collaborazione nell’ambito delle tecnologie
didattiche multimediali, dell’e-learning e della produzione multimediale;
RILEVATO che la medesima proposta è stata, altresì, inviata all’Università degli Studi di
Genova;
CONSIDERATO che l’adesione alla Convenzione predetta non comporta alcun onere finanziario
per l’Ateneo;
CONSIDERATO che l’Accordo ha una validità annuale, fino al 31.12.2010, eventualmente
prorogabile;
DATO ATTO che ciascun Ateneo aderente al protocollo si impegna a collaborare, mettendo a
disposizione le rispettive competenze tecnico-culturali, nonché le strutture e le
attrezzature tecniche, di cui sono dotate, per sviluppare e realizzare programmi
congiunti, sperimentazione e formazione con l’utilizzo di tecnologie didattiche
innovative, quali l’e-learning, la produzione e documentazione multimediale;
RILEVATO che il copyright del materiale didattico resta di proprietà degli Atenei convenzionati e
la proprietà intellettuale dei moduli resta in carico ai singoli autori;
CONSIDERATO che al fine di facilitare il percorso di apprendimento da parte degli studenti,
ciascun Ateneo si impegna, altresì, a realizzare un corso di azzeramento e di base di
“Informatica” in modalità FAD, strutturato in moduli, da utilizzare anche
disgiuntamente in base alle proprie esigenze didattiche;
RILEVATO che occorre individuare un Referente scientifico di Ateneo, cui delegare l’esecuzione
della Convenzione in oggetto;
111
VISTA
la nota del Rettore, prot.nr.20848 del 23.08.2005, con la quale è stata formalizzata la
delega per l’E-Learning alla prof.ssa Giuliana Franceschinis
con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità
DELIBERA
1.
di approvare il testo, sotto-riportato, della Convenzione per la collaborazione nell’ambito
delle tecnologie didattiche multimediali, dell’e-learning e della produzione multimediale
tra l’Università degli Studi del Piemonte Orientale, l’Università di Modena e Reggio
Emilia e l’Università di Genova:
CONVENZIONE PER LA COLLABORAZIONE NELL’AMBITO DELLE TECNOLOGIE
DIDATTICHE
MULTIMEDIALI,
DELL’E-LEARNING
E
DELLA
PRODUZIONE
MULTIMEDIALE.
TRA
L’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, con sede in Modena (MO), Via Università n.
4, codice fiscale e partita IVA n. 00427620364, e per essa il Centro E-learning di Ateneo
rappresentato dal Direttore, Prof. Tommaso Minerva, nato a Sannicola (LE) il 29 aprile 1962,
autorizzato del Consiglio del Centro nella seduta del _____________;
E
l’Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro di seguito denominata
UNIPMN, codice fiscale 94021400026, rappresentata dal Magnifico Rettore, Prof. Paolo Garbarino,
nato a Canelli (AT), il 27.02.1954, domiciliato per la presente carica in Vercelli, Duomo n.6;
E
l’Università degli Studi di Genova, di seguito denominata UNIGE, codice fiscale ________,
rappresentata dal Magnifico Rettore, Prof. __________________, nato a _______ il
________________,
domiciliato
per
la
presente
carica
in
__________,
_________________________;
considerato
il comune interesse a sviluppare un rapporto di stabile collaborazione per la realizzazione di attività
di sperimentazione nell’ambito dell’utilizzo delle nuove tecnologie didattiche multimediali, dell’elearning e della produzione multimediale;
premesso
- che gli scopi istituzionali degli Atenei coinvolti favoriscono la collaborazione e l’integrazione
delle proprie competenze in funzione della crescita reciproca nell’ambito della didattica
universitaria;
- che le parti da tempo collaborano con soddisfazione reciproca negli ambiti sopra indicati e sono
interessate a potenziarne lo sviluppo congiunto nelle forme e con i modi che si riterranno opportuni;
- che l’Università di Modena e Reggio Emilia, tramite il CEA, può offrire competenze nella
gestione di percorsi di formazione utilizzando le modalità innovative dell’e-learning, nella gestione
e progettazione di sistemi di comunicazione e di video-comunicazione e nella formazione di profili
altamente professionali anche mediante proficue collaborazioni sia in ambito nazionale sia in
ambito internazionale
convengono quanto segue:
Art. 1
Gli Atenei convenzionati, attraverso le strutture accademiche indicate in premessa, si impegnano a
collaborare mettendo a disposizione le rispettive competenze tecnico-culturali, nonché delle
112
strutture ed attrezzature di cui sono dotate per sviluppare e realizzare programmi congiunti,
sperimentazione e formazione con l’utilizzo di tecnologie didattiche innovative, dell’e-learning, la
produzione e documentazione multimediale.
Art. 2
Gli Atenei convenzionati si impegnano a realizzare, ai sensi dell’art. 1, un corso di azzeramento e di
base di “Informatica” in modalità FAD, strutturato in moduli, utilizzabili anche disgiuntamente in
base alle necessità didattiche proprie, utilizzando la modalità e-learning e sperimentando il sistema
di erogazione FAD, anticipato o parallelo rispetto all’erogazione del corso in presenza. L’obiettivo
è quello di garantire un livello base di preparazione iniziale degli studenti (matricole) che possa
anche essere adottato quale forma di sostegno alla normale erogazione del corso.
Ogni Ateneo convenzionato garantirà la registrazione di parti/moduli sulla base di un programma
comune; il corso che sarà utilizzato dalle tutte le parti convenzionate, senza alcun vincolo e senza
oneri.
Il copyright del materiale didattico prodotto nell’ambito dell’insegnamento è di proprietà degli
atenei convenzionati; la proprietà intellettuale delle parti/moduli di corso resta in carico ai singoli
autori, per la quale non verrà richiesto alcune onere.
Art. 3
Il presente protocollo di intesa non prevede alcun onere finanziario a carico degli Atenei
convenzionati sulla base degli accordi attuativi di cui al precedente art. 2.
Art. 4
I referenti scientifici delegati per l’esecuzione della presente convenzione sono:
- per l’Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro,
;
- per l’Università di Modena e Reggio Emilia, il prof. Tommaso Minerva e il prof. Michele
Colajanni;
- per l’Università di Genova, la prof.ssa Marina Ribaldo.
Essi vanno a comporre un Comitato Tecnico Scientifico (CTS) cui spetta la definizione delle
modalità di collaborazione delle attività di formazione, studio e ricerca.
Il CTS, attraverso riunioni periodiche, si impegna a pianificare, programmare ed elaborare i temi
delle attività di cui sopra da realizzare.
Il CTS inoltre sovrintende alla coerenza culturale ed alla qualità delle attività approvate e verifica la
conformità delle stesse agli obiettivi fissati.
Il CTS redigerà annualmente una relazione sull'andamento delle iniziative in fase di attuazione e di
quelle programmate che verrà portata all’attenzione delle strutture universitarie interessate.
Art. 5
La validità del presente protocollo d’intesa decorre dalla data di stipula fino al 31 dicembre 2010.
Art. 6
Per qualunque controversia dovesse insorgere tra le parti contraenti, in ordine all’interpretazione,
esecuzione o risoluzione del presente atto sarà competente esclusivamente il Foro di Modena.
La presente convenzione consta di numero 6 pagine scritte sin qui.
Letto, confermato e sottoscritto.
Modena, lì
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA
CENTRO E-LEARNING DI ATENEO
(Prof. Tommaso Minerva)
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DEL PIEMONTE ORIENTALE AMEDEO AVOGADRO
(Prof. Paolo Garbarino)
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI GENOVA
(Prof. _________________)
113
2.
di indicare quale Referente scientifico di Ateneo per l’esecuzione della Convenzione in
oggetto, la Prof.ssa Giuliana Franceschinis, S.S.D. INF/01, Dipartimento di Informatica,
Facoltà di Scienze MFN, in Alessandria, delegata di Ateneo per l’E-Learning.
*******************
9.9 Protocollo per la promozione del progetto "Youth Iustitia" di tirocini a sostegno degli
uffici del Tribunale di Novara
9/2009/9.9
Stage e Job Placement
Al Presidente del Senato Accademico
Si sottopone a codesto spettabile Senato Accademico la proposta di stipula del protocollo in
oggetto promosso dalla Provincia di Novara attraverso l’attivazione di 3 tirocini presso il Tribunale
di Novara per una durata di 11 mesi, destinati a laureandi e laureati delle Facoltà di Economia e
Giurisprudenza dell’Ateneo.
La Provincia di Novara, con tale protocollo, si impegna a mettere a disposizione un
contributo di € 11.550,00 per la realizzazione del progetto. Tale contributo verrà corrisposto ai
tirocinanti quale premio di presenza, attraverso l’Ordine degli Avvocati di Novara senza il
coinvolgimento dell’Ateneo nella gestione finanziaria.
L’iniziativa risponde alla prassi ormai consolidata in Ateneo di richiedere un aiuto
economico per tirocini post curriculari.
Grazie alla sottoscrizione di questo protocollo verrà permesso ai laureandi e laureati selezionati di
svolgere un tirocinio d’eccellenza in grado di dare ai giovani una formazione in campo giuridico
attraverso una più concreta e approfondita conoscenza dell’apparato giudiziario avendo, al
contempo, un contributo economico.
L’attuazione del protocollo in oggetto non comporta oneri a carico dell’Università.
OMISSIS
IL SENATO ACCADEMICO
PREMESSO
PREMESSO
CONSIDERATO
114
che il Ministero del Lavoro con D.M. 25/03/1998 n.142, di attuazione
dell’art. 18 della L. 24/06/1997 n. 196, ha previsto che le Università possano
promuovere tirocini di formazione e orientamento al fine di realizzare
momenti di alternanza tra studio e lavoro nell’ambito dei processi formativi e
di agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo
del lavoro;
che il D.M. 3/11/1999 n. 509 e le successive modifiche apportate con il
decreto ministeriale 22/10/2004 n. 270 hanno dato la possibilità agli Atenei
di realizzare attività formative volte ad agevolare le scelte professionali degli
studenti tra cui, in particolare, i tirocini di formazione e orientamento di cui
all’art. 142/98;
l’interesse dimostrato dal Tribunale di Novara ad avere tirocinanti
dell’Ateneo nelle proprie strutture, dimostrato con la sottoscrizione della
convenzione quadro per tirocini n. 46 del 30/03/2009;
CONSIDERATA
VALUTATO
CONSIDERATO
PRESO ATTO
PRESO ATTO
CONSIDERATA
RITENUTO
VISTO
la proposta della Provincia di Novara per il Progetto “Youth Iustitia”, che
prevede l’attivazione di tirocini presso il Tribunale di Novara per una durata
di 11 mesi destinati a n. 3 tirocinanti dell’Ateneo;
il protocollo per la promozione e la realizzazione dello stesso;
che attraverso tale protocollo la Provincia di Novara mette a disposizione
€11.550,00 per la realizzazione del Progetto “Youth Iustitia”;
che il contributo messo a disposizione dalla Provincia di Novara verrà
corrisposto ai tirocinanti quale premio di presenza, attraverso l’Ordine degli
Avvocati di Novara;
che la gestione finanziaria di tale contributo non coinvolge l’Ateneo;
la prassi ormai consolidata in Ateneo di richiedere un aiuto economico per
tirocini post curriculari;
che tale iniziativa non comporta oneri a carico dell’Università;
lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo
Avogadro”;
VISTO
il Regolamento Didattico di Ateneo;
SENTITO
il parere dell’Ufficio Affari Giuridici e Legali
con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità
DELIBERA
1. di approvare la proposta di sottoscrizione del Protocollo per la promozione del Progetto
“Youth Iustitia” di tirocini a sostegno degli Uffici del Tribunale di Novara;
2. di autorizzare il Rettore alla firma del sopracitato protocollo.
PROTOCOLLO PER LA PROMOZIONE DEL PROGETTO “YOUTH IUSTITIA” DI
TIROCINI A SOSTEGNO DEGLI UFFICI DEL TRIBUNALE DI NOVARA
L’anno …………..presso
TRA
La Provincia di Novara, sita in P.zza Matteotti,1, 28100 Novara, rappresentata dalla Dirigente del
Settore Affari Generali e Legali, Turismo, Cultura, Istruzione, dr.ssa Maria Rosaria Colella, nata a
Montesarchio (BN) l’8 ottobre 1955 e domiciliata ai fini della carica in Novara, P.zza Matteotti, 1
E
Il Tribunale di Novara, sito in Novara Via Azario 5, C.F. 94006660032 rappresentato da
QUATRARO Dr. Bartolomeo, quale Presidente del Tribunale di Novara, domiciliato in Via Azario
5 Novara
E
L’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro”, sita in via Duomo 6, 13100
Vercelli, C.F. 94021400026, rappresentata dal Rettore Prof. Paolo Garbarino, nato a Canelli (AT) il
27 febbraio 1954 e domiciliato ai fini della carica in Vercelli, Via Duomo 6,
115
PREMESSO
-
-
Che risulta importante favorire l’apertura delle strutture giudiziarie verso i giovani al fine di
promuovere la diffusione della cultura della legalità;
Che risultano importanti la formazione dei giovani in campo giuridico e la conoscenza delle
istituzioni;
Che per inserirsi al meglio nel mondo del lavoro, occorre una buona preparazione sia teorica
sia pratica che si ottiene anche attraverso inserimenti propedeutici alla professione per
individuare aspetti specifici e confrontarsi con le proprie abilità, capacità e vocazioni;
Che il tirocinio di formazione e orientamento è un’importante opportunità offerta a studenti
e laureati, per un primo approccio con il mondo del lavoro;
Che il progetto “Youth Iustitia”, attivato dalla Provincia di Novara, ha quale finalità quella
di avvicinare i giovani alle istituzioni attraverso tirocini di formazione ed orientamento
aventi l’obiettivo di offrire, a giovani laureandi e laureati, una formazione in campo
giuridico, attraverso una più concreta ed approfondita conoscenza dell’apparato giudiziario;
Che la realizzazione di questi tirocini sarà utile anche al sistema della giustizia locale in
quanto il Tribunale di Novara si avvarrà di motivate risorse umane interessate ad acquisire
competenze
SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE
Art. 1
Il presente protocollo definisce gli indirizzi e le azioni che ogni contraente si impegna ad adottare,
intraprendere ed attuare e le modalità del loro coordinamento, al fine di instaurare un sistema
integrato di interventi;
Art.2
I soggetti firmatari del presente protocollo si impegnano ad attuare quanto di seguito indicato, sulla
base delle specifiche competenze e con lo spirito di concertazione, di dialogo e di collaborazione;
Art. 3
Il progetto prevede l’attivazione di tirocini presso il Tribunale di Novara per una durata di 11 mesi e
sarà destinato a n. 3 tirocinanti dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro”
aventi i seguenti requisiti:
• Laureati e laureandi (che abbiano conseguito almeno 170 CFU) del Corso di Laurea
Triennale in Servizi giuridici per l’impresa - Facoltà di Economia;
• Laureati e laureandi (che abbiano conseguito almeno 100 CFU) del Corso di laurea
Magistrale in Amministrazione e gestione - Facoltà di Economia;
• Laureati e laureandi (che abbiano conseguito almeno 280 CFU) del Corso di Laurea
Magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza - Facoltà di Giurisprudenza;
• Laureati e laureandi (che abbiano conseguito almeno 170 CFU) dei Corsi di Laurea
Triennali in Scienze giuridiche e Informatica giuridica - Facoltà di Giurisprudenza;
• Laureati e laureandi (che abbiano già superato tutti gli esami del piano di studi) del Corso di
Laurea in Giurisprudenza, vecchio ordinamento - Facoltà di Giurisprudenza.
A ciascun giovane tirocinante verrà riconosciuto un premio di presenza totale di € 3.850,00 lordi
annui, in rate mensili di € 350,00.
Art. 4
La Provincia di Novara si impegna a:
- attivare il progetto “Youth Iustitia”, predisponendo gli atti necessari;
116
-
mettere a disposizione un finanziamento annuo di € 11.550,00 (3.850,00 € per ognuno dei
tre tirocinanti), da attribuire all’Ordine degli Avvocati di Novara per il pagamento dei premi
presenza dei tirocinanti;
effettuare attività di monitoraggio sui tirocini attivati presso il Tribunale con il progetto
“Youth Iustitia”.
Art. 5
Il Tribunale di Novara si impegna a:
- fornire indicazioni utili per l’individuazione dei tirocinanti;
- selezionare i candidati;
- dare l’indicazione degli uffici presso i quali opereranno i tirocinanti;
- individuare i tutor aziendali che provvederanno alla formazione e alle necessità dei
tirocinanti;
- provvedere ad un’adeguata collocazione dei tirocinanti negli uffici individuati;
- redigere quadrimestralmente un breve resoconto sull’andamento del progetto da inviare alla
Provincia;
- sottoscrivere i progetti formativi;
- versare mensilmente, attraverso l’Ordine degli Avvocati di Novara, i premi presenza ai
tirocinanti messi a disposizione dalla Provincia di Novara.
Art. 6
L’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro” si impegna a:
- preselezionare i candidati per i tirocini del progetto “Youth Iustitia”;
- predisporre i progetti formativi per i tirocinanti selezionati;
- individuare i tutor didattici;
- assolvere agli obblighi in materia di assicurazione, di sicurezza del lavoro e di
comunicazione, previsti dal D.M. 142/98;
- effettuare attività di monitoraggio sui tirocini attivati presso il Tribunale con il progetto
“Youth Iustitia”.
Art. 7
I soggetti sottoscrittori concordano su quanto di seguito stabilito:
1. Il tirocinio formativo e di orientamento, ai sensi della L. 196/1997 e del D.M. 142/98 non
costituisce rapporto di lavoro;
2. lo svolgimento dell’attività è seguita da un tutor designato dall’Università e da un tutor
designato dal Tribunale;
3. il progetto formativo deve contenere:
- il nominativo del tirocinante;
- i nominativi del tutor incaricato dall’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A.
Avogadro” e del tutor designato dal Tribunale;
- gli obiettivi e le modalità di svolgimento del tirocinio, con indicazione dei tempi di presenza
in tribunale;
- le strutture (sedi, reparti, uffici) presso cui si svolge il tirocinio;
- gli estremi identificativi delle assicurazioni INAIL e per la responsabilità civile.
4. durante lo svolgimento del tirocinio il tirocinante è tenuto a:
- svolgere le attività previste dal progetto formativo;
- rispettare le norme in materia di igiene, sicurezza e salute nei posti di lavoro;
- mantenere la necessaria riservatezza per quanto attiene a dati e informazioni acquisiti
durante lo svolgimento del tirocinio.
117
Art 8
Il presente protocollo ha la durata di 1 anno a partire dal 1à gennaio 2010 con possibilità di rinnovo.
Art. 9
Per tutto quanto non disciplinato dal presente protocollo si applicano le norme del Codice Civile e
delle normative vigenti in materia.
Letto sottoscritto
*******************
9.10 Approvazione del Protocollo di Intesa con la Regione Piemonte per l'attivazione dei Corsi
di Laurea e di Laurea Specialistica delle Professioni Sanitarie facenti parte dell'offerta
formativa della Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute per l'a.a. 2009/2010
9/2009/9.10
U.O. Scuole di Specializzazione ed esami di Stato
AL PRESIDENTE DEL SENATO ACCADEMICO
Si sottopone all’esame del Senato Accademico l’allegata proposta di delibera volta ad
approvare il Protocollo d’Intesa con la Regione Piemonte per l'attivazione dei corsi di laurea e di
laurea specialistica delle professioni sanitarie costituenti l’offerta formativa della Facoltà di
Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute per l’anno accademico 2009/10.
Rispetto al testo approvato per l’attivazione dei corsi professionalizzanti nello scorso anno
accademico, non ci sono novità da segnalare nel contenuto dell’articolato né nel tenore sostanziale
degli allegati schemi di accordo attuativo (da stipulare, a firma del Preside di Facoltà, con le
strutture sanitarie individuate come sedi formative dei corsi) e di disciplinare attuativo (da stipulare,
a firma del Presidente del Corso di Laurea, per le sedi di tirocinio).
Si fa presente, però, che si è provveduto a eliminare (nella nuova versione dell’art. 2,
comma 2, del Protocollo) la sede formativa istituita lo scorso anno presso l’ASL CN1 di Fossano
per il Corso di Laurea in Fisioterapia, che resterà utilizzata dall’Ateneo, per l’anno accademico in
corso, come mera sede didattica di tirocinio.
Il testo del Protocollo d’Intesa è stato licenziato dalla Commissione Paritetica nella seduta
del 16 ottobre 2009, è già stato approvato dal Consiglio di Facoltà nella seduta del 17 novembre
2009 e sarà sottoposto all’approvazione della Giunta Regionale nella prossima seduta.
Si chiede, quindi, a codesto spettabile Senato di deliberare in merito.
OMISSIS
IL SENATO ACCADEMICO
VISTO
VISTO
118
l’art. 6, comma 3, del D.Lgs. 30/12/92 n. 502 che, con riferimento alla formazione
del personale di area sanitaria, prevede espressamente che Regioni e Università
attivino appositi protocolli d'intesa per definire e concordare le modalità di
espletamento dei Corsi universitari e l’utilizzo, come sedi, dei corsi delle strutture del
Servizio Sanitario Regionale.
l’art. 7, comma 3 del D.L.vo 7/12/1993, n. 517 concernente la formazione del
personale di area sanitaria;
VISTO
il D.M. 03.11.1999 n. 509 recante norme concernenti l’autonomia didattica
universitaria;
VISTO
il D.I. 02.04.2001 di determinazione delle classi delle lauree universitarie delle
professioni sanitarie;
PRESO ATTO che la sezione II della Commissione Paritetica Regione Piemonte-Università, nella
seduta del 16 ottobre 2009, ha licenziato il testo definitivo del Protocollo d’Intesa per
l'attivazione dei corsi di laurea e di laurea specialistica delle professioni sanitarie per
l’anno accademico 2009/2010;
CONSIDERATO che il Consiglio della Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute, nella
seduta del 17/10/2009, ha espresso il proprio parere favorevole in merito al testo del
Protocollo d’Intesa con la Regione per l'attivazione dell’offerta formativa relativa ai
corsi di laurea e di laurea specialistica delle professioni sanitarie per l’anno
accademico 2009/10, unitamente agli allegati schemi di accordo attuativo e di
disciplinare attuativo;
PRESO ATTO che, ai sensi dell’art. 2, comma 2, del nuovo testo di Protocollo relativo all’a.a.
2009/2010, è stata eliminata la sede formativa individuata presso l’ASL CN1 sede di
Fossano per il Corso di Laurea in Fisioterapia;
CONSIDERATO che l’approvazione del Protocollo d’Intesa si pone quale presupposto essenziale
per la successiva stipulazione degli accordi attuativi - con le strutture sanitarie
regionali individuate quali sedi formative dei corsi - e dei disciplinari attuativi – per
la disciplina dello svolgimento del tirocinio da parte degli studenti iscritti ai corsi di
laurea delle professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, della
prevenzione nonché della professione ostetrica ;
VISTO
lo Statuto di autonomia dell’Ateneo
con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità
DELIBERA
1. di approvare, nel testo di seguito allegato, il Protocollo d’Intesa con la Regione Piemonte
per l'attivazione dei corsi di laurea e di laurea specialistica delle professioni sanitarie
infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione nonché della professione
ostetrica per l’anno accademico 2009/10 unitamente agli allegati schemi di accordo attuativo
e di disciplinare attuativo.
PROTOCOLLO D'INTESA TRA LA REGIONE PIEMONTE E L’UNIVERSITÀ DEL
PIEMONTE ORIENTALE “AMEDEO AVOGADRO” PER L'ATTIVAZIONE DEI CORSI
DI LAUREA E DI LAUREA SPECIALISTICA DELLE PROFESSIONI SANITARIE
(ANNO ACCADEMICO 2009/2010)
TRA
La Regione Piemonte, codice fiscale 80087670016, di seguito denominata Regione, rappresentata
dalla Presidente pro - tempore della Regione Mercedes BRESSO, nata a
e
domiciliata ai fini della presente convenzione a Torino - P.zza Castello n. 165,
E
L’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” - codice fiscale
94021400026, di seguito denominata Università, nella persona del Rettore pro-tempore Prof. Paolo
GARBARINO, nato a
, per la carica domiciliato a Vercelli, Via Duomo n. 6
119
PREMESSO CHE
Il D.L.vo 30/12/92 n. 502 all’art. 6, comma 3, con riferimento alla formazione del personale di area
sanitaria, prevede specificamente che:
- la formazione di che trattasi avviene in sede ospedaliera, ovvero in altre strutture del S.S.N.
ed istituzioni private accreditate;
- le Regioni e le Università attivano appositi protocolli d'intesa per l'espletamento dei Corsi.
La Legge 10 agosto 2000, n. 251 “Disciplina delle professioni sanitarie infermieristiche, tecniche,
della riabilitazione, della prevenzione nonché della professione ostetrica” all’art. 5, commi 1 e 2,
stabilisce che:
- Il Ministro dell'Università e della Ricerca scientifica e tecnologica, di concerto con il Ministro
della Sanità, ai sensi e per gli effetti di cui all'articolo 17, comma 95, della Legge 15 maggio 1997,
n. 127, individua con uno o più decreti i criteri per la disciplina degli ordinamenti didattici di
specifici corsi universitari ai quali possono accedere gli esercenti le professioni di cui agli articoli 1,
2, 3 e 4 della presente legge, in possesso di diploma universitario o di titolo equipollente per legge.
Con Decreto Ministeriale 02.04.2001, il M.U.R.S.T. di concerto con il Ministero della Sanità ha
regolamentato le Classi di Laurea delle Professioni Sanitarie - di seguito denominate “Corsi di
Laurea” - ai sensi del D.L.vo 502/92 e successive modificazioni ed integrazioni.
Con Decreto Ministeriale 02.04.2001, il M.U.R.S.T ha inoltre determinato le Classi delle Lauree
Specialistiche Universitarie delle Professioni Sanitarie.
SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE
la formazione degli operatori sanitari laureati dovrà avvenire:
a) nel rispetto assoluto della normativa internazionale comunitaria laddove esistente e nel rispetto
di quella statale;
b) nel rispetto della programmazione dei fabbisogni quantitativi e qualitativi previsti
dall'Amministrazione Regionale.
Art. 1
(Oggetto del protocollo d'intesa)
1. Fermo restando l'autonomia dei rispettivi ordinamenti, il presente protocollo d'intesa disciplina i
rapporti tra la Regione e l’Università per l'attivazione dei Corsi di Laurea e delle Lauree
Specialistiche Universitarie delle Professioni Sanitarie, in accordo ai Decreti Ministeriali
02.04.2001, sulla base di quanto previsto dai successivi articoli.
2. Le sedi universitarie dei Corsi di Laurea per la Regione Piemonte sono la Facoltà di Medicina,
Chirurgia e Scienze della Salute dell’Università del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” e
la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Torino.
Art. 2
(Programmazione)
1. Le Università, sulla base della programmazione Regionale, approvano, con cadenza annuale e
per la durata degli interi cicli attivati, un programma in cui sono previsti:
120
9 i Corsi di Laurea e i Corsi di Laurea Specialistica da attivare in relazione alle specifiche figure
professionali, nonché il numero degli operatori da formare annualmente in relazione al
fabbisogno formativo del S.S.R. e delle strutture private nell'ambito territoriale regionale; per
l'anno in corso sono stabiliti secondo quanto indicato nell’allegato 1;
9 le risorse a disposizione di cui all’art. 8 del presente protocollo d'intesa, nonché altri fattori
che possono avere incidenza sulla previsione dei corsi da attivare;
9 le sedi formative dei corsi di laurea.
2. Le parti convengono che per l'anno accademico 2009/2010 le sedi formative per i corsi di laurea
delle professioni sanitarie attivati con l’Università del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”
debbano essere: l’Azienda Ospedaliero Universitaria “Maggiore della Carità” di Novara,
l’Azienda Sanitaria Ospedaliera “SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo” di Alessandria, l’ A.S.L. BI
di Biella, l’A.S.L. VCO sede di Omegna, l’A.S.L. CN2 sede di Alba, l’A.S.L. AL sede di
Tortona.
3. Convengono, altresì, che la sede formativa del corso di laurea specialistica debba essere
l’Azienda Ospedaliero Universitaria “Maggiore della Carità” di Novara.
Art. 3
(Accordi attuativi)
1. Ai fini dell'attivazione dei corsi, in conformità alle finalità, ai principi ed ai criteri stabiliti nel
presente atto, le Università, le Aziende Ospedaliere, le Aziende-ASL, le Istituzioni pubbliche e
private accreditate e gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, ai sensi dell'art 6, comma
3, D.L.vo 502/92, provvedono a stipulare appositi accordi attuativi (all. 2 e 3), per regolamentare
le modalità della reciproca collaborazione e la programmazione delle risorse umane, strutturali e
finanziarie di cui all'art. 8 del presente protocollo.
2. Nel quadro della programmazione di cui all'art. 2, ed ispirandosi al principio dell'integrazione
delle risorse del S.S.N. e delle Università, le sopraccitate Aziende ed Istituzioni concordano con
le Università le modalità di utilizzo delle risorse didattiche e delle unità operative ospedaliere ed
extra-ospedaliere per lo svolgimento del percorso formativo.
3. Detti soggetti concordano altresì le modalità di utilizzo delle strutture e del personale non
universitario con funzioni di docenza, di coordinamento, di tutorato, di affiancamento, nonché di
attività di segreteria didattica di cui al punto 4 dell'art. 7 del presente protocollo.
4. Al fine di orientare ed assistere gli studenti lungo tutto il corso di studi e renderli attivamente
partecipi del processo formativo, viene attivato un servizio di tutorato (ai sensi degli art. 12-13
della legge n. 341/90).
E' prevista altresì l'assegnazione di funzioni di "affiancamento agli studenti" da affidare a
personale appartenente al profilo professionale di ogni singolo Corso di Laurea.
L'impegno orario relativo alle funzioni di docenza, di coordinamento, di tutorato e di
affiancamento rientra per il personale del S.S.N. nell'ambito di quanto previsto dal vigente
Contratto Nazionale di Lavoro.
5. Per l'accesso ai corsi di laurea delle professioni sanitarie da parte degli studenti, si terrà conto di:
• esito delle prove di ammissione attuate secondo l'ordinamento didattico universitario;
• accertamento medico dell’idoneità psico-fisica alla mansione specifica (i discenti sono
equiparati a “lavoratore”, ai sensi dell’art. 2, comma A del D. Lgs. n. 81/2008).
121
L’accertamento sarà a cura della Regione per il tramite delle Aziende Sanitarie Regionali sedi di
corso di laurea.
Eventuale giudizio di inidoneità alla mansione costituirà atto di decadenza dall’ammissione al
corso.
6. Per l’ammissione ai Corsi di Laurea Specialistica si fa riferimento a quanto previsto dalla
normativa universitaria.
La Regione concorda sulla possibilità di consentire una abbreviazione di corso nel rispetto della
normativa in materia.
Art. 4
(Modalità di individuazione delle strutture idonee a costituire sedi di tirocinio)
1. Le sedi di tirocinio devono ottemperare ai requisiti previsti dagli accordi internazionali tra cui
quanto citato dalla Commissione della Comunità Europea, comitato consultivo per la formazione
nel campo dell'assistenza infermieristica e da quanto disposto dal D. Lgs 353/94. I requisiti di
accreditamento sono quelli di cui al D.M. 24/09/97 e le parti si impegnano a rivedere i criteri di
accreditamento sulla base delle indicazioni nazionali.
2. L’Università stipula annualmente opportuni accordi con le Aziende o strutture private
accreditate, individuate come sedi di tirocinio, da parte dei Presidenti dei singoli corsi di Laurea,
sulla base delle necessità didattiche (all. 4).
Art. 5
(Organi dei Corsi)
1. Sono organi dei Corsi di Laurea:
• il Consiglio del Corso di Laurea;
• il Presidente del Corso di Laurea;
2. Il Consiglio di Corso di Laurea è costituito da tutti i docenti del Corso. In particolare propone al
Consiglio di Facoltà la verifica delle attività didattiche e la programmazione, predisponendo le
più opportune modalità di organizzazione delle attività didattiche (teoriche, tecnico-pratiche e di
tirocinio) per garantire il pieno raggiungimento degli obiettivi professionali degli iscritti.
3. Il Presidente del Corso è eletto dal Consiglio del Corso di Laurea tra i Professori di ruolo che ne
fanno parte. Il Presidente rimane in carica per un triennio e può essere rieletto una sola volta.
Oltre a presiedere il Consiglio di Corso di Laurea, egli sovrintende e coordina le attività del
Corso, in conformità alle deliberazioni del Consiglio medesimo.
4. L'approvazione finale delle decisioni collegiali del Consiglio del Corso di Laurea spetta, per le
materie di sua competenza, al Consiglio di Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute.
Art. 6
(Coordinatore)
1. Per l'organizzazione delle attività relative alle discipline che costituiscono l'area degli
insegnamenti specifici professionali, il Consiglio del Corso di Laurea triennale nomina un
Coordinatore appartenente allo stesso profilo del Corso di Laurea tra i docenti professionali del
Corso di Laurea in possesso della più elevata qualificazione e documentata esperienza in campo
formativo specifico in servizio presso la struttura sede del Corso o presso una struttura
convenzionata.
122
2. Il Coordinatore è responsabile, sotto la supervisione del Presidente, della attuazione del progetto
didattico proposto dal Consiglio di Corso e approvato dal Consiglio di Facoltà.
3. Il Coordinatore coordina l’organizzazione e la gestione delle risorse necessarie per la
realizzazione del progetto didattico.
4. Il Coordinatore rimane in carica un triennio e può essere rinominato. Nello svolgimento dei
propri compiti il Coordinatore opera in stretta sintonia e collaborazione con i docenti e con il
Presidente che è il Rappresentante ufficiale del Corso di Laurea.
Art. 7
(Attività didattica)
1. La Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute dell’Università del Piemonte Orientale
“Amedeo Avogadro” assicura l'insegnamento delle discipline previste dall'ordinamento didattico
dei Corsi di Laurea, di cui al D.M. 02/04/2001, mediante il proprio personale docente e il
personale tecnico e amministrativo dell’Università, nonché altro personale esterno (Professori a
contratto), e personale dipendente dal S.S.N. tenendo conto dell'esperienza didattica dal
medesimo acquisita.
L'insegnamento delle discipline afferenti alle aree professionali è affidata al personale dello
stesso profilo in possesso dei requisiti di massima qualificazione prevista dagli ordinamenti
vigenti e di comprovata esperienza didattica.
Detto personale dipendente dell'Università o del S.S.N. è proposto dal Consiglio di Corso di
Laurea al Consiglio di Facoltà sulla base dell’elenco dei nominativi forniti rispettivamente
dall’Amministrazione universitaria e dal Direttore Generale dell’Azienda.
I docenti non universitari sono nominati annualmente dal Rettore, senza oneri per l'Università, su
proposta del Consiglio del Corso di Laurea, con delibera del Consiglio di Facoltà e, per il
personale dipendente dal S.S.N., con nulla osta del Direttore Generale della struttura di
appartenenza.
2. Per lo svolgimento completo ed adeguato della didattica, in particolare per quella svolta a piccoli
gruppi, per seminari ed esercitazioni, è prevista l'integrazione del personale docente con
collaboratori alla didattica. L'entità di tale integrazione viene stimata su base proporzionale al
numero degli studenti e dei crediti di ogni corso integrato. Il numero di ore previste per
l’integrazione potrà essere calcolato moltiplicando il numero di studenti del corso di laurea per il
numero dei crediti assegnati al singolo corso integrato.
Non è fatto obbligo ai singoli corsi di laurea richiedere didattica di complemento.
La richiesta di integrazione dovrà essere formulata in base alle effettive necessità dei corsi
tenendo presente che il numero delle ore calcolate con il suddetto criterio potrà essere elevato,
per effettive necessità didattiche, sino ad un massimo di 100 ore nel caso in cui fosse inferiore.
Con il criterio suddetto e nella misura in cui si renda necessario, sulla base delle indicazioni del
Consiglio di Corso, l'Azienda sede di Corso emanerà bandi integrativi per attività di
complemento alla didattica. I criteri di emanazione del bando, la selezione dei candidati, nonché
la predisposizione delle graduatorie relative, saranno affidati ad una commissione mista
nominata dal Direttore Generale dell’Azienda e composta da: docenti universitari e docenti
ospedalieri proposti dai Consigli di Corso di Laurea; un dirigente medico, con funzioni di
coordinatore, delegato dal Direttore Generale e rappresentanti di provata competenza scelti tra
gli appartenenti ai profili professionali interessati.
3. Nell’ambito dell’attività didattica è prevista l’attività di tutorato. Ai tutori viene affidata la cura
di un numero di studenti non superiore a 15. I tutori sono scelti dal Consiglio di Corso di norma
123
tra il personale docente con professionalità specifica dello stesso profilo oggetto di formazione,
iscritto nei ruoli del S.S.N. o dipendente delle Università, o di Enti e/o strutture accreditate.
Di fronte a una riscontrata effettiva carenza di una disponibilità di ore per attività di tutorato si
concorda di sopperire alla stessa con l’identificazione, nell’ambito delle Aziende sedi di
tirocinio, di personale con funzioni di tutore.
4. L'Università assicura l'attività di Segreteria amministrativa del Corso di Laurea; la Regione,
tramite le Aziende Regionali sedi di Corso, assicura le risorse e l'organizzazione delle Segreterie
didattiche.
Art. 8
(Oneri)
1. La Regione, in sede di definizione annuale delle modalità di finanziamento delle Aziende
sanitarie, determina, sulla base del piano finanziario di cui ai punti successivi del presente
articolo, il limite del concorso del Fondo Sanitario Regionale agli oneri connessi alla formazione
delle figure professionali di cui al presente protocollo d'intesa. Gli oneri finanziari conseguenti
all'attivazione dei singoli Corsi di Laurea vengono quantificati in piani finanziari relativi
all'intero ciclo formativo e predisposti per annualità di corso tenendo conto di:
-
numero di studenti iscritti;
-
strutture didattiche (aule, laboratori, attrezzature, arredi e materiali didattici)
-
servizi amministrativi;
-
servizi per studenti e tutorato;
-
attività didattiche teoriche e tecnico-pratiche (tirocini guidati, esercitazioni di laboratorio,
attività professionalizzanti);
-
seminari interdisciplinari;
-
stages fuori sede.
2. L’Università e la Regione definiscono d'intesa, contestualmente al piano finanziario, gli oneri
che assumono a proprio carico:
Università:
retribuzione personale docente, tecnico e tecnico-amministrativo proprio dipendente,
specificatamente addetto alle attività didattiche e di supporto relative ai Corsi di Laurea;
garantisce agli studenti l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni a norma del D.P.R.
30/06/65 n. 1124 e successive modificazioni, nonché la Responsabilità Civile contro terzi;
contribuisce, ove si verifichi la necessità, con proprie strutture, arredi, attrezzature e
materiale didattico. In tale caso l'Università cura la gestione e la manutenzione delle strutture messe
a disposizione.
Regione (per il tramite delle Aziende sanitarie):
retribuzione personale dipendente del Servizio Sanitario Regionale, specificatamente addetto
alle attività formative (docenza formale, attività tecnico-pratica, tirocini guidati, e tutorato, ecc.), e
alle attività tecnico-amministrative di segreteria didattica e di supporto alle attività formative nelle
124
strutture interessate dai Corsi di Laurea e retribuzione dei collaboratori alla didattica di cui all'art. 7
comma 2 del presente protocollo d'intesa;
assicura la tutela sanitaria degli studenti afferenti ai Corsi (visite periodiche e non, riduzione
dei rischi biologici, chimici, fisici e psichici);
garantisce servizi per gli studenti (secondo quanto sarà definito negli accordi attuativi a
livello aziendale);
-
assicura eventuali rimborsi spese a tutto il personale per attività fuori sede;
mette a disposizione strutture, arredi e materiale didattico, così come definiti nella premessa
del presente protocollo d'intesa;
cura la gestione e la manutenzione ordinaria e straordinaria delle strutture e arredi messi a
disposizione dal S.S.R.;
garantisce la copertura assicurativa agli studenti tirocinanti per le attività formative tecnicopratiche (tirocini guidati, esercitazioni di laboratorio, attività professionalizzanti), nell’ambito della
polizza assicurativa già accesa.
Art. 9
(Commissione di valutazione)
1. Per la verifica dell'attuazione della presente convenzione si fa riferimento alla Commissione
paritetica Regione-Università. La commissione ha sede presso l'Assessorato alla Sanità ed è
presieduta dall'Assessore alla Sanità o suo delegato.
Art. 10
(Durata)
1. Il presente Protocollo d’Intesa ha durata annuale e può essere rinnovato con appositi
provvedimenti degli Enti sottoscrittori.
Art. 11
(Modifiche in itinere)
1. E' fatta salva la possibilità di apportare, su proposta dei soggetti contraenti, eventuali integrazioni
e modifiche al presente Protocollo d'intesa anche sulla base delle valutazioni e proposte
specifiche espresse dalla Commissione regionale paritetica di cui al precedente art. 9.
125
ALLEGATO 1)
Corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie anno 2009-2010
Numero operatori anno 2009-2010
PROFILI PROFESSIONALI
FABBISOGNO UNIVERSITA’ UNIVERSITA’
PROGRAMMATO
TORINO
NOVARA
INFERMIERE
1160
720
440
OSTETRICA/O
50
25
25
INFERMIERE PEDIATRICO
53
30
23
FISIOTERAPISTA
110
50
60
LOGOPEDISTA
25
25
/
ORTOTTISTA-ASSISTENTE DI
OFTALMOLOGIA
5
5
/
TERAPISTA DELLA NEURO E
PSICOMOTRICITA’ DELL’ETA’
EVOLUTIVA
12
12
/
TECNICO RIABILITAZIONE
PSICHIATRICA
20
20
/
TECNICO AUDIOMETRISTA
/
/
/
TECNICO LABORATORIO BIOMEDICO
80
57
23
TECNICO DI RADIOLOGIA MEDICA
90
65
25
TECNICO DI NEUROFISIOPATOLOGIA
10
10
/
TECNICO AUDIOPROTESISTA
10
10
/
IGIENISTA DENTALE
50
30
20
DIETISTA
15
15
/
126
Corsi di Laurea Specialistica delle Professioni Sanitarie anno accademico 2009-2010
FABBISOGNO UNIVERSITA’ UNIVERSITA’
DENOMINAZIONE
PROGRAMMATO
TORINO
NOVARA
1/S CLASSE
DELLE
LAUREE
40
25
15
SPECIALISTICHE
INFERMIERISTICHE
ED
OSTETRICHE
2/S CLASSE
DELLE
LAUREE
10
10
/
SPECIALISTICHE
DELLE
PROFESSIONI SANITARIE DELLA
RIABILITAZIONE
3/S CLASSE
DELLE
LAUREE
10
10
/
SPECIALISTICHE
DELLE
PROFESSIONI
SANITARIE
TECNICHE
ALLEGATO 2)
ACCORDO ATTUATIVO TRA L’AZIENDA ……………………….. E L'UNIVERSITÀ DEGLI
STUDI DEL PIEMONTE ORIENTALE RELATIVO ALLA FORMAZIONE CONCERNENTE I
CORSI DI LAUREA DELLE PROFESSIONI SANITARIE (da stipulare con ciascuna delle sedi
formative di cui agli artt. 2 e 3) - ANNO ACCADEMICO 2009/2010
L'Azienda ……………… codice fiscale ..............., di seguito denominata Azienda, rappresentata
dal Direttore Generale .............. nato a ............... il ............. domiciliato ai fini della presente
convenzione a ……... in …….. e l'Università degli Studi di ........... cod. fiscale ……...., di seguito
indicata come Università, nella persona del Preside della Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze
della Salute Prof. ......................., nato a ………….. il .................., domiciliato ai fini della seguente
convenzione a ………….., autorizzato dal Consiglio di Amministrazione con delibera del ...............
PREMESSO CHE
con D.G.R. n. ….… del …………. la Giunta Regionale ha approvato il Protocollo di intesa fra
Regione ed Università per quanto attiene la formazione di area sanitaria, così come previsto dal
D.L.vo 502/92 e successive modificazioni,
CONVENGONO E STIPULANO QUANTO SEGUE:
Art. 1
L'Università e l'Azienda, sulla base di quanto stabilito nel Protocollo d'Intesa Università-Regione di
cui alla D.G.R. succitata, convengono che nell'ambito del percorso formativo dei seguenti Corsi di
Laurea delle Professioni Sanitarie per l’anno accademico 2009/2010 :
……………
siano realizzate le sotto indicate attività didattiche :
……………
127
Art. 2
L'Azienda e l'Università definiscono le risorse didattiche e le Unità Operative per lo svolgimento
delle attività di cui all'art. 1, così come specificato nella Tabella 1.
Art. 3
L'Azienda e l'Università individuano le unità di personale con funzioni di segreteria ed ausiliarie,
come specificato nella Tabella 2, per garantire l'attività di segreteria amministrativa e di segreteria
didattica per 5 giorni la settimana per tutto l'anno accademico.
Art. 4
L’Azienda provvede all’accertamento medico nei confronti dei discenti al fine di valutarne
l’idoneità psico-fisica.
Art. 5
L'Azienda attua quanto previsto dall’art. 7 del Protocollo di intesa Università - Regione.
Art. 6
Gli oneri finanziari conseguenti all'attivazione di quanto previsto nella presente convenzione
vengono quantificati secondo il seguente schema:
numero degli studenti iscritti;
strutture didattiche (aule, laboratori, attrezzature, arredi e materiali didattici);
servizi amministrativi;
servizi per studenti e tutorato;
attività didattiche teoriche e tecnico-pratiche (tirocini guidati, esercitazioni di laboratorio,
attività professionalizzanti);
seminari professionalizzanti;
stages fuori sede,
sulla base di quanto definito all'art. 8 del Protocollo d'Intesa Università - Regione.
Art. 7
L'Azienda e l'Università convengono che le verifiche e/o le controversie, relative al presente
Protocollo, vedranno quale organo competente la Commissione Paritetica Regionale.
Art. 8
Il presente accordo ha durata annuale ed è rinnovabile attraverso apposito atto formale delle parti
contraenti.
In ogni caso la sua durata è prorogata fino all’approvazione del nuovo Protocollo di Intesa relativo
all’anno accademico successivo.
Art. 9
Per tutto ciò che non è previsto nel presente accordo si fa riferimento al Protocollo di Intesa.
128
Letto, firmato e sottoscritto.
Il Preside della Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute
Prof. …….........................
Il Direttore Generale Dott. ………………………………………………...........................………….
Allegato 2) Tabella 1
U.O. Sedi di tirocinio
Laboratori didattici
Aule
Biblioteche
Palestre
Segreterie didattiche
Allegato 2) Tabella 2
Personale:
Amministrativo
Ausiliario
ALLEGATO 3)
Requisiti minimi per i protocolli attuativi
1. Gestione attività segreteria didattica
Per le sedi formative:
due unità amministrative ogni 120 studenti oppure ogni 3 Corsi di Laurea delle Professioni
Sanitarie assicurando il personale sufficiente e la strumentazione (telefono, fax, fotocopiatrice e PC)
per garantire il funzionamento della segreteria.
2. Personale
Tutori : garantire tempo lavoro equivalente ad un'unità a tempo pieno ogni 15 studenti.
129
Affiancatori: bisogna prevedere che nelle Unità Operative dove si svolge il tirocinio pratico, una
parte dell'orario di lavoro del personale dipendente del S.S.N. sia dedicata all'attività di
affiancamento e valga come orario di servizio.
3. Contratti di integrazione
Le Aziende sedi di formazione si fanno carico di attivare i contratti di integrazione didattica di cui
all'art. 7 del Protocollo d'Intesa Università - Regione, secondo le indicazioni del Consiglio di Corso
di Laurea, impegnandosi a completare l'iter per l'assegnazione in tempo utile per l'inizio dei corsi.
L'Azienda si fa carico della gestione amministrativa dei bandi.
4. Servizi per gli studenti
- locali spogliatoio
- accesso alla mensa secondo le modalità stabilite dall'Azienda
ALLEGATO 4
DISCIPLINARE ATTUATIVO (EX ART. 4 DEL PROTOCOLLO) TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI
STUDI
DEL
PIEMONTE
ORIENTALE
“AMEDEO
AVOGADRO”
E
……………………………………………… PER L’UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE
SANITARIE REGIONALI PER LO SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITÀ DI TIROCINIO DA
PARTE DEGLI STUDENTI ISCRITTI AL CORSO DI LAUREA IN ……………………
(CLASSE …………………) - A.A. ………………..
TRA
L'Università degli Studi del Piemonte Orientale "A. Avogadro" - Facoltà di Medicina, Chirurgia e
Scienze della Salute – Corso di Laurea in …………….. (classe delle lauree………) codice fiscale
94021400026, di seguito denominato “Consiglio di Corso di Laurea”, nella persona del Presidente
di corso pro-tempore, Prof. …………….., nato a …………. il ………………….., domiciliato ai
fini della presente convenzione a Novara in via Solaroli n. 17
E
La Struttura sanitaria o ENTE o Azienda – di seguito denominata “Struttura Sanitaria” con sede
legale in ………….., Via ……………………, C.F. e P. IVA ………………, rappresentato dal
Legale Rappresentante ……………………., nato a ………………. il ………………….,
domiciliato ai fini della carica a …………………………., Via ………………………….
CONSIDERATO CHE
- l’art. 4 comma 1 del Protocollo d’Intesa con la Regione Piemonte per l’a.a. …………… stabilisce
le modalità di individuazione delle strutture idonee a costituire sedi di tirocinio rinviando ai
requisiti stabiliti dagli accordi internazionali;
130
- è nell’interesse generale delle Università utilizzare competenze e strutture extra-universitarie per
assicurare una migliore e più completa realizzazione dei propri compiti istituzionali, in particolare
per quanto riguarda la possibilità di far acquisire agli allievi dei corsi significative esperienze
tecnico-pratiche di tipo specialistico;
- il D.P.R. 220/2001 fissa i criteri di accreditamento sulla base delle indicazioni nazionali;
- la Struttura Sanitaria in parola ha dato la propria disponibilità a fornire le strutture di competenza
per le esigenze di formazione integrativa e di tirocinio del Corso di Laurea in
………………………;
- le strutture sopramenzionate sono state giudicate idonee per la realizzazione dell’attività didattica
integrativa e di tirocinio prevista nel percorso formativo professionalizzante da parte del Consiglio
del Corso di Laurea in ………………………..
SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE
Art. 1
Nell'ambito del percorso formativo del Corso di Laurea in ………………………., per l'anno
accademico ………………., la Struttura Sanitaria s’impegna ad ospitare presso le proprie strutture
gli allievi del Corso per lo svolgimento delle attività di tirocinio ai fini dell’acquisizione
dell’esperienza pratico-applicativa, garantendo la possibilità di utilizzo delle necessarie strutture ed
attrezzature logistiche, delle aule e degli ausilii didattici ivi esistenti.
Al fine di avviare gli studenti alle predette attività, la Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della
Salute trasmette alla Struttura Sanitaria il modulo, di cui all’allegato A, indicante il numero degli
studenti e il periodo di permanenza presso le strutture della Struttura sanitaria.
Art. 2
L’attività di tirocinio è finalizzata all’acquisizione di ulteriori conoscenze utili per l’inserimento nel
mondo del lavoro mediante la conoscenza diretta del settore lavorativo cui il titolo di studio può
dare accesso; la Struttura Sanitaria, per lo svolgimento delle attività di cui all’art. 1 e nell’ambito
della definizione delle risorse strumentali, organizzative e di personale da rendere disponibili,
garantisce il servizio di affiancamento agli studenti da parte di proprie unità di personale dipendente
tenuto conto dei requisiti minimi previsti dal Protocollo d’Intesa.
Il personale verrà individuato dalla Struttura Sanitaria d’intesa con il Presidente del Corso di
Laurea.
Art. 3
L'Università garantisce la copertura assicurativa per responsabilità civile degli studenti
relativamente ai rischi e agli infortuni connessi all’attività formativa e di tirocinio svolta presso la
Struttura Sanitaria.
La Struttura Sanitaria garantisce la copertura assicurativa agli studenti tirocinanti per le attività
formative tecnico-pratiche (tirocini guidati, esercitazioni di laboratorio, attività professionalizzanti).
131
Art. 4
Per garantire il collegamento tra il Corso di Laurea e la sede dell’attività formativa e di tirocinio
viene individuato, d’intesa tra l’Università e la Struttura Sanitaria, un operatore (o tutor pedagogico
o clinico) appartenente allo stesso profilo professionale, con il compito di certificare l’avvenuta
attività da parte degli studenti controfirmando l’apposito diario delle presenze.
Art. 5
La Struttura Sanitaria si impegna a predisporre ogni misura in merito alla idoneità dei locali sotto il
profilo della sicurezza ai sensi del D. Lgs. n. 81/2008, nonché ad assumere ogni onere relativo alla
manutenzione e riparazione delle attrezzature e strumentazioni in uso per lo svolgimento delle
attività di cui agli articoli precedenti.
Art. 6
Il presente disciplinare attuativo ha durata annuale ed è rinnovabile attraverso apposito atto formale
delle parti contraenti.
In ogni caso la sua durata è prorogata fino all’approvazione del nuovo Protocollo di Intesa relativo
all’anno accademico successivo.
Art. 7
Per tutto ciò che non è previsto nel presente disciplinare si fa riferimento al Protocollo di Intesa e
all’Accordo attuativo ad esso allegato.
Art. 8
Per tutte le controversie che potessero insorgere circa l’interpretazione e/o l’attuazione della
presente disciplinare e modelli ad essa allegati, sarà competente la Commissione Paritetica.
Letto, approvato e sottoscritto.
Il Presidente del Corso di Laurea in ……………………………
PROF. ……………………………………………………………
Il Legale Rappresentante della Struttura Sanitaria (sede di
Tirocinio)
DOTT. ……………………………………………………………
132
ALLEGATO A
Disciplinare attuativo di riferimento:
________________________________________________________________________________
Ai sensi dell’art. 1 del Disciplinare attuativo suddetto si avviano presso _______________ n°
_____ studenti iscritti al ___ anno del Corso di Laurea in …………………… per il periodo
decorrente dal __________ al __________ dell’anno accademico …………………. (in corso)
Novara, lì
Firma del Presidente del Corso di Laurea in
PROF. ……………………………………………………………
*******************
9.11Convenzione tra la Facoltà di Scienze Politiche dell'Ateneo e il Ministero della Giustizia Dipartimento di Amministrazione Penitenziaria - Direzione Generale Esecuzione Penale
Esterna di Vercelli
9/2009/9.11
Stage e Job Placement
Al Presidente del Senato Accademico
Si sottopone a codesto spettabile Senato Accademico la proposta di stipula di una
convenzione per lo svolgimento di tirocini e stage tra la Facoltà di Scienze Politiche dell'Ateneo e il
Ministero della Giustizia, Dipartimento di Amministrazione Penitenziaria, Direzione Generale
Esecuzione Penale Esterna di Vercelli (U.E.P.E.).
La proposta è stata portata all’attenzione dalla Facoltà di Scienze Politiche al fine di
permettere, in particolare, lo svolgimento di tirocini di formazione e orientamento degli studenti del
Corso di Laurea in Servizio Sociale presso il sopracitato dipartimento.
L’ente ospitante ha dimostrato l’interesse ad attivare tirocini con la Facoltà ma ha richiesto di
apportare delle modifiche al modello di convenzione abitualmente utilizzato.
La Facoltà e l’U.E.P.E., sentiti gli uffici dell’amministrazione centrale dell’Ateneo
competenti per le relative materie, hanno concordato il testo della convenzione che è stato
133
approvato dal Consiglio di Facoltà con delibera n. 8 del 30 ottobre 2009, e che ora si sottopone a
codesto spettabile Senato Accademico..
L’attuazione della convenzione non comporta oneri a carico dell’Università.
OMISSIS
IL SENATO ACCADEMICO
PREMESSO
PREMESSO
CONSIDERATO
VISTO
CONSIDERATA
CONCORDATO
SENTITI
VISTA
VISTO
VISTO
RITENUTO
che il Ministero del Lavoro con D.M. 25/03/1998 n.142, di attuazione
dell’art. 18 della L. 24/06/1997 n. 196, ha previsto che le Università possano
promuovere tirocini di formazione e orientamento al fine di realizzare
momenti di alternanza tra studio e lavoro nell’ambito dei processi formativi e
di agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo
del lavoro;
che il D.M. 3/11/1999 n. 509 e le successive modifiche apportate con il
decreto ministeriale 22/10/2004 n. 270 hanno dato la possibilità agli Atenei
di realizzare attività formative volte ad agevolare le scelte professionali degli
studenti tra cui, in particolare, i tirocini di formazione e orientamento di cui
all’art. 142/98;
l’interesse dimostrato dalla Facoltà di Scienze Politiche alla realizzazione di
tirocini di formazione e orientamento, in particolare per gli studenti del Corso
di Laurea in Servizio Sociale, presso il Ministero della Giustizia,
Dipartimento di Amministrazione Penitenziaria, Direzione Generale
Esecuzione Penale Esterna di Vercelli (U.E.P.E.);
lo schema tipo utilizzato per la realizzazione di convenzioni per lo
svolgimento di tirocini e stage, approvato dal Senato Accademico con
delibera 3/2005/7.3 del 21 marzo 2005;
la richiesta dell’ente ospitante, di apportare modifiche al testo dello schema
tipo di convenzione per stage e tirocini utilizzato dall’Ateneo;
il testo delle modifiche da apportare alla convenzione tra gli uffici della
Facoltà di Scienze Politiche e quelli dell’ente ospitante;
gli uffici dell’amministrazione centrale dell’Ateneo competenti per materia;
la delibera del Consiglio di Facoltà di Scienze Politiche n. 8 del 30 ottobre
2009 con la quale si approva il testo della convenzione;
lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo
Avogadro”;
il Regolamento Didattico di Ateneo;
che tale iniziativa non comporta oneri a carico dell’Università
con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità
DELIBERA
1. di approvare la proposta di convenzione sottoriportata tra la Facoltà di Scienze Politiche
dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale e il Ministero della Giustizia - Dipartimento
di Amministrazione Penitenziaria, Direzione Generale Esecuzione Penale Esterna di Vercelli;
2. di autorizzare il Rettore alla sottoscrizione della convenzione in oggetto.
134
CONVENZIONE N. ….
CONVENZIONE PER LO SVOLGIMENTO DEL TIROCINIO DI FORMAZIONE E
ORIENTAMENTO DEGLI STUDENTI E DEI LAUREATI
TRA
la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale, nel prosieguo
denominata FACOLTA', C.F. 94021400026, rappresentata dal Preside Prof. Corrado
MALANDRINO, nato a Noto (SR) il 25/09/1950 domiciliato ai fini della carica in Palazzo
Borsalino, Via Cavour, 84 - Alessandria
E
Il Ministero della Giustizia – Dipartimento di Amministrazione Penitenziaria - Direzione Generale
Esecuzione Penale Esterna – Ufficio di Esecuzione Penale Esterna di Vercelli, con sede legale in
…………………………………………… nel prosieguo denominata U.E.P.E, codice
fiscale………………. ….rappresentata dal Sig……………………., in qualità di …………………..
nato a ………………..… il ……………...... C.F....... ……………….. domiciliato per la carica in
…………………/
presso
la
stessa
sede,
via
………………………………………………………………………………………
PREMESSO CHE
-
-
-
-
135
la legge 24.06.1997, n. 196 consente ai soggetti richiamati all’art. 18, comma 1, lettera a), di
promuovere attività di tirocinio di formazione e orientamento a beneficio di coloro che abbiano
assolto l’obbligo scolastico ai sensi della legge 31.12.1962, n. 1859;
il Decreto del Ministero del Lavoro del 25.03.1998, n. 142 prevede che i tirocini di cui trattasi si
svolgano previa stipulazione di apposite convenzioni tra l’Università, in qualità di ente
promotore, e le aziende o enti ospitanti;
il D. M. 270/2004, all’art. 10, comma 5, lettera d), annovera tra le attività formative
indispensabili per il conseguimento degli obiettivi formativi dei corsi di studio anche attività
finalizzate all’acquisizione di ulteriori conoscenze utili per l’inserimento nel mondo del lavoro
mediante la conoscenza diretta del settore lavorativo cui il titolo di studio può dare accesso, tra
cui, in particolare, i tirocini formativi e di orientamento di cui al Decreto del Ministero del
Lavoro del 25.03.1998, n. 142;
il D. M. 270/2004, all’art. 10, comma 5, lettera e), annovera nelle ipotesi di cui all’art. 3 comma
5, attività formative relative agli stages ed ai tirocini formativi presso imprese,
amministrazioni pubbliche, enti pubblici o privati, ivi compresi quelli del terzo settore, ordini e
collegi professionali, sulla base di apposite convenzioni;
al fine di agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro e
realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro nell’ambito dei processi formativi
l’Università, come previsto all’art. 18 comma 1, lett. a) della Legge 24 giugno 1997, n. 196,
può promuovere Tirocini di formazione e orientamento in impresa a beneficio di coloro che
abbiano già assolto l’obbligo scolastico ai sensi della legge 31 dicembre 1962, n. 1859.
l’UEPE ha dato la propria disponibilità a fornire le strutture di competenza per le esigenze di
formazione integrativa e di tirocinio degli studenti inscritti al Corso di Laurea in Servizio
Sociale.
Le strutture sopra menzionate sono state giudicate idonee per la realizzazione dell’attività
didattica integrativa e di Tirocinio previsto nel percorso formativo professionalizzante da parte
del Consiglio del Corso di Laurea in Servizio Sociale .
SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE:
Art. 1 (oggetto degli impegni dell’azienda o ente ospitante)
Ai sensi dell’art. 18 della legge 24 giugno 1997, n. 196, l’U.E.P.E si impegna ad accogliere presso
le proprie strutture gli studenti/laureati dei corsi di studio della Facoltà/Ateneo in tirocinio di
formazione e orientamento, previa valutazione dell’oggettiva possibilità di inserimento, anche sulla
base dell’eventuale analisi del Curriculum Vitae del candidato. La tipologia dei tirocinanti accolti
viene stabilita concordemente dalle Parti nel rispetto del limite numerico dei tirocinanti in base al
numero di dipendenti a tempo indeterminato, così come previsto dall’art. 1, comma 3 del D.M.
142/98, in particolare non possono essere attivati tirocini presso aziende che non hanno dipendenti.
Art. 2 ( requisiti di ammissione al tirocinio)
Per l’ammissione al Tirocinio presso il U.E.P.E., lo studente dovrà aver sostenuto gli esami relativi
alle materie, previste nel piano di studi, che l’Università e l’U.E.P.E. riterranno propedeutiche
all’espletamento del tirocinio stesso.
Art. 3 (natura, durata del tirocinio e progetto formativo)
Il tirocinio di formazione e orientamento, ai sensi dell’art. 18 comma 1 lettera d) della legge n.
196/97, non può in alcun modo configurarsi come rapporto di lavoro e l’U.E.P.E non ha alcun
obbligo di assunzione al termine del periodo di tirocinio. La durata del tirocinio non può eccedere i
dodici mesi (ventiquattro mesi nel caso di soggetti portatori di handicap).
Per ogni tirocinante, inserito al U.E.P.E in base alla presente Convenzione, la Facoltà di afferenza
del tirocinante cura la predisposizione di un progetto formativo che deve necessariamente
prevedere: i dati anagrafici dello studente tirocinante; l’indicazione del nominativo del tutore
didattico e del tutore aziendale individuati secondo le modalità stabilite dal successivo art. 3; gli
obiettivi formativi e le modalità di svolgimento del tirocinio; la durata e il periodo di svolgimento
del tirocinio; le strutture del U.E.P.E (stabilimenti, sedi, reparti, uffici) presso cui si svolge il
tirocinio; gli estremi identificativi delle assicurazioni INAIL (gestione per conto dello stato) e
responsabilità civile.
Il progetto formativo deve essere sottoscritto da entrambe le parti e firmato per presa visione e
accettazione dallo studente prima dell’inizio del tirocinio.
Art. 4 (tutore didattico e tutore aziendale)
Per ogni tirocinante, la Facoltà di afferenza del tirocinante nomina un tutore didattico con il
compito di identificare gli obiettivi formativi da perseguire durante il periodo di tirocinio/stage,
curare la programmazione del tirocinio e valutarne lo svolgimento dal punto di vista didattico e
dell’eventuale attribuzione dei relativi crediti formativi.
L’U.E.P.E provvede alla nomina di un tutore aziendale a cui è affidata la responsabilità
dell’inserimento del tirocinante in azienda, nonché il compito di vigilare affinché il tirocinio sia
svolto nei limiti e con l’osservanza degli obblighi di cui al successivo art. 5.
Art. 5 (obblighi del tirocinante)
Il soggetto promotore si impegna a far sottoscrivere al tirocinante, all’interno del progetto
formativo, una dichiarazione con la quale lo stesso si assume l’obbligo di svolgere le attività
oggetto del tirocinio, stabilite dal soggetto promotore e previste dal progetto formativo e di
orientamento; rispettare le indicazioni del tutore aziendale e del tutore didattico; frequentare
l’U.E.P.E nei tempi e con le modalità previste dal progetto formativo, rispettando gli orari e
l’ambiente di lavoro, le regole e i modelli di comportamento aziendali concordati; compilare il
registro presenze e consegnarlo alla Facoltà di afferenza a fine stage; segnalare al tutore aziendale e
alla Facoltà eventuali infortuni; rispettare le norme in materia di igiene, sicurezza e salute sui luoghi
di lavoro, con particolare riferimento all’art. 20 del d.lgs 81/2008; mantenere la necessaria
136
riservatezza per quanto attiene a dati, informazioni o conoscenze in merito a processi produttivi e
prodotti acquisiti durante lo svolgimento del tirocinio.
Se si ravvisi la necessità di effettuare una ricerca nell’ambito del tirocinio, è precedentemente
richiesta apposita autorizzazione all’Ufficio Esecuzione Penale Esterna del Provveditorato
Regionale competente per territorio.
Qualora si verificassero, da parte del tirocinante, comportamenti lesivi di diritti o interesse del
U.E.P.E, questa potrà, previa informazione scritta alla Facoltà di afferenza del tirocinante,
sospendere e interrompere lo svolgimento del tirocinio.
Nel caso di risoluzione anticipata del progetto formativo da parte del tirocinante, lo stesso è tenuto a
darne comunicazione scritta alla Facoltà e all’azienda/ente ospitante, con congruo preavviso.
Art. 6 (obblighi in materia di assicurazione, sicurezza del lavoro e comunicazioni)
L’Università garantisce la copertura assicurativa del tirocinante contro gli infortuni sul lavoro
presso l’INAIL, con la speciale forma della copertura assicurativa per conto dello Stato (D.P.R.
9/4/1999 n. 156), nonché per la responsabilità civile presso compagnie assicurative operanti nel
settore.
In caso di infortunio durante lo svolgimento del tirocinio, l’U.E.P.E è tenuto ad assolvere gli
adempimenti richiesti dalla normativa vigente presentando, nei casi ed entro i termini previsti, la
denuncia di infortunio presso l’INAIL, indicando come numero di posizione INAIL la dicitura
“GESTIONE PER CONTO DELLO STATO”. L’ l’U.E.P.E è tenuto inoltre, nel più breve tempo
possibile, ad informare la Facoltà di afferenza del tirocinante e a trasmetterle la relativa
documentazione.
La Facoltà si impegna a far pervenire alla Regione o alla Provincia delegata, alle strutture
provinciali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali competenti per territorio in materia di
ispezione, nonché alle rappresentanze sindacali aziendali copia della convenzione e di ciascun
progetto formativo e di orientamento o quanto concordato direttamente con i soggetti sopraccitati.
Art. 7 (natura e durata della convenzione)
La presente convenzione ha validità di 1 anno a decorrere dalla data di stipulazione. Alla
scadenza perderà automaticamente ogni effetto salvo la possibilità di un rinnovo esplicito e
salvo il completamento dei tirocini già avviati e in corso.
La presente convenzione sostituisce ogni eventuale precedente accordo stipulato tra le parti.
Art. 8(Trattamento dati)
Le parti dichiarano di essersi reciprocamente informate, di acconsentire che i dati personali raccolti
per la formalizzazione del presente atto siano oggetto di trattamento per gli adempimenti di legge ai
sensi del d. lgs. 196/03 e di essere a conoscenza di quanto previsto dall’art.13 dello stesso decreto.
Art. 9 (Foro competente)
Per qualsiasi controversia che dovesse insorgere tra le parti in relazione all’interpretazione,
all’esecuzione e/o alla validità della presente convenzione, il foro competente ed esclusivo è quello
erariale.
Per tutto quanto non previsto dalla presente Convenzione, le parti fanno riferimento alla
legislazione vigente in materia.
Art. 10 (Oneri fiscali e spese di registrazione)
Il presente atto è soggetto a registrazione in caso d’uso ai sensi del D.P.R. 26/04/1986 n. 131 tariffa
parte II, art. 4. Le spese di registrazione sono a carico della parte richiedente.
Luogo, Data …………………………….
137
Firma del Preside della Facoltà
______________________
Firma del Direttore dell’Ufficio di Esecuzione
Penale Esterna di Vercelli
___________________________
*******************
10. Patrocini
10.1 Richiesta di rinnovo del patrocinio gratuito per l’iniziativa “Erasmus day Live 2010”
9/2009/10.1
Strutture amministrative di supporto al Rettore
Al Presidente del Senato Accademico
L’Union of European Experts Chambers, Community Labour Organisation of European
Experts, ha richiesto, nella persona del Responsabile delle Relazioni esterne, Pierangelo Saba, il
rinnovo del patrocinio gratuito per l’anno 2010 all’”Erasmus Day Live”.
L’evento, per il quale l’Ateneo aveva già concesso il patrocinio gratuito per l’anno 2009,
intende porsi come principale evento di “Torino Capitale Europea dei Giovani 2010”. Si svolgerà a
Torino nel mese di giugno del 2010 e contemporaneamente nelle più importanti piazze cittadine e
nei maggiori centri universitari europei, dedicando una giornata al progetto Erasmus.
L’iniziativa gode dell’alto patrocinio del Parlamento Europeo, della Rappresentaza Italiana
della Commissione Europea e del Ministero della Gioventù della Repubblica Italiana. Numerose
sono le Università partner dell’evento.
Si chiede a codesto spettabile Senato Accademico di deliberare in merito.
OMISSIS
IL SENATO ACCADEMICO
PREMESSO
che l’Union of European Experts Chambers, Community Labour Organisation of
European Experts “Directorate” ha chiesto il rinnovo del patrocinio gratuito per
l’anno 2010 all’”Erasmus Day Live”, che intende porsi come principale evento
di “Torino Capitale Europea dei Giovani 2010”
CONSIDERATO che il motore dell’iniziativa è alimentato dalla volontà di stringere una forte
collaborazione con le università di tutta Europa al fine di coinvolgere il mondo
dei giovani attraverso iniziative di carattere culturale e informativo;
CONSIDERATO che l’iniziativa è sotto l’alto patrocinio del Parlamento Europeo, della
Rappresentaza Italiana della Commissione Europea e del Ministero della
Gioventù della Repubblica Italiana;
CONSIDERATO che numerose sono le Università partner dell’iniziativa;
138
VISTA
la legge n. 168 del 9/5/89;
VISTO
lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo
Avogadro” emanato con D.R. Rep. n. 319 del 22/2008;
VISTO
il “Regolamento per la concessione di patrocini a titolo gratuito e per
l’erogazione di contributi per iniziative culturali” emanato con D.R. n. 26-2006
del 13/01/2006
con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità
DELIBERA
1. di concedere il patrocinio gratuito all’”Erasmus Day Live 2010” che si svolgerà a Torino,
nel mese di Giugno 2010, nell’ambito dell’evento “Torino Capitale Europea dei Giovani
2010”.
SCHEDA DI INIZIATIVA
convegno
congresso
laboratorio
premio
seminario
Tipologia dell’iniziativa
Livello dell’iniziativa
√ internazionale
Titolo dell’iniziativa
Erasmus Day Live 2010
Richiesta del
12.11.2009
nazionale
√ altro
locale
Facoltà / Dipartimento
proponente
Ente esterno
proponente
Union of European Experts Chambers – Community Labour Organisation of
European Experts
Referente
Paolo Garbarino
Docenti coinvolti
nell’iniziativa
Periodo di svolgimento
dell’iniziativa
Giugno 2010
Luogo di svolgimento
dell’iniziativa
Torino
Breve descrizione
dell’iniziativa
L’evento, per il quale l’Ateneo aveva già concesso il patrocinio gratuito per l’anno 2009,
intende porsi come principale evento di “Torino Capitale Europea dei Giovani 2010”.
Pregressi
Proposta in S.A.
139
9 dicembre 2009
*******************
10.2 Richiesta di patrocinio gratuito per la Conferenza Annuale della Sezione Sociologia del
Territorio e per la Prima Scuola Invernale di Sociologia del Territorio – Prof. Enrico Ercole
9/2009/10.2
Strutture amministrative di supporto al Rettore - Ufficio di Segreteria
Al Presidente del Senato Accademico
Su proposta del Dipartimento di Ricerca Sociale, e in particolare del Prof. Enrico Ercole, della
Prof.ssa Maria Luisa Bianco e del Prof. Paolo Perulli, si sottopone a codesto spettabile Senato
Accademico la richiesta di patrocinio gratuito per la Conferenza nazionale della Sezione Sociologia
del Territorio della prima Scuola Invernale di Sociologia del Territorio.
La Conferenza si propone di incontrare gli studiosi e i ricercatori in sociologia del territorio, di
condividere le attività della sezione e di favorire la costituzione di gruppi inter-regionali di studio e
ricerca.
La Scuola intende favorire la formazione degli studiosi e dei ricercatori in sociologia del
territorio e far conoscere e mettere a confronto i metodi e le tecniche di ricerca sui temi della
sociologia del territorio.
Si chiede a codesto spettabile Senato Accademico di deliberare in merito.
OMISSIS
IL SENATO ACCADEMICO
PREMESSO
che il Dipartimento di Ricerca Sociale, e in particolare il Prof. Enrico Ercole,
ha trasmesso richiesta di patrocinio gratuito per la Conferenza nazionale della
Sezione Sociologia del Territorio e per la Prima Scuola Invernale di Sociologia
del Territorio;
CONSIDERATO che le iniziative, che si svolgeranno ad Alessandria dal 22 al 26 febbraio 2010,
si propongono di far conoscere e mettere a confronto le attività di studio e di
ricerca sui temi della sociologia del territorio;
CONSIDERATO
il coinvolgimento del Dipartimento di Ricerca Sociale dell’Ateneo e in
particolare dei professori Maria Luisa Bianco, Enrico Ercole e Paolo Perulli;
CONSIDERATO
l’interesse culturale e scientifico dell’iniziativa proposta;
VISTA
la legge n. 168 del 9/5/89;
VISTO
lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo
Avogadro” emanato con D.R. Rep. n. 319 del 22/7/2008;
VISTO
il “Regolamento per la concessione di patrocini a titolo gratuito e per
l’erogazione di contributi per iniziative culturali” emanato con D.R. n. 26-2006
del 13/1/2006
con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità
140
DELIBERA
•
di concedere il patrocinio gratuito per la Conferenza Annuale della Sezione Sociologia del
Territorio e per la Prima Scuola Invernale di Sociologia del Territorio.
SCHEDA DI INIZIATIVA
x convegno
congresso
seminario
premio
altro
Tipologia dell’iniziativa
laboratorio
Livello dell’iniziativa
internazionale
x nazionale
locale
Titolo dell’iniziativa
1) Scuola Invernale di Sociologia del Territorio
2) Conferenza Annuale di Sociologia del Territorio
Richiesta del
25 / 11 / 2009
Facoltà / Dipartimento
proponente
Dipartimento di Ricerca Sociale
Ente esterno
proponente
Associazione Italiana di Sociologia – Sezione Sociologia del Territorio
Referente
Enrico Ercole
Docenti coinvolti
nell’iniziativa
Maria Luisa Bianco, Enrico Ercole, Paolo Perulli
Periodo di svolgimento
dell’iniziativa
22-26 / 02 / 2010
Luogo di svolgimento
dell’iniziativa
Alessandria
Breve descrizione
dell’iniziativa
La Conferenza si propone di incontrare gli studiosi e i ricercatori in sociologia del territorio, di
condividere le attività della sezione e di favorire la costituzione di gruppi inter-regionali di studio
e ricerca. La Scuola intende favorire la formazione degli studiosi e dei ricercatori in sociologia
del territorio e far conoscere e mettere a confronto i metodi e le tecniche di ricerca sui temi
della sociologia del territorio.
Pregressi
Proposta in S.A.
9 dicembre 2009
*******************
141
10.3 Richiesta di patrocinio gratuito per il concorso fotografico “Viaggio e Conoscenza”Associazione UDSU – Unione degli Studenti Universitari
9/2009/10.3
Strutture amministrative di supporto al Rettore - Ufficio di Segreteria
Al Presidente del Senato Accademico
Su proposta dell’Associazione studentesca “Unione degli Studenti Universitari” e in
particolare degli studenti Jacopo Cirio e Alberto Abis, si sottopone a codesto spettabile Senato
accademico la richiesta di patrocino gratuito per il concorso fotografico “Viaggio e Conoscenza”.
Il concorso, rivolto a tutti gli studenti dell'Università del Piemonte Orientale, si pone come
buona occasione per esprimere la passione per la fotografia e per far conoscere le proprie opere. Le
fotografie ammesse al concorso saranno oggetto di una mostra che avrà luogo nelle Facoltà di
Vercelli, Novara ed Alessandria nei mesi di marzo e aprile 2010.
La proposta del concorso fotografico si integra con un momento importante di formazione
aperto a tutti gli studenti dell’Università. Il professor Michele Dantini, docente Associato di Storia
dell’Arte Contemporanea, ha manifestato la disponibilità a tenere una lezione aperta sul ruolo della
fotografia nell’ambito della Storia dell’Arte Contemporanea. La lezione sarà arricchita anche
dall’intervento del dottor Luca Ghiardo, con un contributo sull’uso politico dell’immagine volto a
mostrare i cambiamenti apportati dall’avvento della fotografia digitale e da contributi di esperti di
fotografia afferenti ad associazioni operanti sul territorio piemontese.
La giornata di premiazione, si terrà presso i locali della Facoltà di Lettere e Filosofia di
Vercelli, sarà aperta a tutti gli studenti e docenti delle tre sedi.
Si chiede a codesto spettabile Senato Accademico di deliberare in merito.
OMISSIS
IL SENATO ACCADEMICO
PREMESSO
che l’Associazione studentesca “Unione degli Studenti Universitari” ha inviato
richiesta di patrocinio gratuito per il concorso fotografico “Viaggio e
conoscenza”;
CONSIDERATO che il concorso, rivolto a tutti gli studenti dell'Università del Piemonte Orientale,
si pone come occasione per esprimere la passione per la fotografia e per far
conoscere le proprie opere;
CONSIDERATO
che le fotografie ammesse al concorso saranno oggetto di una mostra che avrà
luogo nelle Facoltà di Vercelli, Novara ed Alessandria nei mesi di marzo e
aprile 2010;
CONSIDERATO che la proposta del concorso fotografico si integra con un momento importante
di formazione aperto a tutti gli studenti dell’Università grazie al contributo del
Prof. Michele Dantini, docente di storia dell’arte contemporanea e grazie al
contributo del Dott. Luca Ghiardo;
CONSIDERATO
l’interesse culturale e scientifico dell’iniziativa proposta;
VISTA
la legge n. 168 del 9/5/89;
142
VISTO
lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo
Avogadro” emanato con D.R. Rep. n. 319 del 22/7/2008;
VISTO
il “Regolamento per la concessione di patrocini a titolo gratuito e per
l’erogazione di contributi per iniziative culturali” emanato con D.R. n. 262006 del 13/1/2006
con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità
DELIBERA
di concedere il patrocinio gratuito il concorso fotografico “Viaggio e Conoscenza”- Associazione
UDSU – Unione degli Studenti Universitari.
SCHEDA DI INIZIATIVA
PER CUI È RICHIESTA LA PARTECIPAZIONE DELL’ATENEO
Tipologia dell’iniziativa
‰ convegno
‰ laboratorio
Livello dell’iniziativa
‰internazionale
Titolo dell’iniziativa
Richiesta pervenuta
Facoltà / Dipartimento proponente
Ente esterno proponente
Referente
Docenti coinvolti nell’iniziativa
Concorso fotografico “Viaggio e Conoscenza”
01/12/2009
Associazione Studentesca Universitaria UDSU
Richiesta
‰ nazionale
; locale
Rappresentanti degli studenti Jacopo Cirio e Alberto Abis
Prof. Michele Dantini
; patrocinio
‰ contributo
‰ compartecipazione
Quantificazione economica
Periodo di svolgimento
dell’iniziativa
Marzo- Aprile 2010
Luogo di svolgimento dell’iniziativa
Breve descrizione dell’iniziativa
Pregressi
Proposta in S.A.
‰ congresso
‰ seminario
; premio
‰ altro
Facoltà di Lettere e Filosofia, Vercelli- Facoltà di Novara e
Alessandria
Il concorso, rivolto a tutti gli studenti dell'Università del Piemonte
Orientale, si pone come buona occasione per esprimere la passione
per la fotografia e per far conoscere le proprie opere.
09/12/2009
*******************
143
11. Varie ed eventuali
*******************
Il Presidente, alle ore 14.15 esaurito l’esame degli argomenti all’ordine del giorno, dichiara
sciolta la seduta.
144